HIBVM^^HnHiwI^H Direzione e redazione: Via Vittorio Veneto 7 40055 Villanova dì WWjWVi^KI Castenaso (Bologna) telef, (051) 78.15.oo - telex 222026 ROMBO - • HM^B^H segret. informazioni telef. (051) 78.16.44. Im^^liBSSt Mi Casella Postale 1681 - 40100 BOLOGNA A.D. HasbizsSHBW Redazione milanese, amministrazione, pubblicità: C. so Italia, 15 20122 MILANO - centralino tei. (02) 8531 - tlx 340089 FINEDI Anno 6 n. 36 (281) - 2 settembre 1986 - spedizione in abb. gr. 11/70

BASTA con le sconfitte cavallino: sarà cer- direttore responsabile MOrCOllO SdbbCltÌnÌ tamente l'urlo che salirà dalla folla monze- vioe direttore MarCO Magri se, se poco poco i piloti ferraristi gliene da- ranno l'occasione domenica nel GP d'Ita- Corrispondenze dall'Italia: lia. Un GP al quale è dedicato praticamen- Anna Bacchi (Roma), Gian Luca Bac- te un terzo di questo numero di Mpnza, un chi Modano (Parma), Gianfranco Ber- loli (Brescla), Maurizio Bevilacqua (Ve- redattore capo GP che dovrebbe cominciare a dire la pa- rona), Toni Campanale (Bari), Silvano rola decisiva tra i quattro moschettieri dei Chiesa (Genova), Onofrio Colabella tefe E&^ (Ferrara), Mario Colei!! (Brindili), Anto- Eugenio Zigliotto mondiale '86. In genere si arrivava a Man- nio Colomba (Roma), Nedo Coppini za anche con i giochi fatti della Ferrari per il (Prato), Anna Maria Chiarello (Napoli), Franco Cucca (Nuora), Riccardo Rossi nuovo assetto di rivincita. Invece l'annun- Ferrini (Firenze), Giorgio Gianuzii

ROMBO 3 Al di là della curiosità giustamente sollevata dall'arrivo di John Barnard al «timone» tecnico della Ferrari, il Gran Premio d'Italia a Monza potrà - come è accaduto parecchie altre volte - dire una parola di chiarificazione, anche se non definitiva, sulla corsa al titolo mondiale piloti '86. A quattro gare dalla fine del Campionato, quattro sono i piloti ancora in grado di vincere. Un poker di gare per un poker d'assi che si chiamano MAN- SELL, PROST, SENNA e PIQUET. Nei «semafori» che avete visto nel paginone a colori precedente per ciascuno di essi abbiamo sintetizzato l'attuale punteggio iridato, il massimo punteggio teorico ottenibile tenendo conto degli scarti (si possono sommare 11 punteggi utili), ed una percentua- le di probabilità di vittoria finale che è stata elaborata tenendo conto non solo dei due parametri numerici già citati, ma anche della maggiore o minore «predisposizione» del binomio uomo-macchina ai circuiti che re- stano da disputare. PROST SENNA II poker d'assi «si gioca» così

Ayrton Senna non è certa- MANSELL PIQUET «Mansell dice che non mi te- mente un gran giocatore di me? Buon per lui» ridacchia il poker, ma andandosene fret- brasiliano. «Per me gli avver- tolosamente da Zeltweg do- sarì sono tutti uguali. Prosi, menica 17 agosto lo aveva det- Senna, Mansell, e saranno to chiaramente, che la partita lutti difficili da battere. Certo i si sarebbe giocata, a quattro, due prossimi circuiti saranno sin dal prossimo Gran Premio molto importanti per me, e io d'Italia, a Monza, per il mon- devo dire che amo sia Monza diale 1986. che Estorii, che trovo estrema- «Delle prossime piste che af- mente interessante, quasi co- fronteremo ce ne sono almeno me un piccolo . un paio che già mi sono state Ma io ritengo comunque che il congeniali» ha spiegato il bra- mondiale ce lo giocheremo si- siliano, alludendo certamente no all'ultima gara. Io comun- a Estorii e Adelaide, dove già que sono preparato: mi è già si è messo in luce nella stagio- successo più di una volta». ne scorsa. Poi se ne è andato Alain Prosi dice più o meno in Inghilterra a provare la sua le stesse cose. «Mi piace Mon- Lotus, mentre gli altri tre av- za ed Estorii, e credo che la versari si sono ritrovati a Imo- mia macchina sarà competitì- la, per l'ultima messa a punto i va con le Williams, e forse un dei motori. i poco avvantaggiata sulla Lo- «Sono rimasto molto impres- \tus dì Senna. Per Città del sionato nell'ultima gara della I Messico dipenderà da cosa sa- potenza dei motori TAG Por- pranno fare i motoristi. Bar- sche» ha ammesso Nigel nard? No non credo sia così Mansell, che ancora è al co- importante per queste ultime mando della classifica iridata. gare. Infondo lo sviluppo è già «Noi a Monza dovremmo an- f stato fatto, abbiamo solo pìcco- dare molto bene, ma per me le cose da provare, e lo faremo l'incognita è Città delMessico. mercoledì di nuovo a Imola». Tu l'hai mai vista? Io so che a ' Eccoli qua i quattro cavalieri Suzuka i giapponesi stanno del rischio, che a punti reali facendo un sacco di esperi- stanno tutti nel fazzoletto di menti con il motore Honda, si- tre o quattro punti di differen- mulando le situazione di alta za, che si giocheranno questo quota. Per me quella gara re- poker disperato già da questo sta una grossa incognita. Di fine settimana a Monza. Il ri- Adelaide poi che posso dire: ho sultato di Zeltweg è quello che solo un brutto ricordo...». ha portato nel giro Prost: Stranamente non molto lo- quello di Monza potrebbe ri- quace , che è mettere uno dei quattro in fu- stato il primo a finire le prove ga. Ed è scontato che, uno di a Imola, simulando un Gran questi salirà sul gradino più al- Premio, come durata, e met- to. Lo diciamo naturalmente tendo alla massima prova gli con un certo rammarico. Non organi della trasmissione con ci sono piloti italiani, non ci un paio di partenze a limitato- sono macchine italiane in re. questo pacchetto dei favoriti. »•

ROMBO 11 Lo sappiamo bene, lo sanno Monza decisiva, Monza arbi- PILOTI, MACCHINE, PRESTAZIONI, RISULTATI bene anche alla Ferrari. tra del Mondiale '86? Certa- «E' bene non farsi illusioni» mente una gara chiave, nello ha spiegato ancora Albereto. stato in cui si sono piazzate le «La nostra macchina, se gli cose. Una gara, e un periodo, altri arrivano tutti, è da sesto che dovrà dare un risvolto de- Dal BRASILE posto». Pretattica? In fondo in finitivo, anche per la uffìcializ- Austria, pur se distaccate di u- zazione di certe rivoluzioni, no e due giri, le due Ferrari spostamenti e defezioni che sono salite sul podio. «Noi daranno un bello scossone al a MONZA con correremo per ripetere quel ri- mondo della F.l. Già prima sultato, e magari fare anche delle decisioni di ottobre a Pa- meglio» ha aggiunto il mila- rigi. Certo, questa F.l, di mo- nese. «Ma con questo materia- difiche che speriamo rivitaliz- questa altalena le, per quest'anno, c'è poco da zanti, ne ha proprio bisogno. sperare». Leopoldo Canetoli

GP Brasile GP Spagna GP S. Marino GP Monaco punti pilota macchina numero Rio 23/3 Jerez 13/4 Imola 27/4 Montecarlo 11/5

55 Nigel Mansell Williams Honda . 5 RIT 1° g: U 2° a 0"014, GPV RIT 8° g: M 4° a l'll"402

53 Aloin Prost McLaren TAG 1 RIT 30° g: M 3° a 21 "552 1° 1° + GPV + PP

48 Lotus Renault 12 2° a 34"827, PP 1" + PP KIT IV g: R, PP 3° a 53"646

47 Nelson Piquet Williams Honda 6 1° + 6PV RIT 39° g: M 2" a 7"645, GPV 7" a 1 g

19 McLaren TAG 2 RIT 6° g: M 4° a 1 g 5° a 2 g: B 2" a 25"022

14 Jacques Lattile Renault 26 3° a 59"759 RIT 40° g: TR RIT 14° g: D 6° a 1 g

14 Ferrari 28 RIT 26° g: U RIT 11° g: U 4° a 1 g 10° a 3 g

14 Rene Arnoux Ligier Renault 25 4° a l'28"429 RIT 29° g: TR RIT 46° g: R 5° a 1 g

12 Michele Albereto Ferrari 27 RIT 35° g: M RIT 22° g: F RIT 56° g: A RIT 38° g: T

6 Benetton BMW 20 6" a 2 g 6° a 1 g 3° a 1 g RIT 42° g: R

5 Tyrrell Renault 3 5" a 1 g RIT 41° g: M 8° a 2 g: B RIT 67° g: 1

3 Alan Jones Lola Ford 15 RIT 5° g: M RIT 1° g: 1 RIT 28° g: SU RIT 2° g: 1

2 Benetton BMW 19 10° a 5 g 5° a 1 g RIT 39° g: SC RIT 17° g: E

2 , Johnny Dumfries Lotus Renault 11 9° a 3g RIT 52° g: TR RIT 8° g: R NQ

2 Patrick Tambay Lola Ford 16 RIT 24° g: E 8° a 6 g RIT 5° g: T RIT 67° g: I

2 BMW 7 RIT 21° g: M RIT 8° g: U 6" a 2 g: B RIT 38° g: M

1 Tyrrell Renault 4 7° a 2 g RIT 22° g: M RIT 41° g: TR Il°a4g

1 Arrows BMW 17 - - - - 0 Arrows BMW 18 RIT 37° g: M 7°a4g 7°a2g 8°a3g

0 14 RIT 20° g: AS RIT 1° g: 1 RIT 38° g: M 12° a 4 g

0 Piercarlo Ghinzani Alfa 21 RIT 16" g: M RIT 10° g: M RIT 52° g: B NQ

0 Christian Danner Osella Alfa 22 RIT 29° g: M RIT 14° g: M RIT 31" g: M NQ

0 Andrea De Cesaris Minardi Motori Mod. 23 RIT 16° g: T+C RIT 1° g: TR RIT 20° g: M NQ

0 Alessandro Nannini Minardi Motori Mod. 24 RIT 18° g: M RIT 1° g: TR RIT 1° g: 1 NQ 0 Zakspeed 29 - - RIT 7° g: M NQ 0 Brabham BMW 8 - - - - 0 Allen Berg Osella Alfa 22 - - - - 0 Philippe Alllot Ligier Renault 26 - - - - 0 Lola Ford 16 - - - - 0 Mare Surer Arrows BMW 17 RIT 19" g: M RIT 39" g: M 9°a3g 9"a3g

0 Elio De Angelis Brabham BMW 8 8° a 3 g RIT 29" g: M RIT 19° g: M RIT 31° g: M

12 ROMBO •• COM'•F ^F 1WEI fc MM^iLEGGERF ^F MM%|EM BILM TABELLON• Jnk MV IM •• •• ^hr I Ev • • «••i

GPV - giro più veloce B - benzina M - motore PP - pole position BA - batteria R - ruota NQ - non qualificato C - cambio RA - radiatore NP - non partito CC - coppia conica S = sospensione RIT - ritirato D - differenziale se - scarico E - elettricità SE - semiasse - freni SU = surriscaldamento cause dei ritiri: FU - frizione T = turbo A alimentazione f\l - fuoco TR - trasmissione AC - acceleratore G - giunto U - uscita di strada AS = aspirazione 1 - incidente V - valvola

' Belgio GP Canada GP USA GP Francia GP Inghilterra GP Germania GP Ungheria GP Austria IO 25/5 Montreal 15/6 Detroit 22/6 Castellet 6/7 Brands H. 13/7 Hockenheim 27/7 Budapest 10/8 Zeltweg 17/8

m. 203,548 1° + PP 5° a 1 g 1° + GPV 1" + GPV 3° a 44"580 3° a 1 g RIT 32° g: SE

a 2'17"772, GPV 2° a 2CT659 3° a 31 "824 2° a 17"128 3° a 1 g 6° a 1 g RIT 23° g: E 1" m. 227,821

a 19"827 5°0 1 g r + PP RIT 3° g: 1, PP RIT 27° g: C 2° a 15"437 2° a 17"673, PP RIT 13° g: M T 16° g: M, PP 3° a 36"262, GPV RIT 41° g: 1, GPV 3° a 37"543 2° a 5"574, PP 1° m. 228,463 r + GPV RIT 29° g: M 1 6° g: M 4" a l'35"673 RIT 12° g: TR 4° a 48"703 RIT 7° g: C 5° a 1 g, PP RII 34° g: S RIT 47° g: E a l'10"690 7° a 1 g 2° a 3V012 6° a 1 g RIT 1° g: 1 - - - a 26"592 RIT 29° g: 1 RIT 40° g: E RIT 5° g: M RIT 20° g: M 11° a3g 4" a 1 g 3°a2g li 23° g: M 6" a 1 g RIT 46° g: 1 5" a 1 g 4° a 2g 4° a l'15"176 RIT 48° g: M 10" a 5 g

o 29"634 8" a T g 4° a 1 '30"936 8°a2g RIT 51° g: M RIT 6° g: CC RIT 29° g: 1 2" a 1 g

lf ttl9 RIT 34° g: T RIT 8° g: E RIT 22° g: C RIT 22° g: M 10" a 2 g, GPV RIT 44° g: C 7" a 3 g, GPV

11 25° g: C 9° o 2 g RIT 15° g: M 10°a3g 5" a 3 g RIT 34° g: E 6° a 2 g RIT 12° g: T

l°o3g:B 10" a 3 g RIT 33° g: R RIT 2° g: 1 RIT 22° g: AC 9° a 2 g RIT 46° g: F 4°a2g

°alg RIT 13° g: BA RIT 38° g: C RIT 7° g: M Rlt 45° g: B RIT 1° g: 1 RIT 32° g: 1 RIT 17° g: M, PP

II 7° g: U RIT 28° g: 1 7°à2g RIT 56° g: M 7°a3g RIT 17° g: RA 5" a 2 g RIT 9° g: M

ir r g: i NP - RIT 64° g: f RIT 60° g: C 8° a 1 g 7°a2g 5°a2g 'o 1 g RIT 44° g: T 6° a 1 g 7°a2g RIT 39" g: M RIT 22° g: M RIT 5° g: 1 RIT 2° g: M

2°o3g 11° a 4 g 9° a 2 g RIT 43° g: FU 6°a3g RIT 7° g: M 8°a2g RIT 10° g: M

- RIT 51° g: M ira 4 g RIT 1° g: 1 RIT 38° g: T RIT 7° g: S 6° a 3 g

|lT7°g:E RIT 38° g: M RIT 13° g: 1 12° a 13 g RIT 62° g: M RIT 13° g: T RIT 40° g: E RIT 25° g: T

RIT 38° g: E RIT 24° g: M 8° a 2 g RIT 46° g: 1 9° a 6g RIT 37° g: M 10° a 6 g RIT 25° g: T

IlT 3° g: M RIT 43° g: C RIT 14° g: T RIT 3° g: 1 RIT 1° g: 1 RIT 10° g: FR RIT 15° g: S 11" a 6 g

III 2° g: M RIT 6° g: T ------RIT 35° g: SC RIT 40° g: C RIT 43° g: C RIT 3° g: T RIT 23° g: E RIT 20° g: C RIT 5° g: M RIT 13° g: G

ÌIT 24° g: C RIT 17° g: T RIT 3° g: T RIT 3° g: 1 RIT 50° g: SE RIT 19° g: SU RIT 30° g: M RIT 13° g: S

MT 25" g: E 12" a 6 g NP RIT 32° g: 1 RIT 24° g: M RIT 38° g: C RIT 2° g: RA 8°a4g

- RIT 20° g: M 10" a 3 g 9" a 3 g 8° a 3g 7° a 1 g RIT 28° g: 1 NP - RIT 28° g: E RIT 25° g: T RIT 1° g: 1 12» a 4 g RIT 1° g: T RIT 6° g: E - - - - RIT ll°g: V 9° a 3g RIT 16° g: M - RIT 37° g: S - - - - - 'a 2g ------Tredicesima prova del Campionato mondiale piloti F. 1 G.P ITALIA

Circuito

4 Circuito: Monza, di metri Diretta ore 14.10 5.800 4 Distanza: 52 giri (compre- II via del Gran Premio d'Italia sarà so quello di riscaldamento) dato domenica alle 15, ma l'av- pari a km 301,600 venimento è tanto importante che la PAI Rete 2 si collegherà in • Organizzazione: AGI e AG diretta con Monza a partire dalle Milano, Corso Venezia 43, Mi- 14.10; telecronisti Mario Poltro- lano nieri ed Ezio Zermiani, commento tecnico di Clay Regazzoni. E per il 4 Indirizzo: Autodromo Na- GP a Monza la RAI, sempre Rete zionale di Monza, Parco di 2, darà anche le prove (in differi- Monza, 20052 Monza (Mila- ta): venerdì dalle 16,20 alle 17.15 no) e sabato in «Sabato Sport» dalle 14.15. Diretta anticipata anche per Tele Montecarlo che domenica inizie- rà il collegamento alle 14, tele- cronisti Renato Ronco ed Eddie Cheever. Sempre domenica, alle 23, l'emittente monegasca offrirà sulla distanza: (McLaren-TAG) alla media di 227,525 kmh (1985) una sintesi del GP d'Italia: sabato invece, come sempre, darà in di- I RECORD : sul giro in gara: Nigel Mansell (Williams-Honda) in 1'28"283, media 236,512 retta le prove dalle 13 alle 14. In- kmh (1985) fine telecronaca diretta anche da battere 4 sul giro in prova: Ayrton Senna (Lotus-Renault) in 1'25"084, media 245,404 per la TV della Svizzera Italiana. kmh (1985)

Quanto costa il biglietto Tutti gli ORAR! di MONZA venerdì sabato domenica tre giorni ingresso L. 11.500 L. 22.000 L. 22.000 L. 35.000 ridotti L. 10.000 L. 20.000 L. 20.000 venerdì 5 ore 10-11,30 prove non cronometrate F.1 ragazzi L. 5.000 L. 8.000 L. 8.000 ore 13-14 prove cronometrate F.1 auto recinto autodromo L 15.000 L 15.000 L. 15.000 ore 14.30-15.30 prove Renault Alpine auto recinto 02 L. 5.000 L. 5.000 L. 5.000 ore 15.45-16,45 prove F.3 moto L 10.000 L. 10.000 L. 10.000 tribune 5 L 60.000 L. 120.000 ridotti L. 54.000 L. 108.000 tribuna Ila L. 60.000 L. 90.000 sabato 6 ore 10-11.30 prove non cronometrate F.1 ridotti L. 54.000 L 80.000 ore 13-14 prove cronometrate F 1 tribuna Ilo L. 50.000 L. 70.000 ore 14.30-1445 warm up F,3 tribune 1, 6, 8 L 70.000 gara F,3 (21 giri) ridotti L.- 63.000 ore 15.15 tribune 7, 12, M, 16 L. 70.000 L. 120.000 ore 16.15-17.15 prove Renault Alpine ridotti L 63.000 L. 108.000 tribuna 13 L. 90.000 ridotti L. 80.000 domenica 7 ore 11-11,30 warm up F.1 4 Non abbiamo indicato il prezzo delia tribuna centrale (3) e delle tribu- ore 11,45 Coppa Europa Renault Elf Turbo (16 giri) ne 2, 4, 15, perché questi posti sono tutti esauriti. ore 15 GP d'ITALIA 4 I biglietti si possono acquistare sia presso i botteghini all'ingresso del circuito sia, fino a sabato, presso l'Automobile Club di Milano (corso Vene- zia 43), le sue delegazioni in città e di Monza, e le agenzie ACItour. Le corse in poltrona

Per tutti gli appassionati che graviteranno su Monza nei giorni del Gran Premio c'è un'occasione dd non perdere: la Libreria dell'Automobile, in corso Venezia 43, a Milano, è in piena campagna promozionale con sconti dal 20 al 60 per cento sulle pubblicazioni a catalogo, comprendenti tutti i libri di argomento storico e agonistico pubblicati in Italia e all'estero SPOILER E MASCHERINE DOPPI FARI sul tema automobile. la BMW con un acuto a IMOLA Tutti i tempi delle prove di Imola pilota macchina martedì 26 mercoledì 27 giovedì 28 tesi luglio 86 i segreti della cura BARNARD Patrese Brabham BT 55 V29''84 V29' 94 V26''59 l'27''83 Mansell Williams Honda - 1-28' 90 V26''91 l'30"17 Fabi Benetton BMW V3T'85 V28' 54 V27''15 - ' Albereto Ferrari V3V '59 l'30' 51 V28/ '56 V32''03 Prost McLaren TA6 - V28- 62 V28''85 - Piquet Williams Honda 1-28-'97 ì'30''11 - V29''70 L'elettrochoc «$> De Cesaris Minardi MM V33' '12 V33''06 l'36''20 4 RADUNO. Organizzato dal «Mini Cooper Club Italia» con la collaborazione del comune, si terrà a Collecchio, in provincia di Parma, il prossimo 21 settembre un raduno di auto di interesse storico e collezionistico. L'appuntamento è per le 9,30 nella piazza di Collecchio da cui partirà un suggestivo percorso lungo il senza il «chirurgo» quale è inserita una prova di regolarità. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Club (0521-800.905)

IMOLA - Quello che era l'abituale In molti si aspettavano di vedere già dopo-ferragosto di fuoco a Monza, al lavoro per la Ferrari il «chirur- in vista del GP d'Italia per le F.l, è go», come già i modenesi hanno ri- ormai rimasto un ricordo. Cancel- battezzato John Barnard. Ma del lato prima dal presidente Balestre, tecnico inglese, che qualche burlone che ha vietato prove libere su trac- continuava a vedere in incognito ciati dove si devono disputare prove tra gli spettatori, ovviamente nem- del mondiale (esclusi quattro), ma od meno l'ombra. Al suo posto è arri- rese anche soporifere, questa volta a Imola vato il suo datore di lavoro -Ron Imola, dalla mancanza di reali no- Dennis che, guardando tutti dall'al- passare to in basso, ha spiegato che per lui e vità tecniche, e nel limbo dell'attesa disfa voi ta- dei grandi rivoluzionamenti che so- mente Prost non ci saranno assolutamente no per aria, ma non sono stati an- ai piedi problemi. Tutto ciò abbiamo ap- cora ufficializzati. di un puntato sui nostri taccuini, ripro- E' stata, quella della settimana scor- enorme mettendoci,a distanza di una setti- sa di prove al «pino Ferrari», forse «cavallino» mana, dopo Monza, di verificare se una buona sessione per i tecnici quanto il presuntuoso manager ex motoristi, che già si preoccupano meccanico andava dicendo, era della trasferta in altura a Città del proprio tutto vero. Messico. Ma si è notata una certa rilassatezza ad esempio da parte dei gommisti, che solitamente avevano LA CRONACA cose nuove da proporre anche per il martedì 26 agosto GP d'Italia. Della Pirelli, che pure aveva le sue squadre migliori in pista, non si è PIQUET a prova visto nessuno dei responsabili, e questo lascia intravvedere un certo di semiassi disinterese per un settore che proba- Sotto, un bilmente, da dopo Monza, verrà misuratore cancellato nelle rubriche della casa di flusso IMOLA - Cinque squadre sono scese milanese. Interesse invece, strana- nella presa martedì scorso in prova al Dino Ferrari mente, da parte del reparto corse d'aria di Imola, in preparazione al GP d'Italia. della BMW che con il solito della O per lo meno a provare novità, magari Rosche alla guida ha svolto indub- anche in vista del GP del Messico, che si Ferrari svolgerà in altitudine, quindi con condi- biamente il lavoro più proficuo. provata zioni atmosferiche molto particolari. I piloti se la sono presa abbastanza da Alla Benetton, per esempio, hanno lavo- con calma. Alla Ferrari hanno con- Albereto rato prima su un nuovo circuito benzi- tinuato a lavorare con la telemetria, na, poi, in previsione del Messico, su di- fino a quando si sono resi conto che versi radiatori con particolari ventoline il gran carico di elettronica, e di sca- che misuravano il flusso aria attraverso riche dalle parti del motore, man- le pance. Alla Williams si sono visti un paio di dava in crisi tutto quanto. E alla telai, ma si è lavorato soprattutto sui fine, tornati alla soluzione tradizio- motori. Turbine sistemate verso l'alto, nale, sono poi riusciti a migliorare diversi scambiatori d'aria, e piccole pro- un poco assetti e disposizioni aero- ve di aerodinamica, come deviatori di dinamiche. Ma di novità, anche di flusso inferiori (tipo quelli usati dalla motore, veramente nessuna. McLaren) e infine diversi tipi di tubi di Chi si è impegnato di più, saltando scarico. Anche alla Brabham hanno soprattutto da una macchina a un'altra, rima- lavorato sui motori, sulla risposta del nendo in pista più volte per i soliti turbo e sulla elettronica. Patrese aveva cedimenti del cambio, è stato Patre- anche a disposizione diversi alettoni, ca- se, che alla fine ha avuto anche la renature più o meno tagliate per dare a- soddisfazione, quando ha dato il ria alle scatole della accensione elettroni- massimo della pressione , di ottene- ca. re la migliore prestazione del lotto. C'era anche una McLaren, che i mecca- nici hanno preparato per Prost. ma visto Anche se il tempo delle Williams, che il pilota non si faceva vedere, il telaio questa volta ottenuto da Mansell è stato coperto e i meccanici se ne sono con gomme da gara, rimane lì a andati in piscina, a prendersi una mezza spaventare tutti quanti per il prossi- giornata di vacanze. mo week end monzese. Infine la Ferrari. Una sola vettura, telaio

ROMBO 19 < LA CRONACA ECCLESTONE 090 per Michele Albereto (Johansson è stato lasciato a riposo per via delle recen- Rinviata all'88 ti botte al fondo schiena, ma forse anche per l'aria di ...giubilazione a fine stagio- ne) sulla quale sono state fatte soprattut- l'Operazione Ferrari-INDY to prove di motore e rilevamenti teleme- Non era per trici. Si è rivista in funzione l'apparec- MARANELLO - Inizieranno forse in ottobre, in Italia, i test della chiatura col raggio laser, sin dalla prima Ferrari F.Indy. «Si tratterà comunque», dice l'austriaco Gustav giornata, sino a quando non ha creato problemi tali di interferenza da essere Brunner, che sì sta occupando del progetto «solo di prove di motore. le moto al tolta in fretta e furia. Poi andremo in America a provare il telaio su un ovale». Non è Sul piano della cronaca poco da rilevare. affatto certo, comunque, il debutto della Ferrari nella «CART» il Chi ha girato più a lungo è stato Piquet. prossimo anno. «Le trattative erano a buon punto» dice ancora Santamonica che ha percorso più di cento giri, dei Brunner, «ma dopo la morte di Jim Trueman, capo del team True- quali sessanta in due tornate per simula- sports, tutto si è fatto più difficile». re un Gran Premio. Alla fine dei quali, MISANO - E' stato quello passato A Maranello sembrano disposti ad accettare qualsiasi spon- indubbiamente un fine settimana soddisfatto, il brasiliano ha simulato due sorizzazione e, sostiene Brunner, «potrebbe anche darsi che la Fer- partenze al massimo dei giri, per sotto- molto importante per il Santamoni- porre alla peggior fatica gli organi della rari-Indy non sia tutta rossa. Piccinini è in contatto con la Coca Cola ca di Misano. Non solo per il suc- trasmissione. E il fatto che semiassi, dif- e la Budweiser, mentre anche la Marlboro intende partecipare. Per cesso di pubblico per il GP di San ferenziale e giunti abbiano retto, lo ha quanto ne so, si è interessata anche la Bcnctton, ma una Ferrari Marino motociclistico, ma anche naturalmentye riempito di gioia, dopo le verde non riesco davvero a immaginarmela». recenti rotture negli ultimi Gran Premi. In America, comunque, c'è chi sostiene che la Ferrari-Indy dovrà per le visite, che si sono incrociate, sull'impianto del mare, dal venerdì Naturalmente Nelson è stato il più velo- attendere almeno fino all'88. ce della giornata, molto calda, davanti a alla domenica. Visite importanti so- Patrese che saltava da una vettura a u- prattutto in funzione del futuro di n'altra, e ad Albereto che in mattinata tele impianto , del quale si parla da ha avuto una piccola disavventura. Con il brivido grosso è venuto da Patrese, a miliari in vista) se ne va assieme ai suoi diversi anni. Il venerdì è stato in vi- un motore appena montato è riuscito a meno di un'ora dalla conclusione delle meccanici. «Torneremo mercoledì qui a sita Bernie Ecclestone. Ufficialmen- fare solo un paio di giri, prima di riscon- prove. La prima voce che si era sparsa Imola» spiega Dennis «per gli ultimi col- te per parlare di motociclette, e del- trare un problema di raffreddamento, era che la Brabham si fosse ribaltata alla laudi e per provare qualcosa di nuovo an- causato forse dal cedimento prematuro Piratella. Ma poi il padovano, con molta cora per Monza». la possibilità di portare i Gran Pre- dì un pistone. I tecnici sostengono si trat- calma ai box , ha spiegato la cosa. Alla Ferrari hanno tolto tutti i marchin- mi delle due ruote allo stesso livello tasse di un motore strettamente di serie, «Macché ribaltata, semplicemente ero gegni elettronici della telemetria, per cer- di quelli della F. 1. Forse anche il anche se il fatto di averlo cambiato in troppo veloce in quella curva, bo pelato care di abbattere le interferenze che han- furbo Bernie si sarà reso conto della fretta e furia ha messo sull'allarme gli un cordolo e sono partiti in testacoda no già fatto impazzire più di una centra- spattacolarità delle moto, e di una addetti ai lavori. picchiando contro le gomme. Avrò si e lina, e più di un tecnico. Con macchina certa «stanca» invece dei GP di In tarda mattinata è arrivato Piero Lardi no rovinato una sospensione, ma devo più leggera si fanno prove di assetti e di F.l. Ferrari a seguire le prove: ha parlato a ammettere di essermi preso una bella ammortizzatori a gas Marzocchi. Albe- lungo coll'ing. Caruso, che sovrintende- paura». reto è abbastanza soddisfatto: riesce a gi- va le prove, prima di tornarsene a Mara- In effetti, quando la macchina è arrivata rare, con gomme da gara, in tempi che «Io ho corso in moto, anche se mol- nello. Abbastanza scarne, come d'abitu- ai box, i meccanici hanno riscontrato non aveva mai realizzato prima d'ora. ti anni fa, e questo è un mondo che dine, le sue dichiarazioni: « Barnard? Mi problemi alle sospensioni della parte sini- Sino a quando, verso sera, per una sfolla- conosco bene» ha detto il padrino sembra un simpatico, anche se di poche stra, ma facilmente rimediabili. ta il motore finisce ko e la monoposto chiaccherando con il presidente parole. Ha mangiato tortellini, non spa- Per i tifosi della Ferrari, molto più nu- viene riportata ai box al traino. Zerbi, al quale ha manifestato que- ghetti—Novità per Monza? Niente di merosi del giorno precedente, non si è Alla Williams, dopo il cedimento dì un sta sua intenzione di entrare in que- ruioM). lo stesso materiale che abbiamo u- trattata di una giornata di grande soddi- motore in mattinata, i meccanici lavora- sta organizzazione per trasformarla sato finora. Ormai la stagione per noi è sfazione. La macchina di Maranello in no sodo per montare un ennesimo pro- finii a. se ne parlerà Tanno prossimo». mattinata ha fatto solo pochi giri, dando pulsore. I problemi di surriscaldamento in maniera manageriale. Ma in un gran da fare ai tecnici e meccanici. si ripresentano, ma Mansell prima di an- realtà gli scopi della sua visita erano «Si è registrato un guasto veramente stu- darsene, salutante simpaticamente la fol- molteplici. Soprattutto tendersi mercoledì 27 pido» ci ha spiegato poi Caruso. «Sem- la, spicca un ottimo l'26"91 con gom- conto del potenziale del circuito e plicemente un tubicino da cento lire, che me da gara, che verrà migliorato solo in del bacino della Romagna intera. E dava certe informazioni di pressione di extremis da Patrese ma con gomme ben dopo essere stato una serata a Ric- II brivido alimentazione alla centralina, non ha più morbide. cione si è reso conto che la riviera funzionato a dovere facendoci diventare Patrese intanto continua ad avere pro- romagnola, in quanto ad attrezzatu- matti, fino a quando non abbiamo smon- blemi col cambio, che lo lascia in pista PATRESE tato il motore». Poi la Ferrari ha conti- come era successo nella giornata prece- re, non scherza per niente. Ha fatto nuato a ruggire in serata, ma alla fine è dente. «Generalmente per le prove usia- anche diversi giri del circuito, per Continua ad imperversare il caldo per la stato tolto rimpianto di telemetria per- mo dei cambi vecchi, ed è questa la ra- rendersi conto delle strutture del seconda giornata di prove a Imola, ché certe scariche elettroniche mandava- gione di tutte queste rotture» spiega il Santamonica, anche con la novità quando arrivano Prost e la Minardi ad no in tilt tutta l'impiantistica della vettu- padovano. Nel suo box Rosene continua dell'allungamento, che ha trovato aggiungersi al lotto dei presenti. Aggredi- ra. col tourbillon di motori: iniettori sul cas- all'altezza della situazione. E prima to dai giornalisti il campione del mondo Alla Williams a sostituire Piquet è arri- soncino. poi sul collettore, diverse carbu- di andarsene ha deciso di rimanere non ha problemi a dichiarare che in fon- vato Mansell, ma non ha girato a lungo razioni e tarature della elettronica. Alla do, la perdita di John Barnard, non è poi per certi problemi di raffreddamento del fine Riccardo riesce anche a migliorare in contatto con questo impianto, e così drammatica. «Anzi, credo sia me- motore, ed è rimasto ai box in attesa che l'assetto della sua BT 55, e montato l'im- anche con la delegazione sanmari- glio così: si era venuta a creare una situa- glielo sostituissero. Alla Minardi gran la- pianto di raffreddamento per gli scam- nese, che si è vista in pompa zione diffìcile tra la McLaren e Barnard. voro con De Cesaris alle sospensioni po- biatori (quello che si usa in qualifica) e magna, in visita ufficiale nei giorni Per cui è meglio che io continui solo: steriori nuove. gomme da gara tenere riesce ad ottenere, del GP motociclistico che gli appar- d'altronde quando io ho vinto, nelle gare ancora una volta, per la Brabham, la vir- tiene. più importanti come Montecarlo, Bar- giovedì 28 tuale pole position di queste prove. nard non c'era proprio...». Così il france- Si trova sulla strada Teo Fabi, che verso Partito Ecclestone è arrivato un al- se ha lavorato con calma alla ricerca di la fine della giornata tenta una serie di tro personaggio altrettanto impor- certi problemi elettronici che aveva avu- tornate per simulare un mezzo gran pre- to recentemente e alla fine della giornata mio. Ma prima viene fermato da un pro- tante per gli sport motoristici, quel- si diceva soddisfatto per averli trovati. II rush blema al circuito di alimentazione, poi l'Aleardo Buzzi che ha colorato di Alla Benetton si è visto di sfuggita anche da noie ai freni, riuscendo comunque ad bianco e rosso team di auto e di Gerhard Berger. che però non è stato fat- abbassare ulteriormente il suo tempo. moto. Il quale a sua volta ha visio- to salire sulla vettura (nonostante fosse finale Brabham Ultima squadra ad utilizzare le Pirelli la nato i progetti ambiziosi dell'im- pronta per lui una pedaliera intercam- Terza ed ultima giornata di prove il gio- Minardi, che ha invece interesse a speri- pianto del mare, portando la sua biabile rispetto a quella di Fabi). «Sarà vedì al Dino Ferrari, con un ciclo scuro mentare, oltre alle sospensioni posteriori approvazione definitiva alla costru- venuto per firmare per la Ferrari» ha che solo sul mezzogiorno lascerà cadere (che saranno montate anche sulla mac- commentato il suo compagno di squa- qualche goccia di pioggia, senza comun- china vecchia a Monza) diverse prese zione di una importante torre dire- dra, che non è stato particolarmente que bagnare l'asfalto. Poche le novità in d'aria per i turbo, e sfoghi d'aria di raf- zionale, che verrà costruita a centro comprensivo nel giudicare le sue capaci- pista. Al box McLaren è arrivato Ron freddamento alla base del nuovo cupolo- pista, e che caratterizzerà il nuovo tà di collaudatore. Dennis, che con la solita sufficienza spie- ne. De Cesaris non fa a tempo a lasciare Santamonica dando la possibilità Chi ha terminato il lavoro in mattinata è ga ai giornalisti che per lui la perdita di il sediolo a Nannini, per un trafilamento non solo agli addetti ai lavori, ma stato Piquet, che ha confessato candida- Barnard non è certo un problema. Prost d'acqua in un motore molto vecchio che anche a ospiti, VIP e via dicendo, mente di essere incappato in un testaco- continua a provare centraline ed elettro- ferma la squadra romagnola sul tardo di poter seguire le gare da una posi- da multiplo, dopo essersi distratto a con- nica, ma sul mezzogiorno, con un viso pomeriggio. trollare il suo nuovo display digitale. Ma corrucciato ( pare ci siano problemi fa- zione alta e di grande visibilità.

20 ROMBO Nuovo monopolio gomme GOODYEAR nell'87? La PIRELLI se ne va Michelin per McLaren

Sembra sempre più certo, a fi- vata a fare da alternativa a pericolose rendono le prove ne stagione, il ritiro della Pirel- quello che diventerebbe nuo- ufficiali dei GP. Pare assodato li dalla Formula 1. Nonostan- vamente un monopolio nella che queste gomme abbiano un te incoraggianti risultati, cul- massima formula, un mono- senso unicamente per strappa- minati con la prima fila al via polio di cui a godere sarebbe re la pole ad un altro gommi- del Gran Premio d'Austria, la interamente Goodyear. In sta... industria milanese è rimasta e- ogni caso, anche se a Cler- videntemente delusa dalla mont Ferrand ci stanno seria- Quindi si potrebbe presentare mancanza di risultati di quello mente pensando, il rientro di per l'87 una situazione come che avrebbe dovuto essere il Michelin nei Gran Premi non quella di monopolio GY che suo «top team», cioè la Bra- avverrebbe prima dell'88. Per esiste nelle gare CART di For- bham, e guarda piuttosto con la stagione '87 rimarrebbe, mula Indy, per cui le prove di rinnovato interesse ad un set- quindi, Goodyear, e questo qualificazione tornerebbero ad tore (quello del Gruppo A nel potrebbe portare a soluzione avere un senso, anche per gli prossimo Mondiale Turismo) uno dei principali problemi spettatori spesso colti di sor- in cui è già leader. che agitano la F. 1, cioè quello presa dall'unico giro lanciato In coincidenza con queste voci delle gomme da qualifica. permesso dalle gomme «super di ritiro, dopo soli 3 anni, della soft», oltre che per i piloti che Pirelli, tornano con insistenza Infatti, l'ultima volta in cui la finalmente potrebbero girare A grandissima richiesta, anche degli organizza- le ipotesi di rientro della Mi- GY - a fine anni '70 - si trovò senza il patema d'animo di tori delI'A.C. Milano, la redazione di ROMBO chelin, certamente non appa- da sola a gommare il «circus», sprecare i treni di gomme da ripropone . la riuscitissima iniziativa della gata dal suo impegno rallysti- si rifiutò di produrre gli specia- qualificazione in un unico giro «straordinaria» per il GP Come a Imola lo co (pur ad altissimo livello) ed lissimi pneumatici da qualifi- «sbagliato» o rovinato dal traf- scorso aprile, riproporremo l'edizione speciale- evidentemente di nuovo moti- cazione che tanto aleatorie e fico. da-pista per il GP d'Italia, con il ROMBOlaser che sarà dato in OMAGGIO all'autodromo a tutti coloro che presenteranno il tagliando fac- simile (ritagliando la testatina sopra, seguendo L'autodromo già «piange» 620 milioni per il lifting le forbicine). In ROMBOlaser chi sarà a Monza troverà tutte le notizie immediate a cominciare dalle prove del venerdì e sabato, per finire all'edizione col risultato del GP la domenica! Con tanti saluti ai colleghi di «Panorama» che recentemente, vantando una nuova svolta di successo dell'editoria americana, ha appunto sottolineato il prolificare di pubblicazioni realiz- zate a tamburo battente, appunto utilizzando mini-sistemi di videocomposizione e di stampa al laser. Dimenticando che in Italia la redazione di ROMBO aveva già messo in pratica l'inno- vazione da mesi! Come già a Imola, collaborano alla nostra ini- Vietato l'alcool a MONZA ziativa la LEMON Italiana e la CANON. MONZA - Monza attende la riscossa della Ferrari lavori). In particolare dall'uscita della curva grande qui ma, a quanto pare, lo fa con una certa indifferenza, alla passerella per complessivi 222 metri. E ancora almeno rispetto agli anni passati. L'edizione numero dall'uscita della seconda variante alla prima curva di 57 del Gran Premio d'Italia di F. 1. pur dovendo risol- Lesmo (251 metri), dall'uscita della seconda di Lesmo vere (in parte) il rebus mondiale a quattro, non pare al sottopasso del Serraglio (685 metri), dall'uscita del interessare come negli anni scorsi la tifoseria italiana. sottopasso del Serraglio alla curva Ascari (230 metri). Una prova per tutti? Eccola! A dieci giorni dal GP per finire con un tratto in corrispondenza del sottopas- poche sono le tribune i cui biglietti sono andati esauri- so junior. II tutto per un costo di 200 milioni ai qdali ti. In particolare non è più possibile trovare i costosi ne vanno aggiunti altri 220 per il completo rinnova- tagliandi per la tribuna centrale e per tutte quelle che si mento degli impianti di diffusione sonora e degli alto- trovano alla sua sinistra. Inoltre anche la tribuna inter- parlanti. Altri «lifting» hanno interessato la tribuna na della variante Goodyear è andata esaurita mentre posta alla staccata della parabolica (30 milioni) e le restano ancora biglietti per quella esterna. sempre sacrificate (ad uso e consumo del pubblico) reti «Difficilmente ritoccheremo il record dello scorso anno metalliche di recinzione (150 milioni). Ristrutturato - ci ha detto il dott. Enrico Ferrari, direttore dell'auto- anche l'impianto televisivo a circuito chiuso (50 milio- dromo lombardo - quando a fine gara contammo ben ni). Una notizia particolarmente interessante per colo- 138 mila biglietti venduti. Quest'anno, invece, compli- ro i quali caleranno a Monza nei giorni del Gran Pre- La redazione mobile di ROMBO, come l'anno scorso. ce anche la balorda annata Ferrari, temo proprio che mio riguarda l'ordinanza del sindaco con la quale ver- sarà ospitata a Monza proprio nel vialetto che porta quella cifra non la sfioreremo». rà vietata la vendita di bevande alcooliche. Inoltre tut- all'ingresso del Saloncino, alle spalle del paddock e del Comunque, negli uffici della direzione l'attività prose- te le bibite dovranno essere vendute al pubblico in villaggio (come indicato dalle frecce nel disegno). Sul gue febbrile e, come sempre in questa occasione, non è contenitori a perdere (ovvero in bicchieri di cartone e vialetto ci saranno le motorROMBO di servizio con i difficile imbattersi lungo i viali interni del villaggio in plastica). Con questa ordinanza si spera di ovviare ai nostri addetti, mentre il laboratorio di stampa del squadre di addetti ai lavori impegnate ad innalzare tragici problemi verificatisi al recente GP delle nazioni ROMBOlaser potrà essere visto operativo dagli appas- stand, tribune ed a risistemare vecchie strutture. Per motociclistico quando gruppi di tifosi tedeschi, in pre- sionati al centro dell'esposizione del Saloncino, dove è ciò che riguarda i lavori effettuati in pista oltre a quelle da ai fumi dell'alcool, diedero vita a deprecabili scorri- sempre stato ospitato lo Spazio-studio di ROMBOtv. piccole modifiche intercorse durante l'anno, si è prov- bande notturne con assalti e pestaggi di ogni genere. Lì potrete ritirare le copie delle edizioni straordinarie veduto a riasfaltare lunghi tratti di pista (nelle foto i LASER. Arnvederci, magari con altre sorprese!

ROMBO 21 TUTTE LE STRADE DELLA

IL Mfe

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Questo racconto anche fotografico 'Stampato' sul percorso del sempre fascinoso tracciato monzese, entra direttamente da Lesmo nel vico di un 86 che con il cha-cha-brasiliano propostosi sin dal Via brasiliano, (sopra a destra), si è tìnto del giallo che più giallo non si può. Per il motorismo ormai è colore prìncipe, che sia a due o quattro ruote. E i minimeccanici hondisti del box Williams (sopra a sinistra) a ragione hanno diritto di 'aprire* questa carrellata che entra subito nel vivo delle crisi più sconcertanti dell'anno, della quale la Ferrari in fondo t non è davvero monopolista. Non scordiamocelo.

22 ROMBO cv F.1 CONDUCONO A MONZA

Guidando guidando

Ventiquattro pagine da sfogliare, ora, in una sequenza tutta parti- colare: con il tracciato di Monza che fa da guida tra immagini e testi che sono anche un po' storia di un anno più in ravvicinato blow-up, dopo la sintetica tabella (delle pagine 12-13) di una sta- gione arrivata così al traguardo monzese senza gli accenti che certo A/e//' la maggioranza dei nostri appassionati si attendeva. La cartina del intrico di tubi tracciato vi ricorda, a mo' televisivo, il «punto» che state percor- raffreddanti per rendo nella sequenza di pagine a tema, che è insieme una galoppa- calmare i bollenti ta tra le crisi e le realtà più discusse dell'86 (una volta dato il giusto cavali] del turbo, preambolo ai dubbi numerici nel gioco iride ormai partita a quat- non è stato facile tro) e i programmi più immediati, con i retroscena più singolari, per nessun costruttore, dell'ultima fase del programma agonistico. Quello che nell'agosto pilota o regolamentatore, districarsi. I problemi creati caldo ha scelto assi e scarti di una stagione dalla quale si attendeva- da questo additivo meccanico no più emozionanti momenti, senza lo svilimento di un gioco di di potenza sono stati tali da aver regole che tanta colpa ha anche di un certo disincantamento, al messo k.o. anche squadre che sulla quale è augurabile che proprio con Monza-che-pensa-all'87, signi- qualità motoristica avevano costruito fichi svolta anzitutto per i colori italiani. la propria leggenda d'eccellenza // volto specchio dell'anima. Mai massima appare più evidente come in queste foto. Tutta l'amarezza di una stagione perduta terrorista è in queste immagini. L'ancor compassato sconforto di Albereto diventa sin smaccata torfia di disinganno in Johansson verso Posthletwaite, l'ingegnere sul cui altare di scocche venne sacrificato Forghierì

ALBORETO e FERRARI Quel fiume di parole famose...

Nel talk-show di mille giorni e pas- sa di un rapporto foriero di tante speranze, poi approdato purtroppo a disincantate delusioni, c'è forse anche la storia amara di ciò che poteva essere e non è (ancora sta- to): lo sposalizio di ritrovato entu- siasmo inimitabile tra un uomo e una macchina di tutto colore na- zionale. Una storia rimasta scritta con l'altalena di dichiarazioni pa- rallele, nel succedersi di emozioni e vicende divergenti, che han sem- brato persino portare a un divor- zio, forse rappezzato in extremis.

26 ROMBO Sembra uno scherzo del destino, li- na di quelle coincidenze che non sai spiegare razionalmente. Albereto incontrò per la prima volta in vita sua Enzo Ferrari nel mese di MAGGIO 1981, quando ROMBO non aveva che un mese di vita. Ov- viamente di Ferrari, della Ferrari, a- veva avuto già modo di parlare nel- la sua vita di pilota, ma rimanendo sempre nei limiti di quelle frasi tipi- che di chi concepisce Maranello co- me un punto di arrivo, un «top» a livello di aspirazioni. L'occasione di incontro scaturì da una vìsita di Tyrrell a Fiorano e da una pro- va delta Minardi F. 2 sulla pista del «Drake». Lì Michele conobbe il mito vi- vente di Maranello. E ne parla per la prima volta in modo diverso dal solito. Ascoltiamolo. «Chi non conosce l'ing. Ferrari? Arrivare in Ferrari penso sia il sogno di ogni pilo- ta che corre e che aspira a diventare pilo- ta di F. 1». È ovvio, pertanto, augurarsi uno sviluppo dei tempi analogo a quan- to è avvenuto per Jody Scheckter. OTTOBRE '83 - Subito dopo l'annun- OTTOBRE '81 - Conferenza stampa di cio ufficiale del suo ingaggio a Maranel- Enzo Ferrari. Gli si chiede: «Quali piloti lo, Michele sparisce per qualche giorno. per un eventuale gruppo Ferrari?». «Ita- Poi telefona al direttore di ROMBO. liani giovani e promettenti: ho tanta sim- «Nessuno mi ha fatto sparire - dice - è patia per Alboreto» risponde il «Drake». stata una mia scelta. Ora ho una respon- sabilità grossa, enorme. Da ragazzo pen- GENNAIO '82 - Chiedono a Michele: savo di fare il pilota e ora sono alla Fer- «Ci andresti in Ferrari?». rari. È grossa. È incredibile. C'è già chi «Non oggi» Non mi sento in grado. Tra fa ipotesi mondiali. E se fallisco? E se due anni, forse... portare al limite una F. non rispondo a tanta attesa? A presto, 1 è quasi un'impresa. Io non ci riesco Marcellino. Ciao e... grazie!». ancora oggi, dopo dieci Gran Premi... Non è modestia, è realismo. Comunque MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE '83 - Pri- ci terrei a vincere più gare possibile che a mo giorno da ferrarista, Alboreto dice: diventare campione del mondo a forza di «A Fiorano credo che un pilota si possa secondi posti». migliorare notevolmente. Non credo che essere un pilota del cavallino possa cam- SETTEMBRE '82 - Ferrari dice: «II biare il mio modo di correre. Attualmen- giorno in cui Alboreto sarà libero la Fer- te in F. 1 non c'è posto per piloti dall'im- cile. Alcune frasi tipo «Adesso vi incon- rari con ogni probabilità avrà una mac- pegno calcolato...». tro a tutti i Gran Premi, mentre prima vi china anche per lui...». In realtà, tra i - Ma sei stato tu a scegliere la Ferrari, o facevate vivi ogni quattro corse al box due c'è già un accordo fin da Montecar- viceversa? Tyrrell», oppure «Avete scritto che sta- lo, quando Ferrari voleva subito un altro «Direi che la cosa è stata reciproca...». vo per soffiare il posto a Patrese, alla pilota per rimediare alla scomparsa del - Come si è comportata la Ferrari con Brabham» non vanno giù agli addetti ai grande Gilles Villeneuve. Tambay? lavori della carta stampata. «Non so, bisognerebbe conoscere a fon- Non ci sono dubbi: l'uomo è cambiato, Non c'è do i fatti. Mi sembra strano che abbia NOVEMBRE '82 - Ferrari, tramite Pic- sembra essersi adeguato in fretta all'am- rasserenamento appreso del suo licenziamento da un cinini, tenta di far dirottare lo sponsor biente di Fiorano. C'è già chi parla di anche ne/' volto del Benetton dalla Tyrrell alla . Ma giornalista...». E concludendo: «Potrei «frattura insanabile». I tempi della festa Luciano Benetton tiene duro: «Noi aiu- dire che arrivando alla Ferrari si chiude sull'aereo di ritorno da Zplder dopo la prof. His, il francotecnico tiamo un pilota italiano, non un team per me un ciclo per aprirne uno più inte- conquista dell'Europeo di Formula 3, di tante speranze inglese». Il bello è che tre anni più tardi ressante, speriamo sia un'esperienza feli- con un brindisi insieme a giornalisti e fo- di rilancio motoristico ferrarista, Benetton rileverà proprio la Toleman... tografi, sembrano lontani anni luce. E che qui pare non abbia anche i tifosi ferraristi cominciano a ca- GIUGNO '83 - Dopo la vittoria di De- convinto del tutto il Piero Lardi OTTOBRE '83 - Dice il «Drake»: «Ho pire che l'uomo Alboreto tende a sfuggi- Ferrari, prima manager dì una troit Alboreto dice: «Non vedo più Fer- re il contatto con la folla. rari dai tempi delle prove con la Minardi preso Alboreto perché è un pilota che gestione che in due anni non ha a Fiorano. Mi sono visto con Piccinini a ritengo idoneo alla Ferrari, perché ho dato i frutti sperati. E un l'impressione sia un uomo pulito... Il MAGGIO '84 - Dopo il trionfo a Zolder Monaco, ma solo per parlare di cose fu- (18 anni dopo Scarfiotti a Monza) Albo- ringiovanito (dal modernissìmo tili...». giorno che è venuto qui, e non sapeva ancora della mia decisione di "fargli po- reto dice: «La macchina è perfetta, an- taglio di capelli) Rene Arnoux AGOSTO '83 - Dove vai, Michele? sto1', mi ha detto: "Se lei si trova in diffi- che se voi non credete mai quando vi si può ridersela malizioso, dopo «Mi piacerebbe andare in una squadra coltà nel darmi la macchina non si preoc- dice qualcosa. È favoloso vincere e in l'acclarata sua non che mi permettesse di essere competitivo cupi, io dirò ai giornalisti che non è lei Ferrari è ancora più bello. Per linola gli responsabilità nelle motivazioni e mi desse anche dei soldi. Da parte della che non ha voluto o potuto prendermi, organizzatori mi dovrebbero dare una del declino Ferrari. Molta Ferrari non si sa niente, anche perché al percentuale sugli incassi...». ma sono io che avevo già assunto altri credibilità degli appassionati nel momento vogliono lasciare tranquilli i lo- impegni..."». Dice il «Drake»: «Albereto mi ricorda ro piloti in una fase delicata del Campio- Intanto il rapporto di Alboreto con la Ascari, se parte in testa difficilmente si fa declassato tabù modenese, se nato». stampa italiana diventa sempre più diffi- raggiungere. Gode nel poter dominare la *n'è andata con il caso Arnoux,

ROMBO 27 PAROLE FAMOSE corsa. In Belgio ha anche commesso una piccola imprudenza nel voler superare Fabi con le gomme usurate, ma ha avu- to fortuna...». E poi: «Siamo felici di a- vere questo giovane, non rimpiangiamo nessuno...»., GIUGNO '84 - Gaffe di Albereto, che anticipa: «A Monaco vincerò io, ho già fatto stirare lo smoking...», invece finirà settimo dopo una corsa piuttosto abuli- a posto, ha dato ottime indicazioni sin ca. dalle prime prove. Mi dispiace che Ar- Poi parte la polemica con Zigliotto sugli noux non sia più in squadra con me, era- «evasori del rischio», e il match di boxe vamo amici e lavoravamo bene insie- a Montreal. Da allora Albereto e rinvia- me...». to di ROMBO non si parlano... GIUGNO '85 - «La nostra macchina ha SETTEMBRE '84 - Dice il «Drake»: una grossa affidabilità - dice dopo l'arri- «Albereto ha dato avo. A Montecarlo è vo di Detroit - non è detto non si possa stato vittima dell'ambiente, ha commes- ancora essere primi e secondi come in so tre errori in due giorni. Ma io ho la Canada...». Invece... massima stima di lui. Lo confermo per- ché è un buon pilota, non si scoraggia 8 SETTEMBRE '85 - Dopo la disfatta mai, è ottimista. A me va bene così». di Monza: «La macchina mancava un po' ovunque: nel motore, nel telaio...». SETTEMBRE '84 - Albereto 2. a Mon- za: «Cosa dire del mio 2. posto? Sono VENERDÌ 18 OTTOBRE '85: Albore- partito scoraggiato, in uno stato di totale to dopo le ultime prove del GP del Su- cono: «Sorridi, pensa che fai l'24" in sconforto, con la macchina vecchia, che dafrica (è in ottava fila nella griglia di Brasile», dice: «Lo facciamo quel tempo però in gara è andata bene». partenza) sbotta: «Bisognerebbe buttare con questa macchina, Io facciamo». Inve- a mare il materiale tecnico usato sinora. ce farà solo l'27"7ll... OTTOBRE '84 - «La macchina va me- E poi dovremmo prenderci tutti, compre- so il d.s., due settimane di vacanze per glio, possiamo vincere uno degli ultimi APRILE '86 - Alboreto si ritira a Impla due GP (???)». rischiararci le idee. Salirò di nuovo su a tre giri dalla fine. Il suo ritiro è un gial- una Ferrari a gennaio, quando avremo lo: quanta benzina c'è nei serbatoi? È FEBBRAIO '85 - Esce un libro firmato una vettura nuova, pensata dopo che si partita una turbina? Tomaini ha provato da Albereto, che accusa... il pubblico per saranno scoperti i perché di questa mar- a insistere a fargli fare ancora qualche i problemi Ferran! «La presenza della cia indietro. Oggi ci manca tutto: telaio, giro, ma lui sbotta: «Dove vuoi che vada, gente - scrive Michele - a S. Marino motore, sospensioni. Mai nella vita avrei a 30 all'ora?». crea problemi. Con tutta questa confu- pensato di scivolare tanto in basso. Oc- sione ai box non si riesce a lavorare be- corre che di certe storture si convincano ne. In casa Ferrari l'atmosfera è rilassata soprattutto i tecnici...». 10 MAGGIO '86 - Alboreto fa un tem- e fiduciosa...». pone in prova a Monaco, ma in gara si MARZO '86 - A Fiorano viene presen- ritira e sbotta: «Sono nove gare consecu- 27 MARZO '85 - Dice Ferrari: «Albere- tata la nuova «FI/86». Albereto la guar- tive che non vedo ìl traguardo. È un incu- to l'ho già prenotato per T86. Nessuno da estasiato e dice: «I tecnici hanno vera- bo, non vedo l'ora che finisca...». pensa a privarsene». mente fatto miracoli a realizzarla in cen- E sul mercato piloti, con la voce sempre to giorni. Ora il compito è nostro. Ce la più insistente di un ingaggio di Senna: APRILE '85 - Dice Michele su Johan- metteremo tutta, a partire dalle prime «Se non mi cacciano, io non me ne va- segue a pag. 30 sson, arrivato al posto del silurato Ar- prove, per riportarla al livello delle squa- do». Intanto, si cambiano le turbine: via noux: «Stefan è un bravo ragazzo, molto dre migliori». Poi ai fotografi che gli di- le K.KK, dentro le Garrett.

28 ROMBO Se la FERRARI piange, certo ECCLESTONE non rìde in tema di crisi Come si può perdere in una stagione sola sponsor (Olivetti) gomme (Pirelli) e motori

È noto come il Mida della F.l. Tutto quello che fino a quel momento. Il resto è storia recente. del team Brabham, vedovo Piquet in questo tocca lui si fa oro. Ma è poi, ancora, vero? Se Ma è recentissima la quasi inversione di ten- '86, arrivasse all'incredibile di perdere conte.n- qualche anno fa era davvero cosi, negli ultimi denza di questi ultimi tempi, quando - a con- poraneamente, con molta probabilità a fine an- tempi - lo si voglia o no - il mito del «padrino» trappunto ai boom economici nei nuovi spazi no l'insoddisfatto maxisponsor Olivetti del ber- si è un po' appassito. Non tutto gli fila più li- australi e dell'Est per il circo monoposto - si lusconante De Benedetti; la pomposa Pirelli di- scio, come un tempo. I profitti reali della F.l sono manifestate le vistose crisi di impianti, an- sincantata dopo appena tre stagioni di maxifor- sono calati, mangiati da quel sovraccarico eco- che gestiti in prima persona dal padrino, che mula e, se non perderà subito anche i motori nomico del «giocattolo», che sembrava aver pur avevano contribuito a far la storia della BMW, è solo perché costerebbe di più alla Ca- costituito il segreto del boom di questi famosi nuova F.l. Il risultato più negativo è stata la sa tedesca pagare la penale per anticipata riso- quindici anni di regno di Bernard Ecclestone, precipitosa ritirata dall'Invasione in America. luzione di contratto, che non fornire ancora per nato - dicono le cronache meno conosciute - La reazione dei locali, disposti a più modica un anno il suo 4 cilindri turbo strabattuto, con come croupier sul Tamigi e poi cresciuto a pro- spesa per gli organizzatori, ha fatto il successo gli altri due propulsori europei di primo grido prietario di aree edificabili nei sobborghi di di quella CART che ora, Balestre o meno, po- (Renault e Ferrari) dalla Mondata giapponese. Londra. Diventarono miniere d'oro d'investi- trebbe diventare un concorrente pericoloso nella Una perdita secca del genere vale, nel mondo mento, mentre lui, da pilota gentleman nelle stessa Europa. del gioco dei Casinò, a mettere il tappeto nero moto, compiva i primi passi come manager di Ma alla crisi della gestione padrinale del circo, sul tavolo della roulette perché il banco è salta- Jochen Rindt a ridosso dei primi anni 70, per si è aggiunta quella da manager di se stesso to. E se va male così al primo Sbandieratore poi esplodere come creatore della FOCA, che delI'Ecclestone proprietario della Brabham. dell'Affare F.l, in cosa possono sperare altri ridusse alla resa anche un monopolizzatore del Dopo il ritiro Parmalat, sembrava che fosse meno provveduti e senza i requisiti (e meriti) del maximondo F.l come era stato Enzo Ferrari riuscito a dare alternativa ai suoi contratti d'o- «padrino»? ro, facilitati dalla monopolizzazione della ge- È il dubbio del mondo F.l che si avvia alla stione televisiva. Ma è bastato che si appannas- «ristrutturazione» dell'87 con tante incertezze, se un po' la verve geniale del suo progettista non solo regolamentari. Gordon Murray, in personale crisi esistenziale, tra nuovi fumi non solo amorosi, perché la crisi Marcelle Sabbatini

Ecco documentato il pauroso incidente avuto da Derek Warwìck durante le prove del GP d'Austria. In pieno rettìfilo del traguardo, la Brabham dell'inglese sta letteralmente perdendo la sospensione poste- riore sinistra a causa dello sventramento di un pneumatico dovuto quasi certamente ad un corpo estraneo (Pirelli non si ritirerà certo per questo...). Subito dopo, la monoposto si impenna ed atterrerà un centinaio di metri dopo, alla chicane. Come è noto, Warwick ne uscirà indenne anche se un po' choccato... foto FROIDEVAUX

ROMBO 29 segue da pag, 29

< PAROLE FAMOSE

GIUGNO '86 - «Erodine» in Belgio, con Johansson terzo e Albereto quarto. Michele è conciliante: «I cartelli slow dai box? invitavano solo alla prudenza. E io sono stato prudente». In Canada, • ricomincia il calvario. In prova si rompono dieci turbine. In gara, Johansson e Albereto, in lizza per il sesto posto, si urtano tra loro in seguito ad una spericolata uscita dai box della Lo- tus di Dumfries. A Johansson si apre u- na ruota, Michele va in testacoda e per- de posizioni: finirà ottavo a un giro. Nel dopo corsa' si sfoga con Piccinini: «Quello là - dice alludendo a Johansson - poteva mettere fuori corsa tutti e due. Così tutte e due le Ferrari avrebbero ter- minato anzitempo la gara». Un «j'accuse» esplicito, ammorbidilo con vera maestria da Piccinini, che indu- ce Albereto a dire, più tardi, ben altro... La realtà è che Albereto è sicuro di rima- nere alla Ferrari anche nell'87, mentre bisognerebbe riuscire a mescolarle assie- Johansson deve «sudarsi» la riconferma. me», dice Albereto, quasi che la fiducia E da quando è venuta fuori questa di- in Ferrari e nella Ferrari di tre anni fa sparità di trattamenti, lo svedese non è incominci a lasciar posto a qualche dub- più il «fedele scudiere» dell'85. Anzi, Mi- bio, come quelli fatti nascere, sulla sua chele si ritrova un avversario in più, tut- «sicurezza» alla Ferrari 87, dalle voci t'altro che disposto a dare strada... E poi, che prima davano per sicuro l'arrivo di il «Drake» non ha sempre detto che nel Senna e, dopo la riconferma alla Lotus suo team non ci sono prime guide? del brasiliano, di Mansell. L'indecisione nella squadra Ferrari, con Ma forse nel batti e ribatti di piloti che il perdurare dei problemi tecnici, si riper- dovrebbero approdare a Maranello il cuote anche sugli uomini incaricati di ge- consiglio migliore per Ferrari, e la «con- stire lo sviluppo ed il progresso delle solazione» per i due attuali driver, viene macchine, facendo presagire grossi futuri da Frank Williams: «Ferrari, invece di cambiamenti. pensare ai piloti, in questo momento do- Non v'è dubbio che In Inghilterra Albereto motiva così il riti- vrebbe solo prendere dei tecnici. E possi- il futuro F. 1, al di là ro: «Qualcosa ha ceduto nello scarico, bilmente capaci», questo senza costringe- delle macchine, può tornare forse una turbina. Non avevo più pres- re ad ipotetici scambi Alboreto-Barnard a sperare solo nel boom di qualche sione, inutile continuare», a confermare che risolvendo un problema ne aprirebbe nuovo personaggio vero tra i piloti. Se Senna riuscirà il malessere «interno» nel team. uno ancor più grosso. a esplodere, non più solo di pole-posìtion, Si continua a lavorare ed in Germania si portano in pista due modelli ma Ricerca a cura di sarà lui il messaggero del rilancio che ci vuole. «Ciascuno di questi ha cose interessanti: Gabriele Muftì Ecco perché, comunque, la Ferrari ha sbagliato a non garantirselo

30 ROMBO cv

MONZA - Dopo cinque settimane di vacanza, CONTORNI DI LUSSO AL GRAN PREMIO D'ITALIA l'Europa Cup torna di scena a Monza e proprio sulla pista lombarda il monomarca di lusso en- trerà nella fase decisiva, una fase all'insegna del serrato duello fra Wolfgang Schuetz e Massimo Sigala, rimasti praticamente soli a contendersi il titolo. Diciamo subito che questa seconda edi- Inviti F.3, volata Renault zione della Coppa con le berlinette Alpine V6, dopo il riuscito «innesto» dello scorso anno al MONZA - Dopo l'esperimen- a Monza una possibilità molto posto delle R-5 turbo, ha decisamente mante- to - positivo - compiuto ad efficace di mettersi in luce. nuto tutte le sue promesse. Il numero di parteci- Imola per il GP di San Mari- Sabato dunque il «nerbo» del- Formula ALFA panti è cresciuto (grazie soprattutto a una ma- no, la Formula 3 si ripresenta le iscrizioni è dato dagli stessi rea di tedeschi) e il livello qualitativo medio del- al Gran Premio d'Italia a piloti e squadre protagonisti la serie è decisamente in aumento. Ne risultano Monza a disputare una gara della serie tricolore, con qual- vernice a Monza gare tirate e combattute, pur se i pretendenti «di contorno» che avrà tutte le che interessante inserimento potenziali al successo sono pochi e sempre i caratteristiche di un «mini come quello dei milanesi An- soliti. GP» come è ormai tradizione dreella ed Ermanno Albereto, MONZA - Come sempre, u- a Montecarlo. o del bresciano Lanzetti che ri- no dei punti di ritrovo degli Sul piano tecnico, le poche modifiche apportate La gara, non valida per i punti cordiamo come una sicura appassionati presenti nel dalla Renault questo inverno hanno permesso del Campionato italiano, è pe- promessa della F. Fiat un paio week-end monzese sarà il pa- di guadagnare qualcosa in prestazioni (siamo rò particolarmente ambita se è d'anni fa. Da segnalare la pre- diglione delle vetture sportive, sui 250 cavalli, una cifra di tutto rispetto) e so- vero che i team, inizialmente senza anche di tre invitati stra- che sorge nel prato fra la parte prattutto di semplificare certe parti - come un po' freddini, alla fine han- nieri, l'austriaco Binder (che è retrostante i box ed il rettifilo l'impianto elettronico - che lo scorso anno ave- no fatto di tutto per inserire le ormai abituale ospite delle ga- verso la Parabolica. vano dato grattacapi a tutti. La macchina co- proprie vetture nell'elenco dei re in Italia) ed i francesi Alesi e In mezzo alle solite auto da munque è rimasta sostanzialmente la stessa, a 30 invitati comunicato dal- Bellefroid, protagonisti del corsa e da granturismo espo- detta dei piloti, ormai abituati al suo comporta- l'Asso F.3 ai dirigenti dell'au- Campionato transalpino, evi- ste, il «clou» sarà rappresenta- mento assai particolare, che invece sorprende todromo. I 30 iscritti sono de- dentemente ansiosi di fare pa- to dalla nuova monoposto di puntualmente tutti coloro - ospiti d'onore o stinati a ridursi a 28 dopo le ragoni fra la qualità media che Formula Alfa (il cui disegno a- giovani premiati - che occasionalmente si ci- prove di qualificazione. Dopo incontrano a casa loro e quella vete visto sul n. 32 di ROM- mentano nella Coppa. In coro affermano che una efficace copertura televisi- - altissima, come detto - che BO). La nuova vettura, che di- «l'Alpine è potente, ha un ottimo motore ma va delle gare tricolori, la F.3 esiste nel Campionato italia- sputerà il Campionato italiano che per il resto, freni, sospensioni, ecc, non si italiana sarà a Monza, insom- no. '87 in sostituzione della F. Fiat tratta di una macchina da corsa vera», il che la ma, per quel «bagno di pub- Abarth, sarà probabilmente rende bizzosa e delicata da pilotare, cosa che blico» che solo la grande folla presentata ufficialmente alla avevamo avuto modo di constatare anche noi dei Gran Premi può garantire, sabato, stampa il giovedì in modo sta- nel corso di una breve prova sul vecchio anche di sabato: una passerella ore 15,15 tico, e compirà qualche giro di Nùrburgring (v. biRombo n. 14). che a volte vale ben di più dei posta negli intervalli delle pro- punti, specie per coloro che 21 giri La stagione 1986 è caratterizzata da uno strano sono rimasti tagliati fuori dalla ve. fenomeno che colpisce tutti i protagonisti, e lotta per il titolo e che trovano pari a 122 km cioè la totale imprevedibilità della competitivita

Scena tipica di Trofeo di Marca in una qua/siasi Ecco il leader provvisorio dell'Europa Cup, chicane: qui i protagonisti dell'Europa Cup sono il tedesco Schuetz, destreggiarsi fra i ad /mola, alla chicane delle Acque Minerali, guard-rdil di Monaco, dove ha dominato vincendo ed è proprio Wolfgang Schuetz che prende la scorciatoia, entrambe le manche. Schuetz hd vinto portando con sé un pò ' di vecchi pneumatici... altre due volte, al Norisrìng e ad Hockenheim

ROMBO 31 4 RENAULT I «misteri» dunque non mancano, ma per ora tedesco, sembra partire favorito. Oltre al van- tutto si è svolto senza scandali pubblici e molto taggio di 11 punti, è più regolare nelle sue pre- probabilmente senza «illeciti» (tanto per usare stazioni e dispone di una macchina velocissima, delle vetture. Capita a tutti, insomma, di anda- un termine di moda) determinanti, anche se nel col miglior motore visto in giro sinora. La situa- re come missili in una determinata gara - ma- paddpck sospetti e pettegolezzi sono all'ordine zione di Massimo Sigala sembra più delicata gari senza sapere nemmeno il perché - e di ri- del giorno, come peraltro si addice a ogni trofeo ma in realtà le sue chance sono quasi identiche trovarsi quasi fermi all'appuntamento successi- di marca che si rispetti. a quelle del tedesco. Il simpatico pilota milane- vo. Non mancano gli esempi: Sigala, dopo la Sul piano sportivo, lo abbiamo già detto, la lot- se insegue da anni questo alloro e sa che difficil- prima vittoria a Spa. ha passato tre gare a ten- ta sembra essersi ridotta a un duello fra Schuetz mente avrà un'occasione come questa, con tut- tare di capire perché la macchina non era più la e Sigala. Un rilancio di Gouhier nella corsa al ta la squadra a lavorare per lui. stessa. Peggio è andata per Joèl Gouhier che titolo sembra difficile anche se non impossibile, Il team Gaggia-Ducados di Luigi De Franceschi soltanto a Brands Hatch era finalmente riuscito mentre Heinz Becker (il più regolare degli out- ha provato da tempo la sua competenza e la ad avere una macchina perfetta, stravincendo sider, insieme a Patrick Gonin) e Oscar Larrau- sua professionalità. Quest'anno, con quattro facilmente, e il week end successivo, a Hocken- ri hanno l'ordine tassativo di lavorare soltanto macchine da preparare e quattro galli nel pol- heim. ha esaurito la scorta di motori, rompen- per i loro rispettivi capitani. Sulla carta, laio, il compito è particolarmente difficile ma il doli uno dopo l'altro. Schuetz, il grezzo ma veloce ed esperto pilota buon Luigi, ben assecondato da Duilio Truffo

Sui sopra, ancora a ormai riconvertito al ruolo di direttore sportivo, Monaco ecco sta dimostrando ottimi doti di timoniere. Certo Joel Gouhier RENAULT Sigala. anche quando vince, ha sempre qualco- .Co sa da brontolare (e chi lo conosce bene sa che è sfilare via EUROPA CUP » mentre dietro o 1 _o «buon segno»), Oscar Larrauri, collaudatore uf- 1986 75 ficiale del team, non è stato sempre felice nelle

di lui Heger I Hocken . Norisrin g Monac o ed I ha appena demolito s scelte tecniche (forse per quel fenomeno d'im- la sua Alpine Vó i. Wolfgang Schuetz (D) - 15 12 16 8 15 13 79 prevedibilità di cui abbiamo parlato prima), non sembra aver ap- contro il 2. Massimo Sigala (I) 12 10 15 - 10 6 15 68 robusto rail. prezzato del tutto la politica di squadra e il do- A destra, 3. Joél Gouhier (F) 8 12 - 10 16 5 - SI ver cedere a Sigala la sua vettura dopo due ga- Massimo Sigala 4. Heinz Becker (D) 10 8 i 12 3 A 5 42 re, e Jesùs Pareja si sente un po' trascurato, ma gira alla Bouree, 5. Oscar Larrauri (RA) 15 3 6 5 - 12 - 41 il team funziona, è unito e l'atmosfera è addirit- a Spa, mentre 6. Patrick Gonin (F) 2 5 8 4 4 - 6 29 tura familiare. all'esterno 7. G. Brancatelli (I) 7 / 5 8 - - - 27 A decidere il titolo saranno più che altro i possi- Roberto Passeri 8. Altfrid Heger (D) 5 - 11 - - - 10 26 bili passi falsi, e forse anche gli scarti (da Mon- ha appena concluso 9. Franz Fuchs (D) 3 - 2 3 - 10 - 18 za, Schuetz e Sigala dovranno cominciare a il suo testa-coda. 10. Mario Ketterer (D) - 4 - 2 5 4 - 15 scartare e l'italiano può sperare di graffiare due Ma siamo in prova, - Peter Obernctorfer (D) 4 - - - - 8 3 15 punti supplementari al rivale). Monza. la pista ed in gara 12. F. de Lesseps (F) - 2 4 6 1 1 - 14 di casa di Sigala, dovrebbe essere favorevole al Sigala vincerà - Patrick Trucco (F) - - - - 6 - 8 14 velocissimo Schuetz, ma non scordiamo che Si- e ia giovane 14. Frank Jelinski (D) - - - - 12 - - 12 gala va più forte quando è sotto pressione, recluta arriverà 15. Roberto Passeri (I) ------4 4 Zandvoort è la pista portafortuna del milanese ottimamente 7. - Jacaues Isler (CH) 1 - 1 - - 2 - 4 e poi ci sono Le Mans e la finalissima al Jara- 17. Jòrg Van Ommen (D) - - - - - 3 - 3 ma, due piste sulle quali l'Europa Cup non ha 18. Jesus Pareja (E) - - - - 2 - - 2 mai corso e dove tutto è da vedere. domenica, - M, Bleekemolen (NL) ------2 2 Una volata, dunque, che si preannuncia emo- zionante, ma soprattutto divertente, come è 20. Knut Jaeger (D) - 1 - - - - - 1 ore 11,45 sempre stato questo campionato. 16 giri - Lothar Moench (D) - - - 1 - - - 1 pari a 93 km - Francis Maillet (F) ------1 1 Alfredo Filippone

32 ROMBO Con gli occhi di ieri ai G.P>. di oggi

MARIA TERESA DE FILIPPIS Maria Teresa de Filippis con uno dei 'grandi* del passato, l'inglese Stirling Moss, davanti ad una monoposto Mercedes vi racconta l'estate ante- guerra

Ed eccomi qui a scrivere qualcosa sugli ultimi Grand Prix ai quali ho assistito. Quattro gare, quattro lin- gue, quattro nazioni: Francia, In- ghilterra, Germania ed Ungheria: un minimo comune denominatore che è la passione per le auto da cor- sa ed un massimo comune denomi- natore che è il gran .... kasino (di- rebbe Lauda), che li accomuna. Rumore assordante, macchine non esplosive ma che esplodono, turbi- ne che durano come... certe rose «l'espace d'un matin», solo che la loro esistenza è ancora meno di un mattino: è la durata di pochi giri di pista. Rido dentro di me pensando al segno rosso sul contagiri delle mie macchine da corsa che segnava il fatidico... passo estremo, dopo di che la lancetta ferma sui veri... fuori giri impediva una benché minima giustificazione, ed erano guai! Anzi erano soldi da sborsare per rifare il motore. Ma torniamo ai giorni no- stri. UÀ! A Le Castellet davvero vedi tutta la che viene da un paese dove tutti so- pista, sempre che riesca a salvarti no scandalosamente carini. Co- dalle innumerevoli macchine di ser- munque è proprio simpatico il Fer- Dal Fernandel vizio che ti piombano addosso si- nandel della Ferrari. Forse sempre lenziosamente rischiando di farti un po' precipitoso nei rientri ai box venire un accidente. La cronaca e in qualche altra manovra di con- delle corse l'avrete letta in mille sal- torno, ma decisamente disarmante se e da tutti i punti dì vista. Io mi con quella sua aria di ragazzine ferrarista limito a guardarmi intorno, uno cresciuto troppo in fretta. Oh! Fi- sguardo agli aspetti umani e molto nalmente un vecchio volto co- poco ai contagiri, che poi in realtà nosciuto: è Jenkinson il famoso non esistono quasi più. Ecco li, tut- giornalista inglese, cqequiper mira- ta la équipe Zakspeed in posa per colosamente sopravvissuto ad una al masochismo fare l'ultima foto ricordo prima del- vittoriosa Mille Miglia con Stirling la fine della sponsorizzazione «fu- Moss. È lo stesso, solo con la barba maria» West. Ora sulle macchine molto più lunga per coprire la pan- troneggia una non meglio identifi- cetta incipiente. cata East. Ecco lì l'auto di Senna Non dico prominente perché Jen- consumi tutta nera tipo lauto (è la bara in kinson mi è terribilmente simpatico napoletano) con fregi d'oro di lusso e lo grazio. per le famiglie benestanti. Anche le Guardo divertita la corsa della For- scarpette danno l'ultimo colpo di mula Ford, una nell'altra come dei Guardati, sorrident... onissimo classe al funereo insieme. Continuo kamikaze. Nessuna remora, nessun Johansson, da Piccinini che ti a girare nei box infocati da un sole problema di giochi di consumo, batte amichevolmente la mano sulla spalla... impietoso. Ricacciando indietro il boost o altro. Via dentro, come se desiderio di un tuffo a mare sulla niente fosse! Divertenti, spericolati. Fotocolor PHOTO 4

Quel pinguino-microfono vicina Còte d'Azur, proseguo il mio certo non molto veloci ma al mas- del telecronista brasiliano giro esplorativo. Ecco lì Rosberg simo delle possibilità delle vetture che fa tanto gelato che avevo lasciato lo scorso anno in ogni curva. Sembrava di essere baffuto e giallo canarino, ora lo ri- tornati ai bei tempi della 750 Sport. trovo sempre baffuto ma rosso C'è un gran caldo. Sono in giro sul- Marlboro (ma ancora per poco). la pista e presa da un raptus per Guardo Johannson e mi dico ma- l'arsura chiedo a mio marito: ma lignamente tra me e me che se il dove ha preso il gelato quello lì? Ed poverino guidasse con i denti gua- era il microfono a forma di pingui- dagnerebbe qualche posizione di si- no al cioccolato di un telecronista curo sulla griglia di partenza. E dire brasiliano...

34 ROMBO Quasi un *pìeno* di «onc/en« piloti a Brands Hatch: con la vicepresidente-segretaria del Club, Maria Teresa de Filippis John Surtees e il presidente de Graffenried con Jack Brabham

temperature di solito più miti. La domenica mattina già alle nove una fila di decine di chilometri per arri- vare al circuito. Dopo aver esibito pass FOCA, pass auto, bracciale ex pilota con foto, la diapositiva degli abbracci Ecclestpne-pilotino, tipo la storica stretta di mano Hitler-Mus- solini per l'Asse Roma-Berlino, mi sono dovuta arrendere e sono tor- nata indietro a guardare la corsa al- la televisione per la gioia di Poltro- nieri. Ormai l'incubo della folla per arrivare ai circuiti senza elicottero, o aereo personale non è certo da sottovalutare.

c'è sempre vigile San Gennaro che li aiuta. Dopo vari tentativi eccomi A HOCKENHEIM venerdì sul circuito. Per prima cosa devo annotare l'arrivo (commoven- te) di Williams ai box, per la prima volta dopo il suo incidente. Un uo- La fontana mo estremamente coraggioso, con un sorriso che cerca di mascherare la gran tristezza dei suoi occhi. È anti jella attorniato da tutto il etneo della F. 1. Gente normalmente disincantata, ora sinceramente commossa. E lui, A Hockenheim invece la teutonica Williams, è qui per vedere correre e perfezione organizzativa ti fa arri- vincere la sua vettura, e ci riesce. vare dappertutto se sei munito di Piquet e Frank Williams Mai vittoria mi sembra giunta più a pass particolari, altrimenti sono chi- nel giorno della affettuosa proposito di questa. Mi allontano lometri da fare a piedi per arrivare testimonianza di Brands Hatch con un senso di ribellione da Wil- ai paddock. Ai box osservo i musi per lo sfortunato costruttore liams, per la mia difficoltà di accet- delle scocche delle vetture tutte im- tare certe situazioni tragiche della punturate tipo borsa Cucci, il via vita. Perché queste cose devono vai dei meccanici, tutti super abbi- succedere? E torno ad ironizzare su gliati e super efficienti. Un calei- quello che mi circonda. Guardo il doscopio di colori dove Benetton la gruppo dei giovani leoni: de Graf- vince da padrone per essere riuscito fenried, Surtees, Brabham, Stewart sullo spazio minimo di un essere u- A BRANDS HATCH burro salato da usare anche per il e Moss. Stirling sfoggia per il suo mano a far convergere tutti i colori breakfast insieme alle marmellate, a pass FOCA una catena, che sta tra dell'arcobaleno. Incontro Albereto, quello più allucinante della sinistra quelle antiscippo dei motorini a lo abbraccio e gli dico in fretta che (che questa volta non ha niente a quelle che ballonzolano sul petto sono stanca di fare il tifo per lui se Commozione che vedere con Natta e compagni) dei sommeliers nei restaurants alla non arriva ad una conclusione di ma è il sistema intramontabile della moda. C'è in giro un'umanità stra- classifica. Il poverino mi sembra de- per viabilità inglese*Per trovare la pista namente abbigliata che però mi cisamente bisognoso di quella pro- di Brands Hatch, tra le varie motor- consente un immediato identikit cedura anti jella alla quale Ornar ways in dotazione ai sudditi di Sua sulla nazionalità dei presenti. Si va Orsi mi sottoponeva a Modena. C'è Williams Maestà, ho dovuto faticare non po- dalle camicie stile St. Tropez in a- un posto vicino alla città dove, se co. Mi sono resa conto che i boy- gosto degli inglesi, ai piumoni anti- ricordo bene, si poteva... annegare Ed ora sono in Inghilterra, dove scout hanno indubbiamente un gelo di St. Moritz a Natale per gli la sfortuna in una fontana o qual- passo dall'incubo dell'onnipresente gran senso di orientamento o che spettatori venuti qui da paesi con cosa del genere. E io di sfortuna ai

ROMBO 35 ANTI-JELLA commento agli avvenimenti delle prove e via via alla partenza. E do- miei tempi ne ho avuta tanta, ma po uno speranzoso tifo per Michele quando sorpassavo i limiti ero Alboreto, ottimo quinto, un susse- trascinata li per gli scongiuri del ca- guirsi di suspense per colui che si so. Mi spostavo verso il nuovo van alternava alla guida della corsa, e della FOCA, due piani con lift e poi il finale al contagocce. Con il tutto quanto la moderna tecnica af- dondolio finale laterale sussultorio e fiancata alla grande disponibilità di ondulatorio per il pescaggio della mezzi può offrire. Mi domando so- benzina rimasta, con il pilota fuori lo come riusciranno a farlo entrare dai gangheri (foto sotto) l'exploit da negli angusti paddock di Zeltweg, Davide e Golia del povero min- almeno che Ecclestone, con la sua gherlino Prosi che riusciva a spinge- efficiente mente organizzativa, re solo per un po' la sua vettura e riesca ad avere la meglio sulla teo- poi tutti insieme genuflessi davanti ria dell'impenetrabilità dei corpi. Il agli onnipossenti registi di questa solito via vai di giornalisti di tutte le masochista messa in scena. Dove nazionalità. Un sorriso britannico, sono gli appassionanti duelli degli un saluto tedesco, un bacio france- ultimi giri, il tifo della folla entusia- se, un abbraccio italiano ed eccomi sta delle vere corse di F. 1? Perché si alla tenda del AvD dove sono rice- vuole distruggere uno sport così af- vuta con la solita deliziosa simpatia fascinante? Credo che nessuno di da Paul Metternich e Huschke von noi sappia trovare la giusta risposta. Hanstein che come presidente e vi- Si può solo scuotere la testa e dire: è cepresidente dell'Automobile Club incredibile. tedesco sono li a fare gli onori di Maria Teresa de Filippis casa. Un assaggio, una tartina, un

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timi

Non esiste ora solo l'albero del Tenére per i grandi traversatori del deserto africano, ma anche in F.1 a Budapest questo stilizzato fusto di metallo a tre tubi tricolori incrociati, che uno scultore locale ha voluto offrire come simbolo del bell'autodromo dell'Est. La Ferrari di Alboreto vien bene a completare il quadretto da esemplare cartolina turistica.

36 ROMBO ravamo molti ex piloti del Club des Anciens Pilotes de Grand Prixa In Ungheria ritorno agli anni «eroici» Budapest per vedere il primo G.P. di Ungheria di F. 1. Il Principe E Mettermeli, Huschke von Hanstein, Toulo de Graffenried, Jack senza... elicotteri in servizio speciale Brabham, Jackie Stewart, Clay Regazzoni, Stirling Moss, Herrmann Lang, Reine Wisell, David Piper, Cesare Perdisa, , Elisabeth Junek (di lei leggerete a parte) e la sottoscritta. Io che dell'Ungheria conoscevo solo il tango tzigano e il gulasch sono rimasta sorpresa della bellezza dì Budapest. Già varcando la frontiera ho potuto notare il grande interesse per questa corsa, il cordiale senso di ospitalità per chi era venuto ad assi- stervi e un palese soddisfatto senso di orgoglio per questa affluenza di tifosi. Sulla strada macchine che ricordano i modelli degli anni Cinquanta: IFA, Maligna rivincita Wartburg, Trabant, Skoda, Moskowitsch e varie diramazioni FIAT. Velo- cità 80 sulle strade e 100 sulle autostrade. Ma mi è sembrato di notare che solo gli stranieri, per la prima volta oltre cortina, rispettino questi limiti di velocità. Persine un TIR ungherese ci ha sorpassato metaforicamente sghignazzando. Comunque la mia impressione è stata che i limiti di veloci- sui campioni tà siano imposti non per questioni di sicurezza o ecologiche, ma per preser- vare queste macchine dalla disintegrazione. Sul circuito grande affluenza di pubblico già da venerdì. Sabato ho voluto provare il tracciato. Uno scatenato capelluto dello staff organizzativo mi ha fatto fare un giro della pista talmente a velocità sostenuta che tra la i tornati prigionieri paura e il mal di stomaco ho visto meno di quanto avrei voluto. Questo signore con bandiera verde e sirena rompitimpano a tutto volume, dopo aver preso con grande stridìo di gomme tutti i cordoli della pista da sinistra a destra e viceversa e dopo aver rasato l'erba a mò di falciatrice elettrica ha riportato quello che restava di me ai box. del traffico Dopo le prove, nel ritornare in città, ho intravisto sulla mia destra Rosberg

Una tantum rìeccoli -terrigni' le grandi alla guida di una Mercedes 560 SEC, imbottigliato nel traffico cittadino. vedettes della F. 1, non più sfrecciare alti Devo dire che malignamente ho provato un certo senso di rivincita nel e rapidi con gli elicotteri degli sponsor nei vedere che senza elicotteri a disposizione (dovuta al diverso costume di vita deli dei G.P. prima e dopo la corsa, ma comuni mortali ungherese) anche i piloti attuali erano costretti a sopportare per una volta affatticati nelle lunghe code di accesso quello che noi abbiamo sopportato per tutti gli anni di corsa. Un grande al circuito. Siamo a Budapest (da sinistra a destra, successo di pubblico domenica, molti venuti anche dall'estero non so se sopra e sotto) guardate l'aria afflitta, sconsolata, spinti più dalla curiosità di vedere questo circuito costruito a tempo di annoiata di Prost, alle spalle semidistesi record, o per la novità di assistere al primo G.P. di un paese dell'Est. Senna e Berger, poi Mansell, un addormentato Della corsa tutti avrete visto e letto. Io confesso che domenica, dopo una Fabi e Streiff, senza telecamera rapida puntata ai box, ho dovuto arrendermi al gran caldo e, come il conte di consolazione ugolino al quale più che il dolor potè il digiuno, ho rinunciato allo show

ROMBO 37 // duello che ha esaltato gli ungheresi, tra i due brasiliani Nelson Piquet Fotocolor e Ayrton Senna, HUSCHECK i quali hanno fatto il vuoto alle loro spalle

Grazie, lettori di ROMBO // vecchio pilota Mercedes anni 30, Herrmann Lang, DENIM'86 ha tentato (invano) di fare un giro con una storica F. 1 SEMPRE SU WILLIAMS. Mercedes -squalo d'argento- In formula I quest'an- no c'è profumo di sfida. Nelson Piquete Nigel Mansell, piloti del team Denim, corrono per vin- cere. Sulle piste di tutto il mondo dove c'è sfida, dove c'è competizione, c'è Denim.

Grazie, lettori di ROMBO DENIM Per l'uomo che non deve chiedere. Mai.

MALIGNA RIVINCITA dei box e mi sono rifugiata sotto un albero sul circuito e da li mi sono vista tutta la corsa da sola, senza poterla commentare con nessuno, visto che la mia conoscenza dell'ungherese, di cui avrei potuto dar sfoggio parlando con i commissari di percorso, si limita alla sola parola «gòssònom», cioè grazie. Devo dire che ho scelto senza saperlo un posto interessante oltre che fresco. È li che ha sbattuto Patrese con la relativa sceneggiata per il recupero della vettura. Il tutto è andato a finir bene secondo me, solo per il solito San Gennaro che da su vede e provvede. Ho avuto veramente paura che succe- desse qualcosa di irreparabile in quella uscita di curva dove i piloti non potevano certo troppo correggere la traiettoria. Bravissimi Piquet e Senna, il duo brasiliano automobilistico di gran successo. Piquet ormai sembra deciso a riguadagnare i punti persi all'inizio della stagione. Dopo la corsa il pauroso esodo di quasi 200,000 persone e di tutto il circo che gravita intorno alla F. 1 , compresi i piloti. Questa volta eravamo davve- ro tutti imbottigliati insieme. Davanti a me intravedevo la macchina della RAI con Poltronieri e Zermiani, Prosi, Johannson al quale il quarto posto ottenuto in corsa rendeva l'attesa meno snervante. In un'altra macchina seguiva Piccinini poi il team vincente dei gialli itterici motoristi della Hon- da. Gli unici a salvarsi a quanto ne so io, sono stati Rosberg che è partito subito dopo il suo ritiro e la macchina dei VIP Balestre-Ecclestone con dietro Lauda che, a tempo di record appena finita la gara, scortati da ben 20 poliziotti ungheresi in motocicletta, si sono catapultati verso l'aeroporto. Spettacolo riuscito sotto tutti i punti di vista. Divertente anche l'esibizione di sabato e domenica del non certo sottopeso Herrmann Lang che ha girato con una Mercedes F. 1 che purtroppo non è riuscita a fare neanche un giro sfoggiando tutti cilindri a sua disposizione o almeno così mi è sembrato. Neubauer deve essersi rigirato nella tomba. m.t. de f. n Italia prima della mia partenza per Buda- pest ho ricevuto una telefonata da Praga. 58 anni fa Madame JUNEK dava filo da I Era Elisabeth Junek, bravissima pilota degli anni Venti, che mi preannunciava il suo arrivo torcere ai piloti uomini in Targa Florio: in Ungheria per il G.P.. E a Budapest la Junek è arrivata da me in albergo accompagnata da due giovani piloti della squadra rally Skoda. Su- al G.P. UNGHERIA si è ubriacata di F. 1 bito si è catapultata su un'ignara signorina di poco più di vent'anni alta 1,80, abbracciandola al grido di «Marie Thèrese, comment va tu?». La povera ignara turista ha dovuto faticare non poco per togliersi di dosso le mani di questa sconcertante vecchietta (che non vede molto bene) finché non sono riuscita a far capire a Elisabeth che ero io Maria Teresa. Qualche ventina di centimetri in meno e qualche qua- Con la... Pettini rantina di anni in più. E da lì è incominciata la mia ...tre giorni con la Junek. Elisabeth Junek, 86 anni, che ha molto di Edith Piaf, tutta un fascio di nervi, una gran personalità, una parlantina ininterrotta che non da tempo all'interlocutore di piazzare una ben- ché minima parola, si muove alla Pettini, tutta delle corse velocità a scatti come i pupazzetti caricati a molla. Non sembra accusare caldo, freddo, spettosi degli addetti ai lavori che sbirciavano di Siracusa io, al mio esordio in F. 1 e prima stanchezza, solo le gote sempre un po' troppo increduli il suo pass FOCA. donna al mondo a correre in questa formula, colorite. Ho faticato non poco a tenerla ferma L'ho portata su nel van di Bernie Ecclestone arrivai quinta con la mia Maserati 250 F. in un posto; unico sistema per tenerla un po' dove lei, con un'ottima birra davanti ha tenuto La Junek, che è stata Presidente dell'Autoklub tranquilla, farla parlare della Targa Florio che è banco per un buon quarto d'ora. Bernie ha ac- Femminile Cecoslovacco ha incominciato a stato il suo cavallo di battaglia. Ho dovuto bar- colto con simpatico entusiasmo questa piccola correre nel '24, unica sua gara dell'anno, vin- camenarmi tra le ruote dei vari teams che le vispa donnina di 86 anni che 58 anni fa diede cendo la categoria turismo nella corsa in salita rotolavano vicino, i meccanici che non capiva- del filo da torcere ai piloti di allora classifi- di Plsen in Cecoslovacchia. Negli anni '25-'27 no cosa ci facesse questa vecchietta tipo arseni- candosi al 5. posto dopo essere stata in testa al colleziona, sempre in gare in salita, 10 vittorie co e vecchi merletti, con una paglia imprestata- secondo giro e seconda per altri tre giri nella nella sua classe della categoria turismo e sport le da me in bilico sulla testa per proteggerla dal Targa Florio del '28. A questo proposito devo in corse disputate nel suo paese. Tra queste ci sole, che volteggiava con fare semimilitaresco sottolineare una coincidenza simbolica. Esatta- sono anche tre primi assoluti. A Monthlery vin- tra un van e l'altro, incurante degli sguardi so- mente 30 anni dopo, sempre in Sicilia, al G.P. ce nel '27 la Coupé des Dames. Pensate, già

Maria Teresa de Filippis con Madame Junek al G.P. Budapest. Bernie Ecclestone non ha mancato di fare gli onori di casa alla grande guidatrìce degli anni '20. Il «padrino è molto sensibile alla presenza dei campioni di ieri ai G.P. di oggi. E la vispa signora Elisabeth Junek ha conquistato il paddock ungherese.

40 ROMBO allora le donne gareggiavano con vetture non L'ultimo atto di certo molto veloci ma sicuramente difficili da questo flash- guidare, vuoi per il cambio esterno durissimo e back sul non naturalmente sincronizzato, vuoi per la te- mondiale '86. nuta di strada davvero relativa. che ha Partendo dalla mia esperienza fatta sulla mia condotto monoposto, macchina da quasi 300 all'ora, no- all'anello sempre ve quintali di peso, cambio in mezzo alle gam- decisivo di be e acceleratore nel mezzo e freno a destra, mi Manza, si rendo conto che non deve essere stato per nien- conclude con le te facile tenere a bada quelle vetture da parte di immagini esponenti del sesso debole che a quell'epoca do- d'Austria. Dal veva essere di regola più debole di quello del muretto di periodo più evoluto dei miei anni Cinquanta. Zeltweg Il marito della Junek, Vincent, ricchissimo ban- segnalano a chiere dell'epoca sembra comprasse una o due Prost che i suoi Bugatti all'anno facendone guidare una alla tre diretti rivali, moglie. Nelle classifiche delle gare in salita vi Mansell, Piquet e figurava quasi sempre il nome Junek; difatti il Senna, sono marito di Elisabeth è stato campione della •OUt". montagna in Cecoslovacchia per svariati anni. Non ha mai gareggiato all'estero, lo ha fatto una sola volta al Nurburgring nel 1928 in cop- pia con la moglie ma su quella pista era già in agguato per lui la morte. Ed è in quell'occasio- ne che la Junek si è ritirata dalle corse. Tutte queste notizie le ho avute da Elisabeth, che co- me me è socia del Club International des An- ciens Pilotes, tra una prova e l'altra, tra un pranzo ufficiale sul battello sul Danubio e un altro terribilmente ufficiale, offerto dal Presi- Per il francese, dente dell'Automobile Club Ungherese. Ci sia- con un giro mo scambiate in questi tre giorni impressioni, di vantaggio, illazioni, ricordi del passato. Lei euforica, io c'è il podio con piacevolmente sorpresa di trovarmi con una * i fornati sorridenti donna-pilota che, come me, ha un gran senso ferrarìsti, dell'umorismo e una gran passione per lo sport Alboreto automobilistico. e Johansson.

E, preludio per Manza, possono tornare a garrire di consolazione le bandiere della Ferrari

Fotocolors DERBV

ROMBO 41 1 — ••« C1 O Ej i rs.s-.*8 r -^o i o , S.^* i-ii T^ r=—' _ ~ s* » e* ! - o 3 o.g-^-o-3-S'^" =?s o e " "'31; 0s • j cs ,w "; • « o, * —. rr c ^-C ni. ° C^ ^ °- ' r1^ ° S S.3 -• ; -9 a S Sa. i 3 o S S9. n ! SS°.3ff5:g|£g.S3o|^; ili r^rsp*i:r«irsf • -^-fo ^--w^ (-o '•"rì ° r- S 3 ""^3 ^ ---O-^"p3 " "" -O O. «• ;8.§ssis&: ll!|4s^!o|| ^C 3.g » SS P < D---* r* j P ' 63 C f5 Kl •—' 7^ al Lo o es.» s2-s e-o i ali 11! I B 'S° sS S-^ n -3' i o vi.x f° o1--;:'- o ^ I/) w £ ;g1'l:?-83.?'; fVs.UH' "5 ^ P* -n C3.H n -f ' W.F-1 cv

Esaminiamo le ragioni per cui laF.l è caduta così in basso.... Tecnica bassotta Prima di entrare nel vivo della trattazione è necessaria una precisazione: perché abbassare le vetture e proporre forme inusuali, mai viste sin ora nella massima categoria? La risposta, apparentemente, potrebbe essere im- mediata. Basterebbe dire: «per avere un baricentro più basso....», ed il gioco sarebbe fatto. Ma non avremmo chiarito più di tanto il concetto. Bisogna infatti tornare indietro di qualche anno, prima delle wing car. per com- prendere la riscoperta del baricentro più basso possibile. All'epoca della Ferrari 312 T, mondiale con Lauda nel 1975, i costruttori già perseguivano questo intento al fine di ottenere una migliore aerodinamica e, mediante la concentrazione delle masse verso il basso, si cercava di ottimizzare il com- portamento dinamico del mezzo. Particolarmente valido in quest'ottica risultava il motore boxer, cioè a cilindri contrapposti che consentiva un buon equilibrio, soprattutto se paragonato a quello delle monoposto spinte da propulsori con bancate a V. Con la scoperta dell'effetto-suolo e dei vantaggi derivanti dalla profilatura laterale dei pontoni, la ricerca di un baricentro basso decade, sacrificata nella necessità di trovare spazio laterale ai condotti venturi. Ma la sua validità concettuale rimaneva, e sarebbe stata rispolverata non appena le circostanze lo avessero consentito. Infatti, sparite le minigonne, il presupposto tecnico in questione è tornato in ague anche se con tre anni di ritardo. A cosa si deve dunque il tardivo repechage del baricentro basso? Data per scontata la sua validità, i progettisti non lo hanno rispolverato che nel 1986 per esigenze che potremmo definire di accessoristica e di carattere motoristico. Esclusa la possibilità di costruire un propulsore boxer turbo (almeno per il momento, ma non si sa mai) c'erano da risolvere problemi legati allo smaltimento del calore ed alla disposizione dell'accessoristica, che hanno impedito la nascita di monoposto «sogliola», o per lo meno piatte, sin dal 1983, anno di ritorno del fondo piatto. Nel 1986 le portabandiera di questa nuova pagina tecnica della Formula 1. come detto, sono state la Brabham BT 55 e la Williams FW 11, vetture agli antipodi come prestazioni, ma innovative per forme e Contenuti.

BRABHAM BT 55

Solo la mente di un progettista po- te componenti, a partire dal moto- liedrico come Gordon Murray po- re, potente ma poco affidabile, per teva partorire una creatura come la continuare col telaio, non rigido a Brabham BT 55, perché solo il ge- sufficienza, continuando con aero- nio si può permettere certe «divaga- dinamica e distribuzione dei pesi. zioni» tecniche, sconosciute alla Per raddrizzare le sorti di una sta- maggior parte dei colleghi. E quindi gione naia male si è anche interve- solo l'ingegnere sudafricano, come nuti drasticamente su queste voci, già accadde per il leggendario Colin ma tutte le migliorie apportate non Chapman, può alternare vetture hanno sortito gli effetti sperati. vincenti ad altre disastrose. Nel ca- Segno che le vere responsabilità so della BT 55 il termine «disastro- non andavano imputate al singolo sa» è senza dubbio eccessivo, bi- elemento, ma in una certa misura a sogna però riconoscere che la mac- tutte le componenti insieme. china di Ecclestone è stata la gran- Partiamo dall'aerodinamica, ad e- de delusione dell'annata passando sempio. La BT 55. grazie ad una in meno di un mese dal ruolo di sezione frontale ribassata, doveva mattatrice a quello di vettura obso- risultare veloce in rettilineo e nei leta. tratti curvilinei, anche se tutti la da- Per giustificare la defaillance del mezzo sono state tirate in ballo tan- bro

Sotto, nei circuiti lenti la Brabham BJ 55 ha adottato anche dei deviatori di flusso dietro alle ruote anteriori, e tromboncini di aspirazione più lunghi al motore. A destra, la BT 55 in dettaglio: nella versione più recente, l'intercooler del turbo è stato piazzato verticale, a ventaglio.

44 ROMBO •12 BRABHAM l'anomala posizione del propulsore hanno esaltato certi difetti congeniti vano vincente sui percorsi da oltre del compatto 4 cilindri che, neppu- 200 all'ora di media. Invece, ad re nella versione base montata su eccezione degli exploit austriaci, la Benetton e Arrows, ha proprio bril- creatura di Murray non è quasi mai lato. A complicare ulteriormente le risultata la più rapida del lotto, pa- cose, nel caso della Brabham BT lesando anzi carenze in tenuta di 55, si sono messi anche i bassi pon- strada e stabilità. Interrogati sul per- toni laterali che hanno creato più di ché di un comportamento anomalo un problema nel raffreddamento di questo tipo alcuni progettisti del- delle superfici radianti e del vano la concorrenza hanno detto che, a motore; tanto che la splendida car- loro parere, le carenze della Bra- rozzeria di inizio anno è stata am- bham sono dovute principalmente piamente rimaneggiata fin dalla pri- alla configurazione aerodinamica ma uscita in prova, con una del retrotreno. Fino all'altezza del crescente apertura di bocche di sfo- cofano motore la BT 55 sarebbe go e prese d'aria supplementari. OK, ma poi risulterebbe inspiegabi- Infine la trasmissione, che non ha le il disegno della parte terminale certamente agevolato il lavoro di dei pontoni. Murray avrebbe cioè tecnici e piloti. Il cambio trasversale restremato troppo poco la «soglio- progettato dalla Weissmann dopo i la» che, priva di una adeguata de- primi test è stato profondamente portazione sull'asse motore, risulte- modificato, raggiungendo un accet- rebbe instabile e conseguentemente tabile grado di affidabilità solamen- poco veloce. Altra voce deficitaria te dopo alcuni Gran Premi. Mal- nel bilancio '86 è rappresentata dal grado tutte queste carenze la Bra- telaio. La struttura monoscocca, bham BT 55 ha comunque dato il come ha tristemente dimostrato via ad una svolta tecnica e come l'incidente occorso a Elio De Ange- tale non può essere definita un lis al Paul Ricard, è estremamente «bluff» come invece qualcuno ha solida, avendo retto alla perfezione azzardato. Anche perché il suo po- ad un urto tanto violento. Probabil- tenziale rimane sempre alto e, se Per inclinare il motore sul mente però non è stata altrettanto sviluppata e corretta in alcuni det- lato sinistro, i tecnici della rigida da sopportare adeguatamente tagli particolarmente carenti, po- BMW sono stati costretti a le sollecitazioni torsionali indotte trebbe veramente diventare una rivoluzionare anche la dagli oltre 850 CV del 4 cilindri tur- protagonista assoluta. D'altra parte disposizione degli accessori: bo BMW. Ed avere un telaio poco non lo aveva detto lo stesso Gor- 1) 4 cilindri turbo di 1,5 litri 2) rigido, con le monoposto del giorno don Murray che ci sarebbe stato da condotti di scarico 3) d'oggi, vuoi dire rinunciare ad ogni soffrire, e si correva il rischio di re- turbina KKK 4) compressore velleità di vittoria. Perché la mo- galare alla concorrenza un anno di 5) presa d'aria noscocca della BT 55 non sia all'al- vantaggio? compressore 6) tezza della concorrenza scambiatore di calore (poi e soprattutto delle pre- cedenti creature di Murray è difficile a dir- si, probabilmente, az- zardiamo, il tutto po- trebbe far capo proprio alla esigua altezza della struttura. Altezza che, dovendo essere conte- nuta in poche decine di centimetri, ha dovuto rinunciare alla cintura laterale che unisce il cruscotto con il serba- toio, zona notoriamen- te sottoposta ai maggio- ri sforzi torsionali. Se cosi fosse sarebbero giustificate an- WILLIAMS FW11 che le voci che volevano la costru- zione di una monoscocca rinforzata o diversa nella seconda parte della stagione '86. Se le carenze sin ora descritte posso- Un costante no essere addebitate a Gprdon Murray, non altrettanto dicasi per i sviluppo cedimenti meccanici, imputabili al- la fragilità del 4 cilindri BMW. Il Anche se il risultato del G.P. d'Au- propulsore di Monaco di Baviera ri- stria ha rimesso in corsa Prosi, do- visto e corretto nella versione incli- vrebbe essere la Williams-Honda ad nata, ha palesato una fragilità ancor iscrivere il suo nome nell'albo d'oro maggiore rispetto allo scorso anno, del mondiale F. 1 edizione numero modificato, vedi disegno riuscendo a terminare le corse in ra- 37. Ed usiamo il condizionale per grande sotto 7) polmone di re occasioni. Data la complessità scaramanzia, in quanto l'impressio- alimentazione 8) trombette degli aggiornamenti apportati nel- ne di una Williams mondiale la si è di aspirazione 9) valvole l'inverno dello scorso anno, per da- avuta sin dalle ultime gare dello wastegate 10) scarico re vita ad un monoposto «sogliola», scorso anno. Dopo di allora non so- principale 11) scarico certe rotture a catena potevano an- lo il team ha mantenuto alto il suo wastegate 12) radiatore che essere preventivate. Nessuno grado di competitivita, ma lo ha acqua 13) radiatore olio però pensava che si ripetessero con 14) ancoraggio tanta frequenza. Evidentemente la supplementare del motore continua escalation delle potenze e

ROMBO 45 TUTTI I DETTAGLI DELLA «REGINA»

Ecco, nel disegno, dettagliata nomencla- tura della FW11 prò- con bandellme laterali ettata da Patrick 4) carenatura pontone Head. con sfogo ario laterale 1) musetto profilato 2) 5) carenatura vano alettoni a pianta ret- motore 6) rastrema- tangolare e corda mol- zione della coda 7) sci- to estesa 3) paratie

A sinistra, particolare della sospensione anteriore destra della FW11 cv

più sdraiati di prima nell'abitacolo ca, che ha garantito una erogazione 10 quanto di buono aveva fatto lo volo post. con effetto e l'avanzamento del pilota rasenta della potenza sempre più docile, il scorso campionato, o per meglio di- Venturi 8} olettoni infe- quasi i limiti fisiologici. Di conse- quasi totale annullamento nei tem- re nella prima metà della stagione riori in corrispondenza guenza si è potuto compattare an- pi, i contenimento dei consumi e '85. Si sarà abbassato il telaio, ma dello scivolo post. 9) o- che il serbatoio carburante, ottenen- l'incremento dell'affidabilità. la conformazione aerodinamica lettone triplano 10) Da notare ancora come il 6 cilindri presa d'orla sdoppiata do una struttura tradizionale, ma di della F. 1 86 non sembra essere delle 11) monoscocca in li- altezza contenuta. Il grande lavoro nipponico sia stato il primo propul- migliori, soprattutto se si considera bre di carbonio e ke- di «abbassamento» è visibile anche sore sovralimentato a V dotato di 11 disegno del cupolone e delle fian- vlar a profilo molto a livello sospensioni, tanto che il un unico polmoncino di alimenta- cate che probabilmente ha peggio- basso 12) abitacolo puntone trasversale che sollecita i zione, in sostituzione dei tradiziona- rato certe prestazioni, anziché mi- 13) serbatoio 14) ra- gruppi molla/ammortizzatore ante- li cassonetti sdoppiati, al fine di gliorarle. Per giustificare la medio- diatore acqua sinistro riori (entrobordo) sporge addirittura scongiurare scompensi di pressione crità della F. 1 86 i tecnici di Mara- 15) scambiatore aria turbo sinistro 16) mo- fuori dall'ideale curva tangente il te- tra le bancate. Altra particolarità nello si sono trincerati dietro le per- ioti/ tore Honda V6 turbo laio-carrozzeria (tutte le altre vettu- sono stati i freni a doppio disco. formances velocistiche di Albereto 17) presa d'aria com- re invece prevedono l'attacco del ti- pressore 18) gruppo rante molto più in basso). turbocompressore 19) Che la FW 11 sia una vettura dalle LIGIER condotti di scarico al marcate caratteristiche aerodinami- JS 27 turbo 20) valvola wa- che lo dimostra anche il disegno e- stegate e relativo sca- rico 21) scarico princi- sterno della carrozzeria e delle su- pale 22) polmoncino a- perfici alari, improntate all'otteni- limitazione 23) cen- mento di una accentuata deportan- tralina accensione/inie- za. La rastremazione di coda è più zione 24) sospensione marcata rispetto al modello dello Molto ant. 25) sospensione scorso anno, lo sfogo dell'aria calda post. 26) dischi freno dai radiatori non avviene più nella spesso autoventilanti (a volte parte superiore delle fiancate, bensì doppi dischi) 27) pre- se d'aria raffredda- lateralmente, per «pulire» il flusso con i mento freni d'aria che va ad investire l'alettone posteriore, ed infine grande cura è primi stata posta nel disegno di tutto il retrotreno. Il passaggio dallo sche- Sempre in tema di monoposto... e Johansson, spesso i più veloci del °^C WILLIAMS ma sospensivo del bilanciere unico «bassotte», da citare ancora i casi di lotto. Ma non confondano certi da- superiore al tirantino trasversale ha Ligier e Ferrari che non hanno an- ti, tantomeno il risultato di Zeltweg, addirittura migliorato, elevandolo a permesso di ripulire tutta la zona a cora toccato i livelli di competitivi- perché, come facevano notare tec- livelli che solo le macchine bianco- cavallo della trasmissione, miglio- ta delle vetture sopracitate, ma' si nici della concorrenza, sono stati rosse di Ron Dennis avevano co- rando tanto il disegno della rastre- sono pur sempre uniformate ai ottenuti con alettoni posteriori qua- nosciuto. E proprio a questo team mazione laterale, quanto quello del- nuovi dettami. si scarichi, che consentono grandi si è ispirato Patrick Head per tenta- lo scivolo inferiore, che garantisce il Nel caso della «voiture bleu» i pro- velocità di punta ma garantiscono re la scalata al titolo iridato. noto effetto Venturi. Non solo. Per gressi sono stati consistenti, soprat- anche scarsa deportanza in curva. Prendiamo ad esempio la FW 11. incrementare la deportanza sulle tutto se si paragona la JS 27 alla Da qui l'instabilità delle vetture Anche se le similitudini con le ruote motrici l'alettone posteriore è vettura dello scorso anno. Non ne modenesi nei tratti misti e nei cur- McLaren sono poche, questa mo- stato strutturato in un complesso ha tratto giovamento solo l'aerodi- yoni veloci dove necessita appoggio. noposto è stata realizzata con lo triplano, dalla corda molto ampia, namica, ma tutta la fattura della Un'altra voce in negativo nel bilan- stesso spirito delle macchine cam- alla cui base trova posto un'ala ag- monoposto che, ricordiamolo, è la cio 1986 è rappresentata dal telaio pioni del mondo, cioè affinando an- giunta, che funge da elemento di prima vettura interamente proget- che, una volta di più, ha messo in no dopo anno il modello preceden- collegamento tra le due paratie late- tata dall'ingegnere Tetu da quando crisi i piloti di Maranello. Nessuno te. rali ed anche da estrattore per l'aria questi ha abbandonato la Renault. discute il valore di Postlethwaite e L'avventura turbo della Williams è fuoriuscente dal condotto Venturi. Anche in questo caso si sono prefe- le sue conoscenze specifiche in ma- iniziata con la FW 09, ma già nel Un capitolo di grande rilevanza è riti una scocca bassa ed una aerodi- teria, però ha stupito vedere al suo 1985 con la FW 10 Head ha volta- occupato dal motore, quel 6 cilindri namica curata al posto di una rivo- sesto anno di permanenza in Ferra- to pagina, passando alla monoscoc- Honda che solo due anni fa tutti luzione alla Murray. Ed anche se il ri una quarta (e nuova) tipologia ca in carbonio, avente anche fun- davano per spacciato e che invece connubio telaio-sospensioni non è costruttiva applicata alle scocche. zione di carrozzeria, migliorando in un solo anno e mezzo di compe- ancora all'altezza dei migliori le NelP'81 ci fu il parziale rifacimen- decisamente l'aerodinamica ed affi- tizioni ha saputo oscurare le presta- macchine di Guy Ligier sono state to della vecchia scocca mista tubo- nando le sospensioni. Con l'apporto zioni del celebrato 6 cilindri Tag- spesso coi primi, andando frequen- lare-pannelli di alluminio, sostituita di un affidabile motore Honda Porsche. Delle innovazioni tecnolo- temente a punti, segno che la strada nell"82 dal telaio in honeycomb, nell'85 la FW 10 si aggiudicava giche di questa unità motrice si è imboccata era quella giusta. cui succedette quello completamen- quattro Gran Premi dimostrando te in fibra di carbonio della C3 quanto fosse pagante lo sviluppo a FERRARI campione del Mondo Marche. La piccoli passi. Uno sviluppo costante F.1 86 medesima scocca-carrozzeria veni- che è stato anche il denominatore va ripresa, ma migliorata, sulla C4 comune della FW 11, nata dagli er- e poi sulla 156/85, con un diverso rori dei due modelli passati e, come intreccio delle fibre e importanti detto in precedenza, in funzione di modifiche nel sistema di ancoraggio un baricentro più basso. Solo che dei gruppi molla/ammprtizzatore e Head ha battuto una strada meno II di assemblaggi dei semi-gusci. Sulla complessa di quella percorsa da F.l 86 è ancora cambiato l'assem- Murray, preferendo lavorare di ce- motore blaggio tra i due gusci che, in questa sello, piuttosto che snaturare l'es- ultima versione prevedono l'incol- senza della macchina. Cosi le nu- non laggio della parte superiore della mero 5 e 6 di Mansell e Piquet ap- vasca ad un lastrone piano di base. paiono più alte della BT 55, ma più basta Una combinazione che doveva rap- basse della concorrenza. Risultato: presentare il non plus ultra in fatto ne derivano dei vantaggi rispetto al- già diffusamente parlato, citando di Cosa che invece, non si può dire di rigidità, ed invece ha offerto le le seconde, pur non incorrendo nel- volta in volta l'applicazione di ma- della Ferrari. Incentrando questa a- prestazioni che tutti sappiamo. Al le complicazioni strutturali nelle teriali ceramici, il particolare di- nalisi tecnica soprattutto sull'aspet- contrario di monoposto come Bra- quali è caduto Murray. segno delle camere di scoppio e l'u- to aerodinamico non ci dilunghere- bham, Williams o McLaren, che La particolare veste aerodinamica tilizzo di gruppi di sovralimentazio- mo più di tanto sugli altri mali che problemi telaistici, in questi ultimi della FW 11 è stata ottenuta lavo- ne nipponici IHI, più affidabili e hanno assillato le rosse di Maranel- anni, non ne hanno mai avuti e rando principalmente sulla mo- performanti dei KJCK e Garrett. lo riservando questa analisi ad altra grandi modifiche non ne hanno ap- noscocca e sulla posizione di guida Da aggiungere in questi ultimi mesi occasione. Di certo però si può dire portate limitandosi a continui ag- del pilota. Piquet e Mansell sono la ricerca sul versante dell'elettroni- che nel 1986 la Ferrari ha annulla- giornamenti.

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1000 KM DEL Dopo 41 ' sospesa la gara dely NÙRBURGRING Gora Internazionale di velocità e durata valida per il la visibilità quasi zero pel a Campionato mondiale Sport Prototipi - Autodromo del Niirburgring (Germania Occ.), 24 agosto 1986 Gara interrotta dopo 121 del 221 giri previsti 32 alla PARTENZA Bell-Stuck Boutsen-Brun Porsche 962 Porsche 962 l'27"51 l'27"27 Baldi-Niedzwiedz Cheever-Schlesser-Heyer Porsche 956 Jagu'iguai r XJR6 Sfiorata l'28"80 nl'28"24 Pescarolo-Thackwell Mass-Wollek Kouros-Mercedes Porsche 962 l'29"12 l'28"87 Jelinski-Dickens Larrauri-Pareja Porsche 962 Porsche 962 la strage l'29"85 T29"64 Winter-Nissen-Ghinzani Warwick-Lammers-Brancatelli Porsche 956 Jaguar XJR6 V32"07 l'31"39 Villola-Velez Weaver-Nannini Porsche 956 Porsche 962 V33"46 l'32"43 Lassig-Bollabio-Grohs Los-Weidler 30 anni dopo è tornata a vincere Porsche 956 March-Porsche 85G l'36"24 l'36"19 Spice-Bellm Schonche-Klepper-Chauvet la MERCEDES in profumo di scandalo Pontlac Fiero Argo-Zokspeed l'37"00 l'36"89 Lee Dave-Crang Cleare-Leslie NÙRBURGRING - È finita bene. Questa è la «crash», e senza le cinque migliori Porsche pri- Tiga- GC86 March-Porsche 85G conclusione principale - e l'unica sulla quale gli vate, la corsa ovviamente ha perso interesse e l'38"76 T38"36 osservatori sono unanimemente d'accordo - del- gran parte del suo significato sportivo. Ma sa- Thyrring-Bain Mallock-Duez la «1000 Km» del Nùrburgring, ridotta a 550 rebbe sciocco pensare che il risultato non «va- Tigo-Ford GC86 Ecosse Austin C286 dopo un rocambolesco incidente collettivo pro- le», anche perché gli assenti hanno sempre tor- l'39"46 l'38"95 vocato dalla leggerezza e dall'incompetenza de- to, nonostante l'onestà delle loro ragioni. Schuster-Seher-Brunn Payne-Lechner-Franzmeier gli organizzatori. Si è trattato di un episodio Ai box si è sentito dire che «ci voleva una gior- Porsche 936C Gebhardt Ford JC853 incredibile, gravissimo (che vi raccontiamo a nata incasinata come questa per vedere vincere l'40"14 l'40"07 parte) che ha innescato confusione e polemiche di nuovo la Mercedes» (era dal 1955 che la Harrower-Clements Barberio-Gellini e ha stravolto la fisionomia della gara, interrot- Casa della stella non si affermava in una gara di Gebhardt JC843 Tiga-Ford GC85 ta per quasi tre ore e ripartita senza la maggior durata), ma non siamo d'accordo. È vero che V4V70 T41"19 parte dei protagonisti che hanno dichiarato for- nessuno può dire se la Kouros avrebbe vinto lo Lacaud-Basseler-Brucelle Winther-Pollavicini fait per denunciare pubblicamente le manche- stesso se fossero rimaste in gara le Porsche uffi- Sauber-BMW URD-BMW volezze della direzione di gara e le condizioni di ciali, ma è altrettanto vero che la vettura fran- l'46"43 T44"92 insicurezza totale nelle quali si è corso. co-tedesco-svizzera è apparsa in netto progres- Ferrflrin-Mazue Leim-Mercer Alla fine, il bilancio di questo pasticciaccio, un so, è stata la sorpresa del week-end ed era rego- bollo Bardon -Cosworth commissario leggermente ferito, può essere defi- larmente in testa al momento in cui è stata fer- l'46"99 l'46"69 nito miracoloso. Al Nurburgring si è sfiorata mata la corsa. Andrews-Cohen Olivar Wagenstetfer-Hild una vera strage di piloti e addetti al lavoro e c'è Attendiamo una controprova ma nel frattempo Tiga-Ford CG86 Derichs-Ford TSC da ringraziare il ciclo che la maledizione che questo successo è un bel premio al lavoro di tre l'47"44 l'47"17 sembra pesare sulla stagione 1986 questa volta anni svolto da Peter Sauber. al timido e indiret- Gall-Krcnkenberg-Becker Heuclin-Descartes-Striebig sia andata in vacanza. to ritorno della Mercedes (il cui 5 litri turbo è BMW MI ALO 480 Alla base dell'accaduto ci sono, senza dubbio, le stata la chiave del successo in una corsa difficile V52"75 T49"63 condizioni meteorologiche pessime (pioggia, come questa, dove un motore elastico e con freddo, nebbia) ma in nessun caso sono una poco «boost» era certamente più controllabile). 14 ali'ARRIVO giustificazione, perché se questo maltempo tipi- I. Henrì Pescarolo- (Kouros-Mercedes) Una vittoria attesa da tanto tempo anche 121 giri in 3.42'30"Q2, media non comunicata; 2. Bal- camente invernale può sembrare incredibile a per Henri Pescarolo e Mike Thackwell, che di-Niedzwiedz (Porsche 956) a 2 giri; 3. De Villola- chi ci legge in Italia, sdraiato sulla spiaggia o l'hanno accolta con la serenità che danno i tanti Velez (Porsche 95ó) a 2 giri; A. Ballabio-Lassìg-Grohs boccheggiando per l'afa in città, di certo non (Porsche 956) a o giri; 5. Mallock-Duez (Ecosse Austin anni di mestiere, nel caso del francese, e le tante C286) a 6 giri, primi della C2; 6. Payne-Lechner-Fran- doveva sorprendere più di tanto la gente del esperienze maturate sin da giovanissimo, nel ca- zmeìer (Gebhardt JC853) a 9 giri; 7. Spice-Bellm (Pon- luogo. so del neozelandese. tìac Fiero) a 11 giri; 8. Harrower-Clements (Gebhardt La direzione di gara, semplicemente, non era Ford 843) a 14 giri; 9. Wìnther-Pallavìcini (URD BMW) a Poco da dire per gli altri. La Porsche-LIoyd ha 14 giri; 10. Los-Weidler (March-Porsche 85G) a 15 giri; all'altezza della situazione e di una prova mon- nuovamente dimostrato la sua competitivita II. Lee Davey-Crang (Tiga Cosworth GC86) a 16 girl; diale. Non si tratta di fare un processo alla per- (che ha ridato stimoli a Mauro Baldi) e poteva 12. Lacaud-Basseler-Brucelle (Sauber BMW) a 20 giri; sona in questione, Joachim Mann, che si è dife- 13. Thyrring-Baìn (Tiga Ford GC86) a 22 giri; 14. Heu- anche vincere senza un paio di noie minori, clin-Descartes-Striebig (ALO 480) a 23 giri. so affermando, con logica tipicamente teutoni- mentre la Fitzpatrick e la Oberrnaier, le più ve- Giro più veloce: l'84. di Baldi in 1'34"82, media ca, che «il regolamento è stato applicato e ri- terane del «parco Porsche» hanno approfittato 172,444 kmh. spettato alla lettera» ma di un problema assai delle defezioni e fatto onore alla loro proverbia- Mondiale Marche (dopo 4 gare) più complesso. le affidabilità: Emilie De Villota ha così riassa- 1. Porsche-Rothmans punti 35 - 2. Fitzpatrick Racing E poi il circuito. Presentato con arroganza dai porato le gioe del podio e Fulvio Ballabio ha 30 - 3. Equipe Lìquì-Moly 28 - 4. Kouros Racing 23 - 5, Jaguar 20 - 6. Joest Racing e Oberrnaier Racing 18. suoi artefici come l'impianto più moderno e si- aggiunto un altro bel risultato alla sua collezio- curo al mondo, ha nuovamente dimostrato i ne di quest'anno. Giorno di festa, invece, per le Mondiale Piloti (dopo 7 gare) 1. Hans Stuck e Derek Bell punti 70 - 3. Derek Warwick suoi limiti. Non solo il tracciato è insulso e sen- C2 che hanno potuto sguazzare fra i primi asso- 54 - 4. Oscar Larrauri e Jesus Pareja 46 - 6. Eddie za interesse per piloti e spettatori, cosa che si luti, con l'Ecosse nuovamente vittoriosa. Cheever 41 - 7. Frank Jelinski e Jurgen Lassig 39 - 9. sapeva di già, ma ecco che ora rivela grosse La vittoria di un nuovo team, di un nuovo mo- Mauro Baldi 37 - 10. Emilio De Villota e Ferrnin Valez 34 - 12. Fulvio Ballabio 32 - 13. Klaus Niedzwiedz 28 - pecche strutturali e di sicurezza, oltre che una tore e di un nuovo telaio non può che far bene 14. Bob Wollek 26 - 15. Mike Thackwell 23 - 16. Henri jella degna della «nordschleife», il vecchio cir- al mondiale prototipi che purtroppo non è sol- Pescarolo 22 - 17. Thierry Boutsen 21 - 18. Af Hollbert e cuito lungo che - almeno - aveva il suo fascino Klaus Ludwig 20 - 20. George Follmer e James Wea- tanto nelle mani di chi corre: il Gruppo C non ver 18. irripetibile. esce indenne da questa trasferta tedesca. Senza le Porsche ufficiali, vittime innocenti del a.f. MRBURGRING per un multiincidente in serie con la pioggia in totale assenza di bandiere gialle

NURBURGRING - La pioggia e la scarsa visibilità sono state le vere plotone che procede a passo d'uomo. Weaver, che arriva per primo, frena protagoniste della gara del Nùrburgring e la causa del grave incidente che di colpo cercando disperatamente un varco. Riuscirà a passare sull'erba ha motivato la sospensione della corsa dopo appena 41 minuti, incidente senza toccare nessuno. Baldi che lo seguiva a dieci metri viene sorpreso che poteva avere conseguenze ben più gravi. Sin dal via si era corso su una dalla violenta frenata e non può evitare di tamponare, non molto violente- pista bagnatissima, sotto una pioggia costante e in precarie condizioni di mente, la Porsche-Kremer, girandosi e rimanendo di traverso nel bel mez- visibilità. Inoltre i piloti si sono lamentati di dover correre praticamente zo della pista. Stuck, invece, non vede nulla, evita Baldi per miracolo ma senza segnalazioni: gli spazi assai vasti del nuovo circuito tedesco e la centra nella fiancata destra la vettura del compagno Mass, gli vola pratica- relativa lontananza dalla pista dei commissari rendevano infatti le bandiere mente sopra e finisce la gara a marcia indietro contro il guard-rail della praticamente invisibili. prima curva mentre Mass va a urtare il guard-rail che separa i box dalla Siamo al 20. giro, e si verificano quasi contemporaneamente due incidenti pista, sfiorando la 956 di Villota, praticamente ferma. che finiranno per innescare, in un concorso di circostanze assai insolito, Lo schianto delle collisioni successive raggela tutti ai box mentre i meccani- l'incidente più grave. In una curva entrano in collisione la Argo-Zakspeed ci si sbracciano sul muretto per avvertire del pericolo chi sopraggiunge. La di Schanche e la Tiga di Andrews che rimangono immobilizzate sul posto. gara viene subito interrotta con le bandiere rosse e si tenta di valutare i Esce la «Pace Cai» per neutralizzare la gara e permettere il recupero delle danni. Per fortuna, tutti i piloti sono incolumi, mentre si parla di un due C2, e praticamente allo stesso momento altre due C2, la Spice di commissario investito e dato per moribondo. Per fortuna la notizia viene Bellm e l'isolia di Ferrarin si urtano in pieno rettilineo, per la visibilità corretta: si tratta soltanto di un commissario ferito leggermente a una quasi a zero, disseminando pezzi sulla pista e finendo la loro corsa sull'erba gamba e alla fronte da un pezzo di carrozzeria volato per aria. della prima curva. La «Pace Car» che era già in pista, tiene «a bada» tutti. Intanto, poco a poco scoppia la polemica. I piloti tornano ai box pallidi e Gli ultimi a mettersi in colonna sono Weaver, Baldi e Stuck, in quest'ordi- furenti. Racconta Stuck: «Non si vedeva nulla, non c'erano bandiere gialle ne, che ignari della neutralizzazione sfrecciano in pieno sul rettilineo e si in giro, sono arrivato sul rettilineo in quarta piena e mi sono ritrovato una vedono la strada sbarrata dai commissari che ripuliscono la pista e dal macchina bianca ferma in mezzo alla pista. Non ho potuto evitare l'urto con la vettura successiva, quella di Jochen, che ha catapultato la mia LA CRONACA dotta in funzione della durata. Al macchina trecento metri più giù. Un incidente incredibile, assurdo. Non c'era alcuna segnalazione, roba da criminali!». via ci sono appena 18 vetture, Non meno arrabbiato il pur pacifico Baldi. «Erano tre o quattro giri che la schierate in griglia secondo le posi- Kouros zioni di arrivo della prima manche. situazione era peggiorata parecchio - diceva Mauro - e si vedeva sempre Al primo giro è in testa Thackwell meno. Istintivamente ho alzato il piede e con lo sguardo cercavo le bandiere sulla Kouros davanti a Warwick, gialle e le lampade arancioni, ma non si è visto nulla, soltanto una bandiera due volte Baldi, Weidler, Villota, Lechner, bianca sul rettilineo. Ero praticamente attaccato a Weaver e, quando ho Duez, Lassig, Barberio, Clements, frenato di colpo, l'ho tamponato e mi sono girato. Stuck mi è passato NURBURGRING - Freddo, neb- Bellm e gli altri. davanti sfiorandomi a una velocità incredibile. E stato un miracolo se non è biolina e acqua ovunque al via, con In testa, la Jaguar supera la Kouros successo nulla, ma la colpa è tutta degli organizzatori. Non si sono viste un passaggio movimentato alla pri- al 22. giro e prende il comando. La bandiere gialle in nessun momento, e la presenza della "Pace Car" non ci è ma curva. Thackwell tira diritto vettura inglese non riesce però a stata segnalata». nell'erba mentre Mass si gira e Bal- staccare la rivale, nonostante un te- Iniziava allora una lunga riunione fra organizzatori e team manager che di, per evitare tutti, è costretto ad sta-coda di Thackwell, e al 70. giro durava circa due ore. Praticamente tutte le squadre protestavano per il arare il campo per trecento metri. rompe il motore (per la rottura di modo in cui si sono comportati i commissari, e soprattutto per il modo in Al primo giro in testa è Stuck da- una canalizzazione d'olio) lascian- cui è stata neutralizzata la gara. Alla fine però l'organizzatore imponeva il vanti a Boutsen, Cheever, Tha- do il successo alla Kouros. Nel frat- suo punto di vista e decretava che la corsa sarebbe ripartita due ore e ckwell, Mass, Larrauri, Warwick, tempo la pista si va asciugando (la mezzo dopo la sospensione, che sarebbe durata tre ore e che il risultato Jelinski, Ghinzani, Weaver, Wei- pioggia ha smesso) e per l'ultima o- finale, per somma di tempi delle due manche, sarebbe stato perfettamente dler e Villota. Il ritmo, nonostante ra tutti montano le slick. Baldi fini- valido per il mondiale. la pioggia, è sostenuto. rà secondo in questa seconda gara, I team contrarì al secondo via stimavano contrari al regolamento queste Al quarto giro esce e picchia Schu- non lontano dalla Kouros che ha disposizioni e hanno cercato di convincere i colleghi a boicottare il secondo ster sulla 936 mentre Cheever che dovuto rallentare molto per noie al- via ma la Kouros, la Jaguar e i team Porsche minori hanno rifiutato di forza l'andatura finisce fuori al se- la frizione, mentre Villota conclude boicottare la gara. Alla fine Joest, Brun e Kremer, coerenti con se stessi, sto giro e non riesce a far ripartire terzo davanti a Spice e Ballabio dichiaravano forfait e hanno promesso reclami alla FISA per cercare di i la Jaguar. Si corre in (che ha dovuto sostituire due volte invalidare la gara. condizioni davero critiche (War- il musetto). Alfredo Filippone wick dirà poi: «Poche volte ho gui- dato su una pista così scivolosa, do- ve tenere la macchina in strada è LE PROVE già un'impresa»), e pochi minuti Boutsen lascia tutti di Stuck...o dopo ecco i tre incidenti descritti a parte e la bandiera rossa. NURBURGRING - Appena 32 mac- degno di menzione è il serio incidente da ha provocato anche una sospensione Dopo la sospensione, questa la si- chine e nessuna grossa novità tecnica nel subito dalla Porsche Kremer il martedì, delle prove durata 14 minuti) si deve tuazione di classifica dopo 22 giri: paddock del 'Ring. Poche anche le novi- nel corso di un test stampa quando al cambiare anche il motore. Il più veloce, 1. Thackwell-Pescarolo (Kouros) tà'«umane». Joest porta solo una vettura volante c'era un giornalista. La vettura in questo turno, è Warwick (l'44"69) 41'06"24 media 149,846 kmh; 2. sulla quale Piercarlo Ghinzani fa il suo era assai danneggiata ma riparabile. davanti a Thackwell (1*44"97) su una debutto al volante di una Porsche e il Kouros decisamente migliorata, e a Bou- Stuck-Bell (Porsche 962) a 8"; 3. rientro nelle gare di durata dopo una Nel corso delle prove libere del venerdì Warwick-Lammers-Brancatelli (Ja- pomeriggio il più veloce è Cheever sulla tsen (l'45"24). lunga assenza. In compenso è scomparso Jaguar ( 1 '29"96) davanti a Stuck La sessione pomeridiana, quella decisiva, guar) a 3'30"; 4. Boutsen-Brun Paolo Barilla che nelle ultime gare non viene disturbata da una sottile pioggerel- (Porsche 962) a 3'31"; 5. Ghinzani- (t'30"17), Boutsen (l'30"59) e Baldi era molto contento del trattamento riser- (l'31"16). Warwick invece distrugge una lina intermittente ma sul finire la pista si Winter-Nissen (Porsche 956) a vatogli dal team tedesco. Rientra anche delle tre Jaguar contro il guardrail e Wal- asciuga e i piloti possono tentare il tem- 3'32"; 6. Baldi-Niedzwiedz (Por- la Kremer, dopo la tragedia di Gartner a kinshaw decide di schierare solo due vet- po e migliorare quelli stabiliti in mattina- sche 956) a 1 giro; 7. Mass-Wollek Le Mans. con una nuova 962 per James ture. Problemi di accensione invece per ta. La lotta per la pole position è in pra- (Porsche 962) a 1 giro; 8. Larrauri- Weaver e Alessandro Nannini, ospite di Baldi e Boutsen, e di cambio per Stuck, tica un affare privato fra Stuck e Bou- lusso e sempre oggetto di curiosità in tsen. Proprio negli ultimissima giri il bel- Pareja (Porsche 962) a 1 giro; 9. Je- Germania dove sua sorella è celeberri- Mass (il PDK fa le bizze) e Villota. ga del team Brun riesce a spuntarla sul linski-Dickens (Porsche 962) a 1 gi- ma. Nella prima sessione di prove cronome- pilota di casa, con un bel tempo di ro: 10. Los-Weidler (March Por- Fra gli assenti, invece, le Alba e la Lan- trate, sabato mattina, la pista è bagnata e l'27"27 che lascia tutti di stucco e che I sche) a 1 giro, cia della Sponsor-Gest iscritta per Giaco- Pescarolo, Lammers e Weaver si fanno ricompensa il pilota belga delle tante a- Giro più veloce: Thackwell il 17. in melli-De Cesaris. Pare che alla base di sorprendere, senza danni gravi. Villota marezze in Formula 1. La Porsche-Brun l'49"12 media 149,846 kmh. questo forfait ci sia una ragione tecnica: invece rompe quasi subito il motore sul- va davvero bene e risulta anche la più la benzina fornita dagli organizzatori, la la Perseli e-Fi tzpatrick dovendo poi ac- veloce in rettilineo (285 kmh) nonostan- Shell M2000, è incompatibile col moto- contentarsi del 2,6 litri. Bell rimane a te un inconveniente al regolatore del Dopo lunghi conciliaboli, la gara re torinese e al team italiano sarebbe sta- lungo fermo con nuovi problemi elettro- boost, prontamente risolto. Warwick, al- viene ripresa alle 14.30 per tre ore, to vietato portarsi la benzina Agip usata nici al PDK mentre sulla Kremer dan- le prese con problemi di pressione dell'o- con una dotazione di carburante ri- normalmente... Altro fatto di cronaca neggiata da Weaver (la sua uscita di stra- lio, deve accontentarsi del nono tempo.

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