Berlusconi a Bossi

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Berlusconi a Bossi Lunedì 7 marzo 1994 Politica l'Unità pagina 5 LA RISSA A DESTRA. Sua emittenza a Firenze tenta di tranquillizzare l'alleato «Siamo leali», ma ammonisce: «I voti li avrà Forza Italia» Berlusconi a Bossi f «Sei un demolitore Solo io ricostruirò» Dal Palacongressi di Firenze Berlusconi tende la mano a Umberto ha scritto Bossi: «Dopo le ruspe devono venire le betoniere e i com­ puter per ricostruire».' Poi affonda il coltello nella piaga e ai leghisti: ricorda che i sondaggi (della sua Diakron) danno Forza «Non spalleggiate Italia al 37 percento e la Lega al 7 percento. Avverte gli al­ il Cavaliere» leati: «Sosterremo tutti i candidati, ma dopo le elezioni ognuno vedrà che determinanti sono stati i voti di Forza •È fatto assoluto divieto di Italia». Esclusi i fotografi. L'immagine di Silvio è sacra. spalleggiare o presentare In qualsiasi modo I candidati di Forza Italia». Così ha scritto Umberto DALLA NOSTRA RE0A2IONE Bossi In una lettera inviata al RENZO CASSIQOLI segretari nazionali della Lega lo • FIRENZE. «Dopo le ruspe che siano quelle fornite dal suo parti­ scorso giovedì 3 marzo su carta hanno distrutto il vecchio regime colare ufficio. 1 fotografi sono sem­ intestata della Camera del vengono le betoniere e i computer pre molto indiscreti e possono co­ deputati. Spiega il leader leghista per ricostruire». Dalla convention gliere il soggetto nelle pose meno nella missiva: «Fra noi e Forza Italia del palasport di Firenze Silvio Ber­ indicate. L'immagine deve essere c'è solo un'alleanza elettorale, ma - non dobbiamo dimenticare che ' lusconi tende la mano a Bossi, la solo quella incipriata che da setti­ Silvio Berlusconi presenta i candidati Capodanrto-Ferrari/Ansa "ruspa" Non raccoglie la provoca­ mane passa sui teleschermi e che Forza Italia è nata per consegnare zione del leader del Carroccio, che appare su rotocalchi e giornali. In il portafogli del Nord nelle mani del invita a non votare i candidati di sala i presenti si distinguono in due meridionalismo asslstenzialista e Forza Italia, e tira dritto anche se gruppi: gli invitati, vestiti più o me­ per riciclare una vecchia classe Bossi, dopo aver intimato il non appoggio a Forza Italia, ora pensa di boicottarla? conferma che tutto lo spingeva ad no propriamente ma in libertà; e i politica di centro, già sbaragliata andare avanti da solo. Ormai sia­ berlusconiani con la coccarda ap­ dalla Lega». mo insieme, sembra dire il cavalie­ plicata sul doppiopetto blu e la Alessandro Patelli, responsabile re di Arcore, e facendo buon viso a • cravatta a pois, o regimcntal. L'u­ organizzativo del Carroccio, ha cattivo gioco, preoccupato, getta manità è varia. Si va dai curiosi, che si notano per il distacco con il trasmesso la lettera del leader Il senato: «Silvio, sei il pentapartito» acqua sul fuoco delle polemiche. quale seguono l'eloquio del leader leghista a tutti I segretari di «In questi giorni sono sorte difficol­ maximo: all'esaltazione di chi sot­ sezione del movimento. tà», dice rivolto alla Lega. «Ci sono Aggiungendovi una circolare, «La Lega non c'entra niente con gli altri. Non siamo una Il punto di non-ritomo sembra rà fino in fondo - dice Fini da Pa­ tolinea ogni frase con un subisso davvero vicino. E a poco servono le lermo - «l'unità del paese». partiti che stanno con noi e vedo­ d'applausi. In particolare quando scritta di suo pugno, in cui si grande famiglia», dice Bossi. E aggiunge: «Dove c'era il no scendere i loro consensi. È la consiglia di «valutare secchiate d'acqua che tentano di attacca Occhetto e la sinistra. La pentapartito, adesso c'è Forza Italia». Lo scontro nel «polo gettare due dirigenti della Lega, il Le «mani libere» di Bossi conseguenza del sistema maggio­ platea sembra composta in gran attentamente quali Iniziative fare ritario. Ma non dobbiamo prende­ insieme a Forza Italia, e di puntare delle libertà» è vicino al punto di non-ritomo. E potrebbe presidente Rocchetta e il segretario Ma c'è soprattutto un punto poli­ parte da rappresentanti della bor­ della Liga veneta Manlena Marin, re decisioni che facciano cambiare ghesia medio alta delle professioni ad organizzare manifestazioni di riservare sorprese clamorose: l'invito a non votare i candi­ tico che potrebbe spingere Bossi il nostro atteggiamento. Sono con- propaganda autonome per spiegando che la famosa circolare alla grande rottura. Queste elezioni e del commeteio. Notati alcuni anti-Berlusconi non è un «anate­ ' vinto che anche molte di queste massoni di spicco e qualche ex pi­ riaffermare la diversità della Lega». dati Fininvest. Bossi regalerebbe la vittoria alla sinistra, ma - le prime del dopo-Tangentopoli forze si renderanno conto che bi­ Patelli precisa poi che «Il costo riguadagnerebbe la rappresentanza esclusiva del Nord. ma», ma un invito a «correre per sé - nschiano di annullare la «visibili- duista, come l'ex parlamentare De e poi somm.irc le forzo Non t* di'i- sogna'Cambiare politica». E tenta Sergio Pezzati. Ma c'è anche non-. dulie iniziative comuni va ripartito l.i ili-M.i Ur.i ^' ì.i 'li -.'i.i Mini' i Per giocare a mani libere la partita del dopo-voto... to, naturalmente, che la clamorosa larla da padrone sarà comunque di rassicurare con qualche imma­ na Lucia, che compie 85 anni salu­ fra (vari gruppi». rottura fra Cavaliere e senatur av­ gine un po' forte: «1 candidati dei tata personalmente dal Cavaliere. Berlusconi. Se non vince, l'esercito • ' Ma non è tutto. Il prossimo venga davvero. E tuttavia per Bossi, leghista rischia di giungere al gran­ nostri alleati sono sangue del no­ In sottofondo l'inno di Forza Italia numero di «Lega Nord», Il che affida le proprie fortune al fiuto stro sangue, carne della nostra car- • che esplode nei momenti cruciali de gioco del dopo-voto pnvo di settimanale di propaganda FABRIZIO RONDOLINO e all'azzardo anziché ai tabulati ' quella rappresentanza esclusiva ne. Vanno considerati come se fos- . della convention. distribuito alle truppe del - •i ROMA. «Questo litigio tra Bossi e abbassare la guardia, perché que­ trionfanti di Gianni Pilo, l'uomo- sero nostri candidati». Agli alleati del Nord che per Bossi è stato sem­ Carroccio, contiene una pagina Berlusconi è un espediente tattico sto ha un enorme valore politico». Diakron che ogni giorno regala a pre un elemento-chiave della pro­ rissosi dice: «Bisogna superare ' Un'orgia di cifre dedicata proprio alla «guerra» a per prendere più voti, o prelude a Berlusconi un nuovo successo (ieri pria strategia, e che è il motivo cen­ egoismi e meschinità per realizza­ Forza Italia. Il titolo non lascia ' qualche ripensamento del leader il 37,3%), la rottura potrebbe signi­ trale della sua adesione alla nfor- re un progetto politico più impor­ Prima del comizio (si può defi­ Verso la rottura? nire cost?) di Berlusconi, che ha spazio a dubbi: «Come votare». leghista, che ha paura di essere pri­ Ieri Umberto Bossi era a Torino. ficare la salvezza. Mezza base le­ ma elettorale. Del resto, l'invito a tante di ogni singolo orto di parti­ parlato per più di un'ora, dal palco Scrive il bollettino leghista: «Forza ma utilizzato, e poi gettato via?». ghista, infatti, è in rivolta per l'ac­ boicottare i candidati non leghisti to». • ».' , . E, se è possibile, ha rincarato la do­ e dai grandi schermi piove un'or­ Italia ò stata costruita per riciclare L'interrogativo che si pone Valdo se contro Farsa Italia. «La De - que­ cordo' con Forza Italia: a Brescia è non muterebbe l'entità della futura gia di cifre che magnificano la resi­ alle elezioni il centro spazzato via Spini non suona affatto retorico. sta l'analisi del senatur- ha votato già stato diffuso un volantino intito­ rappresentanza parlamentare le­ Ancora sondaggi stibile ascesa del movimento. I nel Nord dalla Lega, e per riaprire il Dopo il crescendo di insulti a Berlu­ lato -Attenti!», perché il candidato ghista: i collegi più forti sono occu­ Poi, però, affonda il coltello nel­ una legge per il maggioritario che club sono 12 mila 259 in tutta Italia, portafoglio del Nord sconi, culminato (per ora) in un la condanna alla scomparsa dal è Eugenio Baresi, fedelissimo di • pati da candidati lumbard. E negli la piaga ricordando che 1 sondaggi , e i sondaggi danno ormai un Berlu­ all'assistenzialismo del Sud». fax alle sezioni leghiste che intima Gianni Prandini, ora col Biscione. altri, quelli dove corrono i berlu­ (della sua Diakron, naturalmente) Nord. Perché? Perché erano colle­ Simmetricamente, un'altra fetta di sconi in testa ai vari politici e Forza Ieri II presidente della Lega, l'«assoluto divieto di spalleggiare e gati a Forza Italia. Dove c'era il sconiani. basta uno spostamento danno Forza Italia al 37 per cento e Italia al 37 per cento. Parola di Pilo, presentare in qualsiasi modo i can­ elettorato - chissà quanto ampia - di voti relativamente piccolo la I «ga appena al 7 per cento. «Noi Franco Rocchetta, ha però voluto pentapartito, oggi c'è Forza Italia». è ormai stabilmente nell'orbita ber- amministratore delegato della ridimensionare l'accaduto. «La didati di Forza Italia», è lecito nutri­ Più chiaro di cosi. Quanto alla Le­ (complice anche la presenza con­ sosteniamo i candidati nostri e Diakron. Attenzione, avverte però re qualche dubbio sulla tenuta del lusconiana: proprio ieri due leghi­ correnziale di Alleanza nazionale) quelli dei nostri alleati, siamo gen­ lettera di Bossi-dice-non è un . «polo delle libertà» da qui al 27 ga, «forza rivoluzionaria e popola­ sti sono stati espulsi perché a Mon- Berlusconi, con una resipiscenza anatema contro Forza Italia: è un re», Bossi spiega che «sta chiusa e per affondare il Biscione. Il risultato te di parola», dice.
Recommended publications
  • Otiziario Bibliografico Periodico Della Giunta Regionale Del Veneto 44
    otiziario Bibliografico periodico della Giunta regionale del Veneto 44 n. 44 - dicembre 2003 - sped. in abb. postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - taxe perçue - tassa riscossa - Filiale di Padova Notiziario Bibliografico n. 44, dicembre 2003 I n d i c e periodico quadrimestrale d’informazione bibliografica a cura della Giunta regionale del Veneto Comitato promotore Giancarlo Galan (presidente della Giunta regiona- le), Ermanno Serrajotto (assessore per la Cultura e l’Identità Veneta), Angelo Tabaro (dirigente regio- nale Cultura) Comitato di redazione Claudio Bellinati (direttore dell’Archivio Vescovile e della Biblioteca Capitolare di Padova), Massimo Canella (dirigente Servizio editoria, beni librari e archivistici e musei), Chiara Finesso, Bianca Lan- La mediateca regionale 1983-2003: vent’anni di attività franchi Strina (già sovrintendente ai Beni archivistici Giancarlo Galan, Presidente della Giunta Regionale del Veneto), Anelio Pellizzon, † Silvio Tramontin, Marino Zorzi (direttore della Biblioteca Nazionale Ermanno Serrajotto, Assessore regionale alle Politiche per la Cultura, Marciana) l’Identità Veneta e l’Istruzione 7 Direttore responsabile Anelio Pellizzon Il patrimonio audiovisivo della Regione Veneto Responsabile di redazione Chiara Finesso Angelo Tabaro, Direzione regionale Cultura 8 Segreteria di redazione Giovanna Battiston, Sandra Bortolazzo, Susanna Falchero Collaboratori alla redazione di questo numero RECENSIONI E SEGNALAZIONI Cinzia Agostini, Giovanna Battiston, Sandra Bor- tolazzo, Ilaria Busetto, Marilia Ciampi
    [Show full text]
  • The Case of Lega Nord
    TILBURG UNIVERSITY UNIVERSITY OF TRENTO MSc Sociology An integrated and dynamic approach to the life cycle of populist radical right parties: the case of Lega Nord Supervisors: Dr Koen Abts Prof. Mario Diani Candidate: Alessandra Lo Piccolo 2017/2018 1 Abstract: This work aims at explaining populist radical right parties’ (PRRPs) electoral success and failure over their life-cycle by developing a dynamic and integrated approach to the study of their supply-side. For this purpose, the study of PRRPs is integrated building on concepts elaborated in the field of contentious politics: the political opportunity structure, the mobilizing structure and the framing processes. This work combines these perspectives in order to explain the fluctuating electoral fortune of the Italian Lega Nord at the national level (LN), here considered as a prototypical example of PRRPs. After the first participation in a national government (1994) and its peak in the general election of 1996 (10.1%), the LN electoral performances have been characterised by constant fluctuations. However, the party has managed to survive throughout different phases of the recent Italian political history. Scholars have often explained the party’s electoral success referring to its folkloristic appeal, its regionalist and populist discourses as well as the strong leadership of Umberto Bossi. However, most contributions adopt a static and one-sided analysis of the party performances, without integrating the interplay between political opportunities, organisational resources and framing strategies in a dynamic way. On the contrary, this work focuses on the interplay of exogenous and endogenous factors in accounting for the fluctuating electoral results of the party over three phases: regionalist phase (1990-1995), the move to the right (1998-2003) and the new nationalist period (2012-2018).
    [Show full text]
  • Castellitemel'arrestoperrazzismo
    ARRETRATI EURO 1,75 – LIRE 3.400 SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% anno 79 n.58 venerdì 1 marzo 2002 euro 0,88 (lire 1.700) www.unita.it ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA l’Unità + Leonardo Euro 2,50 Per la serie “Le grandi pagine Ha dimenticato il proprio conflitto di con una maggioranza abusiva». della democrazia”. «La sinistra interessi. Ha dimenticato che nella Luciano Dussin, Lega Nord, parla del conflitto di interessi. scorsa legislatura ha governato Camera dei Deputati, 28 febbraio LA PIAZZA Regime, hanno posto la prima pietra DEL Si sono votati da soli la legge truffa che cancella il conflitto di interessi. L’Ulivo abbandona l’aula PARLAMENTO Gianni Vattimo Violante: così viene l’autoritarismo. Il direttore Rai si allinea: no alla diretta per il corteo di Roma hiarito che i dimostranti C del Palavobis, e prima i pro- Piero Sansonetti fessori di Firenze e Torino, i magi- strati contestatori all'apertura dell' Alle quattro e dieci del pomeriggio i depu- anno giudiziario, non sono un pu- tati dell’opposizione si sono alzati tutti in gno di estremisti liquidabili con UOMINI piedi e hanno iniziato a uscire dall’Aula di qualche approssimativa analisi di Montecitorio, per protesta contro la legge psicologia della terza età, il nuovo LIBERI salva-tv-di-Berlusconi che stava per anda- movimento di opposizione che si re ai voti. I deputati della maggioranza è manifestato in modo spontaneo on sarà un regime, ma per- hanno reagito - ironicamente - applauden- e persino imprevisto in tutta Italia ché rischiare, deve avere pen- do.
    [Show full text]
  • British Launch New Phase of Their Attack Against the Italian Nation
    Click here for Full Issue of EIR Volume 24, Number 28, July 4, 1997 British launch new phase of their attack against the Italian nation by Claudio Celani Lyndon LaRouche’s movement in Italy is leading a counter- the interior minister, warning about “the existence of political offensive against the new phase of the British plot to dismem- groups which formally operate on a legal basis, [but] which ber the nation. This new phase, as terrorism expert Gianni are a front for the armed groups.” Cipriani wrote on June 2 in the daily L’Unita`, aims at “pro- In a more precisely focussed statement, former prosecutor voking an evolution of separatist policy on the model already Carlo Palermo exposed the real source of the plans to break implemented by historical independentist movements such as up Italy. Palermo is a well-known fighter against crime and ETA (Spain) and the IRA (Northern Ireland).” The Italian terrorism, the only Italian prosecutor who survived a car- version of such movements is the Veneta Serenissima Armata bomb explosion in the 1980s. In an interview with the Naples (VSA), an offspring of the Liga Veneta-Lega Nord (the daily Il Mattino published on June 2, Palermo stated that the League of Veneta and the Northern League), which, during Lega’s idea was elaborated, “not in Italy, but in London. It is the night of May 10, shocked the nation by landing an armed a study made in the eighties by sociologists and economists, commando squad of eight people in San Marco square in who asked themselves about the possibility of specific condi- Venice, occupying the historic belltower, and issuing flags tions to be created in Europe and in our country.
    [Show full text]
  • Cinquanta Sfumature Di Rossobruno
    La Redazione de “La Nuova Alabarda” presenta il dossier n. 49 CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSOBRUNO. di Claudia CERNIGOI Trieste, 2014 1 Il nostro obiettivo era un’Europa estesa fino agli Urali, unita nella differenza dei suoi popoli e terza forza rispetto ai due blocchi imperialisti. Su questi presupposti, il 25 aprile 1960 (…) nacque Avanguardia Nazionale”. (Stefano Delle Chiaie, “L’aquila e il condor”, Sperling & Kupfer 2012, p. 19). INTRODUZIONE. Il fenomeno del cosiddetto “nazimaoismo” non è ancora stato sufficientemente approfondito né dagli storiografi del neofascismo, né dai politici e dai militanti della sinistra. La “simpatia” che certi settori della destra estrema hanno spesso rivolto a contenuti ed associazioni di sinistra è però qualcosa da tenere d’occhio, perché può degenerare in situazioni pericolose per chi milita in certi settori. Già negli anni ‘20 in Germania si sviluppò il movimento dei “nazionalbolscevichi”, che abbracciava problematiche di sinistra con indicazioni nazionaliste (praticamente la posizione di Jean-Marie Le Pen, che ha dichiarato di essere “socialmente a sinistra, economicamente a destra e nazionalista francese”); vagheggiavano, tra l’altro, un’alleanza con l’Unione Sovietica. Furono eliminati dal nazismo, né più né meno che gli oppositori del regime1. Dopo varie peripezie, che narreremo brevemente più avanti, a partire dall’anno 2000 gli eredi di questi nazionalbolscevichi (“comunitaristi” e “comunisti nazionalitari”) hanno iniziato a frequentare ed a cercare contatti con gli ambienti della sinistra antimperialista
    [Show full text]
  • La Lega Caccia Rocchetta E Mariti Dai «Professori» Non Piacciono Agli Altrettanto Filo-Governativi, Da Gio­ «Avvocati»
    8 'Unità Politica Martedì 6 settembre 1994 >-.>• »* J X.*. ' •< i, t*• LO SCONTRO POLITICO. Il Senatur chiude la partita col presidente del Carroccio «È un berlusconiano, se ne vada con Berlusconi» Conto alla rovescia per i direttori Rai Già 50 «candidati» Già giovedì il Consiglio d'amministrazione della Rai do­ vrebbe definire le linee generali del nuovo piano trien­ nale. A fine mese dovrebbero arrivare le prime nomine (gli attuali direttori, infatti, vengono «bollati» come pre- 27 marzo). E il toto-direttori impazza, tra nomi probabi­ li e improbabili, «soffiate» ed autocandidature. Dopo Vi- gorelli, Beha, Angelini, ora si parla di Palombelli, State­ rà, Valentini. Tra elenchi vecchi e nuovi 50 «candidati». m ROMA. Cinquanta candidati per ne per gestire questa «struttura a sette poltrone. A viale Mazzini ag­ matrice», dal responsabile della fic­ giornano l'elenco del toto-direttori: tion a quello della scienza, da «Qualcuno giusto tra tanti, alla fine, quello del varietà a quello cultura­ ci sarà pure», borbottano nei corri­ le. Insomma, una nuova super-in­ doi. I consiglieri d'amministrazione fornata, mentre ancora giacciono della Rai smentiscono di avere mai «inevase» molte delle promozioni discusso di nomi, tanto meno di decise dall'ex direttore generale aver passato «bigliettini»; smenti­ Locatelli (e addirittura sulla scriva­ scono tutto, soprattutto si sentono nia affogata di carte ce ne sarebbe­ vincolati dal «silenzio stampa», de­ ro alcune volute da Pasquarelh...). cisione passata all'unanimità nel­ Difficile onentarsi tra tanti candi­ l'ultima riunione. Anche se, viene dati. Per i telegiornali sono stati fatti fuori, hanno anche deciso che i nomi di Carlo Rossella (vice diret­ ognuno dei cinque - Letizia Morat­ tore di Panorama, che ha smentito ti, Franco Cardini, Alfio Marchini, di insidiare la poltrona di Volcic al Franco Rocchetta e Umberto Bossi Marco Marcotulli/Slntesl Mauro Miccio, Ennio Presutti - do­ Tgl), Enrico Mentana (anche lui veva «verificare possibili candidatu­ prodigo di smentite), Clemente re».
    [Show full text]
  • Some General Considerations on Lega Nord Ideology
    Studia Politicae Universitatis Silesiensis 2016, T. 17 ISSN 1895­‍3492 (wersja drukowana) ISSN 2353­‍9747 (wersja elektroniczna) Łukasz Wilkoń doktorant — PhD student The Populist Chameleon: some general considerations on Lega Nord ideology Abstract: The Populist Chameleon: some general considerations on Lega Nord ideology The paper reveals a chameleon-like characteristic, which means that individual politi- cal problems and elements of the party’s rhetoric never disappear completely, but rather stay latent, ready to revive at any moment. The only fixed element is populism. After the four main phases of the Lega Nord policy, the party and its secretary Matteo Salvini enter a new era of politics that resembles the anti-particracy of the early years of activity, the only difference being that the party is uniting with its former enemies on the common ground, such as opposi- tion to immigration, the European Union, and the euro currency. The party is paving the way to conquest some non-typical areas, such as the red regions, although there are no barriers to its further development. Keywords: Lega Nord, Bossi, Salvini, populism, white belt, red belt, regionalism, nationalism, immigration, ethnocentrism Introduction The ideology and strategy of the Lega Nord (LN) depends on the politi- cal situation and the moods of the people.1 The disproportionately large 1 The word “chameleon” was used for the first time by Giovanna Pajetta, who, in the course of research into the Lega Nord, noticed its political opportunism (the party is trying Łukasz Wilkoń: The Populist Chameleon… 159 numbers of academic works2 concerning this party may be explained by the fact that the party tackles most of the key political problems that the Ital- ian State is trying to address: decentralisation, federalism, and autonomy.
    [Show full text]
  • Quaderni Di Archivio Bergamasco», N. 4, 2010
    QUADERNI DI ARCHIVIO BERGAMASCO 4 - 2010 QUADERNI DI ARCHIVIO BERGAMASCO Rivista annuale di storia e cultura Direttore responsabile: Susanna Pesenti Coordinatore: Rodolfo Vittori, Cesare Giampiero Fenili Comitato di redazione: Giulio Orazio Bravi, Margherita Cancarini Petroboni, Cesare Giampietro Fenili, Paolo Plebani, Matteo Rabaglio, Andrea Zonca Sede della redazione: presso Civica Biblioteca ‘A. Mai’, Piazza Vecchia 15, 24129 Bergamo Per richieste di acquisto della rivista o di abbonamento scrivere all’indirizzo e-mail: [email protected]. Il pagamento potrà essere effettuato tramite il versamento sul conto corrente postale n. 93131647 intestato a Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche, oppure con assegno/bonifico bancario utilizzando le seguenti coordinate: c/o Credito Bergamasco - Gruppo Banco Popolare, IBAN: IT36P0333611109000000010348 I dattiloscritti e i volumi per recensione, omaggio o cambio vanno inviati a Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche, presso Civica Biblioteca ‘A. Mai’, Piazza Vecchia 15, 24129 Bergamo Autorizzazione del Tribunale di Bergamo n. 19/08 del 28.4.2008 Progetto copertina: Paolo Mazzariol Copyright © 2010 Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche E-mail: [email protected] - Sito web: www.archiviobergamasco.it Stampa: Grafica Monti Bergamo Le iniziative culturali del Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco realizzate nel corso dell'anno 2010 hanno ricevuto il sostegno finanziario della Provincia di Bergamo - Settore Cultura, Sport e Turismo utilizzando i fondi messi a disposizione
    [Show full text]
  • Anti-Catholic Oligarchy Reinforced After the Elections in Italy
    Click here for Full Issue of EIR Volume 21, Number 13, March 25, 1994 Anti-Catholic oligarchy reinforced after the elections in Italy by Claudio Celani When this article reaches the EIR subscriber, it will be a few they do it, is by controlling the ideplogy, which is based on days before the Italian general elections on March 27. We variations of a basic theme, called, "free market economy. " cannot predict who will win the elections, but we can already Both Salamon and Mariconda, wh<)ran against each other in announce who will lose: the Christian Democratic Party recent local elections in Venice, favor a deregulated econo­ (DC), which has ruled the country since 1946, first alone my, outside the control of state institutions. They agree that and then with anti-communist coalition partners. The DC, national institutions must be dissolved into a supranational, renamed the Italian Popular Party (PPI), is credited with "globalist" utopia. To carry out tl).eir project, they need to percentages ranging from 3 to 10% nationally.' In the worst demolish the power of national in�titutions and of political case, it could even fail to reach the threshold (4%) necessary forces representing national interests: hence the idea of to make it into the national Parliament. Main contenders for "launching" the League phenom�non, a localist political the victory are the "progressive" bloc centered around the movement, based on ethnic ideology, which collected protest former Communist Party (PDS) and the "moderate" bloc led votes in northern Italy thanks to It populist tax-revolt pro­ by media magnate Silvio Berlusconi, which includes also gram.
    [Show full text]
  • 20150309 Veneto E Lega
    IL VENETO E LA LEGA Indagine Demos & Pi per La Repubblica Marzo 2015 NOTA INFORMATIVA Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 marzo 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra per Demos. Il campione, di 791 persone (rifiuti/sostituzioni: 6001), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 18 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto (margine massimo di errore 3.45%). I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Documento completo su www.agcom.it. 2 LA LEGA NEL VENETO INDIPENDENTE A METÀ, LONTANA DA ROMA MA COMANDA MILANO di Ilvo Diamanti Nel Veneto si respira ancora una forte domanda di indipendenza. Coinvolge quasi 6 persone su 10. Per la precisione: il 57%. Poco più di quanto emergeva da un precedente sondaggio di Demos (55%), giusto un anno fa. Quando, peraltro, appariva chiaro come "indipendenza" non significasse "secessione", ma non-dipendenza. E, quindi, federalismo forte. Capacità di esercitare pressione nei confronti di Roma capitale. Per questo la Lega, in questa regione, ha ottenuto tanto successo. Più e prima che nel resto d'Italia. Vale la pena di rammentarlo una volta di più, in questi tempi di ri-salita leghista: la Liga Veneta è "la madre di tutte le Leghe". Come ebbe a definirla uno dei fondatori, Franco Rocchetta, in un'intervista del 1992 (a Marc Lazar). D'altronde, per prima fra le leghe, alle elezioni politiche del 1983, elesse due parlamentari. Da allora, fino ad oggi, ha sempre ottenuto risultati elettorali elevati.
    [Show full text]
  • Il Movimento 5 Stelle: Partito Populista O Movimento Sociale?
    Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Sociologia Il MoVimento 5 Stelle: partito populista o movimento sociale? RELATORE CANDIDATO Prof. Lorenzo De Sio Cristina Salmena Matr. 068532 ANNO ACCADEMICO 2013/2014 Indice Introduzione pag. 2 1. Movimento 5 Stelle: nascita ed evoluzione pag. 6 di un movimento politico 1.1 Beppe Grillo: l’inizio di una carriera politica tra pag. 6 televisione e palasport 1.2 La nascita del blog e dei primi Meetup pag. 7 1.3 Dal primo V-Day alle liste civiche a cinque stelle pag. 10 1.4 Le prime sfide elettorali a cinque stelle pag. 12 1.5 La candidatura di Grillo alle primarie del Partito pag.13 Democratico e la nascita del MoVimento 5 Stelle 1.6 Il MoVimento alla prova delle urne: le tornate pag. 15 tornati elettorali del 2010, 2011 e 2012 1.7 Le elezioni politiche 2013 e il vero vincitore: il pag.17 MoVimento 5 Stelle 1.8 Il primo anno in Parlamento e le elezioni europee 2014 pag. 20 2. Il populismo e il MoVimento 5 Stelle pag. 24 2.1 Di cosa parliamo quando parliamo di populismo? pag. 24 2.2 Il populismo in Italia: gli esempi dell’Uomo pag. 28 Qualunque e della Lega Nord 2.3 MoVimento 5 Stelle e populismo pag. 31 3. I movimenti sociali e il MoVimento 5 Stelle pag. 34 3.1 Cosa sono i movimenti sociali? pag. 34 3.2 MoVimento 5 Stelle e movimenti sociali pag. 37 Conclusioni pag. 42 Bibliografia pag. 45 1 Introduzione «È più democratico di Piero Fassino e Francesco Rutelli, più ambientalista di Alfonso Pecoraro Scanio, più giustizialista di Antonio Di Pietro, più liberale di Francesco Giavazzi, più pacifista di Gino Strada, più radicale di Marco Pannella, più nero di Obama e più bianco di Hillary, più a destra di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini messi insieme e più a sinistra di Fausto Bertinotti.
    [Show full text]
  • TESI AMMIRATO Ok.Pdf
    I Per la mia famiglia, per la mia Gioia. II INDICE INTRODUZIONE 1. Una breve premessa pag 1 2. Il progetto di ricerca pag 2 3. L’analisi comparativa pag 4 4. La struttura del lavoro pag 8 CAPITOLO 1 FEDERALISMO E REGIONALISMO NEL DIBATTITO SUL TEMA 1. Che cos’è il federalismo? Una ricostruzione storica pag 10 2. Il federalismo come processo pag.16 3. Modello federale e modello regionale a confronto pag 19 Note conclusive pag 24 CAPITOLO 2 LA COSTRUZIONE DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI IN ITALIA E SPAGNA 1. Il caso italiano: da Stato unitario a Stato regionale pag 25 1.1. Lo Stato regionale nella Costituzione del 1948 pag 29 1.2 Da uno stato regionale alla riforma del titolo V:verso uno Stato federale? pag 32 2. Lo Stato delle autonomie spagnolo pag 36 2.1 lo Stato Autonomico può considerarsi uno Stato federale? pag 41 Note conclusive pag 45 CAPITOLO 3 . CRISI ECONOMICA E RICENTRALIZZAZIONE 1. Una breve premessa: il contesto e l’obiettivo della ricerca pag 47 2. Origine e cause della crisi pag 50 3. La normativa anticrisi in Italia pag 55 4. Il percorso anticrisi spagnolo pag 66 Note conclusive pag 77 III CAPITOLO 4 PERCHÉ LA CATALUÑA VUOLE L’INDIPENDENZA? 1. Il percorso indipendentista catalano nella storia: una breve ricostruzione pag 78 2. Il “nuovo inizio” delle rivendicazioni “autonomico-soberanistas”: la STC 31/2010 sullo Statuto Catalano pag 85 2.1 La crisi economica e la svolta indipendentista pag 89 2.1.2 Cataluña nuovo Stato d’Europa pag 94 2.2 iIl 9N: il referendum per l’indipendenza pag 97 3.
    [Show full text]