Quando I Partigiani Divennero Il Corpo Volontari Della Libertà
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Storia Il grande esercito che riunì tutti i combattenti antifascisti Quando i partigiani divennero il Corpo Volontari della Libertà di Andrea Liparoto l 21 marzo 1958 è una data storica 1943 quando il Comitato di Liberazione per i partigiani. Quel giorno, infatti, Nazionale di Milano decide di istituire I venne approvata la legge n. 285 che un Comitato Militare, rappresentativo di al comma 1 così recitava: «Il Corpo Vo- tutti i partiti antifascisti, per coordinare lontari della Libertà (CVL) è riconosciu- al meglio l’attività delle bande. A fare da to, ad ogni effetto di legge, come Corpo guida è Ferruccio Parri, esponente del 50 anni fa militare organizzato inquadrato nelle Partito d’Azione, già protagonista di im- il riconoscimento Forze armate dello Stato, per l’attività portanti operazioni militari nella Prima svolta fin all’insediamento del Governo guerra mondiale, figura di spicco nel dello Stato. militare alleato nelle singole località». quadro della storia democratica del no- I dirigenti Un provvedimento di grande importan- stro Paese. Ha carattere da vendere, è un dei primi giorni za, poiché confermava e stabiliva defini- accentratore e queste qualità non tarde- e i contrasti politici. tivamente che la Resistenza, nel trava- ranno a procurare beghe al neonato or- Poi la lotta comune gliato processo di Liberazione, era stata ganismo. Il Comitato si mette subito al e la vittoria. una preziosa comprimaria, responsabile e lavoro e comincia ad affrontare i nodi organizzata: aveva dato, come si sa, alla più spinosi: la mancanza di fondi e di ar- L’alto prezzo pagato lotta contro il nazifascismo migliaia e mi. Allora lo stesso Parri, deciso a ricor- migliaia di combattenti e altrettanti mor- rere all’aiuto degli alleati, parte alla volta ti e feriti. E Patria indipendente, per di Lugano, insieme a Leo Valiani, per in- questa preziosa ricorrenza (sono trascor- contrare due membri dei servizi segreti si 50 anni), vuole ripercorrere la vicenda inglesi in Svizzera. Anche gli alleati for- Il corteo dei partigiani a di quegli uomini straordinari che furono mulano una richiesta ai convenuti: l’assi- Milano dopo la Liberazio- i Volontari della Libertà. stenza ai loro prigionieri di guerra e un ne. In testa il Comando servizio di informazioni militari. Generale del CVL. Da sini- Il CVL fu un esercito, a tutti gli effetti, stra: Argenton (PLI e Au- che riunì dal giugno 1944, sotto un uni- L’incarico affidato alla Resistenza si tra- tonomi), Stucchi (PSI), co Comando Generale, le formazioni duce subito in azione, ma il sostegno Parri (Pd’A), Cadorna (Co- mandante), Longo (PCI), partigiane al completo. La sua storia ini- promesso dagli angloamericani a Lugano Mattei (DC). zia immediatamente dopo l’8 settembre non ha la stessa celerità. Parri si occupa personalmente dell’intelligence e costi- tuisce un gruppo di corrieri per riferire le notizie via via prodotte in Svizzera. Il servizio funziona ottimamente. Intanto arrivano le beghe. Il PCI in un docu- mento del dicembre 1943 fa esplicita- mente presente al CLNAI che il Comita- to non procede secondo sistemi demo- cratici, ma in base alle imposizioni di un “capo”. Il Comitato di Liberazione, di tutta risposta, conferma in un documen- to che la direzione delle operazioni mili- tari è nelle mani di Parri. Questo provve- dimento innescherà una sorta di ostraci- smo da parte del PCI che spesso si sot- trarrà all’autorità del Comitato militare. Ma nel giugno del 1944 viene ufficial- mente costituito il Corpo Volontari della Libertà, la cui direzione è affidata ad un Comando Generale che di fatto sostitui- sce il Comitato militare. È composto ini- zialmente da Luigi Longo (PCI), Ferruc- cio Parri (PdA), Mario Argenton (PLI), Luigi Bignotti (DC), Guido Mosna (PSI) e nei mesi a venire attraverso vari avvicen- patria indipendente l 26 ottobre 2008 l 7 damenti vi figureranno anche Enri- un’azione unitaria; troppo spesso il gionali e locali e a tutti i Comandi co Mattei (DC) Sandro Pertini e Comitato si era ridotto all’iniziati- delle formazioni partigiane dà su- Giovanni Battista Stucchi, entram- va di un uomo e di un partito. Il bito notizia e indirizzo: «Il Co- bi del PSI. Il 15 agosto giunge, Comando Generale nasceva invece mando Generale per l’Italia occu- poi, paracadutato nella Val Cavalli- da un accordo consapevole di tutte pata, che è stato investito di questa na, Raffaele Cadorna designato dal le maggiori forze politiche. I comu- sua funzione dal Comitato di Libe- CLNAI come consulente militare nisti, dopo la svolta di Salerno e la razione per l’Alta Italia e che è in prima e responsabile del Comando creazione di una vasta e solida rete stretto collegamento con le autorità poi, sotto pressione delle forze al- di brigate Garibaldi, erano diven- militari alleate e col governo di leate. Un passaggio decisivo, la tati fervidi sostenitori di un coman- unione nazionale, fa affidamento creazione del CVL e del suo Co- do unico (...) Tutti i partiti poi sulla collaborazione attiva dei Co- mando Generale, che così Giorgio comprendevano la necessità di af- mitati militari e dei Comitati mi- Rochat illustra nella nota storica al frontare l’ultima fase della guerra litari regionali, che si dovranno co- volume da lui curato Gli atti del (sembrava allora che l’avanzata al- stituire, come di tutti i Comandi Comando Generale del Corpo Vo- leata dovesse raggiungere la pianu- operativi locali. In questo momento lontari della Libertà: «È però chiaro ra padana prima dell’inverno) con di lotte grandiose e decisive è neces- che non si trattò di un semplice mu- un comando unitario ed autorevole, saria più che mai l’unificazione di tamento di nome ma di una grossa in grado di rappresentare il movi- tutte le forze, l’eliminazione di tut- svolta politica. Nel Comitato mili- mento partigiano dinanzi ai vinci- to quanto può ostacolare questa tare la formula ciellenistica di una tori ed al governo monarchico». unificazione e la mobilitazione di partecipazione paritetica dei cinque E il CLNAI in una lettera datata tutto il popolo e di tutti i patrioti partiti aveva coperto profonde di- 22 giugno 1944 (Prot. 2) e desti- per l’insurrezione e per la vittoria». vergenze che avevano impedito nata a tutti i Comitati militari re- Le basi per una vittoriosa offensiva Medaglia d’Oro al V.M. alla bandiera del Corpo Volontari della Libertà «Nell’ora tragica della Patria, quasi inermi ma forti per sovrumana volontà, tutto sacrificando a un ideale supremo di giustizia, i Volontari della Libertà affrontarono la lotta ad oltranza contro la tirannide che ancora una volta opprimeva la nostra terra. In una sfida superba al secolare nemico, dall’esempio dei martiri e degli eroi del passato trassero incitamento per vincere o morire, innalzando nella lotta la bandiera invitta del Risorgimento. Appesi alle forche e sotto il piombo del barbaro nemico morirono intrepidi rinnovando il sacrificio dei Manara, dei Morosini, dei Mameli, dei Pisacane senza speranza di premio per sé, ma con certezza di bene per la Patria. Nuovo onore della Stirpe, i Volontari della Libertà sono, nella storia d’ltalia, monito alle generazioni future». - Guerra di Liberazione, 1943-1944-1945. Milano, 6 maggio 1945. La bandiera di guerra del CVL, impugnata da Raffaele Cadorna, viene insignita della Medaglia d’Oro dagli Alleati. 8 l patria indipendente l 26 ottobre 2008 finale sembrano esserci tutte. E il Comando generale non perde tempo: si dà immediatamente una struttura organizzativa. Vengono create quattro sezioni: 1) Operazioni. È la più impor- tante ed ha il compito di pianifica- re e dirigere le azioni delle forma- zioni militari. A presiederla sono Ferruccio Parri e Luigi Longo. Partigiani nella Torino liberata. 2) Sabotaggi. 3) Mobilitazione. Guzzoni poi sostituito, dopo il Riportiamo i primi 5 punti, essen- 4) Servizi. suo arresto il 12 settembre 1944, ziali per capire questa evoluzione da Enzo Boeri. Il bilancio è più operativa. La prima sezione viene poi ulte- che lusinghiero: un notiziario L’UNIFICAZIONE DELLE FORMAZIONI riormente divisa in 5 uffici: quotidiano destinato ai membri 1) Operazioni; del Comando; un bollettino setti- Allo scopo: 2) Organizzazione; manale di venti pagine – inviato ai a] di potenziare l’organizzazione, l’ef- 3) Informazioni; partiti e ai comandi regionali – che ficienza ed il valore militare delle informa su questioni politiche, mi- attuali formazioni partigiane; 4) Propaganda; litari ed economiche; un ulteriore b] di farle riconoscere come regolari 5) Aviorifornimenti. bollettino che ragguaglia su spie e formazioni militari, con tutti gli at- Il Comando in questo modo, tra collaborazionisti. tributi e i diritti di unità belligeranti; innumerevoli difficoltà, tenta di Per quel che riguarda la questione c] di preparare il passaggio ordinato procedere ad un lavoro di profon- centrale dell’unificazione delle for- e disciplinato alla situazione che da armonizzazione dell’impresa di ze partigiane c’è da dire che que- verrà a crearsi a liberazione avve- liberazione che risultò di non faci- sta fu realizzata solo all’inizio del nuta; il Comitato di Liberazione Na- le praticabilità. C’è da dire che la 1945. In un documento del 29 zionale Alta Italia decide di trasfor- funzione ad avere uno svolgimen- marzo, il Comando Generale co- mare le attuali formazioni partigia- to più continuo ed efficiente è munica quella che sarà la struttura ne in regolari unità militari, rag- quella riguardante le informazioni. definitiva del Corpo Volontari del- gruppate nel Corpo Volontari della A dirigerla è in principio Vittorio la Libertà. Libertà, per cui verrà richiesto al Donne partigiane sfilano a Milano nei giorni della Liberazione. patria indipendente l 26 ottobre 2008 l 9 Governo democratico italiano il ri- qualsiasi altra non previa e con- da precedenti disposizioni del CVL. conoscimento come parte inte- sentita dalle presenti norme.