Veltroni O D'alema: Ora Si Vota Achille Occrtetto Che Ieri Ha Spiegato La Sua Posizione Con Una Lettera Che È Stata Letta A! Consiglio Nazionale Da Glglla Tedesco

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Veltroni O D'alema: Ora Si Vota Achille Occrtetto Che Ieri Ha Spiegato La Sua Posizione Con Una Lettera Che È Stata Letta A! Consiglio Nazionale Da Glglla Tedesco Venerdì ,1 luglio 1994 Politica l'Unità pagina 5 LA SCELTA DEL SEGRETARIO. I pronunciamenti di Reichlin, Petruccioli, Bassolino :x: ,,;;,:;•:, v, -.. ...... w "••cr"?jr ; .' Fassino... Napolitano: «Voi due siete complementari» Prima le repliche e alle 11 la votazione SI riunisce di nuovo questa mattina alle 9,30. alia Fiera di Roma, il Consiglio nazionale del Pds. Saranno di nuovo i due candidati alla segreteria del partito a prendere la parola per le repliche, dopo II dibattito che ieri è seguito alle esposizioni politiche programmatiche di Walter Veltroni e di Massimo D'Alema. Il voto è previsto alle ore 11. Si svolgerà a scrutinio segreto, e il quorum necessario per eleggere II nuovo segretario è di 223. Si è ulteriormente abbassato perché è stato tenuto conto di alcuni congedi. È molto difficile che alla prima votazione uno dei due candidati riesca a raggiungerlo. Si potrà sicuramente capire chi, tra D'Alema e Veltroni, gode di più consenso all'Interno del Consiglio nazionale. In una seconda votazione si dovrà verificare la possibilità della confluenza su uno del due candidati del voti necessari a raggiungere il quorum. Secondo lo statuto vigente non è previsto che il quorum venga abbassato nelle successive votazioni. • Walter Veltroni e Massimo D'Alema alla riunione del Consiglio Nazionale del Pds Gli scenari possibili a questo punto non possono escludere un accordo tra I due candiditi oppure l'Ipotesi che l'elezione del ' segretario sia rimandata al congresso. Al voto di oggi è annunciata la partecipazione di Veltroni o D'Alema: ora si vota Achille Occrtetto che ieri ha spiegato la sua posizione con una lettera che è stata letta a! Consiglio nazionale da Glglla Tedesco. Si raggiungerà il quorum già al primo scrutinio? Antonio Bassolino I «duellanti» si affrontano a colpi di fioretto, ed è il tono altro che un orpello. Piero Fassino: «macchina al servizio del leader». Il «scontro» fra Occhetto e D'Alema per costruire l'alternativa nella se­ forti». Ma a Veltroni Bassolino asse­ «D'Alema e Veltroni - dice - non diverso peso che i due candidati («Uno "strappo" può essere vissu­ conda repubblica». Napolitano, gna un ruolo altrettanto importan­ . dei loro discorsi a fare la differenza: Veltroni vuole «una sono diversi per proposta politica, attribuiscono alla consultazione to come una necessità, cui deve se­ che dei riformisti è il leader ricono- te: quello di «uomo di frontiera» fra sinistra che prova a fare», D'Alema «un'opposizione nel ma per "antropologia politica"„per svoltasi nei giorni scorsi è da,quc- guire una ricucitura, oppure come .sciutO|..prpfenacennon esprimersi Botteghe Oscure e altre forze, e in- pieno dpi suo vigore»', ir dibattito che segue frantuma lo linciiftar'ifV ,Vi*v",Ih,**,>•• ' ^ ' • * . tradizionali appartenenze di' corrente e restituisce un ' Veltroni si tratta di una grande pro­ costruire»), vede nel direttore del- più svolgere un ruolo nelle vicende progressisti. D accordo con Basso- Pds divìso" ma non" lacerato: perché l'asse politico di I duellanti va di democrazia-e di. vitalità,, per l'Unità l'uomo capace di «restituire del gruppo dirigente». E si'concen- lino è Aldo Tortorella: è in questo «La sinistra deve vincere»: così . D'Alema di un ibndo che non sod­ al Pds uno spirito costituente oggi tra invece sulla sconfitta dei pro­ modo che il leader dei comunisti fondo non è in discussione. Oggi il .Cn voterà, a scruti­ esordisce Veltroni. E il senso del disfa quelle esigenze di discussio­ congelato». Ma con D'Alema si gressisti, che «rende obbligata la democratici espnme, indiretta­ nio segreto. E l'esito, mai come questa volta, è incerto...' suo intervento sta forse qui: «Mi in­ ne politica che in un partito sono schiera invece un altro convinto revisione di determinate imposta­ mente, la propna preferenza. Sot­ teressa la sinistra che prova a fare, ineliminabili. sostenitore della «svolta». Alfredo • zioni e la ricerca di una più aperta tolineando, in polemica indiretta Rcichlin: che tra l'altro non manca con Petruccioli, che oggi si deve «ir­ non quella che riesce a dire». Parla Come i comunisti di Nanni Mo­ e più coerente prospettiva di gover­ di rivolgere un omaggio a Occhet­ robustire nnnovando quel che è ri­ di «governo dei democratici», il di­ retti, Veltroni e D'Alema sono dun­ no». FABRIZIO RONDOLINO to, che «questo partito ha londato e masto in piedi», perché «la dottrina rettore dcU'Unità, e la modernità que «uguali e diversi». Dice Napoli­ guidato attraverso • straordinarie di disfare quel che c'è ignora la • ROMA. Oggi il Consiglio nazio­ basi per «un gruppo dirigente de- del suo discorso e probabilmente tano: «Siete complementari». E tempeste». Per Reichlin «D'Alema è Soluzione unitaria? realtà». • nale del Pds eleggerà il successore . gno di questo nome» (Napolita­ nello sforzo (non nuovo) per far dunque, lascia capire, potete e do­ Fra coloro che collocano la scel­ più attrezzato a fare il segretario», Difficile prevedere come finirà. di Achille Occhetto. O forse no. no) , in cui cioè diverse sensibilità e uscire la sinistra italiana, e la sua vete trovare un accordo. Così, il di­ ta del nuovo segretario del Pds nel perché «dobbiamo si portare a Oggi i due candidati riprenderan­ Mai come in queste ore, infatti, l'in­ diverse personalità, a cominciare componente maggiore, da quella - battito che anima il Consiglio na­ vivo dell'opposizione al governo dai «duellanti» per la segreteria, tro­ compimento la svolta, ma la so­ no la parola per replicare al dibatti­ certezza è padrona del campo. E sorta di stato di minorità che le ha zionale ha tra i suoi effetti quello di Berlusconi, c'è Antonio Bassolino, l'afa della Fiera di Roma, dove il veranno un ruolo e una funzione. stanza della svolta era di dare al to. Poi si voterà, a scrutinio segreto. fatto spesso preferire la manifesta­ scompaginare le tradizionali cor­ olle cui argomentazioni il nuovo parlamentino della Quercia è riuni­ paese quel partito nforrìiatore mo­ È assai improbabile che uno dei Massimo D'Alema e Walter Vel­ zione di protesta e l'analisi puntua­ renti del Pds: quelle nate sul sto il ruolo di sindaco sembra donare to da ieri mattina, riassume a mo­ derno che l'Italia non ha mai avu­ due conquisti subito il quorum. Se troni fanno di tutto, quando pren­ le della sconfitta alla progettualità, no alla «svolta» come quelle più an­ uno spessore particolare È dal do suo la sospensione un po' irrea­ to» Un'argomentazione analoga Veltroni si aggiudicasse la maggio­ dono la parola per esporre il pro­ •Ila sfida dell'innovazione, alla «fa­ tiche, che hanno segnato la storia «governo che già c'è», quello delle le che se impadronita del maggior prio pensiero, per gettare acqua svolge nelia sostanza il nlormista ranza relativa, potrebbe diventare tica del governare». del Pei dopo la mone di Togliatti. citta e delle regioni, che deve parti­ partito di opposizione. Il Pds oggi si sul fuoco e sdrammatizzare un Umberto Ranieri, che boccia l'ipo­ segretario al secondo scrutinio, do­ re per Bassolino la sfida al governo trova in una condizione parados­ passaggio che, di perse, 0 tutt'altro Diverso il Iorio di D'Alema, che tesi del «partito democratico» e ve­ po aver pubblicamente stipulato delle destre: che non è «debole» e sale: perche, a seconda di come si che facile. In questo, sono coerenti incentra sul ruolo del Pds l'asse del Le «correnti» scompaiono de invece in D'Alema la garanzia un accordo politico con l'altro sfi­ neppure «pericoloso», ma che pro­ consideri la vicenda, potrebbe tro­ con le rispettive biografie e anche, proprio intervento. Il Pds di D'Ale­ • Con Veltroni, è vero, c'è il grosso di «una chiara collocazione del Pds dante. Se invece il «primo turno» varsi sull'orlo di una spaccatura o soprattutto, con la propria origi­ ma non deve cadere nell'«illusione dei «colonnelli» che hanno fatto la nella sinistra democratica, moder­ prio nella «prova del governo» può andasse a D'Alema. le cose po­ drammatica, oppure alla vigilia di ne politica: che affonda le radici secondo cui appannando la nostra svolta: «Chi ha indicato Veltroni - na, liberale, europea». I riformisti, entrare in contraddizione con sé trebbero complicarsi- perché sul­ una nuova stagione politica. Po­ nel «grande centro» che da sempre identità sarà più facile convergere dice ancora Fassino - ha avvertito per la verità, sono divisi: e a Ranieri stesso L'idea di partito che Basso- l'altro piatto della bilancia c'è l'esi­ trebbe avvitarsi infuna crisi dagli ha governato prima il Pei, e poi il verso il centro», ne deve coltivare la necessità di indicare una scelta fa dj contrappunto l'intervento di lino propone discende da qui: gli to della consultazione, che ha pre­ esiti incerti, per esempio se il Cn Pds. Sono dunque sìnceri. Ma nel­ l'idea di «una sinistra elettorale, di forte innovazione come il modo Enrico Morando, incentrato sull'al­ elettori pesino più degli iscritti, gli miato il direttore dcW'Unttù. Un ac­ ternativa «unità delle sinistre»/«sini­ eleggesse un segreiàrio per una l'essere simili, anche sono diversi: d'opinione, non costruita nella so­ migliore per ridare sicurezza e sen­ eletti più dei dirigenti. I.a conclu­ cordo, naturalmente, non è impos­ stra di governo»: «Vedo in D'Alema manciata di voti oppure se nessu­ perché sarebbe riduttivo, e politi­ cietà». Coerentemente, buona par­ so al partito». E Claudio Petruccioli, sione è «dalcmiana»: l'ex capo­ sibile: ma la strada della «reggen­ -dice Morando-la ripropostone na scelta fosse possibile e il con- camente sbagliato, ntenere che la te del suo discorso e dedicata alla che dà una lettura del dibattito in­ gruppo è «politicamente più soli­ za» e del congresso potrebbe di una politica, quella del Pei, che ' gresso diventasse inevitabile.
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