TESI AMMIRATO Ok.Pdf

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TESI AMMIRATO Ok.Pdf I Per la mia famiglia, per la mia Gioia. II INDICE INTRODUZIONE 1. Una breve premessa pag 1 2. Il progetto di ricerca pag 2 3. L’analisi comparativa pag 4 4. La struttura del lavoro pag 8 CAPITOLO 1 FEDERALISMO E REGIONALISMO NEL DIBATTITO SUL TEMA 1. Che cos’è il federalismo? Una ricostruzione storica pag 10 2. Il federalismo come processo pag.16 3. Modello federale e modello regionale a confronto pag 19 Note conclusive pag 24 CAPITOLO 2 LA COSTRUZIONE DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI IN ITALIA E SPAGNA 1. Il caso italiano: da Stato unitario a Stato regionale pag 25 1.1. Lo Stato regionale nella Costituzione del 1948 pag 29 1.2 Da uno stato regionale alla riforma del titolo V:verso uno Stato federale? pag 32 2. Lo Stato delle autonomie spagnolo pag 36 2.1 lo Stato Autonomico può considerarsi uno Stato federale? pag 41 Note conclusive pag 45 CAPITOLO 3 . CRISI ECONOMICA E RICENTRALIZZAZIONE 1. Una breve premessa: il contesto e l’obiettivo della ricerca pag 47 2. Origine e cause della crisi pag 50 3. La normativa anticrisi in Italia pag 55 4. Il percorso anticrisi spagnolo pag 66 Note conclusive pag 77 III CAPITOLO 4 PERCHÉ LA CATALUÑA VUOLE L’INDIPENDENZA? 1. Il percorso indipendentista catalano nella storia: una breve ricostruzione pag 78 2. Il “nuovo inizio” delle rivendicazioni “autonomico-soberanistas”: la STC 31/2010 sullo Statuto Catalano pag 85 2.1 La crisi economica e la svolta indipendentista pag 89 2.1.2 Cataluña nuovo Stato d’Europa pag 94 2.2 iIl 9N: il referendum per l’indipendenza pag 97 3. Le elezioni plebiscitarie del 27 pag 100 3.1 Il Governo Puigdemont e il 1-O pag 104 Note conclusive pag 111 CAPITOLO 5 LA VOLONTÀ INDIPENDENTISTA DEL VENETO 1. Le radici storiche del “Venetismo” pag 112 2 Crisi economica e nuova questione veneto pag 122 2.1 Il residuo fiscale pag 129 3.Il percorso verso il referendum pag 133 3.1 Il 22 ottobre 2017: il referendum Lombardo - Veneto pag 138 Note conclusive pag 143 CAPITOLO 6 I RISULTATI DELLA COMPARAZIONE 1. Italia e Spagna a confronto pag 145 2. Il Veneto non è la Cataluña…ma in alcuni processi si somigliano pag 152 2.1 Il processo indipendentista nella rappresentazione reciproca pag 157 3. Prospettive future pag 159 3.1 Verso un nuovo federalismo? pag 162 Note conclusive pag 168 CONCLUSIONI pag 169 BIBLIOGRAFIA pag 178 RINGRAZIAMENTI pag 191 IV INTRODUZIONE 1) Una breve premessa Questa tesi presenta i risultati di una di ricerca comparativa che ha come oggetto di studio i processi di federalizzazione nello stato unitario, focalizzando sia gli aspetti di crescente autonomia che quelli di indipendentismo separatista in un contesto di capitalismo d’Occidente. Sono stati presi in considerazione due sistemi regionali, in due stati diversi: la Cataluña in Spagna e il Veneto in Italia. Questa tesi di dottorato nasce all’interno di una ricerca PRIN che ha analizzato i processi di federalizzazione e le nuove forme di centralizzazione dei poteri dello Stato in Italia. Questo lavoro, pur essendo nato all’interno di un progetto nazionale ha cercato di studiare in chiave comparativa le trasformazioni istituzionali al fine di cogliere aspetti comuni e specificità sia in riferimento agli stati nazionali considerati che ai due casi regionali. L’obiettivo è stato quello di cercare di individuare il senso della crescente volontà indipendentistica/ autonomistica da parte dei territori. Altro aspetto centrale dell’indagine è stato quello di studiare le spinte a favore di una ricentralizzazione dei poteri e delle competenze da parte dei Governi centrali. La grave crisi economica mondiale e la particolare situazione di fragilità in cui si trova l’Europa in questi ultimi anni costituiscono il contesto dove si sono sviluppate le fenomenologie istituzionali oggetto di studio di questa tesi. In particolare, abbiamo cercato di individuare quali meccanismi sociali, economici e politico-istituzionali, hanno portato ad aumentare la domanda secessionistica. La ricerca è iniziata in un momento nel quale iniziavano a manifestarsi gli effetti della gestione della crisi da parte delle élites di governo sulla struttura territoriale degli Stati composti, vale a dire Stati nei quali si sono verificati processi di federalizzazione, e si è conclusa durante il periodo di maggior sviluppo delle rivendicazioni indipendentistiche/ autonomistiche culminate con la celebrazione di un referendum per l’indipendenza in Cataluña e di un referendum per l’autonomia in Veneto i cui effetti sono ancora in itinere. L’obiettivo di questo lavoro è, dunque, quello di analizzare, nei due territori di riferimento, le modalità di gestione della crisi da parte delle élite politiche ed economiche. - 1 - Queste ultime sono ritenute responsabili, secondo la nostra ipotesi, della contrapposizione tra nuove forme di centralità dello stato e dei processi di rivendicazione “autonomico- soberanista” in Cataluña e in Veneto. L’ipotesi di questo lavoro è che vi sia stata una contrapposizione tra le élites di governo nazionale e le élites territoriali. Le prime hanno gestito la crisi economico-finanziaria del 2008 con l’applicazione di politiche di austerity che hanno permesso loro di riaccentrare poteri e funzioni prima delegate ai territori. Le seconde, hanno reagito alla ricentralizzazione, chiedendo un’autonomia finanziaria e politica e minacciando l’indizione di un referendum sull’indipendenza. La componente identitaria dei territori (Veneto e Cataluña), come vedremo, viene trasformata in un mero “contenitore” di rivendicazioni di natura economica e politica. La crisi, dunque, secondo il nostro lavoro ha reso più simili l’Italia e la Spagna, pur nella profonda differenza nei due contesti, perché ha fatto vivere in entrambi i due paesi una profonda tensione tra centralizzazione e indipendenza. 2. Il progetto di ricerca La dialettica tra centralismo e indipendenza è stata studiata in Spagna e in Italia e in Cataluña e Veneto. L’individuazione di questi due casi di studio, nazionali e territoriali, è avvenuta sulla base della conformazione degli Stati e delle forme di federalizzazione e di regionalizzazione che avevano da lungo da tempo.1 Questa dialettica che è stata oggetto della nostra indagine, ha subito un processo di radicalizzazione in seguito alla crisi economica in quanto le misure anticrisi, previste a livello europeo e nazionale, essendo volte a ridurre i costi e a contenere le spese, hanno dato vita ad un processo di ricentralizzazione delle decisioni e della spesa e ad una conseguente compressione dell’autonomia territoriale. 1 L’Italia e la Spagna sono due Stati composti che presentano una struttura territoriale fortemente decentralizzata ma solo con alcune caratteristiche federali. Per queste caratteristiche lo stato spagnolo viene definito “federo-regional” (Trujillo 1979) , “quasi federale”( Aja 1999) o “semifederale, semiregionale o semicentralizzato”( Machado 1979); allo stesso modo anche in Italia la dottrina parla di “regionalismo avanzato”( D’Ignazio 2005) o “federo-regionalismo” ( Russo 2007) - 2 - La necessità di contenere la spesa pubblica ha, infatti, indotto i governi, soprattutto negli stati decentrati, ad un ripensamento dell’assetto dei poteri pubblici, sostenendo “l’equazione riduzione della spesa = riduzione dell’autonomia, che si è trasformata in uno dei cardini fondamentali delle manovre per la stabilizzazione finanziaria”. ( Gardini 2013: 461) L’ipotesi del lavoro, è stata dunque che, sia in Italia che in Spagna, la strategia dei Governi, volta a fronteggiare la crisi, abbia condotto, nei fatti, da un lato, ad una riduzione dell’autonomia politica, economica e giuridica degli enti territoriali, considerati come una diseconomia da eliminare, dall’altro lato ad un quadro politico-istituzionale orientato a una ricentralizzazione competenziale e finanziaria a favore dello Stato centrale. In altre parole, l’Italia e la Spagna, travolte dalla crisi economica, hanno profondamente risentito dell’impatto delle misure di austerity volte a tenere sotto controllo la “crisi fiscale dello Stato” ( O’ Connor 1979). Quello che emerge è, pertanto, una profonda ricentralizzazione dello Stato, che attira a sé poteri e competenze, con conseguente riduzione delle autonomie territoriali previste a livello costituzionale, cha ha fatto si che alcuni territori, paradossalmente i più ricchi, manifestassero una volontà d’indipendenza contestando il principio della solidarietà interterritoriale e l’intera matrice unitaria del sistema. In sostanza, siamo di fronte a quella che Weber definisce “distribuzione della potenza nella comunità politica” cioè ad una fase storica nella quale “l’economia avanza nuove pretese di condizionamento e di trasformazione degli assetti politici ed istituzionali sui quali poggia lo Stato “( Poggi 2000). È proprio all’interno di questa dinamica che assistiamo ad una nuova domanda di federalismo inteso come coincidenza tra “ primato economico – territoriale ed egemonia politica” (Fantozzi 2017). Ecco che le questioni indagate hanno riguardato diversi aspetti: il federalismo visto come un tema dinamico e in continuo mutamento ( Friedrich 1968) ; la crisi, non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche politico, sociale e istituzionale; la teoria della redistribuzione (Polanyi 1944) e il suo legame con la crisi fiscale dello Stato ( O’Connor 1973) in considerazione di come, attualmente, la redistribuzione delle risorse dalle regioni più ricche alle più povere viene messa in discussione. Sembrerebbe, dunque, che ad entrare in crisi è il processo di redistribuzione delle risorse che è la funzione centrale
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