Tommaso Bartoli, classe IB Omaggio a Raffaello

Breve Biografia

Raffaello Sanzio è un pittore e architetto nato ad nel 1483. Fu allievo del padre e in seguito di Perugino; si affermò presto come uno degli artisti più rinomati, nonostante la giovane età. Alla fine del 1504 Raffaello si recò a Firenze con l’obiettivo di studiare le opere di Leonardo, Michelangelo e fra Bartolomeo. L'ultimo dipinto eseguito a Firenze, la " del baldacchino", rimase incompiuto a causa della partenza dell'artista per Roma. Qui gli venne affidato l'incarico di affrescare alcune pareti della “Stanza della Segnatura”. Dopo queste opere, l'artista realizzò nel 1511 altre decorazioni delle Stanze Vaticane. Morì a Roma il 6 Aprile 1520, a soli 36 anni, ammirato dal mondo intero come artista che aveva incarnato al meglio l'ideale di serenità e di bellezza del Rinascimento.

Itinerario suggerito

Partiamo da Urbino, la città natale di Raffaello. A Urbino si trova quella che molti identificano come la prima opera del giovanissimo Raffaello. Si tratta della Madonna di Casa Santi, affrescata verso il 1498 in una stanza della casa di famiglia, che oggi è diventato un Museo a lui dedicato.

Madonna di Casa Santi, 1498

Sempre a Urbino si può ammirare La Muta del 1507, presso la Galleria Nazionale delle Marche, che si presume sia il ritratto di Giovanna Feltri, figlia di Federico da Montefeltro.

La Muta, 1507

Passiamo poi nella vicina Città di Castello dove Raffaello arrivò nel 1499 e dove dipinse a soli16 anni le sue prime opere indipendenti. Qui possiamo ammirare lo Stendardo della Santissima Trinità, conservato proprio nella Pinacoteca della città.

Stendardo della Santissima Trinità, 1499

Una copia del famoso Sposalizio della Vergine del 1504, è custodita invece nella Chiesa di San Francesco di Città di Castello, dove Raffaello terminò la prima fase dell’evoluzione della sua arte.

Sposalizio della Vergine, 1504

Le prime notizie di Raffaello a Perugia risalgono alla fine del 1490, quando, ancora bambino, fa il suo apprendistato presso il Perugino. Perugia fu per Raffaello una delle principali fonti di lavoro, procurandogli commissioni sia all’inizio della carriera artistica sia più tardi, subito dopo il suo trasferimento a Firenze. A Perugia realizzò alcune delle sue opere più famose, come l’Incoronazione della Vergine, completata successivamente da , la Pala degli Oddi e per la Pala Colonna, ma che oggi sono visibili in altre città (Roma e New York).

Firenze è stata una tappa fondamentale per la crescita artistica di Raffaello. Alla fine del 1504 decise di trasferirsi nella città toscana per ammirare le opere dei grandi artisti contemporanei, più anziani di lui, Michelangelo e . Le opere realizzate da Raffaello nel periodo del soggiorno fiorentino sono molte, per la maggior parte esposte in vari musei del mondo come Londra, New York, Parigi, San Pietroburgo, Washington, Roma e Milano. Ma Firenze ospita moltissimi capolavori di Raffaello. Gli , ad esempio, custodiscono il famoso Autoritratto del 1505, il Ritratto di Elisabetta Gonzaga, il Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro, il Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, il Ritratto di giovane con la Mela, la e il Ritratto di Giulio II. Anche e la Galleria Palatina hanno molte opere di Raffaello, come la , il Ritratto di Agnolo Doni, il Ritratto di Maddalena Strozzi, la Madonna del Baldacchino e la Madonna dell’Impannata. La Galleria Palatina infine ospita una delle due copie del Ritratto di Fedra Inghirami, la Madonna della Seggiola, il Ritratto del Cardinal Bibbiena, e la Visione di Ezechiele.

Qui di seguito alcune immagini delle opere più famose a Firenze:

Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, 1518

Madonna del Cardellino, 1506

Ritratto di Giulio II, 1511

Ritratto di Maddalena Strozzi, 1506

Madonna della Seggiola, 1513

Infine Raffaello arrivò a Roma, la città nella quale fu consacrato artista “divino”, raggiungendo il massimo della notorietà. Poco dopo il suo arrivo a Roma, Raffaello fu incaricato di affrescare gli appartamenti vaticani, dove realizzò capolavori assoluti come la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Stanza dell’Incendio di Borgo.

Stanza della Segnatura, 1508-1511

Stanza di Eliodoro, 1511-1514

Stanza dell’Incendio di Borgo, 1514-1517

Poco dopo venne chiamato dal banchiere Agostino Chigi a decorare dove, tra il 1511 e il 1518, eseguì il Trionfo di e l’affresco della Loggia di Amore e Psiche.

Trionfo di Galatea,1512

Per gli affreschi, oltre alle decorazioni delle Stanze Vaticane e di Villa Farnesina, Raffaello affrescò le Logge Vaticane con straordinarie opere, come la Loggetta del Cardinal Bibbiena e la Loggia di Raffaello. Presso la Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio dipinse il Profeta Isaia, mentre a Santa Maria della Pace si trova l’affresco delle Sibille e Angeli. Per i dipinti, la Pinacoteca Vaticana possiede la Pala degli Oddi, la Madonna di Foligno, la Trasfigurazione e alcune parti della Pala Baglioni, mentre la Galleria Doria Pamphilj conserva il doppio Ritratto di Andrea Navagero e Agostino Beazzano. Un’altra parte della Pala Baglioni si trova nella Galleria Borghese, dove sono custoditi anche il Ritratto Virile e la Dama col Liocorno.

Madonna di Foligno, 1511-1512

Dama col Liocorno, 1506

Raffaello Architetto

Come Architetto, Raffaello fu nominato responsabile del cantiere di San Pietro nel 1514, dopo la morte del Bramante. Raffaello disegnò, inoltre, Palazzo Jacopo da Brescia e Palazzo Alberini, e progettò la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo. Nel 1518 Raffaello avviò i lavori per la splendida Villa Madama e proseguì quelli alle Logge Vaticane, iniziati dal Bramante. Nel 1520 progettò Palazzo Branconio dell’Aquila, suo ultimo lavoro, successivamente demolito per costruire il colonnato del Bernini di Piazza San Pietro.

Villa Madama