L'isola Dei Tesori
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L’ISOLA DEI TESORI GRAFICA, REVISIONE ED ELABORAZIONE TESTI: Maria Luisa Esposito Mario Laboccetta – La storia di Caprib(ozzetto del pannello ceramico della sala superiore della funicolare Titolo progetto Sui sentieri culturali Codice Progetto 10.2.5A-FSEPON-CA-2018-325 CUP F67D18000070007 Lettera Autorizzazione AOODGEFID/9281 del 10/04/2018 PROGETTO «TURISTA NEL MIO PAESE» ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO «VINCENZO GEMITO» ANACAPRI Docente esperta Maria Luisa Esposito Tutor Stefania De Rosa Allievi: Marianna Arcucci, Francesca Bruno, Gennaro Avallone, Margherita Catuogno, Paola Catuogno, Giorgia D’Ambrosio, Claudia D’Esposito, Daniel Di Salvo, Priscilla Di Stefano, Fabiana Farace, Mara Ferraiuolo, Valeria Iorio, Bhathia Mihindukulasuriya, Vidushan Murugiah, Martina Russo, Vincenzo Russo, Fabiana Tarallo, Valentina Veloce. L’Isola dei tesori MAPPA INTERATTIVA DELL’ISOLA DI CAPRI L’Isola dei tesori non è la mappa delle eccellenze turistiche di Capri. E’ una guida all’Isola minore, alla storia dei suoi abitanti, alle saggezze nel modellare un territorio aspro e difficile, ma di incomparabile bellezza. E’ un invito a percorrere sentieri silenziosi, e strade lontane dalle luci abbaglianti dei templi del glamour. Lungo i percorsi troveremo monumenti e architetture, paesaggi e contesti meno conosciuti e più autentici. Benvenuti! Il nostro più sentito ringraziamento va: al Centro Cerio e alle dottoresse Carmelina Fiorentino e Giusy Perrotta, per l’accoglienza e le preziose e pazienti spiegazioni; al Museo della Casa Rossa; Al Museo di Villa Lysis; al parroco don Carmine Del Gaudio, per averci aperto le porte della chiesa di S.Anna; al Comune di Anacapri, e all’Ufficio Tecnico, in particolare al Geom. Luigi Mazzarella, che pazientemente ci ha fornito tavole e mappe; alla Soc. Autotrasporti Staiano S.n.c. e alla squisita gentilezza di Giacomo Staiano che ci hanno permesso di scarrozzare nelle nostre ricerche; al Personale della Scuola, che ci ha supportati e sopportati! Bibliografia e sitografia Atlante storico delle città italiane, 1, Campania Capri, a cura di Teresa Colletta, Napoli 1990 R, Pane, Capri, Napoli 1982 G. Cantone, G.Sarnella, B. Fiorentino, Capri, la città e la terra, Ercolano 19 82 G. Cantone, I. Prozzillo, Case di Capri, (Electa) Napoli 1994 AA. VV. Capri antica, dalla preistoria alla fine dell’età romana, Napoli 1998 G, Aprea, Le antiche cappelle di Capri, Capri, 1997 A. Basilico Pisaturo, Pittori a Capri, 1850-1950, Napoli 1997 R. De Angelis Bertolotti, Capri, la natura e la storia, 1994 E. Sereni, Storia del pesaggio agrario italiano, Bari 1987 R. Berardi, Capri. Portolano della città, Firenze 1994 AA.VV. Conoscere Capri, n.3 edizioni Oebalus, Pompei 20075 AA.VV. Conoscere Capri,n. 6 edizioni Oebalus, Pompei 2007 M. Esposito, Via Torra, «Spazio Capri»91, gennaio 2004 L. Fino, Capri nelle stampe, Napoli, 1990 P.A. De Rosa, G. Schettino, Pittori e dintorni a Capri, Roma 2008 A. Federico, ll filo di Arianna – Pittori a Capri tra Ottocento e Novecento, Napoli 2006 B. Maiuri Capri, storia e monumenti, Roma 1978 C. R.Fiengo, Conservazione e valorizzazione delle case a volta della Costa di Amalfi, in AA.VV, Memoria e restauro dell’architettura. Saggi in onore di Salvatore Boscaino, Milano 2005 http://www.centrocaprense.org/ • http://www.massalubrense.it/ilgesu/storia.htm • http://www.caprireview.it/sommari/domenico-gentile/ • https://villasanmichele.eu/it/ • https://www.capripalace.com/it/ • http://www.comunedianacapri.it/pagina83_chiesa-di-san-michele.html • https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della- Cultura/visualizza_asset.html?id=150620&pagename=1570 • http://www.capritourism.com/it/article?article1_id=1655 • https://www.romanoimpero.com/2013/07/villa-jovis-capri.html Gli itinerari PERCORSO 1 Da Capri a Palazzo a Mare e Scala Fenicia Piazzetta - Via Acquaviva- via Lo Palazzo, trav. Lo Palazzo, via Marucella, via Veruotto, via Fenicia > v. Provinciale M.Grande - San Costanzo Via Pal. a mare-> Bagni di Tiberio >via Torra- interpoderale Torra- Scala Fenicia 1 La porta di città Tra l’XI ed il XII secolo, il centro abitato viene chiuso a Nord da mura turrite, che si raccorderanno alle mura pre-elleniche ed entro cui si aprirà la “porta di città”, unico accesso al nucleo abitato per chi proveniva da Marina Grande e da Anacapri. Con l’abbattimento delle “mura di piazza”, la realizzazione della strada carrozzabile e la costruzione della funicolare, nel 1907, il senso vero della porta di città si perde e questa non diventa che un simbolo di epoche passate. Sulla sommità del sesto in mattoncini è ubicata una lapide marmorea dedicata a Thomas Spencer Jerome studioso di Tiberio, apposta nel 1985; agli inizi dello scorso secolo al suo posto si trovava un lampione acceso e spento da un lampionaio. Precedentemente vi era collocata un’altra lapide sormontata dallo stemma Borbonico apposto agli albori del XIX sec.. Lo stemma, nascosto dalla calce nel periodo francese, venne poi ripulito e restituito alla vista con il ritorno al trono di Ferdinando IV di Borbone. Un quadro posto nell’ovale che sormonta il lato interno del vecchio accesso alla città resta a testimoniare che, un tempo, in questa zona esisteva la cappella di San Sebastiano, protettore degli appestati, costruita forse per un voto fatto quando, nel 1656, Capri fu colpita dalla peste. In molte fonti pittoriche del XIX secolo, si evidenzia ancora l’Antiporta con ponte levatoio, che precedeva la porta di città, collegata a camminamenti fortificati e ad una seconda porta con accesso al sistema di Palazzo Cerio. Nel saggio di Giovanna Cario «Le porte fortificate della cittadella di Capri», se ne dà una ricostruzione grafica molto precisa. Famoso, inoltre, il disegno a «camera lucida» eseguito da G. Gigante nel 1829, che mostra il ponte levatoio ormai in disuso. Palazzo canale 2 PALAZZO CANALE Jakob Philipp Hackert-Capri – 1792 Caserta, Palazzo Reale Il nucleo originario risale al XIV secolo. Nel 1689 era proprietario l’arcivescovo Michele Gallo Vandeneynde, che lo lasciò in eredità alle monache del convento del SS. Salvatore. Alla metà del Settecento fu acquistato dal baronetto inglese sir Nathaniel Thorold. Nel 1750, il palazzo venne ristrutturato da Marziale Desiderio. L’impianto è simmetrico rispetto ad un asse- cannocchiale, con un ingresso alto su un portico, collegato al vestibolo e terminante con il lungo terrazzo su portico a tre arcate, che si sporge verso il mare. L’edificio era la residenza preferita dal re Ferdinando IV, che vi risiedeva nel periodo di caccia alle quaglie. Durante l’occupazione inglese del 1806 divenne la residenza del comandante Hudson Lowe, governatore dell’isola. Dal 1808 al 1815 fu quartiere generale dei francesi e veniva indicato con il nome di Maison Blanche. Ora è un complesso privato frazionato in appartamenti. Scheda a cura di Francesca Bruno, Priscilla Di Stefano, Valeria Iorio 3 CISTERNE La preoccupazione di creare riserve di acqua per il complesso funzionamento del «patrimonium principis» ha portato i costruttori romani a strutturare il territorio di Capri con un sistema vasto ed elaborato di cisterne, condotte e serbatoi, per ovviare alla quasi totale assenza di sorgive naturali. Le poche di cui si ha memoria si trovavano ai piedi del massiccio del Solaro, come testimoniano anche numerosi toponimi. Ricordiamo il nucleo vitale di Villa Jovis, il sistema ad anello di Monte San Michele - che probabilmente alimentava il cento abitato ai suoi piedi -, il sistema strada-cisterne di Via Camerelle, le cisterne di captazione o di conservazione disseminate a Marucella, Corigliano, Truglio, al Palazzo a Mare, e a Lo Pozzo, Paradiso ecc., ad Anacapri. 4 LA STRADA-TRINCEA La strada-trincea è segno di memoria e narrazione della storia minima e difficile di una comunità laboriosa e coesa. E’ collegamento e sistema difensivo, …A mezzacosta, il terrazzamento ne definisce naturalmente un lato; in piano si coglie la sua vera natura: gli alti muri di recinzione sembrerebbero non avere ragion d’essere…. Nel Medioevo, con il timore di incursioni e scorrerie, i muri di recinzione degli orti - tipici del giardino mediterraneo – si innalzano e irrobustiscono, i percorsi si fanno tortuosi, e le strade si snodano con improvvisi gomiti (per rallentare l’avanzata degli invasori) a costruire una rete di difesa e di salvezza verso le mura sicure della città, o verso i nascondigli delle grotte. Attraversare la strada-trincea, nel cammino silenzioso e meditativo, offre l’esperienza del non-paesaggio di Capri. Non c’è veduta: lo sguardo deve superare le barriere per scorgere in lontananza tra i pampini dei giardini rigogliosi, le rocce e i rilievi che definiscono il quadro di orientamento nel territorio. Il paesaggio é intravisto, immaginato, le prospettive sono lontane… G. Favai, Case contadine con muri a secco, 1922 – particolare “Così l’esiguità dello spazio si trasforma in consuetudine e fatica, e questa in tempo e distanza… …Quello spazio, che ancora possiamo ricostruire nell’immaginazione, era l’architettura di necessità che una popolazione minima e frugale aveva saputo erigere, a partire dai monti, dal mare e dal raro humus, per esistere e poter continuare a esistere….Tutto questo… ..tutto questo e questo soprattutto è la natura del legame forte tra le rocce altissime, il mare e la città, che ha incantato i pittori neoclassici e infiammato quelli romantici”… …“Quanto alla costruzione fisica dello spazio delle colture,…., questa deve essere stata molto antica: senza di essa, e cioè senza terrazze coltivabili, cisterne, controllo delle sorgenti, geometrizzazione dei terrazzamenti, intaglio dei sentieri, gradinate, …né orti, né vigne né frutteti avrebbero potuto svilupparsi su pendii così ripidi e così soggetti al dilavamento. E, nello stesso tempo, l’uso dei terrazzamenti, la scelta dei pendii più opportuni per impiantarvi campi e tracciarvi strade, la trasformazione, minima, certo, ma universale, delle configurazioni del suolo naturale hanno fornito alle necessità di difesa strumenti materiali per la connotazione delle vie fortificate che la tradizione ricorda come caratteristiche delle campagne.