MAFIA CAPITALE. ANATOMIA DEI PROTAGONISTI1 Martina Mazzeo
La ricerca 1 MAFIA CAPITALE. ANATOMIA DEI PROTAGONISTI1 Martina Mazzeo Ricostruire le storie dei principali protagonisti di Mafia Capitale e focalizzarne gli intrecci può probabilmente aiutare ad arricchire la conoscenza dello scenario criminale e del sistema di potere messi in luce dall’Operazione Mondo di Mezzo.2 A partire dalla Banda della Magliana, è infatti possibile individuare lo sviluppo a Roma di una storia criminale in cui si affollano, si ripropongono e si rigenerano in modo ininterrotto ambienti, attori e metodi, talora corruttivi, talora mafiosi, spesso efficacemente miscelati, e riconoscere la presenza retrostante di un humus in grado di riprodursi con continuità. Pertanto, proprio cercando di cogliere gli elementi di questa continuità, si proporrà un’analisi di Mafia Capitale che cerchi di catturare le diverse soggettività e di comprendere l’orientamento all’azione dei vari protagonisti. Per meglio soddisfare tale obiettivo, si considereranno separatamente due sistemi d’azione, quello criminale e quello imprenditoriale, tra loro comunicanti. Come anticipato da Nando dalla Chiesa,3 il network denominato Mafia Capitale si articola in una composita serie di attori, individuali e collettivi, operanti sul territorio di Roma Capitale, entro i confini del Grande Raccordo Anulare e nel contesto di Ostia (X Municipio). Sul piano degli attori individuali, spiccano le figure di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi: il rapporto che intercorre tra i due rappresenta “il centro del centro” su cui si regge la complessa organizzazione di Mafia Capitale. Bisogna poi considerare l’intervento di una quota di “popolazione influente”: non solo criminali in senso proprio, quindi, ma anche personale politico, 1 Come è ovvio, tutte le persone indagate qui citate sono da considerare non colpevoli sino a sentenza definitiva.
[Show full text]