Fondo Fontanella Odoardo
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The Origins of the European Integration: Staunch Italians, Cautious British Actors and the Intelligence Dimension (1942-1946) Di Claudia Nasini
Eurostudium3w gennaio-marzo 2014 The Origins of the European Integration: Staunch Italians, Cautious British Actors and the Intelligence Dimension (1942-1946) di Claudia Nasini The idea of unity in Europe is a concept stretching back to the Middle Ages to the exponents of the Respublica Christiana. Meanwhile the Enlightenment philosophers and political thinkers recurrently advocated it as a way of embracing all the countries of the Continent in some kind of pacific order1. Yet, until the second half of the twentieth century the nationalist ethos of Europeans prevented any limitation of national sovereignty. The First World War, the millions of casualties and economic ruin in Europe made the surrendering of sovereignty a conceivable way of overcoming the causes of recurring conflicts by bringing justice and prosperity to the Old World. During the inter-war years, it became evident that the European countries were too small to solve by their own efforts the problem of a modern economy2. As a result of the misery caused by world economic crisis and the European countries’ retreating in economic isolationism, various forms of Fascism emerged in almost half of the countries of Europe3. The League of Nations failed to prevent international unrest because it had neither the political power nor the material strength to enable itself to carry 1 Cfr. Andrea Bosco, Federal Idea, vol. I, The History of Federalism from Enlightenment to 1945, London and New York, Lothian foundation, 1991, p. 99 and fll.; and J.B. Duroselle, “Europe as an historical concept”, in C. Grove Haines (ed.by) European Integration, Baltimore, 1958, pp. -
Quando I Partigiani Divennero Il Corpo Volontari Della Libertà
Storia Il grande esercito che riunì tutti i combattenti antifascisti Quando i partigiani divennero il Corpo Volontari della Libertà di Andrea Liparoto l 21 marzo 1958 è una data storica 1943 quando il Comitato di Liberazione per i partigiani. Quel giorno, infatti, Nazionale di Milano decide di istituire I venne approvata la legge n. 285 che un Comitato Militare, rappresentativo di al comma 1 così recitava: «Il Corpo Vo- tutti i partiti antifascisti, per coordinare lontari della Libertà (CVL) è riconosciu- al meglio l’attività delle bande. A fare da to, ad ogni effetto di legge, come Corpo guida è Ferruccio Parri, esponente del 50 anni fa militare organizzato inquadrato nelle Partito d’Azione, già protagonista di im- il riconoscimento Forze armate dello Stato, per l’attività portanti operazioni militari nella Prima svolta fin all’insediamento del Governo guerra mondiale, figura di spicco nel dello Stato. militare alleato nelle singole località». quadro della storia democratica del no- I dirigenti Un provvedimento di grande importan- stro Paese. Ha carattere da vendere, è un dei primi giorni za, poiché confermava e stabiliva defini- accentratore e queste qualità non tarde- e i contrasti politici. tivamente che la Resistenza, nel trava- ranno a procurare beghe al neonato or- Poi la lotta comune gliato processo di Liberazione, era stata ganismo. Il Comitato si mette subito al e la vittoria. una preziosa comprimaria, responsabile e lavoro e comincia ad affrontare i nodi organizzata: aveva dato, come si sa, alla più spinosi: la mancanza di fondi e di ar- L’alto prezzo pagato lotta contro il nazifascismo migliaia e mi. -
American Committee on the History of the Second World War
AMERICAN COMMITTEE ON THE HISTORY OF THE SECOND WORLD WAR Donald S. Detwiler, Secretary Arthur L. Funk. Chairman NEWSLETTER and Newsletter Editor Department of History Department of History University of Florida Southern Illinois University Gainesville, Florida 32611 0-89126-060-9 at Carbondale Carbondale, lllinois 62901 Permanent Directors Robin Higham, Archiu£sl Charles F. Delzell Number 30 Fall 1983 Department of History Vanderbilt University Kansas State University H. Stuart Hughes Manhattan, Kansas 66506 University of California at San Diego CONTENTS Book RelJieu) Coordination Forrest C. Pogue Robert Dallek Dwight D. Eisenhower Institute Department of History General Information 2 University of California Terms expiring 198.1 at Los Angeles Los Angeles, California 90024 Marlin Blumenson Washington, D.C. Membership Dues 2 James J. Dougherty National Endowment Harold C. Deutsch for the Humanities Army War College Election of Directors 2 Washington, D.C. 20506 Stanley L Falk Center of Military History Bibliography ~1eeting Janet Ziegler Maurice Matloff Annual (28-29 Dec. 1983) Center of Military History (ret.) UCLA Library Los Angeles, California 90024 Ernest R. May ACHSWVv-AHA Joint Session (a Reassess Harvard University American Committee is ment of the Teheran Conference after affiliated with: John Toland 2 Danbury, Connecticut forty years) American HistoricCll Association 400 A Street, S.E. Gerhard L Weinberg Washington, D.C. 2()()03 University of Norlh Carolina Business Meeting 2 Camire International Earl F. Ziemke d'Histoire de la Deuxieme University of Georgia Announcements Guerre Mondiale Henri Michel, President Terms expiring 1984 12, rue de MUSCUli Dean C. Allard Simon Wiesenthal Center (papers solic 75008 Paris, France Naval History Division ited for volumes II and III of the Simon Charles B. -
Considerazioni Sulla 89° Brigata Garibaldi Gianni E Giovanni Poletti
Considerazioni sulla 89° brigata Garibaldi Gianni e Giovanni Poletti. 2° divisione di assalto Garibaldi Lombardia Una nota metodologica. L’analisi, o meglio l’ipotesi che qui viene fatta, tiene conto di questi elementi: 1. Non vi sono molti documenti relativi alle brigate Garibaldi presenti sul territorio lecchese se non quelli dell’ex archivio Guzzi, che sono però, documenti in “uscita”dal comando di raggruppamento. 2. Le carte Pini e Barindelli offrono una buona fotografia, ma sono estremamente limitati perché si riferiscono solo alla zona delle Grigne, non di meno danno un quadro sufficiente delle personalità degli uomini più rappresentativi. 3. La memorialistica post resistenziale, anche se non numerosissima, appare però di dubbia affidabilità, un esempio per tutti il libro di memorie della sig.ra Giulia Zucchi ( Giulia : un duro percorso di vita : da Somana a Poada / Giulia Zucchi. - Lecco : Colombo, 1999 ) 4. Mancano (io non li ho trovati) i documenti relativi alla attività delle Brigate Nere ed ai Carabinieri o comunque riferibili alle forze della RSI. 5. Non ho trovato documenti riferiti alla Sottosezione del PCI di Lecco (voci assicurano che i documenti di archivio sono “scomparsi” negli anni passati). Mentre esistono relazioni di ispettori relative a Como ed alla zona circostante, per Lecco non ho trovato nulla. 6. Ho cercato di lavorare il più possibile sulla “carte” e non sulla memorialistica, pur usando le testimonianze e non trascurandole. 7. Il diario di Sam, Franco Manzotti, è stato di grande importanza. 8. Ho evitato di addentrarmi nei giorni della Liberazione, ritenendo che la parte più interessante sia quella che copre il 1944. -
IL BATTAGLIONE GARIBALDI Cronologia
AICVAS ASSOCIAZIONE ITALIANA COMBATTENTI VOLONTARI ANTIFASCISTI DI SPAGNA Corsia Agonale, 10-00186 Roma IL BATTAGLIONE GARIBALDI cronologia a cura di Alvaro López ROMA, maggio 1990 QUADERNO N. 7 AICVAS ASSOCIAZIONE ITALIANA COMBATTENTI VOLONTARI ANTIFASCISTI DI SPAGNA Corsia Agonale, 10-00186 Roma IL BATTAGLIONE GARIBALDI cronologia a cura di Alvaro López ROMA, maggio 1990 QUADERNO N. 7 In copertina: II Palacio de Ibarra dopo la battaglia Alvaro López Una esperienza irripetibile Con questo settimo quaderno intendiamo far conoscere, mediante brevissime biografie — a ciò costretti dal loro grande numero —, i nomi dei combattenti del battaglione Garibaldi che operò in Spagna dalla sua costituzione, nell'ottobre 1936. fino all’aprile 1937. Varie sono state le formazioni militari composte da antifascisti italiani che hanno combattuto in Spagna durante la guerra 1936— 1939. Tra di esse sono da annoverare la Colonna italiana e la Centuria Gastone Sozzi — alle quali abbiamo dedicato rispettivamente i quaderni 5 e 4 —; la Compagnia italiana del battaglione Dimitrov e, appunto, il battaglione Garibaldi. Quest'ultimo spicca per la sua composizione politica unitaria, per la sua organizzazione militare, per l'elevato numero di combattenti e per le molte ed importanti battaglie nelle quali è stato impegnato. Tra queste formazioni italiane menzionate non abbiamo incluso la brigata Garibaldi, l'unità che giustamente si è conquistata tanti onori e tanta fama in Spagna, in Italia e nel mondo, per un preciso motivo: mentre «il battaglione Garibaldi è composto completamente di italiani e di cittadini del Canton Ticino e della Repubblica di San Marino» — per dirla con parole di Luigi Longo —, così come le altre formazioni menzionate erano composte esclusivamente di antifascisti italiani, la brigata Garibaldi invece non aveva una composizione esclusivamente italiana, annoverando non meno di un 30 per cento di combattenti spagnoli. -
Aldo Dice 26 X 1 Cronologia Dell'insurrezione a Milano 24-30 Aprile 1945
Aldo dice 26 x 1 cronologia dell'insurrezione a Milano 24-30 aprile 1945 in ricordo di Elio Quercioli Come noto, nei maggiori centri dell'Italia settentrionale l'insurrezione si sviluppò in date diverse comprese tra il 23 e il 26 aprile 1945. Aldo dice 26 x 1 - in realtà messaggio convenzionale dell'avvio dell'insurrezione piemontese - è usato in queste pagine in virtù della valenza simbolica derivatagli dagli scritti di Pietro Secchia. Appello insurrezionale del Comando provinciale delle brigate Garibaldi Sap (archivio ISEC) Lo svolgimento dell'insurrezione milanese - qui presentato per la prima volta - è basato sulle fonti bibliografiche esistenti e, in particolare, sulla documentazione conservata presso l'archivio dell'ISEC, Sezione II, Resistenza. Gli avvenimenti esposti non hanno tuttavia la pretesa di esaurire la ricostruzione di quanto accadde in Milano in quelle giornate. L'ISEC sarà grato a quanti vorranno segnalare nuove fonti documentali o testimoniali, contribuendo così a integrare, ampliare e approfondire la conoscenza delle vicende insurrezionali. martedi 24 aprile 1945 a Niguarda i primi fuochi dell'insurrezione 1ilano, 18 marzo 1945. Capannelli in piazza Nigra a un comizio volante della 110ª brigata Garibaldi Sap (fototeca ISEC) • Berlino è accerchiata dall'Armata rossa. 25000 cannoni e mortai sono pronti ad aprire il fuoco sulla capitale del Reich. • Milano: il bollettino di guerra germanico non arriva più. Il Corriere della Sera ristampa quello già pubblicato il giorno 23. • ore 07:00 circa. Luigi Longo (comandante generale delle brigate d'assalto Garibaldi) redige l'ordine dell'insurrezione. Tutte le formazioni garibaldine milanesi devono iniziare le operazioni insurrezionali alle ore 14,00 del 25 aprile. -
VENTI MESI DI LOTTA PARTIGIANA NEL CANAVESE 1943-1945 Di
VENTI MESI DI LOTTA PARTIGIANA NEL CANAVESE 1943-1945 di Alida Guglielmino Foto in copertina Cuorgnè: sfilata della Liberazione della 49° Brigata Garibaldi “Domenico Viano”. Don Giovanni Scapino, Giacomo Cerutti Sindaco C.L.N. di San Giusto, la Giunta e la Banda musicale in occasione della Festa patronale nell’ottobre 1945. Giacomo Cerutti partigiano della 49°, comandante 26° Brigata SAP Tarisso Cerutti Caterina staffetta della 26° SAP Tarisso, nel febbraio 1945 si iscrive ai GDD. Dott. Piero Urati (“Piero Piero” comandante delle Brigate Matteotti), il Sindaco Giosi Boggio e Caterina Cerutti presidente della locale sezione ANPI, a San Giusto Canavese il 25 aprile 2005 nel 60° anniversario della Liberazione: B Premessa Il libro “Il prezzo della Libertà”, da cui ho tratto principalmente il sunto, esprime la cruda realtà dei fatti avvenuti giorno per giorno in quei venti mesi di Lotta partigiana nel nostro Canavese. E’ l’unica fonte a me nota, dove sono raccontate le azioni e le battaglie di tutte le formazioni partigiane, operanti in zona. Dalla pagina 33 il sunto sulla Resistenza in San Giusto è tratta dai libri autobiografici “Piero Piero”, “Da due pistole ad una Divisione” e altri testi. Nonno Giacomo e mamma Caterina, dopo un ventennio di dittatura di Mussolini, erano da sempre antifascista. Il Governo del Duce dal 1926 da liberale era diventato totalitario: il Parlamento non era più autonomo, non si poteva eleggere il Sindaco ma era imposto un Podestà, tutti i Partiti erano stati sciolti e lo sciopero era proibito, la libertà di stampa critica e il dissenso politico portavano alla pena di morte. -
Michela Ponzani Inventario Del Fondo Rosario Bentivegna 1944
MICHELA PONZANI INVENTARIO DEL FONDO ROSARIO BENTIVEGNA 1944 - 2012 ASSR Fondo Bentivegna Sommario I. Vicende processuali, 1941 - 2008...............................................................................................................................10 1. Processi vari e atti di citazione, 1941 - 2006.........................................................................................................10 2. Processo Barbarisi, 1944 - 1998, (con documenti fino al 1999) .........................................................................12 3. Processo penale - Ordinanze Pacioni, 1945 - 1999..............................................................................................13 4. Processo Kappler, 1948 giu. 13 - 1996 ago. 8......................................................................................................15 5. Via Rasella, 1950 - 1957.........................................................................................................................................16 6. Processo Il Secolo d’Italia, 1994 - 2002................................................................................................................17 7. Processo Bentivegna-Priebke, 1996 - 2005 ..........................................................................................................17 8. Processo Feltri, 1996 - 2007 ..................................................................................................................................18 9. Processo Belpietro, 2002 - 2008............................................................................................................................19 -
Censimento Delle Fonti Archivio Storico Della
CENSIMENTO DELLE FONTI ARCHIVIO STORICO DELLA FONDAZIONE Milano - via Albania, 36 L’Archivio Storico della Fondazione mando delle formazioni Giustizia e Li C.V.L. si presenta come risultante dalla bertà, ed in parte minore da fonti va fusione della « Sezione storica del Co rie, per lo più private; al suddetto uf mando Generale C.V.L. » e dell’« Ar ficio era stato versato l’intero archivio chivio della Resistenza partigiana », uf del servizio informazioni del Coman ficio privato del prof. Ferruccio Parri, do Generale C.V.L. ’oltre che dall’accessione successivamen Dall’ufficio stralcio del Comando Mi te verificatasi del materiale proveniente litare Regionale Ligure sono stati ver dagli uffici stralcio dei Comandi Mili sati all’Archivio storico circa 800 do tari regionali del C.V.L. della Liguria cumenti in data gennaio 1947 ; alla stes e della Lombardia. sa data sono stati versati dall’ufficio L’Archivio della Resistenza partigiana stralcio del Comando regionale Lombar ha versato circa 4000 documenti, un cen do circa 600 documenti. Nel frattempo tinaio di giornali clandestini, una tren circa 300 documenti e oltre duecento tina di fotografie ed un’ottantina di pub giornali clandestini sono stati versati da blicazioni varie sulla Resistenza nell’Al privati. ta Italia. La sezione storica del Coman L’Archivio storico comprende attual do Generale del C.V.L. ha versato cir mente le seguenti sezioni: 1) Documen ca 2000 documenti, un centinaio di gior ti e testimonianze; 2) Stampa clande nali clandestini una ventina di fotogra stina; 3) Archivio fotografico; 4) Bi fie ed il materiale dell’ufficio falsi al blioteca; 5) Il movimento di liberazione completo. -
Dimensions of Commitment in the Writings of Beppe Fenoglio and the Italian Neorealists
Literature and Resistance: Dimensions of Commitment in the Writings of Beppe Fenoglio and the Italian Neorealists Ian Seed, B.A. Hons., M.A. Thesis submitted for the Degree of PhD November 2012 Department of European Languages and Cultures ProQuest Number: 11003748 All rights reserved INFORMATION TO ALL USERS The quality of this reproduction is dependent upon the quality of the copy submitted. In the unlikely event that the author did not send a com plete manuscript and there are missing pages, these will be noted. Also, if material had to be removed, a note will indicate the deletion. uest ProQuest 11003748 Published by ProQuest LLC(2018). Copyright of the Dissertation is held by the Author. All rights reserved. This work is protected against unauthorized copying under Title 17, United States C ode Microform Edition © ProQuest LLC. ProQuest LLC. 789 East Eisenhower Parkway P.O. Box 1346 Ann Arbor, Ml 48106- 1346 Declaration This thesis is my own work and has not been submitted in substantially the same form for publication or for the award of a higher degree elsewhere. ii Ian Seed, B.A. (Hons), M.A. Abstract of thesis November 2012 Literature and Resistance: Dimensions of Commitment in the Writings of Beppe Fenoglio and the Italian Neorealists This thesis investigates the different layers of commitment in the writings of Beppe Fenoglio and the Italian neorealists. This involves a reassessment of the neorealist literature of the 1940s and early 1950s, which I argue is far more varied, exploratory and experimental than is generally given credit for. I contend that Fenoglio’s writing has a much closer relationship to neorealism than many critics believe. -
I Fratelli Eroi Della Resistenza
SA B ATO 60 17 APRILE 2 02 1 Cucu lt u r a @ lap r o v in ltu ciacr . it ra &S p e t ta c o l i 25 APRILE 1945/2021 Un libro di Piffer sulle formazioni autonome ricorda tra gli altri anche i due militari diventati partigiani Una manifestazione di partigiani cattolici Sotto la copertina del libro A destra i fratelli Alfredo e Antonio Di Dio I fratelli eroi della Resistenza Siciliani di nascita e cremonesi d’adozione, Alfredo e Antonio Di Dio furono uccisi in Val d’Ossola nel 1944 di GIANPIERO GOFFI nitori originari di Enna, e tra- (1983) ricorderà che Alfredo sferiti ancora bambini a Cre- «parlava continuamente di nCREMONA È dedicato ai mona nel 1928 –con il padre Dio, che era la sua passione: il fratelli Alfredo eAntonio Di Ar cangelo , vice-brigadiere compito di loro tutti non era Dio , siciliani di nascita, cre- della polizia e la madre Ad e l e soltanto la liberazione della monesi di adozione, entrambi Calà - i Di Dio possono essere patria dall’oppressione tede- decorati di medaglia d’oro al ritenuti una sintesi vivente sca, era anche il recupero del valor militare, uno dei contri- della raggiunta unità nazio- popolo alla sua civiltà più au- buti del volume Le formazioni nale, valore avvertito e ali- tentica che è quella cristia- autonome nella Resistenza italia- mentato dai sentimenti pa- na». Non mancano, al contra- na , curato da Tommaso Piffer, triottici e monarchici della fa- rio, «giudizi riduttivi su Di Dio d e l l’Università di Udine, per le m ig l i a. -
1943-1945. Aldo Aniasi: Il Comandante “Iso” Alberto Di Maria
BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Fiorella Imprenti e Francesco Samorè (a cura di) Governare insieme: autonomie e partecipazione Aldo Aniasi dall’Ossola al Parlamento OttocentoDuemila 2017 Percorsi e networks, 4 OttocentoDuemila, collana di studi storici e sul tempo presente dell’Associazione Clionet, diretta da Carlo De Maria Percorsi e networks, 4 In copertina: Aldo Aniasi, anni Cinquanta. Archivio Storico Fondazione Aldo Aniasi Fiorella Imprenti e Francesco Samorè (a cura di) Governare insieme: autonomie e partecipazione Aldo Aniasi dall’Ossola al Parlamento BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Roma 2017 Progetto di Fondazione Aldo Aniasi e F.I.A.P., Fe- derazione Italiana Associazioni Partigiane Con il contributo di Fondazione Cariplo Si ringrazia della collaborazione Fondazione La Triennale di Milano, Andrea Cancellato, Direttore Generale Tommaso Tofanetti, Responsabile Biblioteca del Progetto e Archivio Storico Editing: Federica Artali, Marina Cavallini Ricerca iconografca: Teresa Oliva, Marina Barello Progetto grafco BraDypUS ISSN: 2284-4368 ISBN: 978-88-98392-66-7 Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0. 2017 BraDypUS Editore via Oderisi Da Gubbio, 254 00146 Roma CF e P.IVA 14142141002 http://bradypus.net http://books.bradypus.net [email protected] Governare insieme: autonomie e partecipazione. Aldo Aniasi dall’Ossola al Parlamento INDICE GENERALE 5 Prefazione Mario Artali 7 Introduzione Fiorella Imprenti, Francesco Samorè 19 1943-1945. Aldo Aniasi: il Comandante “Iso” Alberto Di Maria 53 Aniasi sindaco e le autonomie locali: “dalla crisi dello Stato al suo rimodellamento” (1968-1976) Mattia Granata 83 Educazione sanitaria, prevenzione e decentramento.