Storia Delle Repubbliche Italiane Dei Secoli Di Mezzo. Tomo VII

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Storia Delle Repubbliche Italiane Dei Secoli Di Mezzo. Tomo VII Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo. Tomo VII www.liberliber.it Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!) http://www.e-text.it/ QUESTO E-BOOK: TITOLO: Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo. Tomo VII AUTORE: Sismondi, Jean Charles Léonard Simonde : de TRADUTTORE: CURATORE: NOTE: Il testo è presente in formato immagine sul sito The Internet Archive (www.archive.org) Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (http://www.gutenberg.org/) tramite Distributed proofreaders (http://www.pgdp.net) DIRITTI D'AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/ TRATTO DA: Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo di J. C. L. Simondo Sismondi delle Accademie Italiana, di Wilna, di Cagliari, dei Georgofili, di Ginevra ec. Traduzione dal francese. Tomo 7. -16 - Italia, 1817-1819 - 524 p. ; 12 CODICE ISBN: mancante 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 23 ottobre 2010 INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Distributed proofreaders, http://www.pgdp.net/ REVISIONE: Claudio Paganelli, [email protected] PUBBLICAZIONE: Claudio Paganelli, [email protected] Informazioni sul "progetto Manuzio" Il "progetto Manuzio" è una iniziativa dell'associa- zione culturale Liber Liber. Aperto a chiunque vo- glia collaborare, si pone come scopo la pubblicazio- ne e la diffusione gratuita di opere letterarie in formato elettronico. Ulteriori informazioni sono di- sponibili sul sito Internet: http://www.liberliber.it/ Aiuta anche tu il "progetto Manuzio" Se questo "libro elettronico" è stato di tuo gradi- mento, o se condividi le finalità del "progetto Ma- nuzio", invia una donazione a Liber Liber. Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Qui le istruzioni: http://www.liberliber.it/sostieni/ STORIA DELLE REPUBBLICHE ITALIANE DEI SECOLI DI MEZZO DI J. C. L. SIMONDO SISMONDI DELLE ACCADEMIE ITALIANA, DI WILNA, DI CAGLIARI, DEI GEORGOFILI, DI GINEVRA EC. Traduzione dal francese. TOMO VII. ITALIA 1818. CAPITOLO XLVIII. Pontefici d'Avignone. Urbano V vuole ricondurre la santa sede in Roma.--Seconda spedizione di Carlo IV in Italia; è cagione in Pisa della ruina di Giovanni Agnello, ed in Siena di quella dei dodici.--Viene scacciato da quest'ultima città.--Rende la libertà a Lucca. 1365 = 1369. Innocenzo IV era morto in Avignone il 12 settembre del 1362, ed il conclave gli aveva dato per successore Guglielmo Grimoardo, abate di san Vittore di Marsiglia, che non era cardinale. Questo papa, che prese il nome d'Urbano V, era di già il sesto tra quelli d'Avignone. Clemente V, aveva il primo trasportata la santa sede in Francia l'anno 1305. Dopo di lui Giovanni XXII, Benedetto XII, Clemente VI, ed Innocenzo VI, avevano continuato a vivere come esiliati lontani dalla loro capitale e dalla loro greggia. Durante una residenza di sessant'anni, i pontefici e la loro corte si erano stabiliti in Avignone, come se mai non dovessero abbandonare questa città, e ne avevano acquistata la sovranità da Giovanna di Napoli, contessa di Provenza; vi avevano fabbricati magnifici palazzi, e si erano affezionati ad un soggiorno, ove niun desiderio di libertà tra il popolo, veruna inclinazione alla turbolenza tra i nobili, turbava la loro tranquillità, inquietava la loro mollezza. Omai il collegio de' cardinali più non era composto che di Francesi; Urbano V era della stessa nazione, ed aveva opinione di essere attaccato al suo paese natale, quanto poteva esserlo ogni altro suo compatriotto; il re di Francia vivamente desiderava di ritenere la corte pontificia ne' suoi stati, ond'era difficile il prevedere in qual modo potessero i papi ritornare giammai all'antica loro sede. Per altro la dimora de' pontefici in Avignone aveva avuta la più perniciosa influenza sui costumi della chiesa, sulla sua politica, sul suo riposo, sulla sua fede. La corruzione de' prelati, la scandalosa e disonesta vita de' giovani cardinali, innalzati alla porpora dal favore o dall'intrigo, erano talmente notorj, che Avignone più non era indicata con altro nome che con quello di Babilonia occidentale. Nè quest'epiteto trovasi soltanto nelle amare invettive del Petrarca, ma nelle lettere e nelle scritture degli uomini più moderati e più religiosi del 14.° secolo. Avignone conteneva la schiuma degl'Italiani e de' Francesi; colà venivano a cercare fortuna gl'intriganti d'ogni nazione, che avevano seco portati i più odiosi difetti de' loro compatriotti; e il popolo e la corte d'Avignone avevano convertito in costume ciò che dalle altre nazioni risguardavasi come vizio. Ne' precedenti secoli la corte di Roma era già stata riconvenuta di smisurata ambizione, di dissimulazione, di avarizia, d'ingratitudine; ma nel tempo che i papi soggiornarono in Francia, fu ancora venale e perfida nell'amministrazione dei popoli, servile nelle sue relazioni colla corte di Francia, licenziosa ed intemperante nella privata vita de' suoi prelati; e tra gli stessi papi, Clemente VI non andò esente dal rimprovero di scostumatezza(1). Gl'Italiani, che i proprj governi cercarono di rendere superstiziosi, sono meno degli altri popoli inclinati alla credulità. Il misticismo, siccome un'immaginazione piena d'idee malinconiche e terribili, appartiene ai climi ove l'uomo soffre sotto una temperatura o ardente o gelata. Ne' deserti della Tebaide, e sulle arene del Gange, o in riva al Baltico e tra le rupi della Scozia, si può tremare in faccia al principio malefico che mai non permette di scordare la sua potenza; possono offerirsi alla divinità dei dolori che sembrano indivisibili dall'umana 1() Francisci Petrarcae Epist. sine tit. p. 795, 806, ec. specie; ma innanzi a che si tremerebbe in Italia, ove tutto sorride all'uomo? Come mai tutti i pensieri possono essere totalmente rivolti ad un'altra vita, quando così dolce è la presente(2)? Nel 14.° secolo gl'Italiani aggiugnevano uno spirito d'osservazione esercitatissimo all'abitudine di comunicare coi popoli di diversa credenza. Il disprezzo che avevano concepito per la corte d'Avignone, aveva loro quasi assolutamente fatto scuotere il giogo della chiesa romana; mentre gli spiriti erano rimasti assai più sottomessi in Francia, ove il fanatismo persecutore ricompariva sovente con nuove forze. A Parigi, nel Delfinato, ed in altre province della Francia si bruciarono nel 1373 molti eretici. Le diverse loro sette, tutte egualmente punite con atroci supplicj, avevano i nomi di Turlupini, Beguini, Lollardi, Valdesi(3). Ma in Italia, l'entusiasmo che faceva nascere le eresie, ed il fanatismo che le puniva, erano ugualmente spenti, ed avevano dato luogo alla indifferenza. I Visconti in tempo delle lunghe guerre che avevano sostenute contro la Chiesa, eransi vendicati delle censure dei papi sul clero de' loro stati: raddoppiavano le imposte straordinarie quand'erano percossi dalle scomuniche. Nè i tiranni della Romagna si erano più de' Visconti lasciati atterrire dai fulmini de' papi, o dalle crociate predicate contro di loro; l'innalzamento loro e la loro caduta erano effetto della lotta tra l'ambizione e la libertà, o 2() L'autore parla della naturale inclinazione che in un clima piuttosto che nell'altro gli uomini hanno per le cose contemplative, come solo effetto dei mali o dei beni dipendenti dalla qualità del clima e del suolo: lo che nulla ha di comune colla vita ascetica e penitente, cui, non per umana disposizione, ma per impulso della divina grazia, che toglie, tanto alle delizie della più prospera vita e della più fiorente gioventù, quanto al vivere misero e stentato, persone d'ogni condizione, d'ogni sesso, d'ogni età, d'ogni paese. E la Grecia avanti che cadesse sotto il giogo de' Turchi, e l'Italia e la Spagna, poste ne' più temperati climi d'Europa, non furono meno feconde di santi solitari e di penitenti claustrali, di quello che lo fossero le infuocate rive del Gange, o le gelate coste del Baltico. N. d. T. 3() Raynal. An. Eccl. an. 1373, § 19, p. 520. dell'affezione, dell'odio, o della vendetta, che sembravano ereditarj in alcune famiglie, senza che la religione vi avesse parte. I Siciliani, dopo i famosi loro vesperi, più non furono in pace colla chiesa per lo spazio di ottant'anni. I loro principi della casa d'Arragona, non si mostrarono meno indifferenti dei loro popoli alle scomuniche dei papi. Dall'una all'altra estremità dell'Italia i popoli ed i governi più non temevano le censure ed i castighi ecclesiastici(4). La filosofia d'Aristotele era stata universalmente adottata in tutte le scuole unitamente ai commentarj d'Averroe. Il greco filosofo, supponendo un'anima unica animatrice di tutti gli uomini, distrugge la provvidenza e la moralità delle azioni. Ma il glossatore arabo aveva ancora più direttamente attaccata la religione; egli aveva opposta la sua triste dottrina all'islamismo in cui era nato, al cristianesimo ed al giudaismo che aveva studiati; ed aveva diretti contro i cattolici i suoi sarcasmi ed i suoi ragionamenti. Il solo Petrarca era quello che cercava di resistere al torrente degl'increduli; ma la setta ch'egli combatteva nelle sue filosofiche scritture, e nelle sue lettere, godeva d'un'illimitata libertà, e mostravasi ogni giorno più ardita. Credevansi appena le antiche dottrine ancora buone per il popolo; e la religione, quasi incompatibile con tale filosofia, andava perdendo la sua influenza sulla condotta degli uomini(5). 4() Il segretario fiorentino aveva fatto sagacemente osservare nelle sue storie, che mentre le scomuniche facevano tremare i popoli settentrionali, gl'Italiani punto non se ne curavano; e ciò per l'abuso fattone da alcuni papi. N. d. T. 5() Intorno all'influenza della filosofia peripatetica sulla credenza de' cristiani meritano di essere letti Lorenzo Moshemio.
Recommended publications
  • Auguste Rodin's 'The Burghers of Calais' and The
    www.amatterofmind.us From the desk of Pierre Beaudry Page 1 of 15 AUGUSTE RODIN’S ‘THE BURGHERS OF CALAIS’ AND THE BLACK DEATH POLICY OF THE ENGLISH How Auguste Rodin created an artistic composition of axiomatic change. by Pierre Beaudry October 20, 2014 FOREWORD ``If a Black Death could spread throughout the world once in every generation, survivors could procreate freely without making the world too full.'' Bertrand Russell – 1949 ``In the event that I am reincarnated, I would like to return as a deadly virus, to contribute something to solving overpopulation.'' Queen Elizabeth's consort Prince Philip – 1988 This is wake-up time. This report is a wake-up call attempting to answer a simple but difficult axiomatic question: “Why is it that American leaders and citizens don’t see that the plague of Ebola that is being brought to their doorsteps at this time is being carried out by the same people who brought about the Black Death to Europe during the fourteenth century?” The answer to that question can be found in the situation that the population of France found themselves into, when the King of England, Edward III, laid siege to the French town of Calais in 1346. www.amatterofmind.us From the desk of Pierre Beaudry Page 2 of 15 INTRODUCTION In his Chronicles, Jean Froissart (1337-1405), A French writer at the court of the King of England, told the story of how the French town of Calais’ people were spared a horrible death by the heroic action of six of their leaders, who voluntarily accepted to give their lives to save them from famine.
    [Show full text]
  • Tc Ankara Ünġversġtesġ Sosyal Bġlġmler Enstġtüsü
    T.C. ANKARA ÜNĠVERSĠTESĠ SOSYAL BĠLĠMLER ENSTĠTÜSÜ TARĠH ANABĠLĠM DALI ORTAÇAĞ TARĠHĠ BĠLĠM DALI GEÇ ORTAÇAĞ’DA ĠTALYA’NIN SĠYASĠ DURUMU Yüksek Lisans Tezi Sait Emre ÇİFTÇİ Ankara-2019 T.C. ANKARA ÜNĠVERSĠTESĠ SOSYAL BĠLĠMLER ENSTĠTÜSÜ TARĠH ANABĠLĠM DALI ORTAÇAĞ TARĠHĠ BĠLĠM DALI GEÇ ORTAÇAĞ’DA ĠTALYA’NIN SĠYASĠ DURUMU Yüksek Lisans Tezi Sait Emre ÇİFTÇİ Tez Danışmanı Doç. Dr. Hatice ORUÇ Ankara-2019 II ONAY TÜRKĠYE CUMHURĠYETĠ ANKARA ÜNĠVERSĠTESĠ SOSYAL BĠLĠMLER ENSTĠTÜSÜ TARĠH ANABĠLĠM DALI ORTAÇAĞ TARĠHĠ BĠLĠM DALI Sait Emre ÇİFTÇİ GEÇ ORTAÇAĞ’DA ĠTALYA’NIN SĠYASĠ DURUMU Yüksek Lisans Tezi Tez Danışmanı: Doç. Dr. Hatice ORUÇ Tez Jürisi Üyeleri Adı ve Soyadı Ġmzası .................................................................... ........................................ .................................................................... ........................................ .................................................................... ........................................ .................................................................... ........................................ .................................................................... ........................................ .................................................................... ........................................ Tez Sınavı Tarihi .................................. III T.C. ANKARA ÜNĠVERSĠTESĠ SOSYAL BĠLĠMLER ENSTĠTÜSÜ MÜDÜRLÜĞÜ’NE BĠLDĠRĠM Bu belge ile, tezdeki bütün bilgilerin akademik kurallara ve etik davranış ilkelerine uygun olarak
    [Show full text]
  • Predone, Condottiero E Politico
    1573.432 4-04-2014 12:08 Pagina 1 1573.432 Facino Cane Storia B. DEL BO, A.A. SETTIA Predone, condottiero e politico Figura di spicco nel panorama dei condottieri allo scadere del XIV secolo – tanto da essere ricordato da Bartolomeo Colleoni –, Facino appartiene alla diramata stirpe dei Cane di Casale. Figlio cadetto, è avviato al mestiere delle armi al seguito del parente, il condottiero Ruggero, di cui nel 1395 sposerà la figlia Beatrice Cane (non “di Tenda”, come voleva la storiogra- fia). Dal 1386 è attivo al soldo degli Scaligeri, dei Carraresi, di Gian Galeazzo Visconti, dei Francesi e del Comune di Genova. Costruisce man (a cura di) mano un dominio personale dotato di una certa coerenza geografica ed eco- nomica. Il successo della sua azione, politica e militare insieme, culmina a cura di con la nomina a governatore dello Stato di Milano (1409). La vertiginosa ascesa è interrotta dalla repentina morte (Pavia, 1412). Beatrice Del Bo La fama di Facino Cane è legata soprattutto a una leggenda nera costrui- Facino Cane ta dalla storiografia, che ne ha fatto un personaggio spietato e quasi diabo- Aldo A. Settia lico, un drago impegnato a perpetrare saccheggi, rapimenti, distruzione e morte. Il volume presenta il condottiero casalese sotto una luce nuova, con- testualizzando il suo operato nell’ambito dei costumi bellici del suo tempo. Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di storia politica, economica e socia- le dell’Italia nord-occidentale (secc. XII-XV), con particolare riguardo all’intreccio tra politica, finanza ed economia.
    [Show full text]
  • Sir John Hawkwood (L'acuto) Story of a Condottiere; Translated from The
    SIR JOHN HAWKWOOD. Only Five hundred copies have been printed of " " Sir John Hawkwood, one hundred reserved for presentation to the Public Libraries, the Press, and Friends and hundred , Four numbered copies for the Public of which this is N 5. \IHIh JMVSIAOtAETAIfc SIR JOHN HAWKWOOD (V ACUTO). STORY OF A CONDOTTIERE TRANSLATED FROM THE ITALIAN OF JOHN TEMPLE-LEADER, ESQ. & SIG. GIUSEPPE MARCOTT1 BY LEADKR SCOTT. Bonbon, T. FISHEE UNWIN 26, PATERNOSTER SQUARE. 1889. [All rights reserved.} ^. FLORENCE : PRINTED BY . BARBERA, VIA FAENZA, 66. H4-L4- PREFACE. Alius alio jdttra incenire potest, nemo ontnia. Ausomus. The history of the mercenary companies in Italy no longer re- mains to be told it been in 1844 Ercole Ricotti ; having published by ; however, several successive monographs on the same subject have produced such a wealth of information from new sources that Ri- cotti's work, estimable as it is, almost requires to be rewritten. The Archlvio Storico Italiano has already recognised this by dedicat- ing an entire volume to Documents for the history of Italian ivarfare, from the 13"1 to the 16"1 centuries collected by Giuseppe Canestrini. These are of but even all great importance ; taking into account we owe to them, and to all that later historical researches have brought to light, the theme is not yet exhausted : truth is like happiness, and though as we approach we see it shining more intensely, and becom- ing clearer in outline, yet we can never feel, that we have obtained full possession of it. One of the most celebrated condottieri
    [Show full text]
  • Rerum Italicarum Scriptores
    Digitized by the Internet Archive in 2011 with funding from University of Toronto http://www.archive.org/details/p5rerumitalicarums19card RERUM ITALICARUM SCRIPTORES RACCOLTA DEGLI STORICI ITALIANI dal cinquecento al millecinquecento ORDINATA DA L. A. MURATORI + + + NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA AMPLIATA E CORRETTA CON LA DIREZIONE DI GIOSUÈ CARDUCCI - VITTORIO FIORINI PIETRO FEDELE * * TOMO XIX - Parte V (CHRONICON FR. HIERONYMI DE FORLIVIO) BOLOGNA - NICOLA ZANICHELLI CHRONICON FRATRIS HIERONYMI DE FORLIVIO AB ANNO MCCCXCVII USQUE AD ANNUM MCCCCXXXIII A CURA DI ADAMO PASINI [ BOLOGNA - NICOLA ZANICHELLI NOV 15 1949 /5/66 PROPRIETÀ LETTERARIA ALLA MEMORIA DI FRANCESCO LANZONI Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, tomo XIX, parte v, foglio A. PREFAZIONE DGr 403 .M5 Sulla fine del secolo XV, o al principio del secolo XVI, vi fu chi si diede premura di trascrivere varie cronache romagnole, tra le quali il Chronicon Foroliviense di Fra Girolamo da Forlì, la Cronica gestorum ac factorum memorabilium cìvitatis Bononie di Fra Girolamo Burselli, gli 5 Annales Forolivienses e gli Annales Caesenates. Queste Cronache, così trascritte, seguirono per lungo tempo la stessa vicenda, attribuite ad una origine comune ; e un secolo dopo, sulla fine del secolo XVI, erano in mano di Girolamo Aspini di Forlì, indi passavano presso la Famiglia Brando- lini, che le esibiva per la collezione Muratoriana, ed ora gli Annales Forolivienses 10 sono nella Biblioteca comunale di Forlì e le altre sono presso il Dott. Carlo Pian- castelli di Fusignano di Ravenna, acquistate dal Phillipps di Londra. Fino a prova contraria il copista sarà da ricercarsi nella città di Forlì, ma finora mancano elementi per identificare la persona.
    [Show full text]
  • Decreto Del Direttore Amministrativo N
    Corso di Laurea Magistrale in Storia dal Medioevo all’Età Contemporanea Tesi di Laurea LA BATTAGLIA DEL CASTAGNARO 11 MARZO 1387 TRACOLLO DEI SIGNORI DELLA SCALA Relatore Ch. Prof. Giorgio Ravegnani Co Relatori Ch Prof Luciano Pezzolo Ch Prof. Sergio Zamperetti Laureando Cristian Sartori Matricola 690798 Anno Accademico 2013 / 2014 INDICE INTRODUZIONE Pag. 2 SGUARDO D’INSIEME Pag. 3 VERONA E GLI SCALIGERI Pag. 12 PADOVA E I CARRARESI Pag. 79 LA PRECEDENTE CAMPAGNA Pag. 99 GLI ESERCITI RIVALI Pag. 108 I CAPITANI Pag. 126 LA BATTAGLIA Pag. 140 IL CAMPO DI BATTAGLIA OGGI Pag. 171 CONCLUSIONI Pag. 173 BIBLIOGRAFIA Pag. 180 1 INTRODUZIONE Penso di essere una persona fortunata perché, nel corso della mia formazione scolastica, ho avuto la fortuna d’incontrare sempre degli insegnanti molto capaci e ricordo, con particolare gratitudine, tra i miei maestri elementari, quello che mi ha contagiato con la sua passione per lo studio della storia. Avevo da poco imparato a leggere e, fra i primi regali, ricevetti un libro di storia che parlava di cavalieri, campi di battaglia, di schieramenti di eserciti; ne sono rimasto molto colpito e ho continuato, nel tempo, a cercare e leggere saggi di storia militare. Proprio assecondando questa passione, nei primi anni ’90, allora studente di ben altra facoltà, giurisprudenza, iniziai ad acquistare dei piccoli volumi, tradotti dall’inglese, che parlavano di eserciti ed episodi bellici nelle varie epoche. In uno di questi, m’imbattei in una breve descrizione della battaglia del Castagnaro che veniva definita l’esempio classico delle battaglie combattute in Italia nel periodo oggetto di questa ricerca.
    [Show full text]
  • The Production Methods of Neri Di Bicci and the Prevalence of Cartoon Usage in Fifteenth-Century Florence
    The Production Methods of Neri di Bicci and the Prevalence of Cartoon Usage in Fifteenth-Century Florence Jennifer Adrienne Diorio A thesis submitted to the Graduate Program in the Department of Art in conformity with the requirements for the Degree of Doctor of Philosophy Queen’s University Kingston, Ontario, Canada August 2013 Copyright © Jennifer Adrienne Diorio 2013 ABSTRACT Florentine artist Neri di Bicci (1418-1492) was one of the most prolific and financially successful artists of the fifteenth century. The hundreds of extant paintings from his workshop are a testament to his industry, which is further underlined by a close examination of the 798 entries he wrote between 1453 and 1475 in his account book, his Ricordanze. The purpose of this dissertation is to analyse the monetary and social history in Neri’s Ricordanze in order to provide a framework for an exploration of the way that paintings were constructed in Neri’s workshop, and a close examination of the evidence concerning collaboration between Neri and his contemporaries. This thesis determined that the repeated use of full-size paper patterns, known as cartoons, was a key aspect of Neri’s painting procedure. Cartoon usage was established by overlaying scaled images of paintings in Photoshop, which demonstrated that the outlines of many of Neri’s figures and architectural designs were identical. Analysing the price of Neri’s paintings also revealed trends which suggested that he used cartoons. Half of the 224 objects described in the Ricordanze cost 30 lire or less, and the average of the 40 paintings between two and four square meters was 151 lire, less than half the regional average for paintings of comparable size.
    [Show full text]
  • Quaderni Giorgiani119
    QGL119--cronaca-antica Bollettino a diffusione interna a cura di RG Quaderni Giorgiani 119 appunti personali domenica 05-04-15 Questi Quaderni non rappresentano una testata giornalistica in quanto vengono aggiornati senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/08/2001. Immagini, audio e video inseriti sono reperiti in rete e pubblicati senza alcun fine di lucro; qualora la loro pubblicazione violi diritti d’autore, vogliate comunicarlo per una pronta rimozione. Indice dei contenuti Contents 1 Il castello e le sue storie 1.1 Castello di Legnano 1.2 IL CASTELLO DI SAN GIORGIO. Note storiche 1.3 San giorgio e il drago 1.4 I draghi 1.5 i draghi 1.6 Rettiliani: Verita’ nascoste o Fantasia? 1.7 Cunicoli in città: spuntano come funghi 1.8 Cunicoli al Castello e in città: «Esistono, io ho visto l'entrata!» 1.9 Castello di Legnano: arrivano gli speleologi per la "caccia ai passaggi segreti" 1.10 Sopralluogo al Castello di Legnano 1.11 "la campanella, il guerriero e il portone ritornino al castello" 2 S.Ambrogio a Legnano 2.1 Visconti 2.1.1 Ottone 2.1.2 Matteo I 2.1.3 Galeazzo I 2.1.4 Marco 2.1.5 Lodrisio 2.1.6 Azzone 2.1.7 Luchino 2.1.8 Giovanni 2.1.9 Matteo II 2.1.10 Bernabò 2.1.11 Quanto ai cinque maschi: 2.1.12 Galeazzo II 2.1.13 Giangaleazzo I 2.1.14 Azzone II 2.1.15 Giovannimaria e Filippomaria: la fine del Ducato 2.2 Il borgo di Sant'Ambrogio 3 Leone da Perego 3.1 Leone da Perego (1241-1257): un francescano arcivescovo di Milano 3.2 leone da perego 3.3 Palazzo Leone da Perego 3.4 Palazzo Leone da Perego 3.5 Tregua di Parabiago 3.6 IN HONOREM S.
    [Show full text]
  • Italianpod101.Com Learn Italian with FREE Podcasts
    1 ItalianPod101.com Learn Italian with FREE Podcasts Newbie 2 Italian Lessons 1-24 1-24 2 ItalianPod101.com Learn Italian with FREE Podcasts Introduction This is Innovative Language Learning. Go to InnovativeLanguage.com/audiobooks to get the lesson notes for this course and sign up for your FREE lifetime account. The course consists of lessons centered on a practical, real-life conversation. In each lesson, first, we'll introduce the background of the conversation. Then, you'll hear the conversation two times: One time at natural native speed and one time with the English translation. After the conversation, you'll learn carefully selected vocabulary and key grammar concepts. Next, you'll hear the conversation 1 time at natural native speed at the end of the lesson. Finally, practice what you have learned with the review track. In the review track, a native speaker will say a word or phrase from the dialogue, wait three seconds, and then give you the English translation. Say the word aloud during the pause. Halfway through the review track, the order will be reversed. The English translation will be provided first, followed by a three-second pause, and then the word or phrase from the dialogue. Repeat the words and phrases you hear in the review track aloud to practice pronunciation and reinforce what you have learned. Before starting the lessons, go to InnovativeLanguage.com/audiobooks to get the lesson notes for this course and sign up for your FREE lifetime account. LC: ABS_S1L1-25 © www.ItalianPod101.com - All Rights Reserved ItalianPod101.com Learn Italian with FREE Podcasts Newbie Lesson Have You Read Montale’s Poems? Italian 2 English 2 1 Vocabulary 2 Grammar Points 3 Cultural Insight 4 ItalianPod101.com Learn Italian with FREE Podcasts Italian Laura Hai letto le poesie di Eugenio Montale? John Ho preso la raccolta di poesie, ma io preferisco leggere la narrativa.
    [Show full text]
  • Programma Di Intervento Del Distretto Del Commercio Di Parabiago
    PROGRAMMA DI INTERVENTO DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO DI PARABIAGO documento per Concorso di progettazione marchio 14 febbraio 2012 Partner del Distretto Programma di intervento Parabiago SOMMARIO 1. PREMESSA ............................................................................................................. 4 2. INQUADRAMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO .......................................... 6 2.1 Uno sguardo oltre i confini comunali ....................................................................... 8 2.2 Inquadramento territoriale ................................................................................... 10 2.2.1 La città storica .............................................................................................. 10 2.2.2 La città consolidata ........................................................................................ 11 2.2.3 La città attiva ................................................................................................ 12 2.2.4 La Città dei servizi ......................................................................................... 15 2.2.5 Il centro storico ............................................................................................. 16 2.3 Analisi socio-economica ....................................................................................... 19 2.4 Rete commerciale ............................................................................................... 21 2.5 Principali risorse ambientale e turistiche ...............................................................
    [Show full text]
  • Compendio De Le Istorie Del Regno Di Napoli
    COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI Pandolfo Collenuccio COMPENDIO DE LE ISTORIE DEL REGNO DI NAPOLI A LO ILLUSTRISSIMO PRINCIPE ET ECCELLENTISSIMO SIGNORE ERCULE INCLITO DUCA DI FERRARA COMPOSTO DA MESSER PANDOLFO COLLENUCCIO IURISCONSULTO DA PESARO, SUO SERVO. LIBRO PRIMO In questo primo libro si descrive la grandezza e confini di esso regno di Napoli; notansi le regioni che si contengono in quello; dappoi si fa un sommario de le cittá piú illustri e de' fondatori di esse e li uomini piú famosi di quelle; e si dá notizia de le altre nazioni e popoli esterni, toccando ancora l'origine de' goti, vandali, longobardi, saracini e altri popoli, e processi di quelli in Italia. Natural cosa è che non manco si amano li lochi ove li uomini ne la sua tenera etá sono stati educati e nutriti, che quelli ove sono nati: la quale affezione tanto maggior diventa, quanto in quelli lochi l'uomo sotto il governo di qualche principe,di eccellente natura ha imparato virtú e costumi e ottima istruzione et esperienza a la vita. Però meraviglia non è se la Vostra Eccellenza, del regno di Napoli, ove il fiore de la puerizia e gioventú in gloriosi esercizi tradusse, e de l'inclito buon re Alfonso I di Aragona, col quale familiarmente in favore onoratissimo visse, spesso parla e volontieri ode, e de le passate sue condizioni cerca averne espedita notizia. E benché sappiamo tutti noi che ne la Vostra corte versiamo, niuna istoria quasi latina o greca trovarsi, che Vostra Signoria letta e intesa con diligenza non abbia, nondimeno, perché variamente e interrottamente le cose di quel regno da diversi sono scritte, né comportano le cure e cotidiani pensieri del governo e stato Vostro quella sottile et esatta discussione che si ricercaria per ridurre istoricamente in un ordine e in un corpo tutto quello che di esso regno si ritrova scritto, a Vostra Eccellenza è parso dare a me questa cura.
    [Show full text]
  • INDICE COPIOSO DELLE COSE PIÙ NOTABILI Della Prima E Seconda Parte, Cioè Del Primo Volume La Lettera P. Significa Prima Parte
    INDICE COPIOSO DELLE COSE PIÙ NOTABILI Della prima e seconda parte, cioè del Primo Volume La lettera P. significa prima Parte e S. la seconda. A Abate Graziani dal Borgo, s. 512 Adriano IIII Papa, p. 89 A Este suoi signori, p. 125 Agnolo Sanese, p. 134, 103, s. 244 Agnolo Gaddi, p. 195, testò alli eredi dicati 50000 p. 199 Agnolo Poliziano, p. 133 Agnolo di Donnino pittore, s. 439 Agnolo di Polo scultore, s. 485 Agnolo Acciaiuoli, p. 190 Angioli, Monasterio in Fiorenza, p. 186, suo principio, p. 230, s. 272, 280, 361 Agnolo di Lorentino pittore, s. 452 Agostino Sanese, p. 134, 103, s. 244 Agostino della Robbia, s. 264 Agostino Busto scultore, s. 523 Alessandro Papa II, p. 79 Alessandro Papa IIII, p. 160, 168 [?] Alessandro Papa V, s. 255 Alberti famiglia antica, s. 293 Alesso Baldovinetti pittore, s. 375, vita 380 Alfonso Re di Napoli, s. 352, 376, 476 Alvaro Portoghese, p. 234 Alessandro degli Alessandri, s. 390 Aldighieri Zovio pittore, s. 518, sue opere. 520 Alessandro Tartaglia Dott. da Imola, s. 485 Alessandro Moretto pittore, s. 523 Altare d’argento di San Giovanni di Fiorenza, s. 466, p. 138 Aldobrandino Cavalcanti frate, p. 144 Altare di San Iacopo di Pistoia, p. 139 Ambrogio Lorenzetti Sanese, p. 164 Annibale Cartaginese, p. 7 Antonio del Pollaiuolo, p. 8 Antonio da San Gallo, p. 18, 99 Antoniana, p. 29 Antichi superati da’ moderni ne’ bassi rilievi, p. 37 Antonello da Messina pittore, p. 51 Andrea del Castagno pittore, p. 52, s. 395 Antico e vecchio come s’intende, p.
    [Show full text]