SPECIAL FREE ISSUE - N.403 - 19 NOVEMBRE 2019

ZONTES 310R, 310T, 310X E 310V

LA PROVA YOUNGTIMER MOTOGP EDITORIALE

Ducati Jorge Lorenzo, un “Premiata ditta 916 fragile campionissimo f.lli Marquez”

P.14 P.68 P.44 la prova ZONTES 310R, 310T, 310X E 310V la prova la prova ZONTES ZONTES R-310 T-310

4.690 EURO 4.990 EURO

MOTORE MONOCILINDRICO MOTORE MONOCILINDRICO

TEMPI 4 TEMPI 4

CILINDRATA 312 cc CILINDRATA 312 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 35 CV A 9.500 GIRI POTENZA MASSIMA 35 CV A 9.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 30 NM A 7.500 GIRI COPPIA MASSIMA 30 NM A 7.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4 EMISSIONI EURO 4

TELAIO TUBI DI ACCIAIO TELAIO TUBI DI ACCIAIO

PNEUMATICO ANT. 110/70/17” PNEUMATICO ANT. 110/70/17”

PNEUMATICO POST. 160/60/17” PNEUMATICO POST. 160/60/17”

CAPACITÀ SERBATOIO 15 LT CAPACITÀ SERBATOIO 15 LT

ALTEZZA SELLA 795 MM ALTEZZA SELLA 830 MM

PESO 159 KG IN ORDINE DI MARCIA PESO 159 KG IN ORDINE DI MARCIA la prova la prova ZONTES ZONTES V-310 X-310

5.390 EURO 4.990 EURO

MOTORE MONOCILINDRICO MOTORE MONOCILINDRICO

TEMPI 4 TEMPI 4

CILINDRATA 312 cc CILINDRATA 312 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 35 CV A 9.500 GIRI POTENZA MASSIMA 35 CV A 9.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 30 NM A 7.500 GIRI COPPIA MASSIMA 30 NM A 7.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4 EMISSIONI EURO 4

TELAIO TUBI DI ACCIAIO TELAIO TUBI DI ACCIAIO

PNEUMATICO ANT. 110/70/17” PNEUMATICO ANT. 110/70/17”

PNEUMATICO POST. 180/55/17” PNEUMATICO POST. 160/60/17”

CAPACITÀ SERBATOIO 15 LT CAPACITÀ SERBATOIO 15 LT

ALTEZZA SELLA 720 MM ALTEZZA SELLA 795 MM

PESO 175 KG IN ORDINE DI MARCIA PESO 159 KG IN ORDINE DI MARCIA PROVA PROVA

ZONTES 310R, 310T, 310X E 310V. PREZZI D’ATTACCO E DOTAZIONI EXTRA

In vendita da qualche anno anche in Italia, le Zontes si propone in Italia con GUARDA IL VIDEO moto Zontes si propongono con una gamma di una gamma di quattro nuovi quattro modelli con motore monocilindrico di I312 cc e allestimenti differenziati partendo da modelli con motore di 312 cc. una base tecnica comune. Vediamo come sono fatte, e Sono da poco importate dalla Distribike di Ri- gnano sull’Arno, società collegata a Betamotor, soprattutto come vanno, queste e ve le proponiamo in questa prova confronto moto costruite in Cina in famiglia, semplificata dal fatto che sfruttano una piattaforma comune. e importate da Distribike

Zontes è un marchio cinese le cui moto sono progettate e prodotte da Tayo Te- chnology Co. Si tratta di un gruppo fondato nel 1992 nella provincia del Guandong, ristrutturato nel 2003 e che attualmente produce 1,2 milioni di moto e scooter l’anno, più mezzo milione di motori, venduti con quattro marchi differenti. Perlopiù si tratta di veicoli di cilindrata 125 e so- prattutto con motori raffreddati ad aria. Le quattro Zontes rappresentano invece la pro- duzione tecnicamente più evoluta e destinata GUARDA TUTTE LE FOTO anche all’esportazione in Occidente e Sudame- di Maurizio Gissi

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rica. Si parte con la naked 310R, in vendita forcellone in alluminio, ruote da 17 pollici a 4.690 euro (nelle colorazioni a base rossa, e freni a disco singolo da 300 e 240 mm con nera e azzurra), si passa alla turistica carena- ABS Bosch 9.1. Le versioni turistica “X”, trail ta 310X (prezzo di 4.990 euro e tre colorazio- “T” e roadster “R” condividono interamente ni in bianco, rosso e grigio abbinati al nero), la base meccanica e ciclistica, con la T che si passa poi alla guida a manubrio alto della escursione appena superiore (rispetto ai 140 crossover 310T (prezzo sempre di 4.990 euro e 130 mm delle altre due) per la forcella a e colorazioni arancio/nero e grigio/grigio), steli rovesciati e il mono posteriore. per concludere con la cruiser 310V: nella tin- ta a base bianca, gialla oppure nera è la più La cruiser “V” si segnala per il differente te- cara del lotto con i suoi 5.390 euro. laio a traliccio, più basso e lungo nello svi- A questi prezzi, che sono franco concessio- luppo, e per il forcellone visto che la sospen- nario, vanno aggiunte le spese di trasporto, sione posteriore è affidata a una canonica che sono quantificate in 98 euro, oltre natu- coppia di ammortizzatori. ralmente a quelle di immatricolazione. La 310V si segnala inoltre per le pedane Rispetto alle relative concorrenti nella fascia del pilota regolabili in avanzamento e per il attorno ai 300 cc, le Zontes costano media- pneumatico posteriore più largo: dal 160/60- mente dai 400 ai 900-1.000 euro in meno. E 17 delle altre tre versioni alla misura 180/55- per convincere a puntare su di esse – con- 17. siderato che le concorrenti si chiamano ad esempio , Kawasaki, KTM, Yamaha e La dotazione di base comprende un equi- BMW – offrono una dotazione la più possibi- paggiamento che non è disponibile - nem- le ricca. meno a pagamento - su modelli più grande e costosi. Fa parte della strategia Zontes che La costruzione di base è peraltro moderna punta a farsi strada con modelli dal prezzo ed attuale, a partire dal motore monocilin- competitivo, da una parte, e dell’altra con drico (60x42 mm le misure caratteristiche) alcune esclusività. raffreddato a liquido con distribuzione bial- bero, alimentazione a iniezione, contralbero Tutte e quattro queste moto hanno l’avvia- di equilibratura e potenza dichiarata in 35 mento keyless, il bloccasterzo a inserimento cavalli a 9.500 giri. La coppia massima è di elettrico, i comandi elettrici retroilluminati, 30 Nm a 7.500 giri il cambio è a sei marce. la sella e lo sportello che accede al tappo del Ciclisticamente ci sono telaio in acciaio e serbatoio ad apertura elettrica, la batteria al

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vidono identica struttura. Sono piuttosto le diverse altezze delle selle e dei manubri a differenziare le anime delle altre tre versioni. Nel video in apertura di servizio trovate il commento dei nostri quattro tester sul com- portamento su strada delle nuove Zontes 310.

litio, i fari a luce led, la presa di ricarica Usb, da terra. la modalità di guida Eco e Sport, la strumen- I pesi in ordine di marcia, i serbatoi conten- tazione con pannello multifunzione Lcd. gono sempre 15 litri di benzina, sono rispet- La versione “X” aggiunge il parabrezza rego- tivamente di 175, 155, 159 e 168 kg. labile elettricamente su due differenti altez- Il funzionamento del motore è identico per ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI ze. La T aggiunge le protezioni tubolari late- tutte le versioni, non avendo tarature dif- rali e i paramani con attacchi di alluminio ferenti, e anche le due mappature che si possono scegliere non offrono apprezzabili CASCHI: AGV, CABERG, HJC MOTO: ZONTES GAMMA 310

La “V” ha invece il cruscotto Lcd a colori. differenze nell’uso quotidiano. La mappa GIACCHE: DAINESE, IXON, REV’IT, TUCANO METEO: COPERTO, 15° C URBANO Le differenze di assetto di guida sono deter- Eco può essere comunque utile nei percorsi PERCORSO: URBANO, EXTRAURBANO E minate dai manubri – con piega e larghez- urbani. PANTALONI: DAINESE, ALPINESTARS, IXON AUTOSTRADA VIDEO E FOTO: MASSIMO DI TRAPANI za dedicate all’utilizzo tipico delle quattro GUANTI: ALPINESTARS, DAINESE, IXON versioni - e dalle altezze sella differenti: più Le differenze di comportamento ciclistico, CALZATURE: ALPINESTARS, DAINESE, TCX bassa per la cruiser “V” (720 mm da terra), fa eccezione la cruiser 310V che si distingue media per la roadster “R” e la touring “X” nelle misure oltre che nel telaio, ci sono ma (8210 mm) e più alta sulla trail “T”: 830 mm non marcatissime visto che le moto condi-

12 MOTO.IT MAGAZINE N. 403 MOTO.IT MAGAZINE N. 403 13 la prova youngtimer DUCATI 916 PROVA PROVA

DUCATI 916 TEST YOUNGTIMER: IL MITO DEGLI ANNI 90

Dopo la scorpacciata estiva di maxienduro col Tanti considerano la moto GUARDA IL VIDEO Gix e Alberto Porta, tornano le sportive Youngti- disegnata da Massimo mer su Moto.it. Ma basta superbike giapponesi. DVi abbiamo parlato delle bellissime Honda RC30 Tamburini come la più bella e VTR SP1, di Yamaha R1 e Hayabusa. Ora sportiva del mondo. Voi cosa passiamo a due categorie di moto che ci fanno andare fuori di testa: le italiane da corsa e le due ne dite? Vi riproponiamo la sua tempi racing, delle belve da motomondiale im- prova grazie al lettore Luigi di matricolate per circolare su strada. Ducati 916, insieme alla Honda RC30, è considerata una del- Milano. Con noi anche Gix, le sportive più belle e non degli anni 90, ma di che la provò in anteprima nel sempre. Frutto della mano favolosa di Massimo Tamburini (LEGGI LA SUA INTERVISTA INTE- 1994 GRALE DEL 2008), ma anche della maturità mo- tociclistica raggiunta da Claudio Castiglioni.

Quasi tutti i nostri lettori ricorderanno il momen- to in cui hanno visto per la prima volta la Ducati 916. Svelata al Salone di Milano del 1993, la 916 lasciò tutti senza fiato. Un po’ perché allora non c’erano anticipazioni e foto rubate a rovinare il gusto del disvelo, un po’ perché la supersportiva GUARDA TUTTE LE FOTO della maturità Ducati di gestione Castiglioni era di Andrea Perfetti

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oggettivamente stupenda. Talmente bella zero. E disegnare una linea, ma anche stilemi da resistere praticamente immutata nell’e- come i sottilissimi fari affiancati o gli scari- stetica per otto anni. chi sotto il codone, che hanno definito tutta una generazione di supersportive. E hanno Pensate che – ironia della sorte – avrebbe fatto invecchiare di colpo tutta la concorren- potuto essere molto diversa. Massimo Tam- za, perché non c’è stata rivale, almeno fino burini stava lavorando all’erede della 851 all’arrivo della Yamaha R1, che al suo cospet- quando Honda presentò al Salone di Tokyo to non sembrasse grossa e impacciata Nel la sua NR750. Il designer romagnolo ne restò 2018 ha compiuto 25 anni. Sotto la carena- estremamente colpito, tanto da straccia- tura pulsava un bicilindrico Desmoquattro re quanto fatto fino ad allora e ripartire da evoluto rispetto alla precedente unità della zero. E disegnare una linea, ma anche stilemi 888 – bisognerà aspettare la 996R del 2001 come i sottilissimi fari affiancati o gli scari- per festeggiare l’arrivo del Testastretta, pri- chi sotto il codone, che hanno definito tutta mo cambio generazionale motoristico nella una generazione di supersportive. E hanno storia delle Superbike Ducati – ma soprat- fatto invecchiare di colpo tutta la concor- tutto una ciclistica che costituiva un salto renza, perché non c’è stata rivale, almeno quantico rispetto alla concorrenza, casalin- fino all’arrivo della Yamaha R1, che al suo ga e straniera. cospetto non sembrasse grossa ed impac- Forcellone monobraccio infulcrato nel tela- ciata. Svelata al Salone di Milano del 1993, io (con abbandono del precedente schema la 916 lasciò tutti senza fiato. Un po’ perché pivotless) dotato di reggisella alleggerito allora non c’erano anticipazioni e foto ruba- e scomponibile, sospensione posteriore te a rovinare il gusto del disvelo, un po’ per- con regolazione dell’altezza indipendente ché la supersportiva della maturità Ducati di dall’interasse ammortizzatore, tre brevetti gestione Castiglioni era oggettivamente stu- come il cannotto di sterzo regolabile trami- penda. Talmente bella da resistere pratica- te eccentrici, l’ammortizzatore di sterzo tra- mente immutata nell’estetica per otto anni. sversale e il dado della ruota posteriore con Pensate che – ironia della sorte – avrebbe fermaglio in acciaio. potuto essere molto diversa. Massimo Tam- burini stava lavorando all’erede della 851 Sportivamente parlando, la 916 è stata un quando Honda presentò al Salone di Tokyo mostro. Sei titoli in otto anni nelle sue va- la sua NR750. Il designer romagnolo ne restò rie versioni, ad opera di piloti come Fogar- estremamente colpito, tanto da straccia- ty, Corser e Bayliss, e tantissime vittorie di re quanto fatto fino ad allora e ripartire da manche con loro e tanti altri, a partire da

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Fa davvero impressione pensare che sono passati 25 anni da quando abbiamo visto la 916 per la prima volta. Da allora il mondo del motociclismo è cambiato molto profon- damente nella sostanza, nell’estetica, nelle abitudini e nei gusti di noi motociclisti. Quel- la che non è cambiata è la bellezza della 916. Che – oggi come allora – evoca come nes- sun’altra moto il concetto di perfezione..

quel Pierfrancesco Chili che se ne innamorò mento dell’estetica, a parte la chiusura delle a tal punto da non volerla abbandonare prese d’aria della carenatura (996R, 2001). quando arrivò la 999, scatenando le ire della Casa madre. E senza contare, con un po’ di Con la 916 è nata un’icona che ha influen- rimpianto, tutto quello che avrebbe potuto zato tutta la produzione Ducati successiva, ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI farci Giancarlo Falappa, che la 916 l’aveva perché a parte quella 999 che non seppe mai praticamente tenuta a battesimo prima di conquistare davvero il cuore dei ducatisti, quel malaugurato incidente ad Albacete che le famiglie Superbike successive le devono CASCO: ARAI RX-7V REPLICA KEVIN TESTER: ANDREA PERFETTI SCHWANTZ gli ha stroncato la carriera. molto. Le due opere di Gianandrea Fabbro, CASCO: ARAI RX-7V REPLICA KEVIN TUTA DAINESE SCHWANTZ la 1098 e la 1099 Panigale – e quindi, ovvia- La 916 divenne poi 996 e 998, evoluta nel mente, la Panigale V4 – recuperano dichia- GUANTI DAINESE VIDEO, FOTO, EDITING: MASSIMO DI TRAPANI propulsore e con qualche sapiente ritocco ratamente tantissimo in termini di estetica STIVALI DAINESE nella ciclistica, ma restò sostanzialmente dalla 916, creando quell’ ”effetto 911” tanto immutata. E uno dei segni della grandezza ricercato quanto elusivo per Case e designer del design di Massimo Tamburini è – come di tutto il mondo. abbiamo già detto in apertura – il manteni-

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BIMOTA TESI H2: KAWASAKI SI LANCIA NELL’IMPRESA

Dietro alla nuova originalissima proposta c’è sostanza: Kawasaki è entrata in Bimota con il 49,9%, fornirà motori e componenti. Sono previsti nuovi modelli che si chiameranno soltanto Bimota. Vedremo questa Tesi H2 già l’anno prossimo

L’originalissima Bimota che abbiamo vi- qui sopra) montava un motore Honda V4 sto in Eicma nello stand Kawasaki, la Tesi prelevato dalla VF400F, poi arrivò la versione H2 motorizzata con il quattro cilindri sovra- da corsa con il motore Honda VF750, e poi al- Llimentato da 220 cavalli, e oltre, è reale e tri prototipi prima della Tesi 1D spinta con il marciante: ha già fatto diversi chilometri su bicilindrico Ducati Desmoquattro. strada. Qualcuno poteva pensare che la moto fosse La ciclistica, con il forcellone anteriore e l’a- largamente incompleta, considerando i tem- zionamento indiretto dello sterzo, era stato pi stretti dell’accordo tra Bimota e Kawasaki, il soggetto della tesi di laurea, che alla Bimo- ma Pierluigi Marconi è esplicito. ta con alla guida tecnica Federico Martini era piaciuto tanto. «Su questa nuova ciclistica - ci ha detto l’in- gegnere riminese - lavoro da due anni». Rica- In seguito, le difficoltà dell’azienda di Rimi- pitolando sinteticamente tutta la storia per ni (fallita nel 2001) hanno complicato anche chi non la conosce, Marconi è il padre della la vita della Tesi, Marconi è passato ad altre Bimota Tesi originale (assieme a Roberto esperienze, come la Benelli a Pesaro, e infine Ugolini, due studenti che presentarono la ha costituito un proprio studio di progetta- loro “Tesi” di laurea all’università di Bologna zione e consulenza tecnica. e poi entrarono in Bimota), quella che fu pre- sentata al Salone di Milano del 1983. «Avevo in mente da tempo – ha precisato GUARDA TUTTE LE FOTO La prima versione vista a Milano (nella foto Pierluigi Marconi - varie modifiche da fare su

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questa ciclistica, alla ricerca di una maggiore lian Motorcycle Investment S.P.A. (IMI), con detto. Fino a qui i fatti. Tra le ipotesi, sem- sviluppi: Bimota per noi e per molti appas- neutralità dello sterzo e quindi di un feeling sede in provincia di Rimini e che vede Mario brerebbe concreta la possibilità di vedere sionati vuol dire Morri e Tamburini, è il mar- più marcato con la ruota anteriore in frena- Chiancianesi nel ruolo di rappresentante le- davvero la Bimota tesi H2 già nel 2020: si chio delle moto molto speciali costruite a ta e in curva. Tante novità anche strutturali, gale. La partecipazione della Kawasaki in IMI dice che la presentazione ufficiale sia pro- partire dal 1972. come i due bracci che sono uniti a una parte è del 49,9% . grammata per maggio e che subito dopo centrale in fibra di carbonio per incollaggio, partirà la produzione. Certamente sarà una L’affetto è ancora tanto e l’immagine nel secondo una tecnica aeronautica». La Bimota S.p.A., che nascerà una volta com- moto preziosa ed esclusiva, si parla di prez- mondo resta elevata. pletato il finanziamento dall’attuale Bimo- zi alti e di una serie limitata: Kawasaki ha L’intervento di Kawasaki ha rivitalizzato la ta SA con sede a Locarno, resterà in Italia. I comunque previsto duecento moto Bimota Bimota che, resuscitata nel 2003 dall’im- collaboratori saranno italiani e primi sono di prodotte l’anno prossimo. prenditore milanese Comini, era passata fatto ex Bimota. dieci anni dopo agli svizzeri Chiancianesi e Vedremo soltanto questo modello? C’è una Longoni. Kawasaki si limiterà a fornire motori e com- precisa strategia di brand dietro a questa Kawasaki Motors Europe N.V., la filiale eu- ponenti per la produzione di modelli di moto clamorosa operazione? Bimota e Kawasaki ropea di Kawasaki con sede in Olanda, ha che continueranno a chiamarsi soltanto tipo AMG con Mercedes, per intenderci? costituito il 16 aprile scorso la società Ita- Bimota e saranno costruiti a Rimini come Attendiamo con curiosità ed entusiasmo gli

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NUOVE TRIUMPH TIGER 900 RALLY E GT 2020: IN ARRIVO IL 3 DICEMBRE

Debutto fra due settimane per le nuove tre cilindri 900 che sostituiranno la famiglia Tiger 800. Per il momento si parla di una versione GT e di una Rally

GUARDA IL VIDEO

Sarà svelata martedì 3 dicembre la nuova lonato alla struttura principale, impianto famiglia Triumph Tiger 900. Lo promettono frenante anteriore potenziato (dischi e pin- un video teaser lanciato dalla casa di Hink- ze radiali Brembo), forcellone in alluminio Sley (qui sopra) e un secondo video, un poco pressofuso e sospensione progressiva. La più esplicito e visibile qui sotto, pubblicato potenza, che si prevede superiore a cento su proprio sito internet. cavalli, equiparerà la nuova tre cilindri in- La nuova gamma maxi enduro basata sulla gkese alle bicilindriche attorno al litro di nuova piattaforma del motore a tre cilindri cilindrata quali le nuove Honda Africa Twin in linea debutterà con una versione Tiger 1100 e Suzuki V-Strom 1050. 900 GT e con una più fuoristradistica Tiger A presto per gli aggiornamenti, le foto e i 900 Rally. Prende il posto dell’attuale gam- dati. Al più tardi martedì 3 dicembre... ma 800. La prima dovrebbe avere un orienta- mento più stradale e la ruota anteriore da 19 Vedi il listino e le caratteristiche pollici, la seconda si prevede abbia le ruote della Tiger 800 a raggi (per pneumatici tubeless) con l’ante- riore da 21 pollici e sospensioni di maggiore Vedi le offerte del nuovo della Tiger escursione. 800

Gli avvistamenti degli esemplari pizzicati Vedi le offerte dell’usato della Tiger nelle fasi di test, qui sotto, mostrano nuove 800 ciclistiche con telaietto posteriore imbul-

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HONDA: È IN ARRIVO UNA NUOVA MOTO VINTAGE

Sono trapelati i disegni di un brevetto depositato da Honda: motore bicilindrico e telaio della Rebel 500

di Umberto Mongiardini

Grandi novità in arrivo da casa Honda: dopo e telaio, adattandoli allo scopo. Il motore, le nuove moto presentate a EICMA 2019, infatti, dovrebbe, il condizionale è d’obbligo Honda pensa già al futuro e lo fa depositan- in questi casi, essere il bicilindrico parallelo Gdo delle domande di brevetto che mostrano frontemarcia da 471 cc, utilizzato anche sul- una nuova scrambler stradale dal sapore la CB 500. Stessa cosa vale per il telaio, ere- lare la zona della pedana con il pedale del voglia traslare il progetto anche al motore vintage, basata sulla cruiser già in gamma, ditato dalla Rebel, ma adattato nella parte freno e la pompa del freno posteriore. Ov- 300, facendo un’operazione simile con il la CMX500 Rebel. A scoprire il fatto sono stati del telaietto posteriore, dove è ospitata la viamente la disposizione delle pedane sarà motore monocilindrico da 286 cc della Re- gli inglesi di Bennetts, che hanno pubblicato sella del passeggero che, per questo nuovo completamente diversa rispetto a quello bel 300 non importata in Italia, e del quale le immagini di quella che potrebbe costitu- modello, dovrebbe avere uno sviluppo oriz- della Rebel. Il battitacco dovrebbe essere re- è dotata anche la CB300R. La Rebel 300 e la ire una nuova entry level del marchio Giap- zontale, così da distinguersi dal layout da alizzato in alluminio, mentre la pedana, den- 500 condividono gran parte del patrimonio ponese che, con ogni probabilità, vuole fare cruiser dell’altra moto. tellata, ha un inserto removibile in gomma genetico e, pertanto, trasferire le modifiche concorrenza alle tante scrambler già presen- Per quanto riguarda le forme delineate nella per attenuare le vibrazioni, un bel dettaglio non dovrebbe richiedere un lavoro troppo ti sul mercato. Honda vuole mettere a listino parte superiore del telaio, è ancora tutto da per una scrambler di “piccola” cilindrata. arduo. una moto più piccola, meno impegnativa e definirsi e sono solo da intendersi come un costosa rispetto a moto di grande successo design temporaneo, anche se può già dare Un altro dettaglio che distinguerà le due Ora non resta che aspettare aggiornamenti quale la Ducati Scrambler, Yamaha SCR900, un’idea di massima su come potrebbe es- moto sarà il nuovo sistema di scarico, ovvia- in merito da parte di Honda, per due moto XSR900 e XSR700, ma anche Royal Enfield. sere la piccola scrambler. Si notano comun- mente più alto per la nuova scrambler, con che potrebbero avere tutte le carte in rego- Il gioco parrebbe relativamente semplice per que una sella piatta abbastanza lunga, faro una protezione per il catalizzatore, posto la per fare bene anche all’interno del nostro Honda, da quanto traspare dalle immagini in tondo, serbatoio abbastanza squadrato e un sotto al motore. Parlando di piccole cilin- mercato, soprattutto tra i più giovani, sem- quanto utilizzerebbe come base di partenza prominente parafango posteriore. drate, non è da escludersi che Honda non pre più attenti alle mode e alle tendenze. la CMX500 Rebel, quantomeno per motore L’altra immagine, invece, mostra in partico-

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MARC MÁRQUEZ E LA HONDA CBR1000RR-R SP: “MA È DAVVERO UNA MOTO STRADALE?”

L’otto volte campione del mondo offre le sue valutazioni dopo un test sulla nuova supersportiva presentata a EICMA

La nuova Honda CBR 1000RR-R ha fatto sicu- tenzialità della nuova Fireblade, dicevamo, ramente molto rumore a EICMA 2019. Impos- ci possiamo accontentare delle... impressio- sibile, del resto, che così non fosse, conside- ni qualificate di Marc Márquez, che pur senza Lrando i contenuti della nuova supersportiva aver contribuito allo sviluppo come ipotizza- Honda, che finalmente colma il gap con la to da qualcuno, è stato invece coinvolto per concorrenza europea sotto tutti gli aspet- un test del modello definitivo. Ricavando- ti. In attesa, naturalmente, di capire con la ne impressioni vicine a quelle di una moto prova se... per caso addirittura non le superi, da corsa - forse non una MotoGP, certo, ma vista la raffinatezza di tante soluzioni scelte nemmeno una moto stradale, secondo le di- da Honda e HRC per rendere più competi- chiarazioni rilasciate ai colleghi di MCN. tiva possibile la base per la Superbike che il prossimo anno Alvaro Bautista porterà in “La potenza mi ha fatto impressione - ho gara nel Mondiale. pensato ‘wow, questa è una moto stradale?’ perché anche in pista la spinta si sente dav- Forse non è un caso che Yoshishige Nomu- vero. La seconda cosa che ho notato è stato ra, il numero uno di HRC, a suo tempo sia che, pur trattandosi di una moto stradale stato il Project Leader della VTR/SP, altresì con gomme stradali, la stabilità in curva è nota come RC51, che con ha incredibile. Forse per merito dell’aerodina- vinto due titoli iridati a cavallo del cambio mica, ma pur con tanta potenza la stabilità è di millennio, ma anche sui motori di RC30, impressionante.” GUARDA TUTTE LE FOTO RC45 ed NR 750. In attesa di scoprire le po- Il pacchetto aerodinamico utilizzato sul-

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la Honda CBR 1000RR-R (passivo e non attivo come sembrava in un primo momento a seguito dei brevetti depositati da Honda) sembra in ef- fetti fare una certa differenza, stando sempre a Márquez.

“La differenza, con le alette, si sente in velocità; in uscita di curva l’anti-impennata deve comun- que lavorare molto per tenere giù l’anteriore, mentre nelle curve veloci e in rettilineo si sente. Quando hai un buon assetto aerodinamico su una MotoGP puoi spalancare il gas e rilassarti sa- pendo che la moto terrà la traiettoria impostata, e sulla Fireblade è più o meno lo stesso.”

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TOM TANIGUCHI, SUZUKI: “CREDIAMO IN V-STROM E GSX-R”

Tomoki Taniguchi, Vicepresidente di Suzuki Ita- Il numero uno di Suzuki Moto GUARDA IL VIDEO lia e numero uno della divisione moto, parla un Italia ci parla della nuova ottimo inglese. Ha studiato e vissuto a lungo in TGran Bretagna, e forse per questo è lontanissimo maxienduro, del turbo e delle dallo stereotipo del giapponese taciturno e chiu- attività agonistiche so. Allegro, sorridente ed espansivo, preferisce che lo si chiami Tom. E’ un appassionato vero - ama le GSX-R, con cui quand’era in Giappone scappava a girare a Ryuyo ogni volta che pote- va - e ama parlare di moto. E’ quindi sempre un vero piacere scambiare due chiacchiere con lui. Anche in occasioni come quella di EICMA, dove il gioco delle parti spesso impone risposte azien- daliste. Abbiamo parlato con Tom in occasione di EICMA 2019, parlando di Suzuki un po’ a tutto tondo. Iniziando, com’è ovvio, dalle vendite, per capire quali siano, sui vari mercati, i modelli più gettonati.

“Per quanto riguarda l’Italia, la nostra best seller è sicuramente la V-Strom 650, mentre in altri Pa- esi europei la GSX-S 750, che qui è la seconda, fa GUARDA TUTTE LE FOTO meglio. Subito dietro c’è il Burgman 400”. di Edoardo Licciardello

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deciso di metterla in produzione. Tom ha parlato di sport insistiamo. I risultati Ma visto che credete così tanto nel- La regina dello stand è però ovviamente la del programma MotoGP sono ottimi, e an- la GSX-R... possiamo aspettarci un nuova V-Strom 1050. Che aspettative avete? E’ nata in italia, per mano di un designer che in questo caso, come per la Katana, c’è ritorno in Superbike? E soprattutto: visto l’importante richiamo al italiano, ma dopo il lancio sul mercato, ad un forte legame con l’Italia visto che il repar- “Mi piacerebbe molto, personalmente, ma al modello del passato, non avete pensato di inizio anno, è stata un grande successo sul to corse è qui. Siete soddisfatti? E quali sono momento non posso confermare o smentire chiamarla DR-Big? mercato interno: in Giappone non riusciamo le aspettative per il futuro? un nostro impegno. Però si, ci piacerebbe a soddisfare la domanda, tanto è elevato il davvero molto rivedere le nostre moto sulla “Siamo sicuri che la DL sia una moto ottima, numero di richieste dei clienti. “Per quanto riguarda la MotoGP, siamo asso- griglia di partenza...” con grandi aggiornamenti. Ha un motore lutamente soddisfatti dei risultati ottenuti. collaudato, ma è più potente, più sicura e più Allo stand abbiamo una concept, la Yoshi- Rins ha vinto due gare, è quarto nel Mondia- dotata come elettronica: è stata aggiornata mura Edition (vedasi gallery, NdR) con la le, e credo sia uno dei migliori piloti in cir- per venire incontro alle richieste del pubbli- quale vorremmo capire cosa piace ai nostri colazione, che abbia un grande potenziale e co. Per quanto riguarda il nome, al nostro in- clienti e cosa no. Sicuramente è stato un mo- che nelle prossime stagioni possa giocarsi il terno ne abbiamo parlato a lungo, ma visto il dello dalla gestazione atipica” titolo. Ma anche Mir è un ragazzo molto equi- motore a V, e tutti gli investimenti fatti negli librato, calmo; si è ripreso bene dall’infortu- ultimi 20 anni su questa moto - non ultimo la Sappiamo bene che difficilmente otterremo nio - abbiamo dei giovani molto forti” creazione di una gamma completa, con 250, risposta, ma vale la pena di tentare. Qualche 650 e 1000 - abbiamo pensato di mantenere anno fa avete depositato il marchio Gamma, Credi che Suzuki abbia guadagna- la denominazione V-Strom”. La V-Strom non e considerando il lavoro sul motore sovrali- to in termini di riconoscibilità e va- è però la prima Suzuki in questo periodo a mentato... possiamo pensare che V-Strom lore del brand? fare leva su un design del passato. C’è anche e Katana non saranno gli ultimi modelli con “Assolutamente si. Del resto è il motivo per la Katana 1000, protagonista di un nostro richiami al passato? cui corriamo, il ritorno è sotto forma di bran- progetto a lungo termine, che tra l’altro ha ding e comunicazione. avuto una gestazione molto particolare. E’ “Ottima domanda. Non smentisco nulla, infatti nata in Italia dalla matita di Rodolfo però abbiamo creato un nome molto forte E poi vediamo il ritorno anche sulle auto e Frascoli, ma in Giappone è piaciuta così tan- con la famiglia GSX-R; anche in MotoGP la sui fuoribordo, nonostante siano settori to che ne hanno fatto un modello di serie. nostra moto si chiama GSX-RR, quindi cre- completamente diversi. Anche sul piano tec- Com’è andata? diamo che GSX-R sia ormai un nome molto nico c’è un grande riscontro. Gareggiando in forte, più di Gamma. Lo manterremo sicura- MotoGP acquisiamo dati che poi riusciamo “Tutto è nato come una proposta di concept; mente” ad utilizzare sulla produzione di serie - an- quando abbiamo visto i bozzetti abbiamo che se sicurezza e gare sembrano agli anti- pensato che fosse un’ottima idea - ovvia- Il che ci fa pensare che il nome GSX-R 700T, podi, c’è tanta tecnologia che nasce in gara mente, Katana è un modello dall’elevato che circola attorno al prototipo turbo, non e poi viene adottata sui prodotti di serie per valore storico per Suzuki, e quindi abbiamo sia del tutto campato in aria. Ma visto che migliorarne la sicurezza”

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elettronica del veicolo: ricordiamo ad esem- za e sul radar posteriore per avvisare il pilota KAWASAKI: NEL 2021 LE pio che molte delle IMU più sofisticate che di un mezzo in rapido avvicinamento. equipaggiano le motociclette moderne sono NOSTRE MOTO CON L’ARAS della Casa tedesca, che ha già in attivo par- Bosch dichiara che secondo il suo concetto tnership con altri produttori per lo sviluppo di sicurezza integrale questo è un ulteriore BOSCH e l’integrazione di questi sistemi sulle moto passo verso una prossima fase in cui le tec- di serie, sopratutto sotto la prospettiva del nologie per la sicurezza basate sulla con- Per la prima volta una casa motociclistica giapponese integra le tecnologie mantenimento di un elevato piacere di gui- nettività tra veicolo e ambiente circostante di assistenza alla guida Bosch nelle proprie moto da per i motociclisti. - quello che viene chiamato V2X - e il sistema di chiamata d’emergenza automatica per Riportiamo le parole di Stefano Chianese, le moto verranno introdotte su larga scala: di Antonio Privitera responsabile Marketing & Business Strategy aspettiamoci dunque una progressiva inte- - 2 Wheeler & Powersports di Bosch, che ha grazione di questi sistemi su tutte le moto e, affermato come “Bosch ha speso tanti anni parallelamente, il calo della diffidenza sugli Come avevamo già immaginato, tutti i co- & Powersports di Bosch, ha dichiarato che per capire come sviluppare un ARAS per le ausili alla guida, sulla falsariga di quanto struttori più importanti partecipano alla “Bosch continua a rendere la guida più sicu- moto, partendo da quanto già disponibile accaduto per l’ABS a partire dalla metà degli gara tecnologica nel dotare le proprie mo- ra, più efficiente e divertente in tutto il mon- in campo auto, iniziando quindi da compo- anni ‘80 in poi. Ctociclette di sistemi radar ARAS, l’acronimo do, e per noi è un onore poter fornire i nostri nenti prodotti in larga scala e adattando una di Advanced Rider Assistance Systems, per sistemi a Kawasaki”. funzione che non rovini il piacere di guidare l’ausilio alla guida. una moto”. Da parte sua, Yuji Horiuchi, Presidente della Se già Ducati e KTM hanno praticamente am- Motorcycle & Engine Company di Kawasaki Sostenuti dall’evidenza che, secondo ricer- messo che a breve introdurranno queste tec- Heavy Industries, Ltd., ha affermato: “Siamo che Bosch, i sistemi avanzati di assistenza nologie sui loro modelli Adventure Touring lieti di annunciare che le nostre moto saran- alla guida basati su radar possono evitare di punta, adesso anche Kawasaki annuncia no dotate dei sistemi avanzati di assistenza un incidente su sette, Adaptive Cruise Con- una partnership con Bosch per l’introduzio- alla guida di Bosch, che offriranno maggiore trol (ACC), Forward Collision Warning e Blind ne dei sistemi avanzati di assistenza alla gui- sicurezza al motociclista. Spot Detection verranno quindi integrati dal da sulle future moto di Akashi a partire dal 2021 anche sulle nuove moto Kawasaki, e 2021. Siamo certi che, con l’ausilio di questi siste- pensiamo che Ninja 1000 SX, H2 1000 SX SE+ mi, la guida delle Kawasaki diventerà più e Versy 1000 SE saranno forse i primi modelli È la prima volta che una Casa motociclistica divertente e soddisfacente per un numero ad esserne dotati e, magari, potremo aspet- giapponese comunica l’integrazione delle ancora maggiore di motociclisti”. tarci anche qualche novità peculiare se la tecnologie di assistenza alla guida Bosch nei Casa giapponese dovesse decidere di appli- propri veicoli a due ruote, e Geoff Liersch, Bosch è uno dei maggiori player mondiali care il suo brevetto sulla frenata d’emergen- Presidente della business unit Two-Wheeler nel campo delle tecnologie per la gestione

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SCOOTER A TRE E QUATTRO RUOTE: POSSONO CIRCOLARE LIBERAMENTE IN AUTOSTRADA

Una recente circolare della Polizia Stradale risolve il vuoto normativo che finora vietava l’ingresso in autostrada e tangenziali ai motoveicoli classificati L5e. Categoria alla quale appartengono molti scooter a tre e quattro ruote

Quando è stato scritto il Codice della Strada supera i 45 km/h”. Un secondo decreto legi- vigente, gli scooter a tre ruote stile Piaggio slativo (il 285/1992 poi integrato nel 2003) MP3, o a quattro ruote come i Quadro, non ha stabilito che i veicoli a tre e quattro ruote Qesistevano: al massimo c’era l’Ape Piaggio... quali i Piaggio MP3, rientrano nella catego- ria L5e (indicata nella carta di circolazione) L’articolo 175 del Decreto Legislativo N. 285 se rispettano la carreggiata superiore a 465 del 30/04/1992, che indica condizioni e limi- mm e se i limiti dimensionali sono di 4 metri tazioni della circolazione sulle autostrade e per la lunghezza, di 2 metri per la larghezza sulle strade extraurbane principali stabilen- e di 2,5 metri per l’altezza. Il peso massimo do una serie di requisiti necessari per potervi consentito è di 1.000 kg. In questo modo tali accedere, non prevedendo certi mezzi di fat- veicoli sono diventati guidabili con la Paten- to ha creato un vuoto normativo escludendo te B. Poiché la circolazione in autostrada e i motoveicoli classificati come L5e secondo tangenziale di questi veicoli non era però la normativa europea nel momento in cui esplicitamente ammessa, capitava che fos- sono arrivati in vendita. sero elevate multe ai conducenti alla guida La L5e è la categoria che riguarda i “veicoli di quei mezzi. a tre ruote simmetriche rispetto all’asse lon- gitudinale mediano, la cilindrata del cui mo- La circolare diffusa di recente dalla Polizia tore (se si tratta di motore termico) supera i Stradale – attesa da tempo - ha risolto la vi- 50 cc o la cui velocità massima di costruzio- cenda rendendo finalmente ammissibile la ne (qualunque sia il sistema di propulsione) circolazione dei veicoli L5e.

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HONDA VF1000R: UNA DELLE REGINE DEGLI ANNI OTTANTA ALL’ASTA

Velocissima e potente, si ispira alla Honda FWS1000 che correva nella Daytona 200 e nella classe AMA F1

di Umberto Mongiardini

Per i nostalgici delle moto anni ’80, eccovi listino come la “sorella” sportiva della fami- serviti con una chicca che arriva direttamen- glia VF1000 ed era stata presentata pochis- GUARDA TUTTE LE FOTO te da quasi 35 anni fa e che, udite, udite, è simo tempo dopo rispetto alla VF1000F, co- Pstata messa all’asta, da Mecum. Parliamo di nosciuta sul mercato americano e canadese una Honda VF1000R del 1985 ma, prima di come “Interceptor”. con il telaio in tubi quadri, forcella da 41 mm che sia molto in ordine, almeno per quanto parlare di questa nello specifico, è doveroso regolabile in estensione con sistema TRAC riguarda la carrozzeria che sembrerebbe im- fare un excursus sulla storia del modello e A distinguerla dagli altri modelli in gamma, (Torque Reactive Anti-dive Control), sospen- macolata o quasi, con la strumentazione che sulle sue caratteristiche tecniche. il motore della VF1000R era stato notevol- sione posteriore progressiva Pro-Link rego- mostra una percorrenza di 10.460 miglia, mente lavorato, ricevendo alcune importan- labile su tre livelli, freni a disco flottanti con poco meno di 17.000 km. La VF1000R può essere considerata a pieno ti novità tecniche, diventando così la prima pinze a 4 pistoncini e cerchi componibili con titolo la progenitrice delle moto replica da Honda per utilizzo stradale a far uso della design a stella. Come si può notare dalle foto, rispetto al gara, essendo stata chiaramente ispirata distribuzione a cascata di ingranaggi, come modello di serie, su questa è stata installata alla Honda FWS1000 che all’epoca gareggia- si era già visto su alcune Honda da gara. Degne di nota, poi, anche le prestazioni, con una coppia di scarichi Yoshimura, che do- va all’interno della Daytona 200 e della clas- una velocità massima dichiarata in 240 km/h nano un tocco ancora più racing alla moto, se AMA F1. Un po’ come per la nuova Honda Il motore della VF1000R è un’unità 4 cilindri nonostante il peso dichiarato fosse di 256 mentre i tubi freno originali sono stati rim- CBR 1000RR-R Fireblade SP che abbiamo ap- a V di 90° da 998 cc, raffreddato a liquid, ca- kg, non un peso piuma dunque. piazzati con dei nuovi in treccia aeronautica, pena visto a EICMA 2019, anche la VF1000R pace di erogare la bellezza di 122 CV a 10.500 maggiormente performanti. faceva leva sui suoi accattivanti colori della giri, con una coppia massima di 92,2 Nm a Trovare degli esemplari ben conservati, sta livrea HRC, simbolo delle moto da competi- 8.000 giri. Il cambio è a cinque rapporti, men- diventando sempre più di difficile e quello Photo Credits: Mecum Auctions zione della Casa dell’Ala. La Honda VF1000R tre la trasmissione finale era a catena. Anche che verrà messo all’incanto da Mecum pare era arrivata nel marzo del 1984 inserendosi a la ciclistica non era affatto male per l’epoca,

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per un campionato che si dice mondiale. Per Alex è indub- biamente un bel colpo: dopo i due titoli nelle classi inferiori Nico Cereghini sale direttamente nel miglior team a disposizione e soprat- tutto potrà maturare senza pressioni. Marc lo protegge, lo “PREMIATA DITTA F.LLI seguirà da vicino e lo agevolerà anche se la moto non è la più facile. Inoltre il piccolo guadagnerà bene e di fatto MARQUEZ” mette il suo futuro di pilota in cassaforte. Anche per il fra- E’ ufficiale: il giovane Alex raggiunge Marc in MotoGP sulle Honda ufficiali del team tello maggiore sembra vantaggioso portarlo con se: molto HRC. L’otto volte campione del mondo fa valere la sua forza contrattuale in vista del meglio il fratello di un estraneo, e se in pista non cambia “dopo 2020”. I pro e i contro di una operazione senza precedenti niente perché Alex non arriverà probabilmente al suo livel- lo, in realtà cambia tanto nel box. Per dirne una, sono finite di Nico Cereghini le pressioni per cambiare faccia alla moto... Il “caso” Agostini... Ciao a tutti! E così Alex Marquez da domani va ad affianca- De Angelis, Haslam, Hayden, Bostrom, Aoki, Aoyama, Nieto Ma al di là di queste (ed altre) valutazioni più o meno inte- re Marc nel team HRC. Il campione del mondo 2019 della e chissà quanti ne dimentico. Fino ai gemelli Lowes e i tre ressanti io vedo un rischio soprattutto per Marc Marquez. Moto2 entra in MotoGP sul tappeto rosso. Fuori Jorge Lo- Laverty nelle derivate di serie. Ma nessuna coppia militava Lui è abituato a correre completamente libero di testa e Crenzo, dentro il fratello. Honda non sarebbe stata così favo- nella stessa squadra. Unica eccezione i due Roberts, Kurtis come se fosse solo in pista, è super aggressivo con tutti, revole alla mossa, pare, e forse Marc ha fatto valere la sua e Kenny jr, impegnati fianco a fianco con le KR212V del -pa sembra privo di freni inibitori. Con Alex sarà altrettanto li- forza contrattuale, ma in fondo cosa cambia? Hanno dieci dre nel 2007. Miglior risultato un dodicesimo posto di Kur- bero? In prova dovrà fare più attenzione e poi, in gara, non titoli in due e l’operazione è del tutto legittima, come dice tis. Ricordo anche che i due Sarron, Christian e Dominique, sarà agitato dal pensiero che il fratello, tre anni più giovane, giustamente anche Valentino. Comincio col dirvi che nello finirono sul podio nello stesso GP (Francia 1986), uno in 500 possa cadere e farsi male? Quando sui monitor intravve- sport ci sono stati numerosi precedenti storici di due fratelli e l’altro in 250. Oggi le coppie dei fratelli sono tante: Aleix derà una caduta non tenterà di sapere se si tratta di Alex nella stessa squadra. Nel calcio, nel basket, nel baseball, nel con Pol Espargaro nella stessa categoria, Vale Rossi con oppure no? Mi viene in mente che Agostini… Già, il fratello tennis, nell’hockey, persino quattro fratelli australiani Bur- Luca Marini, presto arriveranno i due turchi Oncu. minore di Giacomo, Felice, dopo aver vinto nel motocross gess nel rugby. Nella squadra di scherma tiravano alla metà Le due facce della medaglia decise di provare anche nella velocità; nel ’74 vinse tra gli del Novecento i nostri Mangiarotti, nel canottaggio hanno L’operazione Marquez per conto mio ha pregi e difetti. Per juniores in 125, andava forte e aveva stile, e quando passò dominato a lungo i fratelli Abbagnale, Giuseppe e Carmi- cominciare, all’immagine del mondiale giova poco: la Mo- tra i senior avrebbe potuto fare molto bene (con Morbi- ne, che insieme hanno conquistato sette titoli mondiali e toGP appare sempre più provinciale, con l’organizzatore delli e Yamaha 250 e 350) se Mino, già vicino alla fine della due ori olimpici tra l’81 e il ‘93. E c’è persino la coincidenza spagnolo, i quattro GP spagnoli in calendario, tante squa- carriera, non gli avesse messo i bastoni tra le ruote. Mino curiosissima di due fratelli Marquez campioni del mondo: dre e sponsor iberici, molti piloti. Qui in realtà va detto che aveva paura che Felicino cadesse e si facesse male; non era già successo, con Rafael e Juan Manuel Marquez, messica- gli italiani sono di più, 35 contro 29 spagnoli nelle tre classi- tranquillo, sentiva che con un altro Agostini in pista non ni e insieme campioni del pugilato in categorie diverse. Nel fiche mondiali 2019, però spiccano i nove piloti iberici che poteva correre con la testa sgombra. I tempi erano duri, le motociclismo le coppie di fratelli sono state numerose: in hanno corso in MotoGP quest’anno. Certo, i due piloti HRC piste pericolose, ma in questo caso l’intervento del fratello passato i Brambilla, i Villa e i Bonera, prima ancora i Leoni e erano già spagnoli, il “famoso” dream team, ma adesso maggiore invece di agevolare la carriera del più piccolo la i Milani; la lista si è poi allungata con i fratelli Sarron, i Checa, sono addirittura due fratelli. Tutto questo è un po’ troppo troncò di netto. ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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MARC MARQUEZ TRIONFA A VALENCIA

VALENCIA - L’avvio incerto avrebbe potuto met- 12esima vittoria stagionale GUARDA IL VIDEO terlo in difficoltà, ma sono bastati un paio di giri per lo spagnolo dell’HRC, a Marc Marquez per recuperare all’errore iniziale Ve imporre, ancora una volta, la sua supremazia. davanti a Quartararo e Miller. Marc ha impiegato otto giri per andare al co- Quarto Dovizioso, ottavo Rossi, mando, per superare Fabio Quartararo, scattato perfettamente dalla pole. Poi, una volta in testa, caduti Petrucci, e non ha cambiato ritmo, semplicemente ha al- Iannone (all’ultimo giro), ritirato lungato decimo dopo decimo, per accumulare oltre un secondo di vantaggio, in una situazione Pirro. Lorenzo chiude la sua di controllo totale. Una superiorità devastante: carriera con un 13esimo posto. chissà cosa penserà suo fratello Alex di una tale supremazia. Così, Marquez ha regalato alla Hon- Marquez vince anche il titolo a da anche il titolo a squadre, con Jorge Lorenzo squadre. Gara noiosa. Voto 5 che ha portato alla causa tre punti nel suo ultimo GP. Il giro di ritorno al box è stato emozionante per Jorge, salutato dalle ‘trakas’, dai petardi spa- gnoli e da tutti gli appassionati: con lui, se ne va un altro campionissimo degli ultimi anni.

Bravo Miller Il GP di Valencia ha confermato che nel 2020 Quartararo sarà grande protagonista, uno di di Giovanni Zamagni

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quei piloti che lotterà sempre per le prime vrebbe essere sempre la prima Ducati al tra- cente. Anche per lui si può dire: meno male L’ ha vinto la sfida con la KTM: una pic- posizioni, come ha fatto quasi regolarmente guardo, ma considerando le sue difficoltà a che è finita. colissima consolazione. negli ultimi anni. Fabio guida la M1 come se Valencia, non è un risultato così negativo. La l’avesse costruita lui, la sfrutta alla grande: sua stagione, invece, è positiva: meglio di lui Zarco: è andata bene Tutti i segreti del Circuito più di secondo non poteva fare. ha fatto un solo pilota. Un fenomeno. Altra delusione, Cal Crutchlow, caduto pure Ricardo Tormo lui mentre era indietro. Nel finale, anzi, ha dovuto riguardarsi Malissimo Rossi Leggi le statistiche del GP di dall’avvicinarsi di un Jack Miller convincente Le delusioni del GP sono i due piloti Yamaha Anche Johann Zarco è scivolato, ma la sua Valencia dal primo all’ultimo giro, per un podio che ufficiali: Maverick Vinales sembrava potesse caduta poteva diventare drammatica: men- stride moltissimo con l’ennesima brutta, essere grande protagonista, ma ha sbagliato tre camminava nella sabbia imprecando Leggi la classifica della gara bruttissima prestazione di Danilo Petruc- la partenza e il primo giro e il suo GP è finito contro il suo errore, dietro di lui è caduto ci, caduto a metà gara quando era decimo. lì: il sesto posto è un risultato davvero opaco. Iker Lecuona. Zarco non poteva vedere cosa Danilo, purtroppo, deve uscire da una crisi succedeva alle sue spalle ed è stato ‘gambiz- che sta assumendo contorni preoccupanti: Così come è negativa la prestazione di Valen- zato’ dalla KTM, volando in aria dopo un col- meno male che è finita. tino Rossi, ottavo solo per le cadute altrui, po tremendo. Pare che non abbia niente di Quarto posto per : lui do- mai protagonista, mai veloce, mai convin- rotto: è andata veramente bene.

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LE VOCI DEI PILOTI SUL PODIO DI VALENCIA

Le dichiarazioni dei primi tre piloti classificati nel GP di Valencia, ultimo appuntamento del Mondiale 2019

di Giovanni Zamagni

VALENCIA - Ecco cosa hanno detto Marc Mar- raro è stato l’avversario più difficile, credo quez, Fabio Quartararo e Jack Miller dopo il che nel 2020 sarà uno dei candidati al titolo. GP della Comunità Valenciana 2019. Quest’anno siamo migliorati tanto nel capire V la realtà delle cose, sapersi accontentare an- Marc Marquez: “La stagione più che di un secondo posto. bella e divertente” Dentro alla squadra c’è un grande equilibrio: “Avendo montato la media anteriore, oggi la Sante Hernandez è sempre molto tranquillo, strategia era andare in testa il prima possibi- Puig spinge al massimo, Alzamora è molto le, anche se non ero veloce come in altri GP. sereno. Sono più contento della ‘tripla coro- In generale, questa è stata la mia migliore na’ che della 12esima vittoria: la squadra ci stagione e anche quella nella quale mi sono teneva tanto. Mi spiace che un pilota come divertito di più. Ma non si deve pensare che Lorenzo abbia chiuso la carriera in questo sia la normalità... Sono orgoglioso di tutta la modo: lui è un cinque volte campione del squadra: Puig è uno che spinge forte anche mondo, meritava un epilogo differente”. quando hai tanti punti di vantaggio, ti stimo- la continuamente, ti mette pressione. Per un Fabio Quartararo: “Dicevano che pilota come me, è il massimo. non ero adatto alla MotoGP...” Quest’anno, tanti piloti sono stati veloci, “E’ stato un anno perfetto. Nel 2018 tutti di- come Quartararo, Vinales, Dovizioso, Rins, cevano che era troppo presto per me andare ma noi siamo stati i più costanti: questo ha in MotoGP, ma io ho lavorato al 100% per ar- fatto la differenza. Come velocità, Quarta- rivare pronto, per stare davanti, per sfruttare

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al massimo questa opportunità.

Ci sono riuscito, con 7 podi e 6 pole: adesso bisogna lavorare ancora di più per stare con Marquez. Credo che lui quest’anno sia stato al massimo della sua forma, mentre io sono solo al primo anno in MotoGP: in qualifica ho sempre fatto bene, ma in gara devo migliorare.

Quando sono passato dalla Moto2 alla MotoGP ho fatto un ‘click’ nel mio cervello, ho pensato solo alla MotoGP, mi sono dedicato solo a que- sto. La Yamaha ascolterà me per lo sviluppo? N o”.

Jack Miller: “Io al posto di Petrucci? Assolutamente no” “Quartararo è partito forte, ma io ero sicuro di avere un buon passo. Purtroppo un errore nei primi giri mi ha fatto perdere un po’ di tempo, ma quando ho recuperato un po’ su di lui ho spe- rato anche nel secondo posto. E’ stata una delle gare migliori della mia vita: qui sono stato com- petitivo fin dalle FP1, ho potuto spingete forte.

Quest’anno ho conquistato 5 podi sull’asciutto: sono fiero, è stata una stagione positiva.

Io al posto di Petrucci? Io non voglio portare via il posto a nessuno e sto bene dove sono: il team Pramac è perfetto per me”.

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ANDREA DOVIZIOSO: “UNA STAGIONE MOLTO BUONA, MA NON OTTIMA” Il ‘Dovi’ fa il bilancio della stagione: “Se si guardano i risultati del pacchetto Marquez/Honda non si può essere soddisfatti, ma per il terzo anno consecutivo sono secondo e ho fatto il mio primato di punti. Non basta perché l’obiettivo è il titolo, ma non ci si può dimenticare di questo aspetto”

di Giovanni Zamagni

VALENCIA - Ultima gara, tempo di bilanci. spingere forte”. Anche per Andrea Dovizioso, naturalmente. Martedì avrete delle novità? V“Bisogna stare un po’ tranquilli. Se uno “Sì. Bisogna capire se c’è qualcosa di inte- la guarda razionalmente, è normale che ressante per trovare la direzione. Battere seconda parte del 2018, ma, alla fine, in gara quest’anno il pacchetto Marquez/Honda ha Marquez è difficile, ma non impossibile: se abbiamo sempre conquistato delle posizio- fatto una grande differenza su tutti. In que- guardiamo i suoi risultati, è chiaro che non ni importanti. E i punti fatti lo confermano. sto momento, pensare come poter battere possiamo essere soddisfatti della stagione. Abbiamo imparato tanto in questa stagione: questo ‘pacchetto’ è complicato per tutti, con il grande sviluppo che tutte le Case fan- non solo per noi. Ma non la si può vedere solo così: se siamo no ogni anno, gli equilibri possono cambia- arrivati secondi per il terzo anno consecuti- re. L’importante è lavorare bene: quello fa la Però io credo che non vada vista in questo vo, con ancora più distacco sul terzo, nono- differenza”. modo: quest’anno è andata così, ma in ogni stante due ‘zeri’ non per colpa mia, signifi- stagione della MotoGP possono succedere ca che abbiamo lavorato particolarmente un sacco di cose, su tanti aspetti. Tipo: moto, bene. Ho fatto il mio primato di punti: è stata piloti, sviluppo, cadute. una stagione buona, molto buona. Non otti- ma, perché l’obiettivo è un altro”. Io sono uno razionale e obiettivo, ma in que- sto momento non lo devo essere troppo: bi- Quali sono stati i problemi del sogna continuare a lavorare, come abbiamo 2019? fatto in questi anni. Bisogna continuare a “Abbiamo avuto meno velocità rispetto alla

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VALENTINO ROSSI: “IL NOSTRO POTENZIALE È PIÙ ALTO DI COSÌ”

VALENCIA - Solo con la Ducati nel 2011 aveva fat- Il ‘dottore’ chiude male una to peggio: settimo in classifica, come nel 2019, stagione molto negativa: ma allora Valentino Rossi era salito una sola vol- Vta sul podio, quest’anno due. Il pilota della Ya- “Dall’Austria i problemi maha non nasconde la delusione per una gara e sono sempre gli stessi: dopo una stagione difficilissima. “Come mi è capitato spesso, dopo dieci giri non avevo più grip al po- pochi giri, non ho più grip steriore. Così, è stata un’altra gara difficile: dal al posteriore. Da martedì Gp d’Austria ho avuto tante volte queste difficol- tà. Ho fatto delle buone gare, ma troppe volte dobbiamo lavorare in modo sono stato lento. differente, nel 2020 dobbiamo Per l’anno prossimo, bisogna migliorare e i test essere più forti e competitivi” saranno importanti per capire come lavorare per l’anno prossimo. Per quanto riguarda la Yamaha deve fare qualcosa sul motore: l’obiettivo per il 2020 è essere più forte e competitivo. E’ stata una stagione tosta”.

Credi che un motore più potente sia sufficiente per risolvere i problemi? “La potenza è uno degli aspetti principali, non si può soffrire così in rettilineo e la Yamaha lo sa. di Giovanni Zamagni

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Però io ho anche avuto tanti problemi di grip mondiali bisogna migliorare”. al posteriore, che non sono correlati al mo- tore”. Perché tu sei spesso il più lento in rettilineo tra i piloti Yamaha? Il clima c’entra qualcosa in questa “Non lo so. E’ vero che io sono più alto, ma gara difficile? ero il più alto anche 5 anni fa e non soffrivo “Oggi faceva freddo, più di ieri: erano con- così... Sicuramente non aiuta la mia man- dizioni al limite per una gara di moto e in canza di grip al posteriore, perché esci più Moto3 e Moto2 c’erano state tante cadute. piano dalle curve”. Ieri nelle FP4 avevo fatto 20 giri consecutivi: non ero tra i più veloci, ma avevo un buon Il peso può incidere in qualche passo. Anche nel warm up, nonostante fa- modo? Secondo te dovrebbe esser- cesse più freddo, ero stato costante, ma in ci un limite pilota+moto come nelle gara è andata molto peggio, ho avuto molti altre categorie? più problemi. E’ molto strano. Anche Vinales, “La MotoGP è l’unica categoria del motor- per la verità, è stato più lento di ieri”. sport che non ce l’ha, ma non so se cambie- rebbe qualcosa”. Bisognerebbe cambiare la data del GP? Cosa proverete nei test? “Negli ultimi anni c’è stato freddo e pioggia, “Non lo so esattamente, sicuramente ci sarà in questi giorni c’erano 5°C alla sera. Capisco qualche novità di motore”. che per la Dorna sia importante finire il mon- diale a Valencia, però in Europa è inverno a Cosa ti aspetti dal tuo nuovo capo metà novembre...”. meccanico? “Dobbiamo lavorare in modo differente Le prestazioni di Quartararo sono durante il fine settimana, fare strategie per state un bene o un male per la Ya- essere più efficaci in qualifica, dove spesso maha? abbiamo sbagliato. Inoltre, quest’anno ho “Quartararo è veramente forte, quest’anno è sofferto sempre per lo stesso motivo, non andato oltre le aspettative, le sue prestazio- siamo ancora riusciti a trovare una soluzio- ni sono solo positive per la Yamaha, che non ne. Credo che il nostro potenziale sia molto credo farà lo sbaglio di nascondersi dietro più alto di questo”. ai risultati di Fabio. In Giappone sanno che abbiamo dei problemi: per vincere le gare e i

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JORGE LORENZO: “MI MANCHERANNO VITTORIE E GENTE DEL PADDOCK” Il 5 volte campione del mondo termina la sua carriera con tanta emozione: “Appena tagliato il traguardo, mi sono sentito libero. Da adesso in poi non avrò più lo stress delle corse, dell’allenamento, della dieta: voglio godermi amici e famiglia. Ho avuto tanto da questo sport e ho sentito tanto affetto”

di Giovanni Zamagni

VALENCIA - La faccia serena e rilassata: Jor- Cosa ti rimarrà di tutto questo? ge Lorenzo dà l’impressione di essersi vera- “Smetto potendo dire di avere avuto succes- mente liberato di un peso. so, più di quanto mi sarei mai aspettato: non V tutti ce la fanno. Il risultato, 13esimo, è stato negativo, ma Ma il tuo addio è definitivo? no innervosito. Nei primi 3-4 giri sono stato il giro d’onore emozionante: il tributo de- E in questi giorni ho sentito tanto amore “Ho imparato che nella vita non bisogna mai particolarmente attento, ma anche dopo gli appassionati, le pacche su tuta e casco per me, tanto rispetto, anche da parte della dire mai, ma in questo momento lo è. Poi, non ho perso la concentrazione, perché ero di chiunque ne abbia avuto la possibilità, il squadra. Sono felice che sia arrivata anche la chissà cosa accadrà”. al limite con la media anteriore: ho solo pen- riconoscimento dei rivali, l’abbraccio con ‘terza corona’ (il titolo delle squadre, n.d.r.), Cosa ti mancherà? sato a finire la gara”. l’ingegnere Gigi Dall’Igna, che Lorenzo si è grazie a un Marquez praticamente perfetto. “Le vittorie e tutta la gente nel paddock: fermato a ‘salutare’ poco prima di riportare Il mio contributo non è stato granché, ma ce all’inizio, quando ero giovane, ero un po’ la moto al box. l’ho messa tutta”. troppo duro, ma poi credo che la gente mi abbia apprezzato. Questo fine settimana ho “Purtroppo il risultato è stato inferiore alle Adesso cosa farai? capito che in tanti mi hanno voluto bene”. aspettative, non mi sentivo bene con la “Voglio godermi la vita, non avere più lo moto. stress della competizione, dell’allenamento, Come ti sentivi sulla griglia di par- della dieta. Voglio stare assieme ai miei ami- tenza? Ma è stato bello finire la mia carriera in Spa- ci, alla mia famiglia”. “Sinceramente pensavo di essere più tran- gna: quando ho tagliato il traguardo mi sono quillo, senza alcuna pressione, invece le tan- sentito felice. E’ stato il miglior fine settima- Ti rivedremo nel paddock? te cadute delle due gare precedenti mi han- na dell’anno”. “Sicuramente”.

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SPUNTI, CONSIDERAZIONI, DOMANDE DOPO IL GP DI VALENCIA Quali sono state le chiavi del GP? Perché Rossi è stato molto meno efficace rispetto alle prove? Quando la HRC annuncerà il compagno di squadra di Marquez (che sarà Alex Marquez)?

di Giovanni Zamagni

VALENCIA - Spunti, considerazioni, domande che aveva fatto in prova. dopo il GP della Comunità Valenciana 2019, vinto da Marc Marquez. Quali sono state le La gara di Vinales Vchiavi del GP? Vediamo nel dettaglio come è andata la sua gara. Moto3 e Moto2 ci sono state tante cadute, fa- Perché Michele Pirro si è ritirato 1. La superiorità di Marquez. Pur non es- 1 giro: 6° a 1”087 (Marquez era 5° a 0”776); 2 ceva freddo, si è corso in condizioni limite”. all’ottavo giro mentre era 18esi- sendo scattato benissimo al via, Marc giro: 6° a 1”599 (Marquez 2° a 0”755); 3 giro: Secondo me Valentino non si è sentito sicu- mo? ha impostato la gara a sua piacimento, 7° a 2”342. La sua gara, di fatto, era già finita. ro. Ma è solo una mia ipotesi. Michele non stava bene fisicamente: nausea forte di una superiorità evidente; e pressione bassa lo hanno costretto a rien- 2. La poca potenza della Yamaha. La M1 Giri veloci in gara (tra parentesi il Cosa è successo tra Zarco e Lecuo- trare ai box. si conferma un’ottima moto, ma in gara giro in cui è stato realizzato) na? soffre troppo la differenza di prestazio- Marquez 1’31”116 (4); Miller 1’31”304 (6); Zarco è caduto alla curva 11 al 14esimo giro. Cosa è successo ad Andrea Ianno- ni in rettilineo: così si fa molta fatica a Quartararo 1’31”306 (4); Rins 1’31”350 (8); Si è rialzato e, imprecando, stava andando a ne? vincere; Morbidelli 1’31”351 (4); Dovizioso 1’31”361 piedi verso l’esterno della via di fuga, senza Iannone è caduto all’ultimo giro nel tenta- 3. Le difficoltà di Dovizioso a Valencia. (7); Petrucci 1’31”556 (7); Vinales 1’31”557 naturalmente guardare dietro di sé. Un atti- tivo di non farsi superare dal compagno di Ad Andrea questa pista non piace, è (8); Mir 1’31”557 (12); Rossi 1’31”608. mo dopo, è caduto Iker Lecuona e la KTM ha squadra. meno efficace che in altri tracciati; ‘gambizzato’ Zarco, facendolo volare in aria. 4. I primi giri di Vinales. Partito male dal- Perché Rossi è stato molto meno ef- L’impatto è stato violentissimo: è andata ve- Quando la HRC annuncerà il compagno di la seconda fila, non potendo girare da ficace rispetto alle prove? ramente bene, Johann avrebbe potuto spez- squadra di Marc Marquez (che sarà Alex Mar- solo, ma trovandosi in mezzo al gruppo, Lui non ha saputo spiegarlo, a me è venuto zarsi le gambe. quez)? Maverick non ha potuto ripetere i tempi un dubbio sentendo la sua dichiarazioni: “In

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Nessuno lo sa, ma la logica dice domani: martedì ci sono i test e sembra ovvio che la HRC annunci prima l’ingaggio di Alex Marquez, campione del mondo della Moto2.

Le tre più belle frasi del GP 3) Fabio Quartararo: “Molti credevano che non fossi adatto alla MotoGP, invece...”;

2) Jack Miller: “Io al posto di Petrucci? Assoluta- mente no, sto bene dove sono”;

1) Jorge Lorenzo: “Appena ho tagliato il traguar- do, mi sono sentito libero”.

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MOTOE. A VALENCIA DOPPIETTA DI ERIC GRANADO, MATTEO FERRARI È CAMPIONE

Il campionato mondiale per moto elettriche ha il suo primo campione del mondo. A Valencia Matteo Ferrari vince il titolo, nonostante la doppietta di Granado in Race1 e Race2

di Francesco Bagini

La MotoE è tornata di scena a Valencia. Era vedeva 6 gare in 4 Gran Premi. dalla tappa di Misano, a metà settembre, che non si inseriva nel calendario del Motomon- Grazie al pilota del team Trentino Gresini Ldiale 2019. MotoE, l’Italia ha conquistato così un altro titolo iridato nel Motomondiale, dopo quello In Spagna l’appuntamento finale ha visto di- di Lorenzo Dalla Porta in Moto3, pareggian- sputarsi 2 gare, entrambe vinte dal brasilia- do, se vogliamo, i due mondiali spagnoli dei no Eric Granado. Il fine settimana di Valencia fratelli Marquez. ha però incoronato un italiano, Matteo Fer- rari: il primo campione del mondo nella sto- Ferrari quest’anno ha dovuto vedersela con ria della MotoE. un pilota d’esperienza come Bradley Smith, lo scorso anno accasato alla KTM in MotoGP L’ex pilota della Moto3 (stagioni 2013, 2014, e anche quest’anno presente al via di 4 GP 2015) ha ottenuto quest’anno due vittorie, della massima categoria delle 2 ruote (a mo- entrambe nel GP di Misano. Poi ci sono stati tore termico, s’intende...). tre quinti posti: al debutto in Germania al Sa- chsenring, in Austria a Zeltweg e nella Race2 Leggi le classifiche della MotoE di oggi. Infine il terzo posto nella Race1 di e la Top Ten finale del mondiale ieri. Ricordiamo che il calendario 2019 pre-

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LE PAGELLE DI VALENCIA

MARC MARQUEZ VOTO 10 Dieci a Marquez, 9 a La sensazione è quella di un pilota che fa quello Quartararo e Miller. Quattro a che vuole, nettamente più veloce e superiore a Mtutti gli altri. Qui aveva deciso che, a differenza di Rossi e anche a Lorenzo nella altri GP (Thailandia, Phillip Island, solo per cita- sua ultima gara re gli ultimi), sarebbe stato meglio andare subito al comando: lo ha fatto all’ottavo giro, dopo una brutta partenza. Poi, ha controllato, tenendo sempre Quartararo a 6-8 decimi, per poi allungare al momento oppor- tuno. Peccato che non sia riuscita a conquistare la pole. Si scherza, naturalmente… Un altro livello.

FABIO QUARTARARO 9 Ha fatto tutto al meglio, senza sbagliare nulla. Guida la M1 in maniera fantastica, sembra che sia stata fatta apposta per lui, molto più efficace in MotoGP di quanto lo sia stato in Moto2.

“Perché ho fatto un click con il cervello, non vole- vo sprecare questa occasione, da quando sono in MotoGP penso solo a questo”, dice lui. Chapeau. di Giovanni Zamagni

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Un altro GP difficilissimo e ben al di sotto del- JACK MILLER 9 le aspettative. “Il nostro potenziale è più alto Un GP da protagonista dalla FP1 fino alla di questo” dice lui giustamente, ma quest’an- bandiera a scacchi, il più veloce e costante tra no è riuscito poche volte a dimostrarlo. In- i piloti Ducati. Non sempre è così regolare, ma freddolito. quando ci riesce è spesso tra i protagonisti. Pilota da MotoGP. JORGE LORENZO 4 Il voto, naturalmente, è riferito solo alla gara. ANDREA DOVIZIOSO 7 Ma non si poteva pensare che andasse diver- Alla fine limita i danni su una pista per lui osti- samente. Comunque sia, un grande campio- ca. Gli è mancata solo un po’ di velocità (ri- ne. spetto a Miller), ma conferma di essere sem- pre “sul pezzo”. Consistente. FRANCO MORBIDELLI 4 Una gara iniziata così e così, finita malissimo. ALEX RINS 6 Peccato. Chissà se si poteva fare meglio; come nelle ultime gare, la sensazione è che non sia quel- DANILO PETRUCCI 4 lo esplosivo di metà campionato. Difficile da Continuato le difficoltà per un pilota che, non valutare. dimentichiamolo, è stato capace di vincere Siamo alle solite: domina con Marquez, spro- bra che in questo momento il limite più gran- al Mugello. Serve fermarsi e ripartire da zero. fonda con tutti gli altri, con evidenti proble- de sia la competitività dei piloti, non della MAVERICK VINALES 5 Involuto. mi all’avantreno. Però per Marc va benissimo moto. Un’altra occasione persa: sembrava il favori- così. to, ma non si è mai visto. Peccato avrebbe po- JOHANN ZARCO 4 APRILIA RS-GP VOTO 5 tuto (e dovuto) fare meglio. La mia opinione è Dopo la Malesia, ci si aspettava ben altra com- YAMAHA M1 VOTO 8 Siamo alle solite: i problemi sono tanti. Aleix che la mancata prima fila in qualifica lo abbia petitività qui a Valencia. Invece, non si è prati- Siamo alle solite: la M1 è un’ottima moto, Espargaro (voto 6) chiude nei 10, ma solo gra- minato nelle sue certezze: sabato sera, com- camente mai visto. Attapirato (per le vicende molto equilibrata, a patto di girare da soli. In zie alle cadute altrui. mentando il quarto posto, era molto nervoso. di mercato). gara soffre troppo la mancanza di potenza. Per me, ha perso lì la gara. Volubile. KTM RC16 VOTO 4 CAL CRUTCHLOW 4 DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 8 Siamo alle solite: è poco competitiva. Un JOAN MIR 6 Forse anche per lui, come per Zarco, l’ingag- Siamo alle solite: fatica a chiudere le curve. anno fa qui aveva conquistato il podio, ma Dopo le prove ci si aspettava un po’ di più, ma gio di Alex Marquez al posto di Jorge Lorenzo Ma non è poi così male. solo grazie alle condizioni della pista. 12 mesi in gara patisce sempre la troppa aggressività l’ha mandato in tilt. Stagione amara. più tardi, gli altri sono cresciuti molto e se Pol nel dare gas. Inesperto. SUZUKI GSX-RR VOTO 8 Espargaro (voto 6) non ci mette una pezza, HONDA RC213V VOTO 8,5 Siamo alle solite: come negli ultimi GP sem- mostra un sacco di limiti. VALENTINO ROSSI 4

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DOPOGP VALENCIA: MARQUEZ DOMINA, LORENZO CHIUDE MOLTO ATTARDATO

Bernardelle è in viaggio per raggiungere Zama- Non basta a Quartararo gni, che è collegato in diretta via Skype, e seguire scattare bene dalla pole: Marc con lui le due giornate di test. Giovedì vi daremo Bconto di tutto. Ci sarà anche Alex Marquez sulla recupera e poi controlla la moto liberata da Lorenzo? La cosa sembra certa, gara. Miller davanti a Dovi, ma ancora il comunicato ufficiale non c’è. Intan- to Marc chiude il 2019 vincendo ancora d’auto- indietro i deludenti Vinales rità. E Lorenzo chiude (per ora) la sua carriera a e Rossi, tante cadute. Paura 51” da lui. Qui trovate una prima analisi dell’ul- tima gara della stagione, che con l’ingegnere per Bagnaia, Zarco e anche approfondiremo giovedì prossimo. Conferme, GUARDA IL VIDEO Foggia. Molto freddo sulle tre delusioni, problemi tecnici e incidenti. Valenti- no Rossi critico con la squadra nelle qualifiche, giornate Vinales arrabbiato per aver perso la prima fila. Perché sabato è caduto Bagnaia in uscita box, ribaltandosi con la sua Ducati? Perché in Moto3 ci sono state tante cadute multiple? E cosa ha rischiato Zarco, falciato nella via di fuga da una KTM impazzita?

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PUIG: “ALEX MARQUEZ IN HRC PERCHÉ È CAMPIONE DELLA MOTO2 NON PER IL COGNOME”

VALENCIA - Dopo il comunicato stampa ufficiale, Il team manager spiega la ecco cosa ha detto Alberto Puig, team manager scelta di Alex: “Abbiamo HRC, in una conferenza organizzata all’ultimo Vmomento. puntato su un pilota giovane, da far crescere: abbiamo preso Quando avete deciso di firmare con Alex Marquez? lui, perché ha vinto il titolo, non Lorenzo rimaneva un anno “vuoto”: abbia- chiama Marquez, ma non è questo che inte- “Quando abbiamo saputo della decisione di Jor- mo pensato di prendere questa opportunità. ressa”. perché si chiama Marquez. ge Lorenzo di ritirarsi, abbiamo iniziato a pensa- Lui è giovane, è il campione del mondo della re a quale fosse la decisione giusta e nelle ultime Domani proverà la RC123V Moto2: crediamo sia una buona possibilità Un anno di contratto: questo non ore abbiamo fatto questa scelta”. per lui”. gli metterà addosso troppa pres- 2019 con il team LCR. Marc? sione? Non è rischioso mettere un debuttante Non è entrato assolutamente Perché Alex e non Cal Crutchlow? “La durata del contratto non è un problema, sulla moto più “prestigiosa” e impor- “Abbiamo deciso che lui era il pilota giusto. ma lo è la difficoltà della categoria, della Mo- nella trattativa” tante della MotoGP? Forse non hai sentito quello che ho detto toGP, molto complicata. Io credo che tu hai “Le corse sono così, un rischio… “. (dice Alberto la giornalista che gli ha posto pressione quando devi vincere un campio- la domanda, NDA): Alex è il campione del nato, ma non è il caso di Alex; lui deve cono- Perché avete scelto Alex Marquez? mondo della Moto2, pensiamo che sia una scere la categoria, imparare la moto, capire “La decisione è stata presa per i suoi risultati: lui buona opportunità per entrambi. Se uno di- le gomme, migliorare il suo livello. E’ stato è il campione del mondo della Moto2 e questo è mentica il suo cognome, credo sia normale fatto un anno di contratto anche per metter- stato il punto di partenza perché venisse presse dare al campione del mondo della Moto2 lo alla pari degli altri piloti, il suo contratto in considerazione. In Honda stiamo cercando di questa opportunità. Si discute solo perché si scadrà alla fine del 2020. C’era questa oppor- trovare piloti per il futuro e dopo la decisione di di Giovanni Zamagni

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tunità e lui è stato coraggioso a farla sua”. cherò di gestire Alex come deve essere gesti- to: un team manager deve avere l’abilità di Come sarà la rivalità dentro al capire cosa serve a ciascun pilota”. box? “Credo che questa sia un qualcosa di nuovo Credi che Marc possa essere in e inusuale, non si è mai visto qualcosa del qualche modo distratto dai risultati genere nelle corse. E’ una situazione partico- Alex? lare, ma è chiaro che se Alex non avesse vin- “Io credo che Marc non si faccia distrarre da to il titolo della Moto2, non avrebbe mai avu- nulla, lui vuole solo vincere”. to questa opportunità. Ma lui ha conquistato il titolo. Sono fratelli, ma saranno rivali”. Che moto userà domani Alex nei test? Marc (Marquez) ha in qualche modo “La 2019, con il team LCR: era l’unica possibi- inciso nella decisione? lità, dato che tutto è accaduto in questi gior- “No, nella maniera più assoluta. Natural- ni. (Sulla RC213V HRC salirà il collaudatore mente gli abbiamo chiesto se gli andava Stefan Bradl, NDA). Nel 2020 avrà la stessa bene e lui ha detto di sì. Ma la conversazione squadra di quest’anno di Lorenzo”. non è stata fatta con Marc, ma con Alex e con il suo manager (Emilio Alzamora, manager anche di Marc, NDA). Passiamo da un pilota eccezionale come Lorenzo, a uno molto più giovane; Jorge ha preso una decisione molto coraggiosa, che tutti abbiamo apprezzato e così si è liberato un posto alla HRC”.

Per un team manager, è più facile o più difficile avere due fratelli den- tro al box? “Per il mio carattere, per come sono fatto io, non cambia assolutamente nulla. Per me sono due piloti come gli altri, ben sapendo che ogni pilota deve essere trattato in un modo particolare: a volte devi mettere pres- sione, altre devi essere più “gentile”. Cer-

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JORGE LORENZO, UN FRAGILE CAMPIONISSIMO

Jorge annuncia il ritiro: “Avevo già deciso dopo Assen”. Un pilota straordinario, capace di imprese memorabili, ma anche di prestazioni difficili da capire. Una bipolarità che ha portato grandi risultati, ma anche scelte quasi incomprensibili. I numeri dicono che pochi sono stati forti come lui

di Giovanni Zamagni

VALENCIA - Il campionissimo ha detto ba- per il motociclismo. A Jerez, nel 2020, Loren- sta. “Ho sempre detto che ci sono quattro zo entrerà a far parte della “Hall of Fame””), momenti significativi nella carriera di un davanti a lui centinaia e centinaia di addet- Vpilota: 1) il debutto; 2) la prima vittoria; 3) ti ai lavori, compresi un sacco di piloti (ma il primo titolo; 4) il ritiro. Oggi, purtroppo, non Valentino Rossi), tecnici, team manager. cosa: “E’ capace di cose straordinarie”. In Ya- mo punto, percorrendo traiettorie perfette, per me è arrivato questo momento” dice Tutti tristi, come è giusto che sia quando un maha lo paragonano al Márquez attuale: chi Lorenzo ha dimostrato un carattere di ferro, inevitabilmente commosso Jorge Lorenzo. campione così dice basta. ha visto la sua acquisizione dati del suo pe- tornando fortissimo dopo aver preso basto- “Quando mi sono rialzato dopo la caduta di riodo d’oro, conferma che Jorge era in grado nate pazzesche (sportive, naturalmente). Assen - continua - mi sono detto: “Non vo- PILOTA STRAORDINARIO di fare una differenza mostruosa. Come può I due anni in Ducati, sotto questo aspetto, glio più correre”. Poi ho deciso di ragionare, I numeri, crudi, dicono quanto sia stato confermare anche Valentino Rossi, tanto “in- sono stati molto significativi: dopo tante di ritardare questa decisione, vedere se avrei grande, ma è soprattutto parlando con chi fastidito” dalle prestazioni dello spagnolo, gare anonime, l’improvvisa resurrezione, le ritrovato le motivazioni o se fossi riuscito ha lavorato con lui che capisci la forza di Lo- da decidere, nel 2010, di lasciare la Yamaha tre vittorie incredibili, la bravura nell’adat- ad andare meglio con la Honda. Purtroppo renzo. Come Giovanni Sandi, il tecnico che lo per la Ducati. tarsi a una moto molto differente dalle sue non è successo”. Così, Lorenzo si ritira, dice ha portato a conquistare i titoli con l’Aprilia caratteristiche. Impresa che non gli è riusci- basta con il motomondiale dopo 68 vittorie 250, o come Davide Marelli, l’elettronico di GRANDE CARATTERE, MA ANCHE ta con la Honda, con la quale ha avuto solo (47 in MotoGP), 5 titoli mondali (3 in Moto- Casa Yamaha con il quale Lorenzo ha vinto GRANDE FRAGILITA’ un paio di sprazzi positivi: nei test invernali GP), 152 podi (114 in MotoGP); 69 pole (43 in i tre mondiali in MotoGP. O come, natural- Oltre al talento, alla grande velocità, alla - novembre 2018 - a Jerez e nel GP della Ca- MotoGP). Numeri da brividi, come da pelle mente, Gigi Dall’Igna, l’ingegnere che lo ha capacità come pochi altri (forse nessuno) talunya. Poi solo risultati mediocri, cadute, d’oca è stato l’annuncio del suo ritiro: Car- voluto a tutti i costi (è il caso di dirlo) in Du- di ripetere decine e decine di giri allo stesso infortuni, giri al rallentatore. La decisione melo Ezpeleta al suo fianco (“Posso solo dire cati, e che lo avrebbe rimesso volentieri sulla modo, frenando e accelerando nel medesi- di smettere è stata quasi inevitabile, anche grazie a Jorge per tutto quello che ha fatto sua DesmosediciGP. Tutti ti dicono la stessa

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per una questione di dignità: un campionissimo come lui non poteva continuare in questa ma- niera. Ma Lorenzo, nella sua carriera, ha anche dimostrato una fragilità difficile da spiegare e da confrontare con tanta caparbietà: spesso ha alternato momenti divini ad altri inspiegabili, in- capace di uscire da un tunnel psicologico incom- prensibile dall’esterno.

SEMPRE SINCERO, MA… Chiacchierare con Lorenzo, intervistarlo, è sem- pre stato piacevolissimo ed è assolutamente vero che lui è un pilota che dice sempre la veri- tà, come rivendica ogni volta che parli con lui. E’ altrettanto certo, però, che a volte lascia scon- certati per quello che dice, per tesi insostenibili, per teorie molto differenti dalla realtà. Un limite che in alcune occasioni gli è costato molte criti- che, come per esempio dopo il GP della Malesia e quello di Valencia del 2015, quando si intromi- se malamente nella rovente polemica tra Marc Márquez e Valentino Rossi. Un clamoroso auto- gol difficile da giustificare, che conferma anco- ra questa sorta di bipolarità di un pilota, di un uomo straordinario, ma anche fragile. Si è ritirato troppo presto ed è incredibile che a mettere fine alla sua carriera sia stata in qualche modo la Honda, la più grande Casa motociclisti- ca del mondo, la cui moto tutti i piloti sognano. Ma che per Jorge Lorenzo si è trasformata in un incubo.

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MOTOGP. REAZIONI, COMMENTI E DOMANDE DOPO IL RITIRO DI LORENZO

VALENCIA - Manco a dirlo, si parla solo di Jorge Come è giusto che sia, Lorenzo: ovvio che sia così, perché Lorenzo è un a Valencia si parla solo di campionissimo che ha segnato la storia recente Vdel motociclismo e il suo ritiro, per quanto pre- Jorge. Ci ripenserà? Cosa vedibile, è comunque qualcosa di clamoroso. dicono di lui? Chi lo sostituirà? Allora, ecco un po’ di reazioni, di commenti e di considerazioni dopo la notizia dell’anno. Ecco un po’ di risposte non è stato così”. Giusto farlo, come è giusto a certi livelli, non ho più la sensazioni di po- adesso dire basta. ter vincere delle gare”. Jorge assicura di non LORENZO: “NESSUN RIMPIANTO” avere rimpianti nemmeno per come è anda- L’aspetto che colpisce di più, è la serenità di Jor- Ci ripenserà? “Nella vita, mai dire mai, ma la ta a finire con la Ducati ge Lorenzo. Si è veramente tolto un peso. Viene mia decisione è definitiva, non tornerò indie- da dire: lo doveva far prima. tro. Posso essere orgoglioso della mia carrie- “A volte, bisogna prendere delle decisioni, ra, sono stato nelle tre migliori squadre della giuste o sbagliate che siano: purtroppo sono Perché, come si è detto tante volte e come ha ri- MotoGP, non devo più dimostrare nulla: 6 o arrivato troppo tardi a essere competitivo, la badito lui stesso, non è possibile vedere un cam- 7 titoli mondiali non cambierebbero niente. scelta è stata fatta prima”. pionissimo come lui lottare per l’ultimo posto. Mi mancherà l’adrenalina della vittoria, ma Non è concepibile e Lorenzo ha confermato di è giusto provare a fare qualcos’altro, godersi ROSSI: “MAGARI FACESSE IL COL- aver preso questa decisione da tempo, “appena di più la vita. LAUDATORE PER NOI” mi sono rialzato dalla caduta di Assen”. Valentino Rossi è quello che ha passato più Ho dimostrato di sapere superare momenti anni in MotoGP con Jorge Lorenzo: lui, però, Poi, Jorge ci ha voluto provare, “ho cercato di difficilissimi, come nel 2008, ma adesso non a differenza di tanti altri piloti, non c’era alla capire se mi sarebbero tornate le motivazioni o ho più la motivazione necessaria per tornare conferenza dell’annuncio. “Sinceramente se sarei stato in grado di guidare la Honda, ma di Giovanni Zamagni

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non mi aspettavo che ci fossero gli altri pi- guardare i dati di tantissimi campioni, ma loti, non lo sapevo, non ero stato avvertito. nessuno guida come lui”. In quel momento avevo altre cose da fare”. Poi Valentino parla di Jorge. “Il suo ritiro non CHI AL SUO POSTO? mi ha sorpreso più di tanto: la Yamaha ave- Naturalmente, adesso si libera un posto va chiesto a Zarco di fare il collaudatore nel molto importante. Chi sceglierà l’HRC? Cal 2020 e lui aveva risposto di avere un contat- Crutchlow spinge per sostituire Jorge Loren- to con la Honda: facendo 2+2, era chiaro che zo, ma su di lui i dubbi sono tanti, soprattut- Jorge difficilmente avrebbe continuato. Per- to perché nel 2019 il suo rendimento è sta- diamo un grandissimo pilota, uno di quelli to al di sotto delle aspettative. Pare che le che è andato veramente forte. strade da percorrere possano essere due: o il giovane da crescere o il pilota esperto. Il gio- Ma le corse sono così, devi essere motivato e vane sarebbe Alex Marquez, anche se ha già ti deve dare gusto: queste sono scelte perso- firmato il contratto per rimanere in Moto2, nali, ognuno ha il suo orologio agonistico, sa ma per la MotoGP si potrebbe liberare facil- quando è il momento di dire basta”. mente. L’esperto sarebbe Zarco, che in Ma- lesia ha fatto bene con la Rc213V 2018. Due Poi, Rossi la butta lì: “Magari Lorenzo facesse nomi confermati da Alberto Puig: io, perso- il collaudatore Yamaha: ma lui chiede molto nalmente, scommetterei su Zarco. Ma non soldi, la Yamaha non li ha…”. Jorge, in ogni ho mai vinto una scommessa in vita mia… caso, ha escluso questa possibilità.

DALL’IGNA: “NESSUNO COME LUI” L’ingegnere Gigi Dall’Igna è forse la persona che stima di più Lorenzo come pilota.

“Lo conosco dall’inizio della sua carriera, è stato un pilota importantissimo per me: in- sieme abbiamo vinto due titoli mondiali in 250. Credo che tutti perdano un campione che ha dato grandi emozioni .

Guida la moto in modo incredibile, il suo ta- lento è pazzesco: ho avuto la possibilità di

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JORGE LORENZO: DICONO DI LUI E DEL SUO RITIRO

L’ultima nostra intervista, quella registra- Jorge Lorenzo annuncia il suo ta la scorsa settimana in Eicma, aveva un sapore ritiro dalla MotoGP e un po’ amaro, tanto che qualche lettore aveva commen- Ltato “sembra quasi che Lorenzo parli da ex-pilo- ce lo aspettavamo, è da mesi ta”. Jorge aveva già deciso? Adesso sappiamo che che la notizia (sempre smentita) sì, aveva deciso subito dopo il GP della Malesia, e quindi da un paio di giorni, ma giustamente non circola nel paddock. Che tipo avrebbe mai scelto un giornalista italiano e quel di pilota è stato? Lo abbiamo momento milanese per comunicarlo al mondo. Se Lorenzo vedeva con chiarezza il suo immediato chiesto a chi sa leggere le futuro, allora si è nascosto piuttosto bene: ha semi- corse, e non da oggi nato qualche indizio in direzione contraria - la pro- va della Honda 2020 che era prevista per martedì prossimo - e però non è riuscito a mascherare del tutto la sua tristezza. Che fosse molto abbattuto nello spirito si vedeva, che avesse paura di cadere ancora e farsi male si capiva. Che tipo di pilota è stato Jorge Lorenzo? Un gran- de, certo, la sua lunga carriera è lì a dimostrarlo. A vincere un titolo mondiale di motociclismo si fa una gran fatica, figurarsi a conquistarne cinque. Personalmente l’ho sempre visto come un pilota velocissimo, ho sempre ammirato la sua limpida di Nico Cereghini

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classe, ma ho visto anche le sue debolezze e Ma credo anche che mantenere quei livelli, se qualche volta l’ho criticato per alcuni com- mentalmente forte non ci nasci, abbia un co- portamenti discutibili e certe dichiarazioni sto: sprechi un mucchio di energie e più facil- fuoriluogo. Ma nessuno è perfetto. Ho voluto mente crolli. E’ stato un pilota incompleto, non sentire qualche voce autorevole. Partendo dal sempre lucidissimo, e che in diverse occasioni grande Ago. sarebbe risultato più simpatico se avesse tenu- to la bocca chiusa». Agostini: dispiaceva vederlo ridotto così Witteveen: non mi sorprenderebbe «Il ritiro era nell’aria – dice il 15 volte campione rivederlo in pista del mondo - e si trattava di capire chi avrebbe «Credo che Lorenzo abbia bisogno di un anno fatto il primo passo tra lui e la Honda. Jorge è per ricaricarsi, magari ritornerà. E’ un pilota stato un grande, quando c’è un grande pilota grande, ma psicologicamente debole: in Derbi che fa grandi cose io mi inchino: e lui ha battu- e poi in Aprilia aveva trovato una situazione to dei grandi come Valentino e come Márquez, ideale per lui, però ugualmente alternava otti- giusto dargli merito. Purtroppo però è anche me gare a pessime gare. Anche in Yamaha ha vero che lui è sempre stato così: quando tutto trovato una sistemazione favorevole. Ma poi girava per il verso giusto era una bestia, diver- in Ducati è stato difficile, e lui ha sofferto so- samente andava indietro. E’ caduto, si è fatto prattutto per il cambio gomme da Bridgestone tutti, ma aveva davanti un inverno per recupe- stupisce. L’ho sempre visto come uno “molto male, è vulnerabile. Certo dispiaceva molto ve- a Michelin: la sua guida rotonda e con grandi rare la forma, e un’altra stagione per adattarsi pilota”, e il mio è un giudizio positivo. Mi spie- derlo messo così male, ma se è andato in crisi inclinazioni vuole carcasse rigide. In Honda è alla Honda. Per come lo conosco sono molto go: tu puoi valutare uno che corre come pilota non è stato a causa di Márquez o della moto. andata ancora peggio, certo noi non sappiamo sorpreso e molto dispiaciuto. Non mi aspet- o come persona, e il pilota ragiona secondo Una crisi esistenziale e personale». tutto, ma credo che oggi gli manchi soprattut- tavo che mollasse così. Posso spiegarmelo regole sue, con delle fisse. Una volta, si gira- to la condizione fisica e mentale. Mi aspettavo soltanto se penso che per il 50% ha lavorato la va in pista insieme, Cadalora, Lorenzo ed io, Reggiani: pilota fortissimo, ma non che comunicasse un anno di stop, ma forse è paura di farsi ancora male, e l’altro 50% lo sa e Jorge, che in quella fase era tra i primissimi così completo più giusto così: ne esce bene, si rimetterà in for- soltanto lui. Noi non sappiamo. Ma sai cosa ti della MotoGP, ci disse: ‘beati voi che avete 45 e «Me lo aspettavo, lo stop, perché Jorge è at- ma e qualcuno lo cercherà di sicuro. Uno come dico? Scommetto che a marzo ci convoca tutti 50 anni. Io devo allenarmi, è dura, voi fate altro taccato ai soldi ma anche molto orgoglioso: Lorenzo non si lascia a casa, basterà fargli un di nuovo per comunicarci che torna a correre e vi divertite… Una uscita così non me l’aspet- continuare con la Honda lo avrebbe esposto a contratto legato ai risultati…». con un’altra moto. E io ne sarei contento, sa- tavo, da uno di trent’anni che guadagnava un figure inaccettabili. E’ stato un pilota particola- Graziano Rossi: sono quasi sicuro rebbe una grande gioia per tutti i veri appas- milione al mese. Beati voi! Poi ho capito che lui re: da come l’ho visto io, arrivando in MotoGP che a marzo ci riconvoca sionati di moto». è pilota nel profondo. E quando c’era l’incastro ha fatto un gran lavoro per diventare forte di «Davvero ha annunciato il ritiro? Era l’ultima Alex Gramigni: Lorenzo, uno che è giusto Lorenzo era ed è fortissimo: ha battuto testa, e il salto è stato effettivamente esagera- cosa che immaginavo. Perché uscire dai mo- molto pilota. Mi sorprende gente come Stoner, Rossi e Márquez con Ya- to. E’ andato subito fortissimo con la Yamaha. menti no è molto difficile e lo sappiamo bene «Non conosco i retroscena, ma il suo ritiro mi maha e Ducati…».

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GP DI VALENCIA. I SEGRETI DELLA PISTA

Continua l’appuntamento con l’ingegner Giulio Giovanni Zamagni e l’Ing. GUARDA IL VIDEO Bernardelle, affiancato da Giovanni Zamagni, Bernardelle analizzano curva dove viene presentato il circuito del GP in pro- Cgramma: un’analisi curva per curva che permet- per curva il circuito di Valencia terà di svelare tutti i segreti della pista. che ospiterà l’ultimo GP della Ma non solo, perché nel farlo scopriremo quali stagione gerà i piloti che sanno far scorrere meglio la siano i piloti con uno stile di guida che meglio moto. Nel T3, la curva 11 è una della curve si adatta al tracciato, e quali le moto più perfor- più impegnative del tracciato, ma con una manti. linea obbligata. Il tratto finale è il più bello con le curve 13 e 14 che sono in leggera di- L’ultimo appuntamento del calendario MotoGP scesa con un lungo curvone che poi si tra- sarà è a Valencia, una pista con curve da 2ª e 3ª sforma in un rampino che può essere fatto con pochi punti difficili e in pochissimi punti si addirittura in prima marcia. può fare la differenza né nella guida né nelle pre- stazioni del motore.

Un punto critico è la curva numero 4 perché si arriva da una serie di curve a sinistra e si va a pie- gare a destra e spesso si sono viste della cadute. Il primo settore non sarà favorevole a nessuna moto, stesso discorso anche per secondo, carat- terizzato curve strette da 2ª marcia e avvantag- di Giovanni Zamagni

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CLAUDIO DOMENICALI: “LORENZO E BAUTISTA? BASTA: DUCATI NON HA COLPE!”

L’intervista, registrata in EICMA, è qui pubblicata Il CEO di Ducati respinge GUARDA IL VIDEO integrale al cento per cento. ogni critica sulla gestione dei Domenicali replica da grande appassionato ad Logni contestazione, contrattacca, fornisce la sua piloti Ducati: Jorge Lorenzo versione dei fatti, non pretende che sia condivisa. nel 2018 si è sbloccato troppo «Bisogna contestualizzare - ripete - conoscere i fatti e la loro tempistica, soltanto dopo si può giudica- tardi, Álvaro Bautista nel 2019 re». Lorenzo aveva chiuso il 2017 in crescita, poi è passato dalle vittorie alle iniziò malissimo la seconda stagione e a Le Mans bisognava decidere. Vero, dalla gara successiva al cadute senza un perché, e poi Mugello ha svoltato: sfortuna, incapacità di Duca- si è mostrato ingordo. L’opinione ti? Decidete voi, dice. E Bautista? Perché lo spa- gnolo abbia cominciato a cadere a ripetizione per di Domenicali su Márquez e su Domenicali resta un mistero, e però è certo che le come batterlo richieste economiche di Álvaro fossero sproporzio- nate alla SBK. Sul presente e sul futuro della Moto- GP, Claudio è altrettanto netto: i risultati sono stati positivi anche quest’anno, alle spalle di Márquez c’è sempre un pilota Ducati. Ma per battere il cam- pione del mondo bisogna guidare come lui: la gui- da della moto è cambiata. Comunque la pensiate, per un manager che non si nasconde mai, anzi ci mette la faccia, bisogna avere rispetto. di Nico Cereghini

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PER LA SBK È GIÀ IL 2020. TEST, TEAM, PILOTI E NUOVE MOTO

Mentre stanno per iniziare i test invernali, ecco quali saranno i team ed i piloti che nel prossimo mondiale SBK 2020 cercheranno di strappare il titolo a Rea ed alla Kawasaki

di Carlo Baldi

Anche se solo ufficiosamente, la stagione cronometrici, facciamo una veloce analisi 2020 del campionato mondiale Superbike delle squadre che parteciperanno al prossi- è iniziata oggi al Motorland Aragon, dove mo campionato 2020. Aalcuni team svolgeranno due giornate di prove. Sul tracciato spagnolo proveranno il Kawasaki Racing Team team Aruba.it Racing Ducati con Chaz Davies Al fianco del penta campione Johnny Rea (il ed il nuovo acquisto Scott Redding, il Barni cui contratto scadrà alla fine del prossimo Racing Team Ducati con il suo nuovo pilota anno) ci sarà l’inglese Alex Lowes, che sosti- Leon Camier, il team Kawasaki ufficiale che tuisce il deludente . oltre a Rea farà debuttare Alex Lowes e le Scongiurata la possibilità che fosse lo sco- due squadre ufficiali Yamaha, il team Pata modo Razgatlioglu a salire sulla seconda con Michael Van der Mark e Toprak Razgat- Ninja ufficiale, il team KRT ha scelto un altro lioglu e il GRT che ha cambiato entrambi i pilota “veloce, ma non troppo” che si guar- piloti ed ha affidato le sue R1 a Federico Ca- derà bene dal sottrarre punti a Rea, ed avrà ricasulo ed all’americano Garrett Gerloff. il compito di cercare di frapporsi tra il capo squadra ed i suoi avversari. Per quanto ri- Il 28 e 29 novembre a Jerez de la Frontera guarda il campione del mondo il suo obiet- oltre alle squadre di cui sopra potremo ve- tivo è quello di confermarsi al vertice per il dere in azione il team BMW e soprattutto il sesto anno consecutivo, e possiamo stare team Honda HRC con Alvaro Bautista e Leon certi che lo perseguirà con la solita granitica Haslam. In attesa di avere i primi responsi determinazione.

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va a comporre assieme a Van der Mark una Aruba.it Racing - Ducati vano, ma aspettiamo i prossimi test di Jerez italiano, se consideriamo che entrambi sono coppia giovane ed ambiziosa che siamo certi Si sono spese migliaia di parole e decine di per vedere la nuova Honda a confronto con al debutto in Superbike. Caricasulo dovrà metteranno alla frutta la R1. Sia chiaro che articoli nel tentativo di capire cosa sia effet- le sue avversarie. adattarsi in fretta al passaggio dalla 600 alla Toprak non è ancora al 100% e difficilmen- tivamente successo tra Alvaro Bautista ed 1000, mentre l’americano viene da un cam- te potrà lottare per il titolo. L’ex pilota della il team Aruba.it Ducati, ma comunque sia BMW Motorrad WorldSBK Team pionato di un livello molto inferiore a quello Kawasaki deve ancora migliorarsi molto sul andata, lo spagnolo non farà più parte del- Confermato Tom Sykes, la squadra ufficiale del mondiale delle derivate e non consce le bagnato e soprattutto deve imparare a sfrut- la squadra ufficiale ed al suo posto, al fian- BMW ha ingaggiato Eugene Laverty, che non gomme e nemmeno le piste. tare al meglio la gomma da qualifica, per evi- co di Chaz Davies che ha ancora un anno di si sa bene per quale motivo lo scorso anno tare di compromettere sin dall’inizio le sua contratto, arriverà il fresco vincitore del BSB era caduto in disgrazia, nonostante una buo- Barni Racing Team gare, partendo dal fondo della griglia. La sua Scott Redding. Al di là del valore reale o pre- na stagione con la ormai vetusta RSV4 Apri- Leon Camier, chiamato a sostituire Michael giovane età e le sue naturali doti di guida gli sunto del nuovo acquisto (lo aspettiamo alla lia, proprio nelle fila del team di Shaun Muir, Ruben Rinaldi, potrebbe far fare un ulteriore faciliteranno il compito, ma ci sarà bisogno prova dei fatti) è innegabile che la Ducati che ora gestisce le S1000RR ufficiali della salto di qualità alla squadra di Marco Bar- di tempo, anche per imparare a conoscere abbia perso l’unico pilota in grado di porta- casa bavarese. Il manager inglese consoce nabò, al secondo anno con la Panigale V4. a fondo la R1. Con un simile compagno di re per ben 16 volte alla vittoria la nuova V4 e bene le doti di Laverty e non se l’è lasciato Le doti tecniche della squadra bergamasca squadra Van der Mark è chiamato alla prova non mi sembra una perdita da poco. Bautista scappare. Insieme a Sykes il nordirlandese sono indiscutibili e se il “bellone” del circus del 9. Dovrà dimostrarsi più continuo e final- ha dilapidato una fortuna in termini di pun- va a comporre una delle squadre più temibili delle SBK si saprà integrare nella realtà della mente in grado di fare quel salto di qualità ti, ma oltre alle moltissime vittorie ottenute, della SBK 2020, ma bisognerà vedere quan- sua nuova squadra, l’accoppiata Barni-Ca- che gli consentirebbe di passare da outsi- ha comunque chiuso al secondo posto del to e come la casa tedesca si impegnerà nel mier potrebbe rappresentare la rivelazione ders a candidato al titolo mondiale. mondiale ed i piloti Aruba.it Ducati del 2020 campionato delle derivate e se sarà in grado del prossimo campionato. si dovranno confrontare con questi numeri. di rispondere alle aspettative della squadra Team Honda HRC Davies nelle ultime gare del 2019 ha dimo- e dei due piloti. Kawasaki Puccetti Racing Il colosso giapponese è tornato in forma uf- strato di avere trovato un buon feeling con Perso Razgatlioglu, emigrato in Yamaha ficiale e vuole vincere. A salire sulla nuova la V4 e se partirà con il piede giusto e senza Da sempre la “via tedesca” al racing non si è non certo per demerito di Manuel Puccetti, CBR saranno il vice campione 2019 Alvaro quei problemi fisici che ne hanno ridotto le mai rivelata vincente e staremo a vedere se il team satellite Kawasaki ha richiamato in Bautista e Leon Haslam. Lo spagnolo vuole prestazioni nello scorso campionato, Chaz nella prossima stagione la storia potrà cam- Superbike Xavi Fores, un pilota concreto e confermarsi ai vertici del campionato e nello potrebbe lottare per il titolo. biare. determinato, che pensiamo possa fare mol- stesso tempo dimostrare alla Ducati di aver to bene sulla Ninja della squadra emiliana. sbagliato a non accontentare le sue richie- Pata Yamaha World SBK Team GRT Yamaha World SBK ste. Leon Haslam deve il suo ingaggio ai suoi Se ci fosse un premio per la miglior cam- La squadra satellite della Yamaha ha cam- Certo non sarà facile ripetere gli incredibili ri- trascorsi in Honda ed alle sue presunte doti pagna acquisti dei team SBK verrebbe sen- biato entrambi i suoi piloti ed i deludenti sultati del talento turco (2 vittorie e 13 podi), di collaudatore. Su entrambi pesa l’incognita za dubbio assegnato alla squadra ufficiale e Marco Melandri sono stato ma lo spagnolo ha una grande esperienza ed della nuova Fireblade, bellissima da vedere, Yamaha, che ha sostituito Alex Lowes con sostituiti da due “giovani di belle speranze” una grande volta di rivalsa nei confronti di ma ancora tutta da scoprire in pista. Quando il miglior giovane talento del campionato come Garrett Gerloff ed il nostro Federico un campionato che dodici mesi fa lo aveva su muove la HRC solitamente i risultati arri- delle derivate: Toprak Razgatlioglu. Il turco Caricasulo. Un bel salto nel buio per il team prematuramente accantonato.

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Team Pedercini Racing schierare due piloti nel 2020, ma purtroppo, La squadra di Lucio Pedercini raddoppia almeno sino ad ora, la mancanza di budget il proprio impegno e al confermato Jordi ha indotto il team olandese a schierare solo Torres affianca il nostro . I il confermatissimo Loris Baz. Il francese ha grandi progressi compiuti dalla squadra di fatto vedere grandi cose nella sua prima sta- Volta Mantovana, soprattutto per quanto gione con la R1 e con un anno in più di espe- riguarda la competitività della sua moto, lo rienza sulla moto giapponese, sia per lui che scorso anno sono stati evidenti, e l’ingaggio per i suoi tecnici, i risultati non potranno che di un pilota come Savadori dimostra che il migliorare. team Pedercini vuole fare sul serio e dare del filo da torcere agli ufficiali. Torres deve Moriwaki Althea Honda Team trovare qualche stimolo in più, mentre per Anche il team “condiviso” da Genesio Be- Lorenzo si tratterà soprattutto di impara- vilacqua e Moriwaki avrà a disposizione le re tutti i segreti della ZX-10R, visto che non nuove Fireblade, per aiutare il team HRC pensiamo ci saranno problemi ad inserirsi nello sviluppo in pista della nuova moto. La nella squadra italiana, dove lavorano ancora scelta dei piloti spetta ad entrambi e se l’a- alcuni dei tecnici con i quali aveva corso in zienda giapponese sceglierà uno tra Kiyonari Stock 1000 nel 2014. e Takahashi, la parte italiana è in trattativa con Sandro Cortese e con Leandro Mercado, Team Goeleven a meno che il vulcanico imprenditore di Civi- La squadra di Gianni Ramello resterà con la ta Castellana estragga ancora una volta dal Ducati ed ha sostituito Eugene Laverty con proprio cilindro l’ennesimo pilota italiano al Michael Ruben Rinaldi, che conosce la V4 quale dare una chance mondiale. avendola già utilizzata lo scorso anno con il team Barni. Nella prossima stagione il team Orelac Racing VerdNatura italiano intende sfruttare l’esperienza ma- Alla data odierna non si sa ancora se la turata quest’anno con la nuova Panigale a squadra italiana si iscriverà al campionato quattro cilindri per trovare maggiore conti- Superbike 2020. Inizialmente si parlava di nuità di risultati e per aiutare la maturazione problemi di sponsor, che però ora sembra si di Rinaldi che dovrà sfruttare al meglio que- siano risolti. Se il team verrà confermato in sta ennesima occasione. Superbike il pilota dovrebbe essere ancora Mercado, ma anche in questo caso il condi- Ten Kate Racing Yamaha zionale è d’obbligo. Sembrava che la squadra olandese potesse

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BUON DEBUTTO DI REDDING NEI TEST DI ARAGON

Complice l’assenza di Rea nel secondo giorno di prove, Redding fa segnare il miglior tempo ad Aragon e precede Davies. Debutto positivo anche per Lowes e Razgatlioglu

di Carlo Baldi

Il freddo e la pioggia hanno reso difficile Redding oggi si è migliorato nel corso delle il lavoro dei team e dei piloti del mondiale ultime tre ore della sessione pomeridiana, Superbike che hanno svolto due giornate di quando la pista era in condizioni accettabili. Itest sulla pista del Motorland Aragon, in Spa- Con un giro in 1’49”929 Scott ha terminato le gna. In entrambi i giorni il clima è rimasto prove davanti al compagno di squadra Chaz lo stesso, con temperature alquanto basse Davies, che ha fermato i cronometri sul tem- (attorno ai 9-10 gradi) e la pioggia che ha co- po di 1’50”185. stretto i piloti ad iniziare in ritardo le sessioni di prove del mattino, nell’attesa che la pista Due Ducati davanti a tutti quindi, ma va det- si asciugasse. to subito che Rea oggi non è sceso in pista. Il campione del mondo ha abbandonato le Al termine della due giorni spagnola in testa prove in tarda mattinata, quando la pista era alla classifica dei tempi troviamo Scott Red- ancora bagnata, lasciando il solo Lowes a la- ding, al debutto in Superbike e sulla Paniga- vorare e a fare esperienza sulla Ninja Kawa- le V4 del team Aruba.it Racing – Ducati. saki. Al di là dell’assenza odierna di Rea, i due piloti della Ducati hanno senza dubbio Il ventiseienne pilota inglese è sceso in pista iniziato in modo molto positivo questo anti- in tutte le condizioni, ed ha dimostrato di cipo della stagione 2020, con Redding che ha trovarsi subito a proprio agio sulla sua nuo- stupito per la sua capacità di adattarsi molto va moto. Secondo ieri alle spalle di Jonathan in fretta ad una moto diversa da quella con GUARDA TUTTE LE FOTO Rea (1’50”416) con il tempo di 1’50”868, la quale ha vinto l’ultimo BSB. Il tutto nono-

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stante un’intossicazione alimentare che gli percorrendo 37 giri e lavorando assieme ai ha creato qualche problema nella mattina propri tecnici per iniziare ad adattarsi alla del secondo giorno di prove. Anche Davies Panigale V4. Questa mattina è stato il primo può dirsi soddisfatto di queste due giornate a scendere in pista quando il tracciato spa- andaluse, soprattutto perché al contrario di gnolo era ancora bagnato, e dopo soli 4 giri è quanto avvenne nei test invernali del 2018, il caduto alla curva 9, infortunandosi alla spal- gallese è in perfette condizioni fisiche e spe- la sinistra, la stessa operata nel luglio scor- ra quindi di affrontare al meglio anche l’ini- so. Trasportato all’ospedale di Alcañiz per zio di stagione. accertamenti, Camier è tornato ai box dopo un paio d’ore e sembra non abbia riportato Rea ieri ha percorso 27 giri, lavorando con gravi conseguenze. il suo team per rendere ancora più maneg- gevole la sua ZX-10RR. Senza nulla di nuovo Su otto Superbike presenti a questi test, la da provare, oggi il cinque volte campione del metà erano Yamaha R1 e tre di queste sono mondo ha preferito tornare a casa per non state portate in pista da piloti che non l’ave- rischiare sulla pista ancora umida e per pre- vano mai guidata in precedenza. Nel team pararsi ai prossimi test di fine mese a Jerez, ufficiale abbiamo assistito al debutto di To- nei quali spera come tutti di trovare un clima prak Razgatlioglu, mentre nella squadra sa- decisamente più favorevole. tellite GRT è stata la prima volta su una R1 lui che Razgatlioglu avranno a disposizione bike, l’ultimo prima della pausa invernale, è per Federico Caricasulo e per l’americano la YZF R1 in versione 2020. fissato sulla pista di Jerez de la Fronteira in Debutto ufficiale in Kawasaki per Alex Lowes, Garrett Gerloff. Spagna il 28 e 29 novembre. che ha chiuso al quarto posto assoluto, a soli Nel team GRT Yamaha Garrett Gerloff ha fat- 37 millesimi dal suo compagno di squadra. Il più veloce dei piloti Yamaha è stato Raz- to meglio di ieri, pur se impegnato nell’adat- Nonostante il meteo avverso sono stati due gatlioglu che ha provato due moto diverse e tarsi oltre che alla sua nuova R1 anche alle giorni positivi per l’inglese, che dopo i 25 oggi si è migliorato di sei decimi, chiudendo gomme Pirelli ed alla pista spagnola, che ha giri percorsi ieri oggi ne ha inanellati altri 50, al quinto posto. Michael Van der Mark lo se- visto ieri per la prima volta. con l’obiettivo di prendere sempre maggiore gue in sesta posizione. Il pilota olandese ieri confidenza con la sua nuova moto. aveva concluso al quarto posto con il tempo Anche il suo compagno di squadra Federico di 1’50”941 ma oggi non si è migliorato. Caricasulo ha abbassato il tempo fatto se- Test alquanto sfortunati per Leon Camier, gnare ieri, ed ha lavorato molto sulla parte salito ieri per la prima volta sulla Ducati pri- Ad Aragon per Van der Mark l’unica novità elettronica e sul suo stile di guida, che do- vata del team Barni Racing. Nella prima gior- era rappresentata dal suo nuovo capotecni- vrà modificare molto rispetto a quello che nata di prove il pilota inglese aveva concluso co Andrew Pitt, che lo scorso anno seguiva lo caratterizzava in Supersport. Il prossimo all’ottavo posto della classifica dei tempi, Alex Lowes, mentre a fine mese a Jerez sia appuntamento con i test invernali Super-

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ISDE 2019 PORTUGAL. FINALE. USA OVERALL, AUSTRALIA JUNIOR, SANDERS HERO

Portimao, Portogallo, 16 Novembre. Giorno 6, Si chiude la 94ma Edizione l’ultimo. I Giochi… Olimpici dell’Enduro si chiu- della Sei Giorni Internazionale dono con la tradizionale saga del Motocross. PTutti contro tutti in una specie di pirotecnico, di Enduro. Vincono gli anzi esplosivo, finale dopo cinque giorni di ten- americani davanti agli sione crescente. È il gran finale, ed è anche la grande liberazione delle energie residue, com- australiani. Italiani terzi. Daniel presse nell’attenzione al mezzo meccanico e Sanders è l’eroe assoluto della agli imprevisti di una Corsa oltremodo lunga e articolata. Il Motocross finale della Sei Giorni di ISDE Portugal. Portimao non il Enduro è come il tappo di Champagne, una volta massimo, ma non è facile... liberata la gabbietta non lo tieni più.

Gli americani tornano sul tetto del Mondo, gli Az- zurri ottengono e difendono un onesto terzo po- sto. Come un anno fa. Poteva essere qualcosa di più? Probabilmente no, americani e australiani sono più forti, meglio assortiti e certamente ven- gono a sfidare la leggendaria tradizione europea con il morale a fondo scala.

Sanders è stato incredibile ma era praticamente solo, e così gli australiani sono stati al comando di Piero Batini

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per poco. Gli americani hanno avuto il pre- Niente di clamoroso, solo una marcia globa- gio di essere più omogenei e bilanciati, una le in più, l’esercizio di una pressione costan- formazione compatta e potente, e hanno te e redditizia alla lunga risolutiva. Robert fatto il resto ottenendo il massimo. Analo- è stato il più forte della sua Squadra, ma è gamente, in un rapporto di scala, gli italiani riduttivo stilare una classifica di valore dei hanno complessivamente messo in mostra singoli contributi. una bella forza di gruppo e di carattere, e gli spagnoli, quarti e ben controllati dagli Azzur- Gli americani che hanno vinto la Sei Giorni ri, hanno esaltato Josep Garcia ma lo hanno portoghese hanno un senso solo se presi lasciato sostanzialmente da solo a difendere tutti insieme. E il senso è quello della tra- la bandiera. Un po’ più di dettaglio. Largo sformazione di una Squadra che, tradizio- alle signore. Cominciamo da loro. Brandy Ri- nalmente, prendeva la Sei Giorni come un chards, Tarah Gieger e Rebecca Sheets por- divertimento, si autofinanziava, bruciava le teranno finalmente in America il Trofeo ri- ferie per la passione e scendeva umilmente servato alle donne, il Women’s World Trophy al confronto con gli dei europei. Gli ameri- che per sei anni di fila era uscito e rientrato cani l’hanno presa sempre tremendamente nella bacheca della stanza dei trofei austra- sul serio, nell’impegno, per il significato, per liana. Le campionesse in carica hanno perso quello spirito di patria che vale da solo più per strada prima Makenzie Trycker poi Tayla di una motocicletta migliore. Oggi il Mondo Jones e, rimasta sola e impotente Jessica della Sei Giorni è cambiato, e deve fare i con- Gardiner, il Trofeo se n’è andato in America. ti con americani e australiani. Gli europei de- vono farsi un bagno di umiltà e ricominciare Tedesche e inglesi salgono sul podio di Por- a crederci. timao. Regina emblematica di una Sei Giorni di Eroi solitari è la tedesca Maria Franke, più Daniel Sanders, Joshua Green, Luke Stykes veloce della Richards e di Jane Daniels. e Matthew Phillips. Presi tutti insieme valgo- no il secondo posto, ma tre quarti dell’opera Taylor Robert, Kailub Russell, Ryan Sipes e è nel talento e nella potenza di Daniel San- Steward Baylor, dunque, sono i Campioni ders, 25 anni, di Three Bridges, Victoria. del Trofeo Mondiale 2019. Robert e Russell avevano già fatto parte della storica forma- Sanders aveva già vinto la E3 alle 6 Giorni del zione vincitrice nel 2016. Gli australiani, tra- 2015 e 2016, a Kosice da Junior quando l’Au- scinati da Sanders, hanno retto due giorni, stralia fece banco regio, e a Navarra. C’è an- poi gli americani hanno messo la freccia. che un anno buio, nella carriera di Sanders,

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e coincide con la stagione europea alla corte italiani del Trofeo Junior, che difendevano primi quattro assoluti sono italiani, nell’ordi- in causa fare in modo che l’Olimpiade sia il del Team ufficiale KTM. Come era già acca- la vittoria conquistata un anno fa in Cile, a ne Rinaldi, Sala, Casartelli, Passeri. massimo in tutte le direzioni. Non a caso per duto altre volte, gli australiani sono gente Vina del Mar. Che non sarebbe andata come i Giochi Olimpici capita che si rifacciano il un po’ speciale, non aveva funzionato e nel un anno fa in Cile lo si visto ben presto, ma è Un sacco di medaglie e trofei. Garcia ha vinto trucco intere città. 2018 Sanders aveva firmato per tornare a certo che il forfait di Andrea è una punizione la E1, Robert la E2, Sanders, naturalmente, correre in Australia. forse un tantino pesante. Il Trofeo Mondia- la E3. Il Team Italia di Club è quarto, dietro E dopo è ricerca del massimo, dentro e attor- le Junior va dunque agli australiani Lyndon all’XC Gears americano, al Lozere francese di no all’Evento. Una Sei Giorni un po’ abban- Il resto è la storia di una vittoria assoluta, Snodgrass, Michael Driscoll e Fraser Highlet, un certo Antoine Meo e al RFME 1 spagnolo. donata in un circuito di velocità, per quanto impreziosita dal duello costante durato sei che battono gli americani Grant Baylor, Ben Tra i Costruttori c’è poca storia e KTM piazza bello e logisticamente pratico, con i tedeschi giorni con Josep Garcia, lo spagnolo che, Kelley, Joshua Toth, e gli spagnoli Sergio Na- due Squadre ai primi due posti. Se parliamo che ancora girano con le loro superbike, con analogamente, ha dato tutto ma non ha po- varro, Marc Sans e Tomas Pau. di assoluta, è Sanders, Garcia, Robert, se un piccolo bar che è diventato miliardario tuto ottenere altrettanto dai compagni della parliamo di femmine è Franke, poi Richards con le code di mezz’ora, con poca luce la Squadra Spagnola. Su sei giornate di Gara, Andrea Verona, Matteo Pavone e Claudio e poi Daniels, e se parliamo di Club è Antoine sera e poca festa in nessun paese attorno, quattro volte Sanders ha battuto Garcia e il Spanu avevano conquistato il terzo posto Meo, Dante Oliveira e Ricky Russell. una ISDE con un giro che alla fine i Vintage resto della truppa, e due volte le parti si sono il secondo giorno, e lo avevano conservato vengono raggiunti, nella polvere, nella piog- invertite, compresa l’ultima giornata sul e difeso fine alla quinta giornata di Gara, Resta da dire della Sei Giorni e… della Sei gia, nel fango, dagli Assi dell’Olimpiade, cose crossodromo Algarve vinta da Garcia. Davi- quando Andrea Verona, che fino a quel mo- Giorni di Portimao. Sul valore della Sei Gior- di questo genere, insomma, non dovrebbero de Guarneri, Rudi Moroni, Thomas Oldrati e mento aveva guidato la formazione azzurra, ni dal punto di vista agonistico non si discu- esistere. Matteo Cavallo hanno chiuso al terzo posto. non è riuscito a partire a causa di un pro- te. È un confronto epico e fantastico, l’unico Un buon risultato, anzi ottimo, sul quale c’è blema alla moto già insorto all’arrivo della davvero globale e in grado di esprimere lo L’Enduro è un mondo piccolo, certo, ma far poco da discutere. Mancava Salvini, papà da quarta giornata. stato dell’arte dell’Enduro. In questo senso bene le cose non significa per forza spende- poco, ma la Squadra di Cristian Rossi ha gira- oserei dire che non c’è Mondiale, non c’è re di più. Se poi uno paga per esserci, parlo to a dovere. Senza strabiliare, ma anche sen- Italia assoluta nei quattro... poi 3 Giorni dei WESS, non c’è Super, Hard o Extreme Endu- dei Partecipanti, dei Piloti, e aggiungerei za sbagliare. Onestamente non credo che si Trofei Vintage. Alla formazione Sala, Rinaldi, ro che tenga. È davvero l’Olimpiade dell’En- profumatamente, è giusto che al prezzo del potesse chiedere di più. Quando la Squadra Zamparutti va il Trofeo Vintage, mentre lo duro, per riconoscimento di individualità, di biglietto corrisponda lo spettacolo che ci si ha perso Cavallo, fermato durante la quarta stellare Trofeo Veterans è conquistato con Squadre, di Nazioni, per forza della tradizio- aspetta. E comunque fare meno che bene giornata, la formazione ha mantenuto la lu- un ‘cappotto’ dai marziani Mario Rinaldi, ne che ha alimentato in oltre cento anni, per vuol dire mettere a rischio la passione per cidità necessaria per portare nave e carico Gio’ Sala, Stefano Passeri, imbattibili im- capacità di adattamento ai cambiamenti im- quell’Evento, e in un certo sicuro senso il suo in porto, superare brillantemente l’impasse battuti e neanche avvicinabili da tedeschi e posti dal trascorrere del tempo. E poi è festa, futuro. E questo è un crimine! psicologico, e tenere dietro gli spagnoli. Un francesi. Rinaldi è stato il vincitore assoluto fantastico party dell’Enduro. Sotto il profilo Tranquilli, l’anno prossimo è Sei Giorni Inter- podio è sempre un podio, e questo ha un va- delle prime due giornate, Passeri si è preso della singola manifestazione, dell’evento nazionale di Enduro d’Italia: glielo facciamo lore massimo. una parziale rivincita risultando il migliore Portimao, dell’organizzazione portoghese, vedere noi! nella giornata del motocross, Sala è… Gio’ io direi che, invece, da discutere c’è. Dovreb- Non è andata allo stesso modo per i ragazzi Sala! Se si parla di ‘Classics’, non c’è storia, i be essere impegno tassativo di tutte le parti Foto: Dario Agrati

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