Pecorelli, Un Omicidio Senza Colpevoli Andreotti E Vitalone Assolti a Perugia «Per Non Aver Commesso Il Fatto»
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25INT02A2509 ZALLCALL 11 21:28:08 09/24/99 l’Unità IL FATTO 3 Sabato 25 settembre 1999 ◆Alle 19.05 la sentenza dei giudici ◆Tra 90 giorni depositate le motivazioni ◆La Procura aveva chiesto l’ergastolo della Corte d’assise presieduta da Orzella Solo allora si potrà capire come e perché per mandanti ed esecutori dell’assassinio Innocenti anche i boss mafiosi sia crollato l’impianto accusatorio Ma il caso, comunque, non è chiuso Pecorelli, un omicidio senza colpevoli Andreotti e Vitalone assolti a Perugia «per non aver commesso il fatto» DALL’INVIATO LE REAZIONI GIANNI CIPRIANI PERUGIA Tutti assolti. Per non aver commesso il fatto. Dopo venti Politici quasi tutti soddisfatti o «rispettosi» anni di indagini e due istruttorie, la giustizia italiana non è riuscita a tro- ROMA «È un grande atto di giu- cor più contento quando in dallarealtà,aldilàdiogniconsi- mia all’Italia la vergogna di aver vare i colpevoli dell’assassinio del stizia, che abbiamo atteso con questo paese si raggiungerà una derazione di ordine morale, che avuto per anni ai vertici dello giornalista Mino Pecorelli. Per la grande emozione». Così il lea- sana divisione delle funzioni un uomo dell’intelligenza e del- Stato il mandante di un assassi- Corte d’assise di Perugia non è col- der del Ppi Franco Marini ha dove politica e magistratura si l’ingegno di Giulio Andreotti nio e che dimostra che troppe pevole Giulio Andreotti; non è col- commentato l’assoluzione di rispettano a vicenda». Nessun potesse mettere arischiounavi- inchieste eccellenti sono state pevole il suo ex collaboratore e brac- Andreotti, entrando a Palazzo commento da parte di Oliviero ta e una storia come le sue con istruite solo sulla base di teore- cio destro Claudio Vitalone. Non so- Giustiniani,dovesièrecatoafar Diliberto: «Non dico nulla, non un comportamento tanto dis- mi politici e di dichiarazioni dei no colpevoli i boss mafiosi accusati visita al senatore a vita. «Giusti- posso certo commentare le de- sennato e assurdo». E Bettino pentiti». Pannella attende «la di essere gli esecutori dell’omicidio. zia e politica devono restare se- cisioni di un organo indipen- Craxi hainviatoun faxda Ham- probabile assoluzione di Paler- Ieri, alle 19.05, l’ipotesi dell’accu- parate». Così ha commentato il dente come la magistratura, il mamet: «Una accusa ed un pro- mo» e chiede «ora e subito chi sa è franata sotto una salva di «assol- segretario dei ministro della cesso assurdi. pagherà i dan- ve» pronunciata dal Presidente della Ds, Walter ■ Giustizia non È giunto l’atto ■ ni inestimabi- corte Giancarlo Orzella. Si è chiuso Veltroni. E ha WALTER può farlo». Ar- di giustizia in GIANFRANCO li subìti da così, in un paio di minuti di lettura proseguito: VELTRONI mando Cos- cui noi tutti FINI Giulio An- di dispositivo, il primo grande pro- «Perché un «No comment sutta, invece, speravamo. «Troppe dreotti, Clau- cesso a mafia e politico istruito dopo politico deve pur rimetten- Mi dispiace dio Vitalone e la morte di Giovanni Falcone. Non commentare Nei paesi civili dosi alla deci- per le soffe- inchieste tutti gli altri». aver commesso il fatto. Una pronun- una sentenza? giustizia sione dei giu- renze che An- su teoremi E mentre An- cia che per alcuni suona come una Siamo di fron- dici, aggiun- dreotti ha do- tonio Di Pie- pietra tombale sul pentitismo. In te ad una asso- e politica ge: «Rimane vuto subìre e politici e tro commen- realtà la battaglia è solamente ri- luzione e alla devono restare sancito nella deve ancora dichiarazioni tava: «È una mandata al processo d’appello, men- constatazione storia che la subìre. Non lo sentenza che tre tra pochi giorni i giudici di Paler- che non sia- separate» mafia ha po- meritava di di pentiti» merita rispet- mo si dovranno pronunciare sulla stato com- tuto spadro- certo». Brevis- to», Umberto «mafiositàp di Andreotti. messo il fatto, quindi è una sen- neggiare grazie alla collusione simoFrancescoCossiga:«Unat- Bossi protestava: «Ha vinto la Assolti, dunque, l’ex presidente tenza che ha una sua importan- con tanti settori decisivi della to di serietà della giustizia italia- ragion di Stato. Prevale la que- del Consiglio e il suo amico Vitalo- za. Sarebbe sbagliato fare com- vita economica e politica del na». Soddisfatta Rosa Russo Jer- stione nazionale romana e ne, indicati come i mandanti. Assol- menti. Giustizia e politica deb- paese ed anche con i gangli più volino: «Finalmente una bella quindi non vincono le logiche ti i boss Gaetano Badalamenti e Pip- bono essere nettamente separa- delicati dell’apparato dello Sta- notizia. Sono contenta e credo di lotta alla mafia. I segnali, del po Calò, accusati di essere stati gli te. In tutti questi mesi in questa topertantietantiannigoverna- chesialaprimadiunaseriedias- resto, si erano già avuti con l’al- «intermediari» dell’ordine di morte. vicenda nessuno ha cercato di todallaDc». soluzioni nei confronti di An- lontanamento di Caselli che è Assolti Michelangelo La Barbera e strumentalizzare. Così succede Silvio Berlusconi ha esultato: dreotti». stato trasferito a fare il funzio- Massimo Carminati, indicati come i in un paese civile e così deve «Evviva, c’è un giudice a Peru- Gianfranco Fini ha commen- nario romano, esattamente co- killer. Rinviati alla Procura perché continuareasuccedere.Saròan- gia! Ho sempre ritenuto fuori tato:«Èunasentenzacherispar- meerasuccessoaFalcone». proceda per falsa testimonianza solo le deposizioni della «collaborante» Fabiola Moretti, che prima ha accu- LE TAPPE Moro doveva essere lasciato al suo avrebbe dovuto sparare material- sato e poi ha ritrattato. Entro 90 destino. E il memoriale pieno di ac- mente, accompagnato dal neofasci- giorni, ha precisato il presidente Or- cuse e rivelazioni che lo statista ave- sta, nonché esponente della Banda zella, saranno depositate le motiva- Una storia lunga 20 anni va scritto durante la sua prigionia della Magliana, Massimo Carminati, zioni. Solo allora si potrà capire per- ■ Carmine Mino Pecorelli viene ucciso a Roma il 20 marzo del 1979 con quattro colpi di doveva sparire. Ecco il ricatto; ecco i prestato dal boss romano Giusepuc- ché la Corte d’assise di perugia non pistola calibro 7.65 poco dopo avere lasciato la redazione di Op. Viene aperta un’inchie- segreti che Pecorelli conosceva an- ci. ha accolto le tesi della Procura, che sta. Nell‘ indagine vengono coinvolti Massimo Carminati, Licio Gelli, Antonio Viezzer, Cri- che tramite la sua frequentazione E le prove? È stato questo uno dei aveva chiesto l’ergastolo per tutti gli stiano e Valerio Fioravanti. Il 15 novembre del 1991 il giudice istruttore Francesco Mo- con il generale Dalla Chiesa. Ecco punti più dibattuti del processo. Le imputati. Si capirà solo allora se i nastero proscioglie tutti gli indagati per non avere commesso il fatto. Il 6 aprile del 1993 perché per l’entourage Andreotti era prove. Lo stesso pm Cannevale ave- giudici non hanno ritenuto credibile Tommaso Buscetta, interrogato dai magistrati di Palermo, accusa Giulio Andreotti e le in- pericoloso. E perché doveva morire. va ammesso che del «mandato omi- l’intero impianto accusatorio, ovve- dagini ripartono. Il 29 luglio il Senato concede l’autorizzazione a procedere per l’ex presi- No, ha sempre sostenuto la difesa cidario» non esistevano filmati, fax ro hanno ritenuto insufficienti gli dente del Consiglio. In base alle dichiarazioni di Buscetta il pm Giovanni Salvi indaga an- 25INT02AF02 del senatore a vita: Andreotti non o fotografie. Nè è stato rinvenuto - elementi raccolti, che si basavano su che Gaetano Badalamenti e Giuseppe Calò. Nell’agosto ‘93 le dichiarazioni dei pentiti 2.0 aveva nulla da temere da Pecorelli. ovviamente - un ordine scritto. Tut- alcune testimonianze molto precise, della banda della Magliana, in particolare quelle di Vittorio Carnovale, coinvolgono l’allo- Nessun movente, nessun omici- tavia le decine di riscontri avrebbero ma che avevano il difetto di essere ra pm romano Claudio Vitalone. Il 17 dicembre 1993 l’inchiesta arriva alla procura di Pe- 12.0 dio.Possibile, ci si è chiesti per anni, dovuto, secondo la Procura di Peru- «indirette». Cioè racconti di raccon- rugia competente ad indagare sui magistrati romani. Nel capoluogo umbro Vitalone viene che a Palazzo Chigi ci fosse stato così gia, convincere la Corte a condanna- ti. Vedremo. «Qualcuno ora dovrà ufficialmente iscritto nel registro delle notizie di reato. In base alle accuse dei pentiti Fa- a lungo una persona capace di ragio- re Andreotti e Vitalone all’ergastolo. pagare», è stato il primo lapidario biola Moretti ed Antonio Mancini il 7 gennaio 1995 i pm umbri indagano Michelangelo La nare ed agire in maniera così diabo- «Nessuna prova - aveva sempre re- commento di Claudio Vitalone che Barbera e chiedono la riapertura dell’inchiesta su Carminati. Il 20 luglio 1995 l’allora lica? Dubbi che hanno lacerato gli plicato con foga Vitalone - ma solo aveva sempre parlato di una congiu- procuratore capo Nicola Restivo ed i sostituti Fausto Cardella ed Alessandro Cannevale innocentisti, ma anche i colpevoli- un processo basato sul nulla che ha ra ai suoi danni. Soddisfatto l’avvo- depositano la richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di omicidio, per Andreotti, Vitalo- sti. E, certamente, al di là dell’enor- solo provocato sei anni di inutili sof- cato Coppi, difensore di Andreotti: ne, Badalamenti, Calò, La Barbera e Carminati. Quest’ultimo chiede ed ottiene di essere me eco, la sentenza di oggi non can- ferenze». Processo indiziario, è vero. «È crollato l’impianto accusatorio». processato con il rito immediato, saltando così l’udienza preliminare. Il 5 novembre ‘95 il cella né i dubbi, né le polemiche. A Ma tenuto in piedi da una serie di te- Lacrime di Rosita Pecorelli, sorella gip Sergio Materia rinvia a giudizio gli altri cinque imputati. L’11 aprile del 1996 comin- livello processuale il caso Pecorelli stimonianze incrociate, provenienti del giornalista ucciso: «Sono comun- cia formalmente il processo.