Mafie a Milano E in Lombardia
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Commissione Parlamentare Di Inchiesta Sul Fenomeno Della Mafia in Sicilia 1976: La Relazione
Storia e memoria COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA 1976: LA RELAZIONE DI MINORANZA DI PIO LA TORRE E CESARE TERRANOVA* a cura di Sarah Mazzenzana Abstract For the ninetieth anniversary of the birth of Pio La Torre, the Review proposes in this section the minority report dated 4 February 1976. The report was drawn up by the deputy La Torre, together with the judge Terranova and it was endorsed by deputies Benedetti, Malagugini and by senators Adamoli, Chiaromonte, Lugnano e Maffioletti by the end of the legislature. The Review publishes the report fully, excluding the annexes. The document highlights limits, inconsistencies and reticence present within the majority report of the parliamentary Antimafia Commission, chaired by senator Carraro. The minority report focused in particular on the topic omitted by the majority: the interchange between mafia and politics. Furthemore, the report contains the legislative proposals that have become law in 1982 (Law Rognoni-La Torre), just after the murders of Pio La Torre and Carlo Alberto dalla Chiesa. Keywords: Pio La Torre; Sicily, mafia and politics, 1976, parliamentary Antimafia Commission In occasione del novantesimo anniversario dalla nascita di Pio La Torre, e in sintonia con numerose celebrazioni istituzionali, la Rivista propone, all’interno di questa sezione, un documento il cui valore storico, politico e giudiziario è stato riconosciuto solo a distanza di anni. Si tratta della Relazione di minoranza datata 4 febbraio 1976, redatta dall’onorevole Pio La Torre, insieme al giudice Cesare Terranova e sottoscritta dai deputati Benedetti, Malagugini, e dai senatori Adamoli, Chiaromonte, Lugnano e Maffioletti alla fine della VI Legislatura. -
Processo Lima
CORTE DI ASSISE - SEZIONE SECONDA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno millenovecentonovantotto il giorno quindici del mese di luglio, riunita in Camera di Consiglio e così composta: 1. Dott. Giuseppe Nobile Presidente 2. Dott. Mirella Agliastro Giudice a latere 3. Sig. Spinella Giuseppe Giudice Popolare 4. “ Cangialosi Maria “ “ 5. “ Arceri Mimma “ “ 6. “ Vitale Rosa “ “ 7. “ Urso Rosa “ “ 8. “ Rizzo Giuseppe “ “ Con l’intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Gioacchino Natoli, e con l’assisstenza dell’ausiliario Lidia D’Amore ha emesso la seguente SENTENZA nei procedimenti riuniti e iscritti ai N 9/94 R.G.C.A, 21/96 R.G.C.A. 12/96 R.G.C. A. CONTRO 1 1) RIINA Salvatore n. Corleone il 16.11.1930 Arrestato il 18.01.1993 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO- Detenuto per altro - Assente per rinunzia Assistito e difeso Avv. Cristoforo Fileccia Avv. Mario Grillo 2) MADONIA Francesco n. Palermo il 31.03.1924 Arrestato il 21.04.1995 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Giovanni Anania Avv. Nicolò Amato del foro di Roma 3) BRUSCA Bernardo n. San Giuseppe Jato il 09.09.1929 Arrestato il 21.10.1992 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Ernesto D’Angelo 4) BRUSCA Giovanni n. San Giuseppe Jato il 20.02.1957 Arrestato il 23.05.1996 - Scarcerato il 10.04.1998 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Luigi Li Gotti del foro di Roma Avv. -
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Nel Triangolo Mafia-Bische-Polizia Un Cadavere
l'Unità / demanica 6 luglio 1969 PAG. 7 / cronache Di i per maturità t abilitaiiom Lo scandalo delle roulette protette dai questori porta alla luce oscuri e sanguinosi retroscena Il banco Nel triangolo mafia-bische-polizia un cadavere di prova «suicidato» per la guerra fra le cosche rivali Illuminanti rapporti della Finanza - Il gioielliere Ortona aveva una dei colloqui stanza insieme ad Angelo La Barbera - Il boss visto entrare nel ne Fiori di Borman a Gagarin gozio della vittima accompagnato da Rosario Mancino - Una revol verata durante il « vertice » dei mafiosi - Il « barone »: si è sparato 3355 commissioni e 232 mila candidati Il procuratore: è stato un delitto - Riaperte le indagini sul caso? allo prese con i nuovi criteri degli orali Un triangoli»: malia-bische-poliria. Uno scandalo enorme fra arresti, dimis sioni, bustarelle di milioni e affari di miliardi. Anche un morto. E ora, dopo setta Mancano poche ore all'inizio dei colloqui che competeranno anni, si torna a parlare di quella revolverata, e di tutte le circostanze che allora gli esami di maturità e di abilitazione. Domani mattina la legarono a uno stesso filo 1 personaggi che adesso sono sul banco degli accusati Gli maggior parte delle 3355 commissioni sparse in tutti i licei stessi nomi: manosi, poliziotti e biscazzieri. Il morto è Corrado Ortona, il gioielliere • gli istituti tecnici e magistrali d'Italia daranno il \ia ai amante della Naccarato trovato ucciso con un proiettile nel cuore, il 27 aprile del € nuovi orali > secondo criteri diramati dal ministero appena «2. I mafiosi sono alcuni l'aprile acorso. -
Imp. La Mafia Imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 1
Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 1 LA CULTURA 617 Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 2 Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 3 Pino Arlacchi LA MAFIA IMPRENDITRICE Dalla Calabria al centro dell’inferno Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 4 www.saggiatore.it © Gruppo editoriale il Saggiatore S.p.A., Milano 2007 Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 5 LA MAFIA IMPRENDITRICE a Giovanni Arrighi Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 6 Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 7 Sommario Introduzione alla nuova edizione 9 Introduzione 15 Prima parte. Mafia e mafiosi nella società tradizionale 1. Il comportamento mafioso 27 Mafia, ’ndrangheta e omertà 27 L’onore 29 Sfide, combattimenti e competizioni 32 Onore e giustizia 36 Onore e omicidio 40 2. Il potere mafioso 43 Il potere mafioso e le sue funzioni 43 Protezione 47 Repressione 49 Mediazione 52 Delega da parte dello Stato 58 Cosca 63 Il tipo del mafioso tradizionale 67 Seconda parte. La crisi della mafia durante la grande trasformazione postbellica 3. Onore, ricchezza e potere politico negli anni Cinquanta e Sessanta 73 L’identificazione tra onore e ricchezza 73 La crisi di legittimazione del potere mafioso 76 I mafiosi-gangsters degli anni Sessanta 81 Potere politico e potere mafioso nella Sicilia occidentale 83 Verso la mafia imprenditrice 92 Imp. La mafia imprenditrice 25-09-2007 12:26 Pagina 8 8 La mafia imprenditrice Terza parte. -
LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, Risorse, Violenza (1943-1993)
EDIZIONI LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, risorse, violenza (1943-1993) di Vittorio Coco Coco, Vittorio <1980-> La mafia palermitana / Vittorio Coco – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Palermo - 1943-1993. 364.10609458231 CDD-21 SBN Pal0224465 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” Comitato Scientifico: Prof. Guido Corso, Prof. Alessandra Dino e Prof. Salvatore Lupo. 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Salvatore Lupo, storico 9 Introduzione 11 Il contesto La Piana dei Colli e lo sviluppo urbano di Palermo dal secondo dopoguerra Parte Prima Tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della ripresa postbellica 23 Mafia ed edilizia: il costruttore Francesco Vassallo 31 L’ascesa di Angelo La Barbera 39 Da una guerra all’altra Parte Seconda Tra gli anni Settanta e Ottanta. Ai margini dopo l’antimafia 45 La perdita della centralità 51 Al fianco dei corleonesi 55 Dal maxi-processo alla riconquista dell’autonomia 61 Indice dei nomi 65 Indice dei luoghi di Vito Lo Monaco La ricerca di Vittorio Coco, a seguito di un bando pubblico del Centro Studi Pio La Torre che ha impegnato parte del contributo finanziario della Regione Sicilia, fa parte di un insieme di studi in via di pubblicazione. Per un anno tra il 2008 e il 2009 sei giovani ricercatori, guidati volontariamente da rispettivi comitati scientifici e tutor di alto profilo, hanno lavorato con tanto profitto da convincere il Centro a proseguire la ricerca nel 2010. L’idea generale della ricerca riguarda l’esplorazione della complessità del fenomeno ma- fioso tramite l’osservazione della storia e del rapporto col territorio di “famiglie” le cui relazioni interne ed esterne circoscrivono la natura specifica dell’organizzazione mafiosa e il suo rapporto organico con le classi dirigenti. -
1 Dipartimento Di Scienze Politiche Cattedra Storia Dei Partiti E Dei
1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra Storia dei partiti e dei movimenti politici Salvatore Riina: vita criminale e organizzazione mafiosa RELATORE Prof. Andrea Ungari CANDIDATO Priscilla Roscioli Matr. 073562 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 2 SOMMARIO Introduzione ......................................................................................................................................... 3 Cosa si intende per il termine “Mafia”? ............................................................................................... 5 ANALISI BIOGRAFICA .................................................................................................................... 8 Infanzia ................................................................................................................................................ 8 Adolescenza: i primi reati .................................................................................................................... 9 Guerra tra Corleonesi ....................................................................................................................... 10 Verso Palermo ................................................................................................................................... 11 Struttura e organizzazione di Cosa Nostra ................................................................................................. 12 Il “sacco di Palermo” ................................................................................................................................ -
In Manette Il Boss La Barbera Chiamati in Causa Per Il Medesimo Vo
UN COLPO A COSA NOSTRA. Ricercato dall'aprile '92 è stato arrestato ieri a Palermo Una vita al vertice dell'organizzazione criminale È lui il mafioso che fece fuori Pecorelli DAL NOSTRO INVIATO SAVERIO LODATO M PALERMO Non ci sono più mi- * quella di Bontade. E lui stesso. La steri sul delitto Pecorelli. C'è il se- r, Barbera, si trovò nel luogo delie greto istruttorio, questo si. In altre operazioni assolvendo a compiti di parole, si conoscono moventi, mo direzione operativa: ce infatti chi dalità, esecutori, e mandanti. Il lo ha riconosciuto. Perché il qua giornalista di O.P. si ritrovò stritola dro sia completo bisogna ricordare to da una santa alleanza mafia-en Fancesco Manno Mannoia. Il pen tità. Cosa sia l'«entità», Buscetta eb tito Mannoia ha nfento del famoso be modo di lasciarlo intendere in incontro che si tenne in una villetta più occasioni durante le sue audi alla penfena di Palermo, all'indo zioni all'antimafia. D'altra parte, ie mani dell'uccisione del presidente ri mattina, proprio Giancarlo Ca della regione siciliana, il de Pier- selli e Guido Lo Forte, procuratore santi Mattarella. A quella nunione. aggiunto, hanno dichiarato: «Ab alla quale prese parte Andreotti, biamo trovato forti riscontri alle in giunto in gran fretta in Sicilia per dagini sul delitto Pecorelli che so ché allarmato dalle possibili con no emersi all'esterno dell'ambien seguenze del delitto, era presente, te di Cosa Nostra». Frase, quest'ulti fra gli altri, propno Michelangelo ma, solo apparentemente criptica. * La Barbera. Naturalmente Caselli non ado Su questi dau si basa l'indagine pera l'espressione «entità», ma e le a canco del boss arrestato. -
Processo Impastato
Relazione sul caso Impastato file:///C:/Documents%20and%20Settings/cesare/Desktop/restyling/SI... XIII LEGISLATURA Doc. XXIII N. 50 COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI SIMILARI (istituita con legge 1o ottobre 1996, n. 509) (composta dai deputati: Lumia, Presidente, Vendola, Mancuso, Vice Presidenti; Acierno, Albanese, Borghezio, Bova, Brunetti, Carrara, Crucianelli, Fumagalli, Gatto, Iacobellis, Lamacchia, Maiolo, Mantovano, Martusciello, Miccichè, Molinari, Napoli, Neri, Rizzi, Scozzari, Veltri e Veneto e dai senatori: Diana Lorenzo, Curto, Segretari; Calvi, Centaro, Cirami, De Zulueta, D'Onofrio, Erroi, Figurelli, Florino, Greco, Lombardi Satriani, Marini, Mungari, Nieddu, Novi, Papini, Pardini, Peruzzotti, Pettinato, Rigo, Russo Spena, Veraldi, Viserta Costantini, Wilde) RELAZIONE SUL «CASO IMPASTATO» (Relatore: senatore Giovanni RUSSO SPENA) approvata dalla Commissione in data 6 dicembre 2000 Comunicata alle Presidenze il 6 dicembre 2000 ai sensi dell'articolo 1, legge 1o ottobre 1996, n. 509 1 di 124 18/12/2009 17.48 Relazione sul caso Impastato file:///C:/Documents%20and%20Settings/cesare/Desktop/restyling/SI... INTRODUZIONE La nascita del Comitato Il Comitato di lavoro sul caso Impastato, è stato costituito ai sensi dell'articolo 1, comma 4 della legge istitutiva della Commissione e dell'articolo 15 del Regolamento interno, dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari e dai coordinatori dei Comitati di lavoro nella riunione di martedì -
Storie in Corso XIV
Storie in Corso XIV Workshop Nazionale Dottorandi Sissco 2019 Scrivere di mafia. «L’Ora» di Palermo tra politica, cultura e impegno civile (1954-75) [Ciro Dovizio – Università degli Studi di Milano] 1. Interrogativo di fondo e sinossi del lavoro Questo percorso di tesi intende esaminare la questione mafiosa da un’angolazione specifica, quella del quotidiano palermitano «L’Ora» durante la direzione di Vittorio Nisticò (1954-75), inquadrandola all’interno di una disamina più ampia del dibattito pubblico sul tema tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni settanta. Il progetto si propone di inserire la battaglia del giornale contro la mafia nella cornice della Sicilia post-bellica. Ciò significa ricostruirne le prospettive d’indagine e di lotta alla luce della dialettica politica regionale e nazionale, della produzione culturale sull’argomento e dei mutamenti macro- sociali allora in atto. Si considera indispensabile cioè allargare lo sguardo per definire il contesto nel 1 quale il quotidiano seppe ritagliarsi uno spazio autonomo d’intervento. Solo così sarà possibile consegnare la testata al suo tempo e indagarla nella sua complessità. Si ritiene che questo approccio consenta di restituire un quadro più sfumato e meno generico del vario atteggiarsi della sinistra siciliana nei confronti del tema, di ricostruire una pagina importante del giornalismo italiano, di ripercorrere la fase di formazione dell’antimafia come istituzione e come settore di opinione a sostegno della legalità e delle forze dell’ordine. Ad affidare la direzione dell’«Ora» al calabrese Vittorio Nisticò fu, alla fine del 1954, il nuovo editore, ossia il Partito comunista. Chiunque voglia comprendere le ragioni che spinsero il quotidiano ad ingaggiare il duello con la mafia non può non muovere da questo elemento. -
Atti Parlamentari
– 305 – Senato delta Repubblica — 864 — Camera dei Deputati LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI 34.- Palermo a un prezzo notevolmente inferiore a quello imposto dal- la mafia dei mercati. Sin dal 1959t la Commissione Berna sul'carovita- disposta dall'Assessore Regionale Bino Napoli - era giunta a gravissime conclusioni sulla situazione esistente nei mercati. Nella re- lazione allora presentata dalla Commissione Berna si parla di- "sopravvivenza di alcuni fenomeni associativi favoriti dalla debolezza di taluni ambienti responsabili" e d^ "poco rigorosa osservanza dei regolamenti vigenti che per altro si palesano ap_ vento superati", e si lamenta "lo scarso interesse ohe i vari consigli comunali hanno dimostrato per i problemi annonari citta- dini". "Le Autorità competenti - si leg^e ancora in questa relazione - dovrebbero procedere al riesame della situazione dei commissio- nar! , dejli astatori, dei mandatari eccetera, cioè di quanti ope. rano nell'interno dei Mercati all'ingrosso, in relazione al requi. siti che si richiedono per essi dai regolamenti vigenti". la Comtuissione Berna avanzava allora decine di propoate det- tagliate per il mercato ortofrutticolo, per il mercato ittico, per facilitare l'intervento dei produttori singoli e delle co* - operative, per assicurare "il libero e sano gioco delle forze e- conomiche". L'attuale Amministrazione Comunale aveva dunque, sin dal suo insediamento, in mano tutti gli elementi necessari per in tervenire, solo ohe l'avesse voluto. Ebbene, nessuna - diciamo nessuna - delle propoate avanzate dalla Commissione Berna è stata attuata. ../A. – 306 – Senato della Repubblica — 865 — Camera dei Deputati LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI 35.- Qui, dunque, il Comune non ai •) limitato a dar via libera all'accesso di interessi mafiosi. -
Documentazione Allegata
SENATO DELLA REPUBBLICA Vili LEGISLATURA Doc. XXIII n. I/VII DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA (DOC. XXIII N. 2 - VI LEGISLATURA) VOLUME QUARTO TOMO TREDICESIMO PARTE PRIMA TIPOGRAFIA DEL SENATO PAGINA BIANCA PAGINA BIANCA PAGINA BIANCA —— V SENATO DELLA REPUBBLICA • CAMERA DEI DEPUTATI COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA IN SICILIA IL CONSIGLIERE PARLAMENTAI» CAPO DELLA «EGSETOIA Roma, 29 luglio 1980 Onorevole Prot. n. 1832/C-4373 Sen. Prof. Amintore FANFANI Presidente del Senato della Repubblica SEDE Onorevole Presidente, assolvendo all'incarico conferitomi dall'onorevole Presidente Carrara al- l'atto della conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia, e sciogliendo parzialmente la riserva formulata nella mia precedente lettera n. 1824/C-4367 del 14 maggio 1980, mi onoro di trasmetterla l'atto classificato, secondo il protocollo interno della suddetta Commissione, come Documento 414 (Organized crime and illicit traffic in narcotics — Report of thè Committee on Government Operations United States Senate mode by its Permanent Subcommittee on Investigations together with additional combined views and individuai views), che il Comi- tato ristretto istituito in seno alla Commissione stessa col compito di indivi- duare gli atti e documenti da pubblicare, alla stregua dei criteri da questa fissati nella sua ultima seduta del 15 gennaio 1976, ha deliberato sia pubbli-