Il Covile N° 902. Marxisti Antimoderni. Antologia

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Il Covile N° 902. Marxisti Antimoderni. Antologia ANNO XVI N°902 5 MAGGIO 2016 RIVISTA APERIODICA RISORSE CONVIVIALI DIRETTA DA E VARIA UMANITÀ ASTEFANO BORSELLI d f ISBSN2279–6924 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiIl Covile Penetriamo nuovamente in epoche che non aspettano dal filosofo né una spiegazione né una trasformazione del mondo, ma la costruzione di rifugi contro l’inclemenza del tempo. Nicolás Gómez Dávila A cura di Stefano Borselli e A rmando Ermini MARXISTI ANTIMODERNI A NT O L O G I A QP Barcellona, Baudrillard, Camatte, Collu, Debord, Fusaro, Preve, Tronti (e altri) Nota introduttiva. Questa dall’altro le contraddizioni dell’esperien- ☞raccolta di brani nasce sulla za sovietica posero la necessità di risalire scia di alcuni articoli pubblicati sul Covi- alle origini del marxismo, non tanto per le che si sono occupati di autori di area darne una lettura piú autentica quanto marxista critica, non conformi alla lettu- per elaborare originali linee interpretati- ra scolastica di Marx. Proprio a partire dai testi marxiani si sono in effetti svilup- pate molteplici linee di pensiero accomu- Indice nate da una visione critica della moderni- Premesse................................................................3 Il Capitale totale. Letture del Cap. VI............3 tà e, in maniera meno omogenea, anche Il tempo sottomesso.........................................4 della tecnica; posizioni certamente oppo- La perdita del mondo e della carne.................5 ste a quelle consuete e progressiste, ma Approfondimenti..................................................6 non meno legittime. Dalla lezione di Mauss. Utilità, scarsità, valore Parliamo di aree e movimenti forma- d’uso.................................................................6 La natura umana..............................................9 tisi negli anni sessanta del secolo scorso La comunità...................................................10 intorno alla lettura dei Grundrisse,1 quan- Katéchon o del contenimento........................11 do da un lato l’espandersi del capitali- L’oppio dei popoli?.........................................12 smo — che andava trasformando non so- Conseguenze........................................................13 lo le strutture economiche ma anche Sentirsi antimoderni.......................................13 Sul sesso liberato............................................14 quelle antropologiche delle società — Addio sinistra..................................................16 Stato nazionale vs capitale internazionale.....18 Sull’Arte Contemporanea..............................20 1 Pubblicati per la prima volta in versione integrale nel 1939–41 dall’IMEL di Mosca, i Grundrisse e altri inediti Limite, norma e autorità...............................22 marxiani cominciarono a circolare in Europa dal 1958 Indice delle citazioni..........................................23 con la mitica edizione MEGA (Marx-Engels-Gesam- tausgabe). In italiano e francese furono tradotti dai bor- Fonti...................................................................24 dighisti (Bruno Maffi, Roger Dangeville) e dagli operai- sti (Renato Solmi, Enzo Grillo). Il Covile, ISSN 2279–6924, è una pubblicazione non periodica e non commerciale, ai sensi della Legge sull’Editoria n°62 del 2001. ☞Direttore: Stefano Borselli. ☞Redazione: Francesco Borselli, Riccardo De Benedetti, Aude De Kerros, Pietro De Marco, Armando Ermini, Marisa Fadoni Strik, Luciano Funari, Giuseppe Ciro Lomonte, Roberto Manfredini, Ettore Maria Mazzola, Alzek Misheff, Pietro Pagliardini, Almanacco romano, Gabriella Rouf, Nikos A. Salíngaros, Andrea G. Sciffo, Stefano Serafini, Stefano Silvestri, Massimo Zaratin. ☞© 2016 Stefano Borselli. La rivista è licenziata sotto Creative Commons. Attribuzione. Non commerciale. Non opere derivate 3.0 Italia License. ☞Arretrati: www.ilcovile.it.✉ [email protected]. ☞Caratteri utilizzati: per la testata i Morris Roman di Dieter Steffmann e gli Education di Manfred Klein, per il testo i Fell Types realizzati da Igino Marini, www.iginomarini.com ☞Programmi: impaginazione LibreOffice (con Estensione Patina), trattamento immagini GIMP e FotoSketcher. h (2) h ve e proposte attinenti alla nuova realtà. le, un tempo piuttosto coese, si sono di- Ci riferiamo in particolare a quattro cen- partite con gli anni linee di ricerca tra lo- tri di pensiero e iniziativa: i situazionisti ro incompatibili: si pensi all’operaismo {Henry Lefebvre, Guy Debord, Jaime italiano, che ha visto Toni Negri (grazie Semprun, Raoul Vaneigem, Jean Baudril- anche alla frequentazione con Gilles De- lard}, il gruppo intorno alla rivista Inva- leuze e Félix Guattari) sposare moderni- riance {Jacques Camatte, Gianni Collu, tà, capitale e impero americano, mentre Giorgio Cesarano}, gli operaisti {Raniero Mario Tronti, maturando un ripensamen- Panzieri, Mario Tronti, Toni Negri}, la to profondo, incontrava proficuamente scuola di Louis Althusser {Gianfranco La il grande pensiero conservatore. Grassa, Costanzo Preve (da cui Diego La presente antologia di testi, orga- Fusaro)}. Non trattandosi di aree com- nizzata secondo un percorso struttura- pletamente separate, ma di una specie di to, vuol essere quindi anche un invito grande laboratorio, è una storia ancora a risalire alle fonti di autori di cui è in- da ricostruire quella del loro interscam- discutibile il coraggio intellettuale e la bio — idee, letture, persone — che fu for- capacità di anticipare l’oggi, fino alla te e continuo e in qualche modo si è pro- visionarietà. tratto fino ai nostri giorni (vedi la ripresa da parte di Preve2 e Fusaro di alcuni temi di Invariance, segnatamente su dominio ESITI reale e comunità). Se a quell’epoca le intuizioni di autori MODERNITÀ come Lefebvre, Debord (via, come pare, l’incontro con Günther Anders), Collu, Camatte o Baudrillard potevano apparire Negri astratte e apocalittiche, oggi diviene una Vaneigem mera constatazione che la realtà abbia su- La Grassa A A C perato l’immaginazione, e in questo sen- R I U so è significativo che sul giudizio della so- N T C A cietà attuale come disumanizzante con- Debord E N T vergano filosofie e visioni del mondo as- Camatte Baudrillard sai lontane. Tale giudizio comune non Semprun Tronti Preve implica tuttavia sincretismo e le soluzio- Cesarano ni proposte, o meglio le direzioni verso le quali orientarsi, risultano ancora deci- samente variegate. Per contro, da tali scuo- ANTIMODERNITÀ 2 In realtà il primo a riutilizzare (qualche anno dopo e senza mai citare la fonte) l'idea di Collu-Camatte di sussunzione reale fu Toni Negri: si veda l'anonimo «The history of subsumption» in Endnotes, a endno- tes.org.uk. dIl Covilef N° 902 h (3) h pitalista. Ogni altra periodizzazione del pro- a Premesse. cesso di autonomizzazione del valore […] non ha fatto altro che mistificare il passaggio del valore alla sua autonomia completa, vale M Il Capitale totale. Letture del Cap. a dire l’oggettivazione della quantità astratta VI. in processo nella comunità materiale. Il capi- tale, come modo sociale di produzione, realiz- 1. za il proprio dominio reale quando perviene Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli a rimpiazzare tutti i presupposti sociali o na- uomini avevano considerato come inalienabi- turali che gli preesistono, con forme di orga- le divenne oggetto di scambio, di traffico, e nizzazione specificamente sue, che mediano poteva essere alienato; il tempo in cui quelle la sottomissione di tutta la vita fisica e sociale stesse cose che fino allora erano state comuni- ai propri bisogni di valorizzazione; l’essenza cate ma mai barattate, donate ma mai ven- della Gemeinschaft (comunità) del capitale è dute, acquisite ma mai acquistate — virtú, l’organizzazione (Collu 1969). amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. — tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universa- le, o, per parlare in termini di economia poli- tica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisi- ca, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore (Marx 1847: Cap. I §1). 2. L’intera vita delle società, in cui dominano le moderne condizioni di produzione, si annun- cia come un immenso accumulo di spettacoli. Tutto ciò che era direttamente vissuto si è al- lontanato in una rappresentazione (Debord 1967: tesi 1). 3. Lo spettacolo sottomette gli uomini viventi 5. nella misura in cui l’economia li ha totalmen- [...] il capitale astrae l’uomo. Il che vuol dire te sottomessi (Debord 1967: tesi 16). che gli prende tutto il suo contenuto, tutta la sua materialità: forza-lavoro; tutta la sostan- za umana è capitale. [...] L’uomo è l’uomo 4. astratto definito dalla costituzione. Inoltre Il punto di partenza della critica dell’attuale non bisogna dimenticare che il capitale s’è as- società del capitale, deve essere la riafferma- soggettato tutta la scienza, tutto il lavoro in- zione dei concetti di dominio formale e domi- tellettuale umano, e domina proprio in nome nio reale come fasi storiche dello sviluppo ca- di questo ammasso di conoscenze. Esso è la 5 Maggio 2016 Anno XVI h (4) h conoscenza, l’uomo la manovra. Al contrario mai se stesso riflesso in ogni determinazione dell’uomo della società feudale che era soprat- del reale. Ogni cellula della realtà è stata tutto animale, l’uomo della società borghese colonizzata dall’illimitata mercantilizzazione è puro spirito (Camatte 1974: 4–5). posta in essere dal fondamentalismo economi- co, nella transizione da un sistema dicotomi- co e conflittuale (dialettico-antitetico) a un 6. capitalismo assoluto, monocratico, totalitario Il capitale, anche quando
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