Del Pentitixsmo. Vi Eramo Indicatianche I Luoghi Di Detenzione
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La lista di Cavallini, quindi, conteneva anche una ricognizione. in prograss del pentitixsmo. Vi eramo indicati anche i luoghi di detenzione dei singoli e le eventuali Gendarme da essi riportate. Tutto cic‘) dén anche 1adimensions: dei contatti erdella raster di conoscenze (11mi fruiva Cavalllini, che andava ben 31di 121 di un ambito rigorosamente circoscrit‘to di rivoluzionari “puri”. Era in contatto con molte realtz‘a criminali, ha precisato. Un suo referenl‘e molto import'ante, ad esempio, era Angelo Manfrin, Che: ”aveva notevoli contatfi can In stessa mala’uitu di Verona 13del Brenm" ed era legato a Carla Rosa, cognata di Roberto Romano. Manfrin gli fan-mi ”def mm.” a Padova, ad Men-[pie in via Tadi, dove egli stette con Mambroe Fioravanti. Cavallini ha anche dettc) czhe fu Raho a prefimmtargli Femhini, e che fu sempre Raho a presentargli Aleandri, Galore, e tutto il gruppo di. "Castr‘uiamo l’Azz’ane" (e anche Digilio). Raho, esponente e rappresemante di Ordine Nuovo a Treviso, era quindi in grade, con naturalezza, di pressentare a perscme di Rama (le Color-me romane) 1m "nuovo quad-m” dell’everaione. Questa é un’ulteriore prova della duttilité e della interscambiabilitén Che caratterizzava I’uperare delle componenti dell’eversione di destra (e di Cavallini). Cavallini fu anche Dspite di Aleandri, a casa di questi (1611121 confermato all’udienza dei (C’:(].1..’»l(}’l‘})).223 ”3 Aldo Stefano Tisai (dich. m. Bologna de11'1.12.1931; dich. (3.1. Roma deal 4.91981), ha riferito di avere conosciuto Cavallini a casa di Signomllj, ove Si era www com Galore, iI quake gli aveva detto the gi avrebbL-zro preserntato mm persona da ins-mire nel settme militam, mandata all’uopo clal Fachini. Cavallini fu 11153550 in contatto can Aleandri, a casa del qualc quincli cominciamno a dormire sin Cavallini che Raho. Quanda egli (Tim-i) aveva bisogno di parlare con questi ultimi,$i recava acam dsi AlEandri. Le stesse case ha detto Paola Alenndfl' (dich. (3.1. Rama del 19 e del 26.10.1982), 11quake riferi Che Signm'elli era in cantatto com militanti di base, the egli ospitava a casa sua, fra mi anche Cavallini e Rabi). Cavallini era il pit: anziano ”latitmrte operativo": per "Intimnza uperati‘va” si intendeva "impegrm a tempo piano per l’urgnm‘zzazione dn parte di persons ritermte” (A55. Bolagna 5.11934, pp. 288-292). In tema, sf Veda anche Assn Milanca 113.2000, 13. 125. In particulare, sul fatto che Fachini aveva patrocinato l'inserimento del Cavallini nell’ambiente romano, ”per lo svolginwnto [fl attivim cssenziali per I’efi‘iciemzn e I’z‘ncremento dell’aggregnta criminule, come fl prelieva a if trasporto dt‘ arm} 11fatter M were inserito ucll’orgnflizzazione Lm‘lutimnte operativo’ cl‘impeguo valtu aprvcnccinre mezzt‘ finanziari". 599 Stefano Soderini ha riferito (dich. Ass, Milano del 309.1986), per quanto riguarda il covo di Monte Asolone‐z a Torinc), dove abitavano Zani e Cogolli e!dove! $i trovava un 13110erdeposito di armie documenti, il magginm del gruppo (scoperto nell’ottobre 1982 su indicazione del pentito Stroppiana, un vem e proprio ursermle) (cli cui qui Si parleré ancora in seguito) Che Gilberto Cavullini, quale persona dotata di maggiore esperienza all’intemo della compagnia, si appropriava di una parte una di quests! dotazione (Che poi dislocava .'sxlifr«:nwfre.).224 2“ Nella sentenza della Corte d’Assise di Roma del 297.1986 (processo ad. “WAR 2", pp. 399 e seguem-i) s‘i parla dit’fusamente del deposito di via Monte 11550101115 3 ”I‘m-i110, the in un certo periodo, negli amni 1981/82, castim‘x un vem e proprifl terminal per 111113 in destm eversiva. 11 20.11.1982 1 Carabinieri effetlruarono una perquisizione domiciliare al civico 63 di quella via, dove dimoravam Zani e chulli‘ Vi tmvarono um serif-J "impress-inflame cli armi e documfenti: Lm fucile automatism; sei pistole Beretta 70 cal. 7,65 (Era mi um sottmtla a una guardia giurata, IaCulli, con il numero di matl'icola abraso}; due pistole Herstal 7,65 con matrimla abraaa; una pistols! Beretta mod. 34 cal. 9 corto, con matricoia parziaimente nbrasa, i cui numreri rimasti consenti‘rono comunquc: di identificarla per quell-3 sottratta a] cambiniere Ezio Gtegurini il 5.31982; una pistols! Beretta 948, cal. 22, can matriccnla abrasa; un calciolo, 1m caricatore «2due serbatoi, per fucile automaticu Sig Marll’mrin asdue serbatoi per pistola Beratta ca]. 9 lungo; una canna con numero di matricola abrasu per pismla Iagher cal. 17,65; due: serbatni per pistula Baretta cal. 7,65; u‘n serbatoio per pistola Smith, 81: Wesson ml. 7,65; un sarbataio per pistola Beretta cal. 22; txc! bmnbe a mano PK con spoletta a tempo; munizion'i per armi cla guerra, fra mi 50 cartucce cal. 91111113110; ”copioso materialu" per la falsificaziune di documenti; 238 moduli per patenti sottratti all’Ispeu'orato per la Motmrizzaziune Civile di Siracusa; 37 moduli, per carte di identiti'n portanti 11 timbro tondcx ”Cammw di Roma ‐ Cfrcoscrizione 5960111111", E:i ti’mbri limari “Baccaccia Alberto” E:”Gammini Erenm'a” sotto la dicitura ”I! Sindaca"; 160 tessere cli ricouoscimflnm per appuntati e cambinieri; 100, fra lease-re di lriconoscimento e autorizzazioni all'uso di abiti civili; due tessere personali di riconoscimentu rilasciate apparentemente m(Salimberti Giwanni e a De Matteo Giuseppe; certificati assicurativi della Cass-a Generale per le Assicurazioni; I'm 10in complementari e carter di circolazione portzmti i timbri tondi del Pubblico Registxo fl-AC]di Roma 0 del Min‘istem dei Trasporti; 4 matrici atte alla riproduzione di, sigilli E timbri relativi a Questura dj "I"orino-Ufficio I’assaporti, Que-5mm di Treviso, Questura di Roma e Quesstuta di I’ordenox1e;5 fimbri in [19ng con cliciture varie; 28 pezzi in gamma con impressi numeri e diciture per visri e passaporti; 63 piastre di timbri mazel‘allici indiczmti uffici pubblici e firme di varie Au torite'x; vari calchi, stampi e piastre di t’imbri; le targhe RM 421,113, M1 0651A 9 PC 248715 con foglio compl‘ementare (clelle prime: targhe é:state: tmvata la relativa carta di circolaziom Era gli oggetl‘i sequestrati‘ a De Cilia Carlo, Stroppiana Paolo e Casellato Francu 1’8.10.1982; la seconde apparmnevano alla Golf suttratta a Milano 11309.1982. 9 utilizmte per la rapina dell'8.10,1982 in via dell'Accademia degli Agiati; le tame. cram di 600 pertinenza della Volvo utilizzata do Belsito Pasquale per allontanarsi de Rome insierne a De Pisa Serena e a Procopio Stefano nel glorno stabilito per il progettato clisarmamento at danni degli agenti di PS in servizio di vigilanza in via Va] cli Cogne); il passaporto (11 Angela Fenwick (che in sottratto alla Fenwick, impiegata delle societé ”Simex srl”, clurante la rapina compiuta in clanno di quest’ultimai124.5.1982 do Nistri, Belsito ealtri: p. 704 della sentenza); il porto cl'armi cli Caneschi Franco; il certificato di matrimonio di Sienna Fabio; il libretto di licenza per porto d’armi cli Carbone Luigi; ricevute cli pagamento cli tasse automobilistiche apparentemente rilasciate dall'Ufficio Postale di Roma-Suemrssle nn. 4 e 6; alcune fotografie formato tesserzt di Di Cilia Carlo; 7 carte di identith intestate a Raino Quintino, Dionisi Franco, Iacono Nunzioe una patente di guide intestate a Ciampa Michele (tutti documenti con appostn la foto cli Fabrizio Zani); carte di identité intestate a Rosano Anna e a Carta Paola, con la foto di Giovanna Cogelli; numerose foto della Cogolii; alcune fotografie clello Zani in divisa cla carabiniere; altri documenti identificativi, totalmente o pm‘zialmente contraffatti, apparentemento intestati 51Mega Adriana, Belli Arcangelo, Mat-purge Michele, Bozzonetti Patrizia e Cat-bone, Luigi. In on successivo accosso, in data 26.10.1982, furono soquostrate altt‘o cost: (fro oui ulteriori mfmi e munizioni, e donate). L’appattamonto om stato prose in locazione apparentemente do Ciampa Michele, ma are in uso a Zam’ e Cogolli (hello sentenza Silogger ohe il proprietario dell'appartamcnto riconobbe nello Zani iI locatorio e nelta Cogolli la persona clue era andsta a pagare ii canone: p. 902), Fabrizia Zmzt (int. (3.1. de128.4.'1983), ammetteva di ave-re abitato in via Monte Asolone, ma poi cli essersi trasferito e di averlo lasciato a non bene precisati elementi dei NAR perché l’usassero come deposito. Successivemente (int. G1. ciel 175.1983) asseriva (311 were cecluto l'abitazione a Stroppiana in quanto questi avevaperso la ”base!” in via "Rosta e vi ereno dei camerati ”in mezzo alto stmdn”. Anton Giulio Russo {diclm PM do! 284.1983) smentiva quoste dichiarazioni rifercndo del disapptmto manifestnto do. Zani per la perdit’a do} ”cove” (11 via Monte Asolono (3del materialo ivi,custodito. In dihat‘timento (ud. 14.53.1986) Zani affermava Che in via Monte Asolone si trovavano solo lc. sue armi pot-sonali; ohe lo urmi e i documenti reouporoti a Roma, dopo l'arresto di Nistri, orano staii portati molla base. cli via Rosin, cli oui solo Stroppiana oveva ie chizlvi, clove. sarobbero dovul‘i rimanoro per il pochissimo tempo (non pitta. di una settimana) a lot necessario per chieclere a un $1.10 amici di Milano di custodirlo. Giovanna C'ogolli (int. (3.1. clel 234.1983), ammetteva cit avere abitato in via Monte Asolone, ma non forniva alum-a deluciciazione circa le nrmi e il materiale ivi mantenuto. ln dibattimento (ucl. 13.1986), pur riconoscendo che, essendo lei latitante, ave-vat oisogno cli documenti contraffatti, affermetva the l’appartamento di via Monte Asolone doveva sen/ire solo come abitazione per lei e Zeni; che in esso si trovavano solo le armi costimenti la dotazione personale dello Zztni; Che il proprietario dell'appartamento aveva um copia delle chiavi e quindi poteva accedervi in q‘ualunque momento; che nel settembre del 1982 avevano abbanclonato l'appartamento lasciandolo ”pulito" (nel sonso che non conteneva armi o altro materiale dell‘organizzazione eversiva) e a disposizione di altre persona».