anno 29 XV gennaio n. 12 2015

Periodico a cura della Scuola di Giornalismo diretta da Paolo Mieli nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli / www.inchiostronline.it

Speciale Islam Spettacoli Sport I fedeli a Maometto Cosa fare Paolo Cannavaro: nella Napoli in città “Nuovo centro multietnica nel 2015 per le giovanili” di Ungaro, Trifiletti di Germana Squillace di Roberto Panetta Della Rocca a pagina 14-15 a pagina 13 a pagina 8-9

Oggi al via le votazioni per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Dopo un napoletano, chi? Il Presidente che vogliamo Sondaggio sul prossimo inquilino del Quirinale. I giovani partenopei e i nomi dei loro candidati ideali

La disaffezione verso la politica grava sulle opinioni dei giovani. Quando conta Giorgio Napolitano al Suor Orsola Benincasa Gli universitari di Napoli indicano i loro nomi per il successore al Colle. Tra la maiuscola questi vari outsider: Gino Strada, Ren- zo Piano e Roberto Benigni le persona- di Antonio Polito* lità individuate nel nostro sondaggio. ome vorremmo che fos- L’ex esponente del Pci Emanuele Ma- se, questo nuovo Presi- caluso, legato a Napolitano da una pro- fonda amicizia, propone un dibattito dente che il Parlamento parlamentare prima di eleggere la pri- sta per eleggere? Beh, ma carica italiana. Cinnanzitutto lo vorremmo napole- I ricordi dell’adolescenza di Giancarlo tano, come quello che sette anni fa Leone, figlio del sesto Presidente Gio- venne a trovarci in redazione, qui vanni, ci rivelano l’affascinante vita di ad Inchiostro, nella sede del Suor un giovane cresciuto tra i corridoi del Orsola Benincasa, come si vede Quirinale. nella foto in questa pagina. Ma non possiamo pretendere un bis parte- nopeo (già tre sono stati i presiden- L’inchiesta ti napoletani, lo raccontiamo nelle pagine interne). Allora ci basterebbe che fosse un Presidente non costretto dalla debo- lezza della politica a usare in modo “eccentrico” i suoi poteri, come ci ha detto in un’intervista l’ex presidente della Consulta Tesauro. E vorremmo che avesse la stessa dedizione alla pe- riferie che dimostra Papa Francesco, così che non se ne stia solo a Roma ma si occupi un po’ del nostro Mez- zogiorno, come il suo predecessore si “Questa di Marinella occupava di Napoli (ce lo raccontano Noi siamo quelli della foto i suoi amici a pagina 2). è la storia vera” Infine - ed è la cosa più importante L’ex presidente della Repubblica fotografato durante la sua Prima immagine di Napoli per i turi- - lo vorremmo libero, autonomo, in visita alla Scuola di Giornalismo per l’inaugurazione dell’au- sti che arrivano al porto, emblema dei grado di decidere con la sua testa e ritardi dell’amministrazione comunale, di non farsi dare ordini da nessuno, la “Giancarlo Siani” nel 2008. il parco della Marinella in via Vespucci proprio come chiedono gli studenti Lo scatto ritrae la consegna dello speciale di “Inchiostro” continua ad essere un punto dolente. universitari di cui abbiamo raccolto i realizzato per l’occasione dai praticanti. O meglio puzzolente. Laddove dove- pareri a pagina 4. Però, e qui aggiun- va esserci una distesa di fiori colorati go la mia opinione personale, atten- continuano a giacere i rifiuti: siringhe, zione: se volete un Presidente così, è copertoni bruciati e resti ammassa- che meglio che sia un politico, uno I luoghi e i vecchi amici I nove anni “eccentrici” ti dell’ex campo rom. Il tutto proprio che conosca i partiti, il Parlamento e di fronte all’Ospedale Loreto Mare e a pochi passi da Piazza Municipio. la macchina dello Stato. I soliti noti del presidente uscente. nel palazzo del Colle. Passano gli anni, vengono spesi i soldi controllerebbero meglio un neofita, La casa a Monte di Dio L’intervista rilasciata da pubblici, aumenta la rassegnazione dei ignorante della materia, che uno sca- e i compagni del liceo Giuseppe Tesauro cittadini, ma la situazione non cambia. fato. Dunque vorremmo un politico, o una politica: ma con la P maiuscola. Altieri e Viggiano a pag. 2 Dichiarante a pag 3 di Gargagliano e Grasso a pag. 11 *direttore del Corriere del Mezzogiorno

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Gli amici raccontano: fin da giovanissimo Giorgio dimostrava il carisma tipico del leader politico Quella classe dell’Umberto che ‘aspetta’ Napolitano L’associazione degli ex allievi strappa la promessa della prima visita di Ciriaco Viggiano Parla il notaio che comprò l’immobile negli anni ‘60 In vendita a Monte di Dio il suo vecchio appartamento di Gianmarco Altieri Dall’appartamento di via Monte di Dio Napolitano si andava a riparare dai 49 a Villa Rosebery a Capo Posillipo. bombardamenti. Poi l’Istituto Italiano Si potrebbe riassumere così il percorso per gli Studi Filosofici che lì ha sede. partenopeo di Giorgio Napolitano. Da presidente della Repubblica si Nonostante la lunga assenza, targata impegnò a far sbloccare finanziamenti Montecitorio e Quirinale, il Presidente per salvare dai debiti il celebre emerito della Repubblica ha sempre centro di ricerca e la sua biblioteca. mantenuto un solido legame con L’interesse politico per Napoli, inoltre, Napoli. Ne sono figlie le associazioni, le porta l’allora parlamentare europeo fondazioni e le iniziative da lui ideate o Giorgio Napolitano a ideare nel 2000 sostenute. l’Associazione Mezzogiorno Europa, Tutto comincia nella casa sulla collina oggi fondazione con sede a Palazzo Reale. La facciata del liceo di Pizzofalcone dove Napolitano viveva Il presidente Umberto Ranieri spiega: con i genitori. E’ lì che ha trascorso il “Napolitano ha sempre considerato la suo periodo formativo che lo porterà a sua città come una metropoli italiana diventare l’unico Presidente con due proiettata nel Mediterraneo che avrebbe Ora che non ha più le sorti del Paese sulle orgoglio – sottolinea Giovene di Girasole mandati nella storia della Repubblicana. dovuto assolvere a un compito rilevante spalle, potrà finalmente tornare nella città – Non tutte le scuole possono vantare tra L’appartamento, al quarto piano di nella costruzione di un Europa che che l’ha visto crescere come uomo e come gli ex allievi uno dei più alti interpreti della un antico palazzo, conta dieci vani sapesse guardare al sud del continente. politico. Ad attendere Giorgio Napolitano politica italiana dal dopoguerra a oggi». distribuiti su 350 mq. La famiglia D’altronde, l’amore per Napoli è un è soprattutto il liceo ‘Umberto I’, dove Già all’inizio del Novecento il liceo Napolitano viveva lì in affitto, negli tratto distintivo della sua personalità”. l’ormai ex presidente della Repubblica ‘Umberto I’ rappresentava un punto anni Sessanta subentrò alla locazione Altra fondazione cara a Napolitano è studiò negli anni Quaranta. di riferimento per l’opinione pubblica Un appuntamento sfumato già troppe napoletana e nazionale. Tra il ’15 e il ’18 volte: nei suoi nove anni al Colle, ‘Re la scuola alimentò lo spirito patriottico Giorgio’ non ha mai varcato la soglia e sostenne con decisione l’intervento dell’istituto di piazza Giovanni Amendola. italiano nel primo conflitto mondiale. Il 26 gennaio 2011, nel palazzo del Negli anni successivi, invece, fu pilastro Quirinale, Napolitano aveva promesso dell’antifascismo e fucina di menti eccelse: una visita al preside Ennio Ferrara e dai registi Giuseppe Patroni Griffi e alla delegazione di studenti, professori Francesco Rosi ai giornalisti Rosellina ed ex-allievi che ebbero il privilegio di Balbi, Antonio Ghirelli e Maurizio incontrarlo. In quella occasione il Capo Barendson. Senza dimenticare Raffaele dello Stato e i rappresentanti del liceo La Capria: «Il preside D’Alfonso, discussero a lungo crociano, incarnava dell’importanza l’inclinazione dell’istruzione e liberale del liceo, della cittadinanza Dal 2011 il liceo mentre il professor attiva. Haberstumpfs Via Monte di Dio Gli ‘umbertini’ attende il ritorno ci trasmetteva i riuscirono a dello storico alunno valori della libertà strappargli quella e del pluralismo - promessa che però, racconta il 93enne fino a oggi, non s’è scrittore napoletano la famiglia Branca, oggi proprietaria Napoli Novantanove, che si occupa mai concretizzata. – Dopo la scuola dell’immobile. “Ricordo bene quando della promozione e valorizzazione Il ricordo del più illustre ex allievo è ancora ci ritrovavamo nella sede della Gioventù ci incontrammo” racconta il notaio del patrimonio culturale napoletano. vivo nelle aule e nei corridoi del liceo. universitaria fascista, dove non esitavamo Adolfo Branca. “C’era anche l’anziana Da Presidente ha sempre seguito con madre di Napolitano. Acquistammo da interesse il progetto da loro curato Adotta Anche per merito di Roberto Giovene a criticare il regime, i costumi e certi loro anche dei mobili antichi. Consolle, un Monumento. “Lo entusiasmava di Girasole, fondatore dell’associazione atteggiamenti ridicoli tipici di quegli boiserie e comò molto ingombranti che l’idea – ricorda la presidente Mirella che riunisce tutti gli ex ‘umbertini’. anni». Di quella generazione di talenti non ritennero di potersi portare. Erano Barracco – di coinvolgere le scuole e Inclusi il giornalista Enrico Varriale, faceva parte anche Giorgio Napolitano: molto legati alla casa. Infatti qualche creare attenzione nei giovani verso la l’attore Vincenzo Salemme, il presidente «Era una delle menti più brillanti: anno fa, durante una visita ufficiale propria città. Ci siamo incontrati molte dell’Ordine degli avvocati di Napoli preparatissimo, sempre aperto al dialogo, a Napoli, il Presidente volle tornare volte. La prima fu nel 1993, quando Francesco Caia, l’ex numero uno della appassionato di teatro e di letteratura a vederla. Mi telefonò il portiere, ma da presidente della Camera diede Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro americana. Già all’epoca era ‘Re Giorgio’. purtroppo io non c’ero. L’appartamento inizio al progetto. Al venticinquesimo e gli accademici Lucio De Giovanni e Poi – conclude La Capria – ha meritato è disabitato da tempo ed è in vendita, anniversario della fondazione, il Franco Amarelli. Giorgio Napolitano è ancor di più questo titolo, incarnando chissà se ora Napolitano avrà intenzione Presidente ci ha invitato al Quirinale per membro onorario del sodalizio da luglio l’unità della Nazione e salvando l’Italia di acquistarlo!”. Anche Palazzo Serra di omaggiare il lavoro svolto. E’ come se ci 2014. «Accogliere il presidente emerito al in uno dei momenti più difficili della sua Cassano è luogo emblematico. Durante avesse poggiato una mano sulla spalla, e liceo sarebbe per noi motivo di gioia e di storia». la guerra, nei suoi sotterranei, il giovane noi ne siamo onorati”.

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L’ex presidente della Corte Costituzionale rilegge i nove anni al Colle del suo illustre concittadino «Una presidenza eccentrica» Tesauro e i poteri del Palazzo Il giurista partenopeo si schiera contro l’elezione diretta del Capo di Stato di Anna Dichiarante rinviarle alle Camere nel caso si ravvisino profili d’inco- contesto post-bellico. stituzionalità. Sempre in veste di garante della legittimi- E ci sono stati, invece, presidenti ‘interventisti’. tà, autorizza il Governo a presentare disegni di legge in Chi lo è stato di più? Parlamento. È lui, inoltre, a indire le elezioni, a fissare la È ovvio che, se si prendono in considerazione le decisioni prima riunione delle nuove Camere, a nominare il presi- sulla vita della Legislatura, Napolitano è stato molto inci- dente del Consiglio e, su sua proposta, i ministri. sivo. Ma penso anche a Oscar Luigi Scalfaro e a Sandro Ha anche altri compiti, forse meno noti… Pertini che, pure, rifiutò i nomi di alcuni ministri. Napoli- Certo: il Presidente indice il referendum popolare; ratifica tano, quindi, non è stato il primo, s’è trovato in situazioni i trattati internazionali previa, quando occorra, autoriz- inedite e quantomeno imbarazzanti: è stato costretto a zazione delle Camere; accredita i rappresentanti diplo- colmare le lacune della politica, ricorrendo talora a pic- Giuseppe Tesauro matici. Ancora, è comandante delle Forze armate; presie- cole forzature. de il Consiglio supremo di Difesa e il Consiglio superiore Parliamo della vicenda palermitana. È un’eccen- della Magistratura; può concedere la grazia e commutare tricità del mandato anche quella? Qualche ‘eccentricità’ nel mandato presidenziale di Gior- le pene. Infine, nomina i giudici costituzionali e alcuni alti Se si riferisce alla testimonianza resa da Napolitano al gio Napolitano c’è stata, è indubbio. Non solo perché è funzionari di Stato. Quirinale, davanti alla Corte d’assise di Palermo, nel stato il primo presidente della Repubblica, in Italia, a es- Il Presidente, insomma, è un garante super par- processo sulla trattativa Stato-mafia, credo sia stato un sere eletto per la seconda volta, ma anche per altri fatti di tes? pasticcio che sarebbe stato meglio evitare. Se parla della portata storica accaduti in questi ultimi nove anni. Giu- Sì. Anche se ha un altro potere, sentenza sul conflitto di attribuzio- seppe Tesauro, presidente emerito della Corte costituzio- quest’ultimo di tipo politico: lo ni contro la Procura palermitana nale, rilegge l’esperienza del suo concittadino Napolitano scioglimento delle Camere, che riguardo all’intercettazione delle con spirito da giurista e da conoscitore delle vicende de- esercita in situazioni di confusione Al Colle anche telefonate tra Napolitano e Nico- mocratiche. E definisce ‘eccentrici’ gli atti compiuti dal o debolezza dell’Esecutivo. la Mancino, allora dico che quella Presidente, ma non previsti esplicitamente dal dettato co- In questo caso, come in quel- silenziosi ‘notai’ pronuncia è equilibrata, è l’unica stituzionale. Perché esistono poteri formali e sostanziali, lo di nomina dei cosiddetti come soluzione. Ma io ero giudice della ma, soprattutto, c’è un preciso contesto in cui chi ricopre Governi tecnici, il Capo di Corte, non mi faccia dire di più. la prima carica dello Stato si trova a operare. Uno sfondo Stato cammina sul filo tra Guardiamo al futuro. Che che costringe a compiere alcune scelte piuttosto che altre. questioni politiche e ruolo di cosa pensa dell’elezione di- Presidente Tesauro, quali sono i poteri che la Co- arbitro? retta del Presidente? stituzione attribuisce al Capo dello Stato? Il confine è spesso sottile. Il modo di interpretare il ruolo Anche se la seconda parte della Costituzione è modifi- Ricordo, innanzitutto, che il Presidente rappresenta l’u- di Presidente della Repubblica, comunque, dipende dalla cabile, ritengo che la scelta dell’Assemblea costituente a nità nazionale: infatti, è eletto dal Parlamento integrato personalità di chi ricopre la carica. Ci sono stati presi- favore dell’elezione parlamentare sia saggia, ponderata, dai delegati regionali. Il suo potere più esercitato e impor- denti silenziosi e ‘notai’, come Luigi Einaudi. Ma bisogna resistente al tempo. La Costituzione, nel complesso, è un tante è la promulgazione delle leggi, con la possibilità di considerare che la sua attività fu influenzata dal difficile armonico spartito musicale, non dimentichiamolo.

Parla Emanuele Macaluso, ex esponente del Pci e molto vicino all’ultimo inquilino del Quirinale «Il successore si può scegliere così» prima del voto», «Cossiga divenne presidente al primo governabilità del Paese sia con i governi Dibattito parlamentare dichiara Macaluso colpo solo perché ci fu un accordo tra la di centrodestra che di centrosinistra – che spiega come il Dc di De Mita e il Pci con Natta. Andreotti afferma Macaluso, amico di lunga data prima delle votazioni Parlamento in questi invece doveva essere il candidato del dell’ex inquilino del Colle - Io credo che per essere trasparenti momenti si trasformi Caf, il patto Craxi-Andreotti-Forlani». continuerà a servire il Paese anche da in una specie di seggio Dopo la crisi di Tangentopoli e la morte senatore a vita». di Daniele Gargagliano elettorale dove non è di Falcone fu proposto Fanfani ma alla Oggi quali dovrebbero essere le Sono stati giorni di toto Quirinale quelli possibile avere la parola fine la spuntò Scalfaro caratteristiche di un che si sono susseguiti dalle dimissioni di e aprire una discussione. «I capigruppo perché «l’ex presidente buon Presidente? Giorgio Napolitano sino a oggi. Sfilze di fanno la proposta e dicono: io indico della Camera allora «Dopo quello che è nomi che, come si dice in gergo tecnico, tizio perché ha queste qualità – chiarisce rappresentava una successo in Francia deve quasi tutti ‘si bruciano’ e alla fine ne l’ex direttore de L’Unità - rendendo più difesa per le Istituzioni». avere una dimensione rimarrà soltanto uno: il Presidente. Ma comprensibile la votazione ai cittadini che Lo stesso Napolitano più europea e nell’era di twitter e dello streaming ha guardano da casa». Una riforma fattibile nel 2006 non è stato il mondiale. - dichiara ancora senso che il Parlamento riunito in perché non modificherebbe il sistema primo candidato della sicuro Macaluso che seduta comune elegga il capo dello Stato vigente. sinistra. I Ds proposero nel Dopoguerra è con scrutinio segreto? «Sarebbe necessaria Dal primo presidente eletto Einaudi fino inizialmente il nome stato anche segretario una riforma costituzionale per passare a Napolitano si è sempre avverata la di Massimo D’Alema regionale della Cgil in a un sistema presidenziale come quello cosiddetta profezia: chi entra Papa esce che non varcò le porte Emanuele Macaluso Sicilia – Non può essere francese o americano», spiega al telefono cardinale. «Ogni parlamentare tiene il dell’aula: «Fassino uno sconosciuto che Emanuele Macaluso, storico esponente del suo foglietto in mano ma poi influiscono lanciò l’idea con pronuncia parole senza Pci, sette legislature sulle spalle, un uomo le correnti politiche, le lobby. Gronchi fu un’intervista al Foglio, ma i socialisti e eco in Europa. Ma allo stesso tempo deve che i presidenti della Repubblica li ha visti eletto contro il centrismo nel 1955 mentre l’Udc non l’avrebbero mai votato». L’unico conoscere il sistema politico italiano, la transitare per il Colle tutti e undici. Una Saragat fu una vittoria del fronte laico, possibile era quindi Napolitano. «Uno nostra Costituzione». Insomma un garante proposta per dare maggiore trasparenza socialista, con i voti dei comunisti». Una dei presidenti migliori, ha rappresentato della vita democratica in un momento di all’elezione? «Un dibattito parlamentare prassi che si ripete secondo Macaluso: tutti gli italiani, garantendo sempre la crisi economica e sociale acuta per l’Italia.

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Quattro universitari dicono la loro sulla figura che vorrebbero come successore di Giorgio Napolitano Le Quirinarie degli studenti Rodotà è tra i più quotati di Mariana Cavallone

U n a p e r s o n a l i t à f o r t e , c h e n o n a c c e t t i n e s s u n t i p o d i c o m p r o m e s s o e s a p p i a m e t t e r e o r d i n e i n u n a s i t u a z i o n e e c o n o m i c a p r e c a r i a . M a s o p r a t t u t t o u n a fi g u r a più attenta alle esigenze dei giovani. Gli studenti della Seconda Università di Napoli hanno già eletto il loro Presidente della Repubblica. Alcuni hanno scelto Stefano Rodotà, altri Gino Strada o comunque una persona completamente estranea al mondo politico. Altri, invece, vorrebbero vedere al Colle un uomo o una donna con una buona esperienza politica, ma non troppo ancorato al proprio partito. C’è infine chi è completamente disilluso nei confronti della politica.

Fabio, studente di medicina: «Gino Strada al Colle»

«Vorrei un presidente onesto intellettualmente, che abbia il co- Tra le donne papabili Fabio ricorda il nome della presidente della raggio di denunciare il marcio che c’è nella società e non faccia commissione Affari Costituzionali in Senato Anna Finocchiaro, del segreti di Stato. Una persona come Stefano Rodotà potrebbe ministro della Difesa Roberta Pinotti, dell’ex ministro della Giustizia portare una ventata di cambiamento perché sarebbe più super Paola Severino e del presidente della Camera Laura Boldrini, ma partes rispetto a un D’Alema o un Veltroni» dice Fabio. nessuna lo entusiasma. «Se non si fosse ritirata per le sue gravi condi- Per lo studente ventiduenne il mandato di Giorgio Napolita- zioni di salute, forse Emma Bonino sarebbe stata la più adatta a rico- no non è stato che un gioco politico e definisce l’ex Presidente prire la carica di Presidente della Repubblica» Ma Fabio non vuole ‘l’uomo delle larghe intese’. «Da studente di medicina – spiega farsi illusioni: «Alla fine credo che, come accade spesso in Italia, al - mi piacerebbe vedere Gino Strada al Quirinale, ma lui fa già il Colle salirà una persona già impegnata in politica. Quasi sicuramen- suo lavoro. Neanche Mario Draghi mi sarebbe dispiaciuto perché te quella persona sarà Romano Prodi, cioè un Napolitano bis, e non è riuscito ad arrivare alla Banca Centrale Europea senza fare politi- cambierà assolutamente niente». ca, ma so che ha rifiutato di candidarsi».

Simone, futuro ingegnere: «Un tecnico a misura di giovane»

Per Simone, al quinto anno di ingegneria, l’unico che meriterebbe l’in- sono completamente anacronistici». carico di presidente della Repubblica è Stefano Rodotà «anche se alle Lo studente ricorda tra i papabili anche outsider come l’ar- scorse quirinarie – dice - era stato proposto dal Movimento Cinque chitetto Renzo Piano, l’attore Roberto Benigni e il premio Stelle. Avevo riposto molte speranze in Giorgio Napolitano, data la sua Nobel per la letteratura Dario Fo. «Ci sono uomini di gran- militanza nel Partito Comunista e la sua lunga esperienza politica, ma de spessore culturale che meriterebbero un posto di rilievo in nove anni ha accettato troppi compromessi. Le sue dimissioni sono nella nostra società, ma non credo che siano adatti a guidare state la cosa migliore che potesse fare». un Paese». Secondo Simone, un Capo di Stato di più di novant’anni non è in La scelta migliore per Simone sarebbe, quindi, quella di un grado di stare al passo con i tempi, soprattutto in un periodo di forte tecnico, che dia più spazio ai giovani, creando la speranza instabilità politica, sociale ed economica. «Napolitano era troppo an- non di un futuro migliore, ma di un futuro che possa almeno corato ai modelli politici del suo tempo, come quello del Pci, che ora realizzarsi.

Cecilia, aspirante medico: «Non c’è bisogno di politicanti»

«In un momento di crisi come questo l’Italia non ha bisogno di no Piero Fassino, che appartengono a una classe politica fin troppo politicanti, ne ha già troppi, a partire dallo stesso Matteo Renzi». ancorata al passato. Per Cecilia, studentessa di 25 anni di medicina alla Seconda Sull’ex presiedente del Consiglio Romano Prodi Cecilia si dimostra Università di Napoli, ci vorrebbe piuttosto una persona esper- scettica e aggiunge che «anche se è molto stimato all’estero e ha spin- ta di economia e fa il nome dell’ex presidente del Consiglio to affinché l’Italia adottasse la moneta unica, in politica interna non Mario Monti, sostenendo che la crisi dei valori dipende dalla ha fatto assolutamente niente». crisi economica. Cecilia non ha condiviso molto la rielezione Meglio, quindi, una persona più lontana possibile dalla politica. «Mi di Napolitano perché dopo sette anni di mandato e una certa piacerebbe avere un Capo di Stato donna, per dare un maggiore età «è giusto che un presidente vada via, dando il buon esempio impulso alle pari opportunità ma non sono una femminista, quindi in un Paese di vecchi». uomo o donna che sia andrà bene lo stesso purché riesca a dare una Non spende parole di lode nemmeno su Pierferdinando Casini, spinta in più a noi giovani, che non nutriamo più aspettative nel fu- (i nomi indicati da Forza Italia) e il sindaco di Tori- turo».

Anna, fuorisede: «Una donna in rottura con la tradizione»

Anna, ventidue anni, studentessa di medicina fuorisede, si augura sem- come il presidente della Bce Mario Draghi. Non restano allora plicemente un Capo di Stato che riesca a mettere più ordine in una che i politici, anche se temo che finiscano per garantire solo situazione di caos. «Il nostro ormai ex Presidente si è trovato in un gli interessi del proprio partito». momento molto difficile per l’Italia e ha fatto come meglio ha potuto, Secondo la studentessa l’ex presidente del Consiglio Ro- dice. Anche se rimane una grossa macchia sulla trattativa Stato-mafia mano Prodi potrebbe garantire una maggiore credibilità e sulla Terra dei fuochi, non mi sento di condannarlo. Del resto pure dell’Italia perché è molto apprezzato all’estero, ma prefe- Giulio Andreotti si è portato nella tomba tanti segreti». rirebbe l’ex sindaco di Roma , che definisce Anna riconosce il ruolo super partes che dovrebbe avere il Capo del- ‘una persona competente’. lo Stato, ma crede che sia difficile trovare una figura completamente E un presidente donna, in totale rottura con la tradizione? estranea alla sfera politica. «C’è stato un fuggi fuggi delle persone che «Le donne saprebbero gestire le situazioni più complicate mol- secondo me avrebbero potuto guidare l’Italia in maniera più neutrale, to meglio degli uomini».

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I momenti di vita quotidiana del primo quindicenne cresciuto nelle sale della grande politica «Io, adolescente nel Palazzo» Giancarlo Leone racconta la sua gioventù sotto scorta tra libri, film e amici Il figlio del presidente rivela: «Noi, prima famiglia monarchico-repubblicana» di Roberta Cordisco vitano a casa a guardare la partita. Per lei è stato occhi degli amici. Ma non si è trattato di un sacrificio. possibile? Qual è il periodo che ricorda con più intensità? «Ho vissuto al Quirinale dai 15 ai 21 anni. Quindi non Certo. Premetto che non sono mai stato uno scavezzacol- Gli ultimi 4 anni della presidenza di mio padre, che sfo- solo la fase dell’adolescenza ma anche quella della prima lo e non mi è mai piaciuto andare a ballare. Ho sempre ciarono poi nelle sue dimissioni. Sono stati gli anni bui maturità». A parlare è Giancarlo Leone, figlio dell’ex pre- voluto che gli amici non mi considerassero in una posi- del terrore. Ricordo come mio padre visse la vicenda del sidente della Repubblica Giovanni. zione diversa, di prestigio. Non volevo che andare a man- rapimento di Aldo Moro. Lui era tra quelli a favore di una Come è stato essere adolescente al Quirinale? giare una pizza o uscire con una ragazza potesse avere trattativa ma i suoi poteri di Presidente della Repubblica È stata senza dubbio una fase che mi ha segnato molto, una grande risonanza solo perché ero il figlio di Giovanni non gli consentirono di intervenire come avrebbe voluto. ma non ho mai vissuto la mia condizione come un limite. Leone. Devo dire però che al divertimento sfrenato ho Voleva, ad esempio, firmare la grazia per la brigatista Ho conseguito la maturità classica a 17 anni, un anno in sempre preferito un gruppo ristretto di amici, bei film e Paola Besuschio, ma all’epoca ci voleva la controfirma del anticipo, e a 18 ho iniziato la mia carriera giornalistica. buoni libri. ministro della Giustizia. Oggi non è più così. Posso dire di essere maturato in fretta e di aver preso subi- Poteva ospitare gli amici? E il periodo dello scandalo legato al libro della to la mia strada. Il ruolo istituzionale di mio padre non ha Si. Nel Quirinale ci sono anche tanti altri ambienti dove giornalista Camilla Cederna? mai pesato sulla mia giovinezza. noi vivevamo i nostri momenti di vita quotidiana. Io po- Mio padre soffrì di quella sentenza pubblica, non giuri- Resta comunque un fatto eccezionale vivere lì... tevo ospitare gente. Capisco che possa sembrare strano. dica, che gli venne dalla stampa e da una parte dell’o- Per me non è stata una cosa inaspettata. Prima di essere Lo era già allora considerando che prima di mio padre pinione pubblica. Rivelatasi poi del tutto infondata. Io eletto Presidente della Repubblica, mio padre fu Presi- nessun altro Presidente, o perché senza figli o perché non cercai di rimanergli accanto. Ricordo la lettera di scuse dente della Camera dal 1955 al 1963. Quindi ho vissuto sposato, aveva vissuto al Quirinale insieme con la sua fa- che vent’anni dopo gli scrissero su ‘Il Corriere della Sera’ i miei primi 8 anni a Montecitorio. Diciamo che mi sono miglia. Siamo stati un po’ il primo modello ‘monarchico- Emma Bonino e Marco Pannella. Purtroppo ci si rese abituato subito a certi contesti. repubblicano’. Non voglio dire che sia stato sempre facile. conto della verità troppo tardi. Ma a 15 anni i ragazzi escono con gli amici o li in- Vivevamo sotto scorta e io non volevo apparire strano agli

I numeri delle votazioni NumeroIl di ‘più votazioni lento’ con cui i Dalla nascita della Repubblica a oggi, sono saliti al Colle Giovanni Leone è .stato eletto presidente undici presidenti. 23 della Repubblica nel 1971 dopo ben Nel grafico è riportato il numero di scrutini che hanno 21 ventitre giorni di votazioni, due in meno preceduto la scelta di ogni nuovo Capo dello Stato. del suo predecessore

Giovanni Giuseppe Leone 16 16 9 Saragat

Sandro 6 4 4 Pertini Oscar 4 Antonio Luigi Segni Scalfaro 1 1 1 Giorgio Luigi Giovanni Giorgio Napolitano Einaudi Gronchi Napolitano

Enrico Francesco Carlo Azeglio De Nicola Cossiga Ciampi 1948 1948 1955 1962 1964 1971 1978 1985 1992 1999 2006 2013

Enrico De Nicola e Giovanni Leone: l’autorevolezza dei capi di Stato e la simpatia tipica partenopea Storie di napoletani alla presidenza di Rita Murgese dum sulla Repubblica. caratteriale. Non che Leone fosse meno re il sangue freddo sia durante gli anni di Il mittente della richiesta fu l’avvocato na- elegante, anzi. Anche lui è riconosciuto piombo e delle stragi, sia quando, negli Il maestro e l’allievo. Enrico De Nicola e poletano Giovanni Porzio. De Nicola ac- come una personalità di grande levatura, anni Sessanta, la Dc ricorse ai governi bal- Giovanni Leone sono, con il dimissionario cettò sebbene avesse alcune remore, detta- un principe del foro, che però nascondeva neari non riuscendo a trovare un’alleanza Giorgio Napolitano, i tre partenopei ad te soprattutto dalla necessità per il politico una vitalità molto partenopea. di centrosinistra. aver ricoperto la carica di presidente della di essere acclamato e non semplicemente Celebre è la foto che lo ritrae nel 1975 Sebbene la sua nomina fosse stata il frutto Repubblica. eletto. mentre fa il gesto delle corna durante una di una convergenza politica, Leone nell’ul- L’ ‘insigne avvocato’ De Nicola fu nomi- Gli storici lo descrivono come una persona contestazione studentesca a Pisa. Cattolico timo periodo del suo settennato non riuscì nato Capo di Stato nel 1948, al termine colta ed elegante. Ogni anno il suo sarto intransigente, il sesto presidente della Re- a sopportare le accuse mosse dalla giorna- di una trattativa tra le correnti politiche di fiducia gli confezionava decine di abiti pubblica, durante la cerimonia di conse- lista Camilla Cederna, che spalleggiata dai dell’epoca. Dal momento che il ballottag- con il doppio petto, così tanti che dopo la gna con Saragat, si rivolse a Dio affinché Radicali sulle pagine dell’Espresso portò gio tra Emanuele Orlando e Benedetto Seconda Guerra Mondiale non ne com- lo «rendesse degno di questa alta tradizio- avanti una battaglia contro di lui, perchè Croce non portò il Parlamento a conver- missionò più per evitare sprechi. ne». Era il 1971 quando venne eletto; la coinvolto nel caso delle tangenti Lockheed. gere su un nome, si pensò che servisse un Molto riservato, tanto da rifugiarsi spesso sua nomina fu possibile anche grazie ai Il Presidente «dall’animo pronto e la pen- Capo benvoluto da monarchici e meridio- nella sua villa di Torre Del Greco, Enri- voti del Movimento Sociale. na a disposizione» si dimise, e dovette nale, per accontentare quella parte dell’I- co De Nicola si differenzia dal suo allie- Leone era un democristiano che si distin- aspettare i 90 anni per ricevere le scuse da talia che era uscita sconfitta dal referen- vo Giovanni Leone proprio per l’aspetto se soprattutto per la capacità di mantene- chi l’aveva ingiustamente accusato.

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Favorevoli e contrari: quattro opinioni sul più discusso strumento di democrazia degli ultimi anni Ecco i pro e i contro dei gazebo Primarie si o no? Dopo gli ultimi episodi in Liguria, che hanno portato l’eu- partiti, dall’altra chi denuncia i limiti del sistema di voto voluto da Romano roparlamentare Sergio Cofferati a lasciare il Partito Democratico, si è aper- Prodi per la scelta del candidato del centro-sinistra alla presidenza del Con- to il dibattito sulla credibilità di questo strumento elettivo. siglio in vista delle elezioni politiche del 2006. È davvero giunta al capolinea In particolare, esistono due scuole di pensiero: da una parte chi difende le l’esperienza delle primarie nel nostro Paese? primarie come importante metodo di democrazia all’interno dei singoli Chiediamolo ai nostri opinionisti.

Perché Sì Perché No Perché Sì Perché No

Paola Marano Lucilla Trisolini Vincenzo Nappo Gianluca Esposito

egli ultimi tempi parlare hi le difende ammette ono a favore perché la si- opo il caso Liguria – con di disaffezione dell’e- anche che sono ‘perfet- nistra ha avuto il coraggio conseguente addio al Pd lettorato alla politica è tibili’. Perché la verità è di introdurre in Italia un di Sergio Cofferati, uno diventato più una moda che queste primarie non sistema per far sentire la dei padri del partito – Nche un invito alla riflessione. Socio- Cservono a nulla e nella politica italia- Svoce delle persone nelle decisioni Dintorno alle primarie in Campania logi, filosofi e politologi decantano na, a non servire, sono pure i leader dei partiti. È la storia delle primarie. è bufera. Andrea Cozzolino, euro- il disamoramento dei cittadini alla che vi escono. Tra i principali fautori troviamo gen- parlamentare ed ex assessore regio- ‘cosa pubblica’. C’è chi invece cerca In linea teorica, sono un sistema vir- te come Prodi e Parisi. Proprio loro, nale, e Vincenzo De Luca, sindaco di far del web la panacea per i tutti i tuoso: l’idea che in ogni passaggio nella primavera del 2005, spinsero la di Salerno, sono da mesi in campo. mali della democrazia. elettorale i cittadini scelgano diretta- coalizione di centrosinistra ad utiliz- Entrambi aspirano a succedere a Ma a essere distante dal popolo è la mente i candidati merita il plauso di zare il nuovo metodo di consultazio- Stefano Caldoro alla guida della politica, e non il contrario. Le per- un qualunque sistema democratico. ne interna per la scelta dei candidati Regione. Da Roma – sponsor Mat- sone si sentono partecipi di qualcosa E infatti: «Meglio oggi che trent’anni a presidente della giunta di Puglia e teo Renzi – è arrivata nelle ultime quando si rendono conto che attra- fa, quando le primarie non c’erano e ore anche la candidatura dell’ex Sel verso una loro azione possono dav- i candidati venivano scelti all’interno Gennaro Migliore, così il lotto dei vero cambiare il corso delle cose. “La di stanze chiuse, davanti ai caminet- pretendenti è salito a tre, senza vo- sovranità appartiene al popolo” reci- ti», fa notare la signorina ‘perfetti- Il cambiamento ler considerare Angelica Saggese che ta il secondo comma dell’art. 1 della bile’, nonché la neo vincitrice delle coraggioso però ha fatto sapere di essere pronta Costituzione. Eppure con la nomina primarie liguri, Raffaella Paita. a farsi da parte se saltasse fuori una nel 2013 di Matteo Renzi a presiden- Peccato che quei ‘caminetti’ e quelle della sinistra candidatura unitaria. In questo cli- te del Consiglio la quota dei premier stanze chiuse esistano ancora nelle ma, e tenendo conto di quello che è non eletti dalla volontà popolare sale finte piazze delle primarie. successo in Liguria, sarebbe gesto di a tre e il tema delle preferenza resta Proprio quelle che avrebbero dovu- grande responsabilità e di saggezza to portare sulla scena politica i ‘boni politica rinunciarvi e ricercare una homines’ e che oggi non sono altro Calabria. Anche a livello nazionale candidatura unitaria che impedisca che una fabbrica di mostri. Di perso- la storia non cambia. La prima vol- ulteriori lacerazioni. Probabilmente La strada naggi come Prodi, Bersani e Renzi, ta delle primarie il 16 ottobre dello Matteo Renzi ragionava proprio in per il risveglio vampiri di una sinistra che vaga nel stesso anno, quando l’Unione chiese vuoto e risucchia dal popolo la pro- ai suoi elettori di scegliere il candi- della democrazia pria investitura per resuscitare; o di dato premier, in vista delle elezioni uomini loschi che si candidano nelle politiche del 2006. Il successo riscos- Infiltrazioni proprie regioni e sui quali pesano ac- so da questo primo esperimento ha cuse come quella di peculato e truffa. portato la sinistra italiana a fare largo impossibili uno dei punti caldi del capitolo anco- Quella che emerge dalle primarie uso di questo meccanismo negli anni da evitare ra aperto sull’Italicum. è una democrazia contraffatta in successivi. È vero, i sospetti di brogli Ecco perchè bisogna appigliarsi cui chi vince non riesce comunque che hanno caratterizzato questo im- all’unico strumento di democrazia a debellare i ‘capi’ o i notabili della portante strumento di democrazia diretta che ancora ci resta: le elezi- politica precedente, certamente non interna in più di un’occasione, stan- oni primarie. Probabilmente non intenzionati a lasciarsi guidare a pia- no portando molti a sostenere che il questi termini allorché ha provato a riservano politici puri e illibati, nè cimento da un leader di coalizione tempo delle primarie stia volgendo mettere in campo una candidatura estremamente capaci di guardare sol perché c’è stata un’investitura po- al termine. Ma lo stesso spirito in- ‘forte’ come quella di Raffaele Can- all’interesse pubblico. Riservano polare. novativo non si è mai riscontrato nel tone, presidente dell’autorità anticor- politici, però, che al consenso popo- Non ci credono loro e a maggior ra- centro-destra. Nell’allora Casa delle ruzione, un nome che avrebbe messo lare sono sensibili, e che si danno gione ci crediamo noi. Perché se in Libertà, l’adozione delle primarie tutti d’accordo ed evitato una lace- da fare per conquistarlo. Di nuovo, teoria le primarie sarebbero dovute fu chiesta dal leader dell’Udc Mar- rante ‘conta’, come quella che si va nessuna panacea. essere una risposta al berlusconismo, co Follini per scegliere il candidato profilando. Bella cosa le primarie se Il consenso lo può conquistare ogni non si sono dimostrate altro che una Premier da presentare alle politiche si riuscisse però a varare un regola- sorta di demagogo. Ma almeno alle del 2006. Dopo una serie di discus- mento chiaro e trasparente. Un rego- primarie va riconosciuto il merito sioni interne la proposta svanì. Stessa lamento che consenta di esprimersi di metetre al centro dell’attenzione sorte toccò al segretario del Popolo solo a chi è davvero in sintonia con il l’elettore inteso come cittadino pi- Meglio della libertà che, partito, non a tutti, indistintamente. enamente in grado in grado di avere le stanze chiuse in vista delle elezioni del 2013, tentò Le esperienze di questi anni, l’ulti- potere decisionale sul bene comune di indire il nuovo strumento eletto- ma in Liguria, hanno dimostrato che (facoltà che ci distingue dalle specie delle finte piazze rale all’interno del suo schieramen- le ‘infiltrazioni’ sono praticamente animali). Finchè le primarie resteran- to. Ma venne frenato dal ritorno in impossibili da evitare, con la conse- no la celebrazione di massa di accor- campo di Silvio Berlusconi. Fanno guenza che alla fine il risultato viene di raggiunti altrove la loro utilità sarà eccezione solo Lega Nord e Fratelli condizionato da molti che con il Pd – ben poca. Se realmente competitive, d’Italia – Alleanza Nazionale: questi nel caso specifico – non hanno nulla allora le primarie potrebbero davve- sua prosecuzione, con altri mezzi, se due partiti hanno scelto i loro attuali a che spartire. E in una realtà come ro cambiare la selezione della classe vogliamo solo più ipocriti. leader, e Giorgia Me- quella campana in cui le clientele – a dirigente di un partito. In una parola E allora forse meglio una stanza loni, con il nuovo metodo di voto. tutti i livelli – sono ancora una dram- tanto abusata nell’era renziana: rot- chiusa dove le voci si distinguono e Insomma, vedersi calare dall’alto la matica realtà, l’appuntamento del 1° tamare. Rottamare il vecchio, sì. Ma gli accordi si fanno, piuttosto che una persona candidata a guidare il Paese febbraio rischia di diventare l’enne- risvegliare una democrazia sopita, finta piazza in cui tutto quel vociare o a dirigere un partito sta passando sima occasione per il classico regola- anche. porta alla ribalta solo i tenori. di moda. mento di conti tra fazioni.

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In attesa dell’appuntamento di febbraio: dal caso in Liguria alle inchieste avviate nella nostra regione Primarie sì primarie no primarie forse? L’eccezione campana di Barbara Gigante

“Primarie si? Primarie no? La terra dei cachi!” – chissà se la canterebbero così, oggi, quella canzone poco sanre- mese che tanto ci piacque quasi vent’anni fa, quando gli ‘Elio e le storie tese’ facevano il verso dal palco dell’Ari- ston all’Italia pizza e mandolino, quella del luogo comune, sorniona e maldestra, concitata e distratta. Non sembra cambiato granché da allora e se si dovesse scegliere una cartolina da mandare agli alieni per spiegare la situazione attuale del bel Paese, forse niente sarebbe più emblemati- co delle elezioni primarie del Pd. Non il Vesuvio o la torre di Pisa, ma una bella tribuna un fascicolo per infiltrazioni mafiose. Si andava ai gazebo re migliaia di cittadini, il rischio d’infiltrazioni c’è sempre, elettorale, che possiamo immaginarci ritratta, in versione per decidere chi dovesse candidarsi a sindaco, quando vin- ma questo non impedisce alla democrazia di sollecitare, affiancamento prima/dopo, come la stessa scena ripetuta, se Andrea Cozzolino, che il primo Febbraio di quest’anno da un lato una partecipazione più trasparente, dall’altra ma stavolta chiusa dal sigillo della magistratura. Ai limiti si ripresenterà alle primarie per la Regione, concorrendo di attivare tutti i meccanismi di vigilanza e di controllo». del reale, nel favoloso mondo del Pd, si ritrovano insieme con l’outsider Angelica Saggese e l’ex esponente di Sel Quando gli si chiede in cosa consista quest’operazione di rom e sabotatori di destra, immigrati e infiltrati di Casa- Gennaro Migliore. monitoraggio voti, risponde: «Abbiamo inserito criteri Prevista anche la partecipazione di Vincenzo De Luca, molto rigidi per la partecipazione d’immigrati, che abbia- ma il sindaco di Salerno è rimasto vittima della legge Se- no almeno da cinque anni la residenza in Campania, un verino. Condannato in primo grado per abuso d’ufficio, meccanismo di preiscrizione per tutti i ragazzi che abbia- Seggi irregolari in Liguria potrebbe comunque candidarsi, in caso di vittoria, però, no compiuto il sedicesimo anno d’età e altre misure volte sarebbe costretto a dimettersi. All’epoca, nel 2011, il co- al controllo e alla trasparenza». Per tutto il resto c’è la filmati alcuni minorenni mitato dei garanti si sciolse senza emettere un verdetto e commissione di Garanzia e speriamo bene. tuttavia il candidato venne blindato dall’alto: il prefetto Poco ma certo è che le primarie stiano entrando nella let- durante le votazioni Mario Morcone venne scelto dalla segreteria generale di teratura del caso politico. Di quelle del 2011 a Napoli se partito come candidato unico, destinato a soccombere ne fece persino un libro, dal titolo ‘Emozioni primarie’, alle effettive elezioni comunali. di Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo, i quali descrivono quella che avrebbe dovuto essere la più grande manife- Pound, in un gesto di convivenza civile difficile da imma- stazione partecipativa del centrosinistra come ‘un pastic- ginarsi nelle strade, ma che i seggi elettorali ad alto tasso ciaccio postmoderno, che ha significato l’epitaffio per il d’infiltrazione rendono possibile. Pd locale’. Mentre si aspettano le primarie campane, per eleggere il candidato più probabile da spedire in Regione a fron- teggiare il caldeggiato-a-destra-Caldoro, la procura della Repubblica di Savona irrompe per far luce sulle presun- Nella provincia di Salerno te irregolarità in Liguria. Denunciate da Cofferati, sulle primarie liguri s’estende la macchia nera del sospetto di più voti che a Napoli brogli, che avrebbero portato al trionfo della renziana «Com’è possibile?» Paita. Annullati 13 seggi, resta comunque sua la vittoria. Tuttavia, sarebbero già nelle mani della magistratura vi- deo che ritraggono minorenni di una squadra di calcio ai seggi, presumibilmente pilotati da militanti di destra, ai quali sarebbe stato promesso un compenso di cinque La sede regionale del Pd Non un caso unico in Campania, dove nel febbraio 2014 euro a testa. Il tutto, a scapito di Sergio Cofferati, che per il lettiano Gugliemo Vaccaro occupò la sede di Salerno, conseguenza ha abbandonato la nave Pd, di cui è stato denunciando brogli in occasione delle primarie regionali. uno dei capitani e fondatori, commentando: «Le primarie Cozzolino, per dirla con Renzi, sta sereno, non sembra «In termini di fisica del voto, è impossibile che ci siano di Napoli vennero annullate per tre seggi, mi sembra che scoraggiato dai precedenti: «Le primarie si faranno, non seggi in cui hanno votato 2000 persone al giorno. In alcu- in Liguria ci sia un comportamento diverso». Già, Napoli! c’è dubbio – dichiara, sebbene i rischi d’inquinamento ne realtà, un candidato ha preso il 98% dei voti – dichiara Qui, nel 2011, un altro caso sospetto, su cui la Dda aprì non siano affatto scomparsi – Quando si chiamano a vota- ancora inorridito da quella vicenda – nella provincia di Salerno hanno votato molte più persone che nella provin- cia di Napoli. Com’è possibile se la provincia napoletana è tre volte quella di Salerno?». Quell’episodio portò i pm Inchieste primarie Pd Campania ad aprire un’inchiesta, ma le primarie non furono annul- late, differentemente da quanto avvenne, sempre a Saler- 2014 - L’antimafia aprì un fascicolo per appurare presunte irregola- no, nel 2013. Si votava per eleggere il segretario nazionale rità nelle primarie regionali. S’impose la candidata renziana Assunta del Pd, dunque Renzi, Cuperlo o Civati. Renzi stravinse e Tartaglione sul cuperliano Guglielmo Vaccaro. i cuperliani sentirono subito puzza di bruciato. I voti del- la provincia di Salerno non vennero dunque conteggiati, 2013 – Le primarie destinate a scegliere il candidato ideale per la se- sebbene il risultato non cambiò. greteria nazionale del PD furono annullate nella provincia di Salerno. Ricapitolando, gli unici due casi di primarie annullate, al Stravinse Renzi su Cuperlo e Civati. Indaga la Procura della Repub- momento, sono in Campania e questo non può che desta- blica di Salerno. re preoccupazioni su quelle del primo febbraio. Appare però evidente che il problema-primarie non si sia fermato 2011 – Annullate le primarie per eleggere il candidato sindaco di Na- a Eboli, altrimenti troppo facile sarebbe stato etichettarlo poli. Vinse Andrea Cozzolino su Umberto Ranieri per 1200 voti. Le come “fattarello” made in sud. ‘Puoi dir di sì, puoi dir di votazioni furono annullate e la DDA di Napoli aprì un fascicolo per no, ma questa è la vita!’ – continuava quella canzone di Elio.

7 Speciale Islam

Nella Napoli multietnica le due facce dell’Islam: dalle preghiere nei luoghi di culto alla produzione e distribuzione di documenti falsi per i terroristi. Le ‘voci di dentro’ di una cultura ancora molto lontana da noi Un giorno in moschea Reportage tra i musulmani di Corso Lucci dopo gli attacchi lanciati alla Francia

di Francesco Ungaro forte accento napoletano: «Cosa faresti tu se qualcuno dandolo. Si inginocchiano, stendono il corpo in avanti e prendesse in giro in modo volgare il tuo Dio? Cosa ha toccano il tappeto con la testa. Poi tornano su continuan- E’ il giorno dopo l’undici settembre francese. Così in molti fatto di male il profeta Maometto per meritarsi questo»” do a pregare con grande trasporto. hanno definito i fatti di Parigi. A parlare è Ciro. E’ basso, biondino, faccia furba e una Imam Abdallah prende la parola. Parla in arabo e il suo E’ circa mezzogiorno di venerdì forte fede islamica. «E’ giusto che tono è severo. Intimidisce. Lo ascoltano tutti in silenzio. e alla moschea di Corso Lucci tra gli attentatori abbiano ucciso i vi- Ha grande presa sui suoi fedeli. Il sermone è finito. Esco- poco c’è la preghiera settimanale gnettisti di Carlie Hebdo?» Incal- no tutti. L’Imam si avvicina con suo figlio a fianco.«Oggi più importante per i musulmani. Nessuno dichiara za il giornalista. Prima che possa in molti dicono che l’Islam ha dichiarato guerra all’occi- Dall’esterno, la comunità islamica rispondere, però, viene portato via dente. Quella della guerra è una storia vecchia. Nessuno sembra piccola. In alto, c’è una guerra nel nome da un suo amico che farfuglia: «e’ può dichiarare guerra nel nome di Maometto. La nostra grossa insegna bianca con due del nostro profeta napulitan musulman nun tengono è una religione di pace. Chi fa del male troverà il suo de- scritte. Una verde, in arabo e una genio e parlà». stino» dice infastidito. Delle vignette, dice: «Non sono la nera in italiano. All’ingresso un Nella sua macchina nera, intanto, cosa peggiore che ci hanno fatto negli ultimi secoli. Il pro- pezzo di cartone è usato come un è arrivato l’Imam Amar. «Scusate feta ci ha insegnato la tolleranza». tappeto per non sporcare gli uni- per il ritardo», dice dirigendosi Prima di andare via strappa un sorriso a tutti. Si rivolge al ci due metri in cui è possibile camminare con le scarpe. verso la sala per la preghiera. Senza scarpe percorre il cor- figlio con tono severo ma scherzoso: «Tagliati quella bar- Gettando lo sguardo oltre l’entrata si scorge un gabbiot- ridoio e sulla sua destra, scesi quattro gradini, si apre una ba, sembri un terrorista”. to, simile a quello dei portieri dei palazzi. Dentro c’è un grande stan- uomo, l’assistente dell’Imam. Alzando gli occhi si apre un za. E’ spar- corridoio. Sulla sinistra, appese al muro con dei chiodi, tana, soffitti delle grosse mensole di legno con sopra decine di paia di alti e pareti scarpe. Da qui in poi il pavimento è ricoperto solamente per metà az- da tappeti rossi. zurre chiare Abdellah Amar, l’Imam della moschea è un po’ in ritardo. e per metà I fedeli continuano ad arrivare in gruppetti di due o di tre. bianche. Si salutano: ‘Salam aleikum’. Si dirigono verso la fine del Nonostante corridoio. E’ lì che si prega. sia spazio- Alla sinistra dell’ingresso c’è una donna dalla carnagio- sa, non c’è ne scurissima. Come il nero di seppia. Veste i tipici abi- più posto ti dei popoli dell’Africa subsahariana. Al collo ha legato neanche per un foulard azzurro che le passa sopra la spalla e sotto il una mosca. braccio, con il quale stringe a sé un bambino bellissimo, Gli uomini con i capelli ricci e gli occhi enormi. La signora aspetta sono seduti, suo marito, non può assistere alla preghiera: «Gli uomini aspettano la pregano con gli uomini, le donne con le donne», chiarisce loro guida. la mamma. Il piccolo guarda una giovane donna con il L’Imam si velo. Lei sorride, sorride anche lui. Poi, intimidito, si gira mette da- e tuffa la piccola testa piena di capelli nelle giunoniche vanti a tutti e forme della madre. inizia il rito. L’Imam ancora non si vede. Lo aspettano tutti, anche Pa- Conosce alla trick, un ragazzo del Mali poco più che ventenne. Parla perfezione i con un giornalista: «Gli attentati sono un gesto sgrade- movimenti vole da condannare. Va detto con chiarezza, però, che le obbligatori. vignette su Maometto sono state una fortissima provoca- Gli altri fede- zione». Mentre il cronista sta per fare un’altra domanda li si correg- al ragazzo, qualcuno alle sue spalle dice qualcosa con un gono guar-

Parla Tottoli, islamista dell’Orientale Corano: non solo questione di lingua

di Diletta Aurora Della Rocca ritualità è imparato e recitato in arabo, mette di comprendere molto i contenuti testo sacro. da qui il primato della lingua originale sulla rivelazione canonica e sul messaggio Perché non insegnare il Corano ai «Il Corano è tutto il contrario di tutto». nei momenti canonici della preghiera che ricevuto dal profeta. cristiani per comprendere meglio la A sostenerlo il Professor Roberto Tottoli, sono cinque: mattino, mezzogiorno, metà La Bibbia per i cristiani e il Corano realtà islamica? docente di islamistica presso l’Università pomeriggio, tramonto e un’ora e mezza per i musulmani. Quali differenze? Sono scettico all’idea di questa proposta, Orientale di Napoli, che prova a spiegare dopo il tramonto. Va chiarito che il ruolo del Corano per l’I- del resto far leggere la Bibbia servirebbe come il Corano è visto da noi occidentali. Il Corano è facilmente comprensi- slam è come quello di Gesù Cristo per i a capire pienamente Europa e America? L’Islam è la seconda religione prati- bile a chi lo legge per la prima volta? cristiani. Il vangelo e la Bibbia sono libri Non credo. Se è vero che nella vita dei cata nel mondo e i musulmani sono La lingua originale del Corano è l’arabo, ispirati mentre il corano per la concezione musulmani la parola coranica ha più peso aumentati nel nostro paese così quindi ogni traduzione del testo sacro musulmana ha una valenza molto più si- di quanto non abbiano le scritture sacre in come i luoghi di culto. Secondo lei è musulmano in altre lingue è solo una in- gnificativa, intoccabile e più vincolante sui altre religioni, saperne qualcosa aiuta a ca- giusto far pregare nelle moschee in terpretazione del suo significato. Oggi la precetti della preghiera. Il Corano secondo pire meglio. Però c’è molto altro da com- italiano? maggior parte delle edizioni del Corano la tradizione islamica raccoglie le rivelazio- prendere per capire tanti dei problemi di Nei luoghi di culto si deve parlare la lin- disponibili sono abbastanza chiare per- ni che Maometto avrebbe ricevuto dal 610 oggi. Sarebbe forse più utile conoscere gli gua locale e quando verranno musulmani ché hanno il vantaggio di essere scritte in in poi e ha la particolarità di essere consi- sviluppi politici, economici e anche religio- di seconda e terza generazione si arriverà arabo parlato con discrete traduzioni. C’è derata ‘parola in creata’ di Dio. Se voglia- si più recenti, insieme al Corano. Un po’ di anche a pregare in italiano nelle moschee. anche da dire che l’approccio teologico al mo cercare di capire la mentalità araba e storia, insomma, può aiutare ancor di più Ma va tenuto conto che il rituale della spi- corano, tipicamente occidentale, non per- l’Islam è necessario avvicinarsi a questo a comprendere.

8 Speciale Islam

Nella Napoli multietnica le due facce dell’Islam: dalle preghiere nei luoghi di culto alla produzione e distribuzione di documenti falsi per i terroristi. Le ‘voci di dentro’ di una cultura ancora molto lontana da noi Il bazar del contraffatto La città partenopea è la capitale delle finte carte di identità per gli immigrati

di Valentina Trifiletti Corriere del Mezzogiorno: «Il capoluogo campano, con il Casertano e il Nolano, è una delle principali porte d’ingresso Napoli. Piazza Garibaldi. Cinesi, ucraini, algerini, polacchi, in Europa per chi vuole diventare terrorista o lo è già». Fon- nigeriani popolano il quartiere più multietnico del capoluo- ti della Procura confermano: «Napoli, con il suo aeroporto Imam Cozzolino: go campano, nascondiglio perfetto per militanti islamici in e soprattutto con il porto che consente collegamenti diretti cerca di obiettivi da colpire. Secondo con il Nord Africa, è un luogo facile «Noi non siamo le indagini della Procura, ai piedi del da raggiungere. Abbiamo scoperto Vesuvio ci sarebbe una delle centrali che il rione Vasto e piazza Garibaldi l’estremismo» europee di produzione e distribuzio- Su tessere ‘originali’ pullulano di task force improvvisate ne di documenti falsi per terroristi di nomi e cognomi in grado di stampare documenti in Il presidente della Federazio- matrice islamica. Infatti, a qualche pochi minuti». Michele Del Prete, ne regionale islamica della settimana dagli attentati che hanno sono in realtà fasulli magistrato della Dda di Napoli che Campania Abdullah Cozzo- scosso l’Europa e il mondo intero fa- per lungo tempo si è occupato di an- lino ha ribadito la sua presa cendo di Parigi la città simbolo della titerrorismo, spiega al Corriere che di distanza da qualsiasi tipo lotta al terrorismo, i governi nazio- per produrre documenti falsi è ne- di violenza, di estremismo e di nali si danno da fare per scovare cessaria un’organizzazione minima: radicalizzazione in nome del- jihadisti e militanti. Napoli è stata ribattezzata qualche mese due persone, un buon computer e un’ottima stampante ter- la religione. mica. «Esistono Imam Cozzolino cosa addirittura grup- pensa degli attentati di Parigi? pi specializzati Credo sia necessario distinguere l’Islam da queste - continua Del forme di estremismo radicale che rappresentano Prete - che re- delle espressioni violente e oscurantiste di un’ide- periscono i pre- ologia di morte che non possono venir associate stampati nei vari all’Islam, religione di pace e di misericordia. comuni (Napoli, E delle vignette di Charlie Hebdo? Pozzuoli, Afra- Secondo me risultano blasfeme, vanno al di là di un gola, Poggioma- principio di libertà d’espressione. Ovviamente la rino, Sant’Ana- non condivisione non giustifica la reazione di que- stasia, Marano), sti gruppi terroristici. Ci sono azioni di tipo giudi- nelle prefetture ziario da intraprendere così come prevede la legge. e alla motoriz- Come ha reagito la comunità islamica na- zazione spesso poletana agli attentati di Parigi? organizzando C’è stata una condanna unitaria con la quale ab- furti su commis- biamo espresso la nostra vicinanza al popolo fran- sione». cese recandoci in visita dal console. Non dimenti- Qualche giorno chiamo le vittime di questi atti barbarici sono stati fa Amalia De Si- anche dei musulmani innocenti. mone, giornalista Si è sentito dire che circa 123 versetti del del Corriere del- Corano incitino alla violenza. Come ri- la Sera, ha inter- sponde? vistato un uomo Sono forme di strumentalizzazione e letture un po’ di fede islamica superficiali. L’Islam non prevede in alcun modo che ha spiegato una giustizia sommaria e indiscriminata neppure alcuni passaggi nei confronti di chi lo attacca, né una mentalità fa- fondamentali: «I natica e ottusa come si vuol far credere. In realtà documenti sono alcuni dei versetti citati si riferiscono allo sforzo per originali per- il respingimento dell’aggressore e quindi rientra- ché provengono no in un diritto alla legittima difesa. Noi vogliamo dai comuni e da rappresentare il messaggio autentico dell’Islam in altri enti dove modo scevro dalle ideologie politiche e da integrali- corrompiamo smi, che talvolta si nascondono sotto il velo della re- dipendenti, vigili ligione. Punti di riferimento fondamentali restano o poliziotti. Le per noi il rispetto della Costituzione repubblicana, carte d’identità la pace, il rifiuto della violenza, nella prospettiva vengono compi- di una tranquilla convivenza tra le grandi religioni. late con nomi e È stato proposto, per ragioni di sicurezza, dati falsi ma per di fare il sermone del venerdì in lingua ita- il resto sono ‘ori- liana. Lei cosa ne pensa? fa ‘capitale del falso’, per via dell’enorme produzione di ginali’. Una volta li realizzavano gli italiani, oggi lo fanno Il sermone del venerdì nella maggioranza delle banconote contraffatte, e non vuole abbandonare il primato. gli stranieri, prevalentemente marocchini, algerini, ghanesi moschee, anche in quelle di Napoli, viene fatto con Così, dalle monete si passa ai documenti: passaporti, carte e nigeriani, ai quali hanno insegnato il know how». la traduzione e consta di due parti: la prima viene d’identità, patenti di guida. Napoli è Digos, Ros e servizi segreti monito- fatta in arabo, la seconda in lingua italiana per con- centro logistico, snodo nel Mediter- rano costantemente due moschee sentire a tutti di comprendere. raneo fondamentale per raggiunge- napoletane, quella di piazza Mer- Qualche giorno fa quotidiani nazionali e re le maggiori città europee. E poi, cato e quella di corso Lucci, e i 20 siti d’informazione hanno riportato la no- garantisce coperture e nascondigli, è Prima i falsari luoghi di culto in provincia, oltre a tizia che Napoli sarebbe un importante facile da raggiungere, e ha a dispo- erano italiani, mantenere costanti contatti con gli snodo per terroristi poiché qui riescono fa- sizione una rete di extracomunitari Imam. «Gli oscuri coinvolgimenti cilmente a reperire documenti falsi. Lei ne residenti in grado di ospitare i ter- oggi sono stranieri e l’interazione tra corruzione, cri- ha mai avuto sentore? roristi che qui fanno scalo prima di minalità e terrorismo è il problema Queste sono cose che riguardano le forze inquiren- dirigersi negli altri stati europei. principale - spiega Louise Shelley, ti e la magistratura, non noi che siamo dei musul- Numerose sono le inchieste condotte uno dei maggiori esperti mondiali mani praticanti che ci interessiamo di altre cose. dai magistrati della Procura partenopea con Ros e Digos. di terrorismo e criminalità transnazionale - L’Isis non può Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia ed ex capo essere sconfitta da una strategia militare. Bisogna sradicare V. T. dell’antiterrorismo alla Procura di Napoli, ha affermato al il finanziamento e negargli supporto».

9 Cronaca

Carenze del trasporto pubblico e disoccupazione hanno aperto la strada alle auto-pulmini ‘fai da te’ Professione autista abusivo la nuova frontiera del lavoro Serena: «Metto quei soldi da parte per pagare le tasse universitarie» di Elisabetta de Luca colano che confina con il Parco Nazionale né più comodamente né con maggiore si- mese e sono flessibili: «Se il bambino ha del Vesuvio. Una zona frequentata da tan- curezza» dice una mamma nel cortile del- fatto molte assenze o il genitore non può «Ho cominciato perché una mia amica, tissimi turisti, eppure mal servita dai mez- la scuola. «Io ho mandato per cinque anni pagarmi perché è in difficoltà ci accordia- incinta del secondo bambino, mi chiese la zi pubblici. «Da lì i pullman non passano le mie figlie al Liceo Classico De Bottis di mo e gli faccio credito». cortesia di accompagnare il primo figlio a - spiega Simona - e non c’è la stazione. I Torre del Greco con un’auto privata anche Facciamo i conti: se un ragazzo deve pren- scuola. Era un compagno di classe di mia genitori la mattina devono andare a lavoro se a circa dieci minuti a piedi dalla scuola dere la Vesuviana per arrivare a scuola, figlia, quindi non mi pesava. Poi mi disse di e non possono accompagnare i ragazzi a c’è la fermata della Vesuviana». Il motivo? pagherà un biglietto di 1,20 euro che mol- portarlo anche quando la mia bambina si scuola». E le tariffe? «Per le elementari e le «La sicurezza. La fermata è isolata e poco tiplicato per i nove mesi di scuola la spesa assentava, in cambio di un compenso». E medie, quindi quando mi muovo nella stes- illuminata. È pericoloso per delle ragazzine è di 648 euro. Con l’auto privata muoven- così Simona (nome di fantasia) capì che il sa città, chiedo 30 euro al mese. Per arriva- di 14 anni. Inoltre, la Vesuviana non è mai dosi in città si spendono 270 euro, 450 per ‘pulmino privato’ poteva diventare un la- re a Torre puntuale arrivare a Torre del Greco. In più non ci voro. Da allora sono passati 18 anni. del Greco e sempre sono problemi di ritardo dei treni così fre- Ogni mattina Taxi collettivi e auto private invece 50». superaffol- quenti che hanno costretto alcuni istituti a infilano letteralmente quanti più bambini Più studen- lata. Sareb- spostare l’orario d’inizio delle lezioni. e ragazzi possibile negli abitacoli e li ac- ti si riesce bero potute Non solo mamme ma anche una ragazza compagnano a scuola. Dalle elementari a traspor- incappare ercolanese al secondo anno di Scienze Nu- alle superiori, i cortili degli istituti sono tare più c’è in rapine trizionali all’Università di Caserta ha de- zeppi di autisti ufficialmente disoccupati guadagno: o furti o ciso di far da autista abusiva: «Ho cercato che fanno la spola tra le case e le scuole. «Io ho una in qualche un altro lavoro, regolare, ma mi toglieva Simona è una mamma disoccupata, un Grande malinten- tempo agli studi. Comprare la licenza poi marito che guadagna molto poco e tre figli Punto. Se zionato. costa tanto e non mi conviene visto che il da mantenere. Ha cominciato portando lavoro con Chi le ac- mio sogno è un altro». quattro bambini a una scuola elementa- i bambini compagna- Quando Serena, la chiameremo così, deve re di Ercolano: «Poi, quando mia figlia è delle ele- va invece, seguire le lezioni, chiede aiuto ai familiari: cresciuta, accompagnavo lei e altri ragazzi mentari, per 60 euro «La mattina se devo andare all’università alla media Ettore Iaccarino». sono picco- Un esempio di auto-pullmino al mese, ar- mi sostituisce mia madre e al ritorno pas- A far crescere questo business è la man- li, e quin- rivava fino sa mio suocero che ha un Taxi collettivo canza di lavoro ma soprattutto il servizio di riesco a al cancello con regolare licenza». Serena accompagna pubblico malmesso in Campania. I mezzi metterne 6 della scuo- entro le 8 quattro ragazzi alle medie e poi pubblici non coprono determinate tratte sul seggioli- la e aspet- passa a prendere cinque bambini e li por- o se ci sono offrono un servizio scadente. no di dietro e uno al posto del passeggero. tava che entrassero». ta alle elementari in una vecchia Renault Come accade a Ercolano: «Dopo qualche Con i ragazzi più grandi al massimo posso I genitori che scelgono questo servizio non 5: «I bambini stanno un po’ stretti, è vero, anno ho cominciato ad accompagnare un metterne quattro dietro e uno avanti». hanno tempo di accompagnare i piccoli e però il percorso è breve». Guadagna 30, gruppo di ragazzi da San Vito fino all’isti- La Grande Punto non è omologata per preferiscono affidarli ai ‘pulmini privati’ 40 euro a passeggero, in base a dove abita- tuto superiore Francesco Degni di Torre trasportare così tanti passeggeri: «Ma in previo conoscere chi guida. no: «Metto gli stipendi da parte e mi pago del Greco». San Vito è una frazione di Er- Vesuviana o sugli autobus non si viaggia I pagamenti avvengono di solito a fine le tasse all’Università».

RiflettoriFOOD ANDpuntati ART sui gradini resi celebri dal film “Giudizio Universale” di Vittorio de Sica I sommersi delle scale di Montesanto di Lorenzo Ena go, che preferisce definirsi ‘cittadino del mondo’. Ha i sull’accampamento mostra con soddisfazione la sua ten- denti spaccati, gli abiti sporchi di strada e il palmo delle da di nylon: «L’ho fatta io. Purtroppo ci piove dentro». Vittorio de Sica ne rimase talmente affascinato da girar- mani nero come la pece. Siete voi a sporcare le scale? Come vi organizzate quando fa buio? «Vede quel lam- ci alcune scene del “Giudizio universale”. Un gruppo di «Alcuni di noi sono tossicodipendenti, ma non vorrei che pione? Attraverso un collegamento con dei cavi sfrut- circa 20 clochard, invece, ha scelto di fare delle scale di la sporcizia fosse attribuita solamente a questo fatto». to l’energia che produce quando si accende. In questo Montesanto la propria ‘casa’. E guai a chi li disturba. Peter racconta di alcuni tossici che non fanno parte del modo anche noi possiamo usare la corrente elettrica». «Siamo già stati cacciati da altri posti per colpa dei gior- gruppo e approfittano dei nascondigli Contrariamente a quanto si nalisti», spiega una ragazza mentre beve una birra seduta offerti dalle scale per ‘farsi’ e buttare possa pensare, i ragazzi non su un gradino. «Fate foto, video e scrivete bugie. Voglia- siringhe e fazzoletti per terra. «Non sono aggressivi. Salutano i mo essere lasciati in pace». è semplice vivere in strada. Ci arran- passanti e richiamano i loro Alcuni fanno uso di eroina, una pratica diffusa tra la gen- giamo come possiamo, non abbiamo cani quando questi ringhiano te di strada. Per questo molti napoletani vedono la co- casa», dice Peter. Le persone dicono contro qualcuno. Se c’è chi munità come un problema d’immagine per quest’angolo di aver visto qualcuno di voi “bucar- si avvicina per parlare, si pre- di città. Quello che un tempo era considerato uno dei si” anche alle sette del mattino. È sentano con tanto di stretta di monumenti più affascinanti di Napoli, oggi è invaso da vero? «Tutti commettono errori. Sia- mano. Da quanto tempo vive bottiglie di birra – tante in frantumi - siringhe, fazzoletti mo brava gente e paghiamo le con- in strada? «Giro il mondo da inzuppati di sangue, vomito, escrementi e altri rifiuti. seguenze delle nostre azioni», spiega. 20 anni. Non ho documenti». L’aria è irrespirabile, a tal punto da costringere turisti La comunità dei clochard è divisa Un tratto della scalinata Come si mantiene? «Sono un e napoletani a scegliere vie alternative. Per arrivare da in due aree diverse della scalinata. artista. Inoltre faccio muratore corso Vittorio Emanuele a Montensanto, anche chi non Quattro abitano all’interno di due al Vomero», racconta. A que- ha fretta preferisce usare la funicolare. I pochi che af- cabine del metano di due metri quadri, nella zona alta. sto punto arriva una ragazza dai capelli biondo cenere, frontano le scale, lo fanno tappandosi il naso. I clochard Fuori c’è di tutto: materassi, stendini e persino peluche. sdentata come Peter. Alla sua vista l’uomo cambia espres- più giovani sono diffidenti. Lasciano la parola ai ‘vete- Gli altri sfruttano uno spazio più ampio, alla base della sione, come se qualcosa lo intimorisse. Peter decide di rani’. «Aspetti un attimo, chiamo Peter», dice un ragaz- scalinata, in direzione della stazione di Montesanto. Per interrompere la chiacchierata: «Nessuno dei miei amici zo dall’accento toscano mentre in una mano tiene per il entrarci bisognerebbe oltrepassare un cancello chiuso vuole che io parli con i giornalisti». In che senso? «Non guinzaglio i suoi due cani e nell’altra uno spinello. con un lucchetto. Peter non permette a nessuno di en- vorrei che ci cacciassero. Questo è l’ultimo posto che ci Eccolo Peter: uomo sulla quarantina, tedesco di Ambur- trare nel suo ‘giardino’. Ma da un angolo che si affaccia rimane». Guarda il reportage fotografico www.unisob.na.it/inchiostro

10 Inchiesta

Promesse mai mantenute, lavori che non partono mai. La storia del parco dimenticato di via Vespucci C’era una volta la Marinella... Sodano: «Non si ammettono più ritardi» di Elisabetta de Luca di D. Gargagliano e R. Grasso di cadaveri ritrovati qualche anno fa tra le montagnole della monnezza. La disgraziata Che fine ha fatto il parco della Marinella? storia del parco della Marinella affonda le Doveva essere il polmone verde dell’area di sue radici alla fine dell’Ottocento. La Villa via Marina. Ma dopo milioni di euro stan- del Popolo, così chiamata perché frequentata ziati è ancora un cumulo di rifiuti di vario ge- dalle classi più umili, si contrapponeva alla nere. Dal 2006 si susseguono promesse, anni più ricca Villa di Chiaia. Poi all’inizio del di ricorsi, contro ricorsi, sentenze del Consi- ‘900 lo spazio fu utilizzato per ampliare il glio di Stato, ma il verde non c’è. O meglio porto. Proprio qui venne costruita la prima non c’è ancora. L’ultimo impegno risale al opera di architettura moderna a Napoli: il 20 ottobre scorso. Dopo l’ennesimo incendio Mercato Ittico progettato da Luigi Cosenza. di rifiuti, il vicesindaco Tommaso Sodano Rosario Arino, consigliere di municipalità, dichiarò che entro il 7 gennaio il Comune racconta che nel secondo dopoguerra gli avrebbe consegnato la zona ripulita alla so- sfollati della zona del porto furono collocati lì cietà incaricata dei lavori del parco. Ma la nelle baracche. Tra questi anche la famiglia ditta arrivata seconda nella gara d’appalto della madre: «C’erano prefabbricati a parti- Il Parco della Marinella com’era nel 1961, foto di Giulio Parisio, Archivio Parisio-Napoli ha fatto ricorso al Tar, costringendo il Co- re dall’attuale parco della Marinella fino al mune a rimandare la pulizia della Marinella ponte della Maddalena». Con la ricostruzio- in attesa della sentenza del 28 gennaio. «In ne le persone furono collocate nelle case po- ogni caso andiamo avanti -assicura il vicesin- polari in varie zone di Napoli, tra cui Ponti- daco- non sono più ammissibili altri ritardi: celli, Sant’Erasmo e Rione Traiano. Rosario l’area sarà ripulita e consegnata per iniziare racconta che durante il terremoto del 1980 i lavori». L’intervento di pulizia è già costato gli abitanti della Marina furono nuovamente oltre 300.000 euro. E intanto sul luogo conti- costretti a lasciare le loro case per trasferir- nuano a giacere rifiuti speciali e i resti carbo- si nelle baracche per qualche tempo. Poi la nizzati dell’ultimo incendio. zona fu abbandonata e lasciata al degrado. L’idea di trasformare la zona, compresa tra «Ho visto succedere qualsiasi tipo d’illegalità l’ex mercato ittico e il bastione del Carmine, laggiù», racconta Antonio, avvocato 35enne, in un parco moderno risale ai tempi della guardando dal suo balcone che affaccia sulla giunta Iervolino. È stato cofinanziato dall’U- Marinella. «Il fioraio aveva tirato su un re- nione Europea con più di cinque milioni di cinto per il proprio cavallo: ovviamente tutto euro. E i risultati? Anni di sversamento di abusivo». Per i residenti della zona il degra- rifiuti tossici: da materiali chimici all’amian- do di via Marina è diventato una costante: to. Poi lì, proprio davanti all’ospedale Loreto non ci fanno più caso. I lavori riprendono Mare, è sorto un campo nomadi abusivo dal- periodicamente per poi esaurirsi dopo poco le condizioni igienico-sanitarie degne di uno tempo nonostante i ripetuti proclami delle amministrazioni, come suc- cede anche oggi: «Hanno Quando il muro di Rosi solo ammassato e forse por- cadde proprio lì di fronte tato via un po’ di spazzatura. Non ho mai visto lavorare lì Una delle scene cult del cinema italiano è il crollo di più di tre operai contempo- un palazzo all’inizio de Le mani sulla città di Fran- raneamente». cesco Rosi. Quel muro esisteva davvero e si trova- Il disegno dell’agognato par- Il Parco della Marinella oggi va in un vicolo di via Amerigo Vespucci, di fronte al co della Marinella fu realiz- Parco della Marinella, in una zona molto popolata zato dodici anni fa dall’ar- detta Piliero. È lo stesso Rosi a raccontarlo nella sua chitetto Aldo Loris Rossi, conversazione con Giuseppe Tornatore nel libro Io che lo regalò al comune di lo chiamo cinematografo. “Feci ricostruire la parte Napoli. «Bisognerebbe rot- di un palazzetto che era caduto per metà, con tutti tamare tutta quella miseria i pavimenti, le pareti e l’arredamento”. Rosi piazzò che sta lì intorno. Ma Napoli sette macchine da presa che camuffò sul set. Aveva è na carta sporca ca nisciune una sola possibilità per fare le riprese, altrimenti se ne importa», dice l’archi- avrebbe perso 30 milioni di lire. Andò bene al pri- tetto. Nel progetto sono pre- mo colpo. Il regista racconta che il palazzetto era visti 30.000 metri quadrati per metà abitato e lui girò di nascosto. C’erano po- di verde, distese floreali, per- che comparse e alcuni stuntman intorno al palazzo, corsi naturalistici e due spa- “ma dietro di loro passava gente vera. Volevo inqua- zi teatrali corollati da una drare il rischio del crollo anche sui passanti incon- fontana al centro. Ci sono sapevoli”. anche una variante stradale per svincolare il traffico da via Vespucci verso Corso Lucci e la riqualificazione slum di Bombay. dell’ex Mercato Ittico come sito di interesse Il Comune lo ha smantellato solo nel luglio culturale. Per il momento questo piano ri- 2012. Da allora clochard e tossici ne han- mane solo una pubblicazione per addetti ai no fatto la loro dimora. Senza dimenticare lavori, ma stavolta il Comune è intenzionato la lunga mano della camorra che aleggia ad andare fino in fondo. Sarà vero? su quella che è la porta est della città. Sto- Guarda il reportage fotografico rie metropolitane, ma non troppo, parlano www.unisob.na.it/inchiostro Guarda il reportage fotografico Il Parco della Marinella come sarà secondo la ricostruzione del progetto di Aldo Loris Rossi www.unisob.na.it/inchiostro

11 Sport

Ancora lontana la soluzione della querelle sull’impianto di Fuorigrotta, tra restauro e demolizione «San Paolo, mostro vuoto» L’architetto Zavanella, progettista dello Juventus Stadium: «Io lo rifarei gratis»

di Alfonso Fasano la sua visione, il suo modo di intendere lo stadio del terzo fezionati e può servire da traino per la rivalutazione di millennio: «E’ giusto e doveroso che i nuovi impianti de- aree poco sfruttate o degradate: «Non esiste luogo adatto o Un qualsiasi week-end di zapping calcistico è come un pu- stinati al calcio restituiscano qualcosa alla comunità. Pen- migliore per edificare un nuovo stadio, al netto delle infra- gno nello stomaco. La sostanza cambia poco, Germania, siamo per un attimo a chi non è tifoso e si ritrova a vivere strutture di cui una determinata zona è servita. Prendete Spagna, Inghilterra o Francia che sia. Perché ovunque tu accanto al San Paolo, a convivere con il traffico, la con- il caso dello Juventus Stadium, i cui parcheggi confinano voglia spingere il tuo occhio da appassionato, ci sarà sem- fusione, la paura per l’ordine pubblico almeno una volta col comune di Venaria Reale. Prima dell’inaugurazione, pre uno stadio pronto a essere inquadrato, a quella era un’area morta. Oggi, invece, è far bella mostra di sè. Uno stadio vero, bello, una delle più visitate di tutta Torino». Per moderno. Non come quelli a cui sei abituato farci capire cosa intende, Zavanella utilizza tu, italiano che vivi nel terzo mondo dell’in- una frase che gli architetti sportivi, proba- frastruttura pallonara e aspetti buone notizie bilmente, utilizzano come massima di rife- da venticinque anni, dalle ristrutturazioni rimento: «Del resto, in una qualsiasi città, senza senso di Italia 90. tutti gli abitanti sanno dove si trovano tre Se poi sei napoletano, la situazione è anche cose. La cattedrale e l’ospedale maggiore peggiore. Lo stadio San Paolo, ad oggi, è sono le prime due. Indovinate qual è la ter- «un mostro vuoto, inguardabile, che ispira za?». Lo stadio, appunto. senso di sporcizia». Le virgolette non sono E allora, perché la città partenopea e il re- casuali: sono frutto di un discorso diretto, sto d’Italia non hanno ancora fatto come di un’intervista. Quella che ci ha rilasciato la Juventus? Zavanella risponde, e quasi si Gino Zavanella, che nel campo dell’architet- infervora: «Non lo chiedete a me, io lo sta- tura sportiva sta come a Maradona nel cal- dio del Napoli lo progetterei anche gratis. cio: è semplicemente il numero uno. Il suo Napoli è una città dove il calcio è un fatto portfolio quasi straripa di schizzi vincenti: sociale, dove esistono un amore sviscerato l’Euganeo di Padova, gli stadi di Euro 2000. Lo stadio San Paolo e una passione sportiva che da soli spinge- Ma soprattutto lo Juventus Stadium, di cui rebbero un architetto a costruire una ago- è capo progettista e coordinatore architetto- rà di gioia ed emozione. Il problema è che nico. Un vero e proprio guru. Che sul caso- non emergono volontà politica e sociale di San Paolo non le manda certo a dire, forte progettare qualcosa in questo senso». Non di un’esperienza ventennale nella costruzione di impianti la settimana. Per queste persone, oltre che per i supporter passa la mano, Gino Zavanella. Anzi, vede e rilancia: «Io per il calcio: «La questione napoletana non risiede nella della squadra, lo stadio deve poter offrire spazi ricreativi sono disponibile a venire in città e avviare dibattiti con scelta tra un rifacimento totale del campo di Fuorigrotta e utilizzabili sette giorni su sette. Non sarebbe visto come chi di dovere per parlare di qualcosa di reale, di fattivo. Il l’edificazione di un nuovo stadio, quanto nella creazione un disturbo permanente da chi non ama il pallone e per- nuovo stadio di Napoli, del Napoli, è un’occasione senza di uno spazio che, per la prima volta, non sia avulso dalla metterebbe al club di avere nuovi incassi, assolutamente eguali per la città. E lo sarebbe anche per me». città. Pensare a un impianto destinato a ospitare solo le disarcionati dal match day o dall’andamento dei risultati Il suo appello diventa anche il nostro, e lo rilanciamo da partite, nel 2015, è pura follia». sportivi». queste righe. Sai mai che qualcuno ci creda e voglia rega- Ci vuole qualcosa di più, dunque. Zavanella spiega così Una dimensione tutta nuova, che rifugge modelli precon- larsi questo sogno che sa d’occasione. Date, coincidenze, coppe, fallimenti: storia di una disparità ingiusta Non scordiamoci del basket di Claudio Pellecchia Mason Rocca, James Larranaga, Alessandro Cittadini, Jon Ste- fansson, Mimmo Morena, coach Piero Bucchi, i nuovi portabandiera Se cercate Napoli nella mappa del basket italiano dovete scendere dell’orgoglio sportivo partenopeo. fino in A2. E’ lì che bazzica, con alterne fortune e scarso seguito, Una stagione unica, probabilmente irripetibile, culminata con le se- l’Azzurro Napoli Basket, risultato dell’ennesima resurrezione mal mifinali scudetto (persa contro la Bologna di un imberbe Marco Beli- congegnata nel tentativo di restituire nobiltà a una tradizione sportiva nelli) e la qualificazione alla fase a gironi dell’Eurolega, la massima cui nessuno, pare, tenere più di tanto. Soprattutto oggi, con il Napoli competizione cestistica per club. di De Laurentiis a calamitare attenzioni, onori e oneri. Poi, nel più tremendo dei contrappassi danteschi, il declino. Lento, Eppure, c’ è stato un tempo in cui a Napoli dominava la palla a inesorabile e, per un curioso scherzo del destino, coincidente con la spicchi, mentre il cuoio annaspava sui polverosi campi di provin- risalita verso i massimi palcoscenici calcistici del Napoli Calcio. Fino cia. Da queste parti non è sempre stato solo calcio. Perché se è vero a una nuova data simbolo, il 12 gennaio 2010: quel che restava Lynn Greer che la Napoli sportiva ha un po- della formidabile armata di sto sulla mappa grazie alle gesta quattro anni prima, veniva di Maradona Diego Armando da estromessa da tutti i cam- Buenos Aires e dei suoi eredi (più pionati Fip per irregolarità o meno degni), c’è anche una più retributive, prima tappa di cadenza quasi quotidiana. Tacendo della ristrutturazione del Pala- che discreta storia cestistica di cui un fallimento inevitabile; di Mario Argento, ferma dal 2007 causa tempi burocratici da età della tenere conto. Con il rimpianto di contro il Napoli di Maz- pietra. Non si spiegherebbe il disinteresse verso problematiche societa- non aver potuto godere, nello stesso zarri, ritornato in Serie A, rie evidenti, emerse fin dall’acquisto del titolo della Biancoblù Basket periodo storico, di due squadre di aveva appena chiuso il giro- Bologna e che, protratte nel tempo, non consentono un decoroso mante- livello nello stesso contesto sociale e ne d’andata al terzo posto in nimento della franchigia nell’attuale Serie A2. Non si spiegherebbe la urbano. Come in America, più che classifica, sfruttando l’onda carenza di strutture adeguate per quei giovani il cui cuore va al ritmo in America. lunga di 12 risultati utili della ‘spicchia’ che rimbalza sul parquet. Una data a simboleggiare quello Il PalaArgento consecutivi. Quel che poi è Ricerca frettolosa di nuovi soci, mancanza di fondi, arretrati da che, solo all’apparenza, potrebbe successo nell’ultimo lustro, smaltire, gestione troppo onerosa del parco giocatori, sono solo altri sembrare un paradosso. 19 feb- per l’una e l’altra parte, fotogrammi di un film già visto e dal finale scontato. E’ solo questione braio 2006: mentre la neonata è storia. E le coincidenze di tempo e il basket a Napoli sparirà nuovamente, nel silenzio genera- Napoli Soccer di Aurelio De Laurentiis usciva sconfitta 3-1 nell’i- c’entrano fino a un certo punto. E’ un fatto di mentalità, di cultura, le di quella parte di città che vive di pane e calcio. E’ la maggioranza, nedito derby con la Juve Stabia (Serie C1), la Carpisa Napoli del di scarsa attenzione per un movimento che esula dal calciocentrismo certo; ma non farebbe male, per una volta, tenere conto anche di quella presidentissimo Mario Maione vinceva la Coppa Italia di pallaca- esasperato ed esasperante. Non si spiegherebbe, altrimenti, il rumoroso minoranza (silenziosa, ma non troppo) che chiede rispetto e per una nestro al termine di una finale al cardiopalma contro la Lottomatica silenzio sul Pala-Barbuto da rimodernare, mentre le bagattelle tra passione non meno nobile del football. Ci siamo anche noi in questa Roma. Lynn Greer, Ansu Sesay, Michel Morandais, Valerio Spinelli, Comune e De Laurentiis sulla questione San Paolo hanno raggiunto città. Non dimenticatelo: ‘Basketball never stops’.

12 Sport

Paolo Cannavaro chiede strutture adeguate per rilanciare il settore giovanile del Napoli, oggi in crisi Una casa per la scugnizzeria L’ex capitano: «Un nuovo centro sportivo in segno d’appartenenza alla città»

di Roberto Panetta Come mai negli ultimi 10 anni dal vivaio è uscito so- Cosa si prova a vestire la maglia azzurra? lamente Insigne? Tutto si raddoppia, gioie e delusioni. L’orgoglio di vestire quel- Zitti tutti, parla il ca- Questo è un problema che deriva dal passato perché i ragazzi la maglia è però immenso. pitano. Un difensore più bravi, negli anni meno belli degli azzurri, andavano altrove Prima di conquistarsi uno spazio importante con i granitico che fa della dando priorità a squadre del Nord. Ora le cose sono cambiate partenopei ha dovuto sudare altrove … forza fisica una delle perché crescere nel Napoli per i ragazzi è decisamente meglio Per tanto tempo a Napoli è mancato un progetto serio per ri- sue armi migliori. In- che cercare fortuna altrove. salire ma alla fine sono tornato per contribuire alla rinascita. terventi puliti, scivolate a filo d’erba, ma ogni Perché è così complicato per un partenopeo esplode- Sono stato quasi costretto a giocare in altre squadre per cresce- tanto anche qualche tackle a gamba tesa. E re nella propria città? re e maturare come calciatore. se ‘l’entrataccia’ va a colpire il Napoli Calcio, A Napoli è doppiamente difficile essere ‘profeta in patria’, Che consiglio dà agli ‘scugnizzi’ del vivaio? o solamente il settore giovanile partenopeo, troppe pressioni e aspettative su un ragazzino che scende in Di non accontentarsi perché fanno parte di una Primavera: poco importa. A un anno dall’amaro addio campo. Anche Insigne è dovuto andare a farsi le ossa fuori per quello è il punto di partenza. Anche allenarsi qualche volta con Paolo Cannavaro torna a parlare di Napoli, poi tornare più maturo. C’è un problema di cultura napoleta- la prima squadra è un punto di partenza, non di arrivo. Nella dedicando un’attenzione particolare alle gio- na nel guardare i ragazzi e le aspettative di un pubblico, poco vita, come nello sport, bisogna però saper sfruttare al massimo vanili. comprensivo e paziente, alla costante ricerca di fenomeni. le occasioni che capitano. Mariolino Corso, allenatore dell’unico scudetto Primavera vinto dal Napoli, Ecco come il mercato invernale ha influito sulla media punti del Napoli nelle ultime cinque stagioni è convinto che manchino gli allenatori e che bisognerebbe spendere qualche soldino in più … Ha pienamente ragione. Oltre ad un progetto Media punti Media punti tecnico e tattico uniforme della società, si deve Acquisti Cessioni Bilancio al 31 Gen dal 01 Feb investire su istruttori e allenatori qualificati. Bi- sogna, per assurdo, dare molta più importanza Ruiz (8,5 mln) Rullo (prestito) -9,8 milioni 1,95 1,7 al settore giovanile che alla prima squadra. 2011 Mascara (1,3 mln) Bucchi (prestito) Il presidente De Laurentiis annunciò di lanciare il progetto ‘scugnizzeria’ ispi- Vargas (13,5) Rinaudo (prestito) -13,5 milioni 1,45 1,8 rato alla ‘cantera’ del Barcellona, ma 2012 Santana (prestito) al momento non ha mantenuto la pro- Chavez (prestito) Mascara (0) messa … Purtroppo oggi esiste un problema gravissimo Rolando (1) Aronica (0,5) -1,65 milioni 2,1 2 di strutture. Fare un centro sportivo a Castel- Armero (1) Fernandez (prestito) volturno, a 40 km dal centro di Napoli, non 2013 Radosevic (2) Uvini (prestito) Calaiò (0,25) Dossena (prestito) è l’ideale per il settore giovanile partenopeo, Vargas (2,1) perché la distanza è un grande disagio per i ragazzi e per i genitori che lavorano. Jorginho (5) Cannavaro (prestito) -14 milioni 2,1 2 Lei è nativo di Soccavo, sede dell’ulti- 2014 Henrique (4) Armero (prestito) Ghoulam (5) mo, vero, centro sportivo del settore giovanile azzurro. Poi, il nulla … Gabbiadini (13,5) ? -13,5 milioni ? 1,75* ? Un centro sportivo darebbe, a tutta Napoli, 2015 Strinic (0) *al 20 gen un grande senso di appartenenza e di unità ? di intenti. Per una società non avere un’area La finestra di mercato invernale è utile per rinforzare la squadra, ma non sempre incide in maniera propria di allenamento è un grande svantag- gio in fase di programmazione dell’attività dei rilevante sui risultati. Almeno, non nel caso del Napoli, che quasi mai negli ultimi anni ha migliorato la ragazzi. Io sono stato fortunato perché i primi sua media punti nel girone di ritorno. E, quando lo ha fatto, non è dipeso dai nuovi innesti. anni ci allenavamo a Bagnoli (ex campo dell’I- talsider), poi al campo sportivo di Marianella, Ad ogni sessione più affari sui giornali che nelle liste di trasferimento ma almeno avevamo un centro dove sentirsi una grande famiglia. La volontà della società è di costruirlo, resta da individuare il luogo. Il (calcio)mercato delle bufale La carenza degli ‘scugnizzi’ può dipen- dere dai genitori troppo pressanti che di Vincenzo Nappo arrivare alla settimana scorsa, quando si vecchie conoscenze del nostro calcio. Si non permettono ai ragazzi di crescere è vociferato di un possibile contatto con parte dalla fine dello scorso anno, quan- in tranquillità? Anche quest’anno il mercato di gen- la Lazio. Si è trattata dell’ultima puntata do molti davano per certo un ritorno del La mia fortuna e quella di mio fratello Fabio è naio ha riservato il suo campionario di di una serie di tentativi del suo agente, Pocho Lavezzi dalle nostre parti. Fino stata quella di avere un ‘bufale’. Possibili colpi che hanno illuso Mino Raiola, per non svendere un cal- all’esonero del tecnico Walter Mazzar- papà che si interessava i tifosi o, al contrario, hanno allarmato ri si è parlato di Inter. In seguito è stato di tutto per noi tranne non poco i supporters delle squadre in- aperto uno spiraglio che voleva l’argen- che per il calcio. Aveva teressate. Come nel caso di un probabile tino nuovamente all’ombra del Vesuvio. giocato a pallone, sape- ritorno di Mario Balotelli in Italia. L’at- Altra ipotesi priva di reale fondamento. va che bisogna lasciare taccante, dopo aver lasciato il Milan la È stata poi la volta di Ibrahimovic alla tranquilli i ragazzi nel- scorsa estate, è approdato al Liverpool. Roma. I rumors sono stati smentiti la fase di crescita. Purtroppo in tanti vedono Nei primi sei mesi di permanenza con i dall’onnipresente Raiola, che ha sotto- nel figlio calciatore la possibilità di risolvere i Reds, Super Mario non ha certo lasciato lineato l’impossibilità per il club capito- propri problemi e insuccessi. Una volta arriva- il segno. Ecco allora il rincorrersi di voci lino di potersi permettere un calciatore va uno su 20.000, oggi la difficoltà è aumen- legate a un clamoroso ritorno all’Inter o Un fotomontaggio con un ingaggio così elevato. tata. a un suo arrivo alla Juve. Tutto smen- di Ibra al Napoli Infine, un altro ex del Napoli: Edinson Molti giovani snobbano il Napoli consi- tito dai due club, con buona pace delle Cavani. Nelle scorse settimane alcuni derandolo un punto di passaggio e non rispettive tifoserie, non intenzionate a giornali sportivi titolavano su un possi- di arrivo … perdonarlo ancora per altre ‘balotellate’. ciatore a cui nessuno sembra voler dare bile contatto tra il suo entourage e la Per un decennio il Napoli è uscito dal palco- In particolare, i sondaggi hanno eviden- un’altra possibilità. Dall’altra parte, l’ul- Juventus. Un colpo che è destinato a ri- scenico della serie A, ha fatto la serie B, poi c’è ziato il mal di pancia dei sostenitori ne- tima tornata di contrattazioni ha regala- manere in canna. E che dire di Podolski stato il fallimento, la Serie C. In quegli anni si roazzurri, poco disposti a riabbracciare to alle squadre italiane alcuni sogni che e Shaqiri, dati come sicuri rinforzi per la è perso lo spirito del settore giovanile, l’ambi- un prodotto del vivaio interista poi pas- tali sono rimasti. Prendiamo in esame il Vecchia Signora e poi passati a braccet- zione di entrare nel club partenopeo. sato sull’altra sponda di Milano. Fino ad trio del Paris Saint-Germain formato da to con l’Inter?

13 Spettacoli

Ecco cosa potremo ascoltare nel 2015, dal genere rock fino al rap Pino Daniele Napoli in musica e quell’erede Il San Paolo torna protagonista della stagione dei concerti che non c’è pagine a cura di Germana Squillace noni e Fiorella Mannoia. Hanno deciso di fermarsi nella di Diego de Carlo città anche artisti che si propongono ai più giovani come Napoli è Caruso che canta ‘O sole mio’, è ‘O surdat nam- Marco Mengoni, J-Ax e Fedez. Svariati i luoghi nei quali Si discuteva su chi fosse l’erede di Pino Daniele. murat’ di Califano, è la tarantella ballata tra i vicoli. La si potrà andare ad assistere all’esibizione del proprio be- Ma purtroppo mancava il suo indiscusso men- musica è da sempre uno dei mezzi di comunicazione e niamino. Non solo teatri, ma anche stadi. Nonostante le tore musicale, James Senese da Miano, il nero a aggregazione della città. Anche il 2015 non farà eccezione rimostranze del Comitato Civico Fuorigrotta, dopo dieci metà, l’altra metà di Pino. Martedì mattina, nella per la varietà di concerti che offrirà ai partenopei. Nume- anni dall’ultimo spettacolo, il San Paolo tornerà a ospitare redazione del Corriere del Mezzogiorno la que- rosi i tour che comprendono Napoli fra le tappe italiane. concerti. A inaugurarlo Jovanotti e Vasco Rossi. E proprio stione da dirimere era se l’inventore del Tarum- Così come svariati sono i generi tra cui il pubblico potrà su questi due appuntamenti si accendono i nostri riflettori. bò avesse lasciato figliocci in giro per Napoli, lui scegliere. Saranno a Napoli cantanti che hanno fatto la Il terzo è il tour di Carmen Consoli che torna dopo cin- che da tempo, Napoli, la visitava solo di sfuggita. storia del Paese come Francesco De Gregori, Ornella Va- que anni di attesa. All’incontro sono intervenuti il chitarrista Anto- nio Onorato, il cantante e amico d’infanzia del chitarrista scomparso, Enzo Gragnaniello, e il contrabbassista e collaboratore d’una vita, Rino JOVANOTTI Zurzolo. Alla fine l’unico aspetto sul quale i tre Una pagina di spartito con la scritta ‘Napoli musicisti si sono trovati concordi è il fatto che non 26 Luglio Stadio San Paolo’. Così Lorenzo sbucherà certo fuori dai talent show, un suo ere- de, visto che i rispettivi ripetitivi partecipanti non Jovanotti (in foto), cappellino rosso e gilet di fanno altro che scimmiottare o insultare involon- jeans, ha annunciato su Instagram quando tariamente i loro modelli. sarà nel capoluogo partenopeo. L’immagine è «Pino è stato l’inventore del blues napoletano – accompagnata dalla frase «Sono molto contento, ha detto Onorato -, un musicista legato alle sue radici, che ha però saputo fare della contamina- vi porterò uno spettacolone» e dall’immancabile zione la sua forza». Per il cheyenne campano con #lorenzoneglistadi2015, l’hashtag che il cantante il vento nelle mani è stata proprio l’assenza di ha lanciato per promuovere il suo tour. Jovanotti punti di riferimento troppo stringenti a rendere torna a Napoli dove si è esibito per l’ultima volta, unico Pino Daniele. nel 1994, durante la tournée in cui condivideva Ma se il sofisticato chitarrista ha sottolineato l’im- portanza di progettare, provare e riprovare per il palco con Ramazzotti e Pino Daniele. poter fabbricare un sound, per Zurzolo e Gra- gnaniello la forza di Pino stava nella spontaneità dell’invenzione. Fu in pochi minuti, in maniera naif, che scrisse quella sorta di materna metafora di Napoli (o per i più critici di catacresi) che ‘Na- pul’è’ è divenuta. VASCO ROSSI Per il cantautore dei Quartieri Spagnoli, Enzo «Non ci saranno limiti, voglio suonare in tutta Gragnaniello, è solo in questa città che il musi- Italia». Lo aveva scritto Vasco Rossi (in foto) su cista scomparso sarebbe potuto nascere, perché tutte le belle canzoni hanno città grandiose alle Facebook a novembre. Detto fatto. Dopo Bari, spalle. «Napoli resta un punto di riferimento per Firenze, Milano, Torino, Messina e Padova il il pianeta», ha dichiarato. Ma se lui è più legato rocker di Zocca tornerà a Napoli dopo quasi alla cultura di quegli sciamani che nel ‘500 pare- dieci anni di attesa. Il tre luglio Blasco si esibirà va medicassero con la voce i malati con suoni di- sarticolati, borborigmi ed eiulati, Zurzolo e Ono- nel prestigioso impianto sportivo di Fuorigrotta: rato restano affezionati alle armonie perdute del lo stadio San Paolo. Il concerto ‘Live Kom 015’ Settecento, quando l’orecchio assoluto di Mozart permetterà ai fan di ascoltare tutti i più grandi veniva a rubacchiare melodie per mandolino tra i successi del Vasco nazionale oltre ai brani di vicoli di questa città. ‘Sono innocente’, ultima fatica dell’artista al Ed è proprio di quella nobile tradizione che essi considerano il bluesman partenopeo, lui sì, un primo posto tra gli album più venduti del 2014. erede. «Oggi c’è grossa confusione, mancano al- ternative politiche credibili ed è per questo che non s’intravedono figli artistici del chitarrista» ha proseguito Onorato, che ha poi lamentato la mancanza di un Palazzo della musica in una cit- tà, Napoli, tra le più musicali al mondo. Secon- do Gragnaniello, invece, nato nella micragna del CARMEN CONSOLI vico nero, ad ospitare la magia di una melodia Si è occupata di ciliegie e olio in questi cinque anni basta una chiesa sconsacrata o la stessa strada. di silenzio. Ma ora, in occasione dell’uscita del A un certo punto il dibattito fra i tre si è parti- nuovo album ‘L’abitudine di tornare’, Carmen colarmente animato e mentre Zurzolo indulgeva Consoli si ripresenta sulle scene per far ascoltare nel racconto di numerosi ricordi del collaborato- re di una vita, ci è mancato poco che Onorato e al pubblico dieci nuovi brani scritti nell’arco di Gragnaniello non si azzuffassero affettuosamen- due mesi. La ‘Cantatessa’ porterà sul palco di te: se per il primo, legatissimo alle metafore orto- undici palazzetti delle principali città italiane frutticole, l’asparago selvatico è più succulento di temi importanti come il femminicidio, le vicende quello di serra, per l’altro è solo dopo stremanti sessioni di prova che il suono può diventare con- siciliane e racconterà la magia della maternità. vincente. Tra le date in calendario, non mancherà Il chitarrista ha poi affermato di sognare un Rino l’appuntamento napoletano previsto per il 28 Zurzolo alla direzione del Trianon, lamentando aprile 2015 presso il Teatro Palapartenope. che chi effettua le nomine nei teatri spesso pa- droneggi più il burocratese e il politichese del lin- guaggio musicale.

14 Spettacoli

Un cartellone ricco di eventi: in scena anche un rifacimento del ‘Don Giovanni’ di Alessandro Preziosi Ma c’è chi sceglie il teatro Dai classici alle sperimentazioni: sul palco anche musical e radio - spettacoli «Napule è ’nu paese curioso, è ’nu teatro antico, sem- ni’ di Alessandro Preziosi e da spettacoli innovativi qua- st Superstar’ e ‘La Radiazza’, che dimostrano come a pre apierto», scriveva Eduardo de Filippo. Ogni anno la le ‘Electricity’ di Anthony Heinl, in cui le coreografie teatro si possano portare anche musical e radio e non città offre un ampio cartellone di spettacoli. Il 2015 è se- rappresentano un quadro elettrico. Tante repliche ma solo recitazione. E ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’, gnato da grandi classici riadattati come il ‘Don Giovan- anche molte novità. Tra le nostre proposte: ‘Jesus Chri- esempio di teatro impegnato.

JESUS CHRIST SUPERSTAR

Doveva durare solo qualche mese, Broadway lo protrasse per cinque anni. Uno dei più celebri musical di tutti i tempi è in scena al teatro Augusteo fino al 2 febbraio. ‘Jesus Christ Superstar’ ha nei panni di Gesù Ted Neeley, l’attore che ricoprì lo stesso ruolo nel film di Noran Jewison girato nel 1973. La star statunitense è stata invitata a recitare nello spettacolo per celebrare il 20° anniversario della versione italiana firmata da Massimo Romeo Piparo. La scena accoglierà altri ventiquattro artisti tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini.

QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO

Malattia, diversità e privazione della libertà sono i temi della pièce in scena, dal 10 al 19 aprile, al Bellini. Alessandro Gassman (in foto) vola sul nido del cuculo con l’aiuto di Maurizio de Giovanni. Il film, diretto da Miloš Forman, trova il suo compimento teatrale nella regia dell’attore romano e nell’adattamento testuale dell’autore del “Commissario Ricciardi”. Nella versione teatrale non siamo più all’interno dell’ospedale psichiatrico di Salem, ma in una clinica italiana nel 1982. Infine, il controverso signor McMurphy è sostituito.

LA RADIAZZA A TEATRO

Per chi non sa scegliere tra radio e teatro, questo è lo spettacolo giusto. Dopo 22 anni Gianni Simioli (in foto) porterà il 13 e il 14 marzo, al Teatro Totò, “La Radiazza”, il programma radiofonico cult record di ascolti in Campania. Un radio-spettacolo di circa due ore che comincia nel foyer del teatro per concludersi sul palcoscenico. Il suo obiettivo è far riscoprire la napoletanità che giace sopita in ognuno di noi e che non aspetta altro che trasformarci in “nuovi briganti perbene”. Non mancheranno ospiti, musica e interazioni con il pubblico.

Inchiostro Anno XV numero 12 Coordinamento redazionale In redazione Redazione 29 gennaio 2015 Pierluigi Camilli A questo numero hanno colla- 80135 Napoli www.unisob.na.it/inchiostro Carla Mannelli borato tutti i ventisette allievi via Suor Orsola 10 Alessandra Origo del Master 2013-2015 tel. 081.2522212/226/234 Periodico a cura della Scuola fax 081.2522212 di giornalismo Questo numero è il frutto di un Grafica diretta da Paolo Mieli laboratorio diretto da Antonio Biagio Di Stefano Registrazione nell’Università degli Studi Polito, direttore del Corriere del Tribunale di Napoli Suor Orsola Benincasa Mezzogiorno Spedizioni n. 5210 del 2/5/2001 Enrico Cacace, Direttore editoriale Caporedattore tel. 081.2522232 Lucio d’Alessandro Paola Marano Editore Stampa Direttore responsabile Capiservizio Università degli Studi Imago sas Marco Demarco Nicola Lo Conte Suor Orsola Benincasa di Elisabetta Prozzillo Rita Murgese 80135 Napoli Napoli 80123 Coordinamento scientifico Barbara Gigante via Suor Orsola 10 via del Marzano 6 Arturo Lando Alfonso Fasano Partita Iva 03375800632 Partita Iva 05499970639

15 Gli eventi

L’alternativa a musica e spettacoli: ecco gli appuntamenti in città I nuovi media Il nostro tamburino e l’insegnamento di Lara De Luna

Un anno per riscoprire la Certosa di San Mar- Napoli è da sempre luogo della sperimentazione Al tempo della grande crisi post-laurea del Suor Orsola tino. Dal penultimo weekend di gennaio fino al artistica d’avanguardia. ‘Napoli e l’arte contem- economica e dell’impenna- Benincasa che ha scelto di 24-01-2016, ogni sabato e domenica apriranno al poranea: i musei, le fondazioni, le gallerie’ è una ta della curva della disoc- investire molto sulla qua- pubblico i sotterranei gotici della Certosa e Mu- serie di incontri organizzati dal polo museale di cupazione, soprattutto gio- lità dell’alta formazione. seo di San Martino. Una passeggiata inedita tra le Napoli a cura di Angela Tecce per far scoprire ai vanile, sono spesso proprio Master, scuole di specializ- fondamenta trecentesche di uno dei castelli della napoletani il proprio patrimonio contemporaneo. i laureati a fare più fatica zazione, corsi di perfeziona- città, arricchita dall’opportunità di ammirare le Inaugurati il 20 gennaio, i prossimi incontri sa- nella ricerca di un posto di mento e centri di eccellenza 150 sculture della Sezione di sculture ed epigrafi ranno: lavoro. La soluzione, come sono le opportunità forma- del Museo. La visita si conclude con un capola- Martedì 3 febbraio: Villa Pignatelli, ore 17.30 spiega Fabrizio Manuel Si- tive che il Suor Orsola offre voro di Giuseppe Sanmartino: un’allegoria velata – Novecento a Napoli a Castel Sant’Elmo rignano, direttore del Cen- ai laureati di vari settori. che evoca le sculture della Cappella Sansevero. Sabato 7 febbraio: Castel Sant’Elmo, ore tro di Lifelong Learning Due assolute e consolidate Orari: ogni sabato e domenica alle ore 11.30 con 10.30 – Visita alla mostra Rewind dell’Università Suor Orsola eccellenze sono il Master in prenotazione obbligatoria. Mercoledì 4 marzo: Villa Pignatelli, ore 17.30 Benincasa, citando una plu- Scienze Criminologiche e il Ingresso: € 6,00 Informazioni: accoglienza.san- – Museo Madre ralità di dati incrociati, “è Master in Formazione e Ge- [email protected]; tel. 081 2294 568 quella di indirizzarsi verso stione delle Risorse Uma- un’altissima specializzazio- ne, che festeggia proprio ne, scegliendo il master o il quest’anno il suo decenna- corso di alta formazione più le. Le novità di quest’anno Si terrà dal 27 giugno al 4 luglio 2015 la tredice- Napoli Strit Food Festival. E il nome non è un giusto e mirato, che arric- accademico sono, invece, sima edizione dell’Ischia Film Festival, nella errore. Si chiamerà così, per volere dell’imprendi- chisca il percorso formativo il Master in “Esperto dei magnifica cornice del Castello Aragonese. Orga- tore Giovanni Kahn della Corte, il primo festival di base ottenuto con la lau- disturbi del comportamen- nizzata con l’adesione del Presidente della Re- del cibo da strada interamente napoletano. Dopo rea con una preparazione to alimentare”, il Corso di pubblica e con l’alto patrocinio del Parlamento un ‘evento 0’ tenutosi a piazza del Gesù in occa- più specifica dedicata a set- Perfezionamento in “Nuo- Europeo, la rassegna vuole valorizzare l’impor- sione della Notte d’Arte 2014 lo scorso dicembre, tori ben precisi e soprattutto vi strumenti del sapere per tanza della location in un prodotto cinematogra- il prossimo giugno via Caracciolo sarà invasa da completata dalle esperienze l’insegnamento: metodolo- fico. Sarà nominata una giuria di esperti incarica- ogni tipo di pietanza. Tutte rigorosamente appar- e dalle pratiche professio- gie e tecniche didattiche con ta di assegnare il premio ‘Ischia Film’ alle opere tenenti alla nostra tradizione culinaria. nali che si sviluppano nei l’uso dei nuovi media” e una che hanno maggiormente valorizzato le location Il programma non è ancora stato reso pubblico e percorsi di formazione on Summer School sugli Studi nonchè al miglior lavoro della sezione ‘Location ufficiali sono solo le date: dal 12 al 14 giugno. the job nell’aziende”. Una Leopardiani. Informazioni Negata’. Premi minori: ‘Castello Aragonese’ al Per le notizie e gli aggiornamenti: facebook. necessità, questa, a cui ri- e bandi su ww.unisob.na.it miglior regista e il premio ‘Epomeo’ al miglior com/napolistritfoodfestival sponde appieno l’ampia e con iscrizioni aperte fino al direttore della fotografia. variegata offerta formativa 15 Febbraio.

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