direttore responsabile francesco foresta martedì 24 febbraio 2009 3,00€ - 2,00€

belice ambiente borgetto Bufera sui rifiuti: L’ombra dei boss 3 arresti e 6 sequestri dietro l’omicidio pagina 45 pagina 46

operazione eolo VENTO, mazzette e mercedes

ESCLUSIVO tutte le intercettazioni che hanno inchiodato gli otto arrestati fra mazara e salemi edizionestraordinaria 2 martedì 24 febbraio 2009 l’editoriale SOMMARIO 3 La retata Operazione Eolo, 8 in cella

4 Le schede Al passo Chi sono gli arrestati 6 Il retroscena con la cronaca Quel vecchio amore per l'eolico 8 Il progetto La mafia voleva stampare euro falsi a Sicilia è in fermento. Nella stagione del risveglio, della risposta collettiva alla mafia, la cronaca si evolve istante 10 Il latitante dopo istante, una retata segue l’altra e l’informazione deve Il ruolo di Messina Denaro stare al passo con i fatti. Per questo “S”, il mensile più letto in Sicilia, esce con un’edizione straordinaria, un numero 14 Il funzionario speciale con un formato diverso per darvi a tambur battente tutti gli ag- Sucameli e l'incontro con Riina giornamentiL sull’operazione Eolo e sull’omicidio di Giuseppe Petruso. Un esperimento che si ripeterà quando la cronaca lo richiederà nuova- mente e che non sostituisce la rivista “tradizionale”, il cui ultimo numero 18 Il è appena uscito in edicola con le novità più recenti sulla latitanza di Mat- Le verità di Birrittella teo Messina Denaro e molto altro ancora. Del resto, c’è sempre tanto da raccontare in provincia di . Al di 20 Documenti là delle facili generalizzazioni e sempre con i condizionali imposti da Tutte le intercettazioni un’inchiesta appena iniziata e dunque ben lontana dall’accertamento de- finitivo di una verità processuale, il quadro che emerge dalle intercetta- 34 L'intervista zioni che hanno portato all’operazione Eolo descrive un territorio nel Linares: “Qui la mafia è diversa” quale Cosa nostra non ha timore nell’avvicinarsi alle istituzioni, nel dia- logare con chiunque. “A Trapani – annota il capo della squadra mobile Giuseppe Linares – la borghesia è permeabile molto più che a . 38 Il magistrato La mafia vive nei salotti, nelle famiglie, ed è sempre stato così”. De Francisci e la “città immobile” È su questo terreno, nella zona grigia che lambisce la mafia, che a tratti la blandisce, che si annida il corto circuito. Anche al di là delle specifi- 40 Sgarbi che responsabilità penali degli interlocutori degli uomini d’onore. “Un “Le pale nuovo simbolo della mafia” amministratore – fa notare nell’intervista che pubblichiamo in questo numero il procuratore aggiunto di Palermo Ignazio De Francisci – è in- 42 L'assessore teressato a far crescere il bilancio del Comune, per cui ogni nuovo in- Gianni: stop alle autorizzazioni sediamento produttivo è benvenuto. Ma questo non significa incorrere in un reato”. È vero, ma oltre all’analisi penale di queste vicende esiste un livello politico. Che proprio in realtà come quelle del Trapanese, con 44 Moncada una mafia più forte che altrove e il superlatitante per antonomasia in “No alle generalizzazioni” circolazione, non può permettersi leggerezze nei propri contatti. È in questo passaggio che il sistema ha fallito. È su questo punto che lo Stato 46 l’omicidio di Borgetto dimostra di non avere sviluppato sufficienti anticorpi per contrastare la C'è la pista di una vecchia denuncia criminalità organizzata. Claudio Reale

Direttore responsabile Tipografia edizione Francesco Foresta E.Ti.S. 2000 spa Viale O. Da Pordenone, 50 – Catania traordinaria Redattori-coordinatori Roberto Benigno, Claudio Reale, Salvo Toscano Distribuzione AENNE Press srl – via F. Vivona 3 – Ficarazzi (Pa) S in redazione Il magazine che guarda dentro la cronaca Eliana Marino Concessionaria pubblicitaria Novantacento s.r.l. Anno 3 – edizione straordinaria Testi Tel: 091.7828852 – Fax: 091.7826420 Supplemento al numero 14 – Marzo 2009 Roberto Benigno, Andrea Cottone, Riccardo Lo Verso, Registrazione Tribunale di Palermo n. 5 del 4.1.2008 Gioia Panzarella, Accursio Sabella Servizio abbonamenti Gaia Dal Pozzo – 091.7308921 Società editrice Novantacento s.r.l. Ufficio grafico Redazione, viale della Libertà 34 – 90141 Palermo Angelo Baldi telefono 091.7308921 - fax 091.7826420 Fotografie www.ilovesicilia.info, www.ilove-sicilia.it Studio Camera (Franco Lannino e Michele Naccari) edizionestraordinaria la retata martedì 24 febbraio 2009 3

L’inchiesta Eolo mette a nudo le capacità imprenditoriali di Cosa nostra La mafia del

Il capo della squadra mobile Giuseppe vento Linares, il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e il comandante dei carabinieri Giovanni Barbano presentano alla stampa i risultati dell’operazione Eolo Il sistema è quello vecchio d i Riccardo Lo Verso Enepro e poi vengono trasferite alla Eo- del condizionamento degli appalti lica del Vallo le autorizzazioni fino ad Otto arresti e una decina di indagati. Al- allora ottenute dalla Sud Wind e dalla meno per ora. Perché l'inchiesta Eolo va a colpi di tangenti. Di nuovo, Enepro. A un certo punto la spaccatura avanti. Altre persone avrebbero parteci- viene risolta. Le due imprese in guerra pato all'affare milionario degli impianti però, c’ è il campo d’azione vengono rilevate dalla Eolica del Vallo eolici. I loro nomi non sono stati inse- dell'imprenditore Vito Nicastri che oggi riti nell'ordinanza di custodia cautelare si dice tranquillo, pronto a chiarire tutto della Direzione distrettuale antimafia di Wind ha una marcia in più. Si chiama Nessun problema. Le caselle dell'in- con i magistrati. Sostiene che le sue pa- Palermo. Solo per il momento, però. In Vito Martino, imprenditore, presidente trigo perverso vengono riempite con role al telefono, intercettate dagli inqui- attesa che siano trovati nuovi riscontri. onorario del Mazara calcio, ma soprat- Giuseppe Sucameli, ex architetto del renti, erano solo battute. L'inchiesta offre uno spaccato delle ca- tutto attuale comunale ed Comune di , già arre- A oliare gli ingranaggi ci pensano le pacità imprenditoriali di Cosa nostra nel ex assessore di Forza Italia nella giunta stato per mafia, Baldassare Campana, mazzette promesse a Martino e Campa- Trapanese. Il sistema è quello vecchio di Nicolò Vella. In più - e scusate se è responsabile dello sportello comunale na: 150 mila euro, più una Mercedes e del condizionamento degli appalti pub- poco - Martino è genero del boss Anto- per le Attività produttive, e una serie un finanziamento per la campagna elet- blici, a colpi di tangenti pagate a funzio- nino Cuttone, titolare della Calcestruzzi di funzionari pubblici. Nessuno di loro torale versato da una ditta di Bolzano, nari e politici compiacenti. Di nuovo, Mazara che avrebbe dovuto fornire il è stato ancora identificato, ma le firme la Fri-El Green Power. L'ordinanza di però, c'è il tipo di business. In Sicilia cemento necessario per la costruzio- sulla carta restano. Sono tracce indele- custodia cautelare ci consegna una sfil- s'inizia a pensare alle energie alternative ne dell'impianto. La mafia, dunque, si bili. za d'intercettazioni. Non ci sono solo le e la mafia ci ha messo subito gli occhi candida alla gestione dei lavori. A vigi- Per arrivare alla stipula della convenzio- conversazioni tra chi orchestrava e por- sopra, sfruttando la poca trasparenza e lare sull'operazione viene piazzato Mel- ne finale bisogna superare la concorren- tava avanti il progetto, ma anche i con- la farraginosità della burocrazia. chiorre Saladino, imprenditore che gra- za della Enepro, che solo dopo si scopri- tatti diretti con esponenti dell'ammini- Tutto ruota attorno all'appalto per la co- vita nel mondo di Cosa nostra, indicato rà poter godere anch'essa dell'appoggio strazione comunale. Tra questi l'attuale struzione dell'impianto eolico a Maza- da Matteo Tamburello, reggente della di un mafioso, e aggirare l'ostacolo sindaco di Mazara, Giorgio Macaddino, ra del Vallo. La mafia era entrata nella . È lui a contattare i vertici della politico dell'approvazione in consiglio alla guida di una giunta di centrosini- joint venture offrendo quanto di meglio Sud Wind per intavolare la trattativa. comunale. A un certo punto, dalla cas- stra. Contatti che, però, al momento non può aspettarsi un imprenditore che cer- La regia, invece, è di Giovan Battista saforte del Comune di Mazara qualcu- fanno emergere condotte penalmente ri- ca favori: l'appoggio di funzionari e am- Agate, fratello del capo cosca Mariano, no preleva dei documenti che dovevano levanti, e probabilmente potranno esse- ministratori locali. l'uomo che per anni ha guidato il man- restare segreti. Sono le coordinate per re valutati dall'autorità amministrativa. La Sud Wind, di cui Antonio Aquara e damento con il benestare di Totò Riina sistemare la proposta della Sud Wind Una cosa è certa: l'inchiesta è destinata Luigi Franzinelli sono rispettivamente e . A Giovan Bat- e renderla migliore di quella della con- ad allargarsi. I carabinieri coordinati dal amministratore e socio, presenta, nel tista doveva finire parte dei soldi anche correnza. Tocca poi a Martino riuscire colonnello Giovanni Barbano e dal ca- 2004, un progetto per piazzare a Mazara per pagare le spese legali del fratello. ad evitare che la convenzione passi al pitano Antonello Parasiliti e i poliziotti i mulini a vento dei tempi moderni. Gli Imprenditori, politici e mafiosi: il -cer vaglio del consiglio comunale. Basta guidati dal capo della Squadra mobile imprenditori, uno salernitano e l'altro chio si è chiuso. Anzi, no. Serve la l'ok della giunta e l'affare è fatto. Dal Giuseppe Linares e dal funzionario trentino, devono vincere la concorrenza compiacenza dei tecnici amministrativi. consiglio passano, però, due delibere Giovanni Leuci stanno valutando la po- di un'altra società: la Enepro. Nella cor- Perché la politica può tutto, ma la carta fondamentali nelle strategie del cartello sizione di altre persone per poi passarle sa verso il traguardo dei lavori la Sud bollata resta uno scoglio insuperabile. illegale: viene bocciata la proposta della al vaglio degli inquirenti. edizionestraordinaria 4 martedì 24 febbraio 2009 le schede Le mani dei boss Dagli uomini politici al fratello del capomafia:

Melchiorre Giovan Battista Saladino Agate

Imprenditore originario di Salemi, 61 anni, è uno dei personaggi chiave è nato a Mazara del Vallo, il 19 luglio 1942. Il suo è un cognome storico dell’inchiesta. Da tempo impegnato nel settore delle energie alternative negli ambienti mafiosi. Giovan Battista è fratello di che, seb- sarebbe stato il punto di riferimento, nonché socio occulto, di alcuni boss bene in carcere dal 1982, continua a ricoprire il ruolo di capomandamento mazaresi interessati al grande affare dell’impianto eolico. Gli inquirenti par- di Mazara del Vallo. Anche Giovan Battista è uomo d’onore. Lo hanno sta- lano del suo ruolo di “plenipotenziario” della società Sud Wind. Attorno a lui bilito le sentenze di condanna definitiva inflittegli negli anni scorsi. Ha già ruoterebbe il giro di favori e mazzette orchestrato dalla mafia. scontato interamente la pena, ma nell’aprile del 2003 per lui è arrivata una Secondo l’accusa, il lasciapassare per Saladino era il suo rapporto privile- nuova grana giudiziaria: prima il Tribunale di e poi la Corte di Ap- giato con Matteo Tamburello (i due sono cugini), considerato fino al giorno pello di Palermo, il 26 maggio 2003, lo hanno condannato a tre anni di re- del suo arresto, il 18 ottobre del 2006, l’uomo forte del mandamento ma- clusione per appropriazione indebita, aggravata dall’avere agevolato Cosa fioso. La detenzione del capo storico, Mariano Agate, e l’arresto, nel 2003, nostra. Secondo l’accusa che ora lo ha riportato in carcere, Giovan Battista del reggente Andrea Mangiaracina, avrebbero favorito la scalata al potere Agate sarebbe intervenuto in qualità di esponente di vertice della famiglia di Tamburello, vero specialista della gestione degli appalti pubblici. di Mazara del Vallo per “pilotare” l’assegnazione dei lavori di alcuni parchi Ecco perché Saladino si sarebbe rivolto a lui per avere indicazioni su come eolici. In particolare, nel corso di un summit, da lui stesso convocato nella muoversi per la costruzione dell’impianto eolico. E Tamburello, d’accordo sede della Calcestruzzi Mazara, e al quale avrebbero partecipato Cuttone, con Giovan Battista Agate, Antonino Cuttone e Giuseppe Sucameli, non Sucameli e Saladino, sarebbe stato deciso che la Sud Wind doveva avere avrebbe fatto mancare i consigli a Saladino. L’obiettivo era riuscire a fare la meglio sulla Enepro. Tra i motivi dell’intervento di Agate, ci sarebbe viaggiare la Sud Wind su una corsia preferenziale fino all’aggiudicazione stata la necessità di far fronte alle esigenze del fratello Mariano e del figlio dei lavori. Anche attraverso l’acquisizione di atti riservati custoditi in Comu- di quest’ultimo, Epifanio, all’epoca detenuto per traffico internazionale di ne, la Sud Wind avrebbe battuto facilmente la concorrenza della società stupefacenti. Servivano, dunque, soldi per pagare gli avvocati ai familiari, e Enepro. Agate non si sarebbe tirato indietro nell’affare.

Antonino Vito Cuttone Martino

Soprannominato “l’onorevole”, insieme ad Agate, Saladino e Sucameli, Sarebbe il principale referente politico della mafia a Mazara del Vallo. i magistrati della direzione distrettuale antimafia di Palermo gli con- Prima in qualità di assessore comunale (fino al 2004) e successiva- testano l’accusa di fare parte di Cosa nostra. Cuttone è una vecchia mente come consigliere comunale di Mazara del Vallo, Martino, eletto conoscenza delle forze dell’ordine. Da lungo tempo, infatti, è indiziato nelle liste di Forza Italia, sarebbe il perno intorno al quale ruota gran di far parte della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo. Dal novembre parte del “versante politico” dell’inchiesta sul parco eolico. D’intesa con 1995 al novembre 1999, con una breve pausa di pochi mesi, è stato i vertici della famiglia mafiosa, in particolare con il suocero Antonino inserito nell’elenco dei sorvegliati speciali della polizia. Una condizio- Cuttone, avrebbe fatto pressioni all’interno dell’amministrazione co- ne che non gli avrebbe impedito di inserirsi, e bene, negli schemi del munale affinché la Sud Wind ottenesse i lavori. “Martino - scrivono i mandamento mafioso. Il suo ruolo di primo piano emergerebbe dagli magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare - agendo in tandem con stretti rapporti che intratteneva con i pezzi da novanta, gli Agate, che l’architetto Baldassarre Campana si adoperava affinché la società Ene- a Mazara dettavano e dettano legge. Di lui si fidavano a tal punto da pro fosse esclusa dalla possibilità di stipulare con il comune di Mazara mettersi in affari. Cuttone è socio di fatto della Calcestruzzi Mazara, una convenzione in tutto analoga, ed anzi più vantaggiosa per l’ammi- nella quale vantano partecipazioni societarie Mariano, Giovan Battista nistrazione a quella della Sud wind. Il tutto - si legge ancora - anche fa- ed Epifanio Agate. Ecco perché, sostiene l’accusa, Cuttone aveva tutto cendo mercimonio della propria pubblica funzione, poiché il Martino, in l’interesse ad entrare anche nel business dell’impianto eolico. Come? cambio della promessa del pagamento di 75.000 euro e della ricezione Secondo gli inquirenti, potendo contare sull’appoggio del genero Vito di una vettura Mercedes, si impegnava ad esprimere, in Consiglio co- Martino, consigliere comunale di Mazara del Vallo, si sarebbe adopera- munale, voto contrario al progetto presentato dalla Enepro”. Mazzette, to affinché fosse proprio la Calcestruzzi a fornire il cemento necessario in denaro ma anche sotto forma di auto di lusso, in cambio di favori e per costruire gli impianti. E di cemento ne serviva parecchio. In questa battaglie politiche solo di facciata. La Sud Wind doveva avere la meglio maniera avrebbe fatto un favore a se stesso e agli Agate. sulla concorrenza. Così era stato stabilito. edizionestraordinaria le schede martedì 24 febbraio 2009 5 sull’eolico, 8 arresti ecco i profili delle persone finite in carcere il 17 febbraio

Baldassare Giuseppe Campana Sucameli

Ingegnere di Mazara del Vallo, 60 anni, all’epoca dei fatti Campana era il Funzionario in servizio presso l’ufficio appalti del Comune di Mazara del Val- responsabile dello Sportello comunale per le Attività produttive. Una po- lo, dove è nato il 30 marzo 1948, Sucameli viene indicato come “stabilmente sizione professionale che avrebbe messo a disposizione dei mafiosi, su ed organicamente inserito nella famiglia mafiosa di Mazara almeno fino alla richiesta di Vito Martino, diventando così una pedina fondamentale del fine del 2004”. Era l’uomo attraverso cui la mafia avrebbe controllato gli appalti piano per far ottenere alla Sud Wind i lavori del parco eolico. Un tecnico al pubblici. Proprio per avere turbato un’importante gara in favore dell’imprendi- servizio dei boss. In particolare, Campana avrebbe fatto sparire la lettera tore Michele Accomando, Sucameli è stato arrestato il 3 maggio 2007. Allora i d’intenti trasmessa dall’impresa Sud Wind all’amministrazione comunale magistrati spiegavano il suo spessore criminale e il suo rapporto con Mariano per sostituirla con un’altra missiva che conteneva delle modifiche suggerite Agate citando il privilegio che gli era stato concesso: partecipare ad una ri- dallo stesso Campana. In cambio avrebbe intascato soldi e promesse di unione riservatissima. Attorno ad un tavolo si erano seduti Agate, Francesco lavoro dagli stessi imprenditori che stava aiutando illecitamente, facendogli Messina, soprannominato “mastro Ciccio”, e Totò Riina. Alla fine Sucameli è ottenere quella che gli inquirenti chiamano la corsia preferenziale. stato condannato a dieci anni e otto mesi otto di reclusione. Nel corso del sum- Così scrivono i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare che lo ha mit l’ex funzionario comunale aveva ricevuto una sorta d’investitura da Mariano portato in carcere insieme ad altre sette persone: “Su istigazione di Mar- Agate per conto del quale avrebbe dovuto occuparsi di appalti pubblici. In una tino, ed a fronte della promessa di una somma di denaro pari ad almeno conversazione intercettata in macchina, il 28 settembre del 2003, Sucameli 25.000 euro, nonché di utilità consistite nell’affidamento da parte della Sud raccontava ad Accomando le fasi dell’investitura: “Lui (riferito a Mariano Agate, Wind di incarichi professionali per la realizzazione di altri parchi eolici in ndr) si alza dalla sedia… non si alzava mai dalla sedia… e mi viene alla porta… comuni diversi da Mazara del Vallo, sottraeva un documento, già trasmes- PINU! Architetto, beddu miu.. mi abbraccia e comincia a baciarmi tutto… io so l’11 ottobre 2004 dalla Sud Wind al Comune di Mazara, sostituendolo sono diventato tutto rosso.. e poi mi ha fatto sedere accanto a lui… mettiti qua con altro, trasmesso lo stesso giorno, il cui contenuto veniva modificato e Pinuzzu miu! Mettiti qua! Architetto mio, mettiti qua e gli ha fatto capire a tutti concordato con gli amministratori della Sud Wind”. che… questa era cosa mia…”.

Antonio Luigi aquara Franzinelli

Nato ad Ottasi, in provincia di Salerno, classe ’58, Aquara è l’ammi- Con il suo coinvolgimento l’inchiesta di carabinieri e polizia, partita dalla nistratore unico della Sud Wind, la società attorno alla quale ruota provincia di Trapani, arriva fino in Trentino dove Luigi Franzinelli è nato a l’intero affare dell’impianto eolico di Mazara del Vallo. Il giudice gli Molina di Ledro, 64 anni fa. Il quadro indiziario nei suoi confronti è grave, ha concesso gli arresti domiciliari. Secondo i pubblici ministeri, si scrivono gli inquirenti, tanto che a differenza di Aquara non gli sono stati tratterebbe di una pedina fondamentale dell’intreccio perverso fra concessi gli arresti domiciliari. L’ipotesi di reato che gli viene contestata mafiosi, amministratori locali e imprenditori. Aquara avrebbe cor- nell’ordinanza di custodia cautelare è corruzione aggravata dall’avere age- rotto Martino e Campana per oliare la pratica della Sud Wind e volato Cosa nostra. Franzinelli sapeva che i suoi interlocutori lo avrebbero farla scivolare senza incepparsi nelle maglie della burocrazia. Un potuto aiutare nella realizzazione del suo progetto, ma sapeva pure che, al percorso senza ostacoli fino alla stipula della convenzione per la contempo, stava finanziando le casse dei boss. Franzinelli, socio della Sud realizzazione del parco eolico. Ad inchiodarlo c’è una sfilza d’inter- Wind, è il personaggio che più di tutti si sarebbe mosso in maniera sporca cettazioni. Il suo punto di riferimento è Melchiorre Saladino. I due si per spingere la sua società. A cominciare dalle tangenti. Sarebbe stato lui sentono spesso al telefono, specialmente quando c’è da sistemare a concordare quanti soldi dovevano intascare Martino e Campana. Non la pratica di Baldassare Campana. L’imprenditore salernitano, spie- solo. Sempre lui avrebbe finanziato illecitamente la campagna elettorale gano gli inquirenti, dimostra di conoscere bene i meccanismi e non di Martino. Come? Convincendo Josef Gostner, socio e procuratore spe- si fa scrupoli pur di vedere il suo progetto giungere al traguardo. ciale della Fri El Green Power, ora finito pure sotto inchiesta, a sborsare Sarebbe stato lui, infatti, tramite Saladino, a garantire che Campa- trentamila euro. I soldi ufficialmente servivano per finanziare la corsa di na sarebbe stato ripagato per i suoi servigi, anche ricevendo inca- Martino alle elezioni regionali del 2006 nella lista di Forza Italia, ma in realtà richi professionali. Una contropartita che era necessario offrire al sarebbero la prova della corruzione. Anche perché del contributo elettorale responsabile dello Sportello per le attività produttive per garantirsi non c’è traccia nelle delibere e nei bilanci della società. Gostner, dunque, il suo costante appoggio all’interno dell’amministrazione. avrebbe aperto la cassa e prelevato il denaro all’oscuro di tutti. edizionestraordinaria 6 martedì 24 febbraio 2009 IL RETROSCENA Quel vecchio amore per l’eolico

“In pista c'è roba bona, hanno a fare li pali, li pali di lu ventu hanno a mettere”. Il business degli impianti inpillole eolici era piaciuto da subito a Cosa P nostra. Dialetto rozzo, ma grande fiuto per gli affari. I mafiosi della f r i -e l g r e e n p o w e r Valle del Belice avevano capito che il vento avrebbe prodotto energia, “Siamo estranei ma soprattutto avrebbe potuto spin- alla vicenda” gere milioni di banconote nelle casse delle famiglie. Fri-El Green Power Spa e Josef L’inchiesta Eolo è figlia di indagini Gostner, “sia personalmente, sia precedenti. D’informative di alcuni in qualità di socio e procuratore anni fa che oggi, alla luce della nuova speciale della società”, afferma- no di essere “del tutto estranei operazione, si dimostrano di grande alla vicenda”. Josef Gostner pre- attualità. Allora le indagini non arri- cisa, inoltre, di non aver ricevuto varono a dimostrare che “l'interesse alcun avviso dalla magistratura degli associati si fosse manifestato Una veduda di Salemi sull’indagine in corso. - così scrivevano gli inquirenti - in condotte concretamente rivolte a Il business era piaciuto da subito prendere materialmente il controllo n a n i a dei lavori da effettuarsi”. Insomma, non si arrivò alla prova che le pale alla Cosa nostra di Mazara e Salemi: “Ora indaghi iniziarono a muoversi per volere di il Parlamento” Cosa nostra, ma era chiaro che i boss “In pista c’ è roba bona, hanno a fare non si sarebbero fatti sfuggire una seconda occasione. li pali, li pali di lu ventu hanno a mettere” I carabinieri del comando provincia- le e i poliziotti della Squadra mobi- conversazione fra Salvatore e Pietro seguivano - finalizzata all’esazione le di Trapani, fin dal 2001, si erano Giambalvo, entrambi arrestati per di somme di denaro non dovute da messi sulle tracce di Andrea Man- associazione mafiosa. I due mostra- destinare, in primo luogo, alle esi- giaracina. Obiettivo numero uno: vano grande interesse sulla futura genze degli uomini d’onore di quelle fare terra bruciata attorno al latitan- realizzazione di un parco eolico. famiglie”. te. E arrivarono risultati importanti. Salvatore spiegava a Pietro quanto Il piano era chiaro. Si trattava di ope- Furono, infatti, decimati gli organi- stava cercando di fare per assicurar- re ad alta tecnologia che solo alcune grammi delle famiglie mafiose del si il subappalto per la costruzione di ditte specializzate del centro-nord Belice, a cominciare da Santa Ninfa una nuova centrale tra Santa Ninfa erano in grado di eseguire (“di dda Il vicepresidente del Senato, e Gibellina. In carcere finirono pri- e Gibellina. Ed è in questo contesto ‘ncapo”), non certo le imprese edili Domenico Nania (Pdl), commenta: ma i picciotti e poi i presunti capi. che Salvatore Giambalvo pronunciò di Giambalvo. L’intervento dei boss “Con questi arresti spero si faccia Il 18 ottobre del 2006 toccò a Salva- la frase: “… in pista c'è roba bona, doveva, dunque, concentrarsi nella luce sulla vicenda della scelta dell’eolico in Sicilia, con l’avvio tore Tamburello, soprannominato “u che hanno a fare li pali, li pali di fase dell’affidamento dei cottimi (“... di un’inchiesta ad hoc, da parte puzzaru”, considerato il reggente del lu ventu hanno a mettere. Pì ener- ène che sunnu banche estere, fare e dell’Antimafia nazionale. Del resto, mandamento di Mazara del Vallo, al gia elettrica… E tra Santa Ninfa e dire... ma che normalmente iddi poi anche il sindaco di Salemi, Vittorio figlio Matteo e al genero Giovanni Gibellina sunnu quacche 27 pali. E li dunano a cottimo cioè ni li pae- Sgarbi, in epoca non sospetta, si Giacalone. Sono gli anni delle ope- ammu a videre si sta cosa a fare”. si...”). era detto contrario all’eolico” razioni Oriente. “L'agguanti?”, gli chiedeva Pietro In effetti, scrivono oggi i pubblici Obiettivo numero due: colpire i pa- per capire quanto il suo interlocutore ministeri nell’ordinanza di custodia trimoni dei boss. In questa seconda fosse certo di riuscire a prendere il cautelare dell’operazione Eolo, la so- l u m i a : fase delle indagini era emersa la stra- subappalto. E Salvatore lo tranquil- cietà Vcc Palermo srl, con sede a Ce- tegia della mafia trapanese orientata lizzava: “Si nun si svigghia uno nun lano, in Abruzzo, il 21 ottobre 2004 “L’Antimafia al controllo delle attività economiche pigghia... l'impresa sunni una società aveva presentato al comune di Santa acquisisca gli atti” e degli appalti pubblici. E fu allora pi agghire ddà n'capo ...ène che sun- Ninfa un progetto per l’installazione, che s’iniziò a parlare di energia eoli- nu banche estere, fare e dire... ma la gestione e la manutenzione di un Per il senatore Giuseppe Lumia (Pd), ca. La mafia voleva mettere le mani che normalmente iddi poi li dunano impianto eolico denominato “Bo- componente della commissione sugli impianti che dovevano essere a cottimo cioè ni li paesi”. nacasa e Monte del Coco”. Ed era Antimafia, “con questa operazione da lì a poco costruiti tra Mazara del “Importanti uomini d’onore mazare- certo, dalle intercettazioni era emer- la Dda di Palermo, la polizia ed i carabinieri hanno dimostrato che Vallo e Salemi. Si apriva un nuovo si - scrivevano gli investigatori - con so con chiarezza, che la mafia fosse l’alleanza tra Cosa Nostra e alcuni filone d’indagine, tanto inaspettato la complicità di un imprenditore sa- venuta a conoscenza con grande an- settori dell’economia non conosce quanto interessante. Scavando a ri- lemitano, avrebbero posto in essere ticipo di quanti e quali pali sarebbero crisi. Bisogna fare chiarezza fino in troso nel tempo saltarono fuori alcu- una imponente manovra nelle fasi stati installati. Allora, però, non furo- fondo, per questo chiederò che la ne intercettazioni poi inserite in una preparatorie alla realizzazione di no trovate le prove che i boss erano commissione Antimafia acquisisca informativa datata 6 agosto 2004. alcuni parchi eolici in varie aree del passati dalle parole ai fatti. gli atti dell’inchiesta e possa appro- Le microspie avevano ascoltato la mandamento. Una manovra - pro- R. L. V. fondirli”.

edizionestraordinaria 8 martedì 24 febbraio 2009 il progetto E la mafia diventò d i riccardo Lo Verso

A Mazara del Vallo si erano messi in testa di arricchirsi con le monete fal- se. Migliaia e migliaia di pezzi da uno e due euro stavano per riempire le ta- sche dei cittadini e le casse dei negozi. Il progetto alla fine naufragò: servivano macchinari troppo sofisticati e costosi e c’era il rischio che la gente, alla fine, se ne accorgesse. Per falsariaMigliaia di pezzi da uno e due euro fare soldi a palate la truffa doveva essere di massa. stavano per invadere il Trapanese: Non poteva bastare la compiacenza di alcu- “Am’ a fari 20 miliardi falsi...” ni commercianti, so- prattutto della grande zano, in provincia di Brescia: “Ancora! nete. Saladino chiude la conversazione e distribuzione, dispo- Senti Sebastiano, io volevo salire su a contatta subito Martino per aggiornarlo: sti oppure obbligati a proposito, con il geometra per fargli, per “Mi ha detto, dice non possiamo fare che dire signor sì. parlare di quel disegno lì e di quelle case, giorno 8 mi chiami, ti faccio vedere nel Tutte le intercettazioni cioè mercoledì mattina, cioè prendo l’ae- computer a casa, tutte le fotografie fatte, dell’operazione Eolo ci reo e vengo, affitto la macchina, stiamo a disegnate, tutte cose precise, e vedete tut- consegnano anche lo spac- pranzo assieme”. Secondo gli inquirenti te cose al posto di poi salire di nuovo”. cato di una mafia che tentava il geometra citato è Vito Martino, L’ap- Ogni volta che Saladino e Martino pro- di diventare falsaria. Dalle pagine puntamento, però, slitta. Sebastiano ha gettano qualcosa d’importante corrono a delle informative di polizia e carabinieri, impegni (“Mah, di preciso dovrei rien- dirlo al referente mafioso della famiglia che non sono finite dentro l’ordinanza di ci penso io... tu neanche... neanche devi trare dopo il 10 di settembre”) e Saladino di Salemi, Paolo Rabito. La vicenda del- custodia cautelare, emerge quanto Vito venire più qua... poi ci combatto io... por- non insiste: “Niente, allora gli dico a quel le monete false non sfugge alla regola. Martino e Melchiorre Saladino ci aves- tami questa macchina ed il materiale...”. signore lì che... al geometra gli dico che Lo aggiornano sulle fasi dell’affare, sero provato sul serio. Il primo colloquio “Fai finire le ferie”, gli rispondeva Sala- dobbiamo fare per forza questa scappa- passaggio dopo passaggio: “...infatti io fra i due sull’argomento viene registrato dino. Sarebbe stato il suo primo pensiero ta su dal 10 in poi, ecco, eh? Per vedere lunedì devo andare ad incontrare lui... nel giugno 2004. Martino insisteva: “... al rientro dalle vacanze. un po’ se possiamo fare questo affare di quello che ci fa le... le cose... che gli ha dobbiamo fare ancora l’euro!... con l’eu- I due tornano sull’argomento il 30 ago- questo terreno, capito? Che lui lo misura, fatto le stampe di un euro e due euro allo ro com’è finita?... con l’euro?...”. Sala- sto 2004. Ne parlano a bordo della mac- tutte cose, tu ci parli chiaro, così e così, Stato... non l’hanno messo a stampare dino non capiva e lui rilanciava: “...dice china di Saladino che informa Martino e siamo a posto, senti un po’, allora lo soldi!... ci dà la stampa... la prendiamo che dobbiamo fare... se dobbiamo fare... che a breve sarebbero partiti (...vedi che posso chiamare e gli posso dire per dopo e la portiamo a Mazara... un’officina mischia lì carriamo...”. E alla fine Sala- là si deve andare a Brescia...). L’appun- il 10”. Sebastiano Cottone, titolare della di queste che fa sempre rumore... basta dino si era sintonizzato sulla stessa lun- tamento nella città lombarda era con un ditta La Nuova Ferramenta, è un esper- che c’è la materia prima... materia prima ghezza d’onda. Secondo lui, le monete personaggio chiave: l’uomo che doveva to. Il 31 ottobre del 2003 i carabinieri di significa il materiale... ed il modello...”. dovevano essere falsificate a Mazara del procurare tutto il necessario per stam- Gardone Valtrompia, nel Bresciano, lo Saladino aveva studiato tutti i particolari Vallo: “...questo ovvio è... e lo dobbia- pare gli euro fasulli: “...che quello là lo hanno arrestato per falsificazione di mo- dell’operazione. A cominciare dai costi: mo mettere a Mazara... perché a Mazara scende... lo scende lui... però lo scende lo “E lo sai quanto costa?... i conti sono ci conviene”. Si sentivano sicuri, a casa ‘stampatore’... perciò o ci andiamo o ci fatti già... un euro costa... 150 lire... delle loro, potendo godere dell’indiscussa in- vado subito io”. Martino è disponibile ad vecchie lire... e i due euro costano 180 fluenza su quel territorio esercitata da andare a Brescia, anche subito. Saladino lire”. Vito Martino è entusiasta e sicuro Martino. alza la cornetta e chiama Sebastiano Cot- del fatto suo: “Io questa cosa... basta che Il piano dell’ex assessore comunale pre- tone, nato a Salemi ma residente a Maz- mettiamo in moto questa cosa, mamma vedeva un periodo in cui le monete non mia Signore, mamma mia Signore, fac- dovevano essere messe in circolazione ciamo un anno di produzione continua. (“un mese... quello che dipende... uno Il mondo ti invado”. L’ultimo dialogo durante la lavorazione non deve usci- registrato sul progetto della stamperia re... prima finisci... fai scomparire tutte di euro falsi è datato 1 settembre 2005. cose... poi sistemi... e poi cominci”). Sa- Hanno progetti ambiziosi. “Am’a fari 20 ladino, invece, voleva accorciare i tempi miliardi falsi...”, dice Saladino. Nel pia- (“...Vito... un mese...”) per realizzare gli no doveva essere coinvolto un altro per- importi desiderati. sonaggio, rimasto ignoto, a cui intestare Martino aveva le idee chiare e chiari i una società di copertura. Il tutto sotto la compiti di ciascuno. Saladino avrebbe regia di Antonino Cottone, suocero di dovuto procurarsi il macchinario e il ma- Martino e garante del progetto. Ad una teriale per la fabbricazione delle monete; condizione, però, dice Martino: ”Mio mentre lui, in prima persona, le avrebbe suocero mi ha detto ci freghiamo i soldi spacciate al dettaglio: “...portala qua che e la metà sono miei”.

edizionestraordinaria 10 martedì 24 febbraio 2009 il latitante Dove ci sono soldi ecco C’è anche un riferimento a

Supermercati Despar, residence di lusso, Saladino, dunque, sarebbe una pedina imprese di costruzioni, e ora pure gli im- dello scacchiere di Diabolik. Uno scac- pianti eolici. Ovunque ci siano soldi, lì chiere che gli consente di mettere le mani c’è Matteo Messina Denaro. sui più grossi appalti banditi a Trapani e Il nome del superlatitante compare una provincia. Impianti eolici, compresi. Che sola volta nelle seicento pagine dell’or- l’ecomafia fosse un ghiotto affare, Mes- dinanza di custodia cautelare dell’ope- sina Denaro lo aveva intuito otto anni fa razione Eolo. Eppure gli inquirenti con- ed era emerso nell’operazione che portò tinuano a ripetere che si è trattato di un all’arresto, l’anno scorso, di Salvatore Di duro colpo per il capo indiscusso della Girolamo, considerato il faccendiere del mafia trapanese. L’uomo che in molti in- superlatitante. Le indagini avevano rico- dicano come l’unico in grado di prendere struito l’esistenza di un gruppo societario in mano le redini di Cosa nostra. di Cosa nostra, impegnato nella gestio- Chi indaga ha in mano molto più di po- ne del settore dei rifiuti solidi urbani. La che righe. Quest’unica citazione è, in grande forza di Messina Denaro consiste ogni modo, di per sé molto significativa. soprattutto nell’avere saputo costitui- Nell’ordinanza dei pubblici ministeri re una fitta rete d’insospettabili colletti Ambrogio Cartosio e Pierangelo Pado- bianchi che si è messa al soldo del su- va, firmata dal giudice per le indagini perlatitante. preliminari di Palermo Antonella Con- siglio, è riportato un passaggio dell’in- terrogatorio reso nel 2005 da Antonino La grande forza Birrittella. L’imprenditore, prima inseri- del boss superlatitante to nella spartizione illecita degli appalti e poi collaboratore degli inquirenti, dice consiste nell’avere Alcuni sono caduti nel dicembre scorso. Per la prima volta in Sicilia è saltato fuori di conoscere molto bene Melchiorre Tra questi Tommaso Coppola, perso- che gli imprenditori contigui a Cosa No- Saladino, l’uomo voluto da Cosa nostra saputo costituire naggio arcinoto alle forze dell’ordine. stra, attraverso una serie di prestanome, per controllare, passo dopo passo, l’affa- L’imprenditore valdericino era già stato avevano creato una sorta di cartello ille- re del parco eolico di Mazara del Vallo. una fitta rete arrestato dalla squadra Mobile nel no- gale per truffare lo Stato e la Regione Si- Lo descrive come molto vicino a Matteo d’insospettabili vembre del 2005 perché faceva parte ciliana. Come? Intascando finanziamenti Messina Denaro per conto del quale si della cupola riorganizzata dal boss la- pubblici - oltre un milione di euro - per muoveva nel mondo degli appalti. colletti bianchi che si è titante e capeggiata da Francesco Pace. costruire il residence Xiare. Tommaso Coppola, secondo l’accusa, si sarebbe messa al suo servizio occupato anche di ripagare i funzionari pubblici che si prestavano al gioco spor- leBrevi co. Lo avrebbe fatto prima di essere arre- B stato nel 2005 e, anche dopo, nonostante si trovasse in carcere. Imponeva le sue Campobello aziende e i suoi mezzi in importanti la- vori pubblici, come quelli della litoranea Il sindaco: “Servono nord di Trapani, oppure pretendeva che regole certe” la sua società di produzione inerti conti- nuasse a rifornire il cantiere dei lavori del “Soltanto con regole certe e porto di Castellammare del Golfo. vantaggiose per gli Enti loca- Ovunque ci siano affari milionari nel Tra- li si potrà evitare l’interesse panese, dunque, c’è la mano di Messina della criminalità mafiosa sul- Denaro. La sua gestione conviene a tut- la progettualità degli impianti ti: all’imprenditore che si aggiudica una eolici. È necessario stabilire royalty quanto più alte pos- grossa commessa, alle ditte che in sub sibili, per così garantire più appalto forniscono i materiali, ai tecnici Oddo vantaggi possibili ai Comuni e e ai politici locali che intascano la loro “Si vigili sul Piano energetico” quindi una maggiore concor- quota, a centinaia di persone che trovano renza, al rialzo, tra le azien- lavoro. La mafia è diventata un’agenzia Camillo Oddo, vicepresidente dell’Ars ha commentato: “L’ope- de. Noi abbiamo intrapreso di collocamento che offre un posto fisso questa via, approvando, tra ad esempio nei supermercati con il mar- razione ‘Eolo’ conferma la pericolosità e la capacità di penetra- le linee guida per chi vuole zione di Cosa nostra. Ci sono interessi forti che si nascondono installare parchi eolici sul chio Despar sequestrati a Giuseppe Gri- dietro esigenze reali: anche la produzione di energia pulita ed nostro territorio, una royalty goli, il braccio economico del latitante. alternativa può trasformarsi in un business illegale. Alla luce minima del 3,7%”. Lo afferma Ecco perché a Trapani nessuno, o quasi, di quanto è accaduto il nuovo Piano energetico regionale dovrà Ciro Caravà, sindaco di Cam- paga il . Sarebbe come chiederlo a essere discusso con la massima attenzione”. pobello di Mazara. se stessi. A Palermo i boss hanno scelto una stra- edizionestraordinaria il latitante martedì 24 febbraio 2009 11 il fantasma di Diabolik nell’ordinanza dell’operazione Eolo: Saladino sarebbe una sua pedina

nora il giocattolo è stato perfetto. Finora, latitante. Magistrati e forze dell’ordine appunto. Le cose sono cambiate nel mo- ci lavorano da mesi. Stanno raccoglien- mento in cui gli inquirenti hanno iniziato do riscontri e ascoltando centinaia di inpillole a mettere le mani in tasca del superlati- intercettazioni. Il tutto tocca un livello P tante, risalendo a lui attraverso la catena superiore di connivenze. Tutta gente di prestanome. che conta, nomi che faranno scalpore. Granata: E Messina Denaro per la prima volta è Insospettabili che hanno aiutato Messi- preoccupato. Alle orecchie degli inqui- na Denaro a penetrare nelle maglie, fin “Gigantesca renti è arrivata l’eco dei messaggi. Il boss troppo larghe della burocrazia, che sono operazione affaristica” ordina di non commettere reati nelle zone diventati suoi emissari, che per il boss dove si nascondono i latitanti, di stare at- di hanno consegnato Fabio Granata, vicepresidente tenti alle frequentazioni, di infilarsi in un pizzini, molti dei quali sono finiti nelle della Commissione nazionale an- affare solo se è lui a dare il via libera. mani degli inquirenti. La corrisponden- timafia, afferma: “Se centinaia di E mentre nel Trapanese proseguono i za starebbe svelando intrecci che non pale eoliche vengono impiantate dappertutto in Sicilia, senza al- summit fra i suoi emissari e i boss del- coinvolgono manovalanza semplice ma cuna logica nè alcun rispetto per la zona, lo Stato colpisce il patrimonio pezzi grossi. Ancora una volta gli occhi il paesaggio e quasi sempre non economico del superlatitante. C’è un in- sono puntati sulla politica, sui pezzi de- vengono nemmeno collegate alla tercettazione che gli inquirenti ritengono viati delle istituzioni, su quella borghe- rete, è evidente che ci troviamo emblematica. Ancora una volta Coppola, sia che ha fatto affari con la mafia. di fronte ad una gigantesca ope- dal carcere, mostra di avere molta in- razione affaristica, non esente, in fluenza su un suo coindagato, Antonino alcune aree, da rapporti organici con Cosa Nostra”. Spezia. Lo convince a non offrire alcuna La mafia collaborazione agli inquirenti. è diventata un’ agenzia Serve prudenza in un momento in cui la Vizzini da, quella del pizzo e delle intimidazioni, sua rete di protezione inizia a scricchio- di collocamento. che Messina Denaro ha sempre criticato. lare. Parlando dell’operazione Eolo, il “Complice una politica Il racket e la paura servono a fare cassa capo della Mobile, Giuseppe Linares ha Ecco perché a Trapani irresponsabile” subito, ma a lungo andare esasperano detto che si è trattato di un duro colpo l’imprenditore, lo mettono in ginocchio, per Matteo Messina Denaro. A breve ce nessuno, o quasi, paga “Questo metodo che uccide la libe- moralmente ed economicamente, e alla ne sarà un altro. Ancora più duro. Stan- il pizzo. Sarebbe come ra concorrenza e consente a Cosa fine le vittime si rivolgono agli inquiren- no per saltare anelli decisivi nella cate- nostra di controllare gli affari ucci- ti. Tutto questo a Trapani non esiste. Fi- na che dal territorio arriva fino al super- de l’economia siciliana, distrugge chiederlo a se stessi ogni possibilità di crescita con la complicità di una politica irrespon- sabile e di una pubblica ammini- strazione assolutamente permea- bile dal malaffare mafioso”. Lo afferma il senatore Carlo Vizzi- ni, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato e componente della Commissione Nazionale Antimafia.

Giambrone “Fondamentale Incendio a Trapani: la questione morale” in fiamme due camion con pale eoliche Il senatore Fabio Giambrone, Di certo, al momento, non c'è nulla. Ma a tre giorni dalla re- commissario regionale sicilia- no di Italia dei Valori, afferma tata Eolo collegare le vicende è abbastanza naturale. Venerdì in una nota: “L’operazione Eolo 20 un incendio ha distrutto due camion con a bordo alcune ha ancora una volta evidenziato pale eoliche e un tronco diretti al parco eolico di Salemi e a come la connivenza di politici ed . I camion, che appartengono a due società amministratori pubblici rappre- senti linfa per la mafia e per i loro di autotrasporti di Milano e Taranto, si trovavano in un de- loschi affari. Sempre di più si pone posito di proprietà dell'imprenditore Carlo Figliomeni. Sulla come fondamentale la questione matrice dell'incendio le indagini sono ancora in corso, anche morale e l’oculatezza nella scelta dei rappresentati politici. Alla ma- se polizia e carabinieri – che stanno conducendo l'inchiesta gistratura e alle forze dell’ordine in stretta collaborazione – ritengono che possa trattarsi di un coinvolte in tale operazione tutto il rogo doloso. mio apprezzamento”.

edizionestraordinaria 14 martedì 24 febbraio 2009 il funzionario Una vita a contatto con i capimafia Il funzionario Giuseppe Sucameli sarebbe un uomo d’onore. Iniziato con tutti i crismi: “C’ era mezza Sicilia! C’ erano Totò Riina... tutti... Mariano Agate mi ha fatto sedere accanto a lui... gli ha fatto capire che... questa era cosa mia”

d i Andrea Cottone Il funzionario da là... è ancora una potenza da là”, L’architetto Sucameli è stato condannato intendendo dal carcere. Nonostante Nel centro della “zona grigia”, lo a dieci anni e otto mesi per associazione tutto Sucameli svolge il suo ruolo di strato che si frappone tra Cosa nostra mafiosa il 30 ottobre 2007. Più funzionario comunale vantando anche e le istituzioni, ci sono soprattutto recentemente, nel febbraio 2008, è stato una certa influenza sul sistema della i professionisti che sfruttando destinatario di un’ordinanza di custodia concessione degli appalti alle imprese l’amicizia mafiosa ne traggono un cautelare per associazione a delinquere degli “amici”. Il punto di snodo di vantaggio personale. “Professionisti finalizzata al traffico di stupefacenti. Il un sistema generalizzato: tangenti, al servizio della mafia” sono stati suo primo arresto, per traffico di droga e distribuzione di introiti, imposizione chiamati. Così non è, però, nel caso detenzione illegale di armi da fuoco, risale di sub-appalti, alterazione nelle L’affare di Giuseppe Sucameli, funzionario al giugno del 1982, esattamente un mese documentazioni. È lo stesso indagato Anche in questo caso, secondo le indagini, del comune di Mazara del Vallo dopo l’arresto del suo presunto padrino, a parlarne in diverse conversazioni Sucameli avrebbe fatto la sua parte. finito in manette nell’operazione Mariano Agate. Il boss del Trapanese è telefoniche. Le indagini non sono, Originariamente, infatti, l’architetto aveva Eolo. Secondo gli inquirenti il suo in carcere da 24 anni ma, ascoltando le però, riuscite a ricostruire tutte le favorito nell’appalto del parco eolico ruolo andava oltre il favore da fare conversazioni di Sucameli, sembra non singole vicende di corruzione. Solo in “Mazara 2” la ditta Enerpro per poi fare agli “amici” nell’assegnazione aver perso il suo potere: “Il numero uno del uno di questi casi, le opere pubbliche marcia indietro a favore della Sud Wind. degli appalti. Giuseppe Sucameli, mondo – dice a un interlocutore, facendo in via Reno a Mazara, si è riusciti ad A far cambiare posizione al funzionario secondo l’accusa, sarebbe un uomo riferimento ad Agate - del mondo... di avere riscontri tramite un’indagine la raccomandazione giunta direttamente d’onore. tutte... le mafie... è ancora una potenza documentale. da Giovan Battista Agate (fratello di

B leBrevi

Scilipoti: Maira: “Occorre un deciso “È stato rotto intervento dello Stato” un circolo vizioso”

“Purtroppo nessun settore, Rudy Maira, vicepresidente nemmeno quello dell’energia della commissione regiona- alternativa, sembra immune da le Antimafia e capogruppo fenomeni di devianza e corruzio- Udc all’Ars, afferma: “Cosa ne. Il presunto coinvolgimento nostra non molla la presa di politici, burocrati ed impren- sul controllo dell’economia ditori è di per sé inquietante e siciliana ed è particolarmen- Cristaldi merita un approfondimento; te interessata al flusso di “Aspetti politici inquietanti” tanto più che sembra ventilarsi denaro che investe il setto- all’orizzonte un’ipotesi di odioso re delle energie rinnovabili. Nicola Cristaldi, deputato mazarese del Pdl alla Camera afferma, scambio di voti politico-mafiosi. L’operazione Eolo frantuma in merito all’operazione Eolo: “È evidente che vi sono aspetti politici Occorre un intervento deciso da il circolo vizioso che all’om- inquietanti che danno della cittadina marinara un’immagine degra- parte dello Stato: nuove regole e bra delle pale eoliche si è data e seriamente preoccupante. Una ricognizione sui tanti passaggi procedure che evitino l’inquina- sviluppato in un’area della politici e amministrativi del comune in questi ultimi anni offre una mento malavitoso”. È questo il Sicilia dove le cosche ma- dimensione sconfortante in materia di trasparenza e di rispetto della commento del deputato Dome- fiose ostentano particolare legalità. Per fortuna la giustizia sarà anche lenta ma inesorabile”. nico Scilipoti (Idv). attivismo”. edizionestraordinaria il funzionario martedì 24 febbraio 2009 15

Sud Wind sarebbe avvenuto nella sede della “Calcestruzzi Mazara”, un posto in cui, secondo gli inquirenti, si svolgevano i summit in cui si andava definendo l’affare dell’eolico. E il posto in cui, secondo i racconti dello stesso Sucameli, sarebbe avvenuto il suo ingresso nell’“onorata società”. Siamo nel 1992, un periodo in cui il capomafia Mariano Agate godeva di periodi di libertà. Giuseppe Sucameli ne parla con un amico. “L’ultima volta che è uscito – dice Sucameli riferendosi a Mariano Agate – due sere prima... mi ha detto: ‘Pino, tu non devi fare niente, devi fare solo questa cosa... metti una firma lì e ti salvi per tutta la vita, poi tu devi fare l’architetto, non devi fare niente nel senso... in modo... non ti devi esporre tu’, l’hai capito?” . Era tale la fiducia e la gratitudine del boss nei confronti dell’architetto da permettergli di partecipare a una riunione in cui era presente anche il , Totò “Da allora in poi Riina. Lo racconta lo stesso Sucameli. “... Quando sono venuti... ricordo qua alla non mi ha toccato Calcestruzzi... c’era tutta, mezza Sicilia! più nessuno... C’erano Totò Riina... tutti... tutti c’erano! Totò Riina. Nella pagina a fianco Campobellesi... Castellammaresi... (...) Mariano Agate ho fatto cose, Agate. E Sucameli, intercettato, svela i marsalesi, i palermitani e i catanesi... che a nessuno un retroscena fondamentale: “Il giorno perciò, prende e sono arrivato... Lui Mariano). Tutto ciò nonostante la Enepro 1 vado a Milano e chiamo il figlio in (Mariano Agate, ndr) si alza dalla sedia... avesse tutte le carte in regola per il lavoro, davano banca là, a quello che ho cresciuto non si alzava mai dalla sedia... e mi viene avendo ottenuto anche i permessi dalla io va’, si può dire che l’ho cresciuto alla porta... Pinu! Architetto, beddu miu... Regione. il permesso perché si è laureato grazie a me, mi abbraccia e comincia a baciarmi tutto, Intercettato in auto, rivela di essere stato di fare... e non mi minchia se no stu picciriddu si perdeva, (...) camminava e mentre che entrava tutti chiaro riguardo all’affare dell’eolico: minchia suo padre sai come mi è grato che dicevano... ma chi è? e mi baciava “No io gli ho detto al sindaco: ‘sbriga...’ hanno fatto niente per questo, minchia guai chi mi tocca”. tutto... io sono diventato tutto rosso... e poi gli ho detto: ‘vedi... è una cosa mia! (...) a me... e ce l’aveva... Il discorso sembra chiaro. Sucameli mi ha fatto sedere accanto a lui... mettiti e me l’ha fatta passare il sindaco, non ti non era disposto, per fare un favore qua Pinuzzu miu! Mettiti qua! Architetto ricordi perché ...inc... e quello sa che era un esercito aveva agli “amici”, a prendere il calcestruzzo mio, mettiti qua e gli ha fatto capire a una cosa nostra!”. a un sovrapprezzo. Per cui chiedeva un tutti che... questa era cosa mia...”. Il E quando l’interlocutore manifesta u Mastru prezzo di mercato e poi avrebbe fatto il messaggio che il boss voleva lanciare era preoccupazione per un’iniziativa del per potermi classico “regalo”. E a Milano, secondo indirizzato soprattutto verso Francesco Comune che coinvolge una ditta milanese la ricostruzione degli investigatori, Messina (detto ‘mastro Ciccio’, boss di lui lo rassicura: “Siccome deve andare ammazzare” sarebbe andato a parlare con Pier Paolo primo piano della famiglia mafiosa di in consiglio, quindi quello là vestono il Agate, figlio di Mariano. Ne parla al suo Mazara) con cui l’architetto aveva avuto pupo lo capisci? come se è al di sopra Noi prendiamo a tizio, lo mettiamo lì, interlocutore: “Sua moglie (di Mariano contrasti. Secondo quanto Sucameli delle parti” spiega facendo intendere tu fai i pali... fai chi... fai come... e poi... Agate, ndr) mi diceva: ‘Minchia Piero racconta, intercettato nella sua auto, a che l’ammistrazione stava compiendo c’è pure per te, per la come si chiama’... accussì, accuddì… a scuola non ne ‘mastro Ciccio’ sarebbe stata affidata una qualcosa per dare una parvenza di oppure vediamo come la dobbiamo vuole, ha perso un anno di qua, di là, somma di denaro da amministrare per legalità all’operazione. “Ma in consiglio sistemare, io perché mi ci voglio mettere... io gli ho detto me lo sono preso, gli ho conto degli Agate. Soldi su cui avrebbe lui com’è combinato?” chiede l’altro in pure... come socio nell’impresa... dei detto: ‘Tu ogni giorno, lei ogni giorno fatto la cresta. “E io gli ho risposto (a merito al sindaco. “E in consiglio passa, lavori, perché siccome essendo privato me lo porta qua, alle tre qua, minchia Mariano Agate, ndr) ...questo le scarpe in consiglio ora forse... inc... capisci? non è che ci vuole iscrizione, cose... ci me lo tenevo ogni giorno dalle tre sino vi vuole fare (...) quello ha saputo che E casomai gli dico, chissà gli manca vogliono quattro mezzi, quattro cose... alle 7, sua madre alle 7 se lo veniva a era in galera... lui era nella merda e si è qualche voto gli dico a Torrente ‘quelli cose che dobbiamo prendere in affitto, prendere, per un anno e mezzo, l’ho preso un miliardo e duecento milioni (...) suoi li faccio votare a favore’ mi hai li diamo in subappalto li diamo... uno fatto diventare bravo, gli ho insegnato quando è uscito u Mastru è stato messu capito? perché noi dovremmo capire si gestisce il lavoro come meglio... la matematica, gli ho insegnato all’agnuni (messo da parte, ndr)”. Ma questo, quanti ne ha lui per adesso sotto com’è opportuno, perché io a Milano l’italiano, la matematica, l’italiano e la tutto si sarebbe risolto secondo il codice di lui...” risponde il funzionario. l’altro giorno, c’è un amico nostro, un matematica che è diventato un maestro, degli uomini d’onore: “Non ti ammazzo, Sucameli era molto interessato al business amico mio, mi ha detto: se hai bisogno si è diplomato e si è pure laureato”. per non fare ridere le persone” avrebbe dell’eolico perché lui stesso voleva di mezzi, li prendiamo, li scendiamo”. Una cosa per la quale – secondo quanto detto Mariano Agate per non sconfessare metterci le mani. Intercettato nella sua auto Un dubbio sorge però nella mente lo stesso Sucameli racconta – il boss il suo prestigio mafioso. “...Da allora in parla, infatti, del suo piano. “Io ho fatto un dell’interlocutore (che gli inquirenti Mariano Agate gli è sempre stato grato. poi - chiude il suo racconto l’architetto - programma in mente (...) noi troviamo non sono riusciti a identificare): “Io non non mi ha toccato più nessuno... ho fatto l’impresa, io chiamo poi a Matteo capisco però se una di queste cose te la Il summit con Totò Riina cose, che a nessuno davano il permesso di (Tamburello, secondo gli investigatori, concedono o no?”. Era assodato, infatti, L’incontro fra Giovan Battista Agate e fare... e non mi hanno fatto niente a me... ndr), gli dico: ‘Matteo, qua dobbiamo che a fornire il materiale dovesse essere Giuseppe Sucameli in cui le sorti del e ce l’aveva... un esercito aveva u Mastru fare questo lavoro, come dobbiamo fare? la “Calcestruzzi Mazara” in mano agli villaggio eolico sono passate a favore della per potermi ammazzare”.

edizionestraordinaria 18 martedì 24 febbraio 2009 il pentito

Ecco le rivelazioni del collaboratore di giustizia Antonino Birrittella “Vi racconto gli affari di Cosa nostra a Trapani” Uno dei pochi collaboratori di giustizia da cui gli inquirenti han- no potuto ottenere informazioni è Antonino Birrittella, imprendito- re trapanese, arrestato nel 2005. è lui a sostenere che Melchiorre Saladino, arrestato nell'operazio- ne Eolo, era vicino alla mafia: in particolare a Giuseppe Grigoli e al superlatitante Matteo Messina Denaro. Riportiamo uno stralcio del verbale di interro- gatorio in cui il col- laboratore spiega ai magistrati i movimenti e gli affari di Cosa no- stra nel Trapanese. BIRRITTELLA: Sala- dino… io lo conosco Tommaso come impresa di co- Coppola struzioni, il quale ha e Francesco fatto i lavori al Grigoli Pace (…) allora, questo Sa- ladino fa questi lavo- ri, poi mi viene a dire che, per conto di Mat- teo Messina Denaro doveva fare due silos a Trapani (…) mi dice questa cosa, per cui due mesi fa, tre mesi fa mi venne a trova- re, eravamo d’estate, eravamo nell’altro sta- bilimento, sarà stato Il pentito arrestato nel blitz "Mafia e appalti" è ritenuto il braccio ai tempi della “Vuit- ton Cup”, per cui sarà imprenditoriale del presunto boss Francesco Pace. E agli inquirenti stato a fine settembre, ottobre… due tre mesi spiega la speculazione edilizia della zona di Villa Rosina fa, insomma, mentre il lavoro con Grigoli è stato fatto un anno e mezzo fa… Mi dice: “Sai, io qua dell’autorità portuale che mi dà per imprenditoriale del presunto boss fa riferimento l'imprenditore tra- sono autorizzato… devo fare due dieci anni, per vent’anni per avere Francesco Pace, ai tempi ritenuto panese è l'ex vicepresidente della silos… a Trapani, al porto di Tra- 500 - 1.000 metri quadrati, io con capomandamento di Trapani. Agli Regione e assessore al Territorio e pani, e voleva l’appoggio… per questi silos mi metto là, metto… e inquirenti spiega la speculazione Ambiente, Bartolo Pellegrino, arre- importare cemento, grano… (…) che faccio, scavo la terra e pago… edilizia della zona di Villa Rosina, stato nell'aprile del 2007. "Facendo P.M.: Saladino le parlò proprio di scavo la strada e devo arrivare pri- a Trapani. “Il piano praticamente mercimonio delle proprie funzioni Matteo Denaro o della famiglia? ma possibile… ci faccio dei capan- era questo, coinvolgere il Pelle- di assessore", hanno scritto i magi- BIRRITTELLA: nome e cognome noni con dei materiali dei camion grino per fare diventare edificabile strati, Pellegrino avrebbe accettato (…) mi disse che io dovevo fare che vanno, vanno e vengono, que- quella zona o quantomeno di darci da Francesco Pace e da Antonino tutte cose io, dice: “Noi ti diamo i sto è un po’ il… arriva la nave, mi la garanzia di potere realizzare un Birrittella la promessa di 500 euro soldi, tu vuoi 5.000 euro… inizi… scarica il materiale e io…". tot numero di appartamenti dietro per ciascuno dei 600 appartamenti per dare acconto… per… si costru- Antonino Birrittella è stato arre- nostra corresponsione di un milione progettati dalla società "Mediterra- iscono…”, che si comprano i silos, stato nell'ambito dell'operazione (vecchie lire ndr) ad appartamento nea costruzioni". ci vuole una concessione da parte "Mafia e appalti". Era il braccio che avevamo là". La persona a cui A. C.

edizionestraordinaria 20 martedì 24 febbraio 2009 documenti

Nelle conversazioni spiate tutte le tappe del giro sporco che girava intorno all’eolico Tutte le intercettazioni che inchiodano gli arrestati d i Andrea Cottone siti per la costruzione del parco eolico. e Riccardo Lo Verso L’11 maggio 2004 è sempre Saladino a parlare con il “dottore Franzinelli”, socio Una valanga d’intercettazioni. Senza le della Sud Wind. Discutono della potenza quali l’inchiesta, dicono gli inquirenti, dell’impianto, delle licenze e, per la pri- sarebbe rimasta ferma al palo. Ed invece ma volta, di 75 mila euro. decine e decine di conversazioni e tele- SALADINO: se le cose vanno avanti… fonate sono state spiate dalle cimici che io metto… in cassaforte dei titoli… per hanno svelato, una dopo l’altra, tutte le arrivare ad un certo punto di… danaro … tappe del giro sporco che ruotava attorno tu li metti di controparte a me e li conser- all’energia eolica. Energia che sembra viamo… mi segui?... quando poi arriva l’unica cosa pulita dell’intera vicenda. la liquidità strappiamo gli assegni… se ci fanno questa… dottore Franzinelli… Tutto inizia il 2 aprile 2004. Alle 18.19 cento mega watt… ci stiamo giocando i squilla il telefono di Melchiorre Saladi- coglioni tutti è… c’è gente che sperpera no. Dall’altro capo della cornetta c’è Vito cinque… seicento milioni per avere tutte Martino. Il primo passaggio è protocol- queste… questi 75 mila euro glieli abbo- lare “quella richiesta così per com’era” niamo… e poi quando c’è la licenza edi- della Sud Wind. Il piano per il parco eoli- lizia poi si vede faccio… ma non sono co di Mazara del Vallo prende il via. per loro… per i tecnici sono… Saladino e Franzinelli parlano di una tan- MARTINO: … tu devi fare una cosa, gente da pagare ai tecnici compiacenti. devi telefonare ai tuoi amici là… e dire di presentare quel, protocollare quel- la richiesta in quella maniera, così per com’era… Dottore Franzinelli… SALADINO: Ah, dobbiamo protocol- larla, allora? MARTINO: Sì, sì. 100 megawatt… questi 75 mila SALADINO: Anche il progetto, pure? MARTINO: Eh sì, sì, se tu la prossima euro glieli abboniamo… settimana avvicini, parli con Giovanni Giammarinaro (all’epoca dipendente dell’Ufficio tecnico comunale ndr) e poi quando c’è la licenza… sto sempre sposato, anche perché mi ha garantito questa operazione non c’è più, Il 5 maggio 2004, alle ore 21.10, all’in- per i tecnici sono…” finito, il figlio… ‘non ci sono problemi, terno della sua macchina, una Kia Sor- andate avanti tutti’ e ora dobbiamo anda- rento, Saladino parla con un tale Andrea. re avanti per forza. Lo informa sui progetti “portati” ad un Settantacinque mila euro. Pochi spiccioli cenza dei funzionari, e che Tamburello Poi entra nello specifico delle tangenti. assessore di Mazara. Progetti a cui riser- rispetto ai 600 milioni che normalmente (figlio di Salvatore Tamburello all’epoca Gli avevano chiesto 300 milioni di lire, va delle critiche. si sborsano per ottenere gli stessi favo- detenuto), continua a garantire l’opera- ma lui aveva detto che oltre 75 mila euro SALADINO: Minchia quelli mandano ri. Poi Saladino aggiunge: “Mi ha fatto zione. non si poteva andare. Cifra che poi co- i progetti là, che appena glieli portano a aggiustare tutta l’operazione, è una per- SALADINO: A noi non ci faranno di- munica ad Aquara, amministratore della Mazara all’assessore, compare, gliel’ha sona che ha tutte le trivelle e un sacco sperare per niente, ci porteranno in cie- Sud Wind, l’uomo che doveva sborsare portati all’ingegnere e vedono queste di mezzi…”. Gli inquirenti non hanno lo, proprio tranquilli. Questo è quello il denaro firmando degli assegni. cose che gli hanno presentato i siti so- dubbi: il nume tutelare dell’operazione è che mi hanno garantito, gli ho garantito SALADINO: L’altra sera io li ho chia- pra… ma tu capisci presentare i siti là, Matteo Tamburello, personaggio mafio- e che abbiamo garantito, non ci sono mati e gli ho detto… siccome loro ave- ma veramente, ma come si può fare ad so di spicco, che si occupa proprio di tri- problemi, se no non uscivano carte dal vano chiesto già a suo tempo di fare essere così, proprio ciclopici. Due sono vellazioni. L’arresto di Mariano Agate e Comune, non usciva un cazzo, si aggiu- queste operazioni per 300 milioni e gli loro e uno sono i tedeschi, minchia, ma Andrea Manciaracina lo avrebbe proiet- stavano tutte e lo sai perché stiamo fa- ho detto 75 mila euro e… subito chiamo veramente, Andrea. Ora in questo Co- tato al vertice del mandamento. Quindi cendo questo parco a Mazara del Vallo, Aquara e gli ho detto: ‘Vedi che ho preso mune di Mazara come si mettono, An- emerge che del parco eolico si era già di- perché hanno avuto l’impegno con me impegni, eh?’. drea. scusso quattro anni prima, che l’accordo sai quando, quattro anni fa… ora non si era ancora valido, così come i documenti è fatto niente ed è finito, però nessuno è Nel corso della conversazione la cifra Saladino non è d’accordo sulla scelta dei “usciti” dal Comune grazie alla compia- andato ad annullare il matrimonio, rima- sale, fino a toccare quota 150 mila euro edizionestraordinaria documenti martedì 24 febbraio 2009 21

“Potevamo andare a casa, perché avevano le autorizzazioni Gli ho detto, mantengo sempre l’impegno: 75 mila ora e 75 mila a licenza edilizia”

Con Franzinelli gli accordi sono stati AQUARA: Sì, ho capito, ma la sua lista? messi nero su bianco. Saladino diventa il Ce l’ha fatta? In Comune? referente della Sud Wind per il parco di SALADINO: Sì, sì, sì, va beh, tutto a contrada Aquilotta. L’1 giugno 2004 Sa- posto è. ladino ne parla con Aquara. Gli racconta AQUARA: E mi raccomando Saladino. della proposta fattagli da Vito Martino SALADINO: Ma che… minchia allora (allora assessore al lavoro, commercio, me ne vado dalla Sicilia, che dici? Vai artigianato, informatizzazione, aziende tranquillissimo tu, io e tutti. speciali, società miste, politiche sociali) e da un ingegnere per dividere, al 50%, Il 12 luglio 2004 Saladino si rifà sotto. con un’altra impresa la costruzione del Martino gli dice di non avere rintraccia- parco. to l’architetto Campana, e che presto ne SALADINO: Io ho detto all’assessore parlerà con il neo sindaco Giorgio Ma- ora, e all’ingegnere pure, che hanno fatto caddino che ha preso il posto di Nicolò la delibera che volevano dividere il parco Vella. a metà: 50% uno e 50%... MARTINO: …io ti ho cercato l’inge- AQUARA: A Mazara. gne… l’architetto Campana… Non l’ho SALADINO: Ce ne potevamo andare a beccato, domani mattina vedo questa casa, perché loro avevano tutte le auto- cosa, se è necessario me ne vado dal sin- rizzazioni fatte, anche con denunce dei daco e glielo domando personalmente a proprietari che siamo.. sono fra di noi, e lui di farci questa cosa… Prima del 20 mi allora meno male che ci sono andato io, pare difficile, compare, però vediamo. e allora sono andato a discutere la cosa, SALADINO: ma vedi, vedi, vedi, min- io, gli ho detto, mantengo sempre l’im- chia, basta che ci dà… che fanno magari pegno: 75 mila ora e 75 mila a licenza solo la, come si dice, la convenzione e edilizia, e gli ho detto, però: non è possi- poi magari quella definitiva si fa dopo, bile fare al 50%, perciò ce ne possiamo hai capito? andare a casa… MARTINO: Va bene, va bene. Sette giorni dopo Martino contatta Cam- Il 2 giugno 2004 inizia il pressing di Sa- pana. ladino su Martino affinché l’amministra- MARTINO: Baldo mi senti? zione prenda un impegno preciso con la CAMPANA: Sì, sì. Sud Wind. MARTINO: Ascolta, io ho già parlato avvicinandosi molto ai 300 milioni di megawatt, il progetto, tutte cose, tutte SALADINO: Dimmi una cosa, riesce il con Giorgio… Ed è abbastanza disponi- lire che gli erano stati chiesti. Poi cita il cose presentate e stanno facendo la de- sindaco a fare questa carta e domani me bile… tu preparati tutte cose… Mi senti? sindaco e tira in ballo Campana, respon- libera a Mazara…. Allora ero con questo la scrive di proprio pugno? Un atto d’as- Dipende da te, Baldo. sabile dello sportello attività produttive ingegnere e ho detto: io lo devo portare, senso alla società nostra e… vedi come CAMPANA: Va bè. del Comune. gli ho detto, a vedere una cosa campagne fa: “è intenzione di questo Comune a MARTINO: Io gli ho detto: ‘parlane SALADINO: E ci stanno portando a campagne, e me lo sono portato lì. Si può ospitare nel proprio territorio comuna- con Baldo Campana, vedi un po’ quel- questo. Ora, ad un certo punto, 150… frantumare e dice minchia si può frantu- le”… dicendo alla Sud Wind … questa lo che ti dice lui’. Io gliel’ho impostata cioè… di conseguenza il sindaco se la mare? Questo ha fatto così nella pietra… cosa mia, quattro parole solo, e già mi che dobbiamo fare gli impianti eolici… sbriga lui, perché sa… a quello gli dan- dopo qualche mesetto mi telefona e dice serve per fare la pratica Poi ora, ora dipende da te come meglio no 10 mila euro, a quello lì, a Campana, signor Saladino, come dicevo io, sicilite, MARTINO: Vediamo se incontro il sin- sistemarli. 25.000 euro gli danno ad altri tecnici, a quarzite pure… Ora noi andando a fare daco, vediamo dov’è e ci parliamo. CAMPANA: Va bè, ora vediamo, mi quell’altro… un progetto che già…loro sono la società studio qua tutta la situazione e vediamo mandataria e mi hanno fatto il contratto A fine giugno, Martino viene eletto come sono combinati. Il 29 maggio 2004 ancora Saladino fa ca- a me come… per lo sviluppo e ha fatto consigliere comunale. Saladino chiama MARTINO: Eh, vedi, lui tra oggi e do- pire che gli interessi sono rivolti all’im- minchiate… abbiamo dato tutte cose a Aquara per comunicarglielo a conferma, mani ti chiamerà, probabilmente ora ti pianto eolico. SALADINO: un milione lei, noi abbiamo dato tutte cose a lei, 4 dicono gli inquirenti, che fosse un refe- chiamerà Ettore Bruno (addetto stampa e 100 mila euro per megawatt. Perciò te euro e 30 per ogni kilowatt, e significa rente importante per entrambi. del Comune di Mazara del Vallo) e ti l’immagini tu Mazara del Vallo con due là che è 100 megawatt e vuol dire 4 euro AQUARA: Buongiorno. metti d’accordo entro giovedì, perché megawatt… tutte cose le stesse, min- e 30 sono 8 mila e mi toccano 800 mi- SALADINO: Buongiorno, l’amico no- giovedì scendono questi e già gli ho fis- chia cambia solo la turbina di sopra, due lioni a Mazara, giusto?... Per lo sviluppo. stro è stato il primo eletto nel suo par- sato l’appuntamento, hai capito, quindi megawatt, uno dei più grandi parchi che Perciò sono con la società con il dottore tito… primo eletto in Forza Italia, va se siamo pronti già per giovedì, tu gio- c’è in Europa questo qua di 50… di 100 Franzinelli che ha fatto il contratto… bene? vedì stesso lo porti in giunta e ci fai la edizionestraordinaria 22 martedì 24 febbraio 2009 documenti

La piazza del municipio di Mazara del Vallo “Su Mazara abbiamo pianificato convenzione. nata ti daranno disposizione di preparare CAMPANA: Ma giovedì quando? Per- ogni cosa, prima ancora questa cosa… Va bene, Baldo? ché giovedì hanno convocato la com- CAMPANA: Va bene e prepararla per missione edilizia. domani mattina? No. MARTINO: Lo so e infatti è dopo mez- che abbiamo fatto il progetto… MARTINO: Vedi se ce la fai per doma- zogiorno l’appuntamento. ni… se loro domani hanno giunta… Se CAMPANA: Ah, va bè, va bè. hanno aperto la cassaforte di sera in mattinata tu riesci a lavorarci e farla MARTINO: Verso le 12 e mezzo… Va fare domani sarebbe il massimo, com- bene Baldo? pare, chiudiamo questa situazione ed è CAMPANA: Va bene, d’accordo. e mi hanno dato il progetto” bellissima… Perché poi ti spiego… è La riunione del 22 luglio deve aver avu- importante questa cosa… Vedi di fare to un esito positivo per la Sud Wind. In- un miracolino, Baldo. Ciao, scusami se fatti, il 24 dello stesso mese, Franzinelli MACADDINO: sì, sì, sì. dimostrerò con i fatti, giusto perché ho… ti ho disturbato a casa… ma era impor- riferisce al telefono ad un soggetto non MARTINO: Però non avete fatto niente. No ma anche perché è una cosa bellis- tante per me, ah? identificato che il sindaco di Mazara gli MACADDINO: No, perché sono qua sima, anche perché il miraggio che io a ha promesso che, nel giro di dieci giorni, nell‘ufficio ragioneria e ora scendo giù… dicembre posso avere già il monumento Saladino ha fretta di chiudere l’affare, la convenzione sarà fatta. E vediamo di… del pescatore mi fa impazzire… anche perché sa di avere sconfinato. Da FRANZINELLI: Ciao, ciao, ho sentito MARTINO: Ma se becco Campana io MARTINO: Li ho chiamati e loro sono Salemi si è spostato a Mazara e non vuo- il sindaco, no, di Mazara… Che mi ha domani lo posso mandare? Tu domani disponibili, li chiamate e vedete di inse- le guai. Le sue perplessità le manifesta richiamato, ha parlato in Giunta, tutto ok, come sei combinato? rirli… in delibera li devi mettere, ah?... ad un interlocutore rimasto anonimo. in dieci giorni ci fanno la convenzione… MACADDINO: Domani sono solo per Li devi fare impegnare formalmente, SALADINO: Sì, gli faccio venire la feb- è molto entusiasta della cosa, è un ex questa cosa io… La giunta si farà verso altrimenti… Firma tutte le procedure bre, appena ci sediamo, chiariamo tutti sindacalista della… è molto entusiasta mezzogiorno e se c’è la possibilità inse- va… i punti, tutto, e poi, “siccome mi sono della cosa, quindi a Mazara abbiamo la rire pure questa cosa… ma perché è il impegnato, mi sono impegnato a portare strada spianata… 15, com’è questa cosa? L’azione di Martino non conosce pause. avanti a livello politico e a livello territo- MARTINO: No il 15, non è… non c’è Il 10 agosto chiama Campana, per co- riale… mi sento di portarla a conoscenza Il 10 agosto 2004 Martino chiama diret- scadenza, non c’è scadenza, era una que- municargli di aver parlato col sindaco. di questo”, giusto è? E poi ho capito che tamente il sindaco Giorgio Macaddino – stione di… MARTINO: Io oggi ho parlato con Gior- io mi sto spaccando il culo, mi sto spac- scrivono gli inquirenti - per fare pressioni MACADDINO: Ah, perché mi ero pre- gio direttamente… E domani loro han- cando il culo per tutto questo, ho messo sullo stesso affinché il giorno successivo occupato. Va bè, ma se non c’è scaden- no intenzione di fare questa cosa… Ora la faccia e vita, perché io rischio di mo- porti in giunta la delibera sulla conven- za… domani si sono messi… si metteranno in rire ammazzato, perché io ho cambiato zione attesa dalla Sud Wind. E il sindaco MARTINO: Una questione di impegno. contatto con Franzinelli per fare inserire le carte in tavola, Salemi ha cambiato le lo rassicura. MACADDINO: Ho intenzione di farla nella delibera il fatto del monumento ecc. carte in tavola a Mazara… MARTINO: Giorgio, Vito sono… senti ora … ecc. Ora tu mi devi fare questa cortesia, qua, ti avevo chiamato… avevo chia- MARTINO: Stai attento invece alla que- domani mattina molto probabilmente ti Il 15 settembre 2004 Saladino si confida mato Ettore pure stamattina… Perché stione… stai attento, ah? chiamerà Ettore… Lo tieni il telefono con tale Salvatore Cascia. Anzi, si vanta Ettore mi diceva… ieri c’eravamo sentiti MACADDINO: Su questa cosa? acceso… delle sue complicità all’interno del Co- che tu oggi avevi intenzione di chiamare MARTINO: trovi… sì. CAMPANA: Sì, sì. mune. Campana per preparare questa delibera MACADDINO: Su questa cosa no, no, MARTINO: E vediamo di risolvere que- SALADINO: Allora, andiamo su Maza- per domani portarla in Giunta. me ne frego di tutti… Mi hai capito? E lo sta faccenda, che probabilmente in matti- ra del Vallo, su Mazara del Vallo abbiamo

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lore politico nella quale, scrivono i ma- che… gistrati, dimostra di avere un coinvolgi- MARTINO: Meglio ancora, noi accele- “Quello mi ha accreditato i soldi, mento nelle decisioni. riamo; siccome nella cosa che lei scrive, FRANZINELLI: E ma deve andarci in mi sente?... Scrive: “stipula della con- 24.000 euro, quello delle eoliche… consiglio dopo, eh? venzione, la competenza è del Consiglio MARTINO: Per forza?... io… qua di- comunale, ecc. ecc.”, no? Lei… cono di no… Non c’è bisogno, perché FRANZINELLI: Sì, più avanti compare, 24.000 euro, anche se sono ancora l’approva la giunta e poi si fa la conven- sì. zione. Lei dice che deve andare per forza MARTINO: Eh, lei questo me lo deve sotto però, minchia, adesso posso in Consiglio? levare, mi sente? E deve mandare ora FRANZINELLI: la convenzione è com- subito… petenza del Consiglio, in tutta la Sicilia FRANZINELLI: Le modifiche? Le ho staccare quella fattura” l’hanno fatto, eh? già mandate. MARTINO: Ma siccome loro hanno al- MARTINO: No, ascolti: con… lei nel- le modifiche che ha mandato… Scrive pianificato ogni cosa, prima ancora che pure che la stipula della convenzione abbiamo fatto il progetto… a me hanno deve passare dal Consiglio comunale… aperto la cassaforte di sera, con le chiavi FRANZINELLI: Sì. e mi hanno dato il progetto dell’Elettra. MARTINO: E questo lo dobbiamo abo- Saladino ricorda male. L’Elettra non lire, quindi lei ora me lo riscrive… Me lo c’entra nulla. Si tratta della Enepro che manda subito, che io le do il numero di aveva presentato un progetto in con- fax, perché il dischetto lei ce l’ha, no? correnza con la Sud Wind. Il 2 ottobre FRANZINELLI: Sì, sì. 2004 c’è una novità: Franzinelli riferisce La nuova lettera d’intenti viene spedita a Saladino la sua disponibilità a pagare l’11 ottobre 2004. Per rassicurare Sala- le tangenti, ma come contropartita non dino sul pagamento della tangente Fran- vuole più la sola stipula della convenzio- zinelli gli consegna un assegno bancario ne, ma anche il rilascio della concessione di 24.000 euro. Il 28 ottobre il figlio di edilizia per realizzare la centrale eolica. Franzinelli riferisce al padre che l’asse- FRANZINELLI: faremo gli assegni, gno è stato messo all’incasso nonostante faremo, troveremo una soluzione, sai gli accordi non fossero questi. Si trattava che dobbiamo dare i soldi, perché io di un titolo post datato. quando ho la convenzione col Comune FIGLIO: Papà? Ehi, ascolta, che cacchio di Mazara, io non ho mica la licenza a hanno fatto su questi qua della Saladino? costruire… E possono sempre dirmi di Mi ha chiamato la Banca Popolare… Gli no, attenzione, dobbiamo condizionare il è arrivato l’incasso… l’assegno dei 24 risultato alla realizzazione del parco, al- mila euro… (…). lora i soldi ci sono, non c’è problema, per FRANZINELLI: E lo tenga lì, dai, non fare la convenzione non è che può spen- lo paghi, quando arriverà il… quando fa dere 300 milioni, per la convenzione. l’operazione del.. lì sicuro paga, dai… SALADINO: No, vuole 75.000 euro, li Tanto già dovevamo pagarli lo stesso in volevano ora e… quel momento lì… Io l’avevo fatto… FRANZINELLI: Quello che è, vuol dire dovevo mettere la data e non l’ho mes- gli dà la garanzia, però l’impianto dob- sa. biamo farlo, perché altrimenti che senso FIGLIO: Ah, ah, ah. ha? Gli impegni senza la garanzia di avere la possibilità di costruire non ne Il 4 novembre 2004 Franzinelli comuni- prendo… Ché anche più passa il tem- ca telefonicamente a Saladino che l’asse- po, qui il rischio è che blocchino tutto, gno è stato pagato. la Regione. FRANZINELLI: Lì quell’operazione SALADINO: La Regione? con la banca era stata fatta, mi ha detto. FRANZINELLI: Eh, sì, sorta di doman- SALADINO: Sì, l’ho fatta, la… domani, de, domande e domande fanno come in stasera, già l’abbiamo richiamato. Sardegna: dicono alt, sono troppe, noi FRANZINELLI: No, no. è stato pagato, stiamo perdendo tempo, per cui cosa mi ha detto. dico, queste convenzioni qua o arrivano SALADINO: è stato pagato l’assegno? adesso, altrimenti anche se arrivano a FRANZINELLI: Certo. Mi hanno detto dicembre e quelli mi bloccano tutto, che così dalla contabilità, non lo so, era stato me ne faccio della mia convenzione? daco… ci siamo? Avete mandato una cune tracce che non c’è questa necessità, pagato… carta d’intenti… Accettavate che porta- contano di farlo direttamente in giunta L’11 ottobre 2004 Martino si trova in vate al 2 e 15% … ecc. ecc. Ora, siccome (…) Mazara del Vallo, Lungomare Mazzini, Comune in compagnia di Campana. E noi contiamo di farlo solo in giunta e non FRANZINELLI: …Distinguiamo le due 4 novembre 2004. Saladino viene inter- contatta al telefono Franzinelli per av- farlo andare in Consiglio comunale, mi cose: allora, l’atto di assenso, secondo cettato insieme a Paolo Rabito, condan- vertirlo che c’era necessità di cambiare sente? me, può farlo anche la giunta… e anche nato per associazione mafiosa. Dunque, la lettera d’intenti. Martino è un consigliere comunale approvare lo schema di convenzione… ci sarebbe anche l’interesse di quest’ul- MARTINO: Ascolti dottore… io sono dell’opposizione. Eppure non ha alcun però lo schema di convenzione lo fa con timo nell’affare. qua al Comune… e praticamente doma- interesse affinché la vicenda sia trattata ratifica del Consiglio, mentre l’atto d’as- SALADINO: Quello mi ha accreditato ni si conta di fare questa cosa. Ora, dopo in consiglio. Vuole che sia la giunta ad senso… i soldi, 24.000 euro, quello delle eoli- l’incontro che voi avete avuto con il sin- occuparsene. Una giunta di diverso co- FRANZINELLI: Vito… ok, mi pare che… Minchia mi ha fatto respirare…

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24.000 euro, anche se sono ancora sot- ti parla un po’ lui Aquara. E a Mazara to però, minchia, adesso posso staccare non… non è… quella fattura di 50.000 euro, anche le SALADINO: No, tu vedi un po’ dove altre cose. collocarlo negli altri… cioè devi essere RABITO: Ah, per questo hai fatto… tu a dirmi e a farmi dire… vedi tu te lo questi cazzo di eoliche. prendi e dici qua, qua e qua, è così, ca- pito?... (…) Anche Campana merita una ricompensa. AQUARA: Che ti devo dire, lo possia- Il 10 novembre 2004 Saladino ne parla mo mettere a Santa Ninfa, ah? con Franzinelli. SALADINO: A Santa Ninfa assieme SALADINO: E Campana, se possiamo agli altri? gli diamo un incarico dove… fuori da… AQUARA: Sì, sì, sì… A Termini. fuori da Mazara, ah? Lei gli dice dove SALADINO: A Termini? vuole essere messo e già ci muoviamo, AQUARA: Sì, a Santa Ninfa, diglielo. comunque… Sì e vediamo un po’ se ci SALADINO: Santa Ninfa gli facciamo possiamo dare un incarico fuori in questi fare… ma non firmare il progetto ades- parchi… so, no. AQUARA. No, no, quando presentiamo Il 19 novembre è il giorno della svolta: l’atto definitivo, che siamo in procinto di la giunta di Mazara del Vallo approvava farlo, lo facciamo prima. lo schema di convenzione della ditta Sud Wind. Vito Martino chiama subito Sala- E l’11 dicembre 2004 torna alla carica dino. pure con Franzinelli. Le tangenti per i SALADINO: Vito? Pronto? tecnici non sono state ancora pagate MARTINO: Dove sei? Dove sei? SALADINO: Io purtroppo gli devo dire SALADINO: Sono… da campagna sto una cosa, che è il punto cruciale. Capi- andando a Salemi. sco che per lei è una situazione… però “Io ora, Saladino personale, 75,

Comune di Mazara del Vallo ha stipulato glielo cancello e gli faccio 3 assegni, la convenzione con la Sud Wind. Sala- dino è sicuro che tutto andrà per il verso così me ne esco, 25, uno, due, giusto e organizza il pagamento delle tangenti. tre, così si scrive? Zero, zero SALADINO: … io ora, Saladino perso- nale, 75, glielo cancello e gli faccio tre assegni, così me ne esco, 25, uno, due Gli dico: senti, 25.000 e glielo do” e tre, così si scrive? Zero, zero. E glielo scriviamo, allora, gli dico: senti, 25.000 e glielo do… gli faccio questa operazione MARTINO: A posto, Mimmo. Tutto io, ci sono stati degli impegni presi, a così per data, e gli metto 30/4/05, e gli fatto. prescindere da tutto, la disponibilità dei metto Mazara, 30/4/05, ora glielo giro SALADINO: Ma che dici Vito. tecnici… quei signori, martedì mattina, e glielo do, me stesso per … gli metto MARTINO: Ti giuro. quando io, gli porto o progetti, martedì 30/4/05. mattina… gli stacco l’assegno io, perché E Saladino, l’1 dicembre, torna alla non posso fare altrimenti, perché sennò Intanto la Regione approva lo “sche- carica per far riconoscere il premio che me ne posso andare. ma di convenzione della Enepro”. spetta a Campana. FRANZINELLI: Sì, ma gli assegni sono Franzinelli a questo punto teme che SALADINO: Niente, io dovevo dirti… solo una garanzia, se si fa il progetto, Campana “fa il doppio gioco”. Comin- mentre sono con Franzinelli … devo dir- perché, se non si fa il progetto, non si cia allora la battaglia per ostacolare ti… ti stavo dicendo: dobbiamo colloca- paga. la Enepro. La Sud Wind denuncia al re ad una persona. Visto che tu sei, dicia- SALADINO: Se non si fa l’opera, e que- Comune l’installazione abusiva di una i poteri ai sindaci, ah? Decidono tutto mo… nelle progettazioni, nelle cose, tu sto è chiarissimo… stazione anemometrica sul terreno che loro, quindi in questa maniera, anche devi fare in modo prima di pomeriggio, FRANZINELLI: La mia società, ripeto, le era stato affidato con la convenzione se autorizzano un parco eolico, a te primo pomeriggio, di darmi un’indica- se li faccio, li faccio io, ma il rischio è del 21 dicembre. Il sindaco Macaddi- salta la convenzione, mi senti?... quin- zione dove collocare l’ingegnere Cam- tutto mio; la società non fa una cosa del no chiede un parere alla Regione che di io credo che su questa faccenda voi pana. è necessario fare questo passag- genere se non ha la… l’autorizzazione. boccia la procedura della Sud Wind. sindaci dovete valutare attentamente e gio. Vedi un po’ tu dove, come, in quale Martino non si arrende e il 5 maggio fare bordello, maggiormente voi sinda- situazione e in quale circo… cioè vedi Quando tutto sembra filare liscio, una 2005, mentre è in macchina, con Fran- ci di sinistra e di eccetera. tu, ecco. tegola si abbatte sulla testa di Saladino zinelli chiama il sindaco Macaddino AQUARA. Ma l’ingegnere… questo e Martino. per dimostrare che continua a lavorare Il 26 maggio 2005 il Consiglio comunale qua di dove… quale comune? L’assessorato regionale al Territorio, per la causa. di Mazara del Vallo viene convocato in se- SALADINO: Comune di Mazara del visto che il Comune non si è espresso MARTINO: Giorgio, dimmi, come?... duta straordinaria e boccia il progetto delle Vallo è. sulla richiesta della Enepro, nomina un Io qua sono, con il dottore Franzinelli. Enepro contro cui ha votato pure Vito Mar- AQUARA: Ah, ho capito. commissario ad acta per convocare il Giorgio? Giorgio? Senti un poco, vedi tino. Le cose per la Sud Wind vanno a gon- SALADINO: io ti parlo semplificata- Consiglio comunale e analizzare la prati- che la Regione ha fatto un nuovo de- fie vele e la società acquista due Mercedes, mene, ti passo un attimo Franzinelli che ca. Nel frattempo il 21 dicembre 2004 il creto sui parchi eolici che toglie tutti una per Martino e l’altra per Saladino. edizionestraordinaria documenti martedì 24 febbraio 2009 27

con la pratica Enepro. Se no, in base al contenzioso, l’ufficio legale mi dice di fermarmi… NICASTRI: Perfetto GIOVANNI: Chiaro? NICASTRI: Ora io le... le preannuncio due eventi importanti GIOVANNI: Che il contenzioso è stato chiuso l’ho...me l’hanno già detto, me l’hanno anticipato, ma il foglio di carta c’è? NICASTRI: Ora le due...le dico i due eventi, se lei me li fa dire, così conosce il primo GIOVANNI: Sono, sono tutto orecchie NICASTRI: E così conosce anche il se- condo, che non è di sua conoscenza GIOVANNI: Sì NICASTRI: Il primo è che il contenzio- so, diciamo che è stato chiuso in maniera verbale ed è tutto da definire per iscritto. Il secondo è che il progetto dell’Enepro è andato al DRU ed è stato esaminato fa- “Mancano un sacco di cose vorevolmente GIOVANNI: Sì NICASTRI: Per cui c’è il decreto di va- La pubblicazione io l’ho fermata riante urbana GIOVANNI: Questo già lo sapevo, non perché c’è l’ufficio legale mi sta dando...non mi sta dando nuove notizie che mi chiede le contro-deduzioni NICASTRI: Ah ecco GIOVANNI: (ride) NICASTRI: Siccome c’è il decreto che per il contenzioso Sud Wind” è prossimo alla firma del direttore, nel momento in cui verrà firmato, io mi au- guro entro fine anno, verrà notificato al tore Urbanistica del Comune di Mazara Comune di Mazara. Automaticamente del Vallo. nel momento in cui c’è un’approvazione MARTINO: Ascolta Vito progetto da parte dell’assessorato al Ter- NICASTRI: Dimmi ritorio, decade quel contenzioso, io ven- MARTINO: Sono al Comune, c’è l’ar- go là e ci sentiamo intorno ad un tavolo. chitetto Giammarinaro qua, che voleva GIOVANNI: Perfetto e allora parlare con qualcuno di voi, gli ho detto: NICASTRI: ....e ci spieghiamo a chia- “ti faccio parlare con Nicastri” re...mi faccia finire MARTINO: Tieni, vedi che ti deve dire GIOVANNI: Sì delle cose NICASTRI: E ci spieghiamo a chiare let- GIOVANNI: Buongiorno, senta, a me tere che i contenziosi tra l’uno e l’altro, al servirebbe che qualcuno di voi venisse di là dell’accordo che verrà sottoscritto qua a Mazara perché ci sono due richie- quanto prima, ma decadono perché un ste attualmente: una che è la pubblicazio- progetto muore e l’altro non c’è più. ne della... da mandare per l’attivazione della cabina primaria Il 28 febbraio 2006, il Comune di Ma- NICASTRI: Sì zara del Vallo acquisisce la lettera con la MARTINO: Io Vito sono. Ma dimmi Il 24 settembre 2005 Martino viene visto GIOVANNI: E l’altro è il nulla osta che quale l’assessorato regionale Territorio e una cosa, per le assicurazioni ti ha chia- salire in Piazza Porta Palermo sulla Mer- avete chiesto Ambiente autorizzava il progetto della mato quello? Non ti ha chiamato, vero? cedes modello C 220, una macchina che NICASTRI: Sì Enepro. E il 17 marzo 2006 Martino e Va bene, va bene. Va bene, ciao, ciao. No vale quasi quaranta mila euro. GIOVANNI: Oh... però di fatto, il pro- Saladino tornano a parlare delle tangenti le macchine là sono, pronte dovrebbero getto del nulla osta è incompleto perché da pagare. essere, le macchine pronte dovrebbero La Sud Wind e la Enepro sono ormai ai mi dovete portare tutti gli elementi per- VITO: allora Mimmo la prossima setti- essere. Ora vediamo. Lui più tardi scen- ferri corti. Una possiede i terreni su cui ché costituisce concessione edilizia... mana, appena chiudiamo la convenzione de e poi vediamo… fare l’impianto, e l’altra tutte le autoriz- man... man... mancano un sacco di cose. e chiudono l’accordo ci sediamo con lui SALADINO: Dove, le macchine nostre? zazioni. Iniziano allora le manovre per La pubblicazione io l’ho fermata per altri e ci fermiamo o ci danno munita o non Aspetta che lo chiamo. Io faccio chiama- l’acquisizione delle due società da parte motivi, perché c’è, attualmente c’è l’uf- facciamo più niente, ma prima dobbia- re a loro per vedere se hanno fatto, per- di una terza impresa, la Eolica del Val- ficio legale dell’ente nostro che mi chie- mo avere l’accordo e la convenzione ché doveva fare il bonifico solo e quello lo con sede ad e riconducibile de le contro-deduzioni per il discorso quella là. era già pronto per andare a fare, la mac- all’imprenditore Vito Nicastri. contenzioso Sud Wind - Enepro. Se c’è MIMMO: sì troppo troppo deluso sono, china nostra non la faceva senza, aspetta. Il 21 dicembre 2005 Martino parla con già una ricucitura di questa cosa, è bene lo sai perché sono deluso perché lui non Non mi ha chiamato, però. Se non mi ha Nicastri e lo mette in contatto con Gio- che voi lo... lo fate sapere al Comune, in ha minimamente, minimamente ottem- chiamato, vuol dire che non l’ha fatto. vanni Giammarinaro, dirigente del Set- modo che noi possiamo andare avanti perato a niente tu pensa che ho speso edizionestraordinaria 28 martedì 24 febbraio 2009 documenti

“Giovedì prossimo devo essere a Bolzano alla riunione e... parlando no di... di elezioni ma delle cose che sai... di quelle fatture che devono pagarci sai?” mille e 32 euro per i contratti degli ane- mometri li ho usciti io, mi ha detto quan- do arrivo le porto i soldi liquidi e l’as- segno della FRI-EL, questi miei, miei Vito e che devo uscire sempre soldi io e sono indebitato con le banche che da un momento all’altro fallisco ma che fa scherza? VITO: io ti sto dicendo... MARTINO: certo! certo! certo! e Sala- MIMMO: ah? dino già le ha spedite le “cose” VITO: io finora non gliene ho parlato di FRANZINELLI: sì, sì le ha fatte le soldi e tu lo sai che lui appena si firma “cose” e adesso... l’accordo che deve scendere che... ha MARTINO: va bene! va bene! va bene! l’accordo con cosa...con Nicastri FRANZINELLI: vedrò di fargliele pa- MIMMO: ah? gare al più presto possibile dai! VITO: quello l’altro giorno l’abbiamo MARTINO: va bene, grazie dottore, già incontrato ad Alcamo... a Palermo e ha è una.... detto che ha tutto pronto, quindi se lune- FRANZINELLI: okay? dì definiscono e chiudono io in settima- MARTINO: un’altra bella notizia! na, dalla prossima settimana facciamo la convenzione qua a Mazara, mi senti, Martino attende con ansia i soldi che dopo di che ci fermiamo e gli diciamo con la Curia è giusto? lo possiamo fare MARTINO: ma a posto, siamo qua in l’impresa di Bolzano gli deve far perve- “allora da questo momento in poi non lunedì, io non so quanto tempo perdo là, piena campagna elettorale nire tramite Saladino facciamo più niente se non ci dai un po domani mattina FRANZINELLI: a caccia di voti? MIMMO: Vito! di soldi” MARTINO: ieri siamo rimasti che io MARTINO: a caccia di voti! sono per VITO: e vuoi vedere se.... MIMMO:ma che è un sistema... anche dovevo chiamarti e tu mi dovevi dire strada, in questo momento sto facendo MIMMO: pronto? la FRI-EL nel contratto ci ha messo 10 quando potevamo vederci, io non ti sto una riunione alla sede VITO: sì, sì ti sento, vuoi vedere se sono mila euro dicendo delle cose diverse... FRANZINELLI: eh! arrivati i soldi per favore? VITO: quanto? GIAMMARINARO: non lo so Vito MARTINO: e poi sto facendo il porta a MIMMO: Vito!! MIMMO: Vito in un mio contratto ci ha MARTINO: siccome quelli devono ve- porta per strada che paga, sa? VITO: io ti sento, io ci sento messo gli ha messo 10 mila euro di anti- nire da fuori FRANZINELLI: e lo credo! MIMMO: eh! eh! io sono qua con mio cipo me l’ha detto Francesco. GIAMMARINARO: lo so, lo so MARTINO: che paga... figlio davanti alla banca, perché ero da MARTINO: ad occhio e croce che so, FRANZINELLI: sì, sì mia madre e sto arrivando adesso insie- Martino e Saladino sanno che fra qual- tu quando pensi di finire, gli dico magari MARTINO: stiamo andando bene su me a lui qua che giorno, il 20 marzo, sarà stipulato verso l’una così siamo sicuri? Mazara stiamo andando veramente bene VITO: va bene, fammi sapere l’accordo fra la Eolica del Vallo e la GIAMMARINARO: verso l’una... lo ehh.. e anche fuori stiamo incomincian- MIMMO: siamo qua stiamo entrando e Enepro che porrà fine al contenzioso che vedi a me dispiace parlare con questi e do, non so però onestamente, non lo le te lo so dire e poi Francesco deve telefo- quest’ultima aveva da tempo con la Sud io non ho nemmeno cognizione di cosa devo dire come sono combinati gli altri, nare là sopra da cosa... e io sto scenden- Wind sulla titolarità del parco eolico di sto parlando, il tempo di vedermi le carte ma noi stiamo andando bene do a Mazara ciao! Mazara. Il 23 marzo Martino torna a fare prima di parlare con loro non ce l’ho va’, FRANZINELLI: va boh! ascolta io pressioni su Giammarinaro. Adesso ser- comunque vediamoci, verso l’una, verso giovedì prossimo devo essere a Bolzano Il 24 maggio salta fuori che anche la Ene- ve il nulla osta per la costruzione della le dodici e mezzo, l’una alla riunione e... parlando no di... di ele- pro godeva di una “sponsorizzazione” sottostazione del parco. zioni ma delle “cose che sai” mafiosa. Lo dice Giuseppe Sucameli, GIAMMARINARO: sì dimmi Vito Il 6 aprile 2006, davanti ad un notaio di MARTINO: sì! funzionario del Comune di Mazara del MARTINO: a che ora lo fissiamo questo Alcamo la Enepro vende alla Eolica Del FRANZINELLI: discuteremo anche Vallo, parlando con un tale Calogero. incontro per domani Giovanni? Vallo il ramo d’azienda costituito dal di quelle fatture che devono pagarci sai? SUCAMELI: …la Enepro… li ho pa- GIAMMARINARO: quale incontro progetto di parco eolico nel Comune di MARTINO: sì! trocinati. Io!... Vito? Mazara del Vallo. Il 13 maggio Franzi- FRANZINELLI: di “quelle cose” che CALOGERO: sì, lo so!... MARTINO: Giovanni ieri ne abbiamo nelli parla al telefono con Martino, an- deve pagare a Saladino in sostanza no? SUCAMELI: E ci ho portato tutte le parlato, devono venire quelli per... il coso che delle vicine elezioni. MARTINO: sì, sì. sì, sì! cose avanti… Io e l’ingegnere Cande- la... il nulla osta per la sottostazione MARTINO: grande dottore! FRANZINELLI: e allora te l’ho volu- la!... so tutto di Enepro… Poi è nata la GIAMMARINARO: ma io l’incontro FRANZINELLI: ehi Vito dove sei di to dire così perché so che ti eri interessa- Wind Sud… che… li anticipò qua!... e non l’ho detto, io domani ho un incontro bello? to della cosa insomma… gli ho fatto dare la concessione io… alla edizionestraordinaria documenti martedì 24 febbraio 2009 29

VITO: sì! Sì! Sì!

“Se c’ è il sistema per scavalcare Il 10 luglio 2006, finalmente, i soldi tanto attesi arrivano. Più esattamente, la som- ma viene accreditata sul conto corrente il consiglio di giunta… problemi dei Saladino. Martino fa pressioni sul figlio di Saladino, Francesco, per prele- non ne abbiamo! Il sindaco vare la somma. FRANCESCO: pronto? VITO: Francesco? Vito! ci tiene… non gli abbiamo FRANCESCO: ehi Vito dimmi VITO: ma a che ora ci vediamo France- promesso… quelle cose ” sco? FRANCESCO: a che ora.... io devo an- dare dal ragioniere, devo parlare prima con il ragioniere, già gli ho parlato ed ho un appuntamento questo pomeriggio VITO: intanto “questi non devi prender- li” Francesco? FRANCESCO: come li prendo? prima con il ragioniere devo parlare Vito! VITO: ma il ragioniere è quello che au- torizza i prelievi in banca Francesco? FRANCESCO: ma “iddu chi sunnu pre- Wind Sud… picchì vinni Battista Aga- lievi Vito”! ohhh... poi te lo spiego, non te… e gli ho fatto dare il Via sono prelievi, non posso prelevare CALOGERO:… mandati da Vito Mar- VITO: ma queste cose perché non me tino. le dicevate prima picciotti.... che noi... SUCAMELI: Quelli… siccome si erano ehhh... non ci siamo. ‘avanzati’… con l’Enepro… e gli han- no dato pure la ‘come si chiama’ pure Il 12 luglio 2006, Saladino spiega a Mar- all’Enepro! tino che sta cercando con l’aiuto di tale ragioniere Pellicane di Santa Ninfa di Sucameli, dunque, dice apertamente trovare il modo per fargli avere i soldi. al proprio interlocutore (individuato in MIMMO: perché doveva andare dal ra- Calogero Tamburello) di aver lavorato, gioniere... dal ragioniere, perché io sono inizialmente, insieme all’ingegnere An- qua a Salaparuta e sto vedendo alcune tonino Candela (responsabile del settore che… mato a Mauriello e gliel’ho detto pure, carte con i tecnici, da stampare per altri lavori pubblici presso l’Amministrazione Pino: Anzi… ah!... va bene… poi se… mio figlio Francesco gli ha mandato tre posti hai capito? Comunale di Mazara fino al 2004) affin- c’è il sistema per… se c’è il sistema per fax con la scrittura di questi soldi che VITO: umh! ché la Enepro ottenesse la convenzione scavalcare il consiglio di Giunta… due devono arrivare per pagare fatture, se MIMMO: e lui doveva andare dal ragio- per realizzare il parco eolico di Mazara. botte (colpi) è!... minchia!... problemi non mi arrivano che cazzo ne so Vito! niere, dal ragioniere Pellicane hai capi- Poiché il mafioso Giovan Battista Aga- non ne abbiamo!... il sindaco ci tiene… ti sembra che sono io? io mi trovo sulla to? te gli chiedeva di appoggiare, invece, la non gli abbiamo promesso… quelle… strada, fratello mio, con la prostata che VITO: ho capito! Sud Wind alla fine anche lui aveva dovu- quelle cose al sindaco!… noi!... è giu- mi fa male con gli impegni che devo MIMMO: perché è là perché... to cambiare idea. sto?... Lui… può dire… l’altro giorno… portare “cose a li cristiani” qua, come VITO: ho provato... ma Pellicane Ed è nel corso di questa conversazio- mi ha chiesto!... l’altra volta… prima di sono finite le elezioni a livello regio- quello qua di Campobello? ne che salta fuori il nome della società partire… qualche mese e mezzo fa!… nale Vito? MIMMO: Campobello? a Santa Ninfa! Fera, anch’essa operante nel settore delle due mesi fa!… gli ho detto… ancora… quale Campobello energie alternative, e pure sponsorizzata stiamo lavorando!... dice… sbrigatevi!... Il 24 giugno 2006 Martino viene a sape- VITO: ho provato a chiamarlo ma non da Cosa Nostra. In particolare, dalla fa- basta!... dobbiamo… ripetere sempre le re da Pietro Mauriello, dipendente della lo... miglia Tamburello. Salta fuori il nome di stesse cose? Friel Green Power, che il pagamento MIMMO: sono due giorni che combatte Sebastiano Falesi che, quale emissario deve essere disposto da Josef Gostner con questa cosa Vito! è da lunedì mattina dell’impresa Fera, parteciperà agli in- Il 28 maggio 2006 si tengono le elezio- PIETRO: pronto? che combatte con queste cose. contri con il sindaco di Mazara del Vallo. ni regionali in Sicilia. Martino, candi- VITO: grande Pietro! spero che non dor- Ed il sindaco viene menzionato dai due dato per Forza Italia, è il secondo dei mivi e che ti ho disturbato ah! Il progetto per il parco va avanti. Anche interlocutori. Sucameli il 24 maggio non eletti. Ha speso tanti soldi per la PIETRO: no assolutamente dimmi tutto il sindaco di Mazara del Vallo, Giorgio 2006 sostiene che loro al sindaco hanno campagna elettorale, ma del denaro VITO: non mi dire che lavori! Macaddino, pare riconoscere il ruolo di promesso delle cose. promesso da Saladino ancora non c’è PIETRO: no, no! tramite svolto da Martino fra l’ammini- Calogero: Nicosi parlava di Giun- traccia. VITO: ah! meno male strazione comunale e le società interes- ta!… MIMMO: Vito! senti qua io mi sono PIETRO: non sto facendo niente, stavo sate alla realizzazione del parco eolico. Pino: Come?... sentito con Franzinelli proprio adesso, leggendo, stavo iniziando a leggere In una telefonata del 21 giugno 2006, il Calogero: Nicosia … l’altra volta perché sono partito da Chiusa Sclafani VITO: ascoltami, com’è finita con quelle consigliere spiega al sindaco quali sono parlava di Giunta… noo!... cosa compe- in questo momento, da Chiusa Sclafa- cose là? i piani: tente di Giunta è!... ni, sono sotto Sambuca di Sicilia, mio PIETRO: ehhh.... non è finita nel senso Pino: Mah!... se è di Giunta… figlio Francesco sino a poco fa èan- che, non ho ancora beccato Josef sto GIORGIO: che c’è Vito? Calogero: meglio ancora!... dato in banca e non c’era niente... io... aspettando lunedì dovrei sentirlo e ve- VITO: senti c’è questo del parco eoli- Pino: Meglio ancora!... da qua che devo fare? ti sembra che ho diamo di.... concludere, parli di quelle co che vuole venire a fare.... quando gli Calogero: Non è che ha persone la bacchetta magica? io sabato ho chia- due fatture? devo dire? edizionestraordinaria 30 martedì 24 febbraio 2009 documenti

GIORGIO: lui quando può venire Vito? VITO: e quando può venire, l’altro ieri ... inc... ieri non lo so tu.. inc... GIORGIO: ma visto che viene da fuori, mi segui tu a me? e non è che gli posso dare vincoli di giornate e anche per met- terlo a suo agio, io ho un unico impegno ed è lunedì che c’è una conferenza stam- pa al Comune che presentiamo... VITO: ma tu domani sei, tu domani sei al Comune? GIORGIO: sì, sì VITO: in mattinata? GIORGIO: tutto il giorno si può dire... in mattinata sì perché? VITO: in caso lo faccio scendere doma- ni, discute un poco perché praticamente ti deve discutere poi di un’altra cosa. GIORGIO: (tossisce) va bene! VITO: perché ci sono... perché tu prati- camente su questa cosa, concordato con lui dai incarico. GIORGIO: sì! VITO: mi senti al dirigente, al segretario “Al dirigente, al segretario

per rifare la convenzione! tesa’, ha detto: ‘perchè se no il Comune la sottoporrà al vaglio del consigliere. si mette di traverso!’ E allora, lui ha detto Nel febbraio del 2007 Martino riceve Tu devi soltanto concordare con questo, dice: ‘per noi, problemi di una una telefonata di Nicastri, di cui riportia- intesa non ce ne sono, siamo aperti’. mo la trascrizione: lui alcune cosette poi il resto basta NICASTRI: Vito Martino! Martino e Franzelli continuano a tessere MARTINO: hei Vitù che abbiamo? la trama: Nicastri, infatti, dovrà gonfiare NICASTRI: questo Mazara 2 in delibe- che dai disposizioni” il computo metrico degli scavi, in modo ra Consiglio Comunale quando cazzo ci tale da far risultare, per esempio, 130 ciò va? che in realtà costa 100, in modo da divi- MARTINO: Mazara 2? per rifare la convenzione che poi tu fini- NICASTRI: ma poi se il Comune li chia- dersi, poi, con la ditta che fa gli scavi, il NICASTRI: delibera Consiglio Comu- sci! tu devi soltanto concordare con lui ma... li spaventa! basta che il Comune li surplus di 30 conseguito (dice Martino: nale articolo 7 alcune cosette poi il resto basta che dai chiama e gli dice: “dunque allora noi “dieci sono i tuoi e 20 sono i miei”). E MARTINO: ci stanno lavorando disposizioni ci pensano saremmo ohh... dell’avviso che sareb- nella scelta della ditta viene coinvolto il NICASTRI: ci stanno lavorando...sono GIORGIO: perfetto! be opportuno che voi vi vedeste, se no suocero di Martino, Antonino Cuttone, quelli dell’Anas lavoriamo per voi, poi VITO: ci pensa il segretario là facciamo bordello senza..inc...” questo perché vengano rispettati determinati tu li cerchi e stanno dormendo sotto gli GIORGIO: lui domani può venire? da in sintesi, uno non glielo dice in questo “equilibri”. alberi! dove viene questo? modo MARTINO: (sorride) non è vero! VITO: da Alcamo adesso vediamo, ades- MARTINO: secondo me Il 22 novembre 2006, la Eolico acqui- NICASTRI: come? minchia quelli so vediamo, lo chiamo e ti faccio sapere NICASTRI: lo chiama il Comune sisce un ramo della Sud Wind e Luigi dell’Anas, buttana quelli sono per an- GIORGIO: ah allora apposto mi sembra- MARTINO: se devo dirtelo io secondo Franzinelli incassa un milione e 300 tonomasia... va che era “quello là di fuori” me glielo dice in questa maniera mila euro. Ma, al 5 dicembre 2006, il MARTINO: ma come ti è venuta que- VITO: ma può darsi che lui nemmeno NICASTRI: e fa bene è meglio, è me- passaggio della convenzione dalla Sud sta cosa del Consiglio Comunale ora c’è domani, ti sembra facile adesso ve- glio accussì si piscianu d’incoddu (si Wind alla Eolica del Vallo è ancora fer- come ti è venuta? diamo e in caso se non ti chiamo confer- spaventano, ndr) mo. Vito Martino, esasperato, chiama un NICASTRI: siccome sono qua con mato per domani consigliere provinciale per chiedergli di l’altra Società Fera mi dice che il loro GIORGIO: va bene Vito. Interrotta la telefonata Martino chiame- intervenire sul funzionario comunale. progetto lo stanno portando in Consi- rà un collaboratore del sindaco per dir- “Mi devi fare una cortesia Pino – dice al glio e la delibera è pronta, quello loro A complicare la trama tessuta da Marti- gli di combinare un appuntamento con collega di partito - devi telefonare a Gio- e quello nostro no!! ma non dovevano no giunge la società Fera di Milano che i rappresentanti della società milanese. vanni Giammarinaro e gli dici che mi fa andarci insieme? presenta un altro progetto al Comune di Incontro che ci sarà e di cui il collabo- quella cosa che mi deve fare, perché ora MARTINO: quello loro sì e quello no- Mazara, avendo ottenuto tutte le autoriz- ratore darà contezza a Martino. “Giorgio sta facendo davvero brutta figura, e mi stro no? zazioni necessarie dalla Regione, dalla (Maccadino, ndr) gli ha detto dice: ‘allo- sta... e mi sta facendo agitare… siccome NICASTRI: minchia! ma tu che che Soprintendenza, dal Genio Civile e dalla ra ascolta un attimo, voi qua siete otto, la quando io mi agito poi mi conosco, mi fai non conti lì??! Forestale. Martino e Nicastri concorda- c’è un impianto di venti, io come Comu- senti? (...) lui non è che si può permettere MARTINO: minchia queste cose non no di agire sul sindaco per fare in modo ne ho l’interesse ad avere… royalty su di bruciare anni e anni di lavoro, mi deve me le devi dire che la Fera scenda a patti con la Eolica ventotto, quindi sia chiaro che io me le fare una presa d’atto, che è una grande NICASTRI: ora me lo sta dicendo è qui del Vallo. gioco tutte per avere questo tipo di situa- minchiata 15 giorni fa, dopo due mesi dinnanzi a me, mi sente parlare mentre zioni sui ventotto. Quindi quello che vi che mi annacava ci siamo seduti”. Alla io parlo con te MARTINO: questa cosa li spaventa o no? consiglio vivamente è di trovare un’in- fine il funzionario preparerà la delibera e MARTINO: chi c’è? chi c’è? con te chi edizionestraordinaria documenti martedì 24 febbraio 2009 31

Una veduta aerea di Mazara del Vallo

MARTINO: l’assegno è arrivato? “Allora ora ti fazzu na confidenza. NICASTRI: l’assegno devi aspettare al- tri tre giorni ava arrivari di dda ncapu MARTINO: va boh Lo sai perché decido di andare NICASTRI: statti calmo che arriva Vito, quando ti dico che ti pago io ti pago candidato? Decido di andare MARTINO: sono molto calmo io, io mi sento una roccia avendo te no tu avendo candidato perché… intercetto me NICASTRI: una roccia... minchia ho un leone lì a Mazara, mentre gli altri corro- uno sponsor di 50 mila euro…” no più veloci di te MARTINO: no per la verità, per la verità eolico Fera – dice a Giorgio Macaddino - “tradimento” di Saladino che non gli secondo me sarebbe opportuno di andar- avrebbe versato quanto spettava al poli- cene in Consiglio Comunale tutti e due, tico come garanzia del suo impegno per- mi senti? Quindi vedi chi la sta facendo ché i progetti sul parco eolico andassero questa cosa e gliele fai preparare tutte e in porto. due (...) sia Eolica Vallo che questo (...) anche in considerazione dell’accordo VITO: allora, ti ni cuntu n’avutra? Allo- che c’è, che già è stato sancito”. ra ora ti fazzu na confidenza…lo sai per - Poco tempo dopo, però, Martino riceve- ché io decido di andare candidato? Ah?! rà ancora una telefonata da Nicastri dello Decido di andare candidato perché… stesso tenore della precedente. intercetto uno sponsor di cinquanta mila MARTINO: hei Vito? euro… NICASTRI: domani mattina mando GASPARE: eh! Irene con il geologo che è di Mazara, se VITO: lo sai soccu dico io? Ne spendo entro l’una non esce fuori il progetto per dieci e nella peggiore delle ipotesi ne mandarlo poi al genio civile, di Mazara 2 guadagno quaranta, mi senti? Come fac- considerati licenziato da consigliere co- cio per… munale e da tutte cose. GASPARE: chiossà di dieci mila spin- nisti Ma continua a essere una corsa a ostaco- VITO: no non li ho spesi Gaspare li. La ditta che doveva svolgere i lavori, GASPARE: ma che minchia dici? individuata da Martino, dal suocero Cut- VITO: ma soccu ho speso io Gaspare? tone e da Franzelli non va più bene. Una GASPARE: …inc…sezione, cose, spisi questione di “equilibri” su MARTINO: (...) a un certo punto difen- VITO: ma questo un’altra… Vito Ca- do quale causa, se io porto il business, talano mi detti una mano di aiuto… si ora vado a discutere con Nino, Nino mi avissi pigghiatu sti soldi… ci li avissi ri- ha chiamato… sono venuti meno tutta tornatu d’arrè, ascoltami un amico mio, una serie di punti di riferimento… e non socio mio che stavamo facendo alcune c’è nulla da fare… anche perché a noi cose, comu facemu allora…siccome tu non conviene… si parla con un altro, ci con questa società ci hai il contratto… si portano altri mezzi”. facci la fattura, faglieli transitare nel tuo conto…mi senti?…sti soldi a mia “Il compendio delle risultanze investiga- unn’arrivaru chiù Gaspare! tive raccolte – scrivono i magistrati - in- GASPARE: e picchì? c’è? NICASTRI: andiamo facci fare questa duce a ritenere che Martino si riferisca a VITO: unn’arrivaru chiù!… cristiani… NICASTRI: l’ingegnere delibera loro “punti di riferimento” mafiosi. Gli arresti comu cristiani dda lu mezzu…e alla fine MARTINO: quello... MARTINO: poi te ne parlo non... verificatisi, evidentemente, avevano mu- abbiamo chiuso la partita che…siccome NICASTRI: quello che era con me sì.. NICASTRI: a loro fagliela fare se è tato gli equilibri in seno all’articolazione avemu a pigghiari avutri soldi… questi MARTINO: ah! Ehhh pronta, anche se quella nostra ce la fanno mafiosa mazarese”. E concludono: “Dal- soldi se li tiene lui come acconto, quan- NICASTRI: minchia lui è più potente dopo non fa niente le parole di Martino si evince che anche nu arrivanu l’avutri soldi, allora stiamo di te, io mi sentivo un cannone avendo MARTINO: ma il senso era questo, la scelta di tale impresa aveva obbedito parlando di cento milioni a te, invece ho un asino zoppo com’è la perché Pino è venuto a parlarmi e gli ho alla logica di equilibri mafiosi che, ora, GASPARE: cioè… fammi capire…la cosa?! detto: se voi siete un po’ avanti andate si erano modificati. Se ne deduce che an- persona incaricata MARTINO: non ti preoccupare non c’è avanti il problema non è questo che l’ingaggio di tale ditta era stato uno VITO: amico mio, socio mio! problema, io aspettavo veramente per la NICASTRI: va bene sì ...siì.. vanno dei passaggi del coinvolgimento mafio- GASPARE: …inc… verità prima la soprintendenza per evita- avanti loro non fa niente so, che ha marchiato l’intera operazione VITO: socio mio! Ehh! Socio mio! Al- re ...inc...(si sovrappongono le voci) MARTINO: è giusto? va bene? “parco eolico di Mazara del Vallo”. lora non tutti i mali vengono per nuoce- NICASTRI: non serve! fregatene! non NICASTRI: va bene! ti saluto re…perché io con questo avrei dovuto serve MARTINO: ciao, ciao. Lo sponsor per la candidatura fare una serie di lavori…e li avrei dovuto MARTINO: va bene, non ti preoccu- Dopo l’accesa conversazione con Nica- Il 25 settembre in una intercettazione fare con la sua ditta…meno male chi mi pare, lunedì la vediamo questa cosa, va stri, Martino interessa direttamente il sin- nell’auto di Vito Martino questi confessa fici sta cosa…soccu ti vogghiu dire… bene? l’assegno è arrivato no? daco. “Stanno preparando la delibera per a un conoscente i reali motivi che l’han- stiamo parlando di cinquanta mila euro, NICASTRI: ah? il consiglio Comunale quella del parco no spinto nell’agone politico e parla del lassamu stare li cinquanta mila euro il edizionestraordinaria 32 martedì 24 febbraio 2009 documenti gesto no…lu sai quante volte…sicco- poi scopro che la testa… mi ha detto: me…li vidisti a chissi di…chissi di…chi ‘Io me ne sono andato dai miei amici ficiru a Brescia stu gesto ddocu…tu vai “La Fri-El mette a disposizione 50 a Trapani e mi hanno detto che tu non per…per fare soccu… scummogghi cose ce la facevi’. Perché io ti ho detto che chi un ti intere… picchì un si annegano a mila euro perché nella peggiore dovevo farcela?! Non te l’ho spiegato mare, si annegano a mare, appena capita com’era il progetto?! Che anche la Fri- ci la fazzu pagare… appena capita ci li El mette a disposizione 50 mila euro cafuddu dda lu cozzu..… cinquanta mila delle ipotesi ci giochiamo perché nella peggiore delle ipotesi ci euro…avutru chi…fazzi ci pari chi… giochiamo un assessorato provinciale Pino lu sapi stu fattu chi avia truvatu lu un assessorato provinciale e poi e insomma e poi la Fri-El che è una sponsor… nella peggiore delle ipotesi multinazionale possiamo presentare dissi: oh comu finisci finisci intanto mi progetti…cioè possiamo lavorare! ‘Sì, gioco una partita, faccio un’esperienza possiamo presentare progetti…” ma i mei amici mi hanno detto…’. Chi politica e ci abbuscu qualcosa. sono questi tuoi amici? Perché poi ha GASPARE: …inc… minchia anche gli …inc…minchia un giorno l’ho portato amici miei, votare pi Vito…c’era entu- dal senatore Ferrara a Palermo, min- l’arco normanno siasmo di piazza Mokarta, chia a quello doveva dirgli, gliela risol- VITO: poi alla fine si è perso…non ho uno dei simboli vo io la crisi dell’Italia gli ha detto. sbagliato io, si è persa in maniera auto- di Mazara del Vallo MARTINO: e ora qua ad esempio a matica… ed è normale che si perdeva Salemi avevamo chiuso l’accordo, Gaspare… l’accordo che abbiamo fatto qua su GASPARE: perché alla fine c’erano… Mazara, l’avevamo fatto pure su Sa- colossi davanti lemi, ni aviamu fattu garantire dei VITO: non c’era la.. no colossi…an- lavori pure a Salemi. Quannu pare a che io lo sapevo Gaspare, io ho limitato iddu presenta un nuovo parco per la di spendere soldi, non mi sono lasciato stessa area e gli va a fare ricorso… prendere… mi senti?… e infatti questo è stato il motivo che io… aspetta… io ho a che fare con Ma un’altra versione dei fatti è quella te… che dici una cosa e domani ne fornita da Saladino a un amico, mentre dici un’altra, io non che mi posso ccu colloquiano in macchina. minchia c’è dda la nostra strada, ni SALADINO: Voleva munita (si rife- avissiru aggiuccare per te, che min- risce a Martino, ndr), cento milioni, chia mi racconti, vattene, 100 oggi ha detto: va bene, ti diamo cinquanta ma… mi va bene, meglio di mille mila euro e poi facciamo i calcoli, mi domani… caricano lu morto a mia mi hai capi- to? (...) Franzinelli appena fa questo Sulla storia dei 50 mila euro, fermatasi mi chiama: ‘Signor Saladino veda nei depositi di Saladino, cercherà di dare che questo vuole i soldi, io voglio le una mano Luigi Franzinelli facendo sti- garanzie, voglio sapere se questo è pulare un contratto di sponsorizzazione quotato politicamente, anche se non tra la Fri-el e la cooperativa Italservis di acchiana (viene eletto, ndr) gli danno Vito Martino. “Saladino, si è tenuto i sol- un posto istituzionale’, mi ha detto: di – dice Franzinelli a Martino - ma glieli ‘la palla a lei ora passa’, ed io che Lo schema prevedeva che la Fri-el ver- poi li soldi un mi li vonnu dare cchiù… scontano sui suoi averi no! Di là sanno cosa ho fatto? La sera prendo e me sasse 50 mila euro alla società di Saladi- si chissi poi di ccà… e si chissi poi me che devo pagare …inc…. il contratto è ne vado da D’Alì, piglia e mi chia- no che avrebbe dovuto emettere fattura. la negano… io vogghiu carte scritte, e predisposto”. ma lui. Mi ha detto ‘dove sei?’ gli ho Ma Saladino restituirà alla Fri-el 25 mila st’iornu e domani’ e di sutta e di ncapu… Dopo una lunga rincorsa Martino riceve- detto: ‘da D’Alì!’ mi ha detto: ‘tutto euro, tenendosi il resto. Una decisione una tranche è tornata indietro e una tran- rà un bonifico da 30 mila euro dalla Fri- a posto? E tu come mai qua?’ gli ho che rompe il legame con Martino. che è rimasta a lui ferma e mi diceva: ‘te el. Il 16 marzo 2007 lo apprende diretta- detto: ‘scusami, ma tu da quanti anni MARTINO: “…come si è rotto il gio- li do’, non è che me li negava, mi diceva mente dal direttore della banca: è che lo conosci?’ ‘Politicamente cattolo? Che io mi candido e riesco ad no… mentre andava passando… ad un adesso’. Gli ho detto: ‘io lo conosco ottenere dalla mia candidatura una spon- certo punto ho parlato con Franzelli, gli DIRETTORE: minchia sono qua! da quando ero piccolo’ e la differen- sorizzazione di 50.000 euro dalla… so- ho detto: ‘facciamo una cosa, risolviamo MARTINO: che mi stai dicendo?! za è tanta, senza dirgli niente a lui, cietà madre, siccome io non ho nessun tutte cose, perché io non è che mi posso DIRETTORE: aspetta vediamo quando il motivo, chiama D’Alì parla…. E contratto, abbiamo parlato con lui (Sa- andare ad ammazzare con lui, perché poi sono arrivati, aspetta, aspetta vado a chiudermi in una stanza con ladino, ndr): ‘fatteli arrivare sul conto mi conosco, lasciamogli conto anticipo MARTINO: Che mi stai dicendo?!! mi uno di Marsala ed un altro che sono e poi vediamo…’…ma se era lui… ma veramente per come è… e poi quando stai facendo felice!! quasi, quasi non ci quelli che diciamo… vengono chia- meno male perché dovevamo fare tante è… regoliamo tutta la mia posizione… credevo mati in gergo…una specie di quelli cose insieme, meno male! Appena ar- e abbiamo deciso in questa maniera, da DIRETTORE: hei Vito! Vito! Guarda che sono nelle stanze dei bottoni che riva… aspetta, non è che se li è rubati allora noi… le cose vanno…”. sono arrivati questa mattina, fratello 16 decidono le cose va bene! atte… ecco perché ti dico è cretino, non Quindi attende altre entrate per saldare marzo UOMO: consiglieri! è che lui me li ha negati, me li ha ruba- il debito. Ma Saladino, secondo il con- MARTINO: quant’è, trenta? SALADINO: ah? ti, siccome è malefico… cosa abbiamo sigliere, non era stato un buon galop- DIRETTORE: Sì trenta precisi infatti io UOMO: consiglieri! detto noi per giustificare questi soldi, pino. non ho...non..non.. io fino a mercoledì SALADINO: una specie…no! Non che siccome lui sta lavorando per questa MARTINO: noi in periodo di cam- l’ho controllato e non c’era ieri io non consigliori, un’altra parola…inc… al- ditta, questa ditta gli dovrà dei soldi, in pagna elettorale, discorsi fatti, tutte sono stato tutto il giorno e stamattina non lora mi hanno detto: ‘gli dici all’amico questa fase gli anticipa dei soldi, poi ni cose precise… a Salemi mi spuntano l’avevo controllato, stamattina, minchia tuo di non fare sacrifici perché viene la videmu nuavutri… minchia appena 20 voti, ma dimmelo che…che stai un grande sei! aspetta sto uscendo e ci triturato e non ha dove andare’. sono arrivati questi soldi…’e si chissi annegando nel mare…che… mentre prendiamo un caffè, dai ciao, ciao.

edizionestraordinaria 34 martedì 24 febbraio 2009 l’intervista

Il capo della Mobile Linares: “In città gli uomini d’onore vivono nei salotti” “Niente pizzo né pentiti: ecco perché a Trapani la mafia è diversa”

“Quella di Trapani è una mafia sistemica, non si chiede il ‘piz- inpillole zo’ ai commercianti, si chiede un P ‘contributo’ o si chiede di essere Qui la mafia Cosa nostra inseriti nella produzione. È un si- Arena: “Con piano stema mutualistico che segue una parla con uomini da queste parti rigida ortodossia dei comporta- energetico menti”. Giuseppe Linares dirige delle istituzioni, è un catalizzatore contrasto ai boss” la squadra mobile di Trapani dal fa spostare prefetti, sociale: è come 1996. Ha condotto tutte le più “La vicenda conforta la re- importanti operazioni antimafia ammazza in modo appartenere cente azione della Regione degli ultimi anni compresa anche che, proprio per scongiurare l’operazione “Eolo”. E ha un’idea diverso a un club esclusivo questi rischi, ha stabilito - in testa: la mafia del Trapanese è con il piano energetico am- bientale - regole semplici e profondamente diversa da quella stessi mafiosi. trasparenti per scoraggiare di Palermo. Ma la mafia di cui parliamo sta I numeri chi persegue interessi me- Così sono pochissimi i pentiti di soprattutto nello strato medio del- ramentre speculativi e per mafia del Trapanese e Linares la società. Un fenomeno sul quale dell’eolico contrastare chi intende co- racconta come, invece, si è venu- non sono state accese abbastanza struire sull’energia pulita ta a creare un’altra figura: i pro- luci. “S’è fatto di meno perché se nel mondo illeciti affari”. Giuseppe Are- fessionisti dichiaranti. “Noi non n’è parlato di meno. E mentre a na, componente della com- Palermo sono arrivati i successi missione ambiente dell’Ars, abbiamo collaboratori – spiega il e in Italia commenta con queste paro- capo della mobile - ma imprendi- della magistratura e delle forze le l’operazione. tori che rendono dichiarazioni. In dell’ordine che hanno fatto dire particolar modo i liberi professio- come Cosa nostra fosse in diffi- Legambiente: nisti”. Ma chi confessa è una vera coltà, a Trapani tutto è stabile”. rarità, perché i trapanesi “non Una mafia atavica che sa fare “In Sicilia parlano, è un dato di fatto, figlio affari. “A Trapani la borghesia è regole carenti” del processo di secolarizzazione, permeabile molto più che a Pa- della sacralità. Mafiosi trapane- lermo. La mafia vive nei salotti, “L’eolico è un business van- si, intercettati, dicono: ‘Dentro nelle famiglie, ed è sempre stato taggioso e non stupisce quindi questa macchina siamo tutti in- così”. Un’adesione a Cosa nostra l’interesse della criminalità nocenti’”. Ma c’è anche una dose vista come fatto ‘normale’ perché organizzata in uno dei setto- di umiltà rispetto ai ‘palermita- “la mafia è un catalizzatore socia- ri portanti dell’economia del ni’. “È capitato nelle indagini – le. È come appartenere a un club futuro. A rendere poi il gioco più facile in Sicilia è il con- continua - di sentire i capimafia esclusivo: tutti lo sanno e per loro testo particolarmente privo rimproverare chi si faceva vedere le porte sono sempre aperte”. Un di regole, legato in massima troppo. E l’invito era a non esse- organizzazione in grado di fare parte alla discrezionalità degli re troppo appariscenti, ‘la gente i conti a monte e di sapere dove amministratori”. Così Mimmo vede e parla, qui dobbiamo man- spostare le sue mani, infiltrata Fontana, presidente di Le- giare tutti’ si raccomandava il così bene nei palazzo al punto gambiente Sicilia, commenta capomafia”. Un processo che lo di lavorare sugli stessi bandi che gli arresti effettuati nell’ambi- to dell’operazione “Eolo”. stesso Linares definisce di “me- poi si aggiudicheranno. “Sanno smerizzazione”, come un’ipnosi quel che fanno. Per estorsione che finisce per autoconvincere gli uno becca sette anni, per truf- edizionestraordinaria l’intervista martedì 24 febbraio 2009 35

con le mani in mano e Linares snocciola i risultati: “Quattro leBrevi aziende di calcestruzzi su 4 se- B questrate a Trapani; undici stazio- ni appaltanti indagate; due depu- Musumeci tati regionali e un vicepresidente della Regione arrestati. Abbiamo “Intervengano Parlamento e Ars” scoperto gli interessi della mafia nell’agricoltura, nel turismo, nel- la grande distribuzione, negli ap- palti e ora anche nell’eolico”. E una sensazione, confessa Linares: quella di essere accerchiati. “Qui c’è un rigido controllo del cor- po sociale, anche il preside della scuola, per dire, potrebbe essere un mafioso ma non si sa”. Ma il capo della mobile tiene a speci- L’eurodeputato Nello Musumeci, vicesegretario nazionale de La ficare che non si vuole crimina- Destra, ha affermato: “Quando a dicembre denunciammo l’infiltra- lizzare l’intero sistema produtti- zione mafiosa nel mercato dell’eolico, coniando il termine ‘eolo- vo trapanese anche se l’andazzo mafia’, abbiamo richiesto l’intervento delle commissioni antimafia, nazionale e regionale, per affrontare questa grave minaccia all’eco- sembra quello descritto dalle pa- nomia siciliana. Dopo la brillante operazione a Trapani, rinnoviamo role di un mafioso che lui stesso quell’invito”. fa al massimo arriva a due. Qui cita: “Fino a quando ci sarà una la mafia parla con uomini delle donna a figliare questa cosa non La polemica istituzioni, fa spostare prefetti, finirà mai”. E a questa espressio- ammazza in modo diverso. In ne, invece, si può contrapporre Scambio di querele fra Sgarbi e la Cgil una precedente indagine è stato la risposta di Giuseppe Linares Botta e risposta con querele fra il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, e la scoperto come alcuni boss vole- a Carlo Azeglio Ciampi, ai tem- Cgil. Per Sgarbi sono “diffamatorie” le dichiarazioni della segretaria della vano fare fuori una persona, ma pi presidente della Repubblica, Cgil di Trapani, Mimma Argurio, che aveva parlato delle “commistioni tra non sparando, dicevano ‘vediamo in visita a Trapani: “Presidente, mafia e politica” a Salemi. “Sarà querelata - annuncia il sindaco -. Io sono stato l’unico sindaco che ha denunciato le pale eoliche e lei si permette di come possiamo mascariarlo’. Un è come il film ‘Fuga per la vitto- dire che la mafia è a Salemi? Non posso tollerare che la Cgil, che in questa sistema che funziona per sottoin- ria’: stavamo perdendo tre a zero, inchiesta ha un esponente ammanettato, infanghi Salemi e i suoi abitanti”. siemi legati da punti di conver- ora siamo tre a tre e il pubblico Durissimo il segretario regionale della Cgil, Italo Tripi, che ha annuncia- genza al punto da esserne invasa sta cominciando, timidamente, a to a sua volta querela: “Quando parla della Cgil, che ha avuto numerosi la società tutta”. fare il tifo per noi”. esponenti assassinati dalla mafia, il sindaco di Salemi deve sciacquarsi la Ma gli inquirenti non sono stati A. C. bocca”. 115 10 mila megawatt milioni di euro È la produzione di energia dei parchi eolici nel mon- È il costo stimato in Italia per realizzare una centrale do nel 2008. Le prime rilevazioni risalgono al 1997: di 10 MW allacciata alla rete in AT, mentre per una quell'anno la produzione ero di poco superiore ai 9 centrale allacciata alla rete di MT (3-4 MW) il costo mila megawatt. Secondo alcune stime, la crescita rag- si comprime tra 0,9 e 1,2 milioni di euro al mega- giungerà i 170 mila MW nel 2010. watt. 1,5 139 produzione% energia richieste in Sicilia La fonte eolica rappresenta ancora una piccola percen- Nell’isola l’eolico conosce un vero e proprio boom. In tuale del totale della produzione di energia nel mondo: base ai dati di Terna, in Sicilia viene prodotto il 21,2% ma visti i tassi di crescita si prevede che già alla fine di del totale di energia eolica del Paese. Un business che quest’anno la percentuale sarà del 2%. non è sfuggito all’attenzione delle cosche mafiose

edizionestraordinaria 38 martedì 24 febbraio 2009 il magistrato

De Francisci: “Ciò che accade nel Trapanese ha come riferimento Messina Denaro” “Nella città immobile facili i contatti con la mafia”

d i Andrea Cottone

Ignazio De Francisci, procurato- Qui è molto più ampia re aggiunto alla Dda di Palermo, l’area di contiguità torna a occuparsi – anche se ‘pro- tempore’, precisa – dei fatti del intorno a Cosa nostra Trapanese, dopo aver condotto le indagini nel mandamento dal ‘91 telefonate intercettate. Un ddl del al ‘99. Da profondo conoscitore governo propone una severa stret- della realtà del territorio, delinea i ta alle intercettazioni, escludendo, tratti di differenza con Palermo che però, le indagini per mafia. Finirà “nel bene e nel male ha avuto un che i magistrati contesteranno più riscatto maggiore”. In termini di spesso il 416 bis (associazione “effetto a lungo a termine – spiega mafiosa) per condurre indagini più il procuratore De Francisci – hanno lunghe e approfondite? “Obiettiva- avuto un risultato maggiore le due mente ci saranno casi-limite – ri- stragi di Palermo, rispetto a quelle sponde il procuratore aggiunto – di Pizzo Lungo e all’omicidio di magari all’inizio un indagato non Giangiacomo Ciaccio Montalto”. sarà iscritto nel registro con questa Ma anche qui ,“è una questione di ipotesi di reato, ma dopo, per pro- sfumature. Trapani, diciamo, è più seguire le indagini, magari sì. È un immobile”. A Palermo si sono vi- rischio possibile, sta alla prudenza sti progressi “nella crescita cultu- del pm”. Un’iniziativa legislativa rale, nelle scuole, nei movimenti” che, in ogni caso, secondo il pro- che, pur essendo d’élite, “riescono curatore incide. “Dico che una nor- a incidere alla lunga”. Qualcosa mativa che riduce i poteri del pm che, ancora, a Trapani non si vede. nell’ascolto delle intercettazioni Forse anche perché “l’area di con- genera, comunque, un abbassa- tiguità è molto più ampia – spiega mento della prevenzione penale. De Francisci – e quindi più facile Il superboss? Meno poteri per i pm Meno poteri significa meno inda- avere contatti con uomini di Cosa Ha pochi sulle intercettazioni gini e meno penetranti”. Mentre nostra”. Un margine di divisione invece si sarebbero potuti “ridurre del campo che non appare così net- fiancheggiatori, ridurranno gli effetti negativi dei poteri del pm to, quando invece non appare come nei confronti di persone estranee al “un unico campo”. Quello che può la latitanza è blindata la prevenzione procedimento”. Il riferimento è alla risultare fondamentale, semmai, è pubblicazione di quelle conversa- la “volontà politica” di sconfiggere anche dall’indagine Eolo, lo sce- zioni che non hanno direttamente a questi legami. “Ci vogliono forze nario è abitato anche da uno strato che fare con le indagini. “Gli abusi dell’ordine efficienti, non prive di professionisti e politici che, per ci sono stati, da parte di tutti: magi- di mezzi, una magistratura attiva quanto non penalmente perseguibi- strati, forze dell’ordine, giornalisti, nell’inseguire la quotidianità e che li, risultano coinvolti nelle vicende con la pubblicazione di conversa- lavori anche in prospettiva. Una finite al centro delle indagini. “Bi- zioni che andavano al di là dei fatti Dda coesa, efficiente, con tanti gio- sogna stare attenti però – avverte di indagine. Così, con la scusa di vani che credono nel loro lavoro”. De Francisci – a leggere le inter- salvaguardare la privacy di terzi, si Tutto ciò che accade nel Trapanese cettazioni non badando al contesto. toglie tutto. Poi prevedere la galera ha sempre un riferimento a Matteo Un amministratore, per dire, è inte- per i giornalisti sembra qualcosa di Messina Denaro, ancora impren- ressato a far crescere il bilancio del medievale. Ha un sapore ‘puniti- dibile, anche perché sono pochi i Comune, per cui ogni nuovo inse- vo’”. Una sua idea, però, Ignazio sospettati di favorire la sua latitan- diamento produttivo è benvenuto. De Francisci ce l’ha: “Ci sarebbe za. “Per lo più si tratta di parenti Ma questo non significa incorrere bisogno di meccanismi agili piutto- stretti, non ci sono tante teste da in un reato”. sto che stare appresso alle bobine. tagliare - afferma il procuratore Ciò che ha consentito agli investi- Capire dove il sistema non funzio- aggiunto – una latitanza ‘blinda- gatori di svelare le trame sul parco na. Se alcune intercettazioni non ta’, compartimentata”. Ma oltre ai eolico di Mazara del Vallo sono sta- sono inerenti alle indagini, vanno boss della mafia, come si evince L’omicidio Ciaccio Montalto te le cimici piazzate nelle auto e le distrutte. Subito e per sempre”.

edizionestraordinaria 40 martedì 24 febbraio 2009 il sindaco

L’ affondo del sindaco: “Non è un caso che sorgano solo al Sud” Sgarbi: “Le pale eoliche nuovo simbolo della mafia” d i Accursio Sabella Ancora l’antimafia... città come Salemi e tutto il suo territorio che attingono alla politica. E con sempre “Certo. In Sicilia in alcuni casi si assiste riferendosi a vicende vecchie, degli anni meno forza. Come ha detto Piero Grasso, “Ma quale coppola, quale lupara...il vero a cose paradossali. Come se si preferisse ‘70. A quello mi riferivo. Invece la ma- sono individui che agiscono in un siste- simbolo della mafia in Sicilia sono le pale recuperare 2000 euro di una richiesta di fia, o ciò che resta, ormai va rintracciata ma destrutturato. L’ultimo baluardo della eoliche”. Vittorio Sgarbi ne era convin- pizzo da parte di un mafioso, piuttosto nell’intreccio tra politica locale e politica mafia, quella vera, è proprio nei business to già nel giorno del suo insediamento. che fermare un uomo non riconosciuto europea. Le truffe all’Ue e questi impianti finanziati dall’Europa. Per fortuna, in Adesso, il sindaco di Salemi, dopo la no- come mafioso che, però, stupra una bam- eolici sono spesso un modo per riciclare il questo caso, la magistratura ha capito che tizia di otto arresti nel Trapanese, rilancia: bina davanti a tutti”. denaro dell’organizzazione criminale”. bisognava intervenire per colpire qualco- “L’ultimo baluardo della mafia è lì. È il sa di ‘nuovo’ e non cercare ciò che non momento che se ne accorga anche la co- Si è sentito solo in questa Lei non solo ha affermato queste c’è più”. siddetta ‘antimafia’”. battaglia? cose in tempi non sospetti, ma ha Qualche giorno fa, tra l’altro, Sgarbi si era “Sì. E sono incazzato. Perché quella del- anche denunciato in Procura pre- Lei parla di una mafia in un certo recato dal procuratore di Marsala Alber- la lotta all’eolico era un’occasione unica sunte illegalità. Quale impulso cre- senso “nuova”. Eppure l’operazio- to Di Pisa per informarlo “di una serie di per sferrare un attacco reale ed efficace de che le sue parole abbiano dato ne di oggi ha svelato un “classico” anomalie riguardanti la realizzazione di a Cosa nostra. Ma in molti preferiscono all’operazione di oggi? intreccio di politica-appalti-ammi- impianti eolici nel territorio”. le parole. Mi considerano un turista. Mi “La denuncia alla Procura di Marsala, in nistrazioni locali. E, per di più, nel E i fatti gli hanno dato ragione in manie- hanno seguito solo il sindaco di Ro- realtà, è stata solo l’ultima delle mie azio- territorio dell’ultimo boss latitan- ra eclatante: l’operazione di carabinieri e sario Crocetta e il presidente della Regio- ni in questo senso. Già più volte, attraver- te, Messina Denaro. polizia ha svelato infatti un vero e proprio ne Raffaele Lombardo”. so i miei interventi sui giornali, ho sottoli- “Che dietro a questi affari ci sia Messina sistema che si basava su truffe, appalti neato i rischi legati agli affari dell’eolico. Denaro, può sembrare ovvio e banale. truccati, corruzioni e connivenze tra il po- Eppure, lei a più riprese ha detto di E l’antimafia vera, quella giudiziaria, che Ma quello che voglio dire è che, oggi, tere politico e quello mafioso. Conniven- non aver mai ricevuto segnali del- agisce e non si affida solo alle parole, ne il mafioso non è quello dipinto da una ze che trovavano linfa nel business dei la presenza della mafia in Sicilia. ha evidentemente tenuto conto”. certa retorica. Il vero mafioso, oggi, parchi eolici, proprio nella zona intorno a Cosa l’ha portata invece a indivi- non lo conosci. E questo tipo di affari Salemi, tra Mazara del Vallo e Castelve- duare in questo business l’attività Allora la mafia esiste ancora? potrebbero realizzarsi in qualunque po- trano. La “terra” dell’ultimo boss, Messi- di Cosa nostra? “Bisogna distinguere due piani. C’è la sto nel quale si instauri un rapporto tra na Denaro. “L’errore è stato quello di infangare una mafia e ci sono i mafiosi. Questi ulti- politica locale ed europea per l’utilizzo mi non fanno altro che far sopravvivere fraudolento delle somme dell’Ue. Le Sindaco, mafia e pale eoliche. comportamenti e tenere in piedi cosche pare un caso che, in Italia, le pale sor- Lo aveva detto… gano solo in Sicilia, Calabria, Campania “Sì, lo avevo detto e tutti mi hanno at- e Puglia?”. taccato. A cominciare dall’antimafia che preferisce le parole e la retorica. Mentre Lei crede che questi arresti possano i fatti sono esattamente per come li ho portare alla verifica e, in certi casi, descritti io. Io che, forse, non sono un Sì, lo avevo detto allo smantellamento degli impianti professionista dell’antimafia, ma un dilet- esistenti? O, quantomeno, rallen- tante. E me ne vanto”. e tutti mi hanno tare la nascita di quelli nuovi? “Lo spero. Almeno mi auguro attaccato. che vengano effettuate veri- A cominciare fiche serie per appurare se e quanto producano questi im- dall’antimafia pianti che rappresentano una ferita alla memoria e alle bel- lezze di un paesaggio. Se la produzione è insufficiente, è giusto che vengano, come dice lei, smantellati. Ma al di là del discorso sull’efficacia degli im- pianti, continuo a dire che que- sti rappresentano, ormai, il vero simbolo della mafia in Sicilia”.

Insomma, le pale al posto della coppola e della lupara? “Esatto. Direi proprio che oggi è così. E gli ultimi arresti ne sono solo la dimostra- zione”.

edizionestraordinaria 42 martedì 24 febbraio 2009 l’assessore

L’assessore all’Industria avvia controlli sui progetti in attesa di un via libera Gianni blocca le autorizzazioni Solo qualche mese fa aveva frenato capire se fra questi ve ne sia qual- d'Orléans l'Mpa aveva più volte tipo finanziario”. Ma in quell'oc- lo schieramento anti-energia eoli- cuno presentato dalle aziende coin- manifestato una posizione critica casione a rispondergli, seppur ca, ma subito dopo la retata non ha volte nelle indagini della Direzione nei confronti della produzione di indirettamente, era stato proprio avuto dubbi: l'assessore regionale distrettuale antimafia di Palermo. elettricità dal vento, dopo le ultime Gianni: “Una cosa – ha dichiarato all'Industria Pippo Gianni ha bloc- “Da un primo controllo – specifi- Regionali il governatore è sceso in a metà gennaio al sito www.ilo- cato il rilascio di qualsiasi autoriz- cano dalla Regione – non risulta campo in prima persona. vesicilia.info – è certa. L’eolico zazione alle imprese destinatarie che, ad oggi, siano state rilasciate Prima ha rotto gli indugi facendo non si tocca: bisognerà scegliere dei provvedimenti della magistra- autorizzazioni alle imprese sotto da sponda alle denunce di Vitto- con attenzione i luoghi per gli in- tura, per evitare che al danno si inchiesta, né che abbiano goduto di rio Sgarbi, poi prendendo posi- sediamenti dei campi eolici, ma aggiunga la beffa di finanziamenti finanziamenti regionali”. zione apertamente: “Le pale eo- per legge non è possibile bloccare pubblici per le imprese finite sotto È una lunga telenovela, la storia dei liche – ha detto Lombardo a metà nulla”. Insomma: verifiche sì, ma inchiesta. Lo stop – deciso “in via rapporti fra il governo regionale e dicembre - sono una vera e pro- solo per evitare infiltrazioni ma- cautelare e in attesa di chiarimen- l'energia eolica. Una vicenda che pria violenza contro il territorio”. fiose o cattivo impatto ambienta- ti” - cammina parallelamente alle affonda le proprie radici nei primi Non solo: per Lombardo “non c'è le. La riconversione della Sicilia prime verifiche da parte della Re- mesi del secondo governo Cuffa- alcun vantaggio, perché l'eolico all'energia pulita, pur fra le diver- gione: i controlli riguardano i pro- ro: ma se già prima dell'elezione non sostituisce l'energia tradizio- genze di idee interne alla giunta, getti in attesa di autorizzazione, per di Raffaele Lombardo a Palazzo nale e non dà alcun vantaggio di per il momento non si blocca.

edizionestraordinaria 44 martedì 24 febbraio 2009 le aziende

Il pioniere dell’ eolico nell’Isola invita a evitare “facili generalizzazioni” Moncada: “L’ emotività rischia di danneggiare le realtà sane” d i Roberto Benigno

Niente facili generalizzazioni che possono danneggiare chi fa impre- sa onestamente e soprattutto pren- dendo le distanze dalla criminalità organizzata. L’amministratore del Noi la mafia l’abbiamo gruppo Moncada Energy di Agri- gento, Salvatore Moncada, rassi- denunziata, abbiamo cura l’assessore regionale all’In- fatto arrestare dustria, Pippo Gianni, di avere già dato mandato ai propri legali di uomini d’onore presentare un circostanziato espo- sto alla Procura della Repubblica esponendoci in prima sulle anomalie nella gestione delle persona e ricevendo autorizzazioni nel settore dell’ener- gia eolica. protezione dallo Stato Il pioniere dell’eolico in Sicilia ha pubblicato a pagamento sui quoti- diani una lettera aperta dal titolo parchi eolici, proprio nel periodo “Non inquinate la nostra energia”, in cui eravamo sotto scorta. Tutto a seguito delle “forti reazioni emo- ciò a conferma ulteriore e inequi- tive provocate dalle ultime vicende vocabile della nostra distanza da di cronaca che, sommate al grave questi ambienti”. immobilismo del sistema legato Sulla stessa lunghezza d’onda di agli iter autorizzativi, rischiano di Moncada il presidente di Confin- vanificare il lavoro di chi, come il dustria e vicepresidente nostro gruppo, con grandi sforzi ha di Confindustria Sicilia, Giuseppe prodotto negli ultimi anni nuove Catanzaro: “In Sicilia - dice - non occasioni di sviluppo per il terri- si può, su fatti di mafia, generaliz- torio, creando centinaia di posti zare, perché è proprio questo che di lavoro”. Moncada ricorda che serve ai mafiosi. Il valore sociale il suo gruppo, con una potenza in- ed economico dell’inchiesta che stallata di 105,3 Mw, rappresenta ha portato ad arresti nel settore l’unica società siciliana di grandi Il vicepresidente ma persona e ricevendo protezione dell’eolico deve diventare un valo- dimensioni a operare a livello na- dallo Stato. Ci aspettiamo lo stesso re positivo e di sostegno per, una zionale e internazionale nei settori di Confindustria Sicilia da tutti coloro che sono realmente volta per tutte, finirla con parassiti dell’eolico, del fotovoltaico, delle interessati a combattere la mafia; della peggiore specie che cercano biomasse e della geotermia. E sono Giuseppe Catanzaro: denunce circostanziate e non ge- di conquistare posizioni usando pronti investimenti per 320 milioni se si generalizza nerici proclami che danneggiano la scorciatoie, compresa quella della di euro, coperti, per scelta, esclusi- Sicilia, utili solo ai fini elettorali di mafia, vero e proprio cancro per vamente da capitali privati. “Affer- si fa il gioco chi li pronuncia, e non ai siciliani l’economia. Abbiamo apprezzato miamo con orgoglio – dice Mon- che vogliono la crescita economica le attenzioni tempestive dell’as- cada – che tali iniziative denotano di Cosa nostra del proprio territorio. Forse qual- sessore all’Industria Pippo Gianni, il differente approccio tra chi cerca cuno – si chiede l’imprenditore – si che ci auguriamo saprà da questa di cogliere un’opportunità specu- lizzate, senza contare i 300 addetti aspettava che la mafia non avreb- negativa esperienza affermare un lativa e chi, invece, svolge la pro- dell’indotto. Moncada vuole “evi- be puntato su attività di decine di principio: le autorizzazioni devono pria attività con un’ottica di lungo denziare quanto profondamente er- milioni di euro quando non si la- essere rilasciate, anche con esito periodo, volta alla realizzazione di rato sia l’atteggiamento di chi, con scia scappare neanche le mercerie? negativo, entro i termini previsti un progetto di stabilità e solidità generalizzazioni calunniose, cerchi Evidentemente questo qualcuno dalla legge. Anche questo concorre della propria impresa”. La filiera di travolgere tutti coloro che hanno era poco attento, o era troppo im- a impedire alla mafia di fare affa- integrata, progettata, costruita e investito nel settore dell’energia pegnato in interviste, passerelle o ri e mortificare tutto e tutti. Non è gestita da Moncada con continua eolica in Sicilia”. serate mondane dove far sentire il possibile pensare di generalizzare e produzione e manutenzione, assor- Quanto alla mafia, Moncada affer- proprio linguaggio volgare. Una danneggiare un processo di moder- be già 200 addetti e sono in corso ma con orgoglio: “L’abbiamo de- cosa è certa – conclude Moncada nizzazione che proprio nell’energia le selezioni a livello nazionale per nunziata, abbiamo fatto arrestare –: noi gli attentati li abbiamo subi- trova una rilevante innovazione del assumere altre 250 figure specia- uomini d’onore esponendoci in pri- ti, durante la costruzione dei nostri tessuto produttivo siciliano”.

edizionestraordinaria 46 martedì 24 febbraio 2009 il delitto

Giallo sull’ esecuzione del camionista Giuseppe Petruso Dietro l’ omicidio di Borgetto la pista di una vecchia denuncia

Persona tranquilla, onesto lavora- tore, padre affettuoso di due figli, incensurato. Perché un uomo così, apparentemente senza macchia né peccato, deve morire ammazzato a colpi di fucile? Eppure è successo. I killer hanno atteso che Giuseppe Petruso, 49 anni, uscisse di casa in via Lo Iacono, a Borgetto, e gli hanno sparato con un fucile carica- to a pallettoni. Un'esecuzione senza alcun testimone. Le uniche persone che si trovavano in zona al momen- to del delitto erano i familiari. Han- no sentito i colpi e hanno tentato di soccorrere il padre. Poi, la corsa, disperata quanto inutile, all'ospe- dale di Partinico. Il giallo passa in mano ai carabinieri del gruppo di , coordinati dal colonnel- lo Pietro Salsano e dal comandan- te Giulio Pini, che in questi mesi stanno rivoltando come un calzino un'ampia fetta di territorio a cavallo tra le province di Trapani e Palermo. Paesi ad alta densità mafiosa, tra cui Borgetto. Borgetto, appunto. Un delitto come quello di Petruso, commesso da un'altra parte, avrebbe avuto mille possibili spiegazioni. A Borgetto In questa pagina Giuseppe Petruso diventano mille più una: la mafia. e la scena del delitto Una questione personale, un dissi- dio per motivi banali, una lite, una questione di soldi o sentimentale. Solo un mese fa il fratello della vittima Il ventaglio di possibilità è ampio. “Nulla può essere escluso, compre- aveva segnalato ai carabinieri l’incendio so che ci sia dietro la mano di qual- che boss”, dice uno degli inquiren- della sua Alfa 147, posteggiata in paese ti. Per ora, però, la pista è debole. Nessuna frequentazione pericolosa, nessuna relazione chiacchierata, a Borgetto. A Partinico è dintorni A Partinico e dintorni è normale nessuna voce circolava in paese su non passa giorno che qualcuno non vedere un'auto bruciata, ma norma- Giuseppe Petruso, autista di una dit- esca di casa per andare a lavoro e si le (una normalità folle) è diventato ta di movimento terra. Che questa ritrovi davanti un rottame distrutto pure ammazzare la gente. O tentare normalità nasconda qualcosa sotto- dalle fiamme. Una cosa normale, da di ammazzarla. Il 18 ottobre scorso traccia? Il “sì” di alcuni investigato- queste parti, un segno del capillare il boss di Borgetto, Nicolò Salto, 53 ri, almeno su questo fronte, è netto. controllo del territorio. Se, però, un anni, è stato ferito con quattro colpi E hanno iniziato a scavare nella vita mese dopo alla persona a cui hanno di pistola, due alle gambe e due alla privata di Petruso, sentendo familia- bruciato la macchina ammazzano il schiena. È vivo per miracolo. Salto ri, parenti e i primi amici. È saltato fratello, il campanello d'allarme ini- era uscito da pochi mesi dal carcere fuori un particolare. I carabinieri zia a suonare. E pure forte. C'è un dove ha scontato una condanna a un- hanno rispolverato una denuncia collegamento fra l'incendio dell'auto dici anni. È solo l'ultimo episodio di del fratello della vittima al quale un e il delitto? Il primo potrebbe essere una lunga guerra di mafia che a metà mese fa era stata bruciata la mac- stato un avvertimento, inascoltato, a gennaio è stata ricostruita dai carabi- china, un'Alfa 147, parcheggiata cui è seguita l'esecuzione? nieri nell'inchiesta Chartago che ha edizionestraordinaria il delitto martedì 24 febbraio 2009 47

Gli altri omicidi

Mario Rappa - giugno 2005 Maurizio Lo Iacono - ottobre 2005 Giuseppe e Giampaolo Riina - febbraio 2008

Sopra la scena dell’agguato del 18 ottobre 2008 a Nicolò Salto

sfuggito alla cattura. Nel mandamento la tensione è altissima: Spazzati via, in un colpo solo, tutti gli uomini a cui Messina Denaro e gli omicidi sono frequenti, da quello Raccuglia volevano affidare le sor- ti del mandamento. Chi comanda di Mario Rappa all’ agguato fallito a Salto ora? Le vecchie famiglie starebbe- ro tornando in gioco. I Fardazza di Partinico su tutti. I fratelli Vito e azzerato il mandamento di Partinico, gio 2007), Giuseppe Lo Baido (13 Leonardo Vitale sono detenuti al 41 storicamente in grande fibrillazione. luglio 2007), Antonino Giambrone bis, ma qualcuno a loro molto vici- Un mandamento dove gli equilibri (31 ottobre 2007), i fratelli Giu- no si sarebbe mosso, sfruttandone generali di Cosa nostra vanno a far- seppe e Giampaolo Riina (febbraio il cognome eccellente. In campo, si benedire. L'ultimo grande scontro 2008). A metà gennaio sono finiti in dunque, ci sarebbero nuovi boss. ha visto i Salto-Corrao, appoggiati carcere i presunti colonnelli e solda- E non solo quelli del gruppo Salto- dai superlatitanti Mimmo Raccuglia ti di questa guerra: Gaspare e Giu- Raccuglia-Messina Denaro. Anche i e Matteo Messina Denaro, scannar- seppe Bacarella, Pietro Brugnano, loro avversari si sono mossi. Lo di- si con i Nania-Giambrone che nel- Salvatore Corrao, Francesco e Giu- mostra il tentato omicidio di Nicolò la loro corsa al potere avevano una seppe D’Amico, Andrea D’Arrigo, Salto. E se anche il delitto di Petruso spalla d'eccezione: Salvatore Lo Giuseppe Giambrone, Salvatore La fosse un segnale che la guerra non Piccolo. Per le strade sono rimasti Puma, Vincenzo Carlo Lombardo, è finita? Finora nessun elemento ha i cadaveri di Mario Rappa (giugno Santo Musso, Antonino e Francesco confermato questa ipotesi, ma i ca- 2005), Maurizio Lo Iacono (3 otto- Nania, Alessandro, Antonio e Nico- rabinieri continuano ad indagare. bre 2005), Antonino Frisella (mag- lò Salto. Mimmo Raccuglia è il solo R. L. V.