La Grecia Salentina.Pdf
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LA GRECIA SALENTINA 2^G - IPSEOA La Grecìa salentina è un'isola linguistica ellenofona del Salento situata nella Puglia meridionale, in provincia di Lecce, e consistente in nove comuni in cui si parla un dialetto neo-greco noto come griko. Dal 2007 ai nove comuni originari si sono, infatti, aggiunti altri tre non ellenofoni, che sono entrati a far parte dell'Unione dei comuni della Grecìa Salentina, comprendente circa 60.000 abitanti. Dell'Unione dei comuni della Grecìa Salentina fanno parte attualmente dodici centri: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino. I comuni dell'Unione condividono non solo la cultura e (in parte) la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali. L'idioma è ancora parlato principalmente nei comuni di Sternatia, Martignano, Calimera, Corigliano d'Otranto, Zollino e Martano. I comuni di Carpignano Salentino, Cutrofiano e Sogliano Cavour, invece, non sono ellenofoni. L'area attuale della Grecìa Salentina è in realtà la parte residua di una grecità più vasta, che andava dallo Ionio all'Adriatico, con particolare rilevanza nel quadrilatero ideale ai cui vertici sono i comuni di Otranto, Casarano, Gallipoli e Nardò. « Roma non ebbe vergogna di scrivere e far conoscere che, se essa aveva vinta la Grecia con le armi, la vinta Grecia vinse Roma con le arti e con le lettere sue. Greci siamo, ma da tremila anni in Italia stiamo… greco parliamo, ma non perché siamo stranieri, ma perché siamo la più vecchia gente del luogo. » (Domenicano Tondi, Glossa. La lingua greca del Salento, Ed. Cretesi, 1935) L'Unione dei comuni è un ente locale con autonomia statutaria nell'ambito dei principi fissati dalla Costituzione, dalle norme comunitarie, statali e regionali. Ed è costituita a tempo indeterminato. Secondo l'articolo 2 dello Statuto, le finalità dell'ente sono: • rappresentare in via mediata l'insieme delle comunità che risiedono sul suo territorio e concorrere con i Comuni che la costituiscono a curarne gli interessi e a promuoverne lo sviluppo; • promuovere la progressiva integrazione con finalità di ottimizzazione e di razionalizzazione dell'azione amministrativa fra i comuni che la costituiscono; • contribuire alla determinazione dei programmi dei Comuni che la costituiscono, oltre che dei programmi della Provincia di Lecce e della Regione Puglia, e provvedere alla loro specificazione e attuazione; • costituire l'ambito territoriale ottimale per lo svolgimento di funzioni e servizi comunali in forma associata conferiti con leggi dello Stato o della Regione. MINORANZA LINGUISTICA GRICA DELL'ETNIA GRICO SALENTINA Così come riconosciuta dallo Stato italiano, è composta dalle due isole linguistiche della Bovesìa, Vallata dell'Amendolea, Gallicianò, Roghudi, Roccaforte del Greco nel reggino e della Grecia salentina nel Salento, che di fatto costituiscono la totalità delle aree ellenofone esistenti in Italia. Il termine grecanico si ritrova più specificamente applicato all'area calabrese, visto che per le varietà salentine ha progressivamente guadagnato consensi la designazione locale di griko. L'idioma parlato in queste comunità è un dialetto di tipo neo-greco residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della Magna Grecia. I greci odierni chiamano la lingua Katoitaliótika oppure, in riferimento al solo dialetto della Bovesìa, calabrese, anche se quest'ultimo può riferirsi eufemisticamente al pidgin greco-italiano pure esistente nell'area. Le persone che ancora parlano la lingua greca in Calabria sono probabilmente non più di 500,mentre nel Salento, in Puglia, si stimano circa 10 000 parlanti. IL GRIKO Le prime colonie greche si insediarono nel Salento all’epoca della Magna Grecia, nell’VIII secolo a.C., ma fu in epoca bizantina,SALENTINO a partire dal VI secolo d.C., che i greci approdarono in massa su queste coste. Essi costruirono nell’entroterra salentino una piccola rete di villaggi, nei quali innestarono le loro tradizioni, praticarono la loro religione (greco-ortodossa), esercitarono la loro cultura e naturalmente parlavano con il loro idioma. Nel corso della storia salentina, a seguito del sopraggiungere di altre civiltà questa piccola fetta di popolazione greca è stata dapprima influenzata e poi dominata dagli usi e costumi delle altre popolazioni (specie in ambito religioso: i cattolici soppiantarono radicalmente gli ortodossi), ritirando i propri confini geografici quanto culturali. Il Griko, infatti, detto anche lingua “neo greca”, è il risultato di queste fusioni antropologiche. Naturalmente, il grìko si continuò a tramandare anche per mezzo dei canti popolari (i traudìa) ispirati proprio alla mitologia greca, appartenenti o meno al genere della pizzica, musica che ha il suo epicentro proprio in questa zona. Vi capiterà di imbattervi in frammenti di questa lingua minoritaria, riconosciuta anche dal Parlamento italiano, nei comuni di Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Sternatia, Soleto e Zollino, che dal 1990, con il patrocinio dell’Unione Europea, si prodigarono per valorizzare e promuovere la cultura e le tradizioni del grìko. Nel 2007 si sono aggiunti Carpignano Salentino e Cutrofiano, rientrando nel L’Unione dei comuni della Grecìa Salentina, un ente locale con autonomia statutaria, nata proprio in quell’anno. LA NOTTE DELLA Dal 1998, per iniziativa dei comuni della Grecia Salentina, la Notte della Taranta è senza dubbio il più grande festivalTARANTA musicale dedicato al recupero e alla diffusione della cultura della “pizzica” salentina, con contaminazioni che spaziano dal rock alla world music, dal jazz alla musica sinfonica. La “pizzica” è la musica che scandiva l’antico rituale di cura dal morso immaginario della tarantola, il pericoloso ragno velenoso. La tradizione vuole che per liberare la vittima, di solito una donna, si suonassero incessantemente i tamburelli a ritmo vorticoso finché non veniva sciolta dall’incantesimo. Al suono dei tamburelli si accompagnava un ballo ossessivo e ripetitivo, che contribuiva ad esaurire il veleno. Altre varianti della pizzica tarantata sono il “ballo del corteggiamento” tra uomo e donna e la “danza dei coltelli” anche detta “pizzica a scherma“. KALINIFTA (EL)«Kalì nifta! Se finno ce pao; (IT)«Buona notte, ti lascio, vado plaja 'su ti 'vo pirta prikò via ce pu pao, pu sirno, pu steo dormi tu, ché io parto dolente 'sti kkardìa-mu panta sena vastò.» ma ove io vada, fugga o stia ti porto sempre nel mio cuore.» Matinata è una serenata grica il cui testo è stato composto dal poeta calimerese Vito Domenico Palumbo (1854-1918). La canzone è talmente diffusa da potersi considerare patrimonio popolare della Grecìa salentina Il brano è una struggente serenata d'amore che un innamorato - affacciato alla propria finestra - canta alla propria amata, mentre pensa intensamente a lei. Sebbene l'uomo nutra un profondo sentimento per lei, portandola sempre nel cuore ovunque vada, l'amore non è minimamente corrisposto. Ciò causa in lui una profonda e intensa sofferenza. LA CUCINA E LA GASTRONOMIA DELLA GRECIA SALENTINA Il giacimento enogastronomico salentino può essere immaginato come il risultato di una millenaria sedimentazione culturale a cui hanno contribuito i tanti popoli e le vicende storiche che hanno caratterizzato l' area ellenofona del Salento. Una cucina ricca che va dagli antipasti ai primi piatti, ai secondi di carne e pesce fino ai formaggi, ai dolci e ai liquori; alla cucina grika, fra gli altri, hanno contribuito gli arabi, i bizantini, i francesi fino all'esaltazione barocca degli spagnoli. Anche dal punto di vista dietetico e una cucina valida, rispondente ai canoni nutrizionali moderni, con molte verdure, spesso maritate ai legumi o ai cereali, con poche proteine animali (carni o pesce) riservate alle festività, così come i dolci ed i liquori; il tutto viene accompagnato da buon vino e condito con olio extra-vergine e vergine d' oliva, vero principe della cucina e di questa terra. E' una cucina mitica come questa terra. E i sapori, i profumi richiamano la Grecia con cui condivide la lingua e gli ingredienti: l' olio d' oliva, il grano duro, gustosi formaggi pecorini, carni tipiche, verdure fresche, aglio, cipolla, peperoncino. Sapori semplici. Sapori forti e ricette secolari. Nelle caratteristiche trattorie della Grecìa Salentina, per chi voglia gustare i piatti tipici delle origini e della tradizione grica, è consigliabile questo itinerario gastronomico: PRIMI PIATTI MINCHIAREDDI CON LA RICOTTA SALATA E' una pasta di farina d'orzo e di grano cavata con il ferro da maccheroni, condita con salsa di pomodoro, ricotta piccante e formaggio ricotta. ORECCHIETTE AL SUGO DI MAIALE Tipica pasta di farina di grano, dalla caratteristica forma di piccole orecchie, condita con il sugo di maiale e guarnita con pezzetti della stessa carne. SAGNE AL SUGO Fettuccine ricavate da una "lacana" di pasta di grano duro, condite con salsa di pomodoro fresco e formaggio. SECONDI INVOLTINIPIATTI DI CARNE AL SUGO Fettine di carne avvolte e fissate con filo o stecchini, insaporite con, formaggio, prezzemolo, sale, pepe e cotte in salsa di pomodoro. 'MBOIACATEDDI DI AGNELLO Involtini di fegato e polmone di agnello, legati con le interiora ed insaporiti con sale, pepe, prezzemolo. Vengono arrostiti sulla brace. CARNE DI CAVALLO ALLA PIGNATA Pezzi di muscolo di cavallo cucinati a fuoco lento in un tipico recipiente di terracotta,