Scarichi in Pubblica Fognatura
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Scarichi in pubblica fognatura SCARICHI IN PUBBLICA FOGNATURA DA ATTIVITÀ PRODUTTIVE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE Con il DPR n. 59 del 13 marzo 2013, è stata introdotta l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), provvedimento che incorpora in un unico atto diverse autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di settore. Tutte le categorie di piccole e medie imprese, come definite dal Dm 18 aprile 2005, nonché agli impianti non soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e a Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), dovranno presentare domanda di autorizzazione unica ambientale nel caso in cui siano assoggettati, ai sensi della normativa vigente, al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all'aggiornamento di almeno uno dei seguenti titoli abilitativi: a) autorizzazione agli scarichi di acque reflue (Capo II Titolo IV Sezione II Parte terza del D.Lgs. 152/2006); b) comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste (art. 112 D.Lgs. 152/2006); c) autorizzazione alle emissioni in atmosfera (art. 369 D.Lgs. 152/2006); d) autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera (art.272 D.Lgs. 152/2006): e) documentazione previsionale di impatto acustico (art. 8 L.447/1995); f) autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura (art.9 D.Lgs. 99/1992); g) comunicazioni in materia di rifiuti (artt. 215 e 216 D.Lgs. 152/2006). La domanda di AUA va presentata allo Sportello unico per le attività produttive e l'edilizia del comune competente per territorio (SUAPE) che la trasmette alla Regione Umbria (autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell'Autorizzazione Unica Ambientale) e ai soggetti competenti in materia ambientale che intervengono nei singoli procedimenti sostituiti dalla stessa AUA. Il SUAPE del Comune territorialmente competente rilascia il provvedimento conclusivo. La normativa, la documentazione e la modulistica di riferimento è reperibile sul sito internet della Regione Umbria: https://www.va.regione.umbria.it/aua AVVERTENZA Con DGR n. 1074 del 24/09/2019, pubblicata sul B.U.R. - Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino Ufficiale» - Serie Generale - n. 52 del 9 ottobre 2019 – sono state adottate le Linee Guida per il procedimento dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e il modello semplificato e unificato per la presentazione della richiesta di AUA. SCARICHI IN PUBBLICA FOGNATURA DA ATTIVITÀ PRODUTTIVE DICHIARAZIONE DI ASSIMILAZIONE DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI ALLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE Con la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 maggio 2019, n. 627 avente per oggetto “Direttiva Tecnica in materia di scarichi acque reflue - approvazione e pubblicazione” la Regione Umbria ha aggiornato la normativa di riferimento per il settore scarichi nel territorio dell’Umbria. Con l’art.9 vengono definiti i criteri di assimilazione delle acque reflue provenienti da attività produttive alle acque reflue domestiche. Ai sensi del comma 1, gli scarichi delle acque reflue di attività di produzione di beni e prestazione di servizi, provenienti esclusivamente dal metabolismo umano e da servizi igienici, cucine e mense, sono assimilati agli scarichi di acque reflue domestiche e, qualora recapitanti in pubblica fognatura, non necessitano di dichiarazione di assimilazione e di autorizzazione allo scarico. Ai sensi del comma 2 sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue industriali derivanti da: A. Imprese dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura. B. Imprese dedite all'allevamento del bestiame. C. Imprese dedite oltre che alla coltivazione del fondo o all’attività di allevamento anche all’attività di trasformazione/valorizzazione della produzione agricola. D. Impianti di acquacoltura e di piscicoltura. E. Acque reflue provenienti da attività termali. F. Acque reflue con caratteristiche qualitative equivalenti a quelledomestiche: a) le acque che prima di ogni trattamento depurativo presentano le caratteristiche qualitative e quantitative di cui alla tabella10; b) le acque reflue provenienti da insediamenti in cui si svolgono le attività di cui alla tabella 7A con le limitazioni indicate nella stessatabella; c) le acque reflue provenienti dalle categorie di attività elencate nella tabella 7B, con le limitazioni indicate nella stessa tabella. Gli scarichi delle acque reflue provenienti dalle attività dei precedenti punti A, B, C, D ed E che recapitano in pubblica fognatura sono sempre ammessi e non necessitano di dichiarazione di assimilazione e di autorizzazione ma solo della richiesta di allaccio (Allegato B3). Per gli scarichi delle acque reflue provenienti dalle attività del precedente punto F, lettera a),che prima di ogni trattamento depurativo rispettano i criteri di cui alla tabella 10, deve essere presentata la dichiarazione di assimilazione sull’apposito modello (Allegato B2) in cui si attesti che le acque prodotte presentano le caratteristiche qualitative e quantitative di cui alla tabella 10 e, per i restanti parametri o sostanze, qualora presenti nello scarico, quelle di cui allatabella 3, prima di ogni preventivo trattamento depurativo. La dichiarazione di assimilazione deveessere corredata da apposite analisi che attestino la conformità ai valori di tabella 10 e, sericorrenti, di tabella 3. Nel caso di nuovi scarichi potrà essere fatto riferimento ai dati ed alladocumentazione riferita agli scarichi provenienti dai processi produttivi e dagli stabilimentiindustriali analoghi o alla più aggiornata letteratura tecnica di settore. In tale caso il titolare dello scarico ha l’obbligo di presentare, entro 180 giorni dall’effettiva attivazione dello scarico, pena la decadenza dell’assimilabilità, certificato analitico per la caratterizzazione definitiva delle acque reflue prodotte. Nel caso di scarichi che recapitano in pubblica fognatura non è necessaria la domanda di autorizzazione. Gli scarichi delle acque reflue provenienti dalle attività del precedente punto F, lettera b), derivanti dalle attività di cui alla tabella 7A, che recapitano in pubblica fognatura, sono sempre ammessi e non necessitano di dichiarazione di assimilazione e della domanda di autorizzazione ma solo della richiesta di allaccio (Allegato B3). Gli scarichi delle acque reflue provenienti dalle attività del precedente punto F, lettera c), provenienti dalle categorie di attività elencate nella tabella 7B, necessitano di dichiarazione di assimilazione redatta sull’apposito modello (allegato B2) in cui si attesti che l’attività svolta rientra tra quelle elencate nella tabella 7B e rispetta le limitazioni indicate nella stessa tabella. Nel caso di scarichi che recapitano in pubblica fognatura non è necessaria la domanda di autorizzazione ma solo della richiesta di allaccio (Allegato B3). MODELLO B2 Da inoltrare a mezzo PEC al Gestore del SII e al SUAPE del comune territorialmente competente. MODELLO B3 Da inoltrare a mezzo PEC al Gestore del SII territorialmente competente. SCARICHI IN PUBBLICA FOGNATURA DA EDIFICI RESIDENZIALI ALLACCIO ALLA PUBBLICA FOGNATURA (ALLACCIO FISICO) SCARICO ACQUE REFLUE DOMESTICHE (AUTORIZZAZIONE) L’esecuzione dell’allaccio fisico alla pubblica fognatura o la modifica di un allaccio fisico esistente può avvenire esclusivamente ad opere del Gestore. Ai sensi dell’art. 4 della DGR 627/2019 lo scarico di acque reflue domestiche in pubblica fognatura è sempre ammesso nell’osservanza dei regolamenti emanati dai gestori ed approvati dall’AURI. Tale scarico non necessita di autorizzazione. Per entrambe le fattispecie suddette l’utente potrà rivolgersi direttamente al Gestore del S.I.I. territorialmente competente per conoscere le procedure e reperire la modulistica necessaria. UMBRA ACQUE SPA 800-005543 Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Città di Castello, Citerna, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fossato di Vico, Fratta Todina, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, San Giustino, San Venanzo, Scheggia- Pascelupo, Sigillo, Todi, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica. VALLE UMBRA SERVIZI SPA 800-308678 Bevagna, Campello sul Clitunno, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Poggiodomo, Preci, S.Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spello, Spoleto, Trevi, Vallo di Nera, Valtopina. S.I.I. SCPA 800-093966 Acquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli, Parrano, Penna in Teverina, Polino, Porano, Sangemini, Stroncone, Terni. ATTIVITÀ SANZIONATORIA Ai sensi dell’art. 26 della DGR 627/2019, la competenza all’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dall’art.135 del D.Lgs. 152/2006 nel caso di scarichi in pubblica fognatura è attribuita all’AURI. In caso di inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione allo scarico, l’autorità competente applica le misure previste dall’art.130 del D.Lgs. 152/2006 ferma restando l’applicazione delle sanzioni