“Marrakech Express” Di Gabriele Salvatores

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

“Marrakech Express” Di Gabriele Salvatores Con il patrocinio del Approfondimento Comune di Bologna – bibliografico a cura della Quartiere Savena Biblioteca “Ginzburg” Oratorio Don Bosco via B. M. Del Monte, 12 40139 BOLOGNA C.G.S. “Vincenzo Cimatti” Progetto CINEMAINSIEME in collaborazione col circolo ARCI Benassi “Sorrisi per tutti… prima di Natale (8)” Due serate all’insegna della commedia italiana. 1. martedì 3 dicembre 2013 “Marrakech Express ” di Gabriele Salvatores 2. martedì 10 dicembre 2013 “Ferie d’agosto ” di Paolo Virzì 1 martedì 3 dicembre 2013 ore 20:45 verrà proiettato, in sala audiovisivi dell’oratorio, il film “Marrakech Express” di Gabriele Salvatores SCHEDA titolo Marrakech Express distribuito da Columbia Diego Abatantuono (Ponchia ), Fabrizio Bentivoglio ( Marco ), Cristina Marsillach ( Teresa ), Giuseppe Cederna ( Paolino ), Gigio Alberti interpreti (Cedro ), Massimo Venturiello ( Rudy ), Corinna Agustoni ( .), Antonio Carlucci ( .), Francesco Paganini ( .), Ugo Conti ( Salvatore ). fotografia Italo Petriccione musiche Roberto Ciotti Umberto Contarello ; Carlo sceneggiatura Mazzacurati regia Gabriele Salvatores produzione Italia, 1989 gen. commedia durata 1h 47' In una sera piovosa il trentenne Marco si vede presentare a casa una giovane spagnola, Teresa, legata a Rudy, suo amico di gioventù, la quale gli fa presente che Rudy è nei guai in Marocco per una storia di droga ed ha trama urgente bisogno di 30 milioni. Marco, sorpreso, decide di aiutare l'amico di un tempo e va a cercare altri tre compagni di allora persi di vista negli ultimi dieci anni ... Recensioni. Morandini 2010 Venuti a sapere che l'amico Rudy è detenuto in Marocco per droga, quattro milanesi, ultratrentenni ex sessantottini, partono con 30 milioni di lire (nascoste) necessari per il rilascio, ma sotto c'è un inganno. Ben diretti tutti gli attori in sintonia con i personaggi, ma banale e folcloristico il rapporto del regista col paesaggio. Film di viaggio sull'amicizia, l'avventura, la fuga verso l'utopia, sostenuto da una sceneggiatura ben congegnata e un po' ruffiana che prese il premio Solinas, firmata da Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello, Vincenzo Monteleone. Musiche: Roberto Ciotti con Lucio Dalla che canta "L'anno che verrà". Divertente la sequenza sul set abbandonato di un western italo-spagnolo. Pag. 2 di 4 Mereghetti 2011 Dopo dieci anni, quattro ultratrentenni reduci del Sessantotto (Abatantuono, Bentivoglio, Cederna, Alberti) si ritrovano per portare aiuto a un amico che, in Marocco, è finito in carcere per droga. Ma alla fine del viaggio li aspetta una sorpresa. Da una sceneggiatura di Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello ed Enzo Monteleone un ritratto generazionale ruffiano, indulgente ma – per chi accetta il gioco dell’identificazione – senza dubbio divertente. Nessuna cattiveria, nessun bilancio epocale, ma un’innegabile capacità di raccontare. Basta per salvare il cinema italiano? I frutti successivi del sodalizio Salvatores – Abatantuono- Monteleone lasciano incerti. Wikipedia Terzo lungometraggio diretto da Gabriele Salvatores. Il film racconta la storia di un gruppo di amici che, pur non vedendosi ormai da quasi dieci anni, decidono di compiere un viaggio che dall'Italia, passando per Francia e Spagna, li porterà in Marocco allo scopo di liberare un altro membro del vecchio gruppo incarcerato per possesso di droga. La vicenda, sia durante il passaggio in varie località che nel finale, prenderà delle pieghe inaspettate anche attraverso numerose disavventure; tuttavia, il viaggio avventuroso costantemente attraversato dalla ebbrezza della fuga, darà modo ai protagonisti di ritrovare rapporti che negli anni si erano appannati. La sceneggiatura è giunta finalista al Premio Solinas 1987. Trama Milano, fine anni ottanta, Marco, un giovane ingegnere, riceve la visita di Teresa, una sconosciuta che si presenta come la fidanzata di Rudy, un suo compagno di università che non vede da tempo, e che gli chiede in prestito 30 milioni di lire. È l'unico modo per salvare dalla galera Rudy, che rischia 20 anni di reclusione per detenzione di hashish a Marrakech, in Marocco. I soldi servono per corrompere un giudice, ma Marco, che non dispone di quella somma, decide di radunare i vecchi amici della comitiva dell'università: Maurizio Ponchia, Paolino e Cedro. Nonostante i molti dubbi e le perplessità, gli amici alla fine decidono tutti di partire alla volta del Marocco con la somma necessaria a salvare Rudy. Comincia così l’avventuroso viaggio alla volta di Marrakech, a bordo della fuoristrada Mercedes messa a disposizione da Ponchia, il quale lavora in una rivendita di auto usate. Fra molti imprevisti e rocambolesche disavventure, il gruppo riesce a giungere a destinazione, ma… … il lungo viaggio, l'esperienza vissuta, la riunione dopo molti anni dell'antico gruppo di amici, non passeranno senza conseguenze sui protagonisti e sui loro rapporti. Paolino e Cedro, che da anni non si rivolgevano parola per questioni di gelosia (Paolino ha sposato la ex di Cedro), ritroveranno l'amicizia; Ponchia, commerciante di auto proiettato solo sul Pag. 3 di 4 suo arrivismo affaristico, all'inizio della vicenda ostenta un forte individualismo e sembra il più scettico e caustico nei confronti degli altri amici e dell'impresa progettata, ma si ritroverà alla fine a essere il più attaccato al gruppo e il più entusiasta della ritrovata amicizia; viceversa Marco, l'entusiastico organizzatore del viaggio, che all'inizio addirittura fatica per convincere gli altri a seguirlo, si riscopre invece il più deluso dalla sorpresa finale, rendendosi conto che dopo tanti anni tutti loro sono ormai irrimediabilmente cambiati, e che non sarà più possibile rivivere la stessa amicizia degli anni giovanili. Commento Insieme a Mediterraneo e Turné, forma la cosiddetta "trilogia della fuga" di Salvatores, film nei quali domina il tema della fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare e della quale è inutile un proprio tentativo di cambiamento, oltre ai temi ricorrenti della nostalgia del gruppo e del viaggio, inteso come privo di una predefinita destinazione. Basato su un'ottima sceneggiatura (finalista del Premio Solinas) di Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello ed Enzo Monteleone, il successo di Marrakech Express si deve anche al fatto che vi si è riconosciuta una intera generazione: il film infatti, al di là dei toni di una commedia ironica e a tratti scanzonata, resta una emblematica fotografia del crinale sul quale si è trovata la generazione dei trenta- quarantenni di allora, che sembrano interrogarsi sul percorso della loro vita, in bilico fra le spinte alternative di pochi anni prima e una esistenza ormai scivolata nei canoni consumistico-borghesi degli anni 80-90, fra un'idea individualista dei rapporti umani e la nostalgia per un'amicizia cameratesca che in qualche modo viene ritrovata. Colonna sonora La colonna sonora è basata su brani del chitarrista blues italiano Roberto Ciotti. I brani scelti, come “No More Blue ” (tema principale del film), sottolineano l'atmosfera on the road della vicenda. Nel film inoltre sono state inserite vecchie canzoni italiane, come “La leva calcistica della classe '68 ” di Francesco De Gregori (per la famosa scena della partita a pallone nel deserto), o “L'anno che verrà ” di Lucio Dalla, funzionali per evocare l'epoca in cui i protagonisti vivevano la loro amicizia giovanile. Arrivederci a martedì 10 dicembre, per vedere “Ferie d’agosto ” di Paolo Virzì. ________________________________________________________________________________ C.G.S. “Vincenzo Cimatti” – presso Oratorio San Giovanni Bosco via Bartolomeo M. dal Monte 14, 40139 Bologna tel.051467939 sito web: http://www.donbosco-bo.it e-mail: [email protected] .
Recommended publications
  • NO TENGO MIEDO I AM NOT SCARED Título Original/Original Title: IO NON HO PAURA Dirigido Por/Directed by GABRIELE SALVATORES
    NO TENGO MIEDO I AM NOT SCARED Título original/Original title: IO NON HO PAURA Dirigido por/Directed by GABRIELE SALVATORES Productoras/Production Companies: ALQUIMIA CINEMA, S.A. (20%) Parma, 8, Chalet A. 28043 Madrid. Tel. 91 748 90 40. Fax 91 300 59 09. www.alquimiacinema.com E-mail: [email protected] COLORADO FILM PRODUCTION, S.R.L. (Italia 65%) Via P. Cavallini, 24. 00193 Roma. (Italia) Tel. 39 06 32 11 05 77. Fax 39 06 32 11 05 34. www.coloradofilm.it CATTLEYA, S.P.A. (Italia 65%) Via della frezza, 59. 00186 Roma. (Italia) Tel. 39 06 36 72 01. Fax 39 6 367 20 50. www.cattleya.it E-mail: [email protected] THE PRODUCERS FILMS. (15%) (Reino Unido) Con la participación de/with the participation of: Vía Digital, Antena 3. Con la colaboración de/with the collaboration of: Medusa Film (Italia). Director/Director: GABRIELE SALVATORES. Productores/Producers: FRANCISCO RAMOS, MAURIZIO TOTTI, MARCO CHIMENZ, RICARDO TOZZI, GIOVANNI SATABILINI. Directores de producción/Line Producers: ANTONIO TACCHIA, RICARDO GARCÍA ARROJO. Guión/Screenplay: NICCOLÒ AMMANITI, FRANCESCA MARCIANO. Argumento/Idea: Basado en la novela de Niccolò Ammaniti. Director de Fotografía/Photography: ITALO PETRICCIONE. Cámaras/Camera Operators: FABRIZIO VICARI, ALESSANDRO GHIARA. Steadicam: GIOVANNI GEBBIA. Música/Score: PEPO SCHERMAN, EZIO BOSSO. Dirección artística/Art Direction: GIANCARLO BASILI. Vestuario/Costume Design: PATRICIA CHERICONY, FLORENCE EMIR. Montador/Editor: MASSIMO FIOCCHI. Web: www.notengomiedo.fox.es ; www.iononhopaura.it Montador de sonido/Sound Editor: DANIELA BASSANI. Sonido directo/Sound Recordist: MAURO LAZARO, JAIME FERNÁNDEZ-CID. Técnico de sonido en estudio/Sound Mixer: DANILO MORONI.
    [Show full text]
  • Nice Festival
    NEW YORK / NOV 14 - 21 PHILADELPHIA / NOV 29 - DEC 6 STREAMING ON EVENTIVE.ORG NEW YORK / NOV 14 - 21 CASA ITALIANA ZERILLI-MARIMÒ - NEW YORK UNIVERSITY ITALIAN CULTURAL INSTITUTE OF NEW YORK MAYSLES DOCUMENTARY CENTER OF NEW YORK PRINCETON UNIVERSITY PHILADELPHIA / NOV 29 - DEC 6 UNIVERSITY OF PENNSYLVANIA PENN CINEMA & MEDIA STUDIES STREAMING ON EVENTIVE.ORG Under the auspices of: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI AMBASCIATA D’ITALIA – WASHINGTON, MOSCA CENTRE OF FILM FESTIVALS AND INTERNATIONAL PROGRAMS CONSOLATO GENERALE D’ITALIA – NEW YORK CONSOLATO GENERALE D’ITALIA – MOSCA, SAN PIETROBURGO ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA – NEW YORK, WASHINGTON ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA – MOSCA, SAN PIETROBURGO COMUNE DI FIRENZE – ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI FIRENZE COMUNE DI FIRENZE – BIBLIOTECA DELLE OBLATE REGIONE TOSCANA – FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA – SENSI CONTEMPORANEI AGIS – AGIS TOSCANA EXTRA DOC FESTIVAL - MAXXI - ROMA FESTIVAL DEI POPOLI – FIRENZE SUDESTIVAL MONOPOLI – BARI ICE - ISTITUTO COMMERCIO ESTERO – MOSCA, NEW YORK RAI - RADIO TELEVISIONE ITALIANA RAI CINEMA – RAI COM ISTITUTO LUCE CINECITTÀ MUSEO DEL NOVECENTO – FIRENZE LE MURATE PAC – FIRENZE FONDAZIONE ZEFFIRELLI ONLUS – FIRENZE NATIONAL GALLERY OF ART – WASHINGTON TETRYAKOV GALLERY – MOSCA BERKELEY UNIVERSITY – CA CASA ITALIANA ZERILLI-MARIMÒ - NEW YORK UNIVERSITY NEW YORK FILM ACADEMY – NEW YORK COUNTY OF SANTA CLARA, CA, USA / FIRENZE, ITALY SISTER COUNTY COMMISSION PRINCETON UNIVERSITY – ITALIAN LANGUAGE PROGRAM - FRENCH&ITALIAN DEPARTMENT NEW JERSEY UNIVERSITY OF PENNSYLVANIA - PENN CINEMA & MEDIA STUDIES – PHILADELPHIA STANFORD UNIVERSITY – CA All N.I.C.E. Festival initiatives have been made possible with public funds from Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema, Ministero Affari Esteri, Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura, Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana.
    [Show full text]
  • Puerto Escondido (G
    14.12.2017 Puerto Escondido (G. Salvatores - Italia 1992) - Opinione - Peyote all'amatriciana Opinioni Shopping Il Mio Ciao Ok ! Pubblicita Home > Cultura e Spettacolo > Cinema > Tutti i film > P > Puerto Escondido (G. Salvatores ­ Italia 1992) > Opinioni Opinione su Pubblicita Puerto Escondido (G. Salvatores ­ Italia 1992) Valutazione complessiva (2): Tutte le opinioni su Puerto Escondido (G. Salvatores ­ Italia 1992) Modifica la tua opinione Opinione Leggi tutta l'Opinione Peyote all'amatriciana brest 18.04.2016 Vantaggi: Una nuova fuga salvatoregna, ma… Azione per questa opinione Svantaggi: Modifica la tua opinione … è arduo trasporre il romanzo con l'andamento Scrivi un commento lento del bandolero stanco . Su di me: Recensioni di TUTTI i film che ho visto al cinema nella mia vita, Aggiungi brest agli Autori preferiti dal passato al presente (ad oggi: ... Richiedi le Opinioni di brest Continua... Iscritto da: 07.02.2001 Opinioni: 981 Fiducie ricevute: 533 Leggi di più su questo prodotto Altre Opinioni Migliore/Peggiore In media l'opinione è' stata valutata Eccellente da 23 utenti Ciao OTTIMO ABATANTUONO molto utile (Re­inserisco la recensione nella categoria film, essendomi stata rimossa quella caricata sotto la categoria DVD) Odissea italo­messicana del bauscia Mario Tozzi (Diego Abatantuono), vicedirettore di banca costretto traslocare in fretta e furia la sua vita oltre Atlantico a causa del commissario Viola (Renato Carpentieri) poliziotto pluri­omicida della/nella questura di Milano. Le valutazioni dell'Opinione Giunto sulla sponda di un altro oceano, l’emigrante di lusso («… eh, in Italia abbiamo la cucina più buona e il campionato più bello del mondo…»)(*) prova a costruire una minima rete di relazioni per la sua sussistenza, e s’imbatte in una coppia di connazionali già da tempo adottati da quel luogo primitivo e solatio, Anita (Valeria Golino) e Alex (Claudio Bisio), nei cui espedienti si trova ad essere immancabilmente invischiato: passi per l’incauto Questa Opinione su Puerto Escondido (G.
    [Show full text]
  • Nominato Direttore Del Milano Film Festival 2018 Gabriele Salvatores, Regista “Milanese” Di Pierfranco Bianchetti
    L’autore premio Oscar per “Mediterraneo”, nominato direttore del Milano Film Festival 2018 Gabriele Salvatores, regista “milanese” di Pierfranco Bianchetti Nato a Napoli il 20 luglio 1950, figlio di un avvocato, Gabriele Salvatores giovanissimo si trasferisce a Milano con la famiglia. Invece di seguire le orme paterne, come spesso succede, il giovanotto ama il teatro più di ogni cosa. Si diploma all’Accademia d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano e nel 1972 fonda il Teatro dell’Elfo, punto di riferimento per un’intera generazione di spettatori. Autore di decine di regie teatrali, Gabriele nel 1982 ritiene sia arrivato il momento di passare dietro la macchina da presa trasferendo sullo schermo il suo musical-rock “Sogno di una notte di mezza estate” liberamente tratto da William Shakespeare, uno dei suoi successi maggiori sul palcoscenico con 200.000 presenze. Tra gli interpreti della versione cinematografica Salvatores sceglie Gianna Nannini, Flavio Bucci, Alberto Lionello, Luca Barbareschi, Erica Blanc e Giuseppe Cederna. È storia di quattro ragazzi fuggiti di casa per gravi contrasti con i genitori, che si ritrovano una notte in un bosco alle prese con spiriti e stregonerie, ma anche di fronte al prodigio più grande, l’amore. Nel settembre 1983 la pellicola, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, convince il regista a proseguire la sua carriera non solo in teatro ma realizzando sceneggiature, sceneggiati e radiodrammi per la Rai insieme a videoclip commissionati da diversi cantanti italiani: una palestra straordinaria per formarsi professionalmente. Intanto il suo rapporto con la città nella quale vive si fa sempre più stretto.
    [Show full text]
  • Il Ragazzo Invisibile 2014 Tratto Da Un Romanzo, Scritto Da Grazia Italy in a Day, 2014 Verasani
    IL CINEMA E’ UN’INVENZIONE SENZA FUTURO (LUMIERE) 3, XV Vite 17/04/2002 CINEFORUM (Stra)ordinarie Anno 15 N° CII 19/03/2015 Se io fossi un angelo chissà cosa farei alto, biondo, invisibile che bello che sarei e che coraggio avrei. Lucio Dalla CINEFORUM Pagina 1 Identikit buona parte del cast dello spettacolo. Ma il vero successo cinematografico arriva nel 1989 quando esce Marrakech Express, malinconica rimpatriata di quattro vecchi amici (Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Cederna e Gigio Alberti) che si ritrovano dopo molti anni in Marocco per aiutare un altro compagno (Massimo Venturiello). Da lì - insieme a Diego Abatantuono (di cui è grande amico e di cui ha anche sposato l'ex moglie Rita Rabassini) e ad altri interpreti ricorrenti, come Bentivoglio, Cederna e Bisio - e realizza una vera e propria quadrilogia sul tema del viaggio e dell'amicizia, proseguita nel 1990 con Turnè, in cui ritorna il tema del teatro. Ma è l'anno seguente con Mediterraneo - abriele Salvatores nasce a Napoli il ennesima riflessione sul desiderio di libertà e di 30 Luglio 1950 ma, ancora bambino, fuga, questa volta ambientato in una sperduta si trasferisce a Milano dove studia e si isola greca durante la Seconda guerra G diploma al liceo Beccaria. Si iscrive mondiale - che Gabriele Salvatores raggiunge poi all'Accademia del Piccolo Teatro e nel 1972 la fama nazionale e internazionale, vincendo fonda, assieme a Ferdinando Bruni, il Teatro addirittura l'Oscar come miglior film straniero. Il dell'Elfo che nel giro di pochi anni diventa il "ciclo della fuga" termina l'anno dopo con punto di riferimento per una moltitudine di Puerto escondido, tratto dall'omonimo pubblico, soprattutto giovanile.
    [Show full text]
  • 472-Marrakech Express – Opinione – C'era Una Volta Un Accrocchio
    11.12.2017 Marrakech Express - Opinione - C'era una volta un accrocchio Opinioni Shopping Il Mio Ciao Ok ! Pubblicita Home > Cultura e Spettacolo > Cinema > Tutti i film > M > Marrakech Express > Opinioni Opinione su Pubblicita Pubblicita Marrakech Express Valutazione complessiva (17): Tutte le opinioni su Marrakech Express Modifica la tua opinione Opinione Leggi tutta l'Opinione C'era una volta un accrocchio brest 22.09.2006 Vantaggi: Non molti, a parte il fatto di essere un colonna Azione per questa opinione portante della mia vita di uomo e spettatore . Modifica la tua opinione Svantaggi: Scrivi un commento Lo si può vedere la prima volta una volta sola . Su di me: Recensioni di TUTTI i film che ho visto al cinema nella mia vita, Aggiungi brest agli Autori preferiti dal passato al presente (ad oggi: ... Richiedi le Opinioni di brest Consiglio il prodotto: Sì Continua... Iscritto da: 07.02.2001 Opinioni: 981 Fiducie ricevute: 533 Leggi di più su questo prodotto Altre Opinioni Migliore/Peggiore In media l'opinione è' stata valutata Eccellente da 28 utenti Ciao Tutti gli uomini del perden molto utile (Opinione fluviale ed esotericamente preclusa ai non iniziati, a meno che non vogliate ‘iniziarvi’ adesso) Il Film­Viaggio per antono SOLE SUL TETTO DEI PALAZZI IN COSTRUZIONE Sole che batte sul campo di pallone. Ma il campo è uno sterrato ai bordi di una desolata superstrada marocchina in direzione Marrakech. Il pallone lo molto utile mettono i monelli del luogo, impossessatisi per caso dell’ ‘accrocchio’, anonimo tubo messo ora a fare il palo. Nell’accrocchio ci sono i soldi portati di Erano aaaaanni ...
    [Show full text]
  • Gabriele Salvatores
    Gabriele Salvatores Nasce a Napoli nel 1950, si trasferisce poi a Milano dove si diploma presso l’Ac - cademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro. Nel 1972 è tra i fondatori del Teatro dell’Elfo, che nel giro di pochi anni diventa punto di riferimento per tutta una generazione di giovani spettatori. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta mette in scena per l’Elfo 21 regie teatrali, alcune delle quali si sono rivelate grandi successi. Nel 1981 realizza un musical rock tratto da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare che raggiunge la cifra record di 200.000 presenze. Nel 1982 questo spettacolo diviene il suo pri - mo lungometraggio, segnando il progressivo spostamento dalla regia teatrale al - la realizzazione di altri progetti, compresi videoclip e spot pubblicitari. Nel 1986 con Maurizio Totti e Diego Abatantuono fonda la Colorado Film Production, una realtà produttiva milanese che riscuote da subito un gran successo con la realiz - zazione del suo secondo film, Kamikazen. Ultima notte a Milano . Nel 1989 firma la regia dei film Marrakech Express e Turné cui segue, nel 1991, Mediterraneo , vincitore del premio Oscar come miglior film straniero (1992). Nel 1992 realizza Puerto Escondido , il più grande successo della stagione cinema - tografica 1992-93. L’anno seguente è la volta di Sud . A questo seguiranno due film sperimentali e coraggiosi, Nirvana , campione d’incassi nel 1996, e Denti , presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2000. Nel 2001 di - rige Amnésia e l’anno seguente Io non ho paura, presentato in concorso al Festi - val di Berlino e successivamente selezionato quale candidato italiano all’Oscar nel 2004.
    [Show full text]
  • Salvatores Torna on the Road
    Datum: 02.12.2018 Corriere della Sera Medienart: Print 20138 Milano Medientyp: Tages- und Wochenpresse Auflage: 464'428 Seite: 42 Auftrag: 3005687 Referenz: 71799295 www.corriere.it/ Erscheinungsweise: 7x wöchentlich Fläche: 73'278 mm² Themen-Nr.: 536.013 Ausschnitt Seite: 1/3 L'intervista Il premio Oscar chiama Abatantuono e Golino per «Se ti abbraccio non aver paura» Salvatores tornaonthe road «Il mionuovo film? Un riassunto di tanti percorsifatti Ha qualcosa di "Makech Express"ma è piùonirico» Le riprese Gabriele Salvatores, 68 anni, dietro la macchina da presa. Il suo nuovo film uscirà la prossima primavera ARGUS DATA INSIGHTS® Schweiz AG | Rüdigerstrasse 15, Postfach, 8027 Zürich T +41 44 388 82 00 | E [email protected] | www.argusdatainsights.ch Datum: 02.12.2018 Corriere della Sera Medienart: Print 20138 Milano Medientyp: Tages- und Wochenpresse Auflage: 464'428 Seite: 42 Auftrag: 3005687 Referenz: 71799295 www.corriere.it/ Erscheinungsweise: 7x wöchentlich Fläche: 73'278 mm² Themen-Nr.: 536.013 Ausschnitt Seite: 2/3 Stefania Ulivi sindrome autistica, e si è spo- «Molto. Giulio, il nostro Ancora on the road.sata con Mario (Diego Aba-protagonista, ha vissuto insie- Come tante volte intantuono) che lo ha adottato.me al ragazzo del libro di Er- passato. Con baga-Il film inizia quando il ragazzovas, Andrea. E prima del pro- glio leggero e po-Victor (Giulio Pranno) ha i6vino è andato a lavorare con chissime certezze.anni e Willi decide di andare acooperative che si occupano E un paio di cari amici in cuiconoscerlo e lo porta con sé indi ragazzi autistici. Abbiamo specchiarsi. Arriva da lontanotournée in Croazia».
    [Show full text]
  • In a Queer Place in Time: Fictions of Belonging in Italy 1890-2010
    In A Queer Place in Time: Fictions of Belonging in Italy 1890-2010 By Christopher Burke Atwood A dissertation submitted in partial satisfaction of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Italian Studies and the Designated Emphasis in Women, Gender and Sexuality in the Graduate Division of the University of California, Berkeley Committee in charge: Professor Barbara Spackman, Chair Professor Mia Fuller Professor Whitney Davis Fall 2014 ! Abstract In a Queer Place in Time: Fictions of Belonging in Italy 1890-2010 By Christopher Burke Atwood Doctor of Philosophy in Italian Studies and the Designated Emphasis in Women, Gender and Sexuality University of California, Berkeley Professor Barbara Spackman, Chair ! In a Queer Place in Time: Fictions of Belonging in Italy 1890-2010 maps the “elsewheres”—spatial, temporal and intertextual— that authorize same-sex desire in modern Italy. Tracing a genealogy that spans from nineteenth century travel writing about Italy to contemporary Italian novels, I argue that texts exported from the Northern Europe and the U.S. function as vital site of affiliation and vexing points of discrepancy for Italy’s queers. Pier Vittorio Tondelli’s Camere separate (1989), for instance, cites the British novelist Christopher Isherwood as proof that – somewhere else – silence did not yoke homosexuality. Rather than defining sexuality as a constant set of desires, I demonstrate it to be a retroactive fiction. It is the fleeting affinity that the reading of inherited texts can evoke. In examining the reception of transnational gay narratives in the national context of Italy, this dissertation argues that the concept of “Western” homosexuality is internally riven.
    [Show full text]
  • Siberian Education
    Mongrel Media Presents Siberian Education A film by Gabriele Salvatores (110 min., Italy, 2013) Language: English Distribution Publicity Bonne Smith Star PR 1028 Queen Street West Tel: 416-488-4436 Toronto, Ontario, Canada, M6J 1H6 Fax: 416-488-8438 Tel: 416-516-9775 Fax: 416-516-0651 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] www.mongrelmedia.com High res stills may be downloaded from http://www.mongrelmedia.com/press.html SIBERIAN EDUCATION TECHNICAL CAST Director Gabriele Salvatores Story Sandro Petraglia and Stefano Rulli Screenplay Sandro Petraglia, Stefano Rulli and Gabriele Salvatores Director of Photography Italo Petriccione Production designer Rita Rabassini Costume designer Patrizia Chericoni Sound Gilberto Martinelli Editing Massimo Fiocchi Music Mauro Pagani Assistant Director Sergio Ercolessi Casting Director Alessandro Quattro Line Producer Piergiuseppe Serra Line Producer for Cattleya Matteo De Laurentiis Executive Producer Gina Gardini A production Cattleya with Rai Cinema Produced by Riccardo Tozzi Giovanni Stabilini Marco Chimenz Non-contractual credits SIBERIAN EDUCATION CAST Granfather Kuzja John Malkovich Kolima Arnas Fedaravičius Gagarin Vilius Tumalavičius Xenja Eleanor Tomlinson Ink Peter Stormare Mel Jonas Trukanas Vitalic Vitalji Poršnev Non-contractual credits SIBERIAN EDUCATION SYNOPSIS In the south of Soviet Russia, there is a city that has evolved into its own unique breed of ghetto — an enclave harboring a clashing mix of multi-ethnic outlaw gangs. Here, two ten year-old boys, Kolima and Gagarin, members of a gang of exiled Siberians, are best friends growing up together. Their education is also unique, consisting almost exclusively of mastering the illegal arts: theft, banditry and the use of weaponry.
    [Show full text]
  • Gino Moliterno
    HISTORICAL DICTIONARY OF ITALIAN Cinema GINO MOLITERNO Historical Dictionaries of Literature and the Arts Jon Woronoff, Series Editor 1. Science Fiction Literature, by Brian Stableford, 2004. 2. Hong Kong Cinema, by Lisa Odham Stokes, 2007. 3. American Radio Soap Operas, by Jim Cox, 2005. 4. Japanese Traditional Theatre, by Samuel L. Leiter, 2006. 5. Fantasy Literature, by Brian Stableford, 2005. 6. Australian and New Zealand Cinema, by Albert Moran and Errol Vieth, 2006. 7. African-American Television, by Kathleen Fearn-Banks, 2006. 8. Lesbian Literature, by Meredith Miller, 2006. 9. Scandinavian Literature and Theater, by Jan Sjåvik, 2006. 10. British Radio, by Seán Street, 2006. 11. German Theater, by William Grange, 2006. 12. African American Cinema, by S. Torriano Berry and Venise Berry, 2006. 13. Sacred Music, by Joseph P. Swain, 2006. 14. Russian Theater, by Laurence Senelick, 2007. 15. French Cinema, by Dayna Oscherwitz and MaryEllen Higgins, 2007. 16. Postmodernist Literature and Theater, by Fran Mason, 2007. 17. Irish Cinema, by Roderick Flynn and Pat Brereton, 2007. 18. Australian Radio and Television, by Albert Moran and Chris Keat- ing, 2007. 19. Polish Cinema, by Marek Haltof, 2007. 20. Old Time Radio, by Robert C. Reinehr and Jon D. Swartz, 2008. 21. Renaissance Art, by Lilian H. Zirpolo, 2008. 22. Broadway Musical, by William A. Everett and Paul R. Laird, 2008. 23. American Theater: Modernism, by James Fisher and Felicia Hardi- son Londré, 2008. 24. German Cinema, by Robert C. Reimer and Carol J. Reimer, 2008. 25. Horror Cinema, by Peter Hutchings, 2008. 26. Westerns in Cinema, by Paul Varner, 2008.
    [Show full text]
  • HAPPY FAMILY È Una Commedia Che Racconta La Vita Come Se Fosse Un Film, Ma Anche Un Film Che Racconta La Vita Come Se Fosse Una Commedia
    CINECLUB “LA DOLCE VITA” www.ladolcevitacineclub.it INVITO AL CINEMA a 20 EDIZIONE HAPPY FAMILY è una commedia che racconta la vita come se fosse un film, ma anche un film che racconta la vita come se fosse una commedia. L’ultimo film di Gabriele Salvatores, tratto da una fortunata piecé teatrale di Alessandro Genovesi (finalista al premio Solinas 2008), é un “gioco” nutrito di simpatica follia, da ridere e da piangere, divertente, intelligente, imprevisto, colorato, persino ottimista. HAPPY FAMILY (“Famiglia felice”), avvisa l'autore, non è uno slogan da biscotti o un titolo brioso, si riferisce invece alla famiglia umana e alla sua capacità di sopravvivenza. Ma tutto il film è una serie di inganni. Sembra realistico, invece si apre e si chiude con un sipario di velluto rosso da teatro. Sembra semplice, invece adotta l'artificio teatrale più famoso al mondo, il conflitto tra autore e personaggi, con i personaggi che esigono o protestano, con lo scrittore stufo d'averli ideati e che ha paura di diventare uno di loro, come nei “Sei personaggi in cerca d'autore” di Pirandello. Sembra amoroso, invece racconta la paura indefinita in cui tanti sono immersi. Paura di amare, paura di soffrire, paura di rischiare, paura di vivere, paura degli altri. Tutte paure che, se prese come un incitamento ad essere superate, riescono a portare l'individuo all'accettazione di sé e al sentirsi libero e felice; al contrario, se ci si fa prendere dalla paranoia, quelle stesse paure bloccano l'individuo e non gli permettono di vivere. Non a caso il protagonista, nel prologo, dedica il film a tutti coloro che hanno paura: «di votare e di volare, di amare o di odiare, del prossimo o di se stessi, di tutto…».
    [Show full text]