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impa 1-2012 20-12-2011 15:46 Pagina 1 Gennaio 2012 Anno XXIX - N. 1 €6,00 Bissoli Modiano Tullio Pericoli, 2011 Tullio Curi Montaigne Dante Parrella Faloppa Rapone Ferrante Salomé Hayek Serpa Gratteri Tonon Kincaid Tranströmer Kleist Yeats Kramer Alberto Arbasino ◊i√ek Enrique Vila-Matas LIBRO DEL MESE: Portinaro, come fare i conti con il passato PRIMO PIANO: Vila-Matas, l’opera, l’ultimo libro e un inedito Progressi e ritardi da Libero GRASSI a Ivan LO BELLO, di Nando DALLA CHIESA SCRITTORI: Bajani, Milone, Di Paolo, Tarabbia, Sortino, Armanino www.lindiceonline.com www.lindiceonline.blogspot.com MENSILE D’INFORMAZIONE - POSTE ITALIANE s.p.a. - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Torino - ISSN 0393-3903 impa 1-2012 20-12-2011 15:46 Pagina 2 N. 1 2 Editoria Lo scontro di idee come metodo Negli ultimi mesi in prende spunto dal- questo spazio abbia- l’opera di Paolo Vol- di Andrea Casalegno mo lanciato appelli poni per riflettere e dato conto degli sulla stanchezza del a pubblicazione da parte no per giorno da Luisa Mango- esiti progressivi del- dibattito critico let- Ldella casa editrice Einaudi ni, che anche quando, come la campagna di rifi- terario italiano ogni dei verbali delle proprie riunio- spesso avvenne, veniva poi, ma- gari dopo anni, accantonato, la- nanziamento. Que- volta che si riaffac- ni editoriali (I verbali del merco- sta volta, anche se la cia la retorica usura- ledì. Riunioni editoriali Einaudi sciava dietro di sé suggestioni e 1943-1952, a cura di Tommaso fermenti che si sarebbero tradot- nostra sopravviven- ta di una “letteratu- Munari, prefaz. di Luisa Man- ti in altri libri, in altre collane. za continua a essere ra dell’impegno”. goni, pp. LXVIII-536, € 40, Ei- La lettura dei Verbali del mer- una trincea quoti- Infine, ma di note- naudi, Torino 2011), che per coledì consente ora l’accesso di- diana per la quale vole importanza per questo primo volume copre gli retto a una delle fonti utilizzate ogni aiuto, sottoscrizione, abbonamento è l’Indice, vogliamo salutare l’ingresso tra i anni 1943-1952, ma proseguirà da Mangoni, che ha premesso al vitale, vogliamo parlare del giornale e delle collaboratori di alcuni tra gli scrittori più in- fino al 1963, ci offre testi di volume un’illuminante prefazio- novità contenute nelle sue pagine. Il nume- teressanti delle ultime leve. Sono scrittori, grandissimo interesse, tanto più ne. Certo i verbali, per loro na- ro che avete tra le mani segna in qualche tutti, nati tra il 78 e l’86. Altri ne arriveran- se letti alla luce di quel monu- tura, possono restituire poco più modo un momento di importante rinnova- no nei prossimi numeri, tra i più e i meno mento all’intelligenza del Pen- dello scheletro di discussioni in- mento e di rinnovata fiducia nella rivista che giovani. Si tratta di un segnale importante, sare i libri che fu nel 1999 l’in- finitamente più ricche e vivaci. avete tra le mani. Segna, soprattutto, la vo- per la nostra rivista, quello di accogliere tra novativa ricerca di Luisa Man- Ma in essi risuonano, sia pure lontà di essere interlocutore attivo nel di- le nostre pagine voci e occhi in grado di leg- goni per Bollati Boringhieri. filtrate dal verbalizzatore, le voci battito culturale in corso in questo momen- gere il nostro Paese con sguardi nuovi, con Quel volume, nato dall’analisi di allora. to, in Italia ma non solo. Oltre al consueto, meno disincanto, forse, e molte meno inibi- decennale di un immenso mate- Non è facile oggi ricondurre capillare, lavoro di mappatura e di ragiona- zioni di comodo. Rossella Milone, Paolo Di riale soprattutto epistolare e ar- alla mente il clima autentico di mento sulle novità del nostro panorama edi- Paolo, Andrea Tarabbia, Paolo Sortino, chivistico, era la narrazione ap- quello scontro, più che incontro, di idee. L’impresa sarebbe anzi torale, questo mese ci sarà un fulcro, intor- Ester Armanino, pur nelle loro profonde passionata delle discussioni dal- no a cui ruoterà la rivista. Si tratta dell’ope- differenze (alcuni di loro sono esordienti, al- le quali è nato il più bel catalo- impossibile senza l’ausilio degli go della nostra editoria; e così apparati che il volume fornisce: ra dello scrittore spagnolo Enrique Vila-Ma- tri hanno già più titoli alle spalle), rappre- dettagliata, che delle sue 950 la prefazione di Mangoni, le tas. Romanziere tra i più premiati in Europa sentano alcune tra le parabola artistiche og- pagine soltanto un centinaio si puntuali note di Tommaso Mu- e nel mondo, scrittore raffinatissimo e irre- gi in attività, che ci fanno pensare all’Italia spingevano oltre il 1956. nari, che per ogni libro discusso golare, elegante ed eccentrico, erudito e au- come a un paese che piuttosto che chinare il Un catalogo unico per la sua forniscono la collocazione defi- toironico, Vila-Matas ha voluto regalare capo ha voglia ancora di raccontarsi, e di re- importanza nella formazione nitiva nel catalogo, spesso a di- all’“Indice” un lungo e appassionante scrit- sistere attraverso la letteratura. Soprattutto, culturale degli italiani del secon- stanza di anni (se fu approvato), to inedito. A contorno, troverete alcuni testi ci fanno pensare a un paese che ha bisogno do dopoguerra: per durevolezza gli indispensabili indici dei par- fondamentali per leggere il Vila-Matas edito di trovare le parole, per dirsi, e ha bisogno delle scelte, quantità e qualità tecipanti, delle collane e delle ri- e quello ancora non tradotto in Italia. L’es- di imparare a disinnescare quella retorica dei testi, vastità di interessi, per viste, dei nomi. Utilizzandoli sia sere presenti nel dibattito culturale, si dice- dormiente che ogni giorno dà forma a un’I- la geniale articolazione, conti- il ricercatore sia il lettore curioso va. Vi segnaliamo a questo proposito l’inter- talia che non ci piace. Quella che ci piace, nuamente ridiscussa, nelle varie potranno intrecciare i propri vento di Andrea Bajani, in apertura, che un po’, bisogna inventarsela. collane, che danno a ogni libro percorsi di lettura, che riserve- una collocazione organica in un ranno molte sorprese. contesto ragionato, fitto di ri- L’introduzione di Mangoni essere vicino al rinnovamento Vittorini non scompare affatto mandi impliciti ed espliciti agli mette giustamente in luce ciò che avviene nel segno di Elio dalla casa editrice ma, dopo la Le immagini altri titoli, per novità e gusto del- che nei verbali manca: e per i Vittorini, e Torino, dove i redat- chiusura della sede di Milano, Anche questo numero del la presentazione grafica. Nei de- primi anni è molto. L’arco cro- tori Natalia Ginzburg e Massi- darà il suo apporto insostituibile giornale è interamente illustra- cenni scorsi, per di più, le ri- nologico dei documenti conser- mo Mila, ma anche consulenti non soltanto alle discussioni. A to con le opere della mostra stampe decise da Roberto Cerati vati inizia nel 1943, ma la ver- fondamentali come Norberto lui sarà affidata per un certo pe- MERCI MATTICCHIO – Arti- rendevano quasi tutto il catalogo balizzazione settimanale assu- Bobbio e Felice Balbo, vivono riodo, dopo la morte di Pavese, sti per L’Indice esposte a Palaz- sempre disponibile. me regolarità solo a partire dal una fase non breve di frustra- una collana strategica come “I zo Bertalazone e ad ARTE- 9 novembre 1949. Per il perio- zione, messi di fronte a novità Millenni”. Poi avrà “I Gettoni”, GIOVANE. Quello che segue do precedente disponiamo sol- che li lasciano perplessi. dove, in dialogo con Italo Calvi- Refusario è l’elenco degli artisti che ci tanto di un documento isolato È la stagione tumultuosa, ed no, pubblicherà opere di giovani hanno sostenuto ai quali va il del 7 agosto 1943, in cui Carlo economicamente disastrosa, del- scrittori: la sola presenza ricono- nostro più grande riconosci- Muscetta riassume a Giulio Ei- le riviste militanti, che vede al scibile dell’attualità fino agli an- mento. naudi i risultati di una discus- centro la straordinaria esperien- ni sessanta, poiché tutti i tentati- sione da lui tenuta a Roma con za del “Politecnico” di Vittorini, vi di creare nuove collane d’in- ALESSANDRO ALBERT - ANDREA Leone Ginzburg, Giaime Pin- con la più o meno scoperta osti- tervento, inchiesta e attualità fal- FILIPPINI - ANDREA MASSAIOLI - tor, Antonio Giolitti e Franco lità non solo della vecchia guar- liscono uno dopo l’altro. ANDREA ROCCIOLETTI - BARTO- Venturi, di un nucleo compatto dia torinese, Pavese in testa, ma La resa dei conti avviene con LOMEO MIGLIORE - ENZO GA- di testi dei primi mesi successi- anche degli intellettuali più or- la riunione editoriale del 12-13 GLIARDINO - EUGENIO COMEN- Sul numero dell’“Indice” di di- vi alla Liberazione (dal 10 mag- ganici al Pci, come Giolitti e De- gennaio 1949: un bilancio com- cembre CINI - FERRUCCIO MUSIO - gio al 6 agosto 1945), del ver- lio Cantimori. Ci sono poi le ri- plessivo in vista dell’annata che FRANCESCO CASORATI - FRAN- bale riassuntivo di Franco Ven- viste direttamente legate al Pci, sta per aprirsi. A essa fa riscon- ÇOIS FARELLACCI - G. COSSU - • a p. 3 (Sommario) il titolo del li- turi (23 maggio 1946) di una come “Risorgimento”, la “Rivi- tro, poco più di due anni dopo, GIANCARLO BARALDO - GIOR- bro di Pierre Milza Gli ultimi discussione sulle collane stori- sta di cultura sovietica” e, in po- l’epocale riunione del 23-24 GIO VACCARINO - GIOVANNA giorni di Mussolini è stato tra- che avuta da lui a Roma con Fe- sizione intermedia, “Società”. maggio 1951: una discussione a sformato per errore in Gli ulti- PICCIAU - IOLE CILENTO - LAU- mi giorni dell’umanità.