Massonicamente, Grande Oriente D'italia, Via San Pancrazio 8, 00152 Roma

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Massonicamente, Grande Oriente D'italia, Via San Pancrazio 8, 00152 Roma ISSN 2384-9312 M SSONICAmente n.19 Sett.-Dic. 2020 Laboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia Speciale “Altare e compasso” PRETI MASSONI NEL SETTE-OTTOCENTO Rassegna quadrimestrale ISSN 2384-9312 (online) M SSONICAmente Laboratorio di storia del Grande Oriente d'Italia n.19 Sett.-Dic. 2020 Sommario n.19 Sett.-Dic. 2020 Iscrizione Tribunale Roma n.177/2015 del 20/10/2015 Direttore responsabile Stefano Bisi Altare e compasso Direzione Giovanni Greco Preti massoni nel sette-ottocento....................................1 di Giovanni Greco Art Director Gianmichele Galassi Saggi Redazione Idimo Corte La massoneria in val di Chiana nell’ottocento ............24 Marco Cuzzi di Paolo Buiarelli Bernardino Fioravanti Giuseppe Lombardo Marco Novarino Editore Grande Oriente d'Italia, ROC n.26027 via San Pancrazio 8, 00152 Roma Direzione e Redazione MASSONICAmente, Grande Oriente d'Italia, via San Pancrazio 8, 00152 Roma Stampa Consorzio Grafico e Stampa Srls - Roma Rassegna Quadrimestrale edita online su www.grandeoriente.it Le opinioni degli autori impegnano soltanto questi ul- timi e non configurano, necessariamente, l'orienta- mento di pensiero della rivista MASSONICAmente o del Grande Oriente d’Italia. La riproduzione totale o parziale dei testi contenuti nella pubblicazione è vietata sotto qualsiasi forma, senza espressa autorizzazione scritta, secondo le norme vigenti in materia. Tutti i diritti riservati. Manoscritti e illustrazioni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. In Copertina: Vista topografica della piana di Arezzo e della Valdichiana. Leonardo Da Vinci. Carboncino rilavorato a penna a inchiostro mar- rone scuro e poi a pennello ad acquerello marrone. Collezione di Sua Maestà britannica Elisabetta II, Royal Library, Windsor. ALTARE E COMPASSO 1 PRETI MASSONI NEL SETTE-OTTOCENTO di Giovanni Greco Papa Leone XII contro la Massoneria, caricatura del 1891 Il rapporto fra la massoneria e la chiesa di Roma è stato sempre, come è ben noto, di particolare complessità. Anni fa decisi di cominciare a raccogliere e catalogare materiale specifico e qui propongo una parte relativa a preti massoni nel sette-ottocento italiano. Naturalmente si tratta solo di una prima traccia, tutt’altro che esaustiva, che va approfondita e ampliata negli anni anche grazie ai contributi dei fratelli dei vari Orienti, dei lettori e degli storici. Il presente articolo viene pubblicato per gentile concessione della casa editrice Mimesis ed è contenuto nel testo da me cu- rato NEL NOME DEL PADRE E DEI FRATELLI. Sacerdozio e massoneria, di imminente pubblicazione. MARCELLO PAPINIANO CUSANI 1690-1766 assistente del Soglio pontificio. Insegnò presso le università di Napoli e di Torino e si rivelò “un Marcello Papiniano Cusani nacque a Frasso Tele- uomo di pieno stampo illuminista”, assai apprez- sino, attualmente in provincia di Benevento, il 17 zato per i suoi studi giuridici. febbraio 1690, figlio di un notaio. Nel 1709 scelse Fu il primo rettore dell’Università degli studi di lo stato clericale, puntando da subito verso il rin- Altamura, da lui fortemente voluta, unificando le novamento della chiesa. Nel 1713 venne ordinato sue due cariche di rettore e di arciprete della cat- sacerdote e da allora ebbe continui contatti con la tedrale di Altamura. Questa Università 1747-1812 cultura laica e filoaustriaca, tant’è che la corte godette di un’ottima reputazione al punto che Ta- viennese gli assegnò un robusto beneficio – come nucci definì Altamura l’Atene di Puglia. Altamura ricorda Antonio Gisondi – la badia di san Filippo ebbe insegnamenti di botanica, diritto, ebraico, di Lauria in Calabria. Fu vescovo di Palermo, ar- greco, latino, matematica, fisica, medicina, teolo- ciprete di Altamura dal 1747 al 1752, sempre ispi- gia. Dopo Cusani, arciprete e rettore fu Gioacchino rato da un cattolicesimo illuminato, fu vescovo 2 MassonicaMente n.19 - Sett./Dic. 2020 De Gemmis che conferì ulteriore slancio all’uni- scudi d’oro all’anno, ed aveva 12 maestri segreti, versità altomurana. In questa università si forma- 9 eletti dei nove e 9 dei sublimi filosofi. Le riu- rono, secondo Angelo Massafra, personalità di nioni di questa loggia avvenivano “ogni mese in spicco della massoneria napoletana come Giu- Palazzo Sansevero, ogni 24 del mese nell’apparta- seppe De Gemmis e Antonio Planelli della loggia mento della Fenice, passando attraverso un pon- degli Illuminati di Baviera. Anche nella città di ticello coperto sito nella vicina cappella di Altamura non mancarono i massoni e altri preti Sansevero” (Michele Di Iorio dagli Arcana Arcano- massoni come il canonico Giambattista Manfredi. rum di Napoli dal 1751 al 1790). Dato che la loggia Per Cusani rappresentò un punto di riferimento il venne fortemente perseguitata, le riunioni ebbero giusnaturalismo groziano, i fitti rapporti con Pie- a mutare spesso luogo, spostandosi nel palazzo ai tro Giannone e con l’intero milieu massonico del Vergini e poi nel palazzo dello Spagnuolo sotto la suo periodo, fecondo di spunti culturali e di sti- guida del Di Sangro e del Latilla che erano per moli fraterni. Sulle sue peculiarità massoniche cfr. una massoneria fortemente esoterica. Sia il re Pietro Di Marco, Ruggiero di Castiglione e Anto- Carlo III che il papa Benedetto XV erano molto nio Gisondi. preoccupati per questo potente coinvolgimento al- Afflitto da cecità fu accolto a Napoli dal generale l’interno della massoneria napoletana di prelati di degli Agostiniani, suo amico, Ignazio Della Croce, così alto profilo, in particolare come il vescovo La- e lì morì nel 1766 sepolto nella chiesa degli Ago- tilla. Alla sua morte quest’ultimo, il 28 dicembre stiniani Scalzi di S. Maria della Verità. 1767, lasciò alla Mensa vescovile di Avellino 3000 ducati per le “donzelle povere” a condizione che “il vescovo pro tempore ne impiegasse le rendite BENEDETTO LATILLA 1710-1767 per l’assegnazione di maritali a donzelle povere della diocesi”. Su di lui cfr. anche gli studi di G. Benedetto Latilla, nato il 20 giugno 1710, “dal no- Zigarelli, di F. Scandone e di E. Chiosi. bile lignaggio de’ marchesi di Taurasi”, venne or- dinato sacerdote il 14 giugno 1733 nei Canonici Regolari della Congregazione del santissimo Sal- ANTONIO GENOVESI 1713-1769 vatore del Laterano. Assunse il nome di Bene- detto, lasciando il suo nome di Tommaso. Dal Antonio Genovesi nacque a Castiglione dei Geno- 1749 ebbe la cattedra di teologia a Napoli. Fu va- vesi in provincia di Salerno, sacerdote, filosofo, lente oratore, abate generale e vescovo di Avellino economista e scrittore di vaglia. Il padre calzolaio e Frigento e arcivescovo di Myra. Dal 1759 fu pre- di nobile famiglia decaduta, intuitene le doti lo cettore e confessore di re Ferdinando IV. Il suo indirizzò con grande energia verso gli studi in- principale consacratore fu il cardinale Giuseppe viandolo nel convento dei Padri Agostiniani per Spinelli, vescovo di Palestrina. ricevere gli insegnamenti teologici e filosofici in Saverio Ricci lo dà per certo come massone, come particolare dal rinomatissimo padre Giovanni Ab- in effetti fu: uno dei liberi muratori di maggior ri- bamonte. Lo studio presso l’Abbamonte e la sua lievo a Napoli con rapporti molto intensi con la “conoscenza fu al Genovesi grandissimamente Gran Loggia d’Inghilterra e si ispirò al trattato di vantaggiosa” dato che il maestro si spese molto Raimondo di Sangro, scritto nel 1746, Relazione nel “ripulire ed ornare il suo spirito”. Queste ed della compagnia de’ liberi muratori. altre vicende sono state ricordate da Giuseppe Non casualmente allorquando il principe di San Maria Galanti nel suo Elogio storico del signor abate Severo venne insediato il 24 ottobre 1750 a Posil- Antonio Genovesi pubblico professore di civil economia lipo come Gran Maestro Nazionale di Napoli e di nella Università di Napoli. Antonio divenne così dia- Sicilia, nel Casino del principe Gennaro Carafa cono, poi maestro di retorica e nel 1738 sacerdote. Cantelmo Stuart di Roccella, si decise che il di- Recatosi a Napoli dove conobbe Giambattista Vico scorso d’insediamento fosse ad opera del Grande fondò prima una celebre scuola privata di metafi- Oratore della loggia, il principe abate Benedetto sica e di teologia e dopo ebbe la cattedra di etica e Latilla. La loggia era un anagramma del nome di successivamente quella di economia politica Raimondo di Sangro ed aveva quasi 30 membri presso il locale ateneo. Fra i suoi allievi Francesco su un totale di 280 nel Reame di Napoli nel 1751. Longano e Giovanni Andrea Serrao, più avanti Le quote erano molto selettive perché si pagava ampiamente ricordati, Francescantonio Grimaldi, ogni mese una capitazione di tre scudi d’oro, la poi M.V. della loggia “Humanitè” di rito francese, paga per un anno di un impiegato di medio li- Melchiorre Delfico di una loggia teramana, Fran- vello, mentre le altre logge pagavano circa tre cesco Mario Pagano e Gaetano Filangieri iniziato ALTARE E COMPASSO 3 in una loggia napoletana di rito inglese. Genovesi della loggia napoletana “Tschudy”, loggia del riteneva fra l’altro che anche le donne, i contadini, principe Guglielmo Moncada. Infatti a Napoli in la povera gente avesse il diritto di essere istruita e quel tempo notevole era l’influenza di Claude i punti fermi del suo orizzonte culturale furono Henry Theodor barone de Tschudy (1724-1769), quindi anche le virtù civiche, il tentativo di giun- massone e alchimista francese di una nobile fami- gere alla felicità e che “la cultura delle cose” anche glia svizzera che studiò a lungo gli insegnamenti quelle ritenute piccole fosse indispensabile: “è per un “Cenacolo iniziatico”. Successivamente per inutile di pensare ad arte, commercio, a governo, le pesanti persecuzioni nei suoi confronti dovette se non si pensa di riformare la morale”. Gli Ele- fuggire da Napoli facendo però ulteriori espe- menta Metaphycae che pubblicò nel 1743 destarono rienze in logge francesi, olandesi e russe impe- enorme scalpore e vennero tacciate di contenere gnandosi molto, come il sacerdote Filippo Pattoni, posizioni eretiche e di conseguenza venne accu- nelle scienze esoteriche.
Recommended publications
  • Chirignago Zelarino
    CITTA' DI VENEZIA PONTE NUOVO Servizio Protezione Civile e Rischi Industriali CARTA DEGLI ALLAGAMENTI SAN FILIPPO CHIESA GAR DIGIANO TAR U' DEL 26 SETTEMBRE 2007 TERUDA MARIGNANA NOGARIN MOLI NO MARC ELLO ANTONIO VASSILACHI PROTAGORA PREE JAC OPO DA PONTE PARMENIDE CA' LIN TURBINE PLOTINO ER ACLITO LUIGI CARLO FARINI OTTAVI ANO RIED GIOVANNI NICOTERAGIOVANNI MARRADI MONZAMBANO FRANCESCO DOMENICO GUER RAZZI VALEGGI O BETTINO RICASOLI CARLO PISACANE GIUSEPPE C ESAR E ABB ACARLO ARMELLINI GIUSEPPE GUERZONI LUIGI MERCANTINI FILIPPO SCARANTE FILIPPO SCARANTE GATTA GATTA ARCHIMEDE PORFIRI O PITAGORA SANDRO BOTTIC ELLI LATTANZIO QUER ENA LUCA SIGNORELLI TALETE EUCLIDE FRANCESCO NOVELLI TR E GAROFOLI COSTANTINO NIGRA ANDREA VIC ENTINO ANTONIO VIVARI NI FILIPPO LIPPI MARCO MINGHETTI RESIA CHIESA TRIVIGNANO BOSCAR IOLA BENOZZO GOZZOLI RIO MORO MICHELE GI AMBONO ARTURO PENELLO CA' SAGR EDO SICILIA ER IDESI O GUARIENTO GIANBATTISTA VERCI ANTONELLO DA MESSINA DOSSO DOSSI COSME TURA ISOLE EOLIE BARTOLOMEO MONTAGNA DOMENICO MORO CASTELCIGOTO VINCENZO GIOBERTI LORENZO LOTTO TAR CENTO GIULI O CESARE PAROLARI CA' BIANCA DEI MILLE ANTONIO ROSMINI DORIANO GIACOMO MEDICI DEL VASCELLO OLMO TR E GAROFOLI DEI MILLE AL BIVIO CIRO MENOTTI PIONARA VINCENZO BORELLI CAPRERA ELICONA POLLINIA ER ATO CALLIOPE PONTE SEURA MARSALA TERR AGLI ETTO BOSCO PALU' TERSICORE QUARTO EUGENIO BACCHION DELLE MUSE MILAZZO TERR AGLI ETTO DEI PREVATI PALMANOVA MELPOMENE TALIA SALEMI BORGO FORTE EUTERPE EVERAR DO SCAR AMUZZA PIONARA DELLA MOTORIZZAZIONE CIVILE EUGENIO BACCHION CLIO PANTELLERIA DEL FORTE TERR AGLI ETTO DEL FORTE GIBELLINA ELBA VALDEMARE FAVORI TA MICHELE MARIESCHI LIPARI FAVORI TA TURCINELLA SARDEGNA FILIPPO DE PISIS CAPRI GIOVANNI SEGANTINI PROCIDA PAPA GIOVANNI PAOLO II ALESSANDRO POMI CESCO BASEGGIO MARCO FORTINI PIETRO BERNA ISCHIA .
    [Show full text]
  • Giuseppe Cesare Abba TRADUZIONE E NOTE: NOTE
    TITOLO: Storia dei Mille AUTORE: Giuseppe Cesare Abba TRADUZIONE E NOTE: NOTE: DIRITTI D'AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/ TRATTO DA: Giuseppe Cesare Abba - Storia dei Mille, Bemporad & figlio, 1926 CODICE ISBN: informazione non disponibile 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 30 maggio 1998 INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Francesco Musso, [email protected] REVISIONE: Claudio Paganelli, [email protected] Livros Grátis http://www.livrosgratis.com.br Milhares de livros grátis para download. Giuseppe Cesare Abba Storia dei Mille Giorni Pericolosi Nei dieci mesi che volsero dalla pace di Villafranca alla spedizione dei Mille, l'Italia di mezzo diede prove di virtù civili meravigliose, ma col Piemonte corse dei pericoli gravi forse quanto quelli che il Piemonte stesso aveva corsi, prima della guerra del 1859. I duchi, gli arciduchi, i legati pontifici fuggiti dalle loro sedi, fin da prima di quella guerra, non avevano più osato tornarvi; e allora Parma, Modena, Bologna con la Romagna fino alla Cattolica, si strinsero in un solo Stato, che nel bel ricordo della gran via romana da Piacenza a Rimini, chiamarono l'Emilia. Spento così d'un tratto ogni vecchio sentimento di gelosia, conferirono la Dittatura al Farini, romagnolo venuto su, da giovane, nelle cospirazioni, e poi maturo ed esule fattosi alla vita dell'uomo di stato vicino al Cavour, in Piemonte. Si crearono un esercito proprio, con gioventù propria e d'ogni parte d'Italia; e il loro governo procedeva d'accordo con quello di Toscana, libera anche essa, e col suo grande statista Bettino Ricasoli risoluta d'unirsi al regno di Vittorio Emanuele.
    [Show full text]
  • Origini Del Liberalismo Moderato: La Società Nazionale Italiana Nel Decennio Di Preparazione
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by AIR Universita degli studi di Milano UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI Studi Storici CORSO DI DOTTORATO Storia, cultura e teorie della società e delle istituzioni – XXIX ciclo UNIVERSITÉ PARIS-EST ECOLE DOCTORALE « Cultures et Sociétés » Alle origini del liberalismo moderato: la Società Nazionale italiana nel decennio di preparazione. Tesi di dottorato in cotutela DOTTORANDO Pietro Giovanni TRINCANATO TUTOR Professoressa Catherine BRICE (Université Paris-Est) Professore Antonino DE FRANCESCO (Università degli Studi di Milano) COORDINATRICE DEL DOTTORATO Professoressa Daniela SARESELLA (Università degli Studi di Milano) JURY Professor Emmanuel FUREIX (Université Paris-Est) Professoressa Katia VISCONTI (Università degli Studi dell’Insubria) A. A. 2017/2018 INDICE UNA PREMESSA STORIOGRAFICA 1 L’ESILIO PARIGINO DI DANIELE MANIN: UN’OPPORTUNITÀ POLITICA. 12 IL DECENNIO DI PREPARAZIONE DEGLI ESULI ITALIANI IN FRANCIA 38 LA QUESTIONE ORIENTALE: PERICOLO MURATTISTA E REAZIONE “MODERATA” 77 VERSO UNA POLITICIZZAZIONE DIFFUSA 108 LE REDINI DELL’ORGANIZZAZIONE: COMITATO CENTRALE E COMITATI LOCALI 129 BIBLIOGRAFIA 136 Carteggi, memorie, pubblicazioni coeve 136 Pubblicazioni della Società Nazionale 143 Fonti secondarie 144 UNA PREMESSA STORIOGRAFICA Nel vasto ambito degli studi di storia del Risorgimento e, in particolare, di quelli dedicati al decennio di preparazione, le vicende della Società Nazionale italiana e del suo precursore, il Partito Nazionale, hanno goduto di una fortuna alterna e di non semplice lettura. Inevitabilmente menzionata da tutti gli autori che si sono occupati del dibattito politico sulla questione italiana negli anni Cinquanta del XIX secolo, la Società Nazionale e il suo ruolo nel momento decisivo del processo unitario sono stati spesso osservati solo in maniera generale, o addirittura superficiale, rinviando nella maggior parte dei casi ad un numero piuttosto esiguo di fonti edite e di studi di riferimento.
    [Show full text]
  • Mafia Carini Capaci Isola Delle Femmine E Dintorni
    Mafia Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni Comuni sciolti per mafia 25 09 09 Uploaded by isolapulita . - News videos from around the world. Figura 1 Cipriano Santo Inzerillo Gianni SIINO dichiara: DI MAGGIO Salvatore Emanuele Io l’ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni ’70. I DI MAGGIO hanno avuto varie vicissitudini in negativo all’interno dell’organizzazione mafiosa, perché messi da parte. L’ho rivisto insieme ad un DI MAGGIO detto “u’ figghiu da za’ lena” che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta. I due vennero a raccomandare un imprenditore di Torretta al quale ho fatto aggiudicare, perché loro me lo avevano chiesto, la scuola media di Isola delle Femmine. (Ordinanza di Custodia cautelare Operazione Oldbridge N. 11059/06 R. mod. 21 D.D.A.) Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. 1 Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. …… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini , anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo- mandamento di San Lorenzo , dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80.
    [Show full text]
  • Società E Cultura 65
    Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab.
    [Show full text]
  • La Mafia Nelle Opere Di Leonardo Sciascia
    Masarykova univerzita Filozofická fakulta BAKALÁŘSKÁ PRÁCE Brno 2011 Hana Krajčíková Hana Krajčíková La mafia nelle opere di Leonardo Sciascia Vedoucí bakalářské práce: Mgr. Zuzana Šebelová, Ph.D. Masarykova univerzita Filozoficka fakulta Brno 2011 Prohlašuji, že jsem bakalářskou diplomovou práci vypracovala samostatně a že jsem uvedla všechny prameny, jichž jsem použila. Dále prohlašuji, že elektronická verze je totožná s verzí tištěnou. V Brně 20. 07. 2011 Podpis Indice: Introduzione ...................................................................................................................................................................... 5 La storia della mafia ......................................................................................................................................................... 6 La storia ............................................................................................................................................................................. 8 Il primo periodo ............................................................................................................................................................. 8 Il secondo periodo ....................................................................................................................................................... 10 Il terzo periodo ............................................................................................................................................................. 13 Il giorno
    [Show full text]
  • Spring Summer 2020 September 2019
    PITTIMMAGINE.COM PITTI WOMEN’S FASHION FAIR FAIR FASHION WOMEN’S PITTI MILANO VIA TORTONA 58 58 TORTONA VIA PADIGLIONE VISCONTI VISCONTI PADIGLIONE THURSDAY SUNDAY 19 22 SEPTEMBER 2019 SEPTEMBER 22 19 SUPPLEMENT TO MODEM MILANO SUPPLEMENT TO 2019SEPTEMBER WEEK MILANO FASHION MAP OF SPRING SUMMER 20 20 MODEM MAP MILANO FASHION WEEK WOMEN’S COLLECTIONS SPRING SUMMER 2020 SEPTEMBER 2019 “MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIME’’ 58th Venice Biennale International Art Exhibition Curator : RALPH RUGOFF On large : A work of ZANELE MUHOLI. A visual activist and photographer born in Umlazi, Durban, and living in Johannesburg. © La Biennale di Venezia / www.labiennale.org Modem Publisher MODEM © Barbaro Milano Office:via Gian Battista Vico 40 - 20123 Ph. +39 02 8969 7420 Map Editorial Board [email protected] Elena Santambrogio Xavier Latapie Paris Office:74 rue Quincampoix - 75003 Giulietta Canu Ph. +33 (0)1 48 87 08 18 Yoka Miyano [email protected] MAP OF Cinzia Strada New York Representative: Web Developer Annik Klein /KX Associates Fabien Bedel 20 W 64th St -#35R - 10023 NY MILANO FASHION WEEK Administration Ph. +1 (212) 925 2507 SEPTEMBER 2019 Augusto d’Orazio [email protected] Franco Alberto www.modemonline.com #modemonline SUPPLEMENT TO MODEM MILANO SPRING SUMMER 2020 I said yes, now it’s time for the dress! Via Console Marcello Via Carlo Espinasse Via Brivio Via Comune Antico Via Prospero Finzi Via Giuseppe Candiani nti Via Gallarate Via Benigno Crespi o Via Trescore C o o Via Busto Arsizio l Rovign a ar i Via Garegnano Via Luigi
    [Show full text]
  • La Sacra Corona Unita in Puglia
    Fabio Iadeluca Le organizzazioni criminali di stampo mafioso in Italia: La sacra corona unita in Puglia 1 Indice Capitolo I: L’organizzazione criminale di stampo pag.3 mafioso in Puglia della Sacra Corona Unita Capitolo II: Caratteristiche della malavita pugliese 12 Capitolo III: Riti di iniziazione, struttura organizzativa 14 e codici di comportamento 3.1 Struttura della Sacra Corona Unita 18 3.2 Reclutamento 21 Capitolo IV: Il giro di affari delle attività illecite 25 4.1 I “numeri della guerra” 26 Capitolo V:La criminalità pugliese negli ultimi anni 37 5.1 La relazione della Commissione presieduta 38 dall’onorevole Violante 5.2 La relazione della Commissione presieduta 39 dall’onorevole Parenti 5.3 Relazione sullo stato della lotta alla criminalità 41 organizzata nella provincia di Brindisi 5.4 Proiezione al di fuori della Puglia 77 5.5 Proiezioni internazionali della criminalità organizzata pugliese Capitolo VI : Ecomafie e agrimafia 93 Bibliografia 97 2 Capitolo I L’organizzazione criminale di stampo mafioso in Puglia della Sacra Corona Unita “La Puglia è il “cortile di casa” delle tre mafie principali. Vi operano diverse forme di criminalità organizzata di tipo mafioso; la più importante è la Sacra Corona Unita. Essa trae origine dal mutamento strutturale di organizzazioni malavitose locali venute a contatto, agli inizi degli anni Ottanta, con la Nuova Camorra Organizzata di Cutolo e, grazie al soggiorno obbligato, con esponenti di Cosa Nostra. E’ un tipico esempio di crescita incontrastata di un’organizzazione mafiosa che avrebbe potuto essere bloccata con una ordinaria e tempestiva azione giudiziaria e di polizia. Il fenomeno, nonostante le reiterate denunce della Commissione antimafia, a partire dalla prima metà degli anni Ottanta, ha potuto espandersi senza ostacoli sino a raggiungere una pericolosità considerevole”1.
    [Show full text]
  • Centre for Fascist, Anti-Fascist and Post-Fascist Studies
    CENTRE FOR FASCIST, ANTI-FASCIST AND POST-FASCIST STUDIES Taken at a Birmingham bus shelter on 5 May 2015, and reported to Tell MAMA online at http://tellmamauk.org. NEWSLETTER ISSUE 2 SUMMER 2015 2 CFAPS Newsletter, Volume 2 3 Contents The Jewish Defence Archive: A valuable new source on 4 British fascist, anti-fascist and Jewish history Introduction Dr Daniel Tilles ‘Dark and Sinister Powers’: Conspiracy Theory and the 6 Interwar British Extreme Right Paul Stocker I am delighted to introduce the second edition A Pragmatist Root for Fascism? Hulme, James, 8 of the newsletter of Teesside University’s Papini, and the Florentine School Centre for Fascist, Anti-Fascist and Post- Dr Henry Mead Fascist Studies (CFAPS). In this second issue Filibusters and Fascists: 10 we have included contributions from two of the Re-Thinking Imperial Agency and the Origins of Fascism Centre’s doctoral students, Alex Carter and Professor Dominic Alessio Paul Stocker (a third, Lewis Young, is soon to Understanding the ‘Fascist New Man’ 12 have his viva – best of luck!). Dr Jorge Dagnino As a regular feature, we also bring together contributions Between-Movement Competition Over Social Bases: 13 from the numerous researchers associated with the Centre. A Mechanism of ‘Coupling’ As you will see, articles cover a broad canvas, ranging from Alex Carter archival commentary through to topical reflections on the Getting the Labels Right: 15 contemporary far right, not just in Britain but also further Are the Sweden Democrats a ‘Neo-Fascist’ Party? afield. Do read our newsletter from start to finish. I am sure Dr Andreas Önnefors & Henrik Arnstad that you will find it really engaging.
    [Show full text]
  • Processo Gotha Definitivi Due Secoli Di Carcere
    MAFIA Processo Gotha Definitivi due secoli di carcere Lunedì 12 Novembre 2012 - 19:34 di Riccardo Lo Verso Sentenza definitiva per i padrini della mafia palermitana. La Corte di Cassazione ha inflitto oltre due secoli di carcere a diciotto imputati. Furono tutti arrestati nell'operazione Gotha che nel 2006 decapitò i clan di Pagliarelli, Uditore e San Lorenzo. PALERMO - Una sfilza di condanne definitive. La Corte di Cassazione archivia con il pugno duro un pezzo di storia giudiziaria palermitana. Quella che poliziotti e magistrati iniziarono a scrivere il 20 giugno del 2006. Era il giorno dell'operazione Gotha. Due mesi dopo l'arresto di Bernardo Provenzano, la polizia decapitava i vertici delle famiglie mafiose di Pagliarelli, Uditore e San Lorenzo. Questo l'elenco dei diciotto imputati e le rispettive pene, alcune delle quali in continuazione con altre condanne inflitte in passato: Francesco Bonura (23 anni), Antonio Rotolo (16 anni e 8 mesi), Andrea Adamo (14 anni e 8 mesi), Gaetano Badagliacca (dieci anni e 20 giorni. Per lui i Supremi giudici hanno annullato la condanna e rideterminato la pena. In primo grado aveva avuto 12 anni), Pietro Badagliacca (14 anni 8 mesi), Vincenzo Di Maio (13 anni e 6 mesi), Pietro Di Napoli (18 anni), Tommaso Inzerillo (15 anni e 10 mesi), Alessandro Mannino (11 anni e 9 mesi), Giovanni Marcianò (11 anni e 1 mese), Nunzio Milano (11 anni e 10 mesi), Settimo Mineo (11 anni e 10 mesi. Era l'unico ai domiciliari per motivi di salute e ritornerà in cella), Francesco Picone (11 anni e 10 mesi), Salvatore Pispicia (11 anni e 6 mesi), Gaetano Sansone (12 anni e 8 mesi), Giovanni Nicoletti (8 anni e 5 mesi), Giuseppe Savoca (5 anni), Carmelo Cancemi (9 anni).
    [Show full text]
  • Ernesto Teodoro Moneta»
    COMUNE DI MILANO ARCHIVIO DELLE CIVICHE RACCOLTE STORICHE INVENTARIO DEL FONDO «ERNESTO TEODORO MONETA» A CURA DI SAVERIO ALMINI 2018 Civiche Raccolte Storiche di Milano Inventario del fondo archivistico «Ernesto Teodoro Moneta» Sommario Avvertenza ........................................................................................................................ 2 Abbreviazioni convenzionali ............................................................................................ 3 Ernesto Teodoro Moneta profilo biografico ..................................................................... 4 Ernesto Teodoro Moneta fondo ........................................................................................ 8 Carteggio di Ernesto Teodoro Moneta sezione .......................................................... 11 Carte della famiglia Moneta sezione .......................................................................... 42 Carte risorgimentali sezione ....................................................................................... 43 Indice del fondo Ernesto Teodoro Moneta ..................................................................... 47 1 Civiche Raccolte Storiche di Milano Inventario del fondo archivistico «Ernesto Teodoro Moneta» Avvertenza 2 Civiche Raccolte Storiche di Milano Inventario del fondo archivistico «Ernesto Teodoro Moneta» Abbreviazioni convenzionali c. = carta ca. = circa cart. = cartella cartt. = cartelle cc. = carte cit. = citato datt. = dattiloscritto f. = foglio fasc. = fascicolo fascc. =
    [Show full text]
  • Impero Economico Di Berlusconi
    L’impero economico di Berlusconi L’impero economico di Berlusconi, dalla nascita al consolidamento. Il ruolo centrale di Banca Rasini in un vecchio articolo BANCA RASINI E DINTORNI di Primula Rossa La migliore biografia mai edita di Silvio Berlusconi è sparita dal web. L’autore che si firma Primula Rossa racconta fatti e circostanze che influenzano tuttora la vita della nostra nazione attraverso la storia di un uomo e della sua famiglia puntualizzando sugli eventi con qualche considerazione personale ma senza comunque perdere la necessaria obiettività. Ho voluto riproporre il testo completo sperando di non fare alcun torto all’autore per tentare di non perdere la memoria storica svanente nel revisionismo e nella censura di regime. BANCA RASINI E DINTORNI La Banca Rasini Sas di Rasini, Ressi & C., nota semplicemente come Banca Rasini, viene fondata agli inizi degli anni 50, più esattamente nel 1955, dai milanesi Carlo Rasini, Gian Angelo Rasini, Enrico Ressi, Giovanni Locatelli e Angela Maria Rivolta, e dal palermitano, di Misilmeri, Giuseppe Azzaletto. Con un capitale iniziale di 100 milioni di lire, la Banca Rasini è sin dalle origini un punto di incontro di capitali lombardi (principalmente quelli della nobile famiglia milanese dei Rasini), e palermitani (quelli provenienti da Giuseppe Azzaretto, che ha la particolarità di essere uomo di fiducia di Giulio Andreotti in Sicilia, oltre a quella di aver sposato la nipote di Papa Pacelli). Il motivo per cui la Banca Rasini, piccola banca milanese, ha avuto, ed ancora ha, una certa notorietà, sta in due particolarità. Uno lo vedremo più avanti, l’altra è che ha avuto alle sue dipendenza, da impiegato a direttore generale, procuratore con potere di firma, Luigi Berlusconi, padre del più noto Silvio, del quale vedremo di parlarne subito.
    [Show full text]