Gli Investimenti Pubblicitari - Gli Ascolti - La Radio Digitale 1
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Radiofonia: uno scenario in trasformazione - L’articolazione dell’offerta - Gli investimenti pubblicitari - Gli ascolti - La radio digitale 1. Articolazione dell’offerta (a) La tipologia delle emittenti (definite da Legge 223/1990) - Circa 20 emittenti nazionali, pubbliche (reti Rai) e private (società di capitali, con almeno 15 dipendenti). - Le syndication nazionali o sovraregionali (consorzi di emittenti locali, condividono gestione raccolta pubblicitaria, acquistano parte della programmazione da emittente capofila - o superstation – e la trasmettono in simultanea). - Le radio comunitarie, nazionali e locali (natura giuridica di associazione, fondazione o cooperativa senza scopi di lucro; 30% programmi autoprodotti su orario giornaliero; 10% max pubblicità per ora di diffusione e sponsorizzazioni); sono circa 250. - Le emittenti locali (società di persone o capitali o cooperative, 2 dipendenti, utenti potenziali non superiori ai 15 milioni); sono un migliaio. 1.Articolazione dell’offerta (b) I principali operatori nazionali (in totale, 10 operatori e circa 20 emittenti con concessione dal Mise) Editore radiotelevisivo pubblico (RAI) Otto piattaforme di distribuzione: FM, Onde Medie, Dab+, Digitale terrestre, Satellite, Filodiffusione, web, APP (smartphone e tablet) Dodici canali: - Tre emittenti nazionali generaliste: Radio 1, Radio 2, Radio 3; - Due canali di pubblica utilità: IsoRadio, GR Parlamento - Sette canali tematici: Radio Tutta Italiana, Radio Classica, Radio Techetè (archivio Rai), Radio Live (eventi live), Radio Kids (programmi per bambini), Radio1 Sport e Radio2 Indie 1.Articolazione dell’offerta (c) I principali operatori nazionali Gruppi editoriali privati (operanti prevalentemente nella radiofonia): - RTL 102.5 Hit Radio Srl: RTL 102.5 (da ottobre 2016: RadioFreccia e Radio Zeta) - Gruppo RDS: RDS Radio Dimensione Suono - Radio Italia Spa: Radio Italia Solo Musica Italiana (pubblicità agenzie esterne) - Gruppo Radio Kiss Kiss: Radio Kiss Kiss (pubblicità agenzie esterne) - Centro di produzione: Radio Radicale - Associazione Radio Maria: Radio Maria 1.Articolazione dell’offerta (d) I principali operatori nazionali Filiali radiofoniche di gruppi editoriali privati multimediali: - Radio Mediaset (Gruppo Fininvest) (da luglio 2016: progressiva acquisizione controllo esclusivo del gruppo Finelco): RMC-Radio Montecarlo, R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Subasio, Radio Aut - Gruppo Gedi (ex Gruppo Editoriale L’Espresso): Radio Deejay, Radio Capital e M2o - Sole 24 ore (Gruppo Il Sole 24 Ore): Radio24 1. Articolazione dell’offerta (e) Tabella riassuntiva operatori del settore Quote di mercato dei principali operatori radiofonici (2018, %). Processo di consolidamento e di ricerca di alleanze strategiche e/o commerciali che ha coinvolto i principali gruppi. Tasso di concentrazione aumenta (ma resta ridotto rispetto a Tv). La Rai principale operatore. Le quote di mercato (comprensive delle varie fonti di finanziamento) degli altri soggetti, si distribuisco- no come da grafico. Fonte: Relazione AGCOM 2019 (p. 129) 2. Investimenti La pubblicità settore chiave pubblicitari (a) per economia del settore. Dopo trend negativo che dal 2010 ha interessato i vari mezzi (soprattutto stampa e con eccezione di Internet), gli investimenti crescono tra 2015 e 2018. Nel mercato complessivo, la radio copre una quota pari al 6,4% nel calderone dei ricavi della pubblicità (Tv 43%, Internet 34,9%). Tende a crescere soprattutto Internet a svantaggio della televisione, aumento modesto per radio, forte Fonte: Relazione AGCOM 2019 (p.116) calo per stampa. 2. Investimenti pubblicitari (b) Ricavi complessivi della radio per tipologia (mln E). Pubblicità fonte principale di finanziamento per la radio: quasi l’80% del fatturato complessivo del settore. Altri ricavi: canone Rai, sottoscrizioni volontarie e provvidenze pubbliche (radio comunitarie) Fonte: Relazione AGCOM 2019 (p.129) 2. Investimenti pubblicitari (c) Investimenti pubblicitari frutto di una transazione commerciale tra: - aziende (che vogliono vendere i loro prodotti) - agenzie pubblicitarie (che per conto delle aziende organizzano la promozione dei prodotti) - emittenti (che vendono spazi di programmazione ai pubblicitari) - pubblici (che con le loro scelte incidono indirettamente sulla transazione) Il costo degli spazi che le aziende acquistano dalle emittenti (sponsorizzazione di un programma o spot inserito nella programmazione) stabilito in base a profilo e dimensione dei pubblici previsti per quell’emittente e in quella data fascia oraria. Tali previsioni sono elaborazioni statistiche sui dati di ascolto prodotti da indagini campionarie e condivisi dai soggetti interessati (emittenti, pubblicitari, aziende). Di qui: - importanza di un chiaro profilo identitario e di un preciso target di riferimento per le emittenti - importanza di dati di ascolto certi, affidabili e universalmente riconosciuti per emittenti e pubblicitari. Ascolti (a) Da Audiradio a Radiomonitor: metodologie di analisi Costituita tra 2015 e 2016 nuova società “Tavolo Editori Radio” (Rai, editori privati nazionali e emittenti locali). Obiettivo: dar vita a nuova indagine nazionale ascolti radio, a partire dal 1° gennaio 2017. Primi dati rilasciati: Radioter maggio-luglio 2017. Rilevazione dati affidata a società GFK-Eurisko e Ipsos. Precedentemente: AudiRadio e Eurisko-RadioMonitor. Audiradio - Nasce 1988 per iniziativa UPA (Rai, emittenti private, utenti, pubblicitari); fallimento 2011 (ultimi dati rilasciati nel 2010 e riferiti al 2009). - Metodo CATI (interviste telefoniche su fisso e poi anche mobile); 120.000 interviste annuali; 4 trimestri di rilevazione; campione rappresentativo popolazione 11 anni in poi. Ascolti (b) Da Audiradio a Radiomonitor: metodologie di analisi Audiradio - Rilevazione ascolto giorno medio (ascolto per almeno 15 minuti consecutivi nel giorno precedente intervista), ascolto 7 giorni (almeno una volta per 15 minuti consecutivi), profilo ascoltatore (da interviste a capofamiglie) - Emittenti iscritte (2009): 18 emittenti nazionali, 226 emittenti locali Ultimi dati rilevati (2009): 39 milioni ascoltatori giorno medio; Radio 1 leader d’ascolto ultimi 5-6 anni (ma in leggero calo); Radio 2 al 6° posto (in calo); RTL 102.5 al 2° posto; a seguire Radio Dee Jay, RDS, Radio 105, Radio Italia SMI, ecc. Ascolti (c) Da Audiradio a Radiomonitor: metodologie di analisi Radiomonitor (società Eurisko) Da Audiradio a Radiomonitor: metodologie di analisi Radiomonitor (società Eurisko) - Rilascia i primi dati nel 2012 - Metodo CATI (interviste fisso e mobile); 120.000 interviste annuali; 4 trimestri di rilevazione (due rilasci semestrali e uno annuale); campione rappresentativo popolazione 14 anni in poi. - Rilevazione ascolto giorno medio, ascolto 7 giorni, ascolto quarto d’ora medio, profilo ascoltatore (anche titolo di studio e professione), luoghi e devices d’ascolto. - Panel monitorato per 28 giorni consecutivi con meter + questionario elettronico (ogni sera); 10.000 casi annuali; ascoltatori 14 anni in poi; 7 waves. - Emittenti iscritte: 17 emittenti nazionali, circa 250 emittenti locali Primi dati rilevati (2012, su 60.000 casi): 34 milioni ascoltatori giorno medio; forte diminuzione ascolti Rai; Ra1 perde leadership (5°), Radio 2 scende ancora (7°); RTL 102.5 è leader d’ascolto; a seguire Radio Dee Jay, Radio 105, RDS, Radio Italia SMI, ecc. Ascolti (d) Da Audiradio a Radiomonitor: profilo dei pubblici Profilo dei pubblici • Ascolto radio in crescita progressiva fino al 2010 (Audiradio: 39 milioni nel giorno medio) • Prima rilevazione Radiomonitor 2012: 34 milioni nel giorno medio Non molto diversi il profilo dei pubblici e le modalità di ascolto nel corso degli ultimi anni (semmai accentuazione tendenze già emerse): • Pubblico Rai: + adulto, maschile e istruito (rete più giovanile Radio 2) • Pubblico private: + giovane e meglio distribuito per sesso ed età (in base ai formati musicali) • Target prevalente: giovane-adulto (15-44 anni), maschile, istruito (ma in crescita anche i meno istruiti), settentrionale Ascolti (e) Da Audiradio a Radiomonitor: profilo dei pubblici Ascolti prevalentemente concentrati: • Mattino e pomeriggio (drive time) • Extradomestici e in mobilità (soprattutto in auto) Durata di ascolto inferiore per i più giovani; tendenza crescente a incrociare diverse piattaforme o device (radio tradizionale e digitale, Tv digitale terrestre e satellitare, computer, smartphone e tablet, lettori MP3, in diretta, streaming e podcasting, ecc.) In generale: progressiva diminuzione ascolti delle emittenti Rai e del pubblico più adulto; crescita parallela pubblico più giovane, radio private e, in particolare, radio a forte specializzazione musicale (Virgin Radio, M2o). Ascolti (f): i dati - Ascolto complessivo in lieve calo. - RTL e RDS leader d’ascolto. - Maggiore consenso per emi;en< commerciali vs calo emi;en< pubbliche. - Ascolto sempre più diversificato per device ed emi;en<. - In alcune regioni, le emi;en< locali più ascoltate di quelle nazionali. Ascolti giorno medio 2017/2018 Fonte: Tavolo Editori Radio Ascol= (f): i da Ascolti giorno medio primo semestre 2018/primo semestre 2019 Fonte: Tavolo Editori Radio La radio digitale (a) Tecnologie di produzione, trasmissione e ricezione (DAB+) Cosa si intende per “digitalizzazione della radio”: a) adozione di tecnologie digitali di produzione, trasmissione e ricezione; b) diffusione di contenuti radio sul web; c) rapporti tra radio e social network. In primo luogo, la radio digitale è una nuova tecnologia di trasmissione, in grado