DIFFUSIONE GRATUITA NELLA SCUOLA WWW.LAFARINA.IT Σ WWW.LAFARINA.IT GTLI STUDENTI DEL LICOEO GINNASIO “LA FARINÁ A” COORDINAMENTO: PATRIZIA DANZE’ - IMPAGINAZIONE: ANTONINO STRAMANDINO - RESP. COLLABORAZIONI: GUGLIELMO SIDOTI FEBBRAIO - MARZO 2010

In morte Quei ragazzi di Regalpetra... degli eroi Un libro sulla mafia, un libro sulle scelte quello di Gaetano Savatteri Guglielmo Sidoti III F Jasmine Policastro II B Abbiamo conquistato lo spa - Lo scorso 5 marzo si è svolto pres - gue la terra della ragione” che è dive - rivivere un paese, ha spinto tre giova - risveglia le coscienze degli uomini. zio, svelato il segreto della vita so il teatro Vittorio Emanuele l’in - Così dal bisogno di raccontare il biologica, trovato energie alter - contro con l’autore, inserito nel presente e la storia di un microco - native, possiamo generare artifi - Progetto-lettura che il nostro liceo smo come Regalpetra nasce il lavo - attua da tanti anni in collaborazio - ro di Gaetano Savatteri. Qui di cialmente un uomo, ma ancora ne con la libreria Bonanzinga. seguito è riportata un’intervista da lui oggi nel terzo millennio non L’ospite dell’incontro è stato lo rilasciata. siamo riusciti a svincolarci scrittore-giornalista Gaetano Quanto ha influito nelle sue opere dalla logica del più forte, dalla Savatteri che si è confrontato con gli il pensiero di Sciascia? Qual è stato meschina prepotenza della studenti del liceo La Farina sul suo il suo primo approccio letterario sopraffazione. Gli eroi sono ultimo libro”I Ragazzi di Regalpetra” con lui? È per lei il maestro per tutti morti e la giustizia igno - (Rizzoli, pp. 295, euro 18). Il saggio- eccellenza? rata. Il rispetto e la sovranità romanzo, già della scelta del titolo si Idealmente rendo un omaggio a della legalità, oggi più che mai, configura come un omaggio a Sciascia ed idealmente proseguo il è battaglia di civiltà, lotta di Sciascia che nelle sue opere aveva suo lavoro raccontando la storia della popolo. Elaborare e diffondere parlato del paese natale Racalmuto mia generazione. Mi sono ispirato a servendosi del toponimo di lui sia sotto l’aspetto prettamente let - un'autentica cultura dei valori Regalpetra. Il giornalista siciliano terario che sotto quello civile. Inoltre civili rappresenta la sfida più rievoca la sua giovinezza in un con - la particolarità di crescere in un luogo importante per un’umanità tinuo confronto con i suoi compae - come Racalmuto consiste nel fatto che ha voglia di riscatto. Si sani, i suoi coetanei, cresciuti nello che fosse un luogo letterario. Avevo tratta di una cultura che elegge il stesso paese, nelle stesse piazze, ma la sensazione di vivere in una realtà diritto come espressione del con un destino tanto diverso dal suo. sdoppiata. Una realtà fatta di persone patto sociale, come unico vero Ragazzi che hanno imboccato la e gesti che esistevano già nella lette - garante di equità. La legalità via della violenza e che adesso in ratura. Vivevo in una sorta di realtà non è semplice lotta a questa o carcere, reduci da lutti e latitanze, allo specchio; leggevo un libro e rico - a quella mafiosa, ma hanno deciso di collaborare con la noscevo i personaggi del mio paese. giustizia. Nelle pagine del libro ven - Il debito di riconoscenza verso una cosciente acquisizione di gono analizzate le dinamiche che Sciascia è fortissimo e nasce soprat - una nozione più profonda ed hanno portato numerosi giovani a tutto dalla necessità di essere uno estesa dei diritti di cittadinan - compiere delle scelte irreversibili e nuta luogo di follia, crudeltà e fero - ni ad appellarsi alla forza della paro - scrittore di cose e non di parole. za e di quei principi su cui si spietate, tanto da “macchiare di san - cia. Ma la voglia di rinascere, di far la, usata come un’arma pungente che continua a pag.2 fonda la civile convivenza: la coscienza della pari dignità dei cittadini, aiuta a comprendere Aléxandros e la sua tomba Morin e la “testa ben fatta” come la vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazio - Ma come morì Alessandro il Grande? E dov’è il suo “soma”? Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero ni giuridiche, sviluppata dalla Michele Gugliandolo III A Federica Di Mattia III D consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, Nonostante la grandezza del chiede Valerio Massimo Manfredi in Provocatoria, agli occhi del Messina è il punto di arrivo del Macedone sorgono numerosi dubbi “La tomba di Alessandro”. Vengono sicurezza, non possono conside - metodo di studio suggerito dalla progresso scientifico degli ulti - sul perché ci sia arrivato più il suo riportati i sintomi dei malesseri rarsi come acquisite per sempre, nostra istituzione Scuola, risulta mi due secoli che ha scardinato mito che la degli ultimi la riforma dell’insegnamento e e messo fortemente in discussione ma vanno perseguite, volute e, sua reale giorni a riforma del pensiero dell’illustre il metodo conoscitivo dato dalla una volta conquistate, protette. vita: com - Babilonia e L'educazione alla legalità si plotti, dena - grazie alle pensatore francese Edgar scienza classica, le cui fonda - pone non soltanto come pre - ro macchia - indicazioni Morin, sociologo e filosofo, che menta coincidono con i pilastri messa culturale indispensabile to di sangue forniteci pos - nel pomeriggio del 5 marzo della pedagogia occidentale e ma anche come sostegno ope - reale, pochi siamo esclu - scorso, presso l’Aula Magna del cioè con: 1) la verità oggettiva, rativo quotidiano, poiché sol - amici nume - dere o meno Liceo Classico La Farina, ha che è anche la finalità ultima della tanto se l'azione di lotta sarà rosi nemici e l’avvelena - svolto la sua lectio magistralis speculazione scientifica/filosofi - infiniti mento, una radicata saldamente nelle sulla teoria della complessità in ca; 2) la netta separazione fra il ammiratori. malattia piut - coscienze e nella cultura dei ambito gnoseologico, teoria che soggetto, che conosce e l’oggetto, Una vita tosto che propone una organizzazione della che è conosciuto; 3) la non inci - giovani, essa potrà acquisire sempre fac - un’altra e conoscenza in tutti i campi senza denza dello spazio e del tempo caratteristiche di duratura effi - cia a faccia contempora - l’esasperata separazione dei cienza, di programmata risposta con la neamente ci sugli oggetti da conoscere; 4) la all'incalzare temibile del feno - morte a viene saperi disgiunti che ostacola la causalità lineare aristotelica; 5) la meno criminale. Il rispetto delle palazzo o mostrato il comunicazione e impedisce di riduzione del reale da complesso leggi comporta un atteggiamen - sul campo lato nascosto cogliere “ciò che è tessuto insie - a semplice. Benché la natura to critico e attivo e nasce dalla di battaglia, del condot - me”, cioè, appunto, la complessi - rischi così di subire una rappre - consapevolezza che, se ingiuste ma qualcosa tiero, un tà. sentazione orologistica di sé, fermò il pro - o non più rispondenti alle esi - uomo pro - L’alternativa formativa di Morin, questo metodo è stato sicura - getto di un impero immenso e vario: vato dalle varie ferite e dai dolori rilevata anche dal Prof. Giuseppe mente avvalorato dalle scoper - genze del momento, regole, una morte imprevista alla vigilia norme e leggi possono essere lancinanti che lo portano ad urlare Gembillo, ordinario della cattedra te scientifiche che si sono succe - dell’ennesima campagna militare. per essi. di Storia e Filosofia della dute fino al XIX. modificate. continua a pag.9 “Quale ne fu dunque la causa?” si continua a pag.3 Complessità presso l’università di continua a pag.4

LA FARINA RACCONTA NOTTE DELLA CULTURA SHOAH REPORTAGE DALL’AFRICA LE LINGUE DELL’AMORE MAUROLICO pagina 4 pagine 5, 6, 7 e 8 pagina 10 pagina 11 pagina 12 Il cloroformio ha permesso a qualsiasi Il Paradiso lo preferisco per il clima, incapace di fare il chirurgo l’Inferno per la compagnia (George Bernard Shaw) Σ GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA” (Mark Twain)

2 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 In primo piano Chi è Quei ragazzi di Regalpetra... Gaetano Savatteri Un libro sulla mafia, un libro sulle scelte quello di Gaetano Savatteri Antonino Stramandino III C Jasmine Policastro II B

Giornalista e scrittore siciliano, Segue da pag. 1 ne. Al giornale si preferisce il blog lei dal momento che ha pubblicato lunghi anni c’è stata una mafia silen - Gaetano Savatteri (nella foto) Come ha vissuto il trasferimento dove si affronta il dibattito politico. anche inchieste su Cosa Nostra? ziosa, non se ne parlava ma si respi - nasce a Milano nel 1964 da geni - da Milano, la grande città del nord Io collaboro ancora occasionalmente Dare le notizie appartiene al mio rava nell’aria. Era fatta di relazioni tori di Racalmuto (). a Racalmuto, piccola provincia del per il giornale insieme ai colleghi mestiere di cronista. Molti erano atti dirette in cui venivano coinvolte per - sud? Oggi è ancora concorde nel Trasferitosi in Sicilia all’età di fondatori, sebbene con grande ama - giudiziari resi noti dalla Procura sone che in un modo o nell’altro face - definire la Sicilia”una terra priva rezza abbia smesso di credere nel distrettuale antimafia di . È vano parte del tuo quotidiano, come dodici anni, nel 1980 fonda di giustizia,umanità e verità”? Si potere incisivo della cultura. Tuttavia stato più difficile ottenere il permes - il vicino di casa o il padre del compa - insieme ad altri ragazzi il perio - sente sfortunato o sfortunato di continuo a scrivere perché, nonostan - so per incontrare i boss mafiosi in gno di classe di tuo figlio. Il mio libro dico Malgrado tutto , una picco - averla lasciata? te sia convinto che i libri non possa - carcere e non ho avuto alcuna ritor - nasce proprio dall’esigenza di poter la testata giornalistica molto cara Il rapporto con la Sicilia era no salvare il mondo, credo che un sione. Al contrario è emersa la voglia finalmente gridare una verità da sem - a Leonardo Sciascia, il quale vi forte,come quello di tutti i pre sussurrata in modo che scriverà insieme ad altri perso - figli di emigrati. Avevo una ognuno potesse assumersi le naggi importanti della cultura vita spaccata in due: da un proprie responsabilità pena - siciliana. Diplomatosi al liceo lato le lunghe estati vissute in li. Sicilia, dall’altro gli inverni Dalle pagine del libro vissuti a Milano. Il mio tra - emerge un senso di respon - sferimento è stato un po’ una sabilità collettiva nei con - scoperta degli inverni sicilia - fronti dei ragazzi che ni. Ho avuto modo di cono - imboccano la strada della scere un paese fuori dagli mafia. Quali sono le alter - stereotipi del sole e del mare, native concrete che vengo - fatto anche di nebbia, freddo no loro proposte? e neve, oserei dire un paese Purtroppo non ci sono delle lombardo. Oggi la Sicilia più alternative, ma viene offerta che priva mi sembra una loro la possibilità di poter terra assetata di giustizia, scegliere. Diventare mafioso umanità e verità. Come si è una scelta libera e consa - evince dai recenti avveni - pevole e all’interno delle classico “Empedocle” di menti,l e incurie del territorio loro famiglie spesso ci sono Agrigento, Savatteri inizia a fanno emergere una terra esempi di persone oneste, di lavorare come cronista nella priva di cultura ambientale. gente che ha rifiutato la ven - redazione di Palermo del Bisognerebbe sensibilizzare la popo - solo libro possa salvare la vita di una di protagonismo degli interessati. detta ed ha deciso di lottare per una Giornale di Sicilia per poi trasfe - lazione e fare in modo che tutti ven - persona. Infatti, in un bar di Racalmuto, fre - realtà migliore. Dunque la vera alter - rirsi a Roma prima come inviato gano a conoscenza della realtà dei Ha ottenuto con facilità le notizie quentato dai rampolli della nuova nativa consiste nell’essere cittadini dell’ Indipendente , poi come col - fatti. Sono andato via dalla Sicilia relative ai processi che ha riportato mafia, circolavano fotocopie del mio onesti, anche se questo spesso non laboratore del Tg3 e, dal ’97, del perché il mio lavoro mi portava fuori, nel libro? Teme che il percorso di libro ed ognuno era curioso di sapere risulta appagante a causa dell’altissi - Tg5 . Ricca è la sua bibliografia: ma mi rimane un legame profondo denuncia che ha deciso di intra - cosa avessi scritto e se avessi riporta - mo tasso di impunità che c’è nel all’inizio scrive libri-inchiesta che genera un problema irrisolto: prendere possa ritorcersi contro di to tutte le notizie con esattezza. Per nostro paese. quando sono lontano costruisco una sulla mafia, come Voci del verbo realtà ideale e quando ritorno mi mafiare. Aforismi di Cosa rendo conto che la realtà che ho idea - Nostra e L’Attentatuni. Storia lizzato cozza con ciò che vedo. Pensieri di sbirri e mafiosi (scritto insie - Deriva da questo un rapporto di odio me a Giovanni Bianconi e diven - e amore, nostalgia e intolleranza, Mafia. Sradicarla dalla Sicilia. Utopia o profezia? Gli alberi Falcone, Borsellino e Impastato hanno creduto tato un film per la televisione), come succede a tutti coloro che non Mafiosi come ratti covano nel buio dell’ignoranza. che uno Stato civile non potesse essere solo un’illusione. riescono a far pace con il proprio mentre negli ultimi anni si è Per spaventarli bisogna solo far rumore. Stefano Spinella e Giulia Petitto II D dedicato alla narrativa isolana. luogo di origine. La Sicilia rimane Tra i libri appartenenti a questo nella mia mente ed è per me un enig - Ornella De Luca III D filone, importanti sono ma irrisolto. Allora perché i misfatti mafiosi continuano a verificarsi, Nel 1980 nasce “Malgrado Tutto”. Pirandello detective? così è (se Qual è stata la motivazione che ha Il destino di sangue si cela latente e latitante nella sto - nonostante impedirli sembrerebbe così semplice? Che vi pare) , premiato al Festival di spinto tre giovani a dare vita a que - ria di ogni uomo di Cosa Nostra. Stessa origine, stessa ruolo assume, in questi casi, la nostra “civile” società? Courmauyeur nel 2004; La con - sta iniziativa? Come ha reagito il giura dei loquaci, romanzo ispi - paese? Oggi lei collabora occasio - miseria, stessa impotenza che diventa prepotenza. Che educazione fornisce la scuola, il cui compito è con - rato all’uccisione del sindaco di nalmente? Ed inoltre a suo Eleonora Corrao III D durci al corretto modo di vivere? Racalmuto Baldassare Tinebra parere,la parola, utilizzata come nel 1944; La ferita di Vishinskij , un’arma tagliente, può veramente Giuseppe Currò V A incentrato su quell’ipotetica giu - incidere nelle menti degli uomini? Il silenzio. Il silenzio è la linfa vitale della mafia. Per que - “Malgrado Tutto” nasce dal bisogno stizia che, attraverso certi eventi, sto i boss continuano ad esistere, le pistole a sparare, il Il più grande peccato della Sicilia è stato ed è sempre quel - punisce nei figli i soprusi perpe - di scrivere un piccolo giornale per lasciare una traccia, dalla nostra pas - trati dai padri; I Siciliani, un sangue a scorrere. Un silenzio pericoloso, forte come un lo di non credere nelle idee. Qui che le idee muovono il sione comune per la parola scritta o racconto su personaggi reali parlata che fosse ed inoltre dall’idea muro invalicabile, scuro e antico come il tempo. Il silenzio mondo non si è mai creduto. Ci sono naturalmente delle della Sicilia, un’isola “ad alta che la vita esista solo in quanto cro - è da sempre alleato del crimine, e come la notte scende su ragioni di storie, ragioni di esperienza, però è questo che densità letteraria”, ma capace di naca, descrizione. In questo siamo esprimere il massimo della fero - stati agevolati perché Racalmuto era tutto, impedendo alla luce del sole di rischiarare la vita. ha impedito sempre alla Sicilia di andare avanti. Il credere cia; e Gli uomini che non si vol - già divenuto luogo letterario con Alice Camardella V A che il mondo potrà mai essere diverso da come è stato. Sciascia, quindi abbiamo deciso di tano, romanzo sulla generazione Citazione audio da Leonardo Sciascia della Pantera e sul rapporto tra il continuare idealmente il suo percorso potere e gli individui. Prima de I raccontando il nostro presente. Il Va da se che, comunque sia, chiunque può evitare di (Teleacras, 1987) ragazzi di Regalpetra (2009), il paese non ha reagito in modo unani - abbandonarsi al male. Infatti l’inclinazione alla trasgres - me alla nostra iniziativa: alcuni si giornalista siciliano ha pubblica - sono fatti coinvolgere, vedendo nel sione può essere vissuta in maniera diversa, non necessa - to nel 2008 Uno per tutti , in cui giornale un mezzo efficace per attac - riamente uccidendo o facendo scempio di un uomo, bensì si narra la storia di quattro vec - care qualcuno, denunciare qualcosa, chi amici che si ritrovano ormai altri, invece, erano contrari alla avendo cura di attenuare l’odio e soprattutto l’orgoglio. adulti e ripercorrono il passato nostra scelta. Oggi la passione per il Daniel Atzori IV A fino all’epilogo sinistro e segreto dibattito rimane nel paese,ma sono che chiuse la loro infanzia. cambiate le modalità di comunicazio - Anche le formiche nel loro piccolo La gente è sempre disponibile si incazzano per i lavori già fatti (Marcello Marchesi) Σ (Arthur Bloch) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

In primo piano MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 3 Aléxandros e la sua tomba Incontro con Ma come morì Alessandro il Grande? E dov’è il suo “soma”? Gian Antonio Stella Michele Gugliandolo III A Monica Marotta III A

Segue da pag. 1 donati a noi stessi, bensì guidati verso Tolomei, afferma di essere venuto per sformata in altro, ipotesi da non scar - Lo scorso 25 gennaio, negli ampi Vediamo quindi così anche il carat - una razionale interpretazione del vedere un re, non dei morti. tare per quanto difficilmente accetta - locali del “Circolo Pickwick”, si tere noto solo agli uomini del suo volere di uomini come Tolomeo, dei Continuando la lettura ci viene posto bile da chi sente ancora il fascino di è svolta la presentazione del esercito: i confronti diretti con i vete - suoi discendenti e di altre culture, un dubbio che trova soluzione poco una figura tanto grande e potente. nuovo libro di Gian Antonio tutti alla ricerca di un “soma” che rani spossati e affiancati da barbari in più avanti, ovvero perché nonostan - Non viene lasciato molto spazio Stella ( nella foto insieme alla vale come un “sema” da cui può te tutto, al di là delle poche fonti all’immaginazione però : “il corpo di battaglia, cosa inconcepibile per un redattrice e a Clara Teramo) greco, le bevute eccessive nei ban - derivare la grandezza di una città non si sia mai trovato il luogo in cui Alessandro fu distrutto in un modo chetti, le decisioni avventate rischiose tanto più se questa porta il suo nome riposa Alessandro Magno. o nell’altro, la sua tomba spogliata e “Neri, froci, giudei & co.” apparentemente folli, concessioni ai ed è indirizzata verso una politica di Dopotutto, come ci viene spesso forse anche smembrata nelle sue com - (Rizzoli). Dopo l’introduzione al barbari pari a quelle dei suoi fidati affermazione territoriale e culturale. ricordato, era proprio su questo ponenti architettoniche per essere riu - testo, il noto inviato ed editoria - migliori soldati: momenti di vita che È un concetto più volte ribadito che si era costruita la fortuna della sata in qualche altro modo”. Non è lista del Corriere della Sera ha si concludono sempre con l’appog - questo dell’importanza delle spo - città tanto che riuscì a ingrandirsi una frase usata dallo scrittore per illustrato in breve e con l’ausilio gio incondizionato delle schiere di glie del sovrano quasi come tramite fino ad avere la più grande biblioteca demoralizzare i sostenitori dell’odier - di alcune diapositive i punti più sarisse, dei generali che riconoscono esse si diventasse automaticamente e il Faro, meraviglia tra le sette del na esistenza della tomba ma piuttosto importanti che vengono trattati nel nel loro sovrano un uomo ambizioso il suo successore ed è così che mondo antico. Interessante l’appro - una constatazione dei fatti visibile nel suo volume. Come si può già caso del cacciatore di tomba Stelios ma umile e generoso che vuole solo intendere dal titolo, il saggio Komoutsos che per tutta la vita con - completare il suo sogno. Il lavoro mette in evidenza gli argomenti dello scrittore è attento e volto a non tinuò a cercarla e dell’archeologa influenzare il lettore nel preferire una greca Liana Souvaltzi convinta negli più dibattuti e discussi degli ulti - fonte piuttosto che un’altra, anzi l’in - anni ‘90 di averla trovata per poi mi tempi (ancor di più dopo i vito è quello di collegarle tra esse e venire smentita dopo aver sollevato recenti fatti di Rosarno) e i temi partecipare alla soluzione del mistero. un polverone mondiale. Altro caso cardine del razzismo e della Una personalità senza pari, mostra - citato è quello dello studioso inglese xenofobia : le differenze politiche, ta nella sua forza anche quando Chugg, sostenitore di una tesi secon - religiose e culturali, l’odore dello questa mancherebbe a qualunque do cui il corpo di Alessandro sarebbe straniero diverso dal nostro, l’anti - comune mortale, tale da convincere a Venezia: è una particolarità che nel semitismo, il problema dei Rom, libro assume contorni forse fin troppo migliaia di uomini Macedoni, degli zingari e degli extracomuni - suggestivi e in prospettiva deludenti. Persiani, Indiani a seguire il condot - tari, la repulsione verso le persone tiero a cavallo di Bucefalo ai confini Gugliandolo e Milazzo insieme ai proff. Braccesi, Manfredi e Morace Un uomo più simile a un dio ma per del mondo. I primi capitoli sono pro - Tolomeo combatte con l’astuzia e le fondimento e paragone tra Cristo e niente egoista, deciso, caparbio, con handicap, il rapporto con gli prio incentrati sul carisma del re osti - armi del suo esercito per averle, che il Alessandro: entrambi volevano por - morto giovane per divenire immor - nato a portare a termine il suo proget - tragitto del corteo funebre cambia più tare un messaggio sebbene con meto - tale, non tenne mai più del giusto per to fondando città destinate a portare il volte e che la madre di Alessandro e i di differenti, entrambi divini nella sé e in cambio fu trattato come una suo nome e una su tutte acquisisce figli vengono uccisi cosicché non ci loro umanità, entrambi morti prima di reliquia sacra da esibire come tro - valore ricorrendo più volte come sce - siano futuri re raminghi pronti a recla - portare a termine i rispettivi compiti. feo…. Ha ragione Manfredi a dire nario principale di piani e ricerche. mare il potere che effettivamente La storia viene sì fatta dai grandi che lo spirito di Alessandro aleggia - Notevole è la quantità di particolari spetterebbe loro di diritto. Fatto sta nomi però è decisa da chi la scrive va sulla città di Tolomeo e oggi riguardo le tradizioni funebri mace - che la ricerca del corpo si concentra purtroppo cambiandone l’originale credo che si possa affermare che doni ed egizie, essenziali per interpre - ad Alessandria; alla base di questa direzione. I cristiani vittime di cru - come in vita ha percorso chilometri e tare le fonti spesso non concordanti sicurezza vi è un capitolo, intitolato deli persecuzioni, ottenuta la liber - chilometri riuscendo a conquistare il sul trasporto del corpo, sulla posizio - “Illustri visitatori” in cui Lucano, tà di culto ricambiano i torti subiti mondo, molti percorrono ancora tanta ne della tomba e sulla presenza di una Svetonio, Dione Cassio su tutti procedendo alla distruzione del strada per cercarlo, a prescindere omosessuali. Tutti argomenti temporanea sepoltura: la Macedonia, descrivono la visita di due tra i più paganesimo o in altri casi, quando si dalle convinzioni religiose, politiche trattati dallo Zio Gas (sopranno - l’oasi di Siwa, Alessandria, proba - grandi della storia romana, Cesare e tratta di luoghi meta di grandi pelle - e culturali. minato così nel mondo giornalisti - bili destinazioni del re, del figlio di Ottaviano alla tomba: il primo invi - grinaggi, alla sostituzione del tempio Al di là degli ostacoli che il tempo co per le iniziali del suo nome) in Amon, del fondatore di Alessandria dioso delle conquiste fatte in giovane o della tomba non cristiana con una ha posto tra la sua tomba e le varie ambiti non solo moderni ma anche che potrebbero creare disordine nella età da Alessandro, il secondo , profon - chiesa; viene quindi fatta valere l’ipo - civiltà sentiremo frequentemente in e soprattutto antichi. Di seguito ricostruzione dei fatti per quanto pos - damente coinvolto nonostante le pres - tesi secondo cui la tomba potrebbe tante lingue un’unica domanda: all’excursus storico sulle discrimi - sioni fattegli per visitare la tomba dei essere stata depredata, distrutta o tra - “Dov’è Alessandro?” sibile. Nella lettura non siamo abban - nazioni, l’autore del libro ha concesso delle domande ai pre - La tomba di Alessandro, l’enigma senti all’incontro e anche noi Valerio Massimo Manfredi ospite del nostro liceo ha presentato il suo ultimo libro abbiamo partecipato attivamen - Massimiliano Milazzo III A te ponendo degli interrogativi Come può un saggio sul mistero, piuto imprese sovrumane»: archeo - umanità del giovane Alessandro, pagna napoleonica in Egitto, da allo scrittore. Le risposte esausti - ancora irrisolto, della sepoltura del logi, scienziati, ricercatori ed avven - sempre senza mai affaticare il lettore, quando cioè molti archeologi e una ve e approfondite hanno fatto più grande condottiero di tutti turieri rapiti dal suo fascino immorta - bensì accompagnandolo in mezzo serie di avventurieri e cacciatori di emergere che nel pensiero di Gian tempi, Alessandro III di Macedonia le, come lo alle numerose tesori, ma anche tante persone comu - Antonio Stella l’Italia è vista detto “il Grande”, divenire viaggio furono i grandi interpretazioni ni, diventarono testimoni di come la “non come un Paese più razzista nel tempo e nell’uomo, ce lo dimo - imperatori del che gli storici vita e la morte di questo uomo stra Valerio Massimo Manfredi con il passato, da hanno dato sulle abbia avuto un enorme impatto di altri Paesi, ma solamente una suo libro, La tomba di Alessandro - Giulio Cesare sue gesta e sulle nella storia dell’umanità. Dalle Nazione non vaccinata contro il l’enigma (Mondadori, pp. 190, euro ad Augusto. sue vicende più pagine del saggio emerge il razzismo e la xenofobia”, che “i 19; nella foto la copertina ), in una Proprio per private. Con Manfredi attento archeologo, che media contribuiscono a questo continua scansione tra le tante comprendere l’affermarsi del sa ricostruire per noi la realtà di fenomeno sempre più crescente di fonti disponibili, separando leggen - meglio l’im - cristianesimo e quei giorni, i sogni e le aspirazioni discriminazione” e che alla base de dai fatti, interpretando le fonti portanza e la l’avvenimento del giovane Alessandro, e il di essa “vi è la paura del diver - storiche, spesso lacunose e contrad - grandezza di di disastri natu - Manfredi abile narratore, in un so, visto come nemico da tenere dittorie, senza mai stancare il letto - questa sepoltu - rali, la tomba fu libro che pur non trattandosi di un a debita distanza”. Grazie a que - re anzi appassionandolo come in ra, Manfredi quasi dimentica - romanzo ha uno stile diretto ed sto libro, Gian Antonio Stella ha un giallo, quasi come alla fine si sco - dirige i docu - ta; forse per una appassionante che conquista, e fa aperto gli occhi dei lettori su una prisse la soluzione del rebus di indi - menti da noi sorta di “dam - nascere un grande desiderio di realtà diversa che nessuno aveva zi e contraddizioni. Ma questa alla oggi possedu - natio memo - giungere alla soluzione di questo fine del libro non arriva, anzi sem - ti, che spazia - riae”, del suo affascinante mistero, facendo senti - mai considerato e che è difficile bra destinato ad arricchirsi sempre di no da corpo si perse re il lettore come un avventuriere (se non impossibile) riscontrare nuovi capitoli scritti da coloro i quali, Diodoro, ogni traccia. moderno che pur non potendo com - nelle pagine dei libri di testo. Una ancora oggi, non si danno per vinti e Plutarco e Tuttavia su piere personalmente queste ricerche realtà piena di ipocrisie e razzi - con curiosità cercano i resti di chi Pausania fino a Curzio Rufo e allo Alessandria continuò ad aleggiare sul campo, non smette comunque di smi di ogni tipo, che spiazza ma morì «giovane e al colmo della glo - Pseudo Callistene , per regalare al il fantasma del suo fondatore, che rimanere affascinato dai grandi che è presente nella nostra quo - ria e della potenza dopo aver com - lettore un ritratto carico di realistica riprese vigore a partire dalla cam - misteri che la storia ci regala. tidianità. L’uomo ha raccolto tutta la saggezza dei Eccezione: dite che “conferma la regola”, suoi predecessori e guardate ma non vi azzardate a spiegare come quanto è stupido (Elias Canetti) Σ (Gustave Flaubert) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

4 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 In primo piano Morin con la complessa questione della “testa ben fatta” a Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero Chi è Federica Di Mattia III D Edgar Morin Segue da pag. 1 legittimare la visione non gerar - un elemento per analizzarlo e Filosofo e sociologo nato a transdisciplinare degli appro - Ma fra il 1800 e il 1900 , a partire chico-piramidale, ma reticolare conoscerlo è inutile, perché l’ele - Parigi nel 1921. Coltiva sin fondimenti condotti da Morin dallo studio della termodinamica del sapere secondo Morin, auto - mento stesso perderà le sue carat - da giovane la passione per la non viene apprezzata dai e della fisica quantistica, l’episte - re che volutamente non semplifi - teristiche, se non si possiede una lettura ed il cinema. Legatosi finanziatori del progetto, mologia aristotelica dell’aut/aut ca. L’oggetto da conoscere rima - visione reticolare e complessa al socialismo, con lo scoppio cosa che contribuirà alla sua ha gradualmente lasciato il posto ne, l’unità da indagare esiste, della conoscenza, lo specialismo della seconda guerra mondia - crescente avversione per ad un modo di procedere delle ma è sempre sistematica, “uni - nozionistico risulta inutile: la le da Parigi fugge a Tolosa, e l'ambiente accademico pari - scienze che molto aveva a che tas multiplex”. Da qui prende le testa ben fatta è proprio quella qui approfondisce i suoi studi gino. Guarda e vive da vicino fare con il principio di comple - mosse la teoria dell’interretroa - di chi possiede una forma men - sul marxismo. Nel 1941 pren - le manifestazioni studente - mentarità del fisico e matemati - zione, secondo la quale la cono - tis tale da permettergli di de parte alla Resistenza fran - sche del ’68, avendo preso il co danese affrontare cese, e l’anno successivo ade - posto di Henri Lefebvre alla Niels il mistero risce al Partito Comunista cattedra di sociologia Henrik della vita e Francese partecipando nel dell’Università di Nanterre, David della cono - 1944, alla liberazione di e, nel 1969, si trasferisce per Bohr, prin - scenza Parigi. Il 1945 sposa Violette un anno in California, dove cipio al cui come sin - Chapellaubeau, con la quale si avvicina agli studi di biolo - interno golo, come si trasferisce a Landau, per gia e genetica, notevolmente veniva cittadino svolgere ruoli d’ufficio mili - rivoluzionati dalla recente inglobato il del suo tare per conto della Francia. scoperta del DNA. Questi principio paese e del Nel 1946, tornato a Parigi, i avvenimenti di natura scien - di indeter - mondo. suoi rapporti con il Partito tifica contribuiscono alla minazione Pensiamo cominciano a deteriorarsi, redazione della sua opera di alla com - per via della sua manifesta principale, “Il Metodo”, Heisenberg plessità posizione antistalinista, fino monumentale esposizione, in che aveva intesa a incrinarsi del tutto nel sei volumi, della sua proposta rigettato la come tes - 1951: Morin lascia il partito di riforma del pensiero. Agli valenza suto comu - e si concentra negli studi di anni ’90 risalgono invece l’ della causa ne: ogni antropologia sociale. “Introduzione al pensiero efficiens. momento Fondamentali per la forma - complesso”, trattazione sulla Galileo della vita di zione del suo pensiero risul - necessità di un sapere com - scriveva che “il libro della natura scenza non è meccanico partico - un singolo uomo è intriso della tano il viaggio, nel 1960, in plessivo, “Terra Patria”, è scritto in caratteri geometrici”. larismo d’indagine, ma anzi ciò presenza del mondo intero. La America Latina (la cultura sulla profonda relazione del - E Morin (nella foto) , per il quale che si intende conoscere deve cultura non può scindersi. E indigena afro-brasiliana lo l’uomo con la natura, e “I Bohr e Heisenberg rappresenta - essere preso in analisi non solo “tutti- citando il monito conclu - impressiona profondamente) miei demoni”, critica corrosi - no fonti scientifiche primarie, nella totalità delle sue parti, ma sivo e commosso della bella e la partecipazione, a partire va alle grandi ideologie del intuisce che è possibile modifi - anche considerandolo nel sistema lezione di Morin al La Farina- dal 1965, ad un ampio proget - nostro secolo. Nel 1999 care il concetto di spazio, sosti - al quale appartiene: per scoprirne abbiamo bisogno di raggiunge - to multidisciplinare della Morin rende pubblico il suo tuendo alla causalità lineare eucli - la natura e la funzionalità, l’elet - re tutte le discipline della com - DGRST(Direzione Generale progetto pedagogico con “La dea il nuovo postulato della cau - trone non va scisso dal resto del - plessità umana e dobbiamo della Ricerca Scientifica e testa ben fatta”, saggio dedi - salità circolare, direttamente dalla l’atomo, che è l’unità sistemica insegnare la comprensione e la Tecnologica) su una Comune cato all’educazione e all’in - cibernetica. Questo gioverebbe a vera e propria! E poiché smontare cooperazione.” di Plozevat: ma la natura segnamento. La Notte del “La Farina” Un successo la seconda edizione messinese della Notte della Cultura Francesca Germanà III B Una Notte speciale, quella della Regionale, del Monte di Pietà e dall'archeologa Gabriella Tigano Stretto", una successione di dipinti re si sono alternati ragazzi ed adulti Cultura, una Notte speciale quella molti altri luoghi che hanno offerto con l'"Archeologia del Peloro", ed opere in cui era rappresentato il che con interesse hanno ascoltato i del La Farina. Sì, perché il nostro interessanti spunti di riflessioni sulla un'analisi dettagliata di alcuni siti nostro mare, a cui si è riallacciata relatori. Al piano inferiore intanto liceo anche quest'anno ha aderito con nostra città. L'apertura delle "La vita oltre lo specchio", le aule erano a completa disposizio - grande entusiasmo alla seconda edi - scuole era ovviamente mirata relazione dei Professori ne degli studenti, e la serata è stata zione della Notte della Cultura cit - a coinvolgere non solo un Giuseppe Lo Paro e Salvatore coronata da un abbondante buffet tadina: un progetto del vice-sinda - pubblico adulto ma anche Giacobbe. Ecco poi lo spiritoso aperto a tutti. Le ore sono trascorse co e assessore alla cultura, quello dei più giovani, che intervento di Geri Villaroel con piacevolmente, l'affluenza è stata Onorevole Ardizzone che ha riscos - hanno avuto la possibilità di il suo spaccato della "Messina costante ed assidua e tutti gli stu - so sin dall’inizio particolare succes - incontrarsi nel loro ambiente anni '50" cui doveva seguire denti hanno presenziato sin dal so. Sabato 13 febbraio 2010 si è scolastico e viverlo in modo con le sue "Ricette dello mattino, impegnandosi nei prepa - dunque replicato con una nuova differente. F orse la speranza Stretto" Antonella rativi della serata. Credo si possa manifestazione che ha registrato una di vedere tutti i giovani entu - Bonsignore, imprenditrice e dire che la "Notte della cultura" partecipazione assolutamente soddi - siasti per questo avvenimento titolare di un noto ristorante cit - sia egregiamente riuscita anche sfacente. Il programma, ricco e era utopica ma la presenza gio - tadino. E proprio quest'ultima quest'anno e in tempi in cui i mass variegato, è stato il primo segnale vanile nelle scuole è stata sor - relazione è stata teatro di una media non fanno altro che uccidere la positivo di una manifestazione che, prendente. Il nostro liceo è simpatica improvvisazione da cultura e la buona educazione, nata per coinvolgere una popola - stato il più attivo rispetto parte del nostro Federico Messina e il La Farina rispondono zione fin troppo "statica" come agli altri partecipanti, realiz - Parrinello, che trovatosi con con una serata ricca di contenuti di quella messinese e per farle risco - zando una serie di conferenze degli appunti di cucina ed un spessore: un ritorno alle origini prire le bellezze del territorio, è riu - e dibattiti il cui tema condut - microfono in mano è riuscito a della nostra terra, un modo per scita a sensibilizzare i cittadini oltre tore è stato il nostro Stretto e creare un clima di risate e celebrare ciò che di buono la ogni aspettativa offrendo una vasta le ricchezze del nostro terri - divertimento. Tutte le relazioni nostra città ha da offrirci, sperando scelta di alternative: dall'esposizione torio. Con le relazioni su sono state intervallate da letture di aver scosso le coscienze critiche al Teatro Vittorio Emanuele della "Messina e il suo mare"...è di poesie accompagnate dal vio - dell'opinione comune e confidando "Vucciria" di Renato Guttuso iniziata così la Notte della Cultura presenti a Messina; il direttore del lino del nostro Nicolò Pizzimenti e nella possibilità di essere presi in all'omaggio a De Andrè con del La Farina: il professore Museo Regionale di Messina, dal Coro della scuola coordinato considerazione a livello nazionale , "L'amore sacro e L'amor profano" Emiliano Arena ha parlato degli Dottor Gioacchino Barbera, ha dalla professoressa Mirella Zodda. non solo per le cattive notizie, come alla Sala Laudamo, dall'apertura affascinanti "Miti dello Stretto: intrattenuto il pubblico coi i suoi L'Aula Magna non è mai stata fin troppo spesso accade, ma anche di alcune scuole a quella del Museo Orione al Capo Peloro", seguito "Appunti per un'iconografia dello vuota, ma in un ciclo sempre regola - per questi momenti di riscatto! A scuola mi esclusero dalla squadra di Nascere è umano, scacchi a causa della mia statura perseverare è diabolico (Woody Allen) Σ (Gesualdo Bufalino) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

Shoah MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 5 Omaggio alla Shoah L’impegno della memoria perché i ricordi non vengano dimenticati Ornella De Luca III D Ormai è un appuntamento atte - avevano l’ordine di punire altri Ad esperimento concluso la origini mitiche e pseudo religio - sione hanno mosso la sensibilità so e vissuto intensamente quello soggetti con scosse elettriche maggior parte dei partecipanti se dell’antisemitismo e con la di ognuno e inquietato le nostre che il “La Farina” dedica ogni qualora la risposta alle loro aveva obbedito pedissequa - lettura di alcuni passi tratti dal coscienze, anche se un dubbio 27 Gennaio alla memoria della domande non fosse stata soddisfa - mente agli ordini ricevuti. Il libro “Aggressori e vittime” di rimane : forse a volte non si Shoah , per riflettere insieme e, se cente. risultato dello studio di Milgram Saul Friedlander. dovrebbe privilegiare il silenzio possibile, capire l’immane portata Il voltaggio della scossa aumen - era teso a rispondere alla doman - Suggestivo il Laboratorio carico di emozione rispetto al di quella che verrà sempre ricor - tava di risposta in risposta. da: “E’ possibile che Eichmann “Rappresentiamo la Shoah”, con flusso incessante delle parole che data come una delle pagine più Naturalmente i soggetti scelti per e i suoi complici stessero sempli - gli alunni della II C e della I A che oltre a portare con sé i detriti del buie nella storia del Novecento. Il rispondere alle domande non rice - cemente e seguendo degli ordi - hanno inscenato un processo trat - passato potrebbe spegnere la programma dedicato alla Shoah vevano alcuna scossa ma erano ni?” to da L’istruttoria di Peter Weiss. fiamma della commozione? è stato organizzato e coordinato solo complici di Milgram, scelti La risposta è sì e fra quei milio - Insomma, nello scambio di idee E inoltre, non sarebbe bello se dalla professoressa Giovanna per fingere di sobbalzare o all’oc - ni di complici avremmo potuto venutosi a creare grazie al siste - si estendesse l’impegno della Caratozzolo in modo tale che correnza svenire dopo la scossa esserci anche noi. Il seminario si ma delle classi aperte, le testi - memoria ad altre pagine nere ogni studente a turno fosse inseri - subita. è concluso con un’analisi delle monianze e gli spunti di rifles - della Storia? to all’interno di un’attività o seguisse un seminario o ancora La memoria del corpo partecipasse alla proiezione del Il dolore di Marguerite Duras in scena al Teatro “Vittorio Emanuele” film “Il giardino dei Finzi Simona Ceratti e Alessia Attivissimo I C Contini”, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani per Il giorno della memoria, il 27 ridotto a soli 37-38 kg. e non ha Robert guarisce dalla febbre e cante , in quanto rappresenta pie - la regia di Vittorio De Sica. gennaio , è stato ricordato con la nemmeno la forza di reggersi in dalla dissenteria, riprendendo namente l’angoscia, il dolore, la Cinque i seminari proposti, “La partecipazione alla rappresenta - piedi. Tuttavia, riescono a portar - piano piano anche a mangiare. paura, questa continua sospensio - banalità del male nella riflessio - zione di “Il suo corpo traspa - lo in macchina e avvisano Infatti, la sua fame non ha più ne tra la vita e la morte che hanno ne di Hannah Arendt” tenuto rente”, monologo messo in scena Marguerite limiti, non provato i deportati e i loro paren - dalla prof. De Salvo, “Identità e dalla compagnia teatrale di che sarà dura riesce a smet - ti. Una scena rilevante è quella dialogo nell’ebraismo contem - Brescia “Leonessa” e interpreta - riuscire a tere nemme - dell’ urlo di Marguerite, un urlo poraneo” a cura della prof. to dall’attrice Maria Rita condurlo no un secon - trattenuto in tutti quegli anni di Caratozzolo, “Etty Hillesum, la Simone. L’opera è ispirata a “Il vivo oltre la do di mangia - guerra, un urlo di rivalsa, di forza del perdono” con la prof. Dolore” di Marguerite Duras frontiera re ed è tal - lotta, di coraggio, di paura, un Settetrombe, “Lo stato di (nella foto) , pagine autobiografi - francese. mente con - urlo che racchiude in sé molto Israele fra storia ed utopia mes - che che raccoglie i momenti Robert rie - tento di pote - cose, un urlo di dolore ma al sianica” a cura della prof. salienti della vita dell’autrice, a sce a resiste - re nutrirsi di tempo stesso di liberazione . La Minniti, “Antisemitismo e partire dall’aprile del 1938 re e nuovo che la costante presenza della lotta tra la Olocausto” tenuto dal professo - quando a un ballo incontra Marguerite, moglie e gli morte e la vita è invece rappresen - re Antonino Carabellò. Robert, l’uomo che l’anno dopo sentendo il amici lo tata da due veli, uno nero e uno In quest’ultimo seminario ci si è diventa suo marito. Purtroppo, loro ritorno, lasciano solo bianco, che sono presenti sulla soffermati sulla differenza fra questi sono gli ultimi giorni felici corre in stra - per non scena durante tutto il monologo; Olocausto e Antisemitismo e vissuti insieme perché, con l’av - da, ma, disturbarlo, Marguerite li chiama dolore e sull’errore che spesso si commet - vento del nazismo, Robert viene atterrita limitandosi a speranza e decide di portarli con te nel considerare il primo come deportato al campo di concen - dalla vista osservarlo sé alla fine del monologo, in la conseguenza diretta del secon - tramento di Dachau. Passati 6 del corpo del marito, che ormai dall’altra stanza. Un anno dopo, quanto entrambi l’hanno accom - do. Infatti l’ Olocausto non è anni, nella Parigi del 1945, sembra quasi ”trasparente”, torna lo scenario è molto più tranquil - pagnata in quei terribili anni di semplicemente il frutto dell’an - Marguerite attende ancora il velocemente in casa e inizia a lo, anche se cambiato. dolore in attesa del marito. tisemitismo bimillenario, ali - marito, trascorrendo sempre le urlare. Quando anche Robert Marguerite, infatti, ha divorziato mentato nel corso dei secoli da stesse giornate con un mano rivol - viene portato dentro casa e sdra - da lui per avere un figlio da pregiudizi ridicoli e privi di alcun ta al telefono, in attesa di una sua iato sul divano, chiede del cibo Daniel e adesso si ritrovano in Arrivati lì, non riescono tipo di fondamento volti a rendere chiamata, e lo sguardo “a riconoscere l’amico, se fisso verso la porta, nella gli ebrei l’incarnazione del mito non per la voce. Infatti, di Satana e la valvola di sfogo di speranza di un suo ritorno. tutte le repressioni umane, ma è L’unico conforto in quei Robert è totalmente cam - anche il risultato del comporta - tristi momenti è l’amico biato, il suo corpo si è mento di determinati soggetti Daniel che ogni giorno le ridotto a soli 37-38 kg. e chiede notizie del marito che, sottoposti a un ordine peren - non ha nemmeno la torio da parte di una figura autori - ed è anche l’unico in grado taria, contravvengono ai propri di darle quell’abbraccio forza di reggersi in piedi. principi etici e morali per esegui - caldo di cui ha tanto biso - Tuttavia, riescono a por - re ciò che è stato loro comandato. gno. Dopo mesi di ango - tarlo in macchina e avvi - E’ lungo il filone di studi inte - scia, verso i primi di mag - ressati a costruire i fattori che gio, arriva la chiamata sano Marguerite che sarà hanno determinato lo sterminio molto attesa. Un certo dura riuscire a condurlo degli ebrei e uno di questi è nato Francois Morlan le riferi - vivo oltre la frontiera da un esperimento, pochi mesi sce che suo marito è anco - francese. Robert riesce a dopo l’inizio del processo ra vivo, anche se in pessi - Eichmann, noto come esperi - me condizioni, e racco - resistere e Marguerite, mento di Milgram. Lo scienzia - manda di partire quella sentendo il loro ritorno, to statunitense chiese a un grup - stessa mattina se lo si corre in strada, ma, atter - po di uomini fra i 20 e i 50 anni , vuole salvare. Così, gli amici di ma non può mangiare; parados - spiaggia tutti insieme a ascoltare rita dalla vista del corpo Robert, Daniel e Bouscant, salmente, ancora una volta, infat - la leggera risacca del mare. Sia scelti tramite un annuncio su un del marito, che ormai giornale locale o tramite inviti vestiti da tedeschi, partono subi - ti, il cibo gli viene negato. Questi Marguerite sia Robert sanno spediti per posta a indirizzi presi to per il campo di concentramento giorni passano lentamente con che ogni giorno, ogni ora, ogni sembra quasi ”trasparen - dall’elenco telefonico, di parteci - di Dachau. Arrivati lì, non riesco - Marguerite che soffre vedendo il minuto, il pensiero di Marguerite te”, torna velocemente in pare sotto un lauto compenso a no a riconoscere l’amico, se non marito malato di dissenteria e con è uno solo, ovvero che il “suo” casa e inizia a urlare. un esperimento sugli effetti del - per la voce. Infatti, Robert è total - una forte febbre. Fortunatamente, Robert è ancora vivo. La trama l’apprendimento. I partecipanti mente cambiato, il suo corpo si è dopo varie settimane di agonia, del monologo è veramente toc - ” I 40 anni sono quell’età in cui ci si sente Tra il dire e il fare finalmente giovani. Ma è troppo tardi c’è di mezzo “e il” (Elio e le Storie Tese) (Picasso) Σ GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

6 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 Shoah Coltivare l’umanità a La testimonianza di Antonino Nicolini nel ricordo di un’amica Antonino Federica Di Mattia III D Nicolini 62876. Questo era il mio numero aveva comandato: “Raus, andere l’odore acre dei corpi bruciati. E che quattro prigionieri ed io ten - Antonino Nicolini (nella foto) , all’interno del campo di concen - stube” (fuori, altra stanza). E alla poi fra di noi c’era anche chi lavo - tammo di fuggire. Nella fuga, 1924-2008. Nato a Trieste, negli tramento di Dachau, in prima vestizione non ricevemmo i rava presso le camere a gas, e ci incontrammo alcuni civili francesi, anni ’50 si trasferisce a Messina Germania ; sono stato prigioniero noti abiti a righe bianche e blu, ma raccontava di quegli orrori. A volte anch’essi scappavano. Ci aiutaro - per lavoro. Scomparso poco più del campo dal 1943 al 1945; due vestiti a caso. Che ne so, un cap - capitava che per punizione, o per no, portandoci degli abiti nuovi. di un anno fa, mi piace ricordar - anni “un po’ duri”. Dopo l’8 set - pello da alpino e una giacca maga - intimidazione, venisse impiccato Ma mentre ci allontanavamo, lo come uomo saggio, magnani - tembre a Trieste, la mia città nata - ri con le maniche strappate, o una un prigioniero. E si costruiva la due SS francesi ci fermarono. mo, ospitale, laborioso e appas - le, la situazione politica purtroppo camicia con evidenti fori di proiet - struttura al centro del campo. Tutti Insospettiti, ci chiesero di toglierci sionato sempre della vita. Pacate era drasticamente cambiata: o si tile sul petto. Tanto che poi, alla dovevamo assistere all’impicca - i berretti: dalla striscia di capelli ma entusiastiche le chiacchierate andava con i fascisti o con i parti - fine, guardandoci, trovavamo gione, sull’attenti. Se anche si sul capo, capirono. Le pistole pun - con lui, che diceva di sentirsi giani. E per noi ragazzi, allora, il anche la forza di sorridere, quanto abbassava lo sguardo, si veniva tate alla gola, ci picchiarono: due ancora un ragazzo. Riduttivo maresciallo Tito era come un eravamo buffi. E non ci si ricono - picchiati. Le SS possedevano una di noi piangevano dal dolore. Ci definirlo testimone oculare del eroe ; così buona parte della gio - sceva più. Ma ancora non avevamo sorta di manganello, leggero portarono di fronte ad un muro, dramma dell’Olocausto: Nino, ventù si arruolò nei parti - pronti per la fucilazio - che pure visse sulla sua pelle gli giani. Sono stato con i ne. Dentro di me, mi orrori dei Lager nazisti, riusciva partigiani sloveni alcuni pentivo del fallito tenta - a infondere speranza in chiun - mesi. Il nostro scopo era tivo di fuga, e pensavo que avesse voluto, per un po’, dare fastidio. Non com - che se solo avessi atteso essere spettatore della sua incre - battevamo, le nostre ancora qualche giorno, dibile storia. (fdm) erano sortite contro i quell’orrore per me tedeschi di passaggio. Si sarebbe finito. In quel sparava e si scappava. momento, una camio - Finché hanno circondato netta di soldati tedeschi il posto in cui noi agiva - passò di lì. Dissero ai mo. Eravamo in trenta francesi che gli america - quel giorno. Venti, i più ni stavano avanzando, giovani, di circa 18 anni di fuggire, di lasciarci come me, deportati ai perdere. E quelli ci con - campi di concentra - dussero in una caser - mento. I più “anziani”, ma, all’interno di una fucilati sul posto. Il stanza con 20 cm di viaggio? Ricordo che acqua sul pavimento. nel carro (perché di Tutti ci sorreggevamo, carro bestiame si trat - non potevamo sederci. tava) in cui per diversi Rimanemmo lì 2 gior - giorni ho viaggiato insieme a deci - intuito cosa sarebbe accaduto. E all’aspetto, di gomma fuori ma con ni. Se gli americani avessero ritar - ne di persone, dalla Slovenia alla non avevamo scarpe, ma zoccoli l’anima in piombo. E se un prigio - dato anche di qualche giorno, io Germania, uno di noi morì. I tede - di legno. E camminare sulla neve niero avesse commesso anche la sarei stato fucilato. Scappammo schi fermarono il treno presso una diventava davvero difficile. Non minima scorrettezza, sarebbe stato in Svizzera , ma le frontiere erano piccola stazione, presero il corpo e ho mai visto una bella giornata registrato il suo numero di matri - chiuse. Così ci ospitarono a Libertà lo gettarono sul marciapiede. E il in due anni. Sempre freddo, piog - cola. E, dopo la cena, chiamato Ginevra, nel campo della “Gran Federica Prestifilippo I B treno ripartì, lasciandolo lì. La gia o vento o neve. La mattina alle fuori e picchiato. Venticinque Buasiè”, per qualche mese. Poi vera tragedia fu abituarci cinque ci buttavano fuori. In colpi. E ti andava bene finché per - tornai in Italia, a Trieste. Si può Alcuni la definiscono come la all’idea che messo piede a colonna, per cinque o per dieci, ci cuotevano sulle natiche. La soffe - mai dimenticare? Mi sembra di condizione per cui un individuo Dachau non c’erano più nomi, contavano. E se per caso, disgra - renza era maggiore con i colpi sui essere ancora lì. decide senza costrizioni, ricorre ma numeri di matricola. Io ziatamente, mancava anche solo fianchi o sulle costole. In uno alla libera scelta e agisce secondo avevo, come ho già detto, il 62876. uno all’appello, ci tenevano lì, al stanzone dormivamo in cento - la propria volontà. Ci sono poi E non ti chiamavano in italiano, freddo, fino a quando non ritrova - cinquanta. Le brandine erano quelli che si riferiscono alla ma in tedesco. “Zweiundsechzig vano il malcapitato. Per ore. Non strutture in legno, simili ai letti a La vera tragedia fu libertà utilizzando termini come Acth Sechsundsiebzig” (approssi - si poteva fuggire, eravamo cir - castello, ma a quattro piani. E ogni “ autonomia, spontaneità e indipen - mativamente pronunciabile: zvai condati dalla corrente elettrica due brandine erano sistemate abituarci all’idea che denza. Per altri, invece, la liber - usizchi act zenusipzchi). Io un po’ del filo spinato. Io ero giovane, cinque persone. Chiaramente era - messo piede a tà è una conquista. il tedesco lo masticavo, essendo avevo ancora la speranza che un vamo costretti a dormire tutti su un E’ una conquista nel momento cresciuto a Trieste. E non nego che giorno sarebbe finito, che sarei tor - fianco. E ogni tanto cambiavamo Dachau non c’erano in cui si trova la forza di ricordare sono riuscito a sopravvivere anche nato a casa. Ma alcuni, i più anzia - lato tutti e cinque, altrimenti non ci più nomi, ma numeri e testimoniare quello che è suc - grazie a questa minima, ma fonda - ni, in preda alla totale disperazio - entravamo. L’uomo diventa egoi - cesso, quando questa è stata por - mentale, conoscenza. Appena ne, quando non ce la facevano più, sta nel campo di concentramen - di matricola. Io tata via, con cattiveria e disprez - arrivati al campo, ci condussero correvano verso la recinzione e, to. Non pensa più al prossimo. Io avevo, come ho già zo. in un grande stanzone. Nudi aggrappandosi, morivano elettriz - ero uno Stubendist. Mi occupavo E’ libertà non dimenticare cosa completamente, per ore. Ci zati. E noi guardavamo, purtrop - della pulizia della camerata, detto, il 62876. E non significa non averla. tagliarono i capelli, il cranio calvo. po. La mattina ci davano il quando tutti erano già usciti. In ti chiamavano in ita - E’ libertà consentire che ognuno Ma a noi italiani e ai russi, “caffè”, una mestolata di acqua quei pochi minuti, a volte riuscivo sappia e possa rendersi conto di lasciarono una striscia di capelli sporca, nera. A mezzogiorno a racimolare qualcosa da mangia - liano, ma in tedesco. cosa succede quando il potere al centro della testa. Per disprez - invece acqua e carote o acqua e re, soprattutto patate. E riuscivo “Zweiundsechzig della vita viene ingiustamente zo. Dalla finestra vedevo che rape. E ci sentivamo fortunati anche a cucinarle, per dividerle preso da un uomo che regna sul nevicava e vedevo anche molte con l’acqua e carote, perché le con gli altri Stubendist. Era una Acth suo esercito di soldati bendati, e persone correre, nude, in fila. E rape erano ancora più cattive di possibilità di vivere in più. Si Sechsundsiebzig”. sta inerme di fronte ad un orrore me ne domandavo il motivo, anco - tutto il resto. Mentre la sera, rice - avvicinava la disfatta tedesca. che si è impegnato a costruire con ra inconsapevole dell’andazzo del vevamo un pezzetto di pane e una Un giorno ci condussero in una Non si poteva fuggi - le proprie forze e idee. campo. E inconsapevole soprat - fettina di margarina. A Dachau zona attigua al campo: dovevamo re, eravamo circonda - E’ libertà un grido, un sussurro, tutto che di lì a poco avrei corso c’erano le camere a gas : i locali costruire trincee di difesa dagli un gesto, uno sguardo. anche io nudo e scalzo sulla neve, adibiti alle docce, che arrivavano a americani. D’un tratto suonò l’al - ti dalla corrente elet - Purché permetta di conoscere ciò per raggiungere il grande stanzone contenere fino a 150 prigionieri. larme bombardamento. Fu allo - trica del filo spinato. che è stato e impedire il suo successivo, dopo che la guardia ci Tutti sapevamo. Sentivamo forte ra, approfittando del trambusto, ” ritorno. Come disse Berlusconi alla sua dattilo - L’omicidio è sempre un errore: non si grafa: “Io sono stato sempre contro tutte deve ,mai fare niente di cui non si possa le dettature, sia di destra che di sinistra Σ poi parlare dopo una cena GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA” (Oscar Wilde) (Michele Serra)

Shoah MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 7 Binario 21, il canto del popolo ebraico massacrato Peter Weiss, L’istruttoria I canti descrivono uno dopo l'altro gli aspetti della reclu - Dall’umorismo al dramma: le cento voci di Moni Ovadia sione e del percorso di morte all'interno di Auschwitz Carmen Procopio III D La II C Nomade, Esiliato, Migrante, versi di una società aperta, in cui si ebrei non possono che ridere di se “L’istruttoria” è un oratorio in nel Lager /Delle nostre esperienze Ebreo, Straniero. Nomi che coin - abbia finalmente il superamento stessi." Ovadia incarnando la undici canti che Peter Weiss scrisse /C’è sempre qualcosa /Che rimane volgono e segnano individui e delle frontiere imposte dall'odio figura di un moderno cantastorie all’indomani del processo svoltosi a per loro incomprensibile /E tuttavia comunità e li rivestono dei tratti etnico e razziale, disarmando i pre - condisce 200 storielle della tradi - Francoforte tra il 1963 e il 1965 sono uomini /Come quelli erano della precarietà e della non apparte - giudizi etnici che hanno insangui - zione culturale ebraica con l'anti - contro criminali nazisti, a cui Weiss Haftling e guardia / Se eravamo in nenza. In occasione del giorno della nato il XX secolo ed i cui strascichi nazismo ante litteram di Kafta e partecipò come spettatore. tanti /Nel Lager /E se furono tanti /A Memoria scorrono le immagini di sono ancora tragicamente evidenti Roth, Bagini e Freud e numerosi Quest’opera, che di quel processo portarci dentro/Il fatto si dovrebbe vite finite, di amicizie perdute, di nei conflitti del nuovo millennio. nomi noti della letteratura ebraica. vuole essere una espressione essen - capire /Ancora oggi /Molti di quelli ferocia, di un’esistenza un tempo Occorre conservare la memoria “L'ebreo che ride” (Einaudi) col ziale, ma fedele, cattura il lettore così destinati /A figurare come Haftlinge felice, distrutta dalla follia dell’uo - suo umorismo che scardina l'intero come colui che ascolta o assiste alla /Erano cresciuti sotto gli stessi prin - mo. Il 27 Gennaio è un giorno per patrimonio di certezze, di ideolo - sua rappresentazione. Scarna, quasi cipi/Di quelli /Che assunsero la parte ricordare, per riflettere sul male gie, di pregiudizi, in cui una comu - evanescente, non conosce che rari di guardie /Si erano dedicati alla commesso dall’umanità che spinge nità riconosce se stessa è un testo momenti di contenuta tensione, stessa nazione /Impegnandosi per il mondo a un'inarrestabile corsa che probabilmente ha conosciuto espressione di un uno sforzo per un impossibile guadagno comuni verso il baratro. Numerose sono le pochi acquirenti tra i giovani, e non incontro tra un /E se non fossero voci nel panorama letterario mon - è tardi per consigliarlo a tutti e in dolore che fatica finiti Haftlinge diale che esprimono le loro rifles - particolare agli studenti ove si a trovare le paro - /Sarebbero potuti sioni sulla Shoah, talmente tante voglia conoscere almeno un po’ del le , che non si scio - riuscire guardie che sembra quasi non se ne possa ricchissimo patrimonio culturale glie in lacrime, /Smettiamo di più di tutto questo vociare di false della tradizione ebraica. Ma, a stu - che non chiede affermare con coscienze. L’inaudita ferocia con pire ancora una volta con il suo umana pietà, e una superiorità /Che il cui sono state sradicate dalla Terra stile inconfondibile e la sua cari - insensata giustizia mondo del Lager ci d'Europa le vite di milioni di ca coinvolgente, Ovadia pubblica umana che mai è incomprensibile uomini, l'orrore del passato, i ricor - oggi in occasione del 27 Gennaio potrà trovare /Conoscevamo tutti di di una violenza, che solo a pen - 2010 un oratorio che spiega il risposte o compensi all’orrore che in la società /Da cui uscì il regime sarla, strappa qualcosa dal petto: canto del popolo ebraico massacra - queste pagine viene rievocato. Il /Capace di fabbricare quei Lager questo è ciò che terrorizza i giovani to: Binario 21, Dal poema di dramma è tutto qua, nello scarto /L’ordine che vi regnava/ Ne conosce - d'oggi, è il pesante monito che si Yitzhak Katzenelson. Il canto del irrecuperabile tra il male fatto e il vamo il nocciolo /Per questo riuscim - erge sulle spalle delle nuove gene - popolo ebraico massacrato (con tentativo di ripagare le vittime mo a seguirlo /Nei suoi ultimi svilup - razioni “Imparare dal passato”. A DVD). Ritrovato sotto un albero in punendo i colpevoli, che anche qui, pi /Quando lo sfruttatore poté quanto pare però la storia non si una bottiglia dopo la fine della come altrove, non riconoscono la /Esercitare il suo potere /Fino a un è mai dimostrata maestra di vita, degli orrori di una cultura di sepa - guerra il poema, testimonianza di propria personale responsabilità. grado inaudito /E lo sfruttato /dovet - e dunque purtroppo il razzismo razione e di intolleranza razziale Katzenelson morto nel 1944 nel L’aver obbedito a degli ordini diventa te arrivare a fornire /La cenere delle continua a manifestarsi in Europa e mostrandone le drammatiche conse - campo di Auschwitz viene ripropo - scudo, il non aver infierito diretta - sue ossa” ("Canto della possibilità di nel Mondo, denunciando la sua guenze per scoraggiare ogni nuova sto da Ovadia e dal giornalista mente sugli internati giustificazione, sopravvivere" ,canto 4). Entra. orribile presenza con atti di violen - forma nascente di cultura razzistica Felice Cappa con Binario 21 , a l’aver aiutato qualcuno facendo finta Vedrai figuranti che rappresentano za e sopraffazione fisica e morale. fondata sull'intolleranza e sul pre - ricordo del famigerato binario della di non vedere gesto che merita infini - coralmente, quasi tragedia greca, E’ la convinzione che l'identità giudizio. E' difficile spiegare la stazione di Milano dove partivano i ta gratitudine. Weiss è consapevole giustizia umana, carnefici, vittime. culturale di un popolo possa esse - Shoah ai giovani, ma probabil - treni diretti ad Auschwitz. Un grido di questo, ma al tempo stesso non La severità del nero, la violenza del re difesa rinunziando al dialogo mente l'umorismo yiddish di di dolore contro tutti i genocidi, un rinuncia al suo personalissimo rosso e l’innocenza del bianco espri - tra le diverse culture piuttosto Moni Ovadia (nella foto) è quello grido di battaglia (di opinioni) con - modo di rappresentare questo mono una necessaria categorizzazio - che valorizzando le possibilità di che serve per aprire le giovani tro il razzismo di ieri e di oggi, un frammento di storia, elevandolo a ne umana. Gli attori, nel testo che incontro e di confronto , che fini - menti alle culture straniere. "Dio invito a restituire alla Shoah il categoria universale. Il suo Giudice Weiss (nella foto) ci consegna, sono sce per alimentare nuove tensioni ride. Ed essendosi sconsiderata - suo profondo e intrinseco valore non emetterà sentenza. “Se oggi par - solo numeri da noi trasformati in sociali e razzismi e bloccare l'evol - mente eletti come suo popolo gli universale. liamo /Con persone che non furono macchie di colore. Entra. Ascolta … Collaborazionismo: autodifesa o opportunismo? Quando collaborazione degenera in collaborazionismo Eleonora Corrao III D Il termine collaborazionismo che sca e nell’indubbio carisma del suo no i disegni di sottomissione del terzo ca sosteneva l’estraneità della ni” , le autorità di occupazione con - per la comune radice etimologica capo una enorme affinità. Altra com - Reich. Quisling, per ingraziarsi Russia ad ogni possibile collabora - trollavano direttamente tutti i settori, potrebbe facilmente essere frainte - prensibile motivazione al collabora - Hitler, cercò di attuare una impopola - zionismo con i nazionalsocialisti da quelli di produzione a quelli mili - so e associato a “collaborazione” , zionismo di questi pseudo-governi , re politica dispotica di fatto inetta e individuandone il motivo nella stessa tari, e con la connivenza fattiva e con - assume nel contesto storico-politico ed è il caso specifico del partito di asservita al “tedesco” che gli guada - diffidenza ideologica nazista nei con - sapevole dei “ragazzi di Salò” , met - un’accezione ben più complessa e, se Mussert nei Paesi Bassi, poteva esse - gnò il titolo di “uomo di paglia”, col - fronti dei paesi dell’est. La definitiva tevano a punto il loro programma di è lecito, decisamente dispregiativa. re il mantenimento dell’indipendenza laborazionista e traditore. Chi più si caduta del regime e l’abbattimento deportazione degli ebrei di nazionali - Per collaborazionismo infatti si del Paese unita all’obiettivo stretta - adoperò a rendere efficace la mano - del “muro” culturale ha invece fatto tà italiana. Afferma in proposito E. intende la vile azione di chi in un mente personale di conquistare il vra anti-semitica della Germania trapelare una militanza collaborazio - Collotti: “Senza la collaborazione paese invaso, per i più innumerevo - potere. Ma, lungi dall’assecondare nazista fu Petain col Governo di nista tra le minoranze nazionaliste che attiva delle autorità politiche e di li e reconditi motivi, collabora con questi sogni velleitari, Hitler stru - Vichy. La promulgazione dello si professavano antisemite e antico - polizia della RSI la deportazione l’invasore soggiacendo ai suoi voleri mentalizzò la burocrazia locale per Status de Juift (legge ebraica) con muniste. Non ultimo nella sordida degli ebrei dell’Italia verso i campi e asservendo ai suoi loschi disegni la il perseguimento dei propri insani la susseguente drastica limitazione gara di solidarietà al regime fu il di sterminio non sarebbe stata asso - volontà di interi popoli. Questo feno - fini di persecuzione degli ebrei e di dei diritti degli ebrei, culminò nella governo “fantoccio” della lutamente possibile”. La storia con - meno si verificò con le terribili, letali sfruttamento dell’economia per le retata del Vel d’Hiv in cui diecimila Repubblica di Salò. Nato ai margini danna Hitler ed il suo regime quali conseguenze che conosciamo, proprie esigenze di guerra. I buro - ebrei persero la vita e la libertà. della disastrosa caduta del regime autori del più grande genocidio perpe - nell’Europa assoggettata al dispoti - crati erano facilmente addomesti - L’obiettivo “nobile” dell’ “eroe” di fascista e del successivo armistizio di trato in una società civile ai danni di smo hitleriano alla vigilia della secon - cabili alla causa tedesca per motivi Vichy era probabilmente quello di Badoglio con gli anglo-americani, la un popolo umiliato, spogliato dalla da guerra mondiale. Senza l’appog - riconducibili al tentativo di mantene - far riconoscere alla Francia una RSI fu messa in piedi da Hitler nel sua identità, deportato, impietosa - gio dei tanti governi “fantoccio” re con una strategia di accomodamen - posizione privilegiata rispetto ad patetico tentativo di mantenere un mente decimato. La follia di questo probabilmente la Germania nazio - to uno status quo nel paese e di evita - altri paesi satelliti , ma la politica di baluardo di controllo e di difesa sul mitomane-assassino suscita ancor nalsocialista non avrebbe consegui - re guai peggiori: molto spesso era repressione, di vessazione psicologica territorio italiano. Di fatto, avvalen - oggi stupore e raccapriccio. La sua to l’infame “soluzione finale” della puro e semplice opportunismo o legit - e di persecuzione degli ebrei non gli dosi del nostalgico entusiasmo della esecrata, indubbia colpevolezza Shoah. Il movente comune al prose - tima autodifesa. La nascita del movi - evitarono il fallimento politico: lo compagine più radicale ed estremista non assolve però tutti coloro che litismo nazionalsocialista fu la crisi mento NS di Quisling in Norvegia e “scudo” che diceva di aver eretto a del partito fascista, i nazionalsociali - “collaborarono”. Perché la Shoah è dei sistemi politici democratici il suo successivo incarico di costitui - difesa dei francesi era tristemente sti intendevano realizzare l’ennesima la tragica risultante della insana vigenti destabilizzati anche da una re un governo fu lo stratagemma costruito con i cadaveri innocenti di strategia di strumentalizzazione. follia di uno sostenuta e squallida - nuova spiccata tendenza al nazionali - nazista per ovviare agli attriti fra migliaia di fratelli ebrei. Fino a qual - Infatti, lungi dal concedere i poteri mente avallata dal lucido, sadico smo che trovava nella ideologia tede - occupanti e occupati che ostacolava - che decennio fa la tradizione stori - tanto propugnati dai “repubblichi - opportunismo di tanti. Un’idea che non trova posto a sedere è I poemi lunghi sono la risorsa di quegli capace di fare la rivoluzione imbecilli che non ne sanno (Leo Longanesi) Σ scrivere di brevi (Charles Baudelaire) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

8 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 Shoah L’Olocausto e l’industria Auschwitz, il fallimento dell’uomo e del suo mondo della memoria Eppure anche oggi come allora siamo posti di fronte alla “banalità” del male Patrizia Danzè Eugenio Enea III D

“L’industria” dell’Olocausto rinvi - Nel libro "Dialettica negativa", te alle grida, alle sofferenze dei mar - tutti gli essere umani e di migliaia di la missione dell'uomo sulla Terra è gorisce sempre di più sotto forma di Theodor Adorno (1903-1969), con - tirizzati, quindi nell'uomo è insito anni di evoluzione, di processi storici proprio quella di eseguire tale olo - libri, di musei, di film, monumenti, ferma il filosofema che la pura come il bene anche il male. Credo da cui nulla si è imparato. Auschwitz causto". Ancora oggi a 65 anni da commemorazioni, incontri specialistici identità di Auschwitz è la morte che la vita nel senso ampio della è il fallimento della storia come quei tragici eventi c'è chi inneggia e accademici, e, ancora, saggi, speciali assoluta e ciò che rimane di esso è parola, ma soprattutto la vita altrui, maestra degli uomini, è il dubbio allo sterminio degli ebrei, popolo che televisivi e persino corsi di insegna - talmente forte, grave, eccessivamente abbia un marginale valore nella con - dell'esistenza di un Dio, è il fallimen - oggi si trova a dover ricordare la mento universitario e scolastico. Per doloroso che la nostra coscienza, la siderazione dell’ essere umano: è to del nuovo "dio", la scienza. Shoah, un popolo stretto tra il maci - spiegare l’ascesa dell’Olocausto dagli nostra mente, il nostro io spirituale ci quella vita di cui menti malate e Auschwitz è simbolo dell'idea di ster - gno di un difficile passato, le scelte di anni Sessanta in poi Theodore S. porta a difenderci a guardare da ossessive hanno privato migliaia di minare un intero popolo, di stermina - un presente problematico e le diffi - Hamerow, professore emerito di spettatori ciò che essere umani bambini re degli coltà del futuro. Mi sembra d'obbligo Storia all’Università di Wisconsin- senza umanità hanno adempiuto deporta - uomini ricordare adesso le parole di Hannah Madison, ha scritto “Perché nei confronti delle vittime. ti impe - come Arendt nel suo libro "La banalità l’Olocausto non fu fermato” Auschwitz non è un ricordo sbiadi - dendo (Feltrinelli, pp. 490, euro 28), in cui si tutti lo del male": “Anche oggi come allora chiede perché tra gli olocausti della to, deve entrare nelle nostre loro di siamo e siamo posti ...di fronte alla “banali - storia, l’olocausto ebraico sia diven - coscienze, è testimonianza di ciò che diventa - tutti tà” del male: quale “valore” si vuole tato l’Olocausto per definizione, al è accaduto come fatto oggettivo. re gran - poteva - oggi difendere al prezzo della vita di quale- va detto- non tutti i paesi riserva - Accade invece che molti e soprattutto di, di mo esse - tanti innocenti? L’ identità di un no lo stesso rispetto reverenziale degli giovani sono pronti a negare che assapora - re capa - popolo vale più di un altro? La vita di Stati Uniti. Ma quegli stessi Stati l'omicidio di massa sia realmente re la vita ci di un israelita più di quella di un pale - Uniti che oggi sono diventati il cuore accaduto, che sei milioni di ebrei tra e di compie - stinese? Quanti Eichmann si nascon - della comunità ebraica internaziona - cui donne, uomini e bambini siano viverla re tale dono dietro tutte queste morti, quale le, cosa facevano, insieme all’Europa, scomparsi, che la volontà e la fino in scempio, personale giardinetto stanno curando quando fin dal 1942 circolava la noti - coscienza non sono state considerate. fondo. tutti a scapito di tante vite, ma soprattutto zia dello sterminio sistematico degli La morte è stata padrona assoluta, ter - Questa siamo cosa “distrae” chi può intervenire e ebrei ad opera dei nazisti? In tre anni rificante sopratutto per i superstiti terribile verità va protetta, urlata a uomini, non si può giustificare tutto non lo fa?" .La situazione internazio - nessuna azione militare né alcuna ini - costretti a convivere con il macigno chi non vuole credere e chi l'ha vis - quello che è successo dicendo sem - nale è delicata....tanti equilibri da ziativa diplomatica finalizzate a sabota - della sopravvivenza rispetto a chi non suta come testimone deve confes - plicemente è opera di un pazzo, no, mantenere.....e poi sicuramente la re la macchina nazista dell’orrore furo - ce l'ha fatta . La diversità ancora sarla incessantemente a chi non ancora oggi possiamo vedere leggen - crisi economico-finanziaria ruba no messe in opera. Secondo Hamerow oggi si teme, fa paura ed è quella vuole sentire, né vedere, affinché arri - do i giornali di cosa è capace l'essere spazi di riflessione che si potrebbero l’Olocausto non fu fermato perché le diversità che ha generato quell'or - vi alla coscienza di colui che si defi - umano e non tutti li possiamo classi - dedicare a strategie di pace....; questo democrazie occidentali erano attraver - ribile genocidio . Che non si debba nisce "uomo" affinché comprenda ficare tedesco nazista malato di "vuoto di pensiero" di cui Hannah sate al loro interno da una forte ondata ripetere, perpetuare in una società che la vita non sia una colpa ma un mente. Scrive Michael Houellebecq Arendt parla è sempre, in definitiva, di antisemitismo; e poi, come avrebbe - multirazziale. Né i sadici Lager, né la diritto. Non c'era umanità in quei (1958) , scrittore e regista francese pensiero di qualcos’altro e se ne ro reagito le altre minoranze se si fosse mente diabolica di Hitler e dei suoi campi, non c'erano esseri umani ma il anticonformista e provocatore: seguissimo le tracce come dei bravi intervenuti solo in favore degli ebrei? L’ “oscuramento” dell’Olocausto aguzzini si sono lontanamente posti la singolo, ognuno pensava per sé per la "Considerata nel suo insieme la natu - segugi, scopriremmo che non è di persistette negli anni della Guerra domanda: "Non fare agli altri ciò propria lotta alla sopravvivenza. ra selvaggia non è altro che una nichilismo che si tratta, come qual - Fredda, forse perché l’apoteosi del che non vuoi venga fatto a te" ed Dopo Auschwitz niente è più possi - rivoltante schifezza; considerata nel cuno afferma, ma rimarremmo Male in quegli anni passò dalla anche se ciò fosse accaduto non bile, non si può più parlare e fare suo insieme, la natura selvaggia giu - scandalizzati dalla scoperta di un Germania all’Unione Sovietica, e avrebbero saputo rispondere, poi - filosofia, poesie, non si può più par - stifica una distruzione totale, un olo - mucchio di varie banalità tutte anche per mantenere relazioni amiche - ché il loro io era diventato indifferen - lare di umanità, è il fallimento di causto universale – e probabilmente indispensabili. voli con la neonata Repubblica Federale Tedesca. Negli anni Sessanta, invece, cominciò l’ascesa Messina, città multietnica dell’Olocausto nella memoria. Ma Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, Diogene rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo” perché solo allora? P eter Novick, nel Simona Carbone, Simona Licandro, Anita Lo Vecchio, Miriam Merlino e Noemi Ruggeri II D suo “The Holocaust in american life” (1999) indica eventi culturali e politici Cammino per le vie della mia città. in una vera e propria comunità. Essi, za di inglesi e di polacchi è talmente stabilirsi a Messina, dove è riuscita a che convogliarono l’attenzione verso Non ho paura di sbagliare strada, è trasferitisi soprattutto dopo la irrisoria che non sono venute a crear - gettare delle basi per costruirsi una l’Olocausto: il processo a casa mia. Tutto parla della nostra guerra, poiché l’Italia doveva salda - si le rispettiva comunità. famiglia e una buona attività. Per lei Gerusalemme di Eichmann nel 1962, tradizione, tutto racconta le nostre re il debito contratto durante il con - Notevolmente diverso è il parere di integrarsi a differenza degli altri, è la pubblicazione, nel ’63, di “La vite. La vivo e ne colgo ogni sfumatu - flitto, sempre più spesso hanno infatti una irlandese, residente qui per stato molto più difficile, a causa della banalità del male” di Hannah ra. Ma questo sole che splende, non scelto Messina come polo universita - motivi personali. Difficile per lei è netta differenza culturale e di quella Arendt, l’apparizione del controver - splende soltanto negli occhi di noi rio. Similari tra loro le vicende delle stato ambientarsi a causa della religiosa sulla quale sostiene: “E’ la so testo teatrale di Rolf Hochhuth “Il messinesi ma di chi messinese lo è signore A., polacca e B., inglese, “sporcizia della città, del modo di rovina dei popoli. E’ importante vicario” nel quale si accusava il diventato. Civiltà che si intrecciano, credere in qualcosa, che sia Allah, papato di viltà morale, e quindi la si fondono, creano l’identità di que - che sia Gesù, Dio è uguale per Guerra dei sei giorni nel 1967 e la sta Messina che appartiene a noi e a tutti”. Il suo credo si fonda sui prin - Guerra dello Yom Kippur nel 1973. tutto il mondo. Da sempre l’uomo cipi universali di Zarathustra , che Eppure, secondo Hamerow, non aspira a trovare la propria casa e la sono parlar bene, pensar bene ed basta tutto questo a spiegare il suc - propria identità in ogni angolo della avere un buon comportamento - piut - cesso dell’Olocausto. Egli, d’accordo Terra cercando di essere cittadino del tosto che su principi estremisti islami - con lo storico Charles S. Maier mondo. Proprio ciò ha spinto molte ci; credendo in questi principi, che secondo il quale l’industria della genti a venire fin qui, lo stesso che sono universali è riuscita ad inserir - memoria è la sola riparazione legitti - riscontriamo nei greci, iraniani, si nel contesto socio-culturale occi - ma per risolvere il rapporto tra car - irlandesi, inglesi e polacchi che dentale, creando il giusto equilibrio nefici e vittime del passato e concede - abbiamo intervistato : motivi, storie fra cultura italiana e cultura iraniana. re così lo statuto di vittime ad altri ed abitudini diversi li legano a questa Tuttavia è consapevole che il pregiu - popoli, aggiunge che proprio la gra - dizio nei confronti del diverso è causa duale scomparsa della “questione città. Parla il greco M. , segretario di indifferenza e odio . ebraica”, che il vecchio ordine monar - della Comunità Greca di Messina dal Il bisogno dell'uomo è sempre chico aveva tentato di attuare con la 2003. La sua famiglia è arrivata qui entrambe giunte qui a Messina per guidare e a causa della burocrazia e segregazione, e il sistema democratico prima della sua nascita. Si trova a motivi di studio e rimaste per amore. della corruzione”, come lei stessa stato quello di sentirsi a casa in ogni aveva sperato di realizzare con l’assi - Messina, qui ritrova similarità archi - Facilitate dall’aver trovato compa - afferma. Differente è il modo di vive - parte del mondo. Sviluppatosi nel milazione, si risolse definitivamente tettonica con la sua terra d’origine. gni di vita italiani, sono subito riu - re; “Infatti” - continua dicendo- “in corso dei secoli, dall'antica ellenizza - solo con la fondazione dello Stato di Questa città secondo lui è un centro scite ad integrarsi. Sia A. che B. Irlanda sanno vivere, lavorare bene zione alla più moderna globalizzazio - Israele in Medio Oriente che, insieme nevralgico ed è sensibile agli influssi hanno messo in evidenza i pochi e divertirsi”. Gli irlandesi in Italia ne, il desiderio di unirsi ed avere ad altri fattori pratico-economici, per - esterni, e tuttora - come dice - "ha un sbocchi che hanno qui i giovani, sia sono pochissimi. Ancora diverso il un'identità comune, come abbiamo mise l’ascesa negli anni Sessanta peso notevole nella storia greca di dal punto di vista lavorativo, sia per motivo che ha condotto l’iraniana visto, supera il pregiudizio e le diffe - dell’Olocausto al rango di evento più tutti i tempi". quanto concerne il divertimento e lo S. qui nella nostra città. Ella, giunta renze, e trova il suo compimento nel - tragico della Seconda guerra mon - È forte la rappresentanza greca, svago, e al tempo stesso i problemi in Italia per studiare e ritornata poi l'affetto e nell'accoglienza che questa diale. Quanto alla “questione ebraica” tanto che si è riusciti a raccogliere un legati alla viabilità e alla organizza - dopo qualche anno a causa della "Messina di tutti" riesce, se pur con di oggi quello è un altro capitolo. terzo dei greci presenti qui (ca. 200) zione cittadina. A Messina la presen - guerra tra Iran ed Iraq, decise di qualche difficoltà, a dare. L’odio deve rendere produttivi altrimenti Il soffitto di un uomo è è più intelligente amare il pavimento di un altro (Karl Kraus) Σ GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA” (Robin Williams)

Attualità MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 9 Il bello della Giustizia In morte Bisogna combattere i luoghi comuni e la logica del malaffare ma anche informare e testimoniare degli eroi Antonino Stramandino III C Guglielmo Sidoti III F

La società civile è antimafiosa : con - rispetto per gli altri, un atteggia - pur in presenza di gravi condizioni avere di più pietà? Per il detenuto Segue da pag. 1 danna la mafia, la biasima, critica gli mento di apertura mentale e di con - di salute, rimanga in carcere e, pos - ammalato o per chi è vicino alla vit - Infatti, educare alla legalità vuol intrighi, le trame, le connivenze che fronto, l’agire sempre secondo sibilmente, muoia lì, dato che è stato tima? La società civile parla, si con - dire in primo luogo praticarla : legano la criminalità organizzata allo ragione, onestà e rettitudine. Ma condannato all’ergastolo. Il nostro fronta, si interroga, denuncia. A le regole non devono essere pre - Stato. E pensare che fino a qualche basta anche poco per essere mafiosi: codice penale prevede, in tal caso, il volte lo fa senza avere delle prove, sentate come comportamenti decennio fa vi era chi affermava pure solo l’essersi formati in un differimento della pena. E allora delle certezze. Ma non è questo l’im - che la mafia non esisteva: “solo ambiente difficile. Anche perché la l’omicida viene mandato ai domici - portante, quanto il farlo contro chi obbligatori, ma devono essere vis - un’invenzione di magistrati, politici, mafia siamo noi coi nostri stessi liari, ma la società civile protesta. A vuole che certe cose non si dicano, sute con consapevolezza e parte - giornalisti”, si diceva. I processi da atteggiamenti, coi nostri modi di pen - questo punto è giusto o no che lo si che non si vengano a sapere, perché cipazione. Alla testa dell’esercito Palermo venivano spostati fuori dalla sare quotidiani, col nostro stesso mandi ai domiciliari? Le leggi può essere pericoloso proprio per le della legalità non possono collo - Sicilia per legittima suspicione con modo sbagliato di comportarci, come vanno riformate? Non c’è violazio - conseguenze che ciò comporta. E’ carsi altri se non quelli che hanno tutti gli imputati assolti. Solo intorno diceva Rita Atria , che aveva impara - ne dei diritti umani se il detenuto brutta l’omertà, è brutto non essere speso anima e corpo in questa agli anni ’90 la situazione inizia a liberi di parlare perché se si parla lotta di civiltà che oggi come ieri cambiare: la mafia esiste. Fa le troppo, si va contro qualcuno e si crocifigge e vede ogni giorno prime vittime importanti. Muoiono i subiscono anche ritorsioni da parte nuovi martiri. Lo Stato, deve giudici e Paolo sua. Mentre è bello il contrario, l’es - Borsellino, ma non solo: anche per - sere dalla parte della giustizia, il dunque eleggersi a difensore di sone scomode come don Pino raccontare la verità, condannare, criti - Puglisi. Anche a Messina si pensava care, dialogare quando si sente il che la mafia non esistesse, tanto che bisogno di farlo, ma sempre in quella di Messina era considerata la maniera aperta e democratica, “provincia babba”. Nel ‘92, prima la avendo rispetto per chi la pensa diver - strage di Capaci, poi una cinquantina samente. E’ importante informarsi e di giorni dopo via D’Amelio. Lo Stato informare su quanto è accaduto non può più trattare con i mafiosi, durante l’epoca delle stragi mafiose, deve reagire. Manda l’esercito in vedere i film che raccontano i fatti, Sicilia, arrivano le prime condanne, i che scuotono le coscienze, che creano primi ergastoli, l’approvazione del 41 un senso di nausea nei confronti della questi eroi moderni, che troppo bis. Lo chiede la società civile, quella mafia. E’ importante contribuire a far spesso lasciati soli sono vittime stessa società civile che aveva sfilato conoscere vicende tristi, ma che spin - di quelle stesse ingiustizie che a Palermo in cortei contro la mafia, to proprio da a cer - viene lasciato morire in carcere? La gono a crescere, ad estirpare questo lottano in nome di una conce - aveva contestato gli uomini politici di care giustizia. La società civile pre - pena è considerata attualmente come brutto male. Bisogna inculcare i zione di Stato più alto. Ci man - allora, era stata scossa da quello che tende sempre giustizia, pretende un risarcimento reso alla società civi - valori dell’antimafia nei giovani, cano i nostri eroi, affettivamente e ancora oggi in siciliano si chiama che chi ha sbagliato paghi. A volte le per il torto commesso ed è punitiva che devono essere formati adeguata - per l’esempio che trovavamo “l’attentatuni”. La società civile però, dalle nostre parti, succede che e formativa, non vendicativa, come mente dalla società, dalla scuola, sempre accanto, che hanno condi - insomma si fa sentire, fa capire che questo desiderio di giustizia si muti in potrebbe essere considerata quando si dalla loro famiglia. Si deve ricordare la Sicilia non è solo mafia. C’era, c’è vero e proprio desiderio di vendetta. avanzano queste richieste. C’è però sempre chi ha combattuto la mafia, viso con tanti, ma sfruttato troppo e sempre ci sarà una parte dei sicilia - Alcuni invocano per esempio la da considerare anche che vi è chi commemorare gli anniversari di poco. L’esempio che incarichi ni che non accetta le logiche del reintroduzione della pena di morte, soffre in quanto è vicino a colui che eventi tragici, partecipare a conve - pubblici e rigore morale possono malaffare e cerca, nel proprio piccolo che non fa parte assolutamente della ha subito un’ingiustizia, in questo gni. Ma bisogna anche stare vicino, stare nella stessa persona. Che e spesso nell’anonimato, di instillare nostra cultura, non solo cristiana, ma caso un omicidio, che muore ogni confortare e non dimenticarsi di chi coerenza, onestà e obbiettività anche negli altri queste idee. Bastano anche e soprattutto laica e illuministi - giorno pensando ad altre ingiustizie soffre per quegli stessi eventi, spin - non sono un optional ma valori poche cose per essere difensori ca. Oppure chiedono che chi si è commesse dopo. Come equilibrare i gerlo ad avere sete di giustizia e non da tenere sempre in primo della legalità: l’educazione, il macchiato di un brutto omicidio , due pesi? Per chi bisognerebbe di vendetta. piano. Che si può continuare a lottare anche dopo la sconfitta La scuola che vorrei dell’impegno e del sogno di una Chimera o possibilità reale di cambiamenti? vita. Un esempio che parados - Barbara Bonaccorso II D salmente risultava a volte trop - E’ ormai risaputo: le ultime genera - zano in moltissime scuole d’oltreo - re strano, ma ancora oggi, nel XXI finora credo che ognuno di noi che po ingombrante anche per loro zioni studiano, in media, molto ceano, vale a dire protrarre l’orario secolo, c’è chi non ha neanche la pos - si trovi a contatto con la scuola che hanno fatto del rigore meno rispetto a quelle precedenti. scolastico di due o tre ore e di conse - sibilità di comprare un libro del costo debba avere un progetto in testa di Basta pensare ai nostri nonni, i quali guenza svolgere le attività a scuola di 10 euro: per far sì che anche questo “scuola ideale”, da confrontare poi morale la propria vita. ai tempi della scuola dovevano impa - per lavorare di meno a casa: così problema divenga solo un ricordo si con la “scuola reale” in cui ci imbat - rare a memoria poesie, versi, tradu - facendo la quantità di studio sarebbe potrebbero aumentare le borse di stu - tiamo quotidianamente; non mi rife - zioni e altro ancora. Ma perché col la stessa, ma la fatica risulterebbe dio, e questa non mi sembra che sia risco solo a studente e docente, ma La redazione di Stoà ha passare degli anni lo studio diventa minore. Un’impresa non facile, poi - una soluzione difficile. La scuola che anche a bidelli, segretari, amministra - sempre più svogliato? Le risposte ché comporterebbe un servizio di vorrei dovrebbe essere piena di tori e famiglie. Nella mia scuola partecipato al concorso potrebbero essere le più svariate: mensa scolastica risorse, un faro ideale ci sono, a parte ciò che ho colpa dei genitori, dei professori, e strutture ade - illuminante per detto sopra, più attenzioni per gli nazionale online “Parole del computer, della tv e del cellulare guate, ma non la mente degli alunni, aiuti per indirizzare ai corsi di legalità” con gli articoli che ci distraggono, oppure (la meno impossibile. Un allievi, non un universitari per i più indecisi e i più gettonata, anche se forse la più altro problema, posto dove pur decisi, la possibilità anche a pagamen - pubblicati in questo e nel vera) di noi stessi alunni. Ci secca di sicuro molto di non andare to di vacanze-studio. E penso che il ammetterlo, ed è per questo che ci più grande di ti fingi malato; mio confronto con la scuola reale numero precedente. nascondiamo dietro altre risposte; quello esposto dovrebbe essere non possa sostenere il paragone. anche se è pur vero che se a scuola ci in precedenza, un edificio in Una scuola così concepita non può Il 1 marzo si sono chiuse fosse un ambiente più positivo e se si è che ormai noi cui crescere, che avere insegnanti motivati, di mettessero in maggior risalto le quali - diamo troppo dove scambiare conseguenza studenti motivati, e, le votazioni. tà degli studenti forse ci sarebbe qual - per scontata la possibilità che informazioni con persone vicine a te, ancora di conseguenza, un ambiente cuno che cercherebbe di dare di più abbiamo di poter studiare, di poter che hanno i tuoi stessi pensieri e i tuoi positivo (di cui parlavo all’inizio), L’articolo più votato del nello studio. Per cominciare, la stra - istruirci, ma dobbiamo sicuramente stessi problemi; la scuola che vorrei dove studiare diventa un piacere, nostro giornale è stato grande maggioranza dei giovani soffermarci a pensare che non tutti dovrebbe essere un posto all’inse - oltre che un diritto e un dovere. Ed pratica una o più attività pomeri - hanno questa fortuna (so che molti di gna dell’educazione e della creativi - un insegnante motivato, consapevole “Legalità un valore non in diane, che sia uno sport o un hobby o noi pensano che sia una fortuna solo tà, e non all’insegna di ciò che -si sa- di non essere onnipotente, induce un’attività ricreativa, ma a causa dei con la esse davanti, ma...come ci sen - stimola quei professori e quel perso - anche ad una maggiore tranquillità da vendita” di Federica troppi compiti o dello studio fino a tiremmo se non sapessimo leggere, nale che non ha idea di cosa voglia parte di noi ragazzi in occasione della tardi per un’interrogazione, molti di scrivere e fare i calcoli?). La scuola, dire fare scuola: sto parlando del “vil tanto temuta interrogazione o anche Di Mattia (234 voti con essi sono costretti a rinunciarvi. La l’università e lo studio in generale denaro”. Ogni insegnante dovrebbe solo di un colloquio più “pacifico” soluzione a questo problema costano: libri, rette da pagare, penne, avere un’idea di scuola: ripensando sulla lezione del giorno che non una media di 7,31) potrebbe essere la stessa che utiliz - quaderni e altro ancora. Potrà sembra - alla vita scolastica che ho avuto abbiamo capito. L’inverno più freddo che abbia mai tra - L’americano al 100 per cento è un idiota scorso è stata un’estate a San Francisco al 90 per cento (Mark Twain) Σ (George Bernard Shaw) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

1 0 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 Reportage Mal d’Africa “Sovente in queste rive…/seggo la notte/…”. Reportage dal Botswana. Federico Parrinello III D L’ assordante frastuono delle eliche, asfaltate. Gli uomini, piedi nudi, tà non era altro che quattro tende visto di una torcia, ero spaventato, mio. Non trovai più la pace del il mio primo ricordo. Non ero mai vesti consunte, occhi che non per - monoposto e un tendone adibito a l’idea che qualche predatore potesse sonno ma il sole dell’ alba con i salito a bordo di un Cessna 172 e donano; la jeep di Ian sfrecciava “livingroom”, oltre alla jeep e la venire all’accampamento mi terroriz - raggi che accarezzavano soffici le tuttora mi chiedo come abbia fatto. ma è marchiato a fuoco nella mia tenda degli aiutanti Tswana (natii zava, nel buio della tenda vedevo gote restituirono nuova vita al mio Sorvolavo le sconfinate terre del con - memoria lo sguardo di tutti gli del luogo) di Ian. Feci conoscenza scorrere in sequenza le foto e le spirito. (Nei dieci giorni che seguiro - tinente nero alla volta di Maun, uomini che incontrammo durante il con i miei tre compagni di viaggio immagini immagazzinate dopo anni no, si aggiunsero tre nuovi compagni “città” situata nel cuore del percorso, sento ancora il loro peso italiani, Nicoletta, Barbara e di documentari: licaoni, leopardi, d’ avventura in viaggio da Dubai, Marina, con le quali mi scambiavo in media 25, 30 anni di differenza! Sicuramente più esaltante fu l’ incontro con gli Tswana, Lione e Maxim, che fortunatamente parla - vano inglese. Nel frattempo due marabù dall’alto di un’acacia osser - vavano la scena curiosi, informai subito Ian della mia scoperta che con un sorriso di scherno mi rispose “You’ll get used to”, “ti abituerai”. Compresi la stessa notte il vero peso di quelle parole. Dopo circa un’ora dal mio arrivo il sole stava già scomparendo all’orizzonte, accen - demmo il fuoco e poco dopo man - giammo (carne secca e insalata). Non Botswana, la regione più selvaggia addosso, Avevo già intuito sul ces - fu un pasto riconciliante, anzi… Ian ghepardi, leoni, iene. Scorrevano anche loro italiani purtroppo e lustri dell’Africa Australe. Non avevo sna di non essere pronto per un’espe - ci informò su alcune norme che rapide nella mia mente, cercavo di più grandi di me!). Raccontai l’ espe - ancora incontrato la guida né i miei rienza così travolgente, ma quegli dovevano essere necessariamente collegare informazioni , quali fossero rienza la mattina successiva agli compagni di viaggio e il pilota mi ras - occhi. Non credevo che avrei dovuto seguite durante la notte. Data la predatori notturni, quali con il tempe - Tswana, descrivendo per quanto con - sicurava con qualche sorriso di tanto affrontare anche quelli. Ero colpevole posizione dell’ accampamento, ramento più aggressivo, quali attacca - cesso dal mio e dal loro inglese cosa in tanto. Un volo che difficilmente nei loro confronti, ed avvertii subito vano in gruppo, quali no. era accaduto nel buio di quella tenda. dimenticherò. Erano le 3 a. m. del una sensazione di profondo disagio, Scandagliando la memoria, le mie Gli tswana ridevano esclamando 27 dicembre 2009 quando scesi da ero un europeo-bene che trascorre - “I ruggiti dei leoni a cac - forze ad un certo punto vennero “Bagel”. La mattinata fu scandita quel quadriposto. Subito il caldo sof - va 2 settimane nella loro terra , cia in lontananza, i barri - meno, lentamente si intorpidivano le da un walking safari guidati dagli focante penetrò prepotente in ogni terra di conquista, di confine, di orro - dita, gli arti, le giunture, il collo; autoctoni del posto. Durante l’escur - mia fibra. Avevo ancora addosso abiti ri, di morte. La storia implacabile ti degli elefanti, li perce - caddi in uno stato che non mi sento di sione scoprii le enormi risorse che invernali, non proprio adatti per la non mi lasciava, aveva designato me pivo, vibravano le corde definire sonno, fu un torpore ai limiti gli tswana ricavano da urine ed temperatura di Maun che oscillava fra come vittima, giudice e boia, nelle del mio animo. La natura dell’incubo. Era notte fonda, rie - escrementi animali per la sopravvi - i 30° e i 35°. All’ “aeroporto”, una sue pupille vuote scorrevano i secoli era sveglia, inesorabili mersi dal mio torpore, ecco il mate - venza durante la stagione secca. logora scrivania in legno e un metal rapidi e implacabili; un bambino urlavano dagli alberi rializzarsi delle mie paure, la realtà Imparai a distinguere le orme anima - detector in disuso, scoprii che il mio attraversò la strada, Ian rallentò bru - che investe i sogni travolgendoli li, proprio per seguire le orme di un bagaglio era stato smarrito. Non scamente, il piccolo che raggiungeva tutta la loro forza, come inermi birilli. Un branco di leone rischiammo di essere caricati compresi subito l’ entità del proble - il suo villaggio prima che il sole tra - migliaia di uccelli. iene fameliche attirate dagli avanzi da un maschio adulto di elefante ma, compilai un foglio con i miei dati montasse mi fissò, gridava l’ inno - Simultanei, quei suoni della cena era giunto nel nostro che ci aveva colti di sorpresa sbucan - e il colore del mio zaino da campeg - cenza, sua ombra. Ian ripartì, mi presero forma nella mia accampamento. Le sentivo ora do fuori dalla boscaglia. La mattina gio per poi voltare le spalle all’ inser - accasciai al sedile con un cuore di tenda, la natura mi aveva emettere i loro versi, ora annusare, del 29/12/2009 si partì alla volta del viente; nei giorni seguenti avrei male - tenebra. Dopo circa un’ora e mezza, giravano intorno. Paralizzato al cen - Savuti, una riserva naturale a circa detto la mia superficialità. Ero solo e ormai lontani dai villaggi limitrofi a colto nell’ incubo, si era tro della tenda buia, mani giunte, 200 km a nord dalla nostra posizione. senza bagaglio quando uscii dall’ Maun ci addentrammo nella sava - svelata nel suo immortale attendevo l’ alba. I ruggiti dei leoni a Un viaggio intenso e faticoso, fatto “aeroporto”, fu allora che i miei occhi na. L’emozione fu tale che il peso e imperituro aspetto. caccia in lontananza, i barriti degli su percorsi sterrati, che riservò esitanti scorsero il cartello “Kell 12” , del “mio” passato scivolò via silen - elefanti, li percepivo, vibravano le qualche sorpresa, come l’ incontro la mia agenzia di riferimento, tenuto zioso, adesso era la natura, sovrana di distante centinaia di chilometr”i da corde del mio animo. La natura era con un maestoso leopardo che pro - da un Boero di nome Ian, un uomo quei luoghi, a dettare il ritmo palpi - centri abitati, la totale assenza di sveglia, inesorabili urlavano dagli babilmente era appostato in attesa robusto di media statura. Mi avvisò tante del mio cuore. Per l’ intera dura - recinzioni e di armi da fuoco, duran - alberi tutta la loro forza, migliaia di di una preda. I tre giorni alla Savuti che il resto del gruppo attendeva ta del tragitto non avevo proferito te la notte era vietato uscire dalla uccelli. Simultanei, quei suoni prese - reserve diedero forza alla mia voce all’accampamento a circa 180 km. da parola con Ian, ma la mia curiosità e il tenda e assicurarsi che fosse erme - ro forma nella mia tenda, la natura mi interiore che sentivo scalpitante da Maun. Partimmo a bordo del suo mio entusiasmo come rinate dalle ticamente chiusa, in caso d’ urgen - aveva colto nell’ incubo, si era svela - quella notte, un legame sottile e al za avremmo dovuto chiamare Ian, lasciando la tenda chiusa e aspettare che, dopo un’ispezione del perimetro, ci desse un apposito segnale con la torcia. Ho riportato dettagliatamente dall’ inglese all’italiano le sue parole che ancora oggi risuonano con un eco di brividi nella mia mente. Si può solo immaginare lo sgomento che mi avvolse in quell’istante, non avevo mai considerato possibile che una situazione simile si presentasse. Improvvisamente mi resi conto di essere preda e non predatore: che gli animali selvaggi del luogo erano una minaccia reale per la mia vita, non vi erano mura recinzioni o fuci - 4x4. Non so descrivere quello che ceneri del senso di colpa mi diedero li a dividere il mio immaginario, le ta nel suo immortale e imperituro tempo stesso indissolubile con questo vidi durante il tragitto, un’immagine l’energia per infrangere la barriera mie paure con la realtà. Si aggiun - aspetto. Mai mi ero visto schiacciato universo, un legame che trasse e trae compressa, un’idea che avevo sem - linguistica che fino ad ora ci aveva geva anche il disagio di non posse - così inesorabilmente dalla madre, forza da richiami ancestrali che ogni pre sognato e immaginato e che ora accompagnati. Non fu un colloquio dere nulla a parte il mio diario i che nel cantuccio dei miei spazi notte nella Savuti reserve mi sussurra - invece mi si stagliava davanti minac - molto intenso ma comunque baste - libri e la macchina fotografica che avevo sempre creduto di poter vano all’orecchio; irrimediabilmente ciosa e imponente mostrando il suo vole per ingannare il tempo rimanen - avevo portato con me nel bagaglio a dominare. Imparai qualcosa quella irretito, mi addormentavo sognando vero aspetto: le capanne costruite con te all’arrivo a destinazione. mano. Alle 10 p. m. il fuoco era sul notte. E ancora con grande nostalgia la vita, e svegliandomi senza più palme e sterco animale, i pascoli, i Finalmente giungemmo all’ accam - punto di spegnersi, ero solo in tenda, ed emozione riecheggia dentro di me riconoscere il confine tra l’onirico e recinti per i buoi, le poche strade pamento. L’ “accampamento” in real - completamente al buio poiché sprov - il battere del suo cuore all’unisono col il reale. Nel futuro ognuno sarà famoso Non è che ho paura di morire. E’ che non per 15 minuti vorrei essere lì quando questo succede (Andy Warhol) Σ GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA” (Woody Allen)

CultuCrual t-u Sracu o l a M E MSSEISNSAI N AO T TFOEBRBER A- INOO -V MEAMRBZROE 2 200100 9 1 1 La voce dello straniero Ricordi Altri colori, altri modi, altre prospettive di scuola Eleonora Corrao III D Umberto Santoro, ex alunno III A L’attributo “altro” non definisce un benché, come rivela il sociologo una valutazione relativistica atipica virtus antica. Nella Congiura di Mi piacerebbe molto riuscire ad esprime - individuo, ne connota solo la spetta - Pierre-Andre Taguleff nell’opera nella forma mentis greca, portata Catilina, Sallustio ricorda infatti che re ciò che il Liceo “La Farina” ha rappre - colare diversità. E l’altro non è un “Face ou racisme”, la scienza non invece ad affermare il suo inalienabi - la concordia tra i popoli dalle diffe - sentato per me in questi cinque anni, ma so male da esorcizzare ma un bene da consenta parametri di convincimento le stereotipo. “ Per prima cosa abiti in renti tradizioni fu l’ingrediente essen - bene che il breve articolo che ho scritto riu - tutelare. Perché diviene imprescindi - falsi. Il senso di superiorità di uno Grecia anziché in un paese barbaro, ziale per la fondazione di Roma. E lo scirà ben poco nel suo intento. Ammetto di non essermi ancora abituato a vivere bile strumento di confronto e crescita sull’altro è storia vecchia, anzi anti - conosci la giustizia e sai servirti studio del rapporto tra romani e stra - un’esperienza extra-scolastica, come quel - umana. Lo straniero e l’immigrato, ca: nella classicità la diffidenza verso delle leggi, senza indulgere alla nieri diveniva motivo di riflessione la universitaria, e che il ricordo della scuola forieri di nuove realtà, ci riflettono l’altro scaturiva sia da un malcelato forza. Poi tutti i Greci si sono accorti sulla decadenza dei costumi. Eclettici non poche volte mi sovviene alla mente. E’, come uno specchio, noi e le nostre timore di colui che è difficile da com - che sei saggia e ne hai ottenuto fama: dunque i Romani, che accoglievano per così dire, un luogo fortemente deposi - discrepanze, noi appartenenti ad un prendere sia dalla convinzione estre - se invece abitassi agli estremi confini il diverso e le diversità al fine di tario di ricordi, di emozioni, di intense e mondo, seppur vigile nell’opulenza e ma che ciascuna civiltà fosse la della terra, non si parlerebbe di te ”: arricchire l’ Urbe. Rousseau facen - vissute esperienze, che rimarranno per nel progresso, noncurante dell’indub - migliore possibile. In Grecia quando così dice Giasone a Medea, barbara do presa su questa sensibilità asserì sempre indelebili dentro di me. E ricordo bia importanza di una “educazione la polarità linguistica veicolava quel - e donna, pertanto non degna di nel “Discorso sull’origine della ancora le mie prime interrogazioni in quarto interculturale”. Si parla sovente di la culturale, si indicarono i primi stima alcuna. Ecco, sempre la diffi - disuguaglianza fra gli uomini” che ginnasio, le mie prime versioni, quella parti - società relativista, arcobaleno di la sola vicinanza a queste popola - colare tensione per una interrogazione, per verità, valori e novità, ma nell’inevi - zioni “barbare” potrebbe apporta - un compito in classe, quella piacevole ten - sione appunto, che dà consistenza ed essen - tabile integrazione sociale l’uomo re felicità mentre il processo di civi - za a quei momenti. Ripercorrendo con la non smette di sfoderare il canone lizzazione trascinerebbe l’uomo nel mente tutto il tempo trascorso, mi accor - assoluto di idee che lo tiene ancorato ciclone della corruzione. Perché forse go dei profondi cambiamenti che ha subi - alla sua piccola realtà. Si può pertan - un ritorno allo stato di natura in cui to la mia persona, adesso più fortificata e to notare una contraddizione latente tutto è uguale, in cui si vive per ciò gratificata: mi riferisco ad una formazione tra un moto di costante comunica - che si è, senza futilità e maschere, in senso umano che questa scuola è riuscita zione che ha convertito il mondo in nudi, spogliati da vincoli e coercizio - a darmi, oltre alla mera, benché fondamen - una ipercomunità universale e la ni, avrebbe come effetto la sana con - tale, formazione in senso culturale. E quan - perenne ed estenuante lotta finaliz - vivenza. Non è bastata oggi una do mi riferisco al “La Farina”, è come se zata alla segregazione dell’altro. Ci moneta per legare il mondo, non contestualmente facessi riferimento a tutte ripetiamo continuamente che biso - bastano gli inviti alla pace tra i popo - quelle persone, professori e compagni, che hanno rappresentato per me un punto di rife - gnerebbe abbattere il limite che sepa - li, per esorcizzare la paura dello stra - rimento costante, e che ringrazierò sempre. ra la morale dalla sua realizzazione niero; eppure lo scettro del potere è Tutti i professori che mi hanno accompa - nella quotidianità. Ma lo straniero nelle mani di ciascuno di noi che gnato in questi cinque anni, sono stati travalica il confine che l’uomo ha nella quotidianità può saggiare se davvero dei maestri di vita, e quindi devo imposto per sé e dettato per gli altri, stesso attraverso l’altro. Quante a loro moltissimo. Tutti i compagni poi, esce dal paradigma che ognuno consi - Medee abbiamo incontrato nella sono state le persone con cui ho condiviso dera perfetto: il proprio. E così, lungi nostra vita? Lontane dalla propria tanti momenti, e proprio loro hanno reso dal realizzare nella nostra consueta terra per seguire un amore che si rive - questi anni molto sereni e felici. Ritengo normalità la morale del tendere una stranieri con cui si entrò in contatto, i denza verso lo straniero, la tracotanza lerà effimero e traditore, anelanti al insomma che, se la scuola è stata in grado di mano all’altro, neanche lo ascoltia - persiani, come barbaroi , letteralmen - greca direi, e verso la donna in questo riscatto morale in una società come la creare tutto ciò, si tratta allora di un luogo mo. Ascoltare la voce dello stranie - te “balbuzienti”, gente che fondava la caso, ancora più straniera per la colpa nostra indifferente e piegata agli inte - molto importante per ciascuno, e che a mio avviso, rimane insostituibile. Ricordo inve - ro, invece, orgoglioso della propria visione del mondo su valori diversi . di appartenere all’altra faccia della ressi. I tempi sono cambiati ma alle ce molto bene tutte le attività e le iniziati - matrice etnica, e disponibile al dialo - L’uomo greco infatti non apparteneva terra. Eppure la società greca era soglie del nuovo anno ripercorren - ve della scuola: il giornale stesso su cui go pur nella confusione di un insolito esclusivamente all’individualità della all’avanguardia in merito ai rap - do i passi della memoria coperta da scrivo questo articolo, i vari certamina, i parlare e di un incespicare convulso, polis ma ad un orizzonte più vasto, porti omosessuali, era democratica, un manto di sangue versato, sono concorsi e tanto altro ancora… Adesso, non può che essere un momento di all’ hellenikon , una comunità etnico- era la culla del logos, della cultura e visibili gli strascichi lasciati dal car - invece, sono costretto a osservare da lon - valorizzazione dell’identità umana , culturale unita sotto il raggio del dell’arte. La mescolanza con culture nefice razzismo. Nel silenzio che tano i miei libri, posti negli scaffali della oggi purtroppo minacciata da cospi - logos . Cifra caratterizzante era pure differenti, voluta e agognata da segue, riecheggia da lontano il moni - libreria, ma ancora ricchi di ricordi: qualche cui stereotipi globalizzati. L’uomo la libertà greca dinanzi al dispotismo Alessandro Magno nel suo progetto to di una mente eccelsa che riuscì a volta mi capita, quando posso, di riaprire infatti si adegua ai dettami di una persiano esemplato dalla proskinesis , cosmopolita era invece bandita dallo vedere al di sopra della razza, della i libri di letteratura latina, greca e italia - società liquida dove tutto si usa e si l’immancabile genuflessione davanti storico Senofonte che temeva gli materia, dell’universo: quando gli na, e penso a tutti quegli autori che tengo getta ma dove impera fermo il codi - al sovrano. Libertà greca che rese effetti di un coacervo impasto con i venne chiesto a quale razza apparte - sempre stretti con me, e a cui tengo moltis - simo, perché essi filtrano molti degli inse - ce dell’esteriorità; e chiunque, stra - possibile la democrazia, quindi il pro - meteci attratti dalla politica marinara nesse rispose lapidariamente: “alla gnamenti di vita che in questi cinque anni niero e non, lo contrasti percettibil - gresso e la vittoria. Erodoto, tacciato di Atene. Più luci che ombre, invece, razza umana”. Perché la bandiera alta, ho ricevuto, e di cui talora non si ritiene nep - mente è considerato un diverso. Il di essere filo-barbaros dalla critica di nel rapporto con i barbari della tricolore, bicolore o multicolore, nel pure di essere in possesso. L’ultimo ricordo contrasto si è trasformato in intolle - tutti i tempi attingeva invece per il società romana in cui l’esaltazione suo volteggiare sospinta dagli aliti del che conservo della scuola, è quello che ranza e bieco fanatismo , ingredienti mirabile racconto della sua storia alla del valore positivo dei popoli barbari vento può e deve essere una sola: contiene il momento della premiazione costanti della civiltà contemporanea vasta esperienza apportatrice di era uno strumento per riscoprire la l’umanità. Piero Sgroj, momento in cui erano presenti in molti e di cui conservo una bella foto di gruppo. Ciò che invece ancora oggi mi La Farina racconta Maurolico sorprende, è la rapidità con cui tutto questo E se Giuseppe La Farina avesse contribuito a fondare il liceo “Maurolico”? percorso è trascorso: le gite, l’esame di stato Alessandro Sebbio III A per il quale si teme così tanto, è tutto trascor - I due licei classici di Messina, per ro! mi riferisco a quegli illustri Italiano, e nel 1861 di questa carica in quanto si distingueva so via. L’università è molto diversa : ha un quanto diversi, sono accumunati Messinesi dimenticati, ai quali intito - Stato e successivamente viene nomi - per una “personalità culturale e politi - clima più freddo, è meno coinvolgente dalla consapevolezza di essere gli liamo le nostre scuole. Tutti saranno nato da Cavour ministro dei lavori ca”. E indovinate cosa succede a della scuola, che mi è sembrata quasi una unici fari di cultura umanistica in una a conoscenza pubblici del - Messina nel 1861, mentre La casa: essa ti dà protezione e sicurezza città che sembra essere costantemente del fatto che l’interno, della Farina frequenta il Ministero della dalle delusioni del mondo esterno, in cui i veri punti di riferimento rimangono, in più indifferente alle sue radici classi - Giuseppe La guerra e ottie - Pubblica Istruzione? Viene fondato sostanza, sempre quelli del passato, attraver - che. Basti pensare alla crisi di iscri - Farina fu un ne un posto di il Maurolico! Strana coincidenza. so i quali tenti poi di edificare il tuo futuro. zioni. Da sempre i due istituti condi - grandissimo prestigio al Forse ipotizzare che il nostro con - Ringrazio moltissimo tutte le persone che vidono un legame di inconscio patriota italia - dicastero cittadino fosse tra i fondatori del in questi anni mi sono state vicine, e che senso di competizione e complicità, no, ma pochi della Pubblica “Regio Liceo” sarebbe azzardato, non dimenticherò mai. Ringrazio inoltre fino a guardarsi reciprocamente con sapranno che è Istruzione ma pensare che la sua carica abbia la Scuola, non solo come istituzione, ma un occhio di sospetto e diffidenza, stato una impor - dopo esserne spinto a fondare il primo liceo nella piuttosto come luogo di espressione della ignorando di avere tante cose in tante figura poli - già stato sua provincia no di certo! E’ una stra - propria persona e di orientamento nella comune. Purtroppo, un costume tica e un uomo di Ministro nel na coincidenza che questo liceo sia vita. Spero infine che questa scuola rap - troppo diffuso è quello di scegliere grandissima cul - 1848. Un stato fondato allorquando un illu - presenti sempre, come lo è stato per me, un importante modello di riferimento per questa o quella scuola in base all’este - tura: nato nella Messinese stre Messinese ricopriva un incari - tutte le persone che vi abbiano lasciato tica dell’edificio o al tipo di ragazzi nostra città nel Ministro co importante al ministero della almeno una parte di sé, e che ne conservano che la frequenta; insomma ci si ferma 1815, laureato in giurisprudenza, elet - dell’Istruzione? Sì, ed è anche Pubblica Istruzione e che non si sia un significativo e geloso ricordo. Un rin - solo al “nome” di una scuola ignoran - to deputato al parlamento di Sicilia e Massimo Ganci a confermarlo nel suo interessato a un tale evento culturale, graziamento speciale è doveroso infine, e done la vera essenza. Anzi, magari ci un anno dopo consigliere del re saggio “G. La Farina un politico avvenuto nella sua città, come l’istitu - lo ribadisco, a tutti i miei professori e com - fermassimo al “nome”, perché tante sabaudo prima dell’unificazione, venuto dalla storia” , dove scrive che zione di un liceo classico, faro della pagni, con i quali ho condiviso moltissi - volte neanche quello è del tutto chia - diviene deputato al Parlamento al nostro concittadino ben si addice cultura umanistica. mo. Era così cretino che cercava nella Bibbia Una cravatta pulita attrae l’indirizzo di un buon albergo in la zuppa del giorno Palestina (Leo Longanesi) Σ (Arthur Bloch) GLI STUDENTI DETL LICEOO GINNASÁ IO “LA FARINA”

1 2 MESSINA FEBBRAIO - MARZO 2010 Attualità Le lingue dell’Amore Vivere secondo natura, vivere secondo amore La II A Che cos’ è l’amore? Chi potrebbe questi tornava bambino. simo senza alcun interesse verso se Corinzi noteremo come essa assuma ne di ciò che chiamiamo "amore". riuscire a spiegare le numerose sfu - L’etimologia stessa della parola stessi. Non a caso nella versione valore estremamente contemporaneo C’è chi ha ipotizzato che l'amore mature che compongono la trama di “αντέρως ” (αντί + Έρως ) implica della Bibbia della Conferenza e a tutti familiare: “La carità possa essere uno dei motori del quel complesso arazzo definito una sorta di complementarietà, alla Episcopale Italiana (CEI) la paro - (amore) è magnanima (o) , è benigna mondo, in quanto esso, in effetti, “Amore”? Si potrebbe partire dal quale è riconducibile il nostro (o) la carità (amore) , non è invi - spinge l'uomo a vivere a comporre e mondo greco (croce e delizia di ogni concetto di “anime gemelle”. Di diosa (o) , la carità (amore) non si a creare. La celebre frase "I will studente del liceo classico), il quale conseguenza, proprio come Eros vanta, non si gonfia, non manca always love you", ad esempio, non ha elaborato una vasta gamma di ter - tornava bambino in assenza di di rispetto, non cerca il suo inte - è forse pura espressione dell'infini - mini per caratterizzarle appieno. I Antéros, così l’amore se maltratta - resse, non si adira, non tiene tà dell'amore? "I need you like a greci definivano φιλία a, d esempio, to, non ricambiato o tradito, porta conto del male ricevuto, non gode heart needs to beat", “ho bisogno quell’affetto che ci si aspetta essere sofferenza. L’ideogramma cinese dell'ingiustizia, ma si compiace di te come un cuore di battere”, così ricambiato, “amicizia”, sentimento che traduce il termine “amore”, della verità; tutto scusa, tutto recita il testo di una canzone recente; di fiducia e comunione reciproca che raffigura un cuore all’interno di crede, tutto spera, tutto sopporta. ciò non sembra rievocare il mito di tutti proviamo. Στοργή indicava quello del termine “tatto” a La carità non avrà mai fine.” Έρως e αντέρως ? Senza dubbio a l’affetto familiare, protettivo, quasi dimostrazione delle cure che esso L'amore non avrà mai fine; nessuno verrebbe in mente l'idea inevitabile e per questo rassicurante. necessita. Vi è infine αγάπη , quel Cristo, dice Monsignor Marco di un possibile plagio! Ciò ci fa Ma l’amore non è solo nei confronti sentimento disinteressato, Frisina, è venuto per farci cono - comprendere come per quanto di qualcuno; θέληµα era, infatti, la incontenibile, libero da qualsiasi scere cosa sia l’amore e per dirci ognuno di noi viva l'amore come voglia di dedicarsi ad una determi - condizione, assoluto. Ed è appun - come esso coincida con Dio, ne è qualcosa di estremamente intimo e nata attività, una passione. Έρως è to questa la parola usata nei "l'essenza stessa". Come tale, personale, esso è in tutti. Per quanto invece l’attrazione fisica verso un'al - Vangeli per definire l’Amore del dunque, non può che essere eter - il sentire amore sia proprio del singo - tra persona che può crescere e matu - Dio cristiano. Tutto l’universo è no. Non è un caso che nelle sue lo individuo, l'amare è proprio rare, trasformandosi così in qualcosa espressione dell’amore di Dio. molteplici forme e sfaccettature della specie umana, intendendo con di più profondo e duraturo solo, però, Dio stesso è fonte inesauribile, esso segua la storia dell’uomo sin questa espressione l'uomo di ieri, di completato da αντέρως . Racconta il dalla quale ogni credente attinge dalla sua stessa nascita. L'amore oggi e di domani. mito, a questo proposito, che Amore da donare al prossimo. ha da sempre suscitato nell'uo - Cambieranno lingue, tradizioni e Afrodite, madre di Eros, abbia «Ama il prossimo tuo come te mo creatività ed entusiasmo. costumi, ma mai l'uomo smetterà lamentato alla dea Temi la propria stesso » ( Mt 19,16-19) è il messag - Dalla letteratura alla pittura di amare e di trovare nell'amore lo preoccupazione per il figlio, il quale gio di Cristo. Dunque per amare il alla scultura esso è stato rappre - stimolo alla vita. non cresceva. Temi rispose che prossimo è necessario amare se sentato in tutte le sue varianti e Eros avrebbe potuto crescere solo stessi, perché ciò che non riuscia - Disegno realizzato da Claudia Lo Bue, classe II A simbologie. La musica offre un grazie all’affetto di un fratello e mo ad apprezzare in noi costituisce la “amore” viene tradotta con il ter - vasta produzione di componimenti per questa ragione Afrodite generò una barriera nei rapporti con l’altro. mine “carità” , intendendo con que - espressione della στοργή, della Antéros. I due fratelli crebbero La filosofia buddhista accentua sto termine un dono spontaneo φιλία, dell’ έρ os, affermandosi, GΣLI STUDENTI DEL LICEO GINNASIO “ÁLA FARINA” insieme, ma, ogni qual volta questo concetto quando afferma d’amore. Scorrendo l'Inno alla cari - soprattutto ai nostri giorni, come Antéros si allontanava da Eros, che “Amore” è la felicità del pros - tà presente nella prima lettera ai strumento universale per la diffusio - Coordinamento Patrizia Danzè

Siamo figli di Bacco Impaginazione Il vino, bevanda divina e anima del simposio Antonino Stramandino Elena Andò, Giulia La Manna, Jasmine Policastro, Giulia Salini e Chiara Santamaura II B Responsabile delle collaborazioni Bevanda di elezione del banchetto Una volta miscelato il vino secondo le tale principio affermando che ree messe in rilievo dalla corrispon - Guglielmo Sidoti antico in epoca classica era natural - dosi, i servi erano addetti a passare i “Nell’ebbrezza facile è abbandonarsi denza con il variare delle stagioni : mente il vino. Bere vino aveva in ori - calici ai convitati, e da quel momento sconsideratamente al gioco e dimenti - l’arsura dell’estate e il gelo inverna - Comitato di Redazione gine un significato sacro: significava sarebbe iniziato il fulcro del convito. carsi di tutto ciò che ci circonda. Si le. Veniva definito “oblio d’affanni” Guglielmo Sidoti penetrare nel mondo sovrannaturale. Il simposio vero e proprio perciò scommette per guadagnare denaro per e normalmente i greci ritenevano che Antonino Stramandino L’assunzione di bevande inebrianti cominciava facendo girare verso bere e per comprare altri piaceri, ma avesse particolari valori sociologici e Jasmine Policastro era, presso vari popoli, propria di destra un'unica non sempre la simbolici, legati alla strana metamor - Francesca Germanà gruppi originariamente religiosi. Il coppa tra gli sorte è propi - fosi che lo portava a modificare com - Hanno collaborato vino stesso era un dio. Il consumo del ospiti, dalla zia e spesso si pletamente le sue peculiarità. Ma il Guglielmo Sidoti, Jasmine Policastro, vino non era fine a se stesso ma costi - quale ciascuno arriva fino al vino, dono di Dioniso, nella tradizio - Alice Camardella, Daniel Atzori, tuiva lo strumento che favoriva il beveva pronun - punto di per - ne simposiaca greca non era soltanto Stefano Spinella, Giulia Petitto, simposio, momento importante nella ciando un brindi - dere ogni questo, era anche ciò che garantiva Giuseppe Currò, Michele vita sociale dei greci, la concretizza - si: υγιείας, ossia bene, persino i la verità dei pensieri, in cui si rive - Gugliandolo, Antonino Stramandino, zione del mito del vino. Il simposio “alla salute”. Il vestiti”. lava la sincerità dell’amico, era il Massimiliano Milazzo, Monica stesso era una festa animata dal vino, brindisi poteva L’ ηδονή a cui ristoro della mente soffocata dal Marotta, Francesca Germanà, Ornella De Luca, Simona Ceratti, Alessia anche avere un mirava l’ete - il dono portentoso del dio Dioniso. peso del dolore. Da qui derivava il Attivissimo, Federica Di Mattia, Anticamente l’assunzione del vino valore erotico o ria infatti non concetto di simposio come spazio Federica Prestifilippo, Carmen avveniva durante il δε ῖπνον, ban - semplicemente era semplice - simbolico della bellezza, in cui l’uo - Procopio, Eleonora Corrao, Eugenio chetto allietato dall’accompagnamen - essere indirizza - mente un’ alle - mo trovava il risarcimento della sof - Enea, Simona Carbone, Simona to di danze e musica; mentre a partire to ad un parti - gria data dal - ferenza. Fortunatamente ancora oggi, Licandro, Anita Lo Vecchio, Miriam dal settimo secolo a.C. gli venne attri - colare simposia - l’ubriachezza nonostante il suo valore simbolico sia Merlino, Noemi Ruggeri, Barbara buito uno spazio autonomo e specifi - sta. Il momento o un piacere ormai quasi del tutto decaduto, c’è Bonaccorso, Federico Parrinello, co, che seguiva il momento del del bere consen - erotico, ma chi continua a celebrare il vino non Umberto Santoro, Alessandro Sebbio, ῖ Elena Andò, Giulia La Manna, Giulia δε πνον: il simposio (dal greco tiva l’appendice aveva conno - semplicemente come fonte di ubria - Salini, Chiara Santamaura, συµπίνω, “ bere insieme ”). I greci edonistica e tazioni filoso - chezza volgare, bensì come un frutto le classi II A e II C non bevevano da soli, perché il con - doveva svolgersi fiche, artisti - prezioso che, grazie agli effetti che la sumo del vino era vissuto come atto secondo i detta - che e pura - sua ebbrezza provoca sulla mente Vignettisti collettivo; il simposio si organizzava mi mente convi - umana, se utilizzato con moderazio - Antonio Venuti in comune ed aveva le sue proprie dell’ ευφροσύνη , viali, in quan - ne, può davvero portare beneficio Claudia Lo Bue regole, che miravano a stabilire una corretto appaga - to il banchet - all’uomo. Sebbene, ahinoi, quando precisa divisione del piacere; era dun - mento dei piace - to era proprio ancor oggi si ricade nella τρυφή, tale Ideatore del logo Rosario Messina que una forma di socialità che ha ri, senza sfociare negli eccessi della il contesto in cui si rafforzavano i beneficio si rivela vano per il nostro caratterizzato il mondo antico. Il sim - τρυφή , piacere smodato e fuori con - legami interpersonali e si costruiva - animo, come chiarisce Fabrizio De Redazione posio era precluso alle donne libere, trollo. Teognide infatti diceva: “Chi no rapporti di natura amorosa, Andrè nella canzone “La Città Liceo Classico “G. La Farina” - via anche se era frequente la presenza di oltrepassa la giusta misura perde il intellettuale e politica. Il vino Vecchia”, in cui descrivendo l’incon - Oratorio della Pace, 5 - tel 090/44910 schiave, flautiste e danzatrici che ani - controllo della propria lingua e della incanta e fa dimenticare agli uomini tro di quattro vecchi amici al bar www.lafarina.it mavano la riunione e rendevano più propria mente e parla senza ritegno, e le tristezze quotidiane, è il migliore canta: “Ci sarà allegria anche in provocante l’atmosfera, mentre i nei suoi gesti non si fa nessuno scru - medicinale per i mali dell’animo; agonia col vino forte , porterà sul Stampa commensali occupavano le κλ ĩναι, i polo”. Nell’alto Medioevo i rappresenta la gioia della pura fisicità, viso l’ombra di un sorriso tra le Società Cooperativa s.r.l. Spignolo Messina “letti-divani” su cui appoggiarsi. Carmina Burana confermeranno l’esaltazione delle sensazioni corpo - braccia della morte!”