Giro del in bici 2011 Edizione “Ventennale Aree protette d’Italia”

L’Associazione “Rinascita Culturale”, da anni impegnata nella valorizzazione della storia e della cultura del Mezzogiorno, organizza il Giro del Cilento in bici in occasione del ventennale della istituzione in Italia (con la L. 394/1991) dei parchi nazionali, regionali e delle aree protette in genere. Dal 12 al 19 giugno 2011 verrà promosso il territorio della più grande area protetta italiana, il Parco Nazionale del Cilento e . In 6 tappe i corridori attraverseranno gli scenari più diversi di questo immenso polmone verde della , costeggiando il mare, inoltrandosi in fitti boschi, attraversando borghi medievali, siti archeologici, santuari religiosi, in un alternarsi mozzafiato di panorami e suggestioni. Verranno percorsi in media 100Km al giorno facendo base a Pisciotta e , tipici borghi cilentani emblematici delle due anime del parco, quella del mare cristallino e quella dei boschi incontaminati. Anche i momenti di relax faranno parte integrante di una vacanza sportiva entusiasmante: la stagione balneare già abbondantemente cominciata, le suggestive località di Palinuro e Acciaroli, i musei, i borghi medievali abbandonati, i templi di Paestum, le rovine di Velia, l’enogastronomia rinomata, l’ospitalità proverbiale, i massicci montuosi del Gelbison e del … tutto concorrerà a trasformare un’impresa sportiva in un soggiorno indimenticabile, da condividere magari con la famiglia. L’arrivo nel Parco è previsto per domenica 12 giugno, con sistemazione in Bed & Breakfast selezionati e ubicati nel borgo di Pisciotta. Le tappe previste, meglio illustrate di seguito, vedranno il ritorno a Pisciotta, tranne per la notte del 16 giugno che vedrà i corridori alloggiati in albergo, a Rofrano, con trattamento di mezza pensione. La partenza è prevista per domenica 19 giugno, per cui il soggiorno consisterà di sette notti e sei tappe. Sarà garantita assistenza tecnica durante la corsa con ammiraglia al seguito, oltre ad assistenza permanente in loco da parte del personale dell’associazione, che organizzerà anche escursioni ed iniziative pomeridiane. La quota, comprensiva di quanto appena descritto è pari ad € 400; il gruppo che parteciperà alla prima settimana del Giro sarà costituito da 10 corridori. Coloro che prenoteranno oltre prenderanno parte ad identica iniziativa che sarà organizzata per l’ultima settimana di giugno. Prenotazioni entro il 31.12.2010. Per maggiori info contattare l’associazione ai recapiti di seguito indicati. Associazione Rinascita Culturale. Via Armo, 7 – 84066 Pisciotta (SA). Tel. 333.8971060 fax: 0974.973477. e-mail: [email protected]

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Scheda di presentazione

Ubicazione: Provincia di Salerno, Regione Campania; Estensione: 181.048 ha (l’area protetta più estesa d’Italia). Riconoscimenti: Patrimonio mondiale dell'umanità (UNESCO); Riserva mondiale di Biosfera (UNESCO), Unico Parco in Italia tutelato sotto due profili: Culturale-antropologico oltre che Naturalistico; Simbolo del Parco: Primula Palinuri (specie endemica, localizzata e a forte rischio di estinzione); Fiumi: Sele, , Bussento, Mingardo, Calore; Monti: M.Cervati 1898 m, M.Alburno 1742 m, M.Gelbison 1705 m; Balneabilità: 99% della costa; Poli a forte attrazione turistica: 3 (Velia, Paestum, Certosa di Padula); Altri Siti da segnalare: Cippo di Carlo Pisacane, Santuario del Gelbison, Monte della Stella (l'antico Monte Cilento donde il nome al territorio circostante), Gole del Calore (Oasi WWF), Gole del Bussento (Oasi WWF), Roscigno vecchia (Paese disabitato), San Severino vecchia (Paese disabitato), Sito archeologico di Roccagloriosa (insediamento Lucano), Grotte di Palinuro, Grotte di Castelcivita, Grotte di Pertosa, Molpa (insediamento pre-romano), Monumento dell'Antece (scultura rupestre del IV secolo a.c.), Insediamenti Preistorici di Camerota, Castelcivita, Pertosa, Dimora di GiovanBattista Vico a Vatolla (senza alcuna pretesa di esaustività); Musei: 13 ("Naturalistico degli "-, "Paleontologia"-Scario, "Valle delle Orchidee"-Sassano, "Erbe e Viridarium" e "Usi e tradizioni del Vallo di Diano"-Teggiano, "Vallivona"-Sanza, "Etnografico"-Morigerati, "Archivio storico Eleùsa"-, "Percezione ambientale"-Celle di , "Civiltà contadina"-Roscigno, Moio della Civitella, Vatolla e Montecorice);

IL GIRO DEL CILENTO 2011 Profili altimetrici, dati tecnici, descrizioni e mappe. Tappa 1

Pisciotta Palinuro Lentiscosa Roccagloriosa Foria Caprioli Pisciotta

Distanza 99.06 Km Minimo altimetrico 3 m. Massimo altimetrico 517 m.

La prima tappa si svolgerà inizialmente in riva al mare, attraversando il centro turistico di Palinuro, poi volgerà verso l’interno con la salita di Lentiscosa (circa 12 Km con pendenze medie intorno al 7-8%). La seconda parte del percorso è per passisti, con continui saliscendi caratterizzati da piacevolissime discese e salite graduali e non molto impegnative. 100 Km per familiarizzare col territorio cilentano e la varietà dei suoi panorami.

Tappa 2

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P. Ascea Acciaroli Castellabate Rutino Ascea P.

Distanza 111.52 Km Minimo altimetrico 2 m. Massimo altimetrico 403 m.

La seconda tappa è dedicata alla costiera cilentana. Da Pisciotta ad Agropoli si percorreranno 60 Km sempre col mare alla propria sinistra. Il tracciato non presenta difficoltà altimetriche nella prima metà anche se, come sempre avviene nel Cilento, non concede che pochi metri alla pianura. La seconda parte è caratterizzata dalla salita di Rutino, unica vera asperità di giornata, che porterà i corridori dal mare ai 400 metri s.l.m. in 10 Km circa. Il percorso è estremamente tortuoso. La discesa di Rutino è a tratti stretta ma veloce.

Tappa 3

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P. Fratta Catona P.

Distanza 107.69 Km Minimo altimetrico 6 m. Massimo altimetrico 1131 m.

Si parte puntando la bici verso l’interno. Dopo soli 10 Km di salita lieve si affronta la prima vera asperità: la salita della Fratta, 4 Km al 10%. Segue una lunga discesa fino al livello del mare. Un breve tratto in pianura e si svolta al Bivio Pagliarole per intraprendere la lunghissima salita del Monte Stella. L’ultimo tratto di questa salita, il più impegnativo, i sette Km da Omignano alla vetta, saranno competitivi e i tempi verranno cronometrati. Il ritorno alla base è dapprima gradevolissimo grazie alla splendida discesa dal Monte Stella, poi diventa arduo a causa dell’interminabile, anche se poco impegnativa, salita che conduce alla Catona. Affrontare la Fratta in discesa, cominciando a intravedere da lontano il mare di Pisciotta sarà il giusto premio per una giornata davvero dura.

Tappa 4

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Pisciotta Moio della Civitella Croce di Rofrano

Distanza 95.66 km Minimo altimetrico 147 m. Massimo altimetrico 1066 m.

Il Giro lascia per due giorni il Cilento costiero per addentrarsi nel Cilento interno. Dagli sterminati uliveti digradanti verso il mare, si passa ai boschi di faggi e castagni solcati da impetuosi torrenti. Il percorso è disegnato per passisti. Non vi sono salite superiori all’8% di pendenza, anche se la tappa presenta molti tratti in ascesa. Il traffico già di per sé poco intenso in tutto il territorio del Parco, diventa addirittura sporadico, lasciando al ciclista non solo la dolcezza dei panorami e del clima primaverile, ma anche quella dei suoni di una natura quasi incontaminata. A tratti lo scenario apparirà più alpino che mediterraneo, specie nel meraviglioso tragitto che da Laurino conduce a Rofrano, nella profonda valle ombreggiata dai due possenti massicci del (1705 m.) e del Monte Cervati (1898 m.). La salita verso la “Croce di Pruno” è così ben distribuita che, oltre all’altimetro, nessuno si renderà conto di essere arrivato così in alto (1066 s.l.m.). L’arrivo e il pernottamento sono previsti a Rofrano (425 s.l.m.), nel cuore dei boschi del Cilento.

Tappa 5

Rofrano Sacco Teggiano Sanza Pisciotta

Distanza 152.17 km Minimo altimetrico 425 m. Massimo altimetrico 1062 m.

La tappa più lunga del Giro. Da Rofrano torneremo in senso inverso alla Croce di Pruno e affronteremo i monti che separano le due anime del Parco: il Cilento e il Vallo di Diano. Attraverso la Sella del Corticato valicheremo i monti di Sacco e scenderemo in picchiata verso Teggiano. Da qui percorreremo il Vallo in direzione sud fino a Buonabitacolo, poi volgeremo dritti verso la costa. A Sanza scorgeremo il “Cippo di Pisacane”, posto a ricordo della spedizione di Sapri. Gli ultimi 50 Km sono in graduale e gradevole discesa, tranne gli ultimi (pochi) da Palinuro all’arrivo.

Tappa 6

P. M. di Ascea Monte Gelbison Mandia P.

Distanza 86.56 Km Minimo altimetrico 4 m. Massimo altimetrico 1705 m.

È il tappone del Giro. La “Cima Parmenide”, ovvero il punto altimetrico più alto, è posta ai 1705 metri del Monte Gelbison o Monte Sacro. Questa montagna, mai percorsa da importanti corse ciclistiche, non ha nulla da invidiare alle grandi salite alpine del Giro d’Italia. Sede di un importante Santuario, domina il Cilento, svettando quasi isolato e dando così l’esatta percezione della sua imponenza. La prima parte della tappa è caratterizzata da una lenta e dolce ascesa verso Novi Velia, dove una svolta verso sinistra ci annuncia l’inizio della salita. Immediatamente dopo il curvone, dritta alla vista del ciclista, si presenta l’enorme croce di ferro che sormonta la vetta del Gelbison. Saremo a 380 metri s.l.m. e mancheranno 16 Km (di cui 1,5 di falsopiano) per giungere ai 1705 metri s.l.m. Gli ultimi 16 Km saranno competitivi e cronometrati. Il ritorno alla base sarà poco più di una formalità e verrà ricordato per la fantastica e velocissima discesa dal Gelbison. Al termine della tappa si svolgeranno le premiazioni.