IL GIORNALE b Domenica 5 dicembre 2004 16 CRONACHE __ TIPI ITALIANI NEL «SUO» TEATRO Elena Biggi Parodi nel teatro Salieri di Legnago (Verona), dove il musicista nacque nel 1750 [FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI]

Elena Biggi Parodi to in croce l’unico figlio / e di sue membra il peso sulle trafitte mani tutto aggravarsi / impaziente al Ha scovato tutte le opere del musicista cuore di sostenerlo in atto / il tronco abbraccia, piange, lo bacia / e fra i dolenti baci scorre confu- veneto maestro di Beethoven e Schubert, so intanto / del Figlio il sangue e della Madre il pianto”. E chiedevo a mio marito: è bella?». fra cui c’è l’«Europa riconosciuta» che Domanda retorica. «Immagini il mio stato d’animo la prima volta che inaugurerà la Scala restaurata come l’ho sentita eseguire nella Minoritenkirche. Avevo tenuto per tre anni quello spartito autografo sul nel 1778: «Il vero atto di nascita della Ue» leggio di casa, con i bambini che mi gattonavano intorno, e ora potevo ascoltarlo da solisti, coro e orchestra. Alla fine m’è venuto incontro in mezzo STEFANO LORENZETTO alla navata gelida il maestro Roman Vlad e mi ha detto: “Lei ha scoperto il primo capolavoro di Sa- he tormento ha riservato il destino alla musicologa vero- lieri”». nese Elena Biggi Parodi. Sposata con Wolfgang Che tipo era questo Salieri? Mozart, s’è innamorata alla follia del suo rivale Antonio «Si considerava veneziano, e d’altronde Legnago Salieri. Un assassino. Anzi, l’assassino. Giacché è questa era sotto la Serenissima. Piccolo di statura. Aste- Cl’unica credenziale del musicista che con la sua Europa riconosciuta, mio. Aiutava gli orfani, perché a 13 anni aveva diretta da Riccardo Muti, mercoledì prossimo riaprirà la Scala, rin- perso prima la madre e poi il padre ed era stato giovanita da un restauro durato 959 giorni; la stessa con cui il allevato dal nobile Antonio Mocenigo, che l’aveva 3 agosto 1778, un lunedì, s’inaugurò quello che allora si chiamava condotto con sé a Venezia e in seguito affidato a Regio Ducal Teatro di Milano. L’invidioso Salieri. Il mediocre Salieri. Florian Leopold Gassmann, Kapellmeister della Il viscido Salieri. La Nullità che uccise il Genio. Questa la vulgata. corte imperiale di Giuseppe II, carica che Salieri La studiosa fruga nei documenti raccolti in otto anni di ostinate avrebbe ereditato. Nella capitale asburgica giun- ricerche. «Legga!». Leggo: «Io qui sottoscritto faccio fede che il giovi- se a 16 anni. Fu un libertino incorreggibile, dotato ne Signor Wolfango Amadìo Mozart, già bravo suonatore di piano- di autoironia, a giudicare dal sonetto che si dedi- forte, ha un talento raro per la Mu- cò per il compleanno nel 1818: sica. Ne prognostico una riuscita “Sono ormai sessanta e otto / Sor non inferiore a quella del suo cele- Antonio, gli anni vostri, / e mi dite bre Padre». Firmato: «A. Salieri, pri- che vi bollica / spesso amore anco- mo Maestro di Cappella della Cor- ra in petto? / Eppur tempo mi par- te Imperiale di Vienna». 30 marzo Dedica la vita a indagare su Salieri rebbe / di dover finir, cospetto! / 1807. Che ne dice Ussignoria? / Rispo- «Le pare che un omicida rilasci sta: ha ragione, si podria”. Tipica- un simile attestato a un allievo do- mente veneto. Nutriva una passio- po avergli avvelenato il padre?». ne travolgente per il soprano Cata- Mi pare di no. Così per la seconda rina Cavalieri, una sua pupilla». volta devo difendere il bistrattato «Non uccise Mozart. Anzi, lo aiutò» Dunque non è vero che fece voto Salieri dalla tremenda calunnia di castità, chiedendo in cambio a che lo perseguita da due secoli. La Dio il dono della fecondità artisti- prima volta fu vent’anni fa. Capo- gli uscieri della Scala». funamboliche degli uomini soprani. Che domine- nerale del Mozarteum di Salisburgo, grande cono- ca, come si vede in Amadeus? servizio delle cronache provinciali all’Arena dopo Sono in buona compagnia. In due parole... ranno la scena fino al ’900. Non dimentichiamo scitore del Salieri. Gli chiesi: perché non fa il cata- «Sposò Therese Helferstorfer, figlia d’un funziona- aver aperto una redazione proprio a Legnago, il «Dovrei prima raccontarle l’antefatto di Europa, che Alessandro Moreschi, l’ultimo della logo tematico del legnaghese? La risposta fu: “Lei rio statale, che gli diede un figlio e sette figlie. capoluogo della Bassa veronese dove il composi- figlia d’Agenore, re di Tiro, e promessa sposa a Cappella Sistina, morì nel 1922, esistono addirittu- fare. Io passare tutto a lei”. Anni dopo la moglie Quanto a fecondità, suo padre Antonio senior ave- tore nacque nel 1750, leggo sulla rivista francese Isseo, rapita da Asterio, re di Creta, che la condu- ra 17 sue incisioni su disco realizzate in Vaticano. Hannelore mi ha confessato che quel giorno lui va sposato una diciassettenne, da cui ebbe cin- Ciné Revue dell’imminente uscita del film Ama- ce nella sua isola e ci convola a nozze». È interessante un’annotazione di Salieri per i due tornò a casa dicendole: “Ho conosciuto un’italia- que figli; rimasto vedovo a 38 anni, 40 giorni dopo deus, in cui Milos Forman riprende l’omonima Stringa. celebri castrati che cantarono nella prima dell’Eu- na che sa qualcosa”». il funerale impalmò un’altra diciassettenne, con pièce teatrale di Peter Shaffer, il quale a sua volta «Europa torna a Tiro, insieme con Asterio e il fi- ropa, Gasparo Pacchiarotti e Giovanni Rubinelli: È stato un lavoro improbo? la quale fece altri nove figli in appena 11 anni: uno ha lavorato di fantasia sul dramma Mozart e Salie- glioletto, per rivendicare i diritti sul trono vacante “Ambedue a parti fra di loro esattamente uguali”. «Di più. Non per nulla i cataloghi tematici si conta- era il musicista». ri di Aleksandr Puskin. Per giungere tutti e tre alla e qui viene riconosciuta, donde il titolo, dal suo Per evitare che le due primedonne rivaleggiasse- no sulle dita di una mano: Mozart, Paisiello, Rossi- Come nacque la fola di Salieri che avvelena Mo- medesima conclusione: Salieri killer. C’è di che popolo e dallo stesso Isseo, ancora pervaso dal- ro. Ecco perché il recensore della Gazzetta di Mila- ni. Bisogna individuare i luoghi dove le fonti po- zart per invidia? inzuppare il biscotto. l’antico sentimento. Europa oppone però un net- no lo definì “dramma di composizione nuovo, di trebbero trovarsi e scovare manoscritti autografi, «Col Romanticismo. È significativo che negli stes- La polemica preventiva funziona. Colpiti in to rifiuto alle profferte amorose di Isseo. Posso genere inusitato”». trascrizioni, riduzioni, modifiche, pagine sparse, si anni in cui prende corpo la calunnia ai danni di uno dei loro miti più cari (a Legnago ci sono un aggiungere solo una cosa?». Com’era la Scala nel 1778? brani incompleti. Si procede a tentoni. Ho battu- Salieri, a Napoli vengano pubblicate varie biogra- teatro Salieri, una fondazione Salieri, una via Salie- Prego. «La gente andava a vedere lo stesso spettacolo più to tutte le biblioteche di Vienna, le biblioteche fie di Giovambattista Pergolesi nelle quali si affer- ri, un’orchestra Salieri, un hotel Salieri, un’agen- «Se fossi uno spettatore comune, dopo aver letto volte. Dentro si mangiava, si beveva, si giocava a nazionali di Berlino e Parigi, sempre a Parigi quel- ma che fu assassinato da alcuni maestri della cap- zia di viaggi Salieri), i bassaioli insorgono in difesa le anticipazioni non andrei alla Scala». carte. I nobili gettavano le ossa di pollo in testa la dell’Opéra, il monastero di Einsiedeln, la Mino- pella reale. È la sorte toccata a parecchi musicisti dell’illustre concittadino. Dall’Arena finiscono in Oh bella. E come mai? alla plebe giù in platea e ricevevano ospiti durante ritenkirche, che è la chiesa degli italiani a Vienna, accademici, considerati asserviti al potere politi- copertina su Epoca. Piomba in città Oreste Del «Perché non hanno messo in luce che questo è il l’esecuzione. Stendhal si sofferma sulla loro abitu- dove sono conservate le ultime volontà per il fune- co». Buono, incaricato di indagare sul presunto delit- primo esempio assoluto di opera europea. Nel dine di dormire da soli o in compagnia nei palchi rale scritte di proprio pugno da Salieri: “La messa In effetti è difficile pensare a un Salieri stipendia- to: ne uscirà una puntata di Giallo, la trasmissio- ’700 esistevano l’opera italiana, l’opera tedesca, chiusi». di morto per me sarà eseguita nella chiesa italiana to dall’imperatore ma non asservito. ne tv di Enzo Tortora. Il pasticciere Scarpato resu- l’opera francese. L’atto costitutivo della Ue non è Da uno a dieci, che voto darebbe all’Europa rico- in questa umile maniera. Sul momento che co- «Invece no. Va a Parigi a musicare , sposan- scita i capezzoli di Venere, che il musicista emigra- il Trattato di Maastricht, bensì l’Europa ricono- nosciuta? mincerà, la musica canterà il mio Requiem aeter- do il rivoluzionario di Beaumarchais che to a Vienna si faceva arrivare dal borgo natio e che sciuta. Per la prima volta i Cavalieri associati, i «Otto. Ma non lo scriva. Sono una mozartiana. nam, in seguito il De profundis e per fine l’Agnus parla di un tiranno rovesciato. Non basta: nel pri- in Amadeus offre a Costanza, la moglie di Mozart. nobiluomini che fecero rinascere la Scala sulle ce- Come sostiene il musicologo Robbins Landon, Dei della suddetta mia messa da morto”». mo anniversario della presa della Bastiglia ci ag- All’anteprima nazionale del film, al cinema Ita- neri del Teatro Ducale distrutto da un incendio, Mozart è la miglior giustificazione per la presenza Che difficoltà ha dovuto superare? giunge un terzo atto in cui tratta di matrimonio lia, i legnaghesi restano am- dell’uomo sulla Terra. Sono un po’ dei preti, divorzio, abolizione mutoliti. «Offesi», riassume mozartiana anche per ragioni di fa- della schiavitù. Non mi sem- per tutti Gianfranco Buoso, il miglia». brano temi reazionari». sindaco socialista che di gior- Cioè? Che cosa pensa del film di no assembla caldaie alla Riel- «La nonna di mio marito era di- Forman? lo. «Quel Salieri diabolico lo scendente di Zaccaria Betti, lette- «Il gioco valeva la candela». sentiamo falso. Se l’invidia uc- rato veronese e accademico dei A ben vedere in quella pelli- cidesse, i cimiteri sarebbero Georgofili che nel dicembre 1769 cola è Salieri l’unico a com- pieni di gente ammazzata». fu incaricato di redigere un sonet- prendere la grandezza di La professoressa Liviana Se- to in onore di Mozart tredicenne, Amadeus. Il padre lo tratta mola, docente alla scuola Sa- giunto a Verona col padre Leo- come un fenomeno da ba- lieri (naturalmente), per po- pold. Il fanciullo prodigio tenne raccone. L’imperatore gli co non sviene in sala: «Han- un concerto d’organo nella chiesa rimprovera le «troppe no- no infangato la figura del no- La musicologa Elena Biggi Parodi te». La moglie è un’oca star- davanti al teatro di San Tomaso, alla fine del quale esamina lo stro concittadino, ne hanno lasciò inciso il proprio autografo, nazzante che non si rende Salieri (nel busto) spartito di «Europa fatto un essere spregevole. Il tuttora visibile, sullo strumento». nemmeno conto della di Legnago riconosciuta» regista l’ha descritto come un Però ama Salieri. genialità del marito. Invece pazzo, un senza Dio. Lo ha «Moltissimo. E sono contraria a il legnaghese scorre di nasco- fatto bestemmiare e bruciare «Eseguì il repertorio del salisburghese qualsiasi correlazione con Mo- «L’opera che va in scena mercoledì sto uno spartito del rivale e un crocifisso. Un legnaghese zart. Il legnaghese sta semmai fra scoppia a piangere, perché che brucia un crocifisso! So- all’incoronazione di Leopoldo II, lodò Vivaldi e Verdi. Non possiede la anticipò di due secoli la “Milano da bere”. sente che non riuscirà mai a no indignata». complessità armonica del salisbur- eguagliarlo. Si progettano spedizioni il “Flauto magico” e portò al diploma ghese, la sua è una cantabilità sem- Gluck la affidò al legnaghese per sottrarla «Non posso dire che non sia per riappropriarsi della sal- Franz Xaver Wolfgang rimasto orfano: è plice. Però è un grande uomo di ai castrati. Il film di Forman è antistorico: emozionante. Ma è antistori- ma del maestro, sepolta nel teatro, ha un’incisività drammati- co. Il 14 ottobre 1791 Mozart Zentralfriedhof di Vienna. pensabile che Costanza mandasse il figlio ca stupefacente». il presunto rivale di Amadeus non fece scrive alla moglie Costanza: Mando a fotografare la tom- Quindi fa suo il giudizio di Pietro “Verso le sei sono andato a ba: un misero cippo addossa- a lezione dall’assassino del padre? Puskin Verri, fondatore della rivista lette- affatto voto di castità, aveva un’amante prendere Salieri e la Cavalie- to a un muro di mattoni rossi raria Il Caffè, che dopo aver visto ri, e li ho accompagnati nel che si sfarinano, oltre il quale raccolse una calunnia ricorrente: l’Europa riconosciuta scrisse: «Il e a 68 anni pensava ancora alle donne. palco. Non puoi immaginare si vedono i fili del tram, senza anche sulla fine di Pergolesi c’è un giallo» libro non ha capo né coda, ma lo Suo papà ebbe 14 figli da due mogli, lui 8» quanto fossero gentili en- un fiore, mentre a Mozart spettacolo piace perché sempre trambi, quanto abbiano ap- hanno eretto un mausoleo variato, le arie sono corte e fre- prezzato non solo la mia mu- fra i pini, con la tomba di Beethoven a sinistra e non prendono come librettista Pietro Metastasio. quenti. Gli occhi sono sempre occupati e l’udito «Ho percorso sui tacchi chilometri di corridoi nel sica, ma il libretto e tutto l’in- quella di Schubert a destra (eppure furono en- Chiamano invece Mattia Verazj, uno che faceva non si annoia con l’uniformità. È una lanterna Wiener Staatsarchiv con pile di libri in mano. Nel- sieme”. Parlava del suo Flauto magico rappresen- tato la sera prima. Per l’incoronazione di Leopol- trambi allievi di Salieri), la scultura di un angelo in teatro sperimentale, un Carmelo Bene dell’epoca. magica di oggetti mal connessi, ma che ti obbli- lo schedario trovavo segnato un titolo, lo chiede- Il quale mette in scena una follia: il tentativo di vo e mi portavano carrelli su carrelli zeppi di faldo- do II a Praga in quello stesso anno Salieri dirige lacrime, l’aiuola traboccante di viole e mughetti. gano a stare attento». tenere avvinti gli spettatori dall’inizio alla fine fa- ni polverosi. Da morire. Ho trascritto migliaia di un programma quasi interamente mozartiano. «Lo riportiamo a casa e gli facciamo un bel monu- «Assolutamente no. L’opera ha inizio con una cendo leva sul terrore, la pietà, il pericolo, la mor- note sui pentagrammi del mio computer portati- Ed è il legnaghese che porta al diploma Franz Xa- mento funebre qui da noi», è il grido di battaglia. tempesta durante la quale viene dispersa la flotta te. Un dramma in azione. E per la musica i com- le. Ho saltato i pasti per sfruttare le poche ore ver Wolfgang, il secondogenito di Mozart rimasto «Così dopo un poco torniamo a dimenticarlo», cretese che sta scortando Europa. Ebbene la sinfo- obbietta nella sua concretezza democristiana l’as- mittenti si rivolgono a Gluck, altro innovatore. Io d’apertura delle biblioteche. D’altronde ho tre fi- orfano. È pensabile che Costanza mandasse il fi- ci vedo un’anticipazione della “Milano da bere” nia d’introduzione ha il merito di portarci tutti gli di 12, 10 e 9 anni che se ne fregano della musi- glio a lezione dall’assassino di suo padre?». sessore Mario Giuliani. Facile profeta. dentro il naufragio. Il combattimento con le fiere, Elena Biggi Parodi no. Non l’ha dimenticato. Gli dei nostri Anni 80. Una città che è sempre un cologia e reclamano giustamente la mamma». Di che morì Amadeus? passo avanti alle altre». poi, è uno degli spettacoli più terrificanti della cul- Soddisfazioni poche, mi par di capire. «Di una grave nefropatia aggravata dai frequenti ha consacrato otto anni della sua vita e gli ha già tura classica». dedicato tre libri. L’ultimo, di oltre mille pagine, è Un momento: che c’entra Gluck? «La più bella l’ho avuta quando Günther Brosche, viaggi in carrozza fin dalla più tenera infanzia, Come ha scoperto Salieri? il Catalogo tematico delle opere teatrali di Antonio «È Gluck che delega a Salieri la composizione del- direttore della Nationalbibliothek di Vienna, uno con sobbalzi che gli scassarono i reni». «Molti anni fa mi fu dato da recensire un disco Salieri, che sta per uscire col patrocinio della So- l’Europa. A carnevale del 1778 il legnaghese si tro- studioso che incute soggezione a chiunque, ha E Salieri? cietà italiana di musicologia. In pratica ha compi- va a Bologna per mettere in scena l’Alceste dello con le sue sinfonie, dalla prima alla nona. E que- deciso di aprire per me l’archivio anche nella pau- «Nel 1821 si manifestarono i primi segni di de- lato la summa salieriana che prima non c’era: 41 stesso Gluck. Ma il 30 marzo è costretto a partire sto chi è, Beethoven?, mi chiesi. Cominciai a cer- sa pranzo, fermandosi a tenermi compagnia. E il menza senile. Nel 1824 ricevette il pensionamen- opere complete (inclusa l’Europa riconosciuta), in tutta fretta per Milano: c’è un’opera da scrivere care le sue partiture autografe. Niente. Il deserto. giorno che sono incappata in un indecifrabile to a pieno stipendio dalla Casa imperiale con una tre incomplete, due pasticci, oltre un centinaio di e un’inaugurazione da salvare». Ci presi gusto». spartito di Salieri scritto in tedesco e in gotico, s’è lettera che recitava: “Pochi uomini, nel dominio arie autografe. «Ho riportato Salieri in pari con Sta dicendomi che quattro mesi prima d’andare Ne è uscita l’opera omnia. messo a cantarmelo». dell’arte, ne hanno tanto diritto quanto lei”. Morì Mozart, che il suo catalogo tematico ce l’ha dal in scena l’Europa non era ancora stesa? «Avevo redatto alcune voci enciclopediche su Di stampato non ha trovato proprio nulla? l’anno dopo. Le ultime parole scritte sul suo dia- 1862», si schermisce. «Se è per quello, Salieri scrisse Prima la musica e Francesco Pollini, capostipite della scuola piani- «Risultano pubblicate solo tre partiture di Salieri. rio sono: “Dio Santissimo! Misericordia di me!”». Il 7 sarà in prima fila alla Scala, immagino. poi le parole in quattro giorni. Ora non v’è dubbio stica milanese, amico di Mozart, tanto che Ama- Quattro se si considera La Passione di Gesù Cristo, Resta il fatto che il mondo è pieno di mozartiani «Neanche invitata. Precisiamo: non mi aspettavo che Gluck fosse nemico di ogni virtuosismo. Pre- deus gli dedicò due composizioni vocali. Uno stra- oratorio su testo del Metastasio, che ho pubblica- mentre prima di lei non avevo mai incontrato certo che qualcuno lo facesse. Ho comprato il bi- tendeva uno stretto legame fra dramma e musica. no tipo. Aveva ereditato dal padre la ricetta delle to io nel 2000 ed è stato eseguito dal maestro Clau- un salieriano. glietto per la recita del 12. È già un onore, per me, Invece a quei tempi l’opera era in mano ai castra- cosiddette Acque del Pollini, con cui curò dalla dio Scimone. Ero incinta, mentre ci lavoravo, e «Chi poteva apprezzare le opere di Salieri se non essere stata interpellata dal maestro Muti. Ci sia- ti. Il testo andava da una parte, lo spartito da un’al- sifilide sia il violinista Nicolò Paganini sia Vincen- dunque sentivo particolarmente il rapporto fra la si sapeva neppure dove fossero? Nessuno le aveva mo incontrati per confrontare le fonti». tra. “Sto per morire”, gorgheggiava il cantante, e zo Bellini, il quale per riconoscenza compose in Madre ai piedi della croce e suo Figlio morente. mai eseguite. La peggiore delle ingiurie per un Ma di che parla questa Europa riconosciuta? non moriva mai. Una palestra di vocalizzi a scapi- suo onore La Sonnambula. A un convegno su Pol- Cantavo Vorrei dirti il mio dolore, che ha una mu- musicista». «Me l’ha chiesto anche il signor Melegari, uno de- to della veridicità. La musica era asservita alle doti lini incontrai Rudolph Angermüller, segretario ge- sica semplicissima: “Ma quando vide già solleva- (267. Continua)

GIORN - NAZIONALE - 16 - 05/12/04- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 05/12/04 01.23 - Composite