Saggio D'una Bibliografia Storica Della Lunigiana Per Giovanni
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B N C F PfiSS 229 9 * Vl- W9l Digitized by Google Digitized by Google Digitized by Google GIOTANNI SFORZA SAGGIO D’UNA BIBLIOGRAFIA STORICA DELLA LUNiaiANA -J t H ! !' ‘I TOMO PRIMO MODENA TIP. CAR/O VINCBNZI Digitized by Gpogle Digitized by Google SAGGIO D' UNA BIBLIOGRAFIA STORICA DELLA L U N I G I A N A «iovai<ì:«i sforza TOM. I. Part. 1. STATUTI EDITI E INEDITI. Pali. n. OPERE MANOSCRITTE. MODENA TIPOGRAFIA DI CABLO VINCE^IZI ì 87A. Digilìzed by Google C»tr«tlo d*i Voi. VI « VII degli Atti t Memorie delle Aft. />«fu(azioti» di Storio Patria per le Prorinde modenesi e parmensi. Digitized by Google 4^ AD ALESSANDRO MAGNI GRIFFI AMOKOSO RACCOQLITOKK DI PATRIE MEMORIE QUESTA BIBLIOGRAFIA STORICA DELLA LOSIUIANA A TESTIMONIANZA IV AMICIZIA E DI ANIMO RICONOSCESTE INTITOLA GIOVANNI SFORZA I UIVONO UDCCCI.XXII. Digitized by Google DIgitized by Google 0 Lunigiana, fertile, Vasto tirreno lido, Monti, OTO pone ratinila Fra nevi e marmi il nido! Quante memorie destano Nei generosi petti, 1 vostri eterni aspetti, I vostri antichi di. G. FERRani. on ho perdonalo nè a tempo, nè a raiichc, nè a spese per rendere eoinpiula, quanto per me si poteva, questa DibliograHa ; nella quale ho descritto lutti gli Statuti, e tutte le opere cosi edite come inedite, che in cinque anni di pazienti ricerche mi sono venute alle mani, c clic giovano a illustrare, più o meno largamente, la storia politica, legislativa, eccle- siastica, scientifica, artistica, letteraria c commerciale della Lunigiana. Dall'antica città di Luni prende essa il suo nome; ed è una hreve striscia di terra, tra la Toscana e la Liguria, bagnata in parte dal Jdediterraneo e in parte cinta dagli Appennini. La Lunigiana non ha rn.ai avuto un governo a sè , nè un’amministrazione propria; ma su di lei hanno signoreggiato, ora più ora meno c divisamente, le Hepuh- hliclic ed i Governi di Genova, di Pisa, di Firenze e di Lucca, i Vi- sconti, i Rossi di Parma c gli Sforza, i Fiesclii ed i Centurioni, i Doria e gli .Spinola, i Vescovi di Luni ed i Malaspina, i Campofregoso , i Gybo, i Napoleonidi, i reali di Savoia, i Borboni c gli Estensi. E una denominazione storica del lutto ideale, un' espressione geogradea, di cui 6 riesce diflìcilissinio designare i veri confini. Alcuni scritlori di troppo gli allargano; altri invece gli restringono di troppo. Io però, dovendo sotto limiti certi delerininarc l’opera mia, intendo per Lunigiana quella striscia di terra che dallo stretto passo di Porla, già ultimo confine degli Stali Estensi, si estende tra il mare e la cresta del Pizzo d’ Uccello, dell’Alpe di Mommio, di Sassallio, del monte Orsaio e della Cisa «ino al Gollaro, e che A divisa dalla Liguria da un tratto di montagna, la quale, diramandosi ap> punto dal Gotlaro, mena direttamente alla marina tra Levante c Scslri (I). Nell' attuale sparlimenlo del Regno la Lunigiana non è riunita in una sola provincia, cotne dovrebbe essere c con ragione, perchè popolala da dugenlomila abitanti, ricca di bellissimi marmi c di industrie, rerlilc di suolo, gloriosa per vecebie e nuove memorie c per uomini chiari nelle artiii, nelle arti, nelle lettere c nelle scienze. Una porzione di essa, nota col nome di Circondario di lavante, è amministrata da un Sotto Pre- fetto, che risiede nella città di Spezia c la regge per conto del Prefetto di Genova, della quale Provincia fa parte. Il resto della Lunigiana forma la Provincia di iVassa e Carrara, da cui dipende pure quasi tutta la Garfa- gnana {‘2). Il Circondario di Levante si compone de’ Gomuni di Brugnato, di Carro, di Godano, di /.ignago, di Bonassola, di Borghctio di Vara, di (iarrodano, di Deiva, di Framura, di Levanto, di Monterosso al Mare, di Pignone, di Vernazza, di Ameglia, di Lerici, di Bollano, di Caslclnuovo di .Magra, di Ortoniiuvo, di Santo Stefano di Magra, di Sarzana , di Arcola (3), di Follo, di Vezzano Ligure, di Beverino, di Porlovcnerc, di Ricco del Golfo di Spezia, di Riomaggiore e di Spezia. Quella porzione della Lunigiana, clic dipende dalla Provincia di Massa c Carrara, è spartita in due Circondari. Il Circondario di Marna di hinitjiana si compone de’ Co- muni di Rocchetta di Vara, di Calice al Cornoviglio, di Licciana (4), (1) Che U lerre dì Levanlo appartenga geograficamente alla Lunigiana appariace chiaro anche dal diploma dell’ imperatore Federigo I del S9 Penembre 116i a farore dei niarcheae insto Opizione Sdalatpina, dorè ai n concedimui «t eontìrmamua . omnia qune nunc n titulo babenl in ComiVsfu Lunenit, euriam videliret de Aramo cum castello, Ltrantum’ ciim * l'guale dichiarazione si trova n curia eie. (Mscciom, Codrx dip/otnoftrus Malatpinnrxtm ; N III.) nella conferma che fecero di quel privilegio ai Malaspina gli imperatori Federigo II nel IS‘20, Carlo IV nel 1355, e Leopoldo nel (Loaic, Coitx tiatine diplomatieut ; 11, $75.) Castelnuovo, (9) Possiede in Garfagnaiia i segueiili Comuni: Camporgiano, Careggine, Minacciano, Castiglione, Fosciandora, Gallicano, Ginncugn.ino. Molastana, Piazza al Serchio, Pievefosciana, S nomano, Sillano, Traisiitco, Vagli dì Sodo, Vergcmoli e Vitlacollemandiiia. fu soppresso (3) Con R. Decreto del giorno 93 Marzo 157V il Cuinuiie di Trebbiano Magra e aggregato a quello di Arcola. (i) Cen R. Decreto del 17 Marzo 1869 il Comune di Terrarossa venne soppresso, e parte fu aggregalo a quello dì Licciana, parte a quello di Treiaiia. Digitized by Googlc 7 (li Tresana, di Podenzana (t), di Cascia, di Aulla, di Fivizzano, di Fosdinovo, di Carrara, di Massa, e di Montignoso (2). Il Circondario di Ponlremoli, che è governato da un SoUoprefello, il quale dipende dal Prefetto della Provincia di Massa e Carrara, comprende i Comuni di Zeri, di Pontrcmoli, di Filattiera, di Mulazzo, di Bagnonc, e di Villafranca. In tre parti si divide questo Saggio. Nella prima ho descritto lutti gli Statuti così editi come inediti (3); e benché ne abbia raccolto un assai buon numero, molti senza dubbio mi sono rimasti ignoti, essendo diflici- lissimo il rintracciarli presso private persone e anche ollremonle, dove parecchi sono andati a fìnire per incuria de’ Comuni, che avrebbero do- vuto conservarli gelosamente, non sperperarli senza frutto e con ver- gogna (4). Nella seconda parte indico le principali opere manoscritte che si hanno intorno alla Lunigiana, delle quali alcune ben sarebbero degne di venire alle stampe e di correre per le mani degli eruditi, come, a modo d’esempio, le cronache massosi di Tommaso Anniboni c di Gaspare Ven- turini, la vita di Alderano I scritta dal Bocca ed il Codice diplomatico (I) Con R, Dicroto del 1.” Settembre 1S70 il Connne di Albitno Uegra fa loppreuo e venne aggregalo a quello di Podenzana. (S) Con decreto dal OilUtore Luigi Carlo Ferini, de’ 37 Dicembre 18S9, le terre di Avenia, di Cornano, e di Rìccò Tennero create Comoni a sè. Il decreto però non ha mai avuto il suo efFetlo, ed Avenza continua ad essere borgata di Carrara e Cornano di Fivizzano; Ricco poi venne aggregalo al Comune di Treaana, quando fu soppresso il Comune di Terrarossa da Cui dipendeva. (3) Tra i molti che mi furono larghi d’aiuto e di consiglio nella ricerca de* vecchi Sta* futi della Lunigiana, nella e compilazione dei resto di questa Bibliografia, mi corre il debito di ricordare con riconoscenza e con amore Alessandro Magni Griffi, Achille Neri ed il mar* chese Angelo Alberto Remedi di Sarzana, Alessandro Gherardi ed il cav. avv. Eugenio Branchi di Firenze, il cav. Antonio Cappelli ed il marchese Giuseppe Campori di Modena, Emilio Ferrari di CasieInoTo di Magra, il prof. Antonio Valsecchi di Padova, l'abate Nicolò Giuliani di Vezzano. Agostino Falconi di il Marola, cav. Ferdinando Compagni di Massa, il conte Giuseppe Tenderìni dì Fivizzano, il cav, Eleonoro Cggeri ed il prof. Leopoldo Bocconi di PontreroolJ, il comm. An- tonio Winspeare gii Prefetto della Provincia di Massa e Carrara, l'abate Fedele Luierdo di S. Mar- gherili Ligure, il cav. Luigi Belgrano il cav. Tommaso ed Emanuele Celesìa di Genova, il cav. Luigi Ferrarlo di Milano, il eomm. Giuseppe Valentinelli dì Venezia, il comm, Federigo Odorici di Brescia, il iiotaro Dionisio Giandomenici ed M canonico Pietro Andrei di Carrara. L'abate Giovambauiita <4) Ooneiia di Lerìci, a pag. 325 del sno Saggio tifortco dilla dioeeti di Luni SarxanOf edito ne) 1867, cosi scrive: ff Un certo avvocato Ferro delle terre veneziane perchè forestiero, favorito della « consegna della maggior parte degli Statuti comunali di Lnni- a gialla, nello di scopo scriverne lo spirito, per morte od altro più non facendone restituzione. era cagione cui ora « per in gran parte i Comuni stessi ne van privi n. Più volle e cortese- manle ho scritto al sig. avv. Francesco Ferro di Treviso, pregandolo a volermi indicare gli Sutuli lunigianesi che ai trovano nelle aue meni; ma egli non si è degnalo giammai di rispondermi! Quando gli era inoltrata la stampa, aeppi che aveva etto venduto al Senato del Bagno la sua bella e copiosa raccolta di Statuti iulianì. In un’appendice, che porrò in fine al secondo tomo, aaranno da me desorilli quelli Ua essi che eppartengooo ella Luoigiana, Digitized by Coogle K (Iella Lunigiana coni|iila(o dall’ abate Emanuele Cerini. .Nella terza parte dò conto de’ libri e degli opuscoli clic si hanno a stampa; ai quali certo ne sarà da aggiungere molti per rendere meno impcrretta 1’ opera mia. l.a quale si chiude con un breve regesto del famoso Codice Pallavicino, che conservasi a Sarzana nell’ .•Vrebivio Capitolare (1). Il titolo di Saggio, che ho posto in fronte a questo libro, mostra chiaro in qual conto lo tenga io stesso.