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IN EUROPA? che i nuovi eletti sapranno costruire che i nuovi soprattutto dal posizionamento europeo dal posizionamento soprattutto L’ITALIA RESTA L’ITALIA Il successo dell’Italia di domani sarà misurato di domani sarà misurato Il successo dell’Italia MARZO MARZO APRILE 2018 n.76 INCHIESTA E POLITICA SPORT MONDIALI I NOSTRI RUSSIA TORNA MOSCA IN EUROPA? SPAGNA CATALOGNA PATRIA SENZA DOSSIER IL MEDIO ORIENTE DOPO IL CALIFFO 00 ,

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10,00; UK £9,00; N kr 110,00; CH fr 13,50 fr CH 110,00; kr N £9,00; UK 10,00; F/NL 12,00; A/D 9,00; B/E/L/P 3 3 3 BIMESTRALE - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE DL 353/2003 [CONV. IN L27/02/2004 N46] ART 1 COMMA 1 - DISTRIBUZIONE MEPE DISTRIBUZIONE - 1 COMMA 1 ART N46] L27/02/2004 IN [CONV. 353/2003 DL POSTALE ABBONAMENTO IN SPEDIZIONE - SPA ITALIANE POSTE - BIMESTRALE €

76 MARZO APRILE 2018 WFP/Nguyen Duc Hoang Duc WFP/Nguyen Combatte la fame nel mondo I pasti scolastici sono un incentivo incentivo un sono scolastici pasti I mandare a povere famiglie per le L¿JOLDVFXROD Food Ogni anno il World oltre a cibo fornisce Programme bambini. di milioni 16 it.wfp.org/pasti-a-scuola Visita I pasti a scuola a pasti I vita la cambiano Copertina stesa 76.qxp_Layout 1 20/02/18 12:10 Pagina 1 Copertina stesa 76.qxp_Layout 1 16/02/18 11:46 Pagina 2 01 Prima pagina 76.qxp_Layout 1 20/02/18 12:52 Pagina 1

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ritti, laddove andrebbe esaltata anche la sua stagione da coraggioso Commissario europeo, mi ha bruscamente chiesto di in- Le ragioni vestire la mia “reputazione borghese” in un progetto politico rischioso ma alto: co- struire un movimento europeista, che di una scelta possa costituire un acceleratore decisivo del ruolo del nostro Paese verso gli Stati di Giuseppe Scognamiglio Uniti d’Europa, provando a spiegare agli Italiani che l’Europa è non utile, ma indi- spensabile alla nostra idea di società svi- mmanuel Macron è già nella sto- luppata e solidale. ria del processo di costruzione Ammetto di aver assecondato anche europeo, per aver avuto il corag- un’eredità emotiva. Alla fine degli anni gio, direi quasi la sfacciataggine, Sessanta, infatti, mio padre Francesco si Edi condurre una campagna elettorale al- dedicò alla politica con un progetto in l’insegna degli Stati Uniti d’Europa, sugel- mente: trasformare il territorio in cui era lata da quella simbolica ed emozionante nato, nella provincia sud di Napoli, da passeggiata per festeggiare la vittoria, con un’economia di piccola industria manifat- la colonna sonora dell’Inno alla gioia di turiera e commercio, in un’area a forte Beethoven. E farlo con un approccio che sviluppo tourism led (a traino turistico). i suoi stessi collaboratori non esitano a de- Non si trattava solo di una prospettiva finire “bonapartista” è ancora più signifi- economica, ma anche socio-culturale, che cativo perché, in apparente contrasto con prevedeva l’apertura al mondo delle ric- la prospettiva federale, in realtà la raf- chezze archeologiche e paesaggistiche forza inesorabilmente. dell’area vesuviana. Ho vissuto quella sta- Noi di Eastwest siamo nati 14 anni fa, gione da spettatore, ho potuto registrarne sotto l’egida di un gruppo bancario che i successi e valutarne gli insuccessi. stava costruendo allora la sua dimensione Oggi, 40 anni dopo, sento che è giunto europea e che ha quindi ritenuto intelli- il momento di restituire alla nostra Terra gente promuovere un dibattito che ve- di origine le esperienze e le storie che ho desse l’Europa protagonista, affidandone vissuto, grazie al mio impegno professio- a me la regia, che provenivo dagli insegna- nale e civile in giro per il mondo, dove menti dell’europeismo fattivo e non di ma- non ho mai smesso di rappresentare, con niera di Renato Ruggiero. Oggi UniCredit orgoglio e al mio meglio, il nostro Paese. esce di scena, lasciandoci più indipen- Il Mezzogiorno d’Italia è ricco di uo- denti e più forti, con la reputazione e la mini e donne di grande competenza, con considerazione che ci consente di conti- cui costruire nuovi modelli di efficienza nuare a spingere l’idea di un’Europa fede- e di successo per affrontare con coraggio rale, nella quale non abbiamo mai smesso ed entusiasmo le sfide del futuro. Sfide di credere, nel dibattito internazionale. decisive. Il nostro Paese sta cercando fa- UniCredit esce di scena anche dalla ticosamente di lasciarsi la crisi alle spalle; mia vita, perché ho deciso di dedicarmi a qualcosa di buono è stato fatto, ma i tempo pieno alla costruzione di un polo grandi protagonisti restano tuttora Fran- di ricerca, editoria e formazione, l’Ea- cia e Germania, che sembrano più pronti stwest European Institute, che ambisca di noi a ripartire. Se non avremo un go- ad una sana competizione con i giganti verno più competente, perderemo l’enne- americani del settore. simo treno per tornare a contare di più, in Mentre mi accingevo a riprogrammare Europa e nel mondo. e la mia vita professionale, , di cui tutti conoscono le battaglie per i di-

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sommario [MARZO/APRILE 2018]

1 PRIMA PAGINA 28 PUNTI DI VISTA Le ragioni di una scelta Il tesoro dello zio Xi 19 di Romano Prodi e Giuseppe Cucchi 4 NO COMMENT di Mana Neyestani 30 UNGHERIA La corsa solitaria di Orbán 6 EAST/WEST di Matteo Zola Italia: sta meglio di come 33 RUSSIA sembra Il nuovo mondo di Vladimir di Giuseppe Scognamiglio di Igor Ivanov 36 SVEZIA COPERTINA Felici senza un soldo in tasca? 19 L’INCHIESTA/2 SPORT E POLITICA di Francesco Saraceno La diplomazia del pallone 38 SPAGNA di Fulvio Paglialunga Catalogna, tutto da rifare di Mario Magarò EUROPA 40 COSCIENZA EUROPEA AAA Vendesi passaporti 22 LA PAGELLA DI BRUXELLES europei di Pagellapolitica.it di Claudia Delpero 24 UNIONE EUROPEA 42 PROTAGONISTI: CHRISTIAN DARGNAT Il prezzo della Brexit INTERVISTA ESCLUSIVA 10 di Fabrizio Goria Come Macron ha 10 Dalle Americhe alla Cina, 26 La Ue in cerca di difesa conquistato la Francia che Italia si aspetta il resto di Alessandro Marrone di Giuseppe Scognamiglio del mondo di James Fontanella-Khan, Romeo Orlandi e Dante Ruscica 13 Roma cerca spazio tra Parigi e Berlino di Michael Braun 15 I neo-sovranisti e l’industria italiana di Stefano Cingolani 17 Radiografia di un Paese al voto di Roberta Carlini 26 42

eastwest IL MONDO. PAGINA DOPO PAGINA COMITATO CORRISPONDENTI EDITORE PHOTOEDITOR DISTRIBUZIONE IN EDICOLA anno XIV, n.76, marzo aprile 2018 Aldo Bonomi, Umit Boyner, Massimo Cacciari, Eastwest European Institute srl Ilaria Sbarigia - [email protected] MEPE Distribuzione Editoriale - www.mepe.it Ferruccio De Bortoli, Jian Gao, Francesca Via Gregorio VII, 368 - 00165 Roma EDITING INGLESE DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA DIRETTORE RESPONSABILE www.eastwest.eu Giuseppe Scognamiglio Gori, Lev Gudkov, Ulrike Guérot, Wojciech Nicholas Hunt, Nathan Vanderpool Johnsons Books srl - www.johnsons.it Jagielski, Predrag Matvejevic, Fabrizio Onida, CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE TRADUTTORI DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE COMITATO SCIENTIFICO EASTWEST EUROPEAN INSTITUTE Teresa Ciuffoletti, Nicholas Neiger A.I.E. srl - www.aie-mag.com Romano Prodi (PRESIDENTE) Moni Ovadia, Soli Özel, Lucrezia Reichlin, Giuseppe Scognamiglio (PRESIDENTE), Sergio Romano, Gyorgy Schoepflin, Anne- WEBMASTER DISTRIBUZIONE ITALIA IN LINGUA INGLESE Giuseppe Scognamiglio (VICEPRESIDENTE) Claudio Corbino (AMMINISTRATORE DELEGATO), Luca Pizzato - [email protected] Messinter - www.messinter.it Marie Slaughter, Luigi Tomba Fabrizia Falzetti (CONSIGLIERE) Reuben Abraham, , John Bolton, MARKETING E PUBBLICITÀ COMITATO EDITORIALE COORDINAMENTO REDAZIONALE Testata registrata presso il Tribunale di Milano Emma Bonino, Salvatore Carrubba, Christian Fabrizia Falzetti, Silvia Settecasi, Luigi Spinola Theresa Lindo - [email protected] n. 451 del 21-06-2004 Dargnat, Donato Di Santo, Mahmoud Gebril Roberta Ceccarelli, Benedetta Fabbri, UFFICIO STAMPA (DIR. RESPONSABILE WEB), Roberta Ceccarelli (WEB), All rights © Eastwest European Institute Elwarfally, Begümhan Dog˘an Faralyalı, Piero Fabrizia Falzetti, Silvia Francescon, Theresa Valentina Pascucci (WEB), Francesca Tardani, Guido Talarico - [email protected] Sebastian Gehr - [email protected] Fassino, Joschka Fischer, Silvia Francescon, Enrico Ann Lindo, Nicholas Hunt, Camilla Olivieri, Nancy Greenleese IMMAGINE DICOPERTINA: SERIALDESIGNER Giovannini, Sylvie Goulard, Igor Sergeevich Ivanov, Valentina Pascucci, Claudio Patriarca, Luca [email protected] ARCHIVI FOTOGRAFICI Ali Y. Koc, Aleksander Kwasniewski, Enrico Letta, Pizzato, Ilaria Sbarigia, Silvia Settecasi, Luigi ART DIRECTOR Contrasto, Reuters, Getty Images Eric X. Li, Myrta Merlino, Giovanni Moro, Mario Spinola, Claudio Patriarca - [email protected] STAMPA GRAFICI ArtiGraficheBoccia Nava, Vincenzo Nigro, Pier Carlo Padoan, Lapo www.artigraficheboccia.com Pistelli, Philipp Rösler, Fabrizio Saccomanni, Paola Flora Dicarlo - [email protected] Severino, Javier Solana, Boris Tadic, Danilo Taino, Matteo Zuppi, Claudio Corbino, Attilio Maria Navarra, Luca Parnasi, Guido Talarico, Sergio Vento seguici su eastwest.eu 02-03 Sommario 76.qxp_Layout 1 20/02/18 13:18 Pagina 3

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MONDO Medio Oriente e Africa 76 YEMEN Americhe La distruzione di un Paese 64 LA PAGELLA DI NEW YORK di Adam Baron di James Fontanella-Khan 66 VENEZUELA Farsa a Caracas 76 DOSSIER: di Carlo Cauti 68 PARAGUAY IL MEDIO ORIENTE La palude di Asunción SENZA CALIFFO di Alfredo Luis Somoza

46 Portfolio Asia 52 Così la Russia ha vinto la guerra 70 CINA Acque roventi nel Pacifico di Tommaso Canetta di Simone Pieranni 55 Il libro 80 ZIMBABWE Dove, come e perché Daesh La transizione di Fabrizio Goria 70 del Coccodrillo 55 L’arte di Marco Cochi Quel che resta dell’Iran 82 SIERRA LEONE di Valeria Fumo Ripartire dai diritti umani 56 Di chi sono i cocci del Medio di Agostino Nelli Oriente 84 REPUBBLICA DI GUINEA di Eugenio Dacrema Il miracolo di Condé 58 La deregulation del jihadismo di Guido Talarico di Anthony Dworkin 60 A chi è servito lo Stato 86 MERCATI & POLITICA islamico Eurozona, l’estate delle riforme di Fadi Elhusseini di Daniel Vernazza 62 I conti in rosso del terrore 88 TECNOLOGIA & RISORSE di Michael Gross 73 AUSTRALIA Così costruiamo Il carbone tra i coralli la Smart City di Max Civili di Marco Fosci

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NO COMMENT di Mana Neyestani

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NO COMMENT

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EAST/WEST

tagonista in società. Testimone ne è l’indice chiamato tasso di partecipazione al lavoro Italia: sta meglio (intendendo per tale: occupazione + ricerca attiva) che vede un pesante differenziale negativo delle donne italiane rispetto a di come sembra quelle tedesche, di circa 20 punti. Vero, ma è anche vero che tale tasso è in aumento A pochi giorni dalle elezioni, i mercati sembrano non costante negli ultimi 10 anni, raggiungendo preoccuparsi dell’instabilità che potrebbe seguire. il 49,2% a gennaio 2018 (dato Istat), il livello più alto di sempre. Le misure più logiche e Forse perché una lettura attenta dei dati conferma forse semplici che il nuovo Governo italiano un Paese in difficoltà, ma in misura minore di quanto potrebbe adottare per favorire struttural- percepito dall’opinione pubblica internazionale. mente la crescita del Pil sarebbero politiche d’incoraggiamento affinché le donne par- di Giuseppe Scognamiglio * tecipino attivamente al mercato del lavoro: se l’Italia riuscisse ad aumentare il tasso di partecipazione femminile anche di solo la n questo articolo, ci siamo divertiti a negli ultimi dieci anni: quella finanziaria e metà delle donne che attualmente non mettere a confronto le percezioni dei quella del debito sovrano della zona euro. fanno parte della forza lavoro, così da rag- cittadini con i fatti: i risultati sono spesso E, quando la crisi finanziaria ha colpito per giungere i livelli tedeschi nei prossimi 10 anni sorprendenti. la prima volta l’Europa, l’Italia è stato l’unico (75%), il Pil italiano aumenterebbe di circa I grande paese non beneficiario di uno sti- 0,7 punti all’anno! Crescita: la prima percezione è che molo fiscale coordinato (come Portogallo, l’Italia sia sempre fanalino di coda in Eu- Spagna o Irlanda); in aggiunta, quando si è Competitività: la percezione è che l’Italia ropa, almeno negli ultimi 20 anni, e che non sovrapposta la crisi del debito sovrano, è non sia competitiva. Certamente, deve far vi sia alcuna prospettiva di invertire questa stato adottato uno dei più grandi vincoli fi- riflettere che la produttività tedesca sia tendenza. Guardiamo i numeri: la crescita scali mai visti nella storia recente (e senza cresciuta dal 1979 dell’84%, mentre quella media annua del Pil reale italiano nell’ul- un programma ufficiale del Fmi). Quindi, in italiana solo del 43%, in barba alle famose timo ventennio (1996-2016) è stata di questi ultimi dieci anni, in cui di fatto c’è e rimpiante (da chi non sa leggere questi +0,5%, contro il +1,5% della zona euro, che stato un calo medio dello 0,6% annuo del numeri) “svalutazioni competitive” della costituisce in effetti un differenziale pe- Pil reale italiano, non abbiamo assistito ad nostra liretta… sante. Ma proviamo a spacchettare il ven- uno spostamento strutturale verso il Tuttavia, non partiamo da zero: l’Italia è tennio in due decenni: nel primo, tra il 1996 basso, ma piuttosto all’impatto di due la 3ª economia dell’Eurozona e l’8ª al e il 2006, la crescita media annuale del Pil eventi straordinari. Inoltre, nel decennio mondo, con un mercato interno di più di 60 italiano è stata di +1,5% contro il +2,3% precedente, il Pil italiano non è stato artifi- milioni di persone, porta di accesso a 500 nell’area dell’euro, che marca pur sempre cialmente alimentato dal boom del mer- milioni di consumatori dell’Unione europea una differenza ma non così rilevante come cato immobiliare, come successo in e a 270 del Nord Africa e del Medio Oriente. quella del ventennio e comunque, una cre- Spagna e in Irlanda. Per ritoccare verso 2° Paese manifatturiero in Europa, con uno scita tendenziale dell’1,0%-1,5% è suffi- l’alto il tasso di crescita tendenziale, nel straordinario know-how in settori strategici ciente a frenare i timori di sostenibilità del frattempo ritornato, come abbiamo visto, quali quelli dei macchinari e dell’automa- debito. Dopo il decennio di crisi, poi, nel ad accettabili livelli pre-crisi, si potrebbe zione, della moda e del design, dell’alimen- 2017 l’Italia è ritornata ad un Pil all’1,6% intervenire per aumentare il tasso di par- tare e della cucina. Per il Global Competiti- (contro una media dell’Eurozona del 2,3%), tecipazione delle donne (valore che unisce veness Index 2017-2018, presentato che dovrebbe confermarsi nei prossimi l’occupazione alla ricerca attiva di lavoro) e nell’ultimo World Economic Forum, l’Italia anni. Dove abbiamo sofferto è stato nel colmare il differenziale che oggi soffriamo figura in 43° posizione per competitività su secondo decennio (2006-2016), quando il con la Germania, che ci porterebbe in dote 137 economie. Va anche ricordato che in differenziale si è fatto più pesante (-0,6 1 punto e mezzo di Pil all’anno in più… Italia sono presenti numerosi centri di ri- contro +0,6) e soprattutto noi siamo stati cerca considerati di eccellenza internazio- perennemente in terreno negativo. Ma la Donne: la seconda percezione è che le nale e più di 20 università italiane sono clas- situazione è stata eccezionale: non una ma donne in Italia siano ancorate ad un ruolo sificate fra le 500 migliori al mondo, in ben due violente crisi ci hanno funestato tradizionale in famiglia e quindi non da pro- differenti discipline. !

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EAST/WEST REUTERS/ALESSANDRO GAROFALO/CONTRASTO

Sopra. Una lavoratrice di un’azienda alimentare di Parma. Il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è in aumento costante negli ultimi 10 anni e ha raggiunto il 49,2% a gennaio 2018 (Istat), il livello più alto di sempre. Accanto. Studenti del Politecnico di Milano. Più di 20 università italiane sono classificate fra le 500 migliori al mondo, in differenti discipline. RICCARDO VENTURI/CONTRASTO

MARZO APRILE 2018 EASTWEST 7 06-08 East-west 76.qxp_Layout 1 20/02/18 12:53 Pagina 8

EAST/WEST

LO STATO DI SALUTE NEL MONDO (2017)

Italia Islanda Svizzera Singapore Australia Spagna Giappone Svezia Israele Lussemburgo Norvegia Austria Paesi Bassi Francia Finlandia 80 82 84 86 88 90 92 94

Conti pubblici: c’è la convinzione diffusa La popolazione italiana invecchia? Sì, ma 2017, il tasso di disoccupazione è sceso che il Paese sia in sofferenza, confermata pare sia la più sana al mondo. all’11% (rispetto al record del 13% del 2013) da uno dei rapporti debito/Pil più alti in Eu- Secondo l’indice Bloomberg 2017 l’Italia è il e anche la disoccupazione giovanile è di- ropa (132,6% nel 2016). Le riforme e i prov- Paese con il punteggio più alto relativo agli minuita, pur rimanendo su livelli elevati, al vedimenti degli ultimi tre Governi stanno indicatori sulla salute, ottenendo un 32,7% (ma comunque più bassa rispetto a punteggio di 93.11 su 100. però producendo risultati interessanti: ri- punte del 40% degli anni precedenti). Infine, spondendo ad una esplicita richiesta della secondo gli ultimi dati Istat di novembre Commissione europea, infatti, il Governo ha litica dei bassi tassi d’interesse della Bce; il 2017, in Italia lavorano più di 23 milioni di recentemente effettuato una manovra cor- Ministero dell’Economia, infatti, si è impe- persone, il numero più alto dal 1977 a oggi. rettiva sui conti pubblici pari allo 0,2% del gnato negli ultimi anni in una politica di al- È dunque evidente che, per compren- Pil (3,4 miliardi di euro), che è stata appro- lungamento della vita media dei titoli del dere l’andamento di un Paese, non basta vata dalla stessa Commissione. Il risultato debito pubblico italiano, portandoli a fine soffermarsi sulle mere percezioni, di cui strutturale di questa manovra dovrebbe 2016 a 6,76 anni, contro i 6,52 di fine 2015. pure bisogna tenere conto, per intercettare consistere in una graduale riduzione, in rap- esigenze e tendenze politico-culturali. Ciò porto al Pil, sia del deficit (dal 2,5% nel 2016 Occupazione: anche sul fronte del mer- che però dovrebbe prevalere sono i fatti al 2,1% nel 2017 e 1,7% nel 2018, secondo il cato del lavoro, permane la percezione che sostanziati dai dati, la cui lettura consente Def) sia del debito pubblico (dal 132,6% nel il Paese sia in costante e profonda soffe- una visione d’insieme affidabile, unita- 2016 al 131,8% nel 2017 al 130,9% nel 2018). renza. Non può essere negato; eppure, vale mente ad una valutazione critica, orizzon- Anche se il debito pubblico resta alto, è fon- la pena ricordare come vi siano segnali di tale, funzionale a fare chiarezza sull’es- damentale sottolineare l’importanza di chi graduale miglioramento. Certo, a guidare il senza dei fenomeni e sui provvedimenti e lo detiene: oggi, solo il 33% del debito pub- recupero occupazionale è soprattutto la sulle riforme più utili a governarli. e blico italiano è in mano straniera. Nel 2001 componente dei lavoratori con contratto a era il 47%. Anche la struttura del debito sta termine, essendo venuti meno gli incentivi ! Giuseppe Scognamiglio [NAPOLI] è il diret- migliorando: non siamo infatti favoriti solo governativi per le nuove assunzioni a tore di Eastwest. - come sostengono gli ipercritici - dalla po- tempo indeterminato. Resta il fatto che nel

8 EASTWEST MARZO APRILE 2018 Russia 2000. ©Jonas Bendiksen/Magnum Photos/Contrasto SPONSOR SISTEMA MUSEIINCOMUNE Rome, - Museo dell’Ara Pacis seeing the world through photography through world the seeing ticket office closes one hour before closing time closing before hour one closes office ticket February 7 February info 060608-www.arapacis.it via diRipetta180 Daily 9.30 am - 7.30 pm 7.30 - am 9.30 Daily media partner th -June3 rd 2018

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COPERTINA

Dalle Americhe alla Cina, che Italia si aspetta il resto del mondo L’interesse è limitato, tranne a Buenos Aires, dove si vota davvero (ma è tutta un’altra elezione). Pechino teme i protezionisti. E Washington aspetta il ritorno del Trump italiano. Con qualche rimorso.

di James Fontanella-Khan, Romeo Orlandi e Dante Ruscica * REUTERS/JONATHAN ERNST/CONTRASTO

DA NEW YORK Trump non potrebbe che ralle- party a sfondo sessuale che per le James Fontanella-Khan grarsi del ritorno di sue doti di statista. a triste verità è che agli Stati sulla scena politica. Gli opinionisti Secondo alcuni l’ascesa di Trump Uniti il risultato delle pros- di tutto il mondo hanno ripetuta- avrebbe favorito il ritorno in politica sime elezioni italiane non in- mente rimproverato a entrambi la di Berlusconi. Molti esperti a Wa- teressa granché. L’Ammini- tendenza al politicamente scorretto, shington e New York ritengono che strazioneL Trump è troppo impegnata l’atteggiamento da intrattenitori e gli la politica nepotista e mendace di a tentare di risolvere una serie di pro- scandali sessuali. Trump faccia sembrare Berlusconi blemi in casa (in particolare l’inchie- Ma in generale l’opinione pub- un politico rispettabile. sta sull’ingerenza russa nelle elezioni blica americana è sconcertata di Quel che è certo è che Trump e il presidenziali) per potersi preoccu- fronte al possibile ritorno del miliar- suo entourage non verseranno la- pare delle sorti di una delle princi- dario ottantenne che molti avevano crime per la disfatta del Partito de- pali economie europee. ormai relegato a un’epoca passata mocratico e del suo leader Matteo Sicuramente Donald Trump sa- della politica italiana. Dopotutto il Renzi, uno dei pochi leader mondiali rebbe felice se un uomo che gli so- magnate italiano dei media e della a schierarsi apertamente con Hillary miglia praticamente in tutto dovesse finanza è uno zimbello negli Usa, co- Clinton alle elezioni presidenziali riprendere il controllo del Bel paese. nosciuto più per i suoi Bunga Bunga americane del 2016.

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[L’ITALIA RESTA IN EUROPA?] COPERTINA

A Trump piacciono anche gli al- che alla quasi maggioranza degli Ita- e Donald Trump durante il G7 leati di Berlusconi, tra cui Matteo liani comincia a piacere l’idea di una in Sicilia nel maggio 2017. Secondo alcuni Salvini, leader della Lega Nord, e grande coalizione, che includerebbe l’ascesa di Trump avrebbe favorito il ritorno Giorgia Meloni, leader del partito di parte della destra di Berlusconi e in politica di Silvio Berlusconi. estrema destra Fratelli d’Italia. Se l’ala più moderata del Partito demo- Trump e Berlusconi hanno una storia cratico. commercio internazionale. In via di personale molto simile, i messaggi In generale l’establishment della principio non esisterebbero dunque politici di Salvini e Meloni si avvici- politica estera di Washington è rima- contrasti con l’Ue e l’Italia. Tutti so- nano di più alla sua retorica nazio- sto piacevolmente colpito da Paolo stengono la libera circolazione delle nalista e anti-immigrazione. Gentiloni. L’ex ministro degli Esteri merci. La concessione del MES, Mar- Salvini ha fatto il tifo per Trump è stato nominato Premier nel dicem- ket Economy Status, alla Cina è però alle elezioni del 2016 e negli ultimi bre del 2016 al posto di Renzi, che ancora dibattuta e non ha trovato so- mesi si è ispirato a molti slogan della aveva annunciato le proprie dimis- luzione. Mentre Pechino sostiene campagna del magnate di New York, sioni dopo aver perso il referendum che il riconoscimento è automatico, ad esempio con il suo “Prima gli ita- per la riforma della legge elettorale. a 15 anni di distanza dal suo accesso liani”. Anche i suoi manifesti pren- Gentiloni era pressoché scono- al WTO, Bruxelles richiede ancora dono spunto da quelli del Presidente sciuto all’establishment di Washin- una verifica. La recente decisione di statunitense. gton, ma si è rivelato (accanto al Pre- imporre delle misure restrittive sul- Un eventuale ritorno di Berlu- sidente ) una guida l’acciaio cinese accusato di vendite sconi sarà accolto di buon grado (ma solida per l’Italia, che, non dimenti- in dumping, dimostra che una deci- con toni più sommessi) anche da chiamolo, fa parte del Gruppo dei sione è lontana e combattuta. Come quei membri dell’establishment re- sette Paesi più ricchi al mondo in- noto, l’Italia non è ancora pronta a pubblicano che lo ricordano come sieme a Usa, Germania, Francia, Re- considerare la Cina un’economia di un alleato affidabile durante la gno Unito, Giappone e Canada. mercato e dunque a rinunciare alla guerra in Iraq, quando altre nazioni Per molti il miglior scenario pos- possibilità di imporre misure laddove europee si opposero all’invasione vo- sibile sarebbe un Gentiloni 2.0. dentro la Grande muraglia avven- luta da George W. Bush. gano violazioni delle norme interna- Gli esperti più pragmatici a Wa- DA PECHINO zionali sul commercio. shington ritengono che, visto il crollo Romeo Orlandi Appare evidente che una varia- dei consensi per Renzi, un governo Cosa si aspetta la Cina dalle ele- zione della posizione italiana, alli- guidato dalla coalizione di Berlu- zioni italiane del 4 marzo? La do- neata così all’Europa settentrionale sconi (invece che dal partito anti-si- manda meriterebbe un’analisi appro- che favorisce la concessione del stema Movimento 5 Stelle, o M5S) fondita, forse così complessa da MES, sarebbe benvenuta in Cina. È sarebbe il male minore. sconfinare nell’inconcludenza. Con difficile in ogni caso immaginare un Fondato dal comico genovese il rischio di un’eccessiva semplifica- cambio radicale. Il governo attuale Beppe Grillo più di un decennio fa, zione la risposta appare immediata: basa le proprie posizioni sia sulla di- oggi M5S è la principale forza poli- Pechino vorrebbe che le urne diano fesa delle industrie nazionali che tica del Paese, con quasi il 30% dei vita a un governo amico. L’afferma- sugli interrogativi se la Cina sia effet- consensi. Secondo molti osservatori zione va comunque accompagnata tivamente coerente con la filosofia e politici a Washington la vittoria di da una riflessione sull’importanza la pratica del WTO per quanto ri- M5S sarebbe un incubo e metterebbe che per la Cina assumono i rapporti guarda l’assenza di sussidi statali e in crisi i rapporti tra Usa e Italia. con l’Italia. l’accesso al mercato interno. Un pos- Vista la frammentazione del pa- Per una paradossale inversione sibile cambio di linea nel nuovo ese- norama politico italiano e la possibi- della storia, il gigante asiatico è oggi cutivo privilegerebbe gli aspetti lità che le elezioni del 4 marzo non l’araldo della globalizzazione, men- identitari del Made in Italy. Ne sareb- consegnino l’esecutivo ad alcun par- tre gli Stati Uniti − il simbolo del ca- bero conseguenza una maggiore tito o coalizione, si spera che Roma pitalismo − invocano misure protet- chiusura alle merci cinesi, l’insi- sia in grado (come ha già fatto in pas- tive e ambiscono alla costruzione di stenza sulla loro scarsa qualità, la dif- sato) di trovare un compromesso che muri. In realtà, la Cina ha sviluppato fidenza verso gli investimenti. Il garantisca stabilità al Paese. la parte economica della globalizza- Dragone da anni mira alla migliore Gli ultimi sondaggi dimostrano zione, stimolandone certamente il tecnologia italiana, proprio per- !

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COPERTINA [L’ITALIA RESTA IN EUROPA?]

ché può acquisire facilmente la qua- una riduzione, ma sa bene ormai che stione diventa impegnativa. Si tratta lità di cui ha bisogno. Anche su que- sarà difficile per qualsiasi governo ri- di preparare e inviare non meno di sto versante la Cina preferirebbe un condurla a valori più appropriati, 700mila plichi in buste chiuse, con governo incline a seguire – e a far ri- adeguati alle dimensioni e alla storia molto più che un semplice certificato spettare da tutti – la libera concor- dei 2 Paesi. elettorale: istruzioni mirate, volte a renza rispetto a barriere erette in rispettare la segretezza del voto, a nome del patriottismo. Sullo stesso DA BUENOS AIRES garanzia della validità di questa ri- tragitto si inserisce l’eventuale rimo- Dante Ruscica schiosa forma di suffragio a distanza. zione dell’embargo europeo alla ven- Non è una campagna elettorale E poi c’è il rientro delle buste che dita delle armi, imposto dopo la chiassosa. La stampa locale non se contengono il voto sigillato... repressione di Tienanmen nel 1989. ne occupa. Il dibattito però esiste, sia Questo il delicato “traffico” gestito Senza forti conseguenze (ormai la pure in sordina e una certa mobilita- da Ambasciata e Consolati, al di là Cina acquista altrove gli armamenti), zione anche. Si limita alle associa- del dibattito propriamente politico la misura ha un forte carattere poli- zioni italiane, antiche e più recenti. che – vale ripeterlo – non sempre ri- tico e la sua cancellazione – che ac- Non mancano manifesti che invi- specchia quello dei partiti politici quista forza dopo l’uscita di scena tano al voto italiano, con volti, pro- operanti in Italia. A volte sì, a volte dell’opposizione del Regno Unito – poste e slogan. I nomi dei partiti non no: ci sono raggruppamenti locali sarebbe un passaggio nevralgico per sempre coincidono con quelli ita- con posizioni e richieste specifiche, la politica estera italiana. liani. Ci sono formazioni locali: non sempre omogenee con altre aree Tuttavia, l’attesa a Pechino del quando se ne parla, in qualche croc- vicine. nuovo governo tricolore non è spa- chio intorno al Consolato, i riferi- La particolarità dell’Argentina ri- smodica. La dirigenza sa bene che menti alla politica italiana sono va- mane quella di una presenza italiana esistono due capisaldi che consen- ghi. È chiaro che qui, presso questo fortemente datata, le cui aspettative tono pochi margini di manovra: i vin- “elettorato”, premono altri temi, altri – specie nelle nuove generazioni – coli multilaterali e il disincanto per volti e aspettative diverse. L’Argen- appaiono ragionevolmente protese le opportunità non colte. Nel G20 e tina è un paese molto politicizzato più verso la situazione locale che soprattutto nell’Ue è arduo prendere di suo e localmente c’è sempre tanto verso quella d’origine. Un elettorato posizioni autonome. Inoltre, il peso da dire e ridire... pertanto inevitabimente speciale: relativo dell’Europa tende a dimi- Per gli Italiani d’Argentina questa con esigenze e modalità non facili nuire, perché la Cina di Xi Jinping istituzione del voto dall’estero è ar- da far convergere sulle motivazioni, sembra imperniare la sua politica su rivata storicamente tardi: oggi, più le istanze, le forme del processo elet- altri versanti strategici, come la ri- che i veri emigranti, i protagonisti torale nazionale. La lontananza e la cerca di nuovi assetti nell’Oceano sono quasi solo stagionati discen- diversa quotidianità pesano, eviden- Pacifico e il lancio della Nuova via denti, figli, nipoti... E non è la stessa ziando il diverso tono della campa- della Seta. Nell’incertezza su chi ri- cosa. gna, sia pure nel suo significato di volgersi a Bruxelles, per le questioni Tuttavia, sono in gioco oltre partecipazione civica, attestante l’en- economiche e politiche, Pechino si 700mila voti, destinati a confluire comievole adesione culturale alla dirige sempre più spesso verso Ber- nello scrutinio italiano, stando ai dati matrice democratica del nostro lino e Parigi. Sul versante commer- più noti. E non sfugge “il movimento Paese. e ciale infine, miglioramenti sembrano in atto”, intorno al Consolato italiano, possibili e auspicabili; il 2017 ha re- il viavai di gente, delegazioni, incon- ! James Fontanella-Khan [NEW YORK] è un se- gistrato incrementi nei due flussi ma tri e gruppi casuali che dibattono, nior correspondent del Financial Times a New i valori assoluti e le quote di mercato non certo sottovoce. York. Ha lavorato anche come corrispondente risultano ancora modeste rispetto È la quarta volta che gli Italiani da Bruxelles e dall’India. alle potenzialità dei due Paesi. La all’estero votano e l’Argentina è pa- Romeo Orlandi [ROMA] economista e sinologo, è Germania vanta invece un attivo tria di una delle comunità italiane vice presidente dell’Associazione Italia-Asean. commerciale con la Cina, dove il suo più numerose al mondo. Solo il Con- Docente all’Università di Bologna. export registra cifre 5 volte superiori solato di Buenos Aires amministra Dante Ruscica [BUENOS AIRES] dirige la rivista Ita- a quelle italiane. Pechino assiste da tanti Italiani quanti gli abitanti di Bo- liArgentina, collabora con il Corriere della Sera,La molti anni senza entusiasmo a que- logna... Naciòn, Clarín, Il Mattino. sta incongruenza; da anni ne auspica In occasione delle elezioni, la ge-

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Unione europea affronta la sua fase forse più difficile sin dalla fondazione della Ceca, della Comunità europea del Roma cerca carboneL’ e dell’acciaio nel lontano 1952, sin dalla fondazione della Cee, della Comunità economica europea, siglata nei trattati di Roma nel 1957. spazio tra La Brexit, l’avanzare fra gli elet- tori in molti Stati membro di partiti populisti, sovranisti ed anti-europei o almeno euro-scettici, i crescenti Parigi e Berlino contrasti fra nord e sud del conti- La Ue in cerca di rilancio può aprire la cabina di regia, nente a causa della crisi dell’euro, poi la strenua resistenza di molti oggi in mano a Macron. Se l’Italia non si sveglierà paesi dell’Europa orientale contro dopo il voto senza un governo. Come la Germania. una comune politica su rifugiati e migranti: è diffusa la sensazione che di Michael Braun * l’Ue si trovi in una profonda crisi che può essere superata soltanto con un forte rilancio dell’integrazione. Un’occasione per l’Italia? Quel ri- lancio non ci sarà senza alcuni pro- tagonisti ben decisi a farsene carico. E a prima vista l’Italia è un candidato naturale. Insieme alla Germania e alla Francia fa parte dei tre paesi dell’Unione che – dopo l’uscita decisa dal Regno Unito – contano più di 60 milioni di abitanti, inoltre è la terza economia dell’Ue e dell’Eurozona e la seconda potenza industriale. Diventare protagonista e propul- sore dell’integrazione: nella versione più ambiziosa non vorrebbe dire meno che inserirsi alla pari nell’asse franco-tedesco e farlo diventare un

triangolo. È stata questa infatti la REUTERS/PHIL NOBLE/CONTRASTO mossa di Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio uscente, quando ha ri- La Cancelliera tedesca Angela Merkel e il In quell’occasione sia il Bundestag cevuto il Presidente francese Emma- Presidente francese Emmanuel Macron a tedesco che l’Assemblée nationale nuel Macron a Roma l’11 gennaio Bruxelles. Il ruolo dell’Italia in Europa francese votarono mozioni in cui 2018. A Camere ormai sciolte, a ele- dipenderà dalla capacità di creare un governo chiedevano un aggiornamento e ap- zioni convocate per il 4 marzo, Gen- stabile e coeso dopo il voto di marzo. profondimento del Trattato dell’Eli- tiloni e Macron hanno annunciato la seo che secondo le intenzioni dei due comune volontà di varare, entro un e Konrad Adenauer, trattato che – il governi dovrebbe essere approntato anno, un Trattato del Quirinale, di caso della sorte – soltanto pochi entro la fine dell’anno. amicizia e di rapporti politici ulterior- giorni dopo, in data 22 gennaio, vide Le tre nazioni chiave quindi ci sa- mente rafforzati fra i due Paesi, sulla il suo 55esimo anniversario, celebrato rebbero. Ma ci sono davvero? L’unico falsariga del Trattato dell’Eliseo, con- in grande stile dai parlamenti e dai che in questa fase sembra poter gio- cluso nel 1963 fra Charles De Gaulle governi francese e tedesco. care le sue carte è il Presidente !

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francese Macron, investito di una tedesca. E gli accordi fra Cdu e Spd – Ma al di là del merito delle posi- netta vittoria elettorale nel 2017 e a ancora in via di definizione quando zioni in materia europea, il ruolo del- capo di un partito che dispone di una questo articolo è stato chiuso – sul ca- l’Italia si deciderà sulla questione se larga maggioranza in parlamento. E pitolo Europa non contengono che af- dopo le elezioni avrà un governo che infatti il giovane leader francese fermazioni generiche che Cdu, Csu e gode di un minimo di stabilità e di espose le sue idee ambiziose sul pro- Spd intendono lottare “per un’Europa coesione. I dubbi sono leciti. Per la gresso dell’unione nel discorso alla forte, rinnovata, rafforzata”. primavera 2018 sembra più proba- Sorbona del 26 settembre 2017. Proprio questa debolezza tedesca, bile uno scenario che vede in Ger- Erano passati appena due giorni dopo quasi dieci anni di dominio mania una coalizione debole – se si dalle elezioni tedesche: elezioni che quasi incontrastato della Cancelliera dovesse formare – capeggiata da un videro una netta perdita del con- Merkel e del suo ministro delle Fi- leader in disarmo, Angela Merkel senso per i due partiti di governo nanze Wolfgang Schäuble sull’Ue e sulla via del tramonto, e la Spd che uscenti, la Cdu della Cancelliera An- sull’Eurozona, potrebbe essere un’oc- deve fare i conti con il fallimento e gela Merkel e la Spd di Martin casione per l’Italia per inserirsi nel la ritirata ingloriosa di Martin Schulz. Sin da allora la politica tede- gioco dei grandi dell’Unione. Peccato Schulz. Mentre in Italia si preannun- sca è alle prese con la formazione di però che anche l’Italia è piena di in- cia un governo fragile, basato su pre- un nuovo governo, sin da allora Ma- cognite, legate in primis all’esito del carie alleanze. cron non ha ottenuto nessuna rispo- voto del 4 marzo. Che da queste due debolezze sta da Berlino. Certo, le differenze fra le forze po- possa nascere una proposta audace È stata una buona notizia per litiche negli ultimi mesi si sono as- di riforma dell’Ue appare assai im- molti in Europa e per tanti in Italia, sottigliate. Silvio Berlusconi non probabile. Si aggiunga il fatto che il fatto che il tentativo di formare a parla più di moneta parallela accanto permangono forti divergenze di me- Berlino una “coalizione Giamaica”, all’euro, non vuole più fare lo spau- rito fra Berlino e Roma. In tutte e composta da Cdu-Csu, Verdi e i libe- racchio ma anzi il baluardo dell’Eu- due le capitali, per fare solo un esem- rali della Fdp, sia naufragato. I liberali ropa contro “il pericolo populista”, a pio, si parla della necessità di avere infatti avevano fatto intendere sia suo avviso rappresentato dai Cinque un “ministro delle Finanze europeo”. nella campagna elettorale che nelle Stelle. Ma anche il M5S ed il suo lea- Ma si intendono cose ben diverse. trattative per la coalizione che si ve- der hanno moderato i Mentre a Berlino si vuole soprattutto devano come strenui difensori del- toni, accantonando il referendum, un controllore della disciplina fiscale l’interesse nazionale tedesco, che non vaticinato fino a pochi mesi fa, sul- dei Paesi membri, a Roma si pensa a intendevano cedere sulla comunita- l’appartenenza dell’Italia all’Euro e un ministro con un budget corposo, rizzazione dei rischi dei debiti pub- limitandosi a chiedere la rinegozia- in grado di stimolare la crescita con blici o delle banche nell’Eurozona. zione dei trattati che governano l’Eu- forti investimenti infrastrutturali. È invece subentrata la Spd nelle rozona, dal Patto di Stabilità al Fiscal A questa situazione, già di per sé trattative con la Cdu, per la riedi- compact. difficile, si aggiunge il fatto che la zione di una Grosse Koalition. Martin Su questo sfondo possiamo parlare Commissione europea di Jean- Schulz, il leader socialdemocratico di una sostanziale convergenza delle Claude Juncker, altro potenziale mo- durato giusto una primavera, si è più grandi forze politiche italiane, dal tore di riforma dell’Ue, si avvia alla esposto più che mai sulle questioni Pd a Forza Italia al M5S, declinata fine del suo mandato, che il Parla- europee. Al congresso della Spd che sulle parole d’ordine “meno rigidità, mento europeo sarà rieletto nel mag- diede il via libera alle trattative con più flessibilità e messa in comune dei gio del 2019. Sarebbe una grande sor- la Merkel, nel dicembre 2017 Schulz rischi”, una convergenza da cui ri- presa se prima di allora si costituisse chiese gli Stati Uniti d’Europa “entro mangono fuori soltanto le forze anti- un forte asse Roma-Parigi-Berlino in il 2025”, e quegli Stati che non ci vo- europee di Lega Nord e Fratelli d’Ita- grado di imprimere una svolta al- gliono stare, secondo Schulz devono lia. Rinegoziare le regole del gioco l’Unione. e uscire dall’Ue – anche se i trattati nell’Ue, aumentando gli spazi per europei non prevedono affatto quella una politica economica espansiva: ! Michael Braun [ROMA] in Italia dal 1996, è cor- cacciata automatica. potrebbe essere questo il punto di rispondente di Die Tageszeitung e della radio Ma quell’appello di Schulz cadde contatto di un arco che va dal Pd (se pubblica tedesca. Ha pubblicato Mutti, Angela nel vuoto, nel proprio partito, ma an- non addirittura da Liberi e Uguali) Merkel spiegata agli italiani, Ed. Laterza. che nella Cdu e nell’opinione pubblica al M5S e a Forza Italia.

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I neo-sovranisti e l’industria italiana Il clima elettorale crea cortocircuiti tra geopolitica e piani industriali. E alimenta la spinta protezionista. Ma è pensabile una ritirata nazionale dei grandi gruppi?

di Stefano Cingolani *

arà che tra il dire e il fare c’è di mezzo la campagna elet- torale, sarà che anche in Italia si svolge una gara a chi è più S“amico del popolo”, ma se prendessimo sul serio quel che si è detto prima del voto, il prossimo parlamento dovrebbe rimettere in discussione le strategie dei maggiori gruppi industriali. Più o meno tutte le forze politiche, in modi e con enfasi diverse, vogliono se non fermare almeno frenare l’internazio- nalizzazione avvenuta, in ritardo e a fatica, negli ultimi vent’anni. “L’Eni va riportata in Italia” scrive il pro-

gramma del Movimento 5 Stelle. La EUTERS/TONY GENTILE/CONTRASTO Lega, sostanzialmente euroscettica e paladina della piccola e media indu- diziarie (presunte tangenti in Nigeria). solo nello sviluppo delle fonti rinno- stria del Nord-est a vocazione locale, Ma il vero grande scoglio riguarda il vabili, ma anche nell’infrastruttura attacca le imprese italiane che “fug- gas che conduce direttamente a Mo- per le telecomunicazioni (la rete a gono all’estero” facendo fronte comune sca. Sotto la gestione di Claudio De- banda larga). Non viene ancora ri- in questo con i grillini e con l’estrema scalzi il gruppo ha cambiato strategia, messo in discussione il controllo sul sinistra. Si potrebbe dire che Donald non è più sostanzialmente distribu- gruppo spagnolo Endesa, tuttavia, se Trump ha fatto scuola, in realtà la tore, ma è tornato produttore. Esplo- si darà davvero seguito alle minacce spinta neo-protezionista e neo-sovra- razione, estrazione, sono diventate protezioniste, il rischio non è remoto. nista è cominciata da tempo e ha fatto le scelte fondamentali sulle quali con- Anche gruppi privati come Benetton breccia anche nel partito guidato da centrare le risorse, ottenendo impor- che gestiscono servizi in concessione un imprenditore, cioè Forza Italia di tanti successi in Mozambico e in Egit- (le autostrade) e si espandono oltre Silvio Berlusconi; quanto alla sinistra to. Proprio l’Africa e il Mediterraneo frontiera (l’ultima operazione riguarda moderata organizzata dal Partito de- sono le aree geografiche prioritarie, la rete spagnola Abertis), vengono ri- mocratico, si cosparge il capo di cenere zone roventi che trasformano l’Eni, chiamati a “fare gli interessi nazionali”, per essere stata troppo mondialista accusata fin dai tempi di Mattei di invece di alzare le tariffe per finan- (apertura del mercato, liberalizzazioni, condurre una politica estera parallela, ziare investimenti all’estero. privatizzazioni). in un facile bersaglio. Ma il quartier generale più sot- Sotto tiro è in particolare l’Eni, Anche l’Enel, grande gruppo elet- t’assedio è senza dubbio quello di crocevia di molteplici interessi inter- trico europeo, viene spinto a focaliz- Leonardo (ex Finmeccanica) che ope- nazionali, coinvolta in vicende giu- zarsi più sul mercato domestico, non ra nella difesa oltre che nell’aero- !

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Accanto. Claudio Descalzi, AD di Eni. Pagina precedente. Sergio Marchionne, AD di FCA. Molte forze politiche italiane, in campagna elettorale, hanno dichiarato di voler frenare l’internazionalizzazione delle grandi imprese.

nautica civile (con gli elicotteri Agu- staWestland e con l’aereo a turboelica Atr). Convergono nell’attacco le forze pacifiste (soprattutto a sinistra, ma anche tra i Cinque Stelle) e quelle come la Lega e in parte Forza Italia che considerano Vladimir Putin un partner in qualche modo privilegiato.

Il nuovo piano industriale conferma EUTERS/STEFANO RELLANDINI/CONTRASTO la prevalenza dell’asse atlantico, tut- tavia apre le porte ad alleanze strate- accusati di essere troppo autonomi, di fare politica estera: nel 1966 aprì giche nell’Unione europea: la fusione mentre dovrebbero tornare sotto la uno stabilimento in Unione Sovietica Fincantieri-Stx potrebbe dare corpo tutela della politica, del governo e con il viatico della Casa Bianca, al a una marina militare europea, al- del parlamento. I primi bersagli sa- contrario negli anni Settanta sfidò gli l’interno del progetto di difesa comune rebbero i top manager, ma la stessa Usa aprendo il capitale ai Libici di che entra in collisione con gli interessi governance verrebbe stravolta. E le Gheddafi per poi liberarsene negli strategici moscoviti. È l’eventuale in- strategie di fondo? È davvero possibile anni Ottanta su pressione di Reagan. gresso dell’Ucraina nella Ue ad aver una sorta di ritirata nazionale? La speranza della diplomazia ita- scatenato l’invasione russa, e i venti In realtà, se escludiamo qualche liana, è sempre stata di ricavare da di guerra sul Baltico investono paesi nostalgico dell’autarchia, nessun po- questa politica delle alleanze a geo- che fanno parte dell’Unione più an- litico, per quanto radicale, è così metria variabile, un vantaggio com- cora che del patto Atlantico (Svezia sciocco da ritenere che si possa in- petitivo. Un paese costretto a impor- e Finlandia, ad esempio, non stanno vertire un cammino più che decen- tare le materie prime e ad esportare nella Nato). Le componenti filo-russe nale. Anche il più naïf capirebbe su- i suoi manufatti migliori, povero di ben presenti nella Lega, in Forza bito che una scelta del genere porte- grandi colossi industriali o finanziari, Italia e nel M5S affilano le spade. rebbe al collasso di Eni, Enel, Leo- una lunga penisola che spacca il Me- Non vanno sottovalutati nemmeno nardo o delle stesse aziende private. diterraneo e porta l’Europa alle porte gli attacchi continui a Sergio Mar- L’obiettivo vero, dunque, è prendere dell’Africa, poteva fare altrimenti? Il chionne l’italo-americano che “ha por- il controllo, utilizzando una parte prezzo pagato è un’ambiguità che ri- tato via la Fiat”. La buona congiuntura delle risorse, investire in aree politi- schia di trasformare una necessità dell’auto ha saturato gli impianti italiani camente sensibili, offrire panem et storica nella ricerca di espedienti. e soprattutto la nutrita filiera dell’in- circenses. Ciò mette sotto stress i bi- Alcuni gioielli di famiglia, quelli di dotto, ma questo non raffredda gli lanci e alla fin fine si traduce in so- rilievo strategico, sono stati salva- eroici furori. Non solo. Durante que- stegni pubblici e incentivi. guardati; l’Italia ha mantenuto una st’anno potrebbe prendere corpo l’ipo- È difficile, tuttavia, che in Italia quota significativa nel commercio tesi di un’alleanza con un produttore cambino le linee di lungo periodo. Le mondiale anche dopo l’irrompere più grande. Se il compratore fosse te- grandi imprese nazionali hanno sem- della Cina, e una sua importanza desco, per esempio Volkswagen, tutto pre avuto l’ambizione di muoversi ad strategica. Per quanto ancora? e il vasto e trasversale fronte anti-ger- ampio raggio, non solo in Europa; manico farebbe fuoco e fiamme. guardando agli Stati Uniti come Fin- ! Stefano Cingolani [ROMA] giornalista e scrit- Un esito elettorale premiante per meccanica che ha privilegiato Boeing tore, editorialista de Il Foglio. Già corrispondente le forze populiste potrebbe innescare all’Airbus, o ai paesi in via di sviluppo da New York e Parigi per Il Corriere della Sera una sorta di guerriglia politica desti- come l’Eni, senza dimenticare che la e direttore de Il Riformista. nata a logorare i vertici di aziende Fiat ha avuto essa stessa l’ambizione

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dei sondaggi, dato che “in questo modo c’è una sorta di autoselezione del campione”. Per questo, dice, è Radiografia di molto difficile essere precisi nelle pre- visioni sugli esiti finali nei singoli col- legi, sulle singole sfide. Ma le ten- denze sono chiare e su queste i unPaesealvoto sondaggi sono attendibili e concor- Dalle urne italiane uscirà un parlamento diviso in tre. danti tra loro: al Nord prevale netta- mente il centrodestra, nel Mezzo- Ma come si combinano gli orientamenti politici con giorno in pratica si gioca una partita i dati socio-economici? Tre le variabili cruciali: l’età, a due tra M5S e centrodestra con il centrosinistra molto staccato, nel Cen- il territorio, l’occupazione. tro i tre poli sono quasi in equilibrio. di Roberta Carlini * Diamo qualche numero, da una ta- bella che Weber si rigira tra le mani a inizio febbraio, sapendo che potrà egli anni Ottanta Peter daggi pre-elettorali concordano su cambiare qualcosa ma non la dire- Glotz usò la potente imma- un dato: ci troveremo di fronte, sta- zione fondamentale dei movimenti: gine della “società dei due volta come nel 2013, un parlamento a Mezzogiorno il centrosinistra (Pd terzi”, per mettere in guar- diviso in tre blocchi. Il parlamento più gli alleati, essenzialmente i radi- Ndia la socialdemocrazia tedesca alla dei tre terzi, con lo spicchio del cen- cali) è appena sopra il 20%, mentre è quale apparteneva contro l’accetta- trodestra che torna a crescere, quello tra il 27 e il 28 al Centro e al Nord; il zione di un panorama politico e so- del centrosinistra in ritirata, e quello centrodestra viene dato sopra il 30% ciale nel quale la maggioranza costi- del Movimento Cinque Stelle in ovunque, con picco del 37% nel Nord; tuita dai due terzi abbienti, raggiunto splendido isolamento. In attesa di il Movimento Cinque Stelle è al mi- il benessere e la stabilità, dimenti- leggere i dati reali di ciascuno di que- nimo al Nord (23%), al massimo nel cava nella sua azione e rappresen- sti terzi, e dei seggi che conquiste- Mezzogiorno (36%). Liberi e uguali, tanza politica il terzo escluso. Negli ranno grazie alle alchimie spesso ir- che insidia da sinistra il Pd, sarebbe anni Dieci del terzo millennio, dopo razionali della nuova legge elettorale, tra il 5 e il 6% senza sensibili diffe- la grande crisi che ha colpito l’Eu- possiamo cercare di capire i loro renze territoriali. ropa più degli Stati Uniti e l’Italia più nessi con la società non-più-dei-due- Ancor più interessante è un eser- di quasi tutti gli altri Paesi del- terzi di cui sono espressione e sin- cizio che Weber fa con le sue tabelle, l’Unione, e la diseguaglianza cre- tomo. Lo faremo seguendo tre varia- “estraendo” il dato delle regioni scente che ha abbattuto il ceto medio bili: il territorio, la generazione, la rosse (o meglio, che una volta erano un po’ ovunque, quell’immagine è condizione. Geografica, demogra- tali: Emilia Romagna, Toscana, Mar- lontana, e gli esclusi sembrano es- fica, economica. che, Umbria) e accorpando il Lazio sere assai più di un terzo della so- Un’avvertenza. “Solo qualche anno al Sud. Ne viene fuori in modo an- cietà, con una linea divisoria meno fa, per un sondaggio su un campione cora più evidente che l’alleanza di netta e che attraversa le generazioni molto ampio, dovevamo fare tre tele- Forza Italia, Lega e destra nazionali- e i territori più che le classi sociali fonate per avere una risposta. Oggi, sta predomina da Torino a Trieste, tradizionalmente intese. La maggio- per queste elezioni, abbiamo una ri- congiungendo le aree dei due mira- ranza abbiente non è più tale, e la sposta ogni venti telefonate”. Roberto coli del passato, quello del triangolo crisi della rappresentanza politica ci Weber, presidente dell’Istituto Ixè e industriale che ha guidato la produ- ha aggiunto del suo. Sta di fatto che sondaggista di lungo corso, ci rivela zione italiana dall’inizio dell’indu- adesso ci troviamo, per la seconda un dettaglio estremamente interes- strializzazione agli anni Settanta e volta in un lustro, di fronte a una sante per capire i cambiamenti della quello arrembante e disordinato scena politica divisa perfettamente scena pubblica (il sondaggista non ha dell’Est degli anni Ottanta-Novanta. in tre. Incerti nel quantum e in sfu- miglior fortuna del politico, nel rac- Che il Pd gioca in difesa anche nelle mature che possono essere decisive cogliere ascolto e disponibilità…) e “sue” terre: le regioni ex rosse sono nel futuro gioco politico, tutti i son- mette in guardia sui limiti dei risultati contendibili, non è una novità di !

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Il grafico accanto TERRITORIO E SOCIETÀ mostra come il Tasso di occupazione (in %) tasso di occupazione 65,8 Nord Centro Mezzogiorno nel Mezzogiorno sia 62 oltre venti punti 43,4 sotto quello del Nord, Tasso di disoccupazione (in %) la disoccupazione sia 7,6 33847 quasi tripla, il Pil pro 32046

10,4 29905 29234 capite poco sopra la 19,6 metà. I giovani che Tasso di disoccupazione 15-29 anni non lavorano o

18,7 18121 18230 studiano sono il 26,7 34,2% al Sud, contro 42,8 il 16,9% del Nord. NEET 15-34 16,9 Pil pro capite Retribuzioni 20,4 in euro interne lorde 34,2 per unità di lavoro dipendente FONTE: ISTAT 2017

questo voto ma il nuovo sistema elet- riade di puntini, isole sparse in tutto i 50 anni; specularmente, i Cinque torale potrebbe riservare sorprese. E il territorio. Anche al Mezzogiorno. Stelle hanno i tre quarti degli elettori che – nonostante Virginia Raggi – L’industria oggi ci consegna una nar- sotto i 50 anni. Un trend che spiega – Lazio e Mezzogiorno messi insieme razione dell’Italia diversa da quella o segue – anche la differenza della vedono dilagare il M5S, a oltre dieci tradizionale della “questione meri- comunicazione politica tra questi due punti di distanza dal centrosinistra. dionale”. Ma non è l’industria, il mito schieramenti, con Berlusconi nel sa- I sondaggi possono cambiare, ma dei progressisti del Novecento, a fare lotto Tv della domenica pomeriggio e la tendenza delle macrozone, ci av- la differenza. Se guardiamo agli indi- i grillini sui social e nelle piazze. Tra verte Weber, è netta. E del resto simile catori dell’occupazione, della produ- i pensionati, la coalizione di centro- a quella che venne fuori dalle ele- zione, del reddito e dei consumi, la destra prende più di tutti, segue il cen- zioni del 2013, con la non marginale vecchia narrazione torna vivida. trosinistra e quasi sparisce il M5S. differenza di un netto recupero della Il tasso di occupazione nel Mezzo- Che invece macina consenso tra stu- destra. Ma come si combinano questi giorno è oltre venti punti sotto quello denti, lavoratori a termine e autonomi trend con quelli socio-economici? Ab- del Nord, la disoccupazione è quasi (categoria non più raffigurabile nel biamo citato prima le vecchie mappe tripla, il Pil pro capite è appena sopra padroncino del Nord-est o nel libero dell’industrializzazione, quelle che la metà. I giovani tra i 15 e i 34 anni professionista conservatore, ma ar- hanno man mano spostato il baricen- che non lavorano né studiano (i Neet) ruolatrice anche del famoso esercito tro dal nord-ovest al nord-est: dimen- sono il 34,2% al Sud, contro il 16,9% delle partite Iva atipiche). È come se ticatele. Alla presentazione degli del Nord. La retribuzione interna il M5S, nonostante tutti gli epic fail ultimi Scenari industriali il direttore lorda media è di 32.046 euro l’anno di governo mostrati, la morte del fon- del centro studi di Confindustria nel Nord, 29.234 al Centro, 18.121 nel datore, l’eclissi di Grillo, continuasse Luca Paolazzi ha mostrato quattro Mezzogiorno. Evidente la conclu- a mobilitare tutti i Sud d’Italia. Vin- slide in rapida successione, con una sione: “Il M5S è entrato alla grande cendo tra i perdenti, nelle zone dove mappa italiana nella quale sono colo- nel cono di maggior sofferenza sociale la crisi ha colpito di più e la ripresa rate in diverse sfumature di verde, a del Paese”, dice Weber. Ma atten- non è ancora arrivata; ma anche in seconda del tasso di industrializza- zione: non sono “gli abbienti” del quelle dove è arrivata ma non tutti zione per provincia: il verde scuro, Nord che compiono una secessione l’hanno vista. e ossia il massimo rapporto tra addetti di fatto. Una lettura trasversale di altri alla manifattura e popolazione, si indicatori ci fa capire che, oltre al ter- !Roberta Carlini [ROMA] giornalista e saggista, sposta dopo gli anni Settanta dal ritorio, pesano l’età e la condizione collabora con Internazionale, L’Espresso, La Nord-ovest al Nord-est, poi all’inizio occupazionale, che spostano consensi Stampa. Il suo ultimo libro è Come siamo cam- dei Duemila scorre lungo la dorsale a Nord come al Sud. La maggioranza biati. Gli italiani e la crisi (Laterza 2015). adriatica, per diventare oggi una mi- degli elettori del centrodestra è sopra

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INCHIESTA

SPORT E POLITICA [SECONDA PARTE] La diplomazia del pallone La politica sportiva si gioca lontana dai campi. E l’esclusione dell’Italia dai Mondiali non è una sciagura, anzi. Ma occhio alle potenze emergenti.

di Fulvio Paglialunga * REUTERS/CONTRASTO/MAX ROSSI

imenticate il risultato. si gioca a calcio, differente da quella tiva, per citare l’ex presidente fede- Quando il calcio parla di che fa giocare a calcio per politica. rale Tavecchio, ma non è una scia- politica non importa come Se il risultato avesse un peso, in gura per la collocazione geopolitica va a finire la partita: certi queste trame del calcio mondiale, del nostro Paese. Anzi, è tutto uguale. equilibriD non possono dipendere da l’Italia nel 2006 avrebbe conquistato “Non essere ai Mondiali in Russia – un imprevisto. Sono frutto di calcolo, il mondo oltre che il Mondiale, sfrat- dice Simon Kuper, editorialista del rapporti, attenzioni, potere da ge- tato Blatter dalla Fifa (Federazione Financial Times, esperto di stire, posti di comando da dividere internazionale di calcio) visto che calcio&potere – non cambia le rela- e occupare. nemmeno si sforzò di premiare gli zioni internazionali. Nemmeno Questa è una partita che si gioca Azzurri dopo la finale, a Berlino, in- averli vinti nel 2006 le ha cambiate”. lontano dai campi, si consolida con ventando scuse non credibili (“Volevo Per comprendere la distanza tra gli anni. Ed è anche un argomento risparmiare i fischi all’Italia, perché risultati e politica sportiva è utile pen- differente rispetto al posizionamento in Germania è l’inferno ogni volta che sare alla Germania: è un modello di dei nuovi potenti. Se il Qatar, la Cina entro in campo”. O anche: “Essendo organizzazione sportiva per tutti, vi- e la Russia mirano ai grandi eventi e una finale tra due squadre europee, sto che ha avuto un’incredibile pro- ai grandi campioni per svettare al- volevo che a premiare fosse un diri- grammazione che ha portato poi alla l’improvviso come centri d’influenza gente europeo e non io”. Ma poi in rinascita del calcio nazionale (fino e vendersi al mondo come potenze Australia disse: “L’Italia non meritava alla vittoria nei Mondiali in Brasile), anche sfruttando la leva del pallone, di passare il turno contro di voi”.) In- dovrebbe avere suoi uomini ovunque parallelamente c’è un enorme sotto- vece Blatter non si è mosso da lì, o al- nei luoghi di potere mondiali e invece bosco che piazza uomini nei posti meno non per questo motivo. non ha nemmeno più Franz Becken- chiave, si misura a ogni elezione e a Allora non essere arrivati al Mon- bauer, che è stato vicepresidente Fifa ogni nomina. Che fa politica mentre diale in Russia è l’”apocalisse” spor- negli anni in cui i Tedeschi non !

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INCHIESTA

Accanto. Andrea Agnelli, presidente della Juventus e dell’Eca (European Club Association), l’associazione che rappresenta le società calcistiche a livello europeo. Pagina precedente. Gli Azzurri in lacrime a San Siro dopo la partita con la Svezia.

mettevano insieme i risultati migliori della loro storia, prima di essere sfio- rato dagli scandali che hanno portato alla caduta di Blatter e del precedente establishment. Il potere del calcio è nei numeri: secondo i dati della Fifa, nel mondo ci sono 265 milioni di giocatori (il

4,1% della popolazione mondiale), 4 AUGUSTO CASASOLI/A3/CONTRASTO milioni di allenatori e 800mila arbi- tri, 211 federazioni (contro le 193 ha disputato due Mondiali e un Eu- con Blatter quando era il re indi- nazioni dell’Onu), 301mila club e 1,7 ropeo senza mai superare il primo scusso del calcio mondiale, così milioni di squadre. Ed è interessato turno, mentre Villar Llona, presi- come era difficile trovare un avvo- al calcio il 46% della popolazione dente della federazione spagnola che cato sloveno di 48 anni, presidente mondiale, dato in crescita soprattutto miete successi con la Nazionale e con di una federazione piccola, e identi- nelle nazioni emergenti. Un’enor- i club, era rimasto fuori dalla corsa, ficarlo come presidente dell’Uefa, mità di gente da governare, la neces- costretto a ritirare la candidatura. La che ha una potenza economica su- sità di una rete di rapporti incredi- scelta dell’Italia è stata premiata: il periore a quella della Fifa. Sono state bilmente ampia. nuovo presidente dell’Uefa ha soste- scelte vincenti prima e coltivate poi, Le pedine, in quest’altra partita, nuto con convinzione l’elezione del che hanno portato a ulteriori vittorie si muovono quando il pallone è presidente della Juventus Andrea politiche. Lo dico secco: è una que- fermo. Agnelli a presidente dell’Eca (Euro- stione di rapporti, i risultati sul L’Italia, nel suo momento più pean Club Association), l’associa- campo non c’entrano nulla”. basso dal punto di vista sportivo e zione che rappresenta, promuove e Su Čeferin l’Italia ha visto giusto, con un modello di business delle so- protegge i club a livello europeo e ha incassato posti per Agnelli e Uva, cietà che si regge con molta più fatica che attualmente comprende 220 so- ma non solo. Il governo del pallone rispetto alle altre, può paradossal- cietà provenienti da tutte le 53 fede- non metterà piede in Russia, da pro- mente elencare una serie di successi razioni che fanno parte dell’Uefa. tagonista nelle altre stanze ci sta e politici. È stata la Figc (Federazione Agnelli, rappresentante dell’Italia che anche bene, senza in teoria preoccu- italiana gioco calcio) a individuare non raggiunge più risultati significa- parsi degli errori dell’allenatore nel 2016, quando gli scandali hanno tivi, ha preso il posto di Karl-Heinz Giampiero Ventura o dell’invecchia- travolto Michel Platini, un nome Rummenigge, della Germania che in- mento e impoverimento dei talenti nuovo per la presidenza dell’Uefa vece gioca da padrona del campo. La azzurri: nello stesso congresso stra- (Unione associazioni calcistiche eu- differenza è qui. ordinario che ha eletto Ceferin, l’Ita- ropee) e sostenerlo: quando è spun- Non solo: Čeferin ha poi ripagato lia ha anche piazzato la manager to- tato il presidente della federazione il sostegno dell’Italia facendo nomi- rinese Evelina Christillin come espo- slovena Aleksander Čeferin, si è com- nare come vicepresidente dell’Uefa nente europea nel board Fifa, la preso subito che si parlava di un’idea l’italiano Michele Uva, direttore ge- prima donna a entrare nel governo che ha visto l’Italia protagonista. Poi nerale della Figc: “L’Italia in Europa del calcio mondiale: “Quello è un al- Čeferin ha vinto, dimostrando peral- – dice proprio Uva – è cresciuta mol- tro successo importante, perché le tro come i risultati delle Nazionali tissimo negli ultimi anni per una con- qualità della Christillin stanno dando non c’entrino con il potere perché giuntura di fattori positivi e di scelte grande credibilità al calcio italiano, rappresentante di una federazione strategiche e indovinate. Non era fa- così come lo è anche avere un presi- nata nel 1991 e di una Nazionale che cile mostrarsi in aperto disaccordo dente italosvizzero della Fifa,

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INCHIESTA: SPORT E POLITICA

(Gianni Infantino - n.d.r.), che nel prodotto: gli arbitri italiani sono an- International Bank of Qatar di acqui- dna ha più Calabria che altro”. dati ad arbitrare la partita più diffi- stare tutto con un’offerta di 13 mi- Come si mescolano le potenze cile del campionato egiziano, dove il liardi di euro per dieci anni (poi re- emergenti che investono sul calcio calcio è molto caldo e ha creato an- spinta con votazione dalle società di come strumento di soft power inter- che problemi di natura sociale, per- serie A perché poco chiara) e tutto nazionale e, invece, quelle consoli- ché in Egitto hanno pensato che i mi- sembra una sorta di Risiko in cui i date che non sono smosse nemmeno gliori arbitri al mondo sono quelli nostri carrarmati soccombono. Non da un mondiale mancato? Chi ha bi- italiani e quindi hanno chiamato arrivare nemmeno al Mondiale sem- sogno di affermare la propria forza loro. Sono tantissime le federazioni brava il momento in cui la decadenza o risolvere querelle internazionali internazionali che ci chiamano per sarebbe diventata crollo, invece il si- spinge sull’apparenza, sulla prova di ogni cosa: sono i nostri asset, come i stema di relazioni ha retto: “Se le pro- efficienza. Le altre, quelle che hanno tecnici e i preparatori e altri ancora, prietà straniere arrivano – spiega Uva una reputazione consolidata, mirano che ci giochiamo in termini di rela- – è perché nel nostro calcio ci sono a stare stabilmente nei centri di po- zioni. Le altre nazioni vengono a stu- dei criteri d’accesso e delle regole che tere, competendo con la diplomazia diarci. Il centro di Coverciano è un rendono solido il prodotto su cui si e non con i fiumi di denaro che, in- esempio per il mondo, il Var (Video viene a investire. Torna sempre il di- vece, versano le nazioni ricche ed Assistant Referee – ndr) è stata una scorso della credibilità. Gli investitori emergenti (denaro che, dicono le in- grande intuizione che ci ha dato cre- stranieri non si stanno comprando chieste che hanno affossato il regno dibilità ulteriore”. pezzi del nostro calcio, ne stanno ag- di Blatter, qualche volta si fermava Poiché la politica sportiva è una giungendo. Ne farei anche un di- anche nelle tasche dei governanti). cosa seria, serve anche un’organiz- scorso di prezzo: le società italiane L’Italia, nel suo guadagnare spazi, è zazione che regga l’urto, che non ab- hanno costi relativamente bassi. Puoi riuscita anche a ottenere la partita bia l’emozione di un risultato ma l’os- comprare una squadra di serie A pa- inaugurale, altre due della fase a gi- sessione dell’obiettivo. Nel palazzo gando forse meno di una di Cham- roni e un quarto di finale dell’Euro- della Figc c’è una piccola Farnesina, pionship inglese”. peo 2020, il primo che sarà itinerante racchiusa nell’ufficio di fronte a Pallone e potere s’intrecciano e si giocherà in dodici città europee: quello di Michele Uva: “Abbiamo un sempre, i risultati come elemento di “Siamo stati scelti per la gara inau- ufficio internazionale che ha sei per- grandezza però sono una prerogativa gurale – dice Uva – in quanto na- sone, che in totale parlano sei lingue, dei dittatori o delle democrazie zione affidabile. Per la stessa ragione che tutto il giorno, tutti i giorni, si oscure. Laddove la politica è invece si terrà in Italia il prossimo congresso occupano di attività internazionali. trattativa, i fili si muovono in ma- elettivo dell’Uefa”. È il cuore della federazione”. niera più delicata e tutto appare più È un teorico controsenso: una na- Però con le nuove potenze bisogna indipendente. Ma il calcio non zione che cresce e occupa spazi pro- fare i conti, quelle che cercano spazio smette in nessun caso di essere am- prio mentre non riesce a confron- e vogliono sovrastare chiunque, an- basciatore della propria nazione: tarsi sportivamente con le migliori che in modo sfacciato. Attendono il “Spesso siamo noi a fare da apripista del mondo. “La Figc rappresenta momento di debolezza per entrare alla politica – racconta Uva – può ca- l’11% del peso della Fifa e ci sono 19 dove ci sono quelli che hanno speso pitare che ci chiami il Ministero dello convenzioni internazionali con la anni per conquistare posti di co- Sviluppo economico prima di una Figc, per promuovere il calcio in mando. Per questo l’Italia va messa partita in Azerbaijan per chiedere se tutto il mondo. Si sta lavorando tanto in sicurezza: aver guadagnato rap- possiamo fare qualcosa di interes- e insieme, e l’Italia è considerata un porti, aver giocato bene le proprie sante con le imprese italiane. Magari punto di riferimento per tanti Paesi”, carte, non basta se il sistema econo- se porti quattro coppe del mondo ne- ha detto Evelina Christillin all’ultima mico non regge. Si presta, cioè, a es- gli uffici di SOCAR è più facile par- assemblea elettiva della Figc, spie- sere terra di conquista di chi arriva lare del gas azero”. Per esempio. e gando quello che Uva dice maggior- con i soldi: sono arrivate le proprietà mente nei dettagli: “Il nostro posi- cinesi (Inter, , Parma), quelle ! Fulvio Paglialunga [ROMA] scrive per la Tv e zionamento in campo internazionale americane (Roma, Venezia, Reggiana, scrive di calcio. Autore del libro Un giorno questo ce lo siamo costruiti con fatica, con Bologna se si allarga al Canada) e a calcio sarà tuo. Storie di padri e figli, e di pallone sudore, con intuizione e adesso lo un certo punto per i diritti Tv della (Baldini&Castoldi). stiamo mantenendo con il nostro serie A c’era stato un tentativo della

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EUROPA

BUDGET UE [ Senza Regno Unito: La pagella ridurre o rilanciare? l prossimo bilancio pluriennale dell’Unione europea partirà dal 2020, ma a Bruxelles è già un tema di di- Iscussione. L’Ue promette di fare di più in campi come di Bruxelles la difesa comune e il controllo delle frontiere: ma si tro- verà a dover onorare gli impegni senza l’apporto del Re- a cura di Pagellapolitica.it * gno Unito, che nel 2016 è stato un contributore netto per 8,6 miliardi di sterline (9,7 miliardi di euro). Tutte le DATI [ opzioni sono ufficialmente sul campo, dal ridurre il pe- Arrivano le nuove regole Ue rimetro dell’intervento comunitario in settori come l’agri- l 25 maggio 2018 entrerà pio: anche le aziende con coltura – su cui ci sono stati segnali possibilisti da parte Iin vigore la General Data sede fuori dall’Europa, ma della Francia – e i fondi di coesione alla possibilità che Protection Regulation che hanno clienti nell’Ue, alcuni paesi contribuiscano più di altri su base volontaria. (GDPR), il nuovo regola- saranno obbligate a seguire Il piano del commissario Ue per il budget Günther Oet- mento europeo sulla prote- la normativa. Il consenso tinger (foto) è ambizioso: superare l’attuale limite di spesa all’utilizzo dei dati personali dell’1% del reddito nazionale lordo. In questo periodo potrà essere chiesto solo di sfiducia per l’Unione sarà molto difficile ottenere dalle con un più alto grado di tra- capitali europee il via libera a un aumento dei contributi. sparenza sugli usi che se ne I negoziati non si preannunciano facili. vorranno fare, e le multe saranno salatissime. Proprio [VOTO: 9] È fondamentale per il rilancio dell’Europa disporre per permettere a tutti di ade- di un budget comunitario più alto e anche più diversificato. guarsi, la GDPR entra in vi- EUTERS/KACPER PEMPEL/FILES/CONTRASTO gore dopo ben due anni di zione dei dati personali. periodo di transizione. A Frutto di un laborioso iter detta di molti esperti è un iniziato nel 2012, la GDPR passo avanti importante nel- sostituisce una direttiva eu- la gestione del petrolio del ropea del 1995, un’era fa, futuro: i nostri dati. ai tempi di Internet. L’obiet- tivo è regolare gli scambi di [VOTO: 8] Sono importanti dati personali tra i cittadini queste regolamentazioni a li- Ue, le aziende e gli organi- vello comunitario, tempi di ge- smi pubblici, con diverse stazione più veloci sarebbero

importanti novità. Ad esem- ancora più utili. REUTERS/FRANCOIS LENOIR/CONTRASTO

! Pagella Politica è il principale progetto italiano di fact-checking e collabora con Sunday Tabloid.

Unione europea: FALSO solo estetiche: vengono gettati che: “L’Ue non ha nessun I numeri esagerati sullo soprattutto perché troppo maturi supercomputer nella lista dei miti e leggende spreco alimentare o danneggiati dal trasporto. dieci più veloci del mondo”, Proviamo a fare chiarezza Muhammad Yunus, premio Nobel sottolineando la necessità di VERO su alcuni luoghi comuni 2006, ha detto che “il 30% degli maggiori sforzi. Ha ragione: nella relativi alle istituzioni di ortaggi coltivati in Europa L’Ue è ancora indietro lista specializzata Top500, le Bruxelles, sfatando miti e vengono buttati via perché non sui supercomputer prime dieci posizioni sono false interpretazioni… sono della forma standard”. Ma Il vicepresidente della occupate da computer che si nella grande distribuzione la Commissione Ue e responsabile trovano in Cina (prima per numero percentuale è stimata tra il 12% e per il mercato unico digitale, di sistemi: ben 202), Usa (seconda il 20%. Le motivazioni non sono l’estone Andrus Ansip, ha detto con 143), Svizzera e Giappone.

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EUROPA

Cina: se la Ue adottasse una politica più realista A cura dell’Ufficio di Roma di ECFR

Secondo un nuovo rapporto ECFR, malgrado la resi- stenza cinese alla cooperazione politica e sulla sicurezza,

AUGUSTO CASASOLI/A3/CONTRASTO l’apertura europea è riuscita a incoraggiare investimenti e acquisizioni cinesi nel settore tecnologico. Tuttavia, ITALIA l’Europa dovrebbe adottare posizioni più realiste per di- [ Il dietrofront degli anti-euro fendere i propri interessi. Le priorità cinesi, stanno osta- e alcuni rappresentanti europei come il commissario colando la cooperazione politica e sulla sicurezza sia sul Moscovici hanno espresso preoccupazione per l’esito fronte estero che sulla governance globale. Gran parte elettorale italiano, un aspetto potrebbe tranquillizzarli: dell’agenda Ue-Cina 2020 rimane incompiuta. Nel 2017, S anche sul cambiamento climatico la Cina non ha voluto nessuno, nella Penisola, sembra più così convinto che la mo- neta unica sia da abbandonare. Il Movimento 5 Stelle, dopo sottoscrivere alcuna dichiarazione congiunta con l’Eu- anni di attacchi frontali – il blog di Beppe Grillo (foto) ha an- ropa. La cooperazione internazionale tende ad essere competitiva piuttosto che cooperativa. Il commercio è cora la sezione Fuori dall’euro –ha espresso per bocca del un’altra storia: l’obiettivo cinese di raggiungere la lea- suo candidato Luigi Di Maio, una strategia assai più sfumata dership economica globale ha portato a un’impetuosa (e meno chiara): aprire le contrattazioni in sede europea, dove ondata di investimenti cinesi in Europa. il clima sarebbe più favorevole a recepire le istanze italiane, e usare la minaccia del referendum sull’euro come arma con- ALCUNI DATI: trattuale. Nel centrodestra, la Lega sembra aver abbandonato l’uscita dall’euro come una delle sue priorità, anche se nel • L’agenda Ue-Cina del 2020 adottata nel novembre 2014 il leader Matteo Salvini fece un “Basta Euro Tour”. E 2013 includeva 94 “iniziative chiave” su pace, sicurezza, Berlusconi, ancora il dominus della coalizione, è stato ancora prosperità, sviluppo sostenibile, e scambi inter-per- sonali. più netto: “Non si può fare a meno dell’euro”, ha detto a poche settimane dal voto, dopo aver citato durante l’estate solo l’idea • Il contributo della Cina alle operazioni di peacekeeping di una doppia moneta, di assai difficile realizzazione. In- è pari a meno del 0,5% del budget cinese per la difesa. somma, il nuovo consenso tra le forze politiche italiane è di • Finlandia: nel 2016 la Cina era quarta per le importazioni ridiscutere alcune norme europee, in particolare sui vincoli (4,05 miliardi di euro), dopo Germania, Svezia e Russia, di bilancio. Il centrosinistra di Matteo Renzi, intanto, ha virato e sesta per le esportazioni (2,68 miliardi di euro, il 5,2% su posizioni decisamente più europeiste e “macroniane”, ri- di tutte le esportazioni finlandesi). badendo il sostegno all’euro senza condizioni. L’uscita dalla • Francia: il 50% del deficit commerciale globale della moneta unica della quarta economia del continente sembra Francia è dovuto alla Cina. L’investimento cinese più allontanarsi sempre di più dall’orizzonte degli eventi. grande rimane il 30% nella compagnia del gas Engie; la Francia ospita la più grande comunità cinese in Europa, [VOTO: 8] Alla classe politica italiana che, forse ispirata dalla Francia di quasi 1 milione di persone. Macron, ha superato i capricci anti-euro. • Germania: con scambi pari a 168 miliardi di euro, la Cina è il principale partner commerciale della Germania e il più grande mercato di esportazione di automobili. Gli investimenti cinesi in Germania nel 2016 hanno costi- VERO/FALSO milioni di abitanti, contando però tuito il 31% degli investimenti cinesi nell’Ue (circa 11 mi- anche neonati e bambini, che è un Cittadini e consumatori: liardi su 35). Barnier esagera po’ generoso includere tra i “consumatori”. • Italia: l’opinione pubblica italiana è quella meno ben di- Michel Barnier, capo negoziatore sposta verso la Cina: nel 2015, il 60% degli Italiani aveva Ue per la Brexit, ha detto che “il una visione negativa della Cina, il 10% in meno rispetto mercato unico Ue avrà ancora 440 al 2014. L’Italia ospita ufficialmente 325mila residenti milioni di consumatori e 22 milioni di aziende dopo la Brexit”. Barnier di origine cinese. fa un’imprecisione: con l’uscita del • Regno Unito: gli investimenti cinesi si concentrano prin- Regno Unito, i 27 Paesi avranno cipalmente sui beni immobiliari, pari al 44% del valore una popolazione di circa 445 REUTERS/GLEB GARANICH/CONTRASTO degli accordi stipulati nel 2012-2016.

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EUROPA [UNIONE EUROPEA]

l futuro del Regno Unito è sempre più incerto. Dopo l’avvio del pro- cesso di uscita dall’Unione euro- pea (Ue), stanno infatti crescendo Il prezzo Ii timori che i costi della Brexit pos- sano essere ben più elevati di quanto si immaginasse. La grande scom- messa lanciata da David Cameron, le della Brexit menzogne di Nigel Farage e l’illusione Il negoziato con Bruxelles è in salita. Di certo c’è solo di Theresa May lasciano l’amaro in bocca a Londra. Specie perché Bru- il conto del divorzio. Non ancora quello (salato) che xelles continua con durezza una ne- pagherà l’economia britannica con l’uscita dalla Ue. goziazione che per il Regno Unito sembra sempre più in salita. di Fabrizio Goria * Per ora l’unica evidenza nota è che il costo della Brexit sarà di circa 70 miliardi di sterline. È questo ciò che ha concordato il governo britannico di Theresa May con l’Ue. Ma quando si parla di costi, non bisogna guardare soltanto al conto da pagare una tan- tum, ma soprattutto a quello che sarà il bilancio della Brexit nel medio- lungo periodo. E a oggi il governo May non è stato in grado di produrre un’analisi quantitativa di quello che sarà l’impatto dell’uscita dall’Ue sui singoli settori economici britannici. Allo stesso modo, è difficile che Bru- xelles conceda al Regno Unito una ri- negoziazione dei trattati commerciali validi per tutto il Commonwealth, sulla base degli accordi esistenti con la Norvegia, per esempio. Il sogno di molti parlamentari britannici è un nuovo modello di Trans-Pacific Par- tnership, ma da quanto emerge dalla dialettica fra Bruxelles e Londra, non c’è alcun tipo di spazio, neppure mi- nimo, per un’opzione del genere. Il negoziatore dell’Ue, l’ex commis- sario europeo Michel Barnier, non è disposto a concedere alcun tratta- mento di favore al governo della May. “Hanno scelto di uscire, e dunque che escano”, spiega una fonte diplomatica europea vicina al dossier, sotto richie- sta di anonimato. “Il punto è sempre stato molto chiaro, almeno da parte nostra. Non ci sono spazi di manovra

quando si parla di Brexit. I Britannici REUTERS/CONTRASTO/YVES HERMAN

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[UNIONE EUROPEA] EUROPA

ci considerano troppo intransigenti, Ruyter, Director of Birmingham City Theresa May e Jean-Claude Juncker a ma io invece dico che l’atteggiamento University’s Centre for Brexit Studies. Bruxelles. A oggi il governo May non è stato dell’Ue è soltanto coerente con quello Secondo de Ruyter, infatti, “non c’è in grado di produrre un’analisi quantitativa che sono i nostri valori, che eviden- ancora alcuna idea di quale forma dell’impatto che avrà l’uscita dall’Ue sui temente non sono stati condivisi dal avrà la Brexit da un punto di vista fat- singoli settori economici britannici. Regno Unito”, conclude la fonte. Un tuale”. Prima di tutto, non è definito approccio aspro e senza sconti, quale sarà l’esito finale delle negozia- sponsabile azioni britanniche di Co- quindi, che era prevedibile. zioni riguardo i trattati commerciali lumbia Threadneedle Investments, Soprattutto sul fronte contrattuale, con l’Ue. A oggi l’International Trade “L’uscita del Regno Unito dall’Ue è sta avvenendo il braccio di ferro più Committee della House of Commons un evento sopravvalutato”. Questo duro. Londra e la May non vogliono sta ascoltando i pareri degli esperti perché se è vero che è “impossibile che il costo finale della Brexit lieviti legali ed economici in merito alla que- prevedere in che modo procederanno oltre i livelli attuali, ma bisogna tenere stione Brexit. E ogni giorno che passa, i negoziati sulla Brexit o in che modo conto che l’incertezza continua ed è il comitato presieduto da Angus Bren- incideranno sull’economia”, è altret- possibile che ci siano novità nei pros- dan MacNeil raccoglie informazioni tanto vero, secondo Colwell, che “le simi 12 mesi. A oggi l’Office for Na- utili per capire quale sarà il reale im- aziende comunemente descritte come tional Statistics (ONS) continua a pro- patto della Brexit sui cittadini del Re- vittime della Brexit sono tra quelle nunciarsi in modo assai cauto sulle gno Unito. maggiormente sottovalutate”. Vale a stime di crescita del Prodotto interno Come se non bastasse, c’è anche dire, in questo caso, che ci sono diverse lordo (Pil) britannico proprio perché l’incognita del deprezzamento della possibilità: “Alcuni titoli azionari in la quantificazione dell’impatto della sterlina. La valuta britannica ha settori come il tempo libero, il com- rinegoziazione dei contratti posti in perso oltre 10 punti percentuali del mercio al dettaglio e i media viaggiano essere è impossibile da calcolare. So- suo valore contro l’euro al giorno del su valutazioni osservate l’ultima volta prattutto in virtù del fatto che Bru- referendum a fine gennaio. Un tale durante il rallentamento congiunturale xelles, come spiegato sopra, non vuole impatto non era, almeno nelle stime del 2009”, conclude Colwell. È giusto concedere nemmeno un centimetro dei Brexiters, previsto e non è chiaro però specificare che diverse imprese a Londra. Eppure, come spiega Elliot agli analisti fino a che punto potrà stanno già cercando una via d’uscita Hentov, responsabile Policy and Re- arrivare la divisa del Regno Unito dal Regno Unito per non vedere l’im- search di State Street Global Advisors, una volta che la Brexit sarà comple- patto della Brexit sui propri bilanci. ci potrebbe essere un risvolto positivo tata. A patirne potrebbero essere le Chi può, se ne sta già andando via. per l’Unione europea. “La storia ci in- classi meno abbienti, in quanto con Il sentiero che sta conducendo il segna che la frammentazione può l’aumento del costo dei prodotti im- Regno Unito fuori dall’Unione euro- portare anche ad un risultato positivo. portati si eroderà il potere d’acquisto pea è quindi di difficile percorrenza Nel panorama europeo odierno, delle famiglie, con la conseguenza per Londra. Secondo il Fondo mone- un’Unione europea ridotta potrebbe che i più danneggiati dalla Brexit sa- tario internazionale (Fmi) è ancora realizzare riforme tangibili che ren- ranno proprio coloro i quali sono presto per valutare l’incidenza della derebbero la regione più competitiva”. stati invitati al voto con l’illusione di Brexit sull’economia del Paese. Ma è Traduzione: senza il Regno Unito l’Ue maggiori risparmi derivanti da invece dato per certo, secondo gli eco- potrebbe essere più snella e capace − un’uscita dall’Ue. E la situazione po- nomisti dell’istituzione di Washin- grazie all’asse tra Francia e Germa- trebbe peggiorare, come fa notare Di- gton, che una volta arrivato marzo nia, e forse Spagna e Italia − di adot- dier Saint-Georges, Managing Direc- 2019, quando il divorzio sarà effettivo, tare quelle riforme strutturali, e di ar- tor di Carmignac: “Un eventuale il Regno Unito sarà non soltanto più chitettura interna, capaci di farla inasprimento della politica moneta- solo. Sarà anche più povero. E i citta- competere con gli Stati Uniti, i quali ria da parte della Bank of England, a dini britannici dovranno fare i conti stanno vivendo un florido periodo di difesa della propria valuta, aggrave- con una campagna referendaria votata espansione economica, che aumen- rebbe il rallentamento economico”. al suicidio. Politico ed economico. e terà grazie agli sgravi fiscali voluti dal Eppure, ci possono essere delle op- Presidente americano Donald Trump. portunità d’investimento capaci di ri- ! Fabrizio Goria [WASHINGTON] scrive per Il Cor- A gettare un’ulteriore ombra su bilanciare o rallentare lo shock eco- riere della Sera e Panorama. Ha collaborato con quello che accadrà al Regno Unito nei nomico derivante dalla Brexit. Secon- Linkiesta, Eurointelligence e Il Riformista. prossimi anni ci ha pensato Alex de do l’opinione di Richard Colwell, re-

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EUROPA [UNIONE EUROPEA]

La Ue in cerca di difesa Azzoppata dal principio dell’unanimità e dalla defezione franco-tedesca, la Pesco è un’occasione mancata nel percorso verso una difesa comune.

di Alessandro Marrone *

a Permanent Structured Coo- necessarie per operazioni congiunte peration (Pesco) nel campo in Europa e nel suo vicinato. Ovvero, della difesa, lanciata a fine se avesse scelto la strada di una 2017 dal Consiglio europeo, messa in comune di sovranità nel èL un po’ come la bellezza: molto sta quadro istituzionale dell’Unione e negli occhi di chi guarda. Chi si ap- graduale integrazione delle rispettive proccia ex novo al tema dell’Europa forze armate e industrie della difesa, della difesa, e con un’aspirazione eu- tramite, appunto, una cooperazione ropeista e federalista, vede i passi strutturata e permanente. compiuti nel 2016-2017 come una È prevalsa invece una logica di in- vera e propria svolta, con grandi clusione del maggior numero possi- zioni Ue, dall’Alto Rappresentante aspettative e speranze. Chi, per età bile di Stati membri, che ha portato alla European Defence Agency, al e/o per dimestichezza, ha conosciuto alla ricerca del minimo comune de- Servizio europeo di azione esterna, altre presunte svolte che non si sono nominatore annacquando i requisiti incluso il comitato militare del- poi rivelate tali, è ben più scettico per l’ingresso nella Pesco, gli impegni l’Unione, rappresenta un importante sulla Pesco, non per mancanza di da rispettare per rimanervi, l’ambi- motore istituzionale per far avanzare aspirazione europea ma per consa- zione e portata dei progetti di coo- l’iniziativa nel tempo. Tuttavia que- pevolezza dei limiti dell’iniziativa e perazione proposti. L’adesione sin sto motore non è sufficiente se non degli ostacoli che ha di fronte. dall’inizio di ben 25 Stati membri, si concretizza nelle principali capi- Per i primi, la Pesco è, rispetto al- dall’Irlanda a Cipro e dal Portogallo, tali europee la volontà politica di far l’Europa della difesa, un po’ come La all’Estonia alla Bulgaria, non ha reso decollare la Pesco. La lista delle bella addormentata della favola: una la Pesco quel nocciolo duro delle prime 17 iniziative di cooperazione disposizione prevista dal Trattato di maggiori potenze militari europee presentate dai Paesi aderenti nel qua- Lisbona del 2009 che non era mai previsto dal Trattato di Lisbona. Il dro Pesco non promette bene al ri- stata attuata, principalmente per il requisito dell’unanimità per il livello guardo. Si tratta infatti di progetti veto britannico, e che una volta de- superiore di governance della Pesco modesti per risorse e impatto, che, stata porta al lieto fine di una difesa ne ingessa il meccanismo decisio- sebbene di per sé positivi, non se- europea finalmente integrata, efficace nale, in misura simile a quanto av- gnano un cambio di passo verso la e autonoma nel proteggere la sicu- viene nel Consiglio europeo per difesa europea. rezza, gli interessi e i valori degli eu- quanto riguarda la politica estera, di Inoltre, i due Paesi chiave per l’Eu- ropei. In effetti, la Pesco avrebbe po- sicurezza e difesa – precludendosi ropa della difesa, Francia e Germa- tuto segnare una svolta, se un gruppo anzi la possibilità di decisioni a mag- nia, partecipano solo a 3 progetti Pe- ristretto dei principali Stati membri gioranza qualificata, faticosamente sco su 17, facendo venire meno quel dell’Ue avesse deciso di investire in- raggiunta in seno al Consiglio. Certo, volano politico, militare e industriale sieme in capacità militari condivise il pieno coinvolgimento delle istitu- per far rendere l’iniziativa davvero

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[UNIONE EUROPEA] EUROPA

Il Presidente francese Emmanuel Macron saluta i capi delle forze armate europee durante una foto di gruppo per il lancio a Bruxelles della Permanent Structured Cooperation (Pesco).

ricerca tecnologica militare e co-fi- nanzia l’acquisizione di equipaggia- menti per le forze armate. Tale fondo, nella tradizionale prospettiva funzio- nalista e federalista delle istituzioni Ue, rappresenta la carota per far ac- cettare agli Stati membri un maggiore ruolo comunitario anche in questo campo, ad esempio con l’istituzione di una Direzione generale della Di- fesa in seno alla stessa Commissione. Tuttavia la politica di difesa, im- plicando l’uso delle forze armate na- zionali in un ventaglio di operazioni difensive e pro-attive, non può sem- plicemente essere “comunitarizzata” a livello Ue come altre policies. Né può rimanere frammentata e ineffi-

REUTERS/YVES HERMAN/CONTRASTO cace a livello nazionale così com’è ora, se si vuole davvero proteggere rilevante. I motivi per il mancato im- tedesco, l’impasse esistenziale spa- la sicurezza dei cittadini europei, gli pegno di Parigi e Berlino sono di- gnolo-catalana, le resistenze euroscet- interessi e i valori condivisi. La Ce- versi. Dal punto di vista francese, tiche di Polonia ed altri verso una se- nerentola Pesco potrebbe e dovrebbe una Pesco così impostata – ovvero ria integrazione europea nella difesa, diventare il motore politico-militare molto inclusiva e poco ambiziosa − e l’irrilevanza militare di metà dei verso l’Europa della difesa, il frame- è solo un altro strumento tra tanti Paesi partecipanti all’iniziativa, la Pe- work nel quale si prendono decisioni per la propria politica di difesa, e sco ricorda Cenerentola più che La strategiche e si mettono insieme ri- non certo il principale. La coopera- bella addormentata. Infatti, in Europa sorse significative per azioni con- zione bilaterale con Berlino (e con nel campo della difesa oggi la Pesco giunte, facendo la sintesi del livello Londra) sullo sviluppo di capacità è la sorella più piccola e meno im- nazionale, intergovernativo e comu- militari, l’azione unilaterale o la portante di altre due primedonne. Da nitario. Ma a differenza della favola, guida di coalizioni di volenterosi un lato la Francia, che con la presi- non c’è nessun principe azzurro o nelle operazioni in Africa, restano le denza Macron continua a preferire scarpetta di cristallo a disposizione opzioni preferite. Dal punto di vista una guida francese dell’Ue, piuttosto per questa Cenerentola. Sono piut- tedesco, una volta dato, con il lancio che una europeizzazione della lea- tosto le stesse sorelle della Pesco, a della Pesco, il segnale politico di un dership francese in un quadro con- Parigi e Bruxelles quanto a Berlino e consolidamento del quadro istituzio- diviso con partner e istituzioni euro- a Roma, a doversi rimboccare le ma- nale Ue nel campo della difesa, argi- pei. Dall’altro la Commissione niche per il bene della famiglia eu- nando così in qualche modo l’onda europea, che ha colto la palla Brexit ropea. e centrifuga innescata dalla Brexit, al balzo per entrare in un campo fi- non vi è urgenza né necessità di ul- nora ad essa precluso, con un robusto ! Alessandro Marrone [ROMA] è responsabile teriori significativi impegni militari fondo europeo per la difesa di centi- di ricerca nel Programma Sicurezza e Difesa del- – impegni da prendere semmai nella naia di milioni di euro che, per la l’Istituto Affari internazionali (IAI), e docente cooperazione bilaterale con Parigi. prima volta nella storia dell’Ue, fi- di Studi strategici all’Università di Perugia. Dato il relativo disinteresse franco- nanzia con il bilancio comunitario la

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PUNTI DI VISTA

e per i Cinesi la Cina è l’Impero di mezzo, il vero centro del mondo, in pari tempo il Partito comunista Il tesoro dello zio Xi cinese (PCC) rimane l’indiscuti- bileS centro della Cina, il perno intorno a cui Dopo il Congresso è più potente che mai. Ma il leader ruota ogni aspetto della vita del grande Paese. Il che porterebbe a concludere, ra- cinese si gioca tutto sulla capacità di distribuire la nuova gionando per assurdo, che è proprio nel ricchezza. E per questo ha bisogno del resto del mondo. PCC che il mondo ha il proprio centro. Si tratta di un’affermazione che al giorno di Romano Prodi e Giuseppe Cucchi * d’oggi certamente non corrisponde alla re- altà ma che chiarisce quale possa essere, in termini strategici, l’obiettivo che la diri- temente alla Arte della Guerra di Sun Tzu, tassativo quel limite di due mandati quin- genza di Pechino si propone di conseguire ai Trentasei stratagemmi e ad altre cele- quennali in carica che, da Deng Xiaoping in in tempi relativamente ridotti. Si tratta di un brate opere che sono rimaste i classici della poi, gli uomini al vertice del Paese avevano grande disegno, particolarmente difficile locale letteratura operativa. sempre rispettato. Se la Cina è il centro del da comprendere e da valutare in tutte le Nello scorso mese di ottobre il XIX Con- mondo ed il PCC quello della Cina, dal Con- sue sfumature e conseguenze sino a gresso del Partito comunista cinese ha de- gresso in poi, il Presidente è così divenuto il quando si continua a ragionare con una finitivamente consolidato la leadership del centro del Partito. Una posizione che lo in- mentalità occidentale. La cultura cinese in- Presidente Xi Jin Ping, consentendogli, at- veste di un’aura quasi imperiale e che ne fa fatti rimane ben diversa dalla nostra e la traverso l’elezione dei suoi uomini in tutti i il depositario di quello che nei secoli passati strategia del Dragone è sempre condizio- posti chiave, di esercitare nel futuro un con- era indicato come “il mandato del cielo”. nata da una visione a lunga scadenza, da trollo pressoché completo dell’intera strut- Questo spiega anche perché egli goda di una mancanza di aggressività che il più tura partitica. Un futuro, oltretutto, di durata una percentuale di apprezzamento da parte delle volte è soltanto apparente, da modi di indeterminata, visto che sin da ora Xi non dei suoi concittadini che supera il 90% e che agire che a ben guardare si ispirano costan- appare intenzionato a considerare come è eccezionale per un Paese in cui, prima

ITALIA-CINA, DOVE PENDE LA BILANCIA?

uando un contenitore non è del tutto Anche il turismo cinese in Italia appare nuove e inedite possibilità. Il recente Qcolmo esso può essere visto come inoltre in rapida crescita, sia perché noi Congresso del PCC ha infatti promesso di mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda appariamo alle grandi agenzie come lo elevare il tenore di vita dei Cinesi ancora dell’ottica di chi guarda. È quanto succede Stato europeo meno soggetto al rischio non toccati dallo sviluppo e ciò alle relazioni economico-commerciali fra di terrorismo, sia perché accanto al comporterà un ingresso progressivo sul l’Italia e la Cina. Da un lato infatti ogni cosa turismo cinese di massa se ne sta mercato di circa 600 milioni di nuovi sta andando molto bene, sia per quella sviluppando ora uno di élite che esce tra consumatori. Inoltre l’economia cinese che è la situazione attuale, sia per le linee l’altro dalla consueta rotta Roma- sarà costretta ad aumentare nei prossimi di tendenza, che appaiono Firenze-Venezia, fino a ieri tipica dei anni i consumi interni per mantenere il suo sostanzialmente positive. Come livello viaggi asiatici nel nostro Paese. A questa ritmo di crescita e anche questo dovrebbe dell’interscambio siamo infatti il situazione di rapido sviluppo si associa produrre effetti positivi. Infine stiamo quindicesimo partner della Cina su scala inoltre un buon livello di attivismo progressivamente passando alla fase mondiale, il quarto se ci limitiamo governativo che ha avuto i suoi momenti operativa del mega progetto Belt and all’ambito della Unione europea. Negli più alti nei recenti viaggi in Cina dei Road Initiative di cui l’Italia è uno dei ultimi dieci anni inoltre una serie di accordi Presidenti Mattarella e Gentiloni. possibili terminal marittimi. Ce ne è bilaterali, aggiornati periodicamente, Tutto bene dunque? No, per molti aspetti il abbastanza per sperare positivamente nel hanno fissato con precisione regole e bicchiere è ancora vuoto, quando si futuro e cercare di riequilibrare, modalità di questo rapporto mentre sono considera come l’interscambio sia rimboccandoci le maniche e puntando stati individuati tutti i settori in cui la squilibrato e come la Cina esporti da noi sulla consolidata buona immagine del penetrazione italiana nel mercato cinese circa il doppio di quanto da noi acquista. nostro Paese, la negativa bilancia ha la probabilità di rivelarsi più fruttuosa. A breve scadenza però si prospetteranno dell’interscambio!

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PUNTI DI VISTA

della sua ascesa al vertice, i massimi espo- che spiegano però anche come, nonostante Il Presidente cinese Xi Jinping parla nenti del partito superavano con difficoltà la gli alti livelli di approvazione, esista ancora all’apertura del XIX Congresso del Partito soglia del 50%. un’opposizione relativamente forte e che comunista cinese a Pechino, che ha Bisogna riconoscere in ogni caso che Xi potrebbe divenire pericolosa se trovasse gli definitivamente consolidato la sua leadership. si è mosso molto bene nei primi cinque anni uomini adatti per guidarla e le parole chiave del suo mandato, dando da un lato, e so- giuste per accendere i sentimenti popolari. quindi priorità assolute, al punto tale che, di prattutto attraverso la serietà della sua In fondo, in termini interni, la partita in Cina recente, si è prospettata la possibilità di una lotta alla corruzione, la sensazione di im- si sta ancora giocando in ambito economico guerra se nel 2020 Formosa dovesse pro- pegnarsi a fondo per cancellare gli errori sulle prospettive di sviluppo futuro del clamare la propria indipendenza. Tutto il resto del passato; dall’altro, mantenendo viva la Paese, nonché su quelle di una equa distri- invece rimane aperto al negoziato, soprat- speranza di un futuro migliore anche per buzione della nuova ricchezza nazionale. tutto quel rapporto con gli Stati Uniti che al- tutti coloro che sino ad ora hanno fruito Deng Xiao Ping incitava la Cina, allora agli meno ufficialmente la Cina, e Xi per lei, vor- solo marginalmente del miracolo econo- inizi del suo mutamento economico, a un rebbero confucianamente armonioso. Nella mico cinese. “Xi Dada” lo “Zio Xi”, come lo capitalismo sfrenato, sostenendo che il mo- sua visita a Pechino dello scorso novembre, chiama affettuosamente l’uomo della mento della condivisione totale dei risultati Trump è stato quindi accolto e ricevuto con strada cinese, associando nell’automobile sarebbe arrivato solo successivamente. Per tutti gli onori nella Città imperiale: un gesto la sua immagine a quella di Mao, che ha or- Xi questo momento sembra ora giunto ed che dimostra certamente l’alta considera- mai acquistato valore scaramantico, ha po- è probabilmente in tale ottica che egli con- zione per l’ospite e per il suo Paese ma che tuto così affrontare nella migliore delle ma- tinua a sostenere, anche dopo il Congresso, nel contempo sottolinea simbolicamente la niere le grandi sfide del dopo Congresso. la prevalenza di un’industria di Stato che ge- nuova posizione del Presidente cinese. Tra In politica interna egli ha quindi conti- stisce i maggiori complessi nazionali e che Stati Uniti e Cina rimane comunque aperta nuato nella sua lotta “alle tigri e alle mo- con le partecipazioni arriva a controllare quella relazione a due vie, da un lato com- sche”, vale a dire ai corrotti di alto e di basso circa il 50% della produzione cinese. Per petizione e dall’altro cooperazione, che con- livello. Si tratta di un’azione che impegna molti aspetti comunque il futuro economico dizionava un tempo anche il rapporto fra i un vero e proprio esercito di più di 200mila e di conseguenza quello sociale della Cina, due blocchi del mondo bipolare, dove un ispettori e che ha por- dipenderanno dai suoi rapporti con il resto aspetto è destinato a prevalere alternativa- tato alla rimozione del mondo, considerato come il quadro eco- mente sull’altro, in accordo con le circo- di circa un milione nomico-finanziario complessivo sia ormai stanze. Molto del futuro sviluppo di questa di funzionari di- del tutto globalizzato. convivenza dipenderà anche dal successo sonesti. Macro Rimangono in primo piano quindi tutti o meno dell’iniziativa cinese One Belt, One numeri di di- quei problemi di relazione che Pechino non Road, che al momento raccoglie adesioni ed mensioni cinesi, è sino ad ora riuscita a risolvere. Su alcuni ostilità in pari misura. Si tratta in ogni caso di punti, che riguardano quello che essa con- qualcosa di tanto importante, di così proiet- sidera come il suo territorio nazionale, tato verso il futuro e di tale strategica ca- né la Cina né Xi appaiono disposti a pacità di visione, da rendere impossibile con- transigere. Pechino ha la memoria siderarlo con indifferenza. Pensiamoci bene lunga e non ha ancora dimenticato anche noi quindi prima di schierarci, per non l’umiliazione dei cento anni circa in essere domani costretti a una scelta affret- cui fu costretta a cedere pezzi tata e magari condizionata da altri. e della propria sovranità. Recu- perare Taiwan, riprendere la ! Romano Prodi [BOLOGNA] è stato due volte piena sovranità di Presidente del Consiglio e per cinque anni Pre- Hong Kong, con- sidente della Commissione europea. È membro trollare i conte- del comitato scientifico di Eastwest. stati isolotti Giuseppe Cucchi [ROMA] è stato rappresen- del Mar Ci- tante militare italiano presso l’Unione europea nese Meri- e Direttore del Dipartimento delle informazioni dionale sono per la sicurezza. REUTERS/CONTRASTO/JASON LEE

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EUROPA [UNGHERIA]

La corsa solitaria di Orbán Il Premier vola verso un’altra vittoria elettorale, ma la società ungherese è rimasta indietro. Scontenta e incapace di generare un’alternativa credibile.

di Matteo Zola *

nverno 1989, una Lada sfreccia dato sparisce in una nube di polvere. assoluta in parlamento. E mentre lungo le strade innevate della “Cosa hai fatto?” chiede Fischer. “Vo- Viktor corre, il Paese resta indietro campagna ungherese, alla guida leva dei soldi per la vodka”, risponde a mangiare la polvere. Il clima di sfi- c’è un giovane Viktor Orbán, mi- Viktor alzando le spalle. ducia verso il governo e la politica è Ilitante di Fidesz, di ritorno a Buda- Rievocando l’episodio, Fischer tale da generare, piuttosto che rea- pest da un meeting politico tenuto sottolinea come “l’idea di rallentare zione, una diffusa apatia. D’altronde in provincia. Sul sedile del passeg- non gli sia passata per la testa, è il alternative non ce ne sono e il partito gero c’è Tibor Fischer, scrittore bri- suo modo di essere, negli anni non è di maggioranza sarà quello del- tannico di origine magiara destinato cambiato. Lui non rallenta mai”. l’astensione, già al 40% alle scorse al successo. Improvvisamente nel Così l’uomo che non rallenta mai elezioni. Gli Ungheresi guardano al mezzo della strada compare un sol- si accinge a tagliare il traguardo del futuro con sfiducia: i costanti attac- dato russo con una grossa torcia in suo terzo mandato come Primo mi- chi alla società civile, lo smantella- mano. Intima loro di fermarsi, agi- nistro. I sondaggi parlano chiaro, Fi- mento dello stato sociale, l’aumento tando la lampada. Orbán, per tutta desz è nettamente il primo partito, dei costi nella sanità, la crescita delle risposta, accelera a tutto gas e il sol- praticamente certa la maggioranza disuguaglianze economiche (il 14,9%

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[UNGHERIA] EUROPA

vive sotto la soglia di povertà, dati partito socialista è in tal senso em- Il Primo ministro ungherese Viktor Orbán. Banca mondiale), hanno prodotto un blematico. Grazie anche alla frammentazione clima di rassegnazione e sconforto. Il partito socialista, principale an- dell’opposizione, Orbán è il grande favorito Un recente sondaggio realizzato per tagonista di Fidesz, al governo fino alle elezioni di aprile. Foreign Policy dall’International Re- al 2010, è ormai ridotto ad attore mi- publican Institute (IRI), mostra come nore. I sondaggi gli accreditano ap- condo posto di questa speciale clas- il 50% degli Ungheresi sia convinto pena l’8% dei consensi. Il candidato sifica c’è Bernadett Szél, candidato che il Paese stia andando nella dire- premier del partito, László Botka, po- premier di LMP (Lehet Más a Poli- zione sbagliata mentre il 74% vede polare sindaco di Seghedino, che nel tika) partito ecologista fondato nel negativamente il proprio futuro la- 2016 si era detto sicuro di vincere le 2009. Economista con un dottorato vorativo. Il 68% degli intervistati ri- elezioni, si è dimesso lo scorso otto- in sociologia, Bernadett Szél piace al tiene che la classe politica sia sorda bre in polemica con gli altri partiti 14% degli Ungheresi (dati Század- ai bisogni dei cittadini. di opposizione accusandoli di “non vég) e il suo partito è dato al 9% dai “La principale sfida dell’opposi- fare abbastanza sforzi per sconfig- sondaggi, in repentina crescita. La zione è quella di comprendere i bi- gere il governo uscente”. Botka ha Szél, che ha detto di volere per il sogni delle persone e tradurli in un cercato invano di costruire una Paese “un nuovo governo, una nuova programma politico efficace” ha di- nuova coalizione di centrosinistra, era, una nuova direzione”, si rivolge chiarato Zsuzsanna Szelényi, parla- trovando il rifiuto delle altre forze di all’elettorato giovanile parlando di mentare eletta nella fila di Együtt opposizione: “Ho fatto un errore – speranza e fiducia nel futuro, di la- 2014, partito social-liberale fondato ha dichiarato Botka – non avevo ca- voro e di ambiente, proponendosi dall’ex Premier Gordon Bajnai e con- pito che i partiti di opposizione sono come il volto nuovo della politica na- fluito, nelle scorse elezioni all’interno interessati solo a qualche seggio nel zionale. Anche se non riuscirà a in- della coalizione di centrosinistra regime di Orbán. Non avevo capito sidiare Viktor Orbán in queste ele- Unità. Ma il problema sembra pro- quanto la mafia politica fosse pene- zioni, la sfida per il futuro è lanciata. prio quello: l’opposizione, divisa in trata anche nell’opposizione, com- Ad essere invece ai margini del- piccoli partiti e movimenti, è unita preso il mio partito”. Parole dure ri- l’agone politico è András Fekete- solo dalla volontà di sconfiggere Or- volte soprattutto a Ferenc Gyurcsány, Győr, leader di Momentum, movi- bán e sembra incapace di parlare ai già Primo ministro e fondatore di mento emerso con clamore dalle cittadini che vedono nei suoi leader Coalizione democratica (DK), attual- piazze nell’estate scorsa che non ha solo politici interessati a difendere il mente al 9% nei sondaggi, ritenuto però saputo tradursi in proposta po- proprio seggio in parlamento. da Botka troppo legato a scandali e litica concreta. Momentum è appena La frammentazione dell’opposi- corruttele per poter far parte di una al 3% nei sondaggi e sembra condan- zione favorisce Fidesz anche alla coalizione che voglia davvero rifon- nato a restare fuori dal parlamento. luce della legge elettorale varata nel dare il Paese. Lo scontro tra Botka e In questo clima di generale sfidu-

REUTERS/CONTRASTO/ BERNADETT SZABO 2014 che, ridisegnando i collegi elet- Gyurcsány ha però nuociuto all’in- cia, a guadagnare consensi è torali ed eliminando il doppio turno, tera opposizione, mostrandola sfilac- l’estrema destra di Jobbik (data al limita la rappresentatività dei piccoli ciata e litigiosa, e le dimissioni del 15%) che, sul modello del Front Na- partiti e delle minoranze nazionali, candidato socialista hanno infine tional francese, ha deciso di rendersi dando a Orbán le chiavi del Paese messo a nudo la debolezza degli av- presentabile per l’elettorato conserva- anche per gli anni a venire: basti ri- versari di Orbán. tore, cercando di rubare voti a Fidesz cordare come alle scorse elezioni Or- Gli Ungheresi si chiedono quindi con cui condivide molti aspetti, dal ri- bán ottenne quasi l’8% in meno ma chi è meglio votare, se il leader forte, fiuto dell’immigrazione e del multi- perse soltanto l’1,7% in termini di che tutto sommato ha dato stabilità culturalismo al tradizionalismo seggi. La rappresentatività, inoltre, è al Paese, oppure gli antagonisti che religioso. Il maquillage ha dato tutta- largamente inficiata dai nuovi quo- si azzuffano senza proporre una vera via esiti grotteschi: Gábor Vona, lea- rum: 5% per il singolo partito, 10% alternativa. Il successo di Orbán nei der di Jobbik, da sempre impegnato se in coalizione con un altro partito, sondaggi risponde bene a questa do- in campagne discriminatorie contro i e addirittura 15% per coalizioni più manda. Al quesito su quale tra i vari rom, ha chiesto al governo di fare am- grandi. L’opposizione, ridotta a un leader politici sarebbe il più adatto a menda per il trattamento offerto alla mosaico di forze eterogenee, rischia guidare il Paese, quasi il 60% degli minoranza “usata come bacino di voti l’emarginazione politica. Il caso del intervistati risponde Orbán. Al se- e lasciata in condizioni di estrema !

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EUROPA [UNGHERIA] REUTERS/CONTRASTO/ BERNADETT SZABO

Un sostenitore di Jobbik, il partito di estrema nità – ha concluso Vona – e credo che stesso leader di Fidesz. Veleni che in- destra ungherese. Jobbik rischia di non nessuno in Ungheria debba essere di- quinano una campagna elettorale già partecipare alle elezioni a causa di una multa scriminato per la sua origine etnica”. di basso livello, in cui Orbán non ha per fondi illeciti. E mentre Vona cerca di promuovere nemmeno presentato un programma una nuova immagine per il partito, dettagliato, limitandosi a dire che in povertà, questo è razzismo”, ha di- László Toroczkai – importante espo- caso di vittoria “proseguirà sulla chiarato Vona che, ai giornalisti in- nente di Jobbik e sindaco di Asottha- strada tracciata”. Nel novembre creduli della metamorfosi, ha ribadito lom – continua a vietare l’hijab alle scorso ha dichiarato che le prossime le proprie scuse per come Jobbik ha donne musulmane al grido di “qui elezioni “non sono una questione di in passato trattato la questione dei siamo tutti bianchi, europei e cri- partiti” ma “una questione spirituale”. rom ricordando però che la colpa è stiani, non vogliamo immigrati e Se cioè “vogliamo essere un paese di anche dei rom stessi accusando Fló- omosessuali”. Dietro il trucco, Jobbik immigrati o difendere le nostre radici rián Farkas – capo del consiglio na- resta il partito di sempre. cristiane, se vogliamo essere vessati zionale dei rom e parlamentare di La mossa di Jobbik sembra non dall’Europa o essere liberi di difen- Fidesz – di avere speculato sulla sua preoccupare Viktor Orbán. Anche derci”. Ecco che la strada tracciata da gente in cambio di consensi elettorali. perché il partito di estrema destra po- Orbán rischia di condurre l’Ungheria E ha aggiunto che il suo partito can- trebbe non riuscire a presentarsi alle in un vicolo cieco. e diderà tra le proprie fila László Bog- elezioni a causa di una multa di due dán, sindaco di Cserdi, villaggio rom milioni di euro comminata dalla ! Matteo Zola [TRENTO] giornalista. Ha fondato balzato alle cronache magiare per Corte dei Conti ungherese per aver East Journal, quotidiano online sull’Europa una storia di lavoro e riscatto sociale. ricevuto fondi illeciti durante la orientale, e collabora con Osservatorio Balcani “Sono orgoglioso di quei rom che scorsa campagna elettorale. Una de- e Caucaso. sono da esempio per la propria comu- cisione dietro cui molti vedono lo

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[RUSSIA] EUROPA

a vittoria di Vladimir Putin alle elezioni del 18 marzo 2018 è ormai data per scon- tata, sia in Russia che al- Ilnuovomondo l’estero.L Il Presidente in carica gode di un livello di popolarità e fiducia senza pari nel Paese. Per la stra- grande maggioranza degli elettori di Vladimir russi il suo nome simboleggia i nu- Dopo il voto, Mosca tenterà il disgelo con l’Europa merosi sviluppi positivi verificatisi dall’inizio del secolo. La Russia è ed esplorerà nuove vie in Asia. In cerca di successi scampata al pericolo imminente all’estero per rilanciare l’economia a casa. della disintegrazione nazionale, ha assistito a un innalzamento straor- di Igor Ivanov * dinario del tenore di vita, gode di una maggiore sicurezza interna ed estera, e ha cominciato a svolgere un ruolo più attivo a livello internazio- nale, affermandosi come grande po- tenza di portata e interessi globali. Tutti fatti risaputi, di cui sia i soste- nitori che i critici di Putin devono tener conto se vogliono comprendere le motivazioni alla base della sua per- sistente popolarità. Ma la società russa, come qual- siasi altra società, è più interessata al futuro che al passato. Cosa le ri- serva questo nuovo ciclo politico? In che modo si distinguerà dai prece- denti? Quali potrebbero essere le principali sfide e opportunità per il Paese negli anni a venire? In che modo potrebbero cambiare le prio- rità politiche e quali aspetti reste- ranno invece immutati? Sono questi gli interrogativi che stanno emer- gendo sia in Russia che all’estero in vista delle elezioni. Le risposte sono

importanti per i Russi, ma anche per REUTERS/ CONTRASTO/JORGE SILVA i loro vicini, alleati e avversari. Per tentare di rispondere a queste in molti casi, imprevedibile. Pochis- dovrà sapersi adattare a rapidi cam- domande, vorrei partire da tre osser- simi analisti avevano previsto la Pri- biamenti, cercando di minimizzare i vazioni generali. mavera araba in Medio Oriente, rischi e massimizzare i guadagni. Innanzitutto, la politica estera l’esito del referendum sulla Brexit nel Inoltre, la politica estera e di si- russa dipende e continuerà a dipen- Regno Unito o la vittoria di Donald curezza russa poggerà sulla solida dere molto dal contesto internazio- Trump negli Stati Uniti. L’unica cosa base fornita dai traguardi raggiunti e nale. Come ci hanno dimostrato vari che possiamo prevedere con certezza dalle capacità acquisite negli ultimi recenti sviluppi sul piano internazio- è che il futuro tornerà a sorpren- vent’anni. Nel 2017, ad esempio, Mo- nale, la situazione politica globale sa derci. Come tutti gli altri attori sulla sca ha mostrato non solo una straor- essere altamente volatile, instabile e, scena politica mondiale, la Russia dinaria capacità di modernizzare !

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EUROPA [RUSSIA]

e potenziare il proprio esercito, ma litica estera russa. Su questo versante anche la volontà politica di usarlo in si può prevedere un cauto rilancio crisi ben lontane dai confini nazio- del dialogo politico tra la Russia e le nali. La sconfitta di gruppi terroristici potenze dell’Europa occidentale. Il internazionali in Siria sarebbe stata rilancio del dialogo risponderebbe a impossibile senza un attivo coinvol- un interesse reciproco, poiché l’at- gimento diplomatico e militare russo. tuale stato dei rapporti è deleterio Mosca continuerà senza dubbio a per entrambe le parti. Da un lato il sfruttare le sue nuove potenzialità. forte deterioramento dei legami po- Infine, la politica estera russa è litici ed economici con l’Europa negli necessariamente collegata agli obiet- ultimi anni ha reso la politica estera tivi e alle esigenze di politica interna russa più unilaterale, con tutti i limiti in ambito sociale, economico e tec- del caso. Dall’altro, in mancanza di nologico. Al momento tutti i princi- un dialogo costruttivo con la Russia, pali attori internazionali, come gli la voce europea si è fatta meno arti- Stati Uniti, l’Ue, la Cina e l’India, colata e meno influente nelle rela- pongono lo sviluppo interno in cima zioni internazionali. alla lista delle priorità, e la Russia La crisi in Ucraina, malgrado le non fa eccezione. Attualmente il conseguenze negative, ha chiara- Paese assiste ad accesi dibattiti sul mente dimostrato che è impossibile futuro dell’economia nazionale e lo garantire la stabilità del continente spettro di opinioni è piuttosto ampio: senza una stretta collaborazione sul si va dalla totale liberalizzazione a fronte politico, economico e della si- varie forme di mobilizzazione. A curezza tra la Russia e le maggiori breve il Presidente dovrà prendere potenze europee. Nel 2018, una volta una serie di decisioni cruciali ri- che si saranno tenute le elezioni pre- spetto alla politica economica che sidenziali in Russia, i termini della intende adottare nei prossimi sei Brexit saranno chiariti e la Germania anni. Qualunque sia l’opzione vin- avrà finalmente avviato il nuovo go- cente, il suo successo dipenderà in verno, si potranno iniziare discus- grande misura dalla capacità della sioni concrete sul futuro delle rela- leadership russa di promuovere un zioni tra Russia ed Europa in un contesto internazionale favorevole nuovo contesto globale. allo sviluppo interno del Paese. Per quanto riguarda i rapporti tra Pertanto possiamo concludere Usa e Russia, il loro stato attuale non che la politica estera russa conti- fa ben sperare per il futuro, non solo passi”, sfruttando a pieno le poche nuerà a essere attiva su più fronti ed quello prossimo, ma anche quello a opportunità di collaborazione bilate- equilibrata. Molto probabilmente medio termine. Negli ultimi anni en- rale rimanenti. Allo stesso tempo la sarà una politica che tende a evitare trambe le parti (soprattutto gli Stati Russia resterà aperta a una maggiore i rischi piuttosto che ad assumerli. Uniti) hanno eretto così tanti ostacoli cooperazione su questioni di inte- La Russia difenderà l’ordine interna- sulla via della cooperazione che sarà resse reciproco (come la Siria e la Co- zionale e contrasterà il caos e l’in- difficile spianare la strada un domani, rea del Nord). Naturalmente in que- stabilità. Ma la volontà di Mosca di anche se a Mosca e Washington do- sto contesto un maggiore dialogo tra scendere a compromessi con i propri vesse esserci la volontà politica. la Russia e l’Europa potrebbe contri- partner non comporterà automatica- Mosca è consapevole del fatto che buire ad attenuare la crisi nei rap- mente la disponibilità a fare conces- la crisi dei rapporti con gli Stati Uniti porti tra Washington e il Cremlino. sioni unilaterali o a trascurare gli in- pone seri limiti al perseguimento de- Gli interessi a lungo termine della teressi nazionali. gli interessi russi sulla scena politica Russia, sia a livello nazionale che in- I rapporti con l’Occidente conti- mondiale. Pertanto la Russia conti- ternazionale, richiedono il prosegui- nueranno a rappresentare una delle nuerà a portare avanti il proprio ap- mento di una politica attiva in Asia dimensioni più importanti della po- proccio di avvicinamento “a piccoli e nel Pacifico. L’alleanza strategica

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[RUSSIA] EUROPA

Accanto. Militari sulla Piazza Rossa a Mosca. Nel 2017 la Russia ha mostrato una straordinaria capacità di modernizzare il proprio esercito e la volontà politica di usarlo anche in crisi lontane dai confini nazionali. Pagina precedente. Vladimir Putin e Donald Trump. La vittoria dell’attuale Presidente della Russia alle elezioni di marzo è data per scontata. Per Putin sarebbe il quarto mandato.

smo, ad esempio, la Russia può van- tare non soltanto autorità morale, ma anche gli strumenti politici e militari necessari. In Medio Oriente la Russia è l’unico attore globale a dialogare e cooperare con tutte le parti coinvolte nei vari conflitti che interessano la regione. Si potrebbero apportare molti altri esempi a dimostrazione del ruolo attivo che la Russia sta svol- gendo in termini di diplomazia mul- tilaterale, un ruolo sempre più cru- ciale in questioni di sicurezza regionale e globale quali la non pro- liferazione nucleare, la lotta al nar- cotraffico e la protezione dalle mi- nacce informatiche. Da un punto di vista generale, è sempre più evidente che la crisi della governance globale e regionale che si protrae da almeno 20 anni offre un terreno fertile alle insidie che mi-

REUTERS/CONTRASTO/MAXIM SHEMETOV nacciano tutti gli attori responsabili sulla scena politica mondiale, senza russo-cinese è già diventata un fat- Sud, il Vietnam e l’Indonesia. Va da eccezione alcuna. Questa semplice tore importante nelle relazioni inter- sé che inserire la Russia nell’assetto verità deve essere compresa da tutti nazionali, con un forte impatto sugli dell’Asia-Pacifico è un compito estre- e stimolare nuove proposte, piani equilibri di potere mondiali. Sebbene mamente complesso e delicato, date d’azione e iniziative. È nell’interesse gli interessi russi e cinesi non siano le numerose rivalità e le questioni di della Russia sfruttare le proprie ca- sempre identici, i numerosi vantaggi sicurezza irrisolte che caratterizzano pacità e la propria posizione per svol- di questo partenariato bilaterale sono questa vasta regione. Per realizzare gere un ruolo centrale nel ripristino talmente grandi ed evidenti a en- questo obiettivo, Mosca dovrà dimo- e nel consolidamento della gover- trambe le parti che la collaborazione strare una grande abilità politica e nance globale. e tra i due Paesi sembra destinata ad democratica. ampliarsi e intensificarsi negli anni Grazie alla sua posizione strate- ! Igor Ivanov [MOSCA] è il presidente del Con- a venire. gica la Russia potrà anche costituire siglio russo per gli Affari internazionali. È stato Mosca potrebbe inoltre approfon- una piattaforma d’incontro globale. ambasciatore russo in Spagna, ministro degli dire la propria cooperazione con al- Mosca svolge un ruolo di primo Esteri (1998-2004) e segretario del Consiglio tri Paesi asiatici e del Pacifico, tra piano nell’ambito della sicurezza in- di Sicurezza (2004-2007). cui l’India, il Giappone, la Corea del ternazionale. Nella lotta al terrori-

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EUROPA [SVEZIA]

La percentuale di pagamenti con contante nei paesi avanzati si riduce ogni anno. Rimangono ovvie diffe- Felici senza un renze tra paesi. I dati per il 2016 for- niti dalla Bce ci dicono che per la zona euro nel suo complesso il con- tante viene usato in meno dell’80% soldo in tasca? delle transazioni, e per poco più del Stoccolma è in prima linea nel tentativo di tagliare 50% del valore degli scambi. Alcuni paesi, principalmente i paesi del Sud il contante. Ma oltre a innegabili virtù, la tendenza Europa, la Germania, tendono ad es- verso una cashless economy ha dei vizi nascosti. sere ancora diffidenti verso i paga- menti cashless; ma anche in questi di Francesco Saraceno * paesi la percentuale di contante scende piuttosto rapidamente. All’opposto, alcuni paesi, come l’Olanda e soprattutto la Svezia, hanno imboccato con decisione la via della demonetizzazione. Nel Paese scandinavo tra il 2007 e il 2015, si è assistito ad un calo del cir- colante del 15%, che tuttavia non si è tradotto in penuria di mezzi di pa- gamento come in India, perché il nu- mero di transazioni in contante è passato dal 39% del totale al 20%, tra il 2010 e il 2015. Il 95% degli Svedesi ha accesso ad una qualche forma di carta di credito, e ognuno di loro in media fa 290 transazioni con carta di credito l’anno, contro una media di 104 per l’Ue nel suo complesso. Le ragioni per cui la Svezia è al-

REUTERS/JESSICA GOW/SCANPIX/CONTRASTO l’avanguardia nel processo di demo- netizzazione sono molteplici. Da un oco più di un anno fa l’India dell’economia, privata soprattutto lato, l’altissimo tasso di alfabetizza- si è imbarcata in un esperi- nelle zone rurali dei mezzi necessari zione informatica della popolazione, mento azzardato di demone- alle transazioni economiche. È evi- che facilita la smaterializzazione dei tizzazione della propria eco- dente che la preesistenza di infra- pagamenti. nomia,P nel tentativo di ridurne la strutture (numeriche e fisiche) è con- Dall’altro, essendo la gestione del dipendenza dal contante, e, così fa- dizione necessaria per il successo di contante un costo per le banche, que- cendo, di mettere almeno qualche un’operazione di demonetizzazione. ste sono ben contente di limitarne bastone tra le ruote di corruzione e Ma il sostanziale fallimento del- l’uso; la presenza in Svezia di poche informalità. L’esperimento non ha l’esperimento indiano non nasconde grandi banche che possono facil- dato i frutti sperati, tra l’altro perché una tendenza che è ormai in atto in mente coordinarsi nella gestione dei mal preparato. L’eliminazione di quasi tutti i paesi avanzati ed emer- pagamenti elettronici, spiega perché parte del contante (i tagli più comu- genti, verso la contrazione dell’uso esse accompagnino il processo di de- nemente usati nell’economia infor- del circolante, e la sua sostituzione monetizzazione con entusiasmo. male sono usciti fuori corso dalla con mezzi di pagamento smaterializ- Circa 900 dei 1.600 sportelli bancari sera alla mattina) è stata troppo ra- zati, dalle “tradizionali” carte di cre- svedesi non tengono più contanti o pida, e ne è seguita una contrazione dito ai pagamenti con smartphone. depositi in contanti e molti, special-

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[SVEZIA] EUROPA

mente nelle zone rurali, non hanno rappresenta per le istituzioni finan- Un bancomat a Stoccolma. La Svezia ha più bancomat. Infine, è notizia di ziarie un costo del tenere moneta inat- imboccato la via della demonetizzazione. qualche mese fa che la Banca cen- tiva senza prestarla a imprese e fami- La Banca centrale svedese sta studiando trale svedese, la Riksbank, sta stu- glie. La possibilità di ricorrere a l’emissione di una valuta elettronica. diando l’emissione di una valuta elet- questa “tassa” tuttavia è limitata dal tronica sul modello delle criptovalute, fatto che se i tassi diventano troppo anche trascurando i costi legati alla l’e-Kroner, che potrebbe finire per so- negativi, le banche possono decidere transizione, non è veramente chiaro stituire la valuta cartacea. di tenere contante invece di effettuare che i pagamenti elettronici siano più Ma quali sono i vantaggi e gli depositi presso la banca centrale (il efficienti dei pagamenti in contante, svantaggi della demonetizzazione? che spiega perché il Giappone e la per cui i costi di transazione sono La ragione più spesso evocata per Svizzera, paesi in cui l’economia in- generalmente più bassi. preferire un sistema di pagamenti formale è molto poco sviluppata, ma Infine, ma non da ultimo, un si- cashless è la riduzione del peso del- in cui i tassi sono spesso zero o nega- stema di pagamenti completamente l’economia informale, del crimine tivi, la detenzione di circolante è su- elettronico sarebbe soggetto a rischi organizzato e della corruzione. I pa- periore alla media degli altri paesi operativi e a problemi di cybersicu- gamenti digitali sono per definizione avanzati). La riduzione del contante rezza. Si immagini l’effetto dirom- tracciabili, e in quanto tali più facili in circolazione, soprattutto i grossi ta- pente di un attacco terroristico, una da seguire dalle autorità. gli, aumenta il costo della sua deten- frode, o anche un semplice bug, che La sparizione del contante po- zione (si pensi per esempio allo stoc- bloccasse i pagamenti elettronici in trebbe avere anche vantaggi meno vi- caggio) per le istituzioni finanziarie, un paese in cui non esistono più al- sibili. Intanto, un più alto tasso di si- e quindi dà più margine di manovra ternative. In linea di principio la pro- gnoraggio. Il signoraggio è il “profitto” alla banca centrale. babilità di un evento del genere po- che fa lo Stato con l’emissione di una Per ognuno di questi vantaggi, trebbe essere minimizzata. Ma banconota, dato dal suo valore nomi- però, appare un costo equivalente. In l’investimento necessario costitui- nale (o dal rendimento del titolo di primo luogo, eliminare il contante per rebbe anch’esso un costo significa- Stato che con essa si acquista) meno combattere corruzione e crimine or- tivo della demonetizzazione. Allo il costo di produzione. Per le valute ganizzato penalizza anche coloro che stesso modo, sarebbero elevatissimi digitali il costo di produzione è vir- ne detengono per usi assolutamente i costi sostenuti per garantire la pri- tualmente nullo (si tratta di sequenze legittimi; inoltre, è alquanto probabile vacy ed evitare che la tracciabilità di zero e di uno in un codice), e quindi che le grandi organizzazioni criminali delle transazioni non trasformi lo il signoraggio è più alto. Un altro van- riescano rapidamente a far passare i Stato in un “grande fratello” che con- taggio importante è il risparmio che i propri profitti attraverso altri canali trolla qualunque movimento e tran- pagamenti digitali consentirebbero (valute estere, beni rifugio, etc.), senza sazione anche dei cittadini onesti. nella gestione dei programmi di wel- incorrere in grandi problemi. In India, Insomma, la demonetizzazione fare dei governi. La macchina che dove la decisione come detto era stata avrebbe effetti redistributivi notevoli oggi è mobilitata per gestire i paga- improvvisa, la maggior parte del con- (le compagnie di carte di credito sicu- menti, per esempio a pensionati e di- tante detenuto da evasori e criminali ramente farebbero festa), e costi mag- soccupati, potrebbe essere notevol- è stato convertito rapidamente, e non giori di quanto non sembri a prima mente ridotta. Infine, come notato si è finora osservato l’aumento atteso vista. Per ora la discussione sull’op- dall’allora capo economista della delle entrate fiscali. portunità di diminuire l’uso del con- Bank of England Andrew Haldane già Poi, non è detto che un sistema di tante fino alla quasi completa elimi- nel 2015, un’economia senza con- pagamenti digitale sia più efficiente nazione si è limitata a considerazioni tante (o in subordine solo con biglietti di quello che abbiamo oggi. Intanto, piuttosto superficiali. Vista la posta in di piccolo taglio) renderebbe più fa- occorrerebbe investire notevoli ri- gioco, in futuro sarebbe importante un cile la politica monetaria. Oggi le ban- sorse nell’alfabetizzazione digitale di dibattito più approfondito. e che centrali sono limitate dal cosid- vasti strati della popolazione (gli an- detto “limite zero dei tassi”, vale a dire ziani, i poveri, gli abitanti delle zone ! Francesco Saraceno [PARIGI] Vicedirettore il fatto che i tassi di interesse non pos- rurali). Almeno nel breve-medio pe- dell’OFCE-Sciences Po Parigi, insegna alla LUISS. sono scendere molto al di sotto di riodo, insomma, la demonetizza- È stato dirigente alla Presidenza del Consiglio zero. Un tasso di interesse negativo zione potrebbe aumentare l’esclu- dei Ministri. sui depositi presso la banca centrale sione finanziaria e sociale. E poi,

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EUROPA [SPAGNA]

l conflitto catalano, che dallo scorso 1 ottobre, giorno in cui si è celebrato il Referendum indi- pendentista, occupa un ruolo di Catalogna, Iprimo piano nell’agenda politica spa- gnola, si è ormai convertito in mate- ria per palati di fini giuristi sull’asse Madrid-Barcellona. tutto da rifare Una questione che ha ampia- Le elezioni “saranno un balsamo”, assicurava Rajoy. mente valicato i confini della mera dialettica politica, come dimostra Ma la vittoria indipendentista rimette in sella l’arresto di buona parte dell’ex Go- Puigdemont. E apre una nuova fase del conflitto. verno regionale capitanato da Carles Puigdemont, lasciando piuttosto il di Mario Magarò * campo all’applicazione di regola- menti e inediti precetti costituzionali quali l’articolo 155, a cui non si era definitivamente il guanto di sfida a la causa nazionalista. Un sondaggio mai fatto ricorso nella recente storia Madrid e trascinando la regione in del Centro di Studi d’opinione del democratica della Spagna, che met- una spirale di caos e incertezza. Governo catalano, realizzato negli tono in discussione l’efficacia del mo- Le tensioni politiche autunnali si ultimi mesi del 2017, ha evidenziato dello territoriale spagnolo fuoriuscito sono immediatamente riversate nelle come il 48,7% della popolazione dalla Costituzione del 1978. strade della Catalogna, ripetutamente fosse favorevole all’indipendenza Il risultato del Referendum, che occupate da manifestazioni a soste- dalla Spagna, a testimonianza di una aveva visto la vittoria del Sì all’indi- gno dell’indipendenza promosse società divisa a metà sulla questione. pendenza col 90,18% delle prefe- dalle principali associazioni separa- La dichiarazione unilaterale d’in- renze, pari ad oltre due milioni di tiste catalane, l’Assemblea nazionale dipendenza, inizialmente sospesa dal voti, ha spinto l’esecutivo catalano a catalana (ANC) e da Ómnium Cultu- Governo catalano per cercare un ac- dare seguito ai piani indipendentisti ral, e da altre di tenore opposto, a cordo con le autorità centrali in con- facendo leva sulle leggi “Della transi- tinte unioniste. Un’alternanza croma- formità col risultato del Referendum, torietà giuridica” e “Del Referendum”, tica, quella tra bandiere indipenden- è stata poi ufficialmente adottata dal approvate dal Parlamento regionale, tiste e spagnole, col corredo di drappi Parlamento della Catalogna alla fine a maggioranza separatista, nelle set- inneggianti all’una o all’altra causa di ottobre, mediante una votazione timane precedenti la votazione. appesi sui balconi di Barcellona ed successivamente invalidata dal Tri- La nuova normativa stabiliva che altre città, che ha testimoniato la pro- bunale costituzionale spagnolo. l’eventuale proclamazione d’indipen- fonda frattura della società catalana. La risposta del Governo centrale denza della Catalogna dovesse pre- Una divisione frutto della storia è stata immediata, avallata dalle isti- scindere dal raggiungimento di un recente della Catalogna, meta di im- tuzioni europee che ne hanno sem- quorum minimo di votanti, dipen- migrazione dall’Andalusia e da altre pre appoggiato la linea di condotta, dendo esclusivamente dall’esito fi- zone economicamente depresse concretizzandosi nell’applicazione nale della consultazione popolare. della Spagna durante il franchismo, dell’art. 155 della Costituzione che Nonostante la partecipazione fosse che ne ha profondamente mutato il si è abbattuto come una scure sulla stata soltanto del 43% sul totale degli tessuto sociale. Le aree interne della sfida indipendentista di Barcellona. aventi diritto, complice l’intervento regione, meno interessate dal feno- L’intero esecutivo di Carles Puigde- della polizia spagnola presso nume- meno migratorio, si sono convertite mont è stato desautorato e il Governo rosi collegi elettorali al fine di impe- in bastioni dell’indipendentismo spagnolo ha assunto il controllo della dire lo svolgimento delle operazioni contemporaneo, mentre Barcellona Generalitat, così come della polizia di voto, l’ex Presidente catalano Puig- e la sua provincia hanno sperimen- regionale, accusata da Madrid di im- demont annunciava solennemente lo tato, nel corso degli ultimi decenni, mobilismo per non aver impedito lo scorso 10 ottobre che “La Catalogna l’emersione di generazioni di cata- svolgimento del Referendum. si è conquistata il diritto ad essere lani provenienti da famiglie fore- Le associazioni separatiste hanno uno Stato indipendente” lanciando stiere, poco inclini ad abbandonare invitato i catalani a difendere le sedi

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[SPAGNA] EUROPA

Accanto. L’ex comizi regionali per il 21 dicembre. Presidente catalano Una mossa inaspettata, adottata col Carles Puigdemont a chiaro intento di provare a sbarazzarsi Bruxelles. dell’indipendentismo in tempi stretti, Sotto. Il Primo almeno sul piano istituzionale. Intento ministro spagnolo rivelatosi però infruttuoso quello del Mariano Rajoy a Governo spagnolo, che ha dovuto fare Barcellona, durante la campagna elettorale. i conti con l’umiliazione elettorale in- Il Partito popolare ha ferta dalle urne al Partito popolare, ottenuto meno di meno di 200mila i voti ottenuti, e con 200mila voti alle una nuova vittoria del blocco indipen- recenti elezioni in dentista dopo quella del 2015. Catalogna. Il risultato delle elezioni ha riba- dito soprattutto la profonda spacca-

REUTERS/CONTRASTO/YVES HERMAN tura dell’elettorato catalano, con l’af- fermazione di Ciudadanos come primo partito col 25,37% dei voti, for- mazione dichiaratamente europeista e costituzionalista, contrapposta al- l’indipendentismo, che ha ottenuto la maggioranza parlamentaria con

REUTERS/ CONTRASTO/ERIC GAILLARD 70 seggi su 135. L’esito delle urne ha scompaginato al tempo stesso i rap- porti di forza all’interno del blocco separatista, sancendo il successo di Junts per Catalunya (JuntsXCat), la neonata formazione di Puigdemont, su Esquerra Republicana (ERC), data per favorita dai sondaggi. “La vittoria elettorale di JuntsXCat ha imposto la logica della restaura- zione del vecchio Governo catalano con Puigdemont alla guida” sostiene il politologo Oriol Bartomeus, evi- denziando il rischio per la Catalogna istituzionali dall’arrivo degli uomini tando poi per ritirarlo in attesa di un di trovarsi di fronte a un lungo di Rajoy, organizzando anche corsi suo eventuale ritorno in Spagna. blocco istituzionale, dovuto alla diffi- di resistenza passiva, mentre l’Au- Le convulse giornate vissute a ca- coltà di ERC nell’imporre un candi- diencia Nacional decretava il carcere vallo tra ottobre e novembre hanno dato alternativo a Puigdemont e alla preventivo per i componenti del Go- inoltre spinto oltre 3.000 imprese, tra pressione del Governo centrale, che verno catalano, accusati dei reati di cui gruppi bancari come CaixaBank minaccia di mantenere in vigore sedizione, ribellione e malversazione e Sabadell, a trasferire la propria l’art.155 qualora l’ex Presidente ca- di fondi, insieme ai presidenti del- sede sociale fuori dalla Catalogna, talano, su cui pende un mandato di l’ANC e Ómnium Cultural. L’ormai generando una situazione di grave cattura, sia realmente riproposto alla ex Presidente Puigdemont, senza instabilità economica, aggravata da guida della Generalitat. e preavviso, si rifugiava però in Belgio perdite del 20% registrate nel settore insieme a 4 ex consiglieri, iniziando turistico, uno dei pilastri dell’econo- ! Mario Magarò [BARCELLONA] giornalista e do- una battaglia legale a distanza con mia regionale. cumentarista, esperto di Spagna e America la giustizia spagnola, che ha inizial- “Le elezioni dovranno essere un Latina, lavora per Agence France-Press e Rai mente spiccato un mandato di arre- balsamo per la Catalogna” dichiarava News 24. sto europeo nei suoi confronti, op- il Premier Rajoy, convocando nuovi

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COSCIENZA EUROPEA

per affermare che la “cittadinanza europea non deve avere un prezzo.” La Valletta AAA Vendesi aveva in seguito modificato lo schema, chiedendo almeno un anno di residenza per concedere il passaporto (prima non era ne- passaporti europei cessario essere residenti). Ora al governo maltese viene chiesto di precisare i nomi di Da Malta a Cipro, alcuni Stati dell’Unione offrono coloro che hanno ottenuto la cittadinanza a caro prezzo cittadinanza e residenza permanente. tramite investimento e quali verifiche siano state fatte sulle loro credenziali. Quest’anno Un mercato per pochi, non privo di ombre. la Commissione europea dovrebbe inoltre pubblicare un rapporto su questo e pro- di Claudia Delpero * grammi simili in Europa.

uando a dicembre il governo maltese ha pubblicato i nomi dei nuovi cittadini dell’arcipelago mediterraneo, Matthew Carua- Qna Galizia ha tuonato su Twitter: “Confusi tra loro ci sono i molti che hanno pagato 650mila euro per passaporti maltesi per l’intera famiglia. Questa lista è una messe per i giornalisti investigativi di tutto il mondo”. Matthew Caruana Galizia è un giornalista che ha lavorato a inchieste su evasione fi- scale a scala internazionale come Luxem- bourg Leaks e Panama Papers. Sua madre era Daphne Caruana Galizia, la giornalista in- vestigativa uccisa da una bomba che ha fatto saltare la sua auto lo scorso ottobre a Malta. Daphne era nota per le inchieste su corruzione e riciclaggio di denaro sporco che avevano coinvolto politici maltesi. In questo contesto, era stato anche puntato il dito con- tro il programma di “cittadinanza tramite in-

vestimento” istituito dalla Valletta nel 2014. REUTERS/DARRIN ZAMMIT LUPI /CONTRASTO Il programma prevede che si possa ot- tenere il passaporto del Paese e, di conse- All’Unione europea naturalmente l’idea Malta infatti non è l’unico paese a met- guenza, la cittadinanza europea, versando non piace. L’ultima critica in ordine di tempo, tere la cittadinanza in vendita. Un sistema 650mila euro al fondo di sviluppo nazionale viene dalla delegazione del parlamento eu- analogo è in vigore a Cipro. In questo caso o acquistando 150mila euro in titoli di Stato. ropeo andata ad indagare a Malta dopo il “prezzo” iniziale, cioè l’investimento ri- Per coniugi e figli il contributo richiesto è l’uccisione di Daphne Caruana Galizia. Dalla chiesto all’avvio del programma nel 2012, ridotto e va fino ai 50mila euro. visita dei deputati è scaturito un rapporto era di 10 milioni di euro. Ma visto che non Ma chi è disposto a pagare per un pas- che, tra le tante valutazioni negative, ac- c’erano molti acquirenti, la cifra è passata saporto? Dalla lista dei nuovi maltesi emer- cusa il programma di cittadinanza di “di- a 3 e poi 2 milioni. Un’inchiesta del Guardian gono nomi di oligarchi, banchieri, petrolieri storcere il mercato interno” e di attentare ha rivelato che Dmitry Rybolovlev, il miliar- e affaristi da Russia, ex Repubbliche sovie- alla sicurezza dell’Unione europea “fomen- dario russo, presidente del Monaco, che tiche e Medio Oriente. Spesso si tratta di tando corruzione, importazione del crimine avrebbe incontrato Donald Trump durante persone con forti interessi strategici, che organizzato e riciclaggio di denaro sporco”. la campagna presidenziale, è diventato cit- riescono così a fare affari in Europa aggi- Il parlamento di Bruxelles era già inter- tadino europeo utilizzando il programma di rando sanzioni ed embargo. venuto quando il programma fu lanciato, Cipro. Tra coloro che hanno ottenuto la cit-

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COSCIENZA EUROPEA

tadinanza cipriota (e a cui poi è stata revo- Al di là della cittadinanza, altri membri programmi di questo genere a fine anni Ot- cata), c’era anche Rami Makhlouf, cugino e dell’Ue offrono a grandi investitori la resi- tanta e inizio anni Novanta in Canada, Regno cassiere del Presidente siriano Assad. Ni- denza permanente. Questa può consentire Unito e Stati Uniti. In questo secolo, la crescita cosia però nega la vendita di passaporti e comunque di circolare senza visto nei paesi dei paesi emergenti, ma anche conflitti e si- sostiene che il programma sia per autentici dell’area Schengen e, dopo un periodo di curezza rafforzata dopo gli attentati dell’11 investitori con tanto di verifiche sulla fedina tempo che varia da Stato a Stato, fare do- settembre 2001, hanno fatto aumentare il penale e sulla provenienza dei capitali. manda di naturalizzazione. Il golden visa del numero di persone facoltose alla ricerca di Altro caso è quello della Bulgaria, dove Portogallo, che richiede l’investimento di un clima sicuro e viaggi senza ostacoli. La si può diventare cittadini europei in soli 21 almeno 350mila euro nel settore immobi- crisi del 2008, inoltre, ha reso l’idea attraente mesi acquistando poco più di un milione di liare, è uno dei più popolari fra questi pro- per governi che dovevano rimpinguare le euro in titoli di Stato. L’Austria invece può grammi. A condizioni diverse, Spagna, Un- casse pubbliche. Secondo Politico, il sito spe- conferire la cittadinanza per “risultati ec- gheria, Olanda, Irlanda e Regno Unito cializzato in politica internazionale, il ritorno cezionali” raggiunti nell’interesse del Paese, offrono scorciatoie per diventare residenti. per lo Stato maltese sarebbe stato di almeno 200 milioni di euro tra il 2014 e il 2016. Pagina sinistra. Si tratta però di investimenti volatili che Una protesta di possono minacciare la stabilità finanziaria di giornalisti a Malta piccoli stati, osservano gli esperti del Fmi. A dopo l’omicidio di ciò si aggiungono problemi di governance e Daphne Caruana reputazione. L’organizzazione anti-corru- Galizia, la giornalista zione Transparency International, ad esem- investigativa uccisa pio, ha criticato il Regno Unito per aver lo scorso 16 ottobre da una bomba che aperto la porta al riciclaggio di denaro sporco ha fatto esplodere da Russia e Cina attraverso il tier 1 visa che la sua auto a poca consente di avere la residenza in cambio di distanza dalla sua investimenti per 2 milioni di sterline. abitazione a Malta. Inoltre, questi programmi minano la fi- Accanto. Fiori e ducia tra i paesi dell’Unione europea e ri- candele in ricordo schiano di creare ulteriori disuguaglianze della giornalista sociali. Per ottenere residenza e cittadi- uccisa. nanza bisogna infatti abitare in un paese per un certo periodo di tempo, pagare le tasse, parlare la lingua, conoscere la cultura e avere legami con la vita locale. Tutti requisiti sca- valcati da chi può pagare. C’è poi la discri- minazione verso gli immigrati regolari e i loro

REUTERS/CONTRASTO /AXEL SCHMIDT figli, che non hanno diritto alla cittadinanza in diversi Stati europei pur essendovi nati. un’opzione che può includere un grande in- L’Italia nel dicembre 2017 ha lanciato il “Questa è una questione europea che vestimento. programma Investor visa for Italy che pre- dovrebbe essere affrontata dalla Ue,” È facile trovare siti Internet che promet- vede una procedura accelerata per un visto scrive Laura Brillaud di Transparency Inter- tono di ottenere in poco tempo la cittadi- valido due anni. I requisiti sono almeno 2 national. Ma le questioni di cittadinanza nanza europea. Vari studi legali e società di milioni di euro investiti in titoli di Stato o un sono competenza dei governi nazionali ed consulenza si occupano di sbrigare le pra- milione di euro in quote societarie (500mila è difficile che ciò cambi nell’attuale contesto tiche. I vantaggi per chi ne usufruisce sono euro per start-up) o la donazione di un mi- di nazionalismo rampante. Almeno finché evidenti. Il passaporto di un paese Ue ga- lione di euro a sostegno di cultura, istru- non diventerà troppo pericoloso dire “no” rantisce diritti non solo nello Stato in cui zione, gestione dell’immigrazione, ricerca agli immigrati ma “sì” agli oligarchi. e viene rilasciato, ma in tutta l’Unione, e dà scientifica e recupero di beni culturali e pae- accesso senza visto a molti altri paesi del saggistici. Ma nessuna vendita di residenza ! Claudia Delpero [LONDRA] è una giornalista mondo. Sarebbero almeno 800 i passaporti e cittadinanza. che scrive di Europa e affari internazionali. Ba- rilasciati tramite il programma di investi- Un documento del Fondo monetario in- sata a Londra, ha lavorato a Bruxelles e Pechino. mento a Malta e 2.000 a Cipro. ternazionale (Fmi) fa risalire l’istituzione di

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PROTAGONISTI [CHRISTIAN DARGNAT]

n un’intervista esclusiva per noi, uno dei più stretti collaboratori del Presidente francese ci spiega Come Macron in dettaglio i segreti mai svelati dellaI fantastica cavalcata vittoriosa di Napoleone Macron: un mix di coraggio, uso intelligente del Web, organizza- ha conquistato zione e visione. Cosa manca in Italia per ripetere il fenomeno Macron.

Con Emmanuel Macron hai fon- la Francia dato En Marche!, e hai spesso rac- “Per lanciare En Marche! abbiamo aperto tre contato che il partito è stato costrui- to da zero. Solo tre mesi prima della cantieri”, racconta Christian Dargnat. “Servivano conquista dell’Eliseo molti opinioni- soldi, un programma e una struttura”. Poi Macron sti non ci credevano. Invece avete vinto anche le Parlamentari. Com’è ha osato dire: “Noi siamo a favore dell’Europa”. stato possibile realizzare questo “ko- lossal”? di Giuseppe Scognamiglio * Quando abbiamo deciso di forma- re un movimento politico, siamo par- titi da due considerazioni. La prima è che oggi è molto difficile distinguere chi è di destra e chi di sinistra, la gen- te è di destra su alcune questioni e di sinistra su altre. Spesso non sa per chi votare. Noi abbiamo deciso di so- stituire il binomio destra/sinistra con conservatori/progressisti. Esistono persone a favore dello status quo sia a destra che a sinistra, e persone che vogliono il progresso sia a destra che a sinistra. Questa è stata una prima svolta, aggiornare il dualismo. La se- conda è derivata dal dato che in Fran- cia esiste una percentuale molto alta di associazionismo (la Francia ha un primato mondiale per abitante), la gente ha voglia di investire il proprio tempo, energia e denaro per cause in cui crede. Ma non le trovava nella politica. La gente era stufa della clas- se politica, composta dalle stesse per- sone da decenni. Sia a sinistra che a destra. Era arrivato il momento di rin- novare la classe politica. Abbiamo lavorato su tre “cantieri”. Il primo, strutturare un movimento ovunque in Francia, a livello locale, e abbiamo usato la rete social per ani-

BALINT PORNECZI/BLOOMBERG VIA GETTY IMAGES mare questi gruppi sul territorio fino 42-44 Intervista 76_Layout 1 20/02/18 13:02 Pagina 43

[CHRISTIAN DARGNAT] PROTAGONISTI

a creare un partito. Il secondo era de- lo ripete spesso, ama prendersi dei Christian Dargnat, stretto collaboratore del finire un programma. Macron, al- rischi, anche nei suoi discorsi, e avere Presidente Emmanuel Macron, tra gli l’epoca ministro dell’Economia, era intorno persone che sanno rischiare. ideatori del movimento politico En Marche!. conosciuto per la sua attività econo- L’ha detto anche ai Francesi: dovete mica, dovevamo chiarire il nostro osare. Anche in Italia avete molte programma sociale, di politica inter- energie, molte cose che vanno bene, Ci siamo chiesti come affrontare que- nazionale, economico. Il terzo can- ma come in Francia, sui media si ce- sti mostri di abilità. Avevamo meno tiere era la ricerca dei fondi per fi- lebra solo quello che non va. Basta. potere, meno soldi, dunque doveva- nanziare tutto questo. Ci siamo Che le cose vadano più o meno bene, mo fare diversamente, innovare. Ab- organizzati, all’inizio eravamo una bisogna comunque cambiare e fare biamo usato messaggi “diversi”, tal- decina di persone. Man mano il fe- meglio. Macron ha parlato spesso an- volta con umorismo, usando musiche nomeno è dilagato, anche perché con- che della cultura francese che, come divertenti, o dando la parola a per- temporaneamente un personaggio ca- quella italiana, è un bene fantastico. sone più giovani, che nessuno cono- rismatico e intelligente come Macron Il terzo fattore è avere persone molto sceva. Era importante differenziarsi. ha saputo ispirare milioni di persone. in gamba nei posti chiave. Siamo stati E abbiamo usato i social network so- attenti a mettere in ogni settore i mi- prattutto per mobilitare i nostri so- Fino alle elezioni in Francia i po- gliori per animare la gente. Sono tre stenitori, dicevamo per esempio: “Ab- pulismi in Europa sembravano una fattori qualitativi molto importanti. biamo bisogno di 10-30 persone marea inarrestabile. Voi siete stati i E naturalmente Macron, con il suo questa sera in questo quartiere di primi, e finora quasi gli unici a fer- fascino, la gente era interessata a lui Marsiglia”, li abbiamo usati più come marli. Avete vinto in modo schiac- come personaggio. Giovane, una mo- strumento di mobilitazione che co- ciante lo scontro diretto con Marine glie con 20 anni più di lui, aveva an- me mezzo di comunicazione. Sul Le Pen. C’è qualche “segreto” parti- che la sua storia personale da raccon- fronte dei media tradizionali Macron colare che vi ha consentito di ferma- tare. Questo è piaciuto moltissimo. parlava ai giornalisti, agli imprendi- re l’ondata populista? tori, abbiamo usato i social network Macron ha osato dire “noi siamo a Un’altra domanda sulla vostra in modo diverso da come abbiamo favore dell’Europa”. Essere a favore stupefacente campagna, uno degli usato i media. o contro l’Europa unita contrappone eventi più spettacolari del 2017. Ave- in modo chiaro i conservatori da un te usato molto i social network. C’è Parliamo delle prospettive. L’Ue lato e i progressisti dall’altro. Anche chi li considera causa dell’avanzata in questo momento ha due gambe, in Italia. Ovviamente anche noi di- dei populismi. La Le Pen li ha usati la vostra, e forse quella di Angela ciamo che l’Europa non funziona per- con una retorica spicciola di basso Merkel. Pensando all’Italia e speran- fettamente ma essere a favore del- livello e ha perso. Trump anche li do di avere tre gambe in un paio di l’Europa significa che vogliamo ha usati con una retorica simile però mesi, che Ue possiamo realizzare? costruirla, rinnovarla, dare consisten- ha vinto. Io penso che dipenda molto Riusciremo in questa legislatura, nei za a quello che era un sogno, rein- dall’avversario, sono convinto che i 4 anni che ci aspettano a fare dei ventarla. Dopo 20 anni in cui tutti i democratici hanno sbagliato candi- passi avanti decisivi? Realizzare partiti politici tradizionali hanno cri- dato. Come avete fatto a indovinare l’unione per la difesa, riuscire ad ticato l’Europa, se qualcosa non va l’uso giusto dei social media? avere un budget? bene è sempre colpa di Bruxelles… il È stata una nostra priorità durante È fondamentale rifondare l’Europa fatto di aver osato andare contro ha tutta la campagna. In Francia, i più da subito, dopo le elezioni europee. risvegliato molte persone che non az- potenti su questi media sono Front Abbiamo 3 possibilità: man tenere lo zardavano più essere a favore dell’Eu- National e France Insoumise (Jean- status quo del quale nessuno è con- ropa. Questo è stato molto importan- Luc Mélenchon), questo si spiega con tento e del quale sono chiari i limiti, te. E poi tre fattori chiave hanno fattori storici, per anni i partiti di oppure tornare indietro, ricostruire portato a questo successo, a mio pa- estrema destra e sinistra non hanno un maggiore nazionalismo, se sceglia- rere. Il timing. Durante la campagna, potuto accedere ai media tradizionali mo questa via sappiamo che, a livello durata un anno, è stato importante e hanno trovato altre vie di comuni- economico, non saremo mai compe- indovinare gli eventi giusti nel mo- cazione. Oggi sono queste sono le vie titivi rispetto a Cina, India, Usa, e mento giusto. Il secondo fattore è sta- che maggiormente influenzano le sappiamo che tornare alle frontiere to essere capaci di rischiare. Macron persone, in America come in Francia. non è la risposta ai problemi delle !

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PROTAGONISTI [CHRISTIAN DARGNAT]

migrazioni né alle problematiche so- che paesi a destra sono a favore o a una negazione della democrazia. Co- ciali ed economiche interne. Dunque sinistra sono contro e viceversa. Sen- me si può essere sorpresi se la gente l’unica via positiva è rifondare l’Eu- za questo, sarà duro per l’Europa re- non crede più nella classe politica? ropa. Il che significa proporre qual- stare una grande potenza commer- Dopo la sua elezione, Macron ha ese- cosa ai nostri cittadini. Durante la ciale e politica nel mondo futuro. guito ogni giorno quello che aveva campagna, Macron ha presentato un Dobbiamo anche accettare l’idea che detto avrebbe fatto. Fin quando ap- programma europeo. Il primo punto i Paesi non possono essere d’accordo plichi la politica che hai promesso è costruire la sovranità europea, pren- su ogni tematica, su alcuni argomenti al popolo, puoi essere criticato ma dere misure europee sulla sicurezza, l’Italia, la Francia, la Germania po- non puoi deludere. Per questa ragio- la difesa, le migrazioni, sul clima, sul tranno andare avanti insieme, su altri ne Macron è riuscito finora, sono so- digitale. Per questo è necessario un forse non vorranno. Dobbiamo ac- lo 8 mesi, a rimbalzare nei sondaggi, budget comunitario, dopo l’unione cettare un’Ue a geometria variabile. dà prova di rispettabilità perché im- bancaria dobbiamo raggiungere la Invece oggi, e dall’inizio, tutti devono plementa la politica promessa. Que- convergenza fiscale. andare alla stessa velocità. Sappiamo sto è il primo motivo. Il secondo è che è impossibile perché abbiamo che sta dimostrando di essere vera- Il budget comunitario oggi è l’1% problemi diversi, culture diverse. Noi mente un uomo di Stato, ha una vi- del Pil, del quale il 50% è sull’agri- Francesi vogliamo fare qualcosa di sione per il Paese, ed è in grado di coltura. Secondo te è verosimile por- omogeneo con Germania e Italia. Lo prendere decisioni anche impopola- tarlo al 2% rapidamente e diversifi- scorso gennaio Macron a Roma ha ri, e questo alla gente piace. carlo? proposto un trattato con l’Italia come Dobbiamo fare questa proposta. E 55 anni fa con la Germania. Perché Quindi le riforme della scuola e questo farà la differenza tra quelli la coppia franco-tedesca va bene co- del lavoro, malgrado le proteste di che vogliono portare il budget euro- me motore dell’Europa da 50 anni, piazza, alla fine hanno portato a un peo al 2% e quelli che diranno “no, meno negli ultimi 15-20 anni, ma sap- rimbalzo dei sondaggi nei suoi con- mai, vogliamo tornare a 0.5%”. Il se- piamo che Francia e Germania non fronti perché la gente ha capito che condo punto del programma è ridare potranno andare da sole, dobbiamo si andava a reimpostare un Paese ai cittadini il senso di essere europei. avere anche almeno l’Italia. per essere di nuovo protagonista nel È quello che abbiamo chiamato “le medio periodo. Convenzioni europee”. Un program- Un’ultima domanda. La vostra E conta anche il metodo. La gente ma simile a quello che abbiamo fatto campagna è stata un successo, però non è scesa in strada in massa perché in Francia all’inizio di En Marche!, oggi uno dei problemi fondamentali stiamo seguendo una metodologia andavamo a parlare ai cittadini porta nelle democrazie occidentali è che chiara, diciamo quello che faremo, a porta. Quali sono le priorità del- si sta quasi sempre in campagna elet- prima di farlo consultiamo, parliamo l’Europa secondo l’uomo della stra- torale, non si riesce a fare delle poli- con i sindacati, gli imprenditori, con da. E non più decidere tutto a Bru- tiche anche un po’ spiacevoli ma uti- tutti gli attori. Il governo ascolta, di- xelles ma agire in modo che la gente li nel medio periodo perché si deve scute con ognuno di loro. Seguiamo si riappropri dell’idea stessa di Euro- sempre rispondere ai sondaggi. Il queste tre fasi, discussione, decisione, pa. Terzo, dobbiamo ricordare che Presidente Macron ci sta riuscendo implementazione. Diamo un’impres- l’Europa è democratica, quando la per il momento ma come si riesce sione di professionalità, rispetto, per Polonia, l’Ungheria vanno verso re- oggi a rimanere sempre sulla cresta esempio, alla presidenza precedente gimi illiberali, questa è una frattura dell’onda? nella quale c’era molta confusione. che non possiamo accettare. O siamo Macron implementa giorno dopo a favore di una democrazia socialde- giorno quello che ha promesso nella Questa intervista uscirà a 4 giorni mocratica e liberale oppure non sia- sua campagna. Questo è fondamen- dalle elezioni italiane, e speriamo mo a favore dell’Europa democratica tale. In Francia negli ultimi 20/30 an- che farà capire agli Italiani come si ma in questo caso non possiamo re- ni ogni capo dello Stato, dopo le ele- costruisce una storia di successo che stare nella stessa barca. Dobbiamo zioni, non ha mai rispettato la sua è anche utile per i cittadini. e presentare un programma basato su parola. Se il popolo ha eletto Hollan- questi argomenti in Francia, in Italia de, Sarkozy, Chirac, questi Presidenti ! Giuseppe Scognamiglio [NAPOLI] è il direttore e in Germania e vedremo chi è a fa- avrebbero dovuto attuare i loro pro- di Eastwest. vore e chi contro, forse scopriamo grammi. Non l’hanno mai fatto. È

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO La Convenzione per la protezione dei beni culturali adottata a L’Aia nel 1954, è il primo trattato internazionale per la tutela del patrimonio culturale in caso di conflitto armato. La Convenzione è stata redatta per limitare le violenze sui beni artistici e per cercare di interrompere quella pratica millenaria per la quale i vincitori dei conflitti portano in Patria, come bottino di guerra, i beni archeologici e artistici dai Paesi vinti. Il saccheggio di Palmira è avvenuto sotto gli occhi inermi della comunità internazionale. Prima utilizzata dall’esercito lealista come base per le operazioni militari, questa meravigliosa città millenaria è stata poi conquistata dai militanti di Daesh. Spettacolari distruzioni di monumenti hanno nascosto il saccheggio e la vendita dei suoi beni archeologici, che oggi sono sulle piazze più fiorenti del mercato nero dell’arte: Londra, New York, Monaco di Baviera. Denaro occidentale in cambio della memoria dei popoli. 46-51 Portfolio 76 Ok_Layout 1 16/02/18 11:17 Pagina 48

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Nella Mesopotamia antica, quando una città era distrutta dal nemico, si diceva: “Il suo dio l’ha abbandonata”. Palmira è finita sotto il controllo di Daesh nel maggio 2015, per due volte persa e poi riconquistata dall’esercito siriano. Per gli antichi era la sposa del deserto, la sua grande bellezza e la freschezza accogliente delle sue oasi offrivano un riparo ai commercianti e ai viaggiatori. All’incrocio delle civiltà assire, greche, persiane, aveva già quattro millenni di storia quando vi giunsero i Romani. A Palmira si parlava greco, aramaico e latino, era un centro carovaniero di collegamento tra il Mediterraneo e l’Oriente. I monumenti giunti a noi, in ottime condizioni di conservazione, sono di epoca romana. Costruita a ridosso di una linea di colline, ci si arriva da una vallata stretta, sparsa di alte torri sepolcrali e dominata da una fortezza medievale. Della sua superficie, solo una parte è stata scavata, la città più antica, Tadmor, menzionata nelle tavolette assire già dal II millennio, è ancora tutta da scoprire, nascosta e preservata dalla terra e dal deserto. REUTERS/CONTRASTO

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L’antico si distrugge per vendetta, per invidia, per fanatismo e per lucro. Palmira ha subito ferite profonde in alcuni dei suoi monumenti più significativi durante la recente occupazione. L’iconoclastia ha radici antiche e una lunga storia di violenza e cancellazione dell’altro da sé da raccontare e i militanti di Daesh l’hanno fatto, esibendo distruzione e morte attraverso televisioni e social network, per combattere l’età dell’idolatria e per annientare uno dei simboli identitari della Siria. Dietro l’esibizione della violenza però, si cela anche il finanziamento al terrorismo con l’esportazione clandestina dei beni culturali. Ceramiche, monete, vasi, gioielli, Daesh ha venduto licenze di scavo a bande di criminali proprio per ricavarne antichità varie da immettere sul mercato clandestino. La stessa popolazione impoverita ha scavato abusivamente e saccheggiato beni e preziosi. I resti provenienti da Palmira e da altre aree archeologiche hanno poi raggiunto l’Europa e gli Stati Uniti. Un genocidio culturale con molti colpevoli.

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

Così la Russia ha vinto la guerra Il contributo militare degli Usa è stato decisivo, ma i dividendi della vittoria li sta incassando Mosca. Cresce anche l’influenza di Teheran. Non pervenuta l’Europa.

di Tommaso Canetta *

on è stata l’inizio e non sarà la Il rischio di attentati in Europa e non solo ri- fine del conflitto in Siria e del mane, ovviamente, ma il mito dello Stato caos in Medio Oriente, ma la islamico e la sua presenza territoriale sono guerra contro lo Stato islamico stati spazzati via. Poche sacche di deserto èN stata uno dei momenti fondamentali della sono quel che resta del Califfato che un storia recente. Si è conclusa con la sconfitta tempo controllava città di centinaia di mi- del Califfato, la creatura nata dalla mente di gliaia di abitanti come Mosul, Raqqa, Ra- ex ufficiali dei servizi segreti di Saddam madi e Kirkuk, che costruiva scuole Hussein che avevano capito come sfruttare islamiche per indottrinare i bambini, impo- le debolezze congiunte dell’Iraq post-dit- neva codici di condotta e abbigliamento, tatura baathista e della Siria investita dal terrorizzava e massacrava le minoranze, vento delle Primavere arabe a inizio di que- distruggeva le meraviglie archeologiche sto decennio. Il mix di abilità tattiche e mi- degli “infedeli”, riscuoteva le tasse, ven- litari degli ex ufficiali baathisti e di presa del deva petrolio e ci pagava (meglio di tutte le fanatismo islamico su parte delle comunità altre milizie) i suoi combattenti. Le bombe sunnite – soprattutto in Siria, sconvolta della coalizione a guida Usa, la riscossa dalla guerra civile, e in Iraq, dove era so- dell’esercito siriano aiutato dall’Iran e dalla pravvissuto il brodo di cultura dell’Al-Qaeda Russia, quella dei Peshmerga curdi-ira- del famigerato al-Zarqawi, ma non solo – cheni, dell’esercito iracheno aiutato dagli aveva portato lo Stato islamico a occupare, Usa e dalle milizie sciite filo-iraniane, tra il 2014 e il 2015, un territorio a cavallo l’eroica resistenza prima e controffensiva

tra Iraq e Siria pari a quello del Regno Unito. poi dei Curdi siriani sono tutti tasselli della DANIEL ETTER/REDUX/CONTRASTO Le sigle del terrorismo jihadista locale – sconfitta finale dello Stato islamico. Ma chi dalle Filippine alla Nigeria – si affrettavano ha vinto e chi ha perso, a parte il Califfato Putin un ottimo pretesto per intervenire, allora a giurare fedeltà al Califfo, decine di medesimo, questa battaglia? ma non solo. Ha anche reso zoppa la con- migliaia di foreign fighters accorrevano da I due principali vincitori sono la Russia e dotta del rivale statunitense. Gli Usa non Asia, Europa e Africa sotto le bandiere nere l’Iran. Non tanto perché abbiano contribuito hanno voluto abbattere Assad proprio per dell’Isis, le immagini raccapriccianti delle più degli altri a sconfiggere lo Stato islamico, evitare di lasciare campo libero all’Isis e alle esecuzioni “spettacolari” sconvolgevano ma perché sono i due attori che hanno altre sigle jihadiste, e quindi non hanno at- l’Occidente e galvanizzavano i jihadisti e i tratto maggiore vantaggio dalla battaglia taccato Damasco nel 2013 dopo l’uso di loro simpatizzanti, uno stillicidio di attentati prima e dalla vittoria poi. Mosca era inter- armi chimiche e sono stati molto prudenti (spesso compiuti da persone disturbate, venuta in Siria nel settembre 2015 per evi- nell’armare le milizie ribelli sunnite. Allo “lupi solitari”, e solo raramente da cellule tare che cadesse il regime di Assad, alleato stesso tempo non hanno voluto attaccare organizzate) insanguinava il mondo e dif- del Cremlino che ospita l’unica base navale direttamente via terra l’Isis, non avendo una fondeva la paura. russa nel Mediterraneo. La presenza dello strategia per il dopo. Anche il rafforzamento Ora, circa tre anni dopo, pare tutto finito. Stato islamico ha in primo luogo fornito a dei nemici dell’Isis ha creato diversi problemi

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agli Usa. Alcuni erano impossibili da aiutare Così, anche se l’America ha dato un con- Siria) su una linea filo-russa. L’Arabia Sau- direttamente: il regime di Assad e le milizie tributo maggiore rispetto alla Russia alla dita, altra sconfitta della guerra in Siria, ri- sciite alleate dell’Iran (tra cui la libanese sconfitta dello Stato islamico, in particolare conosce apertamente l’importanza delle re- Hezbollah) sono nemici di Washington, oltre nelle due battaglie principali di Mosul e lazioni col Cremlino. Il Qatar ha seguito la che dei suoi alleati sauditi e israeliani (già fu- Raqqa, i dividendi di questa vittoria sono Turchia nel processo di allontanamento da riosi per il nuclear deal con Teheran). Gli in- stati incassati più da Mosca che da Washin- Riad e avvicinamento a Mosca e Teheran. sorti siriani “moderati” si sono rivelati gton. La Russia è vista da tutti gli attori me- Lo stesso Iran, che pure sta tra i principali inaffidabili. Inoltre anche l’aiuto Usa ai Curdi- diorientali come la potenza che sta guada- vincitori, ha dovuto constatare che senza siriani dell’YPG, la forza di terra più efficace gnando terreno nella regione, mentre gli Usa l’intervento della Russia le sorti della guerra contro l’Isis nel corso della guerra, è stato come quella che ne sta perdendo. La Turchia, in Siria sarebbero state diverse. Ora il Crem- centellinato per evitare di indispettire inizialmente ostile con Mosca, si è sempre lino ha potuto disseminare il territorio si- troppo la Turchia, che nell’YPG vede un’or- più spostata (per necessità, per salvare il riano di basi militari che gli danno una pro- ganizzazione terroristica legata al Pkk. salvabile del proprio interesse strategico in fondità strategica senza precedenti nel !

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

Accanto. Combattenti curdi preparano le armi, in un rifugio nella provincia di Aleppo. Pagina precedente. Un combattente dell’Unità di protezione popolare curda, comunemente conosciuta come YPG, lancia una colomba.

molte scaramucce minori, a gennaio 2018 Ankara ha attaccato in forze il cantone di Afrin, e non è al momento chiaro che svi- luppi potranno esserci in futuro. Gli sconfitti della battaglia contro il Ca- liffato sono speculari ai vincitori. Nono- stante il suo contributo determinante alla caduta dello Stato islamico, Washington ha più perso che guadagnato da questa par- tita, a tutto vantaggio della Russia. L’Arabia Saudita ha perso lo scontro con l’Iran in Siria e si è indebolita a livello regionale. La

DANIEL ETTER/REDUX/CONTRASTO Turchia ha logorato la sponda con l’Occi- dente, è stata costretta a rinunciare ad ab- Mediterraneo Orientale e in Medio Oriente. ramento dell’immagine internazionale della battere Assad e alle sue ambizioni di Ha portato in loco sistemi avanzati anti-mis- potenza sciita, anche nel confronto con la potenza regionale e si è dovuta sottomet- sile (S-400) che gli danno il predominio sui monarchia wahabita saudita (che non a tere alla Russia, e ora vede il pericolo di cieli della regione. Ha coltivato i rapporti con caso di recente sta provando a dare al un’entità autonoma curda al proprio con- tutte le parti (asse sunnita, asse sciita, Israele mondo un’immagine di sé più moderna e fine meridionale crescere enormemente. e non solo) e si è in generale posta al centro meno legata a una visione conservatrice e Gli attori locali – il regime così come i ribelli del “grande gioco” che si è rimesso in moto fanatica dell’islam). – sono nei fatti entrambi sconfitti, in in Medio Oriente nell’ultimo decennio. Un terzo vincitore ma parziale, della bat- quanto praticamente del tutto privati di Allo stesso modo l’Iran si può conside- taglia contro il Califfato sono i Curdi-siriani ogni autonomia decisionale. rare uno dei vincitori. Come la Russia, è riu- dell’YPG. Sono riusciti infatti a liberare i pro- Completa la lista degli sconfitti l’Europa, scito a sfruttare la presenza dello Stato pri territori (il Rojava) dall’Isis e ad ammini- che alla battaglia contro lo Stato islamico islamico prima per salvare Assad, e poi per strarli autonomamente, liberandosi così praticamente non ha partecipato. Pur es- espandere la propria influenza nella re- anche dalla dittatura di Assad, con cui hanno sendo il bersaglio occidentale più colpito gione. L’Iraq è infatti ora più vicino all’Iran di poi avviato relazioni diplomatiche talvolta dal terrorismo dell’Isis, il suo contributo si è quanto non sia mai stato in passato – cosa tese ma talvolta produttive. Hanno ricevuto limitato al supporto della coalizione a guida che aumenta le preoccupazioni di Riad e Tel armi e materiale dagli Stati Uniti, che in Siria Usa, ma quella che sarebbe potuta essere Aviv – e le milizie sciite (Hezbollah in pri- hanno così assicurato una propria presenza un’occasione storica per aggregare l’inte- mis) sono più armate, addestrate e diffuse (pare circa duemila uomini e alcune basi). resse strategico europeo contro un nemico che mai nell’area. Lo stesso Qatar, prima Dovrebbero, ma il condizionale è d’obbligo, “perfetto” e cercare di guadagnare in- alleato di Riad, dopo la crisi diplomatica con ottenere un qualche riconoscimento della fluenza in uno scenario che – per la pre- i Saud si è spostato verso Teheran. La Re- propria forza e del proprio ruolo nella Siria venzione del terrorismo, per la gestione dei pubblica islamica inoltre ha visto la propria del domani. Ma la loro vittoria contro lo fenomeni migratori e delle risorse naturali reputazione internazionale, già migliorata Stato islamico e i buoni rapporti con gli Usa – è strategico per il Vecchio continente, è grazie all’accordo sul nucleare e alla presi- (e in parte anche con la Russia) hanno sca- andata in gran parte sprecata. e denza “moderata” di Rohani, guadagnare tenato una violenta reazione da parte della grandemente dalla battaglia contro lo Turchia che, potendo offrire molto di più in ! To m m a s o C a n e t t a [ M ILANO] è laureato in Stato islamico. I Paesi europei, che con Te- termini di peso strategico sia alla Casa Legge e specializzato in Diritto internazionale, heran vogliono fare affari dopo il nuclear Bianca che al Cremlino, sta ottenendo pian giornalista esperto di Medio Oriente e Unione deal, sono più forti nell’osteggiare la linea piano di erodere il territorio curdo-siriano europea. dura di Trump contro l’Iran grazie al miglio- per occuparlo con le proprie forze. Dopo

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IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO DOSSIER

tutto, come ha fatto a The Caliphate at War: vincere contro Al-Qaeda. Operational Realities and Il libro C’è però una persona che Innovations of the Islamic State di Ahmed S. Hashim, ha provato a unire tutti i Dove, come 392 pp, Oxford University puntini. Si tratta di Press. e perché Daesh Ahmed Hashim, asso- Indagare sulla genesi e le ciate professor di Studi quali sono stati tutti gli strategici della Rajarat- errori, alcuni evitabili altri innovazioni del Califfato per nam School of Interna- meno, commessi negli ul- evitare che si ripresenti. tional Studies. Nel suo timi decenni, ma soprat- di Fabrizio Goria * The Caliphate at War: tutto dal 2011 in poi. Operational Realities and Quando cioè il Califfato ha Innovations of the Islamic iniziato a guadagnare ome ha fatto l’Islamic State (Is) a gua- State infatti racconta – sempre più potere fino ad Cdagnare così tanto potere in così poco per la prima volta – la ge- arrivare a essere il primo tempo è noto. Ha sfruttato la destabilizza- nesi del Califfato. gruppo terroristico del- zione del Medio Oriente al fine di raggranel- Quello di Hashim è un libro frutto di anni l’area. Sfogliando le pagine emerge una do- lare più soldi possibili per le sue operazioni, di lavoro. È un’investigazione profonda e manda tanto legittima quanto pesante: era e di conseguenza per i suoi combattenti. preziosa, con interessanti spunti su come possibile fermare sul nascere il Califfato? Ma quello che non era ancora noto è come evitare che le condizioni, che hanno portato Hashim non fornisce una risposta unitaria, era l’Is al suo apice. Quali erano nel dettaglio alla nascita dell’Islamic State, si ripresen- ma offre diverse opzioni per il lettore. Tutte le dinamiche interne, le strategie e, soprat- tino. Sì, perché Hashim analizza e spiega inquietanti. e

l Medio Oriente è il luogo dove si incon- Nella sua produzione fatta di disegni su Itrano Asia, Africa, Europa. La sua identità stoffa o su carta velina, di video animazioni L’arte è la combinazione di una zona di transizione e di piccoli oli, Avish Khebrehzadeh amal- Quel che resta con particolari elementi locali, caratteriz- gama la suggestione delle fiabe con gli an- zata quindi da una “vita nomade”. Proprio tichi racconti della tradizione iraniana e per- dell’Iran la vita nomade porta Avish Khebrehzadeh siana. Quel che resta del Medio Oriente da I percorsi nomadi di Avish, in paesi con culture diverse e in periodi dif- un punto di vista artistico si manifesta per- ferenti: gioventù a Teheran, poi Roma e ora fettamente nelle sue opere, e come affer- da Teheran a Washington. Washington. mava Goethe: “L’occhio vede ciò che la di Valeria Fumo * Classe 1969, disegnatrice, pittrice, foto- mente conosce”. e grafa, Avish appartiene, come asserisce The New York Times, ad un gruppo ristretto di artisti della diaspora iraniana. Grazie an- che alla sua sensibilità, l’artista indaga sem- pre con una linea semplice e delicata il rap- porto con le proprie origini medio-orientali, aggrappandosi con forza alle radici, alle tra- dizioni, valorizzando la propria apparte- nenza attraverso un linguaggio soave ed onirico. “Come in un sogno, ogni cosa ha il suo significato essenziale” recita l’artista. Nel 2003 vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia per la Giovane arte italiana.

! Fabrizio Goria [WASHINGTON] scrive per Il Corriere della Sera e Panorama. Ha collaborato con Linkiesta, Eurointelligence e Il Riformista. ! Valeria Fumo [PESCARA] architetto di formazione, gallerista di professione, si occupa di arte contemporanea.

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

Di chi sono i cocci del Medio Oriente Il Califfato è morto, ma Siria e Iraq sono ancora a pezzi. E non è chiaro chi avrà i soldi e la volontà politica per avviare una vera ricostruzione.

di Eugenio Dacrema *

rima di ricostruire qualcosa è per trovare un modus vivendi col regime di sempre necessario avere alcune Assad e i suoi alleati (in primis la Russia), gli informazioni basilari. Esatta- unici che sembrano in grado di fermare mente cosa va ricostruito? In che l'espansione dell'offensiva turca anche verso modo?P Con quali risorse? E, soprattutto, gli altri territori curdi del nord. In questo con- chi ricostruirà? Nel caso dei territori che testo la zona di Raqqa potrebbe diventare fino a pochi mesi fa costituivano il cosid- un importante carta di scambio nei negoziati. a influenzare, come in passato, il corso po- detto Stato islamico nessuna delle risposte Dall’altra parte del confine, gli ex territori litico dell’Iraq e per controllarne i territori di a queste domande è ovvia o semplice, e a del Califfato versano in una situazione quasi confine del nord e dell’ovest. Queste aree ognuna va dedicata un’attenta riflessione. altrettanto incerta. Lo stato iracheno ha a maggioranza sunnita, fino a pochi mesi Innanzitutto, sebbene brevemente uniti rioccupato saldamente Mosul, seconda fa arterie di passaggio tra i diversi territori nella surreale entità statuale del Califfato, città del Paese, e la regione limitrofa, e si dello Stato islamico, rappresentano ora il dopo la sua fine i territori che ne facevano sta concentrando sulle ultime sacche di re- cuore del presunto piano iraniano che pre- parte hanno presto riscoperto di appartenere sistenza dei jihadisti. Ma la riconquista, ce- vedrebbe l’instaurazione di un corridoio ter- a due Paesi differenti, Siria e Iraq, e di dover lebrata in pompa magna alla fine del 2017, ritoriale in grado di portare dall’Iran al Libano tornare a far parte di due realtà allo stesso ha comportato la fuga di migliaia di profughi, passando, appunto, attraverso Iraq e Siria. tempo entrambe assai complicate ma anche ora concentrati in campi nel sud della re- Mentre quindi in Siria ancora non si sa molto diverse tra loro. L’est della Siria, da gione e, soprattutto, ha visto il massiccio nemmeno chi esattamente dovrà ideare e Raqqa a Deir el-Zor, è ritornato prepoten- coinvolgimento delle cosiddette Unità di attuare i piani di ricostruzione – se il governo temente al centro dei giochi interni del con- mobilitazione popolare, milizie sciite perlo- di Damasco o le autorità autonome control- flitto siriano, con Raqqa, l’ex capitale del Ca- più controllate direttamente o indiretta- late dal PYD – in Iraq l’attenzione è ora con- liffato, riconquistata dalle Forze democratiche mente dall’Iran. Queste milizie sembrano centrata su chi effettivamente andrà a ri- siriane (FDS) – formazione sostenuta dagli ora intenzionate a rimanere, sia fisicamente, popolare le zone un tempo parte del Califfato Stati Uniti e composta principalmente dalle con molti dei loro membri intenzionati a e su chi eserciterà potere effettivo sulla ri- milizie curde dell’YPG e da alcune formazioni stabilirsi nelle aree a maggioranza sunnita costruzione. Si pensa infatti che le risorse arabe locali – e il governatorato di Deir el- riconquistate, sia politicamente. Alcuni dei coinvolte saranno ingenti, decine di miliardi Zor tornato in mano al regime di Bashar al- loro leader hanno dichiarato l’intenzione di di dollari, cifre che fanno gola a ogni forma- Assad. Al centro dei giochi tra le due fazioni partecipare alle prossime elezioni nazionali zione politica, specialmente se profonda- – e i loro patron internazionali – i giacimenti trasformando le rispettive milizie in partiti mente settaria e clientelare come quelle ira- di gas e petrolio dell’area, modesti su scala politici, senza però, ovviamente, riconse- chene. Ma mentre molti cominciano ad internazionale, ma comunque importanti gnarne le armi. Uno sviluppo assai perico- accapigliarsi per accaparrarsi posizioni po- fonti di risorse per un Paese devastato dalla loso per la politica irachena, già profonda- litiche strategiche in grado di determinare la guerra. Specialmente dopo l'invasione del mente settaria e influenzata da potenze futura allocazione delle risorse, ancora non cantone di Afrin da parte della Turchia, i curdi straniere. L’ascesa politica delle nuove mi- è per niente chiaro chi esattamente avrà la del PYD – partito di riferimento dell’YPG – lizie sciite è indubbiamente una carta vin- volontà e la disponibilità per metterle a di- potrebbero decidere di accelerare le trattative cente nelle mani di Teheran per continuare sposizione, quelle risorse. Il budget dello

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IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO DOSSIER

Un’immagine di Raqqa, nel nord della Siria. Capitale del Califfato dal gennaio 2014, riconquistata il 17 ottobre 2017 dalle Forze democratiche siriane, una formazione composta in maggioranza da milizie curde.

Raqqa al regime. Anche in questo caso, Americani e monarchie del Golfo hanno in- fatti chiarito da tempo la loro riluttanza a concedere denaro al regime di Assad, il principale alleato dell’Iran nel mondo arabo, mentre i paesi europei sembrano disposti a contribuire solo in cambio di concrete aperture politiche da parte del regime si- riano. Aperture di cui, finora, a Damasco non hanno voluto neppure sentir parlare. Dal canto loro, gli alleati del regime piuttosto che promettere risorse hanno già iniziato a riscuotere compensazioni per il loro sup-

REUTERS/CONTRASTO/ERIK DE CASTRO porto durante il conflitto civile. Negli ultimi mesi, Russi e Iraniani si sono fatti assegnare Stato iracheno è infatti in profondo rosso a niano. Mentre, da parte loro, le autorità di Te- il controllo di parte delle risorse naturali del causa degli sforzi bellici, della corruzione di- heran non sembrano avere né la volontà né Paese e la priorità sull’assegnazione dei ric- lagante e, soprattutto, dei bassi prezzi degli le risorse per contribuire significativamente chi appalti per la ricostruzione. Appalti che, idrocarburi che hanno fortemente ridotto il alla ricostruzione irachena. Per cercare di ov- però, ancora nessuno sa chi pagherà. flusso delle rendite petrolifere, la principale viare a questa situazione a febbraio si è te- Molte domande fondamentali restano entrata economica del Paese. A questo si nuta in Kuwait una conferenza dei donor per quindi ancora aperte sulla ricostruzione aggiungono i molti danni causati dal conflitto la ricostruzione dell'Iraq. Circa 33 miliardi di post-Isis, e nessuna risposta risolutiva ai ricchi giacimenti e agli impianti del nord- dollari sono stati promessi dai paesi parte- sembra in arrivo a breve su chi, come e est del Paese, alcuni dei quali ancora al centro cipanti, meno della metà dei circa 90 consi- quando ricostruirà i territori che una volta di aspre dispute territoriali tra il governo cen- derati necessari. Inoltre pochi credono che costituivano il Califfato di Al-Baghdadi. Ma, trale di Baghdad e le autorità della regione alle promesse fatte in quella sede faranno quando e se la ricostruzione avrà luogo, ciò autonoma curda. Gli Stati Uniti, che dopo l’in- seguito molti atti concreti. che davvero dovrà preoccuparci è la rispo- vasione del 2003 avevano riversato decine La questione del reperimento delle ri- sta alla domanda sul come essa verrà at- di miliardi di dollari nella ricostruzione del sorse è uno spettro che aleggia anche a tuata. Le configurazioni politiche che sem- Paese, perlopiù con scarsi risultati concreti, ovest del confine, dove il governo siriano brano prevalere sia in Iraq sia in Siria hanno fatto sapere che non intendono ripe- sembra per ora incapace di trovare fonti paventano infatti governi ancora più carat- tere l’esperimento. Anche se dal 2014 Wa- credibili per gli oltre 100 miliardi di dollari terizzati che in passato da settarismo e re- shington ha speso circa 16 miliardi all’anno che si stimano necessari per la ricostru- pressione. E se c’è una cosa che sembra nello sforzo bellico contro lo Stato islamico, zione del Paese. I Sauditi avevano fatto tra- accomunare gli ex territori dell’Isis da en- l’amministrazione Trump ha chiarito che non pelare che della ricostruzione di Raqqa, trambi i lati del confine è proprio il rischio di intende convertire tale spesa in aiuti per la avrebbero potuto occuparsi loro se il terri- venire ancora una volta condannati a un fu- ricostruzione nei prossimi anni. Gli Stati Uniti torio fosse rimasto sotto il controllo delle turo di repressione ed emarginazione. Que- si limiteranno a pochi interventi umanitari FDS. Raqqa è infatti la città che ha più sof- gli stessi ingredienti che solo quattro anni mirati per mezzo delle proprie agenzie di ferto l’intensa campagna di bombardamenti fa avevano portato alla ribalta mondiale la cooperazione. Altrettanto flebili sono le spe- che ha preceduto la ritirata dello Stato isla- repentina ascesa dello Stato islamico. e ranze di ottenere somme ingenti da altri mico, e oggi si stima che quasi quattro paesi della regione. Le ricche monarchie del quinti delle abitazioni e delle infrastrutture ! Eugenio Dacrema [AMMAN] è dottorando Golfo difficilmente trasferiranno ingenti ri- siano inagibili. Ma le voci sugli aiuti sauditi presso l’Università di Trento e ricercatore asso- sorse a uno Stato centrale iracheno forte- si sono spente da quando si è cominciato a ciato ISPI. mente influenzato dal loro avversario ira- parlare insistentemente di un ritorno di

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

lla fine del 2017 il territorio controllato da Daesh in Iraq e Siria si era ridotto a una minuscola frazione di ciò cheA era fino ad appena due anni prima. Non c’è dubbio sul fatto che questa inversione di rotta abbia com- portato una battuta d’arresto per Da- esh, limitando la capacità del gruppo di organizzare attentati all’estero e la sua attrattiva agli occhi di possibili nuove reclute. Ma la caduta del Ca- liffato non va confusa con la sconfitta di Daesh, e men che mai con la fine del terrorismo islamico nella regione o a livello internazionale. Anzi, ci possiamo aspettare un’ulteriore evo- luzione di Daesh (e del terrorismo islamico in generale).

Le organizzazioni terroristiche REUTERS/CONTRASTO/RODI SAID sorte negli ultimi decenni si sono di- mostrate estremamente versatili. Da- esh ha sempre avuto una natura ibrida: al contrario di altri gruppi le- La deregulation gati ad Al-Qaeda, ambiva ad affer- marsi come entità simil-statale, cer- cando di conquistare e controllare del jihadismo territori attraverso operazioni mili- tari piuttosto tradizionali; ma Daesh Il Califfato non c’è più, ma il terrore sì. Daesh torna alla si è anche comportato come un gruppo terroristico convenzionale, clandestinità e si rilancia a colpi di attentati. E il ritorno sferrando attacchi contro obiettivi dei reduci inquieta l’Europa. civili al fine di incutere terrore e rea- lizzare obiettivi politici, come nel di Anthony Dworkin * caso degli attentati compiuti in Eu- ropa. Con la perdita del Califfato è probabile che Daesh favorisca questa bligato ad abbandonare quei territori. lo scorso gennaio, uccidendo decine seconda impostazione, se non altro In seguito a questa sconfitta l’Isi si è di persone. In Siria i suoi combattenti nel breve periodo. dato alla clandestinità per poi rie- si sono ritirati dalle città principali, Non è la prima volta che l’orga- mergere alcuni anni dopo, più forte ma sono ancora presenti nelle zone nizzazione perde territori in cui che mai, nello spazio creato dalla più remote del Paese. Lo stesso feno- aveva stabilito una sorta di pubblica guerra civile in Siria e dalla politica meno si può osservare nelle cosid- amministrazione. Lo Stato islamico settaria del governo iracheno. dette “province” di Daesh in altri in Iraq (Isi, precursore di Daesh) era Alcuni segni lasciano supporre Paesi. In Libia, Daesh ha perso la pro- infatti riuscito ad occupare porzioni che i resti di Daesh in Iraq stiano en- pria base a Sirte e una postazione consistenti dell’Iraq negli anni suc- trando nuovamente in clandestinità, importante a Sabrata, vicino al con- cessivi all’invasione da parte degli concentrandosi su attentati terrori- fine con la Tunisia, ma i suoi com- Usa nel 2003, ma poi una campagna stici volti a uccidere piuttosto che a battenti hanno continuato a com- militare condotta dalle forze armate conquistare territori. Tanto per fare piere attentati ai danni, ad esempio, irachene e statunitensi, unite a una un esempio, Daesh ha effettuato un del settore petrolifero e del tribunale coalizione di tribù locali, l’aveva ob- duplice attentato suicida a Baghdad di Misurata. Negli ultimi mesi Daesh

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IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO DOSSIER

ha sferrato attacchi devastanti anche di combattenti a piede libero. Alcuni Uomini sospettati di essere miliziani del in Afghanistan ed Egitto. di loro potrebbero trovarsi ancora in Califfato fatti prigionieri nei pressi di Aleppo. Benché la sua presenza in Iraq, Siria, in attesa di ricevere istruzioni Daesh ha perso quasi tutto il proprio Siria e Libia sia stata indubbiamente dai piani alti. Altri potrebbero essere territorio, ma il numero di combattenti indebolita, Daesh potrebbe riorga- passati al gruppo ex qaedista siriano catturati è piuttosto basso. nizzarsi in futuro qualora ne avesse Hayat Tahrir al-Sham. Altri ancora, l’occasione. Questi Paesi restano la- tra cui soprattutto foreign fighters, disti. La sconfitta militare di Daesh cerati dai conflitti, dalle crisi politi- starebbero cercando di lasciare la Si- sul campo, in Iraq, Siria e Libia, sem- che e dalle divisioni settarie, fattori ria per tornare a casa o spostarsi in bra aver ridotto la capacità del che potrebbero spianare la strada altre aree di conflitto. gruppo di pianificare e condurre ope- per il ritorno di Daesh. Altri gruppi Non si hanno informazioni precise razioni altrove. Pertanto oggigiorno di estremisti islamici potrebbero ap- rispetto al numero di foreign fighters è meno probabile che il rimpatrio profittare della ritirata di Daesh, in rientrati nel proprio Paese d’origine. dei combattenti s’inserisca all’in- particolare quelli affiliati ad Al- Dei 5.000 cittadini europei che si terno di un piano specifico. Qaeda che si sono radicati nel terri- stima si siano uniti a Daesh e ad altri Ciononostante alcuni ex combat- torio stringendo alleanze locali. La gruppi jihadisti pare che circa 1.500 tenti manterranno la loro devozione filiale di Al-Qaeda in Siria, sebbene siano rimpatriati. In generale, di alla causa jihadista e avranno matu- si sia separata dall’organizzazione fronte all’adozione di misure più ri- rato l’esperienza necessaria per com- centrale, rimane una forza influente gide da parte dei Paesi occidentali, piere nuovi atti di violenza. La sfida sul territorio. Rami di Al-Qaeda sono le cifre degli ultimi mesi sono risul- per le autorità occidentali consiste nel tutt’ora presenti anche nello Yemen, tate più basse del previsto. Vari fun- trovare un modo di distinguere tra i in Somalia e nel Sahel. Questi gruppi zionari francesi e britannici hanno vari livelli di rischio associati ai fo- continuano a minacciare la stabilità affermato di voler uccidere i cittadini reign fighters di ritorno. Il carcere è delle regioni in cui si sono stanziati, arruolatisi come foreign fighters in una soluzione a breve termine (molti ma al momento sembrano poco inte- Siria e Iraq piuttosto che consentire subiranno condanne lievi non po- ressati ad orchestrare attentati da loro di rimpatriare. Dichiarazioni che tendo essere ricollegati a specifiche compiere all’estero. lasciano il tempo che trovano: i go- operazioni terroristiche). La strategia Il quesito più pressante è cosa suc- verni europei non dispongono delle dell’incarcerazione di massa rischia cederà ai numerosi combattenti di Da- conoscenze necessarie per localiz- anche di acuire il senso di alienazione esh, soprattutto a quelli venuti dal- zare i combattenti originari dei propri già diffuso tra questi soggetti e di po- l’estero. Si stima che 40mila persone Paesi e adottare un approccio shoot- sticipare qualsiasi tentativo di recu- da 100 Paesi diversi siano accorse per to-kill. È dunque probabile che si as- pero. C’è poi il problema delle donne combattere insieme ai gruppi jihadisti sista a un flusso continuo, seppure li- che hanno adottato l’ideologia di Da- in Siria e Iraq, e che la stragrande mitato, di rimpatri. esh ma non si sono trasferite per com- maggioranza sia andata a ingrossare La questione di come gestire il ri- battere, e dei bambini che queste le fila di Daesh. Inoltre si suppone che torno dei foreign fighters continua a hanno portato con sé o che sono nati 3.000 foreign fighters si siano uniti a essere ampiamente dibattuta in Eu- nel Califfato. Per affrontare tali que- Daesh in Libia, anche se alcuni po- ropa. In seguito a una serie di atten- stioni è necessario comprendere in trebbero essere arrivati dai teatri degli tati che hanno visto coinvolti alcuni modo più approfondito i processi di scontri in Siria o in Iraq. foreign fighters di ritorno (tra cui gli radicalizzazione e deradicalizza- Daesh ha perso quasi tutto il pro- attentati di Parigi del novembre 2015 zione. Questa non è che l’ennesima prio territorio, ma il numero di com- e quello di Manchester del maggio sfaccettatura dei problemi legati al battenti catturati rimane piuttosto 2017) le autorità hanno preferito op- successo del jihadismo, un’ideologia basso. Gli addetti alla sicurezza dei tare per il procedimento penale e l’in- che non ha smesso di fare presa sulle Paesi occidentali ritengono che molti carcerazione. Ma è importante di- società di tutto il mondo. e combattenti in Siria siano sfuggiti stinguere i combattenti che sono all’esercito siriano e alle altre forze stati rispediti nei Paesi di apparte- ! Anthony Dworkin [LONDRA] è senior policy che combattono Daesh e si siano spo- nenza per effettuare degli attentati fellow presso il Consiglio europeo per le relazioni stati in altre zone del Paese. Stando da quelli che rimpatriano perché non estere (ECFR). Si occupa di temi quali i diritti alle parole di alcuni ufficiali dell’eser- possono restare nel Califfato e non umani, l’antiterrorismo e il Nord Africa. cito americano ci sarebbero migliaia vogliono condurre una vita da jiha-

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

A chi è servito lo Stato islamico Secondo una parte dell’opinione pubblica araba, la parabola dell’Isis reca le impronte delle grandi potenze. Che ne avrebbero tratto vantaggi strategici.

di Fadi Elhusseini *

Isis allo stremo? Sembra impro- decina di anni fa l’Isis non era che una piccola cui 30mila soldati addestrati (due divisioni) babile che il gruppo riesca a risol- propaggine di Al-Qaeda in Iraq (AQI). Nel e 30mila agenti della polizia federale, mentre levarsi dalla perdita di Raqqa e 2006, in seguito all’uccisione del fondatore si stima che i miliziani dell’Isis fossero tra gli Mosul. Nell’ultimo decennio l’Isis Abu Musab al-Zarqawi, il nuovo leader Abu 800 e i 1.500. Questo significa che le forze siL’ è macchiato di crimini efferati e distruzioni Ayyub al-Masri annunciò la creazione dello ufficiali irachene superavano i combattenti su vasta scala, piantando il seme del con- Stato Islamico dell’Iraq (Isi). Successiva- dell’Isis con un rapporto di oltre 15 a 1. Come flitto settario nella regione. Ma da un punto mente Abu Omar al-Baghdadi guidò poi l’or- se non bastasse, i combattimenti a Mosul di vista strategico la presenza dell’Isis ha ganizzazione terroristica fino al 2010, anno si sono protratti per sei giorni; Baghdad contribuito soprattutto a riaprire le porte in cui fu ucciso e rimpiazzato dal famigerato avrebbe potuto inviare dei rinforzi e chie- alle grandi potenze globali e regionali. Abu Bakr al-Baghdadi. Tre anni dopo Ba- dere il supporto aereo degli Usa e di altri Al-Qaeda non ha mai fornito facili ber- ghdadi era riuscito ad assorbire Jabhat al- Paesi. La caduta di Mosul, città ricca di pe- sagli geografici, preferendo far leva sulla Nusra (o Fronte al-Nusra), ramo siriano di trolio e con un tesoro di oltre 400 milioni di propria forza ideologica. A dispetto della ri- Al-Qaeda, e a ribattezzare l’organizzazione dollari (322,6 milioni di euro) in contanti, ha valità tra le due organizzazioni, Al-Qaeda Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Daesh, tutta l’aria di un passaggio di consegne. aveva infatti sconsigliato all’Isis di dichiarare Isil o Isis). Nel 2014 l’Isis decide di separarsi Queste osservazioni ci portano a con- il Califfato. Nel 2014 l’Isis controllava più di dalla “casa madre”, Al-Qaeda, che a sua cludere che l’ascesa e il declino dell’Isis 88mila chilometri quadrati di territorio tra volta taglia i rapporti dopo mesi di lotte in- siano stati orchestrati. Prendiamo, ad Siria e Iraq, dalla costa mediterranea fino a testine con il Fronte al-Nusra. esempio, l’intervento delle milizie sciite di sud di Baghdad. Da allora i confini di Siria e Da allora l’Isis è cresciuta ed è riuscita Hezbollah in Siria. Hezbollah è considerata Iraq sono stati ridefiniti e la situazione è ad accaparrarsi in poco tempo ampie por- un’organizzazione terroristica dalle po- cambiata. Ci sono voluti quasi tre anni af- zioni di territorio in Siria e Iraq. Ritengo che tenze occidentali e persino da svariati Paesi finché il regime siriano (appoggiato dal- un evento in particolare abbia segnato una arabi. Hezbollah e le sue forze rappresen- l’esercito russo, da milizie sponsorizzate svolta nel ciclo vitale dell’Isis: l’evasione so- tano una minaccia imminente per Israele. dall’Iran e da Hezbollah), le Forze democra- spetta di almeno 500 detenuti (tutti con- Eppure Hezbollah è riuscito a dispiegare mi- tiche siriane (appoggiate dagli Usa), l’Eser- dannati alla pena capitale), tra cui alti espo- gliaia di truppe dal Libano alla Siria e ad at- cito siriano libero (sostenuto da Turchia e nenti di Al-Qaeda, dalla famigerata prigione traversare un confine internazionale senza Qatar), i Peshmerga del Kurdistan, le Forze irachena di Abu Ghraib nel 2013. Secondo suscitare critiche o reazioni significative. armate irachene, le Forze di mobilitazione molti osservatori questa fuga di massa da Analogamente stupisce il fatto che de- popolare (sostenute dall’Iran e dalle milizie un carcere di massima sicurezza avrebbe cine di migliaia di foreign fighters dell’Isis iraniane) e una coalizione di 69 Paesi riu- gettato le fondamenta per la rapida ascesa siano penetrati in Iraq e Siria sotto gli occhi scissero a fermare questa calamità e porre dell’Isis. Appena qualche mese dopo l’Isis di quasi tutti i servizi di intelligence del pia- fine all’esistenza del cosiddetto Califfato. controllava un terzo dell’Iraq e nel giugno neta. A una conferenza stampa del 17 ot- La sconfitta dell’Isis, ma anche la sua 2014 si impossessava di Mosul e Tikrit. tobre 2017 il colonnello americano Ryan Dil- ascesa, recano l’inequivocabile impronta La conquista di Mosul è un vero enigma: lon, un portavoce della coalizione guidata delle potenze regionali e internazionali. Du- la seconda maggiore città irachena era sor- dagli Usa, ha affermato che il flusso di re- rante l’occupazione americana dell’Iraq una vegliata da 60mila agenti della sicurezza, di clute straniere dell’Isis è passato da una me-

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IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO DOSSIER

sono stati trovati più di 2.000 corpi di mili- Accanto. Bandiere della Siria e di Hezbollah ziani dell’Isis, e tra Iraq e Siria non dovreb- sventolano su un veicolo militare nella zona bero essere rimasti più di 15mila combat- di Qalamoun. Hezbollah ha dispiegato tenti. Dove sarebbero finiti gli altri 65mila? migliaia di soldati dal Libano alla Siria. La logica ci suggerisce che o gli Usa hanno Sotto. Detenuti nel carcere iracheno di Abu Ghraib in attesa di essere rilasciati. ingigantito gli effettivi dell’Isis o qualcuno ha aiutato i foreign fighters a fuggire. Allo stesso modo si potrebbe pensare slogan della lotta al terrorismo hanno for- che i lanci aerei delle Forze speciali Usa a nito una comoda copertura a molti Paesi: Deir el-Zor alcuni mesi fa siano stati effet- agli Usa per tornare in Siria e in Iraq, alla tuati al fine di evacuare guerriglieri e so- Russia per l’intervento in Siria, all’Iran per stenitori dell’Isis prima dell’arrivo dei Russi stabilire la propria presenza ufficiale in Siria e dei loro alleati. La Russia ha recentemente e in Iraq, e per le attività di Turchia, Israele,

REUTERS/CONTRASTO/OMAR SANADIKI accusato gli Americani di cospirare con l’Isis Arabia Saudita, EAU e Qatar. L’esistenza dello pseudo-Stato dell’Isis ha servito per- fettamente gli interessi delle potenze in- tervenute. L’esercito e le risorse di Iraq e Siria ne escono indeboliti (entrambi i Paesi costituivano una potenziale minaccia), i combattenti sciiti (Hezbollah e la Guardia rivoluzionaria iraniana) e i militanti sunniti (Isis, Al-Qaeda e al-Nusra) hanno esaurito il proprio potenziale, le sfere di influenza delle varie potenze sono state ridisegnate, la dipendenza dal sostegno politico e mili- tare delle potenze straniere è aumentata, e le risorse della regione (il petrolio in pri- mis) sono state sfruttate e abusate. Stando a numerose inchieste la principale fonte di guadagno dell’Isis consisteva nella produzione e nel contrabbando di petrolio, che vedeva segretamente coinvolti anche altri grandi attori, incluso il governo siriano. Alla luce di queste considerazioni ritengo che il caos e l’anarchia risultati dalla pre-

REUTERS/CONTRASTO /ALI JASIM senza dell’Isis siano stati favoriti da potenze regionali e globali che speravano di ampliare dia di circa 1.500 combattenti al mese a con l’intento di appropriarsi della parte la propria sfera d’influenza, stabilire una quasi zero. Un dato che solleva molti so- orientale della città di Deir el-Zor e delle presenza militare duratura e trarre vantaggi spetti riguardo al possibile ruolo giocato da zone a est dell’Eufrate prima dell’arrivo economici dal proprio intervento. La minac- certe potenze regionali e globali nel facilitare dell’esercito siriano e dei suoi alleati. L’oc- cia dell’Isis non è affatto scomparsa. Nel- l’ingresso e/o l’uscita dei miliziani dell’Isis. cupazione del campo petrolifero al-Omar l’ultimo decennio l’organizzazione ha dimo- Secondo le stime americane nel 2014 il da parte delle Forze democratiche siriane, strato una notevole abilità di reclutare nuovi numero di foreign fighters che avevano alleate degli Usa, prima dell’arrivo dell’eser- membri, e gli Stati deboli e disgregati of- aderito all’Isis ammontava a 40mila. Sup- cito siriano che si trovava a soli 3 chilometri frono un terreno fertile alle organizzazioni ponendo che il numero di combattenti locali di distanza, suscita non pochi dubbi, so- terroristiche e alla radicalizzazione. e (dall’Iraq, dalla Siria e dai Paesi vicini) fosse prattutto se si considerano le perplessità più o meno lo stesso, l’Isis avrebbe disposto espresse da Sergey Lavrov rispetto al ritiro !Fadi Elhusseini [OTTAWA] Senior Fellow al Cen- di almeno 70-80mila combattenti in Siria dell’Isis dalla provincia di al-Hasakah a van- tre on Governance dell’Università di Ottawa, Ca- e in Iraq. Ma dati più recenti rivelano che taggio degli Americani. nada, è anche consulente politico e media. nelle due maggiori città, Mosul e Raqqa, non Da un punto di vista strategico l’Isis e lo

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DOSSIER IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO

a perdita di potere e territorio del- l’Islamic State (Is) continua, seb- bene stiano continuando anche gli I conti in rosso attentati in Medio Oriente. Ma c’è unL altro aspetto che non deve essere sot- tovalutato. Lentamente, si stanno anche del terrore prosciugando i canali di finanziamento del Califfato. A tal punto che, come riportato Doha ha tagliato i fondi, ma la lotta agli sponsor dal Dipartimento di Stato americano, stanno aumentando le operazioni sospette continua. Nel mirino pure Malesia, Filippine e Marocco. dell’Is in Siria e Iraq. Un merito significativo, E i miliziani cercano nuove forme di fundraising. bisogna registrarlo, è proprio della mac- china diplomatica di Washington. di Michael Gross * Fino alla fine del 2016 il Califfato poteva ancora contare su un controllo significativo delle più disastrate aree di Iraq e Siria, ma ora questo quadro è mutato. L’Is non sol- tanto ha perso le battaglie più importanti. No, si sta dividendo sempre di più, come spiegano i memo del Combating Terrorism Center (CTC) di West Point, frammentan- dosi in piccoli gruppi che per sopravvivere devono per forza trovare fonti di finanzia- mento. Tesi confermata anche dalle agenzie di intelligence dei Paesi europei che rimar- cano il continuo ricorso a operazioni bor- derline da parte dell’Is sul territorio fra Siria e Iraq al fine di ottenere risorse finanziarie, sfruttando l’attuale destabilizzazione dei due Paesi. Infatti, il Califfato sta continuando a commerciare droghe, ma ha spostato il suo focus d’azione in Iraq e Siria su reliquie, armi e munizioni, da razziare e poi espor- tare. Non solo. Uno degli obiettivi dell’Is è anche quello di utilizzare i canali bancari dei due Paesi per riciclare denaro. Un target per ora riuscito in pieno. Un impatto significativo al taglio dei fi- nanziamenti verso l’Is da parte dei Paesi del Golfo Persico, i quali hanno flirtato spesso e volentieri con il terrorismo, è avvenuto nel luglio dell’anno scorso. Vale a dire Egitto. “Senza questo rinnovato scenario – ora – a quello che era uno degli hub più im- quando il segretario di Stato americano Rex spiega un funzionario diplomatico ameri- portanti del terrorismo internazionale. Il Tillerson si è recato in Qatar. Doha ha siglato cano di lungo corso dietro richiesta di ano- Qatar aveva tutto l’interesse a tentare di un memorandum con Washington per chiu- nimato – per noi non sarebbe stato possi- cancellare questa percezione a livello glo- dere i rubinetti dei flussi di capitali verso le bile negoziare alcun tipo di accordo”. bale, e gli Usa non erano più disposti a tol- associazioni terroristiche. Ed è stata, se- L’evidenza è che Tillerson, il quale in Qatar lerare che Doha fosse de facto un porto condo i diplomatici statunitensi, una rile- ha agito in modo del tutto autonomo ri- franco per le associazioni terroristiche. vante vittoria, che però è giunta dopo l’iso- spetto al Presidente Donald Trump, eviden- L’azione americana con Doha, fa notare lamento del Qatar da parte di Arabia ziando una capacità diplomatica inaspet- una grossa fetta della comunità diplomatica Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed tata, è riuscito a porre fine – almeno per di Washington, è arrivata “forse in ritardo”,

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IL MEDIO ORIENTE SENZA CALIFFO DOSSIER

e soprattutto non è chiara quale sarà la shar al-Assad due organizzazioni terrori- Il ministro degli Esteri del Qatar, lo Sceicco prossima mossa per arginare il terrorismo stiche: Islamic State e al-Nusra. Come ha Mohammed bin Abdulrahman al-Thani internazionale. Questo perché se è vero che ricordato di recente il Washington Post, insieme al segretario di Stato americano Doha è sulla via della redenzione – anche questo supporto è durato fino alla strage Rex Tillerson. I due Paesi hanno siglato un se non bisogna cadere nell’errore di consi- di Reyhanlı dell’11 maggio 2013. È stato que- memorandum per chiudere il flusso di capitali verso le associazioni terroristiche. derarla “l’Israele del Golfo”, ricorda Seth sto lo spartiacque per il quale la Turchia ha Frantzman su The Hill –è altrettanto vero iniziato a smarcarsi dall’Is. Ma Istanbul è ac- che gli altri Paesi dell’area continuano a es- cusata di aver favorito l’Is anche durante trattasi di una nazione stabile, al di fuori sere ambigui. Arabia Saudita, Emirati Arabi l’assedio di Kobanî, così come avrebbe per- della solita cerchia del terrorismo interna- Uniti e Bahrein non hanno preso posizioni messo ai combattenti del Califfato di essere zionale. Eppure, se è vero che non ci sono specifiche riguardo al finanziamento secon- curati negli ospedali turchi e di usare il con- stati recenti attentati in Marocco ricondu- dario del terrorismo. In particolare, secondo fine con la Siria a loro piacere. cibili direttamente all’Is, è anche vero che i cablo americani, l’Arabia Saudita resta il A oggi, secondo i diplomatici statuni- l’area è diventata uno dei maggiori centri primo finanziatore di Talebani, Al-Qaeda, La- tensi, non è chiaro a che gioco stia giocando di reclutamento di combattenti, che poi Erdoğan, ma il timore è che diversi canali di possono spostarsi in Europa per immolarsi. finanziamento possano essere ancora at- Ma non solo. Le cellule marocchine del Ca- tivi. E allo stesso modo, che non ci sia quella liffato sono state, e sono ancora, in grado sorveglianza che invece ha adottato il Qa- di fornire risorse finanziarie all’Is. Nel 2014 tar su pesanti pressioni di Washington. l’allora segretario di Stato John Kerry chiese E poi ci sono Malesia e Filippine. Seb- a Rabat di prendere iniziative chiare per ar- bene siano due nazioni flagellate anche loro ginare questo problema, e i frutti lenta- dagli attentati terroristici, secondo il CTC mente si sono visti. Manca ancora però sono l’hub finanziario del terrorismo inter- molto lavoro da portare a compimento per nazionale di matrice islamica in Asia. Primo, rendere il Paese al di sopra di ogni sospetto. perché hanno forme di governo sempre più La collaborazione di Rabat sarà cruciale per fragili. Secondo, perché è laddove le regole creare un clima ostile per il terrorismo, che bancarie sono più lasche, al contrario di così non potrà più contare sul territorio del Hong Kong o Singapore. E secondo gli ana- Marocco per le sue attività. listi dei Marines, è complicato rompere i le- Riusciranno gli sforzi della diplomazia a gami fra questi Paesi e le organizzazioni risolvere una volta per tutte la questione del terroristiche, in quanto le relazioni diplo- finanziamento del terrorismo internazionale matiche non sono sempre semplici da ge- di matrice islamica? Molto è già cambiato dal stire. Le variabili impazzite in questo sce- 2015, quando al G20 di Antalya ci fu l’ado- nario restano quindi Malesia e Filippine. Da zione – condivisa anche da Russia, India e un lato combattono con la destabilizzazione Cina – di linee guida contro gli approvvigio- interna, dall’altro non impediscono ai ter- namenti di risorse finanziarie da parte dei roristi di commerciare e riciclare denaro. E, gruppi terroristici. Ma un ulteriore sforzo secondo le indiscrezioni che circolano nella deve essere portato avanti. Vale a dire che capitale statunitense, il Dipartimento di l’obiettivo dei prossimi mesi, e anni, è quello

REUTERS/NASEEM ZEITOON /CONTRASTO Stato starebbe pensando di agire in modo di rompere ogni singolo canale ancora esi- tempestivo nel corso del 2018 con lo scopo stente. E tutti gli indizi portano nel Golfo shkar-e-Taiba e del Fronte al-Nusra. finale di chiudere ogni possibile canale del Persico. Più si riuscirà a chiudere i rubinetti In compenso, come ricordano i report terrorismo internazionale nel Sud-Est asia- del Califfato, così come di Al-Qaeda, La- pubblicati negli ultimi anni dal Combating tico. Ci riuscirà? Solo il tempo sarà in grado shkar-e-Taiba e del Fronte al-Nusra, più si Terrorism Center, ci sono ancora sacche da di dirlo, ma è già una parziale vittoria il fatto potrà rendere sicuro un mondo che negli ul- cui il Califfato può attingere. Tre aree su che gli attacchi, e il reclutamento di soldati, timi anni ha pianto troppe volte. e tutte sono finite sotto l’occhio degli esperti si siano ridotti negli ultimi anni. di controterrorismo dei Marines: Turchia, Infine, il caso sulla carta più incredibile, il ! Michael Gross [WASHINGTON] è un giornalista Sud-Est asiatico e Marocco. In Turchia, il Marocco. Rabat è entrata nel mirino della che scrive di finanza ed è autore di programmi Presidente Recep Tayyip Erdoğan ha prima diplomazia americana, ed europea, di re- radiofonici. appoggiato nella sua campagna contro Ba- cente. Ed è piuttosto incredibile, dato che

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MONDO La pagella di NewYork di James Fontanella-Khan * REUTERS/ANDRES MARTINEZ CASARES/CONTRASTO USA/2 USA/1 [ Problemi da superpotenza [Donald e i “Paesi di merda” ames Mattis, alias “Cane si sono fatti la reputazione di i sa che Donald Trump odia il politically cor- Jpazzo”, è sicuramente uno superpotenza incontrastata. Srect, ma definendo l’Africa, Haiti ed El Salvador dei membri dell’Amministra- Ma Trump non sembra del dei “Paesi di merda” con un “alto tasso di crimina- zione Trump più stimati a li- tutto disposto a pagare l’alto lità” rischia di peggiorare ulteriormente la posi- vello internazionale. Pertanto prezzo di questa posizione (e zione degli Stati Uniti nel mondo. In un periodo in se è per questo neanche i re- cui Washington sta cercando di riconquistare i lea- pubblicani e i democratici nel- der africani attratti dagli aiuti di Pechino (che non le due Camere del Congresso). prevedono clausole sui diritti umani), simili offese I tagli alla Difesa stanno svi- non possono che ridurre l’influenza americana sul gorendo l’apparato militare continente in forte crescita.

REUTERS/YURI GRIPAS/CONTRASTO americano e offrendo alla Cina Il governo di Haiti e un alto funzionario del partito l’occasione d’oro per rimontare di governo sudafricano hanno espresso sgomento e affermarsi in varie guerre e indignazione per il linguaggio di Trump, e difeso per procura. Se Trump non sentitamente la reputazione delle proprie nazioni. starà a sentire il suo generale, Ma nessuno ha spiegato le implicazioni dei com- quando l’ex generale dei ma- gli Usa perderanno il proprio menti di Trump meglio di Mo Ibrahim, magnate rines e attuale segretario alla status di superpotenza ancor sudanese delle telecomunicazioni e campione del Difesa ha dichiarato che la prima del previsto. buon governo in Africa: “Siamo allarmati dal fatto superiorità militare dell’Ame- che gli Usa, un Paese che si dice fondato sugli ideali, rica sui suoi avversari sta sva- [VOTO: 5 ] Una superpotenza stanno perdendo la propria posizione di leader nendo in ogni ambito, tutti l’- mondiale non può disfarsi del pro- mondiale e di garante dell’ordine internazionale.” hanno preso sul serio. prio ruolo storico con una scrollata A forza di giocare a fare il di spalle. Si assume una grave re- [VOTO: 2] La maleducazione al potere è molto pericolosa “poliziotto” del mondo, gli Usa sponsabilità. oltre che imperdonabile.

! James Fontanella-Khan [NEW YORK] è senior correspondent del Financial Times. Ha lavorato anche da Bruxelles e dall’India.

Stati Uniti: FALSO anni, aspettando che la loro VERO Le Americane fanno situazione professionale e Aumenta il numero di miti e leggende meno figli rispetto a 10 finanziaria si sia stabilizzata. musulmani negli Usa Rassegna dei luoghi comuni anni fa Inoltre, sempre secondo il Pew, Nonostante le numerose e delle false interpretazioni Le Americane aspettano di più non solo è aumentato il dichiarazioni islamofobe di più frequenti e abusate a fare figli, ma secondo numero di madri, ma le donne Donald Trump e l’introduzione un’analisi dei dati dell’Ufficio americane stanno anche del famigerato “Muslim ban”, del censimento degli Stati Uniti facendo più figli, con una media che vieta l’ingresso ai cittadini condotta dal Pew Research di 2,07 bambini, rispetto agli di sette Paesi a maggioranza Center il numero di madri è 1,86 nel 2006. Questo trend musulmana, il numero di aumentato. Più donne fanno potrebbe dare un nuovo musulmani negli Stati Uniti figli passata la soglia dei 40 slancio all’economia. continua a crescere, stando ai 64 64-65 Pagella di NY 76_Layout 1 20/02/18 13:04 Pagina 65

MONDO

WASHINGTON [ Stop agli investimenti cinesi VENEZUELA i questi tempi gli accordi bipartisan fabbricati da imprese cinesi (per lo più [La violenza non Dsono una rarità a Washington. Ma statali). Le aziende americane hanno espres- è la soluzione quando si tratta di erigere barricate per so il loro dissenso, convinte che gli Usa proteggere le tecnologie americane dalla debbano accogliere tutti gli investimenti voracità degli investitori cinesi, demo- esteri. Per una volta Trump la pensa come cratici e repubblicani sono in sintonia. i politici e non come gli imprenditori. Recentemente è stato presentato al Con- gresso un nuovo disegno di legge che pro- [VOTO:6] Una partita difficile quando liberismo pone di inasprire le norme sugli investi- e protezionismo triangolano con la sicurezza na- REUTERS/MARCO BELLO/CONTRASTO menti esteri in tecnologie rilevanti dal zionale. La prudenza è d’obbligo. punto di vista strategico e della sicurezza li Stati Uniti sono nazionale. La decisione arriva all’indomani Gsempre più tentati di di un’impennata di investimenti cinesi aiutare le forze di nelle aziende americane, in particolare opposizione venezuelane nel settore della produzione di microchip. a rovesciare il governo di

Il timore dei legislatori statunitensi è che REUTERS/BOBBY YIP/CONTRASTO Nicolás Maduro (foto). Pechino possa spiare agevolmente i cittadini Molti amici e finanziatori americani se i microchip usati nei cellulari di Donald Trump sono a e in molti altri dispositivi elettronici sono favore di un intervento militare contro il regime socialista. Ma un passo SIRIA [Sforzo per la pace 2.0 falso da parte degli Usa rischia di sortire effetti inora l’Amministrazione in disparte ai negoziati di rinnovato coinvolgimento negativi molto più pesanti FTrump si è dimostrata pace condotti a Ginevra sot- degli Usa verrà accolto con dei possibili vantaggi che restia a un maggiore coin- to l’egida dell’Onu, i diplo- favore da tutti coloro che verebbero nell’immediato volgimento nei conflitti in- matici americani sembrano aspirano alla fine di una dalla deposizione del ternazionali. Ma dopo una intenzionati a riprendere le delle guerre civili più san- dittatore. Trump è un serie di vittorie militari con- trattative con gli omologhi guinose e una delle crisi di impulsivo, ma non è un tro l’Isis in Iraq e in Siria, russi al fine di stabilizzare profughi più gravi degli ul- guerrafondaio. E di questo Trump ha deciso di impe- la Siria e deporre il Presi- timi decenni. siamo tutti contenti. gnarsi a trovare una solu- dente Bashar al-Assad, che zione politica duratura per gode dell’appoggio dichia- [VOTO: 7] La fretta di Obama [VOTO: 7] Al Presidente, se rie- porre fine alla guerra civile rato di Mosca. nel ritirarsi ha destabilizzato la sce a tenere a freno i noti impulsi nel cuore del Medio Oriente. Non sarà facile raggiungere regione. Rientrare in gioco sarà nefasti della macchina militare Dopo essersi tenuti un po’ un accordo. Certo è che un drammatico, ma inevitabile. americana.

dati dell’Ufficio del censimento FALSO economica per mettere da americano. Secondo il Pew Gli Americani fanno più parte soldi. La verità è che molti Research Center i musulmani vacanze Americani non possono residenti negli Stati Uniti nel La triste verità, stando ai dati di permettersi una vacanza, per 2017 erano circa 3,45 milioni, Gallup, è che oggi gli Americani cui lavorano invece di andare in contro i 2,35 milioni di dieci fanno meno vacanze rispetto a ferie. Questo è vero in REUTERS/JIM URQUHART/CONTRASTO anni prima. Staremo a vedere 16 anni fa. Nel 2017 il 62% dei particolar modo per quegli se il bando di Trump cittadini Usa è andato in Americani che tendono ad provocherà un’inversione di vacanza, contro il 70% del 2001. andare all'estero ogni due o tre tendenza. il Presidente lo Secondo alcuni economisti anni per periodi più lunghi, e spera, ma la Corte Suprema molte persone preferiscono quindi rinunciano alle vacanze potrebbe imporgli di annullarlo. approfittare della ripresa tra un viaggio e l’altro. 66-67 Venezuela_Cauti.qxp_Layout 1 16/02/18 11:32 Pagina 66

MONDO [VENEZUELA]

inceremo le elezioni presidenziali del 2018”, così si è espresso il Pre- sidente del Venezuela, Farsa a Caracas ‘‘VNicolás Maduro, durante il suo di- Il 22 aprile il Venezuela torna alle urne. Ma neanche scorso annuale all’Assemblea costi- tuente, lo scorso 15 gennaio. A parte la crisi che devasta il Paese riesce a unire l’opposizione, il tradizionale “Venceremos”, di ca- impegnata nell’ennesima guerra fratricida. strista memoria, è interessante notare come il leader venezuelano abbia di Carlo Cauti * chiarito che quest’anno si tornerà alle urne. Fatto non scontato in un paese dove la tempistica elettorale non è sempre regolare. Basti pensare alle elezioni regionali e amministrative rinviate arbitrariamente due anni fa dallo stesso Maduro, timoroso di su- bire una nuova batosta come quella delle legislative del 2015, dove le op- posizioni conquistarono due terzi dell’Assemblea nazionale. Ancora più interessante nel di- scorso di Maduro è stata la frecciata lanciata proprio alle opposizioni. “Non voglio che l’opposizione si ritiri dalla fase elettorale. Voglio la partecipa- zione di tutte le forze politiche del Paese”, ha dichiarato il Presidente, sot- tolineando come le opposizioni stes- sero “tramando una mossa per riti- rarsi dalle elezioni”.

Peccato che, pochi giorni dopo que- REUTERS/CONTRASTO/CARLOS GARCIA RAWLINS sto discorso, Maduro abbia deciso ar- bitrariamente di anticipare la data bera e il mantenimento in galera o in minalità, corruzione endemica, epi- delle prossime presidenziali al 22 esilio di leader e attivisti di partiti ri- demie fuori controllo e la fuga di cen- aprile. Un modo per impedire, di fatto, vali, arriva anche la beffa elettorale. tinaia di migliaia di persone verso la partecipazione delle opposizioni, e Una beffa tragica, che consegnerà Stati vicini, come Brasile e Colombia. che ha fatto saltare il tavolo dei nego- il Paese nuovamente nelle mani del Eppure, ancor più tragica parrebbe ziati tra regime e forze di opposizione Partito socialista unito del Venezuela la situazione delle opposizioni. Dopo in atto a Santo Domingo. (PSUV), dopo 20 anni di chavismo e aver bisticciato tra loro per anni prima Prosegue dunque lo stillicidio poli- madurismo al potere. Un’assenza di di forgiare una strategia comune, riu- tico in Venezuela ad opera del governo alternanza elettorale che è stata la nite alla fine nella Mesa de la Unidad di Maduro. Dopo la creazione ad hoc causa principale del caos economico Democrática (MUD), trionfatrice alle di un’Assemblea nazionale costituente e della crisi umanitaria in cui è spro- elezioni 2015, le forze di opposizione per castrare i poteri dell’Assemblea fondato il Venezuela. Vent’anni di re- si sono impegnate nuovamente in una nazionale (dove le opposizioni hanno gime bolivariano hanno fruttato al lotta fratricida. Tanto che molti osser- la maggioranza), dopo il modella- Paese più ricco di petrolio del mondo vatori mettono in dubbio la loro capa- mento delle ultime votazioni locali in un Pil a -16,5%, un’iperinflazione del cità di affrontare congiuntamente la modo che i candidati delle opposi- 13.000% nel 2018 (fonte Fmi), la pe- prossima elezione presidenziale. zioni non potessero presentarsi, il sof- nuria di alimenti, medicinali e beni di Le divisioni all’interno della MUD focamento costante della stampa li- prima necessità, un’esplosione di cri- sono strutturali, essendo un’alleanza

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[VENEZUELA] MONDO

molto eterogenea di una miriade di gara a chi la spara, o la fa, più grossa, Il Presidente del Venezuela Nicolás Maduro, partiti e partitini, dai socialdemocra- mediaticamente parlando, per acca- durante il suo discorso davanti all’Assemblea tici, ai centristi moderati e cattolici parrarsi voti in vista delle primarie costituente, lo scorso 15 gennaio, in fino all’estrema destra implicata nel per la scelta del candidato per le pre- occasione del quale si è detto sicuro di tentativo fallito di golpe del 2002. C’è sidenziali. Non vi è alcuna certezza vincere le elezioni. poca coincidenza di obiettivi di base, che queste elezioni interne porte- affinità ideologica o consenso politico ranno a un nome comune. Fatto che Il Presidente e i suoi alleati sono condiviso che li tenga insieme. È una metterebbe la pietra tombale su qual- perfettamente coscienti del fatto che, coalizione che esiste solo perché le siasi speranza di vittoria delle oppo- nell’ipotesi di una transizione politica, regole elettorali del Venezuela incen- sizioni. Ma in un clima politicamente saranno ritenuti responsabili non solo tivano gli oppositori a schierare un arroventato e socialmente peculiare di corruzione, ma anche di legami con unico nome per avere qualche possi- come quello venezuelano, uno spau- i narcotrafficanti internazionali e di bilità di vincere. Altrimenti, il candi- racchio del genere potrebbe non es- violazioni dei diritti umani. Molti di dato del governo sconfiggerebbe facil- sere sufficiente. questi crimini hanno potenzialmente mente un’opposizione divisa. Molti leader delle opposizioni sono una dimensione internazionale, come L’unica cosa che questi partiti infatti esponenti dell’élite economica dimostra la condanna di due nipoti di hanno in comune è l’essere contro il tradizionale venezuelana. Hanno stu- Maduro per traffico di cocaina in un regime di Maduro. Ma se il giorno diato quasi tutti all’estero, spesso ne- tribunale di New York nel dicembre delle elezioni questa strategia si è di- gli Usa. Le loro fonti di reddito pro- 2017. Tutti temono l’estradizione negli mostrata formidabile, dal giorno dopo vengono più dall’estero che dal Usa o all’Aia, assai probabile se cedes- sono iniziate le divisioni su come ge- Venezuela e il loro stile di vita bene- sero il potere. stire l’opposizione al governo. Ad stante non è cambiato negli ultimi Ecco perché hanno deciso di evi- esempio, la parte moderata della coa- anni, nonostante la devastante crisi tare ogni possibilità di risultati eletto- lizione ha accettato di portare avanti economica che ha attanagliato il rali sfavorevoli o di colpo di Stato, at- un dialogo con Palacio de Miraflores, Paese. Come avviene in buona parte traverso diverse tattiche, come l’ala più dura, guidata da Leopoldo Ló- dell’America del Sud, le élite locali vi- l’asservimento della Corte Suprema pez, ha invece continuato a cercare lo vono una dimensione socio-econo- con giudici pro regime, la politicizza- scontro a tutti i costi. mica parallela rispetto al resto del Ve- zione delle forze armate, e il controllo Le settimane di proteste di piazza nezuela. Possono permettersi di dell’industria petrolifera. della scorsa primavera e il tavolo ne- aspettare comodamente che il regime Le elezioni presidenziali in Vene- goziale aperto nella Repubblica Do- di Caracas crolli da solo, come i dati zuela si preannunciano dunque con menicana, hanno ulteriormente lace- macroeconomici suggeriscono stia av- uno scenario di opposizioni divise e rato le opposizioni. I moderati si sono venendo, e nel frattempo adoperarsi, governo trincerato. L’unica speranza dimostrati scettici sulle prime mentre litigando, per garantirsi una posizione di reale cambiamento è legata a un ul- i “duri” hanno boicottato il secondo. di supremazia tra le fila delle opposi- teriore, drammatico peggioramento Parte delle opposizioni ha accettato zioni. Ecco spiegata, in parte, la faida dell’economia nazionale, che rende- di sottomettersi all’Assemblea costi- interna vissuta dalla MUD. rebbe di fatto impossibile la perma- tuente, come il partito Acción Demo- Ma se le élite venezuelane hanno nenza di Maduro al potere e ne de- crática di Henry Ramos Allup; altri la facoltà di aspettare che la storia fac- creterebbe la sconfitta elettorale. Ma hanno denunciato il governo Maduro cia il suo corso dalle loro residenze- nel suo discorso all’Assemblea costi- alla Corte penale internazionale del- fortino di Caracas, lo stesso non può tuente il Presidente ha allertato che l’Aia, come l’ex procuratrice generale fare il popolo venezuelano, che soffre “il governo lavorerà perché ci siano Luisa Ortega Díaz, altri ancora hanno spaventosamente questa situazione. elezioni con o senza le opposizioni”. invocato apertamente un intervento Inoltre, questo calcolo potrebbe es- Le elezioni presidenziali si terranno, militare straniero per rovesciare Ma- sere fallace. Le opposizioni, così come ma la candidatura degli anti-maduristi duro, come l’ex ministro venezuelano la comunità internazionale, hanno in- è in forse. e e professore ad Harvard Ricardo Hau- credibilmente sottovalutato la resi- smann. Non esiste una linea comune lienza del regime di Maduro, che non !Carlo Cauti [SAN PAOLO DEL BRASILE] giornalista, su come fare opposizione al regime. abbandonerà il governo neanche in collabora regolarmente con diverse testate ita- Il tutto in un clima di caos politico caso di collasso economico, se non co- liane e brasiliane. totale, dove i partiti del MUD fanno a stretto da fatti contundenti.

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MONDO [PARAGUAY]

l Paraguay è tanti paesi insieme, e una miniera di storie interes- santi e talvolta fantastiche. Avendo in mente la sua odierna La palude Imarginalità, non si direbbe che qui tra il XVI e il XX secolo si siano suc- ceduti eventi di notevole importanza geopolitica e storica. La capitale di Asunción Asunción fu il nucleo dal quale par- Dopo la scossa bolivariana, il Paraguay ha ritrovato tirono le spedizioni degli Spagnoli che fondarono le città del Río de la il suo malsano equilibrio, che neanche la possibile Plata, seguendo una direttrice che svolta a destra alle urne dovrebbe turbare. dall’interno puntava verso i mari: il contrario di quanto accadde nel resto di Alfredo Luis Somoza * del continente. Questo perché il Pa- raguay si trova all’incrocio dei grandi fiumi che nel ’500 furono risaliti alla ricerca della mitica Città dei Cesari, l’equivalente (ma declinato in ar- gento) dell’Eldorado colombiano. Asunción fu anche il punto di par- tenza della più originale forma di evangelizzazione e colonizzazione del continente americano, le reduc- ciones dei Gesuiti. In Paraguay la neonata Compagnia di Gesù costruì una rete capillare di insediamenti nella giungla, a cavallo tra i possedi- menti delle corone spagnola e por- toghese, insieme al grande popolo Guaraní. Questa etnia amerindiana viveva in modo seminomade colti- vando la manioca e cacciando, ma con i Gesuiti si trasformò in stan-

ziale, cristiana e contadina. Il tutto REUTERS/CONTRASTO/JORGE ADORNO senza violenza, grazie alla partico- lare sensibilità dei missionari che in- mezzo secolo anomalo. Con la ditta- alfabetizzata. La guerra di sterminio corporarono elementi religiosi gua- tura illuminata di José Gaspar Rodrí- si conclude con la morte del 70% dei raní nella liturgia cattolica. La lingua guez de Francia il Paese procede a maschi sopra i 15 anni. Il Paese viene degli Indios fu addirittura trascritta tappe forzate verso l’industrializza- spartito tra i grandi possidenti ter- in caratteri latini, allo scopo di alfa- zione, diventa una piccola potenza rieri argentini e brasiliani che hanno betizzare ed evangelizzare. Quel pas- in grado di produrre tessuti e for- investito sulla guerra. sato particolare del Paraguay non giare cannoni e va a scontrarsi con La storia del Paraguay del dopo scomparirà quando nel 1767 la Com- gli interessi del Regno Unito, mono- conflitto si conferma ancora ano- pagnia di Gesù sarà messa al bando polista mondiale dell’epoca. Nel mala, con la costruzione di uno da Madrid e Lisbona e i suoi beni re- 1864 è la diplomazia di Londra ad strano sistema democratico bipolare, quisiti. Chiese, villaggi, campi agri- armare e lanciare contro il Paraguay tra colorados e liberali, destinato a coli oggi si possono visitare come gli eserciti di Argentina, Uruguay e superare il secolo di vita. Sono stati luoghi di interesse archeologico. dell’Impero brasiliano, per soffocare ben 31 i Presidenti che si sono suc- Dopo l’indipendenza dalla Spagna nel sangue l’esperienza autarchica ceduti tra l’inizio del ’900 e il 1954, (1811), il Paraguay vive ancora di un Paese la cui popolazione è già deposti da rivolte e colpi di Stato: ma

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[PARAGUAY] MONDO

sempre sia i golpisti sia le loro vittime zione e permettere un secondo man- Sostenitori del candidato alle elezioni appartenevano a uno di questi due dato presidenziale è finito con una presidenziali Mario Abdo Benítez ad partiti, divisi tra loro più da sfuma- rivolta popolare che ha suggerito a Asunción. Benítez è figlio del segretario ture che da vere contrapposizioni Cartes di non provare a ripresentarsi. privato del dittatore Alfredo Stroessner. ideologiche. Dal 1954 fino al 1988 il A questo punto i candidati sono il Paraguay viene guidato con pugno di colorado Mario Abdo Benítez ed testo regionale, non è più viabile. La ferro dal generale Alfredo Stroessner, Efraín Alegre per la coalizione tra i continuità del “modello” paragua- figlio di emigrati bavaresi che – a dif- liberali e la sinistra. Per Alegre la yano è piuttosto al sicuro, ma le sfu- ferenza dei suoi colleghi golpisti su- frattura tra i colorados che sostene- mature e soprattutto le culture poli- damericani – mantiene sempre in vano il Presidente Cartes e quelli tiche di riferimento tra i due vita una parvenza di democrazia go- contrari alla sua rielezione potrebbe candidati sono molto diverse. vernando a nome dei colorados. La significare avere qualche chance in Il Paraguay delle anomalie po- fine del regime di Stroessner arriva un Paese che resta però profonda- trebbe ora vivere un momento di al- quando l’aria si fa pesante per i tutti mente ancorato al conservatorismo. lineamento con i suoi vicini che i dittatori latinoamericani, ma l’esta- I due candidati “presidenziabili” stanno progressivamente virando a blishment riesce a riciclarsi ancora ben rappresentano le contraddizioni destra, ma le divisioni tra i colorados una volta, e continua a fornire classe del Paraguay. Mario Abdo Benítez è potrebbero predisporre uno scenario dirigente e Presidenti al Paese. figlio del segretario privato del ditta- simile a quello uruguayano, con un Unica interruzione in questa sto- tore Alfredo Stroessner per ben 35 centrosinistra moderato e riformista ria è, nel 2008, la sorprendente ele- anni. I colorados, con questa candi- al potere. Il Paese dei Guaranì di zione a Presidente di un vescovo cat- datura, tornano a ribadire di essere oggi, potenza energetica ed agricola, tolico aderente alla Teologia della stati la struttura partitica sulla quale ma con livelli di povertà spaventosi Liberazione. Fernando Lugo viene sa- si cimentò il potere del più cruento (il 29% della popolazione, con punte lutato come l’incarnazione paragua- dittatore paraguayano del Nove- del 77% tra gli Indios, è sotto la linea yana dei grandi cambiamenti che nel cento. Benítez, con studi di marke- statistica della povertà), ha un im- resto del subcontinente già hanno ting negli Stati Uniti, ha un mode- portante peso specifico in ambito portato al governo i Chávez, i Lula, i stissimo passato politico e la sua Mercosur. Questo grande mercato re- Morales. Ma la sua avventura dura principale promessa elettorale è l’ap- gionale fondato insieme a Brasile, Ar- solo 4 anni e si conclude con l’im- plicazione della “mano dura” contro gentina e Uruguay nel 1991 proprio peachment votato dal Parlamento. In delinquenza e corruzione. Diversa la ad Asunción resta l’unico accordo Paraguay si torna così alla “norma- storia di Efraín Alegre, candidato regionale funzionante e rappresenta lità”. Una normalità anomala però, di della coalizione formata dal Partito lo sbocco del 35% del commercio un Paese diventato nel ’900 rifugio liberale radicale autentico, la nuova estero paraguayano. sicuro per ricercati nazisti, paradiso veste dell’antico Partito liberale dopo Il Paese dei Guaraní deve ora su- fiscale e bancario, piazza finanziaria la sua rifondazione ai tempi della perare un bivio politico importante. del narcotraffico, territorio franco per Dittatura di Stroessner, e dal Fronte E al tempo stesso si trova davanti a ogni traffico illecito e anche base per Guasú, raggruppamento di sinistra- una scelta che, nella realtà, inciderà gruppi terroristi di Hezbollah. centro nato nel 2010 a sostegno di poco. Perché il Paraguay ha costruito Le elezioni presidenziali previste Fernando Lugo. Alegre è avvocato e una sua forma atipica di stabilità per il prossimo 22 aprile sono state docente universitario, già deputato e sull’equilibrio tra ricchezza, illegalità precedute da una frattura all’interno senatore nonché ministro dei Lavori e povertà diffusa, un equilibrio che del Partito Colorado. Il Presidente in pubblici di Lugo nel primo, e unico, incredibilmente ha retto ai cambia- carica, l’imprenditore Horacio Car- governo di centrosinistra della storia menti di questi anni. E che reggerà tes, ha provato a forzare la Costitu- paraguayana. I punti centrali della probabilmente ancora nel futuro zione per potersi presentare per un proposta di Alegre sono la promo- prossimo. e secondo mandato. Ma il blitz not- zione della riforma agraria, l’accesso turno durante il quale, nello scorso universale alla salute e la sovranità ! Alfredo Luis Somoza [MILANO] antropologo aprile, i parlamentari colorados e nazionale rispetto ai vicini. I tempi e giornalista, è presidente dell’Istituto di Coo- quelli del partito dell’ex Presidente sono però cambiati e oggi la “radica- perazione economica internazionale. Collabora Fernando Lugo hanno presentato lità” dei progressisti che fino a cin- con Huffington Post Italia e Radio Vaticana. una legge per modificare la Costitu- que anni fa trovava supporto nel con-

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MONDO [CINA]

Acque roventi nel Pacifico Conteso da 7 Stati, il Mar Cinese Meridionale è il cuore del Grande Gioco Asiatico, scosso ora da una pericolosa escalation militare tra Pechino e Washington.

di Simone Pieranni *

n tratto di mare ampio che è trattato, in entrambi i casi, di ope- Pechino considera un suo razioni di routine. L’obiettivo però è “lago”. Un tratto di mare, il parso chiaro a qualsiasi osservatore: settimo al mondo per am- rendere esplicito che quel tratto di piezza,U su cui rivendicano sovranità mare è internazionale e quindi a di- altri Stati, oltre alla Cina: Taiwan, Fi- sposizione di tutti e non solo di Pe- lippine, Malesia, Vietnam, Indonesia chino. e Brunei. Un tratto di mare, di 3 mi- Pur impegnata nelle trattative per lioni e 500mila Km2, nel quale pas- arrivare a una soluzione, o a un ten- sano merci per il valore di oltre 5mila tativo di soluzione con il vicino miliardi di dollari. Un tratto di mare nord coreano, Pechino non si è scom- fondamentale per controllare i com- posta più di tanto e ha risposto in Nel Mar Cinese Meridionale, in- merci marittimi e usufruire delle modo consueto. Il ministero della Di- fatti, ci sono delle isole disabitate la tante risorse che pare si annidino nel fesa cinese in una nota ha definito cui sovranità è rivendicata, insieme suo fondale. È un tratto di mare chia- “provocatorie” le azioni statunitensi, al tratto di mare, da più stati. Come mato Mar Cinese Meridionale ed è confermando la propria contrarietà ha specificato in un’intervista apparsa al centro dell’attuale “Grande gioco “alle ripetute azioni delle Forze ar- su La Stampa, François Godement, asiatico”. Perché oltre alle rotte eco- mate Usa”, specificando la determi- direttore del Programma Asia e Cina nomiche, alle risorse e a un quinto nazione di Pechino “a incrementare dell’European Council on Foreign Re- del mercato mondiale derivante dalla le proprie capacità di difesa, e a di- lations, l’interesse nel Mar Cinese Me- pesca, su quel mare s’innervano na- fendere in maniera risoluta la sovra- ridionale è di natura “strategica”. La zionalismi fondamentali per dare nità nazionale e gli interessi nazio- Cina, ha spiegato Godement, “vuole identità e unità a paesi in cerca di nali”. Infine la richiesta: “Chiediamo fornire profondità strategica alla sua una propria posizione nello scac- agli Usa di prendere le misure ne- marina, mentre nega progressiva- chiere asiatico. E al gioco partecipano cessarie per correggere gli errori in mente l’accesso alle forze armate de- anche gli Stati Uniti. modo da dare un impeto positivo a gli Stati Uniti e ingabbia i paesi vicini A maggio del 2017, nel silenzio ge- uno sviluppo ulteriore delle relazioni in un’area sempre più limitata”. nerale dovuto all’attenzione riser- bilaterali”. In attesa di una risposta, Questa negazione di accesso, ri- vata all’evoluzione della crisi co- la Cina ha provveduto subito a inviare badita di recente con gli Stati Uniti, reana, è toccato al cacciatorpediniere aerei militari e navi nella zona, esor- ha importanti e ben più pericolosi statunitense USS Stethem navigare tando l’incrociatore Usa a lasciare il precedenti: nel 1974, nei pressi delle nelle zone del Mar Cinese Meridio- territorio. Dopo questi convenevoli, isole Paracelso ci fu uno scontro tra nale. Poi a ottobre è stata ancora la Pechino ha ribadito il proprio punto la flotta cinese e quella sudvietna- volta dell’incrociatore statunitense di vista: “Le Isole Paracelso, sono con- mita che provocò la morte di 53 viet- USS Chafee. Secondo Washington si trollate dalla Cina”. namiti. Per questo, quando nel 2104

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[CINA] MONDO

Accanto. Un soldato l’azienda petrolifera cinese CNOOC della marina installò una piattaforma petrolifera vietnamita di guardia sulle isole, in Vietnam ci furono fe- alle isole Spratly. roci manifestazioni anti-cinesi con L’arcipelago è scontri e proteste di fronte all’amba- conteso tra Cina e sciata cinese in Vietnam. Vietnam. Ma perché questa zona di mare, Sotto. Soldati cinesi di pattuglia su Woody chiamata anche il “Mediterraneo Island, una delle isole asiatico” è al centro di così tanti in- dell’arcipelago delle teressi, finendo per porre tutta l’area Paracelso. di fronte a un rischio di escalation Pagina successiva. militare evidente? Constatato il peso Una manifestazione economico di quella porzione di davanti al consolato mare, di chi sono le isole nel Mar Ci- cinese di Manila per nese Meridionale, disabitate ma fon- protestare contro lo damentali per la costruzione di basi schieramento di e appoggi per marina, pescherecci e missili terra-aria in passaggi di navi mercantili? una delle isole La risposta a questa domanda è già dell’arcipelago delle Paracelso. di per sé una chiara indicazione delle ragioni per le quali quel mare e quelle sue isole sono contese: non sono mai state assegnate. Su quelle porzioni di terra, i cui nomi variano a seconda dei presunti “padroni”, ci sono infatti

REUTERS/CONTRASTO/QUANG LE solo rivendicazioni. E in assenza di un giudizio riconosciuto dal diritto internazionale, conta chi ha più forza, sia militare, sia geopolitica. Attualmente sulla scacchiera lo schieramento è noto e chiaro: da una parte c’è la Cina, dall’altra ci sono quasi tutti gli altri paesi che si affac- ciano sul Mar Cinese Meridionale. In realtà una regolamentazione – alla quale tutti, tranne Pechino, con- tinuano a fare riferimento per ripor- tare a un ordine stabilito − ci sarebbe: la convenzione della legge sul mare, firmata anche dalla Cina, che in teo- ria fisserebbe a 200 miglia dalla linea della costa, la Zona economica esclu- siva (EEZ). All’interno di quella di- stanza, dunque, è possibile per un paese esplorare la zona di mare. La “linea a nove punti” con cui la Cina rivendica in sostanza il 90% del Mar Cinese Meridionale, in realtà estende sotto la sovranità cinese una parte di mare lontana anche 2.000

REUTERS/ CONTRASTO/STRINGER chilometri dalle coste cinesi. Oggi !

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MONDO [CINA]

quella zona è ancora contesa, ma la Cina ha costruito atolli e isole artifi- ciali tra le proteste dei paesi limitrofi. A rendere più complicata la situa- zione c’è la presenza anche del grande alleato di molti paesi asiatici: gli Stati Uniti. La presenza di inte- ressi, di navi, di aerei fa sì che quel- l’area sia da tempo considerata la più a rischio nel mondo: un incidente potrebbe scatenare conseguenze im- prevedibili, tanto che prima della “crisi coreana” si riteneva che pro- prio dal Mar Cinese Meridionale sa-

rebbero potuti arrivare pericolosi REUTERS/ CONTRASTO/ERIK DE CASTRO scossoni di guerra asiatici. Questo tratto di mare ha dei con- quell’attività gran parte della propria riferimento sarebbe a Taiwan, da fini: a nord confina con la costa me- ricchezza. E come se non bastasse, sempre nel mirino di Pechino, ma ridionale della Cina e dallo Stretto Xi Jinping, il Presidente cinese e se- non solo, perché questo potenzia- di Formosa, a est con le Filippine, a gretario del Partito comunista, ha or- mento della marina può diventare sud-est con Borneo e Stretto di Kari- mai destinato gran parte del proprio un vantaggio nel futuro proprio mata; a ovest ci sono Vietnam e Cam- budget della difesa alla marina. Così nell’ambito delle isole contese. bogia. Le isole “contese” sono prin- come Pechino sta modificando il pro- Naturalmente all’interno di questo cipalmente due: le Spratly (che i prio esercito verso una forza compo- quadro geopolitico non può passare Cinesi chiamano Nansha Qundao e sta sempre più da “squadre speciali”, inosservato l’arrivo di Donald Trump i Vietnamiti Quan Dao Truong sa) e analogamente sta rafforzando, e non alla presidenza degli Stati Uniti. L’at- le Paracelso. Queste isole furono oc- poco, la propria marina: c’è da stabi- teggiamento della Casa Bianca tar- cupate dai Giapponesi (in prece- lire un controllo sulle isole del mare gata Trump, infatti, sembra aver denza erano controllate dai Fran- conteso e ci sarà da garantire la si- favorito la Cina molto di più dei pro- cesi); poi, dopo la fine della Seconda curezza dei nodi fondamentali della gressi militari effettuati da Pechino. guerra mondiale, il Giappone ne ri- Nuova via della Seta. Ecco allora che L’affossamento del TPP – il Trattato conobbe il possesso a Taiwan. Di nel quadro geopolitico generale, la di libero commercio tra paesi asiatici fatto rimasero sotto il controllo fran- questione delle isole comporta anche che escludeva proprio la Cina – e il cese, fino a quando non passarono un mutamento militare che avrà le comportamento di Trump nel corso ai Sudvietnamiti. Con il conflitto del sue ripercussioni in futuro. della crisi coreana, nonché i continui 1974 la Cina le fece rientrare nella Come ha raccontato Sergio Mira- riferimenti alla necessità che i paesi propria sovranità benché già “la li- cola − ricercatore presso l’Imt di asiatici paghino la propria sicurezza nea a nove punti” (in precedenza era Lucca ed esperto dell’area − a Agen- comprando armi da Washington, “a undici punti”), teorizzata dalla Re- zia Nova, Pechino sta velocemente hanno portato molti paesi dell’area a pubblica popolare dopo il 1949, con- raggiungendo degli alti livelli di svi- dubitare della responsabilità ameri- fermasse l’intenzione di Pechino a luppo per quanto riguarda forze an- cana. Finendo per avvicinare a Pe- ritenere suoi quegli scogli disabitati. fibie e marine. “L’Ag600, il più grande chino molti paesi – come ad esempio E oggi la Cina sembra intenzionata aereo anfibio del mondo, è in grado le Filippine – che con la Cina hanno a voler fare pesare la propria forza. di trasportare moltissime truppe e contenziosi aperti proprio in riferi- Come denunciano Stati Uniti e al- rappresenta un grande balzo in mento alle isole contese. e tri paesi asiatici, la Cina da tempo avanti della capacità e strategia mili- sta costruendo atolli per sfruttare le tare cinese. Dal 2014 a oggi, infatti, ! Simone Pieranni [ROMA] giornalista, ha vis- risorse e controllare allo stesso anche la letteratura cinese sta cre- suto a lungo in Cina dove ha fondato l’agenzia tempo il “traffico” marittimo del- scendo nella guerra insulare, spie- China Files. Attualmente lavora a Il Manifesto e l’area, impedendo ad esempio la pe- gando eventuali operazioni di at- collabora con Eastwest.eu. sca a chi, come il Vietnam, trae da tacco delle isole”. In questo caso il

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[AUSTRALIA] MONDO

n un’afosa giornata di dicembre del 1848 la goletta Artemisia at- traccò a Moreton Bay, deposi- Il carbone tando il primo carico di coloni britanniciI nel Queensland. Erano passati 60 anni da quando la First Fleet, una flotta di undici vascelli co- tra i coralli mandata dal Capitano Arthur Phillip Il magnate Adani vuole aprire una colossale miniera della Royal Navy di re Giorgio III, approdava per la prima volta in Au- nel Queensland, per fornire energia a milioni di stralia facendo seguito alla spedi- Indiani. L’impatto ambientale sarebbe devastante. zione esplorativa di James Cook. Dal- l’arrivo dell’Artemisia a Moreton Bay di Max Civili * dovettero passare più di dieci anni prima che i coloni britannici inizias- sero a spingersi verso il torrido e ostile nord del Queensland. Alcuni di loro, dotati di uno spirito di deter- minazione fuori dal comune, arriva- rono a insediarsi nell’entroterra fino al Galilee Basin, uno spazio semi-de- sertico di 250mila Km2 che gli Au- straliani chiamano outback e che di- vide l’impenetrabile Simpson Desert dalla costa che si affaccia sulla bar- riera corallina. In quell’area così remota dell’Au- stralia nord-orientale, gli allevatori di bestiame trovarono immense di- stese per le loro mandrie. Come la tenuta di Moray Downs, 1.300 chilo- metri a nord di Brisbane, una delle proprietà storiche della famiglia di discendenza irlandese degli Acton, che nei secoli hanno costruito un vero e proprio impero della carne d’allevamento in Australia. Con un’estensione di oltre 120mila ettari la tenuta di Moray Downs ha una particolarità: il sottosuolo, per un terzo, è pieno di carbone termico, la fonte più a basso costo per la gene- razione di elettricità. Nel 2012 il gruppo Acton ha venduto per 110 milioni di dollari australiani la sua tenuta alla multinazionale indiana Adani Group. Su queste terre il ma- gnate Gautam Adani ha intenzione di realizzare una colossale miniera di carbone a cielo aperto, ribattezzata

DAVID MAURICE SMITH/THE NEW YORK/CONTRASTO Carmichael coal mine, sicura- !

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MONDO [AUSTRALIA]

mente la più grande d’Australia, condo progressista (laburista). Ad en- I boom minerari australiani, che forse una delle più estese al mondo. trambe le amministrazioni fanno hanno profondamente alterato la Il progetto di Adani prevede lo gola i 10mila nuovi posti di lavoro morfologia e l’idrografia originaria sfruttamento intensivo di circa promessi dal magnate indiano − che del territorio, sono iniziati per soste- 30mila ettari di territorio vergine nel consentono loro di fare leva sull’elet- nere lo sviluppo industriale delle Galilee Basin, la costruzione di una torato del Sunshine State − e tutto grandi potenze asiatiche: il Giappone rete ferroviaria che colleghi la mi- l’indotto legato agli ingenti finanzia- negli anni Sessanta, la Cina a inizio niera al porto industriale di Abbott menti per la costruzione della rete XXI secolo, l’India oggi. Ecco spie- Point sul Mar dei Coralli e un utilizzo ferroviaria e la preservazione del- gata la presenza della multinazionale estremamente esteso di acqua per i l’ecosistema marino. del magnate indiano Adani in Au- processi di estrazione e lavorazione L’ imponente miniera Carmichael stralia: se – come sembra – l’India del carbone. Il suo piano, del valore – solo la cava misurerebbe 40 km di porterà avanti i progetti di costru- di 16 miliardi di dollari, non ha fi- lunghezza per 10 di larghezza − che zione di oltre 370 nuove centrali a nora avuto il sostegno né delle ban- Adani intende costruire nel Galilee carbone, la miniera Carmichael for- che australiane né di quelle interna- Basin, non è l’unico progetto del ge- nirà energia a basso costo a oltre 100 zionali preoccupate di danneggiare nere in fase di implementazione. Un milioni di Indiani. la propria reputazione, viste le im- rapporto di Greenpeace ha denun- Ma sarebbe l’ambiente a pagare il plicazioni ambientali dell’opera- ciato che oltre 90 progetti relativi alla salatissimo conto di queste operazioni zione, ma ha da subito ricevuto la costruzione di altre miniere carbo- commerciali. Secondo uno studio del benedizione del governo federale e nifere nel New South Wales e nel think tank Australia Institute, la mi- di quello statale del Queensland, il Queensland, sono al vaglio dei go- niera del Galilee Basin produrrebbe primo conservatore (liberale), il se- verni federale e statali. da sola quasi 80 milioni di tonnellate

UN MAGNATE TANTO RICCO QUANTO SPREGIUDICATO

ato 56 anni fa ad Ahmedabad, la hindu e musulmani nel corso dei quali Ncapitale commerciale dello Stato del morirono quasi duemila persone (Modi Gujarat, Gautam Adani (foto) è tra le dieci era Chief Minister del Gujarat). persone più ricche dell’India. Imprenditore Proprietario di una squadra di cricket, il con interessi in vari settori (immobiliare, miliardario ha costruito buona parte delle infrastrutture, dei trasporti, dell’energia e decine di milioni di latrine fatte installare delle pietre preziose) il suo patrimonio è proprio dal governo di Modi nelle aree stimato in oltre 12 miliardi di dollari. rurali per evitare che la popolazione Tra il 2002 e il 2014, Adani ha ventuplicato continuasse a defecare all’aperto. Il fulcro REUTERS/AMIT DAVE/CONTRASTO CREDITO i propri ricavi grazie a operazioni di dell’impero di Adani è il porto di Mundra, mercato che alcuni analisti finanziari imporre tariffe più care ai consumatori e anch’esso situato nel Gujarat: Adani nel hanno definito “disinvolte”, altri “al limite di aver quindi frodato non solo milioni di 2005 ottenne un contratto di gestione della legalità”. Indiani ma anche lo Stato. trentennale e rinnovabile di oltre Le sue aziende sono rimaste più volte Malgrado decine di azioni giudiziarie siano settemila ettari di terreno alla cifra di un implicate nelle inchieste delle autorità state avviate nei suoi confronti negli cent al metro quadro. In pochi anni e giudiziarie indiane: Adani è stato indagato ultimi venti anni, i magistrati non sono senza alcun rispetto per il territorio – per corruzione, evasione fiscale, praticamente mai riusciti ad arrivare a dove attualmente sono visibili gli effetti riciclaggio, per aver esportato giudizio a causa delle tattiche dilatorie dei devastanti delle sconsiderate opere di illegalmente all’estero beni di valore e suoi difensori. E grazie alle sue altolocate costruzione – oggi a Mundra sorge una trasferito centinaia di milioni di dollari nei conoscenze. Adani è molto vicino struttura portuale gigantesca con 24 paradisi fiscali delle Cayman e delle all’attuale Primo ministro indiano ormeggi, una pista d’atterraggio e una Mauritius. Con la sua Adani Power, Narendra Modi, che l’imprenditore centrale elettrica a carbone da oltre 4.600 azienda dell’energia elettrica, è sostenne quando il politico cadde in megawatt. È qui che – nelle intenzioni di sospettato di aver gonfiato i prezzi delle disgrazia per non aver saputo gestire gli Adani – dovrebbe essere sbarcato il attrezzature acquistate all’estero per scontri interconfessionali tra estremisti carbone australiano del Galilee Basin.

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[AUSTRALIA] MONDO

Accanto. Una manifestazione contro il colosso nel settore estrattivo Adani e il suo progetto di sfruttamento di circa 30mila ettari di territorio vergine nel Galilee Basin in Australia. Pagina precedente. Il porto carbonifero di Abbot Point.

piccole dimensioni e per riuscire a so- stenere volumi di traffico superiori, ri- chiederebbe un ampliamento che comporterebbe severi rischi per l’am- biente, soprattutto a causa dei milioni di metri cubi di sedimenti pesanti che si depositerebbero sul fondale marino, a soli 20 km dai coralli della barriera. Senza contare che la costruzione della linea ferroviaria dedicata al trasporto del carbone, sarebbe un’ulteriore ci- catrice per il territorio: sono rari gli ecosistemi naturali rimasti nel Galilee Basin in cui si preservano le piante e

REUTERS/DAVID GRAY/CONTRASTO gli animali nativi di questa porzione dell’Australia. E Adani sembra inten- di CO2 all’anno, più di quante ne pro- quifere locali mentre l’Australia è alle zionato a voler costruire anche un ae- ducono attualmente paesi interi come prese con una perenne crisi idrica. roporto per il personale non residente, Bangladesh o Sri Lanka, annullando Uno dei 36 parametri a tutela dell’am- a pochi chilometri dalla miniera. di fatto tutti gli impegni presi da Can- biente fissati dal governo federale, pre- Tra chi si oppone alla costruzione berra sulla riduzione delle emissioni vede che l’Adani Group reimmetta nei della miniera Carmicheal ci sono an- con gli accordi di Parigi (l’Australia è bacini idrici 750 milioni di litri di ac- che i rappresentanti delle tribù abo- il secondo produttore di CO2 pro ca- qua l’anno ma la misura non soddisfa rigene Wangan e Jagalingou, proprie- pite al mondo tra i Paesi sviluppati: né gli istituti di protezione ambientale, tari nativi dei territori del Galilee l’80 % dell’energia prodotta nel Paese né gli ambientalisti. Infine ci sono le Basin: la miniera rischia non solo di deriva dal carbone). Inoltre la durata conseguenze negative per la grande distruggere l’ambiente naturale e al- del progetto è stimata in circa 90 anni: barriera corallina al largo del Queen- cuni dei siti sacri degli aborigeni ma il carbone estratto ammonterebbe sland. Il carbone australiano per arri- di cancellare le loro millenarie tra- così a fine ciclo a 2,3 miliardi circa di vare in India dovrà essere necessaria- dizioni, leggi e cultura. tonnellate mentre le emissioni di CO2 mente trasportato via mare. Ciò Intanto, i lavori per la costruzione correlate sarebbero di 4,7 miliardi di comporta la costruzione di una rete della miniera sarebbero dovuti ini- tonnellate. Un disastro ecologico che ferroviaria di circa 200 km dalla mi- ziare lo scorso ottobre e la cerimonia durerà decenni. niera Carmichael al porto carbonifero di inaugurazione è stata rinviata – Ma le critiche degli ambientali- più a settentrione d’Australia, Abbot ufficialmente – per la pioggia, a data sti – e di un crescente numero di Au- Point. Le implicazioni per l’ambiente da destinarsi. E le banche – l’ultimo straliani – al progetto di Adani non sarebbero molteplici: centinaia di navi no è arrivato da quelle cinesi – con- si fermano qui. cargo – oltre a quelle già operanti tinuano a negare finanziamenti al I processi di estrazione e purifica- nell’area – transiterebbero sulla più progetto di Adani. e zione del carbone richiedono un uti- grande barriera di coralli esistente, au- lizzo molto intenso delle riserve di ac- mentando i rischi di una sua estin- ! Max Civili [ROMA] giornalista, dopo dieci anni qua. Per poter operare a pieno regime, zione. Il porto carbonifero di Abbott presso la televisione australiana SBS, dal 2011 è stato stimato che la miniera do- Point, passato sotto la gestione della è corrispondente dall’Italia della TV iraniana vrebbe utilizzare oltre 12 miliardi di Mundra Port dal 2011, società che fa Press TV. litri di acqua ogni anno dalle falde ac- parte del gruppo indiano Adani, è di

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MONDO [YEMEN]

ono passati più di quattro anni dalla conquista di Sa- na’a, la capitale dello Yemen, da parte degli Hou- La distruzione thiS (gruppo ribelle filo-iraniano d’im- postazione sciita zaydita) e quasi tre da quando la coalizione a guida sau- dita è intervenuta per ripristinare il di un Paese governo deposto, riconosciuto dalla L’intervento saudita fa arretrare gli Houthi filo-iraniani. comunità internazionale. Eppure il conflitto resta, ad oggi, più intricato Ma la guerra sgretola la struttura sociale e politica che mai. La prospettiva di un ac- dello Yemen. E tornare indietro non si può. cordo di pace o della vittoria deci- siva di una delle due fazioni appare di Adam Baron * nel migliore dei casi molto lontana. Mentre i combattimenti proseguono, il mosaico di tensioni interne allo Yemen rischia di generare ulteriori conflitti che potrebbero imperver- sare negli anni a venire, anche in se- guito a un eventuale accordo di pace. Questo non significa che la coali- zione saudita non abbia fatto alcun progresso dall’inizio del conflitto. L’espansione degli Houthi in Yemen è stata arrestata e l’area sotto il con- trollo dei ribelli si è progressivamente ristretta da quando l’Arabia Saudita ha lanciato l’operazione Decisive Storm. Nel frattempo l’economia ye- menita è crollata e lo stile di governo degli Houthi si è fatto sempre più au- toritario, soprattutto in seguito all’uc- cisione del loro ex nemico, poi al- leato, e poi di nuovo nemico, Ali Abdullah Saleh. Anche nelle zone controllate dagli Houthi, pertanto, cresce l’opposizione popolare. Ma non sarebbe realistico sperare in una vittoria rapida e decisiva della coalizione saudita. L’annoso con- flitto non ha fatto che rafforzare i le- gami tra l’Iran e gli Houthi; si suppone che proprio grazie all’aiuto della Repubblica islamica dell’Iran il gruppo ribelle sia riuscito a incre- mentare notevolmente la gittata dei propri missili, colpendo Riad ben due volte a fine 2017. I centri più po- polati dello Yemen, tra cui, oltre a Sana’a, anche le città chiave di Ibb e

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[YEMEN] MONDO

Hodeida, restano in mano agli Hou- zone liberate della città di Taiz, asse- Sotto. Militanti Houthi, gruppo ribelle thi. Inoltre molte delle zone liberate diata dagli Houthi, sono prostrate filo-iraniano d’impostazione sciita zaydita, dagli Houthi faticano a stabilizzarsi. dai combattimenti. sfilano in una parata militare a Sana’a. Ad Aden, dichiarata capitale provvi- Per molti fautori dell’intervento Pagina successiva. Una manifestazione soria del Paese dopo la presa di Sa- militare in Yemen le suddette proble- davanti alla sede delle Nazioni Unite a Sana’a. na’a, dilagano gli omicidi e gli matiche sono importanti ma, in fin L’economia yemenita è crollata e in varie zone del Paese scarseggiano i servizi di base. attacchi terroristici sono piuttosto dei conti, secondarie. Secondo que- frequenti. In varie zone, Aden in- sto punto di vista per risolvere la clusa, scarseggiano i servizi di base. questione yemenita è necessario sot- fortemente indebolite, mentre altre A dispetto delle continue operazioni toporre gli Houthi a una pressione figure (molte delle quali interne alla di controterrorismo, Al-Qaeda nella continua. In effetti la guerra di logo- classe militare) continuano a svol- penisola arabica (AQPA) gode an- ramento ha cominciato a dare i gere ruoli decisivi. Sempre più espo- cora di un notevole spazio di mano- primi frutti: gli Houthi hanno perso nenti della leadership tradizionale vra all’interno del Paese. Anche le sia terreno che alleati, tra cui in par- vengono costretti all’esilio, incarce- ticolare i sostenitori dell’ex Presi- rati o uccisi. Il loro margine d’azione dente Saleh, in rottura coi ribelli da è limitato dall’alleanza con varie po- quando la loro alleanza è degenerata tenze straniere e la loro presenza sul in vari scontri a fuoco per le strade territorio si è diradata. Nel frattempo di Sana’a lo scorso dicembre (anche vari attori hanno sfruttato la situa- se il mese scorso gli Houthi sono riu- zione per ridefinire l’assetto politico sciti a riaffermare il proprio dominio del Paese. sulla città). Alcune fazioni del Movimento del Adottando una logica del genere, sud (gruppo che aspira alla seces- però, si trascurano alcune tra le più sione dello Yemen del sud, un tempo gravi conseguenze di questo lungo uno Stato a sé) hanno formato il Con- conflitto: la disintegrazione delle isti- siglio di transizione del sud (STC). tuzioni yemenite, il disgregarsi del Grazie a un crescente sostegno popo- tessuto sociale e la spaccatura del si- lare e all’appoggio degli Emirati Arabi stema politico. Vari organi ammini- Uniti, il STC è diventato sempre più strativi del governo si sono svuotati potente, tanto da contrapporsi al go- o spaccati per via delle dispute poli- verno riconosciuto dalla comunità in- tiche interne. I fondi sono stati rial- ternazionale. STC si pone come il locati e molti funzionari sono dovuti portavoce degli Yemeniti del sud e ha passare al settore privato o mettersi chiesto di essere coinvolto nel pro- in sicurezza all’estero. Alcune cari- cesso politico. La tensione tra il STC che sono state assegnate secondo e il governo centrale è esplosa più metodi clientelari, mettendo impor- volte; recentemente una serie di scon- tanti portafogli in mano a funzionari tri hanno messo a ferro e fuoco Aden non qualificati e spesso incuranti. a fine gennaio. Vedute settarie o regionaliste un Indipendentemente dall’esito del tempo taciute vengono oggi aperta- conflitto queste tensioni sono desti- mente sbandierate. nate a persistere, anche perché sono Un tale disgregamento non fa che già stati compiuti i primi passi verso ostacolare ulteriormente la risolu- un’indipendenza de facto. Le milizie zione del conflitto. Le forze che locali appoggiate dagli EAU (Security hanno dominato la vita politica del Belt e le Forze d’élite delle regioni di Paese per decenni – in particolare il Hadramawt e Shabwa) hanno preso Congresso generale del popolo piede sul territorio. Il loro ruolo nel (GPC), partito di Saleh, e i Joint Mee- futuro del Paese e in uno scenario ting Parties (JMP), ovvero l’unione postbellico resta incerto, soprattutto

REUTERS/KHALED ABDULLAH/CONTRASTO dei partiti di opposizione – si sono perché sembrano operare in ma- !

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MONDO [YEMEN] REUTERS/KHALED ABDULLAH/CONTRASTO

niera autonoma rispetto all’esercito funzionari locali ritengono indispen- lo Yemen ha bisogno è la pace, ma yemenita. Mentre le tensioni conti- sabile al fine di preservare la nuova qualsiasi progetto che non tenga nuano a scuotere Aden, a Mukalla, prosperità del capoluogo. conto dello sgretolamento delle capoluogo del governatorato di Ha- In altre parti del Paese, invece, il strutture di potere nazionali è desti- dramawt, la situazione è relativa- vuoto di potere ha offerto un terreno nato a fallire. Benché i diplomatici si mente tranquilla sin dalla libera- fertile per le iniziative di gruppi di limitino a parlare di un accordo di zione della città dai combattenti di estremisti, tra cui AQPA e il braccio pace, un ritorno allo status quo ante AQPA nella primavera 2016 (attacchi yemenita dello Stato islamico (Is). bellum è ormai impossibile. Affinché terroristici sporadici a parte). AQPA ha indubbiamente subito una la pace sia sostenibile, lo Yemen ha Analogamente, in alcune aree li- battuta d’arresto, avendo perso gran bisogno di un’ampia ristrutturazione berate dagli Houthi, gli aiuti della parte del territorio un tempo sotto il del suo sistema di governo. Certo, coalizione saudita uniti alle tradizio- suo controllo nelle regioni di Hadra- non sarà semplice: gli ultimi quattro nali strutture tribali hanno permesso mawt, Shabwa, Abyan e in altre parti anni hanno complicato ulterior- il ritorno a una relativa tranquillità. del sud. Allo stesso tempo, però, è an- mente l’intreccio di dinamiche etni- È stato così soprattutto per Marib, cora pienamente in grado di sferrare che, politiche e religiose che che ha vissuto un vero e proprio i suoi sanguinosi attacchi. Vari gruppi caratterizzano il Paese. Ma l’alterna- boom economico da quando un mix armati controllano alcune zone delle tiva è il protrarsi indefinito di un di sfollati yemeniti e migranti eco- principali città, quali Aden e Taiz, conflitto devastante. e nomici si sono trasferiti in città. Allo dove sono stati accusati di aver lan- stesso tempo le autorità centrali ciato attacchi contro gli avversari po- !Adam Baron [BEIRUT] è visiting fellow allo Eu- hanno sfruttato i loro rapporti con litici e campagne intimidatorie per ropean Council on Foreign Relations e co-fon- le potenze “chiave” per mettere in mettere a tacere la società civile. datore del Center for Strategic Studies di moto il tanto atteso processo di de- Visto il continuo aggravarsi della Sana’a, un think tank specializzato sullo Yemen. centralizzazione, uno sviluppo che i crisi umanitaria, la prima cosa di cui

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MONDO [ZIMBABWE]

La transizione del Coccodrillo Deposto Robert Mugabe, al potere è salito il suo ex braccio destro Emmerson Mnangagwa. E non è chiaro se vorrà traghettare il Paese verso la democrazia.

di Marco Cochi *

ll’inizio dello scorso novem- condo cui Grace Mugabe sarebbe Il posto di Mugabe è stato preso bre appariva impossibile succeduta al marito come leader del da Emmerson Mnangagwa, di di- che Robert Gabriel Mugabe, partito al congresso straordinario ciotto anni più giovane e da sempre il capo di Stato più longevo dello ZANU-PF, nel dicembre 2017. considerato il suo braccio destro. Adel mondo, lasciasse il potere, esau- Tale nomina avrebbe costituito un Adesso il “Coccodrillo”, come è so- torato in maniera relativamente in- viatico per la sua candidatura alla pre- prannominato Mnangagwa, ha il dolore dal suo esercito e dagli ex com- sidenza nelle elezioni del 2018 e, la compito di guidare il Paese fino alle battenti della guerra di liberazione, scelta di Mugabe di trasmettere alla prossime elezioni presidenziali. offrendo allo Zimbabwe la possibilità moglie la sua eredità politica, è stata L’ex fedelissimo di Mugabe dovrà di voltare pagina dopo 37 anni. interpretata come un tradimento dai gestire la delicata fase di transizione Nei mesi che hanno preceduto il suoi fedelissimi, gli stessi che per evitando di imprimere alla nazione colpo di mano dei militari, sembrava quasi quattro decenni lo avevano aiu- africana una svolta autoritaria come che l’anziano despota avesse ancora tato a mantenere saldo il potere. quella del suo predecessore. Un com- il controllo totale della nazione del- L’esercito temeva da tempo la pro- pito non facile da assolvere per chi l’Africa australe insieme ai suoi alleati spettiva di un Paese sotto la guida di spesso è stato l’esecutore degli inca- della “Generazione 40”, l’ala giovanile Grace Mugabe, che, dopo aver as- richi più sporchi del Presidente, del partito di governo ZANU-PF che sunto la presidenza, avrebbe estro- come la repressione in seguito alle si era coalizzata attorno alle ambi- messo i militari dal governo renden- elezioni del 2008 e gli eccidi nella zioni politiche di Grace, la seconda doli vulnerabili ai procedimenti regione del Matabeleland, dove, tra moglie di Mugabe. giudiziari per le diffuse violazioni dei il 1983 e il 1987, furono massacrati Tuttavia, sia il 93enne Mugabe, sia diritti umani, commesse per ordine 20mila civili di etnia ndebele, perché la fazione a lui fedele, avevano sot- del marito. Così, il capo di Stato mag- sostenevano l’avversario politico di tovalutato le conseguenze della giore dell’esercito zimbabwiano Con- Mugabe, Joshua Nkomo. scelta di nominare come successore stantine Chiwenga, ha preso la deci- Le esecuzioni di massa di quel pe- alla presidenza l’impopolare Grace, sione di spodestare l’anziano leader. riodo sono passate alla storia dello quando quest’ultima non aveva né La situazione è precipitata nel- Zimbabwe come Gukurahundi, una la legittimità né le qualità necessarie l’arco di pochissimi giorni e, dopo parola che nella locale lingua shona per rivestire tale ruolo. essere stato formalmente espulso viene usata per indicare le piogge pri- I suoi ex sostenitori appoggiati dai dallo ZANU-PF, insieme a Grace e maverili che pongono termine alla sta- militari sono stati indotti a decidere molti dei suoi più stretti alleati, lo gione secca. Mnangagwa ha sempre di porre fine alla signoria di Mugabe scorso 21 novembre, con non poca negato di aver avuto una qualunque dopo il licenziamento, il 6 novembre riluttanza, il “Dinosauro” ha rasse- responsabilità riguardo il Gukura- 2017, dell’ex vice Presidente Emmer- gnato le dimissioni con una lettera hundi, ma caso strano ha guadagnato son Mnangagwa. Un’estromissione recapitata allo speaker del Parla- l’appellativo di Coccodrillo per il ruolo che ha confermato le previsioni, se- mento Jacob Mudenda. fondamentale che avrebbe avuto nella

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[ZIMBABWE] MONDO

risposta al quesito, poiché l’approc- Tuttavia, le dichiarazioni rila- cio di Mnangagwa alle elezioni ge- sciate all’inizio dell’anno dal nuovo nerali previste entro il prossimo ago- ministro della Giustizia, Ziyambi sto rivelerà le sue intenzioni. Ziyambi, sembrano ignorare tutto Il nodo della riforma del sistema ciò, in quanto secondo il guardasigilli elettorale potrebbe risultare strate- “non c’è bisogno di riforme elettorali gico, come dimostrano le pressioni di per condurre il Paese al voto, perché numerosi partiti di opposizione, che tutto è chiaramente regolamentato attraverso la loro “Nuova agenda di dalla Costituzione e dalle leggi dello riforma elettorale” hanno presentato Zimbabwe, che peraltro sono in linea una petizione al governo per istituire con quelle dell’Unione africana e del nuove procedure di voto, assicurando blocco regionale sudafricano SADC”. che useranno tutti i canali disponibili Ziyambi sembra anche dimenti- per garantire che le riforme siano at- care che Mugabe è stato accusato da-

REUTERS/CONTRASTO/PHILIMON BULAWAYO tuate prima di andare alle urne. gli osservatori internazionali di es- sere ricorso a brogli e a intimidazioni Sopra. L’ex per vincere le elezioni nel 2002, 2008 Presidente Robert e 2013. E una simile chiusura non Mugabe e sua moglie tiene neanche conto della profonda Grace durante una crisi di legittimità che indebolisce le cerimonia dell’ala principali istituzioni del Paese afri- giovanile del partito cano, che deve affrontare le sfide di ZANU-PF. un’errata allocazione delle risorse, Accanto. Una manifestazione di di un enorme deficit di bilancio, del protesta a Harare. decadimento istituzionale e del de- Mugabe si è dimesso clino economico, ereditate dal vec- il 21 novembre 2017. chio regime. Per risolvere problemi strutturali e finanziari di tale portata, lo Zim-

REUTERS/MIKE HUTCHINGS/CONTRASTO babwe ha bisogno di istituzioni sta- bili ed esenti dalla corruzione, soste- pianificazione di quei massacri. Le richieste avanzate dai partiti nute da uno Stato di diritto, dalla Di certo, per intraprendere il cam- di opposizione includono la possibi- Costituzione, dal rispetto della pro- mino verso la democrazia e la ricon- lità che le Nazioni Unite organizzino prietà, dei diritti umani e delle libertà ciliazione nazionale, Mnangagwa do- le prossime elezioni, l’esercizio del individuali. vrebbe chiarire le responsabilità che diritto di voto per gli Zimbabwiani Il punto di partenza per tutto que- ha avuto nei crimini del regime di della Diaspora e l’introduzione del sto è un ritorno alla legittimità attra- Mugabe. Intanto, il nuovo Presidente voto biometrico (sistema basato sul verso elezioni libere, eque, credibili, ha restituito il favore ai militari che riconoscimento tramite la rileva- monitorate a livello internazionale, il hanno eliminato il suo predecessore zione delle impronte digitali per cui esito finale non sia condizionato dalla scena politica dello Zimbabwe, scongiurare la possibilità di doppie da irregolarità e brogli. E i leader ad concedendogli qualche poltrona nel registrazioni) da parte della Commis- interim del Paese non possono per- suo Gabinetto di governo. sione elettorale dello Zimbabwe. dere questa opportunità, non attuando Così, mentre il popolo dello Zim- Secondo Obert Gutu, il portavoce le riforme richieste prima di chiamare babwe sta prendendo atto che, dopo del principale partito d’opposizione, gli Zimbabwiani alle urne. e 37 anni e contro ogni previsione, l’ex il Movimento per il Cambiamento Presidente è stato allontanato, c’è chi democratico, una campagna eletto- ! Marco Cochi [ROMA] giornalista africanista comincia a interrogarsi se un ditta- rale sostenuta da queste riforme aiu- per Africana, Eastwest, Nigrizia e Osservato- tore sia stato sostituito con un altro. terebbe a garantire che il risultato rio Diritti. Insegna nel master di Studi africani Gli Zimbabwiani non dovranno elettorale sia il reale esito della vo- presso la Link Campus University. però attendere molto per ottenere la lontà dei votanti.

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MONDO [SIERRA LEONE]

l prossimo 7 marzo, circa 3,1 mi- lioni di elettori saranno chiamati alle urne in Sierra Leone per eleg- gere il nuovo Presidente, i mem- Ripartire dai briI del Parlamento e i delegati am- ministrativi dei quattordici distretti del Paese. Secondo gli ultimi son- daggi, tra i candidati alla presidenza diritti umani presentati da tredici partiti, è favo- Le ferite della guerra civile sono ancora aperte. rito l’attuale ministro degli Esteri, Sa- mura Kamara, membro del Con- E l’epidemia di Ebola l’ha isolata dal mondo. gresso di Tutto il Popolo (APC), il Ora la Sierra Leone cerca il riscatto nelle urne. partito di governo del Presidente uscente Ernest Bai Koroma. di Agostino Nelli * Il capo della diplomazia della Sierra Leone è stato selezionato tra 26 aspiranti alla candidatura ed ha agosto, la capitale Freetown è stata marrà sostenibile a medio termine. già ricoperto la carica di ministro teatro di una catastrofe provocata Tuttavia, c’è da rilevare l’infla- delle Finanze e di governatore della dall’alluvione e dalla colata di fango zione in netta salita a causa delle Banca centrale. L’APC per rivestire che hanno fatto franare l’intero fianco pressioni sui tassi di cambio e della la carica di vice Presidente ha scelto di una collina della città, travolgendo accomodante politica monetaria di l’ex portavoce del Parlamento, Cher- centinaia di abitazioni e baracche Freetown. A partire da una base del nor Maju Bah. sul sottostante quartiere di Regent, 9,5% a dicembre 2015, l’inflazione Il principale schieramento dell’op- dove si sono contate più di quattro- ha raggiunto il 17,41% a dicembre posizione, il Partito del Popolo della cento vittime. 2016 e l’ultima rilevazione del no- Sierra Leone (SLPP), ha invece pre- La Sierra Leone è popolata da vembre 2017, registra un timido calo ferito come candidato alla presi- circa 7,4 milioni di persone ed è una di poco più di un punto in percen- denza l’ex generale Julius Maada Bio, delle nazioni più povere dell’Africa, tuale (16,26%). Secondo il Fondo mo- che si presenta per la seconda volta e ha risentito pesantemente del netario, se il nuovo governo varerà dopo essere stato sconfitto nelle ul- crollo dei prezzi dei minerali ferrosi riforme in grado di favorire la cre- time elezioni del 2012, nelle quali ri- registrato nello stesso periodo in cui scita economica del Paese, l’infla- cevette il 38% dei voti. l’Ebola mieteva morti tra la popola- zione dovrebbe scendere al 7,5% en- Il voto del 2018 arriva in un mo- zione. Da queste premesse, è facile tro il 2020. mento cruciale mentre la Sierra Leone intuire che la sfida per il successore La Sierra Leone è anche gravata si sta lentamente riprendendo dall’im- di Koroma è senz’altro ardua. da una pesante eredità di conflitti, patto devastante dell’epidemia di Ci sono però alcune indicazioni l’ultimo dei quali è la guerra civile Ebola, che tra il 2014 e il 2015 ha pro- che mostrano la volontà del Paese di che dal 1991 al 2002 ha contrapposto vocato 11.315 morti in Africa occiden- ripartire e che il prossimo Presi- i lealisti del Presidente Joseph Saidu tale (3.955 in Sierra Leone). Nel pe- dente dovrà tenere in seria conside- Momoh ai ribelli del Fronte rivolu- riodo in cui il virus ha flagellato il razione. Secondo i dati aggiornati zionario unito (RUF), capitanati da Paese, pochi lavoravano e nessuno pa- della Banca mondiale, l’economia Foday Sankoh e sostenuti da una gava le tasse. A questo, si è aggiunto il sta mostrando segnali di ripresa con delle forze protagoniste del conflitto blocco delle esportazioni, la chiusura il Prodotto interno lordo cresciuto in Liberia: il Fronte nazionale pa- delle frontiere, la riduzione della pro- del 4,3% nel 2016 e del 5,4% nel triottico liberiano (NPFL) guidato dal duzione mineraria e la contrazione 2017, dopo una contrazione del criminale di guerra Charles Taylor. delle attività economiche in moltis- 20,6% nel 2015. Una crescita soste- Nell’immaginario collettivo è ri- sime zone. Una concomitanza di fat- nuta dai nuovi investimenti nel set- masta la guerra dei bambini-soldato tori negativi che hanno rallentato lo tore minerario, agricolo e ittico, e delle orrende mutilazioni, che i ri- sviluppo del Paese e bloccato ogni mentre le più recenti proiezioni del belli del RUF infliggevano a chi si ri- fonte di investimenti esteri. Fondo monetario internazionale fiutava di combattere al loro fianco. Senza dimenticare, che lo scorso prevedono che la ripresa in corso ri- Un lungo conflitto che ha provocato

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[SIERRA LEONE] MONDO

nal e 42 organizzazioni locali della società civile hanno elaborato un Manifesto, che chiede come obiet- tivo primario ai partiti politici e ai loro candidati, l’impegno di proteg- gere e promuovere i diritti umani in Sierra Leone. Il prossimo Presidente si dovrà ci- mentare anche con un altro pro- blema endemico che affligge il Paese, quello della lotta alla corruzione, che nonostante sia stato al centro dei pro- grammi di governo di Koroma, è an- cora ben lungi dall’essere risolto.

REUTERS/ CONTRASTO/ AFOLABI SOTUNDE Come dimostra uno dei casi più ecla- tanti registrato nel febbraio 2015, Sopra. La distribuzione quando quaranta persone finirono di aiuti alle vittime di sotto inchiesta con l’accusa di mal- un’alluvione a versazione di fondi destinati alla Freetown. Una colata lotta all’ebola in Sierra Leone. di fango ha travolto Una verifica effettuata dall’Auto- centinaia di abitazioni rità di controllo per la revisione delle lo scorso agosto, più di spese pubbliche (Audit Service quattrocento le vittime. Accanto. Il ministro Sierra Leone) sugli 84 miliardi di leo- degli Esteri della Sierra nes (circa 12 milioni di sterline) stan- Leone, Samura ziati dal governo di Freetown, rilevò Kamara. che nel periodo del picco della letale pandemia (maggio-ottobre 2014) un terzo dei fondi erano stati spesi senza un chiaro motivo. E sono anche altre le sfide che il prossimo leader della Sierra Leone dovrà affrontare come l’assistenza

REUTERS/CONTRASTO/ S. STAPLETON sanitaria, l’accesso all’istruzione, la sicurezza, la mancanza di strutture la morte di oltre 50mila persone e umanitari più che a una reale cre- sociali e la scarsa fiducia nel sistema l’esodo di circa due milioni di civili, scita economica. giudiziario e legislativo. pari a circa un terzo della popola- La giunta militare, salita al potere Nell’immediato però la priorità è zione dell’epoca. Alla fine, le forze alla fine del 2005, dopo la definitiva garantire elezioni più trasparenti e governative prevalsero sul RUF, gra- partenza dei caschi blu dell’Onu, credibili di quelle dell’ultima decade. zie al supporto della Gran Bretagna diede inizio a un percorso di progres- Se il prossimo voto si terrà in un e della Guinea Conakry. siva democratizzazione e stabilizza- clima pacifico, privo di intimidazioni Poi, dopo che l’UNAMSIL, la mis- zione del martoriato Paese, che nel- e violenze politiche, la Sierra Leone sione di peacekeeping delle Nazione l’estate del 2007 si è concretizzato dimostrerà all’Africa di essere pronta Unite in Sierra Leone, annunciò che con l’elezione di Koroma. Tuttavia, per esprimere una forza di governo il disarmo di 45mila combattenti era il ricordo delle efferatezze compiute in grado di dare una svolta positiva stato completato e il suo mandato negli anni del conflitto civile è an- al Paese. e concluso, le condizioni di vita della cora vivo tra la popolazione e il tema popolazione cominciarono a regi- del rispetto dei diritti umani è sem- ! Agostino Nelli [TORINO] mediatore culturale strare un graduale miglioramento, le- pre centrale in Sierra Leone. ed esperto di questioni africane. gato però soprattutto al flusso di aiuti Per questo, Amnesty Internatio-

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MONDO [REPUBBLICA DI GUINEA]

n detto africano spiega: “Se vuoi arrivare primo, corri da solo; se vuoi arrivare lon- tano, cammina insieme”. Il miracolo C’èU un piccolo Stato dell’Africa sub- sahariana che quattro anni fa si af- facciava nei notiziari internazionali soltanto perché era al centro di di Condé quella epidemia da Ebola che in tutta Arrivato al potere dopo una vita di lotte, Alpha Condé la regione causò più di 15mila morti e allontanò chiunque dall’area. Ed è ha dato unità a un Paese lacerato. E ha trovato lo stesso Paese che nel 2010 era riu- all’estero il denaro che finanzia un boom inatteso. scito a indire elezioni democratiche e a liberarsi da una dittatura militare di Guido Talarico * che durava da decenni. Parliamo della Repubblica di Guinea un paese che, per distinguerlo dalle altre due, Equatoriale e Bissau, tutti chiamano, aggiungendo il nome della capitale, Guinea Conakry. Dieci milioni di abi- tanti, divisi in 24 etnie, vivono un territorio senza petrolio ma ricco di risorse minerarie, soprattutto bau- xite, diamanti e ferro. Risorse impor- tanti che però fino al 2015 produce- vano pochissima ricchezza per il Paese. Eppure questa fragile nazione nel giro di poco più di un lustro è riuscita a compiere quello che gli economisti chiamano turnaround e i credenti miracolo. Se si può discet- tare sulla definizione del cambia- mento che ha riguardato la Guinea Conakry, e cioè se sia avvenuto per volere divino o se sia frutto di scelte politiche sagge, nulla si può invece dire sull’autore. Il padre di questa ri-

voluzione risponde al nome di Alpha REUTERS/CONTRASTO/LUC GNAGO Condé, un personaggio che ha una storia non troppo dissimile da quella afflitto prima da una lacerante sta- un espansionismo economico a di Nelson Mandela, ma che, al con- gione dittatoriale poi da Ebola, è riu- quello di tipo politico o militare. Pe- trario di quanto accaduto al leader scito ad attrarre finanziamenti dalla chino lo scorso settembre ha sotto- sudafricano, non è stato molto cele- comunità internazionale in quantità scritto con Conakry un accordo di brato dalla stampa internazionale. molto più cospicue rispetto a paesi cooperazione da 20 milioni di dollari Ma prima di raccontare la vita, le di maggiore peso. Gli accordi di coo- per realizzare investimenti infra- opere e appunto i miracoli dell’at- perazione internazionale sottoscritti strutturali. Ma era soltanto l’inizio. tuale Presidente della Guinea Cona- dalla Guinea Conakry sono molte- Poche settimane fa la multinazionale kry, ricordiamo cosa è cambiato nel plici, ma alcuni più significativi di mineraria cinese TBEA ha sotto- Paese in questi ultimi anni. altri. Prendiamo ad esempio la Cina, scritto con Conakry un accordo per La novità più importante ha il co- un paese che con lungimiranza in- l’estrazione mineraria di bauxite da lore dei soldi. Un minuscolo Paese veste da anni in Africa preferendo 2,89 miliardi di dollari. Tanti soldi

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[REPUBBLICA DI GUINEA] MONDO

ma anche un alto valore strategico. da giovanissimo, ma in patria è sem- Il Presidente della Repubblica di Guinea Alpha L’accordo è infatti equivalso a una pre espulso. A rileggere la storia della Condé durante una conferenza stampa. certificazione di affidabilità. Una Guinea degli ultimi 50 anni si trova Alle prime elezioni libere del Paese nel 2010, prova concreta per ricordare al sempre questo ragazzo, poi diventato Condé è stato eletto alla massima carica mondo la ritrovata stabilità e la defi- uomo e poi uomo maturo sempre lì, dello Stato e nel 2015 è stato riconfermato. nitiva sconfitta di Ebola. Tra le due in prima fila. Partecipa a varie ele- operazioni cinesi, a Parigi Alpha zioni ed è sempre sconfitto. I militari economici. Ricomincia a fare anche Condé lo scorso novembre, è riuscito controllano il Paese alla loro ma- una cosa che gli riesce particolar- anche ad ottenere accordi di coope- niera. Lansana Conté, che con un mente bene: la politica estera. È sfio- razione per circa sei miliardi di aiuti, colpo di Stato nel 1984 aveva preso rato da scandali riguardanti le mi- dei quali 500 milioni soltanto dalla il potere, resiste ad ogni tentativo di niere, ma ne esce indenne. A Francia. Insomma, tanta nuova fi- cambiamento. L’opzione democra- gennaio del 2017 viene eletto Presi- nanza in arrivo. tica anno dopo anno si allontana. Al- dente dell’Unione Africana. È la sua L’altro grande cambiamento si è pha Condé continua nella sua batta- consacrazione internazionale. Da invece consumato sul fronte interno. glia e viene arrestato. Era il 1998. Al quella poltrona prova a prendere per La storia africana insegna che i pro- termine di un’altra controversa tor- mano un intero continente e a farlo cessi di pacificazione post dittatoriali nata elettorale, che vede l’immanca- camminare unito. La sua presidenza sono lenti e spesso contrassegnati da bile vittoria di Lansana Conté, l’at- ha registrato tanti punti positivi, ma rigurgiti di violenze interraziali. Ra- tuale Presidente viene portato in soprattutto ha fatto dell’Africa un gioni che quasi sempre hanno alla carcere con altri 47 membri del suo continente con una visione politica base dispute etniche e territoriali con partito. Comincia una feroce batta- più condivisa. Un’eredità raccolta nel radici profondissime. La Repubblica glia legale, che divide ulteriormente 2018 da Paul Kagame. di Guinea non sfugge a questo de- il Paese. Alpha Condé si rifiuta di ri- Ho conosciuto Alpha Condé nel stino. Come dicevamo, le etnie sono spondere alle accuse bollandole 2015 a Djibloho, dove era ospite per in tutto 24, con due gruppi netta- come false e pretestuose. Viene libe- l’inaugurazione della nuova capitale mente più consistenti. Il primo è rato soltanto nel 2001. Parte da lì la della Guinea Equatoriale. Poi sono quello dei Fula che rappresentano il sua marcia vittoriosa, quella delle stato chiamato a presentarlo, come 40% della popolazione, il secondo prime elezioni libere che hanno fi- moderatore, alla comunità impren- quello dei Mandinga che sono il 30%. nalmente luogo nel 2010. Il dittatore ditoriale italiana durante la sua visita Alpha Condé appartiene alla se- Lansana Conté è morto ma di fronte di Stato a Roma del 2016. Mi ha la- conda. Mettere insieme questi due c’è un altro militare suo erede. Alpha sciato l’impressione netta di un uomo mondi è stato un po’ il suo capola- Condé vince al ballottaggio con il che non molla mai. Con lui la Guinea voro domestico. Le lacerazioni sto- 52.5% dei voti. Seguono tumulti e Conakry è rinata: libera da Ebola, riche sommate a quelle più recenti, tensioni ma poi gli osservatori inter- con un’economia che cresce al ritmo riesplose nel periodo della dittatura nazionali dichiarano regolare il voto. del 6% annuo e un’inflazione passata militare, rappresentavano una mi- Diventa Presidente a 72 anni. Ha im- dal 21 all’8%. Resta ora da capire naccia forse peggiore della stessa piegato una vita per arrivare a questo cosa farà questo guerriero mandinga Ebola. Invece Alpha Condé è riuscito traguardo. Da quel momento in poi di 80 anni nell’ultima fase della sua nella mediazione. Ha fatto conces- esce tutta la sua abilità di politico e vita. Una scelta complicata perché sioni, ha tranquillizzato le parti più di economista, non senza intoppi. rimanere significa dover cambiare la estreme, ha dimostrato equilibrio. E Il 19 luglio del 2011 sfugge a un Costituzione, lasciare significa ri- lo ha fatto in anni in cui la sua gente attentato: bombardano la sua resi- schiare di far tornare indietro il era massacrata da Ebola e dall’isola- denza, muoiono tre suoi uomini. Co- Paese. “Il giovane cammina più ve- mento. In questo frangente è emerso mincia ad affrontare le questioni eco- loce dell’anziano – recita un altro un uomo fuori dal comune. nomiche ma scoppia Ebola. Lui non detto africano – ma è l’anziano che Alpha Condé ha un passato per- demorde. Si appella alla comunità conosce la strada”. E le strade gui- sonale dai connotati letterari. Di- internazionale, affronta a viso aperto neane qualche insidia la celano. e scende da un’etnia vessata dalla la pestilenza e la domina. Nel 2015, schiavitù e ha una storia personale cioè dopo la rielezione, prende con ! Guido Talarico [ROMA] giornalista ed editore, dai tratti eroici. Profugo in Francia maggiore forza ad affrontare sia i esperto di politica internazionale. a 15 anni, si impegna in politica sin temi della pacificazione che quelli

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MERCATI&POLITICA

Eurozona, l’estate delle riforme Il clima politico ed economico è favorevole. Ora è il momento di rafforzare l’architettura dell’Eurozona. Prima che arrivi la prossima crisi.

di Daniel Vernazza *

i sono buone speranze che nei (MRU) per la risoluzione ordinata delle ban- prossimi sei mesi venga raggiunto che in dissesto. un accordo su alcune riforme so- La realizzazione del terzo pilastro del- stanziali dell’Eurozona, forse già l’unione bancaria, il sistema unico di garanzia aC giugno. Il contesto politico è favorevole dei depositi (EDIS), è in stallo poiché alcuni grazie all’elezione di Emmanuel Macron con Stati membri, Germania in testa, rivendi- un programma filoeuropeo e riformista lo cano una (non meglio specificata) “ridu- scorso anno e alla prospettiva dell’insedia- zione del rischio prima della condivisione”. mento di un governo di coalizione in Ger- L’EDIS farebbe sì che la fiducia dei deposi- mania (entro marzo) aperto a rafforzare tanti non dipenda dalla collocazione geogra- problemi. Innanzitutto l’addebito per la l’architettura dell’Eurozona. Anche lo sce- fica della banca, contribuendo così a concentrazione del debito sovrano do- nario economico è propizio, dato che l’eu- mitigare la fuga dei depositi nell’eventualità vrebbe adeguarsi alla correlazione positiva rozona sta attraversando la ripresa con- di una grave crisi (come quella greca). Quasi dei rendimenti tra gli Stati sovrani al fine di giunturale più forte dell’ultimo decennio. tutti concordano sulla necessità dell’EDIS al trarre vantaggio dalla diversificazione, e ciò Non c’è tempo da sprecare: bisogna im- fine di spezzare il legame tra banche deboli non è semplice. Inoltre le banche sono parare dalla crisi finanziaria e da quella del e precarietà della finanza pubblica. esposte al rischio di credito di famiglie e im- debito sovrano, preparandosi a contenere Resta irrisolto il nesso tra stress banca- prese, a sua volta strettamente correlato al gli effetti negativi della prossima crisi. Que- rio e stress sovrano (sia perché le banche rischio sovrano. Né i limiti alla concentra- sto lavoro di prevenzione è importantissimo detengono titoli del debito pubblico, sia zione del rischio sovrano nei bilanci delle perché alcuni Stati membri continuano a perché il debito sovrano condiziona il rating banche né gli ESBies rappresentano una presentare delle vulnerabilità, tra cui un de- bancario e i costi di finanziamento). Recen- soluzione. Gli ESBies presentano anche dei bito pubblico elevato, un ampio stock (ben- temente un gruppo di 14 rinomati econo- problemi pratici: in che modo verrebbe ché in calo) di sofferenze bancarie e un misti francesi e tedeschi ha pubblicato un creata una Collateralized Debt Obligation basso potenziale di crescita. piano di riforma dell’Eurozona che propone (CDO) e dichiarata un titolo europeo sicuro L’obiettivo più urgente è quello di spez- di introdurre un sovereign concentration (il ruolo delle CDO nella crisi finanziaria do- zare il doom loop tra banche e soggetti so- charge (che imporrebbe alle banche di au- vrebbe metterci in guardia)? Come verreb- vrani, che ha fatto sfociare la crisi finanziaria mentare il proprio capitale laddove l’espo- bero stabilite le proporzioni del portafoglio in quella del debito sovrano: le banche più sizione al debito sovrano di uno Stato (se predefinite, che funzione svolgerebbe deboli indeboliscono le finanze pubbliche e membro superi una certa soglia) e la crea- la disciplina di mercato?) e chi acquiste- viceversa, innescando un circolo vizioso. zione di “titoli sicuri” dell’Eurozona (noti rebbe i titoli junior? Bisognerebbe piuttosto Negli ultimi 5 anni sono stati fatti alcuni come European Senior Bonds o ESBies). promuovere lo sviluppo di un sistema ban- passi avanti. Sono sorti i primi due pilastri In quest’ultimo caso degli intermediari fi- cario paneuropeo, iniziando con l’unifor- dell’unione bancaria: il Meccanismo di vigi- nanziari acquisterebbero un portafoglio di- mare i requisiti patrimoniali e di liquidità per lanza unico (MVU) per una vigilanza uni- versificato di titoli pubblici dei Paesi i gruppi bancari. forme delle grandi banche dell’Ue e dell’Eurozona, in proporzioni predefinite, da Numerosi studi dimostrano che la con- l’introduzione di coefficienti patrimoniali più cartolarizzare in varie tranche. divisione del rischio nell’Eurozona è ben al severi, e il Meccanismo di risoluzione unico Entrambe le proposte presentano dei di sotto dei livelli di Usa, Canada e Germa-

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MERCATI&POLITICA

Il quartier generale della Banca centrale europea a Francoforte. Negli ultimi 5 anni in Europa sono stati fatti alcuni passi avanti verso l’unione bancaria e ci sono buone speranze che nei prossimi mesi si trovi un accordo per altre riforme dell’Eurozona. REUTERS/RALPH ORLOWSKI/CONTRASTO

nia, dove avviene soprattutto attraverso la convergenza economica e fiscale. La rebbe un regolamento più semplice, finaliz- flussi finanziari privati. Per questo l’Unione condivisione del rischio deve poi andare di zato a stabilizzare il rapporto debito/Pil (o dei mercati dei capitali dovrebbe essere pari passo con una maggiore condivisione ad abbassarlo quando supera una certa una priorità: oltre a essere bassa, la condi- della sovranità nazionale, per cui c’è biso- soglia, ad esempio quella del 90%) sul visione del rischio nell’Eurozona fa troppo gno di una nuova spinta per livellare il medio-lungo periodo. affidamento sulle banche e troppo poco sul campo di gioco (superando, ad esempio, le Ci troviamo in un momento propizio per mercato dei capitali. E con la Brexit in corso, differenze in ambito normativo e fiscale). perseguire riforme che ci permettano di l’Eurozona non può più affidarsi al Regno Viceversa, laddove la sovranità è in co- giungere preparati alla prossima crisi. Biso- Unito per l’accesso ai mercati dei capitali. mune, ad esempio con l’unione bancaria gna promuovere la condivisione del rischio La condivisione del rischio nel settore (meccanismi unici di supervisione e riso- nel settore pubblico e in quello privato at- pubblico potrebbe passare anche attra- luzione), il rischio dovrebbe essere condi- traverso il completamento dell’unione ban- verso un fondo di stabilizzazione macroe- viso (EDIS). caria, l’unione dei mercati dei capitali, conomica, che funzionerebbe come un La condivisione del rischio può compor- l’uniformazione delle imposte e delle contratto assicurativo: ogni Stato membro tare problemi di azzardo morale (può es- norme, e un meccanismo di stabilizzazione verserebbe un contributo annuale, ad sere un incentivo a rischiare di più, ad macroeconomica. Credo che questi obiet- esempio lo 0,1% del Pil, da adeguare via via esempio adottando una politica di bilancio tivi siano realizzabili dal punto di vista poli- a seconda di quanto usufruisce del fondo. irresponsabile). Pertanto bisogna miglio- tico. Nell’accordo per la nascita della Gli Stati riceverebbero aiuti, ad esempio, nel rare le norme e la gestione delle finanze coalizione tedesca si esprime la volontà di caso di un forte calo dell’occupazione. Un pubbliche, in modo tale che la politica fi- contribuire a un bilancio comune per la sta- fondo di questo tipo non ha niente a che scale abbia un andamento anticiclico in- bilizzazione macroeconomica dell’Euro- vedere con un’“unione dei trasferimenti”. vece che prociclico. Il Patto di stabilità e di zona, di creare (gradualmente) l’EDIS e di La condivisione del rischio non comporta crescita non funziona (non ha impedito incorporare il MES nel diritto europeo – necessariamente continui trasferimenti di l’accumulo di debito pubblico in tempi di cose che non sembravano possibili fino a bilancio, né richiede un cospicuo bilancio prosperità e ha obbligato i Paesi più colpiti pochi mesi fa. e comune, due opzioni al momento imprati- dalla crisi ad adottare misure di austerity, cabili dal punto di vista politico. finendo per peggiorare le cose), gli Stati !Daniel Vernazza [LONDRA]è Chief UK & Senior Per favorire una maggiore condivisione membri lo hanno trasgredito e la clausola Global Economist di UniCredit. del rischio, bisogna innanzitutto rafforzare di non salvataggio non era credibile. Servi-

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TECNOLOGIA&RISORSE

e dunque dai cittadini che la abitano: per questo motivo, è in grado di adattarsi alle Così costruiamo esigenze di ciascuno”. Un’idea interessante e forse necessaria considerato che – dati World Bank alla mano – nelle aree urbane la Smart City del pianeta vive ormai il 54% della popola- zione, si consumano i due terzi dell’energia L’Internet of Things ha potenzialità enormi. Ma è prodotta, si crea l’80% del Pil e si generano l’intelligenza collettiva generata dalla partecipazione il 70% delle emissioni di gas serra. Non mancano le criticità, a cominciare di tutti gli abitanti a plasmare le nuove città. dai rischi tecnologici: la vulnerabilità dei processori Intel, Amd e Arm rivelata a inizio di Marco Fosci * 2018 ha reso evidente come una società interamente connessa abbia bisogno di an- onsideriamo il navigatore sul no- ambientale delle città, ad accrescere l’effi- ticorpi reattivi. Inoltre c’è da considerare la stro cellulare. Per mezzo del GPS cienza energetica di interi quartieri, a mi- pericolosa asimmetria informativa che al suo interno inviamo dati a un gliorare la viabilità e i servizi. L’idea alla base vede aziende o enti pubblici in possesso di fornitore di servizi e in cambio è che la tecnologia consente oggi di mettere grandi quantità di dati sui cittadini; una pro- otteniamoC la segnalazione di ingorghi e le in relazione le infrastrutture materiali e il ca- blematica su cui si sta discutendo in di- indicazioni sui percorsi alternativi. Stiamo pitale umano per generare una sorta d’in- verse sedi e la cui soluzione non può che sfruttando una delle potenzialità fornite telligenza collettiva. I grandi centri urbani venire da una regolamentazione chiara e dall’Internet of Things (IoT), dove oggetti diventano così Smart Cities, luoghi in cui i trasparente sull’uso dei Big Data. connessi alla rete e sensori diffusi, gene- cittadini sono chiamati in qualche modo a Di contro sorgono fenomeni nuovi come rano grandi quantità di dati che, tramite reti partecipare attivamente a un processo vir- il leapfrogging che possono accelerare pro- sociali e algoritmi d’intelligenza artificiale, tuoso che tende a migliorare struttural- cessi di riequilibrio tra paesi avanzati e ar- aprono possibilità fino a pochi anni fa im- mente la qualità di vita della società. retrati. Ne è un esempio l’uso dei telefonini: pensate. “L’ingresso dell’IoT nelle nostre vite “La maggior parte dei Paesi africani”, spiega Cambiamo scala, prendiamo una città permette di trovare soluzioni nuove per il professor Ratti, “ha semplicemente evi- da dieci milioni di abitanti come Seul, in vecchi problemi”, spiega il professor Carlo tato la connessione con i fili per passare di- Corea del Sud. Da un unico centro di con- Ratti, direttore del Senseable City Lab al rettamente al wireless: come risultato, i trollo integrato, il Topis (Transport Opera- MIT di Boston. “Uno degli aspetti più im- cellulari sono spesso usati in modi nuovi, in- tion & Information Service), un team di portanti è legato alle dinamiche di cambio gegnosi e più sofisticati di quanto avvenga operatori monitora la circolazione delle di comportamento, ovvero come i cittadini in Europa o negli Stati Uniti”. strade, la regolarità di metropolitane e stessi, avendo acquisito maggior consape- In Kenya, alcuni giovani imprenditori di mezzi di superficie, l’utilizzo dei taxi, lo volezza dei problemi della città, possano Nairobi hanno sviluppato l’applicazione stato di occupazione dei parcheggi, le con- promuoverne il cambiamento”. A Santan- Usalama che permette un contatto rapido dizioni atmosferiche e le eventuali criticità der, in Spagna, una rete di oltre seimila IoT con polizia, assistenza stradale e ambu- dovute a incidenti, interventi di vigili del device (sensori, RFiD e NFC tags) controlla lanze: scuotendo il cellulare s’invia una ri- fuoco o polizia. Rispetto al nostro naviga- il riempimento di cestini e bidoni della spaz- chiesta d’aiuto, con fotocamera e GPS gli tore, il Topis non informa solo i cittadini sulla zatura, segue il percorso della flotta di net- utenti sono poi in grado di inviare preziosi situazione dei trasporti ma anticipa i pro- turbini e raccoglie informazioni su qualità dati per le operazioni di soccorso. In pochi blemi; grazie ai dati provenienti da reti so- dell’aria e inquinamento. Tramite API, i dati mesi una piattaforma creata dal basso ciali e sensori, decongestiona il trasporto sono messi a disposizione di privati e aspira a diventare il punto di riferimento pubblico variando la frequenza delle corse, aziende che vogliano sviluppare applica- unico per le emergenze – esattamente verifica lo stato delle infrastrutture e pro- zioni per rendere più efficiente lo smalti- come il 112 o il 911, che hanno però impie- gramma interventi di manutenzione, se- mento dei rifiuti o anche solo accrescere la gato decenni a imporsi in Ue e Usa. e gnala ai vigili dove intervenire per evitare consapevolezza di cittadini e turisti sull’im- che si formi il traffico. Garantisce in so- portanza della raccolta differenziata. ! Marco Fosci [MILANO] giornalista, ha lavorato stanza la mobilità per milioni di persone. “La Smart City – precisa Ratti – mira al- per Il Sole 24 Ore e Class Editori. È stato anche a Seguendo lo stesso principio proliferano l’inclusione e coesione di tutte le fasce della capo del sito di informazione Corrispondenti.net. nel mondo progetti volti a ridurre l’impatto popolazione. È una città plasmata dal basso

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76 MARZO APRILE 2018 WFP/Nguyen Duc Hoang Duc WFP/Nguyen it.wfp.org/pasti-a-scuola it.wfp.org/pasti-a-scuola Combatte la fame nel mondo I pasti a scuola scuola a pasti I vita la cambiano incentivo un sono scolastici pasti I mandare a povere famiglie le per scuola. a gli i Food World il anno Ogni oltre a cibo fornisce Programme bambini. di milioni 16 Visita

Copertina stesa 76.qxp_Layout 1 20/02/18 12:10 Pagina 1 Pagina 12:10 1 20/02/18 76.qxp_Layout stesa Copertina