37-51, I Volti Della Resistenza. La Lotta Armata

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37-51, I Volti Della Resistenza. La Lotta Armata a guerra di Liberazione in Italia vide patrioti e partigiani battersi per quasi due anni contro le truppe nazifasciste, e venne combattuta in montagna come in pianura, nelle grandi città industriali Lcosì come nei centri più piccoli della provincia, acquisendo in ciascuna di queste realtà ope- rative la forma di contrasto più adatta per ga- rantire la continuità e la sopravvivenza di un movimento cospirativo. Più che di una singola Resistenza armata, si deve quindi parlare di diverse forme di contra- sto attivo contro l’occupante tedesco ed i re- Artiglieria cosacca a Tramonti di Sotto (Udine). Un’armata di oltre 20.000 combattenti, l’Armata Cosacca, fu inviata dal Ter“o Reich nell’alto Friuli per contrastare i partigiani e occupare il territorio (Kosakenland in Nord Italien) cantava un poeta proletario di Genzano, negli stessi anni). Uno striscione esposto Quelle battaglie dimenticate, da un gruppo neofascista davanti a una scuola di Aprilia il giorno della memoria diceva: “Ricordati di non ricordare”; ed è la memoria e il 25 aprile 1994 proprio questa ingiunzione all’oblio, que- sto ostinato ripetere “non ricordo più”, a Né retorica né oblio, ma l’orgoglio di un evento ribadire che certe memorie non si posso- no né evocare né cancellare a comando. fondativo della nuova democrazia O forse, la canzone può voler dire qual- i aa i * cosa di ancora più complesso: sulla Resi- sten“a, in da allora, convivono memoria o ritrovato giorni fa una vecchia Poi per vent’anni fummo sistemati e oblio; la Resistenza è al tempo stesso registrazione nell’archivio so- Da tante guère – ‘n m’aricordo più l’evento più ricordato e più dimenticato noro del Circolo Gianni Bosio. Però alla ine fummo liberati della nostra storia recente. Era una sequenza di parodie di Però da chi – nun me lo ricordo più. Negli Anni Cinquanta, viene cancellata canzonette che risaliva ai pal- dalla memoria uiciale (chi, come me, ha Hcoscenici dell’avanspettacolo nell’imme- Ascoltata oggi, è una geniale provocazio- fatto tutte le scuole in quel tempo, non diato dopoguerra, e infatti fu un artista di ne sulla memoria. Da un lato, può essere l’ha mai sentita nominare, se non per avanspettacolo a cantarcela nel quartiere un invito a dimenticare – “scurdammoce esorcizzarla) e contemporaneamente di San Lorenzo, sull’aria di “La signora di ‘o passato”, si cantava. Dall’altra, e così bandiera della sinistra e del movimento trent’anni fa”, ovvero, “Nel 1919”. Co- mi piace di pensarla adesso, può essere operaio. Poi, negli Anni Settanta, trasfor- minciava così: una feroce ironia verso chi dimentica il mata in rito istituzionale, più commemo- passato e quindi si prepara a ripeterlo (la rata che ricordata; e subito, come rea- Nel 1922 parodia continuava dicendo che ricorda zione, lo slogan militante “la Resistenza Ce fu un governo, ‘n m’aricordo come solo che “era un governo nero, e invece è rossa e non democristiana” che, nel Ce fu ‘na marcia, ‘n m’aricordo ‘n dove adesso è nero” – nel senso di clerica- rivendicare la funzione di rottura e di Che fu chiamata – ‘n m’aricordo più. le: “s’hanno allungata la camicia nera”, sguardo al futuro della Resistenza (l’a- SPECIALE PATRIA INDIPENDENTE | APRILE 2014 37 pubblichini della Repubblica Sociale Italiana, lo stato nel quale erano impegnate. Queste grandi formazioni fantoccio capeggiato da Mussolini subito dopo l’occu- erano organizzate come una struttura militare (una pazione tedesca dell’Italia centro-settentrionale. divisione era articolata in diverse brigate, a loro volta Contrariamente ai movimenti di liberazione di altre na- suddivise in battaglioni e così via), ma erano ispirate zioni europee, che videro soprattutto un’attività di sa- politicamente dai partiti politici antifascisti che erano botaggio legata a piccoli gruppi di operatori addestrati risorti dopo la caduta del fascismo nell’estate del 1943. e controllati direttamente dai servizi alleati (ricordia- Così, le Brigate Garibaldi erano legate al Partito Comu- mo il SOE – Special Operations Executive – inglese e nista Italiano, le Giustizia e Libertà al Partito D’Azione, l’OSS – Ofice of Stategic Service – americano), la Resi- le Matteotti si rifacevano alla tradizione Socialista del stenza italiana conobbe un coinvolgimento molto più PSI, mentre le Fiamme Verdi erano controllate dalla esteso, che portò alla formazione di centinaia di Bri- Democrazia Cristiana. gate Partigiane, in grado di controllare in alcune fasi Esistevano, è bene dirlo, alcune Brigate deinite Auto- del conlitto porzioni estese della zona di operazioni nome, organizzate da personale del Regio Esercito, che spetto “guerra di classe” di cui parla Pa- care. Tanto è vero che persino Silvio Ber- bedivo agli ordini”. La nuova Italia demo- vone) dimenticava tante altre realtà e al- lusconi ha dovuto inire per travestirsi da cratica nasce dopo l’8 settembre, quando tre dimensioni (la “guerra patriottica”, la partigiano ingendo di commemorare, tra – senza che nessuno glielo abbia ordinato “guerra antifascista”). La tensione di me- le rovine di Onna, una Resistenza depura- – tanti cittadini, civili e militari, scelgono moria e oblio sulla Resistenza culmina in ta di tutto quello che la rende viva. di opporsi ai carri armati e ai paracadu- quel memorabile 25 aprile del 1994. Per In fondo è un paradosso, ma è un dato tisti tedeschi, a Porta San Paolo come a la prima volta in Europa, era al potere un della nostra storia e del nostro presente: Monterotondo. partito che si richiamava esplicitamente il progetto della Resistenza è quello di Nasce da qui il nostro prezioso articolo 1: al fascismo (l’allora Movimento Sociale unire l’Italia, ma ridiventa vivo ogni volta “La sovranità appartiene al popolo che la Italiano), in coalizione con altre forze che che c’è qualcuno a cui questo progetto di esercita nelle forme e nei limiti della Co- si dichiaravano esplicitamente estranee unità democratica dà fastidio. stituzione”. al patto democratico fondato sulla Resi- E dà fastidio perché è un’unità parteci- Sottolineo “che la esercita” proprio per- stenza, come Forza Italia e la Lega Nord. pata, non delegata, un aspetto della Re- ché da un quarto di secolo la democratica “Si potrebbe…” intitolava allora il ma- sistenza che è dimenticato troppo spesso repubblica partecipata nata dalla Resi- nifesto, si potrebbe cogliere il 25 aprile anche da soggetti che si dicono antifasci- stenza è dimenticata in favore di una re- per una forte aferma“ione di un non -di sti. In questi anni, parlando coi partigiani pubblica “governabile” in cui la sovranità menticato antifascismo; e in quel giorno e le partigiane, ascoltando le loro storie, si esercita scegliendosi un capo e (come di pioggia furono centinaia di migliaia a ho capito che per tutte e tutti la Resi- si diceva per Mussolini) “lasciandolo go- silare per le strade di Milano. stenza, armata o non armata, è stata una vernare”, o (come si dice adesso) “aspet- Nei vent’anni che sono passati da allora, scelta personale confermata ogni giorno; tiamo di vedere che fa”. la Resistenza ha ritrovato la sua funzio- nessuno gli ordinava di entrare nella Re- Ma non dovremmo essere noi – “il popolo ne di conlitto, di ribellione: la Resisten“a sistenza, nessuno gli ordinava di restarci; sovrano” – a “fare”? era ancora attuale, presente e provocato- di ogni scelta, giusta o non giusta, ciascun ria proprio perché il nuovo potere conti- resistente si è assunto personalmente la * Storico, critico musicale ed anglista. nuava ostinatamente a volerla dimenti- responsabilità, nessuno ha mai detto “ob- Docente all’Università La Sapienza di Roma Un giorno di battaglia per le Squadre di Azione Patriottica di Sanremo 38 SPECIALE PATRIA INDIPENDENTE | APRILE 2014 Un gruppo di stafette partigiane nel Friuli Orientale (estate 1944) diventato la 6ª Brigata d’assalto Garibal- Testimonianze di protagonisti di, sotto il comando del CLN di Milano. Mi hanno sparato addosso due volte, l’ultima mentre conducevo un inglese da Moscatelli. Aveva con sé un enorme zaino e una borsetta più piccola di plastica. Ci presero di mira mentre attraversavamo il iume, ma per fortuna non ci hanno colpiti. a a i .. Solo quando fummo in salvo mi rivelò che trasportavamo una radiotrasmittente con “È lei quella della borsa nera?”. Partimmo, i messaggi speciali da difondere. Ecco per- Wanda Canna: “Due volte io davanti e loro dietro, ma lungo la stra- ché, prima di partire, mi aveva detto: “Se mi hanno sparato addosso” da c’era un posto di blocco, allora pren- ci fermano io mi faccio saltare, ma tu non demmo la via sterrata nel bosco. Giunti al farti prendere!”». anda Canna, stafetta partigiana, iume Sesia lo attraversammo su una diga classe 1921, ricorda la sua espe- fatta di sassi, perché il ponte non esiste- Mario Bernardo: “I libri Wrienza. va più e c’era solo una barca che faceva del partigiano sui monti” «Ho ini“iato a partecipare al movimento la spola tra le due sponde, ma bisognava resisten“iale in da subito. Mio padre era pagarla. Dall’altra parte, in un grosso ca- ario Bernardo, comandante parti- socialista e perseguitato politico, sempre sale abbandonato, punto d’appoggio per giano, nel dopoguerra è stato di- dentro e fuori dalla prigione, coninato le stafette, presero in consegna i due uo- Mrettore della fotograia e docente due anni in Calabria. Era anche anticleri- mini – uno era Giovanni Battista Stucchi, il per venticinque anni al Centro Sperimen- cale e non aveva né battezzato, né cresi- comandante “Federici” – e io me ne tornai tale di Cinematograia di Roma. Tra gli mato i suoi sei igli. Quando cominciai a indietro. oltre quattrocento lungometraggi e do- fare la stafetta fu lui a istruirmi spiegan- Ero sempre in sella alla mia bicicletta e cumentari irmati nel corso della carriera, domi che, malgrado fossi curiosa, dovevo molto allenata a pedalare, avevo 23 anni, spiccano le immagini in bianco e nero di imparare a chiedere il meno possibile, a ma ero già sposata.
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