(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA – COMITATO NAZIONALE

2) Codice di accreditamento: NZ00588

3) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

“SEMPRE AL VOSTRO FIANCO”

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore A – 15 Salute .

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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto :

La Provincia di occupa l'estremo settore sud- orientale del Piemonte, confina a nord con la provincia di Vercelli, a ovest la provincia di Torino e la provincia di Asti, a est con la Lombardia (Provincia di ), a sud con la (provincia di Genova e provincia di Savona), a sud-est con l'Emilia-Romagna (provincia di Piacenza)., sorge nel tratto di pianura delineato dai fiumi e . , una delle capitali mondiali delle produzioni orafe e dei gioielli, sorge sulla sponda destra del . è situata nella zona di confluenza tra il torrente e l’Orba. Città di origine romana, rimane uno dei luoghi termali più importanti d’Italia, mentre è uno dei siti prescelti dalle industrie genovesi in espansione. , posta all’ingresso della Valle Scrivia, naturale sbocco di Genova, è famosa per le industrie dolciarie. , è sede di importanti attività industriali e commerciali. Ritrovamenti testimoniano che nell'antichità il territorio occupato oggi dalla provincia di Alessandria fu abitato già in epoca neolitica. Nella zona di Casalbagliano alla periferia di Alessandria (cascina

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Chiappona) alcuni scavi hanno portato alla luce le più antiche sepolture della Cultura dei campi di urne del nord Italia. Area d'influenza proto-celtica-Halstattiana, abitata dalle popolazioni Celto/liguri autoctone dei nell'alessandrino e dei liguri Statielli nell'area di Acqui e di Tortona prima e poi da popolazioni celtiche transalpine che invasero l'Italia settentrionale. La presenza gallo-ligure della zona è anche testimoniata dagli idronimi[2] Tanaro e Bormida e da alcuni toponimi come e forse . Nel III secolo a.C. passò sotto il controllo di Roma. Fece parte della Regio IX Liguria. Importanti centri furono Libarna e i centri di Forum Fulvii, Derthona e Aquae Statiellensium. Divisa per secoli tra i Feudi Imperiali genovesi, la Repubblica di Genova, il Marchesato del Monferrato e il Ducato di Milano. Nel 1708 il Marchesato del Monferrato (con Casale Monferrato e Acqui Terme) passò ai Savoia, nel 1707 Alessandria e nel 1734 il tortonese passarono ai Savoia. Nel 1815 passò tutto il Novese già parte dei Feudi Imperiali e della Repubblica di Genova insieme ad Ovada (tutte già parte della Repubblica Ligure) ai Savoia. L'odierna provincia fu istituita con regio decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859, la cosiddetta Legge Rattazzi, dall'unione delle province (1818) di Alessandria, Tortona, Casale, già appartenenti alla divisione di Alessandria, Asti, Acqui e Novi, quest'ultima sottratta alla divisione di Genova. Nel 1880 acquisì dalla provincia di Genova il di Pareto. Durante il fascismo nel dicembre 1926 i comuni del mandamento di Gavi (Gavi, , , e ) tentarono inutilmente di passare sotto la provincia di Genova, ma a causa dell'opposizione del prefetto di Alessandria la cosa non andò in porto.[4]. Nel 1929 l'ex comune di Groppo in provincia di Pavia venne annesso a Pozzolo formando il nuovo comune di . Nel 1935, perse il territorio di Asti e parte del territorio di Acqui, che formò la nuova provincia di Asti. Il 1º maggio 1945 gli abitanti di Fraconalto spostarono il cippo di confine alla Bocchetta e lo portarono al confine con il comune di Voltaggio, dove i voltaggini, poi i carrosiani e infine i gaviesi lo portarono fino al confine con il comune di , però i serravallesi dissentirono e da allora la questione dell'appartenenza al Piemonte di quelle terre non è più stata riaperta. Oggi la provincia di Alessandria comprende 190 comuni. Per estensione è la terza provincia del Piemonte, dopo Cuneo e Torino. Il comune di Voltaggio è comune onorario della provincia di Genova per i legami culturali, linguistici e storici con il capoluogo ligure.

Onorificenze

La Provincia di Alessandria è tra le istituzioni decorate al valor militare per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 17 maggio 1996, la provincia di Alessandria è stata infatti insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare

«Terra di antiche tradizioni di libertà, fedele alle sue glorie civili e sociali, le popolazioni dell'alessandrino, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, opposero una strenua resistenza alle forze germaniche di occupazione. Costituiti i Comitati di Liberazione Nazionale, iniziarono i moti di ribellioni e lotta, cui presero parte numerose unità SAP e GAP e otto Divisioni partigiane. Nelle drammatiche battaglie del 5 -11 aprile 1944, presso il Monastero della Benedicta, meno di mille partigiani, parte dei quali ancora disarmati, si difesero accanitamente di fronte ai soverchianti forze tedesche. Nell'impari lotta 96 partigiani vennero catturati, 79 caddero in combattimento, 350 furono fatti prigionieri e trasferiti nei

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campi di sterminio in Germania, dopo che 19 di loro erano stati fucilati al passo del Turchino, insieme ad altri 40 ostaggi. 15680 partigiani combattenti della Provincia, di cui 535 Caduti e 75 uccisi per rappresaglia, oltre alle centinaia di cittadini feriti e mutilati a seguito di devastanti bombardamenti di Alessandria e di Novi Ligure, stanno a dimostrare l'asprezza della lotta fatta di sacrifici, privazioni e rappresaglia feroci. Contro quel regime del terrore, le popolazioni dell'alessandrino tradizionalmente pacifiche, seppero eroicamente manifestare tutto il loro amore per la libertà la giustizia, a difesa di una Patria occupata ed oppressa.»

Provincia di Alessandria Sigla Prov AL Superficie Kmq 3.560 Abitanti al 01/01/2017 N° 426.658

Densità ab/kmq 123 Numero comuni N° 190 Città Principali abitanti Alessandria 93943 Casale M. 34437 Novi L. 28154 Tortona 27437 Acqui T. 19896 Valenza 19178 Ovada 11477

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Il grafico in basso, detto Piramide delle Età , rappresenta la distribuzione della popolazione residente in provincia di Alessandria per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2017. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite

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per guerre o altri eventi. In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.

Distribuzione della popolazione 2017 - provincia di Alessandria Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale /Nubili /e /e /e % 0-4 14.676 0 0 0 7.618 7.058 14.676 3,4% 51,9% 48,1% 5-9 16.989 0 0 0 8.763 8.226 16.989 4,0% 51,6% 48,4% 10-14 16.782 0 0 0 8.593 8.189 16.782 3,9% 51,2% 48,8% 15-19 16.969 24 0 2 8.824 8.171 16.995 4,0% 51,9% 48,1% 20-24 17.107 638 0 3 9.193 8.555 17.748 4,2% 51,8% 48,2% 25-29 15.812 3.262 8 64 9.731 9.415 19.146 4,5% 50,8% 49,2% 30-34 12.734 7.965 26 267 10.549 10.443 20.992 4,9% 50,3% 49,7% 35-39 10.878 13.274 67 666 12.544 12.341 24.885 5,8% 50,4% 49,6% 40-44 10.823 18.903 186 1.470 15.847 15.535 31.382 7,4% 50,5% 49,5% 45-49 8.680 23.379 404 2.523 17.393 17.593 34.986 8,2% 49,7% 50,3% 50-54 6.433 25.239 747 3.128 17.700 17.847 35.547 8,3% 49,8% 50,2% 55-59 4.296 23.081 1.232 2.756 15.614 15.751 31.365 7,4% 49,8% 50,2% 60-64 2.822 21.609 1.871 2.086 13.969 14.419 28.388 6,7% 49,2% 50,8% 65-69 2.421 21.599 3.286 1.614 13.931 14.989 28.920 6,8% 48,2% 51,8% 70-74 1.777 17.318 4.576 1.019 11.496 13.194 24.690 5,8% 46,6% 53,4% 75-79 1.674 14.878 7.345 692 10.946 13.643 24.589 5,8%

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44,5% 55,5% 80-84 1.423 8.830 8.223 328 7.620 11.184 18.804 4,4% 40,5% 59,5% 85-89 1.004 3.948 7.516 150 4.266 8.352 12.618 3,0% 33,8% 66,2% 90-94 486 989 4.068 55 1.498 4.100 5.598 1,3% 26,8% 73,2% 95-99 126 111 1.103 10 271 1.079 1.350 0,3% 20,1% 79,9% 100+ 11 12 185 0 33 175 208 0,0% 15,9% 84,1% Totale 163.923 205.059 40.843 16.833 206.399 220.259 426.658 100,0% 48,4% 51,6%

La classifica dei comuni della Provincia di Alessandria ordinata per popolazione residente . I dati sono aggiornati al 01/01/2016 (ISTAT).

Comune Popolazione Superficie Densità Altitudine residenti km² abitanti/km² m s.l.m. 1. ALESSANDRIA 93.943 203,57 461 95 2. Casale Monferrato 34.437 86,21 399 116 3. Novi Ligure 28.154 55,20 510 197 4. Tortona 27.437 98,87 278 122 5. Acqui Terme 19.896 33,30 598 156 6. Valenza 19.178 48,49 395 125 7. Ovada 11.477 35,37 324 186 8. 6.409 29,24 219 248 9. Serravalle Scrivia 6.128 15,95 384 225 10. 5.274 45,42 116 85 11. 4.775 36,18 132 171 12. Gavi 4.614 45,04 102 233 13. 4.570 45,13 101 104 14. San Salvatore M. 4.299 31,69 136 205 15. Sale 4.172 44,92 93 83 16. 3.723 29,70 125 104 17. 3.148 18,31 172 128 18. 2.961 33,09 89 190

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19. 2.486 17,91 139 225 20. 2.457 44,53 55 121 21. 2.344 25,01 94 114 22. 2.182 8,65 252 243 23. 2.181 32,50 67 226 24. 2.087 15,05 139 149 25. 2.048 33,01 62 136 26. Castelletto d'Orba 2.047 13,98 146 200 27. 2.019 15,29 132 150 28. Silvano d'Orba 1.988 12,17 163 175 29. 1.968 27,06 73 112 30. 1.966 39,40 50 295 31. Capriata d'Orba 1.904 28,47 67 160 32. 1.887 17,59 107 175 33. 1.876 16,56 113 111 34. 1.731 13,85 125 191 35. 1.709 28,71 60 96 36. 1.653 25,53 65 192 37. Solero 1.645 22,55 73 102 38. 1.637 17,73 92 135 39. 1.581 26,21 60 315 40. 1.568 19,28 81 280 41. 1.537 9,58 160 197 42. 1.512 15,46 98 273 43. 1.488 18,92 79 140 44. 1.460 29,57 49 104 45. 1.446 10,05 144 140 46. 1.441 17,71 81 123 47. 1.436 15,18 95 246 48. 1.436 15,31 94 338 49. 1.435 17,30 83 225 50. 1.428 9,72 147 107 51. 1.420 22,23 64 142 52. 1.398 36,17 39 121

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53. 1.374 13,24 104 124 54. 1.371 8,09 169 102 55. 1.360 16,62 82 119 56. 1.325 19,74 67 254 57. 1.319 22,46 59 107 58. 1.318 5,28 250 214 59. 1.267 11,35 112 212 60. 1.265 7,12 178 281 61. 1.265 27,37 46 107 62. 1.246 34,32 36 127 63. 1.234 12,16 101 102 64. 1.227 10,48 117 182 65. 1.227 67,61 18 358 66. 1.194 12,56 95 161 67. 1.171 13,85 85 300 68. 1.167 17,77 66 300 69. 1.122 5,05 222 177 70. Lu 1.122 21,88 51 307 71. 1.086 14,39 75 405 72. 1.051 69,03 15 629 73. 1.050 54,86 19 217 74. 1.038 19,69 53 273 75. 1.021 12,29 83 97 76. 1.006 18,73 54 308 77. 980 12,98 75 159 78. 979 11,61 84 262 79. 977 13,34 73 329 80. 955 4,47 213 193 81. 936 7,27 129 199 82. Terzo 923 8,80 105 222 83. 914 23,77 38 360 84. Alluvioni Cambiò 912 9,14 100 77 85. Pietra Marazzi 904 8,00 113 95 86. Lerma 869 14,54 60 293

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87. Piovera 851 15,65 54 86 88. 844 12,15 69 142 89. Camino 807 18,44 44 252 90. 766 12,21 63 418 91. 747 16,34 46 230 92. Bergamasco 744 13,44 55 125 93. 744 13,16 57 280 94. Voltaggio 738 52,18 14 342 95. 737 13,22 56 380 96. 731 6,93 105 143 97. 718 5,45 132 98 98. Isola Sant'Antonio 717 23,55 30 76 99. 715 6,07 118 170 100. Parodi Ligure 715 12,54 57 330 101. Garbagna 696 20,72 34 287 102. 694 13,11 53 123 103. 684 10,52 65 285 104. 679 10,29 66 328 105. 672 7,04 96 250 106. 664 5,72 116 334 107. 656 53,84 12 712 108. 655 9,22 71 341 109. 629 14,54 43 264 110. 608 3,57 170 301 111. Ponti 606 11,97 51 187 112. 605 2,75 220 76 113. 584 6,60 88 105 114. 583 3,89 150 342 115. 566 9,62 59 184 116. 562 8,84 64 240 117. Montechiaro d'Acqui 560 17,60 32 560 118. Pareto 554 41,74 13 476 119. 531 7,75 69 160 120. 528 46,63 11 510

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121. 528 9,25 57 261 122. 527 24,06 22 383 123. 521 5,97 87 245 124. 515 8,33 62 297 125. Grondona 510 25,94 20 303 126. Carrosio 510 6,92 74 254 127. 502 8,43 60 261 128. 495 5,55 89 268 129. 479 14,61 33 410 130. 476 11,59 41 268 131. 468 11,33 41 256 132. 464 10,30 45 252 133. Brignano-Frascata 456 17,53 26 288 134. 442 15,43 29 390 135. 440 5,29 83 124 136. 437 10,44 42 280 137. 431 10,48 41 300 138. Sant'Agata Fossili 425 7,71 55 425 139. 424 5,10 83 220 140. 416 5,49 76 116 141. 406 12,74 32 265 142. 402 23,95 17 402 143. 399 2,48 161 144 144. 381 6,07 63 103 145. 377 2,13 177 77 146. 372 12,01 31 321 147. 356 11,65 31 385 148. 355 13,44 26 142 149. 352 7,58 46 264 150. 341 9,85 35 448 151. 340 9,79 35 160 152. 340 5,22 65 232 153. 337 3,95 85 260 154. Fraconalto 336 17,62 19 725

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155. 335 7,90 42 305 156. Pozzol Groppo 328 14,08 23 369 157. 325 21,23 15 415 158. 324 17,38 19 400 159. 323 4,75 68 251 160. 321 7,49 43 116 161. 319 9,02 35 91 162. 313 5,45 57 197 163. 306 9,87 31 329 164. 305 2,80 109 78 165. 294 12,24 24 425 166. 291 10,45 28 516 167. Treville 281 4,60 61 300 168. 278 23,75 12 525 169. 265 5,38 49 332 170. 262 7,57 35 289 171. 259 9,08 29 206 172. 226 4,95 46 220 173. 223 8,54 26 279 174. 220 4,42 50 300 175. 213 6,52 33 287 176. 200 10,15 20 420 177. 189 9,20 21 253 178. 185 18,28 10 600 179. Gavazzana 180 3,28 55 334 180. 176 7,46 24 387 181. 165 29,03 5,68 600 182. 157 2,89 54 270 183. Castelletto d'Erro 148 4,66 32 544 184. 148 3,25 46 243 185. 136 20,59 6,61 704 186. 129 9,04 14 398 187. 122 2,69 45 280 188. Castellania 90 7,21 12 400

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189. 85 9,04 9,41 420 190. 84 55,26 1,52 958

Territorio È possibile ripartire la circoscrizione di Alessandria in quattro ambiti, individuati in base a caratteri territoriali e urbanistici e sulla base dell'analisi della capacità di attrazione e del raggio d'influenza dei suoi centri principali:

• l'Alessandrino , che trova il suo naturale punto di aggregazione nel capoluogo di provincia ; • il Monferrato , comprendente le zone dell'Acquese, del Casalese, dell'Ovadese e del Valenzano, dal caratteristico paesaggio collinare; • il Novese , che ha in Novi Ligure il centro delle industrie dolciarie e il punto d'accesso verso la Liguria, grazie all'importante nodo stradale e ferroviario; • il Tortonese , un'area orientata verso la Lombardia, dalla forte vocazione agricola e dalle particolari ricchezze culturali

Geografia fisica Il territorio della provincia è per 3/4 montuoso o collinare. A nord il basso Monferrato si caratterizza per una immensa distesa di colline del Monferrato e valli in cui scorrono il fiume Po e il Tanaro . Al centro è situata una fertile pianura attraversata dal Tanaro , dal Bormida e dai loro affluenti. A sud-ovest ancora le colline della Val Bormida, della Val d'Erro e della Val d'Orba , e della val Lemme che si congiungono con i monti dell'Appennino Ligure . A sud-est le zone collinari del novese e del tortonese, con le valli dello Scrivia e dei suoi affluenti, in primis la val Borbera e la valle Spinti costituiscono le estreme propaggini dell'Appennino Ligure , sui quali la provincia confina con quella di Genova . Poco lontano dal confine con la Lombardia scorre il Curone che divide la pianura tortonese dall'Oltrepò Pavese ; inoltre è delimitata brevemente dallo Staffora . Il punto più elevato è il Monte Ebro che raggiunge i 1.701 m, il meno elevato il comune di Molino dei Torti che si trova a 76 m d'altezza. La zona più meridionale del territorio, in particolare l'acquese, l'ovadese e il novese, a volte è esposta a più o meno intense raffiche di vento provenienti dal vicino Mar Ligure . Questo vento, che d'estate porta il fresco e d'inverno mitiga le temperature causando un rapido scioglimento delle eventuali nevi presenti, è chiamato dagli abitanti del posto "il marino". Orografia Monti Monti oltre i 1000 m, gran parte dei quali si trova in val Borbera .

Denominazione Altezza (m)

Monte Ebro 1.701 m

Monte Chiappo 1.699 m

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Monte Legnà 1.670 m

Punta Rondino 1.630 m

Cima dell'Erta 1.020 m

Monte Carmo 1.640 m

Monte delle Tre Croci 1.565 m

Monte Antola 1.597 m

Monte Buio 1.401 m

Monte Sopra i Costa 1.278 m

Monte Castello 1.089 m

Bric delle Camere 1.016 m

Monte Cavalmurone 1.672 m

Monte Candelozzo 1.036 m

Monte Colletto 1.261 m

Monte Porreto 1.533 m

Monte Saia 1.167 m

Monte Pana 1.561 m

14

Monte Trappola 1.530 m

Monte Giarolo 1.473 m

Monte Gropà 1.433 m

Monte Rotondo 1.567 m

Monte Garave 1.594 m

Monte Carmo 1.466 m

Monte Leco 1.072 m

Monte delle Figne 1.172 m

Monte Taccone 1.113 m

Monte Tobbio 1.092 m

Monte Poggio 1.081 m

Passi e valichi Valico di San Fermo 1.129 m Passo della Bocchetta 772 m Passo della Castagnola 578 m Valico degli Eremiti 559 m

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Fiumi e torrenti In questa lista sono raccolti tutti i fiumi e i torrenti che scorrono in provincia di Alessandria.

Fiume o torrente

Po

Bormida di Spigno

Valla

Bormida

Erro

Orba

Stura di Ovada

Piota

Lemme

Gorzente

Scrivia

Spinti

Borbera

Sisola

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Staffora

Stanavazzo

Curone

Grue

Ossona

Tanaro

Belbo

Grana del Monferrato

Rotaldo

Stura del Monferrato

Valla

Laghi Nella provincia sono presenti cinque laghi di notevole importanza turistica, ma soprattutto utili per le risorse idriche specie della città di Genova dato che sono tutti artificiali e furono costruiti per lo stesso scopo.

Nome lago Zona geografica Sito nel comune di

Busalla (GE) Lago della Comunità Montana Alta Val Lemme e Fraconalto Busalletta Alto Ovadese Ronco Scrivia (GE)

Bosio Laghi del Comunità Montana Alta Val Lemme e Campomorone (GE)

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Gorzente Alto Ovadese Ceranesi (GE)

Molare Lago di Ortiglieto Comunità Montana Suol d'Aleramo Rossiglione (GE)

Casaleggio Boiro Laghi della Comunità Montana Alta Val Lemme e Bosio Lavagnina Alto Ovadese Mornese

Economia

Agricoltura La vasta pianura centrale è dedicata essenzialmente alla coltura cerealicola: grano , orzo , mais , soia , girasole . Diffusa la coltivazione della barbabietole da zucchero, destinata alla produzione industriale. Nelle zone pianeggianti del casalese, il paesaggio si caratterizza per la presenza di estese risaie. Nel novese, le poche zone pianeggianti sono in gran parte adibite all'agricoltura cerealicola e i campi si caratterizzano per la presenza di filari di gelsi, introdotti nel a cavallo del XVII-XIX secolo, per la bachicoltura. Nelle zone collinari del novese, casalese, acquese, tortonese ed ovadese la vite domina incontrastata e notevole è la produzione del vino. La Val Curone è una tipica zona di produzione di frutta. Diffuse le coltivazioni a prato nei fondovalle dell'acquese. Lungo i fiumi (il Bormida in particolare) si estende la pioppicoltura. Turismo Alessandria promuove una serie di percorsi di interesse turistico. Tali percorsi toccano località che si puntano sul patrimonio artistico e sulle abilità enogastronomiche delle varie località della provincia. Il Monferrato Casalese , ricco di monumenti nel suo capoluogo e di castelli sulle colline, offre anche una ricca gastronomia, nonché il piacere delle degustazioni di vini schietti o raffinati. Ricca la presenza nel territorio di edifici della fede di notevole valore artistico: dalla Trinità da Lungi a Castellazzo Bormida al complesso di Santa Croce a Bosco Marengo , dall'abbazia di Santa Giustina a Sezzadio al Sacro Monte di Crea , presso Serralunga di Crea , ora patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e di testimonianze medioevali come la torre di Masio con il museo ricavato al suo interno. Le colline dell'Alto Monferrato racchiudono suggestivi borghi alcuni di origine preromana. Centri come Acqui Terme e Gavi Ligure e Ovada sono al centro di percorsi enogastronomici e culturali che toccano borghi pittoreschi come Cremolino , Carpeneto , Tagliolo Monferrato e Rocca Grimalda con il suo impianto altomedioevale e l'antico carnevale della Lachera . Di notevole interesse sono i resti (anfiteatro, teatro, due isolati) della città romana di Libarna , sita nel territorio del comune di Serravalle Scrivia . Ma il vero motore del turismo del territorio è l'Outlet di Serravalle, enorme centro commerciale sorto all'inizio degli anni 2000 nella piana di Serravalle Scrivia .Di rilievo la città di Acqui Terme per le proprie terme, i centri benessere e la sua ricchezza di monumenti e resti risalenti all'epoca Romana.

Industria, commercio e artigianato I principali poli industriali sono localizzati intorno ad Alessandria ( e Valenza ), Tortona (Castelnuovo Scrivia e Pontecurone ), Novi Ligure (Arquata Scrivia , Serravalle Scrivia , Cassano Spinola ), Casale Monferrato . I settori produttivi principali sono il metalmeccanico e l'oreficeria (a Valenza ). Seguono il settore alimentare (a Novi Ligure ), prodotti chimici e materie plastiche (a Novi Ligure, Spinetta Marengo , Cassano Spinola , Serravalle Scrivia ). Numerose le imprese artigianali nei settori manifatturiero costruzioni, trasporti. Rilevante 18

il commercio sia come negozi tradizionali che come grande distribuzione (81 esercizi nel 1998 ).

Dialetti

Lingue autoctone della provincia di Alessandria ceppo piemontese ceppo ligure tortonese A causa della secolare divisione storica della provincia, i dialetti che vi sono parlati possono essere considerati come appartenenti alle lingue:

• piemontese, parlato nell'Alessandrino, nel Casalese e nell'Acquese. L'alessandrino ha alcune particolarità di pronuncia (per le quali gli alessandrini sono sempre stati riconoscibili fra i piemontesi). Molte parole di derivazione francese, arpitana e occitana che sono parte integrante del piemontese di Cuneo e Torino, sono meno in uso in provincia di Alessandria a causa dell'influenza lombarda che ne ha attenuato la ricorrenza. In ogni caso le particolarità dell'alessandrino non ostacolano la comprensibilità reciproca con i monferrini e il resto dei piemontesi. L'alessandrino ha inoltre contribuito con vari apporti alla formazione storica della koinè piemontese. • emiliana [9][10][11][12] con una forte influenza lombarda e minori influenze piemontesi e liguri, diffusa nel Tortonese in quanto, secondo le classificazioni standard, il continuum dialettale emiliano si estenderebbe in parte dell'Alessandrino [13] fino al fiume Scrivia [14] . • ligure, parlato nel Novese e nell'Ovadese.

Le Aziende Sanitarie Locali

Sul territorio della Provincia di Alessandria, di tre Aziende Sanitarie ASL 20 Alessandria, ASL 21 Casale M.to, ASL 22 Novi Ligure, è stata fatta una sola Azienda Provinciale Unica ASL-AL. Rimangono operativi i seguenti presidi ospedalieri:  Ex ASL 20 - Alessandria, Tortona  Ex ASL 21 – Casale M.  Ex ASL 22 - Novi Ligure, Acqui T., Ovada. In Provincia di Alessandria gli Enti che erogano gli interventi sanitari e socio-assistenziali sono:  le Aziende Sanitarie Locali;  le Aziende Sanitarie Ospedaliere;

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 i Distretti Asl Al  le Amministrazioni Comunali;  i Consorzi comunali;  le Comunità montane. Dopo le dimissioni da un ospedale o in particolari fasi della malattia, le persone possono essere curate presso il loro domicilio o in strutture di degenza per periodi più o meno lunghi. Quando non è più possibile garantire l'assistenza al domicilio può essere necessario un inserimento presso una struttura residenziale o semiresidenziale. Assistenza-Sociale Il servizio di assistenza sociale si articola in interventi diversi a seconda delle problematiche che deve affrontare ed è rivolto a tutti i cittadini che risiedono sul territorio dell'Ente gestore dei servizi socio-assistenziali, ed avere un supporto sia a livello individuale che di nucleo familiare in situazioni di difficoltà.

DISTRETTI

Il DISTRETTO quale garante della presa in carico e continuità nei percorsi di salute della popolazione, assicura l'espletamento delle funzioni e delle relative attività territoriali indicate dall'art. 3-quinquies del D. Lgs. n. 502/1992 e s.m.i., orientandole secondo gli obiettivi definiti nel Piano Socio Sanitario Regionale.

In considerazione del ruolo attribuito e in coerenza con la programmazione strategica aziendale e regionale, il Distretto svolge la propria attività istituzionale di tutela della salute della popolazione residente attraverso: - l’analisi dei bisogni di salute rilevati sul territorio; - la programmazione; - i rapporti istituzionali, rispetto ai quali il Direttore del Distretto coadiuva e supporta la Direzione aziendale nell’interfaccia con il Comitato dei Sindaci, gli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, il Volontariato e Privato sociale, le organizzazioni rappresentative di interessi diffusi. - l’organizzazione ovvero il coordinamento della propria attività con gli altri Distretti, con i presidi ospedalieri e con le altre articolazioni organizzative aziendali; - la negoziazione, finalizzata ad assicurare i livelli di attività (prestazioni o percorsi diagnostico- terapeutico-assistenziali e relativo budget) ritenuti necessari e appropriati per assolvere ai reali bisogni di salute della popolazione, come evidenziati nell’analisi e previsti nell’ambito della programmazione territoriale, in coerenza con gli obiettivi strategici e il budget assegnato a livello aziendale. • ALESSANDRIA - VALENZA • ACQUI TERME - OVADA • CASALE MONFERRATO • NOVI LIGURE - TORTONA

Servizi-Sanitari Le prestazioni sanitarie vengono erogate dalle Aziende Sanitarie Ospedaliere e dalle Aziende Sanitarie Locali. Le A.S.L. svolgono il servizio di assistenza sanitaria presso le strutture poliambulatoriali e distrettuali o presso gli ospedali. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria alle persone anziane, in particolari condizioni, oltre alle visite specialistiche, agli esami diagnostici, ai ricoveri presso i reparti specializzati, le Aziende Sanitarie, in integrazione con gli Enti gestori dei Servizi Socio assistenziali, assicurano: le Cure Domiciliari (Servizio Infermieristico, Assistenza Domiciliare Programmata, Assistenza Domiciliare Integrata); l'inserimento in presidi per soggetti non autosufficienti, previa valutazione dell'equipe di Unità

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Valutativa Geriatria. L’ASL –AL unica della provincia di Alessandria ha stipulato convenzioni con tutte le sedi della Croce Rossa Italiana sul territorio, per avere la garanzia del trasporto dei loro ospiti per i diversi motivi di salute. Trasporto infermi in caso di emergenza sanitaria extra-ospedaliera tramite la Centrale Operativa Emergenza 118 Trasporto infermi per visite interospedaliere, trasporto urgente sangue e organi per trapianti, trasporto dializzati, navette per elisoccorso.

Ricoveri in Piemonte - Anno 2014

% Ospedalizzazione popolazione Provincia Uomini Donne Totale Torino 189.006 220.041 409.047 18 Vercelli 13.752 14.989 28.741 16 Biella 11.870 14.806 26.676 14 Novara 27.305 31.974 59.279 16 Verbania 14.790 17.386 32.176 20 Cuneo 49.511 54.970 104.482 18 Asti 16.287 21.119 37.406 17 Alessandria 36.125 43.510 79.635 18 TOTALE 358.646 418.795 777.442 18

PRESIDI OSPEDALIERI • ACQUI TERME - OSPEDALE "MONS. GIOVANNI GALLIANO" • CASALE MONFERRATO - OSPEDALE "SANTO SPIRITO" • NOVI LIGURE - OSPEDALE "SAN GIACOMO"

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• OVADA - OSPEDALE CIVILE • TORTONA - OSPEDALE "SS ANTONIO E MARGHERITA"

AZIENDA OSPEDALIERA SS. ANTONIO BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA Sede legale e amministrativa : via Venezia 16 15100 Alessandria - centralino tel. 0131 206111 Sito internet : www.ospedale.al.it

L’Azienda Ospedaliera comprende i presidi: • Presidio Santi Antonio e Biagio (Ospedale Civile) • Presidio Cesare Arrigo (Ospedale Infantile) • Centro riabilitativo polifunzionale Teresio Borsalino • Poliambulatorio Ignazio Gardella • Centrale operativa Emergenza 118

Presidio Santi Antonio e Biagio (Ospedale Civile) Indirizzo : via Venezia 16 Alessandria - tel. 0131 206111 Attività : È un Presidio Ospedaliero per acuti in età adulta, dotato di Dipartimento di Emergenza DEA di II livello e di tutte le branche specialistiche, comprese quelle di III livello. Posti letto: n. 505 ordinari - 86 Day Hospital.

Presidio Cesare Arrigo (Ospedale Infantile) Indirizzo : spalto Marengo 46 – Alessandria tel. 0131 206111 Attività : È un Presidio Ospedaliero riservato all’età pediatrica, dotato delle specialità di base e in grado di fornire assistenza di terapia intensiva neonatale e pediatrica. Posti letto: n. 83 ordinari - 11 Day Hospital.

Centro riabilitativo polifunzionale Teresio Borsalino Indirizzo : via Forlanini 2 – Alessandria tel. 0131 206111 Attività : È un Presidio di recente attivazione, dotato di posti letto per riabilitazione di III livello e di II livello nel campo cardio-respiratorio, ortopedico e neurologico. Posti letto: n. 80 attivati, di cui 4 Day Hospital; il totale sarà portato a 104 entro fine 2008.

Poliambulatorio Ignazio Gardella Indirizzo : via Don Gasparolo 2 - Alessandria - tel. 0131 206111. Attività : È un Presidio di tipo ambulatoriale, che ospita il Centro Prelievi, le attività di screening mammografico e numerosi ambulatori specialistici afferenti ai reparti del Presidio SS. Antonio.

DESTINATARI E BENEFICIARI

Il Progetto “Sempre al vostro fianco ” si collega anche alle azioni ed obiettivi Strategici 2020 della Croce Rossa Italiana ed in particolare con l’Obiettivo n. 1: “Lo sviluppo dell'individuo passa necessariamente anche attraverso la promozione della salute, intesa come "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale" (OMS), che richiede quindi un approccio globale ed integrato all'individuo, basato sulla persona nel suo intero e nei diversi aspetti della sua vita. Ecco perché la Croce Rossa Italiana pianifica e implementa attività e progetti di assistenza sanitaria e di tutela e promozione della salute volti alla prevenzione e alla riduzione della vulnerabilità individuale e della comunità, incoraggiando l'adozione di misure sociali, comportamentali che determinino un buono stato di salute.

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Obiettivi specifici: • Migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità • Proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità • Costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute • Assicurare l'acquisizione di competenze da parte della comunità per proteggere la propria vita e quella degli altri • Dare la possibilità ai giovani inseriti nel progetto di “ imparare facendo” entrando a contatto con la realtà del loro territorio.

Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. la promozione della donazione volontaria; 2. la diffusione del Primo Soccorso; 3. l'educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani; 4. il servizio ambulanza ed i servizi assimilabili; 5. i servizi in ausilio al Servizio Sanitario delle Forze Armate, come previsti dalle Convenzioni di Ginevra; 6. la diffusione del BLS, del BLSD, del PBLS del PBLDS; 7. le manovre di disostruzione pediatrica;

I DESTINATARI DEL PROGETTO Si possono definire con il termine “destinatari” , tutti gli utenti diretti dei servizi di ambulanza ed i servizi assimilabili, ovvero quelle persone affette da patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti (invalidità fisica, con capacità deambulatoria assente o fortemente limitata), non in grado di utilizzare i comuni mezzi di trasporto e bisognose di recarsi in strutture sanitarie (pubbliche o convenzionate) per prestazioni diagnostiche. Rientrano poi nel novero dei destinatari quelle persone che, colpite da patologie acute (primarie o secondarie) o da eventi traumatici (incidenti stradali, incidenti domestici, infortuni sul lavoro).

I BENEFICIARI DEL PROGETTO Sono da considerare invece beneficiari del progetto le popolazioni che vivono nelle aree in cui si intende avviare il progetto (Provincia di Alessandria), che potranno beneficiare di un servizio migliore e più efficiente, pronto a prendersi carico delle loro esigenze ed anche le istituzioni della sanità pubblica, appartenenti al sistema sanitario nazionale e regionale, che potranno, grazie al progetto “Sempre al vostro fianco ” contare su una migliore organizzazione territoriale dei servizi di trasporto infermi. Sono da considerare come beneficiari del progetto anche i parenti dei destinatari del progetto, che si vedono così aiutati e quindi sollevati dal carico di stress che comporta l’occuparsi di un malato.

COSA INTENDE REALIZZARE IL PROGETTO Il progetto intende realizzare il Servizio di Trasporto Infermi. Un servizio rivolto, principalmente ad anziani non deambulanti affetti da patologie croniche, disabili motori, soggetti in grado di deambulare autonomamente, ma le cui condizioni di salute sconsigliano il ricorso ai mezzi di trasporto ordinari (è il caso di molti pazienti sottoposti a dialisi o di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia). I servizi di questo tipo sono svolti dalle sedi di Croce Rossa Italiana, su richiesta medica (preventivamente autorizzate dai servizi territoriali ASL-AL) e consistono nel trasporto presso presidi ospedalieri, laboratori clinici, ambulatori specialistici convenzionati di pazienti che

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si debbono sottoporre ad analisi cliniche, prestazioni terapeutiche o fisioterapiche, visite mediche specialistiche, emodialisi. Rientrano nella categoria del trasporto infermi anche quelli rivolti a pazienti ricoverati o dimessi dagli ospedali e che non possano utilizzare i comuni mezzi di trasporto pubblici e privati.

Le realtà della Provincia di ALESSANDRIA: sedi della Croce Rossa Italiana, attività svolte e da poter svolgere.

Nel contesto sociale della Provincia, si inserisce l’attività della Croce Rossa Italiana (con tutte le sedi presenti nel territorio) con il suo Volontariato, che si applica in diverse attività di trasporto ammalati e socio-assistenziali. Le varie sedi della provincia, agiscono nei diversi campi dell’assistenza e del soccorso. Attraverso la sua organizzazione ed alla capillare copertura dell’intero territorio provinciale, grazie alla presenza del personale dipendente e Volontario, svolge le sue attività di Istituto nei seguenti interventi:  Trasporto sanitario di emergenza-urgente e trasporto infermi,  Assistenza alle categorie vulnerabili della società,  Protezione Civile e Difesa Civile,  Interventi Umanitari Internazionali,  Educazione sanitaria,  Diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.

SITUAZIONE DI PARTENZA SULLA QUALE IL PROGETTO E' DESTINATO AD INCIDERE (SINTETICI INDICATORI)

Da un monitoraggio interno a livello Provinciale C.R.I., sulla domanda di Richiesta Servizio Trasporto Infermo, si è potuto riscontrare la seguente situazione: una certa incidenza dell’inevaso nell’ambito dei servizi di trasporto infermi è notevolmente dovuta a difficoltà organizzative degli Enti, Organizzazioni o altro Organismo (la maggior parte della richiesta riguarda trasporti da effettuare nella fascia diurna delle giornate feriali, in momenti in cui la disponibilità di personale volontario è chiaramente minore e risulta condizionata dagli impegni lavorativi di moltissimi militi-volontari).

Il tasso di incremento della domanda di servizio di trasporto infermo a livello provinciale, nel 2016 è stato: +20% circa trasporto infermi.

Di seguito i dati relativi ai servizi di trasporto inevasi.

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Servizi inevasi 2016

INDICATORE PERCENTUALE PER SINGOLA SEDE C.R.I. PROVINCIA ALESSANDRIA

Inevaso 2016

SEDE CRI % Inevaso SEDE CRI % Inevaso Alessandria 6% Casale M. 17 % Piovera 5 % Gavi 2 % Valenza 4 % Novi L. 6 % Vignale M.to 5 % Serravalle S 15 % Acqui T 14 % Tortona 14 % Cassine 1 % Vignole B. 2 %

Visto il tempo storico che stiamo vivendo, periodo caratterizzato da una forte crisi sociale ed economica , l’impegno del Volontario C.R.I. è sensibilmente diminuito. Con l’inserimento in organico dei Volontari del Servizio Civile Nazionale si punta a far fronte a questo disagio che va a riflettersi sul cittadino bisognoso di aiuto.

LE SEDI LOCALI DI PROGETTO

Comitato di ALESSANDRIA Indirizzo Corso Lamarmora, 40 15100 ALESSANDRIA Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Gr.Uff. BOLOGNA MARCO Sede CRI Piovera Indirizzo P.zza San Giovanni, 4 Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email [email protected] Referente Gr.Uff. BOLOGNA MARCO

Sede CRI di Vignale M.to Indirizzo Vignale M.to, Piazza del Popolo 6 Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email [email protected]

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Referente Gr.Uff. BOLOGNA MARCO

I Comitati C.R.I. della Provincia di Alessandria

Comitato di ACQUI TERME Indirizzo Via E. Trucco, 19 15011 ACQUI TERME Telefono 0144/320666 Fax 0144/56678 Email [email protected]; [email protected]

Referente Presidente C.R.I. Sig. MONTI MAURIZIO

Comitato di CASALE MONFERRATO Indirizzo Str. Vecchia Pozzo - S. Evasio, 1/L 15033 CASALE MONFERRATO Telefono 0142/452258 Fax 0142/451502 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Dott.ssa BOSSI ILLENGO ANNA CHIARA

Comitato di CASSINE Indirizzo VIA F. SOLIA 4 15016 CASSINE Telefono 0144/714433 Fax 0144/714971 Email [email protected]; Referente Presidente C.R.I. Dott.. CANNONERO MATTEO

Comitato di GAVI LIGURE Indirizzo Via Bosio, 2 15066 GAVI Telefono 0143/643070-642263 Fax 0143/643612 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Dott.ssa ALBANO NICOLETTA RACHELE MARIA

Comitato di NOVI LIGURE Indirizzo Piazza XX Settembre, 2 15067 NOVI LIGURE Telefono 0143/2031 Fax 0143/322784

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Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Sig.ra MANTERO ALESSANDRA

Comitato di SERRAVALLE SCRIVIA Indirizzo Piazza Carducci, 3 15069 SERRAVALLE SCRIVIA Telefono 0143/65176-65606 Fax 0143/62880 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Sig. PAVOLI ANTONIO

Comitato di TORTONA Indirizzo Corso Repubblica, 31 15067 TORTONA Telefono 0131/8294 Fax 0131/829431 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Sig.a MAURI PATRIZIA

Comitato di VIGNOLE BORBERA Indirizzo Via Genova, 27 15060 VIGNOLE BORBERA Telefono 0143/67300 Fax 0143/67337 Email [email protected]; [email protected] Referente Presidente C.R.I. Sig. DOMENICO GULLOTTO

OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI

Nella provincia di Alessandria esistono anche altre associazioni di Volontariato avente come finalità il trasporto infermi. La percentuale di attività può essere stimata al 60% per la CRI, il 30 per la PA Verde ed il 10% alla Misericordia.

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STRUTTURA UBICAZIONE DESCRIZIONE GENERALE

Attualmente le Misericordie operano in molteplici e complessi servizi CONFRATERNITA' DI TORTONA nell'ambito socio-sanitario, MISERICORDIA DI TORTONA avvalendosi di strutture moderne e di oltre 2500 automezzi. I principali settori di intervento sono:

- Trasporti sanitari e sociali

- Emergenza/urgenza e pronto soccorso, operatività h24 - Protezione Civile, con gruppi attrezzati e specificamente addestrati in quasi tutte le Misericordie CONFRATERNITA DI CASALE M.TO - Onoranze funebri MISERICORDIA - Gestione cimiteriale - Gestione di ambulatori specialistici - Gestione di case di riposo - Servizi emodialisi autogestiti - Assistenza domiciliare ed ospedaliera - Telesoccorso e teleassistenza

- Assistenza a carcerati, anziani, CONFRATERNITA DI ACQUI TERME immigrati, portatori di handicap, MISERICORDIA DI ACQUI TERME tossicodipendenti, malati di AIDS - Prevenzione dell'usura - Consultori familiari - Servizio di telefono amico 28

- Raccolte di aiuti e missioni umanitarie internazionali

La Confederazione, in funzione dei servizi resi dalle confederate, opera a sostegno della progettualità, della consulenza e dell'innovazione verso le associate anche concorsi di qualificazione e formazione sia per i dirigenti delle Misericordie stesse (in molti casi, vero e proprio management) che verso i singoli confratelli. P.A. CROCE VERDE FELIZZANO Grazie alla pratica dei valori, ANPAS P.A. CROCE VERDE R. GANDOLFI ALESSANDRIA intende partecipare alla costruzione P.A. A.V.I.S PRIMO SOCCORSO VALENZA di una società più giusta e P.A. CROCE VERDE VILLALVERNIA solidale, che permetta lo sviluppo VILLALVERNIA equilibrato di Pubbliche Assistenze MONFERRATO SOCCORSO TERRANOVA – che siano coerenti nelle azioni, nel CASALE M.TO rapporto con le Istituzioni, nella S.GERMANO promozione del Volontariato con P.A. CROCE VERDE Fraz. di CASALE l'idea di essere Associazioni di M.TO Volontariato di Pubblica Assistenza. P.A. CROCE VERDE MURISENGO MURISENGO SCOPI: P.A. CROCE BIANCA ACQUI T. ACQUI TERME P.A. CROCE VERDE BOSIO  sviluppare una cultura della P.A. CROCE VERDE ARQUATESE ARQUATA S solidarietà e dei diritti; promuovere la cultura, la P.A. CROCE VERDE CASSANESE CASSANO S.  crescita civile e l'educazione P.A. CROCE VERDE OVADESE BASALUZZO alla cittadinanza; P.A. CASTELLAZZO SOCCORSO Castellazzo S.  attivare forme di

partecipazione civile;  sostenere lo sviluppo di pratiche di democrazia partecipata;  produrre socialità e creare comunità solidali;  agire in modo diretto per la tutela, il riconoscimento e l'accesso effettivo ai diritti, sia in Italia che all'estero.

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7) Obiettivi del progetto :

Obiettivi Generali. Vi indichiamo in sintesi, gli obiettivi del progetto sulle attività svolte oggi. Ad ogn’uno di essi sono stati associati indicatori specifici che verificano il raggiungimento dell’obiettivo.

OBIETTIVI INDICATORI Predisporre progetti individuali per le famiglie Aumento del benessere sociale Favorire ed agevolare le opportunità di accesso al Numero di iniziative promosse servizio sanitario nazionale attraverso l’impiego di mezzi messi a disposizione dall’Ente con personale disponibile a fornire assistenza. Accrescere la sensibilità nei confronti del Servizio Allestimento grafico di un veicolo C.R.I. Civile Nazionale attraverso l’utilizzo esclusivo di un per ogni singola sede di attuazione di veicolo CRI con il logo proprio (previa autorizzazione) progetto. del Servizio Civile Nazionale utilizzato unicamente dai volontari del Servizio Civile Nazionale, per ogni singola sede di attuazione di progetto. Pubblicità immediata e diretta tramite l’utilizzo del veicolo per l’intera durata del progetto, nel territorio di attuazione.

Aumentare le attività di trasporto infermi ed il numero di servizi di: Assistenza all’anziano indigente, Trasporto disabile, Ricerca, studio, analisi e verifica dei Interventi su persone senza fissa dimora, bisogni. Trasporto farmaci, Si prevede un aumento medio del Prima accoglienza migranti, trasporto utenti mediamente del 20%. Attività di centralino. sul territorio, prospettando una maggiore offerta del 20% a soddisfare le crescenti esigenze soprattutto per la popolazione anziana in aumento. Rendere possibili le condizioni affinché i volontari Sviluppo ed instaurazione di relazioni della CRI ei i volontari del Servizio Civile, coinvolti nel significative tra i volontari CRI e i progetto, diventino persone di riferimento, stimolati e Volontari del Servizio Civile, che sinergiche, anche nella semplice quotidianità. coprirono anche i fuori spazi formali di servizio. Avere disponibilità e attenzione al dialogo con gli Utilizzo dei servizi in modo efficiente. utenti e sollecitudine nell’ascolto da parte degli Migliorare la qualità del servizio anche operatori. con supporto psicologico all’utenza.

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OBIETTIVI GENERALI Funzionali sulla base della dislocazione sul territorio Provinciale delle risorse strutturate. Sedi di Località Obiettivi Generali Indicatori attuazione di Progetto Comitato Alessandria • Verifica delle realtà territoriali • Aumento della conoscenza per conoscere le realtà del delle informazioni ed territorio, ampliamento dei servizi. • Realizzare e garantire una • Miglioramento delle qualità puntuale, corretta e costante e della tempestività informazione sui servizi richiesti. nell’erogazione dei servizi. • Snellire le procedure • Aggiornamento puntuale amministrative e di archiviazione delle informazioni presenti dei dati amministrativi. sui rispettivi siti internet. Acqui T. • Verifica delle realtà territoriali • Aumento della conoscenza Casale M. per conoscere le realtà del delle informazioni ed Cassine territorio, ampliamento dei servizi. Gavi • Realizzare e garantire una • Miglioramento delle qualità Novi L. puntuale, corretta e costante e della tempestività Serravalle S Comitati informazione sui servizi richiesti. nell’erogazione dei servizi. Tortona e sedi • Snellire le procedure • Aggiornamento puntuale Vignole B. amministrative e di archiviazione delle informazioni presenti Piovera dei dati amministrativi. sui rispettivi siti internet. Vignale M.to

Gli obiettivi specifici.

Gli obiettivi specifici prevedono un incremento quantitativo e qualitativo dei servizi resi agli utenti dalla Croce Rossa della Provincia di Alessandria. Qui di seguito si presenta un raffronto tra i servizi svolti fino ad settembre 2017 e le previsioni che ci impegnano come obiettivo per l’anno 2018.

Come è noto, alcune attività sono svolte in modo gratuito, in quanto non è possibile pretendere il pagamento della prestazione, da persone indigenti e nulla tenenti. La parte sanitaria è quella di maggior attività che fa la Croce Rossa Italiana, ma con l’apporto dei Volontari del Servizio Civile, l’obbiettivo è quello di raggiungere un maggior numero di utenti sulle seguenti attività Istituzionali.

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Numero >settembre +/- ANNO 2017 2018 utenti Reale % Prev. Inc. Trasporto malati cronici e anziani utenti 5156 20 1050 Trasporto per dimissioni e visite utenti 18500 20 3700 Distribuzione viveri, generi di prima utenti 1.100 14 154 necessità Consegna pasti a domicilio a persone utenti 200 15 30 indigenti Assistenza anziani soli e nulla tenenti utenti 1500 15 225 Attività ludiche nelle case di riposo utenti 1000 12 120 Assistenza scolastica e trasporto studenti utenti 150 15 23 portatori di handicap Trasporto interospedaliero, dialisi, sangue utenti 26000 10 5200 Assistenza manifestazioni pubbliche e utenti 700 15 105 sportive Raccolta e distribuzione aiuti umanitari ed utenti 950 0 0 interventi socio-sanitari, per le popolazioni colpite da calamità Trasporto e prima accoglienza migranti Utenti 1300 20 390

Corsi di educazione sanitaria legge 81/08 utenti 800 15 120 della sicurezza

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OBIETTIVI SPECIFICI funzionali sulla base della dislocazione sul territorio provinciale delle risorse già operative strutturate. Sede di Obiettivi specifici Indicatori attuazione progetto Comitato: Coordinare la rete dei servizi in modo valido • Verifica e monitoraggio Alessandria e organizzato; dell’efficienza delle attività, Coordinare la rete informatica- • Gestione corretta delle amministrativa in modo valido e organizzato; problematiche; Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte • Monitoraggio sugli accessi ai le richieste da parte degli utenti per servizi e sull’utilizzo delle assistenza socio-sanitaria, di interventi informazioni, socio-assistenziale, di trasporto infermi, di • Aumento del benessere sociale protezione civile; con attenzione alle fasce più Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte deboli, le richieste da parte degli utenti per ogni tipo • di attività; di trasporto infermi, , di assistenza Collaborazione ed intervento di socio-sanitaria, di interventi socio- rete nella gestione assistenziale, , di protezione civile. dell’emergenza territoriale, • Analisi, ricerca e verifica dei bisogni, Comitati: Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte • Verifica e monitoraggio le richieste da parte degli utenti per ogni dell’efficienza delle attività, tipo di attività; di trasporto infermi, , di • Gestione corretta delle assistenza socio-sanitaria, di interventi problematiche; socio-assistenziale, , di protezione civile. • Monitoraggio sugli accessi ai Acqui T Incrementare attività centralino; trasporto servizi e sull’utilizzo delle disabili, infermi. informazioni, Casale M. Aumentare interventi trasporto infermi, • Aumento del benessere sociale emergenza caldo, disabili; centralino; con attenzione alle fasce più distribuzione viveri e generi prima necessità; deboli, pasti caldi; raccolta generi di prima necessità • Collaborazione ed intervento di per calamità naturali; corsi educazione rete nella gestione sanitaria; dell’emergenza territoriale, Cassine Incrementare attività di trasporto infermi , • distribuzione viveri, assistenza anziani soli Analisi, ricerca e verifica dei Gavi Sviluppare e incrementare trasporto infermi. bisogni.

Novi L. Incrementare centralino; trasporto infermi, disabili; manifestazioni sportive; distribuzione viveri; raccolta generi di prima necessità per calamità naturali; corsi educazione sanitaria; anziani soli; Piovera Sviluppare e incrementare trasporto infermi Serravalle S. Aumentare trasporto dializzati e infermi Tortona Incrementare trasporto infermi, distribuzione viveri; raccolta generi di prima necessità per calamità naturali; corsi educazione sanitaria; Vignole Aumentare trasporto infermi, farmaci; distribuzione viveri; Vignale M.to Sviluppare e incrementare trasporto infermi

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

La Croce Rossa Italiana, attenta alle esigenze emerse dall’analisi del contesto socio-sanitario del territorio in cui prevalentemente opera, intende soddisfare in maniera concreta la crescente richiesta, soprattutto da parte della popolazione della Provincia di Alessandria (Vedere sedi di attuazione del progetto), con veicoli all’uopo realizzati, ovvero adatti per il trasporto di persone con ridotte capacità motorie.

Le attività previste per raggiungere gli obiettivi sopra evidenziati si possono esplicitare come riportato di seguito.

L’obiettivo principale è quello di ridurre la domanda inevasa di servizi di trasporto assistito, per perseguirlo si intende agire secondo questo schema: la prima settimana di servizio, avrà lo scopo di avvicinare i giovani all’ente, portandoli a conoscenza di ruoli organizzativi ed esecutivi, operatività legate allo svolgimento dei compiti previsti dal progetto, delle modalità di comportamento e di comunicazione in sede. Subito dopo sarà necessario avviare la prima parte del percorso di formazione specifica (da svolgere con i formatori indicati al Punto 37 di questa scheda servizio); contestualmente alle ore di formazione inizierà un periodo di tirocinio, effettuato sotto la supervisione dell’OLP e di persone da lui indicate e utile per acquisire un primo livello di esperienza in un contesto protetto. In un momento successivo i volontari in Servizio civile dovranno essere inseriti negli equipaggi che si occupano del trasporto infermi, con il ruolo di accompagnatori. Occorrerà poi definire le turnazioni e organizzare un numero adeguato di turn-over, in modo tale da rendere possibile la compresenza di almeno due equipaggi (ciascuno formati da 1 volontario in Servizio civile e da almeno 1 volontario/dipendente della sede locale). All’organizzazione delle turnazioni e alla definizione degli equipaggi dovranno provvedere, di concerto, gli OLP e le Direzioni dei servizi di ciascuna sede, che dovranno cercare di favorire la cooperazione attiva tra volontari in servizio civile e personale associativo, in modo che ci possa essere un buon interscambio relazionale e di esperienze. Tale fase attuativa inizierà al termine delle prime ore della formazione specifica e inizialmente sarà attuata contestualmente alla formazione.

Con il diagramma di Gantt, presentiamo un piano nel tempo, delle iniziative che andranno a delineare le attività previste dal progetto, con il target del raggiungimento degli obiettivi.

Vi indichiamo in fase cronologica, quali saranno i piani di attuazione e le coerenti azioni da porre in essere per sviluppare i piani di attività.

Piano di attuazione preliminare: analisi del target  Verifica delle esigenze del territorio non fattibili con il Volontario CRI già in servizio,  Realizzazione del progetto in funzione delle esigenze necessarie,  Con l’approvazione ed il finanziamento del Progetto, iscrizione e graduatoria dei giovani che hanno fatto domanda,  Visto l’iscrizione dei giovani, si propongono le convenzioni con enti pubblici e privati onde poter risolvere quelle richieste che in altro modo non sarebbero state realizzate,  Stipula la convenzione, 34

Piano di attuazione del Progetto:  Accoglienza ; avvio del progetto, condivisione del progetto a livello del gruppo di operatori dei servizi ove saranno inseriti i Volontari,  Formazione generale e specifica dei volontari, e presa di contatto con la realtà organizzativa dell’Ente in modo da facilitare l’apprendimento dei loro compiti, la conoscenza del territorio e le tecniche di lavoro di gruppo, realizza i programmi dei servizi socio-assistenziali, simulazioni e sperimentazioni di quanto appreso.  Verifiche periodiche della capacità del Volontario ogni 3 mesi,  Analisi del target , consolidamento delle attività, piena operatività delle attività previste. Analisi degli indicatori del progetto. Verifica di fine semestre.  Attività del Progetto : inizio su tutto quanto dichiarato negli obiettivi,  Affiancamento , inserimento guidato nelle attività del progetto. Affiancamento dell’OLP e delle risorse umane coinvolte nel progetto, secondo i viaggi programmati. Attività ludico- ricreative, supporto al personale scolastico nei corsi alle scuole. Affiancamento ad ogni operatori nella varie mansioni.  Momenti di verifica e di condivisione, per ulteriori miglioramenti e riprogettazione al fine delle continuità dei servizi agli utenti,  Monitoraggio della formazione , obbligatoria ed indispensabile per un buon andamento sociale e preparatorio dei giovani, in funzione anche dei principi di pace ed amore verso la Patria, secondo un calendario trimestrale.  Convegno , ricaduta sul territorio delle attività previste, sensibilizzazione tramite sito, incontri, bollettini radio locali. Verifica di fine servizio e compilazione del questionario proposta della Direzione del Servizio Civile.

In modo schematico presentiamo i passaggio per il raggiungimento degli obiettivi fissati.

Diagramma di Gantt

ATTIVITA’ MESI MESI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARI PIANO DI ATTUAZIONE -12 - 6 -3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 - Verifica dell’esigenza del territorio alla realizzazione del Progetto 2 - Approvazione progetto, iscrizione e graduatoria Volontari 3 - Convenzioni per trasporto utenti 4 - Stipula accordi di programma 5 - Accoglienza 6 - Formazione 7 – Verifiche capacità 8 - Analisi del target 9 - ATTIVITA’ DEL PROGETTO 10 – Affiancamento, avvio attività 11 – Gruppi di incontro, verifiche, aggregazioni 12 – Monitoraggio formazione 13 - Convegno

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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Per la realizzazione del presente progetto e delle attività elencate, sono coinvolti nella Provincia i seguenti operatori dell’Ente:

Professionalità Attività previste nel progetto impegnata Attinenza con le attività

 Risposta ad ogni richiesta Radio-telefonica e personale, Centrale Radio Operativa, Centralino N° 18 Volontari

 Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi, N°50 Dipendenti  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,  Controllo manutenzione automezzi in dotazione. Trasporto, dimissioni, visite, dializzati,  Barelliere, autista e soccorritore su ambulanze, disabili, manifestazioni sportive,  Addetto al magazzino viveri e vestiario, eventi di massa. N° 500 Volontari  Accompagnatore disabili, ammalati,  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati.

N° 4 dipendenti  Coordinamento distribuzione viveri, generi di prima necessità agli indigenti, pasti. Distribuzione viveri, generi di prima  Contabilità di magazzino viveri , necessità, pasti. N° 65 Volontari  Emissione bolle di accompagnamento viveri,  Preparazione quantità di viveri per ogni nucleo famigliare. Assistenza anziani a domicilio, in case  Ogni qualsiasi attività inerente all’assistenza di anziani, N° 25 Volontari di riposo, anziani senza fissa dimora.  verifica e controllo della giusta accoglienza nelle famiglie.  Corsi ai dipendenti di ditte locali per la preparazione dei Corso dipendenti per la sicurezza N° 15 Volontari dipendenti su interventi sanitari come previsto dalla Legge Legge 81/08 suc. mod. ed int. 81/2008  Formazione teorica e pratica sul programma di scuola guida, N° 15 Volontari Scuola guida automezzi Ente  Prove su strada per guida sicura,

 Formazione sui regolamenti e le leggi del codice stradale,  Contabilità di magazzino per acquisti e consumi,  Redazione bilancio analitico dell’attività, N° 9 dipendenti Ufficio amministrativo e sistemi di  Registrazione presenze dipendenti e Volontari,

lavoro informatico.  Controllo documenti di persone indigenti per consegna viveri, N° 50 Volontari  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, N° 4 Volontari  Assistenza socio-sanitaria Attività Migranti N° 1 Dipendenti Donazione sangue e sensibilizzazione  Raccolta sangue e promozione donazione N. 20 Volontari donazione

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ATTINENZA NELLE SEDE RISORSE PROFESSIONALITÀ IMPEGNATE ATTIVITÀ PROGETTO UMANE

 Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere.  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi  Risposta alle chiamate di Soccorso Sanitario, Coordinamento attività e Tecn. 12  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso. personale previsto dal Progetto.  Controllo attività al centralino,  Controllo manutenzione automezzi in dotazione. Alessandria  Autista e Barelliere su ambulanze,  Addetto al magazzino viveri e vestiario, Trasporto infermi, interventi in  Accompagnatore disabili, ammalati, convenzione; disabili, dializzati Vol. 500  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, e centralino e r accolta sangue  Centralino, e promozione donazione  Interventi di carattere sanitario  Servizi dedicati per anziani  Servizi con migranti e richiedenti asilo  Donazione sangue e sensibilizzazione donazione  Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi, Acqui T  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 6  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze,  Accompagnatore disabili, ammalati, Trasporto infermi, disabili,  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, dializzati e centralino, Vol. 75  Centralino, interventi in convenzione.

 Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 20  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto Casale M.  Calendario distribuzione viveri e generi di prima necessità agli indigenti,  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze,  Addetto al magazzino viveri e vestiario, Trasporto infermi, disabili,  Accompagnatore disabili, ammalati, dializzati; centralino, interventi Vol. 400  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, in convenzione e raccolta  Centralino, telesoccorso, sangue e promozione

 Trasporto farmaci, donazione  Donazione sangue e sensibilizzazione donazione Vol. 130  Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del Cassine  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere.  Autista e Barelliere su ambulanze, Trasporto infermi, interventi in  Accompagnatore disabili, ammalati, convenzione; disabili, dializzati  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, e centralino e r accolta sangue  Centralino, e promozione donazione  Interventi di carattere sanitario  Servizi dedicati per anziani  Servizi con migranti e richiedenti asilo  Donazione sangue e sensibilizzazione donazione  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto  Controllo manutenzione automezzi in dotazione, Gavi  Autista e Barelliere su ambulanze,  Accompagnatore disabili, ammalati, Trasporto infermi, disabili,  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, dializzati; centralino, interventi Vol. 45  Centralino, in convenzione.

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 Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 7  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto  Calendario distribuzione viveri e generi di prima necessità agli indigenti,  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze,  Addetto al magazzino viveri e vestiario, Trasporto infermi, disabili, Novi Ligure  Accompagnatore disabili, ammalati, dializzati; centralino, interventi Vol. 300  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, in convenzione  Centralino, Servizi dedicati per anziani  Servizi con migranti e richiedenti asilo  Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 3  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze,  Accompagnatore disabili, ammalati, Trasporto infermi, disabili, Serravalle S  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, dializzati; centralino, interventi Vol. 65  Centralino, in convenzione.

 Contabilità di magazzino per acquisti e consumi. Gestione amministrativa del  Redazione bilancio analitico dell’attività. progetto in funzione delle Amm. 1  Registrazione presenze dipendenti e Volontari. attività da raggiungere  Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 8  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto  Calendario distribuzione viveri e generi di prima necessità agli indigenti, Tortona  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze,  Addetto al magazzino viveri e vestiario, Trasporto infermi, disabili,  Accompagnatore disabili, ammalati, dializzati;centralino, interventi Vol. 275  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, in convenzione.  Centralino

 Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,  Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso, Coordinamento attività e Tecn. 3  Controllo attività al centralino, personale previsto dal Progetto.  Calendario distribuzione viveri e generi di prima necessità agli indigenti,  Controllo manutenzione automezzi in dotazione,  Autista e Barelliere su ambulanze, Vignole B.  Addetto al magazzino viveri e vestiario, Trasporto infermi, disabili,  Accompagnatore disabili, ammalati, dializzati; centralino, interventi Vol. 60  Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati, in convenzione.  Centralino,

La ripartizione delle risorse umane nelle sedi accreditate al Progetto, viene così dettagliata:  Amm. - Dipendenti impiegati amministrativi.  Tecn. - Dipendenti coordinatori ed autisti.  Vol. - Volontari.

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8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.

Il progetto comporta una attività a sostegno ed in appoggio al personale già in servizio (dipendenti e Volontari dell’Ente), con l’intento di aumentare la quantità e la qualità dell’intervento e migliorare l’opera della CRI sul territorio provinciale, Una maggior presenza di Volontari, motivati e preparati, consentirebbe di:  aumentare lo standard qualitativo dei servizi,  di organizzare il servizio in modo capillare per ogni attività di intervento,  di ridurre i tempi di uscita quando chiamati,  di dare qualità al trasporto dell’utente, con un aumento dell’equipaggio,  di non rifiutare il trasporto nelle richieste quotidiane.

I Volontari in Servizio Civile Nazionale prenderanno servizio quotidianamente, presso ciascuna delle rispettive sedi locali di attuazione di progetto assegnate. Avranno cura di indossare la divisa e i D.P.I. a loro assegnati. Dovranno fare riferimento al responsabile della turnazione e dei servizi al fine di ricevere indicazioni sulle attività che dovranno essere svolte durante il turno di servizio. Durante le sei ore in cui è organizzata la durata del turno i Volontari in Servizio Civile Nazionale, saranno affiancati a personale esperto dell’ente (volontario o eventualmente dipendente), assieme alla gestione e alla realizzazione pratica dei servizi dovranno prendersi cura anche degli aspetti organizzativi preliminari (come le attività di controllo e le checklist dei presidi sanitari in dotazione alle ambulanze, come previsto dalla normativa vigente C.R.I). Alla fine di ogni turnazione i volontari in Servizio civile nazionale provvederanno nuovamente a svolgere le attività di verifica. Avendo identificato la figura degli OLP con nominativi di dipendenti o referenti di sede, con esperienza pluriennale, i Volontari del Servizio Civile potranno avere un confronto quotidiano con questa figura così importante per il progetto. Il presente progetto prevede una specifica aree di attività che può essere così sommariamente descritta: Trasporto infermi: i trasporti infermi sono pressoché integralmente gestiti dai Comitati C.R.I. ed il servizio consiste nella ricezione (al centralino dell’ente) della chiamata con la quale l’utente (ospedale, altro presidio sanitario, residenza per anziani, ma anche privato cittadino) prenota il trasporto e nell’attività di trasporto e di accompagnamento presso presidi ospedalieri ed altre strutture di assistenza.

La composizione degli equipaggi per il servizio di trasporto infermi è tendenzialmente sempre composto da due operatori (1 autista e 1 barelliere/soccorritore), ma può variare a seconda delle esigenze di servizio (ad esempio del grado di autonomia deambulatoria dei pazienti trasportati, del loro peso delle loro condizioni generali).

ATTIVITA’ DI TRASPORTO SANITARIO A MEZZO VEICOLO AMBULANZATO O ALL’UOPO ATTREZZATO.

Per trasporti sanitari si intendono i trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o terapie (chemioterapie, radioterapie, emodialisi, ecc.). I servizi vengono ordinariamente svolti da un equipaggio composto da due persone, anche se il numero è suscettibile di variazioni incrementali in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta. I trasporti vengono svolti prevalentemente durante il giorno e con elevate punte di servizio riscontrabili nell’arco della mattinata. Compito dei giovani (al termine del corso di formazione specifica) è quello di operare

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in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi trasporti e nella relazione d’aiuto con il paziente trasportato. In questo tipo di servizi risulta infatti significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una particolare sensibilità nel comprendere le condizioni dei pazienti e una spiccata propensione alla gestione relazionale delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che molto spesso diventano un ulteriore peso per la persona sofferente. I Volontari in Servizio Civile Nazionale, dopo aver preso servizio presso la propria sede operativa ed aver indossato lo specifico abbigliamento personale messo a disposizione dall’Associazione, si rivolgono all’OLP e al referente organizzativo dei servizi per verificare le mansioni e gli incarichi assegnati nell’arco della giornata e, in caso di servizi esterni alla sede, la specifica composizione degli equipaggi. Una volta effettuato il passaggio delle consegne, i Volontari in Servizio Civile Nazionale, affiancati dai rispettivi compagni di equipaggio (volontari o personale dipendente dell’Associazione) provvedono alla puntuale verifica dei mezzi e delle attrezzature, come evidenziato nella tabella “riepilogo modalità di impiego”, e quindi alla gestione pratica dei servizi assegnati. A termine turno i Volontari in Servizio Civile Nazionale provvedono nuovamente alla verifica dei mezzi e delle attrezzature e riferiscono al responsabile organizzativo dei servizi gli eventuali problemi occorsi nell’arco della giornata o quanto altrimenti rilevato verificando l’orario di presa servizio per la successiva giornata di impiego.

MODALITA’ DI IMPIEGO TRASPORTI SANITARI A MEZZO AUTOAMBULANZA Controllo delle ambulanze  Controllo pulizia e sanificazione del mezzo necessari all’espletamento  Controllo segnalazioni acustiche e luminose del mezzo del servizio  Controllo livello olio motore, liquido radiatore e liquido lavavetri Controllo delle attrezzature  Controllo delle attrezzature e loro funzionamento (dotazioni necessarie all’espletamento sanitarie, barella, apparecchi elettromedicali/DAE); del servizio  Controllo prodotti sanitari e loro scadenza (garze, disinfettanti, zaini di primo soccorso e altri prodotti medicali) e integrazione degli eventuali prodotti mancanti Esecuzione del servizio  Spostamento dalla sede al domicilio del paziente;  Accoglienza e mobilizzazione in sicurezza del paziente;  Assistenza e relazione d’aiuto al paziente durante il tragitto casa-presidio ospedaliero e viceversa. Controllo delle attrezzature  Pulizia e sanificazione del mezzo; in dotazione  Controllo ed eventuale ripristino delle attrezzature e dei prodotti sanitari mancanti. Reporting  Rapporto giornaliero su criticità o altre problematiche eventualmente riscontrate al referente organizzativo dei servizi e/o responsabile parco automezzi

I Volontari del Servizio Civile saranno impegnati, dopo la formazione generale e specifica, nella attività di seguito elencate e con i rispettivi compiti:

Sede di N.° Impieghi dei Volontari Servizio Civile attuazione Volontari per Sede accreditata richiesti Alessandria Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 10 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Piovera Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 1 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Vignale Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 2 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del

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Progetto Acqui T Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 4 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Casale M. Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 9 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Cassine Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 4 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Gavi Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 2 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Novi L. Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 7 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Serravalle S Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 3 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Tortona Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 4 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto Vignole B. Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie 4 rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del Progetto

Obiettivi per i Volontari del Servizio Civile :  Acquisizione di una preparazione personale e professionale finalizzata all’attività socio-assistenziale sanitaria con un eventuale inserimento nel mercato del lavoro, quale naturale percorso a seguito della costante preparazione ricevuta nell’arco dei dodici mesi, essendo stati inseriti nella routine quotidiana dell’Ente,  Vivere e lavorare in gruppo,  Confrontarsi operando in situazioni di sofferenza e di disagio.

I Volontari svolgeranno mansioni di affiancamento al personale già in servizio con lo scopo di migliorare l’opera della C.R.I. su tutto il territorio della provincia, allo stesso momento il nostro personale favorirà l’integrazione del Volontario del Servizio Civile nel nostro Ente, inserendolo al settore operativo; questa maggiore presenza di giovani Volontari, consentirebbe un incremento dello standard quantitativo e qualitativo dei servizi, raggiungendo anche l’obiettivo della formazione giovanile, che in molti casi è assente. I Volontari del Servizio Civile avranno un ruolo attivo a tutti i livelli, nei compiti Istituzionali dell’Ente. Territorialmente saranno inseriti nella struttura delle varie sedi, saranno occupati in attività operative, avendo la possibilità di verificare di persona la gestione della Organizzazione della Croce Rossa Italiana di natura associativa. I volontari approfondiranno gli aspetti organizzativi e logistici legati al quotidiano, agli interventi di protezione Civile, alle problematiche degli interventi socio-assistenziali, nel trasporto infermi in condizioni ordinarie.

RUOLO DEI VOLONTARI NELLE ATTIVITA’ SPECIFICHE DEL PROGETTO

Le attività in elenco, saranno destinate ad essere svolte dal Volontari del Servizio Civile, in affiancamento al personale della C.R.I., mirando di integrare l’apporto esecutivo nello svolgere i servizi di riferimento, ed in particolare nelle seguenti attività:

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Centralino, sportello di ascolto a persone che vivono sole, indigenti, migranti e telesoccorso Saranno affiancati ai volontari CRI: • nella gestione delle telefonate ricevute, • per rispondere alle chiamate e per dare conforto telefonico. Assistenza e trasporto a malati terminali ed anziani • I Volontari avranno compiti di assistenza all’ammalato durante il trasporto e durante le ore di attesa alla visita, insieme all’equipaggio. Trasporto inter-ospedalieri, dializzati, sangue, organi per trapianto . • I Volontari saranno integrati con l’equipaggio di turno con compiti di assistere l’utente durante il viaggio ed il periodo di attesa, Visite e dimissioni viaggi privati • Affiancamento dei Volontari che avranno compiti di assistenza durante il trasporto. Assistenza manifestazioni pubbliche e sportive. • I Volontari saranno utilizzati in equipe di soccorritori a piedi, con compiti di pattugliamento tra gli spettatori con zaino e presidi sanitari. Durante la gare in supporto all’equipaggio, visto che in alcune gare le distanza tra il traumatizzato e l’equipaggio è notevole. Ormai è di regola per la sicurezza delle gare, avere presente una ambulanza con equipaggio. L’apporto del Volontario del servizio Civile è indispensabile per un migliore e più valido intervento. Distribuzione viveri, generi di prima necessità . • I Volontari si affiancheranno agli altri per: la distribuzione dei viveri C.E.E., della verifica degli assistiti, ed alle necessità reali delle persone indigenti. Assistenza ai ‘’senza fissa dimora’’ confezionando pasti caldi e consegna vestiario. Consegna pasti caldi al domicilio di persone indigenti. • I Volontari consegneranno al domicilio, con altro personale CRI, i pasti caldi preparati presso le mense, i capi di vestiario, ed ogni bisogno che potrà richiedere ogni persona indigente. Corsi di educazione sanitaria e formazione ai dipendenti delle aziende,ai sensi del DLgs 626/94. • I Volontari saranno impiegati per servizi di segreteria e preparazione dispense da distribuire durante il corso, ed in supporto agli operatori CRI (monitori, formatori ed istruttori), impegnati nei corsi di formazione che la CRI del Piemonte, svolge su tutto il territorio Regionale. Trasporto e prima accoglienza migranti. • I Volontari affiancheranno personale qualificato per effettuare il trasferimento dei migranti in Strutture di accoglienza ed affiancheranno le Infermiere Volontarie alle prime cure/visite . Corsi per uso degli automezzi dell’Associazione. • Saranno fatti dai nostri operatori corsi di guida ai Volontari, onde poter guidare gli automezzi targati Croce Rossa. Donazione sangue e sensibilizzazione donazione • I Volontari affiancheranno personale qualificato per effettuare la raccolta sangue e la promozione donazione

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 50

10) Numero posti con vitto e alloggio : 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 50

12) Numero posti con solo vitto: 0

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VOLONTARI CON VITTO ED SENZA VITTO CON SOLO SEDE DI ATTUAZIONE LOCALITA’ RICHIESTI ALLOGGIO ED ALLOGGIO VITT0 Comitato Alessandria 10 0 10 0 - Sede Piovera 1 0 1 0 - Sede Vignale M.to 2 0 2 0 Comitato Acqui T 4 0 4 0 Comitato Casale M. 9 0 9 0 Comitato Cassine 4 0 4 0 Comitato Gavi 2 0 2 0 Comitato Novi L. 7 0 7 0 Comitato Serravalle S 3 0 3 0 Comitato Tortona 4 0 4 0 Comitato Vignole B. 4 0 4 0

.

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Ai Volontari si richiede un elenco di obblighi verso la Croce Rossa Italiana, per una maggiore organizzazione durante il periodo di volontariato.  Adesione ai Principi Fondamentali e al Codice Etico che regolano la Croce Rossa;  Rispetto dei regolamenti e delle norme dell’Associazione C.R.I. (Statuto, Regolamenti interni, Privacy e ogni altra norma dell’associazione);  Disponibilità ad effettuare turnazioni di orario nei giorni feriali e festivi;  Uso dell’uniforme durante il servizio e rispetto delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;  Restituire al termine del periodo di Volontario la divisa ed ogni altro materiale fornito in dotazione.

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente N. Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Sede di Cod. Accreditato vol. N. attuazione Comune ident. Indirizzo per del progetto sede Data di Cognome Data di sede Cognome e nome C.F. C.F. nascita e nome nascita

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile naziSonale:

Complessivamente nell’arco dell’anno sono impegnate oltre 200 ore di attività promozionale e sensibilizzazione del Servizio Civile. Inoltre durante i 30 giorni dopo la pubblicazione del Bando, si effettuano oltre 50 ore di volantinaggio nei principali punti di aggregazione frequentati dai giovani per il reclutamento. La campagna di comunicazione verso il mondo giovanile ed in genere verso l’intera popolazione, è considerata dalla Croce Rossa come fattore strategico, in quanto direttamente connessa alle capacità di reclutamento di Volontari. La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della comunicazione permanente, che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei Volontari, ma che nel contempo mantiene un’attività di base durante l’intero anno.

STRUMENTI DIVULGATIVI DI PROMOZIONE

Sito internet ufficiale dell’Ente Avvisi sui quotidiani locali e provinciali Comunicazioni radio e televisioni locali Locandine in tutti i luoghi di aggregazione Brochure divulgative Manifesti murali Manifesti su vetture dell’Associazione Info-point informa giovani

ATTIVITA’ DI PROMOZIONE PERIODO N°

Organizzazione di 9 giornate di presentazione del GIORNI 9 Servizio Civile Nazionale ripartite su ogni singola sede di attuazione di progetto Croce Rossa Annunci su televisioni locali ORE 20 Campagna di pubblicazioni sui giornali locali e GIORNI 30 provinciali Campagna di sensibilizzazione e diffusione presso ORE 40 le scuole medie superiori ed Università mediante incontri Punto di informazioni presso ogni sede di GIORNI 30 attuazione del progetto Volantinaggio su tutto il territorio Provinciale GIORNI 30 Campagna di sensibilizzazione presso gli uffici GIORNI 30 CAAF, sindacati, parrocchie, uffici per l’impiego mano d’opera interinale.

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18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

I criteri che verranno adottati e le modalità di selezione, sono quelli valutati dall’U.N.S.C. in fase di accreditamento. Vedi Mod. S/REC/SEL

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale – Cod. di accreditamento – NZ 00588

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Il piano di monitoraggio è previsto dalla Croce Rossa Italiana in fase di accreditamento. Vedi Mod. S/MON

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale – Cod. di accreditamento – NZ 00588

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Solo quelli previsti dalla Legge 6 marzo 2001, n° 64, e successive modifiche ed integrazioni

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

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Le sedi di attuazione del progetto (Comitati CRI) prevedono dei costi aggiuntivi secondo la seguente tabella:

DESCRIZIONE DEI COSTI Costi (in euro) Spese per la propaganda 3000,00 Spese cancelleria 300,00 Spese divise e D.P.I. 27000,00 Totale importo 30.300,00

A tutti i Volontari in Servizio Civile Nazionale saranno forniti gli indumenti idonei all’espletamento dei diversi tipi di servizio, previsti dalle normative della CRI per un costo pro capite di Euro 270,00 circa. Avranno inoltre a disposizione risorse tecniche e strumentali idonee alla realizzazione del Progetto nonché i necessari DPI.

L’importo sarà così impegnato per ogni sede di attuazione del Progetto:

Sede di attuazione del N. vol. Località € progetto richiesti

Alessandria Alessandria 10 6060,00 Piovera Piovera 1 606,00 Vignale Monferrato Vignale Monferrato 2 1212,00 Acqui Terme Acqui Terme 4 2424,00

Casale Monferrato Casale Monferrato 5454,00 9 Cassine Cassine 4 2424,00 Gavi Ligure Gavi Ligure 2 1212,00 Serravalle Scrivia Serravalle Scrivia 3 1818,00 Tortona Tortona 4 2424,00

Novi Ligure Novi Ligure 7 4242,00

Vignole Borbera Vignole Borbera 4 2424,00

Totale importo (in euro) 30.300,00

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24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Reti a sostegno del Progetto.

PROFIT SPORTLINE PNEUS SRL NOVI LIGURE Impegno, nell’ambito del progetto, di una donazione di n. 04 pneumatici nuovi per il veicolo utilizzato per le attività del Servizio Civile presso la sede CRI di Novi Ligure, per un valore di 400,00 euro.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Al fine della realizzazione delle attività progettuali descritte al punto 8 e necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7, la CRI mette a disposizione dei volontari tutte le risorse tecniche e strumentali dell’Associazione per raggiungere lo scopo del progetto migliorando ed integrando l’attività svolta. Perciò l’Associazione mette a disposizione per:

ATTREZZATURA PER FORMAZIONE  Aule per l’insegnamento ai Volontari, fornita di ogni attrezzatura;  Lavagne luminose ed a fogli mobili,  Computer con Videoproiettore;  Lavagne a fogli mobili;  Dispense;  Manichini didattici,  Simulatori per attività pratica di trasporto ammalato;

MEZZI DI TRASPORTO PER LE ATTIVITA’ PROGETTUALI

Sede attuazione Ambulanze Vetture Mezzi Soccorso Radio Emergenza/Urgenza portatili Alessandria 6 4 2 4 Acqui Terme 2 2 2 2 Casale Monferrato 4 5 4 4 Cassine 2 2 2 2 Gavi Ligure 2 1 1 1 Novi Ligure 5 4 4 5 Serravalle Scrivia 1 1 2 1 Tortona 2 2 2 1 Vignole Borbera 1 2 2 1 TOTALI 25 23 21 21

LUOGHI IDONEI PER LE PROVE PRATICHE  Di guida automezzi,  Di manovre per trasporto disabili ed anziani,

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Verrà consegnato ad ogni Volontario come dotazione personale:  uniforme completa estiva ed invernale;  dispositivi di protezione individuale D.P.I. previsti dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro: giacca con bande ad alta visibilità, scarpe infortunistiche, casco, occhiali di protezione, guanti, ecc..  Apparati portatili per comunicazione radio.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Partecipazione in via continuativa e operativa alle attività di volontariato nel settore sanitario di primo soccorso e prevenzione alla salute.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Certificazione C.R.I. BLSD (Basic Life Support Defibrilation); Certificazione per l’abilitazione al trasporto infermi in base alla Legge Regionale del Piemonte 29 ottobre 1992 n. 42 – Trasporto Infermi, suc. Mod. ed integr.; Certificazione allegato A 118 – Regione Piemonte

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

I Volontari durante l’espletamento del servizio, potranno ottenere i seguenti certificati riconosciuti validi ai fini professionali da inserire nella propria cartella ai fini del curriculum vitae.

Certificate e riconosciute dall’Ente proponente il progetto. Corso di Primo Soccorso Riconosciuto a norma del D.Lgs. n° Abilitazione all’espletamento del ruolo di Aziendale 81/2008 (testo unico sulla sicurezza sul ‘’Addetto al Pronto Soccorso Aziendale’’ lavoro) e del D.M. n°388 del 15/07/2003 Patente di guida mod. 138/93 Riconosciuta a norma del D.Lgs. n° Abilita alla guida dei veicoli in dotazione alla 285 del 30/04/1992 (nuovo codice della Croce Rossa Italiana. strada) Attestato di Esecutore Riconosciuto dalla legge n° 120 del Abilita il personale non medico all’uso in sede B.L.S.D. (uso defibrillatore 03/04/2001–G.U. 88 del 14/04/2001. extraospedaliera del defibrillatore semiautomatico) D.G.R. Piemonte 29 – 8203 del semiautomatico. 13/01/2003. Allegato A (118 Piemonte) Allegato 118 Regione Piemonte Abilita al Soccorso Sanitario di Primo Approvato con Deliberazione della Soccorso Extra-ospedaliero in Regione Giunta Regionale, risponde agli Piemonte (equipollenza con il resto delle indirizzi definiti Regioni) dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 217-46120 del 23.5.1995 e s.m.i.

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Queste certificazioni sono riconosciute dagli Uffici per L’impiego, dagli Enti Pubblici e Privati, dalle strutture socio-assistenziali e case di cura, dove su liste apposite (patente speciale per ambulanze), i giovani si possono iscrivere per essere subito chiamati, quindi è facile l’inserimento nelle seguente attività sanitarie:

 L’inserimento presso Enti ed associazioni in convenzione con ASO, ASL per il Servizio di emergenza/Urgenza della Regione Piemonte.  Presentare come titolo preferenziale in concorsi pubblici per l’assunzione di personale addetto a Servizi Sanitari in Enti, Aziende Ospedaliere, Case di riposo, ecc..  Il servizio prestato potrà essere presentato come titolo preferenziale per l’assunzione di personale della Croce Rossa Italiana.  I Volontari del S.C.N. al termine della formazione specifica, conseguiranno l’attestato di Volontario abilitato al Trasporto Infermo per la Regione Piemonte, rilasciato dalla Regione Piemonte Assessorato alla Sanità (equipollente per le restanti Regioni).  Potranno altresì conseguire gli attestati rilasciati dalla Croce Rossa Italiana quale: Monitore, Capomonitore, Istruttore CRI, formatore CRI, rilasciati dalla CRI e riconosciuti dalla Regione Piemonte per la docenza nel percorso formativo dei soccorritori 118.  Potranno conseguire anche l’abilitazione BLS-D e P-BLSD (defibrillazione pediatrica) secondo le linee guida internazionali IRC.

La C.R.I., previo accertamento dei requisiti necessari per la guida, rilascia direttamente, una patente abilitante alla guida dei veicoli in dotazione all’Ente, ai sensi del D.L. n. 285 del 30/4/1992

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

La formazione generale dei volontari sarà svolta presso le sedi di attuazione del Comitato e/o presso la sede del Comitato capoluogo di provincia.

30) Modalità di attuazione:

Affidata alla Croce Rossa Italiana – Comitato Centrale, ente accreditato in 1^ classe. Cod. Accreditamento: NZ00588

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale – Cod. di accreditamento – NZ 00588

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Le tecniche e le metodologie di realizzazione previste per la formazione, sono quelle presentate all’U.N.S.C. in fase di accreditamento, e modificate secondo le nuove linee guida della formazione (decreto 160/2013, Dipartimento della gioventù e del servizio civile). Vedi Mod. S/FORM.

Le tecniche e le metodologie utilizzate nella formazione sono mirate a qualificare i Volontari del Servizio Civile con lezioni teorico-pratiche, utilizzando supporti audiovisivi, informatici, testi e dispense; e l’apprendimento è considerato il risultato della compenetrazione tra sapere, saper fare e saper essere. -LEZIONI FRONTALI, circa il 50% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale, -LEZIONI DINAMICHE NON FRONTALI, simulazioni, lavori di gruppo, per il restante 50% del monte ore previsto. - FORMAZIONE A DISTANZA, prevede l’utilizzo di un sistema informatico che prevede di gestire la formazione dei corsi secondo una piattaforma di gestione.

Per la realizzazione della Formazione saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali: - Lavagna luminosa; - Videoproiettore; - Lavagna a fogli mobili; - Dispense.

La metodologia formativa verrà basata su un processo di apprendimento di tipo teorico esperienziale. Essa, attraverso una modalità integrata ed un costante raccordo tra teoria e pratica, sarà incentrata sulla multidisciplinarietà; in questo senso, l’apprendimento è considerato il risultato della compenetrazione tra sapere, saper fare e saper essere. Sarà privilegiata l’attività pratica, “imparare facendo”, attraverso l’utilizzo di una nuova metodologia di lavoro che presenterà un taglio teorico ed operativo innovativo e funzionale in cui i giovani saranno posti come attori del loro personale percorso di crescita e trasferimento dei valori promossi dal Servizio Civile, attraverso l’utilizzo di tecniche quali il confronto, la condivisione dei valori, lavori di gruppo, lezioni partecipate, ricerca e laboratori di studio e ricerca fuori dall’aula. La formazione dunque sarà costituita da una prima sezione in aula rivolta all’intero gruppo di volontari nel quale saranno delineati i principi ispiratori e costituzionali del Servizio Civile, la storia del Servizio Civile, la normativa di settore. Nella seconda fase verrà sollecitata l’esperienza diretta e i volontari saranno impegnati singolarmente in laboratori di studio ricerca e sintesi delle tematiche inerenti i contenuti specificati al punto 2.2; Successivamente il corso sarà strutturato come laboratorio didattico in cui si prevede la condivisione e il confronto in gruppo dei lavori personali, che permetterà ai discenti di avere un’ampia visione delle tematiche e la rielaborazione in aula degli argomenti trattati, che in fase finale dovranno essere presentati dai volontari come elaborati di gruppo. Gli strumenti utilizzati saranno: Le lezioni interattive (che sollecitano la partecipazione dei volontari), la tradizionale lezione frontale, le lezioni integrate, il problem-solving, i laboratori di studio e ricerca, il lavoro di gruppo e la rielaborazione in aula delle esperienze, la simulazione per l’apprendimento di alcune tecniche. Si farà largo uso dei metodi e degli strumenti per indagare le capacità cognitive, la motivazione, l’attitudine dei soggetti selezionati al fine di assicurare un’adeguata realizzazione del progetto. Verifiche una prima iniziale ed una alla fine del corso, onde verificare lo stato d’animo del Volontario su quanto ha appreso durante l’anno di servizio 51

civile.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale da erogare ai volontari è regolamentata dalle nuove linee guida pubblicate con Decreto 160/2013 del Dipartimento della gioventù e del servizio civile.

Il percorso della Formazione generale si prefigge di fornire ai volontari una duplice formazione: una, generalizzata, inerente all’organizzazione dell’Ente Proponente e ai suoi compiti istituzionali; l’altra mirata a fare acquisire ai destinatari una conoscenza dei contenuti e del significato del servizio civile: I contenuti previsti, secondo l’allegato delle nuove linee guida, prevedono 3 gruppi di argomenti :

1. ‘’Valori e identità del SCN’’ • L’identità del gruppo di formazione e patto formativo; • Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale; evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà; • Il dovere di difesa della Patria; • La difesa civile non armata e non violenta; • La normativa vigente e la carta di impegno etico; 2. ‘’La cittadinanza attiva’’ • La formazione civica; • Le forme di cittadinanza; • La protezione civile, • La rappresentanza dei volontari nel servizio civile, 3. ‘’il giovane volontario nel sistema del servizio civile’’ • Presentazione dell’Ente, • Il lavoro per progetti, • L’organizzazione del servizio civile e le sue figure, • Disciplina dei rapporti tra Enti e volontari del servizio civile, • Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

34) Durata:

Complessivamente 45 ore, erogate e certificate entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

La formazione specifica dei volontari sarà svolta presso le sedi di attuazione del Progetto.

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36) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’Ente e con Formatori della Croce Rossa Italiana.

La formazione specifica della durata complessiva di 77 ore viene svolta presso le rispettive sedi CRI di attuazione. Periodo di svolgimento dei corsi: primo, secondo e terzo mese di servizio. Modalità di svolgimento dei corsi: direttamente Numero docenti: generalmente 2 o 4 e sono operatori dell’Ente o esperti esterni. Il Volontario del S.C. deve essere formato/informato innanzi tutto ai sensi della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Percorsi formativi:

- (1) Ore n. 5 Corso “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti dei servizio civile”

- (2) Ore n. 18 - Corso per i Volontari della Croce Rossa Italiana . (secondo quanto stabilito dal regolamento nazionale CRI, con O.C. 12 dicembre 2011, n. 592/11);

- (3) Ore n. 4 0 – CORSO DI ABILITAZIONE AL TRASPORTO INFERMI SECONDO QUANTO STABILITO DELLA LEGGI REGIONALI DEL PIEMONTE

- (4) Ore n. 12 - Corso Formazione per Lavoratori Rischio Medio(L.81/08 e S.m.i.) -

- (4) Ore n. 2 - Corso di guida per conversione patente civile a patente C.R.I.

L’organizzazione, per poter svolgere il percorso di formazione specifica ai Volontari comprende:

1) PERSONALE Il personale utilizzato per la formazione sarà composto da:  Medici, Medici Specialisti, ed infermieri CRI o appartenenti ad altri Enti/Organizzazioni;  Formatori (Istruttori e/o Monitori) della Croce Rossa;  Istruttori di Pronto Soccorso e Trasporto infermi accreditati dalle centrali 118;  Formatore/Istruttore L.81/08

2) RISORSE TECNICHE IMPIEGATE  aule e/o sale riunioni;  supporti audiovisivi;  lavagne luminose;  videoproiettori;  supporti informatici;  dispense e testi editi da Cri e/o reperibili in commercio;  questionari e relative griglie di correzione;  test di autovalutazione; 53

 attrezzature in uso per le specifiche attività sanitarie, socio assistenziali e di protezione civile;  simulatori per le esercitazioni di primo intervento.

3) MODALITA’  esercitazioni simulate;  lezione frontale.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Cognome – Nato a Nato il Titolo di studio Istituto Conseguito nome il

Davide Novi 04/04/1985 Laurea in Università di 2011 Saccone Ligure Medicina e Genova Chirurgia Marco Priano Genova 26/05/1967 Diploma media Liceo Novi L. 1985 superiore Emanuele Novi 25/07/1971 Diploma media L.Vinci 1999 Crepaldi Ligure superiore Alessandria Casale 01/05/1985 Diploma media Superiore Leardi 2004 Scagliotti M.to superiore Alessandro

Sirchia Guia Casale 15/12/1974 Laurea in Università di 1999 M.to Giurisprudenza Pavia Martinotti Conzano 07/11/1956 Diploma media A. Sobrero di 1976 Giovanni Superiore Casale M. Triglia Andrea Alessandria 23/09/1982 Diploma media IPSIA FERMI 2001 superiore ALESSANDRIA Donaio Giulio Venezia 22/12/1963 Laurea in Università di 1992 Medicina e Genova Chirurgia Pastorelli Alessandria 28/08/1976 Diploma media Istituto Tecnico 1995 Patrizia Superiore Nervi Alessandria Cannonero Acqui 10/03/1984 Dottorato di Università del 2016/2017 Matteo Terme Ricerca Piemonte Orientale Leoncino Alessandria 28/09/1971 Diploma media Istituto Tecnico 1990 Lorenzo Superiore Nervi Alessandria Bailo Novi 22/02/1986 Laurea in Genova 2011 Matteo Ligure tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro

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38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Tutti i formatori inseriti nel progetto sono Soci e Volontari in Croce Rossa Italiana.

Le esperienze acquisite nella nostra Associazione sono ormai decennali, in quanto già formatori/istruttori nei corsi per aspiranti Volontari CRI nonché per l’abilitazione al Trasporto Infermi e Emergenza Urgenza in convenzione con il 118 nonché formatori nei precedenti progetti approvati (1864…da oltre 100 anni al servizio dell’umanità,1864…al servizio dell’umanità, anno 2008; Per un aiuto in più; Per un aiuto in più 2013-2014; Tuteliamo e proteggiamo la Salute e la Vita 2015, 118, Ci siamo 2016, La salute 2016)

Area di competenza Nome formatore Titoli Trasporto Infermi e Primo Soccorso Saccone Davide Medico Protezione Civile e Difesa Civile Crepaldi Emanuele Istruttore Protezione Civile Patenti C.R.I.; Trasporto Infermi e Primo Istruttore 118; Facilitatore Soccorso; Formatore accreditato formazione CRI; Formatore SCN generale Trasporto Infermi e Primo Soccorso, Priano Marco Formatore SCN; Monitore Formatore accreditato formazione generale CRI; Istruttore 118 Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto Sirchia Guia Istruttore Diritto Infermi e Primo Soccorso Internazionale Umanitario.

Trasporto Infermi e Primo Soccorso Scagliotti Alessandro Monitore CRI

Trasporto Infermi e Primo Soccorso Martinotti Giovanni Monitore CRI

Trasporto Infermi e Primo Soccorso Triglia Andrea Monitore CRI Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto Donaio Giulio Medico, Monitore CRI, Infermi e Primo Soccorso; Istruttore Diritto Internazionale Umanitario Trasporto Infermi e Primo Soccorso; Pastorelli Patrizia Monitore CRI Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto Cannonero Matteo Monitore CRI, Istruttore Infermi e Primo Soccorso Diritto Internazionale Umanitario

Protezione Civile e Difesa Civile Leoncino Lorenzo Istruttore Protezione Civile

D.lgs.81/08 e s.m.i. e Antincendio Bailo Matteo Formatore/Istruttore D.Lgs.81/08

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

TECNICHE E STRUMENTI FORMATIVI Per lo svolgimento delle lezioni saranno utilizzati supporti audiovisivi, testi e dispense edite dalla CRI. L’Ente predisporrà che il docente alle fine delle lezioni effettui un monitoraggio/confronto verbale con i Volontari sugli argomenti trattati, prevedendo un report scritto, a cura del docente, sui risultati raggiunti.

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Alla fine del percorso formativo e quindi prima dell’inizio del servizio da parte dei Volontari, sarà effettuata una verifica di apprendimento con test specifici, per rilevare la preparazione di ogni singolo Volontario. Le principali tecniche formative sono la lezione frontale, la simulazione pratico/relazionale, il dialogo. La lezione frontale è una trasmissione sintetica ed efficace (con percorso induttivo/deduttivo e per problemi) degli elementi fondamentali contenuti negli obiettivi contributivi (anatomia topografica, fisiologia funzionale, semeiotica). La simulazione pratico/relazionale è la riproduzione della gestione dei soggetti e dello scenario in cui si opera. Il discente apprende la capacità intellettive, gestuali e relazionali in piccolo gruppo. Dapprima si addestra con i gesti (capacità del saper fare) e gli atteggiamenti (capacità del saper essere) proposti dal tutor e successivamente si misura con la simulazione di scenari di intervento e il patient management problem. Il dialogo è lo stimolo, l’ascolto e il confronto su quesiti e chiarimenti richiesti dai discenti durante la lezione frontale e la simulazione pratico/relazionale. Gli strumenti formativi, scelti per favorire la chiarezza, stimolare la motivazione e stabilizzare i concetti, sono: linguaggio chiaro e preciso, lucidi, diapositive, manuale, dispense, manichini per la R.C.P., simulazione di lezioni, attrezzature e materiale in dotazione standard.

VALUTAZIONE FORMATIVA La valutazione è un processo, e non un singolo atto. E’ opportuno quindi che il discente sia messo nelle condizioni di valutare il proprio grado di apprendimento degli obiettivi formativi durante tutto il corso. La valutazione formativa prevede momenti di autovalutazione da parte del discente, di valutazione tra pari (tra discenti), di valutazione con il tutor. Gli strumenti e le tecniche che i formatori possono predisporre a tale scopo sono:  Il questionario, il dialogo e il problem-solving per la valutazione degli obiettivi contributivi; La griglia di osservazione per la valutazione delle capacità intellettive (SAPERE) gestuali (SAPERE FARE) e relazionali (SAPER ESSERE) espresse durante le simulate pratico/relazionali

40) Contenuti della formazione:

Il percorso formativo obbligatorio rivolto ai Volontari prevede le seguenti nozioni teorico pratiche:

1. CORSO “FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI IN PROGETTI DEI SERVIZIO CIVILE.

Materie Durata Formatore Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego 5 ore Formatore Nazione dei volontari in progetti dei servizio civile. SCN Accreditato Marco Priano

2. CORSO PER I VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA. (SECONDO QUANTO STABILITO DAL REGOLAMENTO NAZIONALE CRI, CON O.C. 12 DICEMBRE 2011, N. 592/11

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Materie Durata Formatore

Presentazione del corso. Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, origini, struttura e Principi Fondamentali. Il C.I.C.R.,: 2 ore Istruttore struttura e compiti. La Federazione Internazionale: struttura e compiti. La D.I.U. Conferenza Internazionale: Strategia 2020 della Federeazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La Croce Rossa Italiana, cenni di storia e 2 ore Crepaldi E. ordinamento. Attività della Croce Rossa Italiana (Sociali, Sanitarie, Internazionali, Speciali),. Attività a livello locale. (obb. Strat. 1-2) Introduzione al Diritto Internazionale Umanitario. Nozione e definizione di D.I.U..Le Quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e i Protocolli 2 ore Istruttore Aggiuntivi del 1977: contestualizzazione e ambito applicativo. Le regole D.I.U. fondamentali del D.I.U.. L’Emblema. La C.R.I. (sviluppo D.I.U.,Principi e cooperazione con altri membri del Movimento Internazionale) (obb. 4) Il Codice Etico della C.R.I. - La Protezione Civile (obb. Strat. 3). Le 2 ore Crepaldi E. Attività Speciali. - Le Attività svolte. Leoncino L. Le Attività della Croce Rossa Italiana rivolte ai giovani. (obb. Strat.5) - Sviluppo organizzativo della C.R.I., promozione politiche del volontariato, 2 ore Crepaldi E reclutamento soci attivi e sostenitori, sviluppo piani strategici, pianificazione dei servizi e gestione delle risorse umane. (obb. Strat.6) Il primo soccorso. Urgenza e gravità. Attivazione del servizio di emergenza sanitaria. Autoprotezione e valutazione dello scenario. Esame dell’infortunato. La Catena della Sopravvivenza. Il Triangolo della vita e le 4 ore Monitori funzioni vitali. Il B.L.S. per soccorritori “laici”: R.C.P. C.R.I. nell’adulto, nel bambino e nel lattante. P.L.S. e manovre di disostruzione delle vie aeree. Esercitazione pratica. Infarto del miocardio: fattori di rischio e posizioni d’attesa. Edema polmonare. Le Emorragie. Primo soccorso delle emorragie: esercitazione pratica. Lo Shock: segni e sintomi. Primo soccorso dello shock. Lesioni da caldo e da Monitori freddo. I Traumi cranici e vertebrali: condotta 4 ore C.R.I. del primo soccorritore. Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizioni d’attesa. Malori improvvisi e perdite di coscienza: lipotimia e sincope, colpo di sole e colpo di calore, assideramento, epilessia. Comportamento del soccorritore e posizioni d’attesa. TOTALE ORE 18

3. CORSO DI ABILITAZIONE AL TRASPORTO INFERMI SECONDO QUANTO STABILITO DELLA LEGGI REGIONALI DEL PIEMONTE Modulo Programma Tempi Docente - Il sistema di emergenza sanitaria; - La chiamata di soccorso e le comunicazioni radio; Dr. Davide Saccone / Dr. - I segni e i sintomi della persona; - Giulio Donaio La persona con perdita delle funzioni vitali; - I comportamenti e le situazioni a rischio infettivo; 20 ore Modulo I - Il bisogno psicologico e relazionale della persona Istruttori da soccorrere; /Monitori: - La mobilizzazione ed il trasferimento della persona; Emanuele Crepaldi; - Il materiale e la strumentazione prevista dallo Marco Priano; standard regionale per l’autoambulanza di tipo A e Alessandro B; Scagliotti;

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- Le situazioni con rischio infettivo o Giovanni disorganizzativo nella cellula sanitaria Martinotti; dell’autoambulanza. Andrea Triglia; Patrizia Pastorelli; Matteo Cannonero - Il ruolo, le funzioni, le attività e i compiti dell’accompagnatore e il grado di autonomia della persona da accompagnare; Dr. Davide - La mobilizzazione della persona; Saccone / Dr. Giulio Donaio - Il trasporto della persona; - I bisogni primari della persona da accompagnare e Istruttori Modulo II risposte appropriate; /Monitori: - Garanzia del funzionamento dei presidi sanitari in 10 ore dotazione alla persona da accompagnare; Emanuele - Meccanismi di protezione dalle infezioni e Crepaldi; smaltimento dei rifiuti; Marco Priano; - Argomenti pertinenti alle competenze Alessandro Scagliotti; dell’accompagnatore; - Giovanni Deontologia e rispetto della riservatezza; Martinotti; - Cura dell’igiene delle mani e della divisa Andrea dell’accompagnatore; Triglia; Patrizia - La protezione individuale nelle principali Pastorelli; metodiche di trasferimento e mobilizazione; Matteo - Organizzazione dei servizi sanitari e sociali e quella Cannonero delle reti formali ed informali che sostengono ed aiutano le persone da accompagnare. - Gestione della comunicazione e relazione d’aiuto con il paziente; - I concetti e le dimensioni della salute, della malattia Dr. Davide Saccone / Dr. e della disabilità e l’adattamento delle persone; - Giulio Donaio Modulo III La relazione d’aiuto e i processo comunicativi con 10 ore la persona da accompagnare, la sua famiglia, il Istruttori gruppo di operatori soci-sanitari; /Monitori: - La reazione di fronte alla malattia e al lutto della persona da accompagnare e della sua famiglia; Emanuele - Il rapporto con il malato (oncologico, terminale, Crepaldi; dializzato….); Marco Priano; - Il rapporto con il bambino; Alessandro Scagliotti; - Il rapporto con il disabile; - Giovanni La gestione della sofferenza emotiva della persona Martinotti; accompagnata e dell’operatore accompagnatore. Andrea Triglia, Patrizia Pastorelli, Matteo Cannonero 40 ore

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4. CORSO FORMAZIONE PER LAVORATORI RISCHIO MEDIO (L.81/08 e S.m.i.)

OBIETTIVI PROGRAMMA TEMPI DOCENTE DIDATTICI Prima giornata Totale n. 4 Dr./Dr.ssa MODULO A ore Dr. Matteo Programma rischio generale - 4 ore Bailo danno,

prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo e assistenza.

Seconda giornata totale n. 8 ore MODULO B Dr. Matteo Programma rischi specifici (rischi infortuni, specialistico - 8 ore meccanici generali, elettrici generali, Bailo macchine, attrezzature, rischi d'esplosione, cadute dall'alto, rischi chimici, nebbie – oli – fumi – vapori – polveri, etichettatura, rischi cancerogeni, biologici, fisici, rumore, vibrazione, radiazioni, microclima e illuminazione, videoterminali, stress lavoro correlato), dispositivi di Protezione individuale, organizzazione del lavoro, movimentazione manuale dei carichi e movimentazione merci (apparecchi e mezzi), segnaletica di sicurezza, emergenze, procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico, procedure di esodo e incendi, procedure organizzative per il primo

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soccorso, incidenti e infortuni mancati,

altri rischi.

TOTALE 12 ore

5. CORSO PER LA CONVERSIONE DA PATENTE CIVILE A PATENTE C.R.I.

MODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE Norme di Regole generali di prudenza, diligenza e 2 Emanuele comportamento e correttezza Crepaldi disposizioni per Responsabilità del conducente l’utilizzazione dei Utilizzo dei dispositivi di ritenuta veicoli Comportamento in caso d’incidente con il veicolo di servizio Norme di Comportamento dei conducenti dei veicoli Emanuele comportamento per i da trasporto Crepaldi conducenti Norme particolari per situazioni di dei veicoli CRI da protezione civile trasporto Norme di Durata della guida e periodi di riposo Emanuele comportamento Uso di alcool e sostanze psicoattive Crepaldi durante la guida di tutti i veicoli C.R.I. Classificazione dei Classificazione in funzione dell’uso dei Emanuele veicoli C.R.I. veicoli C.R.I.) Crepaldi Veicoli da trasporto Veicoli operativi Veicoli di soccorso TOTALE ORE 2

41) Durata:

La formazione prevede una durata di 77 ore , suddivise in lezioni teorico pratiche, simulazioni e tirocinio pratico protetto erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto. Durante i 12 mesi i volontari saranno chiamati a svolgere varie tipologie di corsi di addestramento, unitamente a periodi di prova pratica presso le sedi di attuazione del progetto.

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Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio del piano di formazione generale e specifico è quanto predisposto nel sistema di valutazione Monitoraggio (vedi scheda S/MON) presentato in sede di accreditamento dal Comitato Centrale, e regolamentato dal D.M. 4 NOVEMBRE 2009 e successive modifiche.

Il monitoraggio è l'esame sistematico e continuo dello stato di avanzamento dell'iniziativa progettuale che si svolge durante l'attuazione del progetto. Il monitoraggio comporta: a. raccolta e analisi delle informazioni; b. predisposizione di rapporti (report) periodici di monitoraggio.

La valutazione iniziale sarà predisposta all’avvio del corso formativo ed una valutazione finale di apprendimento per capire il livello di apprendimento tra quanto faceva parte del patrimonio conosciuto dal Volontario all’inizio e quanto invece ha acquisito a seguito del percorso formativo raggiunto e le capacità del Volontario di operare con competenza nelle attività in cui viene impiegato. La valutazione è un evento puntuale, realizzato in un momento ben preciso e definito della vita del progetto. E' un giudizio dunque, il più sistematico e obiettivo possibile - si esprime sulla base di specifici parametri -, su un intervento da iniziare, in corso o completato, sulla progettazione, la realizzazione, i risultati e gli impatti. E' uno strumento di apprendimento e di dialogo per gli attori coinvolti nell'intervento.

Le prove di valutazione sono: • Un questionario e/o il saggio orale per la valutazione degli obiettivi previsti; • Una simulata con griglia di osservazione per la valutazione delle capacità intellettive, gestuali e relazionali.

Il questionario e/o il saggio orale, deve contenere domande riguardanti i contenuti di almeno il 50% dei moduli formativi. Le simulate pratiche/relazionali che il Volontario deve affrontare sono individuate tra le metodiche contenute nei moduli formativi.

LIVELLO ACCETTABILE DI PRESTAZIONE Il livello accettabile di prestazione (LAP) è determinato dal numero minimo di ‘’risposte attese’’ contenute nelle prove di valutazione. Il raggiungimento di tale livello da parte del discente, corrisponde alla sua certificazione di Volontario. In un questionario e/o saggio orale la partecipazione di domande con risposta esatta, cioè ‘’risposta attesa’’, è del 60%. Per esempio: in un questionario costituito da 30 domande, devono essere presenti almeno 18 risposte attese. In una griglia di osservazione per una simulata pratico/relazionale la percentuale di ‘’risposte attese’’ è dell’80%. Per esempio: una griglia di osservazione per una metodica che prevede 10 atti, devono essere presenti almeno 8 atti corretti, cioè le ‘’risposte attese’’

Data Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente

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