Mafie E Criminalità a Roma 29
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1 | giugno 2012 | narcomafie Mafie e criminalità a Roma 29 Narcotraffico e Il caso Scopelliti caso Il disboscamento 15 58 a Cheran La ricerca in Italia 68 dei figli dei desaparecidos 2 | giugno 2012 | narcomafie numero 6 | giugno 2012 Il giornale è dedicato a Gian carlo Siani simbolo dei giornalisti uccisi dalle mafie Fondatore Luigi Ciotti Direzione Manuela Mareso (direttore responsabile) Livio Pepino (condirettore) Redazione Stefania Bizzarri, Marika Demaria, Marco Nebiolo, Davide Pati (Roma), Matteo Zola Comitato scientifico Enzo Ciconte, Mirta Da Pra, Nando dalla Chiesa, Daniela De Crescen- zo, Alessandra Dino, Sandro Donati, Lorenzo Frigerio, Tano Grasso, Leopoldo Grosso, Monica Massari, Diego Novelli, Stefania Pellegrini Collaboratori Fabio Anibaldi, Pierpaolo Bollani, Ferdinando Brizzi, Maurizio Campisi, Gian Carlo Caselli, Stefano Caselli, Elena Ciccarello, Rinaldo Del Sor- do, Stefano Fantino, Jole Garuti, Andrea Giordano, Gianluca Iazzolino, Piero Innocenti, Alison Jamieson, Alain Labrousse, Bianca La Rocca, Davide Mazzesi, Giovanna Montanaro, Dino Paternostro, Davide Peco- relli, Antonio Pergolizzi, Osvaldo Pettenati, Guido Piccoli, Francesca Rispoli, Lillo Rizzo, Pierpaolo Romani, Adriana Rossi, Peppe Ruggiero, Paolo Siccardi, Elisa Speretta, Lucia Vastano, Monica Zornetta Progetto grafico Avenida grafica e pubblicità (Mo) Impaginazione Acmos adv In copertina Foto di Ismael Alonso Fotolito e stampa Giunti Industrie Grafiche S.p.A. 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E se le persone in carne e seduti (immobili o titoli finan- la politica ossa irrompono sulla scena, ma- ziari) non rispondono, dunque, gari in modo poco urbano, esse né a una necessità né a una leg- diventano, per l’establishment, ge naturale… Alla loro base c’è, un problema di ordine pubblico. piuttosto, una visione del mon- Le categorie astratte – si dice – do in forza della quale la ridu- Qualcuno – per interesse o per diffusi nelle nostre città), spun- sono gli strumenti per governa- zione delle disuguaglianze non pudore – continua a usare eu- tano quelli “compro argento”, re la complessità e per garantire è più un obiettivo condiviso e femismi. Ma ciò non basta a a riprova del fatto che la pover- il bene comune, ma i fatti dimo- si fa strada la concezione veico- nascondere che siamo ormai tà sta raggiungendo la classe strano che il loro trionfo tutela lata dai neocons americani se- alla povertà, a una povertà dif- media inducendola a privarsi di fatto gli interessi forti (e i condo cui «è giusto che il più fusa, che riguarda un terzo degli persino dei ricordi del battesimo loro titolari) sottraendo le deci- capace e intraprendente sia pre- italiani, cresce ulteriormente o della comunione… sioni al controllo democratico. miato da Dio con la ricchezza». nelle fasce giovanili e in certe Contemporaneamente scompa- Tutto questo non accade per La conseguenza è che la garanzia aree territoriali e sta ridisegnan- iono, dal dibattito pubblico, le caso. È la sostituzione della po- dei diritti e della sicurezza dei do le relazioni sociali e lo stes- persone, con il loro carico di litica (cioè della cura della città meritevoli passa necessariamen- so sistema istituzionale (con risorse, di bisogni, di problemi, e di chi vi abita) con la tecnica, te attraverso l’isolamento e l’affacciarsi, tipico dei periodi di sentimenti, di speranze. La intesa come insieme di regole l’espulsione da quei diritti dei di crisi, di irrigidimenti autori- concreta esistenza delle donne astratte per governare l’esistente, non meritevoli ai quali si addice tari e di derive populiste). È una e degli uomini lascia il posto ad senza metterne in discussione i la povertà. Si realizza così la realtà sotto gli occhi di tutti che astrazioni: l’economia, la finan- fondamenti e, anzi, consideran- situazione descritta qualche an- ha le sue manifestazioni estreme za, la globalizzazione… E le do quello attuale l’unico sistema no fa da un protagonista della nei suicidi quotidiani di chi non astrazioni diventano sempre più possibile. Stanno qui, invece, nostra epoca non sospetto di riesce più a sopravvivere, nella autoreferenziali e disinteressate l’errore e l’inganno. estremismo come Romano Pro- crescita dei mendicanti e di chi alla vita dei cittadini, ridotti a In questa situazione non c’è nul- di: «Venti anni fa una mia sem- scava nelle pattumiere, nella numeri e dati statistici. Le scel- la di ineluttabile ma solo il frut- plice osservazione che la diffe- continua invenzione di mestie- te di politica economica e le to, consapevole e perseguito, di renza di remunerazione da uno ri (lavavetri, posteggiatori, guide periodiche manovre finanziarie scelte economiche, culturali, a quaranta tra il direttore e gli improvvisate, ambulanti senza sono operazioni le cui conse- sociali. Certo, la crisi economica operai di una stessa azienda era licenza, benzinai abusivi della guenze sulle persone sono con- è profonda e non contingente, eccessiva, aveva causato scan- domenica, rinati lustrascarpe, siderate, nella migliore delle ma essa – lungi dall’essere una dali e discussioni a non finire. venditori di fiori o di fazzoletti, ipotesi, effetti collaterali. Econo- sorta di “castigo di Dio” – è la Oggi nessuno si stupisce del ombrellai dei giorni di pioggia, misti, politici, opinionisti parla- conseguenza (prevedibile e pre- fatto che questa differenza sia in giocolieri agli incroci delle stra- no di pensioni, di flessibilità, di vista) di opzioni politiche. E lo molti casi da uno a quattrocento». de, finti gladiatori di fronte al spesa sanitaria, di migrazioni: stesso vale per i rimedi appron- Sta qui – nella difesa e nel per- Colosseo, fotografi di strada e non di pensionati a 500 euro al tati: la piena occupazione e il petuarsi delle differenze – la via seguitando potenzialmente mese, di lavoratori intermitten- welfare sono oggi i bersagli prin- ragione profonda della crisi che all’infinito). Intanto, a fianco dei ti appesi a precarietà e incertez- cipali delle politiche economiche viviamo e della povertà che essa negozi “compro oro” (mai così za, di malati che devono essere dominanti, ma sono stati, nel porta con sé. 4 | giugno 2012 | narcomafie Mafia e politica Amministratori sotto tiro Sindaci, consiglieri, assessori di comuni grandi e piccoli. Sono loro a essere nel mirino delle mafie quando oppongono trasparen- za e rigore a corruzione e collusione. Dal 2010 ad oggi centinaia di casi di minacce, intimidazioni e violenze sono rimasti avvolti Nella foto il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso dal silenzio e vissuti in solitudine il 5 settembre 2010. Ad oggi le indagini non hanno individuato i colpevoli di Matteo Zola 5 | giugno 2012 | narcomafie Ottocento anime appena conta ra. Un elenco di fatti e date, te dell’ex ministro dell’Interno, Orsini, piccolo comune del dal 2010 a oggi, recentemente Roberto Maroni, ma il consiglio nuorese, arrampicato sulle pubblicato da Avviso pubblico dei ministri aveva infine dato montagne. Nella notte del 2 e dal titolo “Amministratori parere negativo. È un fatto che gennaio 2010 alcuni colpi di sotto tiro”, mette in fila queste il grande mercato ortofrutticolo, fucile vengono sparati contro storie spesso sconosciute al uno dei più importanti d’Italia, il municipio. Non si sa da chi, di fuori delle realtà in cui si fosse oggetto dei desideri delle ovviamente. Tre giorni dopo, verificano, vicende che tro- mafie che arrivarono persino a Scopello, ottanta residenti vano appena lo spazio di un a cooperare pur di spartirsi la appena, in provincia di Trapa- quotidiano locale, diverse tra torta. Si annoverano poi tre casi ni, brucia la villetta di Filippo loro ma che, unite, tracciano un in Liguria, la prima ai danni del Grippi, dirigente dell’azienda quadro inquietante sullo stato sindaco di Albenga, il secondo sanitaria provinciale. La sua di salute della politica italiana, dell’amministrazione comunale colpa, forse, è stata quella di sempre tesa tra dovere alla le- di Chiavari e il terzo contro aver sostituito Lorenzo Iannì, galità e spinte verso l’illegalità, alcuni amministratori locali di arrestato per aver favorito le tra buon governo e corruzione, Bordighera, comune poi sciolto cosche. Un messaggio dai soliti tra infiltrazioni e trasparenza, per mafia.