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Informazioni GIORNALE SICILIANO DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA, TURISMO, SPETTACOLO [email protected] ANNO PRIMO N¼ 6 - 25 NOVEMBRE 2006 - a 1,50 DIRETTORE RESPONSABILE SALVO BARBAGALLO

Raffaele Lombardo e insieme in nome dell’autonomia e del popolo siciliano Manovra acchiappa ingenui L’MpA ritenta la stessa manovra sperimentata con la Lega di Bossi È solo un grande bluff che ripete uno schema collaudato per rastrellare

consensi Nello Musumeci

di SALVO BARBAGALLO re) da prestigiatori, oppure (nella peg- ni in nome di una Autonomia mai ap- diamo ai due poli”. Raffaele Lombar- è nato) e, purtroppo per lui, è sprovvi- giore delle ipotesi) da ciarlatani di bas- plicata, dopo essersi portato a casa un do, è nostra opinione, ha ben appreso sto della conoscenza di fatti e misfatti e buone intenzioni, a volte, supe- so profilo. Prestigiatore o ciarlatano bel gruzzoletto di parlamentari e sena- la lezione di Romano Prodi, quella di storici che la Sicilia ha subito, dei qua- rano le bugie: questo avviene che sia, il nostro “non” alchimista ha tori e di deputati e assessori regionali, presentare una visione diversa della li, nel suo recente passato politico, Lnella quotidianità del vivere, ma sfoderato tutti (o in parte) i suoi trucchi ora, dopo un momento di “fermo bio- realtà che tutti conoscono. Lombardo, non si è mai occupato, contribuendo, al certo non in politica, dove avvengono per mettere insieme un colossale bluff: logico”, tenta di riprendere fiato cer- essendo il suo movimento letteralmen- pari di tutti suoi colleghi, a non fare ben altre cose. In politica, per esempio, chi lo vuole scoprire o sta al gioco, op- cando di mettere in piedi una “federa- te sprovvisto di “contenuti” che nessu- applicare quello Statuto del quale oggi, avviene che le bugie superano le buone pure passa la mano. zione” di gruppi cosiddetti autonomi- no dei suoi dirigenti ha saputo dargli, come detto, si è fatto fervente paladi- intenzioni, più spesso la “trasformazio- Noi non siamo dediti al gioco (di sti, fra i quali quello capeggiato da continua a sperimentare formule (solo no. Anche Raffaele Lombardo, come ne” degli elementi supera ogni ragio- qualsiasi natura possa essere), ma ci Nello Musumeci (Alleanza Siciliana), “formali”, ma vuote) per mantenere e tanti altri dell’ultima ora, è stato “fol- nevole equilibrio in quanto intervengo- adoperiamo per scoprire i bluff, in spe- e di quanti altri si aggregheranno stra- tentare di accrescere il potere politico gorato” sulla via di Damasco? E questo no ulteriori fattori che rie-scono a co- cial modo quando a poterne subire le da facendo. Nulla di eccezionale, a pri- che si è conquistato. La memoria corta è un secondo punto sul quale è oppor- prire i precedenti sui quali opera l’al- conseguenze sono i più deboli, coloro ma vista, anzi: quando gli accordi si fa il resto. tuno riflettere. La compagnia che si è chimista esperto di turno. Quello che che hanno bisogno dell’aiuto di altri fanno sotto la luce dei riflettori e con i Chi si ricorda, infatti, che il successo cercato il leader dell’Mpa. viene definito “ulteriore fattore” ha per risolvere i propri problemi esisten- mass media alle spalle, le situazione nazionale Raffaele Lombardo lo ha ot- Nello Musumeci, erede di Giorgio una precisa connotazione: si chiama ziali, di lavoro, di collocazione all’in- “nuove” possono essere passate al se- tenuto grazie all’abbinamento del suo Almirante e Orazio Santagati, pur “opportunismo”. terno di una società che è diventata taccio. Cosa c’è di particolare, allora? movimento con la Lega di Bossi, Bossi amando veramente la sua terra, ha for- Nel mescolare gli elementi dei quali è troppo rapace e arida. E, allora, noi Soltanto le enunciazioni programmati- poi abbandonato e scomparso dall’ab- temente radicato nell’animo (il suo in possesso, l’alchimista (l’unico a co- andiamo a scoprire il grande bluff che che: l’accordo raggiunto tra Mpa e Al- binata forse perché resosi conto d’esse- passato di appartenente al Msi e poi ad noscere veramente la natura degli ele- si vuole consumare in nome del popolo leanza Siciliana di “lavorare insieme in re strato ampiamente strumentalizzato? Alleanza Nazionale lo testimonia) il menti della composizione e a cosa ser- siciliano! Il bluff che sta portando un cammino autonomista (questa frase Ora, in Sicilia, Lombardo ritenta la sentimento dell’unità della nazione ve) con sapiente furbizia ammanta il avanti il leader del Movimento per è del “Giornale di Sicilia”), puntando manovra con Musumeci. E quanto det- (“Nazione” e non “Paese”, come si di- suo prodotto nella forma più accatti- l’Autonomia, Raffaele Lombardo. ad affermarsi (e la frase che segue è at- to è già un primo punto sul quale riflet- ce ora): non stravolgerà il suo modo di vante, per mostrarlo a tutti come un In politica, con i tempi che corrono tribuita a Raffaele Lombardo) come tere. Anche Raffaele Lombardo è di essere (così come mai ha fatto Bossi), prodotto originale che può servire da (è sotto gli occhi di tutti cosa si verifi- “partito del popolo siciliano, unica al- corta memoria, se ha dimenticato le anche se ha chiamato il suo nuovo par- panacea ai mali che affliggono la gente ca in campo nazionale) può accadere di ternativa a quelli tradizionali. La nostra sue dichiarazioni (risalenti ad appena tito Alleanza Siciliana. Musumeci è ca- comune. In questo caso l’alchimista tutto: le “alchimie” sono all’ordine del sarà una federazione a tutti gli effetti. qualche anno addietro) a favore della duto nella trappola, facile preda di Raf- adopera tutte le sue, naturali, doti: è, giorno ed i risultati sono devastanti. Saremo il movimento territoriale che è riforma dello Statuto siciliano del qua- faele Lombardo che cerca alleati in contemporaneamente, ammaliatore, Raffaele Lombardo che ha avuto (o ha mancato in Sicilia, l’unico in grado di le, oggi, si fa fervente e accalorato pa- grado di fargli da “spalla”, mentre por- prestigiatore, fine oratore, approfondi- avuto suggerita, non sappiamo…) la fare rispettare lo Statuto…Vogliamo ladino. Il suo amore per l’Autonomia ta avanti le sue azioni verso l’una o to conoscitore di storia e tradizioni, brillante idea di creare un movimento l’autonomia della Sicilia, che deve au- è di fresca data (di appena qualche an- l’altra coalizione (quella di destra e di studioso, un po’ (necessariamente) raf- facendo leva sul sentimento dei Sicilia- togovernarsi. Né io, né Musumeci cre- no, e conosciamo la circostanza in cui sinistra) per ottenere quanto più van- finato (si fa per dire) imbonitore, quasi taggi politici, e rafforzare un potere quasi un artista funambolo dei giochi che incomincia a scricchiolare. Musu- di potere. Insomma, “un asso pigliat- meci non si è chiesto perché Lombardo tutto” (a tal riguardo rimandiamo al- L’asso pigliatutto lo abbia cercato adesso, e non prima, l’articolo accanto con questo titolo): quando era in discussione la poltrona Ma per espletare al meglio le sue capa- a sempre, per vox populi, vale l'antico detto che il gorosamente disuguali e a favore del Lupo, la “refurtiva”. di presidente della Provincia? Si accor- cità questo alchimista ha bisogno di gioco è bello sin quando dura poco. In effetti, essen- Certo, ogni tanto il Lupo mette in prima persona gli assi sul gerà a sue spese che è un “patto con il “spalle” (potremmo dare una classifi- Ddovi in qualsiasi gioco un esito (vittoria, sconfitta, pa- tavolo, giusto quando la posta in palio e troppo grossa per diavolo”, quello che ha stretto. A vin- cazione a queste “spalle”, ma preferia- reggio), esso deve, in qualche modo, avere un termine altri- potersi fidare di quei birbanti di Masi e Brasi, ma una volta cere è sempre il diavolo, in questi casi. mo catalogarle solo come “compagni menti diventa poco interessante o, peggio, opprimente. Da saziato il suo inesauribile appetito, torna a lasciare l'ordina- E questo è il terzo punto sul quale si di strada”) che gli reggano il moccolo, molti anni, tra i tanti che si compiono su tavoli di vario livel- ria gestione delle briciole ai due compari. Naturalmente, deve riflettere. in caso contrario il trucco, nel gioco, lo, c'è un gioco interessante che anche i bambini conoscono e molto molto di rado, anche a Giufà fanno vincere qualche Se nella partita entrerà qualche altra verrebbe subito scoperto. si chiama “asso pigliatutto”. In questo gioco di carte vince partita ma chissà perché al poveretto non capitano mai gli “spalla” all’Mpa, ne parleremo in se- Alla fine, dunque, la magnifica esi- chi, alla fine del gioco, ha conquistato più carte di tutti. Per assi nella mani. Eppure Giufà avrebbe un metodo per non guito. A conti fatti, di politica e di bizione dell’alchimista (che ha saputo conquistare una carta deposta sul tavolo è necessario giocar- farsi fregare, quello di approfondire, le pur semplici, regole amore per il popolo siciliano c’è molto usare adeguatamente l’intruglio che ha ne una di uguale valore (es. un Re si può prendere solo se si del gioco. Studiando bene e lasciandosi alle spalle la superfi- poco, se non nulla: possiamo essere in plasmato per ammannirlo alla cosid- possiede e si gioca un altro Re) oppure giocare un Asso che, cialità egli capirebbe che la partita è truccata e farebbe pas- errore (e ci piacerebbe che fossimo in detta “gente comune”) risulta soltanto per regolamento, da diritto a chi lo gioca a prendere tutte le sare dei brutti quarti d'ora al Lupo a Masi e a Brasi. “Attenti errore, perché potremmo avere la pos- un gioco. Un gioco di potere che cerca carte sul tavolo. Da qualche decennio in Sicilia c'è un tavolo al Lupo” dice un'altro proverbio, noi non possiamo che ag- sibilità di ricrederci), ma noi siamo di sfruttare una, cento, mille aspettati- da gioco di “Asso pigliatutto” dove giocano Masi, Brasi, giungere “Attenti anche a Masi e Brasi”. Ma, purtroppo per convinti che si tratti solamente di un ve che la condizione sociale e tempora- Giufà ed il Lupo. In questa infinita partita Giufà è quello che lui, anche il Lupo invecchia, anzi è già molto vecchio, e pre- grande bluff. Un bluff in un gioco che le gli offre su un piatto d’argento. L’in- ha un sacco di soldi da farsi spillare ed il Lupo evidentemen- sto Masi e Brasi dovranno cercarsi un altro padrone se vo- ha come monte premi il raggiungimen- truglio “creato” non è vera medicina, è te aspira ad averli per sè. Ma il Lupo non può sempre vincere gliono continuare a spennare Giufà. Ma se non si trovasse un to di un potere sempre maggiore. Raf- soltanto fumo negli occhi che l’alchi- altrimenti gli altri non giocherebbero più ed allora stringe un altro Lupo così potente che farebbero Masi e Brasi? Sempli- faele Lombardo (il suo curriculum lo mista ha saputo diffondere. Ma (c’è patto con Masi e Brasi fornendo loro sotto banco sempre de- ce, farebbero come si fa in tutti i giochi di carte quando la dimostra) è stato costantemente un lea- proprio un “ma” iniziale): l’alchimista gli assi “freschi freschi” (come si direbbe a “Zicchinetta”, partita deve necessariamente svolgersi: giocherebbero “col der che ha saputo cogliere, a suo favo- non è affatto un “alchimista”. Di que- altro gioco popolare) per potere vincere, alternativamente, la morto”, l'importante è che Giufà resti sempre al tavolo. re, tutte le opportunità, rispettando ra- sta genìa si è persa traccia da tanto partita alle spalle del povero Giufà e poi spartirsi, in parti ri- Enlo ramente gli accordi con gli alleati di tempo, sostituita (nella ipotesi miglio- turno. 2 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 La crisi morale del Bel Paese si ripercuote inevitabilmente anche nel profondo Sud In attesa al capezzale dell’Italia malata La “mobilità” dei paladini delle cause nobili Dopo i fatti di Napoli torna di moda la “Questione meridionale”

di FRANCESCO DATO taccamento ai va- é tornata im- non hanno, purtroppo per noi, finaliz- lori ed alle idee, provvisamente di zato queste ricerche e queste indagini otti, medici e sapienti al capez- ma in realtà artefi- moda la cosiddet- a soluzioni. zale di questa Italia malata, per ci di tradimento ta Questione me- Pertanto non esiste alcuna Questione Dcapire di quale malattia è affet- del consenso elet- ridionale scaturita meridionale, esiste invece una Situa- ta e cercare la cura adatta. torale. dai recenti fatti di zione meridionale, alla quale non si è Ed essendo discordi i pareri, ed an- E il tradimento sangue di Napoli. voluto dare soluzione, anzi al contrario cora più discordi le cause, gli illustri si accompagna Immediatamen- si è negato quello sviluppo che avreb- luminari che si occupano del malato sempre alla totale te i mass-media be potuto risolvere in gran parte il pro- ormai in stato comatoso, litigano su assenza di cultura, ne fanno oggetto blema. tutto e non risolvono nulla, affiancati storica e gramma- di dibattito, rin- Altra situazione è quella relativa alla da una stampa che li asseconda incu- ticale, ed anche correndo notizie, Questione settentrionale, che rappre- rante del ruolo istituzionale di infor- etimologica, tanto proposte e solu- sentando una novità basata sulla con- mazione e di pungolo che dovrebbe che si affrontano zioni di ogni ge- trapposizione di esigenze, e studiata in avere e che non ha, cosa che neppure gravose e consoli- nere, e nessuno si modo da creare una sorta di guerra tra in periodi tristemente denominati “di date problemati- chiede come mai poveri e ricchi, altro non produce se regime“ si è mai verificata, visto l’ap- che con l’ignoran- ogni tanto spunta non una sterile polemica tra chi lotta piattimento culturale e storico che è za dei reali e pro- fuori questa Que- per la sopravvivenza e chi invece re- palese in ogni articolo che ci capita di fondi contenuti stione, e che si- clama il dessert. leggere. che inevitabil- gnificato ha, a di- Intendiamoci, noi non siamo contra- Siamo alla frutta, frase fatta che mente connatura- stanza di tanti de- ri al miglioramento delle condizioni vuol significare la fine del pranzo e no la situazione. cenni, parlare an- che naturalmente e legittimamente ri- che non rimane null’altro da mangiare; E quindi, cosa cora di Questione. entrano nella sfera democratica di ogni ma opportunamente i commensali, mai vogliamo preten- E non ancora popolo nel consesso civile di un terri- satolli e sempre più famelici, si appre- dere da gente di contenti, adesso torio-stato, ma siamo contrari al pro- stano a proseguire il convivio speri- questa natura, che spunta fuori anche gressivo divario che si apre non con- mentando ulteriori portate atte a grati- non ha saputo o una Questione sentendo la realizzazione di opere e in- ficare gli appetiti di chi non è riuscito voluto applicare il La città partenopea emblema del dissesto nazionale settentrionale. frastrutture necessarie alla crescita ed a soddisfarsi pienamente, perché arri- nostro Statuto e Sgombriamo allo sviluppo di un altrettanto numero- vato dopo, ed infine tutti contenti con i che oggi lo vogliono cambiare, ren- vimento che rispecchia la diffidenza quindi il campo dalle ipocrisie politi- so e bisognoso popolo dello stesso soliti litigi pro forma ed i soliti accordi dendo inutile il sacrificio di tanti Sici- nei confronti dei partiti e in genere che e cerchiamo di fare chiarezza sulla contesto civile del territorio-stato. trasversali. liani che credevano negli ideali di li- della politica, che si vorrebbe risolta realtà delle cose. Le negazioni ed i continui sberleffi Dare un nome ed un volto ai nume- bertà e di autonomia e che hanno sa- nella buona amministrazione, come Per prima cosa perché si continua a dei quali siamo quotidianamente og- rosi commensali che si sono assisi al crificato il bene più prezioso, la loro esaltazione dei valori dell’individuo e parlare di Questione, quando questo getto, ci inducono a capire che, fino a tavolo, ed hanno approfittato anche stessa vita, per consentirci il diritto di della tradizione, contro le tendenze termine etimologicamente ha un signi- quando si continuerà a parlare di Que- della dispensa, rimane arduo, perché ai una autodeterminazione finalizzata al stataliste. ficato di “ricerca, indagine, proposi- stione meridionale, non ci potremo tanti che assurgono all’onore della cro- progresso ed al benessere. Questo è invece realismo, attuale e zione da esaminarsi, da discutersi“, co- aspettare altro che dilatorie discussioni naca, ve ne sono tantissimi che riman- Invece della crescita siamo stati per pregresso; questa è la verità, che sta me se nei trascorsi decenni i passati nel merito, ma certamente di soluzioni gono nell’ombra coperti da ignobili anni, per decenni, colonizzati con tanti sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto governi non hanno fatto nulla per esa- sperate e necessarie non ne vedremo. accordi spartitori. ringraziamenti a tutti coloro che avreb- sta sotto gli occhi di chi vuole vederla, minare e discutere sul problema meri- E tutto ciò con la presenza passiva E così accade sempre più spesso che bero dovuto fare solo il loro dovere di di chi, scevro da condizionamenti par- dione. dei nostri rappresentanti di ieri e di og- coloro che abbiamo creduto paladini di rappresentarci, a tutti i livelli. titici, riesce ancora a far funzionare il Ed invece hanno fatto tantissimo, gi, a tutti i livelli, ingessati in una con- una causa nobile, altro non sono che E questo non è qualunquismo, con cervello, di chi da Uomo libero riesce hanno infatti stabilito quali e quanti dizione se non di connivenza, quanto venduti, ipocritamente palesando at- tutto il rispetto che merita questo mo- a distinguere la Verità dalla menzogna. sono i problemi reali del Meridione; meno di impotenza.

Intervista al senatore Pino Firrarello Una Assemblea Costituente

Giornale Siciliano per sciogliere il “nodo Italia” di politica, cultura, informazione, economia, turismo, spettacolo di SAL. BAR. volta, si dà per scontato il fallimento della Compa- ferroviaria, conseguentemente il rilancio del siste- gnia aerea di bandiera o quello delle Ferrovie del- ma portuale: bloccando la realizzazione del Ponte l senatore Pino Firrarello è un politico che (cosa lo Stato. Al mondo imprenditoriale, a chiunque ha si è bloccato tutto, dimenticando (non sappiamo se rara) non ama tanto parlare ed esporsi al pubbli- voglia di scommettersi per fare crescere il Paese, casualmente) che il 2010 è alle porte e alla Sicilia Iscritto al n¡ 15/2006 Ico, preferendo alle (facili) esternazioni seguire, si danno messaggi di assoluta depressione. In que- viene sottratta la possibilità di esercitare un ruolo dell’apposito Registro invece, attentamente il suo elettorato, rimastogli ste condizioni non può esistere una prospettiva. che avrebbe che avrebbe potuto essere centrale nei costantemente fedele nonostante il mutare degli Per quanto concerne la Sicilia? rapporti euromediterranei. presso il Tribunale di Catania eventi. Nel contesto che abbiamo descritto, assistiamo Ma le responsabilità ricadono sull’intera classe Editore Raccogliere , in una intervista, il suo pensiero ad una incredibile persecuzione nei confronti della politica, non le pare? A questo punto, quali solu- sulle nevrotiche evoluzioni che stanno caratteriz- Sicilia, della quale non si tengono in alcun conto le zioni si possono prospettare? Mare Nostrum Edizioni Srl zando l’attuale momento politico del Paese risulta prerogative dello Statuto speciale autonomistico, le La politica… Possiamo ignorare quanto voglia- Amministratore delegato interessante, perché apertamente offre alla rifles- mo il riassetto della politica di questo Paese, ma sione la condizione di disagio che l’Italia vive. non usciremo da questa condizioni di disfacimento Francesco Dato Queste le domande e le risposte che abbiamo otte- fino a quando in Parlamento tutte le forze politiche Direttore responsabile nuto in un incontro di alcuni giorni addietro: non decideranno l’istituzione di una Assemblea Salvatore Barbagallo Dopo 14 anni dalla fine della Prima Repubblica, Costituente, in grado di riconsegnare al Paese nel- assistiamo ancora oggi alla provvisorietà del l’arco di due anni le funzionalità fondamentali per Redazione mondo politico italiano. La sua opinione in me- riattivare gli equilibri che mancano. Non dimenti- Catania - Via Distefano n¡ 25 rito? chiamo che oggi, spudoratamente, sono state occu- Vanificata la legge maggioritaria, introdotta una pate da una sola parte politica tutte le Istituzioni Tel/fax 095 533835 proporzionale scelta volontariamente per non fare democratiche di questo Paese: è il segno più triste E-mail: [email protected] governare il Paese a chi vince, ci ritroviamo con la su cui dovrebbero riflettere i vertici politici italia- massima frantumazione del Parlamento dove, nel ni, sapendo che non è così che si costruisce la de- Stampa caso del Senato, dove è sufficiente che due senatori mocrazia di un Paese. Trova, così, giustificazione Litocon Srl - Z.I. Catania decidano una contrapposizione, che la maggioran- anche la contestazione all Senato nei confronti dei Tel. 095 291862 za diventi minoranza. Ci ritroviamo, pertanto, in senatori a vita, che si ritrovano a sostenere con il un Paese con la peggiore legge elettorale esistente loro voto determinante una coalizione che conti- Concessionario pubblicità: nell’Occidente democratico, con il più alto debito nua a non avere il senso della misura. pubblico, il minor tasso di sviluppo del continente, Le sue previsioni e i suoi auspici? Valgiulia srl e comunque nonostante ciò non emerge il senso di Il mio auspicio è che, approvata la legge Finan- Viale Europa, 10 responsabilità della classe politica dirigente che Pino Firrarello ziaria, si torni a parlare di politica senza trovate San Gregorio Ð Catania non riesce a far uscire dalle secche l’Italia. estemporanee che rimanderebbero a data da desti- Tel. 095 7513758 Come si è giunti ad una situazione simile? narsi la soluzioni dei problemi urgenti che riguar- Fax 095 7513757 Sono state bruciate tutte le bicamerali che sono cui norme vengono disattese con una legge di Bi- dano l’intero Paese. E’ sbagliato sostenetere che state costituite; è stata vulnerata da entrambi gli lancio che sembra studiata per perseguitare i citta- un giorno c’è una emergenza meridionale e all’in- e-mail: [email protected] schieramenti la Costituzione; si è andati avanti a dini. Dopo avere assistito al lavoro paziente, tena- domani quella settentrionale. L’emergenza è italia- colpi di maggioranza dall’una e dall’altra parte, e ce e importante fatto dai Governo precedenti per na e questo Paese l’ha ereditata dalle Brigate ros- Anno I, n¼ 6 - 25 novembre 2006 di volta in volta ogni coalizione ha ritenuto d’aver costruire una ipotesi di sviluppo, partendo dalla se che, tra i tanti problemi che posero, portarono vinto una grande battaglia. più grande infrastruttura del Meridione, il Ponte all’eliminazione di Aldo Moro, l’unico statista che Il risultato? sullo Stretto, la Sicilia viene condannata definitiva- per tempo aveva compreso dove andava l’Italia. Che si continuano ad inseguire anche gli estre- mente alla marginalità del contesto europeo. La Oggi più che mai manca un dibattito culturale, at- Gli articoli rispecchiano mismi più intolleranti pur di mantenere il potere. realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina traverso il quale fare rinascere le ragioni della po- l’esclusivo pensiero Basta guardare cosa accade: ogni giorno vengono avrebbe imposto l’ammodernamento e il completa- litica, che non possono che essere umane, sociali dei loro autori diramati assurdi comunicati nei quali, di volta in mento delle autostrade, l’adeguamento della rete ed economiche. LA VOCE DELL’ISOLA 3 25 novembre 2006 Novelli Archimede offrono soluzioni antiche spacciandole per vere “scoperte” attuali e inedite Gli intellettuali discendono l’Aventino Ora si accorgono che la barca va a fondo Il danno è stato consumato cancellando la nostra memoria storica

di SALVO BARBAGALLO rea del Mediterraneo. Craxiani, quindi dalla multicolore Altri prima di lui lo hanno fatto, e stampa nazionale, e additato come filo minenti studiosi di Casa nostra per quanti sono rimasti “ignoti”, vo- gheddafiano e filo libico. sono stati “fulminati” all’im- gliamo ricordare un episodio accaduto Anche in questo caso la memoria Eprovviso sulla strada per Dama- nel 1978, quando nel corso di un con- storica è stata cancellata. Noi oggi – sco, e scoprono (sempre all’improvvi- vegno dell’ala più estrema del Psi, grazie agli spunti offerti dai due emi- so) certe realtà. Gli intellettuali (alla quella della “Sinistra per l’Alternati- nenti studiosi citati Ð intendiamo rin- larga da quelli “patentati” come tali) verdirla, propo- scendono in campo per dire cose che nendo la sintesi altri (sicuramente “non patentati”), in di quell'interven- tempi non sospetti, hanno ampiamente to del professore detto, e qualcuno, essendosi spinto ol- Antonino Tusa, tre il dire, ci ha rimesso la pelle, ed al- per mostrare tri sono stati fortemente penalizzati. quante occasioni Oggi che la situazione socio-economi- si sono perse ca, dal globale al territoriale, va a roto- grazie alla mio- li, ecco che c’è chi si vuole intestare pia di una classe una via d’uscita; ecco che c’è chi ri- politica che rara- scopre addirittura l’esistenza di un po- mente ha ragio- polo (ci riferiamo a quello siciliano) e nato in termini quello esorta al risveglio di concretezza Vogliamo dare un nome e un cogno- per portare svi- me a chi, sino a ieri, ha guardato dal- luppo alla Sici- l’alto di una cattedra i propri conterra- lia; per mostrare, nei, senza mai mischiarsi a loro, spes- pure, quanto di so senza neanche capirne le vere ne- attualità ci sia cessità, e che oggi, invece, avverte l’e- nella stessa pro- sigenza di indicare soluzioni? Lo fac- posta, alla quale ciamo. Pietro Barcellona ai tempi dell’arte pittorica hanno poi attin- Il prof. Giuseppe Giarrizzo ai tempi del PSI In un recente articolo il professore to, a vario titolo, Pietro Barcellona Ð del quale, senza va” guidata dal pupillo di Lombardi, e con altre finalità, diversi politici di ciamo loro “meglio tardi…”, e li invi- gliono avere padroni: quando lo voles- retorica, apprezziamo le doti di studio- Michele Achilli, il presidente del Cen- varia estrazione sino ai giorni nostri. tiamo ad uscire fuori dalle secche dei sero i due professori in questa sede po- so impegnato - afferma con veemenza: tro studi "CeSOET", professore Anto- Prima di chiudere questo nostro giornali dei “potenti” per i quali scri- tranno confrontarsi, verificare le loro “Dobbiamo smettere di chiedere aiuti nino Tusa, lanciò la proposta della “commento ai fatti”, diciamo un “gra- vono, in nome della coerenza e per opinioni, trovare interlocutori che sono al Nord e al Centro, facciamoci inter- creazione di una “Comunità Mediter- zie” ai nostri due professori per quanto evitare di cadere nelle trappole della fra i pochi, veri “custodi” della memo- preti della nostra storia e delle nostre ranea”. Subito venne aggredito dagli hanno scritto, il cui contenuto noi non contraddizione. “La Voce dell’Isola” è ria storica, fin quando i giovani non risorse: mandiamo a casa i falsi rap- stessi socialisti di “sinistra”, poi dai abbiamo inteso di certo criticare. Di- il giornale dei Siciliani che non vo- raccoglieranno il testimone. presentanti che sono pronti ai compro- messi nazionali. Chiunque ha qualcosa da dire si impegni pubblicamente a farlo”. Non stiamo di certo a criticare i Occorre riflettere sulla proposta che il prof. Antonino Tusa lanciò nel lontano 1978 concetti espressi dal professore Pietro Barcellona, noi li applichiamo aperta- mente da tempo, e il nostro giornale, che non a caso si chiama “La Voce Creare la Comunità Mediterranea dell’Isola”, ne ha fatto una bandiera sin dalla sua prima pubblicazione. Quel che intendiamo chiedere al pro- fessore Barcellona (studioso di filoso- per raggiungere pace e sviluppo fia che, come detto, stimiamo, e non è una contraddizione la “critica” che gli di ANTONIO TUSA so economico. La mancanza di lavoratori indigeni Comunità Europea. L'esempio recente più eloquen- rivolgiamo) è dove sia stato negli ulti- qualificati, l'assenza di attrezzature tecnologiche te di questo tipo di vincolo che invischia il nostro mi decenni (per non andare più lonta- a Storia ci insegna che l'Italia non ha avuto avanzate, l'assenza di una classe imprenditoriale Paese, si ha in atto nel rapporto tra l'Italia e la Tu- no) e il perché la sua “voce”, in passa- una politica estera lineare e chiara. L'altema- aperta alle esigenze di mercato, costituiscono moti- nisia per quanto riguarda la pesca nel Mediterra- to e in merito a questi argomenti, sia Ltiva delle alleanze istituite dal nostro Paese è vi di richiamo di "manager" stranieri. Il che susci- neo. Il nuovo trattato, in base alle norme comuni- stata piuttosto debole? Comunque, me- stata, quasi sempre, risultato di previsioni sbaglia- ta due ordini di conseguenze: particolari indirizzi tarie, può essere rinnovato solo dalla CEE! Gli glio tardi che mai. te e comunque non sempre tempestive e correlate ai gravitazionali degli ex Stati dominati dalla coloniz- Stati della costa settentrionale africana, di riman- Il nostro invito è che legga (e se non veri interessi economico-sociali del Paese. Tutte le zazione verso Paesi capitalistici (gli antichi domi- do, ritrovano molti benefici della Comunità Euro- lo ha, ci facciamo carico di procura- conquiste coloniali hanno dato risultati paurosa- natori); la necessità per i Paesi sottosviluppati tec- pea, in quanto, trainati dalla Francia, costituisco- glielo) il volumetto (edito e divulgato mente deficitari, camuffate da una vanagloria di nicamente ad integrarsi con Paesi socialmente ed no quegli "Stati terzi" che ricevono trattamenti di in tempi di clandestinità, nel 1941) prestigio, più apparente che reale. Nel nuovo mo- economicamente sviluppati. favore. La situazione lambisce i limiti dell'assurdo “La Sicilia ai Siciliani” di Mario Turri, mento storico che ha spazzato definitivamente ed Gli errori di interpretazione sulle possibilità eco- e l'Italia, come altri Stati della Comunità, minaccia pseudonimo del professore Antonio irreversibilmente, per tutti i Paesi, il dominio colo- nomiche dei Paesi della costa settentrionale dell'A- di essere sommersa da un mare di latte, di carne e Canepa, finito trucidato in quel di niale, i rapporti tra gli Stati risultano più chiari e frica, sia pure a posteriori, risultano enormi. Tutto dai "surplus" cerealicoli denunziati dalla Francia e Randazzo nel 1945, proprio per avere meglio finalizzati. Sono rapporti economici, sia pu- ciò scaturiva dall'ottica politica con cui venivano dalla Germania. Molte delle nostre produzioni, co- indicato ai Siciliani la via da seguire. re alle volte determinati e prevaricati da minacce riguardati questi Stati. La propaganda, secondo da me quelle agrumicole e vinicole, subiscono impu- Caro professore Barcellona, docenti e belliche e protetti da un capillare ed esteso parco dove proveniva, esaltava o deprimeva le sollecita- nemente la concorrenza di altri Stati produttori, “colonizzatori” hanno tentato di can- missilistico, a favore e contro a quel mai soppresso zioni a sbarcare nell'Africa mediterranea. non ancora partecipanti alla CEE. cellare la memoria storica dei Sicilia- egemonismo che, camuffato da motivi morali ed Ha scritto uno storico imparziale, qual è Mack é caduta conseguentemente l'illusione della no- ni: ci stavano riuscendo, ma a Lei non ideali, punta sempre verso un dominio economico. Smith, che "se i colonizzatori italiani avessero co- stra posizione monopolistica, e quindi di vantag- è consentito (proprio per ciò che rap- La costa settentrionale dell'Africa che si snoda nosciuto i contadini del Sud, così come li conosce- gio, che in sede Comunitaria avevamo in partenza. presenta) di dimenticare il passato, an- da Suez a Gibilterra, conosce il lavoro intelligente va Fortunato, mai si sarebbero recati volontaria- Sorge quindi la necessità di correggere l'esclusi- zi, dal momento che Lei questo passa- degli italiani, specie quelli del Mezzogiorno, i quali mente in Libia, dove il suolo e il clima erano anche vo indirizzo della politica economica estera italia- to conosce, sarebbe stato suo compito hanno saputo valorizzare i terreni, spesso inidonei peggiori che in Sicilia e in Basilicata... “. Di ri- na, puntando, con gradualità, ma con idee chiare, il divulgarlo, soprattutto alle nuove ge- ad una coltivazione ordinaria, diffondendo agru- mando, verso il 1911, "la Libia era ormai diventata verso la costituzione di una "Comunità Mediterra- nerazioni. meti, uliveti, vigneti ed ortalizi, sulla base di una nell'immaginazione popolare un vero e proprio El- nea", in cui si integrino le rispettive economie, uti- Su un’altra buccia di banana scivola esperienza e di una tecnica collaudata da secoli. é dorado, e in quello stesso anno venne pubblicato lizzando il Mediterraneo come la più economica l’eminente professore Giuseppe Giar- sorto, conseguentemente, almeno in un certo mo- su di essa un libro intitolato 'La nostra Terra pro- via di comunicazione. Ed è questa una via, se si ri- rizzo (per quel che a noi è dato sapere) mento storico, il timore che le colture della costa messa"'. flette, ben capace di dare al Mezzogiorno d'Italia lo scempio che è stato fatto dello Sta- settentrionale dell'Africa potessero fare concorren- é storia del passato che, pur potendo offrire mo- la sicura pista di decollo per il bene di tutti i popoli tuto autonomistico Siciliano, e che so- za alle similari produzioni del Sud d'Italia. Le tra- tivi di riflessione, non consente alcuna extrapola- rivieraschi. Le brume del Nord potranno dissolver- lo ora (per quanto, sempre, è dato a vagliate vicissitudini delle varie guerre di conqui- zione per giudicare la situazione attuale e formula- si al sole del Sud! Ed il Mediterraneo, non più noi sapere) parla della riforma dello sta in terra africana, hanno fatto dimenticare che re previsioni per il prossimo futuro. Il petrolio degli "mare nostrum", potrà diventare la sede per rin- stesso Statuto che viene portata avanti ogni dominio basato sulla forza, anche se nobilita- arabi ha radicalmente modificato taluni rapporti di verdire traffici e rapporti economici su parità di di- da due legislature all’Ars, definendola to dal lavoro e da intraprese intelligenti, non può forza tra Paesi poveri e Paesi ricchi ed acuito i ritti per tutti. Appare chiaro che in una Comunità “miseranda”. protrarsi indefinitivamente. L'evoluzione sociale di contrasti tra Occidente ed Oriente. Comunque, così ipotizzata il ruolo della Sicilia assumerebbe Giarrizzo non solo scopre l’acqua un popolo, come manifestazione diremmo naturale, ogni considerazione che si deve formulare, valida una indiscutibile valenza. Di queste ipotesi, nella calda, ma dimentica (stessa cosa vale suscita, in un certo momento, manifestazioni d'irre- per l'economia italiana, deve muovere dall'attuale logica corrente, diventa “pericoloso” anche par- per il professore Barcellona) d’aver dentismo che rendono difficile la presenza dei con- realtà che caratterizza sia i Paesi che si snodano larne... Sorge, dunque, il sospetto che la Sicilia non fatto parte in prima persona di una quistatori, difficoltoso il lavoro che si svolge, pre- da Suez a Gibilterra e sia l'Italia, protesa a rag- debba “esportare” neppure idee, oltreché prodotti. compagine politica che per anni e anni cario il dominio anche se blando. Ed ecco perché giungere un migliore equilibrio socio-economico. Dicendo ciò non vogliamo certo cadere nel facile, ha (mal) governato Italia e Sicilia, sen- dall'Africa ali'Asia, gli Stati coloniali hanno dovu- é stato scritto da tempo, divenendo quasi uno e spesso strumentalizzato, sicilianismo. Certe real- za curarsi delle norme dello Statuto to gradualmente concedere ai singoli popoli quella "slogan", che l'Italia costituisce una testa di ponte tà dell'Isola sono sotto gli occhi di tutti, quantome- “originario”, ma adoperandosi, al con- libertà che è l’attributo della forma più alta e più verso l'Africa! A questa espressione possono essere no di quanti “vogliano” vedere. trario, affinché quelle norme non ve- nobile d'indipendenza. Libertà questa, però, che si dati diversi significati. Uno, meno lusinghiero, è E sorge pure il sospetto (che non è “vittimismo”) nissero applicate. può pienamente esplicizzare in pieno solo quando quello di considerare la nostra Penisola e le nostre che nella mappa della grande economia la Sicilia è é facile oggi parlare di eccessivo il livello economico del Paese indipendente rag- Isole, come un tramite d'unione — o meglio di pas- stata, e viene ancora considerata una colonia, un “assistenzialismo” nei confronti della giunge quei limiti che assicurano al popolo un civi- saggio — nei trasporti, per terra o via mare, dei territorio che deve “consumare” e non produrre, Sicilia, ma c’è da ricordare chi era che le tenore di vita. prodotti del centro Europa con l'Africa e viceversa per non turbare equilibri complessivi. Se così fosse manovrava l’assistenzialismo e a favo- Ovviamente l'eliminazione di una sovrastruttura per le produzioni da importare. Altro significato, (ed ottimisticamente lasciamo il condizionale) per re di chi, non certo dell’intera colletti- politico-economica, rappresentata dallo Stato co- più lusinghiero, è quello che riguarda i traffici tra la Sicilia non c'è un futuro, e la collettività (oltre vità isolana. Anche il professore Giar- loniale, determina, almeno nella prima fase, dei l'Italia e l'Africa. Quest'ultima interpretazione però cinque milioni di abitanti) è destinata ad attendere rizzo “indica” strade da seguire, e par- vuoti che rendono difficoltoso l'avvio di un proces- risulta bloccata dalla partecipazione italiana alla un avvenire che non verrà mai. la di ciò che la Sicilia può fare nell’a- 4 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 In Italia il gioco d'azzardo è vietato, in alcune Regioni è permesso. E diventa persino una rendita tributaria Ancora “off limits” i Casinò in Sicilia Le imposizioni da parte dei poteri forti Le Case da gioco sono un potente motore di sviluppo economico

di ENZO LOMBARDO da gioco; di conseguenza non può es- servi discriminazione nel fatto di ne- Commissione he la legislazione vigente nella gare a Taormina l’autorizzazione per- nostra martoriata isola sia scle- chè essa (la deroga) non solo non è d’inchiesta Crotica e, più spesso, schizofre- prevista per legge ma è contro la leg- per i rifiuti nica è un fatto con cui, purtroppo, sia- ge. Il fatto che altri quattro comuni mo ormai abituati a convivere. La co- abbiano ottenuto questa autorizzazio- é stata pubblicata sulla Gazzetta sa a cui però non dovremmo mai abi- ne non significa che, automaticamen- Ufficiale n. 256 del 3 novembre tuarci è la continua e scientifica so- te, ne scaturisca un diritto per tutti gli 2006 la legge n. 271 del 20 ottobre praffazione del “palazzo” e del “conti- altri. Peraltro, il casinò di Saint Vin- 2006 sull'Istituzione di una Commis- nente” dei nostri diritti. In particolare cent opera grazie allo statuto autono- vorremmo occuparci dell’annosa que- mistico della Valle d’Aosta che ha pie- sione parlamentare di inchiesta sul stione delle case da gioco (i cosiddetti na potestà legislativa sul turismo (e ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite casinò) in Sicilia. é ormai cosa cogni- che grazie a questa potestà ha fatto ad esso connesse. La Commissione, ta e nota pure agli infanti di tre anni, “passare” il casinò nel 1971). istituita per la durata della XV legis- che i casinò sono un potentissimo mo- In Sicilia abbiamo uno Statuto Spe- latura, è composta da venti senatori e tore di sviluppo economico per un ter- ciale ancora più forte di quello valdo- da venti deputati, nominati rispetti- ritorio in quanto essi divengono un stano ma non riusciamo nemmeno a vamente dal Presidente del Senato polo di attrazione per migliaia di turi- fare si che i nostri 90 deputati al- della Repubblica e dal Presidente sti che amano, oltre a visitare un posto l’ARS, più i 61 a Roma applichino il della Camera dei deputati. nuovo, provare il brivido del rischio al comma n) dell’art.14 dello stesso che Questi alcuni dei compiti affidati tavolo verde ovvero tirando la “miti- prevede piena autonomia legislativa alla Commissione: svolgere indagini ca” leva di una slot machine. In mol- alla Sicilia nel campo del turismo. tissimi paesi dove esiste un’attrattività Inoltre, sempre secondo il nostro Sta- atte a fare luce sul ciclo dei rifiuti, turistica pari ad un ventesimo di quel- tuto, il Presidente della Regione è il sulle organizzazioni che lo gestisco- la siciliana (vedasi, ad esempio, la responsabile dell’ordine pubblico in no, sui loro assetti societari e sul Slovenia) ci si ingegna di attrarre ca- Sicilia (con autorità pari, se non supe- ruolo svolto dalla criminalità orga- pitali attraverso i casinò, i quali, pun- riore, a quella del Ministro dell’Inter- nizzata; individuare le connessioni tualmente, una volta costruiti ed av- no) eppure nessun presidente (e men tra le attività illecite nel settore dei il Casinò di Sanremo viati mantengono fedelmente le pro- che meno Cuffaro) è mai andato oltre rifiuti e altre attività economiche, messe ed “arricchiscono” i territori in le parole su questa triste vicenda. con particolare riguardo al traffico cui orbitano. In Sicilia, ed in teoria in a favore di chi? Ciò nonostante la Lot- sinò. Tecnicamente le Case da gioco D’altra parte, oltre al fatto tecnico- dei rifiuti tra le diverse regioni del tutta Italia, l’istituzione di case da gio- tomatica S.p.A. dal 1993 ha la conces- sono luoghi di convegno destinati al formale e legale (che abbiamo visto Paese e verso altre nazioni; verifica- sione esclusiva dallo Stato per gestire gioco d’azzardo e, dunque, vietati (art. essere quantomeno “opinabile”) vi so- co è vietata dalla legge in quanto in re le modalità di gestione dei servizi esse verrebbe a configurarsi il cosid- il gioco del lotto ed oggi è diventata 721 codice penale). Ma vi è di più; no intere schiere di sociologi ed eccle- detto gioco d’azzardo che è considera- (grazie al gioco d’azzardo legalizzato l’esercizio del gioco d’azzardo in una siastici che tuonano contro i casinò in di smaltimento dei rifiuti da parte to, secondo l’art.718 e seguenti del e consentito dallo Stato Italiano) un casa da gioco costituisce un’aggravan- Sicilia che porterebbero denaro alla degli enti locali e i relativi sistemi di Codice Penale, un reato. gruppo internazionale con oltre seimi- te del reato stesso (art. 719 e 720 del mafia nonché vizio e rovina. Diciamo affidamento; proporre le soluzioni Proveremo a dimostrare che tutte le la e trecento dipendenti in cinquanta codice penale). Eppure, in Italia, esi- subito che quella della criminalità or- legislative e amministrative necessa- argomentazioni (legali, sociali e poli- stati del mondo con un giro di fattura- stono ben quattro casinò (Campione ganizzata è una bugia colossale, non rie, al fine di rendere più coordinata tiche) che tendono a negare la possibi- to (nel 2005) di 1,6 miliardi di euro. I d’Italia, Venezia, San Remo, Saint- fosse altro perché proprio qualche set- e incisiva l'iniziativa dello Stato, del- lità alla Sicilia, terra a fortissima vo- proprietari di Lottomatica S.p.A sono: Vincent) tutti al Nord e tutti autorizza- timana addietro è stato scoperto un le regioni e degli enti locali cazione turistica, la possibilità di frui- la De Agostini S.p.A. (53,03%), la ti a commettere il reato di gioco d’az- enorme giro di riciclaggio di denaro re di questo strumento sono capziose, Nuova Tirrena Assicurazioni (2,87%) zardo da apposite leggi ed autorizza- sporco al casinò di Campione d’Italia ingiuste e soprattutto incostituzionali. ed alcuni Investitori Istituzionali Este- zioni in deroga al Codice Penale (leg- (che non ci pare sia a pochi chilometri Prendiamo le mosse dal concetto di ri (fondi d’investimento – 12,05%). ge 3125/1928 per il Casinò di San Re- da Corleone). Più vento gioco d’azzardo che sarebbe proprio La restante parte (il 32%) viene quota- mo, legge 505/1933 per il Casinò di La criminalità organizzata è ramifi- meno petrolio ciò che la vigente legislazione vuole ta alla borsa di Milano. Campione d’Italia, legge 62/1937 per cata in tutto il mondo ed agisce con i Praticamente quello che qualsiasi il Casinò di Venezia, legge 1065/1971 colpire come reato. L’art. 721 del Co- più sofisticati mezzi finanziari; essa Altri quattro parchi eolici nell'A- dice Penale recita espressamente che matematico e giurista non avrebbe dif- per il Casinò di Saint-Vincent). I co- non ha certo bisogno di ingrandirsi devono considerarsi giochi d’azzardo ficoltà a classificare come gioco d’az- muni in questione sono stati autorizza- grazie al casinò di Taormina o di Ce- grigentino con i fondi del Por Sicilia. “quelli nei quali ricorre il fine di lucro zardo alimenta, con il benestare dello ti, tra il 1927 ed il 1971, a mantenere falù, e neppure ci sembra che qualcu- Dopo l'inaugurazione nel dicembre e la vincita o la perdita è interamente Stato, un giro d’affari privato colos- le case da gioco per “riassestare i loro no, in special modo nel centro-sini- scorso dell'impianto di Monte Mele, o quasi interamente aleatoria” ; in sale e persino la quotazione in borsa. bilanci”. stra, abbia chiesto la chiusura di Cam- infatti, stanno per tagliare i nastri di pratica se in Italia esiste un gioco che Non ci pare che il legale rappresentan- In Sicilia l’unica Casa da gioco ope- pione d’Italia. È stomachevole che partenza quattro nuove centrali, sem- fa guadagnare chi lo organizza e dove te della Lottomatica sia mai stato arre- rò a Taormina dal 1963 al 1964 anno ogni qual volta si parli di benessere da pre cofinanziate dal Programma ope- chi partecipa non ha certezze sulla stato o diffidato in forza dell’art. 721 in cui venne fatta chiudere dalle auto- creare in Sicilia, subito i padroni del rativo regionale, che secondo le pre- quantità della vincita o della perdita del Codice Penale (e nemmeno glielo rità di polizia con la solita scusa del Nord mettano in campo gli alfieri del- visioni entreranno in produzione nei esso è gioco d’azzardo e quindi reato. auguriamo). Vogliamo parlare del Su- gioco d’azzardo (che invece si eserci- l’antimafia per continuare a farci mo- prossimi giorni. Si intuisce bene che, praticamente, per Enalotto? Ma certo perché no! In tava e si esercita impunemente altrove rire di fame e....di mafia. L'importo totale dei quattro nuovi lo Stato Italiano è il primo contrav- questo gioco, che da anni turba i sogni in Italia). Ma è ancora più stomachevole, che impianti è di oltre 94 milioni di euro; ventore della sua stessa legge. Il cen- di tutti, bisogna indovinare i primi nu- Sono decenni che questa storia tiene i nostri politici non ci difendano mai tenario gioco del lotto (che negli anni meri estratti al gioco del lotto di sei banco ed in Sicilia non si riesce ad dalle aggressioni neo-colonialiste del complessivamente, i progetti sono scorsi si scoprì pure essere truccato da ruote. La probabilità di indovinare il aprire questo benedetto casinò che continente. In definitiva, siamo nelle stati ammessi a un finanziamento co- alcuni funzionari di Stato disonesti) è sei è di uno su 622.614.630 (oltre cen- tanto benessere porterebbe al turismo mani di uno Stato “biscazziere” che è munitario di oltre 24 milioni e 300 uno dei giochi più redditizi del mon- to volte più difficile del lotto) eppure isolano ed all’isola tutta. La questione contro il gioco d’azzardo ma ne trae mila euro nell'ambito della Misura do. In Italia esso è gestito dalla Lotto- se fate un “sei” vi prenderete “soltan- è finita persino di fronte alla Corte profitti immensi per sè e per le società "Diversificazione della produzione matica S.p.A e porta nelle sue casse to” una parte del montepremi raccolto Costituzionale dopo che il TAR di Ca- concessionarie. In Sicilia si può scom- energetica". Saranno erogati ogni an- milioni e milioni di Euro ogni anno. con le giocate. Se, ad esempio, chi tania aveva ad essa rinviato il giudizio mettere, giocare al lotto, giocare al su- no circa 231 milioni e 171 mila chi- Da una breve analisi ci sembra che il centrasse il sei vincesse trenta milioni di legittimità sul rifiuto del Ministro per enalotto e via “puntando”, ma non lowatt/ora, con un risparmio di gioco del lotto sia un gioco d’azzardo di euro (vincita molto rara) il divario dell’Interno di concedere le stesse de- si può avere un casinò e speriamo che 53.261 tonnellate di petrolio bruciate proprio come configurato dall’art.721. tra pronostico e vincita sarebbe addi- roghe dei comuni di Venezia, Campio- sia finalmente chiaro il perché: perché in meno. Infatti se scommettete un euro su una rittura di oltre il 95% a favore del ge- ne, Saint-Vincent e San Remo anche a il casinò lascerebbe i soldi in Sicilia, L'energia prodotta dai quattro im- cinquina e su una ruota, avete una sola store del gioco. Ci pare che anche Taormina. La suprema corte ha demo- mentre tutto il resto viaggia già verso i possibilità su 43.949.268 di indovina- questo gioco sia, praticamente, un gio- lito (e come poteva essere diversa- ricchi centri direzionali di Roma e Mi- pianti potrà soddisfare il fabbisogno re il vostro pronostico. Non vi pare co d’azzardo. mente) la sentenza del TAR di Catania lano. di circa centomila famiglie. I proget- abbastanza aleatorio? Ma c’è di più, Il Super Enalotto viene gestito da pur riconoscendo che lo Stato Italiano Mettiamocelo chiaramente in testa: ti sono stati realizzati da tre società se foste così fortunati da azzeccare la Sisal S.p.A altra società privata, con deve ormai improrogabilmente mette- finché siamo disposti a spendere per il controllate dalla "Moncada costru- vostra cinquina ricevereste in paga- regolare concessione dello Stato, che re ordine su questa vicenda dei casinò. nord andiamo bene, ma se tentiamo di zioni" di Aragona (Agrigento). mento la cifra di sei milioni di euro guadagna milioni di euro con il mer- I giudici costituzionali hanno anche alzare la testa (e l’ingegno) ci schiac- decurtata dal 6% di imposta sulla vin- cato dei giochi. Oltre al lotto ed al su- avuto la tracotanza di sentenziare che ciano subito e come presse usano i no- cita. In pratica, ammesso che indovi- per enalotto vi sono poi i Gratta e Vin- non esiste una violazione dell’art.3 stri stessi politici. niate, tra il risultato ottenuto (1 su ci, le Lotterie Nazionali, le scommes- della Costituzione (uguaglianza dei Ricordiamoci di questo in cabina Beni culturali 43.949.268) e la vincita pagatavi da se sportive e quelle on-line e tanto cittadini) perché non esiste una deroga elettorale e smettiamola di puntare su e bandi europei Lottomatica S.p.A. (1 su 6.000.000) vi tanto altro gioco d’azzardo perfetta- generalizzata per tutti i comuni “in gente che è meno affidabile del gioco è un divario di oltre l’86% indovinate mente legalizzato. Ma passiamo ai ca- difficoltà di bilancio” ad aprire Case delle tre carte. Sul sito www.euroinfosicilia.it sono indicati quattro bandi relativi al settore dei Beni culturali, che preve- dono l'utilizzo di fondi comunitari per oltre 2 milioni e ottocentomila euro. Si tratta di gare per la valoriz- zazione dell'area archeologica di Adranon (Catania, risorse previste 401 mila euro, domande entro il 19 dicembre) e per la selezione di un grafico che realizzi il materiale di comunicazione previsto dal progetto "Ritratti d'artista - cinque documen- tari e un itinerario nella memoria in Sicilia" (ottomila euro, scadenza 11 dicembre). LA VOCE DELL’ISOLA 5 25 novembre 2006 I nostri parlamentari dovrebbero incominciare a riflettere sul significato del silenzio degli onesti Le bugie hanno sempre le gambe corte Finanziaria: non salva nulla e colpisce tutti Prodi non otterrà il consenso su ciò che blocca gran parte d’Italia

di GIUSEPPE PARISI monio” con relativo cumulo di reddito, e le cop- costoro si aspettano un nostro plauso o il consen- gantesca? Ma ancora Di Pietro, sulla legge elet- pie di fatto, ciascuno davanti alle imposte con re- so per il loro operare in parlamento e in seno alla torale, sempre sul suo Blog dice : ” Invece di uando mesi fa, durante le accese trasmis- dito personale, cioè senza alcun cumulo, ma con società italiana, se non addirittura la nostra com- abrogare la legge elettorale ‘porcata’, come de- sioni televisive di carattere politico si di- tutti i benefici del garantismo statale. Sull’argo- plicità silenziosa, si sbagliano di grosso. Siamo finita dagli stessi estensori del centro destra con Qscuteva sui programmi dei due poli, il mento ci sarebbe molto altro da dire ma ci fer- convinti che in mancanza di “regole” certe e un tratto di penna, l’Unione sta valutando l’ado- professor Prodi, in un ormai leggendario con- miamo qui. uguali per tutti, questa istituzione democratica zione di una legge elettorale se possibile ancora fronto con Berlusconi, ebbe a dire quasi credibil- Chi, come noi, ha dato tanto in termini di re- stia anche correndo il rischio che le fila dei “di- peggiore. Una ulteriore ‘porcata’. La nuova leg- mente: “Non metteremo le mani nelle tasche de- sponsabilità e di lavoro sia per quantità sia per subbidienti” si ingrossino presto, facendo diven- ge si propone, in sostanza, di eliminare i partiti gli italiani!” Allora io sorrisi e proferii, tanto era- qualità, esce indignato da questo modo di fare e tare magari più disubbidienti dei disubbidienti scomodi per l’alleanza bipartisan maggioranza- vamo in famiglia, un epiteto volgaruccio e facil- pensare la politica. Siamo pienamente convinti chi non lo è mai stato. Se l’immunità esiste per opposizione che si è manifestata in aula più vol- mente comprensibile che traduciamo per i nostri che l’Italia delle persone oneste e lavoratrici farà gli uni non si vede perché non debba esistere per te a partire dalla votazione sull’indulto. La nuo- lettori con: “stupidaggini!” Oggi, alla luce della di tutto affinché i sacrifici sofferti non vengano gli altri. va legge eliminerebbe ogni partito minore dal nuova e brillante Finanziaria ci viene da ridere e calpestati dal primo “Caruso” di turno e Soci, Si cominci allora a meditare sul “silenzio” de- Senato, per il quale è previsto lo sbarramento lo faremmo sicuramente se non fosse che ci che per provenienza da quell’area dei cosiddetti gli onesti. Non sono stati digeriti affatto atti abo- all’8%. Sulle logiche di potere i partiti maggio- scappa contemporaneamente anche da piangere. “disubbidienti”, che è un termine pulito per na- minevoli come l’indulto, di cui lo stesso Di Pie- ri: Ds, Margherita e Forza Italia, tendono pur- Gli effetti benefici di questa Finanziaria, di cui scondere altri e più pesanti appellativi da pren- tro, ministro di questo non “amato” governo Pro- troppo a convergere. La coalizione di governo solo Prodi e i suoi fidi giannizzeri che l’hanno dersi nel codice penale, dovrebbe stare zitto a di, dice sul suo Blog del 3.11.u.s. …” L’indulto ha osteggiato in ogni modo l’attuale legge elet- scritta sono convinti, per la salute economica meditare per capire come ha fatto ad approdare ha generato nelle organizzazioni criminali un torale prima del voto. Dopo l’insediamento del dell’amministrazione statale, seppur veri o vero- ad un così alto consesso democratico, lui (ed al- senso di impunità senza precedenti. Ben 1.000 Governo nulla è stato fatto per cancellarla. Il similmente veri e comunque tutti da dimostrare, tri) che dentro questo Stato si permettono di es- reati sono stati finora compiuti da chi è stato motivo è chiaro: tutti gli eletti sono stati scelti stanno di contro producendo effetti devastanti e sere “disubbidienti” e quindi al di fuori delle re- scarcerato. Tra questi anche alcuni omicidi. dalle segreterie di partito e non dai cittadini…” laceranti in quel tessuto sociale abilmente intrec- gole che sono vigenti e reggono in piedi qualsia- L’indulto non ha neppure risolto il problema del- Non comprendiamo infine come questo e mol- ciato e oggi ben amalagmato, costruito giorno si democrazia, e che invece reclamano tutte le carceri. La prova è Regina Coeli, la cui popo- ti altri ministri e parlamentari dell’Unione, ga- dopo giorno da quei partiti politici democratici quando sono “pizzicati”. Proprio da lui e da tutti lazione carceraria è passata da 900 detenuti lantuomini, e lo diciamo in senso positivo, che si delle trascorse legislature. Partiti che, per quanto coloro che si dimostrano irrispettosi dell’altra pre-indulto, a 746 post-indulto, per raggiungere dissociano da questi atti, possano stare ancora criticabili, si ispirarono per costruire un modello metà degli italiani che non li hanno votati, non i 980 attuali…” È di questi giorni una dichiara- con questo miscuglio di maggioranza. Credono di democrazia liberale in contrapposizione ai abbiamo nulla da imparare e tanto meno da zione “pesante” del C.S.M. (Consiglio Superiore forse così facendo di non esserne complici solo dettami del Regno d’Italia e del governo fascista, ascoltare o d’apprendere. della Magistratura) che dà l’allarme al potere le- perché ne esternano alcune vistose contraddizio- alle democrazie europee e d’oltre oceano. La de- Accade così che partitini di scarsa rilevanza gislativo e al tutto il paese che così procedendo ni? Il programma dell’unione e di Prodi a cui si mocrazia così come la intendiamo, non sbocciò politica, pur facenti parte di una maggioranza saranno annullati per l’80% tutti i processi penali fa appiglio come ultimo lido, non sono il vange- da sola dopo l’era fascista e la caduta della mo- traballante, riescono a ricattarla. Maggioranza pendenti. lo…e ci viene quindi spontaneo pensare al tira a narchia, ma fu “importata” al termine della se- che, ad oggi, ha solo saputo produrre atti a colpi Ed allora ci chiediamo perplessi, che fine han- campare e a certi fatidici 2 anni sei mesi e un conda guerra mondiale da chi quella guerra ave- di fiducia parlamentare e che ha applicato per no fatto i girotondini? Dove girano di questi giorno… portatori di “favolose” pensioni parla- va vinto. Democrazie liberali alle quali oggi si “ben” governare una logica spartitoria di poltro- tempi? A Palazzo Madama o se ne stanno a casa mentari a vita. È qui il “ben godi”? cerca di appioppare tutto e il contrario di tutto, ne, posti e tramezzini (come ben dimostrato). Se loro magari architettando un “giro di giostra” gi- Avremo ragione? Ci auguriamo proprio di no! rifilandogli pure, in senso dispregiativo, il termi- ne “capitalistiche”, dimentichi che di quel capi- talismo oggi, smanettando con i telefonini e in- ternet imperante, per dirne solo due per tutte, non solo ne siamo parte integrante ma ne condi- Chi si dichiara “campione” dell’autonomia spesso non conosce lo Statuto vidiamo i “lussi”, le “ricchezze” e soprattutto la “libertà”. Tali politiche democratiche di tipo ca- pitalistico, per usare anche noi questo termine caro a certe sinistre, sono state finora l’asse por- Italia piange, Sicilia non ride tante dell’economia italiana e che il precedente governo D’Alema, uomo diessino di lungimiran- ti vedute, aveva e ha ben compreso. Allo scopo l manipolo dell’Mpa, composto da Angelo gliano creare “stipendi” per gli amici, gli amici denti? In quanti lavorano e in quanti no? E an- di porgere alcuni spunti di riflessione ai nostri Lombardo, Giovanni Roberto Di Mauro, degli amici, parenti e gregari. Se è questo il cora, che tipo e che qualità di lavoro “produtti- lettori, citiamo un interessante editoriale apparso IGiuseppe Basile, Cateno De Luca, Antonino concetto “nuovo” ed applicativo di autonomia vo” offrono ai siciliani? La classe politica do- sul corriere della sera del 2 novembre u.s. a fir- Rizzotto, Giuseppe Gennuso, Nunzio Mani- siciliana che pervade le anime dell’Mpa, siamo minante e l’Mpa che ne fa parte integrante, vi- ma di Piero Ostellino, dal titolo: “Fassino, i ceti scalco, Raffaele Nicotra, Paolo Ruggirello, no- belli che sistemati! Forse a Raffaele Lombardo sti i numeri detti, è conscia che il costo della medi e i pregiudizi classisti. La sinistra e i ric- ve in tutto (un decimo esatto dell’intero gruppo mancano alcuni dati che vediamo di rinfresca- politica in Sicilia oramai ha raggiunto valori in- chi” il quale espone alcune lucide considerazioni parlamentare dell’assemblea siciliana composta re. L’ente Regione Siciliana “mantiene” attual- tollerabili in una regione, dove il 38% delle fa- su questa finanziaria: …“Se Fassino pensasse di da novanta “onorevoli”) riesce a conquistare mente 16.000 dipendenti e oltre 80.000 precari. miglie sono sulla soglia di povertà? Dove un cavarsela con un’operazione di facciata, di puro ben 3 assessorati: famiglia con Paolo Colianni, Se facciamo un paragone con l’Emilia Roma- milione di disoccupati vive di stenti e con le “restauro“ politico-elettorale dell’immagine ri- beni culturali con Lino Leanza e territorio con gna, che per densità di popolazione ed estensio- pensioni da fame dei propri anziani congiunti? formista del suo partito, sbaglierebbe” … Fassi- Rossana Interlandi. Se si pensa che il numero ne territoriale è simile a quella siciliana, si L’onorevole Lombardo, gran maestro della co- no risponde per le rime nello stesso giornale, il 4 degli assessori sono dodici in municazione, che appare in ogni novembre u.s.: …“risulta perciò evidente quanto tutto, si capisce come Raffaele luogo e su tutti i mass media a sia primitivo pensare che compito della sinistra Lombardo abbia fatto “colpo piè sospinto, perché non denun- sia lottare contro la ricchezza…”. Se Fassino può grosso” ottenendo ben 1/4 dei cia queste cose invece di parlare risultare convincente per lo zoccolo duro del suo “posti” che contano. Da questi di sicilianità e di autonomia re- partito, non lo è per tantissimi altri e sta di fatto paladini, gli elettori e i siciliani centemente scoperta dopo averla che questa finanziaria è ampiamente contestata universalmente si aspettavano e letta sui volumetti tipo “Bigna- non solo da alcuni ministri del governo Prodi ma si aspettano tutta una serie di mi” di buona memoria? Conti- anche nelle piazze assai note alle sinistre. pronunciamenti a garanzia dello nuare a mantenere enti inutili, Quando Luca Casarini, capo dei “disobbedien- Statuto Siciliano. Ma…. udite, anzi tentare di espanderli in una ti”, il 3 novembre u.s. grida “Ministro vergogna- udite, questi così detti “autono- Sicilia dove anche la speranza è ti…” in faccia al ministro diessino Damiano che misti”, infischiandosene alta- diventata merce rara, è un atto partecipava a Venezia (Palazzo Ducale) ad un mente, al momento, solo del- immorale, e chi ha responsabili- convegno “ Europa-Impresa-Lavoro” per presen- l’art. 15 che così recita: “Le cir- tà di governo dovrebbe vergo- tare il nuovo manifesto riformista del lavoro (ed coscrizioni provinciali e gli or- gnarsi ogni qualvolta incassa è ancora da venire la contestazione del Centro gani ed enti pubblici che ne de- l’alto compenso che gli è attri- destra indetta per il prossimo 2 dicembre), vuol rivano sono soppressi nell’ am- buito. Si chiedano costoro cosa dire che in questa unione di maggioranza c’è più bito della Regione siciliana. L’ hanno fatto per meritarselo. La di un qualcosa che non va. E con quale credibili- ordinamento degli enti locali si politica è anche, se non, soprat- tà allora si può “vendere” questo prodotto a chi basa nella Regione stessa sui tutto coraggio. Coraggio dei pro- non fa parte di questa maggioranza? La finanzia- comuni e sui liberi Consorzi co- pri pensieri e degli ideali che si ria penalizza pesantemente, fra le tante altre co- munali, dotati della più ampia vanno ad annunziare alla gente se, il cosiddetto ceto medio, considerando “ric- autonomia amministrativa e fi- come la buona novella. Si può co” chi possiede un reddito (da lavoro dipenden- nanziaria. Nel quadro di tali imparare un’arte e un mestiere, te o indipendente non importa) a partire da 70mi- principi generali spetta alla Re- una professione, studiare sui li- Lino Leanza e Raffaele Lombardo la euro l’anno, lordi. Rispondiamo ai sostenitori gione la legislazione esclusiva e bri tecniche e modus operandi, di queste linee di pensiero che questi atteggia- l’esecuzione diretta in materia di si può illudere, nascondere, dis- menti autarchici non servono ad unire il paese circoscrizione, ordinamento e controllo degli evince che quest’ultima ha 3500 dipendenti in quisire bene o male e tantissime altre cose, ma Italia e la società variegata per usi, costumi e enti locali”, invece di liquidare gli enti inutili tutto che… “lavorano”. Ci sovviene allora un solo una è certa, il coraggio o si ha o non si ha, cultura che lo compone, anzi servono, eccome, (provincia, prefetture etc.) e costituire final- editoriale pubblicato sul “Quotidiano di Sici- nessun tipo d’istruzione o di allenamento può ad allargare il divario esistente fra le due più mente i consorzi comunali dotati appunto di lia” n. 204 del 8.11. u.s. a firma di Carlo Alber- dartelo. Il coraggio di cosa? Ma di essere co- consistenti anime politiche, quella liberale anche ampia autonomia amministrativa e iniziare ad to Tregua dal titolo: “Modernizzare è necessità erenti e fedeli alle proprie idee, e dimettersi, se in economia e quella statalista e reazionaria, sot- operare anche così un risanamento di quell’e- primaria” dove in alcuni passaggi quali: “il me- è il caso, non collaborare con virtuosismi da to certi versi, di antica memoria. Ricordiamo che conomia isolana ormai votata al suicidio, ini- rito discrimina, da usare in caso di necessi- trasformista con chi si dice di contrastare. Tra- colui il quale percepisce uno stipendio pari o su- bendo le risorse da potersi destinare su altri tà”…“lo stipendio è un vitalizio, il lavoro si pa- dire quel che di si è detto ai siciliani sull’auto- periore alla soglia di ricchezza stabilita dall’u- fronti (stimolo alla produzione, lavoro, sanità e ga a parte”, che condividiamo in ogni sua parte, nomia, interpretare, allungare o restringere a nione, e parliamo dei dirigenti a vari livelli retri- altro) come da statuto, hanno presentato il 26 la dice lunga sull’attuale “mentalità” di tipo proprio uso e consumo lo Statuto Siciliano è un butivi e funzionali della P.A., lo ha per meriti ri- ottobre u.s. il disegno di legge n¡ 424 che, sussistenziale imperante in alcuni settori dell’i- atto abominevole ed esecrabile. Si chiedano conosciuti e per responsabilità più marcate ri- niente di meno, dovrebbe istituire, di contro, sola. Mentalità che l’Mpa, proponendo la crea- questo i nostri parlamentari quando nei loro spetto agli impiegati, ed è ingiusto e del tutto nuove province in Sicilia. zione di nuove province non solo pare condivi- conti correnti viene versato il cospicuo “stipen- scorretto generalizzare facendo dell’amministra- Restiamo scioccati, perché tutto questo ce lo dere ma addirittura incentivare. Se questi sono i dio”. Pensino alla gente di Sicilia che immigra, zione pubblica tutto un fascio. Forse giova citare saremmo aspettati da altri partiti, ma proprio modi con i quali si intende salvare il salvabile lavora in nero, che non lavora affatto o che la- l’art. 36 della Costituzione della R.I. che dice: dall’Mpa no, dichiaratosi campione e protettore di quest’economia siciliana ormai allo sfascio, vora sottopaga. Pensino ogni tanto davvero alla “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione pro- dell’autonomia, quest’atto è una sberla podero- siamo caduti dalla padella alla brace. L’Mpa di Sicilia e ai siciliani. In positivo e non sempre in porzionata alla quantità e qualità del suo lavo- sa a tutta la Sicilia. Ci sorge allora spontaneo Raffaele Lombardo si è chiesto quanto costano “c….” ai siciliani. ro…”. Per non parlare poi delle famiglie regolar- un sospetto legittimo quanto atroce, che si vo- ai siciliani i dirigenti di quest’ente e i dipen- Giu. Pa. mente costituite con il “sacro vincolo del matri- 6 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 Spieghiamo all’elettore come la Comunità Europea fa vivere i rappresentanti dei Paesi membri I nostri eurodeputati quasi “disoccupati” La sincerità si perde nelle carte sottoscritte Dalle dichiarazioni richieste da Strasburgo emergono dati particolari

di GUGLIELMO ALTAVILLA percepire nessuna retribuzione. Non è tati, ben cinque dichiarano di non ave- (nemmeno quello che guadagna uffi- arrovellati nel dubbio di quanto guada- da meno il funambolico leader del re alcuna attività professionale e di cialmente), che dichiara di non avere gnano i nostri magnifici boys a Stra- uori dalla metafora e dallo sber- Movimento per L’Autonomia, l’onore- non avere fonti di reddito; ma la cosa alcun sostegno alla propria attività po- sburgo e, quindi, se non lo dichiarano leffo, è sempre valido affermare vole Raffaele Lombardo, che in quanto ben strana è che non si rendono conto litica, sia riuscito a fare una campagna loro ve lo diciamo noi. La retribuzione Fche gli eletti di un popolo ne so- a lavoro e retribuzione comunica al nemmeno di ciò che scrivono, visto elettorale imponente (con quello che di un parlamentare europeo si compo- no lo specchio e, dunque, se gli euro- Parlamento Europeo di non avere nulla che proprio come parlamentari europei costa), tenga in piedi intere redazioni ne di due voci: lo stipendio vero e pro- parlamentari eletti nel 2004 in Sicilia da dichiarare. L’ex presidente della percepiscono un lauto e sostanzioso di giornalisti (tutti a contratto ed in re- prio ed i rimborsi spese e le indennità. fossero tutti disoccupati e nullatenenti Provincia di Catania, on. Nello Musu- stipendio. In pratica, negano alla stessa gola vero onorevole?), scriva libri ed Attualmente la retribuzione (lo stipen- poco ci sarebbe da meravigliarsi, con- meci, è stato invece più preciso, di- istituzione che li supporta economica- organizzi conferenze e tanto altro an- dio mensile vero e proprio) di un euro- siderato il fatto che, nella nostra isola, chiarando di essere un dipendente del mente i guadagni tramite essa percepi- cora. Non è per caso che l’onorevole parlamentare non viene erogata a spe- povertà e disoccupazione sono un fatto Banco di Sicilia in aspettativa non re- ti, ma si può essere più....(l’aggettivo Fava, insieme ai suoi colleghi, abbia se del Parlamento Europeo, bensì a assolutamente all’ordine del giorno. tribuita ed indicando, come attività re- mettetelo voi). Passiamo ora alla se- scoperto un novello Pozzo di San Pa- spese del paese di provenienza che, Ma se si finisce di immaginare, e an- tribuita, l’attività di parlamentare euro- conda sessione della lettura delle in- trizio senza informare nessuno? Ci pa- dunque, è libero di pagarlo quanto che di scherzare, e si cominciano a peo. Tra la schiera dei disoccupati sen- formative, quella riguardante il finan- re veramente strano che il quinto de- vuole. Gli eurodeputati italiani, hanno leggere gli atti ufficiali, il caro vecchio za stipendio nè guadagno, troviamo ziamento dell’attività politica. Per un putato sui 78 italiani eletti a Strasbur- il magnifico primato di essere i più pa- tarlo del dubbio comincia ad insinuarsi anche l’ex Vice Presidente della Re- principio, secondo noi, corretto, il Par- go nel 2004 (in termini di preferenze gati fra tutti i colleghi europei, in nella mente. All’interno del Regola- quanto il loro stipendio è stato aggan- mento del Parlamento Europeo vigono ciato alla retribuzione dei componenti delle, condivisibili, regole sulla traspa- del Parlamento Italiano, che certo non renza e gli interessi di carattere finan- brillano per morigeratezza e sobrietà ziario degli eurodeputati; ai sensi di di costumi. Dunque un eurodeputato codesto regolamento, ed in particolare guadagna, come stipendio fisso lordo, dell’art.9 e del relativo Allegato 1, tra gli undicimila e i dodicimila Euro ogni deputato deve presentare, per al mese. A questa cifra vanno aggiunte ogni anno di legislatura, una dichiara- tutte le somme che egli percepisce co- zione che contenga le seguenti infor- me indennità e rimborsi che, invece, mazioni: Attività professionali eserci- sono a carico del Parlamento Europeo. tate, Funzioni e/o attività retribuite, Vediamo di calcolarle insieme. Per pri- Elencazione dei contributi (in denaro, ma cosa viene riconosciuta un’inden- in persone, in mezzi) e dei contribuenti nità di spese generali di circa 3.700 della propria attività politica. In prati- euro mensili che viene riconosciuta al ca deve essere chiaro a tutti i cittadini parlamentare per le spese generali (af- di cosa vivono i loro rappresentanti e fitto di uffici, spese telefoniche, viaggi chi finanzia la loro attività politica; all’interno del proprio Stato, etc.). non c’è nulla di male ma anzi ci sem- Questa indennità viene dimezzata se il bra un dovere importante da compiere, parlamentare non partecipa ad almeno da parte di chi amministra il nostro de- la metà delle sessioni plenarie del par- naro ed ha il potere di indirizzarlo in lamento. Esiste poi l’indennità di viag- un senso piuttosto che in un altro. gio che serve a coprire gli spostamenti Abbiamo dunque esaminato le di- del parlamentare, dalla propria circo- chiarazioni rese, per l’anno 2005, dai scrizione alle sedi delle riunioni dove sette eurodeputati che sono stati eletti deve recarsi, ed in essa sono comprese nella nostra circoscrizione elettorale tutte le spese per alberghi, taxi, risto- (Sicilia/Sardegna): Claudio Fava (DS- ranti etc. Ma non è finita qui. Abbiamo L’Ulivo – 221.958 preferenze); Luigi L’aula del Parlamento Europeo a Strasburgo anche una seconda indennità di viag- Cocilovo (La Margherita-L’Ulivo – gio che giova al parlamentare per co- 158.284 preferenze); Raffaele Lom- gione Siciliana, Giuseppe Castiglione lamento Europeo pretende che tutti i raccolte) e che per giunta dice di non prire le spese sostenute per i viaggi bardo (UDC/MPA Ð 124.631 preferen- che ha lasciato Bronte e Palermo per parlamentari indichino chi e come fi- guadagnare nulla, possa non aver rice- fuori dall’Unione Europea, nell’assol- ze); Nello Musumeci (AN/Alleanza si- dare il suo “generoso” contribuito alla nanzia le loro attività politiche sia con vuto aiuti e sostegno economico da vimento del proprio mandato, ma non ciliana Ð 116.455 preferenze); Giusep- politica continentale. Anche l’onore- danaro, sia con l’ausilio di risorse chicchessia. in riunioni ufficiali (ad esempio una pe Castiglione (Forza Italia Ð 94.985 vole Francesco Musotto, nipote diretto umane ovvero con mezzi ed oggetti Ma, naturalmente, l’onorevole Fava conferenza sull’estinzione della sala- preferenze); Francesco Musotto (Forza ed omonimo del primo Alto Commis- (locali, computers, etc.). Ebbene in è, come detto in precedenza, in buona mandra della Nuova Guinea che si tie- Italia Ð 84.739 preferenze); Giusto Ca- sario per la Sicilia vicino al MIS negli questo caso, tutti i “magnifici sette”, compagnia. Praticamente quasi tutti gli ne a Macao, ed alla quale il parlamen- tania (Rif. Comunista Ð 12.172 prefe- anni dell’indipendentismo, resta confi- sono sulla stessa corda di violino nel eurodeputati italiani presentano delle tare viene inviato come relatore euro- renze). I risultati sono, nella migliore nato al palo degli onorevoli senza arte dichiarare che nessuno li finanzia in dichiarazioni assolutamente ridicole e peo). Ma non contenti di tutto questo, delle ipotesi, degni del migliore caba- nè stipendio, mentre il deputato di Ri- nessun modo. Anche su questo, quan- risibili, ma tant’è. Se invece volete sempre a proposito di viaggio, gli eu- ret che possa oggi esistere al mondo. fondazione Comunista, Giusto Cata- tomeno grottesco risultato, vorremmo guardare cosa fanno gli altri, vi accor- roparlamentari percepiscono anche L’onorevole Claudio Fava dichiara di nia, dichiara invece di fare come me- soffermarci e fare qualche riflessione gerete che moltissimi deputati tede- una terza indennità annua di circa svolgere l’attività di giornalista ma al- stiere il parlamentare europeo e perce- insieme ai nostri, speriamo indignati, schi, francesi, spagnoli, inglesi e via 3.600 euro “per piccoli extra di viag- tresì, di non avere alcuna funzione o pire lo stipendio da parlamentare euro- lettori. Prendiamo, solo per esempio, dicendo hanno molta cura di indicare gio” che non devono nemmeno docu- attività retribuita. Invece, l’onorevole peo: viva la sincerità. l’onorevole Fava. Non riusciamo a quello che i nostri non dicono, le com- mentare. Pensate che sia troppo? Cer- Luigi Cocilovo attesta di non svolgere Proviamo ora a fare un primo bilan- comprendere come un giornalista, che parazioni le lasciamo a voi. Però non tamente non lo è per loro. In aggiunta alcuna attività professionale e di non cio di quanto detto: su sette euro-depu- dichiara di non guadagnare nulla vorremmo lasciare i nostri lettori così, allo stipendio, alle indennità fisse, al rimborso a piè di lista di tutte le spese di viaggio, i nostri “Re Mida” degli scranni parlamentari hanno diritto ad un “gettone di presenza” di 262 euro per ogni giorno passato “al lavoro” in aula o in commissione, basta solo fir- La Sicilia è una grande culla mare il registro delle presenze. Ma non sono da trascurare anche i contributi per i corsi di lingue, per l’acquisto di fax e computers ed altre amenità varie. Contribuisce notevolmente alla crescita del Paese Per finire, ogni parlamentare europeo ha diritto ad un’indennità per pagare i con un alto indice di natalità tra le regioni italiane suoi assistenti fino a dodicimila euro al mese lordi; pensate, inoltre, che i parlamentari usufruiscono di questa ci- di GIOVANNI PELLIZZERI In Sicilia il 74,4 per cento delle donne che aspettano un bimbo esegue du- fra senza nemmeno l’obbligo di pre- rante i nove mesi più di tre ecografie. Al Sud c'é più disinformazione che sentare i contratti di lavoro che attesti- ’anno scorso in Sicilia, la cicogna ha portato 50.791 bambini, soprat- nel resto d' Italia: su 100 donne in gravidanza in 80 conoscono la possibilità no che hanno messo in regola i loro tutto maschi. La regione è al quarto posto in Italia per numero assolu- di ricorrere alla diagnosi prenatale (contro, per esempio, il 91 per cento del- assistenti parlamentari (i cari vecchi Lto di nati e al terzo posto per tasso di natalità 10,1 e cioé il rapporto le 'colleghe' del Centro) e tra tutte quelle informate, del Sud, il 14,5 per cen- portaborse). A conti fatti, se si sa gesti- tra il numero dei nati ogni mille abitanti, decisamente al di sopra la media to non adotta queste metodiche. Ha frequentato almeno una volta un corso re bene, un europarlamentare può arri- nazionale (9,5). La provincia dove il tasso di natalità è più alto è Caltanis- preparto circa il 20 per cento delle donne del Sud contro il 64 per cento di vare a percepire anche 20.000 euro al setta (11,2 nati ogni mille abitanti): questa provincia è anche la terza, in as- quelle del Nord. Solo il 39% delle donne del Sud è stata accompagnata ai mese. Sarà forse questo il motivo per soluto, in Italia preceduta solo da Napoli e Bolzano. corsi dal padre del bambino contro il 48,5%, ad esempio, delle donne del cui i nostri eurodeputati celano dietro La provincia con il tasso più basso è quella di Messina (8,3). Centro. Al Sud e nelle Isole solo il 31% e il 47% dei neo papà entra in sala il silenzio i loro introiti? Credete che Le italiane, siciliane comprese, aspettano in media i 31 anni prima di di- parto contro l' 88 per cento dei padri del Nord. E non é sempre questione di sia il pudore di guadagnare tanto, ri- ventare mamme mentre le donne straniere anticipano a 27 anni. In Sicilia il poca volontà, spesso è colpa di una struttura che non lo consente: ben il spetto alle loro “bestie da segreteria numero medio di figli per ogni donna è di 1,41: tra i più alti in Italia, meglio 45,9% delle donne nell"Italia meridionale ed il 42,8% di quella insulare so- politica” alle quali carpiscono il voto, solo in Trentino Alto Adige (1,54) e in Campania (1,43). L' aumento del nu- no restate sole perché la struttura non consentiva la presenza di altre perso- che li spinge a non dire? Noi crediamo mero medio di figli per donna, in Italia, è tutto concentrato al Nord e al ne. In Italia ogni cento parti 35 avvengono con il taglio cesareo. Ed è so- proprio di no. Pensiamo, invece, che a Centro perché maggiore è la presenza delle donne di cittadinanza straniera. prattutto allarme Sud dove ogni 100 parti 45,4 sono dovuti al bisturi. In Si- spingerli a questo comportamento sia Nel Mezzogiorno la fecondità continua a diminuire. Basti pensare che nel cilia (l' ultimo dato disponibile é quello del 2003): ogni cento parti 45 av- loro immensa tracotanza di potersi Nord-ovest e nel Nord-est nel 2004 le donne straniere residenti in queste re- vengono con il cesareo: è al terzo posto dopo la Campania e la Basilicata. Il permettere anche questo, di potersi gioni hanno avuto in media, rispettivamente, 2,74 e 2,84 figli contro 1,18 e triplo rispetto al valore consigliato dall' Organizzazione Mondiale della Sa- permettere di dichiararsi disoccupati 1,19 delle donne di cittadinanza italiana. Hanno in media un numero più nità (15%). In Sicilia il 96 % dei parti avviene in ospedali pubblici, il mentre vivono da nababbi e di guar- contenuto di figli le straniere che risiedono al Sud e nelle Isole (rispettiva- 3,27% in case di cura e solo lo 0,02% a casa. Questi i tassi di natalità in Si- darci tutti con la loro aria da potenti mente 2,16 e 2,22 figli per donna), dove la fecondità delle donne italiane è cilia: Trapani (9,4), Palermo (10,9), Messina (8,3), Agrigento (9,9), Calta- che ci sfida dall’alto dicendoci di ab- ancora relativamente elevate (1.35 e 1,31 figli per donna). nissetta (11,2), Enna (9,5), Catania (10,8), Ragusa (9,9), Siracusa (9,6). bassare lo sguardo. Noi non lo abbasseremo, ma lo ter- remo sempre vigile. LA VOCE DELL’ISOLA 7 25 novembre 2006 Secondo l’annuncio dato dall’assessore regionale ai Beni culturali dovrebbe essere inaugurato a dicembre Apre il Museo archeologico a Catania Uno scivolone dell’onorevole Lino Leanza Sistemato nei locali dell’Istituto d’arte, ancora in attività scolastica

di ANTONINO CORTESE

a platea è quella ideale: le mas- sime autorità cittadine, studiosi Lprovenienti da ogni parte dell’i- sola, i vip della cultura locale, tante telecamere e tantissimi giornalisti. “A metà dicembre inaugureremo il museo archeologico di Catania”. L’an- nuncio, a sorpresa, viene dato dall’as- sessore regionale ai Beni culturali, Li- no Leanza. Il nostro deputato ha una lunga carriera politica alle spalle e una naturale vocazione al protagonismo. Per una dichiarazione così impegnati- va ha scelto la situazione ideale (l’a- pertura della mostra sulla Siclia arcai- ca) e il luogo adatto, l’ex monastero dei Benedettini di piazza Dante, sim- bolo di pietra della mancanza di cultu- ra di lunghe generazioni di ammini- stratori pubblici, adesso sulla via di una sofferta redenzione. Mille mani applaudono all’unisono. Nessuno si chiede se quella dell’asses- sore Leanza sia una battuta di spirito, l’esternazione di un sogno irrealizza- bile, una frase da bar dell’Università. Già, nessuno se lo è chiesto tra i pre- L’Assessore Lino Leanza e l’Istituto d’arte di Catania senti e tanto meno nessuno dei giorna- listi ha soltanto riflettuto su come sia possibile un simile miracolo, perché Crociferi che è attualmente occupato lui sfortunate, non ha avuto il tempo va semplice- se accadesse evidentemente il nostro dall’Istituto statale d’arte, con tanto di negli ultimi cinque anni, in una veste mente dire deputato avrà potuto beneficiare del- preside, professori, oltre mille studen- o nell’altra, di occuparsi della questio- che si cerche- l’aiuto divino del suo più illustre e po- ti, laboratori e attività varie. Un paese, ne. E strano, però, che non abbia avu- rà di realizza- tente omonimo: San Nicola. Insomma, insomma, per popolazione, dimensio- to il tempo di informare l’assessore re, nell’ambi- Babbo Natale. ni, gestione e problemi. Un paese che Leanza di questa situazione, visto che to dei lavori Di Leanza conosciamo il pragmati- non dovrebbe stare lì, ma questo si sa ne condivide i percorsi, forse per va- che presto verranno eseguiti in parte monio del Museo civico e la fruibilità smo amministrativo e il personale e da almeno un decennio: l’immobile è nagloria personale, tanto da occupare del monumentale complesso di via da parte del pubblico. A distanza di politico dinamismo, a volte eccessivo, del demanio regionale, la scuola dove- un posto al tavolo dei relatori, in quel- Crociferi, qualche spazio espositivo anni solo qualche vetrinetta e pochi ma soprattutto l’entusiasmo con il va traslocare non ieri, ma molto pri- la così affollata inaugurazione. per rendere visibili alcuni reperti che reperti sono a disposizione di turisti e quale affronta certe sfide. Forse, que- ma, eppure resterà lì fino a domani e E allora: se l’Istituto d’arte resta faranno parte del vero Museo archeo- cittadini, mentre centinaia di casse im- sta volta, l’entusiasmo lo ha tradito. forse dopo. nell’ex collegio dei gesuiti come sarà logico che da qui a dieci anni sarà fi- polverate restano chiuse a doppia Annunciare che a distanza di appena Lo sa bene anche l’ex soprintenden- possibile realizzarvi anche il museo nalmente inaugurato a Catania. Que- mandata e il maniero federiciano vie- un mese e mezzo si potesse recuperare te Gesualdo Campo e l’ex assessore archeologico che richiede spazi, labo- sto è ben diverso da quello che ha det- ne utilizzato per tutto, anche come sa- il ritardo che da decenni impedisce a provinciale alla Cultura Gesualdo ratori, misure di sicurezza, accorgi- to e forse voleva anche far credere. la conferenza, tranne che per la logica Catania di avere il suo museo archeo- Campo (non è un caso di omonimia: è menti logistici sicuramente incompati- Di false aperture di musei ne abbia- e storica destinazione espositiva. logico ci è sembrato alquanto impro- proprio la stessa persona) che forse bile con una contemporanea attività mo fin troppe: quella del castello Ur- Ma siccome crediamo ancora alle babile. Anche perché la sede indivi- troppo distratto dalle sirene dell’auto- scolastica? sino, ad esempio. Una decina di anni favole, aspetteremo impazienti Babbo duata è l’ex collegio dei gesuiti di via nomia e da competizioni elettorali per Forse l’assessore Lino Leanza vole- fa si annunciò la riscoperta del patri- Natale.

Da oltre mezzo secolo nessun cambiamento significativo nei collegamenti interni dell’isola Una rete ferroviaria troppo obsoleta Meglio tornare alle gloriose littorine e locomotive a vapore?

di VINCENZO POMA e, ancora per poco tempo, è in attività l’Inter- centri turistici e di produzione agro alimentare, ne della città di Littoria, oggi Latina. Mussolini city SiracusaÐRoma, mentre del collegamento con gli scali portuali ed aeroportuali più vicini. viaggiò a bordo di alcune Fiat Aln.56. Al Sena- ono trascorsi 140 anni dalla nascita dei Catania–Palermo si è rimasti fermi all’anno Si potrebbe ipotizzare, per mirare ad un basso tore Agnelli, che lesse l’articolo, il nome piac- primi collegamenti ferroviari in Sicilia e 1867! Che dire in merito? Che la linea attuale è investimento dove necessario, a riutilizzare an- que e la Fiat lo adottò per le sue “ nuove “ au- Snulla, o quasi, è cambiato in positivo. “rigorosamente “ in tutto e per tutto rimasta co- che le vecchie… “littorine”, che non hanno ne- tomotrici. Correva l’anno 1867 e il 3 gennaio iniziava la me all’origine, inadeguata già all’epoca della cessità di grossi impegni economici, per la Certo, diventa anacronistico parlare di Litto- grande opera di realizzazione della futura Cir- realizzazione per motivi di costi? Ancora oggi, eventuale assenza di predisposizione di palifi- rine quando, nel resto d’Italia, si migliorano i cumetnea. Nasceva anche il Consorzio per la questo comporta la bassa velocità dei treni, cazione elettrica. confort e le velocità dei treni che raggiungono realizzazione di questa grande opera ferroviaria nonostante l’introduzione di potenti elettromo- Queste automotrici, potrebbero comunque ri- anche picchi di oltre 200 mm orari. Ma è un’u- e i partner erano la Provincia di Catania, la Ca- trici. E quindi? Sorge spontanea la domanda: è solvere nell’immediato il problema del traspor- topia parlare di ammodernamento delle infra- mera di Commercio ed Arti di Catania e tutti i prioritaria la ristrutturazione dei collegamenti to passeggeri da un capoluogo all’altro, con no- strutture ferroviarie in Sicilia, e pertanto spera- Comuni interessati alla fruizione del servizio re che il Governo Prodi pensi allo sviluppo del- ferroviario, ovvero Adernò (oggi Adrano), Bel- la Sicilia sarebbe peccato mortale. Torniamo al- passo, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sici- l’arte di arrangiarci… lia, Catania, Giarre, Linguaglossa, Santa Maria Per chi non lo sapesse, la Sicilia è la regione di Licodia, Mascali, Riposto, Maletto, Randaz- più grande d’Italia e, di contro, è tra le ultime zo, Misterbianco e Piedimonte Etneo. nella classifica per estensione di linea ferrovia- La necessità della creazione della Circumet- ria e qualità dei collegamenti tra i vari capoluo- nea nasce dalle esigenze dei vari Comuni con- ghi. Dobbiamo ancora sottostare ai binari unici, sorziati perché interessati alla propria e notevo- ai vagoni affollati di zecche e pulci, alla veloci- le produzione agricola e di conseguenza la tà a prova di lumaca, ai servizi inefficienti? La priorità di attivare un sistema di trasporto rapi- domanda è sempre la solita: “Dove sono i no- do e migliore attraverso rotaie. Questa tratta stri rappresentanti politici a difendere le oppor- ferroviaria rappresenta ancora oggi un punto di tunità che il territorio siciliano offre da sem- riferimento per i pendolari e non, ma resta pre”? pressante l’esigenza di un migliore servizio per La cosa strana è che la prima ferrovia in Sici- limitare l’uso dell’auto e, di conseguenza, de- lia fu costruita nel periodo dell’Unità d’Italia congestionare le arterie stradali che ogni giorno ma che, con il passare del tempo e per demerito diventano sempre più affollate e pericolose. interni ferroviari o la realizzazione del ponte tevoli abbassamento di costi e soprattutto tem- di uno Stato assente, possiamo affermare solo Ma il problema ferroviario in Sicilia, non si sullo stretto? Certo, tutti e due avrebbero un porali, sempre che ci si attivi a ridisegnare un che stiamo continuando a vivere nel periodo può certamente limitare a questa tratta interpro- enorme ricaduta in termini di incremento del- nuovo percorso della strada ferrata. borbonico. vinciale; ne esiste una in particolare che avreb- l’economia isolana, ma siccome parliamo della Certo, non è un salto nel futuro l’utilizzo del- Non rimane che ringraziare tutti coloro che be necessità di essere ripristinata al più presto Sicilia, non si possono fare progetti avveniristi- la Littorina, ma si potrebbe ripetere quello che hanno contribuito in questi anni a mantenere, possibile, senza ulteriori indugi, migliorata nel- ci, rivoluzionari che non siano adeguati alla do- accadde nel 1936. Questa la crono storia. Da da veri “mecenati”, le nostre ferrovie allo stato la qualità e nella tempistica di comunicazione. manda sempre più crescente in tutti i settori, da decenni la locomotiva a vapore era la regina in- di reperto archeologico. A tal proposito, vale la La tratta ferroviaria in questione è quella che quello turistico a quello dei trasporti intermo- contrastata delle rotaie fino a quando, intorno pena ricordare che nell’attuale Governo nazio- collega Catania con Palermo. A titolo di crona- dali. al 1936, fu data vita ad una nuova locomotiva a nale il sottosegretario del ministero ai Trasporti ca, l’inaugurazione della linea ferroviaria Cata- Per rendere la qualità del servizio ferroviario trazione meccanica con motore diesel. Curiosa e delle Ferrovie è un parlamentare siracusano, nia-Palermo risale al 1878 e, ad oggi, nulla o in Sicilia corrispondente alle attuali necessità, l’origine del nome “Littorina”, nata dalla fanta- noto in Sicilia ma sconosciuti dai più a Monte- poco è cambiato! Da allora, si sono sviluppati i occorrerebbe effettuare un tracciato ferroviario sia di un giornalista che la usò in un articolo citorio. Cosa farà di buono per tutelare le aspet- collegamenti CataniaÐCaltanissetta-Agrigento ex novo, tale da poter collegare rapidamente i sull’intervento del Duce, durante l’inaugurazio- tative che da decenni la Sicilia invoca? 8 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 Una grande forza di attrazione che supera la moda temporanea per stabilizzarsi come “tradizione” Con l’enoturismo la Sicilia che piace Un’opportunità di crescita dello sviluppo Le strategie di marketing evidenziano l’unicità dei siti e dei prodotti

di AGOSTINO PORRETTO d’impresa basato sull’immagine di una terra che diventa un tutt’uno con quel particolare prodotto. e avete delle conoscenze nel settore vi- A questo punto c’è da capire qual è stata l’idea tivinicolo, e se avete già sperimentato la originaria, come sono stati concepiti i piani Sgioia che si prova durante il periodo della strategici del connubio turismo-enogastronomia o vendemmia, andate a trascorrere un fine setti- enogastronomia-turismo; infatti la combinazione mana in una casa di campagna per godere della dei due termini non è causale, né priva di una gioia che il passare del tempo vi dà. Le cantine e logica commerciale: il seguito viene costruito di gli agriturismi vi possono offrire tutto questo, conseguenza. specie in una terra come la Sicilia, che possiede Siamo convinti che l’idea australiana nasce da paesaggi e tradizioni di grandissimo fascino.Gus- un’esigenza di base: la necessità di sostenere lo tate un semplice lunch, godetevi uno dei favolosi sviluppo vitivinicolo, dotato di enormi potenzial- vini siciliani, magari in una sperduta valle della ità, attraverso la diversificazione dell’offerta, Sicilia più interna, oppure negli spazi incontami- cioè combinando il prodotto vino con altri settori nati di una riserva o di una parco. Apprezzerete della produzione economica, come il turismo, di più il presente, rimpiangendo di non avere che rappresenta oggi nel contesto di tutte le realtà dedicato più tempo a una simile esperienza di vi- economiche avanzate il vero ed unico motore di ta. sviluppo di intere regioni in modo rapido e con Da questa agreste premessa passiamo ad esam- punti di crisi non imprevedibili e comunque con- inare dunque una concreta opportunità di crescita trollabili. per il turismo siciliano: l’enoturismo è infatti uno La individuazione e la ricerca di aree total- dei prodotti che il marketing tenta di offrire ad mente o parzialmente vitate oggi in Sicilia, rapp- una domanda sempre più smaliziata e certamente resenta quindi un’opportunità d’integrazione di attenta alle innovazioni di un’offerta che muta investimento particolarmente interessate e con rapidamente e molto spesso si differenzia non accettabili margini di rischio per i capitali. soltanto per il prezzo, ma principalmente per la In Sicilia questa capacità di attrazione diventa qualità dei servizi e per la raffinatezza dei con- ancora più forte in considerazione anche del fatto tenuti, mirati ancora una volta a stupire il viag- realtà economicamente rilevante: questa vera e sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. che nello stesso territorio sono presenti grandi giatore. propria isola del vino produce una quantità di Ma anche nel settore dei vini la concorrenza si è patrimoni storico-culturali e paesaggistici che Oggi infatti si assiste alla progettazione e real- prodotto pari a quella di Piemonte e Toscana, con fatta spietata, perché globale. fanno si che il nuovo prodotto turistico che si izzazione di strategie di commercializzazione che circa 5 milioni di ettolitri all’anno ed oltre 200 Appare interessante a questo riguardo passare viene a formare, rappresenti un’ipotesi di inte- puntano in modo particolare a sedurre, esaltando azienda attive. In alcune aree geografiche del- in rassegna quanto fatto in questo settore in una grazione unica e difficile da ripetere in altre re- l’unicità dei siti e dei prodotti, anche se appar- l’isola il settore vitivinicolo è assolutamente realtà geograficamente lontana come l’Australia, altà geografiche. L’enologia, il settore agroali- entemente già noti e vissuti nelle esperienze di trainate per l’intera economia locale: Trapani, e che tuttavia cerca di aggredire nuovi mercati. mentare con la cucina mediterranea, il paesaggio, viaggio. Si punta cioè far diventare “di moda” il Agrigento e Ragusa sono certamente le zone di L’esperienza australiana evidenzia una grande la storia, i monumenti, la dolcezza del clima ren- prodotto turistico ed a far considerare esclusiva maggiore importanza per la produzione siciliana, forza di attrazione al target di riferimento e una dono il prodotto unico e di grande qualità, e la pratica di quella esperienza di vacanza. In Si- e vini doc come il Marsala, l’Etna, “il Faro”, strategia mirata a far diventare “di moda” il vino, come tale in grado di competere con ottime prob- cilia il settore vitivinicolo è ormai da tempo una l’Alcamo, il Menfi, la Malvasia ed il Moscato, con una internazionalizzazione del marketing abilità di successo sui mercati internazionali. Il trentennale del Museo dell’Aeronautica Militare A Vigna di Valle una delle più belle e complete collezioni di velivoli che si trovano in Europa

di STEFANO LUPELLI (chi non ricorda i successi italiani in quel campo) percorso è organizzato secondo un principio rig- nomica, l’Aeronautica Militare ha la “sfacciatag- nonchè primo Centro Italiano di Aerosoccorso. orosamente cronologico, che prende le mosse da gine” di non farvi pagare una lira, anzi un euro uel ramo del lago di Como, che volge a Attualmente, in quattro grandi hangar, dal una replica perfetta dell’aeromobile dei fratelli scusate, poiché la visita è assolutamente e total- occidente …Con queste parole iniziano “I 1977 ha la sua naturale e direi meritata collo- Wright e passando attraverso due guerre mondi- mente gratuita. QPromessi sposi”, libro che tutti abbiamo cazione, il Museo Storico dell’Aeronautica Mil- ali, vi accompagna fino al “Tornado” attualmente Nei locali è consentito l’uso della macchina fo- letto, almeno una volta, magari costretti dal ban- itare.Su di una superficie che supera i 10.000 in dotazione ad alcuni reparti operativi. tografica e della videocamera a condizione che le co di scuola. Ma il lago di cui vorrei parlare qui, mq., adagiata sulla riva del lago, è esposta una All’interno degli spazi espositivi, non si ha so- riprese siano esclusivamente a carattere person- non è quello di Manzoniana memoria; è un lago delle più belle e complete collezioni di velivoli lo l’impressione di essere in un museo vivo, con- ale o amatoriale;unico minimo, doveroso prezzo un poco più piccolo situato nei pressi della capi- che si trovino in Europa. cettualmente moderno e curato, sembra addirit- da pagare è il rispetto del luogo e di quanto es- tale: quello di Bracciano. Sono gli aeroplani di ogni tipo e di ogni epoca, tura che lo spirito dei pionieri dell’aviazione vi posto e, se volete, ma solo se volete, un po’di Forse non tutti sanno che questo lago, oltre ad caccia, ricognitori, aerei da trasporto, gli idro- prenda delicatamente per mano e vi conduca at- ammirazione.La mia l’hanno già tutta, congratu- essere di notevole bellezza può anche essere con- volanti degli anni ’30, ad accogliere il visitatore traverso un secolo e mezzo di sperimentazioni, lazioni al tenente colonello Massimo Mondini, siderato “de facto” la culla della nostra Aeronau- con la loro meccanica perfezione, svolgendo il tenacia e coraggio. attuale Direttore del museo ed a tutto il suo per- tica Militare. Negli anni successivi alla Grande ruolo di impareggiabili padroni di casa; il La struttura ospita inoltre il Centro Documen- sonale. Tre decenni di impegno e dedizione per guerra, quando il XX secolo era ancora giovane, muoversi a stretto contatto con i cimeli di avia- tazione “Umberto Nobile” dedicato alla conser- riuscire a tramandare, spesso con stanziamenti a Vigna di Valle, frazione di Bracciano, nacque tori che hanno scritto pagine di storia e mezzi, al- vazione dei reperti relativi alle spedizioni polari inadeguati, un grande patrimonio storico / tecno- un area destinata ai primati. cuni dei quali quasi leggendari, restaurati con ed un ricchissimo patrimonio documentale sul- logico del nostro paese. E, di primati in pochi anni questo posto, ne ha amorevole professionalità, richiama prepotente- l’argomento, accessibile purtroppo, almeno per Per tutti coloro ai quali queste poche righe vissuti parecchi, primo Centro per la costruzione mente l’attenzione sul brevissimo lasso di tempo ora, solo su prenotazione.Insomma non è raro il avessero destato l’interesse, orari e indicazioni di dirigibili, primo Reparto Meteorologico, primo impiegato dall’Uomo per passare dalle macchine caso in cui si entra incuriositi e si esce appassio- stradali sul sito www.aeronautica.difesa.it attra- idroscalo e Reparto Sperimentale per idrovolanti volanti di tela e legno alle conquiste spaziali. Il nati; dulcis in fundo in quest’epoca di crisi eco- verso il link dedicato al Museo.

Nelle foto alcuni velivoli militari esposti nel museo di Vigna di Valle: in alto un Macchi “Veltro”; a sinistra l’M39 l’aereo con il quale De Bernardi vinse la Coppa Schneider; sopra il Campini - Caproni, il primo aereo a reazione del mondo LA VOCE DELL’ISOLA 9 25 novembre 2006

Silvio Milazzo cercò di cambiare la classe politica e dette la speranza di un futuro migliore

Riuscì a mettere insieme comunisti e missini ipotizzando una maggiore autonomia dal Governo nazionale. Nascita e fine dell’Unione Siciliana Cristiano-Sociale, il partito cattolico alternativo alla Dc

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di Salvo Barbagallo 10 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006

a sera del 23 ottobre del 1958 a Sala d'Ercole no, facendo presente come gia in due occasioni, nel Ma tutto ciò è materia di un saggio storico, non di arti- (la sala del Parlamento siciliano) si tiene una 1943 e nel 1953, fosse stato espulso dal partito per le coli che ne rievochino i momenti drammatici che tra- Ldelle sedute più drammatiche della storia politi- sue prese di posizioni considerate anticostituzionali. vagliarono l'isola, a causa delle continue, faziose, lotte ca isolana. Dopo due anni di crisi, caduto il governo Silvio Milazzo, dopo le calde giornate romane, rien- dei dirigenti i partiti politici del cosiddetto arco che La Loggia, la Democrazia cristiana cerca di attuare un tra a Palermo i130 ottobre e forma un governo di “uni- costituzionale. governo tripartito (con i liberali ed i socialdemocratici) tà siciliana”. C'era evidentemente, chi non voleva, preso chissà da proponendo, alla presidenza la candidatura dell'on. Lo Ma ecco come lo stesso Milazzo rievocherà anni do- quali paure o interessi, il rilancio economico e indu- Giudice, a maggioranza. L'Assemblea non tiene m al- po, quella fase cruciale della vita politica siciliana: striale della Sicilia, come se questa terra fosse avulsa cun conto le decisioni prese dopo lunghi compromessi, “Cade La Loggia. E' il 23 ottobre 1958. In Assemblea da tutto il contesto nazionale. ed elegge Silvio Milazzo. Ottantanove sono i votanti: si ha la reazione contro tutto il complesso delle cose C'è chi all'operazione Milazzo ha fornito le interpre- Silvio Milazzo ottiene cinquantaquattro voti e Lo Giu- andate male e contro quelle non andate secondo i cor- tazioni più oscure, nel tentativo solo di farle apparire, dice ventisette. Solo sette le schede bianche. E'-appena retti binari politici. Il candidato della Dc è Barbaro Lo invece, chiare. Secondo alcuni, attraverso Milazzo il finita la lettura dei risultati, che l'opposizione esulta al Giudice, ma l'Assemblea mi vota come aveva fatto tre partito comunista stava cercando di impadronirsi del grido “Viva Milazzo”, “viva l'Autonomia”, “Viva la anni prima. E' in questo frangente che mi alzo, e an- potere in Sicilia, mentre per gli altri tutto il marchinge- Sicilia”. Democristiani, liberali e socialdemocratici nuncio le teorie che ho detto e che mi propongo di ap- gno che portò alla presidenza della Regione Silvio Mi- tacciono, si guardano in faccia cercando i “franchi tira- plicare. Ma sorgono gravissimi problemi, all’Assem- lazzo, non era altro che la manovra dell'Eni, che cerca- tori”, i dissidenti. E nove sono i dissidenti democristia- blea siciliana il rituale per il rinnovo del governo è va di ottenere una situazione di privilegio per quanto ni che non hanno obbedito agli ordini di scuderia: sen- questo: per prima cosa l’assemblea vota il presidente. concerneva la ricerca e la concessione dello sfrutta- za quei nove l'operazione Milazzo non avrebbe potuto Poi gli otto assessori. In questo modo il governo non mento di metano e petrolio. avere alcun successo. se lo compone il presidente, come a Roma, ma viene a C'era infine chi sosteneva che dietro a Milazzo fos- A favore del parlamentare dissidente dc hanno vota- essere composto per votazione diretta assembleare. sero Scelba e Don Sturzo, che volevano raggiungere to comunisti e missini. L'on. Michele Russo, capo- Che cosa fare? Non era facile. Dal direttivo del gruppo determinate posizioni di potere a danno della corrente gruppo del partito socialista, tiene a dichiarare: “Il vo- Dc era stato disposto che alla presidenza dovesse an- fanfaniana. to di questa sera è anzitutto una vittoria del Parlamento dare Barbaro Lo Giudice. La candidatura era stata una Un guazzabuglio nel quale era, ed è difficile trovare siciliano contro le intimidazioni e le coercizioni ester- mediazione tra Roma e Palermo. Rumor aveva però ri- una linea di raccordo per comprendere in pieno il sus- ne. L'Autonomia non può essere strumento di forze in- sposto che il presidente doveva essere Lo Giudice. An- seguirsi degli avvenimenti. Cerchiamo, dunque, di capaci di espressioni veramente democratiche procedere con ordine nella esposizione dei e parlamentari. La Dc esce da questa espe- fatti. rienza con le ossa rotte perché il candidato del Il pomeriggio del 3 aprile 1958 viene costi- partito, imposto pesantemente da Roma, non tuita la SoFiS (Società Finanziaria Siciliana), ha riportato in aula tutti i voti del suo grup- con partecipazione maggioritaria della Regio- po”. ne (51 per cento delle azioni), di enti pubblici E la verità dell'elezione di Silvio Milazzo e di operatori privati. Questa società avrebbe sta proprio nella frase del socialista Russo: la dovuto avere come finalità precisa l'attuazione Democrazia cristiana in Sicilia si è spaccata. di una legge (quella per l'impiego dei 75 mi- Ovviamente anche i comunisti, sono nell'oc- liardi del Fondo di solidarietà) che avrebbe chio del ciclone, e viene difficile a loro spie- dovuto aprire alla Sicilia un avvenire che, fino gare una alleanza con i fascisti. a quel momento, non aveva avuto. II primo Silvio Milazzo, primo ribelle della Demo- inghippo, nella cronologia di quella fase poli- crazia cristiana, si trova, con una espressione tica, si ha con l'esclusione dal Consiglio di entrata in voga, a “cavalcare la tigre”. Il neo- amministrazione del presidente, ing. Domeni- presidente - è bene, ricordarlo - era stato già co La Cavera. Inghippo voluto da Don Sturzo, sospeso dal gruppo democristiano, con san- il quale riteneva La Cavera troppo legato al- zione disciplinare, poiché, alla caduta del go- l'Eni. Presidente della SoFiS veniva nominato verno La Loggia, non aveva voluto seguire le l'ing. Ignazio Capuano, nonostante il parere indicazioni del suo partito, rispettando invece contrario di , presidente la volontà dell'Assemblea regionale. Milazzo, della Regione. La Loggia aveva dato per era assessore all'Agricoltura, ed era stato l'u- scontata la nomina di La Cavera, anche se era nico a dimettersi dalla Giunta. Una volta elet- risaputo che Carlo Pesenti non avrebbe mai to, comunque, Milazzo ha febbrili incontri a tollerato ciò. E dicendo Pesenti si intendeva la Roma per chiarire le sue posizioni. Fanfani è Confindustria. La Cavera, per meglio com- in escandescenze: inconcepibile, per lui, che prendere, aveva sostenuto sempre la necessità un democristiano fosse eletto presidente con i della presenza delle aziende pubbliche in Sici- voti determinanti del partito comunista. Mi- lia, chiedendo che l'isola potesse usufruire del lazzo, secondo Fanfani, non è degno di rap- piano di finanziamento Iri ed Eni. presentare la Democrazia cristiana: deve di- Gli oppositori sostenendo che La Cavera, mettersi dal partito! tutto sommato, facesse il gioco dei comunisti, Di questa opinione non è : da prendono lo spunto da una situazione contin- quell'uomo politico che è comprende che la gente per mettere in crisi il governo La Log- situazione può essere tenuta sotto controllo, e gia. Ipotesi avvalorata da quanto andava acca- considera i voti comunisti non condizionanti. dendo per le continue difficoltà nelle quali do- A questo punto, molti sono i tentativi per fare veva barcamenarsi (per restare in piena effi- abbandonare la carica al neopresidente: si ten- cienza) Giuseppe' La Loggia. Come a signifi- ta di imporre , qualora Milaz- care che la questione della. SoFiS era soltanto zo si fosse mostrato disposto a collaborare. un fatto pretestuoso dietro al quale si nascon- Ma anche Alessi è un uomo politico di buona devano episodi politici più complessi. Insom- levatura: vede la trappola, e non accetta una ma era una battaglia tra: Scelba, Don sturzo e soluzione imposta dall'alto. Il progetto, quin- Fanfani. Una battaglia per la conquista di una di, resta solo nelle intenzioni. La stampa, na- egemonia, per mezzo della quale si sarebbe - zionale e locale, si accanisce, cercando di evi- in un modo o in un altro - indirizzato il futuro denziare i rischi che si possono correre con i della Sicilia. Manco a dirlo, il partito comuni- comunisti al governo. sta di questa situazione ne seguiva passo pas- Guardati a distanza di decenni, questi episo- Silvio Milazzo col suo fedele sigaro so l'evoluzione, aspettando il momento propi- di sembrano precorrere i tempi: è quel che sta zio per entrare in scena in maniera incontro- accadendo oggi, per certi versi, a livello di vertibile e pesante, tanto da poter dettar legge. politica nazicnale. E' un susseguirsi di giornate convulse, e non Ancora una volta Silvio Mílazzo - convocato presso diamo in assemblea e l'Assemblea dà questo responso: solo perché fra tanto tergiversare, nel frattempo si è la direzione della Dc a Roma - riceve un invito forma- 17 democristiani e 10 alleati per Lo Giudice; 16 demo- giunti al mese di giugno. Si parla, ormai apertamente, le a dimettersi. Ed ancora una volta risponde picche: cristiani e 28 socialisti, comunisti, fascisti e monarchi- di crisi di governo, e, da più parti, si sollecitano le di- non può deludere chi lo ha eletto mostrando e dimo- ci per Milazzo. Eletto con i voti dei comunisti, dei fa- missioni di Giuseppe La Loggia. La stampa, regionale strandogli fiducia incondizionata. Interviene anche scisti, dei socialisti e dei monarchici resto solo. E mi si e nazionale, non lesina attacchi, in previsione del di- Scelba e Don Sturzo, ma i tentativi falliscono. Scelba pone il dilemma: Milazzo accetti o non accetti? Dico: battito (che si avrà in luglio) e della votazione della cerca di aggirare l'ostacolo, e si muove per convincere Accetto con riserva in attesa della votazione di coloro legge di bilancio: un'occasione sicuramente strumenta- Fanfani (con la buona parola dell'on. Rumor) ad accet- che dovranno essere miei collaboratori, gli assessori. lizzabile per discutere il problema della politica econo- tare la situazione. Inutilmente: Fanfani non può desi- In quegli anni, dunque, la vita pubblica siciliana at- mica. Nel quale problema grande attenzione avrebbe stere dalla sua decisione poiché è stato già avvertito, traversa la sua fase più acuta e complessa, tanto da assorbito la questione della SoFis, e la programmazio- nel caso facesse marcia indietro, che l'on. Nino Gullat- balzare prepotentemente all'attenzione nazionale. E l'I- ne del Piano quinquennale. Alla vigilia delle votazioni, ti non avrebbe potuto garantire la compattezza del talia conierà un nuovo vocabolo: il “milazzismo”. E' socialisti e comunisti si presentano contro il governo, gruppo Dc all'atto della formazione della nuova Giunta una pagina della storia della Regione abbastanza con- così come i liberali, mentre i missini costituiscono un di governo. E' una situazione che appare priva di sboc- troversa a tutt'oggi, nonostante appunto che siano tra- grosso punto interrogativo. In seno alla Democrazia chi. L'unico atteggiamento possibile che la Dc avrebbe scorsi quasi cinquant'anni da quei momenti cruciali. cristiana le posizioni appaiono contrastanti, ma le for- potuto tenere è quello di continuare a chiedere le di- Purtroppo i protagonisti di quelle vicende politiche so- ze all'opposizione sono chiaramente in vantaggio. Per missioni, e qualora queste non venissero date, di espel- no scomparsi. Forse per capirne qualcosa bisognereb- tutto la giornata del 2 agosto si susseguono, alla Re- lere Milazzo dal partito. Insomma, si vuole la testa del be andare ancora più indietro nel tempo, ed analizzare gione, i dibattiti, fin quando, in nottata il governo vie- dissidente per sanare le molte beghe interne dei diri- la nascita e lo sviluppo, e le mancate attuazioni dello ne battuto sul bilancio. Su ottanta votanti si hanno set- genti politici siciliani. L'ultima strada che la Dc segue: Statuto della Regione siciliana che, come è noto, fa te astenuti (i missini), ventidue contrari e cinquantuno Milazzo viene espulso dal partito, e in questa occasio- parte integrante della Carta costìtuzionale. a favore, venti sono comunisti: il governo, in pratica, ne sono in molti a tirare fuori i precedenti del nuovo Forse sarebbe opportuno anche vedere il come e il ha ottenuto solo trentuno voti! Non raggiunge la mag- presidente della Regione. perché la Sicilia, che possedeva tutti i mezzi statutari gioranza. La Loggia rifiuta di dimettersi. Milazzo viene accusato di ideologia separatista, -e il per farlo, rimase, ed è rimasta, inerte al progresso in- Spiegherà il presidente della Regione che l'articolo giornale democristiano Il Popolo lo grida a tutto spia- dustriale che, puntualmente, si è avuto in altre regioni. 94 della Costituzione sancisce che il rigetto di una pro- LA VOCE DELL’ISOLA 11 25 novembre 2006

Silvio Milazzo pronuncia il discorso programmatico subito dopo essere stato eletto Presidente della Regione

posta governativa non implica revoca della fiducia, va compagine politica sia nata, e cresciuta, servendosi mostra disposti a lasciarlo alla Presidenza. Il problema cioè che non sussisteva l'obbligo delle dimissioni. di consistenti aiuti finanziari dell'Eni. Ipotesi avvalora- dei dissidi interni si risolve in una questione di merito: La situazione si protrae, con alti e bassi, sino al 3 ot- ta dal fatto che, con il nuovo governo regionale, l'Eni la maggioranza all'interno della Dc va allargata, oppu- tobre (c'è da chiedersi perché le sedute più importanti ci naviga bene, ottenendo delle grosse agevolazioni. re semplicemente mutata? A cosa mira, in realtà, la si protraggono sino a notte alta, o alle prime luci del- L'Ente di Stato, infatti, viene esentato dal pagamento Democrazia cristiana? A formare un governo di cen- l'alba) Giuseppe La Loggia consegna al presidente del- di circa metà delle royalties petrolifere, ed anche se la tro-destra? Ma come avrebbe reagito la forte base anti- l'Assemblea regionale. Giuseppe Alessi, la sua lettera circostanza viene considerata lievemente scandalosa si fascista del partito? Lo stesso on. Giuseppe Alessi di- di dimissione. A Sala d'Ercole sono in molti a trarre un guarda al futuro ed a tutto ciò che l'Eni potrà rappre- chiara pubblicamente che è controproducente per la sospiro di sollievo: la questione è durata a lungo, ma sentare per la Sicilia. A seguito di questi accordi l'Ente Dc schierarsi contro il partito di Milazzo, lanciando al finalmente si è risolta. A vantaggio di chi? Di una di Stato amplia i progetti di insediamento industriale a leader dell'Uscs un invito indiretto. maggioranza, di una opposizione, oppure della Sicilia Gela, e l'Anic-Gela nasce e si allarga con sostanziosi “Milazzo è al bivio - sottolineerà Alessi -. Deve sce- stessa? Forse i veri interessi della Sicilia e dei siciliani finanziamenti della SoFiS, che ne diviene una delle gliere fra il successo personale ed il successo politico. in tutta questa storia non c'entravano per nulla. principali azioniste. Fra lo stravincere ed il vincere facendo l'interesse della Si tenta il monocolore, e i nomi che si fanno per la Appena due mesi dopo la creazione dell'Uscs si ha la Sicilia. A cosa gioverebbe sul piano programmatico?”. presidenza sono quelli di Stagno d'Alcontres, Lo Giu- prima scadenza elettorale cui va incontro Milazzo e la Ed anche a Roma, a questo punto, ci si accorge che la dice, Lanza e Milazzo. Ma la formula del monocolore sua Giunta: il 7 giugno del 1959 i siciliani sono chia- parola è a Milazzo, ma il presidente della Regione fa risulta inaccettabile, in quanto troppo debole gli attac- mati alle urne. La Democrazia cristiana prevede un ca- orecchio da mercante, attendendo che gli eventi possa- chi che sicuramente si sarebbero avuti da lì a poco. Si lo dovuto alla nascita del nuovo partito cattolico. Pre- no maturare ulteriormente. ritorna a fare il nome di La Loggia, su indicazione di visioni che, a livello di voti, risulteranno errate: la Dc Con questa situazione fluida si giunge alla formazio- Rubino (segretario provinciale) della Dc di Agrigento). cresce, passando da 897.397 voti delle elezioni prece- ne del secondo governo presieduto dal ribelle democri- Per una formula tripartita (Dc, Pli, Psdi) acquista mag- denti, a 937.734. Il gioco dei resti le è contrario e per- stiano. Le previsioni vengono rispettate: Milazzo la giore quotazione la candidatura di Lo Giudice, desi- de tre seggi. spunta e forma la Giunta secondo il suo criterio. Ne gnata il 16 ottobre. La candidatura dell'on. Lo Giudice Anche il partito comunista avanza: da 482.793 supe- fanno parte (Uscs), Gioacchino Ger- viene ripresentata il 23 ottobre a maggioranza. ra il mezzo milione di suffragi (533.148 voti). Il crollo manà (Uscs), Romano Battaglia (Uscs), Mario Cresci- Ed è proprio questa giornata, il 23 ottobre, che vede avviene a destra, invece, dove il Msi dai 222.429 voti manno (indipendente, ex Msi), Sergio Marullo (indi- aprirsi il “caso Milazzo”: l'Assemblea regionale sca- cala a 187.788. Il partito di Milazzo ottiene un succes- pendente, ex monarchico), Ernesto Pivetti (indipen- valca la designazione della Democrazia cristiana ed so neppure lontanamente sperato: 257.023 voti, e nove dente, ex monarchico), Benedetto Maiorana della Nic- elegge presidente Silvio Milazzo, con cinquantaquat- seggi in Parlamento. chiara. La frattura all'interno della Democrazia cristia- tro voti su 89 votanti. Lo Giudice ottiene solamente L'Uscs ha ottenuto il dieci e sei per cento di tutti i na siciliana si allarga, l'accordo tentato con l'Uscs non ventisette voti! votanti. Milazzo viene accusato sempre più di tirare a avviene. Cosa si è verificato è presto detto. La maggioranza sinistra: il voto del Pci alla sua elezione è risultato es- Per Milazzo si presenta una gestione difficile del po- tripartita doveva essere costituita da 46 voti: 37 demo- sere non strumentale, ma sostanziale. Don Sturzo tuo- tere, che lo porterà a scelte sempre più pericolose. Il cristiani, 7 liberali, due socialdemocratici. Per Milazzo na contro il suo figlioccio, definendolo “strumento in- braccio di ferro continua con momenti di enorme esa- hanno votato invece, comunisti, socialisti, missini, ol- cosciente nelle mani della sinistra e degli uomini che sperazione: la Sicilia è nell'occhio del ciclone e presa tre nove democristiani dissidenti. Milazzo accetta la lo avevano circuito”. Ne nasce un'aspra polemica, i di mira dagli strali dei quotidiani nazionali. carica con riserva che la scioglierà dopo qualche gior- due cattolici si scontrano sul piano dei comunicati La pressione che la DC effettua sul piano individua- no: la Democrazia cristiana si è letteralmente spaccata stampa, e corsivi giornalistici. Milazzo rilascia una di- le è pesante, e si cercano i franchi tiratori che possano attestandosi su posizioni divergenti. chiarazione all'Ansa: “Don Sturzo manca da trentano- pugnalare alle spalle Milazzo, senza che lui stesso ne II 25 novembre del 1958 Silvio Milazzo, presidente ve anni dalla Sicilia, e in trentanove anni molte cose abbia alcun sentore. Lo scoglio è sempre il voto sul bi- della Regione, pronuncia a Sala d'Ercole il discorso che sono cambiate, possono sfuggire al suo attento lancio: la maggioranza di cartello di Milazzo prevede programmatico del suo governo: i punti principali in- acume. A Don Sturzo consento di dire tutto, ma debbo 46 voti, ma due franchi tiratori mostrano la corda. dicano chiaramente quale linea si vuole portare avanti. precisare che io mi sento strumento nelle mani del po- Si verifica la identica situazione che aveva portato Quella esclusivamente autonomistica. Il succo delle polo siciliano”. I rapporti diventano estremamente in- alla crisi del governo La Loggia. Ulteriori trattative ro- parole del neopresidente sono: abbiamo delle buone candescenti dopo che si apprendono i risultati elettora- mane: il presidente Uscocco propone un allargamento leggi (lo Statuto autonomistico), pensiamo ad applicar- li. La Democrazia cristiana fa gioco pesante ed invita della maggioranza su una base che vedesse al centro il le nella maniera più giusta, e la Sicilia avrà la possibi- gli elettori dell'Uscs a rientrare nelle file, incitandoli a suo partito, a sinistra il partito socialista ed a destra la lità, tante volte negata, di svilupparsi sul piano econo- lottare Milazzo. Dc. Ma mentre sono in corso tali trattative, i due fran- mico ed industriale. Dopo poco più di un mese l'Assemblea Regionale chi tiratori, vengono recuperati, e tutto va a monte. La Belle e sincere parole, ma - come suol dirsi - tra il esprime, ancora una volta, il suo parere favorevole al crisi continua con fasi alterne: tutto può esplodere da dire e il fare c'è di mezzo il mare. Certo non manca la governo Milazzo: all'apposizione sempre Dc, socialde- un momento all'altro. Chi vincerà il braccio di ferro? buona volontà a Milazzo, ma i problemi materiali che mocratici e liberali. Quel che accade in Sicilia appare veramente parados- gli si pongono davanti sin dall'inizio del suo insedia- E' il 21 luglio del 1959: hanno inizio le trattative per sale: non s'è mai verificato in nessuna parte del mon- mento, si presentano complessi, se non insormontabili. la formazione della nuova Giunta. La Dc cerca di ag- do! Nonostante che gli incontri nella Capitale si susse- Nasce, allora, un nuovo partito: l'Uscs (l'Unione Si- girare l'ostacolo avvicinandosi ai fascisti, ed invitan- guissero a ritmo vertiginoso (senza apparenti risultati), ciliana Cristiano-Sociale), presidente lo stesso Milaz- doli a togliere il loro appoggio a Milazzo: si lancia la a Sala d'Ercole Milazzo supera la crisi, ottenendo 50 zo, segretario politico Francesco Pignatone (ex parla- proposta della creazione di un governo di coalizione voti, quattro m più della maggioranza di cartello. Ci mentare Dc). Sono in molti a ritenere che questa nuo- anticomunista, e poiché Milazzo è inamovibile, ci si sono malumori anche all'interno deli'Uscs, subito chia- 12 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006

me i tre governi presieduti da Milazzo, tutto sommato, di una classe dirigente che poneva come fine ultimo la non hanno portato alla Regione quei benefici tanto leader ship politica. ventilati e vantati. Ed è questa la buccia di banana sul- Quel che è avvenuto in Sicilia, insomma, è da rive- la quale scivola il ribelle Milazzo: la dimostrazione dere alla distanza di quasi mezzo secolo nelle linee che l'industrializzazione dell'isola come preventivata della stessa politica nazionale: il gioco dei compro- non era avvenuta. messi (stonci e non storici), e alleanze momentanee e Inoltre (sempre a livello di discredito) si appunta al- fittizie, gli interessi industriali finalizzati, eccetera, ec- l'Uscs di reggersi con finanziamenti derivati da corru- cetera. zione politica e da privilegi derivati da compromessi Qualcuno si chiese, allora perché Benedetto Majora- vari. Si parla di corruzione di uomini politici, ed il na della Nicchiara abbandonò Milazzo. La risposta la fianco lo mostra (ma la veridicità di tutto ciò non è mai fornirono i fatti: la presidenza della Regione costitui- stata provata) l'on. Ludovico Corrao accusato di avere sce un motivo valido per qualsiasi tipo di cambiamen- offerto cento milioni all'on. Carmelo Santalco, per pas- to umano e politico. sare dalle file della DC a quelle dell'Uscs. Questo Come reagiscono i comunisti alla caduta di Milazzo? scandalo lascerà molti lati oscuri. Ricostruiamo breve- Lo si saprà in termini ufficiali quattro mesi dopo, il 3 mente la dinamica. giugno allorché si tiene a Palermo il VI Congresso re- E' il 15 febbraio del 1960. L'incontro tra Corrao e gionale del Pci. L'on. prenderà le Santalco avviene nel noto albergo "Delle Palme" a Pa- difese dell'ex presidente, dichiarando anche: “La Sici- lermo. Corrao (alter ego di Milazzo) tenta con ogni si- lia ha un nucleo di forze dirigenti capaci di farla proce- stema (secondo le accuse) di ottenere l'adesione di dere sulle difficili vie della resurrezione sociale ed Santalco. Le trattative sono lunghe: vale, comunque, economica. Se non sono oggi alla direzione politica l'ultima offerta. Quella dei cento milioni. Saltalco chie- della Regione è perché ancora prevale la discrimina- de tempo per la sua decisione. Evidentemente è tutta zione non solo contro partiti dei lavoratori, ma anche una trappola. Saltalco lasciato Corrao, si sposta a Sala contro gli stati più vivi della borghesia siciliana”. d'Ercole, dove stanno per iniziare i lavori dell'Assem- Quale è stata l'opinione del protagonista in merito al- blea. Chiede la parola, ed ottenuta, sale alla tribuna. le vicende da lui vissute? Milazzo così si è espresso Con fare concitato spiega all'assemblea che è stato og- sulla fine dei suoi governi: “Ammazzai io il milazzi- getto di un tentativo di corruzione, e che può fornire le smo, per vivere. Per continuare a vivere fisicamente. Il prove di quanto asseriva. Corrao (che lo aveva seguito) milazzismo dura un'anno e mezzo di logorìo. L'azote- interviene subito dopo chiedendo che fosse istituita mia mi arriva a un livello massimo: 3,75. Le mie forze non reggono. Tengo presente che non ci fu console, non ci fu ambasciatore che non mi volle conoscere. Corrao, Ludovico Corrao, quello che venne indicato come il mio delfino, tentò di convincermi di andare in Russia. Non ci andai. Ci andò lui col solito carret- tino, siciliano per Kruscev. E Kruscev gli disse: E Milazzo perché non è venuto?". Dunque, il milazzi- smo finì perché non ne potevo più fisicamente. Ma cessò anche di vivere a causa di un complotto. Il col- riti. La nuova rielezione di Silvio Milazzo provoca il po finale contro il milazzismo venne, dalla cosiddet- totale irrigidimento della Dc, anche perché la poten- ta beffa delle Palme. La cosa fu ordinata da un uomo za del leader ribelle sembra accrescersi quando c'è la della Dc che poi si guadagnò un posto di senatore votazione per la Giunta di governo, che viene eletta con la complicità involontaria, anzi con la stupidità, addirittura con 52 voti. E' un pasticciaccio. di quello che veniva chiamato il mio delfino, Ludo- Il 1959 si chiude con la chiara vittoria dei dissi- vico Corrao, il forsennato che era andato a trovare denti: una vittoria soltanto apparente, come i fatti Kruscev e che mi voleva portare in giro per il mondo che accadranno da lì a qualche mese, dimostreranno dove, mi diceva, la gente voleva veder l'autore di ampiamente. Polemiche su polemiche, speranze che questo importante fenomeno. Scoppia lo scandalo. si aprono per poi creare delusioni. Molti sostengono La commissione incaricata dell'inchiesta accerta che che per la Sicilia stia per aprirsi un'era "nuova" a se- io non c'entro. Ma la tensione è tale che io non ce la guito dell'awenuta industrializzazione. faccio ad andare avanti. Allora vado in assemblea, La SoFiS allarga il capitale azionario per l'Anic- mi alzo a parlare, e dico: Signori io me ne vado. E Gela. La Cavera così si esprime: “Uno dei più grandi siccome non trovo le giuste parole italiano, ve lo di- colossi industriali mette le sue profonde radici nell'i- co in latino non istantem; subito, istantium più subi- sola. Oggi, a molti, appariranno chiari i motivi della to. Ancora: instantissime; subitissimo. Non ne posso mia battaglia, i motivi della mia polemica. Quello più. E me ne vado". che sorge a Gela, non si fermerà a Gela. Intorno a Così si concludeva la magnifica avventura di Sil- Gela sorgeranno molteplici industrie”. Peccato che vio Milazzo, durata appena un anno e mezzo. Se fos- queste previsioni poi siano state mortificate dal man- se durata di più? Chissà, forse, non si può dire... cato sviluppo industriale della Sicilia. La Sicilia sta sempre qui, ad attendere che le cose Anche Milazzo insiste sulle posizioni di La Cave- cambino. ra: “L'intervento dell'Eni non è soltanto un atto eco- nomico di grande rilievo per lo sviluppo industriale della Sicilia. E' il riconoscimento, insistentemente da noi invocato, del carattere di doveroso impegno cui dovrebbe essere sempre improntata l'azione degli enti economici dello Stato nell'ambito della Regio- ne”. Sono i giorni del vino e delle rose: delle facili ubriacature e delle speranze che il tempo distrugge- rà. La Sicilia è stata sempre terra di conquista, e tale Silvio Milazzo nella sua abitazione nel 1980 resterà. Tutte le promesse svaniscono, come quelle che ricorda gli anni della lotta politica prevedevano l'intervento dell'Iri per la costruzione di alla Regione Siciliana un centro siderurgico nel Palermitano. Progetti che re- stano sulla carta: le battaglie economiche che la Sicilia conduce in questi mesi sono perdute in partenza, anche se i promotori sono in perfetta buona fede, ed operano una commissione d'inchiesta per accettare la veridici- per il benessere della loro terra. Anche se tutto doveva tà delle accuse mossegli. essere dimostrato. Le intenzioni sicuramente erano La Commissione d'inchiesta verrà costituita, ma il buone, ma le lotte intestine della classe dirigente, asse- governo Milazzo è costretto a dimettersi a seguito tata di potere, hanno il solo risultato di consentire agli dello scandalo e non avrà più la forza di risalire la altri facili speculazioni, basate su uno stato di necessi- china. tà. La verità era anche che mancavano le strutture sulle Molte ipotesi sono state avanzate sulla natura e sul- quali potere edificare il castello di illusione di quanti la dinamica dello scandalo che portò alla fine del mi- (come detto in buona fede) si sforzano di dare un serio lazzismo. C'è chi ha sostenuto che l'Eni, cioè Mattei, impulso alle attività industriali. La teorizzazione è un abbia avuto un ruolo determinante nel portare avanti, conto, l'atto pratico è tutt'altro. e poi distruggere, Milazzo. Si verrà anche a sapere Ai primi del 1960 la parabola di Silvio Milazzo, del che l’incontro segretissimo tra Corrao e Santalco all'- suo governo, è già in fase discendente: il leone non è hotel Delle Palme, fu seguito, passo passo, dai servi- addomesticato, ma incomincia a morire sotto gli attac- zi segreti di controspionaggio (il Sifar), che avevano chi del domatore. La guerra ad oltranza dichiarata dal- fornito per la particolare circostanza l'assistenza tec- la Dc alla sua pecora nera non poteva, chiaramente, nica. avere altro sbocco. La Commissione d'inchiesta regionale (diretta dal- Il segretario della Democrazia cristiana, on. Giusep- l'on. comunista Antonino Varvaro) rese pubblici i ri- pe D'Angelo non può darla vinta al nuovo partito cat- sultati delle indagini dopo due mesi di lavoro: non tolico, l'Unione Siciliana Cristiano Sociale, che potreb- escludeva che Corrao fosse caduto in un tranello, co- be costituire una alternativa alla Dc. Un pericolo da me non escludeva che un qualche tipo di trattativa, in eliminare, ed i mezzi per farlo sono tutti validi. realtà, si fosse avuta. La prima manovra (già collaudata in altre circostan- La Democrazia cristiana, quali che fossero stati i ze) è il discredito: l'Uscs è uno strumento nelle mani mezzi adottati, vince dunque il braccio di ferro con del partito comunista. In secondo luogo si dimostra co- l'Uscs. E non poteva essere altrimenti nell'alternarsi LA VOCE DELL’ISOLA 13 25 novembre 2006 14 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 Grandi potenzialità strutturali per lo sviluppo economico sinergico delle due collettività vicine Sicilia e Malta, due isole strategiche Poche iniziative incrementano il dialogo Scarso l’interesse dei nostri parlamentari che non guardano il Mediterraneo

di GIANNI TOMASELLI mento politico, non è sinonimo di far- si crescere la barba, come ha fatto un sotto gli occhi di tutti, o quasi, nostro parlamentare, ma dovrebbe es- la sfacciata posizione strategica sere un segnale univoco d’inversione énel Mediterraneo che occupano di rotta che, se non ci sarà, ci porterà la Sicilia e l’arcipelago maltese. A pri- dritti allo sfacelo. ma vista, tra le due Isole, sembrerebbe Ancora oggi assistiamo a innu- non esistere un confronto degno di merevoli tele novelas, dalla riforma competizione a vantaggio della Sicil- dello Statuto Siciliano ai Distretti Tur- ia, ma a dare ragione ai maltesi sono i istici, dalle soppressione delle Aapit e numeri. Parafrasando un motto che delle Aat ai mega villaggi di diverti- spesso si richiama in taluni paragoni, mento da fare impallidire Euro Dis- anche in questo caso siamo di fronte ney, e ancora di nascita porti turistici, alla sfida impari tra David e Golia. di termo valorizzatori, di La Sicilia, nel Bacino Mediterraneo, bla..bla..bla…Chiacchiere, bugie e fa la parte di Golia, con una superficie demagogia, queste sono le sole cose di 25.700 Kmq e quasi 5 milioni di che in Sicilia sanno fare tutti coloro abitanti mentre Malta, piccolo ma as- che sono giunti ad occupare posti di tuto David, si estende per 316 Kmq. e comando, grazie agli amici e ai paren- annovera circa 400 mila abitanti. La ti che, prima o poi, si accorgeranno di proporzione è degna di attenzione se aver sbagliato per l’ennesima volta di si considerano anche altri fattori di aver dato la preferenza solo per par- natura economica. Prendendo, ad es- entela o amicizia e non per fiducia e empio, il tasso di disoccupazione tra competenza del candidato di turno. Se le due Isole, si evince lo stato di pre- da un lato si fa critica ai nostri Politi- carietà in Sicilia, stimato al 21% con- ci, dall’altro è spontaneo pensare che, tro il 7% dichiarato a Malta. Del 21%, altri partiti a loro volta figli della ri- parla altro della fatidica scadenza del ale che vedrebbe la nostra Terra, alle purtroppo per noi, non ci sono ricambi dato allarmante siciliano, il 47% è nascita di vecchie lobbies. Ma cosa sta 2010, data ultima per godere del attuali condizioni, sopperire dram- immediati per ricreare una nuova rappresentato da giovani tra i 15 e i 21 accadendo realmente in Sicilia? Non libero scambio nell’Area del Bacino maticamente il confronto, e non con la classe politica degna di essere consid- anni. Dati certo significativi tra due ci rendiamo conto che, mentre i nostri Mediterraneo. Spagna o la Francia, ma proprio con il erata tale. realtà che, tanto per estensione territo- politici intrecciano accordi trasversali Ma la Sicilia non è pronta, e non David Malta che, se pur sulla carta in- Eppure, la nostra Sicilia ne avrebbe riale quanto per popolazione, non solo a beneficio del personale reso sarà pronta neanche alla data del feriore nell’aspetto territoriale e di tanto bisogno, in questi momenti topi- dovrebbero dare adito a confronti di conto, il futuro della nostra terra è 2010. I nostri parlamentari non hanno risorse autoctone, è già di gran lunga ci dove è essenziale una program- sorta. Eppure, molte sono le differen- destinato a sopperire le politiche attive a cuore questo confronto di immane più attrezzata a fronteggiare il nuovo mazione in vista della scadenza del ze di natura economica e di potenzial- dei nostri dirimpettai? Da anni non si strategia socio Ð economica e cultur- percorso euro mediterraneo. Cambia- 2010. La nostra Isola potrebbe, e ità strutturale. dovrebbe, rappresentare per una Quali sono i principali fattori di buona parte delle regioni rivierasche sviluppo tra le due Isole? Ecco un es- del Mediterraneo, il primo punto di empio. La Sicilia, da una parte, ha contatto e di interscambio nell’ambito tutte le risorse primarie per poter es- del Bacino Mediterraneo. primere una economia globale rappre- Ritornando sulle realtà di sviluppo sentata da quei settori di nicchia che maltese, è emblematico segnalare sono l’agricoltura, l’enogastronomia, come politicamente non si sia mai vo- il turismo, l’industria pesante, mentre luto attivare tra le due Isole una sana Malta non dispone di proprie risorse politica di collaborazione bilaterale, agricole, di industria pesante e qualità neanche attraverso gli ultimi strumenti autoctone nel settore enogastronomi- che l’UE ha messo a disposizione, mi co. La vera forza economica maltese è riferisco a tal proposito alle azioni In- rappresentata dal settore dei trasporti terreg. Se già si registrano pochi in- (marittimi e aerei) e da quello turistico vestimenti maltesi in Italia, questi alberghiero. stessi interessano le zone del nord est, Quindi, porti e aeroporti rappresen- Triveneto e Lombardia in particolare. tano la vera arma vincente per Malta E alla Regione, cosa fanno i 90 dep- necessaria a supportare la crescente utati per incrementare i rapporti con il domanda turistica mondiale e, a livel- Bacino Mediterraneo? Nessun segnale lo commerciale, il free port e le zone forte, nessun progetto, niente di niente franche favoriscono il transito di oltre che sia degno di essere preso in seria 1 milione di container da e per il resto considerazione. Tutto naviga nel vago, del mondo. E la Sicilia? Sta a nell’immobilismo, forse perché da guardare. Le fasi politiche che si in- questi progetti Loro non ne cavereb- trecciano senza nessun beneficio per bero un ragno dal buco. E intanto, la la collettività, partiti, o ritenuti tali, Sicilia si collassa nell’universo delle che sventolano il vessillo dell’autono- occasioni, delle opportunità, delle mia siciliana ma dove di autonomia speranze future per i nostri figli, al non se ne vede l’ombra, altri che invo- punto da diventare a breve un buco cano la propria identità gemmata da nero nel mezzo del Mediterraneo! Sgarbi collocato La tradizione popolare ai Beni culturali del cimitero di Catania

di SALVO SQUILLACI perché popolarità non vuol dire necessaria- di SANTO PRIVITERA hanno riportato alla luce angoli ancora scono- mente professionalità e Vittorio Sgarbi non è sciuti del nostro cimitero. Arte, storia e simboli n noto ospite (ben) retribuito di tra- certamente un uomo che può guarire i mali n occasione della commemorazione dei de- nel cimitero monumentale di Catania si mesco- smissioni televisive (Pupe e secchio- del nostro patrimonio storico con la semplice funti, al centro culturale “V.Paternò-Tede- lano in un equilibrio quasi perfetto. Un capitolo Uni e Buona domenica, ma queste sono impostura delle sue mani o con una lisciatina Ischi” la scrittrice Sara Aguiari ha tenuto a parte è stato riservato alle numerose varietà di solo le più qualificanti), ha in mano, anzi nel della grigia capigliatura, né tanto meno col una conversazione sul tema: “Il Cimitero di Ca- piante e alberi che popolano il sacro luogo. Del cervello, i destini di alcune rituale turpiloquio con il tania nella tradizione popolare”. L’argomento, è cipresso è stato ricordato il suo elevato valore delle più importanti testimo- quale sottolinea le sue nu- stato introdotto dal giornalista pubblicista Anto- simbolico-cosmologico che risale al tempo dei nianze archeologiche e ar- merose e lucrose apparizioni nio Nicolosi. Molteplici gli aspetti che sono stati greci, nonché la sua azione igienica e rigenera- chitettoniche dell’Isola: la pubbliche. affrontati: da quello storico a quello simbologi- trice che in effetti riveste. In un raffronto tra an- Villa romana del Casale di “Vengo in questa squalli- co; dal sociologico al letterario, spicca il mistero tiche e nuove usanze è stato rilevato, tra l’altro, Piazza Armerina e la Catte- da trasmissione solo perché della morte e le tradizioni che ad esso si accom- come ancora oggi alla parte Sud, con le sue po- drale di Noto. mi pagate bene” ha dichiara- pagnano. La relatrice, torinese di nascita ma ca- vere tombe e le fosse comuni abbandonate, si Al noto e brizzolato Vitto- to in diretta, tra una crisi tanese di adozione, ha ripercorso le principali contrappone quella Zona Nord ricca invece di rio Sgarbi è stata affidata la isterica e l’altra, al sorpreso tappe storiche in materia di cimiteri. Dalle anti- cappelle gentilizie e di tombe ben curate. La supervisione sugli interventi pubblico che tifava per bel- che tumulazioni che avvenivano nelle Aguiari si è soffermata anche sulle rigide norme di restauro e ricostruzione lone ignoranti e goffi geni. chiese(privilegio dei nobili) alle misere sepoltu- di polizia mortuaria del 1825 e del 1925 che im- delle due opere sopra citate. Speriamo che non sia stata re della playa riservate invece ai poveri, si arri- ponevano ai visitatori, una serie di divieti come A renderlo “governatore” questa anche l’unica motiva- vò solo nel 1866 alla realizzazione dell’attuale quello di impedire ai parenti di accompagnare il dei nostri beni culturali è zione per la quale ha ritenu- cimitero sito su una vasta e rigogliosa collina un proprio defunto fino all’interno del cimitero o, stato il coraggioso e, forse to opportuno di accettare gli tempo appartenente alle suore dell’ ex convento addirittura, solo di sfiorare fisicamente le tombe. in questa occasione, troppo Vittorio Sgarbi incarichi, forse meno presti- di S.Chiara. Attraverso una accurata selezione di Non meno importante, infine, l’aspetto lettera- generoso ex assessore regio- giosi delle comparsate tele- immagini fotografiche e di una antica cartina re- rio. La relatrice ha rilevato ben 250 scritte incise nale Fabio Granata, quando era in carica. visive, che lo riconoscono quale taumaturgi- datta dallo storico Sciuto-Patti, sono stati passati sul marmo delle tombe; sarebbero state molte di Già su queste pagine abbiamo espresso la ca divinità dei nostri poveri e bistrattati Beni in rassegna: monumenti funerari, statue, antiche più se la guerra e altri eventi non ne avessero nel nostra opinione sulla scelta del personaggio culturali. e moderne cappelle. Suggestive immagini che frattempo distrutte una buona parte. LA VOCE DELL’ISOLA 15 25 novembre 2006 La favorevole situazione del mercato del lavoro sostiene piuttosto bene i consumi L’economia oscilla tendendo al rialzo Europa, tasso d’inflazione nettamente calato Migliore visibilità sulle prospettive per il calo del prezzo del petrolio

di SAVIO FONTE trimestrali. I principali indici di borsa hanno raggiunto livelli record, con orrei parlare della situazione l’eccezione del Giappone e dei mercati economica generale senza il emergenti. Alla luce dei Vlinguaggio astruso degli addetti fondamentali del momento, a livello ai lavori e senza i giri di parole che sia macro che micro-economico, c’è possono risultare incomprensibili e ottimismo sull’andamento di questa noiosi. classe di attivi. Saranno fatte osservazioni e valuta- zioni che sono sotto gli occhi di tutti Obbligazioni qui appresso soltanto Prosegue la correzione che dall’ini- sintetizzate. zio di ottobre ha colpito i portafogli Grazie al calo del prezzo del petro- obbligazionari. lio e alla migliore visibilità sulle pro- Questo indica chiaramente che il spettive economiche, i mercati aziona- rimbalzo di cui hanno beneficiato i ri hanno ritrovato il morale. Su questo mercati obbligazionari fra luglio e set- sfondo i principali indici di borsa eu- tembre era eccessivo.In linea con gli ropei e statunitensi hanno raggiunto li- velli record, azzerando la correzione registrata in maggio-giugno. Gli ultimi Nella foto a destra, la Borsa dati provenienti dagli Stati Uniti sono di New York a Wall Street; confortanti. In particolare, sembra che sotto la Borsa di Milano; la correzione del mercato immobiliare tenda a smorzarsi. Infatti, le ultime ci- fre fanno presagire che la situazione potrebbe stabilizzarsi, confermando l’ipotesi secondo cui la decelerazione del mercato immobiliare non trascine- rà in recessione il resto dell’economia. sviluppi delle politiche monetarie nelle Inoltre, la favorevole situazione del principali economie mondiali e lo sce- mercato del lavoro continua a sostene- nario macro-economico delineato, an- re i consumi. Di fronte al forte calo del drebbe sottopesata questa classe di at- prezzo del petrolio il tasso d’inflazione tivi. è nettamente diminuito, benché le pressioni inflazionistiche non siano del Cambi tutto scomparse, né l’inflazione sotto- Nelle ultime due settimane, non si stante, che accelera a scoppio ritardato sono registrate variazioni di rilievo sui per effetto dell’aumento dei prezzi del- principali mercati valutari mondiali. l’energia dell’ultimo anno. La FED si Da segnalare il leggero rafforzamento trova comunque in una posizione piut- della sterlina sull’onda delle voci di un tosto confortevole. A breve termine, probabile rialzo dei tassi deciso dalla non ha motivo di intervenire sui tassi Banca d’Inghilterra. di interesse, ma la diminuzione del- l’inflazione le procura un certo margi- ne di manovra per i mesi futuri se la Questo documento è pubblicato situazione lo richiede, potrà agire con esclusivamente a scopo informativo e maggiore flessibilità. non costituisce in alcun modo una Anche in Europa, il tasso d’inflazio- raccomandazione di investimento, ne è nettamente calato. In settembre, la un’offerta di acquisto o di vendita di variazione annuale dei prezzi si aggi- titoli, né un documento contrattuale. rava intorno all’1.7%, e per la prima Le opinioni espresse riflettono giu- volta da gennaio 2005, è passata sotto dizi personali al momento della reda- il limite del 2%. Tuttavia, questo svi- zione e possono essere modificate in luppo non indurrà la BCE a cambiare qualsiasi momento senza preavviso. rotta. Infatti, come dimostra il dinami- smo dell’attività industriale, la situa- zione sul piano economico resta favo- revole. L’analisi monetaria rileva n rit- mo di espansione monetaria e dei cre- Vittime di intenzioni punitive classiste, bloccati nel diritto di crescita dello sviluppo diti al settore privato tuttora molto in- tenso. é probabile che, prima della fi- ne dell’anno, la BCE decida un ulte- riore rialzo dei tassi. Siamo stati sedotti e abbindolati Successivamente, se il tasso d’infla- zione si mantiene contenuto, potrebbe n periodi come questi, che gli economi- La Sicilia è stata pesantemente penaliz- adottare unatteggiamento più conci- sti dichiarano di crisi, ma che molto più zata, ed i nostri rappresentanti politici del liante. Infine, per quanto concerne i Icoerentemente possiamo definire di cri- centro-sinistra, oggi al governo, non ci ri- paesi membri dell’Unione monetaria, si morale e di valori, parlare (male) del go- sulta abbiano mosso un dito per difendere và segnalato il declassamento del ra- verno è diventato uno sport nazionale. le aspirazioni e le necessità obiettive della ting sul debito sovrano italiano. Non è che l’attuale governo dimostri di nostra comunità. La decisione non è una sorpresa e ri- non meritare gli improperi che da ogni E siccome pensiamo che, di fronte ad at- flette il deterioramento avvenuto negli parte d’Italia quotidianamente gli piovono teggiamenti di questo tipo, gli elettori sa- ultimi anni nelle finanze pubbliche ita- addosso,tutt’altro. pranno come comportarsi, continueremo a liane. Possiamo infatti constatare, senza tema monitorare la situazione e, soprattutto, le L’accelerazione delle attività econo- di smentita, che i nostri prodi condottieri azioni dei nostri rappresentanti a tutti i li- miche nel Regno Unito si conferma. ci stanno rallegrando con un comporta- velli, in modo da evitare, per quanto possi- Nel corso del 3¡ trimestre, il PIL ha re- mento che rasenta il ridicolo, con una ca- bile, il perpetuarsi di errori di valutazione gistrato una progressione del 2.8% in pacità istrionica degna dei migliori palco- circa i personaggi che dovranno rappresen- variazione annuale, sostenuto dal rim- scenici teatrali, annunciando tasse e bal- tarci, a tutti i livelli, che non ci seducano balzo dell’immobiliare, dalla ripresa zelli vari per smentirli il giorno dopo, atti- con promesse che poi, abbindolandoci, si del settore manifatturiero e dal tasso di vità studiata nei libri di storia come “ la te- rimangeranno in ossequio ai desiderata del occupazione particolarmente alto. la di Penelope”. leader di turno. In linea con le attese dei mercati, la Solo che noi non siamo i Proci che si Nel passato, anche recente, i siciliani Banca centrale del Giappone ha lascia- vogliono impadronire di Itaca, siamo sola- hanno subito varie dominazioni di Paesi to invariati i tassi di interesse. La cre- mente cittadini che hanno il sacrosanto di- stranieri, di culture diverse, che in un mo- scita della seconda economia mondiale ritto di essere governati (bene). do o nell’altro hanno lasciato un segno non è caratterizzata da eccessi che pos- E così come il risultato delle urne si è tangibile ed indelebile della loro presenza. sano preoccupare le autorità monetarie espresso a favore di questa poliedrica Quello che dobbiamo augurarci è che e il tasso di inflazione resta estrema- maggioranza, seppur risicata, il governo questa oppressione politico-economica at- mente modesto. Nell’attuale contesto, che ne è conseguenza ha l’obbligo di rece- tuale abbia presto termine e che non pro- è lecito credere che l’adeguamento dei pire le istanze del Paese, tutto per intero, e duca danni irreversibili alla nostra isola, tassi avverrà in maniera molto gradua- tramutarle in azioni di governo. considerato il modo con il quale ci tratta- le. Ha anche l’obbligo di governare chi non no, e che da questa realtà il popolo sicilia- Mercati lo ha votato, invece di palesare intenzioni Il Presidente della Regione Totò Cuffaro no riesca a trarne al più presto le opportu- Il quadro generale rimane favorevo- punitive classiste che non portano a mi- ne conseguenze, pretendendo in primis le ai mercati azionari. Gli investitori, gliori risultati complessivi, ma che invece precipi- damente deluso ed anche chi prima è stato artefice l’attuazione di uno Statuto conquistato attraverso rassicurati dagli ultimi dati macroeco- tano il Paese in un caos legislativo e comporta- di questa maggioranza non ritiene valida l’azione il sacrificio di tanti nostri fratelli, e sostenendo la nomici e dal calo del prezzo del petro- mentale che potrebbe creare crisi irreversibili. di politica sociale ed economica espressa finora. difesa del sacrosanto diritto di crescita che oggi ci lio, sembrano avere ritrovato la sereni- Si discute sempre più spesso sui motivi di que- Sedotti, quindi, dai proclami e dai programmi è negato, individuando meglio rispetto al passato tà. La decisione dell’OPEC di ridurre sto comportamento del governo, ed ascoltiamo le pre-elettorali, e abbindolati dal riscontro delle atti- gli uomini che ci dovranno rappresentare. la produzione quotidiana di petrolio varie tesi dei commentatori di turno, ma su una vità svolte, diametricalmente opposte a quanto non ha avuto impatto sui mercati, che cosa siamo tutti d’accordo: oggi il Paese è profon- sbandierato in campagna elettorale. Fra. Da. – su entrambe le coste dell’Atlantico – hanno beneficiato dei buoni risultati 16 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 LA VOCE DELL’ISOLA 17 25 novembre 2006 All’esercitazione aeronavale della Nato hanno partecipato i velivoli del 41º Stormo Antisom Da Sigonella ai cieli della Scozia Gli Atlantic presenti alla Neptune Warrior Messe a dura prova le capacità operative degli equipaggi italiani

di MARIO FIORITO hanno partecipato 12 nazioni della Na- l’esercitazione. Le ostilità sono dive- to mettendo a disposizione numerosi nute manifeste, si sono susseguite nche quest’anno, nella terra co- assetti subacquei, di superficie, terre- grandi movimenti dei mezzi navali ed nosciuta nel mondo per i suoi stri e circa cinquanta velivoli. i continui attacchi degli strikers. Du- Ahighlanders, castelli e per i raf- L’equipaggio italiano, il 2°/88 del rante questa parte dell’esercitazione è finati scoth che nascono dalla “misti- Comandante tenente di vascello pilota divenuto ancor più complesso l’utiliz- ca” unione delle acque dei ruscelli del- Gioacchino Cacciola, dopo aver rice- zo dell’Atlantic, considerando il gran- le highland con il malto e le botti trat- vuto gli ultimi aggiornamenti e le rela- de dispiegamento di mezzi all’interno tate ad arte, ha preso vita la “Neptune tive disposizioni ha iniziato la sua atti- di un canale marino, il Minch, caratte- Warrior 06” meglio conosciuta con il vità operativa il lunedì successivo. E’ rizzato da bassi fondali e da una lar- vecchio acronimo “Jmc” (Joint Marit- iniziata cosi l’avventura addestrativa ghezza alle volte inferiore alle 20 mi- time Corse). Il corso è un programma del 2006, tra le isole Ebridi e la costa glia nautiche. In questa fase il velivolo di addestramento avanzato con lo sco- nord occidentale della Scozia, dove è stato chiamato ad effettuare missioni po di sviluppare procedure congiunte tutte le navi, i sottomarini e sommergi- dove, oltre ad individuare il nemico e da usare in situazioni reali. La “Neptu- bili si sono ritrovati per questa eserci- la sua posizione, per mantenere la di- ne Warrior” incorpora operazioni ma- tazione rinomata per essere tra quelle screzione delle unità e mezzi amici, è rittime, terrestri ed aeree, d’attacco e che mettono maggiormente alla prova stato utilizzato come unità di riporto di difesa e comporta un notevole di- gli equipaggi e le loro capacità opera- del target sia per le navi che per gli spiego di mezzi, e soprattutto aerei, tive. strikers che effettuavano i loro attac- dislocati a terra od anche lanciati da L’esercitazione si è svolta in due fa- chi, restando praticamente invisibili portaerei. si: una prima durante la quale è stata per l’unità attaccata. Il 41 Stormo Antisom di Sigonella, simulata s l’escalation di una crisi tra Il 2¡/88 ha inoltre effettuato missio- comandato dal colonnello pilota.Anto- partiti contrapposti, nella quale gli ni antisom, che rappresentano la spe- nio Giuseppe Di Fiore, ha partecipato schieramenti militari opposti hanno cialità dei nostri equipaggi e del 41° con uno dei suoi Br 1150 Atlantic ed cominciato a disporsi ed a controllarsi. stormo, con l’intento di stanare il “ne- un suo equipaggio che si è rischierato Durante questa fase i pattugliatori ma- mico” che si nascondeva nel suo am- in terra scozzese ed ha stabilito, per i rittimi sono stati chiamati a volare con biente naturale, nelle profondità del quindici giorni in cui si è svolta l’eser- missioni di diretto supporto a forze na- freddo e sempre, almeno in questo pe- citazione, la sua base sull’aeroporto vali, impegnate nella scoperta e trac- riodo dell’anno, agitato Oceano atlan- militare della Raf, presso Kinloss, sede ciamento di sommergibili (nucleari e tico, effettuando anche missioni anti- di tre gruppi di volo, 120sqn, 201sqn e convenzionali), e nel costruire un nave laddove ha dovuto mostrare la 42sqn(gruppo di conversione operati- “quadro” chiaro del posizionamento sua astuzia, scoprendo il nemico senza va), che quotidianamente svolgono at- delle forze navali contrapposte, poten- che questi se ne avvedesse e rimanen- tività antisom, utilizzando i Nimrod do sfruttare le importanti capacità di do sempre al di fuori della zona in cui Mr2. avvistamento del velivolo. avrebbe potuto essere preso di mira L’esercitazione è iniziata alla fine Nella seconda fase è stata, invece, dalle armi delle unità navali. Le mis- del mese scorso con un briefing che ha simulata la crisi e la rottura tra i partiti, sioni si sono alternate tra loro ed a vol- dato il via a tutte le attività, alle quali e si e’ dato il via alla “parte calda” del- te durante la stessa missione l’equi- paggio è stato chiamato a svolgere en- trambe le tipologie di lotta. Alle difficolta’ di carattere geografi- co descritte, alla complessità delle missioni che di volta in volta il nostro equipaggio è stato chiamato ad esegui- Due equipaggi di Atlantic presenti all’esercitazione Nato re, si sono aggiunte problematiche di carattere puramente meteorologico e personale navigante fino anche a fer- crescimento delle conoscenze operati- ambientale. L’equipaggio si è sempre marne l’attività nell’attesa del transito ve. Si è dimostrato anche ottimo mez- trovato ad operare con condizioni me- dei volatili. Proprio la massiccia pre- zo di interscambio di esperienze tra i tereologiche al limite delle minime senza di volatili attorno al sedime ae- vari equipaggi antisom in virtù anche operative, con stato del mare fino an- roportuale ha provocato in passato la della stessa collocazione logistica. che a forza 7 e con venti che hanno perdita di un Nimrod. Una esercitazione dai risultati, in de- raggiunto i 55 kts e moderate condi- Il 3 novembre scorso si é poi svolto finitiva, assolutamente positivi che si zioni di ghiaccio da basse quote. il briefing finale “Hot Wash Up” per spera possa protrarsi negli anni, in mo- Inoltre la vicinanza dell’aeroporto di gli assetti Mpa, durante il quale sono do tale da migliorare sempre più l’a- Kinloss ad acquitrini, insenature mari- stati discussi vari argomenti relativi al- malgama tra le componenti della Nato ne e laghi, che ne fanno luogo ideale l’esercitazione onde migliorare ulte- ed ottimizzare quindi l’addestramento per la vita di milioni di volatili di ogni riormente l’addestramento degli equi- alla caccia anti-sommergibile che, per specie che ha portato la Raf a munire paggi e l’organizzazione della missio- i continui progressi tecnologici di l’aeroporto di un “Geese Radar” che ne da parte degli enti organizzatori. macchine così “discrete” e per l’evol- rileva la presenza di uccelli nel raggio Ancora una volta quindi, la “Neptu- versi di complessi scenari internazio- di 4 miglia dalla pista e che quindi ne Warrior” si è rivelata prezioso stru- nali, sempre più diventa fondamentale permette di emanare dei warning al mento di addestramento avanzato e ac- per le difese nazionali.

Ecco come la cultura è agonizzante a Catania L’Indizio Nascosto - Giallista dell’anno 2007 L’avvocato Nino Valenziano, scultore e fondatore del Museo della pietra lavica in via Santangelo Fulci, nel centro di Catania, ha esposto un originale avviso, rivolto agli amministratori e assessori alla cultura del Comune e della Provin- cia con la scritta, concisa e significativa: “Si dispensa dalle visite”. Non è l’invito che si usa fare in occasione dei fune- rali, quando i parenti del de cuius preferiscono evitare il ripetersi del dolore, davanti al tradizionale rito delle condo- glianz,e. ma una denuncia forte e coraggiosa. I destinatari sono coloro che per sensibilità istituzionale e per presunte competenze professionali dovrebbero cono- scere e valorizzare le espressioni di arte e di cultura del territorio e, invece, impegnati in altre faccende non trovano il tempo per andare a visitare il museo delle sculture in pietra lavica, unico nel suo genere, ricco di oltre trecento opere, visitato dagli studenti, da associazioni e turisti. Tutti vengono accomunati dalla sorprendente capacità di Valenziano di trarre, con pochi colpi di scalpello, dalla nera pietra vulcanica l’anima dell’oggetto che custodisce: il profilo di un uomo, una figura, di un animale, di una realtà della nostra terra. Non è la prima volta che l’artista minaccia la chiusura del suo museo: dopo uno di questi sfoghi sembra che l’Ammi- nistrazione provinciale abbia avanzate delle proposte per assegnare al museo della pietra lavica un decoroso spazio al- le Ciminiere o presso altra struttura del centro storico. Ma forse era solo una proposta. talian Crime Novelist of the Year Cup ______“L’INDIZIO A Priolo esperimento di energia alternativa NASCOSTO”© “Non possiamo continuare solo sulla via del gas e del petrolio. Quando sul pianeta arriveremo a quota dieci miliardi di persone,non so come potremo far fronte alla domanda energetica senza aver investito sufficientemente nelle fonti al- ternative e non inquinanti per l’ ambiente”. Lo ha detto il premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia. Giallista dell’anno 2007 Rubbia è attualmente impegnato in ricerche sull’ energia solare termodinamica ad alta temperatura. Un’ energia, che viene catturata da una serie di specchi parabolici e immagazzinata da un fluido salino: si tratta della terza via per Premio Letterario le energie rinnovabili, sulla quale il premio Nobel sta lavorando nella centrale elettrica di Priolo, inaugurata nel 2004 Il magazine online Terza Pagina World, in provincia di Siracusa. la rubrica Giallografia, “Il nostro obiettivo per quanto riguarda l’ energia solare - ha spiegato Rubbia - è soprattutto quello di riuscire a bandiscono la PRIMA EDIZIONE conservare nel tempo l’ energia accumulata, in modo da trasformare una fonte dipendente dalle condizioni climatiche del Premio Letterario “L’indizio Nascosto” Giallista dell’anno 2007, in un’ energia disponibile in maniera costante per la collettività”. per il miglior romanzo giallo italiano inedito

Questo tipo di fonte energetica pulita, infatti, secondo Rubbia, se applicata industrialmente su larga scala, potrebbe Per ulteriori informazioni inviare una e-mail a sostituire, soprattutto in Regioni con una buona insolazione come nel Sud Italia, l’ energia derivante da carbone, pe- [email protected] trolio e metano. 18 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006 La presentazione di un libro diventa un’opportunità per mostrare i muscoli del MpA Sollecitata la tutela Volo di colomba o canto del cigno? della Val di Noto “Il governo superi le contraddi- zioni interne sulla vicenda delle tri- Solo un’inutile prova di forza politica vellazioni nella Val di Noto e indi- chi come intende rendere inequivo- cabili ed efficaci le decisioni as- sunte a tutela delle zone del Baroc- Può significare forse il principio di un inesorabile declino co siciliano”. Lo chiedono, in di VITO PADULA un'interrogazione urgente al presi- dente della Regione Siciliana, Sal- a scusa era la presentazione di vatore Cuffaro e all'assessore al- un libro, in realtà si voleva dare l'Industria, Giovanna Candura, i Luna prova di forza politica in deputati ds, all'Ars, Giuseppe Zap- una sede istituzionale che a ben altro pulla e Roberto De Benedictis. I dovrebbe servire, con una buona dose parlamentari regionali sollecitano, di cattivo gusto e di grandeur che ha inoltre, “il governo regionale ad ricordato ai pochi osservatori neutrali adottare misure in grado di tran- l’atmosfera dei socialisti rampanti, a quillizzare le popolazioni locali, cavallo tra gli anni 80 e 90. che in più occasioni hanno manife- Il popolo autonomista, o sedicente stato contrarietà e dissenso”. tale, si è presentato in massa. In ______realtà si trattava di democri- stiani della prima e I francobolli dell’ultima Foto della presentazione del libro di Nuccio Molino in ottobre e la copertina del libro (foto di Igor Calì) raccontano ora, della prima e della stampa del Comune, in piccola vanità personale, non poteva brodo primordiale democristiano, dove Palermo seconda Re- aspettativa, portavoce esserci scelta migliore. Sui contenuti invece ha sguazzato con disinvoltura pubblica, co- del presidente della del libro non ci soffermiamo. una delle firme più brillanti e osse- Per raccontare Palermo attraver- me Vito Scalia, Provincia, in attività, Forse non li ha apprezzati neanche il quiose del giornalismo locale, Andrea so i francobolli è stata allestita una ad esempio, che e vice sindaco di suo protagonista che si è visto ripro- Lodato, mentre appariva un pò a disa- mostra e un volumeL'iniziativa, ha scoperto i va- Gravina, in carica. dotto in varie pose, più o meno datate, gio Emanuele Lauria, venuto addirittu- che avrà luogo nel capoluogo sici- lori della siciliani- Per la presentazio- che probabilmente non ha gradito, ra da Palermo, per dare un senso di bi- liano nel marzo 2007, è stata an- tà dopo oltre ottan- ne di una pubbli- schivo com’è, e ben lontano dal culto partisan all’evento. nunciata dall'assessore alla Cultura ta abbondanti prima- cazione che rac- della personalità. Un quesito ci sembra opportuno, in del Comune di Palermo Tommaso vere. Non è mai trop- chiude ben un Forse la prefazione di Pietrangelo un momento nel quale la colomba del- Romano, durante il 26¡ convegno po tardi. anno e mezzo Buttafuoco è la cosa più gustosa, per- l’autonomia sembra cominciare a per- filatelico siciliano dell'Ufs (Unione Folla delle grandi oc- di vita del ché con sottile (incompresa) ironia ha dere qualche piuma, a minacciare si filatelica siciliana), dedicato a Mi- casioni, richiamata pro- Mpa, ma so- descritto l’autore come “un cultore cambiare rotta, ripetendo la pantomi- chele Amari e Giuseppe Pitre'. ''Sa- prio da una manifestazio- prattutto, nello stare sottotraccia”. ma di una strategia politica ormai abu- rà un'inedita esposizione - ha detto ne dove la presunta valen- tutto l’ex- Un’elegante caricatura in punta di sata, ma chissà perché sempre effica- l'assessore Romano - che compren- za culturale era assoluta- cursus po- penna che non poteva essere apprezza- ce. derà tutti i francobolli che riguar- mente marginale rispetto a litico del suo pa- ta da coloro che si sono fermati alla Ma l’evento letterario è stato un col- dano Palermo: in pratica si tratterà quella molto più palpabile e dre naturale, poteva sce- copertina del libro o, al limite, a com- po d’ala della colomba autonomista o di una ricognizione generale mai presente del consenso politi- gliersi una sede, come dire?, mentare qualche foto con la sottolinea- l’inizio del canto del cigno? fatta prima d'ora, che resterà nella co. più neutra e meno istituzionale, quale tura piena d’orgoglio “C’ero an- La risposta forse la leggeremo nella storia della città, sia come docu- “Il Movimento per l’Autono- l’aula consigliare di palazzo degli ele- ch’io!”. seconda edizione del libro, sempre che mentazione che come apporto di mia di Raffaele Lombardo” è l’opera fanti. Ma se grandeur doveva essere, Non c’era proprio Buttafuoco, che l’autore voglia ripetersi per festeggiare conoscenza. prima di Nuccio Molino, capo ufficio forse anche per soddisfare qualche forse ha temuto di essere inglobato nel il prossimo compleanno del MpA.

La “traccia” poetica che ha lasciato Lucio Piccolo esorcizza il tempo e l’angoscia della morte Mirabile gioco a nascondere d’un gran signore

di TEA RANNO fo Orlandino che: “Io lo denunzio questo cia”. Rievocare e fissare, dunque, “un mondo sin- ni degli oggetti e si pone a contrasto della troppa Pontale, lo denunzio!” urlerà, offeso irrimedia- golare siciliano, anzi più precisamente palermita- luce Ð la mediterranea, cruda, violenza del sole Ð e abitudini non sono quelle dello scapestra- bilmente nel siculo amor proprio che vantava ec- no, che si trova adesso sulla soglia della propria che lo circonda. E nel buio, al chiarore soffuso to che sciupa vita e patrimonio al seguito cellenze di materiali nell’esercizio del mestiere. scomparsa senza avere avuto la ventura di essere d’una fiammella a petrolio (non volle far attacca- Ldella stellina in voga, né quelle dell’aristo- A San Pellegrino il barone giunse in treno: in fermato da un’espressione d’arte”. Una siciliani- re la corrente elettrica nella sua camera) il quoti- cratico che nasconde dietro uno sbadiglio lo valigia un corredo di candide lenzuola, per scorta tà, tuttavia, che prescinde dalla maniera, dal colo- diano si rarefà, trapassa nel magico, nel mitologi- spleen d’un vivere senza interessi, o quelle del si- un servo muto e l’immancabile cugino principe re e dal folklore, e che sta, tutta, nella “vibrazio- co, e usa del linguaggio come d’uno strumento gnorotto che mette a regime terre e campieri per che tanto meglio di lui sapeva districarsi tra le ne stessa delle parole”, come ribadirà più tardi, per confondere, o meglio, sopportare, il tormento adeguare la proprietà alle moderne colture. Uno chiacchiere e la curiosità della gente. E incantò infastidito dalle osservazioni di quelli che defini- del vivere. sguardo che trapassa le cose, un orecchio che tutti, persino Montale il quale si premurò di pre- va “compilatori d’antologie” e che miravano sol- “Scrivevo versi come altri passeggia o sta alla capta della natura il più intimo sussulto, una cisare che i suoi scritti rappresentavano quanto di tanto a “un dozzinale decorativismo” lasciando finestra: era un fatto naturale” dice di sé. Un fatto scansione interna della parola che veste di suono meglio fosse uscito in quegli anni in Italia nel all’esteriorità di tracciare le coordinate di luoghi naturale che però attinge al pozzo della sapienza, quell’intimo sussulto: il barone di Calanovella ri- campo della lirica pura. Ma più che dal poeta, e rievocazioni. di una conoscenza che spazia dalla musica all’ar- fugge da ogni velleità di maniera e si cala nell’- dalla raffinatezza del suo timbro e dalla partico- “Un barocco d’ambienti, d’atmosfere”, dove te, la filosofia, l’esoterismo, la matematica, il ci- humus di un vivere che sfiora la bizzarria, o la larità dei suoi temi, l’attenzione dei convenuti fu permangono visioni e illusioni, i ruderi d’una Si- nema, la poesia, la letteratura (conosceva nella stravaganza, quell’extra ordinarietà che disorien- attratta dal personaggio: un gentiluomo siciliano cilia barocca Ð archi, pali, luminarie, nacchere, lingua originale i classici latini e greci e recitava ta i semplici e suscita imbarazzo, persino l’irri- che abita un castello, colloquia con gli spiriti, tamburini, fiori di carta Ð che assembla fasto e a memoria i poemi omerici). E a proposito di let- sione, talvolta, se villani e braccianti, vedendolo seppellisce i suoi cani in un cimitero con tanto di rovina in una girandola a sfida del tempo. E che teratura, è il cugino Lampedusa, sin dalla prima chiacchierare tra sé in apparente smemoratezza: tumuli, lapidi e bouquet di fiorellini freschi, che si compiace delle parole, perciò le ricerca, le di- giovinezza, il suo immediato allelo e rivale. “Mischìnu” mormorano, col compatimento dovu- pare discetti in arabo, sanscrito e aramaico e si stilla, le trae da un linguaggio remoto, inadeguato “C’era fra noi” racconta il barone “una sorta di to agli idioti, e scuotono il capo. diletti di matematica pura, non passa inosservato. forse alla attualità e tuttavia capace di evocare la gara a chi fosse più abile scopritore di interessan- “Più che cinquantenne, distratto e timidissimo Ed è lo stesso Montale che contribuisce alla crea- mirabilia d’un suono, l’ombra labile d’una forma ti novità. Ricordo che fu così a proposito del come un ragazzo” lo ricorda Giorgio Bassani al zione del personaggio: il fondo, se il “giovane” che trapassa muri e pareti per scolorare in un tan- grande poeta Yeats, il grande poeta d’Irlanda che meeting di San Pellegrino Terme del 1954, dove poeta è giunto a lui è solo grazie a una svista do- to di luce che balugina anche quando tutto è fui io il primo a leggerlo, prima ancora di Lam- il “giovane” poeta venne presentato da Montale. vuta alla scarsa dimestichezza del barone con la spento. Parole, dunque, che trapungono l’effime- pedusa, quando ancora Yeats non aveva avuto il Piccolo irrompeva nella scena letteraria del tem- quotidianità: il plico contenente le liriche non era ro e lo inchiodano, che carezzano la morte nei premio Nobel”. E le meditazioni infinite su Ril- po con la sua figura anacronistica, col disagio di stato adeguatamente affrancato e fu necessario, suoi cento sembianti e ne placano l’ardimento: ke, Joyce, Mann, Proust. E gli anglosassoni, quel chi è abituato a declamare versi a mute di cani e per averlo, sborsare ben 180 lire. Dunque solo flussi di sangue e di memoria, i morti, che male Dylan Thomas che disse a Montale di non cono- mal s’adatta alla fragorosa curiosità di un pubbli- per ciò – per appurare se valesse 180 lire – Mon- non fanno, volti fittizi di cartone, fantocci che scere e sulle cui pagine, invece, si era lungamen- co vacanziero. Del resto, se ciò era potuto acca- tale scartò l’involucro e lesse le poesie che altri- s’afflosciano in pieghe di tendaggi privi d’osso e te esercitato. E gli spagnoli: “Sul mio altare c’è dere, se il timidissimo e trasognato barone adesso menti sarebbero rimaste sul suo tavolo, accatasta- contorni, che soffiano sul lume e con un grido Lope De Vega”. Ma anche Montale, i cui versi godeva della notorietà, lo si doveva soltanto al te nella pila di altri libri che ogni tanto un valletto spezzano il cerchio, il punto in cui lo spazio torna contribuirono a scardinare la preparazione classi- cugino principe (Giuseppe Tomasi di Lampedu- aveva cura di far sparire. a precipitare in un gioco Ð un gioco a nascondere cistica, liceale, appassionata e ingenua del baro- sa, figlio di una sorella della madre di Piccolo). Le liriche erano accompagnate da una lettera di – che è nulla in sé, eppure ci rende vigili, attenti ne: “Ossi di seppia coi loro ritmi costanti, incisi- Era stato infatti Lampedusa a insistere affinché presentazione in cui si enunciavano le coordinate ai grovigli di respiro che sono vento e fiato, si- vi, espressione di una vita interiore reattiva e Lucio inviasse le “9 liriche” a Montale. Che le poetiche di quel discorso che Piccolo intratteneva mulacri di volti senza memoria né rilievo. drammatica, furono in me il primo distacco, la aveva ricevute l’otto aprile del 1954: “Un libric- tra sé e il micro/macro cosmo che gli gravitava Una poesia, dunque, (da Canti barocchi a Gio- prima influenza che doveva svolgersi e durare in cino stampato da una sola parte del foglio e im- intorno: “Intendo parlare di quel mondo di chiese co a nascondere, da Plumelia alla postuma La se- quella che credo essere la mia personalità di og- presso in caratteri frusti e poco leggibili” scriverà barocche, di vecchi conventi, di anime adeguate ta che non è soltanto descrittiva, come lo stesso gi”. Montale al riguardo, scatenando l’ira del tipogra- a questi luoghi, qui trascorso senza lasciare trac- Montale aveva azzardato a timore di future invo- Una personalità ben complessa, che va oltre il luzioni, ma che indugia sulle cose, sulle forme e ciarpame aneddotico (di pessimo gusto quello re- le figure per fermarne in una visione il trascorre- lativo alle vicende della sua tarda paternità) e re, coglierne il trasmigrare repentino verso altro brucia il silenzio. Uno strano poeta, fuori dal sembiante, altro grumo di tempo che si stempera tempo in quella casa attraversata dal “meridiano in fantasie di crepuscolo o si tinge del nero d’un della solitudine” dove si gela d’inverno e non- “buio di cisterna”. ostante ciò si mangiano gelati al gelsomino, e do- Quella di Piccolo potrebbe pertanto dirsi una ve gli spifferi parlano greco, Gide conversa con particolare predisposizione psicologica, un rifu- Proust e Joyce rincorre l’ectoplasma d’un cane giarsi nell’oscurità e nella penombra per ritrovare fedele, e ciotole d’acqua sono sparse a ogni an- quanto si è perduto, per esorcizzare il tempo, golo per rinvigorire gli spiriti esausti. E dove la [email protected] l’angoscia della morte. Una predilezione per l’o- risacca del mare – l’azzurrino mare d’Orlando – scurità che accentua il sogno, che sfuma i contor- seguita a riplasmare le stesse storie. LA VOCE DELL’ISOLA 19 25 novembre 2006 La ricerca della giovane artista catanese Alessandra Barbagallo al limite della forma tradizionale Costruzione di un nuovo codice pittorico Visione onirica della dimensione temporale Perfezionamento dell’espressività attraverso lo specchio della memoria

di VITTORIO MEZZOPIANO

dispetto dei luoghi comuni diffusi da certa stampa, la nostra Sicilia risulta es- Asere terra feconda per la ricerca cultu- rale considerata in tutti i suoi aspetti, ritenia- mo quindi che rientri tra i compiti di un gior- nale come il nostro assicurare spazio a giova- ni talenti impegnati nella esplorazione di terri- tori di esperienza nuovi, fecondi di potenziali sviluppi. Iniziamo questa rubrica presentando l’opera di una giovane artista catanese, Alessandra Barbagallo, formatasi nell’ambito del percor- so offerto dall’Accademia di Belle Arti Statale di Catania. Attraverso la sua ricerca, Alessandra Bar- bagallo è pervenuta alla costruzione di un tes- suto pittorico, in cui è possibile leggere vibra- zioni e sentimenti intesi come frutto di una in- teriorità protesa verso il tentativo di indivi- duare una personale modalità di espressione. Nella società in cui tutto è comunicazione, per l’artista l’esplorazione del conoscibile è osta- colata dalla impellenza di costruire propri co- dici, adeguati a far passare al destinatario dell’opera la propria peculiare visione. Nel caso della Barbagallo, da questa esigenza sca- turisce uno scenario segnato dalla scomposi- zione delle figure, in cui i riflettori vengono posti con forza sul colore, inteso come flessibi- le strumento di comunicazione. Rimangono in campo segni in cui si individuano echi e asso- nanze con sagome, umane ma disumanizzate, piegate alle esigenze di un sentire ritmico, gal- leggianti in vuoti spaziali, specchio distorto di problematiche esistenziali irresolubili. I mate- riali utilizzati in maniera inusuale, essenzial- mente oli su tela, consentono di ottenere inusi- tate pastosità, plasticamente sconfinanti nel- spezzata, ovvero l’atto del separarsi per segui- me sole sono le corde del liuto, benché vibrino vazione delle cangianti rappresentazione colo- l’effetto grafico, proiettato verso esiti che tra- re la legge della necessità di ricreare l’unione. di musica uguale… E siate uniti, ma non trop- ristiche. valicano l’apparente schematismo del segno. La tecnica pittorica usata tende a suggerire po vicini …”. Nella composizione n. 42, figure A queste brevi note di presentazione della Tecniche coloristiche e intuizioni diverse ri- l’identificazione segno/sogno, perché è la di- amebiche sono rappresentate come multipli, giovane artista Alessandra Barbagallo possia- spetto alle medesime riescono a costruire oriz- mensione onirica su cui il racconto prende vi- identici ma diversi nella loro natura coloristi- mo solo aggiungere l’augurio di prosecuzione zonti di senso, terreni di comunicazione tra ta.Con le parole di Gibran, si potrebbe sinte- ca, quasi metafora dei una umanità omologata del lavoro di perfezionamento degli strumenti produttore e fruitore dell’immagine. Nello tizzare il tutto con: “Cantate e danzate insieme in una identità marcatamente simile a quella espressivi, mentre siamo certi di essere chia- stesso senso, i diversi livelli di lettura dell’o- e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, Co- di cloni, la cui unica speranza risiede nell’atti- mati presto a recensire una sua“personale”. pera scaturiscono dalla capacità dell’autore di determinare l’attivazione di un processo empatico con il pubblico. Nella composizione numero 22, il tratto vibrante rappresenta la contrazione della dimensione temporale, quasi una trasposizione del becKetiano “Malone muore”, l’incomunicabile frammentato nel se- gno che l’autrice asetticamente raggruma nel- le macule nere su fondo con varianza di gri- gio, scheggia di un sentire che trova sul bian- co della tela quasi una scarnificazione, una palpitante estrinsecazione. Nella composizione numero 40, prende corpo la visione di due fi- gure umane che, musicalmente, rappresentano non l’atto di amare in sè, ma di soggetti poten- zialmente capaci di vivere tale sentimento; la massa di colore suggerisce l’unione appena

Nelle immagini alcune composizioni dell’artista Alessandra Barbagallo

Alessandra Barbagallo,na- ta a Pordenone nel 1978, è cre- sciuta a Catania a seguito del trasferimento della famiglia. Diplomatasi presso il Liceo Classico Cutelli, ha frequenta- to l’Accademia di belle Arti di Catania, trovando il proprio ambito di interesse nella di- sciplina “Decorazione”. Si è laureata, discutendo una tesi di Modellistica (Riqualifi- cazione di uno spazio urbano di Catania: Piazza Palestro) e conseguendo una valutazione di 110/110, lode e diritto di pubblicazione. Ha conseguito un master in Architettura digitale. Collabo- ra con l’Inarch regionale nella organizzazione di mostre ed eventi culturali. 20 LA VOCE DELL’ISOLA 25 novembre 2006

COMUNE DI CATANIA: il conto consuntivo 2005 non ancora in discussione In Sicilia occorre il coraggio del cambiamento Bilancio cercasi Autonomia Spesa senza controllo? apparente di ENZO LOMBARDO tivo non l'ha mai visto (almeno fino al una propria strada. Quando si ha la di SERURIER un lavoro in nero o un precariato a vi- 15 novembre 2006), ma non ha nem- pretesa di potersi “dimenticare” di ren- ta? Volete continuare a foraggiare i 'articolo 92 dello Statuto del Co- meno ottemperato ad un obbligo preci- dere conto agli elettori di come vengo- volte viene spesso da chiedersi prodotti “coloniali” che ci propinano mune di Catania obbliga il Con- so: quello di approvarlo entro il 30 no spesi i propri soldi e, aggravante se l'evoluzione politica e sociale con la pubblicità televisiva fino a dro- Lsiglio Comunale ad approvare, giugno così come previsto dall'art. 92 per i consiglieri comunali, si glissa Adi un popolo non debba, neces- garci completamente, facendoci cre- entro il 30 giugno di ogni anno, il con- dello Statuto Comunale. sulle proprie funzioni di controllo fa- sariamente, passare da un'evoluzione dere che Totti e Gattuso siano i nuovi to consuntivo (o bilancio consuntivo) Siamo convinti che il bilancio con- cendo si che si arrivi a questo sconcio, di pensiero. Siamo convinti di si. L'e- Batman e Robin? Volete che le impre- dell'anno precedente. In pratica anche suntivo abbia un ruolo ed una rilevan- allora la diagnosi, a nostro parere, è voluzione politica della Sicilia in sen- se del Nord vengano qui a costruire le il Comune di Catania deve rendere za politica quantomeno paritaria ri- una sola: voi non ci rappresentate più ! so realmente autonomistico potrà, in- nostre strade ed i nostri ponti perché, conto, ogni anno, di come ha speso i spetto a quella del preventivo, perché i Se non volete controllare e darci conto fatti, avvenire solo nel momento in cui con la scusa della mafia, le grandi quattrini dei contribuenti e deve farlo cittadini hanno il sacrosanto diritto di di come vengono spesi i soldi che con saranno divenute realtà determinate aziende siciliane (che portavano ric- entro e non oltre il 30 giugno. Alla da- sapere come vengono spesi i loro soldi la potestà di imperio ci togliete, vuol condizioni indispensabili. chezza, benessere e tecnologia) le ta del 15 novembre 2006, invece, ci prima che i loro rappresentanti prenda- dire che, senza nemmeno rendervene Per prima cosa occorre che i Sici- hanno cancellate con un colpo di spu- viene comunicato dall'Ufficio Delibere no impegni per gli anni successivi. Il conto, state irrimediabilmente rescin- liani capiscano e comprendano, final- gna? Volete continuare a vivere in una del Consiglio Comunale di Catania fatto di relegare l'approvazione del bi- dendo il patto che lega il popolo a mente, di essere un popolo, prendendo terra di cinque milioni di abitanti do- (del quale peraltro vogliamo ringrazia- lancio consuntivo nel dimenticatoio quello che voi, erroneamente, concepi- così coscienza della propria storia, ve non possono esistere più di tre quo- re il personale per la cortesia e la pro- esprime solo una cosa: che la classe te come Stato. Ma il popolo non dor- che viene ogni giorno cancellata, ed tidiani che non si invadano reciproca- fessionalità), che il conto consuntivo politica ha deciso di tagliare il proprio mirà per sempre e la nostra “Voce” appropriandosi delle proprie radici. mente i rispettivi “territori”? Volete non è ancora stato nemmeno posto in cordone con i suoi elettori per seguire serve anche a svegliarlo dal torpore. Se le caricature che fingono di rap- continuare a vedere i nemici che cena- discussione. presentare politicamente questa terra no allegramente con gli amici? Vorremo condividere con i nostri continuano a disconoscere certe origi- Se volete tutto ciò e volete essere lettori qualche interrogativo di natura ni, è giunta l'ora che ci mettiamo a oggetto di spartizioni di qualcun altro squisitamente politica. Abbiamo sem- studiare da soli. fatelo pure, siete liberi di fare spegne- pre detto, e mai ci stancheremo di ri- D'altra parte sappiamo leggere e re l'interruttore della vostra coscien- peterlo, che la decisione di spesa del scrivere e non abbiamo più bisogno za. denaro pubblico è la più importante e della loro mediazione ed illuminazio- Se invece volete che la Sicilia cam- la più rilevante delle attività politiche, ne per scoprire chi siamo stati e chi bi, dovete pensare che solo noi possia- mentre in Italia, ed in Sicilia in parti- potremmo tornare ad essere. mo essere artefici del nostro destino. colare, questo non viene assolutamen- Se siete d'accordo con quello che Non abbiamo nulla da chiedere, ne te percepito dai nostri rappresentanti. Giuseppe Alessi (primo presidente a Roma, ne a Milano, abbiamo, come Storicamente, la democrazia moderna della Regione Siciliana) disse, scon- sempre, solo e soltanto da dare. nacque con le Assemblee Rappresen- trandosi con Silvio Milazzo, al primo Però, da oggi in poi, dobbiamo dare tative che dovevano esercitare, come congresso (clandestino) della Demo- alle nostre condizioni, nessuno deve primo e prioritario compito, il control- crazia Cristiana Siciliana nel 1943 e più permettersi di considerare la Sici- lo delle spese che il sovrano faceva cioè che: “il popolo Siciliano non esi- lia ed i Siciliani come suo patrimonio con i soldi raccolti tramite l'imposizio- ste!”, allora potete anche continuare personale. E sia ben chiaro che questo ne fiscale. ad aspirare alla goduria di finanziare messaggio è rivolto, in prima istanza, Il pilastro più importante di ogni de- tutti quelli che vengono ad imporci lo a coloro che hanno preso i voti dei si- mocrazia, prima ancora della libertà di status di colonia commerciale della ciliani e sono andati a svenderli al mi- parola e di opinione, è la possibilità di Pianura Padana, altrimenti fareste glior offerente (del Nord ovviamente). controllare, tramite i propri rappresen- bene a cominciare a svegliarvi dal- Noi non ci stiamo più, noi siamo tanti, l'uso del denaro pubblico; se l'oppiaceo torpore imposto dai fasti consapevoli di chi siamo e di cosa questo pilastro cade siamo, di fatto, in dei baccanali di lor signori. possiamo realizzare, noi non vogliamo una situazione di sovranità popolare Volete continuare a portare i vostri, più essere il vostro feudo da barattare fortemente limitata. Eppure nessuno pochi, risparmi alle banche del Nord con l'Imperatore. percepisce questo gravissimo stato di (anche se camuffate con nomi sicilia- Sappiatelo bene perché, per quanto cose; l'edulcorazione del dibattito poli- neggianti)? Volete continuare a man- ci riguarda, possiamo garantirvi che tico è stata condotta con tale scientifi- dare i vostri figli a fare la questua nel- salutarsi alzando tre dita tornerà mol- cità che oggi nessuno si pone il pro- le segreterie politiche per elemosinare to di moda. blema di dove vadano a finire i nostri soldi e di come vengano spesi. Infatti, ed arriviamo al punto, non è possibile che il Comune di Catania ancora a no- Il nostro premier è pronto a scalare la “vetta” dei miliardi che mancano vembre del 2006 non metta i suoi cit- tadini nelle condizioni di sapere come sono stati spesi i loro soldi nel 2005. Negli ultimi mesi il dibattito politico sul bilancio è stato interamente centra- Il “tira e molla” del Presidente to sul bilancio di previsione (quello che impegna le spese per l'anno suc- di FRANCO LOMBARDO docchi fanno pidocchi!”, sancendo con la saggez- cessivo) del 2006 che è stato approva- za popolare che chi non detiene ricchezza (e quin- to proprio nelle scorse settimane. Ma ino a poco tempo fa pensavamo che il pro- di potere politico) non può aspirare ad altro che vi pare normale che le spese da preve- fessor Prodi fosse un grande esperto di bici- al sacrificio eterno. Ergo, un giusto documento di dere nel 2006 vengano approvate qua- Fcletta perché ormai da parecchi anni sta programmazione economico- finanziaria potrebbe si alla fine del 2006 stesso e senza sa- sempre in sella: dall’I.R.I. al governo, dal gover- essere un buon inizio. Se ci fosse un barlume di pere come sono stati spesi i soldi del no alla Presidenza della Commissione Europea e speranza nessuno si tirerebbe indietro, invece, co- 2005? No che non è normale, in qual- dall’Europa di nuovo al governo. Altro che dilet- ercitivamente si è costretti ad una ingiusta “soli- siasi azienda privata (che badate bene, tante, ci sembrano numeri da consumato vincitore darietà” verso i poveri “spenditori di risorse pub- gestisce soldi propri) ci sarebbero gli di corse a tappe! Oggi questo tecnico “prestato” bliche”. Forse Prodi pensa che 26 miliardi di euro estremi per una pesante azione giudi- (ma da chi non lo abbiamo ancora capito) alla possano bastare? Per l'anno prossimo i suoi tecni- ziaria contro l'amministratore o il con- politica, parla di calcio, anzi di “calciopoli”, ci e ministri gli hanno detto di sì, poi si vedrà. Nel siglio di amministrazione; al Comune usando le note (quanto farsesche) penalizzazioni frattempo, il buon professore, racconta a tutto il di Catania, invece, è tutto “tranquillo”. di classifica inflitte alle squadre responsabili degli ceto medio di avere diminuito l'IRPEF, ma cerca Siamo profondamente stupiti dalle af- scandali calcistici, come metafora della sua sfida di non dire che, a fronte dei tagli indiscriminati, le fermazioni che il dottor. Roberto per trovare le coperture finanziarie (-26 miliardi imposte degli enti locali aumenteranno a dismisu- Commercio, presidente del Consiglio di euro) necessarie a tamponare le perdite e gli ra. Perseguendo questi indirizzi, non cambierà comunale (quindi presidente dei rap- sprechi di enti statali o parastatali quali: Ferro- nulla, anzi, poiché il Presidente si fa strattonare presentati del Popolo Catanese presso vie, Anas, Alitalia, etc. dalle estreme sinistre con la “pax” delle parti so- il Comune), ha reso il 07 settembre di Ciò ci fa pensare perché, non solo Prodi, ma Romano Prodi ciali (a parte i cortei farsa che i dirigenti sindaca- quest'anno contro il ritardo con cui si anche i precedenti governi hanno sempre tentato li organizzano per tenere buona la “base”), men- stava approvando il bilancio di previ- di porre mano alla riduzione degli sprechi, ma nella democrazia dei popoli come valori insosti- tre dall’altra parte il Cavaliere amoreggia sempre sione : “Spiegherò [al commissario ad non hanno mai seriamente provveduto ad inter- tuibili. Ora chiediamo al lettore: dov’è questa de- più con Bossi (l’uomo che in Parlamento ha tradi- acta - n.d.r.] che Catania è un'anomalia venti strutturali. Tutti i “carrozzoni”: Parlamento, mocrazia? to con l’astensione la votazione a favore del ponte nel panorama italiano perché non ci Ministeri, Ambasciate, aziende statali e parastata- I dirigenti politici se ne riempiono la bocca, ma, sullo Stretto), il risultato è sotto gli occhi di tutti: sono altre grandi città nelle quali il bi- li, enti previdenziali ed assicurativi, regioni, enti come con un collutorio, finito l'uso orale risciac- la Sicilia ne uscirà ancora con le ossa rotte. Al lancio preventivo viene approvato a fi- locali con tutta l'altra pletora di enti inutili colle- quano e poi buttano via tutto! Perché i cittadini centro- nord non interessa la nostra regione tran- ne anno, come fosse un consuntivo. E gati, necessitano di una sburocratizzazione. Trop- onesti, e per fortuna ce ne sono ancora tanti, deb- ne quando decide come poterla sfruttare ancora questo significa che il Consiglio è pi costi gravano sui contribuenti senza un vero ri- bono sempre pagare i nullafacenti, le false malat- di più. Non è un problema di colore politico! La espropriato della possibilità di pro- torno in servizi ed una seria programmazione di tie, le evasione fiscali, i falsi invalidi, i burocrati Sicilia, al momento, non interessa né al centro-de- grammare per la città. Gli dirò che ci rilancio economico e di ricerca. Da sempre per inetti, i centri di potere, le inutili commissioni, i stra, né al centro- sinistra nè tanto meno al centro sono delle responsabilità da individua- puro”dovere di clientelismo”, ci si trova di fronte multi mandati politici, le consulenze tecnico- am- (la cui unica preoccupazione è quella di restare al re e gli chiederò di farsi garante delle a sprechi tanto grandi da poter mantenere il bi- ministrative che si sovrappongono spesso al per- governo sempre e comunque). Prodi non fa ostru- prerogative del Consiglio”. lancio statale di più stati africani e, come esem- sonale già in organico e tanto altro da riempire zionismo al nostro governo regionale in quanto Bravo, dottor Commercio! I nostri pio, basti pensare che uno degli Stati Africani più intere pagine? é proprio vero quello che recita esso è di centro-destra (questa è solo la scusa for- più sinceri complimenti per queste af- avanzati (il Ghana) ha un PIL (Prodotto Interno (non in senso di preghiera, ma di teatro) il Pre- male), egli si comporta secondo il protocollo sta- fermazioni che condividiamo in pieno Lordo - il valore dell'intera produzione economica mier: “Occorre fare sacrifici”. Sacrosanto! Ma bilito sin dal 1945: alla Sicilia lo Statuto ma non e sottoscriviamo. Peccato però che an- di uno stato che è molto maggiore del suo bilancio chi li deve fare? I ricchi resteranno ricchi ed i po- l’Autonomia. che lei si sia “dimenticato”, nella sua pubblico) paria a circa sei miliardi e mezzo di eu- veri resteranno poveri. Da noi in Sicilia c’è un Del resto chi dovrebbe protestare, i dirigenti si- indignata e sacrosanta foga, che l'orga- ro. Chi scrive crede fermamente nella libertà e proverbio che dice: “i soldi fanno soldi ed i pi- ciliani che “si debbono adeguare”? no che lei presiede non solo il consun-