Senato Della Repubblica V Legislatura

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Senato Della Repubblica V Legislatura SENATO DELLA REPUBBLICA V LEGISLATURA Doc. XXIII n. 2-quater COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA (LEGGE 20 DICEMBRE 1962, N. 1720) PRESIDENTE: GATTANEI FRANCESCO, deputato COMMISSARI: ADAMOLI GELASIO, senatore; AZZARO GIUSEPPE, deputato; BERNAR- DINETTI MARZIO, senatore; BERTHET AMATO, senatore; BISANTIS FAUSTO, senatore; BRUGGER PETER, senatore; BRUNI EMIDIO, deputato; CAGNASSO OSVALDO, senatore; CASTELLUCCI ALBERTINO, deputato; CIPOLLA NICOLÒ ROSARIO, senatore; DELLA BRIOTTA LIBERO, deputato; FLAMIGNI SERGIO, deputato; FOLLIERI MARIO, senatore; GATTO SIMONE, senatore; GATTO VINCENZO, deputato; JANNUZZI RAFFAELE, senatore; LI CAUSI GIROLAMO, senatore; LUGNANO FRANCESCO, senatore; MALAGUGINI ALBERTO, deputato; MERLI GIANFRANCO, deputato; MEUCCI ENZO, deputato; NICOSIA ANGELO, de­ putato; PAPA GENNARO, deputato; SANGALLI CARLO, deputato; SCARDAVILLA CORRADO, deputato; SGARLATA MARCELLO, deputato; SIGNORELLO NICOLA, senatore; TUCCARI EMANUELE, deputato; VARALDO FRANCO, senatore; ZUCCALÀ MICHELE, senatore. Relazione sull'indagine riguardante casi di singoli mafiosi TIPOGRAFIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA PAGINA BIANCA CAMERA DEI DEPUTATI • SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA IL PRESIDENTE Roma, 2 luglio 1971 Prot. n. C/3048 All'Onorevole Prof. Dott. Amintore FANFANI Presidente del Senato della Repubblica ROMA Onorevole Presidente, in esecuzione di quanto deliberato dalla Commissione Parlamen­ tare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia nella seduta del 16 giugno 1971, trasmetto — in allegato — la relazione introduttiva e le relazioni monografiche riguardanti l'indagine svolta dalla Com­ missione stessa su alcuni fra i più noti soggetti mafiosi, approvate all'unanimità nella stessa seduta. La prego, Onorevole Presidente, di voler valutare la opportunità di procedere alla pubblicazione di tali atti nella forma usuale. Con i sensi della mia più viva considerazione F.to: Aw. FRANCESCO CATTANEI PAGINA BIANCA CAMERA DEI DEPUTATI - SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA IL PRESIDENTE Roma, 2 luglio 1971 Prot. n. C/3049 All'Onorevole Dottor Sandro PERTINI Presidente della Camera dei Deputati SEDE Onorevole Presidente, in esecuzione di quanto deliberato dalla Commissione parlamen­ tare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia nella seduta del 16 giugno 1971, trasmetto — in allegato — la relazione introduttiva e le relazioni monografiche riguardanti l'indagine svolta dalla Com­ missione stessa su alcuni fra i più noti soggetti mafiosi, approvate all'unanimità nella stessa seduta. La prego, Onorevole Presidente, di voler valutare l'opportunità di procedere alla pubblicazione di tali atti nella forma usuale. Con i sensi della mia più. viva considerazione F.to: Aw. FRANCESCO CATTANEI PAGINA BIANCA La presente relazione, che è costituita da una relazione introduttiva e da nove relazioni monografiche, è stata redatta e approvata dal « Comitato per l'indagine sui casi di singoli mafiosi, sul traffico di stupefacenti e sul legame tra fenomeno mafioso e gangsterismo ameri­ cano », composto da: Della Briotta, coordinatore, Az- zaro, Bruni, Gatto Vincenzo, Tuccari, Varaldo e Zuccaia. PAGINA BIANCA INDICE GENERALE Relazione introduttiva Pag. 11 Cenni biografici su Giuseppe Genco Russo » 39 Cenni biografici su Michele Navarra » 65 Cenni biografici su Luciano Leggio » 103 Cenni biografici sui Greco e i La Barbera » 131 Cenni biografici su Tommaso Buscetta » 187 Cenni biografici su Rosario Mancino » 201 Cenni biografici su Mariano Licari » 213 Cenni biografici su Salvatore Zizzo » 241 Cenni biografici su Vincenzo Di Carlo » 271 PAGINA BIANCA RELAZIONE INTRODUTTIVA DELL'INDAGINE SUI CASI DI SINGOLI MAFIOSI INDICE 1. - Premessa Pag. 13 2. - L'ambiente mafioso » 18 3. - Potere statuale e potere mafioso » 27 4. - Conclusioni » 35 — 13 — Atti Parlamentari Senato della Repubblica V LEGISLATURA — DOCUMENTI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI 1. - PREMESSA Per comprendere la natura e le caratte­ 3) formale e falso rispetto per le au­ ristiche della mafia, per individuarne nello torità; stesso tempo i sistemi e le modalità di 4) capacità di ottenere favoritismi e azione, per identificare infine le condizioni provvedimenti illegali, quando servono; che hanno permesso il sorgere e l'evolversi di una così grave situazione, ci è parsa di 5) appoggio costante e compromet­ particolare utilità e interesse l'indagine su tente alle autorità politiche; un gruppo di singoli personaggi mafiosi: indagine che è stata compiuta — attraverso 6) assoluzioni per insufficienza di l'esame di atti e documenti esistenti presso prove; gli uffici dello Stato e qualche specifico ac­ 7) rapporti informativi e concessioni certamento diretto — non tanto per illu­ amministrative compiacenti; strare le gesta delittuose dell'uno o dell'al­ tro esponente, quanto per cogliere i motivi 8) arricchimento conseguito con tutti di quelle gesta, per analizzare l'ambiente in i mezzi. cui sono maturate e le notevoli carenze Il discorso si completa, poi, esaminando dei pubblici poteri, nessuno escluso, che il comportamento dei pubblici poteri da cui più o meno colpevolmente le hanno consen­ si possono trarre delle costanti, perché nei tite, se non addirittura favorite. confronti di quasi tutti questi mafiosi si Questo primo gruppo di biografie non riscontrano inspiegabili omissioni, scarsa contiene segreti che la Commissione inten­ coscienza della gravità del fenomeno, tol­ da svelare, ma dati, notizie che emergono leranza che talvolta rasenta la connivenza, dall'esame dei fascicoli della polizia, dei insieme a comportamenti coraggiosi e ri­ carabinieri, della guardia di finanza, dalle soluti, a seconda dei periodi e delle cir­ sentenze dei tribunali, che abbiamo cercato costanze. Il giudizio che può essere dato di collegare con un discorso organico, volto sta nei fatti, anche in quelli che potrebbero ad individuare comportamenti e azioni dei sembrare banali, come la sollecitudine con personaggi mafiosi, tali da poter essere ge­ cui viene concesso un passaporto o una li­ neralizzati e attribuiti come comuni ad cenza di porto di fucile o di pistola; sta ognuno di essi e tali da poter essere indi­ nei rapporti informativi dell'autorità di po­ viduati come caratteristiche inconfondibili lizia; sta nelle aperture di credito; nel con­ fronto fra i rinvìi a giudizio e le sentenze; del mafioso. sta in cose ancora più minute come le Queste caratteristiche comuni che emer­ tormentate stesure di certi rapporti infor­ gono in infiniti e significativi episodi sono: mativi in cui si intravede il dramma di fun­ 1) eliminazione spietata dei rivali sco­ zionari combattuti fra lo scrupolo e l'iner­ modi attraverso l'omicidio comandato; zia, fra il dovere e la paura o il quieto vivere. 2) ricorso alle minacce e alle intimi­ Nella ovvia difficoltà di una siffatta in­ dazioni per ottenere ciò che si vuole; dagine su tutti o su gran parte dei più peri- — 14 — Atti Parlamentari Senato della Repubblica V LEGISLATURA — DOCUMENTI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI colosi soggetti mafiosi, si è ritenuto di fer­ chiunque denuncia le malefatte, ma abili mare l'attenzione, con questa prima serie a cavarsi d'impaccio nelle situazioni che di biografie, sulla vita e sulle vicende di sembrano le più compromettenti. Una re­ alcuni di essi, figure di primissimo piano lazione del procuratore della Repubblica nel mondo della mafia, appartenenti a varie di Trapani, del 22 luglio 1963, efficacemente classi sociali: pregiudicati da antica data, descrive tale situazione: come Mariano Licari, Zizzo Salvatore e Giu­ seppe Genco Russo, già giunti davanti ai « Purtroppo, l'attività della polizia nella tribunali per reati di omicidio, di furto, di repressione della mafia è stata, fino a po­ associazione a delinquere consumati intorno chissimo tempo fa, infruttuosa e scarsa. al feudo nel periodo fra le due guerre; op­ « Infruttuosa perché le indagini per l'ac­ pure esponenti della nuova mafia che ha certamento di reati commessi dalla mafia trasferito i suoi tentacoli parassitari in al­ hanno trovato una barriera insormontabile tri settori produttivi, come i Greco, i fra­ nella paura di coloro che avrebbero potuto telli La Barbera, Rosario Mancino, Tom­ fornire delle prove di responsabilità a ca­ maso Buscetta; o infine altri ancora che rico dei mafiosi e che si sono astenuti dal appartengono ai due periodi storici della farlo per tema di essere uccisi. mafia come Luciano Leggio, Michele Na­ « In effetti nessuna protezione veramente varca, Vincenzo Di Carlo. efficace, dato il sistema attuale di organiz­ Fra di essi vi sono uomini che prima zazione, viene dato dalla polizia a coloro di essere condannati per reati gravissimi, che fanno delle propalazioni a carico dei come Vincenzo Di Carlo, sono incensurati mafiosi, sicché costoro possono agire impu­ o addirittura investiti di cariche pubbliche nemente, sicuri che nessuno, a meno che che richiedono qualcosa di più di un cer­ non si tratti di un aspirante suicida, de­ tificato penale immacolato, o che prima di porrà contro di loro ». cadere per la vendetta di cosche rivali, come Del resto, non poche perplessità susci­ capiterà al dottor Michele Navarca, incu­ tano gli stessi risultati dei procedimenti tono timore e rispetto. penali, come dimostrano le numerose sen­ Ma anche gli altri, che erano già cono­ tenze assolutorie di primo e di secondo sciuti come criminali, come gangsters, come grado nelle quali risultano vanificati gli in­ killers,
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