Sicilia -free

“SICILIA PIZZO-FREE” Un nuovo modo di intendere il viaggio d’istruzione un percorso di educazione civica che si integra con la storia, l’arte, la natura di e dei suoi dintorni

Attraverso questo viaggio nella parte occidentale della Sicilia si vuole proporre un’immagine dell’Isola diversa da quella troppo spesso proposta dai media. Una Sicilia che resiste, con la schiena dritta e che non vuole piegarsi alla mafia, una Sicilia che vuole mostrare come sviluppo e legalità possano cammina- re a braccetto. Il fine fondamentale è promuovere operativamente la cultura antimafia e il consumo critico antiracket, coinvolgendo i partecipanti in questa bella “avventura” di riconquista civile del Paese e facendo capire loro, anche attraverso l’esperienza di , che l’antimafia è un percorso che riguarda tutti e che è nelle possibilità di tutti. I ragazzi avranno la possibilità di conoscere la storia della mafia e dell’impegno antimafia dal racconto diretto dei protagonisti, visiteranno i luoghi più significativi rivivendo le tappe di una lotta che si sta tut- tora combattendo e che si vuole vincere. L’itinerario, nello stesso tempo, condurrà gli studenti alla scoperta degli angoli più remoti e affascinanti della provincia di Palermo permettendo loro di conoscere i numerosi tesori storico-artistici, culturali e natu- ralistici di cui la Sicilia è ricca.

OBIETTIVI D Far conoscere storia, attività e obiettivi del Comitato Addiopizzo D Far conoscere e far vivere ai visitatori una Sicilia a 360 gradi, le sue bellezze artistiche e naturalistiche, la storia millenaria, le tradizioni popolari, la gastronomia, senza trascurare le sue profonde contraddizioni: una terra che non chiude gli occhi di fronte alla mafia, ma che lotta tenacemente per liberarsene D Formare cittadini e consumatori consapevoli, stimolando il senso di responsabilità etico-civile D Offrire modelli alternativi rispetto a quelli proposti dai media, cercando di recuperare i valori di libertà, partecipazione e legalità D Promuovere la campagna di consumo critico “Contro il pizzo cambia i consumi” e alimentare l’economia pulita, libera dalla mafia, pizzo-free appunto D Sostenere i commercianti e gli imprenditori che hanno denunciato il pizzo evitandone l’isolamento D Dimostrare, operativamente, che legalità e sviluppo non sono concetti antitetici ma che anzi è possibile creare occasioni di lavoro e ricchezza nella legalità. Sicilia pizzo-free

IL COMITATO ADDIOPIZZO Addiopizzo è un’associazione di volontariato espressamente apartitica e volutamente “monotematica”, impegnata nella lotta alla mafia e, in particolare, al racket delle estorsioni. Si tratta della prima realtà associativa al mondo che si propone di combattere il pizzo partendo dai consumatori. Anch’essi, infatti, almeno indirettamente, sono vittima del pizzo e senza di essi è impossi- bile sperare in una coraggiosa e fruttuosa ribellione da parte di commercianti e imprenditori. Dal 2004 a oggi il Comitato Addiopizzo è riuscito a portare alla ribalta mediatica un tema, quello del pizzo, che era tabù; ha cominciato un proficuo lavoro nelle scuole palermitane e del resto del Paese; ha promos- so la nascita dell’associazione antiracket Libero Futuro; si è costituito parte civile nei processi contro gli estorsori; ha sostenuto commercianti e imprenditori in difficoltà di fronte ai ricatti mafiosi creando le pre- messe per il loro riscatto economico e civile (mai come ora il numero delle denunce è stato così alto a Palermo!); ha promosso una campagna di consumo critico applicata alla lotta alla mafia: “Contro il pizzo cambia i consumi”. Un consumatore, aderendo alla campagna, sa che i suoi soldi, nemmeno indirettamente, fini- ranno nelle tasche della mafia. Questa idea, semplice ma geniale allo stesso tempo, permette di com- battere la mafia quotidianamente e in modo concreto, colpendola nei suoi interessi assumendo un com- portamento alla portata di tutti: essere un consumatore attento che esercita una scelta consapevole. In pratica, la campagna promossa dal Comitato Addiopizzo è la risposta alla domanda “cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per combattere la mafia?”

“Occorre essere in tanti, deve affermarsi l’idea di una comunanza di interessi che lega la vittima immediata di un’estorsione a tutti gli altri operatori economici. La resistenza del singolo operatore da sola non basta. Va poi ricercata, oltre alla solidarietà dei colleghi, quella dell’intera comunità, della società civile e delle istituzioni”. Tano Grasso

ADDIOPIZZO COMMUNITY Addiopizzo Community è un’associazione culturale gemella del Comitato Addiopizzo che si propone di organizzare e mettere in contatto tutti i simpatizzanti siciliani, italiani e stranieri, con l’obiettivo primario di far decollare il consumo critico antiracket. Si vuole dimostrare, una volta per tutte, che stare dalla parte della legalità non solo è eticamente giusto ma anche economicamente conveniente. Strumento principe per il raggiungimento di questi obiettivi è il turismo sociale, ovvero un’attività di pro- mozione turistica, rivolta ai soci, finalizzata alla crea- zione di un network per la promozione del turi- smo consapevole e responsabile, stimolando così lo sviluppo di un’economia pulita, libera dal sistema mafioso e, contemporaneamente, valorizzando l’im- menso patrimonio culturale, artistico e ambientale della Sicilia e quelle eccellenze che la nostra terra è in grado di produrre. La circuitazione turistica avrà la funzione di far conoscere le storie, i luoghi della mafia e dell’antimafia.

PARTNER Gli imprenditori e i commercianti che hanno aderito alla campagna “Contro il pizzo cambia i consumi” e le realtà associative che si battono contro la mafia e per lo sviluppo del territorio. Sicilia pizzo-free

LA NOSTRA PROPOSTA

1° GIORNO Arrivo presso aeroporto “Falcone e Borsellino” e accoglienza. Alloggio: Transfer per Palermo e sistemazione in albergo. Convento dei Frati Carmelitani Presentazione dell’esperienza di Addiopizzo e panora- mica del tour. Visita del Centro Storico della città. Gestita da religiosi, è una struttura di Pranzo presso Antica Focaceria San Francesco. accoglienza unica, ricca di fascino, Visita del Centro Storico della città. un’isola di silenzio nel cuore del vivace Cena tipica siciliana in ristorante pizzo-free e rientro in mercato di Ballarò. Le camere, ricava- albergo. te dalle stanze che un tempo erano occupate dai frati dell’ordine, si rag- giungono attraversando il chiostro cin- 2° GIORNO quecentesco da cui si può ammirare la Colazione e partenza. cupola dell’annessa chiesa del Inontro con Pina Maisano Grassi, vedova di Libero Carmine, una delle più belle dello sky- Grassi. line palermitano. Ai docenti saranno Sosta a Capaci presso il luogo della strage del 1992. garantite stanze singole con bagno, ai Incontro e pranzo alla cooperativa agricola NoE che ragazzi stanze che vanno dalla doppia lavora su terreni confiscati alla mafia. al camerone con cinque letti, con Percorso sulle orme di , il “Gandhi siciliano”. bagno in camera o accanto con uso Rientro e cena in albergo. esclusivo. Tutte sono dotate di impian- to di climatizzazione. Possibilità di con- nessione Adsl Wi-Fi. 3° GIORNO Colazione e partenza per . Incontro con Rodolfo Guajana. Incontro con Giovanni Impastato e pranzo. Visita della Casa della Memoria di Peppino Impastato. Transfer all’aeroporto “Falcone e Borsellino” e fine dei nostri servizi.

È possibile aggiungere un’ulteriore giornata, i cui costi aggiuntivi saranno comunicati nel caso foste interessati:

4° GIORNO OPZIONALE Colazione e partenza per Cefalù. Visita del borgo marinaro e della cattedrale araba- normanna. Spostamento a Caccamo e pranzo presso il ristorante pizzo-free “Flashdance”. Visita del centro storico e del castello medievale di Caccamo. Rientro e cena in hotel.

IL PROGRAMMA È SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI Sicilia pizzo-free

L’ITINERARIO NEL DETTAGLIO

1° giorno Alla scoperta del centro storico: arte, storia, gastronomia e antiracket Arrivando all’aeroporto “Falcone e Borsellino”, sarete accolti dal mediatore turistico, un membro di Addiopizzo: insieme partirete in navetta verso Palermo. Dopo la sistemazione nelle camere del Convento dei Frati Carmelitani, nel cuore di Ballarò, ci si incontrerà per una presentazione sintetica del- l’attività di Addiopizzo, del contesto palermitano e per una panoramica sulle prossime giornate e sul senso del tour “pizzo-free”. Successivamente incominceremo l’esplorazione del quartiere, facendo lo slalom fra le bancarelle del variopinto mercato storico di Ballarò. Siamo vicinissi- mi al cuore del Centro Storico di Palermo, pieno di monumenti e chiese di notevole interesse, fra cui Casa Professa, la Martorana, la Fontana Pretoria e i Quattro Canti, scenografico punto d’incontro fra i due assi principali della città antica. Il pranzo diventa occasione di consumo critico antiracket. L’Antica Focacceria San Francesco, storico ristorante palermitano, un tempo famoso solamente per specia- lità gastronomiche come il pane c’a meusa, è oggi altrettanto noto per la scelta coraggiosa del suo pro- prietario che ha denunciato e fatto arrestare il suo estorsore, indicandolo platealmente in sede di tribu- nale. Dopo il pranzo, una sosta sui prati di Piazza Magione: sita in un quartiere storico di Palermo, la Kalsa, ha visto nascere e . Proprio per questo Addiopizzo ha scelto piazza Magione come teatro della “Festa/fiera pizzo- free”: ogni anno a maggio vi si danno appuntamento ragazzi, studenti, associazioni, semplici cittadini, arti- sti, gruppi musicali e i commercianti della lista, per una serie di eventi all’insegna del divertimento e del consumo critico. Visiteremo poi lo Spasimo, uno dei monumenti più suggestivi della città, e Piazza Marina, dominata dalla mole del Palazzo Steri, dove nel 2005, in un’affollatissima conferenza stampa, è stata presentata la lista dei primi cento esercizi commerciali pizzo-free. Fra i tanti negozi “pizzo-free” della zona ce n’è uno particolare: il Punto pizzo-free - l’Emporio, con l’idea di rivendere esclusivamente merci prodotte o comunque commercializzate da imprese inserite nella lista di Addiopizzo. La Cattedrale ci accoglierà con le sue forme pittoresche e grandiose: è anche stata lo scenario di tanti funerali di Stato di vittime della mafia, fra cui quella dei membri della scorta di Paolo Borselino. Poco lon- tano, la sede dei Padri Redentoristi, dove nel 2004 Addiopizzo muoveva i suoi primi passi. La Questura di Palermo è ormai legata indissolubilmente agli arresti, dopo decenni di indisturbata lati- tanza, dei boss (2006) e (2007), suscitando tra i palermitani un senso di liberazione ed euforia. Dall’altro lato della piazza, il Palazzo dei Normanni, dimora nel XIII secolo di Federico II e della sua splendida corte. Attraversando un altro mercato storico, il Capo, fra i cui vicoli riecheggia la leggenda dei , giun- geremo a Piazza della Memoria presso il Palazzo di Giustizia: dedicata ai magistrati assassinati dalla Sicilia pizzo-free

mafia, un luogo carico di significato e di suggestione. Scolpiti nel marmo, i nomi di Falcone, Borsellino, Chinnici e di tutti gli altri martiri della giustizia invitano a riflettere sulle loro storie, fatte di coerenza, senso del dovere, determinazione e, purtroppo, solitudine istituzionale. Ci sposteremo poi presso il Teatro Massimo, il più grande teatro d’opera in Italia, capolavoro del neo- classicismo di metà ottocento, per tuffarci poi negli animati vicoli dell’Olivella, dove i ragazzi potranno incontrare alcuni fra i protagonisti della “ribellione pizzo-free” presso il negozio di berretti tipici “La Coppola Storta” o la cioccolateria “Il Rintocco”. La cena infine sarà servita a “La vecchia strada”, ristorante specializzato in prelibatezze della gastro- nomia siciliana. Rientro in albergo.

2° giorno Terre di riscatto: La mattina incontreremo una delle per- sonalità più significative dell’esperienza antiracket palermitana: Pina Maisano, vedova di , l’imprendi- tore ucciso dalla mafia nel 1991 per essersi rifiutato di pagare il pizzo e per aver portato il problema all’attenzione del pubblico nazionale. Senza la figura ispiratrice e il contributo di idee di Pina, la stessa associazione Addiopizzo pro- babilmente non sarebbe mai nata. Partiremo poi in pullman alla volta di Partinico per conoscere una delle esperienze più promettenti che legano strettamente l’antimafia allo sviluppo economico e sociale: le cooperative agricole che lavorano sui terreni confiscati ai boss. In parti- colare, consumeremo il pranzo in campagna presso la cooperativa NoE, affiliata a Libera, gustando piat- ti della tradizione contadina locale preparati con prodotti delle terre “liberata da Cosa Nostra”. Lungo la strada, faremo sosta a Capaci, sul luogo in cui il giudice Giovanni Falcone, insieme alla moglie e a tre membri della scorta, persero la vita nell’attentato del 1992 con un’enorme carica di esplosivo nasco- sta sotto l’autostrada. La strage segnò però l’inizio di una nuova stagione, la riscossa del popolo siciliano contro la mafia, gettando i semi di una rivoluzione culturale che è tuttora in corso e che dà i suoi frutti anche a distanza di anni. L’area di Partinico in passato è stata teatro delle lotte non violente di Danilo Dolci, soprannominato il “Gandhi siciliano”. La sua straordinaria figura, ancora non sufficientemente valorizzata, sarà ricostruita dalla viva voce di chi l’ha conosciuto ripercorrendo le tappe simboliche legate alla sua storia. Rientro e cena in albergo.

3° giorno Cento passi a Cinisi

Inizieremo la giornata con un incontro particolarmente interessante: Rodolfo Guajana, titolare di una grossa ditta di ferramenta, che ha sem- pre contrapposto i suoi valori e la sua fede a qualsiasi tentativo di di inti- midazione da parte della mafia. I ragazzi vedranno con i propri occhi quel che rimane dei suoi vecchi capannoni, dati alle fiamme nel 2006 per ordine del boss Lo Piccolo, ma anche i nuovi magazzini Guajana, asse- gnatigli gratuitamente subito dopo l’attentato punitivo grazie alle pres- sioni dell’opinione pubblica e alla gara di solidarietà di cui si sono resi protagonisti Addiopizzo e la società civile tutta. Sicilia pizzo-free

In seguito ci sposteremo a Cinisi, città natale di Peppino Impastato, giovane attivista politico e animato- re di Radio Aut assassinato dalla mafia nel ‘78 e reso celebre dal film “I Cento Passi”. Saremo ospiti a pranzo nella pizzeria Impastato, di proprietà del fratello, poi visiteremo la Casa della Memoria di Peppino Impastato, che contiene una serie di documenti e cimeli per ricostruire la figura del rivoluzio- nario che osò mettersi contro il boss Tano Badalamenti e contro la sua stessa famiglia, compromessa con Cosa Nostra. Finché “Tano Seduto”, sbeffeggiato a gran voce anche sulle frequenze radiofoniche, ne ordi- nò l’eliminazione. Infine ci trasferiremo al poco lontano aeroporto “Falcone e Borsellino”, in cui ci saluteremo prima della partenza del gruppo.

4° giorno OPZIONALE Due borghi medievali: Cefalù e Caccamo La mattina visiteremo Cefalù, delizioso borgo sulla costa fra Palermo e Messina, a cui il mare, la Rocca e i campanili del Duomo arabo-norman- no conferiscono una silhouette inconfondibile. A Caccamo, cittadina medievale di notevole interesse storico-artistico, pranzeremo presso il Flashdance, i cui proprietari fecero arrestare i propri estorsori nel 2003 e furono i primi a rivol- gersi al Comitato Addiopizzo. La testimonianza del titolare è esemplare delle difficoltà e delle pressioni che subisce chi intraprende un percor- so di denuncia, specie in un piccolo centro, ma mostra anche quanto sia importante, soprattutto in que- sti casi, la solidarietà attiva e il sostegno dei cittadini. Dopo pranzo esploreremo i vicoli del centro sto- rico e l’imponente castello, costruito a strapiombo su un dirupo. Rientro e cena in albergo.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

D Dario Riccobono tel. 347.44.11.023 D Edoardo Zaffuto tel. 328 15.28.145 D Francesca Vannini tel. 334 84.38.102

E-mail: [email protected]