Inventario a Cura Di Luca Tosin Con Il Coordinamento Tecnico-Scientifico Di Paola Cagiano De Azevedo
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Accademia Nazionale dei Lincei ARCHIVIO GUGLIELMO MARCONI Inventario a cura di Luca Tosin con il coordinamento tecnico-scientifico di Paola Cagiano de Azevedo Roma 2014 Sommario BIOGRAFIA SINTETICA DI GUGLIELMO MARCONI L’ARCHIVIO MARCONI ALL’ACCADEMIA DEI LINCEI Premessa Precedente sistemazione delle carte ed attuale intervento SEZIONE I – ARCHIVIO DI GUGLIELMO MARCONI Serie I – Corrispondenza Serie II – Attività istituzionale Serie III- Attività scientifica Serie IV – Attività politica Serie V – Materiale a stampa Serie VI – Documenti personali Serie VII – Materiale iconografico Serie VIII – Materiale posteriore alla morte di Marconi SEZIONE II – ALTRI ARCHIVI Serie I – Carte di Giuseppe Marconi riguardanti Guglielmo Serie II – Carte di famiglia Serie III - Carte Di Marco Biografia sintetica di Guglielmo Marconi 1874: Guglielmo Marconi nasce a Bologna il 25 aprile da Giuseppe e Annie Jameson. Non compie studi regolari, venendo educato privatamente nelle città di Bologna e Firenze. 1895: il giovane Marconi ottiene i primi successi negli studi sulla propagazione delle onde elettromagnetiche, lavorando presso un laboratorio da lui allestito presso la villa di famiglia di Pontecchio (Bologna). 1896: si trasferisce in Inghilterra, ottenendo l’anno seguente il suo primo brevetto nel campo della telegrafia senza fili. 1897: fonda in Inghilterra la prima di numerose consociate, la "The Wireless Telegraph & Signal Company Limited" (in seguito "Marconi Wireless Telegraph Co."), ed effettua le prime dimostrazioni per il governo italiano. 1899: allestisce il primo servizio di comunicazione senza fili tra la Francia e l'Inghilterra. 1901: effettua la storica trasmissione di un segnale radio attraverso l’Atlantico, collegando Poldhu in Cornovaglia con Terranova. 1902: vengono portati a termine con successo gli esperimenti sulla corazzata "Carlo Alberto" della Marina Militare Italiana per trasmissionie e ricezione di segnali radio su lunga distanza. 1904: riceve dall'Università di Bologna la Laurea Honoris Causa in Ingegneria, primo dei successivi 16 analoghi riconoscimenti ottenuti in tutto il mondo. 1905: sposa in prime nozze Beatrice O'Brien dalla quale avrà quattro figli. 1907: mette a punto il primo servizio pubblico radiotelegrafico fra Europa ed America. 1909: viene assegnato a Marconi, congiuntamente all’inventore del tubo catodico Ferdinand Braun, il premio Nobel per la fisica. 1914: viene eletto Senatore del Regno e Cavaliere di Gran Croce. 1915: prestando servizio militare come tenente del Genio, effettua i primi esperimenti sulla trasmissione radio da aeromobili. 1920: dopo aver acquistato dall'Ammiragliato Britannico lo yacht "Rowenska", Marconi lo trasforma in un laboratorio galleggiante con il nome di Elettra. 1923: crociera nell’Atlantico a bordo dell’Elettra, durante la quale si svolgono i primi esperimenti sulle onde corte a fascio. 1925: accordo fra la compagnia Marconi e il governo del Regno Unito per la gestione del collegamento radiotelegrafico fra Londra e le colonie. Primo collegamento audio fra l’Australia e la madrepatria. 1930: prima dimostrazione di accensione a distanza di dispositivi elettrici tramite onde radio, con l’accensione da bordo dell’Elettra, ancorato al largo della costa ligure, delle luci dell’esposizione mondiale di Sidney. 1931: inaugurazione alla presenza di papa Pio XI della stazione radio vaticana. Viene effettuata la dimostrazione di accensione a distanza delle luci in occasione dell’inaugurazione del Cristo Re sul monte Corcovaro, sovrastante Rio de Janeiro. 1933: viaggio attorno al mondo, che porta Marconi e la famiglia a visitare la fiera mondiale di Chicago e in seguito l’estremo oriente. 1934: dimostrazione sull’uso dei radiofari a microonde per la navigazione strumentale. 1935: proseguendo gli studi sulle microonde e sfruttando il centro sperimentale di Torre Chiaruccia, Marconi effettua studi sul radiorilevamento degli oggetti; studi analoghi porteranno poi gli inglesi a produrre i primi radar. 1937: Marconi muore il 20 luglio, a Roma. L’Archivio Marconi all’Accademia dei Lincei. Premessa L’elezione di Guglielmo Marconi a presidente della Reale Accademia d’Italia, avvenuta il 19 settembre 1930, lo rese il secondo a ricoprire tale incarico dalla recente fondazione dell’ente stesso, inaugurato nel 19291 sotto la guida di Tommaso Tittoni. Con la sua nomina si aprì per il prestigioso istituto quello che sarebbe stato il più lungo periodo di presidenza dell’Accademia, interrotto dalla morte dello scienziato nel 1937 e secondo solo a quello di Giovanni Federzoni, caratterizzato sicuramente da un maggior peso della politica nazionale nelle attività dell’ente vuoi per la provenienza del Federzoni stesso dal direttivo del Partito Nazionale Fascista vuoi per il contemporaneo scoppio della guerra2. Il settennato marconiano veniva inoltre a sovrapporsi con l’ancora più lunga presenza dello scienziato alla guida del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il che rese di fatto Marconi una delle figure più importanti ed in vista dell’intero panorama scientifico e culturale italiano nel periodo prebellico. Tale posizione peraltro era ben motivata non solo dai risultati oggettivamente ottenuti in campo scientifico (si ricordi il Nobel ricevuto con Braun nel 1909), ma anche dalla fama ottenuta in ambito internazionale dall’inventore: l’aver infatti legato il proprio nome allo sviluppo delle trasmissioni senza fili, rendendo possibile lo sviluppo su scala globale di applicazioni pratiche e fruibili anche dal grande pubblico come le trasmissioni radio o la radiofonia navale, fece sì che egli divenisse una figura nota non solo ad una ristretta cerchia di studiosi o appassionati ma bensì riconosciuto e celebrato su scala globale. Uomo d’affari oltre che di scienze, Marconi ebbe inoltre la capacità di costruire una ampia rete societaria legata allo sfruttamento delle sue invenzioni e brevetti che gli permise di stringere contratti non solo col governo italiano, ma prima ancora con quello inglese: è indubbio infatti che il mondo anglosassone, forse anche per la propria ascendenza materna (e la nazionalità della prima moglie, Beatrice O’Brien) gli fu sempre congeniale e fu la culla dei suoi primi successi, creando una rete di legami che poi si estesero oltre i confini europei, da un lato verso gli Stati Uniti e dall’altro verso l’Australia: ambedue nazioni in cui la popolarità di Marconi crebbe a dismisura, tanto che esse costituiranno dopo il 1935 un destinatario privilegiato per gli appelli che lo scienziato a nome del governo italiano rivolgeva all’estero nel tentativo di contrastare gli effetti delle sanzioni della Società delle Nazioni. La guerra d’Etiopia e le successive ripercussioni internazionali costituirono infatti un momento di svolta non solo per il paese nel suo insieme ma anche per l’attività di Marconi stesso, ora impegnato in prima linea dal regime3 nella difesa della condotta italiana sia tramite appelli radiofonici e trasmissioni internazionali che in generale con una attività di promozione dei propri progressi tecnici e scientifici mediante “dimostrazioni” pubbliche di grande successo popolare, come quelle dell’accensione a distanza delle luci del municipio di Sidney del 1930 o della statua del Redentore di Rio de Janeiro nel 1931; attività queste che indubbiamente se da un lato evidenziavano la capacità ed il progresso scientifico dell’Italia dall’altro non nuocevano certo alle società fondate da 1 In realtà l’Accademia era stata creata con decreto del gennaio 1926, ma erano poi trascorsi diversi anni prima della sua inaugurazione ufficiale, lasso di tempo motivato ufficialmente in quanto “… occorreva un certo e piuttosto lungo periodo di preparazione spirituale, politica, amministrativa …”. 2 La presidenza di Federzoni quasi simbolicamente venne a concludersi infatti con la sua adesione all’ordine del giorno Grandi che nel luglio 1943 decretò la caduta del fascismo. 3 E’ innegabile che l’intervento di Marconi fu generalmente caldeggiato da numerosi esponenti del governo, primo fra tutti lo stesso Mussolini; tale coinvolgimento della politica si manifestava sia con l’invito a partecipare ad eventi pubblici, sia non di rado tramite correzioni e interventi sui discorsi stessi da pronunciare da parte dell’inventore, come ben testimoniato da molti documenti del fondo stesso. Marconi, coniugando così l’interesse pubblico e quello privato. Va fatto rilevare tuttavia come contemporaneamente lo scienziato non avesse smesso di procedere sulla strada dell’innovazione e della ricerca, dedicando gli ultimi anni della propria vita in particolare allo studio delle microonde, di grande interesse strategico per le potenziali applicazioni in campo sia civile che militare (radiofari, radar). Il fondo Marconi, conservato presso l’Acccademia nazionale dei Lincei, è dunque in buona parte il prodotto di questo breve ma particolare ed intenso periodo della vita dello scienziato, di cui testimonia non solo la complessa attività scientifica, professionale e intellettuale, ma anche la fitta rete di rapporti, privati e ufficiali, intrecciati nel corso della sua vita. Infatti, mentre è vero che i suoi incarichi e interessi lo portarono a intessere relazione con importanti esponenti della cultura e della politica non solo italiani ma di tutto il mondo, è vero anche che dalla corrispondenza emerge un rapporto continuo, anche se spesso mediato dal segretario Umberto Di Marco, con tantissime persone appartenenti talvolta ai ceti più bassi, ma che a lui si rivolgevano per ricevere non solo favori ma anche consigli su