“Marrakech Express” Di Gabriele Salvatores
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Con il patrocinio del Approfondimento Comune di Bologna – bibliografico a cura della Quartiere Savena Biblioteca “Ginzburg” Oratorio Don Bosco via B. M. Del Monte, 12 40139 BOLOGNA C.G.S. “Vincenzo Cimatti” Progetto CINEMAINSIEME in collaborazione col circolo ARCI Benassi “Sorrisi per tutti… prima di Natale (8)” Due serate all’insegna della commedia italiana. 1. martedì 3 dicembre 2013 “Marrakech Express ” di Gabriele Salvatores 2. martedì 10 dicembre 2013 “Ferie d’agosto ” di Paolo Virzì 1 martedì 3 dicembre 2013 ore 20:45 verrà proiettato, in sala audiovisivi dell’oratorio, il film “Marrakech Express” di Gabriele Salvatores SCHEDA titolo Marrakech Express distribuito da Columbia Diego Abatantuono (Ponchia ), Fabrizio Bentivoglio ( Marco ), Cristina Marsillach ( Teresa ), Giuseppe Cederna ( Paolino ), Gigio Alberti interpreti (Cedro ), Massimo Venturiello ( Rudy ), Corinna Agustoni ( .), Antonio Carlucci ( .), Francesco Paganini ( .), Ugo Conti ( Salvatore ). fotografia Italo Petriccione musiche Roberto Ciotti Umberto Contarello ; Carlo sceneggiatura Mazzacurati regia Gabriele Salvatores produzione Italia, 1989 gen. commedia durata 1h 47' In una sera piovosa il trentenne Marco si vede presentare a casa una giovane spagnola, Teresa, legata a Rudy, suo amico di gioventù, la quale gli fa presente che Rudy è nei guai in Marocco per una storia di droga ed ha trama urgente bisogno di 30 milioni. Marco, sorpreso, decide di aiutare l'amico di un tempo e va a cercare altri tre compagni di allora persi di vista negli ultimi dieci anni ... Recensioni. Morandini 2010 Venuti a sapere che l'amico Rudy è detenuto in Marocco per droga, quattro milanesi, ultratrentenni ex sessantottini, partono con 30 milioni di lire (nascoste) necessari per il rilascio, ma sotto c'è un inganno. Ben diretti tutti gli attori in sintonia con i personaggi, ma banale e folcloristico il rapporto del regista col paesaggio. Film di viaggio sull'amicizia, l'avventura, la fuga verso l'utopia, sostenuto da una sceneggiatura ben congegnata e un po' ruffiana che prese il premio Solinas, firmata da Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello, Vincenzo Monteleone. Musiche: Roberto Ciotti con Lucio Dalla che canta "L'anno che verrà". Divertente la sequenza sul set abbandonato di un western italo-spagnolo. Pag. 2 di 4 Mereghetti 2011 Dopo dieci anni, quattro ultratrentenni reduci del Sessantotto (Abatantuono, Bentivoglio, Cederna, Alberti) si ritrovano per portare aiuto a un amico che, in Marocco, è finito in carcere per droga. Ma alla fine del viaggio li aspetta una sorpresa. Da una sceneggiatura di Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello ed Enzo Monteleone un ritratto generazionale ruffiano, indulgente ma – per chi accetta il gioco dell’identificazione – senza dubbio divertente. Nessuna cattiveria, nessun bilancio epocale, ma un’innegabile capacità di raccontare. Basta per salvare il cinema italiano? I frutti successivi del sodalizio Salvatores – Abatantuono- Monteleone lasciano incerti. Wikipedia Terzo lungometraggio diretto da Gabriele Salvatores. Il film racconta la storia di un gruppo di amici che, pur non vedendosi ormai da quasi dieci anni, decidono di compiere un viaggio che dall'Italia, passando per Francia e Spagna, li porterà in Marocco allo scopo di liberare un altro membro del vecchio gruppo incarcerato per possesso di droga. La vicenda, sia durante il passaggio in varie località che nel finale, prenderà delle pieghe inaspettate anche attraverso numerose disavventure; tuttavia, il viaggio avventuroso costantemente attraversato dalla ebbrezza della fuga, darà modo ai protagonisti di ritrovare rapporti che negli anni si erano appannati. La sceneggiatura è giunta finalista al Premio Solinas 1987. Trama Milano, fine anni ottanta, Marco, un giovane ingegnere, riceve la visita di Teresa, una sconosciuta che si presenta come la fidanzata di Rudy, un suo compagno di università che non vede da tempo, e che gli chiede in prestito 30 milioni di lire. È l'unico modo per salvare dalla galera Rudy, che rischia 20 anni di reclusione per detenzione di hashish a Marrakech, in Marocco. I soldi servono per corrompere un giudice, ma Marco, che non dispone di quella somma, decide di radunare i vecchi amici della comitiva dell'università: Maurizio Ponchia, Paolino e Cedro. Nonostante i molti dubbi e le perplessità, gli amici alla fine decidono tutti di partire alla volta del Marocco con la somma necessaria a salvare Rudy. Comincia così l’avventuroso viaggio alla volta di Marrakech, a bordo della fuoristrada Mercedes messa a disposizione da Ponchia, il quale lavora in una rivendita di auto usate. Fra molti imprevisti e rocambolesche disavventure, il gruppo riesce a giungere a destinazione, ma… … il lungo viaggio, l'esperienza vissuta, la riunione dopo molti anni dell'antico gruppo di amici, non passeranno senza conseguenze sui protagonisti e sui loro rapporti. Paolino e Cedro, che da anni non si rivolgevano parola per questioni di gelosia (Paolino ha sposato la ex di Cedro), ritroveranno l'amicizia; Ponchia, commerciante di auto proiettato solo sul Pag. 3 di 4 suo arrivismo affaristico, all'inizio della vicenda ostenta un forte individualismo e sembra il più scettico e caustico nei confronti degli altri amici e dell'impresa progettata, ma si ritroverà alla fine a essere il più attaccato al gruppo e il più entusiasta della ritrovata amicizia; viceversa Marco, l'entusiastico organizzatore del viaggio, che all'inizio addirittura fatica per convincere gli altri a seguirlo, si riscopre invece il più deluso dalla sorpresa finale, rendendosi conto che dopo tanti anni tutti loro sono ormai irrimediabilmente cambiati, e che non sarà più possibile rivivere la stessa amicizia degli anni giovanili. Commento Insieme a Mediterraneo e Turné, forma la cosiddetta "trilogia della fuga" di Salvatores, film nei quali domina il tema della fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare e della quale è inutile un proprio tentativo di cambiamento, oltre ai temi ricorrenti della nostalgia del gruppo e del viaggio, inteso come privo di una predefinita destinazione. Basato su un'ottima sceneggiatura (finalista del Premio Solinas) di Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello ed Enzo Monteleone, il successo di Marrakech Express si deve anche al fatto che vi si è riconosciuta una intera generazione: il film infatti, al di là dei toni di una commedia ironica e a tratti scanzonata, resta una emblematica fotografia del crinale sul quale si è trovata la generazione dei trenta- quarantenni di allora, che sembrano interrogarsi sul percorso della loro vita, in bilico fra le spinte alternative di pochi anni prima e una esistenza ormai scivolata nei canoni consumistico-borghesi degli anni 80-90, fra un'idea individualista dei rapporti umani e la nostalgia per un'amicizia cameratesca che in qualche modo viene ritrovata. Colonna sonora La colonna sonora è basata su brani del chitarrista blues italiano Roberto Ciotti. I brani scelti, come “No More Blue ” (tema principale del film), sottolineano l'atmosfera on the road della vicenda. Nel film inoltre sono state inserite vecchie canzoni italiane, come “La leva calcistica della classe '68 ” di Francesco De Gregori (per la famosa scena della partita a pallone nel deserto), o “L'anno che verrà ” di Lucio Dalla, funzionali per evocare l'epoca in cui i protagonisti vivevano la loro amicizia giovanile. Arrivederci a martedì 10 dicembre, per vedere “Ferie d’agosto ” di Paolo Virzì. ________________________________________________________________________________ C.G.S. “Vincenzo Cimatti” – presso Oratorio San Giovanni Bosco via Bartolomeo M. dal Monte 14, 40139 Bologna tel.051467939 sito web: http://www.donbosco-bo.it e-mail: [email protected] .