S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A

N. 168

D I S E G N O D I L E G G E

d’iniziativa dei senatori VELTRI, BRUNO GANERI, CARCARINO, MARINI e DE LUCA Michele

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996

Istituzione del Parco nazionale della Sila

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1700) Atti parlamentari–2– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

ONOREVOLI SENATORI. – Nonostante l’idea bellezza e le sue risorse naturalistiche costi- di un parco nazionale della Sila risalga agli tuiscono un patrimonio che deve essere tu- anni ’20, solo nel 1968 con l’approvazione telato e valorizzato con particolare cura. della legge 2 aprile 1968, n. 503 è stato isti- Già nel 1923 un deputato calabrese, il lette- tuito il Parco nazionale della , divi- rato Antonino Anile che rivestì anche la ca- so in tre piccole dislocazioni in Sila Grande rica di Ministro della pubblica istruzione, (provincia di ) attorno al complesso coadiuvato dal professor Cavara dell’Univer- forestale della Fossiata, in Sila Piccola (pro- sità di Napoli, nella relazione che accompa- vincia di ) attorno al complesso gnò una proposta di legge a sua firma per forestale del Gariglione, in Aspromonte la istituzione di un Parco nazionale in Cala- (provincia di Reggio Calabria) attorno al bria così scriveva: «...la necessità di un Par- complesso di Montalto. co nazionale in Calabria, che abbia come In detta legge il limite massimo di esten- centro la Sila e si irradi a comprendere le sione è fissato in 18.000 ettari e la gestione zone di più caratteristiche formazioni natu- è affidata all’Azienda di Stato per le foreste rali, che le sono attorno, è oggi improroga- demaniali. Con queste premesse il Parco bile. Non si tratta soltanto di conservare le nazionale della Calabria ha finito con il ras- tracce del primo manto boschivo che ebbe somigliare più a tre riserve naturali distinte l’Italia, ma la fauna e la flora che per entro tra loro che a un vero e proprio Parco na- vivono e la costruzione geologica di quel zionale. Con l’emanazione della legge qua- magnifico massiccio dell’Appennino e le li- dro nazionale sulle aree protette (legge 6 di- nee di un paesaggio che non ha eguali al cembre 1991, n. 394) l’area del Parco nazio- mondo...». Nel 1950 e nel 1955, rispettiva- nale della Calabria compresa nella provin- mente, il senatore Piemonte e il senatore cia di Reggio Calabria sarà inclusa nel Par- Spezzano invitavano il Governo a creare un co nazionale dell’Aspromonte, mentre il re- «Parco nazionale silano». stante territorio del Parco nazionale della Sarebbe lungo l’elenco di tutte le ragioni Calabria è stato di fatto declassato ad area scientifiche che sostengono e hanno soste- protetta, non essendo incluso nell’elenco dei nuto in passato l’idea di un parco nazionale parchi nazionali previsti dall’articolo 34 del- della Sila. Numerosi sono negli ultimi de- la medesima legge n. 394 del 1991. Infatti cenni i contributi culturali forniti da studi e l’articolo 35 di detta legge, a proposito della ricerche delle Università calabresi sia in gestione del Parco nazionale della Calabria materie naturalistico-ambientali che pianifi- così recita: «sarà condotta secondo forme, catorio-infrastrutturali. La Sila è una vasta contenuti e finalità, anche ai fini della ri- area che si estende per oltre 150.000 ettari cerca e sperimentazione scientifica nonchè nel tratto più continentale della Calabria. A di carattere didattico formativo e dimostra- Nord termina con le pendici che diradano tivo, che saranno definiti con decreto del verso la piana di Sibari, a Ovest con le valli Presidente del Consiglio dei ministri». dei fiumi e , a Sud con l’istmo Colmare la grave lacuna determinata an- di Catanzaro e a Est con le pianure joniche che a seguito della legge quadro sulle aree del Marchesato e dell’alto crotonese. L’alto- protette è lo scopo di questo disegno di leg- piano si distingue in tre zone: la Sila Greca ge. La Sila è un altopiano di straordinaria a Nord, la Sila Grande al centro, la Sila Pic- Atti parlamentari–3– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI cola a Sud. La sua ossatura geologica è es- alla coscienza collettiva), quanto di indicare senzialmente granitico-cristallina e perciò chiaramente le linee programmatiche dello spesso nettamente distinta da quella degli sviluppo compatibile con la preservazione Appennini. La morfologia del territorio sila- delle risorse naturali. no è caratterizzata da brevi e morbide dor- Dal punto di vista dell’occupazione diret- sali montuose fittamente boscate, con cul- ta, considerando la sola struttura ammini- mini che in alcuni casi raggiungono quote strativa e gestionale – e prescindendo quin- comprese tra 1.700-1.900 metri. Numerosi e di temporaneamente dalle esigenze di sor- abbondanti sono gli affioramenti sorgentizi veglianza – e tenendo conto delle attuali con buone qualità chimico-fisiche delle ac- realtà analoghe operanti in Italia, sono da que. Tra le varie dorsali si distendono am- ritenere pronosticabili decine di posti di la- pie valli fluviali con pascoli e praterie a voro. Questi ripartiti nell’ambito di servizi quote medie di circa 1.000 metri. In alcune (di supporto alla direzione dell’Ente) quali: di tali valli sono realizzati bacini artificiali l’urbanistico-operativo, con previsione di a scopi prevalentemente idroelettrici. professionalità di ingegneri, architetti, geo- Le specie arboree più diffuse sono il pino metri, e un’agile struttura tecnico-operativa laricio, il faggio, l’ontano nero, l’abete bian- formata da soggetti qualificati addetti alla co, la rovere, il pioppo tremolo. Non sono manutenzione delle strutture sul territorio; rari i casi di esemplari arborei di propor- l’amministrativo, con professionalità affe- zioni colossali, come accade per i pini nella renti alla pubblica amministrazione; quello valle di Fallistro e alla Fossiata, per gli abe- naturalistico, con professionalità di tipo ti sul Gariglione e per le querce nel rossa- biologico-naturalistico, forestale, agronomi- nese e alle falde del Cozzo del Pesco. La la- co, forestale, veterinario, geologico, idrauli- vanda, la belladonna, la malva, la melissa, co; il servizio logistico e di segreteria. la digitale, il ricino, la valeriana sono le La legge quadro n. 394 del 1991 prevede specie floristiche più rappresentative. Spe- l’assegnazione dei compiti di sorveglianza cie animali di particolare pregio sono il lu- nei parchi al Corpo forestale dello Stato. po, il gatto selvatico, la lontra, la martora, Tale determinazione, pur contrastando con l’istrice, il capriolo, il daino, il cinghiale, lo la logica che vuole gli Enti parco unità ope- scoiattolo, il gufo reale, l’avvoltoio capovac- caio, il biancone, il picchio nero, lo svasso, rative autosufficienti (prevedendo l’articolo l’airone cenerino, accanto a varie specie itti- 21 della legge n. 394 del 1991 la sola dipen- che presenti nei ruscelli e nei laghi. La denza funzionale ma non gerarchica), con- creazione del Parco nazionale della Sila sente tuttavia alcune considerazioni positive varrebbe a preservare compiutamente habi- sulle esigenze di efficienza dell’Ente tat naturali di enorme pregio e singolarità nell’espletamento delle sue funzioni di con- oltre a orientare lo sviluppo dell’intero alto- trollo. La più recente giurisprudenza gestio- piano. Gli aspetti socio-economici ed occu- nale relativa alla operatività delle aree pro- pazionali legati all’istituzione di un moder- tette, con riferimento anche alle più avan- no Parco nazionale, che contemperi le giu- zate realtà del settore – prevalentemente ste aspirazioni di sviluppo delle comunità nordamericane, ma anche italiane (per locali e la tutela rigorosa dei valori ambien- esempio il Parco nazionale Gran Paradiso) tali, naturalistici e antropologici, si articola- – individua nel rapporto di una guardia no sostanzialmente in due ambiti: quello ogni 1.000-2.000 ettari il miglior compro- della occupazione diretta e quello delle atti- messo tra costi e efficienza. A questo si do- vità indotte dalla presenza e dalla attività vranno aggiungere ancora le unità operative del parco. È del tutto evidente che lo svilup- organicamente interne all’Ente, di area pro- po del secondo ambito dipenderà in misura fessionale afferente alla giurisprudenza, che decisiva dalle capacità dell’Ente di gestione curino il coordinamento tecnico-pratico dei del parco tanto di stimolare la crescita cul- servizi di sorveglianza e il piccolo conten- turale (acquisizione del «valore ambiente» zioso giudiziario (almeno per l’istruttoria). Atti parlamentari–4– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

L’ ambito occupazionale delle attività in- ria giovanile verso nuove soluzioni occupa- dotte nell’area del privato afferisce preva- zionali. lentemente al turismo non residenziale o Un ambito da non trascurare sarà quello solo parzialmente tale, quindi di tipo socia- riguardante il ruolo didattico, formativo e le, scolastico, aziendale, culturale, scientifi- scientifico delle Università calabresi e delle co e anche ricreativo laddove questo preve- istituzioni di ricerca presenti in particolare da strutture leggere sul territorio e, fonda- nella media valle del Crati. Si pensi da un mentalmente, il recupero del patrimonio lato alla possibilità di prevedere nell’area edilizio originario. Le attività di supporto del parco sedi estive per corsi, seminari, sviluppabili in funzione di tale tipo di turi- convegni; dall’altro alla localizzazione di smo possono andare, seguendo le linee-gui- strutture di ricerca su argomenti naturali- da dell’Ente parco, dalla attivazione di ma- stici, ma anche di economia ambientale, di novalanza qualificata e specializzata nel re- idrologia, di idraulica forestale, di discipli- cupero architettonico alle imprese di tipo ne legate al recupero dei centri storici. La familiare o micro-societario per la gestione stessa normativa sulla difesa del suolo po- alberghiera e para-alberghiera del patrimo- trà ricevere benefici impulsi verso la sua ef- nio edilizio via via recuperato; dalla attiva- ficace attuazione, attraverso una sua «lettu- zione di società di servizi (guide naturalisti- ra» in sovrapposizione sia con la legge qua- che, gestione di campeggi e servizi collegati, dro sulla montagna che con la legge quadro escursionismo estivo e invernale, turismo sulle aree protette. equestre e acquatico e comunque specializ- In molti casi la vincolistica connaturata zato, gestione di strutture e centri-visita del all’esistenza del parco, che in una prima fa- parco dati in concessione secondo le ten- se attuativa potrà generare anche qualche denze più attuali) al recupero o al manteni- opposizione, costituirà in realtà elemento di mento di mestieri che potremmo definire alto valore qualitativo (soprattutto in termi- «in via di estinzione»: lavorazione della pie- ni di immagine verso il turismo esterno) e tra, del legno, delle pelli, lavorazioni tradi- gestionale-occupazionale (l’esistenza di aree zionali del bosco e dei prodotti alimentari riservate potrà prevedere, in accordo con i locali. Mestieri da poter inserire a pieno di- comuni, la loro fruizione turistica sotto il ritto nel patrimonio del parco perchè con- dotti secondo tecniche artigianali general- controllo di guide locali opportunamente mente di moderatissimo impatto ambienta- formate e autorizzate dall’Ente parco). So- le. Esempi di tali orientamenti lavorativi so- no da considerare inoltre le ricadute positi- no già verificabili nei parchi storici, come il ve che possono derivare alle realtà circo- Gran Paradiso e l’Abruzzo, ma anche in stanti la zona parco, le cui economie ade- quelli di più recente istituzione: Monti Si- guatamente organizzate possono trarre un billini, Maiella, solo per citarne alcuni. notevole giovamento sia in termini di accre- Alle opportunità delle quali si è detto van- scimento dei flussi turistici che di sviluppo no naturalmente aggiunte quelle offerte dal- e di miglioramento delle tradizionali atti- la produzione e commercializzazione (ipo- vità produttive (artigianato, agricoltura, ec- tizzabile eventualmente anche attraverso le cetera) e di qualificazione e ammoderna- strutture del parco, come avviene in alcuni mento dei servizi, oltre che di rilancio dei parchi francesi, spagnoli e della ex Jugosla- comuni stessi, ricchi sovente di bellezze sto- via) dei prodotti locali, la cui circolazione riche e monumentali. potrà veicolarsi a cura del parco stesso con Un esempio illuminante del livello di svi- appositi controlli e riconoscimenti di qua- luppo che tali forme di economia possono lità. La valorizzazione dei prodotti tipici co- indurre si può desumere dal prospetto plu- stituisce un ulteriore elemento di selezione riennale dei depositi della cassa rurale e ar- positiva sulle attività produttive, stimolando tigiana di Civitella Alfedena (paesino del quelle compatibili con la destinazione del Parco nazionale d’Abruzzo di circa 400 territorio a parco e orientando l’imprendito- abitanti): Atti parlamentari–5– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

ANNO IMPORTO DIFF. plicazione dell’articolo 32, relativo alle aree (in milioni) (in milioni) contigue, della legge n. 394 del 1991 che ri- –––serva, ai soli residenti nel parco e nell’area 1975 1.200 contigua il diritto all’esercizio venatorio in 1980 4.400 + 3.200 quest’ultima. Dal che emerge il duplice van- 1981 5.500 + 1.100 taggio di una riduzione del carico venatorio 1985 19.150 + 13.650 (a tutto favore dei residenti) e di una previ- 1990 44.000 + 24.850 sione di esercizio venatorio di alta qualità e 1992 57.000 + 13.000 notevole soddisfazione: il parco fungerà in- fatti non solo da territorio di tutela per le In una prima fase istitutiva il perimetro specie protette, ma anche da centro di dif- del parco dovrebbe includere solo i territori fusione di quelle cacciabili. Tale è la ragio- a più alta valenza ambientale (50-60 mila ne per cui già in sede di perimetrazione del ettari) e i centri abitati con centri storici di parco è necessario avanzare anche una pro- particolare pregio storico-urbanistico, per- posta tecnica di base, da sottoporre ovvia- seguendo così un duplice scopo: a) non di- mente al vaglio degli organi previsti nell’ar- sperdere i finanziamenti su un territorio ticolo 32 della legge n. 394 del 1991, relati- talmente vasto da renderli inefficaci (evitan- va a una prima perimetrazione preliminare do quindi la miriade di interventi microas- dell’Area contigua del Parco nazionale della sistenziali che verrebbero a verificarsi se la Sila. ripartizione avvenisse su un territorio esor- L’istituzione del Parco nazionale della Si- bitante rispetto alle risorse); b) permettere la dovrà essere ovviamente preceduta da una democratica e progressiva acquisizione una modifica della legge quadro nazionale nella coscienza locale del «valore parco». Di sulle aree protette, volta a far ricomprende- tale procedura si rilevano già gli effetti po- re detto parco nell’elenco dei nuovi parchi sitivi in Italia centrale, dove il Parco (articolo 34, legge n. 394 del 1991), ricom- d’Abruzzo è stato recentemente ampliato prendendo in esso il patrimonio del Parco (1990) ad alcuni comuni del Molise per vo- nazionale della Calabria (zone comprese lontà delle amministrazioni locali e dove il nelle province di Cosenza, Catanzaro e Cro- Parco regionale Sirente-Velini, di circa 60 tone), con la conseguente cancellazione del- mila ettari, è stato istituito per volontà delle la denominazione originaria di Parco nazio- amministrazioni locali. Per molti parchi na- nale della Calabria. zionali recentemente istituiti si è assistito, Il Parco nazionale della Sila dovrebbe ri- ad ulteriore conferma di quanto esposto, a guardare oltre venti comuni compresi nelle una vera e propria messe di deliberazioni province di Cosenza, Catanzaro e comunali a favore della inclusione nei par- (, Aprigliano, Bocchigliero, Campana, chi stessi, al punto da rendere in alcuni casi Celico, Corigliano Calabro, , indispensabile una limitazione di tali ade- Parenti, Pedace, Rogliano, Rossano, S. Gio- sioni. È da considerare infine una terza op- vanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano Pic- portunità offerta dalla istituzione di un par- colo, Spezzano Sila, Albi, Belcastro, Cerva, co «calibrato»: quella di una riduzione a un Cotronei, Magisano, Mesoraca, Petilia Poli- minimo ineludibile delle conflittualità con castro, Petronà, Savelli, Sersale, Taverna, la componente venatoria delle realtà locali, Zagarise). solitamente molto presente nelle economie La perimetrazione del Parco e la zonizza- a prevalenza agro-silvo pastorale e causa di zione delle aree interne ad esso dovranno forti reazioni negative all’istituzione di un essere definite, considerando anche l’inse- parco. Tale obiettivo potrà essere adeguata- diamento degli assegnatari nonchè l’esten- mente perseguito in tempi non lunghi attra- sione dei terreni demaniali, nei modi e nei verso l’illustrazione dei vantaggi offerti ai tempi previsti dal presente disegno di legge cacciatori locali della corretta e letterale ap- e dalla legge n. 394 del 1991. Atti parlamentari–6– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

1. Dopo il comma 2 dell’articolo 34 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, è inserito il seguente: «2-bis. È istituito il Parco nazionale della Sila. Il Ministro dell’ambiente provvede alla delimitazione provvisoria del parco sulla base degli elementi conoscitivi e tecni- co-scientifici disponibili, in particolare presso i servizi tecnici nazionali e le Ammi- nistrazioni dello Stato nonchè della Regio- ne e delle Università calabresi e, sentita la regione Calabria e gli Enti locali interessati, adotta le misure di salvaguardia per garan- tire la conservazione dello stato dei luoghi. Il Parco nazionale della Calabria, sarà ri- compreso nel Parco nazionale della Sila, ad eccezione della zona parco ricadente in Aspromonte, che sarà invece ricompresa nel Parco nazionale dell’Aspromonte. La riserva biogenetica esistente nell’area del Cupone conserva la classificazione in atto, e ad essa si applica quanto previsto dall’articolo 31, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n. 394. La gestione provvisoria del parco, fi- no alla costituzione dell’Ente parco previsto dalla presente legge, è affidata ad un appo- sito comitato di gestione istituito dal Mini- stero dell’ambiente in conformità ai princìpi di cui all’articolo 9. Per l’organizza- zione e il funzionamento dell’Ente parco si applicano le disposizioni della presente leg- ge. Sono abrogate le norme di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 503, contrastanti con la presente legge». 2. La delimitazione provvisoria del Parco nazionale della Sila e l’adozione delle relati- ve misure di salvaguardia, di cui al comma 1, capoverso 2-bis, sono effettuate con de- creto del Ministro dell’ambiente, da ema- narsi entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Atti parlamentari–7– Senato della Repubblica – 168

XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Art. 2.

1. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge, valutato in lire 3 miliardi per l’anno 1996 e 3,5 miliardi per ciascuno degli anni 1997-98 si provvede: a) quanto a lire 2 miliardi per il 1996 e a lire 2,5 miliardi per gli anni 1997 e 1998 mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1996-98, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l’anno 1996, all’uopo parzialmente uti- lizzando l’accantonamento relativo al Mini- stero delle risorse agricole, alimentari e forestali; b) quanto a lire 1 miliardo per ciascuno degli anni 1996, 1997 e 1998 mediante cor- rispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 7410 dello stato di previ- sione del Ministero dell’ambiente.

2. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.