LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016 LA SICILIA la POLITICA .57

DOMENICA 19 NOVEMBRE 2017 TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE CONTRIBUTI PUBBLICI COME PREVEDE LA LEGGE N° 250/90 ANNO 73 - N. 319 E1.30 SPED. IN ABB. POSTALE - DL 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C. 1

quotidiano fondato nel 1945 www.lasicilia.it V(23E5GH*STKLMS( +/!#!=!#!} Catania Mascali GLI ESAMI CONFERMANO MANUTENZIONI, PIANO STRAORDINARIO LA MORTE DEL BAMBINO STRADE, PIAZZE, ILLUMINAZIONE: DISPONIBILI 31 MLN PER MENINGOCOCCO B CESARE LA MARCA PAGINA 32 DI FRANCISCA PAGINA 6 Ecco Musumeci I Riina lasciano l’ospedale di Parma. In primo piano la moglie del capo dei orgoglio e rigore capi morto nella notte tra venerdì e sabato, Ninetta Bagarella, poi la figlia «Così sceglierò Maria Concetta e il figlio Salvo i miei assessori» Regione. Passaggio di consegne con Crocetta Di sera la chiamata di Cancelleri: «Buon lavoro»

Proclamazione e insediamento, da ieri Musume- ci è presidente della Regione a tutti gli effetti: «Voglio ridare la speranza agli scettici». Passag- Rabbia e niente lacrime gio di consegne (con siparietto) con Crocetta, poi un brindisi a Palazzo d’Orléans. Dove il centrode- Moglie e 2 figli con la salma per 30 minuti. Il Guardasigilli: stra torna in massa - fra leader, peones e burocra- LA MORTE DI RIINA. ti - dopo anni di assenza. In serata la telefonata di TOMMASO ROMANIN, TONY ZERMO E ALTRI SERVIZI PAGINE 4-5 «buon lavoro» da Cancelleri. «Il carcere duro non si tocca» MARIO BARRESI, GIUSEPPE BIANCA PAGINE 2-3 UNA SFIDA DISATTESA LA CHIESA SICILIANA LA MIA SFIDA PER QUESTA TERRA INCONTRO COI SINDACATI. Camusso insoddisfatta: mobilitazione PREDICHI AI MAFIOSI

NELLO MUSUMECI MASSIMO NARO rmai è ufficiale: comincia pevoli “distrazioni”e le odiose pe- Pensioni d’anzianità, età, Ape la sfida, alla guida della Re- nalizzazioni di tanti governi cen- na preghiera privata, presso la Ogione Siciliana. La sfida più trali, ma anche i troppi errori e sua tomba, al cimitero di Cor- esaltante e impegnativa della mia l’incontenibile cinismo di parec- Uleone. Questo dovranno limi- vita. Esaltante perché consacrata chi governi regionali, della Prima e nuove proposte del governo tarsi a fare i parenti e gli amici del dal consenso dei cittadini che il 5 della Seconda Repubblica. Le col- boss Totò Riina, se davvero credono novembre hanno scelto di pre- pe, sia chiaro non appartengono all’importanza e all’efficacia della miare la speranza contro la rasse- solo agli eletti, ma anche ad una Sul fronte pensioni il governo ri- preghiera, umile e fiduciosa, a Dio. Lo gnazione e la disperazione. Certo, parte degli elettori, che hanno lancia e cerca l’intesa con tutti i dispongono le autorità ecclesiasti- inutile nasconderlo, le emozioni scelto e premiato per anni e anni, LO SPORT sindacati. Gentiloni mette sul ta- che, di concerto –sicuramente –con forti e contrastanti sono tante in politici chiacchierati e adusi a pra- volo altre proposte per «arricchi- quelle giudiziarie. Con una certa dose queste ore. Appartengono ai sen- tiche inconfessabili. re» il pacchetto: lo stop dello scat- di opportuna prudenza, si può osser- timenti intimi dell’uomo, del pa- E adesso? Non è più tempo di to di cinque mesi per le 15 catego- vare, del resto. Conviene, infatti, fare dre, del nonno e le vivo con la sere- proclami: servono azioni concrete rie di lavori gravosi anche per la il possibile per evitare che gente di nità di chi crede. Non serve parlar- e razionali. Serve un nuovo rap- pensione di anzianità (e non solo dura cervice sfrutti momenti sacri co- ne. porto col governo di Roma, un di- per la vecchiaia), un fondo per me la liturgia esequiale per omaggia- Ripercorro, come una moviola, i verso utilizzo dei fondi europei, prorogare l’Ape sociale, un mecca- re pubblicamente, sotto gli obiettivi miei primi passi in politica, ancora metodi nuovi in chi svolge funzio- nismo rivisto per gli scatti dell’età televisivi di mezzo mondo, una per- ragazzo nella natìa Militello. I rim- ni pubbliche e maggiore propen- di uscita dal lavoro (che sarebbero sona che –per le sue scellerate scelte proveri di tanti benpensanti per a- sione all’ascolto. Faccia ognuno la biennali e con un tetto di tre mesi). –durante gran parte della sua vita vere io scelto di stare “dalla parte propria parte, con scrupolo e co- I sindacati sono divisi. Camusso non ha certo acquisito meriti civili e sbagliata”; i preziosi suggerimenti scienza, nell’interesse di tutti e annuncia la mobilitazione. di nessun altro genere, meno che me- dei miei maestri politici, Vito Cusi- non del singolo. BERTI, MARCHEGIANI PAGINA 10 no religiosi. mano ed Enzo Trantino; la paterna A cominciare da noi. Lavoro a In internet si possono rintracciare esortazione di Giorgio Almirante una squadra di governo animata le fotografie in bianco e nero del fune- ad affrontare la vita “come soffe- da autentico spirito di servizio, rale dello storico di Cosa renza, illuminata d’amore e accesa competente e onesta, orgogliosa nostra, don Calogero Vizzini, nel di speranza”. Riassaporo la polve- di rappresentare i valori del cen- IN D I G E S TO 1954: un gran “concorso di popolo”– re delle sconfitte e la dolce sensa- trodestra ma aperta a tutti i sicilia- espressione classica usata di solito zione delle vittorie. Rivivo l’entu- ni senza pregiudizi. per descrivere la partecipazione alle siasmo dell'autunno di tre anni fa, Al tempo stesso, voglio sperare Creato il primo feste patronali –, una folla straripante quando con una decina di amici che i partiti - lievito essenziale di robot umanoide dalla chiesa del suo paese, antica ca- abbiamo dato vita al Movimento ogni democrazia - facciano un che fa i salti pitale di mafia nell’entroterra sicilia- #Diventeràbellissima per dare un passo indietro rispetto alle Istitu- mortali. no, tutta compunta e devota, come se tetto ai siciliani non rassegnati. zioni e tornino alla loro naturale Ma non arriva stesse a dare l’ultimo saluto a una Sfida impegnativa, dicevo. Mi funzione: di “cerniera”tra la piaz- comunque a fine persona perbene. O, persino, a un avvio a compiere un percorso lun- za e il Palazzo, di vivaio e palestra mese sant’uomo. Giustamente, cose del ge- go cinque anni, con lo spirito e la per nuove classi dirigenti. guido cilento nere non devono ripetersi nel caso tenacia del maratoneta, pronto a La gente è stanca degli este- del più efferato tra i capi dei capi. tutte le insidie: a quelle della poli- nuanti riti di certa politica cialtro- Tuttavia, dal punto di vista teologi- tica (amica e non) che dovrà tor- na, dei finti “tavoli”per prendere co e pastorale, così, rimane ancora di- nare all’etica della responsabilità; tempo, delle interminabili riunio- sattesa una sfida urgente: quella di dei potentati economici, che do- ni per decidere di rinviare. predicare la misericordia divina, la vranno rassegnarsi al rispetto del- C’è tanta attesa tra i Siciliani, ma sua assoluta gratuità (che scavalca o- le regole; e della criminalità orga- anche tanto scetticismo. Converti- IL BELLO DI SICILIA gni umano merito) e le sue radicali e- nizzata, che non troverà nelle Isti- re gli scettici alla speranza è un sigenze (che implicano la sincera e tuzioni regionali “interlocutori” impegno prioritario del mio go- fattiva conversione), valida per tutti, affidabili ma nemici implacabili. verno. Come? Testimoniando Colpaccio Catania nessuno escluso, neppure un sangui- La mia strada sarà tutta in salita, buoni esempi e offrendo risultati nario mafioso come Riina. Reputo che senza soste, senza tregua. Per pro- concreti. la morte del padrino di sia vare a tirare fuori dal pantano La Sicilia non è una terra da rac- stata l’occasione propizia –il “kairós”, questa nostra Isola e restituire ai contare ma da vivere, nel suo Mazzarani al 92’ si dice nel greco del Nuovo Testamen- nostri figli il diritto a credere che splendore e nella sua disperazio- to –per rompere il silenzio non solo possiamo farcela a rialzarci. ne. Ed io vorrò viverla, da presi- sulla mafia, come fece il cardinale La Sicilia vive la stagione più dente, accanto ai rassegnati e ai fi- Pappalardo, nel 1982, predicando nel drammatica della sua lunga storia duciosi, accanto ai più audaci e ai regala tre punti funerale del generale Dalla Chiesa, autonomistica. Una crisi antropo- non garantiti. Perché questa terra ma anche il silenzio nei confronti dei logica e politica, economica e mo- è redimibile, malgrado tutto un mafiosi. Il momento giusto, cioè, per rale. Le cifre, le percentuali degli giorno diventerà bellissima, come Serie A: il derby capitolino esalta la Roma Caciocavallo parlare anche a loro, pubblicamente e analisti lasciano senza fiato; le affermava con sicurezza Paolo inequivocabilmente, come hanno statistiche ci costringono all’ulti- Borsellino. Il Napoli affonda il Milan e allunga in vetta il ragusano Dop d’altra parte già fatto due papi come mo posto, tra le Regioni italiane, e Comincia dunque la sfida e la Wojtyla nel 1993 nella Valle dei Tem- al terzultimo tra quelle della Unio- vinceremo, ne sono certo, se tutti Caos : depositata istanza di fallimento cerca nuovi spazi pli e Bergoglio nel 2014 nella chiesa di ne Europea. noi Siciliani ci sentiremo sin da su- San Gregorio VII a Roma. Paghiamo a caro prezzo le col- bito protagonisti e non spettatori. GIOVANNI FINOCCHIARO, DANIELE DITTA E ALTRI SERVIZI PAGINE 19/23 AMELIA CARTIA PAGINA 8-9 SEGUE PAGINA 4 LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016 LA SICILIA LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016 LA SICILIA la POLITICA .57 la POLITICA .57

DOMENICA 19 NOVEMBRE 2017 DOMENICA 19 NOVEMBRE 2017 4. primo piano primo piano .5

PALERMO. Totò Riina sarà sepolto nel cimitero comu- dei due crani ha un buco, segno di un colpo di arma da PALERMO.C'è il nipote prediletto, che a Corleone glia sostituire un leader, peraltro autore di scelte stra ci sono. Come Giovanni Grizzaffi, nipote di E’da poco tornato dentro, invece, Pino Scadu- NEL CIMITERO nale di Corleone (Palermo), dove già si trovano Mi- fuoco. Quel cadavere, nella sepoltura che una volta LO SCENARIO qualcuno chiama “Messia”; c'è il boss della città da molti ritenute controproducenti per l’orga - Riina, che ha lasciato la cella a luglio scorso ed è to, padrino di , enclave mafiosa cara ai chele Navarra, Luciano Liggio e le ceneri di Bernardo era stata di Bernardino Verro - sindaco socialista ucci- che, dopo anni di galera, è tornato libero; c'è l’an - nizzazione criminale, con un altro leader. tornato a Corleone. In paese lo aspettavano in corleonesi e in particolare a Bernardo Provenza- La morte di Riina Sepolto a Corleone Provenzano: il gotha della mafia corleonese che ha so dalla mafia - sarebbe di Calogero Bagarella, ucciso Una “commissione” ziano capomafia di provincia appena arrestato e L’era dell’uomo solo, o quasi, al comando po- molti, ma è anche vero che tanti non lo amano. no. Ma Riina ha dimostrato che la detenzione spadroneggiato dal dopoguerra. Nel cimitero c’è an- nella strage di viale Lazio e cognato di Riina. Un cada- ci sono giovani e meno giovani rampanti uomini trebbe essere finita con la morte di Riina. E la Un boss carismatico scarcerato c'è ed è paler- non è un ostacolo al comando. “Spoon River” che l’urna coi resti di Placido Rizzotto, il sindacalista vere sepolto di nascosto e in fretta e furia. al posto di ’U Curtu d’onore. Fare una lista dei papabili alla succes- nuova Cosa nostra potrebbe tornare vecchia mitano, dato, questo, che è già una buona cre- Infinita lista di capi e capetti, mentre persino i della Cgil ucciso nel ’48 da Luciano Liggio e dai suoi Al cimitero, e forse a quei due scheletri senza nome, sione che si è aperta in Cosa nostra dopo la morte scegliendo di fare un salto ai tempi passati della denziale per la leadership: è Giuseppe Gutta- trapanesi non vedrebbero di buon occhio Mattia di Cosa nostra sgherri (i cui resti furono recuperati nel 2009 negli an- sarebbe legato anche l’omicidio nel 1976 dell’impre - uomo solo al vertice di è difficile e, dice il procuratore «commissione». Tanto più che, sostiene chi in- dauro, ex medico mafioso con una caratura di Messina Denaro. C’è la suggestione della moglie fratti del cimitero di mafia a Rocca Busambra). sario di pompe funebri Francesco Coniglio. Uno che di Palermo Francesco Lo Voi, «velleitario oltre daga, una figura carismatica capace di mettere rango e rapporti in politica. L’ex governatore To- di Riina, Ninetta Bagarella, sorella del capomafia Nel cimitero di Corleone aleggiano anche i misteri del cimitero e delle sue tombe conosceva ogni segre- che prematuro». Anche perché, sostengono gli d’accordo tutti non esisterebbe. tò Cuffaro lo avvertì della cimice piazzatagli in Leoluca. Ma appare soltanto una suggestione. della tomba in cui furono trovati due scheletri: uno to. investigatori, non è affatto detto che la mafia vo- Certo, delle personalità di spicco in Cosa no- casa per registratare le sue attività criminali. L.S.

ALTA TENSIONE L’arrivo dei Riina all’ospedale di Parma, nella cui camera Il tesoro del superboss mortuaria è rimasta la salma di Totò Riina: a sinistra il figlio Salvo e la figlia Maria Concetta, a destra la caccia ai colletti bianchi moglie Ninetta Bagarella TONY ZERMO poliziotto D’Agostino e l’agente segre- Nessuna traccia dei soldi to Lupo diedero l’allarme (poi entram- uando gli incursori americani bi furono assassinati: D’Agostino assie- BLITZ TRA CATANIA E MESSINA entrarono nella tana di Bin La- accumulati dal capo dei capi me alla moglie incinta a Villagrazia di den in Pakistan e lo uccisero, il Carini). Il boss catanese Paolo Brunetto Qcadavere del capo terrorista La pista dei soldi e degli appalti per Un addio senza lacrime venne poi gettato in mare affinché non Improbabile la pista svizzera spiegare il forsennato attacco di Riina diventasse meta di pellegrinaggi in un allo Stato poteva essere quella giusta, mise il pizzo anche alle pesche qualunque cimitero. In Italia, culla del ma il dettagliato rapporto dei Ros su diritto e della pietas cristiana, per Totò si seguono “scatole cinesi” Mafia&Appalti rimase dentro un cas- La moglie e 2 dei figli per 30 minuti con la salma. Ai giornalisti: «Vi denunciamo» Riina non si può usare lo stesso tratta- setto quando procuratore a Palermo Malgrado le sofferenze della malattia, il boss catanese Paolo Brunetto mento e quindi resta il problema della boss. È questo tipo di strano fanatismo confronti della forte corrente andreot- era Giammanco. continuava a dire l’ultima parola sulle vicende della “famiglia”, anche sul- sepoltura che potrebbe diventare meta che crea un problema per la sepoltura tiana in Sicilia. Qualcuno ha deciso per Parlando di soldi c’è da chiedersi an- le controversie interne, ed a tenere il libro mastro del pizzo, imposto a TOMMASO ROMANIN hanno reagito con ostilità: «Non ho che il pm Umberto Ausiello ha aper- di visite imbarazzanti. del capo dei capi di Cosa Nostra. un delitto preventivo? E perché i servi- che dove sia finito il tesoro di Totò Rii- tappeto nella zona jonica del messinese e alle porte della provincia di Ca- niente da dire, ho dei figli minori. Vi to, a carico di ignoti, per fugare ogni DALLA PRIMA PAGINA Perché nonostante che ’U Curtu fosse S’è parlato dei misteri che Riina si è zi segreti nell’immediatezza del fatto na. Dove è stato imboscato? Improba- tania. Dove anche le pregiate pesche di Mojo erano cosa loro. Il padrino è PARMA. L’ultimo saluto a Totò Riina denuncio», le parole di Maria Con- dubbio. il peggiore criminale della storia ma- portato nella tomba. I mafiosi che han- avrebbero svuotato la cassaforte del- bile che sia nelle banche svizzere per- scomparso nel 2013, ma i suoi fedelissimi hanno continuato ad estorcere di due dei quattro figli, Salvo e Ma- cetta, che venerdì su Facebook ave- Le conclusioni si avvarranno degli fiosa c’è un attaccamento affettivo ai no eseguito l’ordine di far saltare in aria l’abitazione privata del generale a Villa ché secondo una loro norma i soldi de- denaro agli imprenditori agricoli della Valle dell’Alcantara anche nel pe- ria Concetta, e della vedova Ninetta va invitato al silenzio e ieri ha chie- esiti di prelievi ed esami che con- LA CHIESA boss che può sembrare incredibile, ma Falcone e Borsellino con tutte le loro Pajno? Cosa c’era in quelle carte e dove positati non possono essere restituiti riodo successivo. Lo hanno scoperto i carabinieri di Taormina che ieri Bagarella è durato 30 minuti ed è sto «rispetto per il dolore di una fa- correranno a stabilire con esattezza esiste. E non parlo dei parenti. Raccon- scorte non hanno parlato dei mandanti sono finite? fino a quando il depositario non abbia hanno fatto scattare dodici arresti tra Catania, Castiglione di Sicilia, Aci - stato scortato dalla polizia. I fami- miglia». come è morto Riina, 87enne, soffe- to un episodio. Un giorno Luciano Lig- esterni e nemmeno avanzato ipotesi. Per l’omicidio Mattarella c’era una risolto i suoi problemi con la giustizia reale, Taormina e l’hinterland. L’operazione è stata battezzata “Fiori di liari del boss di Cosa Nostra hanno «Non vi voglio neanche vedere», rente da tempo di plurime patolo- SICILIANA gio, capo della trimurti corleonese Vero che in Cosa Nostra non si fanno spiegazione. Da tempo nei salotti pa- (Gelli venne arrestato quando aveva pesco”proprio perché le intercettazioni e le denunce degli imprenditori potuto stare accanto alla salma del ha detto sempre ai cronisti la vedo- gie e sottoposto recentemente a composta con Riina e Provenzano, ven- domande, ma si obbedisce, eppure è lermitani circolava questa voce messa cercato di riavere indietro i 100 milioni hanno svelato che la famiglia catanese aveva messo sotto scacco il busi- capo dei capi nelle camere mortua- va Ninetta, sorella minore di Calo- due interventi. PREDICHI ne processato a Reggio Calabria per le- singolare che nessuno abbia parlato di in giro da alcuni imprenditori: “Ma di dollari depositati all’Ubs). E dunque, ness principale della zona, ma non trascurava gli oliveti, le altre colture, le rie dell’ospedale di Parma, dove era gero e , mentre Ora si attende solo di capire quan- gittima suspicione. L’accusa era quella mandanti esterni e che mai Riina si sia chissu non ci voli fari travagghiari?”. o Riina si è affidato a “colletti bianchi” strutture ricettive, le imprese di altro genere. E insieme all’agricoltura, tra ricoverato dal dicembre 2015, nel Salvo, occhiali da sole e apparenza do la salma potrà essere portata in AI MAFIOSI di avere fatto uccidere il magistrato Ce- confidato con qualcuno su questo pun- “Chissu”era il presidente della Regione che hanno usato altri nomi, oppure i loro affari c’era il sempre fiorente mercato della droga. reparto detenuti. imperturbabile, le apriva la portiera Sicilia e quindi a Corleone, dove non sare Terranova (in carcere Liggio rifiu- to. È ovvio che ci siano stati dei man- Piersanti Mattarella che aveva blocca- niente depositi in Svizzera. I vecchi L’inchiesta ha preso è stata avviata dopo la denuncia di un imprendito- Hanno dovuto attendere la fine di una Fiat Panda, per poi entrare ci sarà un funerale pubblico. Non c’è MASSIMO NARO tò di dare le sue generalità e Terranova danti esterni, altrimenti perché Riina to l’appalto per delle nuove scuole affi- boss sono sempre stati sospettosi ver- re agricolo e sindacalista Uil, della zona a cavallo tra il Messinese e il Cata- dell’autopsia, disposta quasi come con lei nella struttura ospedaliera chiarezza sui tempi. Da un lato c’è disse al cancelliere: “Scriva che il dete- avrebbe fatto uccidere il generale-pre- dato agli Inzerillo e aveva impostato so le banche. Un giorno un grosso pen- nese, che ha subito il furto di due mezzi nell’ottobre 2012. Non si trattò di atto dovuto dalla Procura emiliana dal retro. bisogno del nulla osta del pm, che Predicare riguardo alla mafia, e - an- nuto Liggio Luciano non sa chi sono suo fetto Dalla Chiesa da appena 100 giorni nuove regole di trasparenza. C’è un se- tito, Salvatore Cangemi, che era scap- un episodio isolato. A catena, nei mesi seguenti, proprietari terrieri e altri che deve ancora concedere il nulla «Là c’è un cadavere, ve ne dovete fino a ieri sera non era ancora arri- zi - ai mafiosi o ai loro ammiratori, padre e sua madre”. Da qui nacque un a Palermo e privo dei poteri che aveva gnale che potrebbe indicare la pista dei pato per timore di essere ucciso da Rii- imprenditori agricoli denunciarono di essersi visti rubati i mezzi agricoli, osta per il trasferimento della salma andare, questa non è stampa. Que- vato. Dall’altro ci sono procedure non più soltanto nei funerali delle odio inestinguibile). In quella udienza invano chiesto? Dalla Chiesa non aveva soldi nelle stragi Falcone-Borsellino. na, portò gli inquirenti in Svizzera e l’incendio dei fondi e persino il furto delle pregiate pesche dagli alberi. A in Sicilia: dai primi esiti dell’esame, sto è scandalismo», ha sbottato l’av- suoi assistiti, rimanendo fuori dalla dalla famiglia Riina, non sarebbero amministrative da compiere, che vittime eminenti, ma anche dei boss parlai con un giovane di Corleone, il fatto ancora nulla per attaccare Cosa Quando Falcone incontrò a Palermo i sotto un albero dissotterrò una valiget- tutti si erano stati fatti arrivare chiari messaggi estorsivi, prima anonimi nessuna sorpresa o stranezza sulle vocato Luca Cianferoni, per poi par- camera mortuaria e lasciando as- emersi elementi particolari ina- non si riescono a concludere nel più famigerati, mi pare lo sforzo pa- quale mi disse che Liggio aveva un gra- Nostra. Chi ha spinto ’U Curtu a deci- giudici svizzeri che indagavano sul ri- ta con dentro un milione di dollari che poi tramite vecchie conoscenze che si erano offerte di “mettere a posto”la cause della morte. lare, in una nota inviata quando era sieme a loro l’ospedale, dopo la visi- spettati. Il medico ha tempo 60 weekend. Questo anche perché non storale che i vescovi di Sicilia, ma ve problema ai reni e che lui «sarebbe derne l’eliminazione coinvolgendo nel ciclaggio Carla Del Ponte e Carlo dovevano servire per le “emergenze”. vicenda. La richiesta era di denaro per il clan, da quattromila a seimila I familiari di Riina non hanno ver- da poco entrato all’obitorio, di u- ta. giorni per racchiudere in una rela- si sta seguendo una procedura d’ur- anche quelli dell’Italia intera, non si stato felice» di potergliene donare uno. massacro la moglie del generale e l’a- Lehman, e li invitò nella villa a mare Di fatto, nonostante i 24 anni di de- euro, da versare in occasione delle feste comandate. Dietro tutto, hanno sato lacrime in pubblico. E di fronte n’aggressione da parte dei media, Dall’autopsia, eseguita dal medi- zione le proprie considerazioni sul- genza, ma un iter apparentemente sono ancora decisi ad affrontare. E dicendomi queste parole aveva gli gente di scorta Domenico Russo? Dalla che aveva affittato all’Addaura, Cosa tenzione al 41 bis, di questo tesoro di scoperto i carabinieri, c’era la longa manus di Paolo Brunetto. ai giornalisti, che li attendevano da- riservandosi di presentare esposti. co legale Rosa Gaudio, alla presenza le cause della morte, nell’ambito di ordinario, non diverso da quello di Se si riflette bene, peraltro, ci si occhi fiammeggianti che testimonia- Chiesa era andato da Rognoni a dire Nostra aveva preparato una trappola e- Riina non c’è stata traccia, neppure l’o- ALESSANDRA SERIO vanti all’istituto di Medicina legale, L’avvocato ha poi accompagnato i di un consulente di parte nominato un fascicolo per omicidio colposo ogni cittadino. può rendere conto che non è que- vano una adorazione per il sanguinario che «non avrebbe avuto riguardi» nei splosiva, che non funzionò perché il dore. stione di conversione acclarata o meno: questa è sempre impondera- bile, persino per chi dichiara a gran /1: Francesco Marino Mannoia Pentito/2: Santino Di Matteo voce d’essersi pentito (e non solo nel caso dei mafiosi, ma anche di o- gni altro peccatore). È invece que- «Se n’è andata una bestia, lo sono tutti i mafiosi «Doveva morire 50 anni fa, è morto troppo tardi stione d’essere coraggiosamente e generosamente creativi dal punto Oggi mafia diversa: più diplomatica e affaristica» È stato una carogna, ha ammazzato mio figlio» di vista pastorale. Si tratta di riflet- tere, di discernere, di decidere e di ROMA.«Se n’è andata una bestia, come bestie sono tutti i mafiosi. ROMA.«È morto troppo tardi, doveva morire 50 anni fa. Negli anni agire pastoralmente, più che me- Anche io e tutti i pentiti, ex mafiosi, siamo stati delle bestie. Riina Sessanta Giuseppe Ruffino, uno di Corleone che non vedeva di diaticamente. Si tratta, insomma, non s’è fermato». Lo afferma il pentito Francesco Marino Man- buon occhio né lui né Calogero Bagarella, voleva toglierlo di mez- d’accettare la sfida di parlare su un noia in un’intervista a Repubblica. zo. Poi Ruffino è morto nel suo letto e Riina non ha avuto più osta- tema difficile e ad interlocutori dif- «I Corleonesi erano animali, con il sangue attorno. Ma avevano coli. Ha fatto arrestare Luciano Liggio ed è rimasto solo lui a co- ficili, vale a dire agli amici del boss, il potere. Erano un’organizzazione troppo radicata, una situazio- mandare». Lo afferma Santino Di Matteo, il pentito di mafia che ha mafiosi o di mentalità mafiosa co- ne che mafiosi potenti come Stefano Bontate sottovalutarono: il confessato la strage di Capaci, in un’intervista al Corriere della Se- me lui, ma pure a tutti gli altri, a tutti giorno del suo compleanno, dopo avere festeggiato, uscì in auto e ra in cui accusa Riina dell’omicidio di suo figlio, sciolto nell’acido a quelli che sono dolorosamente feri- venne ucciso. Faceva il gradasso. Era diverso da Riina, ma anche 15 anni dopo due anni di segregazione. «In Cosa nostra si ammaz- ti dalla violenza mafiosa, come i pa- lui era una bestia», racconta Mannoia. «I mafiosi non capiscono: a zava, ma i bambini no. Riina stava in carcere, però a suo cognato renti delle vittime di Riina, che s’ap - che servono i miliardi, se poi devi passare la vita in carcere, o Leoluca Bagarella poteva mandare a dire di lasciare andare quel pellano ora al “giudizio di Dio”, ri- peggio ti ammazzano?». ragazzino innocente. Non l’ha fatto, e questo significa che c’è il suo cordando probabilmente le parole Per Mannoia, «Riina è morto, ma purtroppo Cosa nostra si è già zampino. È una carogna. Meno male che è morto». Riina riusciva a di papa Giovanni Paolo II. MARINO MANNOIA adeguata ai tempi. Di sicuro non è più il tempo delle coppole stor- comandare «perché era ignorante come una capra, ma molto fur- Proprio di questo si tratta: an- te. Vedo una mafia più diplomatica, più affaristica, che si muove SANTINO DI MATTEO bo. Metteva tutti uno contro l’altro con le voci che lui stesso faceva nunciare a tutti il giudizio divino. nella vita sociale. I giovani - avverte - devono stare attenti, devo- circolare, e poi si alleava con uno dei due per ammazzare l’altro. La Ma come il giudizio divino si an- no rendersi conto di cosa è diventata davvero la mafia». guerra di mafia è stato uno sterminio, non una guerra». nuncia, da se stesso, nella vicenda di un Maestro di duemila anni fa, che parlava di un Padre che fa piovere su giusti e ingiusti, e fa sorgere il sole su buoni e cattivi. A questa pioggia di grazia –inevitabile, come ap- MENTRE IL SINDACATO DEGLI AGENTI PENITENZIARI PAVENTA UNA «GUERRA DIETRO LE SBARRE» prendiamo dal magistero di papa Francesco sulla misericordia divina –a questo sole di giustizia, tutti sia- Orlando: «Il carcere duro resta fondamentale e non si tocca» mo esposti, specialmente quando giunge il momento di “vedere”Dio faccia a faccia. Dio non potrà non far ROMA. Il carcere duro «resta uno strumento fondamen- duro». mafie» conviene la presidente della Camera, Laura Bol- Il ministro piovere o non far sorgere il sole an- tale per impedire che ci sia una forma di collegamento Orlando non crede che la morte di Riina significhi che drini, parlando a Torino dove partecipa al Social Festi- che su Riina. Solo Riina potrà met- tra i boss e la criminalità esterna». All’indomani della la mafia sia vicina alla sconfitta. E lo dice chiaramente, val. È per questo che «bisogna continuare a contrastarla «Si volta tersi al riparo di quella pioggia divi- morte di Totò Riina, rimasto sino alla fine dei suoi giorni intervenendo a Sarzana, in provincia di La Spezia, all’i- con tutte le forze»: l’intervento repressivo va affiancato pagina ma na, potrà fuggire da quel sole, così al 41 bis, lo ribadisce il ministro della Giustizia, Andrea naugurazione di una casa-famiglia in una villa confisca- da azioni culturali, e bisogna andare avanti con le con- rimanendo –a suo modo –coerente Orlando, che torna a fugare i dubbi di chi teme uno ta alla criminalità organizzata. «La scomparsa di Riina fische dei beni alla mafia per restituirli alla società «per- Cosa nostra alle sue sbagliate scelte terrene. Ma smantellamento di questo regime carcerario per effet- segna la fine della pagina della mafia stragista ma non ché hanno un significato forte, un messaggio poten- non è questo non lo sappiamo e non lo de- to delle nuove norme dettate con una recentissima cir- significa che la mafia sia sconfitta o meno pericolosa». te». cidiamo noi: un funerale cristiano colare del Dap, il dipartimento che amministra il siste- Anzi, la guerra a Cosa nostra «è lunga e non bisogna Teme invece lo smantellamento del 41 bis, il Sindaca- ancora serve non a rendere gli onori a chi si ma penitenziario. sottovalutarne la presenza in tutte le realtà del Paese», to di polizia penitenziaria che chiede di procedere in sconfitta» è comportato bene, non a dare pa- «Il carcere duro è stato disciplinato secondo le indica- come si è fatto sbagliando in passato. Certo oggi «lo direzione opposta, a maggior ragione dopo la morte di tentini per il paradiso, ma per invi- zioni del Consiglio d’Europa che ci chiedeva un’omoge- Stato ha più forza» , grazie anche anche al nuovo codice Riina, per il rischio che si apra una guerra per la sua tare a pregare, tutti, come comunità neizzazione del 41 bis per tutti gli istituti. Questo è sta- antimafia che consente di aggredire i patrimoni mafio- successione anche nelle carceri. «È proprio da quanti ecclesiale, come famiglia di Dio, af- to fatto. Non ci sono novità», spiega il Guardasigilli. E si. Ma anche Cosa nostra è cambiata: oggi «ha volti di sono sottoposti al 41 bis che bisogna aspettarsi “pizzi- finché anche la pecora più nera, intanto il Sindacato di polizia penitenziaria lancia l’al- imprenditori e professionisti, soggetti finanziari in gra- ni”di ordine ai clan del mandamento di Corleone per quella più sbandata, che s’è com- larme: «La successione di Riina scatenerà una guerra do di entrare nell’economia buona e distruggerla». Tan- indicare da subito i reggenti provvisori ed in tempi me- portata da lupo, per dire pane al pa- anche all’interno delle carceri»; per questo va intensifi- t’è che «ogni anno perdiamo 100mila posti di lavoro a di affermare la supremazia del nuovo boss dei boss», ne e vino al vino, “non si perda in cata la vigilanza «nei 13 istituti penitenziari dove sono causa di imprese che usano denaro sporco e che butta- dice il segretario Aldo Di Giacomo, chiedendo di inten- nessun caso, come vuole il Padre” in cella complessivamente 740 detenuti per reati di cri- no fuori dall’economia quelle in regola». sificare la vigilanza nelle carceri per «prevenire la ten- (così si legge nel capitolo 18 del van- minalità organizzata e terrorismo in regime di carcere «La morte di Riina non vuol certo dire la fine delle sione nelle celle e intercettare i pizzini». gelo di Matteo).