“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” www.isiciliani.it sto- ago I Siciliani settembre 2013 Guerragiovani XXI Dei pacifisti e pace protestano IL DOSSIER Torna l’incubo contro Mirone del Novecento. la guerra Chi lotta per salvare, su un Il caso chi per l’orrore. traliccio di una Manca base di sterminio. V.Rosa Catania: le mani sulla città L’INCHIESTA Orioles/ Un giudice a Berlino Niscemi, Caruso/ Ultimi fra gli ultimi Sicilia, Mazzeo C.Catania Pane e amianto Terra, Occhipinti/ Un boss fra le donne sec.XXI I ladri di Zolea/ Un successo annunciato d.C. Capezzuto/ Gli avvoltoi Messina Giacalone/ Non toccate Salemi! . Iacopino/ Of cine Zero . IL SAGGIO Di Florio/ Golden Lady Fior/ Una bomba all’asilo Santino Di Stefano/ Emanuele e i boss Giammusso/ Femminicdi Chiesa De Maria/ Ma a a Aosta De Gennaro/ Politica e ma e senza coraggio Satira/ MAMMA! MAFIA A ROMA Abbagnato/ Arriva il Coworking Orsatti Vita/ I cloni di Bitcoin La Cupola I ragazzi di Libera/ e er Cupolone “People Have the Power!” Giuseppe Fava/ EMILIA-ROMAGNA Promemoria italiano Gruppo Pio La Torre/ MAPPA DELLA MAFIA Dalla Chiesa Salvo Ognibene/ L’antimafia MAPPA DELL’ANTIMAFIA FOTO DI SEBASTIANO GULISANO di domani

Caselli 21&22settembre Salvate SbavaglioSbavaglio il B. GRATIS FESTA! EBOOK www.isiciliani.it

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I Sicilianigiovani – pag. 2 www.isiciliani.it

Americani e sovietici si fronteggiano in cagnesco nel Medio Oriente. Le basi missilistiche sono già in pre-allerta. Il contadi- no Brasi, che ha uno sputo di terra dalle parti dell'Anapo, non ne ha la più pallida idea, eppure è profondamente coinvolto. La Il secolo principale base americana del Mediterraneo, infatti, si trova a pochi chilometri da Brasi. Da lì partiranno i missili e li, burocra- ticamente, il nemico ha già puntato i missili di risposta. I ragazzi nostri, che leggono la tv e guardano i giornali, si sono già preci- lungo pitati davanti ai missili, a difendere Brasi. Urlano, mostrano i pugni, suonano pure chitarre (per loro è molto difficile far la faccia feroce, non sono professionisti dell'odiare), invocano re e governi perché non ammazzino anco- ra, proclamano “siete contro la legge”. Dall'altra parte i compu- ter lampeggiano e le punte dei missili si spostano lentamente, annusando i cristiani. E siamo a Niscemi o a Comiso, nel sanguinoso Novecento o nel razionale Duemila; ed è Sara che grida accanto a Andrea, o Antonella con Jochen – non è cambiato niente. I ragazzi di qua, i missilidall'altra parte. E in mezzo Brasi con sua moglie e i figli, e i vicini di Ahmed e quelli di Brasi, carne umana innocente che sta lì, come sempre, a far bersaglio alla Storia. Ed anche le viltà sono quelle di sempre: ministri e governatori ponzi-pilati (“Co- miso serve alla pace”, “non toccheremo Niscemi”). No, che non è finito il Novecento. Altro che secolo breve, al- tro che muri che crollano, altro che mondo nuovo. Comandano sempre gli stessi, con passi che rimbombano e zanne da dino- sauro feroce. Buon Dio non dice niente, né i padroni del mondo avranno - anche stavolta - pietà o paura. Tocca a noi, ai senza forza, a noi che siamo armati solo di sangue e carne e di pensie- ri. Non si può lasciar sola Comiso – volevo dire Niscemi. Senza cadere nelle provocazioni e nelle trappole che i padroni non mancheranno, anche ora, di metterci davanti, dobbiamo far muro ai missili, alle antenne che li armano, ai bombardieri-robot che fra pochi mesi cominceranno a uccidere i loro vneti-trenta uomini donne e bambini al giorno. Non sarà a Niscemi che vinceremo, ma è davanti a Niscemi che dobbiamo andare. Loro coi droni e i missili, noi con la nostra musica e con la pace. La battaglia decisiva non si svolgerà nei loro Armaggedon ma nei cuori e negli animi di tutti gli abitanti del pianeta. Non DA' UNA MANO possono ucciderci tutti. Perciò chi ha una chitarra l'impugni, e venga qui a Niscemi- IT 28 B 05018 Comiso a fare muro 04600 I Siciliani 000000148119 (r.o.)

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II SicilianiSicilianigiovanigiovani agosto-settembre 2013 numero sedici

Questo numero Il secolo lungo/ I Siciliani 3 "Salvate il soldato B."/ di Gian Carlo Caselli 6 Giovani scienziati antimafiosi/ di Nando dalla Chiesa 7 “Evviva, la mafia non c'è pià”/ di R.O. 9 Sbavaglio/ La festa dei Siciliani Giovani 11 Città Un giudice a Berlino/ di Riccardo Orioles 12 Ultimi fra gli ultimi/ di Giovanni Caruso 16 Guerra e pace Malo Muos/ di Sebastiano Gulisano e Pietro Orsatti 17 Le mamme di Niscemi/ di Grazia Bucca 25 Mafia a Roma La Cupola e il cupolone/ di Pietro Orsatti 26 RIEPILOGANDO L'inchiesta Stiamo uscendo in ritardo e ce ne scusiamo, ma le cose da Messina; l’antipolitica / di Antonio Mazzeo 30 fare quest'estate (fogli,manifestazioni, interventi) sono state Il dossier veramente tante, e non accennano, per fortuna, a diminuire. Il caso Manca/ di Luciano Mirone 36 Il mondo in cui viviamo noi è molto vivo, e si fa davvero fa- Il saggio tica – chi non vuole dormire - a corrergli appresso. Chiesa e mafie/ di Umberto Santino 40 Questo numero, peraltro, comprende tre pezzi nel nostro Periferie mestiere esemplari: un'inchiesta, un dossier e un piccolo Catania: le mani sulla città/ di Vincenzo Rosa 44 saggio. L'inchiesta – quella di Antonio Mazzeo su Messina – Pane e amianto/ di Carmelo Catania 46 è un rapporto completo su affari e politica in una città sici- Satira liana. Il dossier sul caso Manca è un contributo civile a una MAMMA!/ a cura di Gubitosa, Kanjano e Biani 49 Movimenti vicenda dolente - oltre che probabilmente importante negli Modica/ Il Festival del giornalismo/ di Claudia Campese 56 equilibri di potere - che un giornalista come Mirone (il pri- “People Have the Power!” / dei giovani di Libera 58 mo a sollevare nella sua interezza la storia degli otto gior- nalisti siciliani uccisi) non poteva ignorare. Il breve ma den- sissimo saggio su mafia e chiesa è del massimo studioso ita- liano di mafia, Umberto Santino. Speriamo così di essere riusciti a farci in parte perdonare, dai nostri affezionati ma esigenti lettori, per il ritardo. L'atmosfera generale di queste, e temiamo delle prossime pagine del giornale non è però giornalistica ma di paura. Dietro le immagini combattive e allegre dei ragazzi del No- Muos e delle mamme di Niscemi si staglia infatti un'ombra orribile,che non è morta col vecchio secolo e che minaccia ancora. Battono le ali nere della guerra, e non sono lontane. Ogni volto di giovane, ogni risata di bambino ha questo feroce battito sospeso sopra.. Noi reduci del Novecento li guardiamo con affetto e pena, stringendo i pu- gni, decisissimi a non mollare. *

I Sicilianigiovani – pag. 4 www.isiciliani.it DA' UNA MANO:I Siciliani giovani, Banca Etica,

IT 28 B 05018 04600 000000148119 <----

SOMMARIO DISEGNI DI MAURO BIANI

Società Storie di ordinari soprusi/ di Carmine Spina 61 'Ndrangheta Cronaca di un successo annunciato/ di Andrea Zolea 62 Un boss fra le donne/ di Attilio Occhipinti 64 Storia “Mai dire mafia”, parola di Scelba/ di Elio Camilleri 65 Napoli Avvoltoi, cornacchie e ciucciovettole/ di Arnaldo Capezzuto 66 Sicilia Non toccate Salemi! di Rino Giacalone 67 Italie Officine Zero/ di Bruna Iacopino 68 Golden Lady/ di Alessio Di Florio 69 Una bomba all’asilo/ di Paolo Fior 71 Emanuele, le pecore e i mafiosi/ di Simona Di Stefano 72 Il femminicidio di ogni giorno/ di Marcella Giammusso 74

Mafia e antimafia La mafia in Val d'Aosta/ di Marika Demaria 76 La giovane antimafia in Emilia/ di Salvo Ognibene 78 La mappa della mafia in Emilia/ del Gruppo Pio La Torre 79 E' accaduto Compagni Nord e Sud/ di Tito Gandini 81 Perla Mirasole è stata fra i primissimi Memoria militanti dei “Siciliani”, fin dai mesi terribili Agnese Borsellino/ di Miriam Cuccu 82 dell'84. E' stata fra quelli che hanno organizzato Chinnici che aprì la strada/ di Antonio Cimino 83 con gli studenti di Cata- Politica nia.le prime mobilitaz- Due partiti privi di coraggio/ di Riccardo De Gennaro 84 ioni contro la mafia e i Pianeta Cavalieri. Era insegnante, e Arriva il Coworking/ di Giovanni Abbagnato 85 ha insegnato moltissimo e I cloni di Bitcoin/ di Fabio Vita 86 non solo a scuola. L'immagine Chi sogna di giorno/ Ricordo di Enzo Baldoni 87 Alberto Marcedone, pro- Il filo grammatore, ha lavorato per Promemoria italiano/ di Giuseppe Fava 8 i “Siciliani” nei primi anni '90, mettendoci a disposiz- ione la sua competenza tecnologica e la sua visione, che erano entrambe grandi e in anticipo sui tempi. Più di recente, ha collaborato con la prima fase di “Casablanca”, propedeutica alla rinascita dei “Siciliani giovani” che state leggendo ora. * * * Senza significative risorse, senza mezzi economici e senza patrono alcuno i “Siciliani” portano ormai da trent'anni il loro contributo alla lotta antimafia e alla ANTONELLA BECCARIA ebook gratis rinascita civile della Nazione. Se vi chiedete come ciò E' come sangue sia possibile, eccovi la risposta: abbiamo avuto e non va via compagni come Perla e Alberto. Li ricordiamo con 2 agosto 1980: La strage e la memoria affetto e orgoglio, e continuiamo la lotta. I Siciliani I Sicilianigiovani – pag. 5 www.isiciliani.it

Italia “Salvate il soldato B”

di Gian Carlo Caselli della giustizia ordinaria, le Sezioni Ferrajoli – costituiva “un corpo buro- unite della Cassazione, “colpevoli” di cratico chiuso, cementato da una rigida non aver applicato la “legge Cirami” ideologia di ceto”, collocato in tutto e come si pretendeva. per tutto “nell’orbita del potere”. Salvate il soldato B! Il percorso Persino l’empireo della Corte costi- prevede anche che non si parli della tuzionale è finito sotto i colpi delle Dar fastidio al potere sua condanna e men che mai dei gra- contestazioni basate sulla pretesa “po- vi reati commessi. Si deve invece liticizzazione” dei magistrati. Mai vista, onestamente, una magi- parlare (a vanvera: per distogliere stratura più “politicizzata” di quella. l’attenzione dal punto essenziale: la La giustizia che gli conviene Eppure, allora i giudici erano tutti bra- sentenza è giusta o no?) di “toghe vi e belli, perché non davano fastidio al rosse”. E’ evidente allora che il problema “potere”. Un ritornello logoro, ma ogni botte non è costituito da singole toghe, sfu- Ma quando i giudici – con il contri- dà il vino che ha. In ogni caso, una fur- mature cromatiche incluse. L’attacco è buto trainante e decisivo, pur con tutti i bata. a geometria variabile, nel senso che suoi limiti e difetti, di Magistratura de- può subirlo qualunque magistrato - mocratica - han cominciato ad assu- L'intero ordine giudiziario pubblico ministero o giudice, quale che mere un ruolo di attenzione agli inte- sia la città o l’ufficio in cui opera - che ressi di tutte le componenti sociali Perché nell’arco degli ultimi abbia la “sfortuna” di imbattersi in vi- (anche quelle prima penalizzate), vent’anni le contestazioni del Cavalie- cende “scomode”. quando han dato segni di indipendenza re hanno colpito l’intero ordine giudi- In sostanza, giustizia giusta sembra rispetto al blocco dominante, preten- ziario, e perciò uno spettro assai ampio essere – per il Cavaliere – solo quella dendo - o scandalo! - di esercitare il nel quale sfuma e diventa impercetti- che gli conviene. Ma ragionando in controllo di legalità anche verso obiet- bile l’eventuale diverso colore delle questo modo si rischia di sovvertire le tivi “forti” prima mai neppure sfiorati, toghe (quale che sia, perché - se vo- regole fondamentali del nostro ordina- ecco scattare le accuse di politicizza- gliamo - ci sono anche le toghe “az- mento. E non è cosa bella. zione delle quali Berlusconi ( il “nuo- zurre”...). Nella logica berlusconiana, poi, “to- vo” potente beneficiato da Tangento- All’inizio della storia , è vero, ad es- ghe rosse” è sinonimo di “Magistratu- poli) è indiscusso campione e prima- sere oggetto di attacchi apodittici erano ra democratica”, monstrum eletto a pa- tista. solo alcuni procuratori. Ma poi, man radigma di un sistema giudiziario ma- Basta rifletterci un poco, e si vedrà mano che i processi si sviluppavano, lato in quanto “politicizzato”. subito che c’è qualcosa (propaganda a sono finiti nel mirino anche i magistra- In verità fino agli anni Sessanta (non parte) che proprio... non quadra. ti giudicanti tutte le volte che hanno qualche era geologica fa!) la magistra- deluso certe aspettative. Fino al vertice tura – secondo la definizione di Luigi

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Società civile Giovani scienziati e antimafiosi

gia della criminalità organizzata (corsi, un’altra esperienza, ossia la terza edizio- di Nando dalla Chiesa tesi, laboratori), avevano il compito di ne della Summer school in Organized guidare i turisti, più di cento al giorno, al Crime che si tiene ogni settembre sempre carcere in cui sono stati ristretti i capi a Scienze Politiche di Milano. delle Brigate rosse, Raffaele Cutolo o Titolo di quest’anno: “Talenti antima- Quante volte avete sentito chiedere Totò Riina. E di spiegare il ruolo fiosi”, vale a dire i ricercatori sotto i 35 “ma io come faccio a combattere la ma- dell’isola nelle fasi più aspre della demo- anni che lavorano, in Italia e all’estero, fia?”. Ecco, la risposta giusta è una sola: crazia repubblicana, compreso il sulle diverse forme del fenomeno mafio- conoscendola. Nessun avversario può es- soggiorno di Falcone e Borsellino per so. Sono stati chiamati a raccolta (circa sere combattuto e vinto senza conoscerl- scrivervi l’ordinanza di rinvio a giudizio una trentina) per mettere a fuoco le nuo- o, né il nemico in guerra né la rivale di del maxiprocesso. ve conoscenze che si vanno producendo Champions League. Solo il dilettantismo La sera, invece, partecipavano al co- in tema di mafia. E’ il primo raduno di storico di una classe dirigente ha portato siddetto “seminario sotto le stelle” per questo genere. a ritenere (al netto delle complicità) che parlare dell’Italia civile dei “don”, da E i movimenti antimafia ne hanno col- la mafia potesse essere combattuta senza don Milani a don Ciotti. In mezzo, natu- to l’importanza, visto che molti quadri saperne nulla o quasi; inventandosi di ralmente, bagni in spiagge inimmagina- hanno chiesto di partecipare a quello che, volta in volta, secondo ispirazione lette- bili e notti di discussioni e chitarre, tra nella mia immaginazione, è solo un pri- raria o spocchia narcisista, che cosa essa cinghiali e asini bianchi. mo gradino per arrivare nel tempo a una fosse “davvero”. E’ stata un’esperienza indimenticabile, vera Woodstock dell’antimafia: scientifi- che ha visto i partecipanti impegnati an- ca, culturale, civile, artistica, musicale, Una generazione che in un imprevisto esperimento di me- giornalistica, televisiva… todologia della ricerca per ovviare ad al- cuni buchi o contraddizioni della leggen- Per questo credo che oggi stia accaden- Comunità scientifica antimafiosa da locale sulle carceri di massima sicu- do un fatto nuovo e importante: la nasci- rezza. ta di una generazione di giovani che la Sta nascendo finalmente, questo è il Stare insieme, discutere in modo più studiano, la capiscono, ne discutono, ri- punto, una larga comunità scientifica approfondito, collettivo e continuo di le- flettono sui suoi rapporti con la società giovanile antimafiosa. Una comunità che galità e di lotta alla mafia, ha rilanciato circostante. Accennerò perciò a due espe- si è dato come primo obiettivo quello di l’idea di una università che sappia essere rienze che mi sembrano in questo senso conoscere e di fare poi conoscere ad altri. anche itinerante, smuovendo progettuali- quasi esemplari. Fino a fare della conoscenza l’arma di tà inaspettate. La prima è quella, assolutamente ine- massa decisiva da mettere nelle mani “Vedrà che cosa faremo in autunno” dita, di formazione-vacanza realizzata della coscienza morale e civile della par- hanno promesso i miei studenti di Scien- quest’estate con una ventina di miei stu- te più avanzata del paese. ze politiche di Milano, che in ogni caso denti e neolaureati all’Asinara, su cui Li- La politica e l’informazione queste trasformeranno il materiale seminariale bera aveva avuto la gestione estiva del cose non le vedono. Ma è in questi pro- in un ciclo di lezioni popolari in univer- carcere bunker. cessi silenziosi e sotterranei che nasce il sità. I giovani, tutti ben formati in sociolo- cambiamento. Nel frattempo dal 9 al 13 partirà

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Politica “Evviva, la mafia non c'è più”

O almeno non se ne Il potere mafioso, negli ultimi vent'anni, Questo è il nostro lavoro, e a questo fra in Italia si è esteso a dismisura. Non solo l'altro servono tutte le cose che andiamo parla più fra i politici, nei fatturati e nella potenza finanziaria – disordinatamente facendo – ma è un di- salvo rare occasioni. che ormai sono i primi del Paese – ma sordine fecondo, l'opposto del centralismo nella repressione sociale e nelle egemonie – nella nostra piccola rete di gente “stra- Che vuol dire? culturali. La transizione da paese demo- na”. Giovani, senza potere, precari come cratico a paese amministrato, da società tutti gli altri, dispersi in città e paesi e con conflittuale a società di vertici, non sareb- idee diversissime, salvo una: vivere sotto di R.O. be stata possibile senza questo dato. Gli un potere non ci va più. esempi più eclatanti sono in Sicilia e in Lombardia. Ma ormai è quasi tutto il pae- Promemoria se ad essere – da questo punto di vista – Di mafia, fra i politici, non se ne par- ”mafioso”, caso unico al mondo salvo, più Dieci obiettivi la più. Perfino la Commissione antima- rozzamente, Messico e Colombia. dell'antimafia sociale fia, al momento in cui scriviamo, non è ● Abolire il segreto bancario; ● Confiscare tutti i beni mafiosi o frutto di stata ancora ricostituita. Assente in ge- Un conflitto insanabile nere l'argomento dall'agenda politica corruzione o grande evasione fiscale; ● Assegnarli a cooperative di giovani lavora- dei (vecchi e nuovi) partiti. Prudentissi- Per questo parlare di mafia, di poteri tori; aiuti per chi le sostiene; mi i toni e poche le citazioni, peraltro mafiosi, è così scomodo e impopolare. ● Anagrafe dei beni confiscati; sempre legate a episodi specifici e mai a ● Sanzionare le delocalizzazioni, l’abuso di Perché evoca un conflitto insanabile, non una visione complessiva, “politica” per precariato e il mancato rispetto degli accordi di istituzioni e politica ma di interessi l'appunto, di ciò che la mafia rappre- di lavoro concreti, di società, che nessuna ha voglia ● Separazione fra capitale finanziario e indu- senta – caso unico – nel nostro paese. di riportare a galla perché nessuna “forza striale; tetto alle partecipazioni nell’editoria; Come mai? politica” sarebbe in grado di dominarli. Tobin tax; ● Gestione pubblica dei servizi pubblici essen- Senza Ligresti niente Formigoni, senza In primo luogo, per il clima generale di ziali (scuola, università, difesa, acqua, energia, Formigoni niente Milano “controllata”. rimozione degli argomenti “profondi”, di- strutture tecnologiche, credito internazionale); Una Milano bigotta e cocalera al posto ● Progetto nazionale di messa in sicurezza del rettamente sociali. Neanche il golpe indu- della città turatiana e allegra di prima: più territorio, come volano economico soprattutto striale di Marchionne (che ha inciso sulla assai dell'arcaica Sicilia cuffariana, il al Sud; divieto di altre cementificazioni; vita comune più di ogni altra cosa), ad trend del potere mafioso oramai è questo. ● Controllo del territorio nelle zone ad alta in- esempio, viene più nominato. tensità mafiosa. E su questo terreno va affrontato. In secondo luogo perché fra tutti questi ● Applicazione dell'art.41 della Costituzione. L'antimafia pertanto non è più solo la argomenti la mafia è quello che più diret- Costituzione della Repubblica denuncia dei boss che sparano, ma molto Italiana, articolo 41: tamente tocca la questione dei poteri, di di più. E' lo studio preciso e puntuale dei “L'iniziativa economica privata è libera. Non chi comanda in Italia, non formalmente poteri, la denuncia di essi, e anche l'orga- può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale alle Camere o nel governo ma proprio o in modo da recare danno alla sicurezza, alla nizzazione e la cultura che servono a noi nella nostra vita quotidiana. Il potere rea- libertà, alla dignità umana. La legge determi- esseri umani per rimuoverli. le. na i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. I Sicilianigiovani – pag. 08 www.isiciliani.it

“Questi uomini, per il sistema, sono ancora vivi e pericolosi. Perciò cercano di trasformarli in monumenti, cercano di farli dimenticare. Ma noi li ricorderemo non con celebrazioni e nostalgie, ma organizzando nuove lotte” La copertina di “Diecieventicinque”,il giornale bolognese della rete dei Siciliani. Nei tondi: momenti del Festival del “Clandestino”, un giornale siciliano della rete (foto di Alessandro Scarfò)

Non saranno facili, studenti di Catania, e questo noi “Al lavoro e alla lotta” per noi, i prossimi ricordiamo ora. Giuseppe Fava, d'altra mesi. Non ci parte, non è uno: si chiama pure Mauro, si Perciò “compagni, al lavoro e alla concentreremo su un chiama Peppino Impastato, o Giovanni, o lotta!”, come avrebbe detto Pio La Torre. punto – come sarebbe Cosimo o Mario o Giancarlo o Mauro o Ci sono infinite cose da fare, a Catania, a logico, deboli come Beppe. Si chiama come ogni uomo che Bologna, a Milano, a , a Roma siamo e senza aiuti – lotta, che fa la propria vita sulla terra. (non sono nomi casuali: sono quelli in cui ma cercheremo di Così come “siciliani” non indica una sola non abbiamo ancora giornali stampati, e affrontarli tutti. Continueremo a fare le terra, ma ogni angolo del mondo in cui il dovremo cercare di metterli in piedi...). inchieste, sempre più travaglio e il dolore * * * inchieste, su i boss e le degli esseri umani si In Italia il 10 per cento delle famiglie strutture mafiose, ma non di- trasformino, anche solo possiede il 47 per cento della ricchezza. menticando un istante che ap- per un attimo, in Solo l'8,5% dei figli di operai diventa pro- partengono a un sistema com- dignità, in solidarietà e fessionista o imprenditore. Negli ultimi plessivo. Ieri i Cavalieri in speranza. vent’anni 230 miliardi di euri (dati Banca mafiosi e Comiso, oggi i Questi uomini, per il d'Italia) sono passati dagli stipendi ai pro- rapporti ampi mafia-politica e sistema, sono ancora fitti e alle rendite. Il fatturato annuo delle Niscemi; ieri il ragazzo vivi e pericolosi; perciò organizzazioni criminali oscilla sui 180 Michele dal paesino alla cerca di trasformarli in miliardi (53 solo la 'ndrangheta), circa il grande fabbrica, oggi il ragazzo Ahmed monumenti, di cancellarli; e di cancellare 15 per cento del Pil. La disoccupazione che va, attraverso infinite traversìe, in ogni traccia (Scidà e D'Urso a Catania, i giovanile è al 39,5 per cento;e supera il 50 cerca di una terra più umana. La lotta per vecchi antimafiosi a Palermo, i giovani per cento per donne e ragazzi del Sud. la pace non è mai stata un di più, per degli anni '80, i primi militanti della Rete, Queste sono delle cifre. noialtri, né le lotte dei poveri e la loro quelli della Pantera) di In Italia, appena due vita; entrambi hann o fatto parte fin dalle coloro che combatterono anni fa, ben ventisette mi- origini, insieme con la battaglia dura accanto a loro. “Sono loro la lioni di elettori hanno vo- contro la mafia, dell'anima dei “Siciliani”. vera mafia, sono la mafia di tato massicciamente con- carta!” hanno detto. tro i poteri forti (referen- La mafia e i missili Ma noi ricorderemo questi dum acqua, ecc.), e ancora uomini, nei prossimi mesi, pochi mesi fa la maggio- Quest'anima per noi ha un nome e un come loro vorrebbero essere ranza degli elettori si è cognome, ed è quello di Giuseppe Fava. ricordati: non con celebra- espressa, caoticamente e “Con coraggio ha combattuto la mafia, ne zioni e bei discorsi, ma rozzamente ma con chia- ha denunciato le connivenze col potere, si organizzando. Da qui al cinque gennaio rezza, a favore d'un cambiamento epocale. è battuto contro l'installazione dei cercheremo di essere anche più attivi del Queste sono delle altre cifre. Fra le une e missili...”. Questo hanno scritto sulla loro solito, più combattivi. Trent'anni non sono le altre si svolge, senza illusioni ma con povera lapide di legno, trent'anni fa, gli niente, se sappiamo ricominciarli ogni forza e chiarezza, tutto il lavoro nostro. giorno.

I Sicilianigiovani – pag. 09 www.isiciliani.it

“C’è un terreno preciso su cui si può tenere insieme il paese, effettuare la transizione su un terreno solido, ed è l‘antimafia. Antimafia non è una celebrazione ogni tanto. Antimafia è spazzare via il potere mafioso e tutti i suoi interlocutori imprenditoriali e politici, al nord come al sud”

L'unità e la lotta Il vecchio regime non ce la fa più, coi gerarchi travolti da scandali vergognosi. Il C’è un terreno preciso su cui si può te- nuovo vorrebbe cambiare, ma nei limiti nere insieme il paese, effettuare la transi- dei gattopardi. zione su un terreno solido, ed è l‘antima- Nulla cambierà davvero se non dal bas- fia. Antimafia non è fare una celebrazione so, ed è la lotta antimafia, non quella di ogni tanto. Antimafia è spazzare via il po- improbabili santoni, il luogo su cui il “dal Caro lettore... tere mafioso e basso” può contare senza strumentalizza- Caro lettore, tutti i suoi inter- zioni, senza mezze misure e per davvero. sono in tanti, oggi, ad accusare la Sicilia di A questo “partito” dell'antimafia socia- essere mafiosa: noi, che combattiamo la locutori impren- le, che non si vota ma ha fatto e fa la sto- mafia in prima fila, diciamo invece che ditoriali e politi- essa è una terra ricca di tradizioni, storia, ci, e non solo al ria d'Italia, noi restiamo fedeli. civiltà e cultura, tiranneggiata dalla mafia Sud. ma non rassegnata ad essa. Questo, però, Senza mezze misure e per davvero bisogna dimostrarlo con i fatti: è un preciso Uno Stato so- dovere di tutti noi siciliani, prima che di ciale efficiente, chiunque altro; di fronte ad esso noi non ci una scuola pubblica che funzioni, una Fare giornalismo e fare lotta antimafia, siamo tirati indietro produzione industriale che non sfugga oggi come ieri, è possibile solo a costo di Se sei siciliano, ti chiediamo francamente di aiutarci, non con le parole ma coi fatti. più, come ora, nei poco chiari rivoli della rinunciare a una vita “normale”. Non tan- Abbiamo bisogno di lettori, di abbonamen- finanza “moderna”. Riportare la soluzio- to per i rischi fisi- ti, di solidarietà. Perciò ti abbiamo mandato ne dei conflitti sociali sul terreno naturale ci - che libera- questa lettera: tu sai che dietro di essa non del contratto e non della dittatura. Divi- mente si accettan- ci sono oscure manovre e misteriosi centri di potere, ma semplicemente dei siciliani dere i sacrifici, spremere dalla borghesia o - ma per l'estro- che lottano per la loro terra. Se non sei si- mafiosa l’illecito accumulato. Confiscare missione dai prin- ciliano, siamo del tuo stesso Paese: la ma- i patrimoni illeciti – da mafia e da corru- cipali circuiti po- fia, che oggi attacca noi, domani travolgerà zione – e darli in gestione a giovani lavo- litici e professio- anche te. Abbiamo bisogno di sostegno, le nostre ratori. nali. Non è un sole forze non bastano. Perciò chiediamo E’ una precisa politica, non un insieme prezzo troppo la solidarietà di tutti i siciliani onesti e di tut- di buone intenzioni. Non chiede una terza alto, considerando gli obiettivi. Ma il ti coloro che vogliono lottare insieme a repubblica, o una seconda o una quarta, prezzo è ancora tale, ed è bene che non ci loro. Se non l'avremo, andremo avanti lo stesso: ma sarà tutto più difficile. ma semplicemente la nostra buona Re- siano equivoci su di esso. I Siciliani, gennaio1984 pubblica del ’46, quella che ci ha fatto Nazione.

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Persone/ Giovanni Salvi Un giudice a Berlino Catania, Palazzo di Trentatrè anni fa, nella Catania di quei Un “continentale” scettico e cortese tempi, saremmo stati davanti al carcere, a Giustizia: non proprio, piazza Lanza, a decifrare le grida dei ra- Rimuginando questi pensieri, eccoci nei decenni passati, il gazzini colpevoli, arrampicati sul tetto, e a alla scalinata del Palazzo. “Desideravo leggere i bigliettini che qualcuno di loro pool antimafia di Falco- vedere il dottor Salvi”. Salvi - di primo buttava giù nella speranza che a qualcuno acchitto - è un “continentale”, un signore ne e Borsellino. Però importasse qualcosa della sua vita. “Non cortese che si guarda attorno con scettici- da qualche tempo c'è putemo cchiù stari”. “C'è troppo cavuru”, smo e attenzione. “Chi è iustizia chista?”. un nuovo Procuratore, Non fa vita di mondo, non frequenta sa- Le gabbie del carcere, in realtà, erano lotti, non ha preso casa; dorme in caser- non molto amato dai orribili cose, divorate dall'afa, disumane. ma, vive al suo tavolo di lavoro, ogni tan- Tramezzi sottilissimi le dividevano, ma notabili catanesi... to - un paio di mesi - ritorna a casa sua, solo simbolicamente, dal carcere degli che è lontana. Ha rischiato la pelle - terro- adulti; in cui regnavano i mafiosi. Pic- rismo e poi mafia - per qualche decina di di Riccardo Orioles chiati dai poliziotti, sfruttati dai boss della anni, perciò c'è abituato. Ai veleni “civili” mafia, non di rado stuprati, i figli della Questa intervista esce in ritardo, un po' meno; sembra - non che ne nomini Catania povera pagavano a peso doppio la come del resto questo numero del gior- - che lo stupiscano ancora. colpa di essere nati tali. nale, e quindi voi dovete immaginare il La cosa di cui parla per prima - a sor- D'estate si ribellavano, complice il cal- vostro corrispondente che marcia verso presa – sono proprio le celle dei carcerati. do inumano. Salivano sul tetto del carcere il Palazzo di giustizia nel pieno “Non si poteva andare avanti così. Non è e urlavano pietà. Il mio giornale, il Gior- dell'estate catanese, asciugandosi di civile”. E mostra con orgoglio le foto del- nale del Sud di Giuseppe Fava, era l'uni- tanto in tanto il sudore col fazzoletto e le celle nuove, con tavoli, letti moderni e co che gli desse ascolto, che pubblicasse sbuffando e maledicendo Catania e chi tutto quanto. “Se vogliono vendere il car- le loro miserevoli proteste; perciò dalla l'ha inventata. cere, affari loro. Ma finché carcere resta, gente perbene venivamo giustamente defi- qua si ospitano esseri umani. E' già abba- niti “il giornale della malavita”. Dai loro stanza afflittiva la pena”. scranni di giudici, virtuosamente severi, i magistrati irrogavano (reduci dalle ville L'antimafia divisa dei costruttori mafiosi) pene ai confini del codice, “esemplari”. Ne ritrovavo parecchi - dei ragazzini, A questo punto toccherebbe chiedere al non dei giudici - nei miei giri di cronaca Procuratore come vanno le cose a Palaz- fra gli scippatori. Sovente, invece delle zo, parlare del suo lavoro. Invece il di- quattro righe di brevi, meritavano una pa- scorso è finito sul lavoro mio. gina intiera (completa di foto sorridente “L'antimafia a Catania ha fatto delle della prima comunione o di segnaletica belle cose. Ma siete troppo divisi. Un bel della questura), quando li ritrovavano a tessuto di organizzazioni, certo, ma ognu- faccia in giù in un fosso o a braccia larghe na per conto suo...”. per terra in qualche sciara. La mafia tene- Incassiamo, e cambiamo discorso. “Il va l'ordine, insieme all'ordine costituito. giudice Scidà soleva dire – osserviamo – che la giustizia negata colpisce soprattutto i poveri...”.

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“Abbiamo drasticamente abbassato gli ingressi in carcere per piccoli reati. Un tempo, le detenzioni brevi erano metà del totale. Ora sono un'eccezione”

Effettività della pena Scheda IL PRIMO ANNO “E noi cerchiamo di farla funzionare. A CATANIA Abbiamo informatizzato il possibile, DEL PROCURATORE usando pure i fondi europei, abbiamo rior- SALVI ganizzato i carichi pendenti. Effettività della pena, procedure veloci e quindi car- Sventato attentato dei cere solo quando c'è la condanna, niente "Carateddi" di Orazio Finocchiaro al giudice Pasquale detenzioni brevi. Prima erano circa mille Pacifico. Un colpo gravissimo e su su duemila, ora le abbiamo ridotte a probabilmente decisivo al clan centoventotto. Abbiamo drasticamente ab- Santapaola-Ercolano, con bassato gli ingressi in carcere...”. settantasette mafiosi arrestati contemporaneamente nel corso “Vuoi vedere che non siamo solo noi il di una operazione ("Fiori mesi sono stati acchiappati mafiosi, final- giornale della malavita?” pensiamo, ma Bianchi 3") coordinata su decine mente, a plotoni e reggimenti: anche se lui già sta proseguendo: di punti diversi. Risolto - dopo bisogna essere molto attenti per saperlo “Ma anche i reati cosiddetti minori 17 anni - l'omicidio Ilardo, uno dei più importanti (Ilardo stava perché la stampa perbene, compresa la più spesso non sono affatto tali. Molti furti di facendo c atturare Provenzano) repubblicana e democratica, non sempre luce, ad esempio, non sono sempre com- degli anni '90. Operazione ne dà notizia adeguata). Pensando alla messi per necessità”. "Nuova Ionia", ecomafie in stampa, comunque, al vostro cor- Sicilia. Inchiesta "Tor" sulla pedopornografia. Scoperte frodi rispondente viene subito in bocca il suo La lotta alla mafia fiscali per centinaia di milioni. chiodo fisso: Indagini sui versanti E... uhm... le indagini su... Ciancio? E la lotta alla mafia? imprenditoriali del sistema ma- “Continuano. Stanno continuando”. fioso, con diversi indagati “Facciamo la nostra parte”. eccellenti. (Questo s'è visto: in una quindicina di

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“Stiamo vincendo noi” roba del genere) e anche qualche doman- tantomeno scoop con- da cattiva su qualche collega, ma ce ne cordati), nulla che i col- “La lotta alla mafia, d'altra parte – pro- asteniamo, tanto o sono inutili – sui col- leghi ci possano invi- segue, dopo una pausa, il procuratore – leghi non risponderebbe – o sono banali. diare. Una storia sem- non è affatto sulla difensiva. Anzi. Se n'è In realtà abbiamo poco da chiedere, sia- plice: dentro il palazzo fatta di strada, in tutti questi anni. L'ulti- mo qui sostanzialmente per accertarci coi di giustizia c'è un giudi- mo è Messina Denaro, ma è circondato. nostri occhi che davvero sia in carne e ce, e questo giudice ar- Non sono stati sacrifici inutili, niente af- ossa qui, un giudice estraneo ai notabili, resta i mafiosi (senza fatto. Stiamo vincendo noi, nonostante qui a Catania. emozionarsi troppo), tutto. Mafiosi, killer, boss, anche impren- Notevole il fatto che, mentre snocciola indaga sui loro partner, ditori... ne abbiamo presi parecchi. No, distrattamente e un po' annoiato le cifre mette ordine nei suoi vecchi uffici, da' un non è stato inutile. E...” dei mafiosi e boss messi dentro, s'infer- briciolo di speranza a quelli che finora Entra un ufficiale della Finanza, dice vori, abbastanza orgoglioso, quando par- erano venuti qui per subire ingiustizia e – qualcosa in fretta ed è già uscito. la di burocrazia. E' riuscito in pochissimi con burocratica noncuranza - li tratta da “Certo, non siamo molti (un trenta- mesi a ottenere ciò per cui Scidà batta- esseri umani. quaranta per cento in meno di Palermo) gliò per vent'anni, porre fine all'andazzo Tutto questo è banale, si capisce, e il ma ci diamo da fare”. per cui gli uffici giudiziari, affittati a vostro corrispondente, che si vanta di Abbiamo le solite domande stupide già peso d'oro da questo o quel costruttore, essere un giornalista incallito, si sente un pronte nel taccuino (”Cosa spinge un erano il monumento in cemento della tantino sprecato a doversi occupare di magistrato a fare questo mestiere?” e malagiustizia. “Utilizzeremo, come da cose così banali. Che rischiano, se protocollo con la regione e il comune, continua l'andazzo, di diventare – fra una l'ex ospedale Ascoli-Tomaselli come diecina d'anni – addirittura normali. nuova sede degli uffici”. * * * “Si potranno dismettere – e qui davve- “Ma davvero, amico mio - pensiamo, ro esultano le vecchie ossa – i locali dei parlando da soli o al nulla come usano i privati, gravanti con notevoli costi vecchi – davvvero abbiamo lottato tanto sull'amministrazione pubblica...” per arrivare a questo? Alla banalità, a una Catania normale, una città come tante?” “Dismettere i locali dei privati” “E per che altro? Lei che si aspettava, i rulli di tamburo e le bandiere? La giusti- E questo è tutto, per ora. Ce ne zia, caro mio, non dev'essere eroica ma torniamo via lentamente, con nel banale. La normale giustizia, semplice taccuino questa intervista sicuramente come l'acqua, che spetta a tutti”. inutile, perché non contiene scoop (e E i due se ne tornano a casa,discutendo animatamente di ciò che hanno visto.

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Il foglio dei Sicilianigiovani

I Sicilianigiovani – pag. 15 www.isiciliani.it Emigranti in Sicilia “Ultimi fra gli ultimi” riamo che non sia un atto di “buonismo” Catania. Sbarcano gli politico ma l'inizio di una politica per l'accoglienza e l'integrazione degli emi- emigranti granti che scelgono di vivere nella nostra città. di Giovanni Caruso Gli emigranti che sono stati portati nel- associazionegapa.org/icordai.html la scuola di via Case Sante, non hanno voluto dichiarare la loro identità, hanno solo chiesto di proseguire il loro viaggio La cronaca è questa: verso il nord Europa per ricongiungersi il 10 agosto sulle spiagge Catanesi del- con familiari che risiedono lì. la plaja sbarcano 94 emigranti di nazio- Durante la permanenza nella scuola non nalità Siriana ed Egiziana, sei di questi hanno avuto alcuna assistenza medica nè annegano nei bassi fondali di quella legale, né il supporto di mediatori culturali spiaggia, gli altri vengono soccorsi : 43 e interpreti. Nulla di quel che prevede la bambini non accompagnati vengono legge. Se non fosse stato per le organizza- portati nei centri di accoglienza per mi- Gli ultimi che fuggono da dittature, zioni sociali che si occupano di emigrazio- nori, 34 emigranti, per lo più nuclei fa- guerre e carestie e gli ultimi che vivono ne, unite in un collettivo antirazzista, non miliari con bambini, che rifiutano di nel degrado occidentale senza diritti, senza avrebbero avuto il minimo sostegno. farsi identificare, vengono portati nella democrazia, sotto l'oppressione della mala Gli emigranti hanno resistito alla identi- sede della scuola Andrea Doria di via politica e delle mafie. ficazione forzata protestando e gridando case sante, nel quartiere dei Cappucini, Quando sbarcano gli emigranti, dove “Freedom, freedom!”. Ma le forze i rimanenti vengono tradotti al CARA portarli? dell'ordine hanno reagito in malo modo, e di Mineo. Ovvio: "Nelle disagiate scuole e palestre con l'inganno hanno costretto queste per- Era già successo, circa un anno fa degli dei quartieri popolari". La città perbene, sone a seguirle alla polizia scientifica per emigranti Egiziani erano stati portati nella non deve sentire, non deve vedere e non l'identificazione. palestra che fu della scuola Andrea Doria deve essere turbata da tanta miseria uma- Alcuni emigranti hanno raccontato di di via Cordai, e dopo sole 24 ore na, così com'è successo quando fu sgom- essere stati maltrattati. furonorespinti nel loro paese di origine. berato palazzo Bernini occupato dagli Ai funzionari e poliziotti ricordiamo che La cosa che salta in mente è che ogni emigranti Bulgari. hanno giurato sulla Costituzione, il volta che arrivano gli emigranti nella no- cuil'articolo 3 dice che tutti i cittadini sono stra città vengono portati nei quartieri po- “Buonismo” e dura realtà uguali davanti alla legge a prescindere dal- polari della periferia o del centro storico. la razza o religione o orientamento politi- Come se si volessero mettere insieme gli L'amministrazione catanese il 14 agosto co, e che è loro dovere difenderli da ogni ultimi con gli ultimi, come se si volesse ha proclamato il lutto cittadino per quei illegalità. tessere un sottile filo rosso tra gli uni e gli sei emigranti periti durante lo sbarco. Spe- “Abbiamo eseguito gli ordini - ci ri- altri! sponderebbero loro - Abbiamo fatto solo il nostro dovere”. Ma sarebbe la stessa risposta che dettero gli ufficiali e i soldati delle SS naziste dopo aver fatto il loro triste “dovere”. La verità è una sola, che la nostra terra appartiene a tutti e tutte, che i flussi migra- tori sono vecchi quanto è vecchio il mon- do e chi è contrario a tutto questo se ne deve fare una ragione. La società multirazziale è una realtà po- sitiva e bellissima.

FOTO DI ALBERTA DIONISI

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Sei mesi a Niscemi Malo Muos

Le vittime del Muos, chi le ha difese, chi ci ha fatto carriera, chi ci ha giocato la vita. E chi è rimasto solo foto e testi di Sebastiano Gulisano con una nota di Pietro Orsatti

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Le vittime? I bambini. I dati dei pediatri e dei medici di base I bambini sono le principali vittime delle onde elettromagnetiche emesse dal sistema di telecomunicazioni NRFT della Marina militare USA (US Navy) installato nel 1991 nella Sughereta di Niscemi, in provincia di Caltanissetta. A Niscemi non s'erano mai visti bambini depressi, né autistici: ora ci sono. Così come c'è un vistoso aumento dei tumori infantili, con percentuali superiori alla media nazionale. Di nuovo, rispetto al passato, c'è la ragnatela di antenne della US Navy che ventidue anni fa ha aggiunto i suoi effetti a quelli letali del petrolchimico di , a venti chilometri da Niscemi. Questa realtà emerge dai dati raccolti dal dottore Marino Miceli fra pediatri e medici di base che operano nel territorio comunale; un'indagine da cui emerge che anche gli adulti non se la passano bene, considerando che 14 cittadini su 100, a fronte di una media nazionale del 4%, sono affetti da tumore alla tiroide, mentre 7 uomini su 100 patiscono tumori ai testicoli. La media nazionale è del 2%.

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L'estetica dell'utopia za un Pio La Torre e di quella politica – che era una cosa seria - che si metteva a servizio dei movimenti e se ne faceva di Pietro Orsatti contaminare. Il lato bello delle ideologie, che Sebastiano sa essersi dissolto in questo pastone del nostro presente. Sebastiano Gulisano (Seba) è un cronista, non un fotografo, Seba conosce il valore della lentezza, dell’ascolto, del mi- uno di quelli bravi, di quelli che sono andati a scuola a I Sicilia- schiarsi. Che scriva o che alzi l’obiettivo per uno scatto. E so- ni negli anni ’80. Sebastiano è uno che lavora “di carte” e “di prattutto conosce l’importanza di esserci, di essere testimone. E scarpe”, conosce la differenza fra inchiesta e reportage, fra cro- questo ha fatto per sei mesi e questo continuerà a fare a Nisce- naca e approfondimento. Conosce la fatica, la noia, la rabbia e il mi. Sapendo che il testimone non è soggetto neutrale. Perché an- disincanto. Del mestiere del cronista, ha i pregi e i difetti. che lui in quella storia che ha deciso di raccontare alla fine ci La vita l’ha portato in giro su strade diverse, ma certe cose sarà dentro fino al collo. “Non c’è mai una buona via di uscita in non si dimenticano, forse si affinano. Un giorno ha incontrato la questo mestiere”, diceva Ryszard Kapuściński. Sono cose che si macchina fotografica, lui che arrivò a I Siciliani parlando di fu- imparano, non si hanno dentro se non come istinto. metti per poi a finire a scrivere inchieste di mafia, sul malaffare, Vederlo ora scegliere con fatica gli scatti da pubblicare qui ir- sulla politica. E con la sua macchina fotografica è approdato a rita per la sua lentezza, intenerisce per il dolore che lo attraver- Niscemi sei mesi fa, intuendo la notizia rappresentata dall’esi- sa per ogni immagine scartata, colpisce per la chiarezza del per- stenza stessa del movimento NoMuos e la forza di una storia corso che ha in testa di come va raccontata una storia. Non solo come quella. Una roba addirittura più grossa di Comiso ma sen- estetica, ma estetica dell’utopia.

Il Crocetta di prima e il Crocetta di dopo Il MUOS, malgrado la rassicurante relazione dell'Istituto Superiore di Sanità, le cui conclusioni non sono condivise dagli esperti nominati dalla Regione Siciliana (che però non ne ha stranamente tenuto conto), andrebbero ad aggiungersi a quelli causati dal petrolchimico e dal sistema NRFT. In un'intervista rilasciata al regista Enzo Rizzo per il film No Muos, Rosario Crocetta, presidente della Regione, osserva che il sistema immunitario delle persone che abitano in questa zona della Sicilia è impegnato da decenni a difendersi dagli “attacchi” del petrolchimico e delle antenne esistenti e non riuscirebbe a fronteggiare alcuna nuova insidia. Però, malgrado non ci sia la prova che il MUOS non faccia male alla salute, mentre la legge richiede tale certezza, ha deciso di dare il via libera alla conclusione dei lavori il giorno prima che il Consiglio di Giustizia Amministrativa potesse confermare o riformare la sentenza del TAR di Palermo che impediva la costruzione del MUOS. I bambini, le donne e gli uomini di Niscemi ringraziano sentitamente.

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“Via il MUOS!”, “Viva il Muos!”. Perché ha cambiato idea? Crocetta ha incentrato la sua campagna elettorale regionale del 2012 sulla revoca delle autoriz- zazioni concesse dalla Giunta regionale di Raffaele Lombardo; quest'anno, sullo stesso tema, ha costruito la campagna per le elezioni politiche e le amministrative. Lo scorso mese di febbraio, dopo un'indagine delle Commissioni regionali Territorio e Ambiente e Sanità da cui emerse una lunga serie di irregolarità nella concessione delle autorizzazioni, Crocetta le sospese e inviò a Ni- scemi l'assessore al Territorio, Mariella Lo Bello, a rassicurare la popolazione e gli attivisti: “Il MUOS non si farà”. A conferma di ciò, due mesi dopo, la Giunta Crocetta provvide a revocare definitivamente le autorizzazioni. Ma i lavori del MUOS proseguirono col beneplacito della Regione, tanto che il 3 maggio il dirigente generale dell'assessorato Territorio e Ambiente, Vincen- zo Sansone, rivendica per iscritto, in una corrispondenza resa pubblica da Anonymous, «che questo Assessorato non ha mai impedito alcuna azione all’interno della base», mentre quattro giorno dopo, nella memoria che l'ufficio legale della Regione deposita al TAR, nella controversia col ministero della Difesa, gli avvocati precisano che «eventuali disagi o ritardi» nella costruzione del MUOS non sono attribuibili alla Regione, bensì «riconducibili ai presìdi spontaneamente organizzati dalla popolazione del territorio interessato e da simpatizzanti».

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Quanto costa difendere la pace e la salute I presìdi e le altre attività di contrasto alla costruzione dell'opera organizzati, sono finora costati al movimento No MUOS svariate decine di multe di alcune migliaia di euro l'una, sei arresti e numerose denunce penali a cui vanno aggiunte le denunce in arrivo per gli attivisti saliti sulle antenne esistenti l'8 agosto e le altre annunciate per l'invasione popolare della base USA del giorno successivo finalizzata a “liberare” i dieci “scalatori”. Una lista di “carichi pendenti” che rischia di porre ai margini della società chi si è battuto e continua a battersi per la difesa della salute, del territorio e della pace, con costi amministrativi e legali che peserebbero anche sull'economia familiare di persone benestanti, figurarsi sulle tasche di casalinghe, impiegate, studenti e disoccupati. In un contesto in cui contro il MUOS si sono espressi, con atti formali, i 90 deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, 4 consigli provinciali, decine di sindaci e consigli comunali, il M5S, esponenti politici della sinistra italiana e grandi associazioni antimafie, risulta paradossale che gli attivisti No MUOS siano lasciati a loro stessi nel momento in cui lo Stato gli presenta il conto economico, amministrativo e penale legato al loro attivismo civile.

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Scheda IL MUOS CHE COS'E'

l MUOS (Mobile User Objective Sy- stem) è il sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina Militare degli Sta- ti Uniti d'America, in corso di realizza- zione, composto da cinque stazioni sa- tellitari (due già in orbita) e quattro ter- restri. Queste ultime si trovano in Au- stralia, Virginia, Hawaj e Niscemi, 27mi- la abitanti in provincia di Caltanissetta. La stazione di Niscemi è in fase di ulti- mazione in contrada Ulmo, a quattro chilometri dal centro abitato, nel cuore della Riserva naturale della Sughereta, una fra le più antiche e importanti del Vecchio Continente, tanto che l'Unione Europea l'ha inserita della lista dei SIC (Siti di interesse comunitario); è compo- sta da tre grandi antenne paraboliche dal diametro di 18,4 metri (che trasmet- tono in banda Ka, verso i satelliti) e da due trasmettitori elicoidali alti 149 metri (che emettono in UHF, altissima fre- quenza) le cui emissioni elettromagneti- che bucano la ionosfera e possono ri- sultare letali per le persone. Il MUOS va ad aggiungersi al sistema di telecomunicazioni a bassa frequenza NRFT installato nel 1991, composto da una ragnatela di 46 antenne che tra- smettono coi sottomarini e le navi USA presenti nel Mediterraneo.

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I Sicilianigiovani – pag. 24 www.isiciliani.it FOTO DI GRAZIA BUCCA L'immagine Le mamme di Niscemi

“Non c’è pace nelle nostre famiglie, niente serenità. Hanno ucciso la speranza”. “Lotterò con tutte le mie capacità e forze per non permettere, a chi ci prova, di distruggere il mio progetto di felicità con la mia famiglia”. “Da qui saranno comandati i droni, e io non voglio essere complice di nessuna guerra”.

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Mafia a Roma La Cupola e il cupolone Le cosche padrone della città

Nessuno si fa vedere, nessuno ha vo- all’ombra della , Partendo dagli stabili- glia di parlare. Come se fosse un set ab- quella che si dava per estinta negli anni menti balneari di bandonato, dove resta solo l’attesa, la ’90 e che invece c’è ancora. «Non era un tensione. Due operazioni a meno di quin- regolamento di conti di poco peso, ma Ostia, annichilita da dici giorni di distanza l'una dall'altra han- l’inizio della guerra». più di 100 arresti e no portato ad un centinaio di arresti. Col- pito il clan degli ‘zingari’ vicino ai Casa- Tre anni di sangue a Roma dall'emersione di in- monica, che dalla periferia est della Ca- trecci e alleanze mafio- pitale sono scesi a prendersi Ostia, pezzi E la guerra non è solo a Ostia, ma sta della vecchia Banda della Magliana, ex se, la penetrazione del- insanguinando, da quasi tre anni, tutta la Nar riciclati nella criminalità organizza- Capitale: da Tor Sapienza a Tor Bella le mafie a Roma grazie ta, addirittura uomini di spicco della fa- Monaca, da Boccea alla Cassia e alla miglia di Cosa nostra dei Caruana-Cutre- a decenni di silenzio Flaminia, giù fino alla Laurentina e alla ra. Pontina. Più di 60 morti in 30 mesi. Famiglie a cui da vent’anni non si può A Ostia però gli equilibri, le alleanze e dire di no, gli Spada, i Fasciani, i Triassi. di Pietro Orsatti i confini, sono ravvicinati e visibili. Mi- Una triade che ha creato una ‘pace arma- crocosmo dove è possibile tutto e tutto e Silvia Cerami ta’ per spartirsi gli affari. E poi le ispe- orsattipietro.wordpress.com avviene davanti agli occhi di questa città zioni all'ufficio tecnico del Municipio, nella città. «I fatti, meglio sarebbe dire i affacciato proprio sulla spiaggia dei cadaveri che insanguinano la Capitale, Triassi, gli indagati, i vertici sospesi per danno ragione a chi sostiene l'esistenza appalti e concessioni a favore dei clan. I marmi dell’Eur, la tenuta del Presi- in Roma di una criminalità organizzata E quella parola, Mafia, che a Roma si dente della Repubblica, i dormitori co- operante secondo gli stilemi delle asso- ha da sempre difficoltà a pronunciare. In- struiti dai palazzinari, pochi chilome- ciazioni mafiose». Non l’hanno scritto vece ora si sussurra, gira fra i tavolini dei tri e il mare di Ostia, il lido di Roma. Il oggi. Si leggeva già nel 1991 nel capitolo bar, negli sguardi delle persone. Kursaal de ‘I Vitelloni’ e il Plinius dedicato a Roma della relazione della sono mezzi vuoti, i proprietari degli commissione Antimafia presieduta da stabilimenti balneari non festeggiano. La guerra che nessuno voleva vedere Gerardo Chiaromonte. Pochi passi per attraversare il canale ‘Baficchio’ e ‘Sorcanera’, come erano dei Pescatori e via verso il salotto buono. «Dallo scorso anno era evidente che si chiamati nel giro Antonini e Galleoni, A segnarlo villa Papagni affacciata sul era alzato il livello, che c'era chi puntava sono morti a meno di un chilometro a Tirreno, con i suoi putti e stucchi pac- più in alto e gli equilibri rischiavano di ovest dalla Rotonda della dolce vita, nel chiani, che un imprenditore e qualche saltare», racconta uno ‘sbirro’ che da territorio degli ‘zingari’ di piazza Ga- suo amico amministratore sognavano di anni osserva l'evolversi della Roma Cri- sparri. Qui il sole brucia i cassonetti già trasformare in casinò. E alle spalle Ostia minale. anneriti dalle fiamme, tende enormi na- che non vuol più essere borgatara, con i Da quando, con due esecuzioni spieta- scondono terrazzi scrostati dalla salsedi- wine bar dell’happy hour, le vetrine grif- te, Francesco Antonini e Giovanni Gal- ne, tutte le saracinesche sono serrate. I fate e persino l’area pedonale. Qui si fa leoni sono stati ammazzati. Gli bagnanti sono poco più in là, ma oggi le lo ‘struscio’ tutto l'anno, ma oggi no. An- investigatori ritengono oggi, proprio da- strade sono deserte. che se si è in piena stagione. gli Spada. Due quarantenni cresciuti

I Sicilianigiovani – pag. 26 www.isiciliani.it “La mafia gira con il vestito buono e fa affari con tutti”

Un pit bull ringhia dietro gli ondulati, Gli affari dietro gli ombrelloni Scommesse clandestine, estorsioni, solo una vecchia vestita di nero si affac- usura, ma non solo. A Ostia si fanno gli cia dalla porta sormontata da un capitello Allora tutti a mostrare preoccupazione, affari, quelli grossi. Basta guardare poco con aquila e leone di un negozio abusivo non per il quartiere, ma per l'immagine di più in là. trasformato in abitazione. Meglio restare Ostia e per il quieto vivere». Non ha peli Dietro due palazzoni popolari appicci- a casa, meglio nascondersi. Agli angoli sulla lingua il cinquantenne e cre- cati e la piscina abusiva pericolante, ecco delle strade solo le sentinelle: marsupio sciuto a due passi dal mare, ma che vive l’hotel quattro stelle, il lungomare. Con il in vita e occhi attenti. Controllano chi da trent'anni metà della sua vita a Roma cartello ‘divieto di balneazione’ e il ba- entra e chi esce. Non per lo spaccio, non in un ministero. Trenino e metro, la mat- gnino pronto a sorridere ai bambini in ac- per due giornalisti, non per verificare tina. Metro e trenino la sera.E poi via a qua. Quattordici chilometri di concessio- l'arrivo delle Forze dell'Ordine, ma per il passo spedito e testa bassa, fino al confi- ni e di stabilimenti in grado di fruttare 60 timore che, visto il numero e la qualità ne del Bronx attorno a piazza Gasparri, lì milioni di euro a stagione. degli arresti delle ultime settimane, ai ne- a due passi dal teatro di Affabulazione, Pochi metri a destra il porto turistico di mici venga la tentazione di pareggiare i uno dei primi luoghi occupati a Roma Roma. Quello che «porterà ricchezza». conti. Qui a ‘Ostia Nuova’, nel quartiere già negli anni '70 e da sempre fortino Oltre 900 posti barca, 2000 posti auto, degli Spada, si sorveglia per paura. nell'abbandono di Ostia Ponente. possibilità d’attracco per mega yacht da «E' dagli anni '80 che non si respirava «Se ne sono accorti, finalmente. C’è la settanta metri. Un centinaio di milioni di un clima del genere sul litorale, ma no- mafia. Ci sono i tossici e si spara, ma la euro spesi. E poi bar, locali, negozi di nostante i morti per strada, i negozi e i mafia non è solo qui nel ghetto, non ha lusso. Oggi i pochi che sono aperti ven- capanni incendiati, nessuno si è allarma solo la faccia coatta. Gira con il vestito dono vestitini ‘made in China’, di barche to più di tanto. Fino a quando non sono buono e fa affari con tutti». non se ne vedono molte, ma si pensa ad scattati i blitz. ampliarlo lo stesso.

Scheda di riciclaggio di altissimo livello anche per conto di altre MAGLIANA: UNA STORIA INFINITA organizzazioni. Dal 2000 a oggi i fatti in cui vengono coinvolti i presunti ex sono Da anni la storia criminale e mafiosa della capitale si fonda su un tanti e spesso sanguinosi. Come altre pagine “grigie” della cronaca equivoco. Ci sono cascati tutti, compresa Wikipiedia. Stiamo par- ci riportano allarmanti collegamenti con questi ex così poco inclini lando della Banda della Magliana. Secondo l’enciclopedia open alla pensione. Come ci racconta la vicenda del maxi ricilaggio di ol- source (basata su pubblicistica e documenti pubblici) la Banda ini- tre due miliardi di euro di cui vennero coinvolti l’ex senatore Nicola ziò la sua attività nel 1976 e chiuse i battenti, dopo un bagno di Di Girolamo e l’ex estremista di destra Gennaro Mokbel in concor- sangue, nel 1992. Da quel momento non si dovrebbe più parlare so con le ‘ndrine calabresi. Mokbel era legato con Antonio D’Inzillo della Banda della Magliana ma solo delle attività di qualche ex, killer – accusato di essere uomo del gruppo di fuoco che uccise il questa la versione accreditata. capo della Banda Enrico De Pedis - e proprio nella casa di Mokbel C’è però un problema e non da poco: gli ex sono tanti e organiz- venne arrestato. O come l’amicizia dell’ex Ad dell’Eur spa Riccardo zati e in piena attività e raccolgono, questo semb ra emergere dalla Mancini – ora in carcere per una tangente che vede coinvolta an- cronaca degli ultimi anni, nuovi accoliti. che la Breda Mennarini della Finmeccanica –con Massimo Carmi- Emerge anche un altro dato, che la holding delle batterie della nati, fondatore fondatore dei Nar e uomo di spicco della Banda co- mala romana che negli anni ’70 si fusero dando vita a questa orga- nosciuto con il soprannome de “il nero”. Mancini, uomo di fiducia di nizzazione continuano ad operare in sretta collaborazione – o in di- Almeanno e ex espremista di destra vicino a Avanguardia Naziona- retto contrasto a seconda delle alleanze – con organizzazione defi- le messo dall’ex Sindaco di Roma a gestire i 2,5 mld di euro della nite ufficialmente come mafiose come ‘ndrangheta, Casalesi, Cosa Eur spa dopo la batosta della mancata assegnazione di sede del nostra e i Casamonica. Inoltre sembra essere rimasto intatto anche premio della Formula Uno a Roma dove il pregiudicato Mancini (1 il rapporto con esponenti della destra eversiva e ambienti economi- anno e 9 mesi per violazione della legge sulle armi) aveva puntato ci e finanziari con un’abilità acquisita nei decenni di gestire attività tutto come principale promoter. P.O. I Sicilianigiovani – pag. 27 www.isiciliani.it

Il raddoppio lo vogliono i balneari e gli Un colosso, come lo sono Epd London gettata dal tribunale di Roma – avrebbe imprenditori del cemento, anche se il (azienda ad alta tecnologia inglese) e contattato «una persona presentatagli dal porto è stato un fallimento e infatti è fal- Italia Navigando, società del Gruppo senatore Luigi Grillo» proprio per acce- lito con tanto di libri in tribunale. Storia Invitalia, l’Agenzia Nazionale per dere all’affare delle concessioni balneari, storta fin dall'inizi. I calcinacci per co- l’Attrazione degli Investimenti e lo Svi- data la preoccupazione per la nuova nor- struirlo furono svelati da una mareggiata, luppo d’Impresa, che si occupa di in- mativa europea, che impone dal 2015 stavano lì sotto la sabbia. vestimenti e promozione dei porti turisti- l’affidamento delle spiagge demaniali Quanto al direttore, Mauro Balini, «sin ci nel nostro Paese. solo attraverso gare pubbliche. dalle prime conversazioni registrate sulla Il porto che è porta di accesso via mare sua utenza– scrive il Gip nell’ordinanza a Roma e via privilegiata, e nascosta, per La porta di Roma dell’operazione ‘Nuova Alba’ che ha armi e droga. Il 30 per cento della coca portato a più di 50 arresti il 26 luglio passa da queste coste. Un affare da deci- Ostia, bocca per sfamare il corpo di scorso e dove dopo anni si contesta per la ne di milioni di euro al mese, cifre colos- Roma. Con le mafie tradizionali, i collet- prima volta il reato di associazione ma- sali, perché ogni carico che entra sulla ti bianchi e i delinquenti locali che si fiosa – è stato possibile avere conferma piazza romana rende fino a quattrocento sono mossi in libertà per decenni, reinve- dell’esistenza di un ambiente economico- volte il prezzo pagato dagli importatori stendo il denaro di Cosa nostra, finanziario inquietante, all’interno del che lo fanno arrivare dalla Colombia, e ’ndrangheta. Dividendosi il controllo, quale agivano appartenenti alla crimina- dalla Bolivia, dal Venezuela, dalle coste spartendosi i soldi. lità organizzata interessati ai rilevanti dell’Africa, passando per Gioia Tauro e il Ostia con il suo ‘sindaco ombra’, movimenti di capitali e ai grossi investi- lido della Capitale. ‘Don’ Carmine, a capo dei Fasciani. Già menti che si stavano realizzando nel ter- Alle spalle l’Idroscalo con i cantieri strozzino con la Banda della Magliana, ritorio di Ostia Lido». Ed è lui, si legge, super esclusivi, tra le carcasse d’auto e i vanta amicizie trasversali: dalla camorra «a mantenere importanti rapporti con divani abbandonati, nella terra di nessu- di Michele ‘o Pazzo’ Senese, al mondo elevate personalità anche militari; è Bali- no dove è stato massacrato Pier Paolo eversivo degli ex Nar di Gennaro Mock- ni a trattare con Cmc Ravenna; con Epd Pasolini. Il monumento per ricordarlo bel, passando per Paolo Papalini, il fra- Limited London; con Italia Navigando, l’hanno dovuto chiudere dentro la riserva tello presidente dell'Assobalneari. Quello avvalendosi di significativi intermediari. della Lipu: troppe volte distrutto. che ha concesso le concessioni per gli Accedere a lui equivale ad accedere ai stabilimenti e firmato ‘determinazioni di- piani alti, e scalzare i suoi abituali colla- L'élite di Cosa Nostra rigenziali’ per ‘lavori di somma urgenza’ boratori equivale ad inserirsi nel circuito che appaltano 14 milioni di opere senza degli affari presentabili». Da sempre una zona che fa gola a tanti. gara. ‘Don’ Carmine, fuori e dentro del E’ grande il mondo guardato attraverso Un’area tutta da rivoluzionare. Pontile, carcere, è sempre riuscito a gestire i suoi la rete di affari del porto di Roma che porto turistico, persino un lungomare ar- affari, soprattutto il narcotraffico. emergono dall’inchiesta. Cmc Ravenna, tificiale da costruire. Erano i tempi entu- partner e attività in mezzo mondo, è una siastici dell’ex sindaco Gianni Alemanno L'élite di Cosa Nostra coop che si occupa di edilizia, trasporti, per il mega progetto ‘Waterfront’. Previ- logistica portuale, gestione dei rifiuti. sti investimenti faraonici, che il Lido è E poi i fratelli ‘er Mafia’, Vito e Vin- «un monte d’oro», spiegava l’allora pre- cenzo Triassi, considerati luogotenenti PER SAPERNE DI PIU' sidente del Municipio, Giacomo Vizzani. Articoli di Pietro Orsatti sullo stesso argomento della famiglia Caruana-Cuntrera, i Ro- Oggi al X Municipio si tagliano pure i tschild della mafia. La presenza dei Cun- La guerra di mafia a Roma – inchiesta da fondi per gli insegnati di sostegno per il Rassegna Sindacale trea - Caruana a Ostia, già certa negli Le guerre dell’eroina. Oggi a Roma? Come disavanzo lasciato dalla scorsa ammini- anni '70, ma oggi con un peso ben mag- iniziò quella a Palermo strazione, ma che importa. Quella parola, “mafia”, che a Roma non si giore, non è un dato di poco conto. E’ può dire. Il raccolto rosso della capitale Il porto da gestire e da ampliare signi- gente di cerniera fra i siciliani e i cugini Minacce ai pm, segnali di tensione, il caso fica soldi, tanti soldi che le organizzazio- Roma e la politica, tutta, distratta della Cosa nostra americana. Originari La bomba mafiosa innescata nella Capitale. ni criminali vogliono controllare. Soldi dell'agrigentino e già molto attivi nel Il caso Ostia la punta dell’iceberg da mettere accanto agli affari che da Marsiglia, Milano, Palermo, Cosa nostra e la contrabbando nell'immediato dopoguer- ‘ndrangheta. E quel giudice ragazzino al sempre fanno ricca Ostia, quelli degli ra, con probabili collegamenti con la rete centro del Mediterraneo stabilimenti balneari. E quindi non stupi- L’ombra della Banda della Magliana e l’incubo messa in piedi da Lucky Luciano e dai di una guerra di mafia negata (anteprima da sce leggere nelle carte dell’inchiesta in corsi e i marsigliesi, spostarono il bari- @isiciliani ) corso, che un esponente della fami- Le esecuzioni di ieri a Roma. La guerra in centro del proprio business trasferendosi corso e il silenzio che si fa complice glia Giacometti, sodalizio già entrato nel fra Canada, Venezuela e Brasile prima Le mafie a Roma. Nessuno si stupisca. E’ 2004 nell’inchiesta Anco Marzio, che così da più di trent’anni dello scoppio della prima guerra di mafia Minacce al pm Di Matteo a Palermo La crisi contestò l’associazione mafiosa, poi ri- che favorisce l’azione di Cosa nostra e negli anni '50. l’incognita Roma Il primo post dopo le operazioni a Ostia I Sicilianigiovani – pag. 28 www.isiciliani.it

sciuto il proprio business con la ‘mattan- za’. Oggi vederli centrali, se pur in ritira- ta a davanti all'offensiva degli Spada e soprattutto dei Fasciani, fa pensare. Fa pensare soprattutto perché Ostia è una delle porte di accesso per il traffico euro- peo della cocaina e ancora dell'eroina. Perché hanno cercato e trovato alleanze con pezzi della vecchia Banda della Ma- fino ad arrivare agli stranieri che operano gliana.. attraverso una sorta di rete di subappalti ‘Alba Nuova’ e le altre inchieste che criminali. stanno interessando il litorale romano Una timidezza che porta il Prefetto sembrano colpire tutti, ma i Cuntrea – Giuseppe Pecoraro al termine della riu- Caruana, pur accusando in qualche modo nione del Comitato per l'ordine e la il colpo, da una uscita di scena anche per sicurezza a parlare di «fatti e comporta- via giudiziaria dei rivali Fasciani e Spada menti riconducibili alla criminalità orga- hanno tutto da guadagnare. Anche perché nizzata», salvo poi nascondere la mano difficilmente si sono prestati a essere con un pilatesco «non parliamo di colletti braccio dei colletti bianchi locali. bianchi, non mi sento di includerli». Ostia conta, ma è solo un tassello di La banda mai diventata ex una trama ampia e complessa, una particolarità che il di Cosa nostra Gaspare Spatuzza descrive con Si ha la sensazione di essere precipitati inquietante esattezza: «La cosa che ho nel passato. Ostia, Roma. Per tornare notato che rispetto alla mafia, la mafia verso il centro si percorre la Cristoforo palermitana o siciliana che sia, a Roma Colombo. Qui a poche centinaia di metri Diventarono quindi asse portante del dalla zona residenziale bene dell'Ardeati- narcotraffico fra Sicilia e Usa, anticipan- hanno tutta un’altra mentalità, nel senso che non si vogliono sporcare le mani no, con le finestre vista parco e i palazzi do perfino la 'ndrangheta nell'affare della in cortina, qualche giorno fa un uomo è cocaina, tanto da aprire un rapporto pre- direttamente; il romano cerca di farsi proteggere le spalle; agire in seconda fila entrato in un centro estetico. «C'è ferenziale con i narcos colombiani del Cinzia?», ha domandato. cartello di Calì. Implicati poi nella Pizza e però investire più…per avere più proventi possibile. Quindi cerca di non La donna, Cinzia Pugliese, si è presen- Connection e in altri traffici internazio- tata e l'uomo con tutta calma ha estratto nali, rientrarono negli anni '70 in Sicilia apparire ed esporsi (…) Sono ancora più criminali della manovalanza….perché fin una pistola e l'ha gambizzata. Il procura- (mantenendo le basi all'estero) e inse- tore Giuseppe Pignatone parla di un pos- diando una famiglia di Cosa nostra pro- quando sei sulla sfera ‘braccio armato’ e ‘braccio operativo’, diciamo, viene più sibile collegamento con il clan Fasciani. prio a Ostia. Coinvolti nella French Con- E la Pugliese non era certo una scono- nection, su cui indagarono fra gli altri facile localizzarli, ma dietro le quinte…». sciuta. Per anni infatti avrebbe avuto una e Ciaccio Montalto, relazione con Angelo Angelotti, ucciso il giocarono probabilmente un ruolo negli I “pudori” delle istituzioni 28 aprile dello scorso anno a Spinaceto eventi che portarono all'assassinio del durante una rapina. Angelo Angelotti, giudice francese Pierre Michel nel 1981. Timidamente intanto si comincia a uomo di spicco della vecchia Banda della Magliana, quello che avrebbe organizza- Prima con Bontade poi con Riina prendere atto della escalation militare e affaristica delle mafie che insanguina to l’imboscata nel 1990 in via del Pelle- grino a Enrico De Pedis, il capo, “Renati- Per misurare il loro peso criminale è non solo sul litorale, ma tutta la Capitale. no”. importante osservare quale ruolo ricopri- Timidamente, anche se oramai, dopo de- «La Banda della Magliana esiste anco- rono nella seconda guerra di mafia. In cine di morti in ‘regolamenti di conti’, è ra, ha usato e continua ad usare i soldi di prima battuta si schierarono con i paler- impossibile non parlare di guerra di ma- chi è morto o è finito in galera. Forse non mitani di Stefano Bontade e degli Inzeril- fia. Dal centro alla periferia. Dai romani ha più bisogno di sparare. O almeno, di lo per poi saltare sulle barricate dei cor- della ‘Banda’ fino agli ‘scissionisti’ e i sparare spesso», raccontava nel 2010 da- leonesi guidati da Totò Riina.Una delle Casalesi, dalla 'ndrangheta a Cosa nostra vanti alle telecamere un altro ex della famiglie che ha pagato meno la dittatura che investono in attività commerciali e Banda, Antonio Mancini. Oggi è difficile dei ‘viddani’ di e anzi ha accre- immobili di pregio in centro, ai Casamo- nica e alle loro enclave diventate fortini, dargli del millantatore o dell'allarmista.

I Sicilianigiovani – pag. 29 www.isiciliani.it Le inchieste MESSINA/ L'antipolitica Genovese, Rinaldi, mogli & amici Corsi e ricorsi del Pd-Pdl

Ma l’on. Genovese è innanzitutto un prima dell’ex sindaco An-Pdl Giuseppe “Una inspiegabile com- uomo d’affari con interessi che spaziano Buzzanca e la seconda dell’on. Francanto- mistione nella gestione dalla finanza alle telecomunicazioni e in- nio Genovese; Melino Capone, ternet, dal settore immobiliare e delle co- responsabile dell’ente di formazione AN- di enti di formazione struzioni a quello turistico-alberghiero, COL (Associazione Nazionale delle Co- dalla ristorazione alla navigazione. Il suo munità di Lavoro) ed ex assessore comu- con diversa personalità nome compare nei consigli nale alle politiche del lavoro e alla mobili- giuridica, ma che han- d’amministrazione di quasi tutte le società tà urbana nella giunta di centrodestra di del gruppo Franza, la holding più potente Buzzanca; il fratello Natale Capone, diret- no in comune la ricon- nell’area dello Stretto. tore amministrativo di ANCOL; Concetta “Cettina” Cannavò, a capo della segreteria ducibilità ad un unico “Una rete formidabile di coperture” politica dell’on. Genovese, nonché ammi- clan politico-familiare”. nistratrice e in diverse società “Il gruppo Genovese gode di una rete riconducibili al parlamentare; Elio Sauta, formidabile di copertura; non vi è settore, già presidente dell’Istituzione dei servizi di Antonio Mazzeo sociali di Messina, consigliere comunale spazio, angolo dell’amministrazione e dei pubblici poteri che sfugga al suo possibile del Pd sino alla primavera del 2013 e controllo”, scrivono i magistrati. Una rete grande amico di Genovese; Graziella Feli- ultraramificata che ha come punti nodali ciotto, imprenditrice, formatrice e moglie Non usano mezze misure gli inquiren- da un lato alcuni tra i più importati enti di di Elio Sauta; l’imprenditore Natale Lo ti della Procura della Repubblica di formazione accreditati dalla Regione sici- Presti; Nicola Bartolone, originario di Messina che indagano sulla fittissima liana e dall’altro numerose società “con Roitlingen (Germania) ma residente a rete parentale, amicale e clientelare svi- una marcata impronta familiare” che ero- Montalbano Elicona dove è consigliere luppatasi grazie al business dei corsi di gano servizi ai primi. Un sistema che ha comunale di maggioranza. formazione gestiti dagli enti vicini consentito di rafforzare la leadership Ai destinatari dei provvedimenti vengo- all’on. Francantonio Genovese, parla- dell’on. Genovese all’interno dei demo- no contestati una serie di reati che vanno mentare Pd della Sicilia orientale. cratici e dell’intera classe politica sicilia- dall’associazione a delinquere al peculato, na. “Potendo gestire un rilevante numero al falso in bilancio, alla truffa aggravata Figlio dell’ex senatore Dc Luigi Geno- di posti di lavoro e cospicui capitali pub- per il conseguimento di erogazioni pub- vese e nipote dell’otto volte ministro An- blici – spiegano gli inquirenti - gli enti in bliche destinate a progetti formativi. tonino Gullotti, Francantonio Genovese è questione si trasformano in una imponen- L’autorità giudiziaria ha inoltre sospeso uno dei politici più influenti dell’Isola. te macchina elettorale e alimentano un va- dalle proprie funzioni Carmelo Isaja (nato Già presidente nazionale del Movimento sto bacino di voti”. a Messina ma residente a Malfa), dipen- giovanile della Dc, deputato all’Assem- L’inchiesta della Procura sui corsi di dente dell’Ispettorato del Lavoro che blea regionale siciliana con la Margherita- formazione professionale è sfociata nel avrebbe rivelato ad uno degli indagati Ppi nel 2001, quattro anni più tardi è stato luglio 2013 in una decina di ordinanze di l’imminente effettuazione di un controllo eletto sindaco di Messina con una coali- custodia cautelare ai domiciliari nei con- da parte dei funzionari della Regione sici- zione di centrosinistra. fronti di alcuni dei più stretti congiunti e liana. Annullato il verdetto elettorale dal sodali del parlamentare Pd e finanche di TAR, nel 2008 Genovese ha fatto ingresso alcuni ex colonnelli “antagonisti” di Al- La formazione di casa Pd-Genovese alla Camera dei deputati; il febbraio di leanza nazionale. quest’anno è stato riconfermato deputato Ai domiciliari sono finiti in particolare Cinque dei dieci destinatari dell’ordine dopo aver stravinto le primarie del partito le due ultime first ladies di Messina, Da- di custodia cautelare hanno in tasca la tes- in provincia di Messina con 19.590 prefe- niela D’Urso e Chiara Schirò, moglie la sera del partito democratico. renze, un record nazionale.

I Sicilianigiovani – pag. 30 www.isiciliani.it Le inchieste

Sono Chiara Schirò ed Elio Sauta ov- tività formative, quasi cinque volte più su 212 votanti ottenute nel seggio viamente; Concetta Cannavò che è pure che nelle altre grandi regioni d’Italia. all’uopo allestito nella sede dell’ente di tesoriera provinciale (dimissionaria) del Della stramaggioranza dei corsi nessu- formazione ARAM – che hanno poi Pd; Graziella Feliciotto e Nicola Bartolo- no valuta la congruità dei costi, i risultati consentito una facile rielezione alla ne. Per loro, ma solo dopo le manette, è finali, le modalità di spesa e fatturazione. Camera nelle recenti elezioni politiche”. stata richiesta dal segretario regionale Può così capitare che per interventi so- “Colui che gestisce e coordina tutte le Giuseppe Lupo la sospensione da incari- stanzialmente identici, i costi orari per attività, in posizione di promotore e coor- chi di organismi e dall’anagrafe degli singolo corsista possano variare da un mi- dinatore dell’organizzazione è certamente iscritti del partito. nimo di 71 euro a punte massime di 241. Elio Sauta”, scrivono i magistrati Graziati invece gli onorevoli Francanto- nell’ordinanza contro i big della forma- nio Genovese e Franco Rinaldi, iscritti nel Soldi, soldi, soldi e pacchi di voti zione in salsa peloritana. “Lo stesso Sauta fascicolo al registro generale delle notizie interviene in quasi tutte le condotte frau- di reato n. 7696 del 2011: per loro il 9 Le indagini hanno accertato prestazioni dolente. Egli distraeva i fondi e i beni ero- maggio 2013 è stata chiesta una proroga totalmente simulate e sovrafatturazione gati, relativi a progetti finanziati delle indagini per altri sei mesi (i reati delle spese da parte degli enti. Per appro- nell’ambito degli avvisi della Regione si- ipotizzati vanno dall’associazione per de- priarsi del denaro pubblico, in molti casi ciliana e se ne appropriava in modo siste- linquere al peculato e alla truffa per il gli indagati hanno acquistato beni o servi- matico”. conseguimento di erogazioni pubbliche, zi apparentemente destinati allo svolgi- Sempre per gli inquirenti, l’organizzaz- con l’aggravante dell'art. 61 n. 2 del codi- mento dei corsi a prezzi ampiamente su- ione del Sauta “sostenuta dal gruppo Ge- ce penale, cioè l’averli commessi per ese- periori a quelli realmente praticati sul novese, si apprezza come un’autentica guirne od occultarne altri). Tra gli indaga- mercato, rivolgendosi ad aziende dagli macchina che instancabilmente costruisce ti non destinatari di provvedimento di ar- stessi direttamente o indirettamente con- illeciti allo scopo di ottenere denaro”, resto ci sono pure Roberto Giunta (impie- trollate. In altri casi, hanno adoperato lo mentre contestualmente è impegnata nella gato dell’on. Genovese e già dipendente schema classico della triangolazione: il “costruzione di altre falsità documentali del gruppo parlamentare della Margherita) bene veniva acquistato per il tramite di per aggiustare i conti, inserendo ad esem- e il commercialista originario di Milazzo, un’azienda controllata e quindi rivenduto pio le buste paga e definendo i pagamenti, Salvatore Natoli, consigliere comunale di o noleggiato all’ente di formazione, lu- benché gli stessi per espressa ammissione maggioranza ad Acquedolci (Me). crando sulla differenza. Infine è stato dato degli interessati, non siano mai avvenuti”. vita all’illecito meccanismo della fornitu- Non secondario il ruolo assunto dalla mo- “Sistematiche sottrazioni di denaro” ra “totalmente” fittizia di servizi, princi- glie di Sauta, Graziella Feliciotto, socia e palmente le pulizie di locali e uffici “ap- formatrice degli enti filo-Pd ed ex dipen- Al centro delle indagini dirette dal pro- parentemente prestati da aziende verosim- dente dell’Enaip, l’ente di formazione curatore aggiunto Sebastiano Ardita e dai ilmente non operanti nel settore”. professionale delle Acli. pm Camillo Falvo, Fabrizio Monaco ed Tra le finalità più o meno occulte della Antonio Carchietti, le presunte modalità “formazione” la propaganda elettorale e la “Condotte illecite con vari ruoli”s illecite di gestione dei corsi di formazione creazione di fedeli clientele, in una logica professionale. “In Sicilia i corsi vengono di reciproco scambio enti-politici di riferi- “La Feliciotto si è sistematicamente realizzati dall’Amministrazione regionale mento, fondamentali questi ultimi per ot- prestata – probabilmente sotto le direttive sulla base di finanziamenti propri, statali e tenere gli accreditamenti e i fondi della del marito – ad impersonare i diversi ruoli comunitari per il tramite di enti privati Regione siciliana. necessari alla realizzazione delle varie esercenti una funzione pubblica”, spiega- “La possibilità di gestire un numero ri- condotte illecite, operando, di volta in no gli inquirenti. “Queste attività però si levante di posti di lavoro e di erogare volta, quale amministratore o legale rap- sono trasformate spesso in sistematiche emolumenti, nell’ambito dei progetti for- presentante dell’una o dell’altra società operazioni di sottrazione di denaro pub- mativi, che spesso costituiscono l’unica impiegata per le materiali distrazioni”. blico”, in evidente contrasto con i fini forma di ammortizzatore sociale per sog- Elio Sauta gode di appoggi e amicizie d’inclusione sociale delle persone svan- getti disoccupati, evolve in una potente ovunque, specie all’interno degli uffici taggiate per cui sono stati attivati in ambi- macchina di consenso politico-elettorale”, deputati al controllo degli enti di forma- to europeo. scrivono gli inquirenti nell’informativa in- zione, come ad esempio l’Ispettorato del Negli ultimi sette anni il Piano Operati- viata alla procura di Messina. “Questa lavoro di Messina diretto da Venerando vo Regionale (POR) del Fondo Sociale priorità non solo è emersa dalle dichiara- Lo Conti. Ha una vocazione per l’impren- Europeo ha previsto per i corsi un budget zioni rilasciate alla trasmissione Report di ditoria e la finanza simile a quella dell’ordine di 2,1 miliardi di euro. Per i RaiTre del 21 ottobre 2012 dal deputato dell’amico-parlamentare che, insieme al progetti in Sicilia l’ultimo bando triennale regionale Franco Rinaldi, ma è palesata commercialista Andrea Raffa, vorrebbe ha elargito finanziamenti per più di 850 dal dato elettorale: lo testimoniano le comunque coinvolgere per acquistare il milioni. Un business smisurato che ha ali- 18.613 preferenze (su 74.448 della lista prestigioso Istituto “San Luigi” di Viale mentato gli appetiti di quasi tutti i gruppi del Pd) ottenute dallo stesso alle ultime Regina Margherita, Messina (valore sette politico-imprenditoriali (di governo e op- regionali, nonché le quasi 20.000 prefe- milioni di euro). Le relazioni amicali di posizione): oggi nell’Isola ci sono più di renze ottenute alle primarie del Pd dal co- Sauta non trascurano comunque gli uomi- 1.600 enti accreditati per la gestione di at- gnato Francantonio Genovese – di cui 200 ni del centrodestra locale, primi fra tutti

I Sicilianigiovani – pag. 31 www.isiciliani.it Le inchieste l’on. Giuseppe Buzzanca o l’ex assessore Uil scuola-formazione Giuseppe comunale alle politiche finanziarie Orazio Raimondi, amico personale di Elio Sauta Miloro. Eccellenti pure i rapporti con il e Daniela D’Urso (moglie di Giuseppe mondo accademico. Consigliere dal di- Buzzanca). “Ma anche altri soggetti che cembre 2001 del Consorzio universitario operano per l’organizzazione sul fronte per l’Ateneo della Sicilia occidentale con della formazione hanno ricoperto cariche sede a , Elio Sauta ha dato vita in- pubbliche o hanno incarichi di partito”, sieme all’ARAM, l’Università degli studi riporta l’informativa della Questura. e il Comune di Messina (sindaco Genove- Tra i nomi, in particolare, quello di Sal- se) al master universitario in Economia vatore La Macchia (originario di San Pie- del sistema agroalimentare (direttore il ro Patti), dipendente Pd secondo l’Inps, conti sugli importi ammessi a finanzia- prof. Maurizio Lanfranchi, componente già amministratore delegato dell’AtoMe3 mento”. del comitato tecnico scientifico Elena e che da ultimo ha ricoperto l’incarico di In verità Elio Sauta interveniva pure in Schirò, moglie dell’on. Franco Rinaldi e dirigente esterno presso la Regione Sici- prima persona per l’emissione delle poliz- cognata dell’on. Genovese). liana – Dipartimento formazione profes- ze a favore di Training Service S.c.r.l., al- E nel febbraio 2013, in piena tempesta sionale, nella segreteria dell’ex assessore tro ente con sede a Barcellona Pozzo di giudiziaria sulla formazione professional- Mario Centorrino, “anch’egli molto vici- Gotto nella piena titolarità della famiglia e, i direttori e il commissario straordinario no a Genovese”. Per La Macchia, poco Genovese e che compare nella black list del Policlinico universitario “Gaetano più di un mese fa la procura ha chiesto il dei 43 gestori di corsi per cui è stato av- Martino” di Messina hanno stipulato una rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchie- viato il processo di revoca dell’accredita- convenzione per la realizzazione di eventi sta sulle presunte irregolarità nelle con- mento regionale perché ritenuti non in re- formativi con l’ente presieduto da Elio venzioni stipulate dall’Ato con le coope- gola con i pagamenti dei lavoratori. “Inte- Sauta. Mesi prima la procura di Messina rative sociali nel biennio 2006-07. ressi in comune” sono stati rilevati pure aveva formalizzato nei suoi confronti La fondazione della LUMEN risale in- tra l’ARAM e il CESAM (Centro Studi l’accusa di truffa, abuso d’ufficio e pecu- vece all’agosto 1993 e da allora la conno- Aziendali del Mediterraneo), ente di for- lato per l’emanazione di un ordine di pa- tazione genovesiana è stata impeccabile. mazione con sede a Palermo e legalmente gamento superiore a quello dovuto, ai Alla data del 17 giugno 2005 il consiglio rappresentato da Fabio Carraro (marito di tempi in cui sedeva a capo dell’Istituzione direttivo risultava composto da Concetta Emanuela Esposto, dipendente del gruppo per i servizi sociali. Cannavò, presidente; Elena Schirò, segre- parlamentare di Forza Italia-Pdl all’ARS). taria-tesoriera; Graziella Feliciotto, vice- Corsi d'oro per sorelle e cognati presidente. L’1 dicembre 2007 Elena Il Pum, Partito unico messinese Schirò veniva promossa a presidente del Cda. Vicepresidente veniva nominato Due i principali centri di formazione A riprova della solidità del Pum, il Par- Francesco Sauta (figlio di Elio Sauta), professionale di area Genovese-Rinaldi fi- tito unico messinese, l’inchiesta sulla for- mentre segretaria-tesoriera Concetta Can- niti sotto la lente d’ingrandimento dei giu- mazione ha rilevato pure i “collegamenti” navò. dici: l’ARAM (Associazione per la Ricer- tra l’ARAM-Pd e l’ANCOL-An attraver- A seguito del fragore per l’inchiesta sul- ca nell’Area Mediterranea) e la LUMEN so i “rapporti intrattenuti” da Carmelo Ca- la formazione, il 14 dicembre 2012 si è Onlus (Libera Università Mediterranea di pone e Daniela D’Urso con Elio Sauta, insediata alla presidenza di LUMEN Naturopatia), entrambe con sede legale a documentati da talune delle intercettazioni l’ingegnere Marilena Maccora, sorella Messina ma con filiali “educative” sparse telefoniche. dell’avv. Vincenza Maccora, sindaca del in tutta la Sicilia. Costituita il 20 giugno Per tentare di sbloccare i finanziamenti Comune di Sinagra in quota Pd e consu- 1996, l’ARAM è presieduta da Elio Sauta regionali, l’allora assessore comunale Ca- lente legale della Calaservice Srl, società e ha in organico più di un centinaio di di- pone “sollecitava in più occasione un in- immobiliare dell’on. Genovese e i cui am- pendenti, alcuni dei quali attivi - come il tervento di Sauta, ritenendo evidentemen- ministratori sono stati nel tempo l’on. presidente - nelle competizioni politiche- te più facile per quest’ultimo e per lo Franco Rinaldi, la moglie di quest’ultimo elettorali: gli ex consiglieri comunali Pd schieramento politico in cui milita, attra- Elena Schirò, Concetta Cannavò e Gio- Giacomo Caci e Gaetano Caliò verso le entrature con funzionari e diri- vanna Schirò. (quest’ultimo transitato nell’Udc del mini- genti del Dipartimento regionale “Gli enti ARAM e LUMEN Onlus ap- stro Giampiero D’Alia). Istruzione e formazione professionale e/o paiono comunque correlati in ragione dei Altri, paradossalmente, risultano essere presunti canali politici (nelle telefonate si soggetti coinvolti nella gestione e delle stretti congiunti di (ex) parlamentari del fanno i nomi dei deputati regionali Giu- cointeressenze economiche”, annotano i Polo delle libertà (Veronica Marinese, fi- seppe Ardizzone dell’Udc e Marcello magistrati. Uomo-cerniera tra le due On- glia dell’on. Ignazio Marinese e cugina Greco già capogruppo Pd in consiglio co- lus l’immancabile consigliere comunale del commercialista palermitano Dore Mi- munale a Messina), sia con il neoassesso- Sauta, il quale, ad esempio “si interessava suraca, deputato nella scorsa legislatura). re al ramo Nelli Scilabra che direttamente per il rilascio di polizze fideiussorie non Ci sono pure i congiunti di importanti con il presidente Rosario Crocetta, affin- solo a favore dell’ARAM, ma anche della sindacalisti come ad esempio Fabio Saler- ché interceda in suo favore”. no, dipendente della sede ARAM di Paler- LUMEN nonché, verosimilmente neces- mo, nipote del segretario regionale della sarie per ottenere l’erogazione degli ac-

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Il gioco delle matrioske (5%); della Ge.Pa. Srl, riconducibile Io affitto a te e tu affitti a me anch’essa a Genovese (14%); della Cala- Secondo il consulente nominato dai Pm service Srl (51%). Sono stati gli acquisti di appartamenti e peloritani, tra il 2006 ed il 2011, ARAM e Con un farraginoso ma per certi verso fabbricati e il loro affitto a società di rife- LUMEN hanno ottenuto dalla Regione impeccabile meccanismo di scatole cinesi, rimento a fare la fortuna degli enti di for- l’approvazione di 47 progetti formativi: la Calaservice controlla a sua volta il mazione contigui al Pd peloritano. Tra le 32 all’ente presieduto da Elio Sauta per 96,6% della Ge.Fin. Srl, società con sede operazioni più significative i magistrati ri- complessivi 23.414.821 euro; 15 alla LU- legale a Roma e uffici a Messina in via cordano in particolare l’acquisizione di un MEN per un totale di 3.335.351 euro. Alla Nicola Fabrizi is. 194 che ha come scopo immobile del complesso residenziale atti- redistribuzione delle enormi risorse finan- l’assunzione e la gestione di partecipazio- guo all’Istituto Cristo Re di viale Principe ziarie della formazione avrebbero parteci- ni di controllo di gruppi finanziari, il cui Umberto, Messina, di proprietà della pato poi altre due società a responsabilità presidente e amministratore delegato è “Congregazione dei Padri Rogazionisti”. limitata, la Elfi Immobiliare di Messina e Francantonio Genovese (che detiene la Il 26 ottobre 2004 Graziella Feliciotto la Centro Servizi 2000 di Villafranca Tir- quota restante del capitale sociale) e nel versava al gruppo religioso 325.697 euro rena. La Elfi venne costituita nel giugno cui Cda compaiono il nipote Marco Lam- provenienti dalle casse ARAM: con atto 2007; il capitale sociale è stato in mano a puri (vicepresidente), la segretaria Con- di acquisto intestato però alla Centro Ser- Elio Sauta fino al giugno 2011 per poi es- cetta Cannavò, la sorella Rosalia Genove- vizi 2000 di cui la Feliciotto era al tempo sere ceduto, con atto di donazione, alla se, la moglie Chiara Schirò e le cognate amministratrice. Il 30 maggio 2005 la so- moglie Graziella Feliciotto. Secondo le Giovanna ed Elena Schirò. cietà appaltava alla Ge.Imm. Srl (ammini- visure camerali, Elfi Immobiliare è stata stratore unico, al tempo, l’on. Rinaldi) i amministrata fino al marzo 2008 da Sal- L'intrico delle società di gestione lavori per adibire il fabbricato a centro di vatore Natoli, al tempo anche amministra- formazione, al prezzo di 900.000 euro, tore della Sicilia Service Srl. Poi la con- L’altra società di gestione finanziaria Iva esclusa. Poi, nell’agosto 2006, senza duzione della società è passata a Sauta e Ge.Pa. Srl, è controllata invece per il 10% avere ancora ottenuto dal Comune di dal dicembre 2009 alla Feliciotto. Dal dalla Ge.Fin. e per il restante 90% dall’on. Messina l’agibilità dei locali e in assenza 2008 al 2012, l’immobiliare ha avuto rap- Francantonio e dalla sorella Rosalia. Pre- del certificato di prevenzione incendio, la porti continuativi con l’ARAM, emettend- sidente Ge.Pa. ancora una volta il parla- Centro Servizi 2000 subaffittava lo stabile o a suo favore fatture per un ammontare mentare Pd e consiglieri Concetta Canna- all’ARAM e alla LUMEN. All’ente nella di 675.184 euro più Iva. vò, Marco Lampuri e le sorelle Chiara ed titolarità di Elio Sauta venivano conse- A sua volta, la Centro Servizi è stata co- Elena Schirò. Ge.Pa. controlla in parte la gnate 14 aule non arredate al canone an- stituita nell’ottobre 2004 e si è relazionata Ge.Imm., la Two Srl (azienda di gestione nuo di 130.000 euro che nell’agosto 2012 con la LUMEN e l’ARAM a partire del di impianti balneari) e un pacchetto di veniva maggiorato a 157.024 euro (quasi 2006, emettendo nei loro confronti fatture quote sociali della regina del traghettam- tre volte in più del valore di mercato). per più di un milione di euro circa. Anche ento dello Stretto, la Tourist Ferry Boat Il contestuale affitto alla LUMEN rap- questa società è riconducibile alle fami- Spa, pari a 4.980.460 euro. presentata da Concetta Cannavò riguarda- glie Sauta-Genovese. Le quote sono così Dalla Tourist dipende interamente GF va invece 5 aule più servizi per 50.000 divise: l’11% a Graziella Feliciotto; il Building Srl, società di costruzioni del euro all’anno. Il 2 gennaio 2009, il con- 29% alla Elfi Immobiliare; il 30% alla gruppo Franza-Genovese che ha esteso il tratto di locazione veniva esteso ad altre 3 Ge.Imm. Srl (società di costruzioni so- proprio intervento agli appalti pubblici aule: l’atto veniva firmato da Chiara Schi- stanzialmente in mano ai due cognati- anche in associazione temporanea con le rò per conto della società proprietaria e deputati Pd); l’ultimo 30% alla Euroedil, imprese leader di LegaCoop. dalla sorella Elena Schirò in qualità di società amministrata da Chiara Schirò e Sempre GF Buiding ha richiesto un pi- rappresentante legale della LUMEN, per controllata per intero da Calaservice Srl. gnoramento dei beni di proprietà del Co- un canone rideterminato di 70.000 euro. La Centro Servizi 2000 è stata ammini- mune di Messina per pagamenti “dovuti” L’1 giugno 2011 il contratto veniva rescis- strata prima da Graziella Feliciotto, poi da per l’ammontare di 2.198.405 euro. so e la LUMEN si trasferiva nei locali di Chiara Schirò e dalla primavera del 2010 Ge.Imm. e Ge.Fin. infine, detengono in- proprietà della Calaservice Srl, ammini- da Roberto Giunta, uomo di fiducia sieme il 93% di Training Service S.c.r.l., strata dalla terza sorella Schirò, Giovanna. dell’on. Genovese e contestualmente am- l’altro ente di formazione di casa Geno- Altra discutibile operazione immobiliar- ministratore della Coinvest Srl (piccola vese-Pd con sede a Barcellona Pozzo di e realizzata dai coniugi Sauta-Feliciotto società di costruzioni con sede in via Gotto (amministratore unico Antonino ha riguardato l’acquisto di due unità abita- Duca degli Abruzzi, la stessa della LU- Astone, originario di Ucria). Le restanti tive in via G. Pascoli a Messina, il 29 di- MEN, il cui capitale sociale è in mano al quote sociali sono nelle mani di Elfi Im- cembre 2008. Stavolta era la Elfi Immobi- 70% a Chiara Schirò e il 30% al cognato mobiliare, Fabio Luciano Genovese e di liare rappresentata da Elio Sauta ad acqui- Franco Rinaldi). Roberto Giunta è pure tre aziende anch’esse di Barcellona: la stare al prezzo di 330.000 euro; quattro amministratore della Ge.Imm. Srl, società Servizi assicurativi di Chillemi Filippo & giorni dopo però la medesima società af- che detiene una quota sociale della LU- C., Metalcassoni Soc. Coop. (fabbricazio- fittava l’immobile all’ARAM (rappresen- MEN e che è sotto il controllo dell’on. Ri- ne di carrozzerie di automobili) e Le.Da. tata dal vice-presidente Nicola Bartolone) naldi (30%); di Marco Lampuri, nipote Smc di D’Angelo Giovanni e C. (taglio al canone di 96.000 euro (valore di merca- dell’on. Genovese e dipendente ARAM del legno). to stimato 12.649 euro).

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Stranamente l’ARAM aveva già quirenti – Elio Sauta e la moglie Graziella professionali, aprendo sedi periferiche a acquisito, per contratto, il diritto all’uso Feliciotto mantenevano l’autovettura per Barcellona PG, Palermo e Randazzo (Ct). dello stesso immobile e aveva corrisposto le esigenze della famiglia, custodendola La sede centrale del Consorzio in via 2 più del 50% del prezzo convenuto nel proprio garage privato”. Sono stati ri- Giugno, è stata la sede generale della LU- (232.500 su 440.000 euro) con un prelimi- levati inoltre tre misteriosi pagamenti MEN sino al suo trasferimento da Patti a nare di vendita stipulato con la Elfi. dell’immobiliare a favore della nota gio- Messina nel giugno 2005. Lo stesso Car- L’immobile fu poi oggetto di un’altra pro- ielleria messinese “Aliotta”, per un am- melo Favazzo è stato pure presidente del messa di vendita a favore della Na.Pi. montare complessivo di 23.000 euro. consiglio direttivo della LUMEN fino al Service di Natale Lo Presti (prezzo pattui- Titolare dell’esercizio commerciale 17 giugno 2005 quando fu sostituito da to 300.000 euro, cioè molto meno di Emanuele Aliotta, recentemente Concetta Cannavò, nonché dipendente del quanto fissato con l’ARAM). Alla fine scomparso, primo marito di Concetta medesimo ente dal 15 luglio 2005 al 10 però, quest’ultima società si accontentò di Cannavò (la tesoriera Pd segretaria luglio 2006. Con il Consorzio Noè la LU- prendere in locazione l’immobile da apri- dell’on. Genovese) e socio del gruppo MEN ha inoltre sottoscritto contratti di le a dicembre 2010 per subaffittarlo Franza nel Messina Football Club. L’Elfi “consulenza” per un importo complessivo all’ARAM a un canone doppio di quello Immobiliare è stata beneficiaria invece di di oltre 50.000 euro. concordato con la Elfi. un bonifico di 340.000 euro proveniente Altra società utilizzata per le sovrafat- dall’Ente di Sviluppo, Orientamento e turazioni è stata la Trinacria 2001 Srl, Cemento in formazione permanente Formazione Professionale (ESOFOP) con anch’essa controllata da Elio Sauta e Gra- sede a Messina via N. Fabrizi 194 (lo ziella Feliciotto. Nel maggio 2006 la so- L’affaire degli immobili acquistati, af- stesso indirizzo della finanziaria Ge.Fin. cietà ha subaffittato all’ARAM un fittati e subaffittati ha avuto dimensioni della famiglia Genovese), del quale sono immobile in via Imera n.149, , a regionali. A Catania, ad esempio, l’Elfi risultati presidente Giovanna Schirò, vice un canone due volte maggiore di quello Immobiliare ha preso in locazione per tut- presidente Elio Sauta e membro del sottoscritto con i proprietari. Inoltre, nel to il 2009 uno stabile in via XX settembre consiglio direttivo Chiara Schirò. biennio 2006-2007 la Trinacria 2001 ha n. 11, al canone annuo di 36.000 euro; ESOFOP è stato sciolto nei mesi scorsi emesso fatture nei confronti di ARAM per contestualmente lo subaffittava “senza che abbia mai ricevuto fondi, né complessivi 247.833 euro, principalmente all’ARAM per i corsi a 65.000 euro. Lo dalla vecchia Legge 24, né dall’attuale per “servizi di pulizia” e il noleggio di at- stesso anno l’Elfi ha preso in affitto un Avviso 20”, come precisato dall’avvocato trezzature. Nel gennaio 2007 la Trinacria appartamento ad Agrigento in via Regione Nino Favazzo, legale del gruppo è stata posta in liquidazione e tutti i beni Siciliana n. 51/b al canone annuo di Genovese-Rinaldi. sono stati ceduti per 148.545 euro alla Si- 20.000 euro per poi cederlo all’ARAM Gli inquirenti hanno pure rilevato che la cilia Service, società controllata da Nata- per 55.000 euro. LUMEN ha noleggiato attrezzature dalla le Lo Presti e Francesco Buda e ammini- A Palermo l’immobiliare dei coniugi Centro Servizi 2000 per complessivi strata dal consigliere comunale Pd di Sauta-Feliciotto ha sottoscritto un contrat- 218.373 euro “senza ricorrere nella mag- Montalbano Elicona, Salvatore Natoli. to annuale per un immobile in Largo Val gior parte dei casi a gare informali ed di Mazara n. 4 a 43.680 euro, rigirato poi all’acquisizione di preventivi indipendent- Affitti e subaffitti all’ARAM a 100.000 euro. Nel capoluogo i”. Di buona parte delle attrezzature non è siciliano il 4 aprile 2012 ancora l’Elfi ha stato possibile documentare la consegna e La Sicilia Service, a sua volta, ha noleg- preso in locazione per sei anni un immo- le rispettive bolle di accompagnamento. giato le stesse attrezzature in buona parte bile sito in via G. Giusti n. 2/A, al canone Sono state rinvenute però le fatture di all’ARAM. Nel febbraio 2007, la società annuo di 19.200 euro per subaffittarlo acquisto di quelle poi noleggiate: il loro ha inoltre affittato due locali a Caltanis- all’ARAM a 30.000. E sempre a Palermo, valore era inferiore del 50% al costo di setta in Via Borremans 8 al canone annuo nel luglio 2012 l’ARAM ha affittato a 500 noleggio (146.442 euro). A fornire di 10.000 euro per poi subaffittarli euro al mese due aule più segreteria in via macchinari e attrezzature per i corsi le all’ARAM a 70.000 euro, con un ricarico San Giovanni Gemini, in un immobile di società Na.Pi. Service e Plain Assistence record del 660%. La Sicilia Service ha proprietà della SED Srl di Graziella (entrambe riconducibili all’imprenditore bissato l’affare ad Agrigento: l’1 marzo Feliciotto ed Emanuela Esposto, moglie di Natale Lo Presti e con un giro di fatture 2007 ha locato un ufficio per un anno in Fabio Carraro presidente del CESAM. nei confronti di ARAM E LUMEN via Lombardia per 14.400 euro per poi L’Elfi Immobiliare è stata utilizzata an- rispettivamente di 723.014 e 69.450 euro) “girarlo” all’ARAM per 24.000 euro. che per dotare l’ARAM di un’autovettura e il Consorzio Noè - Nuove opportunità Complessivamente la Sicilia Service ha di lusso (un’Audi A8): anziché stipulare èuromediterranèe di Patti rappresentato da avuto rapporti continuativi con l’ente di direttamente un contratto con una società Carmelo Favazzo (già editore di emittenti formazione presieduto da Sauta sino al noleggiatrice al prezzo più conveniente, la radio-tv ed esponente dei Verdi locali e, lo 2012 emettendo fatture nei suoi confronti Elfi ha acquistato il veicolo per 60.000 scorso anno, perfino candidato a sindaco per 852.135 euro. Tanto Elfi Immobiliare euro per poi “trasferirlo” all’ARAM per per la lista Patti città del benessere). che Sicilia Service sono state domiciliate un canone che, in maniera singolare, era Accreditato dalla Regione Sicilia per la presso lo studio commerciale di Stefano sostanzialmente crescente con il passare gestione di attività di formazione nel Galletti (piazza Lo Sardo 40, Messina) del tempo sino a sfiorare i 29.000 euro 2006, il Consorzio Noè ha ricevuto peraltro inizialmente titolare del 20% del- all’anno. “Ovviamente – annotano gli in- finanziamenti per una decina di corsi le quote societarie della Sicilia Service.

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Il professionista risulta poi liquidatore nel novembre 2012 è stato condannato Rinaldi) e successivamente membro del della Trinacria 2001 Srl, mentre dal mag- dalla Corte dei Conti per un danno eraria- Comitato d’indirizzo (nomina della mini- gio 2011 è pure membro del collegio sin- le di 518.000 euro a seguito della conces- stra berlusconiana Mariastella Gelmini). dacale della Ge.Fin. Srl della famiglia Ge- sione all’ANFE Sicilia di finanziamenti Elena Schirò ha contattato la novese. integrativi a copertura dei costi di gestio- sottosegretaria all’Istruzione anche per in- ne dei corsi professionali. L’ANFE (Asso- formarla delallontanamento del dirigente L'ape regina all'Istruzione ciazione nazionale famiglie emigrate) è Ludovico Albert e del conseguente blocco uno dei più grossi enti regionali: guidato delle pratiche di suo interesse giacenti al “Allo stato delle conoscenze, in una po- da Paolo Genco, ex Udc poi Mpa, negli Dipartimento regionale per l’istruzione e sizione più defilata o, comunque, meno ultimi anni ha ricevuto contributi per 33,8 la formazione. Il nuovo dirigente non farà esposta compare pure Elena Schirò, mo- milioni di euro. Tra i suoi dipendenti, ol- niente fino all’insediamento dell’assesso- glie dell’on. Franco Rinaldi”, scrivono i tre a due figlie, al genero, al fratello e ad re, lamentava la Schirò. Dalle intercetta- magistrati messinesi. “La stessa, si è resa alcuni nipoti del presidente Genco, com- zioni è pure emerso che la moglie dell’on. partecipe di una serie, per quanto mode- paiono i nomi di Castrenze Papania (fra- Rinaldi ha ottenuto un incarico a tempo sta, di condotte illecite, sintomatiche tello del senatore del Pd Antonino Papania determinato presso l’ufficio della Ugolini. dell’adesione al progetto criminale”. In che è pure socio di Ial-Cisl Sicilia), Vin- Era quest’ultima, in particolare, a spiegare verità a leggere bene l’informativa degli cenzina Dentino (consorte del deputato alla Schirò come fare per ottenere una agenti di Pubblica sicurezza, ruolo e con- regionale Udc Nino Dina) e Anna Maria proroga di un mese fino alle dimissioni tatti dell’indagata appaiono tutt’altro che Cammisa (moglie di Gaspare Noto, già del governo Monti dell’aspettativa presso secondari. Insegnante di lettere in una segretario provinciale dell’Mpa di Trapa- l’istituto scolastico da cui dipendeva. scuola media di Messina, Elena Schirò ni). In organico ANFE nel 2009 pure Sa- mostra di sapersi muovere con disinvoltu- veria Grosso, moglie dell’ex governatore E per finire... la caccia al tesoro ra e autorevolezza nel mondo dell’istru- Raffaele Lombardo. zione pubblica e della formazione profes- Da Mario Centorrino, la professoressa Due milioni e seicentosessantacinque- sionale in mano ad Onlus e privati. A lei si Schirò viene investita per perorare una mila euro spalmati in una decina di conti rivolge Elio Sauta perché contatti le due sua pratica presso il Ministero dell’Istru- correnti e i due stabili d’oro di viale P. sorelle Maria e Rosalia Schirò, entrambe zione, dell’Università e della Ricerca Umberto e via Pascoli a Messina. È il pri- dirigenti scolastici (la prima presso l’Isti- scientifica (MIUR), in quanto il docente mo bottino della caccia al tesoro che la tuto nautico “Caio Duilio”, la seconda era stato proposto dall’Ateneo peloritano Procura della repubblica di Messina ha presso il comprensivo “Petrarca” di Mes- per il conferimento del titolo di professore avviato nei confronti della holding-forma- sina) per chiedere l’assegnazione di spazi emerito. Elena Schirò ha sottoposto la zione Genovese-Sauta Spa. Conti e appar- scolastici da utilizzare per fini ricreativi questione direttamente alla sottosegretaria tamenti sono stati posti sotto sequestro degli enti, condizione necessaria perché all’Istruzione del governo Monti, Elena preventivo dal Gip e dalla Guardia di fi- essi ottengano l’accreditamento regionale Ugolini, di cui è amica. Già leader di Co- nanza ed è stato avviato l’iter per la loro per i corsi. munione e Liberazione a Bologna e con- confisca. Nell’ordine l’ammontare dei Dalle telefonate e dagli sms intercettati, vinta fautrice dell’apertura senza limiti beni è stato di 916.150 euro per Elio Sau- emergono inoltre i contatti diretti tra la alle scuole private, Elena Ugolini è diri- ta; 393.500 per Chiara Schirò; 194.150 Schirò e alcuni dirigenti dell’Ufficio sco- gente del Liceo “Malpighi” di Bologna e per Graziella Feliciotto; 189.100 per Na- lastico regionale, con Ludovico Albert, consulente-esperta di quasi tutti i ministe- tale Lo Presti; 118.100 per Salvatore Na- già dirigente generale del Dipartimento ri dell’Istruzione succedutisi negli ultimi toli; 90.800 per Nicola Bartolone; 78.100 istruzione e formazione professionale del- anni. per Concetta Cannavò; solo 6.370 per la Regione siciliana e, soprattutto, con Nel 1998 è stata chiamata a collaborare Elena Schirò. Quattrocentoquarantasette- l’assessore all’istruzione e alla formazio- alla Commissione dei saggi del ministro mila e cinquecento euro i beni “congelati” ne della giunta di Raffaele Lombardo, Luigi Berlinguer, mentre tre anni dopo ha alla Centro Servizi 2000 di Sauta-Feli- Mario Centorrino. fatto parte del gruppo istituito dalla mini- ciotto-Genovese, 123.100 alla Sicilia Ser- stra Letizia Moratti per riformare i sistemi vice di Natale Lo Presti e Francesco Buda di valutazione della scuola italiana. Nel L'assessore Centorrino e 107.829 alla Elfi Immobiliare dei coniu- 2002 la Ugolini è stata cooptata nel Comi- gi Sauta-Feliciotto. Ma il braccio di ferro tato tecnico scientifico dell’Invalsi (Istitu- tra inquirenti e difensori è solo all’inizio. Ordinario di Politica economica to Nazionale per la Valutazione del Siste- all’Università di Messina, Centorrino van- Nella città dello Stretto giocare con il po- ma Scolastico), l’ente autonomo a cui è tere politico ed economico locale è cosa ta un lungo elenco di consulenze a favore stata affidata la formulazione e la gestione di ministeri, governi regionali e Commis- tutt’altro che facile. Ancora peggio poi se dei famigerati test di valutazione di stu- ne rimangono solidi e inalterati i legami sioni parlamentari antimafia; iscritto al denti e docenti. Pd, è stato pure assessore al bilancio con chi governa a Roma e Palermo. E pur Dell’Invalsi Elena Ugolini è stata pure se diviso dalle lotte fratricide, il Pd è de- nell’amministrazione guidata da Francan- commissaria straordinaria nel 2007 (su tonio Genovese. stinato a restare a lungo partito di gover- nomina del ministro Giuseppe Fioroni, no, in Sicilia come nel resto del paese. Centorrino non risulta tra gli indagati capo corrente Pd del gruppo a cui in Sici- nel filone messinese sulla formazione ma lia fanno riferimento gli on. Genovese e

I Sicilianigiovani – pag. 35 www.isiciliani.it I DOSSIER Giustizia/ Attilio Manca “Il caso è chiuso” E quei dati sospetti? E Provenzano?

Ecchimosi in tutto il corpo lasciato le loro tracce. Ma nessuno, in tut- Chiuse definitivamente to questo tempo, ha saputo dire a chi ap- a Viterbo le indagini Attilio Manca è stato trovato cadavere partengano. sul letto del suo appartamento di Viterbo Sarà pure una coincidenza, ma questa sulla morte di Attilio la mattina del 12 febbraio 2004 con due estemporanea conferenza stampa tenuta buchi al braccio sinistro e – secondo la fa- dal capo della Procura Alberto Pazienti e Manca. “Suicidio - af- miglia – con il setto nasale deviato, il vol- dal sostituto procuratore Renzo Petroselli, ferma il magistrato - to tumefatto, e una serie di ecchimosi in titolare dell’indagine sulla morte di Attilio tutto il corpo. Manca, arriva dopo quindici giorni “di non esecuzione mafio- A qualche metro di distanza dal cadave- fuoco” in cui del Caso Manca si è parlato re sono state trovate due siringhe con tap- in tre trasmissioni di grande impatto me- sa”. Ma restano molti po salva ago inserito, un pezzo del par- diatico: Servizio pubblico di Michele San- quet divelto, un peso da ginnastica rotto, toro, Chi l’ha visto di Federica Sciarelli, e dubbi la camicia e la cravatta della vittima pog- Rainews24, con un'inchiesta di Giuseppe giate su una sedia. Lo Bianco sulle eventuali connessioni tra Non sono stati trovati i pantaloni, i bo- la morte dell’urologo e l’intervento alla di Luciano Mirone xer, i calzini, le scarpe e la giacca di Atti- prostata di Provenzano: mettendo insieme lio, né sono stati trovati lacci emostatici e fatti, circostanze e notizie, senza la prete- Quel che colpisce è la tempistica. Una cucchiai sciogli eroina. Un particolare, sa di fornire risposte certe, ma col fine di tempistica che mal si concilia con un si- quest’ultimo, sul quale il procuratore e il accendere i riflettori su uno dei misteri lenzio fin troppo imbarazzante. suo sostituto hanno dato l’impressione di più tormentati della storia recente. Il silenzio di una Procura che per otto annaspare. Da queste trasmissioni sono emerse un anni non ha sentito il dovere di fornire Sul tavolo del soggiorno sono stati rin- paio di cose semplicissime: che Attilio un briciolo di spiegazione sulla strana venuti degli attrezzi chirurgici che, secon- Manca, malgrado i suoi 34 anni, nel 2003 morte (2004) di Attilio Manca, medico do gli stessi familiari e gli amici più stretti era un luminare della chirurgia alla pro- urologo di Barcellona Pozzo di Gotto in di Attilio, non erano mai stati visti stata, specializzato a Parigi nel sistema la- servizio all’ospedale Belcolle di Viterbo, nell’appartamento. paroscopico, una tecnica rivoluzionaria e che nel 2003 a Marsiglia si sospetta ab- L’autopsia, condotta dalla dottoressa meno invasiva del tradizionale intervento bia fatto parte dell’équipe che ha operò Danila Ranaletta, moglie del primario di chirurgico, arrivata in Italia con alcuni segretamente di tumore alla prostata il Attilio, ha escluso ecchimosi sul corpo, il anni di ritardo. Che Francesco Pastoia, boss Bernardo Provenzano, e successi- volto tumefatto e le labbra gonfie. Al con- braccio destro di Bernardo Provenzano, vamente lo abbia assistito in Italia sen- trario del medico del 118, intervenuto poco prima di impiccarsi in carcere a Mo- za conoscere la sua vera identità. dopo la scoperta del cadavere, che, secon- dena, disse che il “boss dei boss”, sotto il do la famiglia Manca, avrebbe riscontrato falso nome di Gaspare Troia, era stato L’unica spiegazione che i magistrati di questi particolari. Due tesi contrastanti operato e assistito da un medico siciliano Viterbo hanno fornito in questi otto anni è che dovrebbero essere chiarite dalle foto (e all’epoca l’unico medico siciliano in che il giovane medico è morto per over- del volto (mai pubblicate dai giornali e su grado di operare col sistema laparoscopi- dose d’eroina – mediante “inoculazione internet) che, secondo i Manca, descrivo- co sembra proprio Manca). Che la cittadi- volontaria” – mischiata ad una grossa no in modo chiaro la situazione. na di Attilio, Barcellona Pozzo di Gotto, quantità di alcol e di tranquillanti. Dai rilievi effettuati dalla Polizia scien- non è una cittadina come tante, ma il cen- Peccato che Attilio Manca, la droga, se tifica, nell’alloggio sono state rilevate cin- tro nevralgico di una strategia dell’ever- la sarebbe iniettata nel braccio sbagliato, que impronte, una del cugino dell’urolo- sione che nel ’92 portò il boss Giuseppe quello sinistro, dato che era un mancino go, Ugo Manca, e altre quattro non appar- Gullotti (mandante del delitto del giorna- puro, ma dopo quasi un decennio, anche il tenenti a persone che la vittima era solita lista Beppe Alfano) a recapitare a Giovan- “mancinismo puro” della vittima è stato frequentare. Dunque, in quell’apparta- ni Brusca il telecomando della strage di messo in discussione. mento, delle persone estranee all’ambien- Capaci, e nello stesso periodo portò Ber- te del medico, nelle ultime ore avrebbero nardo Provenzano e Nitto Santapaola a

I Sicilianigiovani – pag. 36 www.isiciliani.it I DOSSIER trascorrere la loro latitanza proprio lì, ben magistrati laziali come una specie di be- Potrebbe non essere casuale il ritrova- protetti da una fitta rete di complicità, che nefattore dei barcellonesi (solo dei barcel- mento degli strumenti per le operazioni il dottor Manca – se davvero ha operato lonesi?) in servizio permanente effettivo a chirurgiche a casa di Attilio. Strumenti Provenzano – potrebbe avere scoperto. Viterbo, il ruolo di questo soggetto, la che – secondo molte testimonianze – mai Ebbene, in concomitanza con questo Procura di Viterbo ritiene di liquidarlo nessuno aveva visto in quell’appartamen- “fuoco” mediatico, la procura di Viterbo con una battuta spiritosa come quella pro- to. ha finalmente deciso di battere un colpo, o nunciata in conferenza stampa. Non sappiamo se essi siano legati alle meglio, di sferrare il colpo finale C’è almeno un personaggio appartenen- ultime ore di vita del giovane medico op- all’inchiesta. Per dire cosa? Che Attilio te al mondo della mafia barcellonese che pure a una casualità. Se sono legati a una Manca era un drogato e che i quattro bar- – poco prima della morte del chirurgo – si casualità deve essere spiegato con ele- cellonesi indagati da alcuni mesi non è recato nella città laziale per farsi operare menti concreti e non con una risata. Se c’entrano niente con questa storia, mal- da Manca: si chiama Angelo Porcino, è sono legati a qualcosa di inconfessabile, grado l’impronta palmare lasciata da Ugo uno dei cinque indagati per i quali la Pro- in quell’appartamento la sera dell’11 feb- Manca (uno degli indagati), condannato in cura chiederà l’archiviazione, e in passato braio 2004 potrebbe essere accaduto di primo grado nel processo “Mare nostrum” è stato condannato per estorsione. A quan- tutto. Ed anche in questo caso i magistrati per traffico di stupefacenti, ma assolto in to pare ai magistrati di Viterbo non risulta devono spiegare. appello, e malgrado lo stesso Ugo Manca, neanche che Porcino – titolare di una sala subito dopo la morte del cugino, dalla Si- giochi – abbia un cellulare. Dunque non si Quattro semplici domande cilia si sia precipitato a Viterbo per chie- sa se questo tizio parli al telefono, se fac- dere al titolare dell’indagine – a nome dei cia uso dell'apparecchio di altri (ed even- In ogni caso gradiremmo rivolgere al genitori e del fratello di Attilio, che hanno tualmente di chi), quali sono i contenuti Procuratore Pazienti e al sostituto Petro- categoricamente smentito – il dissequestro dei suoi presunti colloqui telefonici so- selli quattro semplici domande: dell’appartamento. Perché? Perché questa prattutto nel periodo in cui si è recato a 1) esiste un elenco delle persone operate fretta di entrare nell’appartamento? Per Viterbo, e cosa abbia fatto realmente nella da Attilio Manca (o da altri chirurghi del fare cosa? Anche su quest’ultima circo- città laziale. Non si sa praticamente nulla. “Belcolle”) attraverso i buoni uffici del stanza, Pazienti e Petroselli hanno dato la Si sa solo che ha contattato Attilio – auto- cugino Ugo? 2) oltre a fare il “benefatto- netta sensazione di annaspare. nomamente o per mezzo di Ugo? – per un re”, Ugo Manca si recava frequentemente intervento alla prostata. Guarda caso lo nel Lazio per altre ragioni? 3) Sono stati Troppe stranezze da chiarire stesso intervento di Provenzano. approfonditi questi aspetti? 4) Possiamo Non sappiamo se Porcino c’entri qual- sapere cosa è emerso? cosa nella vicenda, però in questa persona Adesso la Procura di Viterbo chiederà al Ma a proposito di Ugo Manca, c’è un si riassumono due paradigmi incredibili: aspetto inquietante nelle parole che il pro- Gip solo il rinvio a giudizio della donna l’appartenenza a un mondo che si spinge romana che “ha venduto ad Attilio la dose curatore e il suo sostituto hanno pronun- fino a Viterbo per farsi curare da Attilio, e ciato. Un aspetto che apre scenari nuovi e mortale”. il modo di condurre le indagini da parte Evidentemente ci saranno prove inop- che, in sostanza, conferma che ci trovia- degli investigatori laziali. mo di fronte a un caso che presenta troppe pugnabili per affermare con sicurezza un Ma quel che appare paradossale è che assunto del genere, ma confessiamo di stranezze da chiarire. non si sa neppure chi siano gli altri barcel- Se da un lato i giudici giustificano non avere avuto questa impressione, so- lonesi (ripetiamo: solo barcellonesi?) che prattutto se pensiamo che in ben otto anni l’impronta palmare lasciata da Ugo Man- Ugo Manca avrebbe portato a Viterbo per ca dicendo che i due cugini si frequenta- il Pm ha insistito con una richiesta di ar- farsi operare. Magari i magistrati lo san- chiviazione, respinta per ben tre volte dal vano spesso anche a Viterbo, dall’altro no, ma non ce lo hanno detto, forse per ra- emerge una circostanza inedita e oscura Gip. Che l’ultima volta si è preso un anno gioni di riservatezza. e mezzo per decidere. Tempi fin troppo sul ruolo avuto da un tale personaggio. Perché se dovesse risultare che Ugo era Perché un conto è dire che Ugo ogni lunghi per addebitare anche questa circo- il punto di riferimento delle operazioni e stanza alla casualità. tanto contattava telefonicamente il cugino delle cure cui si sottoponeva un determi- per mandare qualche barcellonese ad ope- In conferenza stampa è stato detto che nato ambiente, il quadro potrebbe cambia- la pusher capitolina riforniva il “gruppo” rarsi a Viterbo. Un altro è dire che lui a re notevolmente e confermerebbe i so- Viterbo “era di casa” per intercedere pres- barcellonese presente nel Lazio (di cui At- spetti della famiglia di Attilio, ovvero che tilio avrebbe fatto parte) di sostanze stu- so l’ospedale (solo con Attilio o con qual- l’urologo potrebbe essere stato nell’equi- che altro medico?) per le cure dei suoi pefacenti, senza specificare quali. pe che ha operato e assistito Provenzano. I magistrati laziali dunque individuano compaesani. Oppure ipotizziamo che Provenzano Il ruolo di questo soggetto vicino alle in Barcellona Pozzo di Gotto l’epicentro non c’entri assolutamente nulla. delle presunte pratiche a base di droga da cosche barcellonesi, di questo soggetto Resta quel mondo poco scrutato dai ma- che ufficialmente dichiara di aver lasciato parte di Attilio, ma non l’epicentro di una gistrati laziali, collegato con Viterbo attra- criminalità organizzata che ha collega- quell’impronta due mesi prima della mor- verso la figura di Ugo Manca, che potreb- te di Attilio (quando sappiamo che in un menti consolidati con altissimi magistrati be avere l’esigenza di rivolgersi a un oggi sotto inchiesta per concorso esterno ambiente pieno di vapori come un bagno grande medico per risolvere “privatamen- un’impronta si deteriora in poche ore) in associazione mafiosa e per altri reati te” certi problemi di salute, stando lonta- gravissimi, con ex ministri, con ex sinda- perché, ospite del cugino, si era recato a no dai riflettori siciliani. Congetture? Può Viterbo per una banalissima operazione di ci, con presidenti di Provincia e con pezzi darsi. Ma la storia della mafia è piena di deviati dei servizi segreti. varicocele; di questo soggetto dipinto dai questi casi.

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ci troveremmo di causata da una colluttazione, ma dall’ede- fronte a due ipotesi ma polmonare scatenatosi in seguito a inquietanti: o i giudici quei micidiali buchi di eroina che la vitti- laziali sono degli in- ma si era “volontariamente” fatto, insieme genui, oppure il caso è all’assunzione di alcol e di tranquillanti. talmente grosso, E pensare che ai genitori di Attilio fu talmente dirompente bonariamente “sconsigliato” di vedere il da dovere, figlio morto perché quel volto sfigurato li senz'accorgersene, avrebbe traumatizzati. banalizzarlo. All’inizio si disse che il giovane, ormai In quarantacinque sotto l’effetto della droga, fosse andato a minuti di conferenza sbattere con la faccia sul telecomando del- stampa, il procuratore la tivù posato su una superficie morbida Pazienti e il sostituto come il piumone del letto. Petroselli hanno detto Ma dalle uniche foto pubblicate si vede che la mafia, con que- chiaramente che il telecomando è sotto il sta morte, non c’entra braccio di Attilio, non sulla faccia. nulla: è stato confer- Adesso ci dicono che non c’è mai stato mato dalla Direzione né il volto tumefatto, né il naso deviato, distrettuale antimafia né le labbra gonfie. Prendiamo atto anche di Messina e dalla di questo, ma: vogliamo vedere le foto. Procura nazionale an- timafia. Quindi per fa- Quel naso, quei lividi, quelle labbra... vore non parliamo di Cosa nostra. Evidentemente in questi otto anni la fa- miglia Manca ci ha presi in giro. Come ci “Non parliamo di ha presi in giro anche sulle telefonate che Cosa Nostra” Attilio avrebbe fatto dalla Francia nello stesso periodo in cui veniva operato Pro- In conferenza stam- venzano. pa è stato pure detto Il procuratore ha detto che dai controlli che adesso, tramontata effettuati, il dottor Manca risultava in ser- l’ipotesi Marsiglia, vizio al “Belcolle”. Come se con un aereo salta fuori l’ipotesi non fosse facile raggiungere la Francia in che Provenzano sareb- poche ore (soprattutto nei fine settimana o Per capire qualcosa su questo coacervo nei giorni liberi) operare una persona e di entità basta collegarsi con un motore di be stato visitato nel Lazio durante la sua latitanza. L’ipotesi Marsiglia, in verità, tornare. ricerca e scrivere tre semplici parole: “I Manca ci hanno presi in giro” anche “Corda fratres Barcellona”. Ci s'imbatte in non è mai tramontata, mentre quella del Lazio è affiorata solo di recente grazie ad in merito all’ultima telefonata, quando il inchieste giornalistiche che svelano i medico (chissà da dove e in che situazion- nomi di tutti, quello del boss e quello del una serie di elementi che convergono in questa direzione. Eppure i magistrati di e) avrebbe lanciato dei messaggi in codice magistrato, quello dell’altro boss e quello attraverso i quali, a parere della famiglia, dell’ex ministro, tutti insieme appassiona- Viterbo fanno pure dell’ironia, ben sapen- do che il boss corleonese ha agito indi- avrebbe cercato di dire: cercate la verità a tamente dentro il sodalizio più esclusivo Barcellona Pozzo di Gotto. Nei tabulati della città. Un’altra piccola ricerca e si sturbato per quarant’anni su tutto il terri- torio nazionale. due telefonate non figurano. Tutto frutto scopre che soprattutto da quel contesto di una suggestione di una madre, di un provengono certe testimonianze in merito padre e di un fratello obnubilati dal Dove sono le foto? alla presunta tossicodipendenza di Attilio. dolore. Si capisce. Testimonianze rese durante il processo “Mare nostrum”, dove è stato detto che il Dopo otto anni i magistrati laziali hanno Una strana “volontarietà” giovane medico si drogava sia con la dichiarato che Attilio – dopo la morte – mano destra che con la mano sinistra. non aveva il setto nasale deviato e il volto tumefatto e men che meno le ecchimosi in Ci saremmo attesi una spiegazione Prove inoppugnabili? tutto il corpo. plausibile sulla “volontarietà” di Attilio di Quindi siccome la famiglia Manca ha essersi fatto quel micidiale intruglio di eroina, di alcol e di tranquillanti (lui che Sì, siamo certi che i magistrati di Viter- affermato il contrario, ne deduciamo che anche questa storia sarebbe un’invenzione da medico conosceva benissimo la reazio- bo possiedano prove davvero inoppugna- ne chimica di questi elementi), ci sarem- bili, e non solo testimonianze provenienti della famiglia Manca. A questo punto vor- remmo vedere le foto. Non c’è altra solu- mo attesi una spiegazione plausibile sul da un contesto talmente intossicato da ri- perché, dopo i buchi, ormai stordito, ad sultare poco credibile. Ne siamo certi, zione. La pozza di sangue che inondava il pa- Attilio sia venuto in mente di rimettere i perché se basassero le loro convinzioni tappi negli aghi delle siringhe. Niente. “solo” sulle deposizioni dei barcellonesi, vimento, secondo i magistrati, non è stata

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C'è stato uno scontro fisico? perdita di un ragazzo brillantissimo, sia Ma a un certo punto della conferenza perché costretta a vivere in un ambiente stampa il cilindro partorisce il coniglio. E Ma anche ammesso che Attilio fosse ostile e carico di veleni come quello di forse non c’è metafora migliore di questa. stato un drogato, ci saremmo aspettati una Barcellona Pozzo di Gotto, dove adesso, Il cilindro è una delle siringhe, il coniglio maggiore prudenza sulla dinamica della in seguito a questa conferenza stampa, è una minuscola traccia di eroina contenu- morte, non foss’altro che per il fatto che qualcuno si sarà ringalluzzito e starà pure ta all’interno di essa. diversi elementi ci portano a ritenere che passando al contrattacco. E così abbiamo sentito parlare di esame quella sera potrebbe esserci stato uno Andiamo avanti. Il giovane medico, a tricologico. I giudici hanno garbatamente scontro fisico, o qualcosa che con una sentire i magistrati, si faceva di eroina, ma spiegato che trattasi di analisi sul capello morte “volontaria” per overdose non non era un tossicodipendente. Si drogava, della vittima per accertare se questa abbia c’entra nulla. Ma siccome i vicini di casa a loro dire, solo in certi momenti, magari assunto degli stupefacenti. Ebbene: ci è non hanno sentito rumori sospetti, ecco quando era depresso, ma l’eroina riusciva stato detto che sì, anche lì sono state tro- che questa testimonianza diventa determi- a tenerla a bada, sotto controllo, senza su- vate delle tracce di stupefacenti, ma nean- nante per accreditare la morte per overdo- birne dipendenza. L’eroina… che in questo caso è stato specificato qua- se. A proposito dei due buchi trovati sul li. Siamo in attesa di risposte. Smentito clamorosamente anche il fatto braccio sinistro (gli unici rinvenuti in tutto Però siccome nella siringa è stata trova- che l’urologo fosse un mancino puro, il corpo), la Procura sostiene una tesi per ta eroina, siccome “è provato” che “Man- anzi, da quello che asserisce la Procura, noi del tutto nuova: che sarebbero stati ca Attilio si sia inoculato volontariamente risulta che si drogasse e che facesse inter- praticati in tempi diversi. Ce ne sarebbe l’eroina nel braccio sinistro”, siccome i venti chirurgici delicatissimi anche con la uno recente e uno più vecchio. Questo di- vicini di casa non hanno sentito rumori, mano destra. Dovreste vederlo questo pas- mostrerebbe due cose: che Attilio si dro- Manca Attilio è morto drogato. Stop. Fine saggio della conferenza stampa. E’ sem- gava, e che quella sera non è stata la pri- dell’inchiesta. Non facciamo ipotesi as- plicemente magistrale. I due magistrati ma volta. surde. smentiscono il “mancinismo puro” non in Bene: ipotizziamo allora che Attilio fos- virtù degli elementi raccolti – che non Perché non rilevarono le impronte? se stato davvero un drogato. Questo spie- sono stati mostrati – ma in base a una ga a tutti i costi una morte per overdose? semplice supposizione: siccome Attilio I magistrati non hanno spiegato per Questo significa che i magistrati non ab- era un chirurgo, era impossibile che ope- quale ragione – malgrado le ripetute ri- biano il dovere di indagare a trecentoses- rasse solo con la mano sinistra. A questo chieste della famiglia Manca e dell’avvo- santa gradi su questa morte? Questo signi- punto ci deve essere spiegato in base a cato Repici – per ben otto anni non sono fica non considerare anche l’ipotesi quale teoria scientifica i magistrati traggo- state rilevate le impronte digitali sulle due dell’omicidio, magari considerando che la no un convincimento del genere. siringhe. Anzi, in conferenza stampa, han- scena del presunto delitto potrebbe essere Eppure ci sono molte testimonianze “vi- no detto che siccome le siringhe erano stata abilmente camuffata? terbesi” (non “barcellonesi”) di colleghi e piccole, non hanno ritenuto di ordinare il Non è detto che sia così, ma non può es- collaboratori sanitari, che vanno in rilevamento delle impronte perché tanto sere escluso a priori. Invece i magistrati un’unica direzione: Manca operava solo non si sarebbe trovato nulla. Soltanto di Viterbo hanno scartato questa ipotesi con la mano sinistra. Quindi quanto meno, qualche mese fa – dopo una precisa ri- dicendo “Non ci sono elementi”. Ma sono anche su questo aspetto, ci si sarebbe chiesta del Gip – le analisi sono state ese- stati cercati, o si pensa che “gli elementi” aspettati un altro pizzico di cautela. guite. Su una non è stato trovato nulla, cadano dal cielo? sull’altra una labile traccia non assoluta- Perché non ascoltare i familiari? mente comparabile a un’impronta, quindi Davvero un'overdose “volontaria”? da non considerare valida come prova. Non sarebbe stato male, da parte del Attenzione, si tratta di uno snodo fonda- Le prove non possono essere fornite procuratore, ascoltare il padre, la madre e mentale dell’inchiesta. Dunque dalle ana- dallsa famiglia, che tutt’al più può dare il fratello di Attilio, quanto meno per ave- lisi effettuate sulle siringhe, non è stato degli indizi o delle indicazioni. Le prove re un quadro più completo della accertato nulla, né che Attilio quella sera si cercano con pazienza e con tenacia se- personalità della vittima. Il procuratore in- si sia drogato, né che altri lo abbiano dro- guendo quegli indizi e quelle indicazioni. vece ha dichiarato che da quando fa servi- gato forzatamente per simulare una morte Invece fin dall’inizio si è sposata la tesi zio a Viterbo (quattro anni e mezzo), i per overdose. Quindi non esiste alcuna della morte per overdose “volontaria”. Manca non si sono mai degnati di farsi prova sia nell’un senso che nell’altro. Quel che appare certo è che ci troviamo di vivi. E non è stato neanche ipotizzato che fronte a diversi “buchi neri” e a diverse Non sarebbe stato male che fosse stato quelle siringhe siano state utilizzate con anomalie investigative, su cui il ministero lui a farsi vivo con loro, non solo per es- dei guanti. Sì, perché fare un’ipotesi del di Grazia e giustizia – su richiesta sere vicino umanamente alla famiglia (ma genere significa immaginare che qualcu- dell’associazione antimafia “Rita Atria”, ci rendiamo conto che questi atti di sensi- no, su quelle siringhe, non abbia voluto del senatore del Pd Beppe Lumia, e di di- bilità attengono alla sfera soggettiva di lasciare tracce. E allora sorge il dubbio versi cittadini – è stato recentemente chia- ognuno di noi), ma per dire che lo Stato in che per otto anni certi rilievi non siano mato a fornire delle risposte attraverso questa vicenda c’è ed è presente. stati eseguiti per evitare di guardare in al- una ispezione alla Procura della Repubbli- Evidentemente il signor procuratore tre direzioni. E allora sorge un altro dub- ca di Viterbo. non ha idea delle sofferenze che da otto bio: che non si tratti di semplice ingenui- Chi sta barando sulla pelle di Attilio anni vive questa famiglia, sia per l’atroce tà. Manca?

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Chiesa e mafie La beatificazione di don Puglisi: è la svolta definitiva? L’omicidio potrebbe essere collegato come mafioso in un rapporto del commis- La Chiesa siciliana ne- con l’attività svolta dal sacerdote, ma sul sario Francesco Spanò, protagonista delle gli ultimi decenni ha delitto e sulla personalità della vittima lotte contro il banditismo. mancano informazioni adeguate per poter Come si vede, si tratta di personalità di- espresso alcune delle esprimere un giudizio attendibile. Nel feb- verse, ma alcune sono con ogni probabili- braio del 1916 nella borgata palermitana tà cadute per il loro impegno in qualche più belle figure dell'an- di Ciaculli, feudo di una mafia dinastica, modo rivolto contro il prepotere mafioso. timafia. Non è sempre quella dei Greco, viene ucciso il sacerdote Cataldo Naro, storico e arcivescovo di Giorgio Gennaro, che durante una predica Monreale, morto prematuramente nel set- stato così. Ma anche aveva denunciato il ruolo dei mafiosi tembre del 2006, scriveva a proposito di nell’amministrazione delle rendite eccle- questi omicidi: “... anche l’uccisione del negli anni più bui ci siastiche. Il delitto sarebbe opera di Salva- prete era consumata per questioni ‘priva- sono stati dei testimoni tore e Giuseppe Greco. Il 19 giugno del te’, familiari o personali, e mai per ven- 1919 a Resuttano, in provincia di Calta- detta di fronte a una pubblica presa di po- nissetta, viene accoltellato da un sicario sizione contro il costume mafioso in nome di Umberto Santino rimasto ignoto l’arciprete Costantino Stel- del Vangelo e dell’insegnamento morale www.centroimpastato.it la, uno dei ”preti sociali” nati nei primi della Chiesa”. anni del secolo seguendo le indicazioni Eppure di alcuni di questi preti risulta dell’enciclica Rerum Novarum del papa un impegno civile, sociale o politico, Secondo un giudizio ampiamente Leone XIII e sull’esempio di don Luigi quantomeno oggettivamente in contrasto condiviso la beatificazione di don Pino Sturzo. Aveva fondato la Cassa rurale e con gli interessi mafiosi. E non si capisce Puglisi del 25 maggio e le parole di artigiana. Il 13 settembre 1920 a Monrea- perché la chiesa li abbia dimenticati. papa Francesco nell’Angelus del giorno le è ucciso il canonico Gaetano Millunzi, dopo, segnano una svolta nella storia fondatore della Cassa mutua artigiana e Chiesa cattolica e lotte contadine dei rapporti tra mafie e chiesa cattolica studioso. o l’approdo di un lungo percorso, co- Aveva denunciato brogli nell’ammini- Il loro ruolo e le loro uccisioni si collo- munque un punto di non ritorno, una strazione della mensa vescovile, ma fre- cano in un periodo storico in cui la Sicilia definitiva presa di distanza, una radica- quentava riunioni elettorali a cui parteci- vede lo svilupparsi delle lotte contadine, le alternativa tra vangelo e sentire e pavano notabili e mafiosi. Difficile stabi- sulla scia tracciata, negli ultimi anni pratica mafiosi. lire se il delitto sia frutto delle denunce o dell’Ottocento, dai Fasci siciliani. La di contrasti tra gruppi mafiosi. Il 27 no- chiesa, di fronte a questo movimento di Per verificare queste affermazioni sarà vembre sempre del 1920 a Gibellina, in massa, tolta qualche eccezione, è decisa- bene ricostruire sinteticamente alcune pa- provincia di Trapani, viene ucciso l’arci- mene contraria, perché alla testa delle lot- gine di storia e soffermarci su alcuni punti prete Stefano Caronia, organizzatore della te era il Partito socialista e, nel secondo di riflessione. locale sezione del Partito popolare. Aveva dopoguerra, accanto al vecchio Psi, il Par- Per cominciare c’è da dire che don Pu- contrastato la mafia locale e in particolare tito comunista. glisi, e con lui don Giuseppe Diana, non il capomafia Ciccio Serra, chiedendo di Tra le eccezioni possiamo ricordare il sono i primi preti uccisi dalle mafie. Sono controllare personalmente l’esazione dei vescovo di Caltanissetta Giovanni Gutta- probabilmente, alcuni certamente, caduti censi enfiteutici ecclesiastici. Ancora nel dauro che, nell’ottobre del 1893, pubblicò per mano mafiosa altri preti, che pochi ri- corso del 1920 a Bolognetta, in provincia una lettera pastorale in cui mostrava di cordano. di Palermo, viene ucciso l’arciprete Ca- condividere le motivazioni delle agitazio- Il 16 agosto 1910 a San Cataldo, in pro- strense Ferreri, su cui mancano informa- ni. Il vescovo scriveva: “Le ragioni del vincia di Caltanissetta, viene ucciso il sa- zioni. Nel 1925 c’è l’omicidio dell’arci- malcontento esistono e non si possono cerdote Filippo Di Forti, economo del se- prete di Castel di Lucio, in provincia di dissimulare. Il ricco per lo più abusa della minario. Messina, Gian Battista Stimolo, indicato

I Sicilianigiovani – pag. 40 www.isiciliani.it I SAGGI necessità del povero, che viene costretto a creazione delle casse rurali. Azioni che parti cadono il contadino Filippo Intile e il vivere di fatica, di stento, di disinganno”. vedono uomini di chiesa impegnati in con sindacalista Salvatore Carnevale. E esortava i parroci “naturali protettori dei correnza con i socialisti, per spingere all’ La mafia ha un ruolo essenziale, strate- poveri, a reclamare presso i proprietari ed interclassismo la mobilitazione classista. gico, nel reprimere le lotte contadine, che i gabelloti che si ristabilisca la giustizia e La chiusura ritorna nell’ultima fase del- il 20 aprile del ’47 portano alla vittoria del l’equità nei contratti, che si cessi dall’usu- le lotte contadine, negli anni ’40 e ’50. Si Blocco del popolo nelle prime elezioni re- ra... che si ristabilisca l’equa proporzione ricorda l’azione del cardinale Ernesto gionali, organizzando, in combutta con la tra il lavoro dei contadini ed il capitale ap- Ruffini, mantovano ben presto acclimata- galassia conservatrice e reazionaria, la prestato dai gabelloti, sicché il raccolto ri- tosi in Sicilia, che, dopo la strage di Por- strage di Portella e l’assassinio di dirigenti sulti diviso giustamente... tella della Ginestra, del primo maggio, e e militanti. I reverendi parroci e predicatori ricordino gli attentati del 22 giugno 1947, scriveva Il cardinale Ruffini è insieme principe in ogni occasione ai padroni e capitalisti in una lettera al papa che essi erano una della chiesa e tessitore delle trame politi- l’insegnamento della Chiesa, che grida al- forma di resistenza e di ribellione “di che che spingono la Dc a chiudere la sta- tamente, per bocca del sommo Pontefice, fronte alle prepotenze, alle calunnie, ai si- gione del governo di coalizione antifasci- essere loro dovere: non tenere gli operai stemi sleali e alle teorie antiitaliane e anti- sta e all’abbraccio con le forze conserva- in conto di schiavi, rispettare in essi la di- cristiane dei comunisti”. trici, indicate come mandanti della strage gnità dell’umana persona, del carattere E dopo la vittoria della Democrazia cri- e della decimazione del movimento conta- cristiano, non imporre lavori sproporzio- stiana alle elezioni del 18 aprile 1948, dino. nati alle forze e malconfacenti con l’età o chiede a De Gasperi, e scrive a Scelba, Nella prima metà degli anni ’50 le lotte col sesso. Principalissimo poi loro dovere che bisogna mettere fuorilegge “i nemici contadine si esauriscono e un milione e è dare a ciascuno la giusta mercede, deter- di Dio e della patria... sopprimendone le mezzo di siciliani sciama nell’emigrazio- minarla secondo giustizia, e non trafficare organizzazioni”. ne. Il mezzo secolo di potere democristia- sul bisogno dei poveri infelici”. Il riferi- Per la gerarchia ecclesiastica il proble- no vede l’affermarsi della borghesia ma- mento è ai carusi, i ragazzi impiegati nel ma è la lotta al comunismo, scomunicato fiosa come classe dominante e chi, come durissimo lavoro nelle miniere. da Pio XII nel 1949, e siccome la mafia è il sindaco democristiano di , il presidio armato contro di esso, si spiega Pasquale Almerico, tenta di impedire La “ree dottrine” perfettamente la complice indulgenza nei l’occupazione mafiosa cade vittima della suoi confronti. In casa di Calogero Vizzi- mafia e dell’isolamento. Ma nel febbraio del 1894, dopo i mas- ni, il capomafia più noto, ci sono cinque sacri che chiudono nel sangue la stagione ecclesiastici, tra cui due vescovi, e il ve- La lettera del Papa a Ruffini dei Fasci (108 morti in un anno: sparava- scovo di Caltanissetta Jacono ha ragione no i campieri mafiosi e i soldati inviati da nel definire quella famiglia “sacerdotale” Ci vorrà la strage di Ciaculli del giugno Crispi che decretava lo stato d’assedio e e non esita a prendere le difese di don 1963 per movimentare il quadro e il pa- lo scioglimento delle organizzazioni), in Calò, che “assolto in tribunale fu mandato store Panascia, della piccola chiesa valde- un’altra pastorale il vescovo nisseno par- al confino donde è tornato al lavoro one- se di Palermo, affigge un manifesto in cui lava di “plebi fatalmente illuse da istigato- sto di un’azienda agricola” e dice di aver condanna la delittuosità mafiosa e invita a ri malvagi”, di “ree dottrine”e si allineava ”cooperato alla sua liberazione prometten- rispettare il quinto comandamento. Papa con gli altri ecclesiastici, con il vescovo di do alle autorità di polizia il suo corretto Montini incarica il sostituto della segrete- Noto Blandini che tuonava contro sociali- diportamento”. ria di stato Dell’Acqua di scrivere una let- smo e massoneria: “esercito di Satana, Un vescovo si fa garante di un capoma- tera a Ruffini: come mai la chiesa valdese malvagia e ria setta, la quale ha scelto a ia che nel settembre del 1944 ha sparato parla e la chiesa cattolica tace? suo grande architetto il diavolo, a gero- sul segretario regionale comunista Giro- E nel diplomatico linguaggio curiale lo fante il giudeo”, proponeva di rinchiudere lam Li Causi e ha dichiarato di essere scrivente si permette “sottoporre al suo “caritatevolmente” i socialisti in manico- pronto a bruciare le sedi delle camere del prudente giudizio di vedere se non sia il mio e definiva “stoltizia” l’aspirazione a lavoro: “queste sono le tessere che porto caso che anche da parte ecclesiastica sia ordinamenti democratici e ad un’equa di- io”, dice in un incontro con i separatisti, promossa un’azione positiva e sistemati- stribuzione dei beni. di fronte a chi chiede cosa stia a farci, ca, con i mezzi che sono propri – d’istru- Mentre il cardinale Celesia, arcivescovo dato che non risulta iscritto. zione, di persuasione, di deplorazione, di di Palermo, condannava i “mestatori anar- A Villalba , il suo paese in provincia di riforma morale – per dissociare la menta- chici o socialisti” e riceveva il generale Caltanissetta, sono nate contemporanea- lità della cosiddetta ‘mafia’ da quella reli- Morra di Lavriano, inviato per “normaliz- mente le sezioni separatista e democristia- giosa e per confortare questa ad una più zare” la situazione, che si recava al palaz- na, a riprova che la mafia, nei periodi di coerente osservanza dei principi cristiani, zo arcivescovile per ringraziarlo. transizione, gioca su più cavalli, puntando col triplice scopo di elevare il sentimento La chiusura nei confronti del movimen- poi decisamente su quello vincente. Ma la civile della buona popolazione siciliana, to contadino successivamente veniva miti- famiglia Vizzini non è un caso unico. di pacificare gli animi, e di prevenire gata dall’azione sociale delle parrocchie, A Caccamo, in provincia di Palermo, il muovi attentati alla vita umana”. dalla creazione, a opera di don Sturzo, fratello del capomafia Peppino Panzeca è La risposta di Ruffini è furente: l’inizia- delle affittanze collettive, che miravano a l’arciprete Teotista, che viene considerato tiva del pastore valdese è “un ridicolo ten- sostituire l’intermediario mafioso, dalla “il vero cervello della mafia” e da quelle tativo di speculazione protestante” e asso-

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anche la messa che il cardinale celebra il quartieri “difficili”, come l’Albergheria, 31 ottobre del 1981 per tutte le vittime come Brancaccio. All’Albergheria il retto- della mafia viene definita “messa antima- re della chiesa di San Saverio, Cosimo fia”. Una definizione che il cardinale re- Scordato, fonda con altri un centro sociale spinge: “ Non stiamo celebrando , di cer- non confessionale, con cui per anni to, quella che assai impropriamente è stata collabora il Centro Impastato. A Brancac- definita la ‘Messa antimafia’. Tale espres- cio opera il parroco Rosario Gioè, si muo- sione non ha senso... la messa non è mai ve sulle orme del concilio Vaticano II, contro nessuno... se mai è implorazione di parla di mafia ma a un certo punto abban- ciare la mentalità mafiosa a quella religio- misericordia per tutti da parte di Dio. Mi- dona l’incarico per dedicarsi all’insegna- sa è una “supposizione calunniosa messa sericordia e soccorso per questa città mento. Ricordo qualche incontro nei loca- in giro... dai socialcomunisti, i quali accu- esterrefatta dal continuo ripetersi di atroci li della parrocchia. Anche Michele Stabi- sano la Democrazia Cristiana di essere ap- delitti e di tante malversazioni, rischiando le, collaboratore di Pappalardo, lascia la poggiata dalla mafia,. mentre difendono i di abituarsi ad essi e di assumere, quasi a curia. propri interessi economici... in concorren- modo di difesa psicologica, un atteggia- Il 9 maggio del ’92 il papa pronuncia ad za proprio con organizzatoti mafiosi”. La mento di indifferenza; cosa che, se vera,. Agrigento l’anatema: “Mafiosi convertite- mafia è solo delinquenza comune, come significherebbe un male ancora vi, una volta verrà il giudizio di Dio”. quella che c’è dappertutto e la chiesa cat- maggiore”. Poco prima ha parlato con i genitori di tolica non ha nulla da rimproverarsi, anzi La Chiesa non è contro ma è per, argo- Rosario Livatino, il giovane magistrato è quotidianamente impegnata per elevare mento che sarà ripreso più volte e a cui si ucciso nel settembre del 1990. Il 23 mag- il sentimento civile del popolo siciliano, potrebbe osservare che essere per la paci- gio c’è la strage di Capaci, il 19 luglio pacificare gli animi e prevenire gli atten- fica convivenza, per l’onestà, non può non quella di via D’Amelio. tati. Erano gli anni del sacco di Palermo, significare essere contro coloro che ucci- Nel ’93 la violenza mafiosa oltrepassa del sindaco Lima e dell’assessore Cianci- dono, i mafiosi in primo luogo, che mal- lo Stretto, con l’attentato in via Fauro, le mino, della guerra di mafia. versano, a cominciare dagli uomini politi- stragi di Firenze e di Milano, gli attentati ci e dagli amministratori pubblici. a San Giovanni in Laterano e a San Gior- Gli anni di Lima e Ciancimino Al funerale di Dalla Chiesa e della mo- gio in Velabro. E il 15 settembre sempre glie Pappalardo pronuncia l’omelia più del ’93 c’è l’assassinio di don Puglisi, il straziata e più nota: l’omelia di Sagunto: 19 marzo del ’94 quello di don Diana. Ruffini nel 1964 pubblicava una pasto- “Dum Romae consulitur... Saguntum ex- rale dal titolo Il vero volto della Sicilia, in pugnatur... e questa volta non è Sagunto, cui esaltava la storia e le bellezze dell’iso- Don Puglisi, don Diana ma Palermo. Povera Palermo!”. Nel no- la e parlava di una congiura per disonora- vembre del 1982 Giovanni Paolo II visita re la Sicilia, indicando come fattori che Sono una risposta all’anatema del papa? Palermo e pronunciando il suo discorso maggiormente contribuivano alla campa- Può darsi, quel che è certo è che Puglisi e salta i passi che si riferivano direttamente gna di diffamazione la mafia, Il Gattopar- Diana fanno i preti in modo diverso da alla mafia, si disse per questione di tem- do e Danilo Dolci. Sulla mafia ribadiva tanti altri. po. Ma ormai il messaggio è chiaro e alla quel che aveva già detto: delinquenza co- Puglisi non si limita a predicare, ma messa che il cardinale celebra nel carcere mune, “gruppi di ardimentosi, pronti a tut- coinvolge i bambini e i ragazzi del quar- dell’Ucciardone il 27 aprile 1983, in pre- to osare per difendere i loro privati inte- tiere Brancaccio, storica roccaforte della parazione della Pasqua, i detenuti non si ressi e per garantire la loro supremazia”; mafia, fonda il Centro Padre nostro, volu- presentano. il quadro disegnato dal romanzo di Toma- tamente confessionale, chiama alcune si di Lampedusa era troppo nero, sapeva suore per aiutarlo, collabora con un coor- trovare solo difetti; anche Dolci diffamava Il messaggio dei mafiosi dinamento condominiale, si batte perché il la Sicilia e godeva della protezione dei quartiere abbia i servizi che mancano: non comunisti. Anche il messaggio dei mafiosi è chiaro c’è la fognatura, non c’è un asilo, non c’è Il pastore Panascia scriveva a “Sua e arrivano critiche altrettanto chiare da una scuola media. Non è considerato un Eminenza”, parlando delle condizioni da vari ambienti. Per fare un esempio, il di- “prete antimafia”, ma la mafia capisce che terzo mondo dei quartieri di Palermo; il rettore del “Giornale di Sicilia” in può toglierle il terreno sotto i piedi. Rice- cardinale gli rispondeva, chiamandolo un’intervista alla “Domenica del ve minacce, è aggredito, invita i mafiosi a “Egregio Signore” e dicendogli di non Corriere” dice: “pur avendo agito presentarsi, a dialogare. Per i fratelli Gra- aver letto bene la sua lettera pastorale. nell’interesse di Palermo, Pappalardo viano, boss del quartiere, è un affronto in- Ci vorranno le montagne di morti dei avrebbe fatto meglio a limitarsi al suo tollerabile. Anche don Diana, in quel re- primi anni ’80 e le stragi dei primi anni ruolo di pastore di anime e non interferire gno della camorra che è Casal di Principe, ’90 per sentire dall’arcivescovo di Paler- in compiti che non gli competono”. Il pro- opera in chiesa e fuori di essa, lavora con mo, Salvatore Pappalardo, accenti diversi. blema è il rapporto tra chiesa e Dc, tra i giovani, con gli extracomunitari. Defini- Sono le omelie ai funerali di Boris Giulia- chiesa e potere. sce la camorra “una forma di terrorismo”, no, di Cesare Terranova e Lenin Mancuso, Con l’arcivescovo che preferisce mette- lo accusano di essere strumentalizzato dai di Piersanti Mattarella che consacrano re la sordina, l’azione di rinnovamento è comunisti, lo uccidono in chiesa il giorno Pappalardo come “cardinale antimafia”, e nelle mani di alcuni sacerdoti operanti in del suo onomastico.

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In odium fidei Rosalia a Palermo e per la festa di Sant’Agata a Catania. Dopo vent’anni e dopo un lungo Anche se non si esibiscono più travaglio, don Puglisi è stato beatificato in primo piano, come mostra una con la motivazione che è stato ucciso in fotografia per la festa odium fidei. Cioè i mafiosi lo hanno dell’Immacolata a , forse assassinato perché predicava il vangelo, scattata da Peppino Impastato. che è l’opposto del credo dei mafiosi che Lo stesso giorno in cui veniva con il battesimo di sangue si votano a beatificato il piccolo prete di un’altra religione. Questo è il Brancaccio (per santificarlo “dispositivo” elaborato per fare di una occorre un miracolo e ci vorrà del vittima di mafia un martire cristiano. tempo per scovarlo) a Genova si Esso è il frutto di un’elaborazione che svolgeva il funerale di don Gallo, ha cercato di costruire una pastorale che che era completamente diverso da affronti il tema della mafia, definendola don Puglisi come personaggio, “struttura di peccato” e “peccato sociale”. come carattere, ma predicava lo Un’elaborazione che orecchia la teologia stesso vangelo, facendosi ultimo con gli eredi di don Puglisi sono divisi. La mafia della liberazione e che non si può dire che ultimi. c’è ancora, ma i fratelli Graviano sono in sia andata molto avanti proprio perché carcere e dopo le dichiarazioni di quella teologia è stata marchiata come La chiesa dei preti di strada Spatuzza sono incriminati come mandanti resa al marxismo. Così per beatificare don della strage di via D’Amelio. Puglisi si è costruito un teorema che vuole Il cardinale Bagnasco è stato contestato Il processo per l’assassinio di don chiesa e mafia radicalmente alternativi, quando ha rievocato il cardinale Siri che Puglisi, in cui la chiesa non si è costituita piallando una storia che parla altra lingua. aveva emarginato don Gallo. Quella di parte civile, si è concluso con la condanna Ruffini e di Siri è una chiesa diversa da di mandanti ed esecutori. Gli esecutori dell’omicidio, Grigoli e Il “cattolicesimo reale” quella di Puglisi e di Gallo. Ma la prima è la regola, la seconda l’eccezione. Per la Spatuzza, sono collaboratori di giustizia e gerarchia ecclesiastica il vangelo è una si possono considerare dei pentiti, dicono Quello che potremmo chiamare il che hanno cambiato vita, colpiti dal sorri- “cattolicesimo reale” è una “struttura di retorica di legittimazione, per i preti di strada è un vademecum per la vita so del prete e dal suo “me l’aspettavo” potere” che dall’editto di Costantino ai quando aveva la pistola puntata sulla nostri giorni ha gestito direttamente per quotidiana. Il nuovo papa Francesco cerca di nuca. Il testimone di giustizia Giuseppe quasi due millenni il potere temporale e Carini vive altrove con un altro nome. da quando lo ha perso formalmente gode conciliare le due chiese con la bonomia italo-argentina, ma è stato un tenace av- di privilegi, amministra i suoi beni e le “Quando c'erano i Graviano...” sue finanze come ogni capitalista, si è versario della teologia della liberazione. servita di Sindona e di Marcinkus, ha Le sue parole rivolte ai mafiosi e alle convissuto con la mafia, condiziona la mafiose perché si convertano sono quasi Ora a Brancaccio c’è la scuola media, vita sociale e politica. identiche a quelle di Wojtyla, ma c’è un auditorium dedicato al piccolo Di E la religiosità dei mafiosi, la devozione Giovanni Paolo II evocava il Cristo del Matteo, sequestrato, ucciso e sciolto ostentata, non è dissimile da quella di giudizio, Francesco il cuore di Gesù, nell’acido dai mafiosi. In un terreno gran parte della popolazione che si pronto a perdonare. Ma il perdonismo cat- confiscato al costruttore Jenna saranno dichiara credente, fatta di ritualità (il tolico può essere un’astuzia del potere, costruiti una nuova chiesa e dei servizi. battesimo, il matrimonio, il funerale in che divora e digerisce tutto, per conser- Sul luogo del delitto è stata collocata una chiesa), di culto dei santi (e Padre Pio do- varsi e perpetuarsi. statua del nuovo beato, protetta da una mina su tutti, pure sulla Madonna e su cabina di vetro. Il giorno della Gesù Cristo), di processioni e feste patro- Brancaccio dopo don Puglisi beatificazione ad alcuni balconi erano nali, con i mafiosi tra gli organizzatori, appesi dei drappi bianchi. come si è provato per il festino di Santa A succedere a don Puglisi venne I giornalisti che intervistavano la gente chiamato don Mario Golesano, grande di Brancaccio hanno colto voci diverse. amico di Cuffaro. Ora c’è don Maurizio Alcuni ricordavano il prete sorridente e Francoforte, che non so cosa faccia. benefattore del quartiere, altri parlavano Gregorio Porcaro, viceparroco con don del lavoro che non c’è, mentre c’era Puglisi, non è più prete, si è sposato e ha quando c’erano i Graviano. L’area due figli. Va in giro a parlare di don industriale è smantellata, c’è un grosso Puglisi ed è impegnato in attività sociali. centro commerciale e molti continuano a Il Centro Padre nostro c’è sempre, si è pagare il . Brancaccio è la metafora staccato dalla parrocchia ed è oggetto di di Palermo, una città che cerca di continui danneggiamenti e ruberie. Gli cambiare ma è assediata dalla continuità.

I Sicilianigiovani – pag. 43 www.isiciliani.it Periferie/ San Berillo Un comitato contro le mani sulla città

lificazione non può essere un affare per africane. La zona del sesso catanese infat- Catania. Quartiere con- pochi privati”. ti ha trovato nuova ubicazione, spostando- Durante la serata vengono proiettati al- si nelle periferie viarie della città e -com- tro speculazione edili- cuni filmati del regista catanese Carlo Lo plice un feroce racket- le italiane sono sta- zia: chi vincerà? Giudice e di Maria Arena, che descrivono te sostituite da donne dell'est. la storia del quartiere e l'incredibile stra- volgimento edilizio di cui parleremo. Narrando storia e vite del quartiere di Vincenzo Rosa Viene raccontata un'antica San Berillo, cuore pulsante del tessuto economico ca- Durante la serata vengono letti anche i associazionegapa.org/icordai.html tanese, piena di botteghe e negozi dove testi di Franco, omosessuale che da tempo venivano praticati e tramandati antichi vive nel quartiere. Lunghi capelli biondi, mestieri artigiani: liutai esperti nella pro- un viso che non sembra patire troppo le duzione di chitarre e mandolini, costrutto- conseguenze dell'età che avanza inesora- ri di sedie e altre mobilie per la casa. In bile. Viene chiamato Franchina nel quar- In una calda serata estiva viene pre- tanti ancora ricordano i maestri pupari che sentato alla cittadinanza il neonato tiere. Legge con calma i suoi testi, senza con le loro operette allietavano le serate inflessioni dialettali. “Comitato per San Berillo”. Un pene- dei catanesi nei teatri di allora, come il trante odore accoglie in una delle carat- Sono parole dolci, che narrano la vita e “Mongibello”, il “Famiglia”, il “Ventimi- le difficoltà di una lucciola, gli incontri teristiche stradine del vecchio rione ca- glia”. Preziose realtà produttive ormai tanese, una di quelle “riqualificate” con coi clienti sempre diversi, le litigate coi scomparse in città, o meglio, fatte sparire protettori, le amicizie nate tra i vicoli. Ma un pavimento di pietra lavica e qualche con lo sventramento del quartiere, sacrifi- luce soffusa qua e là. Basta girare sono parole dure e brutali quando ricorda- cati agli altarini del cemento e no e denunciano le colpe di un'ammini- l'angolo però, per accorgersi che si trat- dell'interesse privato. ta solo di un caso isolato. Tutto attorno, strazione comunale latitante da sempre, Si racconta anche dell'altra San Berillo, qualunque fosse la colorazione politica. infatti, le viuzze di San Berillo appaio- quella proibita e misteriosa, ammantata di no sporche e abbandonate. Attacca tutti quelli che da quaranta anni un fascino antico ancora oggi apprezzabi- a questa parte speculano su San Berillo a le, che con le sue vie e vicoletti tanto ri- Il progetto del comitato San Berillo na- scapito delle vite di chi vi abita, di chi fa manda alle atmosfere di Fabrizio de An- mancare qualsiasi servizio, qualsiasi sce con le “mappe urbane”, progetto con drè in una delle sue più belle canzoni. il quale giovani ricercatori dell'università avamposto di civiltà:“Chi ha governato Fino agli anni '50 centinaia di lucciole Catania ha sempre fatto finta di non ve- etnea hanno ricostruito con interviste e in- quotidianamente esercitavano il mestiere, dagini l'antico volto del quartiere. L'inte- dere le condizioni di San Berillo e dei quello più antico, prima che la legge Mer- suoi abitanti, quello che ci serve e di cui resse che molti abitanti hanno manifestato lin lo relegasse all'illegalità e quindi allo per il progetto ha spinto gli organizzatori abbiamo bisogno. E' come se fossimo in- sfruttamento. Quella zona di Catania era visibili. E noi, per sopravvivere, conti- a decidere di intraprendere un percorso così frequentata che addirittura San Beril- politico con loro. Uno dei portavoce del nuiamo a fare le marchette nei vicoli”. lo veniva paragonata al Reeperbahn, il fa- Quella sera i sanberillesi tra il pubblico comitato, Roberto Ferlito, spiega l'evolu- moso quartiere a luci rosse di Amburgo. zione: “Abbiamo pensato ad un percorso erano tanti, quelli che nel quartiere con Oggi sono rimaste solo le prostitute più mille difficoltà continuano a campare: di mappatura di San Berillo con proposte anziane, insieme a transessuali e ragazze di riqualificazione urbana, iniziando prostitute, transessuali, immigrati senega- con alcune passeggiate per parlare lesi, qualche vecchio catanese reduce del- con chi ancora oggi vive e lavora la San Berillo che fu. nel quartiere. Le passeggiate aveva- Tutti quanti lì quella sera, ad ascoltare no lo scopo di creare un percorso di e discutere, a capire la complicata storia conoscenza di quello che era San di questa martoriata zona della città. Cer- Berillo, perchè crediamo che la sto- to, erano presenti anche i curiosi, gli atti- ria di questi luoghi debba essere un visti, i radical, la società civile di questa pilastro per il loro risanamento. città tanto capace nel puntare e abbassare Tutto questo non può che avvenire i riflettori su una vertenza o un caso poli- con l'aiuto degli stessi abitanti. San tico con straordinaria velocità. Ma di cer- Berillo è un luogo unico, un bene to, per una sera, i protagonisti sono stati comune dei catanesi, e la sua riqua- altri.

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Poi sventrarono tutto

La laboriosa e affascinante San Berillo raccontata quella sera non esiste più. Agli inizi degli anni '50 l'amministrazione Dc del sindaco La Ferlita decise che il quar- tiere dovesse essere raso al suolo per la- sciare posto alla costruzione di corso Sici- lia e dei suoi enormi palazzi, che doveva- no trasmettere l'immagine moderna e av- veniristica di Catania. I lavori vennero appaltati ad una società a partecipazione pubblica e privata, l’ Isti- ca (Istituto immobiliare di Catania, parte- cipato in maggioranza dalla vaticana So- cietà generale immobiliare), la quale re- quisì tutti i terreni adiacenti a quello che oggi è il corso Sicilia. Gli abitanti del vecchio rione furono vittima di una sorta di pogrom: dopo la re- quisizione infatti, circa 30.000 abitanti pubblica con grande squillo di trombe e assessore Bosco in quota Crocetta sia un vennero spostati in una zona della perife- fanfare al seguito, complice l'imminente collaboratore della famiglia Garraffo, ria nord di Catania. Passeranno alla storia scadenza elettorale. Tutto venne fatto ve- proprietari anche loro delle aree di Corso come i “deportati di San Berillo”. locemente, alla catanese, senza coinvolg- dei Martiri. Oppure al fatto che l'advisor Da quel momento l'area rimane un can- ere cittadinanza opinione pubblica. Lo dei proprietari delle aree sia Andrea tiere aperto da 50 anni. Il quartiere ha per- stesso consiglio comunale non fu mai in- Scuderi, famoso avvocato catanese con un so la sua originale fisionomia a causa del- terpellato sulla questione in maniera uffic- passato da assessore in una delle giunte lo sventramento subito: case e botteghe iale. I bulgari furono sgomberati, mandati Bianco. Gli esempi da fare -e i cognomi furono rapidamente rase al suolo e una chissà dove in qualche altra zona di Cata- da citare- sarebbero tanti, ma esigenze di colata di cemento si abbattè su quello che nia, ma l'enorme bidonville rimase lì dove sintesi impongono di fermarci qui. era il centro della città. si trovava, muta testimone dello scempio Un vortice di nomi importanti, pezzi di Corso dei martiri, centrale arteria tra la perpetrato nel corso dei decenni sull'anti- politica, di interessi economici enormi che stazione e corso Sicilia è un vero e pro- co cuore della città. tanto attirano le mire dei comitati d'affari, prio canyon di circa 160.000 mq, lasciato vecchi e nuovi, che decidono da sempre le incompleto e abbandonato da cinquanta Interessi economici enormi sorti di Catania. Una colata enorme di ce- anni a questa parte. La sua storia recente, mento che andrà a riempire ulteriormente che porta con se anche lungo strascico Con il ritorno alla sindacatura di Enzo uno dei centri storici più belli del meridio- giudiziario, appare oscura e intricata in Bianco il piano sembra essere stato ab- ne d'Italia. Catania si prepara alla più molti punti. Da qualche anno a questa par- bandonato per non meglio precisati moti- grossa speculazione edilizia degli ultimi te è diventata casa per alcune famiglie vi. Tutto è ritornato alla stasi di prima, in 50 anni. bulgare, che con lamiere e cartoni hanno attesa di nuovi sviluppi. costruito uno slum in pieno centro città. Di certo c'è solamente che attorno a Nessun presidio di civiltà Nel giugno scorso, l'ex sindaco Stanca- quell'area girano interessi economici nelli presentò un nuovo progetto per corso enormi nei quali sono coinvolti i nomi Oggi a San Berillo ci sono solo stalle dei Martiri ideato dall'architetto Mario della più influente imprenditoria catanese clandestine, bettole luride per prostitute, Cucinella. Il "piano di risanamento" ven- e non. Tra i nuovi proprietari, subentrati case fatiscenti affittate a senegalesi che di ne illustrato alla stampa e all'opinione all'Istica dopo il suo fallimento, possiamo meglio non possono permettersi. Un quar- infatti ritrovare la famiglia Parnassi, gros- tiere senza una precisa forma, diviso e vir- Altri quartieri si palazzinari romani vicini ai Caltagiro- tualmente tagliato fuori dal resto della cit- MONTE PO DIMENTICATO ne; Mimmo Costanzo, ex assessore di tà bene. E non importa che chi ancora abi- Monte Po è un quartiere dimenticato. Bianco tra il '91 e il 93, la cui ditta, la ta i fatiscenti appartamenti, chi batte nelle Non esiste. L'altro giorno un ragazzo di Tecnis, si ritrova in altri grandi appalti in luride bettole o chi trova un giaciglio nel- 25 anni viene ferito durante una spara- città come quello dell'ospedale San Mar- la spazzatura non abbia nessun servizio, toria in piazza. I indagano. Monte Po non esiste. co; oppure ancora Santo Campione, am- nessun presidio di civiltà, fosse anche uno Due anni fa veniva denunciato da ministratore della Sigenco, impresa coin- scampolo di verde in mezzo alla lordura Mani Tese, che lì opera ogni giorno per volta nello scandalo del cemento depoten- delle strade. tenere i ragazzi lontani dalle strade, il ziato per la metro di Catania; ancora, Aldo San Berillo, immobile e abbandonata, degrado di un campetto comunale. Uno Palmeri, nome vicino a quelli dei sempre deve rimanere così com'è, in attesa del dei pochi luoghi di aggregazione in que- presenti Ciancio e Virlinzi. colpo di grazia che la cancellerà definiti- sto luogo dimenticato. I ragazzi se lo E la trama dei rapporti tra interessi eco- vamente, del completamento definitivo di sono ristrutturato da soli. Ma Monte Po nomici e politica cittadina risulta ancora quel lucroso processo di cementificazione non esiste. più intricata: basti pensare come l'attuale che ha stravolto il cuore di Catania. E il "Parco Monte Po" che con i suoi 28 ettari dovrebbe essere un parco cit- tadino e invece non compare in nessu- na cartina? Monte Po non esiste. I Sicilianigiovani – pag. 45 Mirko Viola www.isiciliani.it Sicilia/ Veleni e ambiente Pane e amianto

Dopo vent’anni l’ex Sa- Bisognerà aspettare il 1992 perché quindici anni ha lavorato alla Sacelit di l’asbesto venga bandito in Italia con una San Filippo del Mela, nel messinese. celit di San Filippo del legge – la 257 – nei manufatti di nuova Ogni giorno per portare a casa il pane Mela uccide ancora costruzione. Infatti fino alla fine degli si recava sul posto di lavoro, a scaricare e anni Ottanta l’Italia è stata il secondo caricare sacchi di amianto dai carri ferro- maggior produttore, secondo solo all’ex viari e produrre tubi di eternit, ignaro dei Unione Sovietica. suoi poteri devastanti. La sua morte porta di Carmelo Catania a 115 la conta degli ex dipendenti – su Un killer invisibile 220 – della fabbrica siciliana uccisi da asbestosi e patologie tumorali. Negli ultimi dieci anni le persone che La storia della Sacelit è meno cono- si sono ammalate di patologie correlate sciuta e meno raccontata di quella della Si può morire per mancanza di lavo- all’asbesto sono aumentate del 50%. Un più tristemente nota Eternit di Casale ro, a volte sei così disperato che arrivi numero tuttavia destinato a crescere per Monferrato e ha inizio nel 1957, quando a decidere di farla finita. Non è un fe- via dei lunghi tempi di latenza del meso- nell’area industriale di contrada Archi la nomeno di oggi, semmai – per l’atten- telioma pleurico, una forma rara di can- famiglia Presenti, proprietaria della Ital- zione mediatica data alla lunga crisi cro che ha origine nel mesotelio, la mem- cementi, realizza un impianto per la pro- economica – oggi ce ne siamo accorti. brana che riveste e protegge la maggior duzione di materiali per edilizia e l’i- Ma si muore anche di lavoro. parte degli organi interni del corpo che draulica in calcestruzzo e amianto. può manifestarsi anche dopo qua- Le cifre diffuse dall’Osservatorio indi- rant’anni. Metà degli operai sono morti pendente di Bologna sulle “morti bian- I dati diffusi dal Registro nazionale che” sono inquietanti: dall’inizio mesoteliomi (ReNam) ci dicono che dal È rimasta in attività fino al 1993. dell’anno almeno 92 lavoratori sono 1993 al 2008 in Sicilia sono stati 850 i Vent’anni dopo, oltre la metà dei dipen- morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Il casi di mesotelioma. Si tratta di circa cin- denti che lavorarono in quel distretto in- 42 per cento in edilizia, il 20 per cento in quanta casi all’anno che coinvolgono dustriale – comprese alcune delle mogli e agricoltura, l’8,9 per cento nell’industria. non solo l’esposizione sul lavoro, ma an- figlie che avevano lavato le tute di lavoro Negli ultimi sei anni sono stati oltre che il contatto con materiale o ambiente dei loro mariti e padri – si sono ammalati 5.000 i lavoratori morti per infortunio sul contaminati. Allo stato dei fatti, sono 91 i e sono morti. lavoro. Numeri da bollettino di guerra. casi di esposizione professionale certa, Racconta Salvatore Nania, ex operaio C’è poi un modo particolarmente atro- 49 probabile e 54 possibile, ma ci sono Sacelit, malato pure lui: «Ci dicevano ce di morire. Morire per amianto, per ancora 120 casi di origine ignota. In Sici- che su quei sacchi di juta contenenti aver respirato sui luoghi di lavoro le sue lia si verifica complessivamente il 5,3% amianto e cemento potevamo persino invisibili fibre che non lasciano scampo. dei casi, ma la percentuale potrebbe cre- mangiare. Ci dicevano che era sicuro, Dei danni provocati dall’amianto si par- scere perché si è ancora in attesa del pic- non avevamo nulla da temere». lava già sin dai primi anni del 900, tanto co che per gli epidemiologi si manife- E invece: «Nel 1979 lessi un articolo che la malattia conseguente, l’asbestosi, sterà tra il 2020 e il 2025. in cui si diceva chiaramente che il mate- fu inserita tra le malattie professionali L’ennesima vittima di questa strage si- riale provocava il cancro. Così iniziai a dalla legge 455/1943, ma è solo negli lenziosa si chiamava F.D.P. e se n’è an- collegare il fatto con la morte per tumore anni Sessanta che la comunità scientifica dato a ottant’anni, dopo averne combat- di qualche mio collega avvenuta in quel riconosce che l’esposizione può provoca- tuti quaranta contro la malattia. Per oltre periodo». re il cancro.

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“I rifiuti dell’amianto venivano gettati in mare o scaricati nei torrenti vicini”

zio, ha nominato due periti che dovranno accertare il nesso di casualità tra le morti, avvenute nel corso degli anni nella “fab- brica della morte” e le malattie professio- nali di cui erano affetti i lavoratori espo- «Domandammo mascherine e tute di scarse conoscenze scientifiche sulla peri- sti a vari rischi ambientali. protezione che non ci avevano mai dato, colosità dell’amianto non possono essere anche se la legge le imponeva dal 1955. accolte». Qui è accaduto di tutto Esigemmo visite mediche e più Per Nania anche se «L’azienda ha am- controlli». messo la sua responsabilità e non si rifiu- ta di dare i risarcimenti a ex dipendenti e Ciò nonostante qui è accaduto di tutto. La bonifica è iniziata solo nel 2008, ben Lo sapevano dal 1976 familiari morti o malati. Nessuna cifra però potrà mai valere quanto la vita dei 15 anni dopo la chiusura. «Per molti anni nei terreni attigui all’azienda – continua Fin dal 1976 la Sacelit (così come i di- miei colleghi morti». «Il problema gene- Nania - erano sotterrati centinaia sacchi rigenti responsabili della centrale di San rale – conclude – è che nei confronti del- di iuta con migliaia di tonnellate d’a- Filippo del Mela ed altri proprietari e di- l’amianto c’è stata molta approssimazio- mianto e vasche di decantazione pieni di rigenti di tante altre aziende del com- ne, sia prima che non si conoscevano gli fanghiglia dove era presente eternit. Mol- prensorio: la raffineria di Milazzo, le effetti devastanti, ma anche ora. Basta gi- to spesso i rifiuti dell’amianto venivano Ferrovie dello Stato, la Pirelli di Villa- rare per le strade per vedere quanti tetti inoltre gettati in mare e riteniamo che franca Tirrena, la Sanderson e i Cantieri di amianto ancora ci sono tra gli edifici, inizialmente venissero anche scaricati nei navali di Messina) sapeva dunque che al- speriamo che il governo nazionale e torrenti vicini». cuni dei suoi operai si erano ammalati quello regionale affrontino seriamente il Nel 2007 la Procura di Barcellona Poz- inalando scorie di amianto. Nel 1983 è problema, affinché ai nostri figli e nipoti zo di Gotto sequestra lo stabilimento: l’a- l’Ispettorato del lavoro di Messina a mul- non accada quello che è accaduto a noi. rea non era stata bonificata e i capannoni, tare l’azienda, indicando una serie di mi- E da una cultura di morte si passi così ad nel 2002, erano stati acquistati dalla sure per la sicurezza – da attuare entro una cultura di vita. Io sono malato, ma la “Punto industria srl” per trasformarli in tre mesi– tra cui l’installazione di un im- cosa che mi lascia più esterrefatto è ve- deposito di alimentari che poi, attraverso pianto di aerazione. Disposizioni rimaste dere i miei colleghi morire uno dopo l’al- il Consorzio “Europa distribuzione”, fini- lettera morta. tro». vano nei supermercati siciliani. Seguono anni di perizie medico-legali, Nel 2009 un’indagine condotta dal ricorsi, pronunciamenti dei tribunali in Inchiesta per omicidio colposo Noe di Roma accerta che amianto frantu- cui il comitato Ex esposti amianto e am- mato, altamente cancerogeno, provenien- biente – guidato da Nania e assistito dal- La procura della Repubblica di Barcel- te dalla ex Sacelit e dalla ex Nuova Sace- l’avvocato Corrado Martelli – è riuscito lona ha aperto un’inchiesta per omicidio lit di San Filippo del Mela, sarebbe stato ad ottenere risarcimenti dall’azienda per colposo. Indagati gli ex dirigenti dello smaltito illecitamente presso la discarica 16 milioni di euro. La Sacelit ha violato stabilimento di San Filippo del Mela e il di Pomezia, idonea a ricevere esclusiva- la legge: i giudici hanno stabilito che «le 5 giugno scorso il gup Anna Adamo, ac- mente amianto compatto. argomentazioni difensive inerenti le cogliendo le richieste del pm Fabio So-

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“In Sicilia e Calabria non c'è una legge per la prevenzione dei rischi”

Lo scorso aprile, dopo un’indagine case accanto ai numerosi siti dove si ti. Prevista anche l’individuazione di un condotta dalla Guardia di Finanza di Mi- aspetta lo smaltimento. polo regionale per la cura e la prevenzio- lazzo, undici imprenditori sono stati In Sicilia continuano ad esserci azien- ne della patologie da amianto nell’ospe- iscritti nel registro degli indagati per ave- de da bonificare (fino al 1992, erano ben dale «Muscatello» di Augusta. re distribuito, fra il 2007 e il 2009, pro- 780 le aziende isolane hanno dichiarato Nello specifico si legge nel testo che dotti contaminati da amianto in tre disca- di aver fatto uso di amianto), due dei «tutti i soggetti pubblici e privati proprie- riche non idonee allo stoccaggio di rifiuti nove siti nazionali più contaminati sono tari di siti, edifici, impianti e mezzi di pericolosi: quelle di Gavignano, Priolo e siciliani: oltre a San Filippo del Mela tro- trasporto, manufatti e materiali con pre- Lamezia Terme. viamo zone come l’Eternit Siracusa, le senza di amianto sono obbligati a darne I rifiuti provenivano proprio dal cantie- cave Monte Calvario di Biancavilla, comunicazione alla Arpa». Un passaggio re dell’ex Sacelit di San Filippo del Mela Gela, e San Cataldo. non scontato che implica la responsabili- e l’accusa mossa agli undici indagati dal Non si è predisposto un piano com- tà del privato. sostituto procuratore della Dda di Messi- plessivo per il censimento e la conse- Nascerà così un registro pubblico che na Fabio D’Anna e dal collega della Pro- guente bonifica, si è solo adempiuto ad conserverà una mappatura completa del- cura di Barcellona Francesco Massara è una parte delle direttive contenute nella l’isola, classificando i siti in base al gra- di “reato di traffico illecito di rifiuti peri- legge 257: come la richiesta alle aziende do di rischio sanitario. Toccherà ai Co- colosi in concorso”. che utilizzavano asbesto di inviare ogni muni operare il censimento – inviando anno alle regioni un rapporto sull’utiliz- alle famiglie un apposito modulo – che Bonifica al palo zo del materiale. In Sicilia, ammesso che dovrà essere ultimato entro un anno e questo materiale sia giunto, non è mai mezzo dall’entrata in vigore della norma. A 21 anni dalla messa al bando dell’a- stato diffuso in un report ufficiale. Sui centri di stoccaggio, la tappa finale mianto, la legge 257 resta ancora in larga dovrà poi essere la creazione di un centro parte disattesa perché non hanno avuto Normativa carente per la trasformazione in sostanza inerte efficacia le attività di bonifica. Sparsi per «da realizzare – sottolinea la legge – in l’Italia ce ne sono più di 30 milioni di Insieme alla Calabria, siamo l’unica re- una delle aree più a rischio: Priolo, Bian- tonnellate, 380 i siti in classe di rischio 1 gione dove non esiste ancora una legge cavilla, San Filippo del Mela, Milazzo o distribuiti su tutto il territorio nazionale per la tutela e la prevenzione dei rischi. Gela, entro due anni». Questa struttura da bonificare e dall’alta rilevanza sociale Solo di recente è stato presentato all’Ars però non ha attualmente copertura finan- e ambientale, come scuole, caserme e un disegno di legge per regolarizzare la ziaria, per il ddl dovrebbe arrivare dai ospedali in contesto urbano. Per di più la gestione dell’amianto: dal monitoraggio fondi comunitari o da un project finan- rimozione e il deposito in discariche spe- dei rischi, fino allo stoccaggio, allo smal- cing. Il disegno di legge dovrà adesso es- ciali, come previsto dalle norme, sono timento, agli interventi di bonifica e ver- sere sottoposto all’attenzione delle com- tutt’altro che semplici e risolutive. Ri- ranno stanziati 1 milione e 700mila euro missioni Territorio e Bilancio, prima di mangono ancora ad altissimo rischio gli per il sostegno ai pazienti affetti da pato- approdare in aula per il voto definitivo. abitanti di case inquinate dalle fibre, i fa- logie causate dall’amianto. Saranno le Chi vivrà, vedrà. miliari degli ex lavoratori esposti e le Asp a provvedere agli specifici interven-

SCHEDA del cda ed ex amministratori della Pirelli, nel procedimento che PROCEDIMENTI OVUNQUE, vede al centro la morte di alcuni operai colpiti da tumori causati dall’amianto presente in fabbrica. Nella prima tranche del PRESTO ANCHE IN SICILIA procedimento penale sono andati a processo gli undici ex manager Pirelli per 24 casi, tra operai morti per mesotelioma Si moltiplicano i procedimenti in tutta Italia in materia di pleurico o che si sono ammalati di tumore. In Sicilia a dicembre amianto e patologie correlate nei luoghi di lavoro. A Torino la inizierà il processo a carico di undici esponenti delle Ferrovie seconda tranche del processo Eternit potrebbe prevedere dello Stato accusati di omicidio colposo plurimo nei confronti di l’ingresso delle istanze di giustizia relative all’Eternit di Siracusa, cinque operai uccisi dall’amianto killer durante il periodo di così come avvenuto per gli stabilimenti continentali di Casale lavoro nell’Isola. Le Fs si difendono tramite i legali dichiarandosi Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli. A Milano sono stati tra le prime aziende in attività in Italia ad attivarsi per contrastare rinviati a giudizio per omicidio colposo e lesioni colpose gravi e il fenomeno. gravissime in relazione a 19 casi, 11 persone, tra ex componenti

I Sicilianigiovani – pag. 48 I SicilianiSicilia igiovanig v ni – pag.p 49 I Siciliani i giovani – pag. ag. 50 I Sicilianigiovani – pag. 51 i libri di

Kanjano e Carlo Gubitosa la mia terra la difendo un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

Introduzione di Don Luigi Ciotti Prefazione di Riccardo Orioles Con un ricordo di Andrea Camilleri

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a rabbia e la speranza di un ragaz- zione che ha scosso la città di Agrigento al grido di zo innamorato della sua terra. Un “Viva il Pool Antimafia!” viaggio nel cuore della Sicilia per Con l’aiuto degli amici e dei familiari di Giuseppe, riscoprire la storia di Giuseppe, il Carlo Gubitosa e Kanjano hanno scoperto gli scrit- ventenne di ti, le esperienze e il grande amore per la terra di che ha affrontato “il pregiudicato Sicilia di questo ragazzo, che ha lasciato una eredi- Sgarbi” con una telecamera, due tà culturale preziosa prima di morire a 22 anni per amici e un pacco di volantini. un incidente sul lavoro. Un racconto a fumetti che Ventidue anni, pastore per vocazione, produttore di non cede alle tentazioni del sentimentalismo e della Lformaggi per mestiere, cittadino indignato per pas- commemorazione sterile, per restituire al lettore sione. Il volto di Giuseppe Gatì è salito agli onori tutta la bellezza di una intensa storia di vita che ha delle cronache nel dicembre 2008 per la contesta- molto da insegnarci.

I SicilianiSicili igiovanigiov ni – ppag. 52 Quante lotte, e quante volte coi denti stretti e i pugni in tasca ti sei “arraggiato” contro lo schifo che ti circondava.Non so se da qualche parte hai visto quello che hai lasciato (...)

I Sicilianigiovani – pag. 53 impaginato.indd 30 17/10/12 13:49 vivo in campagna, ed ogni giorno che passa, mi innamoro sempre più delle mie caprette.

ho deciso di rimanere qui, in questa terra bellissima e maledetta, vivendo onestamente, rifiutando il compromesso e l’illegalità. non ho voluto lasciare tutto, come hanno fatto e continuano a fare in tanti. io voglio vedere crescere i miei figli tra il candore dei mandorli in fiore e sotto l’ombra degli ulivi.

impaginato.indd 21 17/10/12 13:49 I Sicilianigiovani – pag. 54 gli autori

Kanjano Carlo Gubitosa Al secolo Giuliano Cangiano, è un cantastorie per Giornalista per mestiere, ingegnere per necessità, bambini e per adulti. Da una quindicina d’anni naviga fumettista per passione. Scopre il potere della scrit- tra la satira, il fumetto e il racconto per l’infanzia: ciò tura satirica e del fumetto sulle pagine del quoti- che conta è raccontare, il mezzo adatto cerca sem- diano Liberazione, dove ha tenuto a battesimo l’in- pre di trovarlo. Laureato in Filosofia con una tesi su serto di satira “Paparazzin” assieme a Mauro Biani, Andrea Pazienza, ha lavorato come autore satirico celebrandone anche il funerale. Per ripicca, assieme per L’Erroneo, , Emme (L’Unità), Paparazzin ad un gruppo di satiri, giornalisti e fumettari ribelli (Liberazione), Il Male e L’Antitempo. Ha pubblicato, ha fondato nel 2009 la rivista di giornalismo a fu- con Gianluca Ferro, “L’estate di Michele” per Sergio metti Mamma! (www.mamma.am). Ha collaborato Staino e “Jano&Drilla” per DedíA Edizioni. Collabo- con molte testate italiane di satira come Il Male, ra con parecchie riviste online e su carta ed è diret- Emme, Il Misfatto. tore editoriale di “Mamma!”, rivista di giornalismo a fumetti e satira. Si guadagna da vivere col design di cose che non indossa e facendo l’illustratore. le altre novità NEL MONDO DI TOM TOMORROW il pinguino il pazzo mondo a Sparky ci guida attraverso le nevrosi della società sta- stelle e strisce tunitense con editoriali che parlano di guerre, inganni manuale a fumetti per capire gli stati uniti governativi, manipolazioni mediatiche, turbocapitali- Formato 20x20, 96 pagine a colori smo, estremismo politico e fanatismo religioso. Un ge- ISBN 9788897194040 nere di racconto nato sugli “alt-weeklies”, i settimanali 15 euro www.mamma.am/tomtomorrow di informazione alternativa statunitensi.

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Il meglio delle vignette, sculture e illustrazioni di Mauro mauro biani Biani, autore di satira sociale a tutto tondo che unisce chi semina racconta la vocazione artistica all’impegno professionale come sussidiario di resistenza sociale educatore in un centro specializzato per la disabilità e Formato 17x24, 240 pagine a colori la non disabilità mentale. Uno sguardo disincantato e ISBN 9788897194057 libero che sa dare le spalle ai potenti quando serve, per 15 euro www.mamma.am/maurobiani toccare temi universali come la nonviolenza, i diritti umani, l’immigrazione, il cristianesimo anticlericale, la resistenza alla repressione e la lotta alle mafie.

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Libera informazione Festival del Giornalismo Dibattiti e workshop dal 30 al 31 agosto

Giuseppe Fava e “I Siciliani” Infine, i video satirico di Alessio Gian- Modica: appuntamento none dedicato alla condanna dell’ex con “Il Clandestino” Alle 20.30 si continua, sempre nell’atrio presidente del consiglio Silvio Berlusconi di palazzo San Domenico, ricordando Come ogni edizione, la parte più attesa Giuseppe Fava e i suoi lavori: il giornale I del festival sono forse i workshop. di Claudia Campese Siciliani, oggi rinato sotto forma di rete Tre quest’anno, con una piccola quota www.ctzen.it tra giovani testate e cronisti di tutta Italia, d'iscrizione: giornalismo di inchiesta am- e il suo cinema. Alle 22 l’omaggio allo bientale con Antonio Mazzeo, tra i più Anche quest’anno appuntamento or- scrittore, drammaturgo e sceneggiatore et- noti cronisti ad aver seguito le vicende No ganizzato con i giovani redattori del neo continua con la proiezione dei docu- Muos di Niscemi; video inchiesta con i mensile ragusano Il Clandestino. Con mentari Da Villalba a Palermo e Opere collaboratori de Il Fatto quotidiano Giu- seminari e incontri – ma anche spetta- buffe, della serie del 1980 Siciliani-Cro- seppe Pipitone e Silvia Bellotti, vincitori coli, proiezioni e concerti – che spazia- nache di mafia per la regia di Vittorio Sin- insieme del concorso Generazione Repor- no dalle mafie agli esteri, con particola- doni. ter e della sezione Roberto Morrione del re attenzione al genere dell’inchiesta, Fra i due dibattiti, la proiezione di Fra- Premio Ilaria Alpi; e corso pratico di foto- insieme a professionisti dell’informa- telli minori, un corto di Carmen Giardina giornalismo con il pluripremiato a livello zione locali e nazionali. Un evento auto- su Peppino Impastato e la tragica coinci- internazionale Roberto Strano. finanziato che ha bisogno dell’aiuto del denza della sua morte con il ritrovamento pubblico, con piccole quote da donare. del corpo senza vita del presidente della Un evento autofinanziato Democrazia cristiana . Due vi- «Un gruppo di giovani e giovanissimi cende narrate dal punto di vista di tre gio- Un evento in grande eppur ben curato, giornalisti, tutti di Modica, provincia di vani militari di leva in un film breve sele- ogni anno autofinanziato. «Il Clandestino Ragusa, tiene in piedi un mensile frizzan- zionato al Riff 2013 – il festival del cine- per il proprio mensile, così come per il te e coraggioso, rinnovando una tradizio- ma indipendente – di Roma. Festival del Giornalismo, non riceve alcun ne siciliana che resiste alla forza di Inter- finanziamento. net e alla proverbiale carestia di soldi». Interviste e video I componenti della redazione svolgono Così Nando dalla Chiesa, scrittore e po- questo lavoro a titolo gratuito, cercando di litico, presidente onorario dell’associazio- regalare al comprensorio un pizzico di ne antimafie Libera, descrive il mensile Il Sabato 31 agosto si spazierà invece dal- sana informazione con inchieste, politica Clandestino. E per conoscere da vicino la criminalità organizzata agli esteri, dan- e cultura. E attraverso iniziative di questo questa realtà basta andare a Modica a fine do spazio anche alla satira e alla musica. tipo – spiegano gli organizzatori – Il mese, durante l’ormai annuale appunta- Dopo un approfondimento sulle mafie da Clandestino ha bisogno anche del tuo aiu- mento con il festival del Giornalismo or- Nord a Sud, si continua alle 19.30 con una to per costruire la quinta edizione del Fe- ganizzato dai suoi giovani redattori. riflessione sul caso del dissidente kazako stival e per far sì che Modica si trasformi Venerdì e sabato 30 e 31 agosto la quin- Mukhtar Ablyazov - e il misterioso rimpa- per due giorni nella capitale del giornali- ta edizione: come sempre tra dibattiti, trio della moglie Alma e della figlia da smo italiano». workshop, spettacoli e proiezioni con parte del governo italiano – e il ruolo del Un appello a donare anche piccole quo- giornalisti - e non solo - locali e nazionali. giornalismo d’inchiesta: Giuseppe Pipito- te – da cinque a dieci euro – in cambio di Venerdì 30 agosto è dedicato alla figura ne, collaboratore de Il Fatto Quotidiano, sconti sui workshop e dell’abbonamento di tre uomini d’informazione scomparsi: intervisterà sul tema il giornalista e invia- al mensile, ma sopratutto per partecipare Mauro Rostagno, Peppino Impastato e to de La Repubblica Fabio Tonacci. attivamente all’evento. Almeno in tre Giuseppe Fava. Si comincia alle 18 con il A seguire, il regista e attore satirico pu- modi: donando con la campagna In 100 dibattito sulla riapertura delle indagini gliese Alessio Giannone veste i panni di per il festival; attraverso la prenotazione sulla morte del giornalista piemontese a Pinuccio, personaggio da lui inventato che di quote su Produzioni dal basso, la piatta- 25 anni dalla sua scomparsa. A seguire, la di mestiere fa il faccendiere dei politici forma italiana più nota di crowdfounding; proiezione del video Ciao Mauro, un tito- potenti. I suoi video su Youtube, della se- e infine acquistando un libro raro a metà lo che è anche il nome dell’associazione rie Pinuccio chiama sulle sue ormai note prezzo nell’apposito spazio allestito alla che ogni anno ricorda il cronista con un finte telefonate, raccolgono migliaia di libreria Mondadori di Modica, il cui in- appuntamento sulla sua tomba nel cimite- apprezzamenti dagli utenti online. A chiu- casso è devoluto al festival. ro di Valderice, a Trapani. dere, alle 22.30, il concerto del trio sicilia- no The Gentless3, tra gli occupanti del teatro Coppola di Catania.

I Sicilianigiovani – pag. 56 www.isiciliani.it

Modica/ 30 e 31 agosto Due giorni di libertà Il festival del “Clandestino”

VENERDi' 30 AGOSTO SABATO 31 AGOSTO I WORKSHOP DEL “CLANDESTINO” 18:00 Atrio Comunale, 15:30 Palazzo della Cultura Palazzo S. Domenico I SICILIANI, TRENT’ANNI DI LIBERTÀ 30 e 31 agosto - 9:00/17:30 CIAO MAURO Tavola rotonda con Casa Don Puglisi, via Carlo Papa Il caso Rostagno: a 25 anni dalla I Siciliani giovani WORKSHOP DI scomparsa, la riapertura del INCHIESTA AMBIENTALE processo e i misteri irrisolti 18:30 Atrio Comunale “Ecomostri di mafia? No, grazie. Con Paolo Brogi / Corriere della LA LINEA DELLA PALMA Giornalisti per l’ambiente” Sera, l’Europeo, Reporter Mafie tra Nord e Sud A cura di Antonio Mazzeo / giornali- Rino Giacalone / Liberainformazio- Con Giovanni Abbagnato / I Siciliani sta e saggista ne, Il Fatto Quotidiano giovani, autore di Contrappunto in antoniomazzeoblog.blogspot.itN Riccardo Orioles / I Siciliani giovani tempi di crisi – Inchiesta a più voci O” Giorgio Zacco / Assoc. “Ciao Mauro” su Racket e Usura 30 e 31 agosto - 9:00/17:30 Modera Daniela Sammito / Giacomo Di Girolamo / Marsala.it, Casa Don Puglisi Il Clandestino autore di Cosa grigia WORKSHOP DI Proiezione del video “Ciao Mauro” modera Ester Castano / Stampo An- VIDEO INCHIESTA 20:00 Atrio Comunale timafioso.it A cura di Giuseppe Pipitone / Il Fat- FRATELLI MINORI to Quotidiano Un corto di Carmen Giardina su 19:30 Atrio Comunale Silvia Bellotti / Il Fatto Quotidiano Peppino Impastato, 20’ Il caso kazako 20:30 Atrio Comunale e il giornalismo d’inchiesta 30 agosto - 9:00/17:30 FAVA TRENT’ANNI DOPO Con Fabio Tonacci / La Repubblica 31 agosto – 9:00/12:00 La riscoperta del suo cinema e la intervistato da Giuseppe Pipitone / Casa Don Puglisi rinascita dei Siciliani Il Fatto Quotidiano WORKSHOP DI Con Riccardo Orioles / FOTOGIORNALISMO I Siciliani giovani 21:00 Atrio Comunale A cura di Roberto Strano Un rappresentante del LA TERZA REPUBBLICA Coordinamento Fava Palazzolo Spettacolo di e con PINUCCIO MOSTRA FOTOGRAFICA Circuito Nomadica al secolo Alessio Giannone: il comi- Un anno di Clandestino Modera Salvo Ognibene / co pugliese che ha sbancato Youtube http://www.festival-del-giornal- Diecieventicinque con le sue “telefonate” ai ismo.it/programma/#sthash.oxK- 22:00 Atrio Comunale personaggi famosi S2UDT.dpuf OMAGGIO AL CINEMA DI PIPPO FAVA 22:30 Atrio Comunale a cura di Circuito Nomadica SPEAK TO THE BONES Dalla serie “Siciliani” Gentless3 in concerto di Giuseppe Fava Viceversa Records, L’Arsenale e Vittorio Sindoni, 1980 Da Villalba a Palermo – 55′ Opere Buffe – 29′

I Sicilianigiovani – pag. 57 www.libera.it People HaveThe Power!

Il IV raduno dei giovani di Libera si è svolto a Villa Genna, sul lungomare di Marsala. Il paese della provincia trapanese è terra lontana, geograficamente distante da altre realtà, ma altrettanto vicino sotto il profilo della lotta alla mafia. Quest'anno in campeggio si è ragionato sul “potere”: come sostantivo e come verbo. E soprattutto, sul potere dei “senza potere”. Noi

talvolta viene avvertita da coloro che sono fisicamente lontani dai luoghi istituzionali di comando. ‹‹Ognuno può e deve esercitare il proprio potere, seppur limitato ma non inesistente o inutile›› - ha spiegato il figlio del generale dalla Chiesa. Si deve allora pensare ad una grande differenza, linguistica e concettuale, tra “potere sostantivo” e “potere verbo”, privilegiando il secondo. Questa riflessione kantiana sul “poter fare” deve essere la base per una rinnovata consapevolezza che permette di non perdere di vista l’obiettivo che una rete deve inseguire. ‹‹Un verbo che il singolo deve trasformare in atto di responsabilità e umanità per poter infine guardare negli occhi i propri figli con la coscienza in pace›› - richiamando ancora le parole del Generale dalla Chiesa. Il Il IV raduno dei giovani di Libera a pensando al delitto di Mauro Rostagno, potere è quindi quello strumento che Marsala ha inizio il pomeriggio del 24 giornalista torinese - morto proprio qui a permette all’uomo la riappropriazione luglio, con l'intervento del professor Trapani - che deve essere ridotta, fino a della dimensione del “cittadino”, sul Nando dalla Chiesa. Il tema del dibattito scomparire, da una magistratura modello ateniese della prima democrazia. si articola tra distanza e potere. La competente e intellettualmente onesta. Un cittadino più umano, quindi, che si distanza, geografica appunto, inibita La distanza dalla giustizia, pensando al interessa della cosa pubblica e del suo dallo scopo comune a tutto il capitale superlatitante Matteo Messina Denaro, buon funzionamento, considerandolo un sociale che appartiene alla rete di Libera, ancora lontano dall’essere assicurato alla vero investimento sul futuro, per sé e per ma non solo. La distanza dalla verità, Legge. La distanza dal potere, che le nuove generazioni.

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ragazzi di Libera a Villa Genna. Piera è La buona politica A una donna giovane, energica e, La buona politica diventa elemento nonostante tutto, capace di ridere e centrale, per abbattere le distanze. E’ per Rita ironizzare su se stessa. E’ una donna che proprio il rapporto tra politica e potere il ha stupìto tutti con la sua forza: non si è tema della seconda giornata del raduno. Rita è viva e lotta insieme a noi!Il presentata né come vittima, né come Ne abbiamo parlato insieme a Vittorio coraggio e l’impegno: Rita Atria e Piera testimone di giustizia, né come Agnoletto (presidente del Genova Social Aiello! Il sole batteva forte quando un sopravvissuta, ma come una donna con la Forum, ex presidente di LILA, deputato fiume di colori si è riversato per le strade voglia di essere semplicemente una del parlamento europeo), Davide della piccola cittadina di Partanna. Il madre, una lavoratrice, una cittadina. Mattiello (presidente di Benvenuti in lieve vento scuoteva le bandiere gialle, Attraverso le sue parole semplici e Italia, deputato parlamentare PD) e rosa e arancioni dell’associazione Libera concrete, ha fatto toccar con mano gli Gabriella Stramaccioni (Libera e portava lontano il nome di Rita Atria, anni d’isolamento da parte della famiglia Nazionale). Che cos’è allora la politica? invocato a gran voce, dopo ventun anni, ma anche delle istituzioni, incapaci di Secondo Mattiello, politica è moto da un enorme corteo di giovani arrivati proteggere la sua identità, il suo corpo e interiore che agisce di fronte al suo da tutta Italia. Erano in trecento, venerdì il suo benessere. Piera ha raccontato di complemento: l’ingiustizia sociale. La 26 luglio, a ricordare la giovane uno Stato carnefice quanto la mafia, politica è tenerezza. Saper riconoscere diciassettenne che decise di denunciare tanto incompetente e disattento quanto che quel problema, è anche un problema la sua famiglia e l’ambiente mafioso in letale. mio. Ma come sappiamo il “moto”, non cui era cresciuta, cambiando Eppure, ciò non ha scalfito la sua basta. Rischia di trasformarsi in irrevocabilmente la sua vita. Con coerenza marmorea, che le ha permesso frustrazione e disperazione se piegato a emozione, si ricordava quando morì, di tappare autonomamente quei buchi e se stesso. La reazione deve trasformarsi lanciandosi da un palazzo di via Amelia quelle necessità trascurate dallo Stato. in “conoscenza” e “metodo” per essere a Roma una settimana dopo l’omicidio Soprattutto, non le ha impedito, dopo efficace. Innanzitutto,conoscenza. del giudice Borsellino, l’unico uomo che tutti questi anni, di ottenere il permesso Conoscenza intesa come costruzione di l’aveva ascoltata, aiutata e protetta, di donare. pensiero, cultura e orizzonte politico. A durante la sua testimonianza. Venerdì, Carlotta Bertolucci partire dai principi dalla nostra con ammirazione, si ricordava il Costituzione – continua Mattiello. Ma la coraggio della sua scelta e a quanto politica non è solo un’insieme di valori, provò a liberare Partanna dalla mafia. non è solo un orizzonte culturale. La Venerdì però le persiane erano sbarrate, politica è almeno, altrettanto un’insieme le case chiuse, le strade vuote. Pochi i di competenze specifiche, che riguardano cittadini presenti agli occhi di noi E!state Liberi il “come” – continua Agnoletto. Per giovani arrivati da altre città. Sappiamo, La giornata a Partanna è stata organizzata dall'Associazione antimafie questo è necessario affiancare lo però, che anche sotto questo aspetto ci “Rita Atria” che ogni anno torna sulla strumento del potere. Uno strumento che sono novità e percorsi che con fatica tomba di Rita e nel suo paese per ha bisogno di essere esercitato ed stanno nascendo anche a Partanna, anche rinnovare l'impegno contro mafie e addomesticato per non trasformarsi in nella città di Rita Atria. Venerdì, illegalità. “bestiale violenza”. E qui, che categorie contando tutti quei volti, l’emozione di Quest'anno al corteo hanno partecipato i come “organizzazione”, “rete”, è stata grande. Piera, tanti ragazzi di Libera impegnati nella “esercizio”,“mediazione”, “tattica” e cognata di Atria, fu la prima a vicina Marsala al IV raduno nazionale e i “strategia” diventano fondamentali. Così, denunciare, dando il coraggio e la forza volontari del progetto “E!state Liberi” People have the power acquista un altro di sopportare il peso di questa scelta provenienti da diverse province italiane e impegnati in campi di volontariato e senso. Persone capaci di partecipare, di anche a Rita: da lì, non l’ha mai studio organizzati sui beni confiscati alle organizzare il proprio peso nel abbandonata, neanche dopo la morte. “Io mafie. cambiamento, di esercitare in maniera sono qui per portare avanti le idee di In provincia di Trapani, in particolare, sui efficace ed efficiente il potere. Così si Rita, proprio come voleva lei” ha terreni della nascente cooperativa che può fare. E vincere. raccontato la sera, dopo lo spettacolo verrà dedicata alla memoria della F. Di Donna - G. Passalacqua “Picciridda” della compagnia Orme, ai giovane Rita Atria.

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Il potere dei “senza potere”

come più volte a ripetuto la nostra fare molto ancora, molto di più. “Sono siciliano e sono contro mafie “bidella” (come si è autodefinita, ndr) Possiamo esercitare il potere dei “senza e illegalità ma non mi sento di preferita, Maria Josè Fava. potere”. Il potere come possibilità, anche Io sono siciliano e sono contro mafie e perché “Noi siamo di più” - come tempo appartenere ad un’Italia minore, illegalità ma non mi sento di appartenere fa affermava Rosanna dopo aver pianto anzi”. Al raduno dei giovani di a un’Italia minore, anzi, in me regna la la morte del suo Lino. “confusione” tra nomi nuovi e vecchi, Noi siamo di più con tutti i nostri difetti: Libera si tirano le somme di un ma allo stesso modo importanti e logorroici, pieni di se, egoisti, sfrontati, anno di antimafia e si rilancia: gli significativi, segno questo che non siamo eccentrici, fissati col sesso, noiosi. Noi così pochi come spesso ci crediamo di siamo di più dei mafiosi, dei corrotti, dei antimafiosi, conti alla mano, sono essere o come i “potenti” vorrebbero finanzieri senza scrupoli. E' il tempo che più dei corrotti, dei mafiosi, dei farci credere. Restano i tanti volti; gli è dedicato alla rosa, che la fa bella. La occhioni felici di Francesco che rosa. "E io me l’accollo“. finanzieri senza scrupoli. nascondono dolori inspiegabili, la barba Salvatore Benintende di Nonno Vincenzo “Non esisterà mai una Libera Giovani!”. (Agostino, ndr) che profuma Sono queste le parole con cui la di lotta e speranza, il sorriso coordinatrice di Libera, Francesca di Piera (Aiello) che Rispoli, prende la parola durante disarma, le parole lucide e l'assemblea conclusiva del raduno pesate con estrema cura da nazionale dei giovani a Marsala. Perché Margherita (Asta, ndr). Poi – ci spiega – la forza è nel confronto le lacrime di Elisa, le interno, nel legame profondo fra diverse massime di Anselmo, le generazioni. Perché, appunto, l'unione, teorie sulla “punta” di concreta e vera, fa la forza. Carmelo, i confronti continui Alla fine di un’avventura incredibilmente con Giulia, la pistola disarmante e potente quale è stata questo d’acqua di Josè e ancora i quarto raduno nazionale dei giovani di sorrisi dei ragazzi di Amunì Libera, mettere insieme i pezzi del “uno è picca e due su assai”, mosaico non è semplice per me e credo la lotta politica di Davide e per tanti altri. La quantità di vita che le precisazioni di Francesca. porterò con me è difficile da quantificare “L'applauso del mondo non e mi dà la cifra di quanto siamo cresciuti è il criterio per valutare se e di come siamo diventati un movimento ciò che stiamo facendo popolare, parte di un mosaico vale”. Mi risuonano le parole coloratissimo. Siamo un movimento di di Leonardo al quale dopo antimafia sociale a “geografia variabile” un anno di contatti ho è vero ma, forse, dopo questi giorni, un finalmente dato un volto... po’ tutti inizieremo a usare le formule andrei avanti all’infinito ma “Libera in”, “Libera a”, “Libera su” ho un numero limitato di come auspicato da Umberto Di Maggio, caratteri (che credo di aver coordinatore della rete di Libera in già ampiamente sforato). Ci Sicilia. Perché ognuno di Noi è Libera e siamo interrogati sul potere, lo sforzo è esserlo ovunque. Perché su i tanti sostantivi che lo siamo movimento ma soprattutto siamo peggiorano e sul potere IN movimento. Sentirsi parte di un tutto come verbo. Noi possiamo

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Cronache di ordinari soprusi “Mio figlio ucciso e cancellato”

C’era un'auto con danni Un “normale” inciden- laterali, la moto a terra con danni vari, mio figlio a terra, deceduto te stradale. E tante ve- all’impatto con l’auto. Prima di rità messe da parte noi arrivano i Responsabili che devono effettuare i rilievi. L’auto, viene spostata, (non si sa di Gerardo Spina ancora oggi da chi), poi fatti i rilievi. Lo dichiarerà il Mare- sciallo, in tribunale (cercando di appropriarsi del ruolo altrui o di fare Carmine Spina, 24 anni (Avellino) minimizzare il fatto), DOPO CIRCA prepotenza alcuna. Come chiamare tutto N. 20 aprile 1981 - Dec. 26 Giugno 2005 TRE ANNI, senza mai nulla aver questo modo di fare? Complicità oppure verbalizzato di questo grave episodio e omertà? Carmine, un ragazzo solare, con tan- offendendo la memoria di mio figlio Con tutti questi errori l’unico colpevo- ta voglia di vivere e tante cose da fare afferma cinicamente che “L’AUTO ERA le è risultato essere CARMINE SPINA come tutti i ragazzi della sua età. Sem- STATA SPOSTATA IN QUANTO, NON (viaggiava su strada con diritto di prece- pre sorridente e disponibile con tutti. SI ERANO ACCORTI DELLA denza e aveva la precedenza su tutta Per chi non lo conosce, nel ’94 bravis- GRAVITA’ DEI FATTI”. Ignorato l’area dell’incrocio, mentre l’auto aveva simo a giocare a tennis vince i giochi l’articolo 354 del codice di procedura lo Stop). Errori anche dal P.M. (l’auto della gioventù. penale, che in sintesi recita: Gli ufficiali viene dissequestrata dopo soli 24 giorni e e gli agenti di polizia giudiziaria curano perito del tribunale nominato 2 mesi Dopo essersi diplomato, cerca vari la- che le tracce e le cose pertinenti al reato dopo). vori per avere una sua indipendenza. Nel siano conservate e che lo stato dei luoghi Quanto è accaduto non è giusto (per 3 2001 viene assunto presso una ditta che e delle cose non venga mutato ecc.. Tutti lunghi anni non mi spiegavo il perché di tratta i laminati in acciaio, anche qui di- sapevano che mio figlio era deceduto quell’auto quasi fuoristrada e il come venta amico di tutti, nonostante la sua ti- all’impatto con l’auto. mio figlio ci fosse finito contro. Poi la midezza. Svolgerà il servizio militare in Non solo, in tribunale, il Maresciallo, triste verità in tribunale). Vandalicamen- Aeronautica, a Firenze, da agosto 2002 ha alterato la distanza dall’uscita della te, hanno per 4 volte distrutto, rubato e fino a giugno 2003, con il ruolo di auti- moto, cioè dalla curva al punto di impat- ancora sfregiato la lapide posta in ricordo sta, guidando sia autobus che autoambu- to, che è di ben 80 metri. Il Responsabile dove avvenne l’incidente di mio figlio. lanze. Rientra al termine del servizio mi- dei rilievi, nel dire in tribunale, sotto te- Non hanno capito che io non temo niente litare nella ditta dove lavorava, nel 2005 stimonianza, “8 metri se non sbaglio” ha e nessuno, possono distruggere tutto, ma corona il suo sogno. Una moto nuova usato un termine dubitativo (se non sba- non la mia sete di giustizia. fiammante, dopo un usato che gli aveva glio). Il fatto è che non lo ha detto una sempre dato problemi. E’ felice anche sola volta, ma lo ha ribadito e sottolinea- “Io esigo di sapere” quella domenica fatale che lo porterà to in una fase successiva della testimo- lontano dalla sua famiglia, dagli amici. nianza. E ancora, per la terza volta, alla Alla tragedia si somma l’ingiustizia, domanda del P.M. che lo interrogava in Io esigo di sapere cosa veramente è ac- poiché per gravissimi errori, fatti durante aula, sempre inerente agli otto metri, ha caduto e perché è stato favorito l’uno a i rilievi del mortale incidente, accadono continuato imperterrito a mentire, senza scapito dell’altro, invece di essere al di in seguito delle cose molto gravi, che di chiarire (poteva ancora farlo), che si trat- sopra delle parti. Faccio appello, affinchè seguito Vi espongo. tava di 80 metri e non 8 metri. Sapeva chi ha sbagliato sia messo in condizioni bene il Maresciallo che i metri erano 80 e di non fare ancora del male ad altri ra- gazzi e/o famiglie. La mia richiesta di Provate a immaginare la scena non 8. MI domando: sono diventati arbitri di giustizia è una richiesta per TUTTI, af- parte e giudici di mio figlio? O dovevano finchè episodi simili non debbano mai Provate ad immaginare per un attimo mantenersi al di sopra delle parti?? An- più accadere a nessun altro. Oltre ad aver soltanto, la scena dove è accaduto l’inci- che il Coordinatore (un Tenente dei subito una grave perdita si subiscono an- dente mortale di mio figlio, dove mi ero Carabinieri, presente sul posto), non si che ingiustizie, “perché al momento non subito recato, insieme a mia moglie, era accorto di mio figlio deceduto? Cosa si erano resi conto della gravità dei fatti. quando mio figlio era a terra privo di sa di tutto questo? Ognuno ha il dovere Il padre Gerardo Spina vita. di svolgere il suo ruolo e non

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'Ndrangheta Cronaca di un successo annunciato

La 'ndrangheta oggi è l'organizzazione crimi- nale egemone in Italia

di Andrea Zolea www.stampoantimafioso.it

Attorno alla mafia calabrese c’è sempre stata una sottovalutazione sto- rica che frequentemente non consente una corretta interpretazione del feno- meno.

Le radici

Nando dalla Chiesa, in “La Conver- genza”, illustra i periodi storici della ‘ndrangheta: attraverso la fase economi- ca denominata dall’autore “accumulazio- ne originaria”, nel decennio Settanta e Ottanta del Novecento, la mafia calabre- se realizza degli investimenti strategici che pongono le basi per l’odierna egemo- nia sulle altre organizzazioni criminali presenti sul territorio italiano.

La Salerno-Reggio

Con l’esecuzione dei lavori della nota oggi, in base alla competenza territoriale, che del governo centrale e il boss della autostrada si permette un collegamento le cosche hanno “mangiato”, Piana di Gioia, Tauro Girolamo Piromal- più rapido tra la Calabria e il “resto del prosciugando le risorse pubbliche li, detto “Don Mommo Piromalli”. mondo”. Enzo Ciconte (‘Ndrangheta, connesse ai lavori dell’opera. Attorno al V centro siderurgico si crea- edizioni Rubbettino) sottolinea che no svariate imprese edili, dalle quali l’assegnazione degli appalti avviene an- Il V Centro Siderurgico emerge la figura dello ‘ndranghetista- che con l’assenso di alcuni imprenditori imprenditore. “La grande torta”, la spar- del Nord Italia, attraverso la loro funzio- Il Quinto Centro Siderurgico di Gioia tizione dei lavori tra le ‘ndrine, può esse- ne di prestanome. Potenti ‘ndrine lavora- Tauro (Reggio Calabria) è un progetto re interpretata come un’intuizione da par- no indisturbate nella realizzazione mai portato a conclusione; i promotori te di Don Mommo Piromalli, uno dei più dell’autostrada. Dalla costruzione sino ad dei lavori sono altissime cariche politi- carismatici boss della ‘ndrangheta.

I Sicilianigiovani – pag. 62 www.isiciliani.it “I rapporti coi corleonesi e quelli con la NCO di Cutolo”

I sequestri della Società maggiore . Il “santista” è “Macrì era il ” soggetto alla doppia affiliazione; è, cioè, Contemporaneamente ai lavori pubbli- sia ‘ndranghetista he massone. Avviene, Come riportato in “Fratelli di sangue”, ci (V Centro Siderurgico e Salerno-Reg- così, l’ingresso della criminalità organiz- scritto dal Procuratore aggiunto di Reg- gio Calabria) anche i sequestri di persona zata calabrese all’interno della massone- gio Calabria, Nicola Gratteri e dallo sto- sono serviti ad accumulare denaro. Per ria deviata, permettendo l’apertura di un rico di organizzazioni mafiose, Antonio realizzare questa parte del loro piano dialogo con le figure di potere: architetti, Nicaso, il collaboratore di giustizia Gia- strategico, le cosche sfruttano le colonie ingegneri, magistrati, avvocati, como Lauro sottolinea che “Macrì era il presenti nel Nord-Italia. Non a caso, gran banchieri, servizi segreti, forze capo dei capi, rappresentava l’onorata parte dei sequestri partono da lì e le vitti- dell’ordine, politici e imprenditori. società” e in stretti rapporti con il clan me di questo meccanismo vengono poi Chi possiede la santa può intrattenere dei corleonesi (da Michele Navarra, il nascoste in Aspromonte (San Luca, Platì tutti quei rapporti, impensabili in prece- quale viene mandato al confino a Marina e Africo soprattutto). denza con il potere costituito, senza esse- di Gioiosa Jonica, fino a Luciano Liggio, La Lombardia è la regione in cui si re considerato un traditore. Infatti, il san- e Bernardo Provenzano). sono verificati più sequestri di persona; tista ha anche la funzione di delatore; ciò Ucciso nel campo bocciofilo di Sider- gli ‘ndranghetisti si focalizzano princi- significa che se qualcuno inferiore di no a colpi di mitra nel gennaio del 1975, palmente sui rampolli della buona bor- dote all’interno della sua ‘ndrina fa errori il suo assassinio viene ordinato dai De ghesia del nord e, tra il 1977 e il 1984, lo può segnalare persino alle forze Stefano (Reggio Calabria), dai Cataldo eseguono oltre 100 sequestri. Gli introiti dell’ordine. (Locri) e dai Mazzaferro (Marina di Gio- di queste attività illegali, in un futuro Ulteriore elemento di novità è il nuovo iosa Jonica). Domenico Tripodo, detto prossimo, vengono poi reinvestiti nel giuramento del rito di affiliazione: non è Don Mico Tripodo, il prediletto di Macrì, traffico di droga. più su San Michele Arcangelo (protettore originario di Reggio Calabria, è uno della ‘ndrangheta) ma su Giuseppe Maz- degli ‘ndranghetisti più influenti della zini, Giuseppe Garibaldi e Alfonso La Nasce la Santa città; la dei Tripodo si pone in Mormora (tutti e tre massoni). conflitto aperto con i De Stefano (anche loro di Reggio Calabria) perché, come i Lavori pubblici e sequestri di persona Prima guerra di 'ndrangheta rientrano nella medesima strategia: inve- Macrì, vuole mantenere le tradizioni stire e incrementare il patrimonio per mafiose del passato. Viene ucciso da due aprire a nuovi mercati. I sequestri di per- Il conflitto avvenuto tra il 1974 e 1977, cutoliani nel carcere di Napoli, sona però comportano alti rischi di pena combattutosi principalmente tra i clan di Poggioreale. detentiva e perdita di consenso, elemento Reggio Calabria, causa oltre 230 morti. fondamentale per la sopravvivenza delle Uno dei motivi conflittuali è da ricercarsi 'Ndrangheta e camorra organizzazioni mafiose. tra le attività descritte nei primi due para- Cosa Nostra, infatti, nello stesso perio- grafi e le vecchie correnti capeggiate da In cambio del favore alle 'ndrine, do, capisce che il sequestro non è la stra- Antonio Macrì e Domenico Tripodo. Chi il boss della Nuova Camorra Organizzat- tegia giusta da perseguire. Nasce, quindi, sono queste due persone? Antonio Macrì, a, Raffaele Cutolo, ottiene i codici della la domanda spontanea: l’accumulazione detto Ntoni Macrì, era il capo bastone di mafia calabrese, da parte dei Mammoliti primaria è stata oggetto di una strategia Siderno (fascia jonica di Reggio Cala- di Castellace. L’omicidio viene realizzato precisa? Sembrerebbe proprio di sì, per- bria), legato alle tradizioni ‘ndrangheti- anche per via dei buoni rapporti tra Cuto- chè dopo i vari filoni citati, le nuove leve ste, contrario ai sequestri di persona e lo e il padrino Paolo De Stefano. della ‘ndrangheta, sofferenti al ruolo che alla ‘santa’; favorevole al mantenimento Altri omicidi rilevanti sono quelli di hanno sino ad allora ricoperto, vogliono dell’attività principale delle cosche cala- Giacomo Ferlaino (Lamezia Terme, 3 lu- fare un salto di qualità. bresi prima dell’acquisizione primaria: il glio ’75), avvocato generale dello Stato, Nasce così “la santa”, la prima dote contrabbando delle sigarette. ucciso per lupara bianca, il quale si op- pone alla degenerazione dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nella massoneria; i fratelli Giovanni e Giorgio De Stefano. I gruppi vincenti della 1° guerra di ‘ndran- gheta sono i Cataldo, i Mazzaferro, i De Stefano, i Piromalli e i Mammoliti. L’esi- to di queste sanguinose faide è lo spar- tiacque tra la vecchia e la nuova ‘ndran- gheta; questa fase storica consente ai clan calabresi un salto di qualità nello scenario criminale nazionale e interna- zionale.

I Sicilianigiovani – pag. 63 www.isiciliani.it

'Ndrangheta Emilio Di Giovine, boss fra le donne

I capitali accumulati vengono poi L'educazione mafiosa Un eroe dei nostri reinvestiti nel traffico di armi, sempre a tempi... Milano. A questo proposito Ombretta, ad un È interessante notare come una donna certo punto, si ferma a riflettere su una possa aver avuto così tanto peso all’inter- parte del testo, quella cioè in cui il no di un’organizzazione di questo tipo, di- protagonista parla della sua infanzia. Il ciamo, di “stampo maschile”. Basti osser- piccolo Di Giovine, un giorno, assistette di Attilio Occhipinti vare il ruolo della “femmina” nei tanti ad una contesa e lo zio gli chiese chi fu a www.generazionezero.org esempi di realtà mafiose in generale o nei provocarla; così Emilio disse subito chi film di mafia. era stato il responsabile, ma lo zio lo punì Una madre-comandante insomma, una Nel parco di Pioltello, in provincia di immediatamente colpendolo con uno figura che ha inciso particolarmente nella Milano, tra banchetti e umidità, c’è una schiaffo e raccomandandogli che la vita del proprio figlio Emilio, altra figura donna che parla seduta davanti a una prossima volta avrebbe fatto meglio a certo non priva di fascino, protagonista del piccola platea. Capelli corti e occhiali da pensarci su due volte, prima di “parlare”. libro di Ombretta. Emilio, infatti, attraver- vista. Lo sfondo è un festival sull’anti- valore dell’omertà. so il suo carisma, la sua competenza e, mafia, il primo da queste parti, che ha Il piccolo Emilio è poi cresciuto, ha specialmente, i suoi contatti all’estero, per oggetto principale la ‘ndrangheta al messo in piedi un suo impero e ha anche svolgerà un ruolo decisivo per le sorti del- nord. avuto dei figli. Dopo l’arresto e dopo sette la seconda guerra di ‘ndrangheta (1985- anni di 41/bis, tutto “si è sciolto come 1991), rifornendo di armi la famiglia giù È straordinario pensare a quante cose si neve al sole” ed è arrivata la scelta di col- in Calabria. Di Giovine, bisogna dirlo, è possono apprendere stando per qualche laborare con la giustizia. Sicuramente c’è un boss che tecnicamente non si è mai af- ora sullo stesso posto. Da una parte si par- convenienza in questa decisione, manco a filiato all’organizzazione, perché lui non la di pizzo, ti sposti di qualche metro e si dirlo, ma vi è anche un elemento di svolta ha mai voluto dipendere da nessuno. Emi- parla di gioco d’azzardo, vai lì e parlano di che è rappresentato da una donna. Sì, una lio, infatti, non è mai stato “iniziato”. beni confiscati. Poi però ti devi sedere da donna. La sua vita è fatta di lusso, belle donne, qualche parte. La donna con i capelli corti D’altronde si era già parlato della viaggi, ville sfarzose in diverse città e gli occhiali si chiama Ombretta Ingrascì particolare posizione di Maria Serraino d’Europa, tanti vizi insomma che, a ca- e sta presentando il suo secondo libro, nella vita di Emilio, ma in questo caso par- vallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, rappre- Confessioni di un padre. Il padre in que- liamo di una donna molto più piccola, e sentavano i guadagni di un’attività intensa. stione è Emilio Di Giovine, boss del clan cioè della figlia dello stesso Emilio. La fi- Il traffico di droga misto a quello delle Serraino-Di Giovine collaboratore di giu- glia che non è riuscito a conoscere, la stes- armi ha fatto sì che il clan Serraino-Di stizia dal 2003. Per circa tre anni, due o tre sa a cui è rivolta questa confessione. “I Giovine si affermasse con prepotenza volte all’anno, dal 2008 al 2011, Ombretta giovani si devono rendere conto”, dice nell’ambiente milanese ed Emilio poteva ha incontrato Di Giovine e da questi in- Emilio. contare su una fitta rete di contatti in paesi contri è nata in seguito l’idea del libro. Si La parabola della famiglia Serraino-Di come Marocco, Inghilterra, Olanda, Spa- tratta di una vera e propria confessione di Giovine terminerà a metà degli anni ’90, gna e, ovviamente, Colombia. Emilio alla figlia. con le operazioni condotte dalla polizia Di Giovine ad ogni modo vuole essere L’azione del clan Serraino-Di Giovine si Belgio 1, Belgio 2, Belgio 3 e la stessa uno indipendente. A lui le regole non piac- è concentrata prevalentemente in Lombar- Maria Serraino verrà condannata all’erga- ciono, preferisce vivere la sua vita da dia, a partire dagli anni ’60. stolo. uomo libero. Libero di amare tante donne, Maria Serraino, madre di Emilio, prove- Questo boss, che non faccio fatica ad libero di spendere i suoi soldi in niva da una famiglia molto importante immaginare seduto sul sedile di una fuori- costosissime cene a base di aragoste e nell’ambiente ‘ndranghetista. Si sposò con serie a fianco di una donna bella e ingio- champagne, protagonista pure di un’eva- Rosario Di Giovine, trafficante di sigarette iellata, è ora un pentito, uno che ha parla- sione. Un boss sui generis, lontano dalla e a Milano, dove si erano trasferiti nei pri- to, un traditore. In passato ha avuto tutto figura del tipico boss che l’immaginario mi anni ’60, iniziò la parabola della fami- quello che voleva, soldi e potere, eppure collettivo ha contribuito a costruire. glia Serraino-Di Giovine. Maria diventa in “puoi avere tutto, ma alla fine resti solo”. D’altronde Emilio lo aveva detto ad un poco tempo la capa del clan, una vera e La storia di questa famiglia, di queste cronista: «Ma chi me lo fa fare? I mafiosi propria cosca che fa della ricettazione e persone è anche la storia di una città e di fanno una vita pazzesca, piena di regole: e del traffico di droga, specialmente eroina, i un Paese. Storie di droga, armi e delitti, non fare questo, e non fare quello. Io sono pilastri di un'economia virtuosa. ma anche storie di uomini e di donne. Le una testa matta, un avventuriero». seconde, in questo caso, hanno prevalso.

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Storia Mai dire mafia: parola di Scelba

La Commissione d'inchiesta elemento ormai fondante dell’equilibrio Di mafia non si doveva sociale e politico della Sicilia e non solo. parlare e se qualcuno Giuseppe Berti giudicò insoddisfacente Ma per il DC calabrese Vittorio Pugliese la mafia era criminalità comune e neppure ne parlava era un deni- la risposta di Scelba e chiese formalmente l’istituzione di una Commissione che organizzata e allora … meglio lasciar gratore della Sicilia… avrebbe dovuto indagare sull’ordine pub- perdere! blico, sul banditismo, sulla mafia, sui rap- Il settimo no arrivò alla richiesta di porti tra mafia e politica, sulla magistratu- Ferruccio Parri, presentata il 27 novembre di Elio Camilleri 1958. Si era in prossimità dei governi di ra e gli inconcludenti processi contro ese- cutori e mandanti dei numerosi assassinii centro sinistra e la richiesta, comunque, mafiosi. cominciò a “contare” politicamente di più. La mafia non esisteva e basta, ma bi- Scelba si oppose ancora una volta moti- Parri indicò oltre che la proprietà terrie- sognava pur capire chi aveva ucciso de- vando con il fatto che la Commissione ra, anche gli appalti pubblici il colloca- cine di sindacalisti che lottavano per avrebbe dato adito a nuove speculazioni mento dei lavoratori, le banche e le assi- l’attuazione dei Decreti Gullo sulla ri- politiche e ad agitazioni contro le forze curazioni gli ambiti da esplorare e da in- forma agraria e chi aveva sparato sui dell’ordine dello Stato. dagare. contadini a Portella della Ginestra. L’opposizione di sinistra tornò alla cari- L’anno dopo il socialista Simone Gatto ca tra il settembre del 1948 e il giugno non esitò ad insiste sul nesso tra mafia e Una vera e propria richiesta di una 1949 e il deputato democristiano Merlin politica “la mafia tende irresistibilmente a Commissione parlamentare d’inchiesta dichiarò che in Sicilia era il clima e farsi alleata dei governi, dei partiti di sulla mafia non era stata ancora formula- l’ambiente la causa dei disagi sociali ed maggioranza, degli stessi organi dello Sta- ta, ma la richiesta di verità e conoscenza economici (sic!). to”. (in Nicola Tranfaglia. Mafia, politica fu finalmente pronunciata alla Camera dei e affari. Laterza. Bari. 2008. pag. 11) L’ottavo e ultimo rifiuto arrivò il 26 Deputati per la prima volta il 27 aprile Scelba nega ancora 1948 dal deputato comunista Giuseppe aprile 1961 con la relazione del senatore democristiano Zotta che definì la Com- Berti che si riferì esplicitamente alla stra- Nel giugno 1949 il nostro Scelba si op- ge di Portella, all’assassinio di Placido missione “inutile, antigiuridica ed inido- pose per la terza volta alla richiesta affer- nea rispetto allo scopo da raggiungere”. Rizzotto, Calogero Cangelosi e di altri mando che in Sicilia c’era un’Assemblea sindacalisti e all’attentato a Li Causi e a che poteva autonomamente istituirla, Finalmente, nel 1963... Pantaleone durante un comizio nel paese come se si trattasse di un problema locale di , Villalba il 16 settem- e non anche nazionale. bre 1944. E per la quarta volta, nel 1951, alla ri- Ce ne sarebbero, forse, stati altri se Il siciliano e democristiano Mario Scel- chiesta di Ruggero Grieco e Lelio Basso, l’Assemblea Regionale Siciliana, devasta- ba, da ministro dell’Interno, ebbe a dire l’ineffabile ministro si sbilancia in pro- ta dagli scandali e alla ricerca di che la mafia non costituiva un problema messe di restaurare l’ordine pubblico in un’impossibile purificazione, non avesse politico, né di ordine pubblico; essa, pur Sicilia dopo che sarà passata la bufera del chiesto, il 30 marzo 1962, al Parlamento partecipando alle competizioni elettorali processo di Viterbo contro la banda Giu- nazionale l’istituzione di quella Commis- (allora esisteva e aveva rapporti con la po- liano, ma di Commissione non ne vuole sione ripetutamente respinta e che, final- litica!), distribuiva i voti un po’ a tutti i sentire parlare. mente, s’insediò il 14 aprile del 1963. partiti e, secondo lui, in modo assoluta- Nel corso della seconda Legislatura, nel Dopo una “gestazione” politica molto mente marginale. Si oppose, quindi, nel 1954, , da Presidente del travagliata durata ben 15 anni, nacque luglio del 1948, all’istituzione di una Consiglio, respinse la quinta richiesta. così la Commissione parlamentare Commissione d’inchiesta sulla mafia, in Nel 1956 Girolamo Li Causi tentò per d’inchiesta sulla mafia: da quel momento quanto, secondo lui, tra politica e mafia la sesta volta di ottenere l’istituzione di insorsero altri problemi, resistenze, reti- non intercorrevano rapporti organici e una Commissione d’inchiesta, dichiaran- cenze, censure e si videro e sentirono tan- neppure tra mafia siciliana e americana. do che la mafia non era soltanto un pro- te storie che saranno oggetto del prossimo blema di ordine pubblico, ma anche un pezzo.

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Napoli Avvoltoi,cornacchie e ciucciuvettole... Legittimo il dissenso, l’opposizione, il liticamente all'epoca - riesce a vincere le Quanti uccelli volteg- dissentire, la critica feroce, le inchieste elezioni. Coincidenze astrali. Calcolo tranchant, il denunciare contraddizioni e delle probabilità improbabili. Ardue giano minacciosi sul manchevolezze ma ciò che sorprende è il combinazioni statistiche. Sta di fatto che Municipio... clima pesante, d’intolleranza, di rabbia e legittimamente con una maggioranza di odio. Una prova? L’ex comandante della una minoranza sale sullo scranno più alto polizia municipale di Napoli, nonché già mettendo alla porta una partitocrazia generale di brigata dell'arma dei carabi- marcia che neppure ha avuto la furbizia di Arnaldo Capezzuto nieri, su Fb si è scagliato contro il sinda- di rinnovarsi dopo anni e anni di scempi www.ladomenicasettimanale.it co addirittura postando una bomba a amministrativi e fetide incrostazioni. Si- mano e una pancia di una donna in gravi- gnori e signori ecco l’anomalia Napoli, Un indistinto stuolo affolla le rive del danza dove vi era scritto : “Non sarai il un pericoloso laboratorio politico nazio- fiume in attesa che la corrente trascini mio sindaco”. nale che poteva inaugurare un’inedita ri- il cadavere politico di Luigi De Magi- E' lo stesso funzionario che l’ammini- voluzione. Appunto, poteva. E come stris, il sindaco anomalo di Napoli. strazione decise di allontanare per ragio- sempre, tutto ciò che poteva essere non è Questa volta il miracolo non l’ha fatto ni di bilancio, ma soprattutto perché, stato. San Gennaro ma proprio il turbolento scrive lo stesso primo cittadino: “Incar- Luigi De Magistris è uno strano perso- ex pm da quando indossa la fascia tri- nava un’idea di sicurezza e controllo fon- naggio. Un incrocio tra Masaniello e colore: tutti contro di lui. data su militarizzazione degli spazi pub- l’Alberto Sordi-Gastone nel film “Il con- blici e repressione dei più deboli". te Max”. Appunto, un sindaco anomalo. E’ un lungo rosario di accuse, invettiv- Un senza partito, uno scassatore, un e, boicottaggi, trappole, minacce e tiri Il sindaco e il cardinale anarchico. Il suo errore strategico più bassi. Dall’ estrema sinistra, ai radical grande? Non aver tirato dentro il gover- chic, dai moderati, alla destra, passando Un sindaco tenuto a distanza anche dal no della città, i notabili, le eminenze gri- per le borghesie altolocate, mafiose e ari- cardinale Crescenzio Sepe. Ormai l’alto gie, gli amici degli amici, non aver co- stocratiche-conservatrici, fino a giungere prelato non partecipa più a nessuna ini- struito un sottobosco di potere e distri- ai colletti bianchi, ai professionisti della ziativa pubblica dove c’è il primo cittadi- buito generose prebende. Il malfidato protesta, ai professionisti dell’anticamor- no. Motivo? All’intromissione di Sepe primo cittadino non si è risparmiato in ra, alle lobby del bene, agli intellettualoi- su di un’ipotesi di parco dell’amore, De leggerezze e candide ingenuità. Il mese di, ai maneggioni di mestiere, ai porta- Magistris gli ricordò che era meglio che di agosto volge al termine ed è stato dav- borse, ai trafficoni, ai carrieristi di Dio. si preoccupasse della gestione delle vero caldo, anzi caldissimo. La colonnina Senza dimenticare in questo baillame i “sue” case a Roma. Il chiaro riferimento di mercurio c'entra poco. Gli svarioni veri delusi: gente appassionata che aveva era all’indagine, ancora in corso, che dell’arancione armata Brancaleone sono riposto in De Magistris una speranza di vede l’Arcivescovo partenopeo indagato stati da guinness. Dagli assessori perdo- cambiamento e rinnovamento. per un’ipotesi di corruzione quando era nati, ai proclami napoleonici, al Forum di Della presunta disfatta amministrativa prefetto della Congregazione di non si sa cosa. Una strana confusione. ciò che incuriosisce e sorprende, poco Propaganda fide insieme all'ex ministro Tra tanta polvere s'intravedono le sago- per la verità, è constatare come una città Lunardi e un gruppo di costruttori. me. E' tutta da chiarire anche la teleno- storicamente divisa, pigra e fatalista Anche in quell’occasione il fuoco della vella di Claudio De Magistris, messo nel come Napoli sia riuscita a fare massa cri- polemica cominciò a bruciare violento. tritacarne, tirato per la giacchetta, fatto tica contro un sindaco. Non è mai acca- Sembra una guerra. E’ una guerra. fuori senza che formalmente avesse mai duto in passato, mai. Anche quando a pa- E sullo sfondo non fanno mancare il sottoscritto alcun incarico pubblico retri- lazzo San Giacomo abitualmente c’erano proprio contributo i bookmakers che di buito. amministratori-cavallette, gangster e ora in ora aggiornano il tabellino delle La storia ha un peccato d’origine: Na- amici di camorristi. Curioso. Intrigante. puntate: Oggi De Magistris a quanto lo poli non è Bruxelles. Qui il sospetto oltre Stupefacente. Oggi accade che nella stes- danno? Riuscirà a mangiare il panettone? ad essere l’anticamera della verità è una sa trincea combattono gomito a gomito E la colomba? Andrà prima in vacanza? prova di condanna. De Magistris rappre- gente tanto diversa per appartenenza po- Napoli non è una città normale. E’ vento senta un’anomalia politica per una città litica, estrazione sociale, tradizione, cre- di popolo. All’improvviso soffia e può come Napoli. Forse un'occasione persa do, pratiche e fedine penali tutt’altro che accadere che un ex pm diventato anche per sminare quelle gestione della cosa immacolate. Insieme abbracciati appas- per meriti televisivi deputato europeo – pubblica che dalle nostre parti somiglia a sionatamente. senza né arte, né parte, né mestiere, - po- una gestione della "cosa loro".

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Sicilia tamente anche Salemi con l’omicidio nel frattempo alle ultime elezioni eccellente, commesso però a Palermo, amministrative si è speso anche per eleggere dell’esattore Ignazio Salvo ammazzato a suoi uomini in altri Consigli comunali, il Non toccate Santa Flavia il 17 settembre 1992 con un primo degli eletti del Pd al Comune di complotto al quale partecipò il genero di suo è un personaggio a lui vicino, a cugino Nino, l’altro esattore, il medico San- ha dato il suo “silenzio Salemi! giorgi. Il 20 settembre 1992 nella chiesa ma- assenso” perché l’ex consigliere e assessore dre di Salemi i funerali di Ignazio Salvo, qui provinciale Vito Torrente, anche questo della Potrebbe sembrare che venerato come un pater civitas furono affol- sua cordata, sostenesse l’attuale capogruppo lati, tanta gente addolorata e per davvero. alla Regione del Pd, Baldo Gucciardi, adesso ce l'avete con la mafia... Giammarinaro non c’era a quel funerale e Torrente è in predicato di andare a fare il di Rino Giacalone la sua assenza non passò inosservata. Oggi, sindaco a Mazara. Così per citare alcuni casi. come allora, viene letta come una presa di Il fallimento quindi dove sta? Risiede nella Per carità non toccate Salemi, non ne distanza dagli esattori. Cosa che gli sarebbe circostanza che al “vecchio zio” continuano pronunciate nemmeno il nome che basta servita “a far carriera”. Oggi Giammarinaro, a concedere fiducia. Il procedimento che è in niente per fare scatenare le ire dell’ex uscito assolto da un processo per mafia, ex corso frattanto resta sotto traccia nelle crona- sindaco Vittorio Sgarbi o del suo “gostwri- sorvegliato speciale, è al centro di una nuova che di giornale. Poche le notizie che trapela- ther”, addetto stampa, Nino Ippolito. Sono indagine, c’è un procedimento in corso, la no, o almeno le notizie ci sono ma vengono state sufficienti poche frasi del neo prefetto Questura di Trapani ha riproposto per lui una sottaciute dalla stragrande maggioranza della di Trapani Leopoldo Falco perché si scate- sorveglianza speciale per 5 anni e nel frat- stampa locale che preferisce soffermarsi sui nasse l’ennesima buriana, fatta al solito di tempo ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di “pianti” in aula dell’on. Giammarinaro. L’ex male parole, ingiurie, notizie… false. Al so- Trapani un sequestro di beni per 30 milioni deputato pare un piagnisteo, alcuni testi han- lito ce ne sono state per tanti, a cominciare di euro. In questa indagine si parla tanto di no raccontato dei suoi pianti a dirotto quan- dall’ex ministro all’Interno Cancellieri per politica e sanità nelle mani dell’ex deputato, do in una occasione fu preso a male parole continuare con il successore di questa, Ange- dell’arrivo di Sgarbi a Salemi, del Comune da Oliviero Toscani, per un periodo assesso- lino Alfano, la prima rea di avere sciolto per rimasto nelle mani del “rais”. Ci sono re della Giunta Sgarbi e che con il sindaco inquinamento mafioso gli organi politici e raccolte le ragioni che hanno portato il Go- ruppe proprio per le ingerenze dell’on. amministrativi della città trapanese, il secon- verno Monti a sciogliere per inquinamento Giammarinaro. Toscani e Giammarinaro do colpevole di avere prorogato di sei mesi mafioso Giunta e Consiglio comunale. avrebbero litigato anche per la vicenda delle la scadenza naturale del mandato commissa- riale. Quannu viriti na muntagna di issu, Chiacchere infondate per Vittorio Sgarbi che case del centro storico, abbandonate dopo il chissa è Salemi, passatici arrassu; sunnu ni- continua a ripetere che “l’antimafia è peggio terremoto del 1968, che la Giunta Sgarbi de- mici di lu Crucifissu e amici di Satanasso, della mafia” e che “la mafia non esiste”. Il cise di vendere ad un euro purchè l’acquiren- recita una antica filastrocca popolare sicilia- prefetto Falco la pensa però diversamente te si facesse carico della ricostruzione. na risalente, forse, ai tempi in cui a Salemi dall’ex sindaco e al suo esordio da prefetto Non c’era giorno che l’ufficio stampa del era insediata una comunità ebraica. Un detto di Trapani parlando ai giornalisti ha detto a Comune, Ippolito, non diffondeva che sarà da riaggiornare, non c’entra però la chiare lettere “che in questa parte di Sicilia, comunicati su nuovi acquirenti, a leggere religione ma diciamo così la politica. in provincia di Trapani, la mafia c’è ed è an- quei comunicati il prefetto Falco avrebbe do- Volete star quieti? Lasciate che a parlare di cora forte”. vuto trovare decine di migliaia di proposte di Salemi siano solo Sgarbi e qualche altro suo E a Salemi? “Il segno che non c’è acquisto, ma invece non è stato così, e quelle adepto. Voi magari si, noi no. Ne vogliamo cambiamento – ha detto – è dimostrato dal case ancora oggi sono abbandonate e diroc- parlare. E desideriamo far contento l’ex sin- fatto che a Salemi Giammarinaro è chiamato cate, nessun acquirente. La commissione daco Vittorio Sgarbi. La commissione straor- (con rispetto ndr) vecchio zio. Sa - ha rac- straordinaria ha invece scoperto che per de- dinaria che ha gestito il Comune in questi ul- contato – quante volte anche funzionari co- cenni sono stati erogati contributi per la rico- timi 18 mesi ha fallito. Si avete letto bene, munali sono venuti a dirmi io la rispetto, ho struzione che nella maggioranza dei casi non ha fallito. stima di lei, però la stessa cosa devo anche sono stati rendicontati, soldi pubblici finiti E sapete chi ne ha dato conferma? L’ex dire del vecchio zio. Ho sempre risposto che chissà dove. In soldoni? Tre milioni di euro commissario e oggi prefetto di Trapani Leo- se si ha rispetto e apprezzamento per la mia volatilizzati. In questi 44 anni, è stato calco- poldo Falco. Si proprio lui che adesso, nomi- persona la stessa cosa non può riservarsi lato che a Salemi sono state esaminate 3750 nato rappresentante del Governo a Trapani all’on. Gioammarinaro, sono due cose in- pratiche per la ricostruzione post terremoto ha ceduto il suo posto alla guida della com- compatibili”. Risultato, l’interlocutore di tur- (del 1968) sono stati solo 1600 circa i pro- missione straordinaria al prefetto Benedetto no ha sempre girato le spalle e mosso i tac- getti finanziati. Di questi progetti ben 524 Basile. Ma il fallimento non è quello che chi, preferendo il vecchio zio. non sono arrivati a definizione. però ha indicato l’ex sindaco Sgarbi, cioè A Salemi vogliono ancora bene a Giam- “Ci sono casi di chi, dopo l’approvazione musei chiusi o smantellati, affari con le im- marinaro, “non potete – ha spesso ripetuto del progetto – ha scritto Franco Lo Re – che prese dell’eolico, ed altre amene “bugie”, il pubblicamente il prefetto Falco da commiss- ha intascato il 50% del contributo, ma nulla forfait è stato determinato dal fatto che a Sa- ario e la stessa cosa è tornato a dire da pre- ha più comunicato agli uffici del Comune. lemi a comandare è l’ex deputato della Dc, fetto di Trapani – omaggiare Falcone e poi Taluni risalirebbero addirittura a tantissimi capo corrente degli andreottiani trapanesi, andare a cercare il vecchio…”. A Salemi anni addietro. In altri casi è avvenuto che il Pino Giammarinaro, il politico che qui fa il solo tra sei mesi si tornerà a votare e lo sce- beneficiario del sussidio statale abbia vendu- rais almeno dalla metà degli anni ’80 e indi- nario non è differente da quello che portò to l’immobile, anche per pochissimi euro, scutibilmente dal 1992, anno che segnò la alla candidatura di Vittorio Sgarbi, se le cose senza spendere un centesimo del contributo reazione violenta della mafia corleonese ver- non mutano sarà ancora Pino Giammarinaro percepito”. Ma non fatelo sapere a Sgarbi, vi so i potentati di un tempo e che colpì indiret- a determinare il successore del critico d’arte, dirà che è tutta opera dell’antimafia.

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Roma La “pazza idea” di Officine Zero Anzi, di fronte all'inerzia generale di missione europea considerano già uno dei Un complesso indu- istituzioni e sindacati, decidono di reagire pilastri per il rilancio economico e striale abbandonato di- e di occupare uno spazio di 4.000 metri occupazionale in tutta Europa. quadri supportati da una rete sociale, fatta venta il laboratorio di di associazioni, gruppi informali, spazi Formazione e autoformazione una “strana” - cioè soli- autogestiti (come l'adiacente Strike), sin- Si procede passo dopo passo, a comin- goli cittadini, che gli dà manforte. Quel ciare dalla formazione e dall'autoforma- dale - idea di società posto può e deve essere riconvertito e re- zione, con una serie di laboratori tematici stituito in forma diversa ad una comunità che vadano esattamente nella direzione di Bruna Iacopino più ampia; il sapere degli operai specializ- immaginata così da permettere anche a zati può ancora avere un'utilità se messo a chi non possiede le competenze adatte di disposizione della collettività. cominciare a farsi un'idea, e contempora- In breve tempo quelle che un tempo neamente va avanti la riflessione politica erano officine meccaniche vengono tra- che mette al centro il mondo del lavoro. Una “pazza idea” si aggira da un po' sformate in un “cantiere”: cantiere di idee di mesi per le vie di Roma e nella rete: La CLAP (Camera del lavoro autonomo e dove discutere e confrontarsi seduti attor- precario), per esempio, nasce con lo scopo si può occupare e riconvertire ad altra no a un tavolo, ex-lavoratori, studenti e funzione quella che per quasi cent'anni di offrire un punto di riferimento e un precari, proporre, progettare; cantiere supporto a quei lavoratori che per antono- era state delle officine meccaniche adi- dove spaccarsi la schiena per impedire bite alla manutenzione dei treni. Si può: masia non solo non vengono rappresentati che l'incuria e l'abbandono mandino in ( lavoratori autonomi e precari), ma sono e c'è chi (ex lavoratori, precari, gente di malora strutture e macchinari. quartiere) lo sta facendo. “difficilmente organizzabili”. Il polo del riuso Da qui l'esigenza di aprire uno sportello Le officine RSI di via Umberto Partini a di consulenza che affianchi a momenti di Roma, ferme dal 2008, vengono occupate All'interno degli spazi ripuliti e risiste- discussione e di confronto, l'apertura dagli ex-dipendenti in cassa integrazione mati le idee prendono progressivamente all'esterno atta all'assistenza fiscale e nel febbraio dello scorso anno: in gioco forma: la dove c'erano gli uffici prende legale, così come un altro sportello è quel- non c'è soltanto il posto di lavoro e la si- pian piano corpo il progetto di coworking lo a cui pensano e lavorano gli studenti di curezza economica di 33 persone con fa- in cui lavoratori del mondo della cono- Mushrooms mentre stuccano pareti e si- miglia a carico, in gioco c'è ancora una scenza, dell'informazione, del cinema, per stemano infissi. volta la difesa di un territorio, quello della lo più precari e partite IVA, possano speri- Perchè alle ex officine RSI, ribattezzate capitale, già fortemente marcato dalla spe- mentare un nuovo modo di lavorare in si- Officine Zero (dove zero sta per zero culazione edilizia, in una zona di snodo nergia non solo per abbattere i costi ma sfruttamento, ma anche zero padroni e come Casal Bertone a due passi dalla sta- per trovare nuove forme di collaborazione zero baroni) si trova sempre qualcosa da zione Tiburtina. A questo, denunciano gli capaci di valorizzare le singole professio- fare, dal rastrellare le foglie nel cortile, a stessi ex-operai nel documentario che ri- nalità; la palazzina, ex abitazione del di- ripulire tetti e grondaie. prende la “Pazza idea” di cui sopra, rettore, subito dietro l'ingresso, ormai è Il tutto senza trascurare l'apertura e il avrebbero puntato i Barletta dopo aver ac- uno studentato (ribattezzato Mushrooms) confronto col quartiere, le esperienze este- quisito le officine: non alla loro riqualifi- occupato e autogestito stabilmente da una re: dalle assemblee pubbliche, per discu- cazione e rilancio produttivo, ma alla loro decina di universitari fuorisede. tere e rendere partecipe la cittadinanza dei completa dismissione. Per le officine vere e proprie, i capanno- progetti che si stanno avviando, accoglier- E i lavoratori? Loro ormai non servono ni, la falegnameria, la tappezzeria, l'obiet- e proposte e suggerimenti, ai seminari di più; da quando Trenitalia ha deciso di ta- tivo finale e più ambizioso è quello di tra- formazione, ai momenti ludici come nel gliare il servizio dei treni notte a favore sformarli in un nuovo polo del riuso - caso del congresso dei disegnatori che ha dell'alta velocità, le loro prestazioni sono dalle piccole suppellettili all'abbiglia- visto decine di street writers dare libero “superflue” quindi ognuno a casa, con sti- mento, fino al materiale elettrico ed elet- sfogo alla loro creatività, alle iniziative di pendio arretrato e cassa integrazione, fin- tronico – che consenta alle professionalità autofinanziamento, allo sguardo lanciato ché dura. maturate là dentro di sfruttare le proprie verso le occupazioni delle fabbriche ar- Ed è qui però che nasce la pazza idea: competenze misurandosi con un settore, il gentine. gli operai a casa non ci vanno affatto. riutilizzo appunto, che L'OCSE e la Com-

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Abruzzo Il massacro della Golden Lady 3 volte più), viene comunicato il non supe- mesi di stipendi arretrati, da alcune setti- Quattrocento operai ab- ramento del "periodo di prova" e, quindi, il mane in presidio permanente davanti lo licenziamento. La speranza ancora una stabilimento per impedire che la Silda In- bandonati per deloca- volta viene nuovamente sostituita da timori vest porti via (come ha tentato varie volte lizzare in Serbia. E tra- e incertezze. L'arrivo dell'autunno fa vacil- di fare, anche con un blitz notturno fermato lare ogni residua speranza, e la speranza dal presidio con determinazione e frappo- diti da una riconversio- per la riconversione diventa definitivamen- nendo anche i propri corpi tra gli ingressi e te rabbia, indignazione e delusione per il furgone della ditta) materiali e prodotti, ne ormai fallita quello che comincia ad apparire come il fino a quando non saranno pagati gli arre- "secondo fallimento". trati loro dovuti. di Alessio Di Florio Il Corpo Forestale dello Stato effettua un www.ritaatria.it sequestro preventivo nello stabilimento Non versati i contributi della New Trade per carenze dell'autorizza- zione. Recentemente il Corpo Forestale La Golden Lady di Gissi è stata per Il 18 luglio arriva al presidio il proprieta- dello Stato è tornato nello stabilimento. Ed decenni un’eccellenza dell'industria rio della MacSenior, azienda di Monteco- è notizia di questi giorni che la DDA di Fi- abruzzese, una fabbrica dell'alta moda. saro Scalo (provincia di Macerata) che ha renze sta indagando sui fratelli Nicola e fornito oltre 700mila di macchinari alla Franco Cozzolino, ipotizzando i reati di M dopo aver prodotto per anni, il pro- Silda, con la notizia che la Silda Invest non traffici illeciti di rifiuti plastici e abiti usati prietario Nerino Grassi negli anni scorsi ha mai liquidato quanto dovuto per l'acqui- verso Cina e Tunisia. cominciò a seminare dubbi sulle prospetti- sto dei macchinari, che quindi sono ancora ve future dell'impianto, facendo balenare formalmente di sua proprietà, e chiedendo sempre più l'ipotesi (sempre meno ipotesi “Usura ed estorsione” alle forze dell'ordine presenti che non esca- e sempre più realtà) di una delocalizzazio- no "per nessun motivo" dallo stabilimento. ne in Serbia. Come poi è accaduto. Secondo le indagini condotte dal Corpo Il 25 luglio, dopo aver disposto un accurato Il 25 novembre 2011, nel il periodo di Forestale su mandato della DDA di Firenze sopralluogo, il Tribunale di Vasto ha dispo- cassintegrazione, con un tavolo di crisi gli abiti venivano rivenduti senza tratta- sto un sequestro conservativo e "la conser- aperto da soli due mesi, Nerino Grassi menti igienico-sanitari in Africa, ma anche vazione dei beni e dei luoghi". sgombera tutti i macchinari e se ne vola in nei mercatini "vintage" italiani. Un'inchie- La Silda Invest, anche tramite la garan- Serbia, dove decide di aprire lo stabilimen- sta ad ampio raggio che ha coinvolto deci- zia di una fidejussione, ha annunciato che to che sostituirà quello chiuso a Gissi. Non ne di persone e ditte di varie parti d'Italia, liquiderà ogni spettanza arretrata entro il chiude per la crisi: se ne va con un'azienda nell'ambito della quale la DDA ha ipotizza- 15 settembre, ma il 31 luglio la prima tran- ben florida e dai conti solidi, solo perché in to a carico di altri indagati anche "attività che di pagamenti (relativa agli stipendi di Serbia i salari e i diritti dei lavoratori e del- di usura ed estorsione", e sulla quale la maggio, giugno e luglio) non è stata versa- le lavoratrici sono a livelli molto inferiori. stampa fiorentina riferisce aleggi l'ombra ta. E nelle stesse ore arriva la notizia che Mesi difficilissimi e per gli operai e le della camorra, con "base ad Ercolano". nei mesi scorsi la Silda non ha effettuato operaie: proteste, sit in, lotte, ma anche La "Legge di stabilità", votata in Parla- "il versamento della contribuzione relativa timori e delusioni. mento nel dicembre 2012 dalla mag- al primo trimestre 2013" (parole testual- A maggio 2012 l’annuncio: la riconver- gioranza che sosteneva il Governo Monti, mente riportate dalla lettera che il fondo sione ci sarà! 250 lavoratori verranno rias- cancella la possibilità della "formazione on pensione Previmoda ha inviato alle ex e sunti dalla Silda SpA (calzature) e 115 dal- the job"(cioè una formazione che accom- agli ex dipendenti della Silda Invest). Il 1° la New Trade (tessile). In un periodo di du- pagna la produzione) per i neodipendenti agosto in un'infuocata assemblea davanti rissima crisi economica, e con la disoccu- della Silda Invest, l'altra industria coinvol- allo stabilimento i sindacati hanno annun- pazione che aumenta esponenzialmente ta nella riconversione. La fine anticipata ciato che chiederanno istanza di fallimento. mese dopo mese, la vicenda della ex della legislatura impedisce ogni possibilità Si parla di un esposto alla Procura. Golden Lady sembra un raggio di speranza di reintegrare il fondo per questa formazio- Le operaie e gli operai attendono, senza non arrendersi si può; si può tutelare il ne. In pochi mesi la situazione torna dram- mai abbassare la guardia e rimanendo in lavoro. Sembra, appunto. matica e al punto di partenza della verten- presidio permanente fino a quando non Ai primi di luglio la New Trade invia za. Per gli ex operai e le ex operaie Golden avranno nuove prospettive e non si garanti- delle lettere di licenziamento dove, in anti- Lady nessuna prospettiva appare all'oriz- rà alla ex Golden Lady una vera e reale ri- cipo rispetto ai tempi previsti (10 giorni, zonte. Nelle ultime settimane un durissimo conversione, che non crolli in pochi mesi mentre il "periodo di prova" doveva durare scontro ha visto da una parte la Silda Inve- come accaduto col fallimento della ri- st e dall'altra le dipendenti, che reclamano conversione New Trade-Silda Invest.

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S C A F F A L E

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Milano All'epoca al governo di Milano c'erano da molti anni ormai è invece diventata una Letizia Moratti e il vicesindaco-sceriffo terra di nessuno, luogo di spaccio, Riccardo De Corato e la risposta fu esclu- prostituzione e altri traffici. Per la ristrut- Una bomba sivamente di carattere securitario: copri- turazione del Convitto verranno spesi circa fuoco serale per bar, birrerie e ristoranti e 11 milioni di euro (di cui 8 stanziati dalla ronde congiunte militari-forze dell'ordine. Fondazione Cariplo): una bella somma, all'asilo Quanto alla polizia locale, agenti in bor- specie in un periodo di crisi nera per i ghese facevano il porta a porta a caccia di bilanci comunali e per l'edilizia pubblica e E' successo al Trotter. clandestini. privata. I problemi di ieri, non certo risolti dalle Dico questo per far capire il contesto Sempre più imbarbarita pattuglie, restano in buona parte i proble- che potrebbe aiutare a "leggere" questo in- (e distratta) la città mi di oggi. Lo spaccio prosegue indistur- credibile e gravissimo episodio peraltro bato, il degrado è cresciuto e con ignorato da tutti i media di Paolo Fior la mancanza di lavoro si moltipli- perché, a differenza del Metti un giorno una bomba all'asilo. cano le tensioni e gli episodi di mi- solito, nessuno ha provve- Fortunatamente non è innescata ma è lì, crocriminalità e violenza (aggres- duto a informarli appoggiata in bella vista sul prato, a po- sioni, risse e accoltellamenti sono dell'accaduto. chi passi dalle aule. E' una bomba a abbastanza comuni, per non parla- La bomba, del resto, è mano dei primi anni '90, fabbricazione re delle violenze sulle donne). Ma stata "silenziata" dagli jugoslava, perfettamente funzionante. nessuno di questi fattori “spiega” stessi carabinieri che con- la bomba nel parco della scuola. ducono le indagini e che L'asilo è pieno di bambini: i lavori di L'attuale amministrazione guida- ritengono - come hanno manutenzione straordinaria dell'edificio ta dal sindaco Giuliano Pisapia - pur nella riferito ufficialmente all'assessore alla si- sono finalmente terminati e da pochi gior- scarsità di risorse finanziarie - ha scelto di curezza del Comune di Milano - che si sia ni i piccoli hanno potuto tornare nel loro tenere il più possibile fede agli impegni trattato di un "episodio isolato", un caso di padiglione. A notare l'ordigno è un'educa- presi in campagna elettrale investendo nel- "abbandono" abbastanza comune da parte trice. La direttrice fa immediatamente eva- la riqualificazione del Trotter e di Via Pa- di qualcuno che dall'Est Europa si è porta- cuare l'edificio e chiama i carabinieri. dova con l'obiettivo di potenziare gli inter- to la bomba come "souvenir" e che poi, E' il 27 giugno, siamo a Milano, al Parco venti sul fronte dell'inclusione sociale e dopo mesi o anni, ha deciso di sbarazzar- Trotter, un plesso scolastico che ospita supportare l'opera svolta sul territorio sene. scuola materna, elementari e medie e che dall'associazionismo. Che l'abbia fatto nel parco di una scuola, dopo le lezioni e nei fine settimana apre i Mai come in questi anni il Trotter ha vi- davanti a uno dei padiglioni della materna cancelli al pubblico. La scuola è immersa sto aprirsi cantieri: manutenzioni ordinarie a ristrutturazione appena terminata è - se- nel parco ed è frazionata in tante piccole e straordinarie, vere e proprie ristruttura- condo i carabinieri - un "di cui" poco si- casette. zioni e, cigliegina sulla torta, l'avvio del gnificativo, tanto che, almeno nella prima Il luogo ha una storia gloriosa di speri- progetto di ristrutturazione dell'ex Convit- fase, le indagini si sono concentrate sui mentazione didattica e pedagogica, è vin- to, straordinario edificio che per un certo frequentatori della scuola con una "serie di colato dalla Belle Arti ed è il cuore pulsan- tratto fa da confine tra Parco e Via Padova. verifiche". In fondo, quale genitore non la- te di un quartiere, quello di Via Padova, scerebbe una bombetta davanti alla scuola che a Milano è sinonimo di La ristrutturazione dell'ex Convitto del figlio? multiculturalità e multietnicità data l'altis- La pista degli appalti, delle imprese che sima percentuale di cittadini stranieri che Quello della riqualificazione del Convit- hanno effettuato manutenzioni e ristruttu- vi abita e la presenza di un associazioni- to è stato un sogno a lungo accarezzato. razioni, invece,non è stata nemmeno presa smo attivo che nel corso degli anni ha Chiuso all'inizio degli anni '80 per via in considerazione come ha confermato lo messo in campo progetti interculturali e di dell'impianto elettrico non a norma stesso comandante dei carabinieri respon- inclusione sociale proprio a partire dalla (all'epoca ospitava la scuola media, trasfe- sabile delle indagini. scuola, dai bambini e dai loro genitori. rita in altri padiglioni del Parco), l'edificio Escludendo che l'ordigno sia piovuto da Esperienze belle e significative che han- è stato abbandonato a se stesso e si è rapi- Marte o che qualcuno lo abbia perduto no anche contribuito a cambiare in meglio damente deteriorato fino a ridursi a uno (chi di questi tempi non gira con almeno il volto e l'immagine di Via Padova, ma scheletro pericolante e pericoloso, rifugio una bomba a mano in tasca?), sarei portato che da sole non possono certo bastare a ri- di disperati costretti persino a pagare per a pensare che si tratti di un qualche mes- solvere i problemi di un quartiere dove il avere un "posto letto" tra le macerie. saggio, di un avvertimento. Ma ormai del- disagio sociale e abitativo è forte e dove La rinascita del Convitto è legata la bomba non si parla più e sul fronte delle covano tensioni interetniche alimentate all'Expo 2015 (anche se già si sa che per indagini tutto tace. anche dall'aggravarsi della crisi economi- l'Expo i lavori non saranno terminati) e Rimozioni e silenzi stanno diventando il ca. avrà ricadute importanti sulla scuola e sul leit motiv di questa Milano che fa fatica a Nel 2010, in seguito all'uccisione per fu- quartiere anche per via della consistente guardarsi in faccia e ad ammettere che c'è tili motivi di un ragazzo maghrebino da porzione di stabile che verrà destinata a un problema (anche) di controllo del terri- parte di coetanei latinos, è esplosa la rab- usi sociali. Il fatto che l'edificio avrà torio oltre che di riciclaggio. Spero di sba- bia della comunità nordafricana nei con- l'ingresso principale dalla strada gliarmi, ma sorge il sospetto che di episodi fronti dei sudamericani: assalti ai negozi, contribuirà poi a "bonificare" la piazzetta come questo a Milano non si voglia parla- caccia all'uomo, auto rovesciate... nes- antistante dove fino a 10-15 anni fa gioca- re ormai più per paura che per sottovaluta- sun'altra vittima, per fortuna. vano a carte i vecchietti del quartiere e che zione.

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Sicilia/ Pastorale 2013 Emanuele, le pecore e i mafiosi ristruttura la tenuta e sistema la casa, nel rende e continua la sua lotta. Una batta- “Vado a fare il pastore, frattempo prende in custodia cinque peco- glia che dura da due anni, fino ad arrivare re che, come insegnano le antiche tecni- all’atto più ignobile, quando il 30 giugno, voglio stare nella natu- che dell’agricoltura, fa pascolare nel suo di ritorno a casa, fa la macabra scoperta, ra”. “Guai a te se rac- terreno, essendo impegnato nella coltiva- quattro pecore morte ammazzate da un zione biologica evita l’utilizzo di diser- colpo di pistola sparse sul piazzale interno conti gli intrallazzi che banti e benzina. della proprietà, ed una di queste con la te- Dopo il suo trasferimento Emanuele sta mozzata e posta di fronte l’uscio di facciamo qui” comprende la situazione di degrado, com- casa. prende quel grande valore che la terra ha di Simona Distefano ed i suoi equilibri, spezzati ormai dalla si- Una testa di pecora mozzata tuazione di abbandono e di sciacallaggio. Inizia la sua lotta contro le micro e macro Una testa di pecora mozzata ha un'ine- discariche abusive a cielo aperto, in zone Emanuele, tornando da Catania, s’è quivocabile matrice mafiosa e un signifi- che dovrebbero essere denominate sito di ritrovato davanti casa quattro corpi di cato intimidatorio, vuol dire che sei vera- interesse comunitario pecore morte sparate, con la testa di mente in brutte acque. L’oggetto utilizzato una deposta ostentatamente sulla so- rappresenta la vittima. Secondo la cultura glia. Emanuele racconta immediata- Una discarica di rifiuti mafiosa questo è un atto estremamente mente l’accaduto su facebook, e la noti- plateale, in quanto la “devono vedere tut- zia fa il giro del web in sole ventiquat- Emanuele perlustra il territorio adiacen- ti” (la testa), l’effetto di questo gesto non tro ore. te alla sua proprietà, scopre una discarica può che essere devastante. Come una di rifiuti di ogni genere, nascosta fra quel- bomba ad orologeria legata alle tue mani. Emanuele Feltri, trentatré anni, nato e le colline che sembrano non avere vita. Se hai mancato ad un ordine costituito del cresciuto a Catania, sin da ragazzo è im- Inizia un’altra ricerca: capire chi porta tut- territorio, devi subito tornare sulla retta pegnato nel sociale, una personalità forte ta quella spazzatura nella valle e perché? via. Ma la retta via Emanuele non l’ha e carismatica, che non si ferma davanti a Emanuele è una voce scomoda nella mai lasciata, infatti denuncia subito nessun ostacolo. A Catania curava la sua vallata, una presenza che a qualcuno dà l’accaduto ai Carabinieri di Paternò, che attività di mercatino vintage, sfruttando la fastidio. Ma il giovane imprenditore si recano sul posto per effettuare i rilievi. sua esperienza acquisita a Londra e in agricolo non si perde d’animo ed insieme In una terra dove questi segnali sono solo Belgio. Un’attività che gli aveva permes- ad alcune associazione ambientaliste presagi di morte, Emanuele trova la forza so di poter acquistare una casa e di con- impegnate nel territorio, come per non abbandonare la sua terra: «Cer- durre una vita normale. Ma c’è una fase ViviSimeto, iniziano a smaltire i rifiuti cherò di utilizzare -dichiara Feltri- questa nella vita di Emanuele che lo porta a pren- presenti, riuscendo a smaltirne una grande notizia per veicolare un messaggio ben dere una decisione radicale, una fase in quantità, nonostante ciò le attività di preciso, portando all'attenzione di tutti i cui matura e comprende il bisogno di vo- discarica abusiva continuano. «Nell’intera problemi che affliggono l'Oasi del Sime- ler ritornare alla “terra”, essendo anche un Oasi avifaunistica di Ponte Barca – dice to.» perito agrario, inizia a valutare varie zone, Emanuele – hanno scaricato più di dove poter acquistare un terreno. Inizian- duecentocinquanta copertoni, oltre i vari “Ma noi qui resistiamo” do da Vendicari (in provincia di Siracusa), rifiuti di ogni genere e la discarica di passando dai Nebrodi (in provincia di prodotti chimici nel Simeto». Emanuele lancia un messaggio forte e Messina), Emanuele giunge per la prima Per arginare il fenomeno di questa di- chiaro: «Sciddicuni esiste e resiste per ri- volta sulle sponde del Fiume, momento in scarica selvaggia, il giovane fa installare cordare che non bisogna essere super eroi cui scelse la Valle del Simeto come casa. una barra di ferro con un lucchetto, in ma- per portare avanti i propri ideali, per testi- Nel 2011 acquista un terreno di cinque et- niera tale da scoraggiare il passaggio ai moniare che a volte il coraggio sta proprio tari, in contrada Sciddicuni (Paternò non residenti, ma questo non basta a bloc- nel condurre la propria vita quotidiana -CT-), su una collina che si affaccia care il degrado che sempre di più attana- con coerenza e senza compromessi. Quan- sull’Oasi avifaunistica di Ponte Barca. glia questa zona poco abitata e quasi per do ci renderemo conto che ci stanno to- Emanuele lascia la città e la sua vita di nulla controllata dell’Oasi di Ponte Barca. gliendo tutto, anche la possibilità di vi- sempre, riprende in mano un terreno ab- Il suo impegno lo porta a subire furti di vere in pace nella nostra terra, forse ini- bandonato da quindici anni: organizza arance, di olive e di attrezzi da lavoro, zieremo a voler essere i reali protagonisti l’orto biologico, rinvigorisce l’agrumeto, rendendo la vita in contrada Sciddicuni del nostro futuro». quasi impossibile, ma Emanuele non si ar-

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“Difendiamo la Valle del Simeto” servizi, a chiudere al transito delle macchine, con una staccionata, la Il 7 luglio si è svolta la manifestazione riva sinistra del Fiume Simeto. A “Difendiamo la Valle del Simeto”, con questa conferenza di servizi ha l'obiettivo di mostrare le meraviglie che preso parte anche il Dott. Carlo l’Oasi di Ponte Barca ospita (l’Airone Amico, responsabile dell’Unità bianco e cinerino, la rara nidificazione Operativa, Ripartizione Faunistico della Cicogna ecc) e di esprimere solida- - Venatoria della provincia di rierà al giovane pastore minacciato. Da da Catania, ente preposto alla Ponte Barca, sulla riva destra del Fiume salvaguardia del territorio e al Simeto a casa di Emanuele in contrada rispetto delle sue regole. Sciddicuni. Affa fine c'è stata un’assem- blea cittadina, con i membri di molte as- L'Appello di Paternò sociazioni del territorio, ambientaliste e non, con la presenza anche Libera, famosa Lo stesso Coordinamento si è per la rivalorizzazione dei beni confiscati impegnato nella stesura di un alla mafia. appello dove vengono elencate Salvo Ferlito, rappresentante dell'asso- delle richieste volte alla tutela ciazione ViviSimeto: «Bisogna convertire dell'Oasi avi-faunistica di Ponte Barca e regionale sembra avere responsabilità sul cinquant'anni di abbandono del territorio dell’intera Valle del Simeto da parte territorio, lasciando così che contrada agricolo, che un tempo era il sostegno per dell'ente preposto. Quest’appello è stato Sciddicuni e l’intera Valle del Simeto il nostro fabbisogno. Emanuele da esem- presentato durante l’assemblea cittadina diventino terra di nessuno. pio di una nuova iniziativa di vita, perchè svoltasi presso il Palazzo Alessi di Pater- la presenza evita la discarica». nò il 18 luglio, dove si sono raccolte an- La politica del terrore che diverse testimonianze da parte di altri L'Oasi di Ponte Barca imprenditori vittime di mafia e che come Emanuele, voce della Valle del Simeto, Emanuele si rifiutano di lasciare la pro- non ha avuto e non ha paura di puntare il Tutto questo ha fatto sì che si attivasse- pria terra. dito contro quest’individui criminali che ro iniziative volte a risolvere i primi pro- Nel 2009 venne istituita dalla Regione utilizzano la politica del terrore per far ab- blemi dell’Oasi avifaunistica di Ponte Sicilia “L’Oasi di Protezione Faunistica di bandonare le proprie attività, o le proprie Barca, iniziative che si aggiungono alle Ponte Barca”. L’idea e la volontà, espres- case, mantiene un atteggiamento combat- attività dalle associazioni ambientaliste se congiuntamente da parte del Comune tivo nei confronti della cultura mafiosa già attive sul territorio. di Paternò e della Provincia di sostenere che in questa terra, fino ad oggi, ha detta- Un messaggio che è arrivato anche agli l’istituzione dell’Oasi di Ponte Barca, rese to legge, che di questa terra ha abusato. Il autori del primo atto intimidatorio, in più forte ed urgente la richiesta di molte giovane imprenditore agricolo dichiara quanto solo due giorni dopo la manifesta- Associazioni ambientaliste di istituire un con ferma lucidità: «Io non sto sfidando le zione “Difendiamo la Valle del Simeto”, Parco fluviale, per il quale il sito di Ponte eco mafie, sono le eco mafie che stanno un’altra pecora, l’ultima rimasta dal pre- Barca sarebbe potuto diventare una delle sfidando me». cedente massacro, è stata rinvenuta morta aree a maggiore valenza ambientale, per «Idee - dice Mimmo Fontana, presiden- da Emanuele, squartata, poco distante dal- la sua ricchezza naturalistica e per la te regionale di Legambiente Sicilia - che la sua abitazione, con l’aggravante che facile accessibilità da parte di turisti, puntano ad uno sviluppo agricolo ambien- durante il massacro si trovava in casa. appassionati birdwatchers e scolaresche. talmente ed economicamente sostenibile Giorni di gran fermento: «Ho incontrato capace di riportare i giovani in campagna anche il prefetto di Catania, -racconta “Non c'è alcuna tutela” ripopolando territori che evidentemente Emanuele- il quale si è impegnato a ga- qualcuno preferisce rimangano in sta- rantire la mia sicurezza. Ho incontrato il Ma nel territorio manca ogni forma di to d’abbandono». Colonnello dei Carabinieri di Catania, in tutela e di tabella che dovrebbero vietare La battaglia di civiltà di Emanuele è un presenza del Comandante Provenzano dei la caccia nell’Oasi di Ponte Barca, a tal esempio per tutti coloro che credono e la- Carabinieri di Paternò, il quale hanno rac- proposito abbiamo sentito il responsabile vorano per dare ai giovani siciliani un fu- colto un ulteriore integrativa deposizione dell’ufficio di Ripartizione Faunistico - turo di legalità e prosperità. e mi hanno garantito una visibile presenza Venatoria, il Dott. Carlo Amico: «Non ri- dei pattugliamenti dei carabinieri nella ceviamo fondi dalla Regione per la manu- Il premio di Legambiente zona, interessata anche da diversi fenome- tenzione dei territori di competenza.». ni di criminalità». Subito dopo l’istituzione dell’Oasi si è Quest’anno Legambiete consegna il provveduto alla realizzazione di tabelle premio nazionale “Ambiente e Legalità” Il Coordinamento Simeto destinate ai percorsi guidati e ai divieti di (primo in Sicilia) ad Emanuele Feltri, caccia, che ad oggi sono conservati al quale riconoscimento per l’attività Si è costituito un Coordinamento per la Consorzio di Bonifica di Catania, ma an- d’imprenditore che ha scelto di puntare su difesa della Valle del Simeto, che già set- che le attività di coordinamento ed i piani uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura e timane prima dell’atto intimidatorio aveva di vigilanza non sono mai stati attuati nel di resistere contro ogni forma di violenza provveduto, attraverso una conferenza di territorio di Ponte Barca. Nessun ente e intimidazione criminale.

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Donne/ Il femminicidio di ogni giorno “Lui è il mio padrone”

quello che lui vuole si arrabbia e sono “Quando la sua rabbia botte, quando è al lavoro mi telefona con- esplode mi prende a tinuamente per veder se sono a casa oppu- re no e non sono libera di fare qualcosa schiaffi” che sia una mia iniziativa. Lui è il mio pa- drone e devo fare tutto quello che dice lui!

di Marcella Giammusso “Vorrei fuggire oggi stesso” associazionegapa.org/icordai.html Rimango con i miei dubbi fino all’indo- mani, quando alle otto del mattino mi ar- Ora però non ho più paura delle botte e riva la telefonata di Giovanna che mi allora quando lui mi picchia chiamo la po- chiede se sono in casa perché vuole rag- lizia, ma ogni volta lui dice ai poliziotti giungermi per raccontarmi di quello che che sono una pazza, che non è vero che la tormenta. mi picchia e questi vanno via pensando che si tratta di una semplice lite fra coniu- gi. Non sono riuscita a fare la denuncia Giorni fa, camminando per strada in- “Trova tutte le scuse” anche perché le forze dell’ordine non mi contro un’amica, Giovanna, che non hanno incoraggiato a farla, cercano sem- vedo da alcuni mesi. Abitiamo nello Quando entra in casa scoppia nuova- pre di dissuadermi. E poi se lo denuncio stesso quartiere di Catania, San Cristo- mente in lacrime e comincia il suo rac- ho paura che mi possa ammazzare! foro, ma vuoi per gli impegni lavorativi conto: Vorrei fuggire da casa oggi stesso, in ed ancor più per quelli familiari non ci “Non ce la faccio più… mio marito mi questo stesso momento. Ma come faccio? siamo più sentite. picchia continuamente. Trova tutte le scu- Non ho un lavoro, non ho una lira, non se per litigare, poi la sua rabbia esplode e ho parenti . Se vado via da casa dove me Ci salutiamo e ci abbracciamo con tanto mi prende a schiaffi, mi sbatte contro il ne vado? Inoltre penso ai miei figli, come affetto e dopo i primi convenevoli chiedo muro… Vedi questa macchia scura che ho faranno senza di me? Non vedo soluzioni, come sta. Giovanna improvvisamente sulla schiena? È stato lui che l’altro gior- ma l’unica cosa di cui sono certa è che io cambia l’ espressione del viso , si incupi- no mi ha scaraventato contro una porta.” non sopporto più che mio marito mi alzi sce e con tristezza mi risponde: Resto senza parole, non posso immagi- le mani. “Sai…. non va tanto bene, ho dei grossi nare che dietro le spoglie di una persona In qualche modo ho trovato il coraggio problemi. Senti, adesso non posso parlar- che sembra aperta e disponibile si possa di reagire e mi sono rivolta ad una asso- tene, vengo domani a casa tua e ti raccon- nascondere un uomo manesco e violento. ciazione che si occupa di violenza alle donne, ho parlato con una psicologa e to”. Scoppia in lacrime e scappa via in “Ma dimmi, è stato sempre così? Ti ha adesso aspetto di avere un appuntamento fretta. sempre picchiata?”. Resto allibita e comincio a domandarmi con un avvocato perché voglio separarmi. “Si, prima lo faceva ogni tanto, ma ave- quali possano essere le preoccupazioni Sarà una cosa molto difficile da affron- vo paura,” risponde Giovanna “ i miei che tormentano Giovanna. Forse ha pro- tare, per questo sono molto preoccupata!” bambini erano piccoli e per proteggerli blemi di salute, si sente parlare sempre sopportavo i maltrattamenti, non facevo più di malattie gravi che colpiscono e che capire niente a nessuno. Non la difende nessuno distruggono fisicamente e psicologica- Ma da alcuni anni lui è diventato più mente. Oppure ha delle difficoltà con i violento e prepotente e mi picchia più propri figli, a cominciare dalla scuola, ai Ha ragione Giovanna ad essere preoc- spesso per i motivi più futili. soldi che non bastano per le loro esigenze, cupata, non la tutela e non la garantisce Mi controlla come spendo i soldi che lui per arrivare al loro futuro così incerto! nessuno. mi dà per fare la spesa, se non cucino

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“Chi paga l'avvocato? Dov'è un rifugio? E il lavoro? E i soldi?”

Dove prenderà i soldi per pagare un sopratutto chi la proteggerà dalla perse- non riescono a trovare soluzioni alle loro avvocato? Dove potrà rifugiarsi quando cuzione del marito? tristi situazioni. dirà al marito che vuole la separazione? E questi sono i dilemmi di Giovanna e Cosa ne sarà dei suoi figli? Come farà a di tante altre donne che subiscono le an- vivere senza lavoro e senza soldi? Ma gherie dei mariti o dei compagni e che Giovanna e le altre

Di recente il Governo ha presentato un Decreto che inasprisce i reati di violenza sessista, ma in realtà non è solo con un aumento delle pene che si può eliminare la violenza alle donne ed il femminici- dio, che ultimamente ha raggiunto livelli altissimi. Ci vuole ben altro. Per esempio in questo Decreto non si parla dell’informazione delle donne a ri- schio, del potenziamento dei servizi di base e delle reti di sostegno, della forma- zione degli operatori. Bisogna educare al rispetto dell’essere umano, maschio fem- mina o di qualsiasi altro genere esso sia , abbattere i preconcetti sessisti e garanti- re i più deboli.

Scheda Germania, i 4500 della Spagna e i 3890 dell’Inghilterra). IL DECRETO LEGGE CONTRO LA VIOLENZA Il 28 maggio scorso alla Convenzione di Instanbul contro la DI GENERE ED IL FEMMINICIDIO violenza sulle donne si chiedevano al Governo azioni di preven- zione della violenza attraverso azioni strutturali in ambito educa- Il 20 agosto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il De- tivo: creto Legge contro la violenza di genere ed il femminicidio. Sono 1. fissare tra gli obiettivi nazionali dell’insegnamento nelle 12 gli articoli del decreto recentemente varato dal Cdm,. scuole italiane la promozione del rispetto delle identità di genere Tra le maggiori novità l’arresto obbligatorio in flagranza per ed il superamento degli stereotipi sessisti, attuando appositi piani delitti di maltrattamento familiare e stalking e la possibilità per le di formazione dei docenti; forze di Polizia di buttare fuori di casa il coniuge violento in ma- 2. tutti i libri di testo adottabili rispettino le indicazioni contenute niera tempestiva, nel caso in cui un rischio per l’integrità fisica nel Codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità nei della donna. libri di Testo) Un aspetto altrettanto importante è quello dell’irrevocabilità Non si è fatto niente di tutto ciò. della querela nei confronti degli autori di violenze. Se lo Stato Italiano volesse fare una campagna di sensibiliz- Questo decreto inasprisce le pene ma non contrasta e non zazione, formazione ed educazione alla non-violenza, bastereb- previene e quindi non risolve il problema. be che Ministri e Regioni facessero progetti per accedere ai fi- Non si parla dell’informazione delle donne a rischio, di centri nanziamenti del Programma Quadro Europeo di Ricerca e Svi- antiviolenza e di case rifugio, della loro moltiplicazione e finan- luppo in materie sociali. ziamento ( il Consiglio d’Europa raccomanda un centro antivio- Quest’anno termina il settimo Programma e inizia l’ottavo: lenza ogni 10.000 persone e un centro d’accoglienza ogni 50.000 2014-2020 abitanti. In Italia dovrebbero esserci circa 5700 posti letto e ce ne Graziella Priulla, sono solo 500, contro i 1100 della Francia, i 7000 della Università di Catania

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Valle d'Aosta La 'ndrangheta arriva al Monte Bianco

Così, l'11 giugno 2009, molti valdostani Il “comitato per la festa” Droga, affari, riciclag- sono sobbalzati alla notizia che quattro persone erano state arrestate con l'accusa Altra festa di tradizione, altro soggetto – gio, casinò: il gioco dei di traffico internazionale di stupefacenti: stante la sentenza di primo grado – ricon- poteri è arrivato anche Giuseppe Nirta, Domenico Nirta e i loro ducibile ad attività criminali. Si tratta di nipoti Franco Di Donato e Roberto Di Do- Giuseppe Tropiano, presidente del “Comi- quassù nato. Secondo l'accusa, le partite di droga tato Festeggiamenti Santi Giorgio e Giaco- provenivano dalla Colombia ed arrivavano mo”: un organismo fondato venti anni fa in Italia passando per Spagna e Olanda. per organizzare una processione comme- di Marika Demaria I quattro arrestati – e condannati in pri- morativa dei protettori rispettivamente www.stampoantimafioso.it mo grado nel 2010 – sono molto conosciu- della Calabria e di San Giorgio Morgeto, ti ed apprezzati ad Aosta. Basti pensare paese di origine di migliaia di calabresi “In Valle d’Aosta è stata accertata la che Franco Di Donato era allenatore della che hanno scelto la Valle d'Aosta come presenza di elementi collegati alle co- squadra giovanile di calcio del Saint-Chri- meta di emigrazione. sche reggine IAMONTE di Melito Porto stophe (comune della cintura aostana), ol- Una festa che nel corso degli anni è mu- Salvo, NIRTA di San Luca, FACCHI- tre che operaio presso la principale indu- tata, affiancando all'aspetto religioso una NERI di Cittanova, LIBRI di Reggio stria siderurgica valdostana. Secondo i kermesse culinaria e festante: la ventesima Calabria, ASCIUTTO-NERI-GRIMAL- capi d'accusa, invece, gli imputati appari- edizione si è conclusa lo scorso 28 luglio DI di Taurianova, TORCASIO di La- vano “professionalmente dediti ad attività (era iniziata il 17 luglio). mezia Terme. delittuose ed avevano stabili e molteplici Da undici anni a questa parte, Tropiano La situazione di confine stimola attività collegamenti con ambienti criminali della è, appunto, a capo del “Comitato” che ot- di riciclaggio da parte delle presenze cri- 'ndrangheta calabrese”. tiene finanziamenti comunali e regionali minali allogene, rappresentate da articola- come contributo per le spese organizzative Il sequestro dei beni Nirta zioni della 'ndrangheta (...). Punto di atten- e che ha la sede – in virtù della sua genesi – presso la parrocchia del quartiere che ha zione rimane il Casinò di Saint-Vincent, All'inizio del 2013, la Dda ha predispo- dato i natali alla festa. che vede il coinvolgimento dei cambisti in sto il sequestro preventivo dei beni ricon- Giuseppe Tropiano, però, è anche altro. attività di riciclaggio e di usura e il transi- ducibili a Giuseppe Nirta: tre immobili siti Imprenditore edile, lo scorso 30 gennaio to di soggetti a rischio, anche criminal- nel comune di residenza (Quart), un ma- 2013 è stato condannato in primo grado mente qualificati”. gazzino, due conti correnti bancari e dal Tribunale di Torino per favoreggia- Il documento da cui sono state estrapo- un’utilitaria, una Fiat Panda. mento nei confronti della 'ndrangheta, così late queste informazioni è la relazione an- Si aggiungono quattro terreni (tutti ubi- come due dei suoi tre fratelli. Perché? nuale della Commissione parlamentare an- cati a Quart), tre immobili a Bovalino, tre timafia, approvata il 30 luglio 2003 e dalla conti correnti bancari e una Fiat 500 ricon- La sentenza “Tempus Venit” quale si evincevano le informazioni relati- ducibili alla moglie, mentre ai figli risulta- ve alla presenza della 'ndrangheta anche in no essere intestati ai figli due magazzini Per rispondere, è bene fare un passo in- Valle d'Aosta. Un'infiltrazione fortemente ad Aosta, sette immobili a Quart, una po- dietro, riprendendo le motivazioni della negata dal punto di vista istituzionale, lizza assicurativa, un deposito titoli, tre sentenza “Tempus Venit” nell'ambito della come sottolineava la relazione in questio- conti correnti bancari e due postali. quale è stato condannato. “Tropiano opera ne: “Risulta, peraltro, un approccio tecni- Gli inquirenti ipotizzano che il tutto ciò nel settore dell'edilizia. camente mediocre da parte dei rappresen- sia frutto di attività illecite, considerando Nel maggio 2009 ha costituito, con altri tanti delle forze dell’ordine e della magi- la sproporzione tra il valore degli stessi e i imprenditori e professionisti valdostani, la stratura agli elementi rilevatori della pre- redditi dichiarati dalla famiglia. Giuseppe Saint Bérnard Srl per l'acquisto, senza e della attività della criminalità or- Nirta si difende, asserendo che si tratta di dall'Immobiliare Santa Margherita Srl, fa- ganizzata, anche sotto il profilo dell’uso beni «frutto del sudore della mia fronte». cente capo a Valter Marletti, di un immo- della regione come zona di transito per al- Il tribunale di Aosta, lo scorso 22 maggio, bile in disuso nei pressi dell'ospedale di tri traffici illeciti o per investimenti finan- ha confermato la misura di prevenzione Aosta, l'ex residence Mont Blanc. ziari”. dell'omologo torinese. E' il primo caso di L'acquisto si è perfezionato con rogito Un vero e proprio muro – di gomma – confisca di beni in Valle d'Aosta. I legali notarile del 29/06/2009; dopo l'acquisizio- eretto per “difendere” l'immagine della dei Nirta sono già ricorsi in appello. ne dell'immobile da parte della Saint Bér- Valle d'Aosta quale paradiso terrestre, iso- Il capofamiglia Nirta è conosciuto anche nard Srl, la Regione Valle d'Aosta ha deci- la felice dove gli unici episodi delittuosi per essere, ad Aosta, tra promotori della so di acquistare dalla società il costruendo sono legati alla microcriminalità. messa in onore della Madonna di Polsi. parcheggio per16.900.000 euro.

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“Un appalto milionario che faceva gola alla 'ndrangheta”

La variante edilizia dalla Regione e un appalto di un milione e trecento mila euro che la stessa ha affidato Dopo l'accordo con la Regione, il pro- alla ditta di Tropiano (per costruire un getto edilizio è stato variato al fine di pre- cunicolo di collegamento tra il parcheggio vedere, oltre gli alloggi ed i box auto di re- e il nosocomio valdostano) senza regolare lativa pertinenza, anche un parcheggio gara. multipiano con 510 posti auto. Il vantag- gio economico per la Saint Bérnard Srl era Il presidente della Regione considerevole: la concessione aveva un valore complessivo stimabile in circa Tra i sette indagati, oltre all'imprendito- 4.000.000 di euro”. re troviamo anche Augusto Rollandin, at- Un appalto milionario che non avrebbe tuale presidente della Regione Valle potuto non far gola alla 'ndrangheta. Ecco d'Aosta che, come da statuto, svolge anche dunque che Tropiano ha ricevuto una serie funzioni prefettizie. di lettere estorsive con le quali gli si chie- 8 mesi), Roberto Raffa (5 anni e 10 mesi) Il capo della giunta valligiana, che già deva il 3% sul valore degli appalti. e Michele Raso (5 anni). negli anni passati è stato coinvolto (e con- La condanna per favoreggiamento è sca- L'inchiesta “Usque Tandem” dannato) in vicende giudiziarie, si è detto turita poiché Tropiano, anziché denunciare «estraneo ai fatti che non mi sono stati subito i propri estorsori, si è rivolto a “un Da “Tempus Venit” è scaturito un altro contestati. Comunque il rinvio a giudizio è amico”. I carabinieri sono intervenuti il 20 filone di indagine, “Usque Tandem”, che fisiologico, essendoci stato un avviso di dicembre 2011, intercettando una lettera ha portato a sette avvisi di garanzia per al- garanzia». indirizzata all'imprenditore, con evidenti trettante persone. Avvisi che – è notizia di Infine, sulla vicenda del parcheggio minacce di morte. venerdì 26 luglio – non sono stati archivia- dell'ospedale “Umberto Parini” di Aosta, Le condanne: ai tre fratelli Tropiano non ti ma sono sfociati in rinvii a giudizio. Le sta indagando anche la Corte dei Conti, è stata riconosciuta la finalità mafiosa, ag- accuse sono di abuso d'ufficio aggravato e per verificare se vi siano eventuali danni gravante contestata invece agli altri quat- turbativa d'asta. erariali. Attualmente, non sono state indi- tro condannati: Giuseppe Facchinieri (6 Nel mirino degli inquirenti, l'acquisto di cate specifiche responsabilità individuali. anni e 8 mesi), Giuseppe Chemi (5 anni e “cosa futura” (del parcheggio) siglato Scheda essere composto da esperti di diversa estrazione professionale L'OSSERVATORIO SULLE MAFIE attinente al fenomeno delle mafie e dovrà essere in capo alla presidenza del Consiglio regionale.Una decisione non affidata al NELLA VALLE D'AOSTA caso, considerando che l'attuale presidente della regione Augusto Rollandin è rinviato a giudizio con l'accusa di turbativa Operazioni: La Valle d'Aosta avrà un osservatorio permanente d'asta e abuso d'ufficio aggravato, a seguito dell'indagine “Usque sulle mafie. Nella terza ed ultima giornata del consiglio regionale Tandem”. (26 luglio), il consesso ha approvato all'unanimità la mozione Augusto Rollandin, presidente regionale uscente, è stato nuo- presentata compatta dalle forze di opposizione.Si tratta di una vamente il candidato preferito dagli elettori valligiani alle ultime prosecuzione naturale dei lavori della “commissione regionale elezioni regionali del 26 maggio, raccogliendo 10.791 voti. antimafia”, durati solamente nove mesi e al termine dei quali è L'opposizione politica, alla vigilia dell'insediamento della nuova stata presentata una relazione al consiglio regionale. Un organi- giunta, aveva chiesto “un passo indietro per inopportunità” fino a smo nato all'indomani dell'inchiesta “Tempus Venit” e che ha su- quando la sua posizione non sarebbe stata chiarita. Analoga ri- scitato alcune polemiche, legate alla sua composizione (esclusi- chiesta era stata avanzata dall'ufficio di presidenza dell'associa- vamente politica), alla sua durata “a tempo determinato”, al fatto zione Libera. che non si sia avvalsa della collaborazione di esperti – a vario ti- Proprio il coordinamento regionale valdostano (in collaborazio- tolo e vario livello – della materia e, infine, all'aspetto della man- ne con altre associazioni ad esso aderenti) dell'associazione fon- cata trasparenza degli atti: per mesi, infatti, non è stato possibile data e presieduta da don Luigi Ciotti, ha curato la pubblicazione visionare i documenti integrali relativi alle audizioni registrate in del volume “L'altra Valle d'Aosta. 'Ndrangheta, negazionismo e seno alla commissione. casi irrisolti ai piedi delle Alpi”, edito dal Gruppo Abele e diffuso L'osservatorio raccoglie quindi idealmente il testimone della da Libera a livello nazionale. Cento pagine per raccontare passa- commissione, così come da suggestione di Giuseppe Pisanu, to e presente di una regione che per troppi anni ha vissuto nella espressa quando incontrò una delegazione della stessa. Secon- presunzione di verginità. E che adesso, come le altre regioni del do le indicazioni della mozione, il nascente osservatorio dovrà Nord, sta pagando il conto.

I Sicilianigiovani – pag. 77 www.isiciliani.it

Reti La giovane antimafia da Rimini a Piacenza

L'antimafia all'Università Cortocircuito di Reggio Emilia che lo In Emilia-Romagna è scorso 30 luglio, dopo l’ennesimo incen- arrivata la mafia. Ma Le mafie in Emilia-Romagna si sono ra- dio in un cantiere, s'è recato sul posto con dicate ma questa è una regione che è riu- gli altri giovani cronisti per fare qualche siamo pronti a combat- scita anche a farsi, in parte, dei buoni anti- domanda. Sono stati minacciati e cacciati terla, tutti insieme corpi. Esiste una rete di associazioni total- e le loro attrezzature prese a pestate: mente libere che all’interno dei loro mani- www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/31/reggi festi hanno messo in chiaro una cosa: “La o-emilia-incendio-in-cantiere-studenti- mafia è una montagna di merda”. giornalisti-minacciati-video/672365/ di Salvo Ognibene E' un processo di radicamento lento e www.diecieventicinque.it Addirittura l’Università di Bologna, gra- zie soprattutto alla professoressa Stefania costante, silenzioso, che ha portato singoli, Pellegrini, ha istituito un corso di “Mafie associazioni ed enti pubblici ad occuparsi e Antimafia”, un vero e proprio insegna- del fenomeno direttamente. mento a scelta dello studente, e ha dato La regione Emilia-Romagna, tra le varie vita al primo Master annuale in gestione e attività di contrasto alle organizzazioni cri- riutilizzo di beni e aziende confiscati alle minali e l’ultima legge sul gioco d’azzardo L’Emilia-Romagna è quella regione che mafie, intitolato a Pio La Torre: ha costruito, il progetto “Concittadini”, un va da Rimini a Piacenza, una regione da www.mafieeantimafia.it percorso mirato a diffondere la cultura sempre multiculturale con in testa il suo I beni confiscati ad oggi sono 112, con della legalità tra memoria e informazione. capoluogo, Bologna. E’ qui che dagli buona parte a Bologna e in provincia, e al- La rete delle associazioni contro anni ’50 in poi, sono stati portati a meno l’8,6 % tra commercianti e impren- “svernare”, boss del calibro di Procopio ditori è coinvolta in attività di prestiti a Una regione, questa, dove si è formata Di Maggio e Tano Badalamenti, è da qui strozzo. una piccola rete di singoli e associazioni che parte tutto. Una terra non di mafie ma per le mafie e che collaborano, si scambiano le informa- parlare organizzazioni criminali in Emilia- zioni, fanno inchieste, vanno nelle scuole Il resto è storia dei giorni nostri: otto Romagna vuol dire, soprattutto, parlare di a raccontare le mafie. mafie straniere radicate, con la ‘ndranghe- grande economia. Significa parlare di un * * * ta e le altre organizzazioni criminali “au- fatturato annuo di 20 miliardi di euro, qua- Da Rimini a Piacenza, dal Gruppo Anti- toctone”, Cosa Nostra e camorra in parti- si il 10 % rispetto a quello di tutta Italia mafia Pio La Torre a “100 x 100 in movi- colare, a comandare tutto. mento”, dalla Rete Noname al Presidio Pippo Fava la definiva la più grande La mafia e lo sfruttamento Universitario di Libera, dal Gruppo dello “lavanderia” d’Italia ma sono occorsi più Una regione, l’Emilia-Romagna, prima Zuccherificio ai progetti di Caracò editore, di trent’anni affinchè politica, istituzioni e in Italia per i lavoratori “in nero” e se- una casa editrice di impegno civile disloc- gente comune iniziassero ad occuparsi conda sul fronte dei lavoratori irregolari: ata tra Napoli e Bologna che proprio qui, realmente del fenomeno mafioso in una sono rispettivamente 7.849 e 16.586. grazie a dei percorsi di informazione e tea- delle regione più ricche d’Italia. Leggi qui il resto del dossier: www.die- tro, riesce a raccontare ai ragazzi cosa E’ stato “necessario”, tra le altre cose, cieventicinque.it/2012/08/07/ii-dossier- sono le mafie e come operano. Dalla pro- che un giornalista venisse minacciato di sulle-mafie-in-emilia-romagna) stituzione allo spaccio di droga, dall’edili- morte (Giovanni Tizian, qui la sua storia Il 30% delle imprese di autotraspor- zia al riciclaggio. http://ctzen.it/2012/01/11/ndrangheta-un- ti (2.599 su 9.083) non risultano proprieta- Questo e tanto altro raccontano Alessan- altro-giornalista-sotto-scorta-la-storia-di- rie di nessun veicolo, mentre circa 900 im- dro Gallo e Giulio Di Girolamo nel loro giovanni-tizian). E che degli studenti prese risultano “non titolate a poter svol- ultimo libro. (coordinati da Gaetano Alessi, Premio gere questa attività”. Un settore, quello L’antimafia n Emilia-Romagna non è Fava giovani 2011) in collaborazione con del trasporto merci, spartito soprattutto tra soltanto quella che si oppone alle mafie, l’Università di Bologna, scrivessero due ‘ndranghetisti e casalesi. quella fatta da giovani e associazioni che dossier (puro volontariato ovviamente. A Reggio Emilia gli incendi dolosi “da stimolano comunità e istituzioni. E' anche Scaricali qui: novembre sono stati oltre 301” dice Elia gioia di vivere, è una forte presa di posi- www.diecieventicinque.it/2012/08/07/ii- Minari, giovanissimo redattore di un co- zione per provare a essere “militanti, non dossier-sulle-mafie-in-emilia-romagna). raggioso giornale studentesco, spettatori”.

I Sicilianigiovani – pag. 78 www.isiciliani.it

Mappe Le mafie in Emilia- Romagna a cura del Gruppo Antimafia Pio La Torre di Rimini www.gruppoantimafiapiolatorre.it

I Sicilianigiovani pag.79 www.isiciliani.it

A' Fabiooo! A' Clà! :-)

(Della serie: “Quando il gioco si fa duro i duri tornano a giocare”)

I Sicilianigiovani – pag. 80 www.isiciliani.it mondo su NORD &SUD mondo giù a cura di Tito Gandini

“E' Amazon, BELLEZZA!”

Usa-Urss Turchia PARTE SECONDA “RETOUR A LA NORMALE” Gli Usa hanno reso noto di voler distri- La Turchia torna piano alla normalità, buire 200 milioni di dollari ai ribelli siria- ma non ottiene aiuti direttamente dagli La Washington Post è stato acquistata da Usa per i profughi siriani. Erdogan ha ri- ni, 41 milioni ai profughi siriani in Gior- Amazon. Amazon sta passando come un dania, 155 direttamente in Siria, gli aiuti solto la crisi violentemente, vuole diventa- rullo compressore sugli editori, sui mercati re l'ago della bilancia tra le forze islami- Usa attualmente versati in Siria ammonta- del libro mondiali, fregandosene ampia- no a 815 milioni. E ovviamente la Russia, che e l'occidente. L'Egitto è in stallo, i fra- mente di storia e tradizione e poi ti compra telli mussulmani accusano i militari di far principale sostenitrice di Assad s'incazza, un marchio storico e simbolico del giorna- motivo per cui alla fine a Snowden è stato fallire le mediazioni Usa (Kerry) e euro- lismo USA. Farà dumping informativo? peee (Ashton), mentre i manifestanti pro dato il salvacondotto per lasciare l'aero- Avrebbe potuto prendere o creare l'Huf- porto di Mosca. Morsi (presidente deposto) sono stati deci- fington Post. Evidentemente ha sentito il mati (47 morti). Gli è che se non si sbloc- Tutti i rapporti diplomatici con la Russia bisogno di una rispettabilità, di una storia tesi, di nuovo si discute di un eventuale in- ca la situazione in Egitto, non si vede pro- mondialmente riconosciuta. Farà dumping prio come le imminenti negoziazioni tra gresso della Georgia nella Nato, ancora salariale? Dell'informazione? Che pro- aperta la questione dell'Ossezia del sud e Israele e Palestina possano avere uno grammi avrà? sbocco (e infatti Nethaniau ha appena an- dell'Abkhazia, la cui indipendenza era sta- Quello che interessa di più, è che due ta riconosciuta dalla Georgia provocando nunciato la costruzione di 550 nuovi inse- erano i giornali Usa, il NYTimes si è sal- diamenti nelle colonie). l'aspro e breve conflitto con la Russia nel vato, tutto il resto è fuffa. Da un punto di 2008. Tutto questo vuol dire che la mediazione vista economico, aziendalmente, ci vor- Usa sta fallendo su tutta la linea, non è un Anche lo scudo spaziale è stato riesuma- rebbe un bagno d'umiltà per tutti. to come argomento del contendere, gli Usa caso che si senta sotto attacco e che abbia Il modello Amazon, di sfruttamento dei sconsigliato agli americani viaggi in me- hanno confermato di volerlo erigere in Po- blogger, di informazione gratuita, di gior- lonia entro il 2018. dio oriente e abbia diramato un'allerta ros- nalismo affidato alla coscienza del singolo sa alle ambasciate e costringendo un altis- retribuito a pacche sulle spalle è diffuso da simo numero di diplomatici a rientrare ne- una ventina d'anni, Amazon in più porta gli USA e chiudendo due dozzine di per- Pil e banche solo la potenza federativa di un progetto CHI PERDE E CHI GUADAGNA manenze. Questo allarmismo ha poi scate- economico. Criticabile? Certo, ma l'unico nato la reazione caustica dei siti islamisti, Il Pil francese cresce dello 0,5% (e son che oggi abbia corso. Allora due sono le soddisfazioni!), in realtà non è neanche che hanno esultato per il panico che hanno possibilità, o si crea un modello economi- scatenato e anche la reazione indispettita vero questo, perchè la BCE ritiene più rea- co alternativo, oppure tra 4-5 anni ci stupi- degli alleati, che si sono sentiti squalificati listica un'oscillazione tra il meno e il più remo che anche il NYT sia affondato. zerovirgolauno. La Germania cresce dello nella loro capacità di garantire la sicurezza 0,75, la Grecia avrà bisogno di un altro locale (Libia e Yemen). pacchetto di aiuti o di una rinegoziazione del credito entro il primo trimestre Guantanamo La fortuna dell'anno venturo. Intanto però gli Usa MACHT FREI. ANZI NO stanno andando meglio di tutti, persino DI ASSAD Guantanamo è ancora aperta. Prigionieri Siria, il convoglio di Assad è stato attac- della Cina, tanto che il capo della FED ha dalla colpa incerta, detenuti da undici dichiarato di prevedere un aumento dei cato con 17 granate, la televisione siriana anni, con una prospettiva incerta, scontano prima ha smentito poi ha mostrato le im- tassi, che sono fermi dal 2008. La borsa i sensi di colpa occidentali. Hanno provato Usa prevede quest'anno di guadagnare magini di Assad in una moschea. Reporter con lo sciopero della fame, vengono nutriti senza frontiere ha mostrato le immagini 1000 miliardi, come non mai, il Pil cresce a forza. del 2,8%. Quello che è curioso è che i satellitari di Aleppo prima della guerra e I casi peggiori sono quelli dei cittadini ora: Dresda. commenti a questa fantastica oscillazione europei, che non vengono reimpatriati per oscillano tra il più cupo pessimismo e lo paura che le loro storie escano fuori, forse sfrenato entusiasmo per il superamento di verranno rispediti in Paesi mediorientali una recessione che durava da sei trimestri. dove si perderanno le loro tracce.

I Sicilianigiovani – pag. 81 www.isiciliani.it

Memoria Agnese Borsellino e la verità negata

Del suo amico fraterno, Paolo avrebbe “Mi disse an- Dietro i silenzi condiviso la morte di lì a poco insieme che che il gen. agli “angeli custodi” della scorta. Subranni era un infinito coraggio Definita forse un po' frettolosamente “la 'punciuto' donna del silenzio”, Agnese, se pur con (punto in un una dignità e una discrezione fuori dal co- rito di affilia- Miriam Cuccu mune, ha sempre chiesto a gran voce di zione a Cosa www.antimafiaduemila.com conoscere la verità sugli eventi che porta- nostra, ndr) rono all'uccisione del marito, una pedina Mi ricordo E' un pomeriggio di settembre del sacrificabile all'interno di quel “gioco che quando me lo disse era sbalordito, ma 1967 quello che unisce per la prima vol- grande” descritto da Falcone, nel quale aggiungo che me lo disse con tono assolu- te le strade di Agnese Piraino Leto e “menti raffinatissime” trattarono con la tamente certo. Non mi disse chi glielo ave- . mafia per sopravvivere al transito dalla va detto. Ma mi disse che quando glielo Prima alla Seconda Repubblica. avevano detto era stato tanto male da aver Un incontro casuale nello studio di un avuto conati di vomito. Per lui, infatti, notaio, un “colpo di fulmine” come nelle “I giovani raccoglieranno il messaggio” l'Arma dei Carabinieri era intoccabile”. più belle favole. Poi i primi anni di matri- Per non parlare del mistero dell'agenda monio, i più spensierati, seguiti dall'omici- E nelle sue parole, nelle sue poche appa- rizioni in pubblico, si legge la forza e la rossa, da cui Borsellino non si separava dio Basile, che cambierà per sempre le mai: “Quell'agenda è stata recuperata sul loro vite. Un avvertimento lanciato da determinazione di una donna che seppe trasformare il suo dolore in un amore an- luogo della strage ma, come si sa, è scom- Cosa nostra per il giovane giudice che parsa. Se esistesse ancora e se fosse nelle avrebbe dato alla mafia parecchi cora più grande. Amore per i suoi tre figli, Lucia, Manfredi e Fiammetta, e per i gio- mani di qualcuno potrebbe essere usata grattacapi. Arriva la prima scorta, insieme come un formidabile strumento di ricatto”. alle lettere di minaccia contro Paolo. Sono vani che Agnese vedeva come “i soli in anni carichi di preoccupazioni, in cui i grado di raccogliere davvero il messaggio “Renderanno dignità alla nazione” Borsellino sono costretti ad evitare qual- che mio marito ha lasciato”, “capaci di siasi luogo pubblico per la loro sicurezza. rinnovare l'attuale classe dirigente e co- Le indagini che ruotano attorno all'ucci- L'isolamento diventa sempre più pe- struire una nuova Italia” e che attraverso sione del giudice sono state pesantemente sante, ma chi rimarrà al fianco di Paolo e di lei conobbero quel giudice dal sorriso depistate a causa dei falsi pentiti (Enzo Agnese lo farà perché, come loro, crede sulle labbra, un sorriso che neanche le Scarantino, Francesco Andriotta e Salvato- fermamente nel non voler fare “il gioco bombe riuscirono a cancellargli. re Candura ndr) che portarono in dibatti- dei mafiosi”. E poi il confino all'Asinara, Depositaria di molte delle confessioni mento una falsa verità. “Le certezze che si l'apertura del Maxiprocesso, l'attentato a del marito, Agnese contribuì ad arricchire credevano acquisite sulla strage si sono ri- Falcone, in un'escalation di eventi che por- con importanti tasselli il mosaico sui mi- velate false – affermava Agnese – Perché è terà Paolo Borsellino a quel pomeriggio di steri della strage di via D'Amelio (le cui accaduto? Perché sono venduti e comprati fine luglio. indagini sono seguite dai pm della Procura tutti”, “C'è il segreto di Stato, cose atipi- “Quando sono venuti gli altri sei uomini di Caltanissetta, ndr) partendo proprio dal che, per cui trovare la verità non è facile”. della scorta - ricordava la signora Agnese - ricordo di una frase che, col senno di poi, Per trovarla, Agnese non esita ad invo- è andato dalla sua mamma perché doveva risulterà essere profetica: “la mafia mi uc- care anche l'aiuto dei pentiti: “Chiedo in accompagnarla dal medico. Ha baciato tut- ciderà quando altri lo consentiranno” le ginocchio ai collaboratori di giustizia, ti, ha salutato tutti, come se stesse parten- confessò un giorno Paolo, come anche complici e non della strage di Via D'Ame- do. Lui aveva la borsa professionale, e da “che c'era un colloquio tra la mafia e parti lio, di far luce sui mandanti e su coloro un po' di giorni non se ne distaccava mai. infedeli dello Stato. Ciò mi disse – ricor- che hanno voluto la strage annunziata” Allora mi è venuto un momento di rabbia, dava Agnese – intorno alla metà di giugno scriveva Agnese Borsellino in un appello quando gli ho detto: 'Vengo con te'. E lui del 1992. In quello stesso periodo mi disse inviato ad Annozero. 'No, io ho fretta'; io: 'Non devo chiudere che aveva visto la 'mafia in diretta', parlan- “Dire la verità è un'azione di grande co- nemmeno la casa, chiudo il cancello e domi anche in quel caso di contiguità tra raggio.. Aiutateci, la vostra collaborazione vengo con te'. Lui continuava a darmi le la mafia e pezzi di apparati dello Stato”. sarà un atto di amore, le prove in vostro spalle e a camminare verso l'uscita del via- Una trattativa che in realtà si divideva in possesso fatte pervenire agli onesti le, allora ho detto: “Con questa borsa che due, e Paolo “fu ucciso per la seconda trat- restituiranno dignità a questa nazione e ci porti sempre con te sembri Giovanni Fal- tativa. La prima trattativa c'era già stata. renderanno liberi dai ricatti e da quel cone”. La seconda doveva cambiare tutto, fare sottobosco in cui gli interessi personali arrivare sulla scena nuovi personaggi”. coincidono con la cultura della morte”.

I Sicilianigiovani – pag. 82 www.isiciliani.it Memoria Chinnici che aprì la strada Negli anni di Gladio, delle “Operazioni speciali”, e di Cosa Nostra, un giudice tracciò la mappa che poi Falcone, Borsellino e gli altri seguiranno Agnese Borsellino non smise mai di nu- trire un profondo rispetto per lo Stato di Antonio Cimino (quello vero) che Paolo difese per tutta la vita, salvo essere lasciato solo nel 29 luglio 1983 - 29 luglio 2013 momento di maggior pericolo. E la storia ci insegna che nel nostro Paese è più facile Negli anni 80 l'attività di Gladio è rendere omaggio ai morti che non proteg- incessante: viene creato il gruppo gere i vivi. Come per Falcone, Borsellino "Operazioni speciali" (Gos), chia- e tanti altri personaggi scomodi vittime mato anche "Nucleo K". Entra in della mafia, non sono mancate le rispettos- e condoglianze da parte delle istituzioni, azione in molte operazioni: nella ri- tutte in prima fila nella Chiesa di Santa volta del carcere di Trani come nel Luisa di Marillac: “Una donna straordina- sequestro Dozier. ria, che non dobbiamo dimenticare”, un In quest’ultima operazione è presen- “simbolo di sobrietà, coraggio e rispetto” te il libanese Bou Chebell-Ghassan, di una donna che “con il marito ha inco- indicato da un ufficiale della Guar- raggiato generazioni di italiani a credere dia di finanza come collaboratore nella giustizia”, “esempio di forza e corag- del Sismi. Aveva preannunciato la gio” nonché emblema di un “impegno ci- preparazione di un attentato dinami- vile in difesa della democrazia e della le- tardo a un giudice di Palermo, ma galità” che sempre dimostrava “sobrietà e nessuno l'aveva preso in considerazione. misura in tutte le occasioni di pubblica ce- lebrazione della figura del marito, la per- Qualche settimana dopo, il 29 luglio 1983, in via Pipitone Federico, a Palermo, sonale gentilezza e amichevolezza”. un'autobomba uccide il magistrato , creatore del pool antimafia e capo dell'allora ufficio istruzione del tribunale di Palermo. Insieme al giudice ven- “Voglio sapere la verità” gono uccisi gli uomini della scorta ed il portiere dello stabile dove abitava il magi- Quelle stesse istituzioni pochi giorni strato. dopo avrebbero osservato un rispettoso La figlia del consigliere istruttore riesce a scovare tra montagne di carte un piccolo minuto di silenzio per il senatore a vita diario. Trentatrè pagine, pochi fogli che fanno tremare gli ambienti giudiziari di Giulio Andreotti, deceduto il giorno dopo Palermo e che mettono a nudo alcune verità riguardanti quello che da molti è stato la signora Agnese. “Nei momenti di com- definito "Il palazzo dei veleni". mozione, tutti piangono sulle bare dei L'agenda viene consegnata all'allora procuratore della Repubblica di Caltanissetta, morti” mentre non si riscontra “altrettanto dottor Patanè, titolare dell'inchiesta, il quale trasmette ventinove pagine al CSM impegno ad andare incontro alle richieste trattenendone quattro sotto il vincolo del segreto istruttorio. che vengono dai vivi” ha commentato An- Qualche mese prima di morire assassinato, il giudice Rocco Chinnici aveva dichia- tonio Ingroia al funerale della vedova Bor- rato davanti al CSM: “perchè l'azione sia efficace, occorre lavorare uniti, formare sellino. Richieste che ancora devono esse- re esaudite, domande che ancora aspettano squadre di giudici coordinati fra loro, sfuggendo al rischio gravissimo di persona- una risposta. lizzare un'indagine. Nessuno dovrebbe dire ‘Quello lì è il giudice in guerra con la “Voglio sapere la verità, perchè è stato mafia’. Ecco, sono convinto che il giudice Gaetano Costa sia stato ucciso proprio ucciso, chi ha voluto la sua morte e perchè perchè ad un certo punto era stato lasciato solo”. lo hanno fatto e non voglio nient'altro” di- Quello stesso meccanismo di emarginazione e solitudine ha determinato la fine di ceva Agnese. “Ho tanta pazienza e tanta Rocco Chinnici che, pochi giorni prima di essere ucciso, aveva annunciato alla ve- fiducia. Magari subito no, ma con il tempo dova di Pio La Torre di aver trovato il filo dei grandi delitti politico-mafiosi. Ha la- la verità si saprà, perchè gli italiani come sciato sul suo tavolo i carteggi riguardanti gli omicidi del segretario della DC Mi- me vogliono sapere perchè è stato ucciso chele Reina, del presidente della regione Piersanti Mattarella e del segretario re- un uomo che era il simbolo della bontà”. gionale del PCI Pio La Torre. Ora che è di nuovo insieme a Paolo, il Dopo trent'anni anni, i mandanti di questi delitti restano ancora impuniti. modo migliore per ricordarla è dedicarle il nostro impegno nella ricerca di quella ve- rità che per tutta la vita le è stata negata. (Antimafia Duemila, n.70)

I Sicilianigiovani – pag. 83 www.isiciliani.it

Politica Due partiti privi di coraggio

I giudici fanno giusti- La parabola politica di Berlusconi è Il Pdl nel bunker terminata e mai come questo momento, zia. E i politici? Fanno mentre il centrosinistra è spaccato al Al contrario, il gruppo dirigente del pastetta… punto che si parla addirittura di un nuovo Pdl vuole morire con lui, tanto è vero che partito renziano, i dirigenti del Pdl avreb- si parla di dimissioni dei ministri in caso bero l’occasione per la costruzione di un di un sì del Senato alla decadenza da se- soggetto politico che affondi le radici, natore del “boss” di Arcore, come ha det- di Riccardo De Gennaro non solo a parole, nella tradizione to lo “statista” Schifani. Per non dire del- liberale e prefascista. la pasdaran “vuittoniana”, Daniela San- Ma le cose non vanno in questa dire- tanché, che ha sfoderato un paradosso al- zione. Mentre il treno giunge al suo ca- tamente comico: “Escludo che i nostri polinea, la proposta più acclamata è an- ministri vorranno sedersi allo stesso ta- cora una volta quella del boss, una pro- volo con chi ha deciso che Berlusconi posta di cartapesta, come i carri di Via- deve stare in cella”. reggio: riproponiamo Forza Italia. Come È incredibile che anche dopo la con- se bastasse per ripartire e cancellare an- E la questione morale? danna definitiva di Silvio Berlusconi a che le sentenze della Cassazione. quattro anni di reclusione la risposta Ma di questione morale, nel Pd, nessu- del centrodestra sia stata ancora quel- Le timidezze del Pd no ha osato parlare, nessuno si è chiesto la di stringersi intorno a lui, ricorren- se un’alleanza di governo con un partito do alle consuente iniziative (piccoli ra- È vero che il Pd non si è spinto più in guidato con piglio assolutista da un cri- duni sotto il balcone di via del Plebisci- là di un timido “le sentenze vanno appli- minale non apra un problema, prima che to o davanti al Tribunale di Milano) e cate” per non mettere in difficoltà Letta, di opportunità politica, squisitamente eti- alle stesse parole (“una sentenza politi- ma sta al Pdl decidere della propria lea- co. La qual cosa dimostra che, nel corso ca”, “la magistratura rossa vuole con- dership nel momento in cui la presenza del ventennio berlusconiano, gli italiani dannare dieci milioni di elettori”) con di un Berlusconi condannato non è più sono stati sottoposti a una vera e propria cui l’ha difeso in tutti questi anni. soltanto imbarazzante, ma un indiscutibi- mutazione antropologica, mentre D’Ale- le ostacolo: più il centrodestra lo tiene in ma & company non opponevano la mini- Incredibile non tanto perché il gruppo vita con le macchine artificiali, più si al- ma resistenza. Al contrario. dirigente del Pdl e i grandi “pensatori” lontana e si fa complesso il momento del Ora il gioco è fatto, la malattia è più dei quotidiani che lo sostengono dimo- ricambio. forte di qualunque farmaco esistente. stra un’obbedienza la più cieca che si Sono forse tutti venduti, tutti ricattati, Uno dei primi compiti della politica del possa immaginare, quanto perché il mo- tutti conigli? È molto probabile. Nessu- futuro dovrà essere quello di trovare un mento sarebbe stato propizio per comin- no, neppure coloro che hanno più espe- antidoto al virus. Oggi, come ha detto lo ciare a smarcarsi e dimostrare lungimi- rienza per la passata militanza nel Psi o psichiatra Andreoli ad Andrea Purgatori, ranza politica. nella Dc ha immaginato di dire: “Dob- “l’Italia è un malato di mente grave, da biamo voltare pagina, dobbiamo pensare ricovero”. al dopo”.

I Sicilianigiovani – pag. 84 www.isiciliani.it Economia collaborativa Arriva il co-working

L’80% di essi si divide equamente tra Ma dal 2011 in poi è nata una decina di Rivoluzione nell'orga- Europa e Nord America, con un tasso di spazi che (con caratteristiche diverse, ma crescita medio del 245% fra 2010 e 2012. prevalentemente volte alla copertura dei nizzazione del lavoro Il 79% dei Coworking censiti non appar- costi di gestione). operano dinamicamente tiene ad un network o ad un franchising, e sul territorio. Nessuno di questi spazi - se- di Giovanni Abbagnato la media scrivanie offerte nel 2012 supera condo lo studio del Gruppo Neu-(Nòi) - è le 40 unità. A febbraio l'aggiornamento di proprietà della società gestore del Co- Una decina d'anni fa il cosiddetto tele- delle rilevazioni dava 2.498 spazi in tutto il working: si tratta di immobili in locazione lavoro sembrava definitivamente affer- mondo, contro i 1.320 del febbraio 2012. o in comodato d’uso gratuito; di essi solo il mato nell’organizzazione economica ca- Una crescita impressionante che tra no- 63% ha un accesso diretto su strada. La pitalista. Una rivoluzione post-Keynesiana vembre 2012 e febbraio 2013 vede l’aper- media, pur considerando due realtà che che avrebbe cambiato radicalmente l’orga- tura di oltre uno spazio al giorno. contano 60 e 40 postazioni, si attesta su 11 nizzazione del lavoro, svincolando le atti- Non è solo una crescita quantitativa: postazioni dal costo medio di 163 Euro vità dalla necessità di uno spazio fisico. lo dimostrano la Conferenza mondiale del mensili. Venivano portati come valori positivi gli 5 e 6 marzo scorsi (ad Austin, Texas), e Ma nonostante un evidente gap iniziale aspetti che consentivano alle aziende di l’interesse crescente di osservatori e sog- la Sicilia, come in altri campi, dimostra economizzare su infrastrutture e servizi e getti socio-economici e culturali come ban- una spiccata capacità di farsi laboratorio di ai lavoratori di ottimizzare il proprio che, società immobiliari, università, biblio- evoluzioni originali di modelli già diffusi. tempo-vita, grazie alla possibilità di ese- teche, librerie ed altri interessati alla possi- Le esperienze palermitane del Re Federico guire il proprio lavoro da casa. bile funzione dei Coworking di catalizzato- e del Neu-(Nòi) fanno intravvedere in Sici- Indubbiamente il lavoro a distanza, nel ri dello sviluppo socio-economico. lia un modello di Coworking di terza gene- suo complesso, dava notevoli possibilità di La scommessa per un futuro prossimo è razione che si apre agli spazi urbani ed ex- ottimizzazione di tempi e spazi, ma senza rappresentata dalla capacità di dimostrare traurbani, ideando e collaborando con tenere in conto la necessità per gli indivi- su larga scala la redditività economica del quanti più Coworker possibili in progetti di dui di stare dentro relazioni importanti che, modello senza mortificarne la valenza so- sviluppo socio-economico sul territorio, potenzialmente, possono dare alla vita – e ciale. Il Coworking rappresenta una galas- anche per beni comuni. al lavoro che è parte importante di essa - sia di iniziative in rapida trasformazione, “Condividere, collaborare, fare squa- una soddisfazione socio-psicologica. influenzate dalle variazioni relative alle di- dra, ottimizzare, contaminare, creare, tra- Contro questa nuova forma di alienazio- namiche sociali e al mercato del lavoro. sformare, mettere, in discussione”: sono le ne “a distanza” un decennio fa a San Fran- In riferimento all'Italia, si possono in- parole d’ordine delle esperienze palermita- cisco nasce il Coworking, potenziale ri- dividuare due diversi tipi di Coworking. ne più innovative, immaginate in progress sposta all’isolamento del lavoratore free- Il primo consiste nella condivisione di da giovani protagonisti di un’avventura in lance, analista, ricercatore, autore, spazi-lavoro finalizzati ad ottimizzare l’uso un mondo possibile per professionisti e disegnatore, creativo in genere. delle risorse e abbattere i costi di gestione, operatori delle nuove progettazioni ed in- Il Coworking è essenzialmente una co- in un ambiente di lavoro dinamico e stimo- traprese socio -economiche. E questo ha un munità di lavoratori indipendenti che lante. Il secondo, pur non escludendo i particolare significato in una città come condividono razionalmente attrezzature, e vantaggi gestionali, punta con più decisio- Palermo, e in una regione come la Sicilia, supporti professionali ma anche opportuni- ne sull’unione di diverse professionalità eternamente compresse tra retaggi di im- tà di lavoro, competenze e contatti, per rea- per stimolare una progettazione condivisa mobilismo oscurantista e tumultuosa capa- lizzare una crescita professionale in una lo- con concrete forme di collaborazione. cità di apertura di nuove vie per le idee che gica di benessere collettivo e di aggrega- E' significativo che in questo campo la danno il senso del Laboratorio permanente. zione. risposta più pronta sia venuta dall’Europa, Nella indeterminatezza diffusa dei no- La Conferenza Internazionale del 2012 a che (secondo i due ultimi censimenti glo- stri difficili giorni, si può convintamente Parigi sul Coworking Europeo mostra un bali di DeskMag) registrato una crescita augurare lunga vita ai Coworking che rap- fenomeno in ascesa, con un raddoppio an- del 32% contro il 7/% degli Usa, con uno presentano già strumenti vivi e solidali per nuale mondiale degli spazi dedicati: in Eu- spazio attivo ogni 402.000 residenti. La aggiornare costantemente l'analisi e le pro- ropa stime attendibili prevedono che entro Spagna, leader europeo del settore, ha uno spettive socio-economiche delle società, il 2020 nel settore privato il 50% degli oc- spazio di Coworking ogni 236.000 abitanti. affrancate da interpretazioni stereotipate. cupati sarà freelance. In Italia, per quanto sottostimata (91 Questo fenomeno, così fortemente vo- La raccolta dei dati sul Coworking spazi ufficialmente censiti) la presenza del cato all’innovazione, è forse anche un spesso opera, specie su web, dei suoi stessi Coworking emerge da indizi significativi modo nuovo per contribuire ad attualizzare operatori; ma si può dire,sia pure con cau- rilevati nelle reti in franchising, come un’idea positivamente antica del lavoro, in- tela, che ne emerge untrend sicuramente COWO che già conta 75 sedi in 42 città: il teso come strumento di sviluppo condiviso più che positivo. La terza indagine sul Co- che fa ritenere ragionevole pensare a un della qualità della vita delle persone, sul working di DeskMag (un importante ma- doppio di installazioni presenti, con bari- piano della realizzazione esistenziale e gazine online) a fine del 2012 ha rilevato cantro a Milano. In Sicilia, purtroppo, sia- dell’affermazione dei diritti personali e nel mondo 2.072 spazi di Coworking. mo (anche qui...) in ritardo. collettivi.

I Sicilianigiovani – pag. 85 www.isiciliani.it La moneta senza banche Trend, tecnologia, applicazioni, mercati Tutto sul bitcoin, in tempo reale Pianeta Cybermonete 2.0 I cloni di Bitcoin

Le monete-clone Tra i cloni più vecchi il Terracoin, il Litecoin, Terracoin, Ppcoin (Peercoin) hanno "guadagnato uno zero" mentre erano negli exchange nel Ppcoin... che diavolo Queste monete-clone (ne abbiamo corso del tempo; il Feathercoin e il trattato nel 2011 segnalandone "ascesa e Chinacoin hanno raggiunto gli exchange a sono? Le cose, nel declino") erano poche e di scarso valore prezzi stellari mai più raggiunti, perchè fino allo straordinario aumento di valore e mondo delle monete nel frattempo erano decine - anche tre al difficoltà (di generazione della moneta) di giorno - le nuove monete annuciante nei Bitcoin dello scorso aprile (Bitcoin chiuse elettroniche, si fanno forum l'anno scorso a 12 dollari, ma ad aprile era Le monete che si sono guadagnate un sempre più complicate al massimo storico di 266). exchange – in Bitcoin o Litecoin – sono La difficoltà è aumentata perchè sono ormai un centinaio. Mtgox è il primo per arrivate per la prima volta computer e poi volumi in bitcoin, ha rilasciato comunicati chiavette usb specificamente dedicate alla ufficiali in cui annuncia l'arrivo di di Fabio Vita creazione di bitcoin. Prima si utilizzava il Litecoin. Btc-e e Bitstamp seguono per www.bitcoinquotidiano.com processore centrale, una Cpu di Amd o volumi in bitcoin; in Litecoinil primo Intel; poi si è utilizzata la maggior exchange è Btc-e, e il secondo il cinese potenza computazionale della schede Bter; Cryptsy e Coins-e sono gli exchange video, Gpu di Nvidia o Ati di tutte queste nuove monete dai nomi La corsa alla realizzazione e consegna strani, accattivanti o folli, derivati da film, di queste macchine ha caratterizzato gli paesi, pietre preziose: Diamond, Kruger, ultimi mesi. Avalon è stato il primo Franko, Infinite, America. produttore a spedire le prime centinaia di Beh, a questo punto potreste anche computer a gennaio; costavano sui 1200 Assange, il fondatore di Wikileaks, provare a creare il "Pizzacoin" o dollari e in questi mesi hanno prodotto nel suo colloquio col presidente di addirittura la "Lira"... Google Schmidt, ha fatto riferimento varie decine di migliaia di dollari al mese; alla possibilità di creare una moneta- ora tra cambio e difficoltà, circa 2000 Potreste creare anche la "Lira"... clone partendo dai codici sorgenti; dollari al mese. mettendo in evidenza la stranezza che I cinesi di Asicminer in un primo ancora nessuna corporation si fosse momento hanno scelto di non mettere in Ma ci vuole fortuna. Immaginiamo di mossa in questa direzione. commercio i loro computer ma di puntare la nostra potenza computazionale utilizzarli loro e vendere azioni della verso una moneta nata da poco, quando la Satoshi Nakamoto – il misterioso propria compagnia; ma pochi mesi dopo, difficoltà è, ad esempio, 0,05. Se questa crittografo creatore di Bitcoin, ancora tra i ritardi dei concorrenti, hanno lanciato moneta raggiunge un exchange quando la nell'ombra – rilasciò i codici sorgente del sul mercato delle chiavette usb, non difficoltà è a 1.00 perchè altra gente si è programma, permettendo a chiunque sia proprio economiche ma già più aggiunta, il valore della moneta può abbastanza esperto di verificare la bontà convenienti (anche per i costi elettrici allinearsi alla nuova difficoltà e la del software e di creare un proprio clone esigui) delle schede video, e soprattutto difficoltà può salire ancora, anche a 9. di Bitcon modificando alcuni parametri diffuse a decine di migliaia. Mettiamo poi che questa moneta del tipo: quante monete generare l'ora, Butterfly Labs ha iniziato a spedire le dimezzi il blocco-premio ogni mese: se la quante conferme richiedere prima che proprie macchine a metà di quest'anno, difficoltà è invariata, il dimezzamento l'estrazione della moneta venga tutti preordini dell'anno precedente della moneta elargita raddoppia il valore considerata definitiva. di quella esistente.. è successo con Forse Assange accenna anche al Un algoritmo nuovo l'Infinitecoin.. Non ditelo a Krugman. Namecoin, esperimento mezzo fallito, che * * * (Bloomberg intanto ha inserito il avrebbe permesso l'acquisto di un Il Litecoin è un clone di bitcoin che Bitcoin nei suoi sistemi informatici inter- dominio internet con questa moneta. Il però utilizza un algoritmo diverso; i ni, con la sigla XBT). Luckycoin aggiunge un blocco-premio computer Asics creati per Bitcoin non come lotteria; il Florincoin aggiunge la funzionano per minare anche Litecoin; Info: possibilità di inserire un commento per questo e per i suoi cloni, che sono http://coinmarketcap.com testuale nella transazione. parecchi, si usa ancora la scheda video. https://bitcointalk.org/index.php?board=67.0

I Sicilianigiovani – pag. 86 www.isiciliani.it L'immagine Chi sogna di giorno

Enzo Baldoni, pacifista, 26 agosto 2004

Enzo Baldoni, Bagdad, wrote: < tornato da najaf, consegnati medicinali, portati fuori donne e bambini nascosti nel camion, stato in casa as sadr, entrato mausoleo ali, visto morire guerrigliero, incontrato comandante esercito al mahdi, cagato sotto causa torretta bradley che si spostava tenendomi di mira, incontrati marines che stavano pian piano entrando a piedi in najaf, lussata clavicola, ricoverato osped. Italiano. scusate imprecisioni e stile telegrafico, scrivo solo mano sinistra, tutto bene. forse dovrò interrompere viaggio. presto racconto. vi voglio bene, grazie per starmi vicini > Bookmark: bloghdad.splinder.com La Catena di San Libero, 17 agosto 2004 n. 244

I Sicilianigiovani – pag. 87 www.isiciliani.it

IL FILO Promemoria italiano di Giuseppe Fava

La mafia in tutta Italia. L'inquinamento “I primi tre o quattro minuti...” assassino. I missili, le basi di guerra. La distruzione che incombe, l'imbarbarimento del Il mortale inquinamento del territorio di Priolo, per cui migliaia di esseri uma- potere; non soltanto in Sicilia ma in tutta la ni sono stati condannati a vivere, otto, Nazione. Questo lui denunciava. Trent'anni fa dieci anni di meno di quanto non potreb- bero se vivessero altrove; la base dei …La mafia è dovunque, in tutta la so- E dietro la mafia, quel lampo sangui- missili atomici a Comiso, contro la qua- cietà italiana, a Palermo e Catania, come noso ha fatto intravedere altri problemi le, a cinquemila, seimila chilometri di a Milano, Napoli o Roma, annidata in immensi che per decenni sono stati distanza, sono perfettamente puntate al- tutte le strutture come un inguaribile considerati soltanto tragedie meridionali, tre testate nucleari: entro i primi tre o cancro, per cui l’ordine di uccidere Dalla cioè, secolari, inamovibili, distaccate dal quattro minuti dallo scoppio di un con- Chiesa può essere partito da un piccolo corpo vivo della Nazione e di cui flitto, mezza Sicilia e due milioni di es- bunker mafioso di Catania, o da una del- semmai il Paese pagava il prezzo di una seri umani sparirebbero nella folgore le imperscrutabili stanze politiche della convivenza, e che invece appartengono atomica… capitale. drammaticamente a tutti gli italiani,

costretti a sopportarne il danno, spesso il I Siciliani, dicembre 1983 ______La Fondazione Fava dolore, talvolta la disperazione. La fondazione nasce nel 2002 per mantenere vivi la memoria e l’esempio di Giuseppe Fava, con la raccolta e l’archiviazione di tutti i suoi scritti, la ripubblicazione dei suoi principali libri, l'educazione antimafia nelle scuole, la promo- zione di attività culturali che coinvolgano i gio- vani sollecitandoli a raccontare. Il sito permette la consultazione gratuita di tutti gli articoli di Giuseppe Fava sui Siciliani. Per consultare gli archivi fotografico e teatrale, o altri testi, o acquistare i libri della Fondazione, scrivere a [email protected] [email protected] ______Il sito “I Siciliani di Giuseppe Fava” Pubblica tesi su Giuseppe Fava e i Siciliani, da quelle di Luca Salici e Rocco Rossitto, che ne sono i curatori. E' un archivio, anzi un deposito operativo, della prima generazione dei Siciliani. Senza retorica, senza celebra- zioni, semplicemente uno stru- mento di lavoro. Serio, concreto e utile: nel nostro stile.

I Sicilianigiovani – pag. 88 www.isiciliani.it

II SicilianiSicilianigiovanigiovani Rivista di politica, attualità e cultura

Fatta da: Gian Carlo Caselli, Nando dalla Chiesa, Giovanni Caruso, Giovanni Abbagnato, Francesco Appari, Lorenzo Baldo, Antonella Beccaria, Valerio Berra, Nando Benigno, Mauro Biani, Lello Bonaccorso, Giorgio Bongiovanni, Paolo Brogi, Luciano Bruno, Anna Bucca, Elio Camilleri, Giulio Cavalli, Arnaldo Capezzuto, Ester Castano, Salvo Catalano, Carmelo Catania, Giulio Cavalli, Antonio Cimino, Giancarla Codrignani, Dario Costantino, Irene Costantino, Tano D’Amico, Fabio D’Urso, Jack Daniel, Riccardo De Gennaro, Giacomo Di Girolamo, Alessio Di Florio, Tito Gandini, Rosa Maria Di Natale, Francesco Feola, Norma Ferrara, Pino Finocchiaro, Paolo Fior, Enrica Frasca, Renato Galasso, Rino Giacalone, Marcella Giamusso, Giuseppe Giustolisi, Valeria Grimaldi, Carlo Gubitosa, Sebastiano Gulisano, Bruna Iacopino, Massimiliano Nicosia, Max Guglielmino, Diego Gutkowski, Bruna Iacopino, Margherita Ingoglia, Kanjano, Gaetano Liardo, Sabina Longhitano, Luca Salici, Michela Mancini, Sara Manisera, Antonio Mazzeo, Martina Mazzeo, Emanuele Midoli, Luciano Mirone, Pino Maniaci, Attilio Occhipinti, Salvo Ognibene, Antonello Oliva, Riccardo Orioles, Pietro Orsatti, Maurizio Parisi, Salvo Perrotta, Giulio Petrelli, Aaron Pettinari, Giuseppe Pipitone, Domenico Pisciotta, Antonio Roccuzzo, Alessandro Romeo, Vincenzo Rosa, Roberto Rossi, Luca Rossomando, Francesco Ruta, Giorgio Ruta, Daniela Sammito, Vittoria Smaldone, Mario Spada, Sara Spartà, Giuseppe Spina, Miriana Squillaci, Giuseppe Teri, Marilena Teri, Fabio Vita, Salvo Vitale, Chiara Zappalà, Andrea Zolea

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Giambattista Scidà e Gian Carlo Caselli sono stati fra i primissimi promotori della rinascita dei Siciliani.

Lo spirito di un giornale

"Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo". Giuseppe Fava I Sicilianigiovani libertà

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I Siciliani giovani ­ rivista di politica, attualità e cultura Catania, Giacomo Di Girolamo, Francesco Appari, Leandro Perrotta, fatta da: Gian Carlo Caselli, Nando dalla Chiesa, Antonio Roccuzzo, Giulio Pitroso, Giorgio Ruta, Carlo Gubitosa, Mauro Biani, Kanjano, Giovanni Caruso, Margherita Ingoglia, Norma Ferrara, Michela Luca Ferrara, Luca Salici, Jack Daniel, Anna Bucca, Grazia Bucca, Mancini, Sara Spartà, Francesco Feola, Luca Rossomando, Lorenzo Luciano Bruno, Antonello Oliva, Elio Camilleri, Fabio Vita, Diego Baldo, Aaron Pettinari. Salvo Ognibene, Beniamino Piscopo, Giulio Gutkowski, Giovanni Abbagnato, Pietro Orsatti, Roberto Rossi, Bruna Cavalli, Paolo Fior, Arnaldo Capezzuto, Pino Finocchiaro, Luciano Iacopino, Nerina Platania, Nadia Furnari, Riccardo De Gennaro, Fabio Mirone, Rino Giacalone, Ester Castano, Antonio Mazzeo, Carmelo D'Urso, Sabina Longhitano, Salvo Vitale. www.isiciliani.it SOTTOSCRIVI IT 28 B 05018 04600 000000148119 Associazione I Siciliani Giovani/ Banca Etica dalla vita com'èI Sicilianigiovani

[email protected] Webmaster: Max Guglielmino. Net engineering: Carlo Gubitosa. Art director: Luca Salici. Coordinamento: Giovanni Caruso e Massimiliano Nicosia. Segreteria di redazione: Riccardo Orioles. Progetto grafico di Luca Salici Gli ebook dei Siciliani I Siciliani giovani sono stati fra i primissimi in Italia ad adottare le tecnologie Issuu, a usare tecniche di impaginazione alternative, a trasferire in rete e su Pdf i prodotti giornalistici tradizionali. Niente di strano, perché già trent'anni fa i Siciliani di Giuseppe Fava furono fra i primi in Italia ad adottare ­ ad esempio ­ la fotocomposizione fin dal desk redazionale. Gli ebook dei Siciliani giovani, che affiancano il giornale, si collocano su questa strada ed affrontano con competenza e fiducia il nuovo mercato editoriale (tablet, smartphone, ecc.), che fra i primi in Italia hanno saputo individuare.

I Siciliani giovani/ Reg.Trib.Catania n.23/2011 del 20/09/2011 / Dir.responsabile Riccardo Orioles/ Associazione culturale I Siciliani giovani, via Cordai 47, Catania / 30 agosto 2012 www.isiciliani.it I Sicilianigiovani Chi sostiene i Siciliani Ai lettori 1984 Caro lettore, sono in tanti, oggi, ad accusare la Sicilia di essere mafiosa: noi, che combattiamo la mafia in prima fila, diciamo invece che essa è una terra ricca di tradizioni, storia, civiltà e cultura, tiranneggiata dalla mafia ma non rassegnata ad essa. Questo, però, bisogna dimostrarlo con i fatti: è un preciso dovere di tutti noi siciliani, prima che di chiunque altro; di fronte ad esso noi non ci siamo tirati indietro. Se sei siciliano, ti chiediamo francamente di aiutarci, non con le parole ma coi fatti. Abbiamo bisogno di lettori, di abbonamenti, di solidarietà. Perciò ti abbiamo mandato questa lettera: tu sai che dietro di essa non ci sono oscure manovre e misteriosi centri di potere, ma semplicemente dei siciliani che lottano per la loro terra. Se non sei siciliano, siamo del tuo stesso Paese: la mafia, che oggi attacca noi, domani travolgerà anche te. Abbiamo bisogno di sostegno, le nostre sole forze non bastano. Perciò chiediamo la solidarietà di tutti i siciliani onesti e di tutti coloro che vogliono lottare insieme a loro. Se non l'avremo, andremo avanti lo stesso: ma sarà tutto più difficile. I Siciliani Ai lettori 2012 Quando abbiamo deciso di continuare il percorso, mai interrotto, dei Siciliani, pensavamo che questa avventura doveva essere di tutti voi. Voi che ci avete letto, approvato o criticato e che avete condiviso con noi un giornalismo di verità, un giornalismo giovane sulle orme di Giuseppe Fava. In questi primi otto mesi, altrettanti numeri dei Siciliani giovani sono usciti in rete e i risultati ci lasciano soddisfatti, al punto di decidere di uscire entro l'anno anche su carta e nel formato che fu originariamente dei Siciliani. Ci siamo inoltre costituiti in una associazione culturale "I Siciliani giovani", che accoglierà tutti i Una pagina dei Siciliani del 1993 componenti delle varie redazioni e testate sparse da nord a sud, e chi vorrà affiancarli. Nel 1986, e di nuovo nel 1996, i Siciliani Pensiamo che questo percorso collettivo vada dovettero chiudere per mancanza di sostenuto economicamente partendo dal basso, pubblicità, nonostante il successo di partendo da voi. Basterà contribuire con quello che pubblico e il buon andamento delle potrete, utilizzando i mezzi che vi proporremo nel vendite. I redattori lavoravano gratis, ma nostro sito. gli imprenditori non sostennero in alcuna Tutto sarà trasparente e rendicontato, e per essere maniera il giornale che pure si batteva per liberare anche coerenti col nostro percorso abbiamo deciso di loro dalla stretta mafiosa. appoggiarci alla "Banca Etica Popolare", che con i suoi Non è una pagina onorevole, nella storia dell'imprenditoria principi di economia equa e sostenibile ci garantisce siciliana. trasparenza e legalità.

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Modica, da Catania a Roma, da Napoli a Bologna, a facciamo rete! Trapani, a Palermo ­ che hanno deciso di lavorare insieme per costituire una rete. Non solo inchieste e denunce, ma anche il racconto quotidiano di un Paese giovane, fatto da giovani, vissuto in prima persona dai protagonisti dell'Italia di domani. Fuori dai palazzi. In rete, e per le strade.

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