La Mafia Nelle Opere Di Leonardo Sciascia

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La Mafia Nelle Opere Di Leonardo Sciascia Masarykova univerzita Filozofická fakulta BAKALÁŘSKÁ PRÁCE Brno 2011 Hana Krajčíková Hana Krajčíková La mafia nelle opere di Leonardo Sciascia Vedoucí bakalářské práce: Mgr. Zuzana Šebelová, Ph.D. Masarykova univerzita Filozoficka fakulta Brno 2011 Prohlašuji, že jsem bakalářskou diplomovou práci vypracovala samostatně a že jsem uvedla všechny prameny, jichž jsem použila. Dále prohlašuji, že elektronická verze je totožná s verzí tištěnou. V Brně 20. 07. 2011 Podpis Indice: Introduzione ...................................................................................................................................................................... 5 La storia della mafia ......................................................................................................................................................... 6 La storia ............................................................................................................................................................................. 8 Il primo periodo ............................................................................................................................................................. 8 Il secondo periodo ....................................................................................................................................................... 10 Il terzo periodo ............................................................................................................................................................. 13 Il giorno della civetta ...................................................................................................................................................... 15 A ciascuno il suo .............................................................................................................................................................. 22 Il Contesto ....................................................................................................................................................................... 28 La rappresentazione della mafia nei libri di Sciascia .................................................................................................. 36 Il giorno della civetta ................................................................................................................................................... 37 A ciascuno il suo .......................................................................................................................................................... 39 Il contesto ..................................................................................................................................................................... 42 Conclusione ..................................................................................................................................................................... 43 Bibliogafia ....................................................................................................................................................................... 44 Introduzione Nel mio lavoro ho deciso di trattare il tema della mafia nelle opere dello scrittore italiano Leonardo Sciascia. Oltre ai lavori scelti mi rivolgo all’origine e alla storia della mafia e il suo collegamento con la società. Nell’ultimo capitolo del mio lavoro comparerò le leggi della mafia con la loro immagine nel libro. Ho scelto 3 opere letterarie di Leonardo Sciascia degli anni 60 e 70 del secolo scorso, in cui viene menzionata la problematica della mafia, in modo diretto o indiretto. Il primo libro, Il giorno della civetta, fu pubblicato nel 1961, il secondo, A ciascuno il suo, nel 1965 e l’ultimo, Il contesto, nel 1971. Tutti e tre i libri mi hanno colpito con il loro collegamento tra il giallo immaginario e la realtà criminale della società in cui trova un importante posto la mafia. Le sue opere hanno la funzione di avvertimento su questa minaccia, e di aiuto per chiarire il funzionamento della mafia. Leonardo Sciascia nacque nel 1921 in Sicilia a Racalmuto. Lavorava come maestro di scuola elementare, prima a Caltanissetta e poi a Palermo. Dopo aver finito la facoltà di Magistero di Messina conobbe sua moglie, con cui ebbe due figlie. Il 1948 fu un anno tragico per Sciascia a causa del suicìdio di suo fratello Giuseppe. Questa tragedia lasciò profondi segni nell’anima di Sciascia. Dopo alcuni anni da questa tragedia cominciò a scrivere le sue prime opere intitolate Favole della dittatura (1950) e La Sicilia, il suo cuore (1952). Nel 1953 ottenne il Premio Pirandello per il libro di critica Pirande e il pirandellismo (1953). Nel 1961 pubblicò il suo più famoso romanzo Il giorno della civetta (1961), da cui venne tratto l’omonimo film. Tale romanzo è il primo dei gialli scritti da Sciascia che trattano il tema della mafia. Gli altri libri su questo tema sono Il consiglio d’Egitto (1963), A ciascuno il suo (1966) e Morte dell’Inquisitore (1964). Nel 1970 andò in pensione e l’anno successivo pubblica il romanzo Il contesto (1971). Per i libri I pugnalatori (1976) e L’affaire Moro (1978) prese l’ispirazione dalle cronache nere. Nel 1974 pubblicò un romanzo-pamphlet intitolato Todo mondo (1974), che parla dei cattolici nella politica italiana. L’anno successivo si iscrive come candidato indipendente nella lista del partito comunista. Tratti di questo periodo della sua vita sono citati nel libro Candido. Ovvero, un sogno fatto in Sicilia (1977). Sciascia contribuisce ai giornali soprattutto nel Corriere della sera, Gazzetta di Parma, Letteratura ecc. Negli ultimi anni della sua vita si ammalò gravemente, ma non smise di scrivere. Le sue ultime opere furono Porte aperte (1987), Il cavaliere e la morte (1988) e Una storia semplice (1989) racchiudono dei tratti autobiografici. Sciascia muore nel 1989 a Palermo. L’ultimo libro, A futura memoria (1989), viene pubblicato postumo. La storia della mafia Esistono alcune opinioni sull’origine della parola italiana “mafia“. La provenienza della parola si potrebbe cercare nella lingua araba, secondo il padre Gabriele Maria di Aleppo la parola mafia significa in arabo “protezione, proteggere”. Un altro significato potrebbe essere “l’incontro o un posto d’incotro”, sempre dalla lingua araba. Oltre alla provenienza araba della parola esiste una versione che suppone la provenienza della parola dal dialetto toscano in cui significa: miseria, pomposità, spettacolarità, presuntuosità. Oggi la parola mafia è utilizzata soprattutto per indicare il crimine organizzato.1 Esistono anche molte altre supposizioni e leggende sull’origine della parola. Una delle leggende narra che la parola proviene dalla Sicilia. Qui si forma da un urlo della madre che piangeva sopra la figlia violentata da un soldato francese. Urlo “ma fii” che significa mia figlia.2 Oggi la parola appartiene ai vocaboli italiani che più si sono diffusi nel mondo. Il suo significato si è esteso dall’organizzazione criminale siciliana al livello mondiale del crimine organizzato. Si conosce oltre alla mafia italiana siciliana anche la mafia americana, russa, giapponese e molte altre. Anche se il loro nome d’origine non è mafia, per la loro somiglianza con l’organizzazione criminale italiana vengono indicate con il termine mafia. Il significato non è stato sempre lo stesso. All’inizio la parola mafia non stava ad indicare un’organizzazione criminale. Il suo uso comune si è diffuso soprattutto dopo la divulgazione da parte dei mass media. Nell’opera Cavalleria rusticana scritta da Pietro Mascagni fu per la prima volta usata la parola “mafioso” nel significato di un siciliano che è orgoglioso, onesto e che ha il senso della giustizia. 3 L’uso della parola mafia si é poi diffuso sul piano mondiale. Soprattutto negli ultimi decenni, dopo la pubblicazione di alcuni processi e dopo il successo dei film su questo tema. Ora si può comprendere il fenomeno della mafia da due punti diversi. Sotto un punto di vista “mafia” significa un’organizzazione idealizzata dai media e dalla letteratura che prevede una funzione protettiva nei 1Cfr. LO VERME, Angelo. La mafia, la sicilia e Leonardo Sciascia [reperibile su internet], <www.solfano.it/dossier/La_mafia,_la_Sicilia_e_L._Sciascia.pdf> [consultato il 1 giugno 2011], pp. 6-7. 2Cfr. CRISANTI, Gabriele. Dokumentarni cyklus -Mafie [CD-ROM]. Praha: Česká televize, 2002 [consultato il 1 giugno 2011]. 3Crf. DICKIE, John. Cosa Nostra : dějiny sicilské mafie, Praha: Fortuna Libri, 2009, p. XV. suoi confronti. L’altro punto di vista sotto il quale si può vedere la mafia è quello che smaschera questa organizzazione criminale, che riflette la verità, la crudeltà delle pratiche illegali dei suoi membri. La storia La storia della mafia non è chiara. Alcuni autori prendono come inizio della mafia il periodo della caduta dell’impero romano. La causa della sua crescita era un frequente ricambio dei monarchi in Sicilia. Tale ricambio ha provocato nei siciliani l’antipatia verso tutta la dominazione che si è manifestata con la xenofobia e con la solidarietà fra i compaesani. Secondo il parere di altri storici, l’inizio della mafia comincia con la fine del feudalesimo in Sicilia. John Dickie indica come l’inizio della mafia il periodo dell’arrivo di Garibaldi in Sicilia. Soprattutto “la spedizione dei mille” e l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia hanno agevolato la nascita della mafia. La storia della mafia si può ripartire in più periodi. Per renderlo più chiaro, ho deciso di definire come il primo periodo quello
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