Inventario Archivio Luigi Sturzo 1891-1924

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Inventario Archivio Luigi Sturzo 1891-1924 PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXVIII Inventario archivio Luigi Sturzo 1891-1924 a cura di GUIDO GUERRA * MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2007 DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Direttore generale per gli archivi: Maurizio Fallace Cura redazionale: Lucia Fauci con la collaborazione di Rita Parisi e Elena Lume © 2007 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-232-2 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – Libreria dello Stato Piazza Verdi, 10 – 00198 Roma Finito di stampare nel mese di a cura della Edimond s.r.l. di Città di Castello (PG) SOMMARIO * Un inventario di vita, prefazione di Gabriele De Rosa Pag. IX INVENTARIO Nota redazionale » 3 A. Documenti personali » 5 B. Fotografie » 16 C. Corrispondenza personale » 19 D. Movimento cattolico caltagironese » 263 E. «La Croce di Costantino» » 265 F. Documenti » 270 G. Comune di Caltagirone » 273 H. «Il Sole» » 307 I. Convegno dei consiglieri cattolici siciliani in Caltanissetta - Associazione dei consiglieri cattolici siciliani (Centro direttivo Caltagirone) » 308 J. Scritti di Mario Carfì » 318 K. Fabbrica di turaccioli “S. Gaetano”, Caltagirone » 318 L. Elezioni di Caltagirone - Gruppo consiliare cattolico di Caltagirone » 319 M. Querela al «Corriere di Catania» » 322 N. Movimento generale cattolico » 323 O. Raccomandazioni - Segretariato elettorale e Movimento cattolico siciliano » 329 P. Unione cattolica regionale siciliana » 415 * * P. Unione cattolica regionale siciliana » 519 Q. Consiglio provinciale di Catania » 629 VI Inventario dell’archivio Sturzo (1891-1924) R. Associazione magistrale italiana “Nicolò Tommaseo” » 635 S. Problemi politici » 670 T. Riforma elettorale e suffragio universale » 671 U. Consiglio provinciale scolastico di Catania » 672 V. Arbitrato Pecoraro-Parlati » 690 W. Associazione dei Comuni italiani » 692 X. Giunta direttiva dell’Azione cattolica » 739 Y. Unione cattolica elettorale italiana » 795 Z. Opera nazionale per l’assistenza civile e religiosa degli orfani dei morti in guerra » 801 AA. Esposizione Belle arti - Roma 1916 » 817 AB. Commissione centrale approvvigionamenti » 817 AC. Unione editoriale italiana » 823 AD. Riforma tributaria » 825 AE. Questioni agrarie » 828 AF. Congresso agrario siciliano » 831 AG. Convegno per gli interessi del Mezzogiorno » 837 AH. Società degli agricoltori italiani » 839 AI. Nota di S.S. Benedetto XV per la pace » 840 AJ. Consiglio nazionale delle donne italiane » 841 AK. Per Roma » 842 AL. Segretariato “Pro Schola” » 843 AM. Commissione di riforma dell’amministrazione locale » 844 AN. Associazione nazionale degli istituti autonomi di beneficenza e di assistenza » 850 AO. Partito popolare italiano » 852 AP. Scuola di ceramica di Caltagirone » 902 AQ. Patrimonio ecclesiastico » 903 AR. Edilizia economica » 903 AS. Generale Antonio Di Giorgio » 904 AT. Progetti latifondo siciliano » 904 AU. Agricoltura » 905 AV. Commissione parlamentare d’inchiesta sulle spese di guerra » 905 AW. Emigrazione » 905 AX. Lavoro » 905 AY. Progetti Camere agrarie » 906 AZ. Questioni finanziarie » 906 BA. Poste » 907 BB. Lavori pubblici » 907 BC. Imposte » 908 Sommario VII BD. Industria ed Assicurazioni » 908 BE. Nuove provincie » 909 BF. Scuola » 909 BG. Corrispondenza e giudizi sul libro di Sturzo Riforma statale e giudizi politici » 910 BH. Luigi Sammartino. Pensiero critico su Benito Mussolini e il fascismo » 911 BI. Teatro » 911 BJ. Agende » 913 BK. Documenti riguardanti l’amministrazione del «Popolo» » 913 BL. Stampa del Partito popolare italiano » 918 FD. Documenti contabili e personali » 919 FE. Auguri e corrispondenza varia » 921 FF. Associazione dei Comuni italiani » 932 FG. Per Roma » 932 FH. Partito popolare italiano » 935 FI. Gobetti » 962 FJ. Corrispondenza L.S. - Alcide De Gasperi » 963 INDICI Indice dei nomi » 965 Indice dei luoghi » 1023 PREFAZIONE UN INVENTARIO DI VITA 1. A scorrere solo i titoli dei fascicoli che compaiono nell’inventario del- l’archivio personale di Sturzo, per il periodo che va dal 1891, che è l’anno anche della Rerum Novarum, sino al 1924, che è l’anno della sua partenza per l’esilio a Londra, non può non destare sorpresa la quantità dei docu- menti accumulati da Sturzo, starei per dire, giorno dietro giorno. Quel che stupisce è l’eterogeneità dei documenti che vi figurano e che vanno da una marea di ritagli di giornali, che in qualche modo lo interessavano e che non erano solo politici, ai biglietti da visita, alle ricevute postali, ai più vari certificati, da quelli elettorali di iscrizione alle liste per le elezioni politiche, ai libretti di conto corrente delle casse postali ed altro. C’è tutto un fasci- colo con indicazioni di foto sue, di amici e parenti, di riunioni pubbliche, dei luoghi più diversi, probabilmente di incontri o colloqui, c’è anche “una foto di donna con gatto”. Due pagine circa sono dedicate ai ritagli stampa sulla rappresentazione alla Scala della prima del Nerone di Arrigo Boito, il primo maggio 1924. La passione musicale non l’abbandonava nemmeno in quei mesi critici per il suo avvenire. (I ritagli su Boito in sca- tola 65, fasc. 252-BI). L’elenco dei documenti si apre con la “Pagella di aggregazione alla pia pratica della Comunione riparatrice in onore del Sacro Cuore di Gesù, 28 agosto 1885”, quasi una dedica che Sturzo fa all’inventario della sua vita, nel segno dell’amore di Dio. Il secondo documento è anche esso qualcosa di inaspettato: “Autorizzazione concessa dal Distretto militare di Messina a fare il volontariato di un anno dopo la visita davanti al Consiglio di leva, 24 marzo 1891”, seguita, poco dopo, dalla “Dichiarazione di riforma di Luigi da parte del Consiglio di leva del circondario di Caltagirone, 28 ottobre 1891”. Chiuso il problema del volontariato, che egli con tutta pro- babilità avrebbe compiuto tranquillamente, e quello della leva, seguono una serie di notizie, tutte puntuali, sulla vita sacerdotale di Sturzo, la richiesta al vescovo di Caltagirone, mons. Gerbino – che gli sarà vicino, prezioso sostegno e aiuto nel corso della sua attività sociale – della facoltà a celebrare a Caltagirone nei monasteri e oratori privati e a predicare. X Inventario dell’archivio Sturzo (1891-1924) Diventa professore di filosofia al Seminario di Caltagirone nel 1898; chiede al Vescovo la patente per leggere libri proibiti, necessari “ai bisogni dell’insegnamento”. L’inventario continua con i documenti di certificazio- ne dell’attività di Sturzo nel campo dell’Azione cattolica e dell’organizzazio- ne economica e sociale dei contadini. Fra diplomi, istanze e certificazioni varie, figura un verbale di contravvenzione a carico di Sturzo “per riunione pubblica senza preavviso, a Militello in Val di Catania, 25 ottobre 1897”, con annessa minuta di autodifesa e l’elenco delle testimonianze a propria discolpa. 2. La corrispondenza personale occupa la maggior parte dell’inventario; incomincia con il 1886 e prosegue fino al 1924: la sequenza non è sempre in ordine cronologico. Se dovessimo quantificare il numero di corrispondenti più assidui e frequenti negli anni calatini andremmo per le lunghe. Più lega- to a lui e con lui impegnato nella promozione di un movimento democratico cristiano in Italia, dovremmo indicare Romolo Murri. La prima lettera inse- rita nell’inventario reca la data del 17 dicembre 1898, da Roma; la seconda è dell’8 maggio 1899 (scatola 4, fasc. 13 - C/doc. [90]), le lettere si fanno più frequenti negli anni 1900-1902, anni caldi per le sorti della Democrazia cri- stiana che non troverà più spazio dopo la Graves de communi re. Corrispondenti autorevoli di Sturzo, al di fuori degli ambienti locali sono, fra gli altri, Giuseppe Toniolo, Giuseppe Micheli e Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, del quale fu segretario Angelo Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII. Di Roncalli è indicata una lettera alla data del 21 giugno 1924, dopo le dimissioni di Sturzo da segretario politico del PPI (scatola 159, fasc. 76 0/2 - FH/doc. [221]). Ricorre ancora il nome di Radini Tedeschi quale Presidente del Circolo dell’Immacolata a Roma, di cui Sturzo era iscritto attivo, come gli venne riconosciuto nel 1896. Sturzo, come risulta dall’inventario, mantenne rapporti con i protagonisti leoniani del tempo, da Niccolò Rezzara, Bergamo, a Luigi Cerutti, Murano, a Jacopo Scotton, Bassano. Nell’inventario figura anche un singolare docu- mento: una busta con la seguente annotazione autografa di Sturzo: “Busta con stracci della «Riscossa» (il giornale intransigente di Bassano), lacerata il 20 settembre 1897 nella piazza di Caltagirone”. Spicca nell’inventario qualche lettera unica, ma significativa per i richia- mi agli anni del suo esilio a New York: la lettera è di suor Francesca Saverio Cabrini da New York, del 6 gennaio 1896. Alcune lettere, da Pompei, di Bartolo Longo, sempre dell’anno cruciale 1898, che è l’anno dei moti di Milano; ci sono anche lettere di Sturzo a Bartolo Longo, del 10 novembre 1893, e un’altra del 25 gennaio 1894 (scatola 2, fasc. 8 - C). Prefazione XI 3. Colpiscono, nell’inventario, i documenti che registrano le attività e le lettere relative alle tante associazioni in cui Sturzo opera e a quelle che egli segue con particolare e viva partecipazione. Tutto ciò che sa di creatività sul piano sociale, come emanazione diretta della società civile, fuori della politica dei partiti, l’attrae e vi si immedesima come se fosse la sua terra, l’ambiente più vero e reale, la premessa di ogni seria progettazione istitu- zionale e amministrativa. Egli è vice presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni, al cui interno esercita una grande influenza. Siamo ancora nell’età del Non expedit, del divieto per i cattolici di partecipare alle ele- zioni politiche, di mettere piede nel Parlamento; Sturzo non condivide l’ansia di tanti cattolici di scendere in politica, di sottrarsi in qualche modo alla legge del Non expedit, per rafforzare il fronte moderato nella politica di contenimento del socialismo. Va d’accordo con Meda e con l’ala più liberale del movimento cattolico lombardo, della “preparazione nell’asten- sione”, e la via municipale è per lui la via propedeutica alla vera politica.
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