LA VITAMINA D TI CONOSCO MASCHERINA ZIKA COME PROTEGGERSI DIETA SENZA GLUTINE

Anno 15 n. 1 Marzo 2016 A cura della Redazione di Informazioni sui Farmaci e Saninforma • Direttore Responsabile: Daniela Zanfi • Grafica: Richard Poidomani • Registrazione presso il Tribunale di Reggio E. n. 1080 del 17/09/02 di Reggio il Tribunale presso • Registrazione Poidomani Richard • Grafica: Daniela Zanfi Responsabile: • Direttore e Saninforma sui Farmaci di Informazioni della Redazione A cura Copia omaggio SOMMARIO

VITAMINA D FIGLIA DEL SOLE 3

Nonostante il sole ci faccia dono di questa vitamina, molte persone ne sono carenti. Vediamo perché e con quali conseguenze.

MASCHERINA TI CONOSCO! 6

Per ridurre la quantità di inquinanti e di pollini che inspiriamo, le mascherine possono essere utili a condizione che abbiano determinate caratteristiche e siano indossate correttamente.

PERICOLO ZIKA PROTEZIONE INNANZITUTTO 9

Secondo gli esperti, la zanzara tigre potrebbe diventare il vettore del virus Zika nei paesi a clima temperato. Come proteggerci se questo virus arriverà veramente nel nostro Paese?

DIETA SENZA GLUTINE PER MOLTI UNA NECESSITÀ, PER ALCUNI UNA MODA 13

Il trend delle diete senza glutine tra i non celiaci è in continuo aumento in tutto il mondo, una moda che non ha comprovate evidenze scientifiche.

LEGENDA

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La vitamina D è importante per promuovere e mantenere la salute delle ossa e non solo. Per ottenere un quantitativo adeguato di vitamina D non dobbiamo far altro che esporre la nostra pelle ai raggi del sole, che fortunatamente nel nostro paese non manca. Allora perché, soprattutto negli anziani, questa vitamina è spesso carente? A COSA SERVE LA VITAMINA D? DOVE LA TROVIAMO? La vitamina D è essenziale per la salute Mentre per le altre vitamine sono i cibi la delle ossa perché regola l’assorbimen- fonte principale cui attingere, per ottenere to del calcio e del fosforo contenuti negli la vitamina D dobbiamo invece esporre la alimenti, che sono gli elementi costitutivi nostra pelle ai raggi del sole. Certo, alcuni delle nostre ossa. Nei bambini, una ca- alimenti ne contengono quantità discre- renza grave di vitamina D provoca il ra- te ed è importante comunque assumerli, chitismo, mentre negli adulti può portare ma da soli non possono fornirci tutta la a osteomalacia, una condizione in cui le vitamina D di cui abbiamo bisogno, se non ossa sono più molli e più deboli del nor- mangiandone quantità elevate. male, si deformano sotto il peso del corpo (gambe storte) e possono fratturarsi. Inol- Invece, quando la pelle è colpita dalla tre, si riduce l’energia fisica, la forza mu- componente ultravioletta B dei raggi sola- scolare e compaiono dolori muscolari. ri, la vitamina D si forma spontaneamente per trasformazione di una pro-vitamina Ma la vitamina D non fa solo questo: si già presente nella pelle. pensa che intervenga positivamente an- che in molti altri processi fisiologici e sicu- Secondo gli esperti, una produzione ade- ramente aiuta, quando assunta assieme ai guata di vitamina D viene fornita da una sali di calcio, nel contrastare l’osteoporosi. esposizione diretta al sole:

DOVE LA TROVIAMO?

ALIMENTO FORNISCE IL FABBISOGNO PER Olio di fegato di merluzzo 1 cucchiaio 12 giorni Anguilla 150g 12 giorni Sardina 120g 4 giorni Tonno 120g 3 giorni Salmone 120g 2 giorni Sgombro 100g 2 giorni 2 uova 1 giorni 3 • in estate 2-3 esposizioni alla settima- do l’Italia il “paese del sole”, nessuno sof- na di 10-15 minuti del viso e degli arti fra di carenza di questa vitamina D. Invece, • in autunno e in primavera: 3-4 espo- i risultati di un ampio studio ci dicono che sizioni alla settimana di 20-30 minuti il 75% delle donne anziane ha una quanti- del viso e delle mani. tà insufficiente di vitamina D e il problema Una parte di questa vitamina così prodot- non riguarda solo le donne anziane, ma ta si deposita nel grasso e viene rimessa anche uomini e bambini. in circolo nei periodi di bassa esposizione I pediatri avvertono che i bambini e gli al sole. adolescenti che passano molte ore chiusi Sarebbe logico perciò supporre che, essen- in casa davanti al computer o alla tv an- ziché starsene all’aria aperta, sono carenti di vitamina D. Anche i bambini più piccoli sono a rischio se l’allattamento al seno si protrae troppo a lungo come unica fonte alimentare, abitudine ancora presente in alcune culture. L’esposizione al sole è utile soprattutto nei mesi estivi e tra le ore 10 e le 15, quando i raggi sono meno inclinati, facendo però molta attenzione a non superare i tem- pi di esposizione ricordati in precedenza, perché è ormai noto che troppo sole può provocare gravi danni alla pelle, fino alla formazione di tumori. Trascorso il tempo utile per stimolare la produzione della vi- tamina D, se si vuole restare a crogiolarsi al sole, è necessario spalmarsi sul corpo una crema solare ad alto fattore di prote- zione (SPF ≥15). CHI È A RISCHIO DI IPOVITAMI- NOSI D? Da quanto detto, è evidente che sono a rischio tutte le persone che non si espon- gono per tempi sufficienti alla luce solare, indipendentemente dall’età. Per le perso- ne di colore i tempi di esposizione devo- I RAGGI UVB no essere maggiori perché la melanina, il pigmento scuro della pelle, funge da filtro I raggi UVB non penetrano attraverso assorbente per le radiazioni UVB. Altre ca- il vetro e dunque non possono pro- durre vitamina D quando si viaggia in tegorie di persone a rischio sono: auto con i finestrini chiusi o si resta • le donne in gravidanza e allattamento; dietro ad una finestra. • i neonati e i bambini che si alimentano 4 con solo latte materno, povero in vita- mina D; • le persone nelle quali l’assorbimento LE FORME DI VITAMINA D intestinale è ridotto da particolari ma- Sono disponibili due forme equivalenti lattie, (es. celiachia, morbo di Crohn) o di vitamina D: la D e la D . Mentre la per interventi chirurgici per l’obesità; 2 3 D è ottenuta dal grasso della lana, la • le persone in trattamento con farmaci 3 D è ottenuta da lieviti o da funghi ed “cortisonici”, immunosoppressori e an- 2 è pertanto utilizzabile anche da chi se- tiepilettici; gue una dieta vegana. • le persone con gravi malattie al fegato o ai reni. CHE FARE? Tutte le persone a rischio dovrebbero par- lare con il proprio medico per valutare la necessità o meno di controllare quanta vitamina D è presente nel sangue. Se i li- velli di vitamina sono inferiori alla norma, il medico potrà decidere per la prescrizio- ne di un prodotto a base di vitamina D e fornirà tutte le indicazioni relative al do- saggio. Scopo dell’intervento sarà quello di riportare nella norma i livelli di vitamina D presente nel sangue nell’arco di alcuni mesi e di proseguire poi con una dose di mantenimento. La vitamina D nelle preparazioni commer- ciali è disciolta in olio e può essere como- damente assunta versandola prima su un pezzo di pane. Solo raramente e nelle forme più gravi di ipovitaminosi, o in persone con particolari problemi, è necessario ricorrere alle iniezioni intramuscolari o alla sommi- nistrazione di analoghi della vitamina D. Controindicazione importante all’utilizzo di medicinali contenenti la vitamina D è la presenza o la tendenza alla formazione di LE LAMPADE UV calcoli renali. Dosi molto elevate di vitami- na D, se assunte a lungo, possono essere Fare le lampade UV può favorire la produ- tossiche per i reni e l’apparato cardiova- zione di vitamina D ma aumenta il rischio scolare, ma non ci si deve spaventare: le a lungo termine di tumori cutanei, per cui dosi tossiche sono molte volte superiori a è meglio ricorrere alle fonti alimentari o a quelle comunemente utilizzate in terapia. preparati medicinali a base di vitamina D. 5 MASCHERINA TI CONOSCO!

L’inverno anomalo che sta per finire, poco freddo e con precipitazioni scarsissime, ha reso ancor più acuto il problema dell’inquinamento atmosferico. Fare sport all’aria aperta potrebbe in alcune circostanze non essere così salutare come ci aspetteremmo. L’inizio della primavera segna inevitabilmen- quelle giuste: un utilizzo scorretto o l’im- te il desiderio di scrollarsi di dosso il grigiore piego di maschere non adeguate può esse- della brutta stagione e si ha voglia di trascor- re addirittura controproducente perché la rere più tempo possibile all’aria aperta, che si sensazione di sicurezza (malriposta) induce tratti di una semplice passeggiata, una corsa le persone a frequentare anche luoghi mol- o un giro in bicicletta. to inquinati, convinte di avere la necessaria Se da un lato studi e ricerche hanno confer- protezione (ad esempio fare jogging ai mar- mato che nelle città in cui è alto l’inquina- gini di strade molto trafficate). mento atmosferico la salute delle persone è Cominciamo col dire che il nostro appara- mediamente più bassa, con maggiori rischi to respiratorio possiede nei confronti del- legati a tumori, malattie cardiovascolari e re- le particelle potenzialmente lesive diversi spiratorie, dall’altro, purtroppo, le domeniche meccanismi di difesa che fanno da “filtri” a piedi, le targhe alterne e i divieti vari imposti per depurare l’aria che respiriamo. In alcu- nella speranza di migliorare la qualità dell’a- ne condizioni ambientali, tuttavia, come in ria, producono per lo più risultati deludenti. presenza di alte concentrazioni di inquinanti, Molte persone, perciò, per limitare la con- questi sistemi di filtrazione possono essere centrazione di inquinanti nell’aria inspirata insufficienti a causa delle piccole dimensioni ricorrono alle mascherine. Ma sono vera- delle particelle sospese, che quindi prose- mente utili? Sì, a condizione che si utilizzino guono il loro cammino fino ai polmoni.

6 LE MASCHERINE bordi della maschera siano perfettamen- I dispositivi in grado di ridurre la penetra- te aderenti al volto e non ci siano fessure: zione di particelle nocive all’interno dell’al- gli elastici di ritenuta quindi devono essere bero respiratorio, andrebbero correttamente ben tesi e il naso ben coperto (alcuni modelli chiamati “respiratori” e non devono essere hanno una linguetta metallica da modellare confusi con le classiche mascherine di tipo sul naso). Nelle persone che hanno la barba chirurgico o igienico (per intenderci quelle la loro efficienza non è garantita proprio per semplici semirigide o in tessuto non tessuto) la mancata aderenza al volto. che invece hanno la sola funzione di ridurre Ovviamente, con il tempo, i filtri si saturano, la dispersione nell’ambiente esterno di goc- per cui un campanello d’allarme che segnala cioline di saliva o di microrganismi da parte il momento della sostituzione è dato proprio di chi le indossa e, perciò, servono per pro- dalla maggior fatica che si fa a respirare. teggere le persone con cui si viene a contat- Indipendentemente dalla riduzione della ca- to, più che se stessi. pacità filtrante, per ragioni igieniche è consi- I modelli che possono veramente ridurre la penetrazione delle polveri fini sospe- se nell’aria devono innanzitutto riportare il COSA VUOL DIRE? marchio EN 149, una certificazione che fa riferimento ad una norma europea in base • Particolato: indica l’insieme del- alla quale i “respiratori” vengono suddivisi, le sostanze sospese in aria solide in base all’efficienza filtrante minima che e liquide, con un diametro da un devono garantire, in 3 categorie FFP (che sta milionesimo di millimetro a mez- per Protezione Facciale Filtrante): zo millimetro, prodotte da attività • FFP1 con efficienza filtrante minima del naturali (pollini, polvere, sali, ecc.) 78%; e da quelle umane (traffico, riscal- • FFP2 con efficienza filtrante minima del damento, industrie, ecc). 92%; • PM: deriva dal termine “particula- • FFP3 con efficienza filtrante minima del te matter” (materiale particolato). 98% (si potrebbe trovare anche la sigla Il numero che accompagna questa N95 che fa riferimento a standard sta- sigla serve a identificare le dimen- tunitensi e corrisponde ad un efficienza sioni delle particelle che costitui- sovrapponibile all’FFP2). scono il particolato, dimensioni che Alcuni modelli possono avere una valvola che possono variare in base al tipo di limita la formazione di fastidiosa condensa materia o alle condizioni atmosfe- riche. Ai fini della salute umana, all’interno e facilita l’espirazione. Questi mo- il particolato che più interessa è delli sono molto utili a chi porta gli occhiali il particolato di dimensione ugua- per evitare che si appannino. le o inferiore a 10 micron (PM10 L’efficienza di queste mascherine non è solo e PM2,5) perché più le particel- legata alla capacità filtrante, ma anche le sono piccole più si insinuano in al modo in cui le si indossa. La condizione profondità nel nostro apparato re- perché si raggiunga l’efficienza filtrante pre- spiratorio. (1 micron= 1 millesimo vista da quel particolare dispositivo è che i di millimetro). 7 gliabile tuttavia sostituirle ogni settimana (o ti nelle ore di punta, fare corse e passeggiate 2 se utilizzate per poche ore al giorno). nelle ore in cui ci sono meno automobili in circolazione, cambiare l’aria in casa preferi- A CHI SONO UTILI bilmente di notte e non di giorno. La mancanza di ricerche scientifiche, su un periodo sufficientemente lungo di anni di uti- POSSONO ESSERE UTILI A CHI lizzo, rende molto difficile stabilire chi ne può SOFFRE DI ALLERGIA AI POLLINI? trarre maggiori benefici, e in quali condizioni. Per le persone che soffrono di allergie si avvi- Tuttavia, è ragionevole ritenere che nei giorni cina il periodo critico. Molte sono le linee gui- in cui in città si superano i livelli di guardia, in- da che suggeriscono l’uso delle mascherine dossare le mascherine possa proteggere i no- senza tuttavia specificare quali scegliere. stri polmoni dall’inalazione di particelle Innanzitutto occorre tenere presente inquinanti sospese nell’aria: le che i pollini hanno dimensioni mascherine FFP1 possono variabili tra gli 8 ed i 200 bastare per chi svolge micron, ma nell’aria attività quotidiane ci sono anche delle che espongono per particelle sub-pol- poche ore all’aria liniche sia spon- inquinata e al tanee (corpi di traffico veico- Ubish, tra 1 e lare (per esem- 5 micron) che pio, chi esce a provocate da fare la spesa agenti atmo- o va a scuola sferici parti- e in ufficio a colari come i piedi o in bici); forti temporali se si opta per (durante e subi- una protezione to dopo i quali si maggiore occorre segnalano picchi invece rivolgersi alle di accesso al Pronto FFP2 (che sono sicu- Soccorso per asma al- ramente preferibili per chi lergico). Quindi, per avere invece lavora all’aperto per un una buona protezione sarebbe tempo prolungato come ad es i vigili). Le teoricamente necessario indossare ma- persone che ne potrebbero trarre maggior be- scherine con un’efficacia filtrante pari a neficio sono quelle particolarmente esposte quella offerta dai respiratori FFP2. ai rischi dell’inquinamento: ad esempio, chi Anche in questo caso non è stabi- soffre di asma, disturbi respiratori. Costoro lire la reale efficacia ed utilità poiché, al di tuttavia dovrebbero verificare questa oppor- là di consigli generici, non esistono studi in tunità col loro medico perché l’utilizzo delle proposito. Quindi non resta che verificare mascherine potrebbe rendere più faticosa la di persona se si avverte qualche beneficio, respirazione. senza ovviamente trascurare tutti gli altri Sono comunque sempre validi i consigli di comportamenti di buon senso che l’espe- buonsenso come evitare i luoghi più traffica- rienza personale consiglia di adottare. 8 PERICOLO ZIKA PROTEZIONEXXXX INNANZITUTTO

Il rischio che il virus Zika possa diffondersi anche in Italia richiede una lotta e una protezione dalle zanzare ancora più attenta che in passato. Molti consigli “ufficiali” sono poco pratici e in molti casi non resta che affidarsi agli insetto repellenti. Con un succedersi rapidissimo di notizie, in zone epidemiche; questi ultimi mesi siamo tutti venuti a co- • con il rientro in Italia di persone infettate noscenza di questa epidemia di infezioni da in America Latina. virus Zika trasmesse da zanzare del genere In entrambi i casi, affinché il virus Zika possa Aedes aegypti e localizzata in diversi paesi diffondersi, è necessario l’intervento di una dell’America Latina. L’allarme è rosso per le zanzara. Secondo gli esperti, la zanzara tigre persone che devono recarsi in queste aree, (il cui nome scientifico è Aedes albopticus) soprattutto per le donne in gravidanza, vista potrebbe diventare il vettore del virus Zika la concreta possibilità che il virus possa es- nei paesi a clima temperato, assumendo il sere causa di microcefalia del feto. ruolo svolto oltre oceano dalla Aedes ae- Sino ad ora l’epidemia non si è diffusa nei pa- gypti. Le due specie di zanzare infatti sono esi a clima temperato e i casi segnalati sono molto simili. riferibili esclusivamente a persone rientrate da viaggi in America Latina, ma nei prossimi Poiché non esistono vaccini o farmaci effi- mesi il virus Zika potrebbe presentarsi anche caci contro il virus Zika, le uniche forme di in Italia, attraverso due modalità: prevenzione possibili sono perciò: • zanzare infette potrebbero giungere nel • l’eliminazione delle zanzare tigre dai no- nostro paese, trasportate accidental- stri giardini; mente da aerei o navi provenienti dalle • le misure di protezione individuali (com-

9 preso l’uso del profilattico in caso di rap- tia sconosciuta fino ad allora nel nostro porti sessuali con partner rientrati dalle paese e trasmessa proprio dalla zanzara zone colpite dall’epidemia). tigre; • la scarsità di prodotti commerciali uti- Purtroppo sino ad ora, tutto quanto è stato li per la bonifica delle raccolte di acqua fatto per eliminare le zanzare tigre non ha stagnante, in particolare nei tombini pre- portato a risultati apprezzabili. Nonostante senti in aree private; gli sforzi delle amministrazioni per le cam- • l’obiettiva difficoltà di utilizzare corret- pagne di bonifica dei luoghi pubblici, e per tamente questi prodotti in modo con- diffondere informazioni sulle misure di lot- tinuativo nell’arco dell’intera stagione ta a questi insidiosi insetti, le zanzare tigre riproduttiva delle zanzare tigre, che si continuano a svolazzare nei nostri giardini e prolunga ormai fino all’autunno inoltrato a riempirci di fastidiose punture. L’insucces- grazie al clima più mite. so di questa lotta dipende da diversi fattori, quali: Una lotta più serrata alla zanzara tigre do- • l’insufficiente attenzione dei cittadini vrebbe richiedere un maggior impegno di nel mettere in atto le misure di bonifica tutti, indipendentemente dal timore per il all’interno delle proprietà private e l’inca- virus Zika, ma se questo virus arriverà vera- pacità di coordinarle con i vicini; mente nel nostro Paese, cambiare atteggia- • a sua volta, questo può essere dovuto mento diventerà una necessità. alla convinzione che la zanzara tigre sia Anche le misure di protezione individuale non sì fastidiosa, ma sostanzialmente in- sempre sono facilmente attuabili. Ad esem- nocua, anche se già qualche anno fa ci pio, installare zanzariere alle finestre o avere furono casi di chikungunya, una malat- un impianto di aria condizionata può essere utile per tener fuori le zanzare da casa no- stra, ma richiede spese non indifferenti. SCANSIONA IL QR CODE Se è semplice evitare profumi e indossa- re abiti chiari per non attrarre le zanzare, è Usa lo smartphone e informati! difficile indossare abiti sufficientemente co- prenti per evitare le punture di zanzara, so- prattutto quando il clima è torrido! Spruzzare sugli abiti soluzioni di permetrina (un insetticida) o di dietiltoluamide (DEET – un insetto repellente), è difficilmente prati- La tigre ci ha messo in gabbia cabile di routine. Quindi gli insetto repellenti http://goo.gl/lzgHM2 da applicare sulla pelle diventano a questo punto il principale presidio di difesa indivi- duale, a condizione che vengano utilizzati in modo corretto. Spesso li si utilizza solo in modo saltuario, magari applicandoli alla pelle dopo essere stati punti più volte! La febbre da virus Zika In commercio ne esistono di diversi tipi, ma http://goo.gl/Z9948g quelli di provata efficacia sono a base di 10 dietiltoluamide (DEET), picaridina (o icaridi- mento la DEET può essere utilizzata a con- na o KBr3023), IR3535 e citrodiol (sinoni- centrazioni non superiori al 20% e limitando mi: OLE o PMD). il numero delle applicazioni nelle 24 ore (al massimo 2). Se i prodotti vengono utilizzati Quando si sceglie tra più insetto repellenti secondo le istruzioni, gli effetti indesiderati a base dello stesso principio attivo è bene si limitano a rare reazioni cutanee. confrontare la loro concentrazione: entro certi limiti, maggiore è la concentrazione e Infine, per utilizzare nel modo più sicuro gli più prolungata sarà l’azione. Così, ad esem- insetto repellenti è bene tener presenti i se- pio, soluzioni di DEET o di icaridina a con- guenti consigli: centrazioni inferiori al 10% proteggono per • non spruzzare direttamente lo spray sul circa 2 ore, mentre prodotti al 20% proteg- viso, ma applicare il prodotto dopo averlo gono per 4 ore. Quelli a base di IR3535 e spruzzato sulle mani; citronella, seppur moderatamente efficaci, • se si suda molto è necessario applicare il hanno una durata d’azione molto breve, in- prodotto con maggiore frequenza; feriore all’ora. • non utilizzare sulla pelle irritata o ferita; • non applicare il prodotto sulle mani dei La DEET è l’insetto repellente utilizzato da bambini più piccoli, attorno agli occhi e più anni (venne introdotto in commercio alla bocca; nel 1956) e ogni anno più di 100 milioni di • lavare le aree trattate una volta cessato persone lo impiegano nel mondo. In passa- il rischio di essere punti; to si è molto discusso della sua sicurezza, • se si utilizzano prodotti contenenti DEET soprattutto quando impiegato nei bambini ricordare che può danneggiare oggetti in più piccoli e nelle donne in gravidanza. Per plastica con cui viene a contatto (es. lenti precauzione, anche se non esiste un divieto e stanghette di occhiali); assoluto, la DEET non dovrebbe essere uti- • se si deve utilizzare anche una crema sola- lizzata nei bambini sotto i 2 anni e vanno re, questa va applicata per prima. Poi, dopo preferiti prodotti a bassa concentrazione 20’ circa, si può applicare il repellente; fino all’età di 12 anni. • conservare il prodotto fuori dalla portata In caso di gravidanza e durante l’allatta- dei bambini.

11 COSA FARE CONTRO LA ZAN- agrari…). Un trattamento solo in tutta ZARE TIGRE? l’estate è inutile. È necessario seguire le indicazioni dell’etichetta del pro- Alcuni semplici ma importanti consigli dotto acquistato. Aedes albopictus, come tutte le zanza- • Collaborare tra vicini. I trattamenti re, ha bisogno di ACQUA per riprodursi! sono sempre efficaci. Se le zanza- Essa depone le proprie uova in qualsia- re tigre persistono forse provengono si piccola raccolta dal giardino o dal terrazzo del vicino. d’acqua stagnante Nello stesso tempo non eliminare la all’interno di con- propria acqua stagnate o non trat- tenitori artificiali e tare i propri tombini può trasformare naturali. Sulle aree il giardino o il terrazzo in un “alleva- pubbliche i focolai mento” di zanzare tigre. larvali sono costi- La collaborazione e l’impegno di tutti è tuiti principalmente da caditoie e bocche la vera “arma segreta” contro la zan- di lupo stradali. Assai più numerosi sono zara tigre. i focolai presenti nella proprietà privata: pozzetti, sottovasi, innaffiatoi, bidoni, I TRATTAMENTI ADULTICIDI, (cioè i trat- bottiglie, pluviali, pneumatici, teli di co- tamenti insetticidi sulla vegetazione per pertura, anfore ornamentali, ecc.. uccidere le zanzare allo stadio adulto, sono un sistema di lotta poco efficace Le semplici azioni per debellare la zanzara e, pertanto, non sono compresi nei pia- tigre che tutti possono, anzi, dovrebbero, ni comunali. Se compiere sono: non accompa- • Eliminare l’acqua stagnante da qual- gnati dalla pre- siasi tipo di recipiente (sottovasi, an- venzione e dalla naffiatoi e tutti gli oggetti che posso- lotta larvicida, no trattenere acqua piovana). Bisogna danno benefici ricordarsi di svuotarli periodicamente, di breve dura- quando non è possibile eliminarli per il ta, comportano periodo estivo. elevati rischi di Trattare periodicamente i ristagni • intossicazione d’acqua non eliminabili e i tombini di persone ed animali non bersaglio ed con i prodotti larvicidi specifici, repe- hanno un forte impatto ambientale. ribili in commercio (farmacie, consorzi Se si uccidono le larve, invece, non na- sceranno zanzare che a loro volta de- porrebbero altre uova amplificando a NOTA BENE dismisura il numero di adulti… in grado di pungere!!! Aedes albopictus non si riproduce in grosse raccolte d’acqua come fossi, ca- Per ulteriori approfondimenti consulta nali, corsi d’acqua naturali, stagni o la- anche il sito web: ghi, né, tanto meno, sulla vegetazione ! www.zanzaratigreonline.it 12 DIETA SENZA GLUTINE PER MOLTI UNA NECESSITÀ, PER ALCUNI UNA MODA

A cura della dott.ssa Alessandra Palomba, biologo nutrizionista SIAN - AUSL RE

In questi ultimi anni il rapporto dell’uomo con il cibo sta diventando sempre più estremo: da una parte cibi super nutrienti e con benefici importanti, dall’altra cibi da eliminare perché pericolosi per la salute. Nell’era dell’autodiagnosi multimediale, dove ad ogni avvisaglia di malessere corrisponde una ricerca su internet piuttosto che il confronto con il proprio medico, si cerca di dare ad ogni sintomo un nome e un significato. “SARÒ ALLERGICO? O FORSE IN- maggiore quantità di farine consumate (e TOLLERANTE?” derivati) che a una diversa qualità. Esiste però una grande confusione tra celiachia, Senza sapere con certezza la risposta a patologie glutine correlate e regimi ali- questa domanda, sempre più italiani eli- mentari scelti con la speranza di essere minano dalla loro alimentazione cibi con- protetti dalle malattie o anche solo per tenenti il glutine, la proteina del grano re- dimagrire. sponsabile della celiachia. Specifiche metodiche diagnostiche sono in Così si diffonde uno stile alimentare che grado oggi di distinguere alcune tra le più diventa oggi una moda e non il risultato di importanti manifestazioni cliniche corre- comprovate evidenze scientifiche late al glutine come: la celiachia, l'allergia In effetti nell'ultimo secolo si è assistito al grano e la sensibilità al glutine non ce- ad un aumento delle patologie correlate al liaca (NCGS). glutine, probabilmente a causa sia di una Nella celiachia l'ingestione del glutine in

13 pazienti geneticamente predisposti deter- stare una nuova fascia della popolazione mina un processo infiammatorio (su base (familiari dei celiaci, seguaci del gluten autoimmune) dell'epitelio intestinale con free e salutisti... ), amplificando il volume conseguente malassorbimento dei nu- di affari poiché i prodotti senza glutine co- trienti. stano di più del prodotto analogo che con- L'allergia al grano determina una reazio- tiene il glutine. ne immediata facilmente identificabile at- Aumenta anche il numero di ristoranti, ri- traverso la ricerca di anticorpi specifici. fugi, parchi divertimento, navi da crociera La sensibilità al glutine, più difficile da in grado di garantire un piatto senza glu- diagnosticare, non presenta produ- tine. Tutto questo però non solo a be- zione di anticorpi come nella neficio del soggetto celiaco (e celiachia o nell'allergia di questo non possiamo al grano e neppure che esserne felici), ma lesioni della muco- di un target ben più sa duodenale. La ampio conquista- tipica presen- to con particola- tazione clinica ri operazioni di della sensibi- marketing. lità al glutine Escludere è una combi- dalla propria nazione di più dieta alcu- sintomi: ga- ni alimenti strointestinali a favore di (diarrea, dolori altri dovreb- addominali…), be presupporre cutanei (eczema sempre una va- ed eritema), siste- lutazione medica. mici (cefalea, dolori Spesso infatti negli muscolari…) e compor- alimenti per celiaci, per tamentali (depressione, sostituire la presenza del ansia…). La difficoltà nell'iden- glutine vengono utilizzati adden- tificare questa condizione è determina- santi che mimano l'azione del glutine stes- ta dalla sovrapposizione ad altre condizioni so. Si può riscontrare inoltre un eccesso di cliniche come la sindrome del colon irritabi- acidi grassi saturi e un deficit non solo di le e/o sindromi psicosomatiche. proteine ma anche di fibre e vitamine. Interessante è però notare che il trend È doveroso a questo punto ricordare che delle diete senza glutine tra i non celiaci seguire la dieta mediterranea, patrimo- è in continuo aumento in tutto il mondo. nio dell'umanità, ci aiuta già a rimanere in Mangiare senza glutine è ormai l'ultima salute, e non vi è bisogno di cercare cibi moda in fatto di diete spesso pubblicizza- miracolosi o elisir di lunga vita. te da testimonial di fama mondiale. Così le aziende alimentari puntano sempre di Dieta, dall'etimo greco “diaita” cioè “sti- più su prodotti senza glutine per conqui- le di vita”, si riferisce infatti a qualcosa di 14 più di una serie di alimenti da consumare ed equilibrato, attento alla qualità/quan- sapientemente bilanciati, ma comprende tità degli alimenti e alla semplicità delle anche conoscenze, tradizioni, interazioni preparazioni, dovrebbe essere più forte di sociali nel rispetto del territorio. qualsiasi moda alimentare poiché patrimo- Il modello nutrizionale della dieta mediter- nio di ognuno di noi. In questa ottica la die- ranea è caratterizzato dal consumo di ce- ta senza glutine non dovrebbe essere una reali, frutta, frutta secca, verdura, pesce, scelta o una moda alimentare, ma la tera- olio di oliva e spezie e moderate quantità di pia possibile in seguito a diagnosi medi- latticini e carne. ca, rimanendo comunque all'interno della Uno stile alimentare così costituito, vario comprovata dieta mediterranea.

DISORDINI GLUTINE-CORRELATI

Un moderno inquadramento dei disordini contatto); glutine-correlati comprende: • i disordini autoimmuni (celiachia, derma- • le allergie (allergie alimentari, anafilas- tite erpetiforme, atassia da glutine); si, anafilassi grano-dipendente indotta • i disordini non allergici e non autoimmu- da sforzo, asma di Baker, dermatite da ni (sensibilità non celiaca al glutine NCGS). 15 PREZZO COPERTINA € 0,35