Pietro, Geniale Inventore Della Spazialità Barocca
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31CUL01A3110 ZALLCALL 12 21:01:14 10/30/97 Venerdì 31 ottobre 1997 2 l’Unità2 LA CULTURA In Italia il libro dell’inglese Kate Atkinson Roma celebra il quarto centenario della nascita del Berrettini da Cortona Dalla Prima Ruby, bebè narrante Pietro, geniale inventore mia parziale sordità a messaggi terapeu- Dalla pancia allo stress tici quale quello lanciato da questa silloge einaudiana, ho chiesto a un mio intelli- gente amico venticinquenne, Alessandro della spazialità barocca Piperno, di scrivere anche lui, così giova- il pazzo carosello ne, cosa pensasse di questo libro, lascian- A Palazzo Venezia inaugurata la mostra con disegni architettonici e dipinti del ce- do in retroguardia i miei precedenti so- spetti, forse immotivati. di una stirpe «normale» lebre artista toscano esposti insieme alle opere dei suoi maestri e seguaci. Ecco l’esito di questo esperimento: «Il luogo letterario del corpo ètraipiù Tutto comincia con un’esclamazio- andare avanti. Al suo attivo ha un se- frequentati di questo secolo: un organi- ne, conuncategorico«Ioesisto!»lan- condo romanzo già pubblicato, «Hu- smo costretto a mille deflagrazioni e sgra- ciato al mondo da una vocinadi bim- man Croquet», e un contratto con nature, in un gioco ossessivo che a un ar- Sul Maestro tista dell’Ottocento sarebbe parso intolle- l’editore per un terzo. In questigiorni ba nascosta nel grembo materno. rabile. Si ha l’impressione che tra le pie- Malglieneincolse.Perchéquell’esse- in Italia per presentare l’opera - rive- convegno ghe di Anticorpi (Einaudi, 1997) si som- rino che la fiction letteraria rende ca- lazioneci tiene a precisarechedentro in due città muova lo stesso clima ideologico. Il corpo pace di pensare e parlare, è pur sem- non c’è niente di personale se non con tutti i sui misteri, le insufficienze, le pre un embrione inconsapevole. E piccoli riferimenti ad alcuni oggetti e vergogne, è il centro su cui gravitano gli cometalenonsaancoraaqualeiattu- qualche vago accostamento alla sua Pietro da Cortona legò il suo nome interessi di questi otto giovani scrittori. Il ra sta andando incontro: di lì a poco, vita. Il resto è inventato di sana pian- alla Roma barocca. Quindi, nel pretesto è quello del “laboratorio”, ed il infatti, si troverà a dover fare i conti ta, compresa la moltitudine di sorelle quarto centenario della nascita, risultato, fatalmente composito, è conse- con il miscuglio di fatti e misfatti di di cui è circondata la protagonista e Roma studia il maestro attraverso gnato alla difformità dei talenti naturali di cui è sempre artefice una famiglia co- che la scrittrice non ha avuto il bene la mostra di Palazzo Venezia e cui ognuno dispone. Ciò che a noi ora in- sidetta «normale». Alla piccola, dun- diconoscere,essendofigliaunica. quelle, dedicate solo alla teressa è quel tanto di qualità che è possi- que, non resterà che prendere atto Kate Atkinson ha 45 anni, due fi- produzione grafica, inaugurate bile astrarre dalle singole scritture, più della dura realtà e farsi carico della glie adolescenti e vive ad Edimburgo. presso l’Accademia Nazionale di S. che l’intera esperienza cumulativa. Le “di- strampalata routine dei suoi attuali Dopo la laurea, ha fatto svariati me- Luca e la dirimpettaia Calcografia chiarazioni d’intenti” in letteratura, forse ancor più che in politica, di solito riman- consanguinei, ma anche di quelli stieri: la ricercatrice, la segretaria in Nazionale (tutte e tre fino al 10 gono indietro, non spiegano abbastanza passati a miglior vita e che nel bene e unufficiolegale,l’insegnante,lafree- febbraio). Inoltre la Bibliotheca e rischiano l’enfasi: leggere al riguardo nel male costituiscono il suo albero lance perriviste femminili, perfino la Hertziana ha organizzato per metà una proposizione di Mauro Bersani ed Er- genealogico. Date le premesse, non collaboratrice domestica. Lavori, novembre un convegno nesto Franco nella Prefazione: ”Racconti meraviglia che l’inizio nonsiadeipiù spiega,chel’hannoaiutataaformarsi internazionale di studi. Nei giorni che difendono da agenti esterni, come se- incoraggiante per Ruby Lennox. Sua e che non rinnega. Anzi, «aiutano a 12, 13 e 14 a Palazzo Barberini - crezioni della fantasia contro le offese del madre, donna scontenta e insoddi- crescere». Se le si chiede dove ha tro- luogo cortonesco per eccellenza - mondo”. In fondo, a ben guardare la pa- sfatta (per di più costretta ad un dop- vato l’idea originaria del romanzo, ci si parlerà del rapporto tra l’artista e rola autenticità (non ingenuità) merita an- pio lavoro: casalinga e aiutante tutto pensa un po’ su e poi risponde che è i suoi committenti, della sua cora un posto di rilievo in un giudizio cri- fare nel negozio di animali di pro- passato troppo tempo per ricordarse- pittura e, il giorno 14, tico: laddove c’è un tarlo doloroso, ecco prietà del marito), l’ha concepita la. Ma riconosce che la sua condizio- all’Accademia di S. Luca, proliferare la magnifica mistificazione del- malvolentieri. Quanto a suo padre, ne di bambina vissuta in solitudine dell’architettura. Il 15 novembre il la letteratura. Per questo gli esperimenti non si accorge neppure del lieto senza coetanai ha avuto un ruolo im- convegno si sposta a Firenze, a di Tiziano Scarpa, per quel tanto di preor- dinatamente estroso che li contraddistin- eventointentocom’èaspiegareinun portante. «Non ti rendi ben conto di Palazzo Pitti, proprio dove l’artista gue, e per il vezzo di insistere sulla mimesi pub ad una donna vestita di verde cosa accada nei nuclei più numerosi toscano nel del 1640-47 eseguì gli avvelenata del sermo familiaris (”la lavatri- smeraldocheluinonèsposato. del tuo. Così diventi un osservatore affreschi nella sala della Stufa e ce lava i panni sporchi in famiglia” etc.), Il taglio ironico e dissacrante è im- esterno e nell’incapacità di poter ca- nelle sale Planetarie. difficilmente riesce a “stupire il borghese” posto fin dalle prime battute e rende pire immediatamente, acuisci le tue e tantomeno il lettore avveduto. Nel godibile, anche nelle parti più dram- capacità di analisi. Proprio come ca- La «Santa Cecilia» di Pietro da Cortona complesso il libro sembra vagheggiare matiche, il romanzo con cui, per l’e- pitaaRuby».Traisuoiricorditirafuo- una ricerca dell’effetto verso il basso e fi- ditrice Frassinelli (pagine 384, lire ri due genitori che, guarda caso, pos- nisce per risultare inficiato da una sorta di 29.000), la scrittrice Kate Atkinson si sedevanoun negozio,unamadreche ROMA. Si è inaugurata ieri a Palazzo Venezia neschi a Roma (Electa) scritti da Tullia Car- ria Borghese. Quadro tanto più straordina- preziosismo e di furbizia letteraria. Ma presenta per la prima volta in Italia. purlavorandomoltofacevasentirela la mostra che, nel quarto centenario dalla na- ratù e Michela Ulivi. Il consiglio è quello di rio se si considera che il genere del ritratto qualche autore della silloge sgomita per Con il titolo «Dietro le quinte al mu- sua presenza in casa, zii e zie che le scita, celebra la figura di Pietro Berrettini. Di fare dentro e fuori tra il palazzo e la città, non è il pezzo forte del repertorio del Ber- fuoriuscire dal gruppo con indubbia capa- seo» il libro ci restituisce una saga fa- ruotavano intorno e una nonna ita- Pietro da Cortona - è col nome della sua città legando nella mente le immagini delle tele rettini: basta guardare le altre effigi di papi cità d’interpretare il disagio del corpo ar- migliare ambientata nello Yorkshire, liana che si rammarica di non aver natale che è noto il celebre artista toscano - so- con quelle dei muri e delle pietre di Roma. e prelati che gli sono stati messi accanto. E ticolato: la più efficace allegoria dei nostri tempi (chi potrebbe oggi scrivere di corpi conosciuto. «E anche se l’ho perduta, basta tornare indietro, sempre nella prima percorsa dai fremiti di cinquant’anni no esposti una cinquantina di dipinti, cui si Quindi vale la pena andare subito alla fine compatti?). Ad esempio nel primo rac- di storia. In essa, sullo sfondo di due sentodentrodimeunsensodiappar- aggiungonoaltrettantiquadrideisuoimaestri della prima sala della mostra, dove sta il sala, per dare un’occhiata al mesto Autori- conto di Federico Fubini, in cui un bor- guerre mondiali, s’intrecciano figure tenenza. Anche questo sicuramente (diretti o indiretti) e dei suoi seguaci, più una Ratto delle Sabine, eseguito tra fine anni tratto degli Uffizi che il maestro dipinse nel seggiatore contempla i corpi dislocati femminili e maschili e le loro vicen- mi ha aiutato nel riallacciare i fili del- ventina di disegni architettonici del Berrettini Venti-primi Trenta per la famiglia Sacchet- 1664 con poca «perfettione», sono parole nella folla, tra i quali gravita la nuova vitti- de: ci sono figli che muoiono per tra- la memoria di cui è intessuto il ro- e, inoltre, alcune sculture di suoi adepti, in ti. Le rassegne d’arte sono costruite bene se sue, e con poca voglia, tanto per far piacere ma inconsapevole. Egli risparmia le ado- gica fatalità, altri partoriti da madri manzo». Ci chiediamo se è sempre in particolarediCiroFerri,chedaldisegnocorto- creano rimandi tra le opere esposte-eque- al principe Leopoldo di Toscana. Il Ritratto lescenti, non per palpito sentimentale, troppo giovani per esserne responsa- onore dell’ava che alla fine del libro nesco presero le mosse. La mostra, curata da sta lo fa - e se espongono capolavori, roba del Sacchetti, invece, è un vero miracolo di ma per i curiosi segnali di precarietà che bili, bisnonne che scappano con fo- compare un ragazzo originario di Anna Lo Bianco, che coordina un gran nume- che lascia estasiati. E il quadro, provenien- pittura: lo sguardo del banchiere fiorenti- quelle carni sode e svettanti gettano nello tografi ambulanti dimenticando la Lucca o giù di lì. Ma lei scuote latesta. ro di interventi in catalogo (Electa), si articola te insieme all’intera raccolta Sacchetti dai no, ma romano d’adozione, taglia in diago- spazio circostante.