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MONOGATARI presenta

LICIA MAGLIETTA in

Un film di

Una produzione ISTITUTO LUCE RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA MONOGATARI in co-produzione con AMKA FILMS S.A. LUGANO TSI – TELEVISIONE SVIZZERA ITALIANA

crediti non contrattuali

Distribuzione Italiana ISTITUTO LUCE Internet: www.luce.it E-mail: [email protected]

Pane e Tulipani

SCHEDA ARTISTICA

Rosalba LICIA MAGLIETTA Fernando BRUNO GANZ

Costantino GIUSEPPE BATTISTON Grazia MARINA MASSIRONI Mimmo ANTONIO CATANIA Fermo FELICE ANDREASI Adele TATIANA LEPORE

crediti non contrattuali Pane e Tulipani

SCHEDA TECNICA

Regia SILVIO SOLDINI Soggetto e sceneggiatura DORIANA LEONDEFF SILVIO SOLDINI Musica GIOVANNI VENOSTA Direttore della fotografia LUCA BIGAZZI Scenografia PAOLA BIZZARRI Montaggio CARLOTTA CRISTIANI Costumi SILVIA NEBIOLO Fonico MAURIZIO ARGENTIERI Aiuto regia PIERANTONIO MICCIARELLI Truccatore ESME’ SCIARONI Parrucchiera ALDINA GOVERNATORI

Direttore di produzione LORENZO CALZERONI Ispettore di produzione NADIA GRIPPIOLO

Prodotto da DANIELE MAGGIONI per MONOGATARI S.r.l. Una produzione ISTITUTO LUCE RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA MONOGATARI in co-produzione con AMKA FILMS S.A. LUGANO TSI – TELEVISIONE SVIZZERA ITALIANA

Durata 115’

Distribuzione in Italia ISTITUTO LUCE

Ufficio Stampa Studio NOBILE SCARAFONI Tel. 06. 69925096 – 06. 69925104 fax 06. 69782905 e-mail [email protected]

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Film di interesse culturale nazionale Sviluppato con il sostegno del Programma MEDIA dell’Unione Europea Realizzato con il contributo dell’Ufficio Federale della Cultura Svizzera

Pane e Tulipani

SINOSSI

Durante una gita turistica in pullman, Rosalba, una casalinga di Pescara, viene dimenticata in un autogrill. Un po’ offesa, invece di aspettare che marito e figli vengano a riprenderla, decide di tornarsene a casa. Ma poi si ritrova su un’auto diretta a Venezia, lei non c’è mai stata, il giorno dopo è domenica … Così ha inizio la sua avventura. Quello che doveva essere un giorno di libertà si trasforma in una “piccola vacanza” – come lei stessa la definisce nella lettera che manda a casa. Mimmo, suo marito, è fuori di sé. Scopre che un suo dipendente idraulico, Costantino, è un grande lettore di libri gialli e lo spedisce a Venezia alla ricerca della moglie di cui non ha nessun recapito. Intanto Rosalba ha iniziato una nuova vita. Ha trovato lavoro da un vecchio fioraio anarchico, vive a casa di Fernando, un enigmatico cameriere di origine islandese appassionato dell’Orlando Furioso ed è diventata amica intima di Grazia, sua vicina, estetista e massaggiatrice olistica. Spinta da Fernando, Rosalba ha anche ripreso a suonare la fisarmonica, sua antica passione. Così, quando Costantino, l’idraulico-detective, dopo varie peripezie riuscirà a scovarla, rimarrà anche lui invischiato in qualcosa che non aveva previsto …

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SILVIO SOLDINI (regia)

Nasce a Milano nel 1958. Nel 1983 gira il suo primo mediometraggio in 16mm Paesaggio con figure che, insieme a Giulia in Ottobre, ottiene riconoscimenti a vari Festival nazionali e internazionali. Nel 1984 costituisce con i suoi più stretti collaboratori la società di produzione Monogatari. Dal 1985 con Voci celate inizia la sua attività anche in campo documentaristico e nel 1989 gira il suo primo lungometraggio per le sale cinematografiche, L’aria serena dell’ovest, che registra un significativo successo di pubblico. Il film, presentato in concorso al Festival di Locarno, vince la Grolla d’Oro per la sceneggiatura a Saint- Vincent, il Grand-Prix del Festival di Annecy, il premio Migliore attrice a Patrizia Piccinini a La Boule ed è invitato a numerosi festival internazionali (Montreal, Rotterdam, “New Directors” al Moma di New York). Del 1993 è Un’anima divisa in due, presentato in concorso al Festival di Venezia dove Fabrizio Bentivoglio ha vinto la Coppa Volpi per il migliore attore protagonista. Nel 1997 realizza Le acrobate, selezionato in concorso al Festival di Locarno e al San Francisco International Film Festival, e premiato ai Réncontres Internationales de Cinéma di Parigi e a Saint-Vincent con la Grolla d’Oro all’attrice .

FILMOGRAFIA Lungometraggi 1990 L’aria serena dell’Ovest 1993 Un’anima divisa in due 1997 Le Acrobate 2000 Pane e tulipani

Mediometraggi e Cortometraggi 1982 Drimage 1983 Paesaggio con figure 1985 Giulia in Ottobre 1988 Antonio e Cleo (episodio di “Provvisorio Quasi d’amore”) 1992 Femmine, folle e polvere d’archivio 1994 Fate in blu diesis D’estate (serie “Miracoli” storie per corti”) 1997 Dimenticare Biasca

Documentari 1986 Voci Celate 1987 La fabbrica sospesa 1991 Musiche bruciano 1995 Frammenti di una storia tra cinema e periferia 1996 Made in Lombardia 1997 Casa cose città (dalla serie Alfabeto Italiano) 1998 Il futuro alle spalle – voci da un’età inquieta 1999 Rom tour

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LUCA BIGAZZI (Direttore della fotografia)

E’ nato a Milano nel 1958. Dal 1977 ha lavorato per alcuni anni nel cinema pubblicitario come aiuto regista, occupandosi contemporaneamente di fotografia. Nel 1983 ha iniziato la sua collaborazione con Silvio Soldini realizzando la sua prima fotografia per il film in bianco e nero Paesaggio con figure, presentato in concorso al Festival di Locarno. Successivamente ha alternato l’attività in campo cinematografico con quella pubblicitaria e documentaristica. Nel 1995 ha vinto il e il Nastro d’Argento per la fotografia del film Lamerica di Gianni Amelio. Nel 1998 ha vinto l’Osella d’oro al Festival di Venezia per la fotografia dei film L’albero delle pere di Francesca Archibugi e Così ridevano di Gianni Amelio.

FILMOGRAFIA 1983 Paesaggio con figure regia di Silvio Soldini 1984 Giulia in ottobre regia di Silvio Soldini 1988 Antonio e Cleo regia di Silvio Soldini Sarabanda e finale regia di Daniele Segre 1989 Cuore in gola regia di Stefania Casini 1990 L’aria serena dell’ovest regia di Silvio Soldini 1991 Morte di un matematico napoletano regia di 1992 Ultimo respiro regia di Felice Farina Manila Paloma Blanca regia di Daniele Segre 1993 Nero regia di Giancarlo Soldi Veleno regia di Bruno Bigoni Un’anima divisa in due regia di Silvio Soldini 1994 E quando lei morì … regia di Lucio Gaudino Lamerica regia di Gianni Amelio Un eroe borghese regia di Michele Placido L’amore molesto regia di Mario Martone D’estate regia di Silvio Soldini

1996 Luna e l’altra regia di Maurizio Nichetti Lo zio di Brooklyn regia di Ciprì e Maresco Correre contro regia di Antonio Tibaldi Testimone a rischio regia di Pasquale Pozzessere 1997 Le acrobate regia di Silvio Soldini Totò che visse due volte regia di Ciprì e Maresco Claudine’s Retourn regia di Antonio Tibaldi 1998 L’albero delle pere regia di Francesca Archibugi (Osella d’Oro per la fotografia Festival di Venezia 1998) Così ridevano regia di Gianni Amelio (Leone d’oro Festival di Venezia 1998, Osella d’Oro per la fotografia Festival di Venezia 1998) 1999 Fuori dal mondo regia di Giuseppe Piccioni Questo è il giardino regia di Giovanni Maderna Tipota regia di Fabrizio Bentivoglio 2000 Pane e tulipani regia di Silvio Soldini Preferisco il rumore del mare regia di Mimmo Calopresti

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LICIA MAGLIETTA (Rosalba)

Nata a Napoli, esperienze in teatro e danza, laurea in architettura, nel 1981 entra a far parte del gruppo Falso Movimento che più tardi ha dato vita a Teatri Uniti. Attualmente in teatro sta preparando, diretta da Mario Martone, l’allestimento di Edipo. CINEMA 1985 Nella città barocca regia di Mario Martone 1992 Morte di un matematico napoletano regia di Mario Martone 1993 Rasoi regia di Mario Martone 1995 L’amore molesto regia di Mario Martone R.D.F. Rumori di fondo regia di Claudio Camarca 1997 Le Acrobate regia di Silvio Soldini 2000 Pane e Tulipani regia di Silvio Soldini

TELEVISIONE e VIDEO 1983 Tango glaciale regia di Mario Martone 1984 Sogni da Otello regia di Mario Martone 1985 Perfidi incanti regia di Mario Martone 1995 Ogni sedia ha il suo rumore regia di Antonietta De Lillo 1999 Una sola debole voce regia di Alberto Sironi

TEATRO 1982 Tango glaciale regia di Mario Martone 1983 Otello regia di Mario Martone 1984 Febbre gialla regia di Licia Maglietta 1985 Coltelli nel cuore regia di Mario Martone 1986 Ritorno ad Alphaville regia di Mario Martone 1988 La seconda generazione regia di Mario Martone 1990 L’uomo dal fiore in bocca regia di Toni Servillo 1991 Rasoi regia di Mario Martone 1992 Insulti al pubblico regia di Licia Maglietta e Andrea Renzi 1993 Riccardo II regia di Mario Martone 1995 Delirio amoroso regia di Licia Maglietta 1993 La Locandiera regia di Carlo Cecchi 1994 Leonce e Lena regia di Carlo Cecchi 1997 Caligola regia di Elio De Capitani 1998 L’uomo Atlantico regia di Licia Maglietta 2000 Tartufo regia di Toni Servillo Pane e tulipani

BRUNO GANZ (Fernando)

Bruno Ganz nasce il 22 marzo 1941 da madre italiana e padre svizzero. Dopo gli studi si iscrive alla scuola per attori di Zurigo.Nel 1960-62 ottiene il suo primo ruolo in un film svizzero e il primo ingaggio teatrale nella Jungen Theater Gottingen. Dal 1964 al 1969 lavora presso il teatro Bremen con la direzione di Kurt Hubner. Dal 1969 al 1970 recita con Peter Stein al Munchner Kammerspielen e al Schauspielhaus Zurich. Tra il 1970 e il 1975 debutta all’ Hallenschen Ufer Berlin. Nel 1973 è premiato per la sua interpretazione di Thomas Bernhards nel Der Ignorant und der Wahnsinnige come attore dell’anno. Nel 1975 inizia la sua carriera cinematografica. Dal 1982 in poi lavora con Peter Stein, Luc Bondy, Klaus Michael Gruber, sempre al Schaubuhne. Nel 1991 è designato assieme a Hans Beinhart – Ring come promotore della Società culturale teatrale Svizzera. Bruno Ganz vive a Berlino.

Filmografia essenziale 1976 La Marchesa Von … regia di Eric Rohmer Scene di un’amicizia tra donne regia di Jeanne Moreau 1977 L’amico americano regia di Wim Wenders 1978 La donna mancina regia di Peter Handke Il coltello in testa regia di Reinhart Hauff I ragazzi venuti dal Brasile regia di Franklin J. Schaffer Nosferatu, principe della notte regia di Werner Herzog 1980 L’inventore regia di Kurt Gloor La provinciale regia di Claude Goretta 1981 Oggetti smarriti regia di Giuseppe Bertolucci L’inganno regia di Volker Schloendorff La vera Signora delle Camelie regia di Mauro Bolognini 1983 Nella città bianca regia di Alain Tanner 1984 Sistema senza ombre regia di Rudolph Thome 1987 Il cielo sopra Berlino regia di Wim Wenders 1993 Così vicino, così lontano regia di Wim Wenders 1998 L’eternità e un giorno regia di Thodoros Anghelopulos 2000 Pane e tulipani regia di Silvio Soldini

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ANTONIO CATANIA (Mimmo)

Diplomato alla Scuola D’Arte Drammatica del “Piccolo Teatro” di Milano.

CINEMA Kamikazen – Ultima notte a Milano regia di Gabriele Salvatores Mediterraneo regia di Gabriele Salvatores Puerto Escondido regia di Gabriele Salvatores Giorgia regia di M. Maccaferri Mille bolle blu regia di Leone Pompucci Sud regia di Gabriele Salvatores Quando le montagne finiscono regia di D. Carnacina Anime fiammeggianti regia di Davide Ferrario I pavoni regia di Luciano Mannuzzi Camerieri regia di Leone Pompucci Cuori al verde regia di Giuseppe Piccioni Vesna va veloce regia di Carlo Mazzacurati L’amore impossibile (cortometraggio) regia di Sandra Monteleoni Nirvana regia di Gabriele Salvatores Il carniere regia di Maurizio Zaccaro In barca a vela contromano regia di Stefano Reali La cena regia di Ettore Scola Besame mucho regia di Maurizio Ponzi Così è la vita regia di Aldo, Giovanni e Giacomo Ormai è fatta regia di Enzo Monteleone Pane e Tulipani regia di Silvio Soldini

TELEVISIONE Zanzibar (40 sit-com/Italia 1) La tenda nera regia di Luciano Mannuzzi Il caso Braibanti regia di Franco Bernini regia di F. Di Rosa Dio vede e provvede regia di Enrico Oldoini Doppio segreto regia di Marcello Cesena Giochi di ruolo regia di Alfredo Angeli

TEATRO Con il teatro dell’Elfo Sogno di una notte d’estate regia di Gabriele Salvatores Nemico di classe di N. Williams regia di Elio De Capitani Comedians di T. Griffiths regia di Gabriele Salvatores Eldorado regia di Gabriele Salvatores Il processo di Kafka Cafè Procope La signora Papillon testo e regia di Stefano Benni Gli insospettabili regia di Enzo Monteleone

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MARINA MASSIRONI (Grazia)

Nata nella “tranquilla” provincia milanese nel 1963, comincia a studiare recitazione nell’ottobre del 1982. Due anni dopo arrivano le prime scritture teatrali, successivamente il cabaret e il doppiaggio, quindi la televisione e il cinema. Dopo alcune esperienze nel settore del teatro per ragazzi, negli anni ’85, ’86 e ’87 lavora con Giacomo Poretti nel duo di cabaret Hansel & Strudel che produce lo spettacolo Quando la coppia scoppia. Successivamente, assieme a Marco Pagani, scrive ed interpreta lo spettacolo Aria viziata, rappresentato in diverse rassegne di teatro comico. Nel ’93 inizia la collaborazione con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo in Ritorno al gerundio, Lampi d’estate e Aria di tempesta. Nel maggio del ’94 interpreta Lei, una commedia in tre episodi di Gianfranco Manfredi, Laura Grimaldi e Gino & Michele e sul finire dello stesso anno un adattamento de La peste di Albert Camus, per la regia di Gabriele Calindri. Nelle stagioni ’95–’96 e ’96–’97 affianca il trio Aldo, Giovanni e Giacomo nello spettacolo I corti, diretto da Arturo Brachetti e riproposto nella stagione ’97 – ’98. E partecipa al più recente spettacolo del trio, Tel chi el telùn, clamoroso successo teatrale proposto anche su Canale 5.

CINEMA 1998 Tre uomini e una gamba regia di Aldo Giovanni e Giacomo e Massimo Venier 1999 Così è la vita regia di Aldo Giovanni e Giacomo e Massimo Venier Fuori dal mondo regia di Giuseppe Piccioni Tutti gli uomini del deficiente regia di Paolo Costella 2000 Pane e tulipani regia di Silvio Soldini

TELEVISIONE 1993 Orpheus RAIDUE Su la testa (con Aldo, Giovanni e Giacomo) RAITRE Cielito lindo (con Aldo, Giovanni e Giacomo) RAITRE 1994 Detective per una notte RTSI Svizzera Italiana 1996/7/8 Mai dire gol ITALIA 1 1997 Scatafascio (con Paolo Rossi) ITALIA 1 1998 Facciamo Cabaret ITALIA 1 Dio vede e provvede CANALE 5 Pane e tulipani

DORIANA LEONDEFF (co-sceneggiatrice)

Assistente alla regia 1985 Piccoli fuochi regia di Peter del Monte 1988 Il tempo dei gitani regia di Emir Kusturica

Sceneggiature (cortometraggi) 1987 Risveglio sceneggiatura e regia (selezionato al Filmakers Milano ’87) L’amico di Matilde sceneggiatura e regia 1988 Sintonie notturne regia di Massimo Martella Pesci fuor d’acqua regia di Gianluca Greco Uguale per tutti regia di Gianfranco Isernia 1997 Mistero a Biasca regia di Silvio Soldini

Sceneggiature (lungometraggi) 1988 In nome del padre coautrice con Nicola Badalucco (miniserie TV) 1989 Dio ce ne scampi e liberi regia di S. Damiani Kim (animazione) Paziente per amore (animazione) 1990 Non siamo soli regia di Paolo Poeti (miniserie TV) coautrice con Nicola Badalucco Una famiglia in giallo coautrice con Rodolfo Sonego (TV) 1991 Anna – una storia dei nostri giorni (TV) coautrice con Rodolfo Sonego L’inchiesta regia di Marco Leto 1993 Vieni via con me regia di Marco Turco 1994 Trafitti da un raggio di sole regia di Claudio Del Punta 1995 Le acrobate regia di Silvio Soldini 1996 Le voci buie (TV) Una famiglia per Dellja (TV) 1997 La parola amore esiste regia di Mimmo Calopresti (collaborazione alla sceneggiatura) Vite in sospeso regia di Marco Turco (TV) Femminile, singolare regia di Claudio Del Punta 2000 Pane e tulipani regia di Silvio Soldini Una donna per amico – 2 serie regia di Rossella Izzo (TV) (in lavorazione)

Pane e tulipani

GIUSEPPE BATTISTON (Costantino)

Nato a Udine nel 1968, si è diplomato nel 1992 alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.

CINEMA 1990 Italia – Germania 4-3 regia di Andrea Barzini 1992 Un’anima divisa in due regia di Silvio Soldini 1994 Era meglio morire da piccoli regia di Alessandra Scaramuzza 1995 Amati matti cortometraggio regia di Daniele Pignatelli 1996 Le acrobate regia di Silvio Soldini 1997 Il più lungo giorno regia di Roberto Riviello 2000 Pane e tulipani regia di Silvio Soldini

TEATRO 1989 Misty regia e testo di Dario Manfredini 1990 Caligula di Albert Camus regia di Carlos Martin 1992 Lo zero trasparente di Adolfo Vallejo regia di Carlos Martin Sette a Tebe da Eschilo regia di Gabriele Vacis 1993 Oplà siamo vivi regia di Renato Gabrielli regia di Maurizio Paroni 1994 Intrigo d’amore di Friedrich Schiller regia di Nanni Garella Moro e il suo boia di Renato Gabrielli regia di Mauricio Paroni De Castro Terra sventrata regia e testo di Alfonso Santagata Riccardo III da W. Shakespeare video regia di Claudio Morganti 1995 Schopenhauer come rappresentazione di Manlio Sgalambro regia di Alfonso Santagata 1996 Tamburnait regia e testo di Alfonso Santagata Petito Strenge da Antonio Petito regia e testo di Alfonso Santagata (Premio UBU agli attori Battiston e Speziani) Entrambi regia e testo di Giuseppe Battiston Massimiliano Speziani 1997 UBU scornacchiato regia e testo di Alfonso Santagata 1998 UBU u’ pazz’ da Alfred Jarry regia e testo di Alfonso Santagata 1999 Eidos – apparizioni regia e testo di Alfonso Santagata

Pane e tulipani

Riflessioni sparse su Pane e Tulipani

L’idea di realizzare una commedia mi attraeva già da un po’ di tempo. Qui e là, disseminati nei miei film precedenti, a ben guardare ci sono dei momenti di timida comicità. Ma dovevo evidentemente aspettare Le Acrobate, film che in un certo senso conclude una trilogia, per sentire una vera esigenza di cambiamento. E’ da qui che nasce Pane e tulipani. Fin dalle prime chiacchiere con Doriana Leondeff il desiderio era quello di trovare una nuova musica e di provare a raccontare una storia sull’onda di una leggerezza gioiosa, senza appesantimenti psicologici, inventandosi un mondo “sollevato” dalla realtà. In altre parole, fin dall’inizio era chiara una cosa: Pane e tulipani, con quello spunto di partenza così realistico e insieme così paradossale, doveva essere sì una commedia, ma non “all’italiana” e lontana dal naturalismo dei miei film precedenti. Era questa la scommessa.

… Forse nessun altro genere offre una tale varietà di “modi” come la commedia. E forse nessun altro genere consente di muoversi al suo interno con tale libertà. Prima fra tutte, la libertà di lavorare su personaggi e situazioni in modo più estremo, di permettersi – e permettere loro – un pizzico di follia in più, di scivolare dalla realtà al sogno in modo naturale e spingere i dialoghi oltre il confine della semplice verosimiglianza. E tutto questo non certo per sfuggire la realtà, ma per allontanarsi dalla sua rappresentazione più consueta, mostrarne altri aspetti, guardarla da un’angolatura diversa sempre pronti a cogliere la comicità più nascosta.

… “Le anime come i corpi possono morire di fame: dateci pane, ma dateci anche rose”. Così diceva uno slogan delle operaie tessili americane in uno sciopero d’inizio secolo. Noi alle rose abbiamo preferito i tulipani che mille anni fa riempivano i giardini dei sultani di mille colori, che popolano le pagine delle “Mille e una notte” e che erano simbolo di desiderio e d’amore. Ma Pane e tulipani è anche dichiaratamente un titolo pieno di gioco, come lo è il film.

… La scelta di Venezia è venuta da sé. D’altronde non so immaginare in quale città avremmo potuto creare il nostro mondo un po’ fuori dal tempo. Venezia è un luogo della fantasia e al tempo stesso una città estremamente reale, forte della sua verità storica e piena di contraddizioni legate anche all’incombente presenza di una delle più vaste aree industriali italiane. Una città sull’acqua, inattuale, che si contrappone alla velocità delle società “sviluppate” del duemila. Nei quartieri popolari dove abbiamo ambientato il film c’è qualcosa di straordinariamente autentico e al tempo stesso irreale. E’ una Venezia inedita, segreta, fuori dalle rotte turistiche, ancora viva.

… Mi sento molto legato ai personaggi di questo film, dal primo all’ultimo. Mi sembra di conoscerli uno a uno come se li frequentassi abitualmente. Odio la “tipizzazione” in cui troppo spesso scadono alcune commedie, odio le “macchiette”. I personaggi di Pane e tulipani possono risultare a volte strampalati, sopra le righe, ma credo che rimangano sempre profondamente veri nella loro umanità. Il personaggio che però amo di più, da cui più vorrei imparare è Rosalba, col suo misto candore di curiosità e di reale partecipazione. Con la sua capacità di lasciarsi portare dalle cose, dalla vita, e tutto quasi senza accorgersene. E’ lei il motore del film, è attorno a lei che ruotano tutti gli altri, dando vita a una bizzarra, nuova famiglia.

… Do sempre più importanza al lavoro con gli attori. A volte, sul set, mi devo fermare, altrimenti andrei avanti per ore. Prima di iniziare le riprese di Pane e tulipani, complice anche il luogo - un vecchio palazzo veneziano in cui alloggiavamo – sono riuscito a provare a lungo con tutti. Via via che si andavano definendo con sempre maggior precisione costumi e trucco, iniziavano a prender vita anche i personaggi e con attori e sceneggiatrice abbiamo modificato i dialoghi di parecchie scene. Non si ha idea di quanto possa essere importante un lavoro simile. A un attore, per lo meno in Italia, capita spessissimo di arrivare sul set di un nuovo film pochi attimi prima di girare la sua prima scena. A volte è in quella circostanza che si riparla per la prima volta con il regista dal momento del provino, se provino c’è stato. Ecco, se c’è una cosa che cerco di evitare con tutte le mie forze è proprio questa. Fare un film vuol dire anche coinvolgere il più possibile tutte le persone che vi prendono parte, creare un clima pieno di energia creativa e di vero divertimento. Dev’essere così per tutti, ma in misura ancora maggiore per gli attori. Sono loro, infatti, che dovranno esporsi in prima persona e “vivere” davanti alla macchina da presa.

Silvio Soldini