SERVIZI Giuseppe Sangiorgi Speciale XV legislatura

Con la fiducia del Parlamento al governo ue documenti politici segnano l’avvio di legislatura. Il primo è il messaggio di si è conclusa la fase che lunedì 15 maggio il presidente della d’avvio della XV legislatura. Un avvio Repubblica ha rivolto al Parlamento riunito Din seduta comune. Il presidente Napolitano è chiamato denso di novità: il risultato elettorale a rappresentare l’unità nazionale in una situazione di aprile scorso ha determinato infatti che egli stesso ha descritto così: “La nuova legislatura si è aperta nel segno di un forte travaglio, a conclusione il cambio della maggioranza politica di un’aspra competizione elettorale, dalla quale gli dalla Casa delle libertà all’Unione opposti schieramenti politici sono emersi entrambi largamente rappresentativi del corpo elettorale. (leggi l’Ulivo allargato) mentre al Quirinale L’assunzione delle responsabilità di governo da parte è salito il senatore Giorgio Napolitano dello schieramento che è, sia pur lievemente, prevalso rappresenta l’espressione naturale del principio al termine del mandato di Carlo Azeglio Ciampi. L’elezione di Franco Marini a presidente del Senato e di Fausto Bertinotti a presidente della Camera completano il nuovo assetto di vertice delle istituzioni del Paese. Il governo Prodi è composto di due vice presidenti, Massimo D’Alema e , che sono anche rispettivamente ministro degli Esteri e ministro dei Beni Culturali, mentre ministro dell’Interno è . Molte altre personalità di prestigio, tra le quali sei donne, ricoprono i diversi incarichi ministeriali. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio è , complessivamente la compagine governativa è formata da 102 esponenti

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maggioritario che l’Italia ha assunto da quasi un anche al riflesso che tutto ciò comporta per le quindicennio come regolatore di una democrazia nostre missioni militari di pace all’estero - sul piano dell’alternanza realmente operante”. interno il presidente della Repubblica ha rivolto un In queste condizioni quale deve essere la direzione forte appello per una maggiore giustizia e coesione di marcia? “La strada maestra per l’Italia - ha detto sociale. Il valore del lavoro, i diritti inviolabili della Napolitano - resta quella dell’impegno europeistico”, persona umana, il miglioramento delle condizioni anche se tale priorità “nulla toglie alla profondità del Mezzogiorno, la ripresa dell’economia, l’ammo- dell’adesione dell’Italia a una visione dei rapporti dernamento delle istituzioni, la sicurezza dei cittadini transatlantici, dei suoi storici legami con gli Stati diventano altrettanti temi sui quali indirizzare gli Uniti d’America e delle relazioni tra Europa e Stati impegni e lo stesso confronto tra le forze politiche Uniti, come cardine di una strategia di alleanze, in una democrazia dell’alternanza finalmente matura nella libera ricerca di approcci comuni ai problemi anche in Italia, assumendo tali temi come terreno più controversi e nella pari dignità”. comune di quella che Napolitano ha auspicato Riaffermata così la collocazione internazionale possa costituire “una necessaria e possibile limpida del Paese e la sua vocazione pacifica - pensiamo convergenza nell’interesse generale”.

Giorgio Napolitano, nato a Napoli Romano Prodi, nato a Scandiano, il 29 giugno del 1925. Nel 1945 Reggio Emilia, il 9 agosto 1939, aderì al partito comunista italiano. laureato in giurisprudenza Laureato in giurisprudenza nel 1947, all’università cattolica del Sacro Cuore fu eletto per la prima volta di Milano nel 1961 ha continuato alla camera dei deputati nel 1953, la carriera accademica divenendo nella circoscrizione Napoli prima assistente, poi professore fino al 1996. Responsabile tra il 1976 associato ed infine, nel 1971, e il 1979 della politica economica professore di economia politica del partito comunista italiano, e industriale alla facoltà di scienze mentre dal 1986 ne diresse politiche dell’università di Bologna. la commissione per la politica E’ stato anche visiting professor estera e le relazioni internazionali; presso la Harvard university dal 1981 al 1986 fu presidente e lo Stanford research institute. del gruppo dei deputati del Partito Ha iniziatio la sua vita politica Comunista alla Camera. Dal 1989 nel 1963, quando fu eletto consigliere al 1992 fu anche parlamentare comunale a Reggio Emilia europeo. Nello stesso 1989 fu ministro per la democrazia cristiana. degli Esteri, carica dalla quale Ministro dell’Industria nel 1978, si dimise successivamente dal 1982 al 1989 è stato presidente al congresso di Rimini. Nel 1992 dell’IRI (Istituto per la ricostruzione fu eletto presidente della camera industriale). Nel 1995 fondò dei deputati. Nel 1996 entra la coalizione dell’“Ulivo”, nella squadra di governo che lo designò come candidato di Romano Prodi come ministro alla presidenza del consiglio dei dell’Interno. Eletto nel 1999 ministri in occasione delle elezioni nelle liste dei democratici di sinistra politiche dell’aprile del 1996. al parlamento europeo, dove ricoprì Ottenuta la fiducia del Parlamento la carica di presidente della AFCO Prodi nel mese di maggio, il suo governo (commissione affari costituzionali). restò in carica fino all’ottobre Il 23 settembre 2005 il Presidente del 1998. Nel marzo del 1999 della Repubblica Carlo Azeglio il Consiglio europeo lo designò Ciampi lo nominò senatore a vita. presidente della commissione Napolitano Il 10 maggio 2006 è stato eletto europea di Bruxelles. undicesimo Presidente Vincitore delle elezioni politiche della Repubblica Italiana dell’aprile 2006, Romano Prodi ha ottenuto il voto di fiducia dal Parlamento Giorgio Romano

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A questa visione del Paese e delle sue prospettive giustizia e coesione sociale indicati dal capo dello ha fatto eco tre giorni più tardi il presidente del Stato. “L’Italia - ha riconosciuto Prodi - vive un consiglio Prodi nel discorso con il quale, giovedì momento di grande difficoltà e incertezza. La nostra 18 maggio al Senato ha presentato il suo governo gente sembra più occupata a difendere il benessere in Parlamento. “Distinzione - ha detto Prodi - non residuo che a costruire per sé e per la collettività è eguale a divisione… Noi realizzeremo il nostro nuove occasioni di sviluppo e di crescita, mentre si programma con l’obiettivo di coinvolgere anche chi allarga l’area delle vecchie e nuove povertà”. non ha dato il suo consenso, non certo con l’intento Nell’analisi del presidente del Consiglio non è di punire chi l’ha negato. Non ci sono nemici, né in mancato il riferimento agli scandali che hanno quest’aula né fuori. Ci sono solo, qui e fuori, italiani scosso il calcio italiano: “C’è una crisi etica che che amano l’Italia come l’amiamo noi, ma che investe la nostra società - ha detto Prodi - e quanto legittimamente coltivano priorità e auspicano scelte è accaduto nel mondo del calcio, uno dei beni collettivi diverse dalle nostre”. a cui gli italiani tengono di più, ci dimostra purtroppo Un Paese da mobilitare, secondo il presidente del che si è abbondantemente superato il livello di guardia”. consiglio, verso quegli stessi obiettivi di maggiore La crisi del pallone come metafora di “un’Italia del wrestling”, dove la competizione e le regole sono Giuliano Amato, nato a Torino una sorta di simulazione, di facciata dietro la quale il 13 maggio 1938, altri poteri e altre intese determinano lo svolgersi si laurea in Giurisprudenza nel 1960 delle cose. alla Scuola superiore Sant’Anna Contro questo declino Prodi propone una ricetta di . La sua avventura politica basata su due ingredienti fondamentali: il primo è comincia nel 1958, quando si iscrive l’essere chiamati tutti “a un impegno straordinario: al Partito socialista, di cui nel 1989 dobbiamo far ripartire l’Italia se vogliamo dare diventerà vicesegretario. Viene eletto risposte adeguate ai tanti problemi che affliggono per la prima volta alla Camera la nostra società”. Il secondo è “una forte scossa nel 1983 e svolge l’incarico sul piano etico” per ripristinare il senso di una di sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri fino al 1987. “cultura della legalità e della responsabilità civica” Ministro del Tesoro dal 1987 al 1989, il cui affievolirsi è stato anch’esso una causa del assolve l’incarico di presidente declino del Paese. del consiglio dei ministri L’obiettivo è quello di riprendere la strada di una dal giugno 1992 all’aprile 1993. moderna economia di mercato rilanciando i processi Dal 1994 al 1997 è stato di sviluppo e al tempo stesso risanando la spesa presidente dell’Autorità garante pubblica. Nel programma di governo presentato della concorrenza e del mercato. alle Camere il presidente del Consiglio ha cercato Ministro delle riforme costituzionali questa sintesi, senza deprimere gli investimenti dal 1998 al 1999 e nuovamente sociali e dando un forte impulso a tutto ciò che è ministro del Tesoro dal 1999 al 2000, viene nominato per la seconda innovazione: nella ricerca, nelle tecnologie, nei modelli volta presidente del consiglio organizzativi, nell’approccio ai diversi problemi del dei ministri dal 26 aprile 2000 Paese. al 19 giugno 2001, assumendo E’ un Paese dai forti contrasti quello che il nuovo anche la titolarità interinale governo si trova di fronte. Un Paese notevolmente del ministero dell’Università e ricerca Amato invecchiato e che non ha investito sui giovani, ha scientifica e tecnologica riconosciuto Prodi. Un Paese con 16 milioni 500 e del ministero degli Affari Esteri. mila pensionati, dei quali quasi un terzo fra i 40 e Nel gennaio del 2002 i 60 anni, una fascia di età che dovrebbe essere Giuliano Amato è stato nominato pienamente lavorativa. A fronte di questo c’è un vicepresidente della convenzione europea, chiamata a disegnare numero esattamente identico di lavoratori nei settori la nuova architettura istituzionale dell’industria e dei servizi. Un rapporto ormai di uno dell’Unione europea. a uno e che tende a squilibrarsi in favore dei Nel Governo Prodi guida pensionati. C’è poi la particolare caratteristica il ministero dell’Interno. dell’economia italiana, con oltre quattro milioni di Giuliano

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Giorgio Napolitano, Franco Marini, Fausto Bertinotti

Il presidente Prodi con i ministri che compongono il suo Governo

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Discorso di insediamento del Ministro dell’Interno Giuliano Amato Nell’assumere l’incarico di ministro dell’Interno, desidero indirizzare alle SS.LL. e al personale dipendente il mio più cordiale saluto. La delicatezza e il rilievo delle funzioni assegnate all’amministrazione dell’Interno, impegnata a garantire su più fronti la sicurezza del Paese e il pieno rispetto delle libertà democratiche e dei diritti di cittadinanza, rende particolar- mente onerosa la responsabilità connessa al ruolo di chi ne assume la guida politica. Mi è di conforto la consapevolezza di poter fare sicuro affidamento sulla luminosa tradizione di servizio che contraddistingue uno dei corpi imprese - il più alto numero d’Europa - con una amministrativi più prestigiosi dello Stato. dimensione media però di 3,8 addetti per impresa Ai prefetti della Repubblica rivolgo, dunque, un che ci colloca all’ultimo posto in Europa. Oltre il 90 particolare pensiero, certo che, come sempre, per cento delle imprese italiane ha meno di dieci saranno all’altezza del difficile e complesso addetti, poi ci sono le fasce delle piccole imprese impegno che li attende nel coniugare sicurezza e di quelle medie mentre le grandi imprese con e coesione sociale, in adesione ai più alti valori oltre 250 addetti sono soltanto tre mila. Un quadro espressi dalla nostra Costituzione. di “capitalismo popolare” che se da un lato è Il loro lavoro, al centro e sul territorio, verrà sinonimo di creatività e di voglia di imprendito- validamente sostenuto dal personale dell’am- rialità, dall’altro deve misurarsi coi parametri ministrazione civile, distintosi in ogni tempo dell’efficienza e della modernizzazione. per competenza, lealtà e attaccamento al La modernizzazione è l’altra sfida del Paese. La novità dovere. è che l’economia italiana si sposta sempre di più Ai servizi di informazione e sicurezza, alle forza da quella reale a quella immateriale. Già oggi il 75 dell’ordine e ai vigili del fuoco - componenti per cento delle imprese italiane opera in attività vitali e insostituibili della vita della nazione - terziarie. Il futuro dell’impresa italiana ha sempre esprimo sincera gratitudine e profondo più i connotati della “internet company” come apprezzamento, mentre mi inchino, commosso attività principale o come principale supporto alla e riconoscente, nel ricordo di coloro che hanno propria attività. La rivoluzione elettronica, la società sacrificato la propria vita nell’adempimento dell’informazione hanno dato l’avvio a modelli del dovere. generali di sviluppo totalmente diversi da quelli A tutti rivolgo il fervido augurio di una attività tradizionali del passato. Non a caso sono i Paesi più serena e proficua nell’interesse superiore del giovani dell’Asia, quelli con minore cultura industriale Paese. tradizionale sulle spalle a correre di più verso Il ministro dell’Interno la nuova economia. Tutto ciò con riflessi sociali, Giuliano Amato antropologici e culturali inediti rispetto al passato. Compito della politica è di assecondare tali processi e di tenerli ancorati a un quadro di garanzie di libertà personali e di democrazia delle istituzioni. La XV legislatura comincia così, con le difficoltà e le incognite descritte ma anche con tutte le straordinarie novità che sono intorno a noi.

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Presidente del Consiglio Romano Prodi Vice Presidente del Consiglio Massimo D’Alema e Francesco Rutelli Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, Enrico Micheli, Fabio Gobbo, Ricardo Franco Levi

Infrastrutture Ministri con portafoglio Ministro: Affari Esteri Sottosegretari: Luigi Meduri, Tommaso Casillo, Ministro: Massimo D’Alema Angelo Capodicasa Sottosegretari: Famiano Crucianelli, Donato di Santo, Trasporti Gianni Vernetti,Vittorio Craxi, Ugo Intini, Patrizia Sentinelli Ministro: Alessandro Bianchi Interno Sottosegretari:Andrea Annunziata, Cesare de Piccol, Ministro: Giuliano Amato Raffaele Gentile Sottosegretari: Marcella Lucidi, , Salute Alessandro Paino, Franco Bonato, Marco Minniti Ministro: Giustizia Sottosegretari: Serafino Zucchelli, Antonio Gaglione, Ministro: Giampaolo Patta Sottosegretari: Luigi Manconi, Alberto Maritati, Beni e Attività Culturali Daniela Melchiorre, , Luigi Ligotti Ministro: Francesco Rutelli Economia e Finanze Sottosegretari: Elena Montecchi, Andrea Marcucci, Ministro:Tommaso Padoa Schioppa Danielle Mazzonis Sottosegretari: Massimo Tononi, Paolo Cento, Comunicazioni Mario Lettieri, Alfiero Grandi, Casula Antonangelo, Ministro: Vincenzo Visco, Roberto Pinza, Nicola Sartor Sottosegretari: Luigi Vinercati, Giorgio Calò Sviluppo Economico Ministro: Pierluigi Bersani Ministri senza portafoglio Sottosegretari: Filippo Bubbico, Paolo Giaretta, Alfonso Gianni, Sergio D’Antoni Affari regionali e autonomie locali Ministro: Università e Ricerca Sottosegretario: Pietro Colonnella Ministro: Sottosegretari: Luciano Modica, Nando Dalla Chiesa Attuazione programma di Governo Ministro: Istruzione Ministro: Beppe Fioroni Riforme e innovazione Sottosegretari: Gaetano Pascarella, Letizia De Torre, nella pubblica amministrazione Mariangela Bastico Ministro: Luigi Nicolais Sottosegretari: Beatrice Magnolfi, Giampiero Scanu Lavoro e Previdenza Sociale Ministro: Diritti e pari opportunità Sottosegretari: Antonio Montagnino, Rosa Rinaldi Ministro: Sottosegretario: Donatella Linguiti Solidarietà sociale Ministro: Politiche europee e commercio internazionale Sottosegretari: Franca Donaggio, Cristina De Luca Ministro: Sottosegretari: Mauro Agostini, Milos Budin Difesa Ministro: Rapporti con il Parlamento e riforme istituzionali Sottosegretari: Giovanni Lorenzo Forcieri, Ministro: Emidio Casula, Marco Verzaschi Sottosegretari: Giampaolo D’Andrea, Paolo Naccarato Politiche per la famiglia Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Ministro: Ministro: Sottosegretario: Chiara Acciarini Sottosetretari: Guido Tampieri, Stefano Boco, Giovanni Mongiello Politiche giovanili e attività sportive Ambiente e Tutela del Territorio Ministro: Ministro: Sottosegretari: Giovanni Lolli, Elidio de Paoli Sottosegretari: Gianni Piatti, Bruno Dettori, Laura Marchetti

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