Il Co.Na.Po. Chiede Però Che Sia Fatta Giustizia Anche Per Tutti Gli Altri 25.820 Vigili Del Fuoco (Ufficiali Compresi), Adottando Gli Stessi Criteri Equiparativi

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Il Co.Na.Po. Chiede Però Che Sia Fatta Giustizia Anche Per Tutti Gli Altri 25.820 Vigili Del Fuoco (Ufficiali Compresi), Adottando Gli Stessi Criteri Equiparativi CO.NA.PO. SINDACATO AUTONOMO VIGILI DEL FUOCO "nella nostra autonomia la Vostra sicurezza" uuu Segreteria Generale Roma, il 05 Gennaio 2003 Vico del Fiore, 21-23 – 54011 - Aulla (MS) AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Tel. 0187-421814 - Fax 0187-424008 S.E. Carlo Azeglio CIAMPI e-mail: [email protected] A S.E. IL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA Sen. Luigi PERA A S.E. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI On.le Pierferdinando CASINI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI On.le Silvio BERLUSCONI AL VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLI DEI MINISTRI On.le Gianfranco FINI Prot. n. 01/2003 AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA Dott. Luigi MAZZELLA AL MINISTRO DELL’ INTERNO On.le Giuseppe PISANU AL MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO On.le Carlo GIOVNARDI AL MINISTRO DELLE TELECOMUNICAZIONI On.le Maurizio GASPARRI AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA On.le Roberto Castelli AL MINISTRO PER LE POLITICHE COMUNITARIE On.le Rocco BUTTIGLIONE AL MINISTRO DEGLI ESTERI On.le Franco FRATTINI AL MINISTRO PER LA DEVOLUZIONE On.le Umberto BOSSI AL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALL’ INTERNO On.le Maurizio BALOCCHI A S.E. IL CAPO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE S.E. il Prefetto Mario MORCONE e, p. c. AGLI ORGANI DI STAMPA E INFORMAZIONE Oggetto: Legge Finanziaria 2003 ed equiparazione indennità alle Forze di Polizia. Come è noto, l’ art. 33-comma 6 della Legge Finanziaria 2003, ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2003, lo stanziamento di una somma pari a complessivi Euro 3.000.000 (tremilioni) a favore del personale specialista del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, al fine di finanziarne il “progressivo allineamento alle indennità corrisposte al personale specialista delle Forze di Polizia“. Non possiamo che esprimere la più viva soddisfazione per questi provvedimenti di carattere economico ed Istituzionale, i quali costituiscono peraltro un riconoscimento di analogia alle Forze di Polizia delle funzioni da sempre svolte dal personale Vigili del Fuoco. La nostra organizzazione sindacale è l’unica promotrice dei numerosi ricorsi giudiziari per l’equiparazione economica e legislativa dei Vigili del Fuoco alle Forze di Polizia, ivi compreso il ricorso “rusticali +altri” ideato da uno dei fondatori del Co.Na.Po., il collega Rusticali Maurizio di Ravenna, e riguardante proprio l’equiparazione delle indennità di specializzazione, appena accolte nella Legge Finanziaria. Inoltre vorremmo ricordare che numerose sono state le manifestazioni, anche estreme e eclatanti, fatte in questi anni dal Co.Na.Po., riguardanti, tra le altre cose, specificatamente quanto appena approvato e quindi esprimiamo ancora i doverosi ringraziamenti. Il Co.Na.Po. chiede però che sia fatta giustizia anche per tutti gli altri 25.820 Vigili del Fuoco (ufficiali compresi), adottando gli stessi criteri equiparativi. Se da una parte infatti si riconosce la necessità di equiparare le indennità di specializzazione a quelle delle Forze di Polizia, si deve necessariamente prendere atto che anche le altre indennità dei Vigili del Fuoco, compresi gli Ufficiali, dovrebbero subire la stessa sorte anziché essere assoggettate a quelle delle Aziende Autonome dello Stato come incomprensibilmente avviene, a causa di un disegno di smembramento e deprezzamento del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco che dura da anni e che va a tutto vantaggio di coloro i quali intendono usurparne compiti e funzioni. Non dimentichiamo i nostri numerosi caduti in servizio, tra cui nell’esplosione della fuga di gas, in via Ventotene a Roma, ma ancora non dimentichiamo i nostri colleghi deceduti per causa di una bomba, fatta esplodere dalla vile mano della malavita o della mafia, in Via Palestro a Milano, questi ultimi sono morti in chiari compiti di PUBBLICA SICUREZZA, e non di solo soccorso. Ci aspettiamo quindi che sia fatta giustizia per tutti i Vigili del Fuoco, in servizio o caduti nell’ adempimento del dovere, attraverso la piena equiparazione economica, legislativa, di carriera e pensionistica con gli appartenenti alle Forze di Polizia, anche attraverso l’ inserimento dei 25.820 Vigili Permanenti del Corpo Nazionale tra i soggetti di cui all’ art. 16-comma 2 della Legge 121/81. In sintesi quindi, per una riforma coerente con l’ attuale assetto giuridico del personale, si ritiene necessario procedere ad una suddivisione normativo-contrattuale e di funzioni del personale : i Vigili del fuoco permanenti inseriti nell’art.16 L.121, il personale amministrativo (STAC) equiparato agli Impiegati civili del Ministero Interni, i Vigili Volontari alle Regioni con compiti ben distinti e non riferibili alla sicurezza pubblica che spetta allo Stato, nonché i Vigili Volontari Ausiliari in ferma breve. Questa è la vera ed unica riforma del Corpo ! Ciò, allo stato legislativo, è sicuramente possibile e plausibile, visto che i Vigili del Fuoco rivestono le funzioni di Pubblico Ufficiale, di Agenti e Ufficiali di Polizia Giudiziaria (cfr. art. 16 Legge 469/61) e di Agenti di Pubblica Sicurezza (cfr. art. 8 Legge 1570/41 – parere 1^ sez. Consiglio di Stato n. 1571/1978 del 12/01/1979 allegato alla presente – ordinanza Consiglio di Stato n.245/99 del 20/10/1998 allegata alla presente ) . A nostro parere questa è la soluzione più rapida e semplice per riconoscere ai Vigili del Fuoco il giusto ruolo di Istituzione dello Stato oltreché il giusto riconoscimento per il servizio prestato e dimostrato al paese. Rammentiamo che molti esponenti della attuale maggioranza parlamentare, nonché alcuni dell’ attuale Governo, in sede di campagna elettorale, ci avevano fatto pervenire dichiarazione di impegno in tal senso, comunque sia oggi, le SS.LL., hanno il dovere Istituzionale di risolvere definitivamente il problema, del Corpo Nazionale. Non è comunque tollerabile che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sia tra quelle Amministrazioni ritenute “per Legge” non “essenziali” e che quindi sia stato annoverato tra le Amministrazioni interessate dal D.Lvo 29/93 relativo alla privatizzazione del rapporto di lavoro, estremamente sindacalizzate, mentre invece nella realtà dei fatti i Vigili del Fuoco svolgono funzioni di sicurezza pubblica addirittura riferibili all’art.1 del Regio Decreto del 18 giugno 1931 n. 773 (TULPS – Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Si ringrazia anticipatamente per le determinazioni, ormai non più rinviabili, che le SS.LL. vorranno adottare in merito alla delicata questione, ognuno per quanto di propria competenza, il tutto ai fini di giustizia retributiva e istituzionale per i Vigili del Fuoco, laddove non può esistere che alcuni percepiscano indennità assimilabili alle Forze di Polizia mentre altri, sebbene ugualmente operativi e con funzioni assimilabili e quelle degli appartenente alle Forze di Polizia, percepiscono indennità analoghe alle indennità aziendali dei dipendenti dello Stato privatizzati. Si informa inoltre che, tale immotivata sperequazione economica interna sta generando forti conflitti e tensioni tra il personale dei Vigili del Fuoco che si attende giustizia, e che la mancanza di accoglimento di quanto rappresentato comporterà l’ inevitabile avvio di azioni di protesta, la prima delle quali sarà lo sciopero della fame e della sete, del Segretario Generale Antonio Brizzi, in divisa a Roma di fronte al palazzo del Quirinale. In attesa di un cortese riscontro alla presente si porgono i più distinti saluti. IL SEGRETARIO GENERALE Allegati: n. 2 come specificato nel testo. (Antonio BRIZZI) 2.
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