UN COLPO A COSA NOSTRA. Ricercato dall'aprile '92 è stato arrestato ieri a Una vita al vertice dell'organizzazione criminale È lui il mafioso che fece fuori Pecorelli DAL NOSTRO INVIATO SAVERIO LODATO M PALERMO Non ci sono più mi- * quella di Bontade. E lui stesso. La steri sul delitto Pecorelli. C'è il se- r, Barbera, si trovò nel luogo delie greto istruttorio, questo si. In altre operazioni assolvendo a compiti di parole, si conoscono moventi, mo­ direzione operativa: ce infatti chi dalità, esecutori, e mandanti. Il lo ha riconosciuto. Perché il qua­ giornalista di O.P. si ritrovò stritola­ dro sia completo bisogna ricordare to da una santa alleanza mafia-en­ Fancesco Manno Mannoia. Il pen­ tità. Cosa sia l'«entità», Buscetta eb­ tito Mannoia ha nfento del famoso be modo di lasciarlo intendere in incontro che si tenne in una villetta più occasioni durante le sue audi­ alla penfena di Palermo, all'indo­ zioni all'antimafia. D'altra parte, ie­ mani dell'uccisione del presidente ri mattina, proprio Giancarlo Ca­ della regione siciliana, il de Pier- selli e Guido Lo Forte, procuratore santi Mattarella. A quella nunione. aggiunto, hanno dichiarato: «Ab­ alla quale prese parte Andreotti, biamo trovato forti riscontri alle in­ giunto in gran fretta in Sicilia per­ dagini sul delitto Pecorelli che so­ ché allarmato dalle possibili con­ no emersi all'esterno dell'ambien­ seguenze del delitto, era presente, te di Cosa Nostra». Frase, quest'ulti­ fra gli altri, propno Michelangelo ma, solo apparentemente criptica. * La Barbera. Naturalmente Caselli non ado­ Su questi dau si basa l'indagine pera l'espressione «entità», ma e le­ a canco del boss arrestato. Ma é cito supporre - oltre le difformità molto diffusa la sensazione che la linguistiche - che lui e Buscetta stia­ Procura sia finalmente riuscita a no parlando della stessa cosa. La trovare il bandolo di una matassa pnma conferma e di carattere tec­ molto mtneata: non dimentichia­ Poliziotti scortano al suo Ingrasso al commtMartato Michelangelo La Batterà, Il boss mafioso è stato arrestato Ieri a Palermo; accanto, Il giornalista Mino Pecorelll ' nico: gli atti che riguardano la cat­ mo, a esempio, che per il delitto tura di Michelangelo La Barbera Pecorelll, in anni passati, erano già saranno spediti a Fausto Cardella, stati tirati in ballo sia la banda della della Procura distrettuale antimafia Magliana che gruppi di eversione di . Cardella é titolare delle nera. La nuova venta sul delitto é indagini sull'omicidio del giornali­ incompatibile con quegli scenari, sta e dell'inchiesta che ha già visto o le indagini troveranno punti co­ Giulio Andreotti e Claudio Vitalone muni? Forse il quesito non é decisi­ In manette il boss La Barbera chiamati in causa per il medesimo vo. La grande novità é che Identità» delitto. La seconda conferma é di é stanata. Si presenta agli investiga­ sostanza: a La Barbera viene con­ tori con nomi ormai noti, anche se testato di essere stato non solo il coperti da rigido segreto. Ma chi «programmatore» dell'omicidio, era Michelangelo La Barbera? per conto di Cosa Nostra, ma addi­ È il mandante della strage di Capaci rittura uno degli esecutori. Come in La sua carriera é stata folgoran­ te, «uomo d'onore», «sottocapo», un gioco di scatole cinesi, alla fine, «capo». Il suo nome si ritrova, per la • PALERMO. Volete sapere come dei pochi mafiosi, secondo loro, si scopre che tutto avrebbe preso le Michelangelo La Barbera, accusato di essere tra i man­ Fava e Fracassi mosse da una deposizione segreta prima volta, nel rapporto Greco la polizia ha catturato Michelange­ danti mafiosi della strage di Capaci e dell'omicidio Lima, ad aver incontrato personalmente più 161, a doppia firma polizia -ca­ lo La Barbera, classe 1943, detto Giulio Andrcotti. nella villetta di via assolti: «Non di Buscetta che ha incontrato Ca­ rabinieri. Gli contestavano un delit­ Angelo, sposato con quattro figli, ' è stato arrestato, ieri/a San Martino delle Scale, dalla po­ Pitré dopo l'omicidio di Piersanti selli svelando finalmente furto to. Problema nsolto: arrivò al maxi­ vecchio mafioso di rango rimasto lizia. La'Barbera, secondo Busdetta'e Mannoia/'avrebbe Mattarelld-,/Sd e anche uno dei po­ diffamarono quello che" sapeva su Pecorelli." '-' processo «solo» per il 416 bis. l'as- sconosciuto fino a due anni fa, pri­ chi ad aver incontrato l'inafferrabi­ !Vr ^^^i '" rifornitemi r1' soci^inno mafiosa r* fu pacifica­ ma delle parole d'accusa dei penti­ anche partecipato al delitto aei giornalista Mino Pecorel­ le Bernardo Provenzano dopo l'ar­ l'ex ministro Andò» Buscetta su quest'argomento sono mente assolto. Pnma deil'82'' Qual­ ti, capomandamento di Boccadi- li. Poteva diventare - o lo era già diventato -unodei tradi­ resto del numero uno. È una sorta due^La prima nsale al'novembre che proposta di confino (negata), falco nell'improbabile attesa di di colletto bianco utilizzato dai van tori di Totò Riina. i complimenti del ministro Maroni: •Alcune pagine nere ritornano '92. In quell'occasione, a Roma, qualche diffida dei queston dell'e­ una scarcerazione del vero boss, padrini mafiosi per tenere contatti Buscetta, ai .giudici palermitani poca, qualche multa Ma l'altra Salvatore Buscemi? Volete sapere «Questo dimostra l'affidabilità della polizia». con politici e imprenditori. È per finalmente bianche: si tratta di come si stana un uomo accusato Guido Lo Forte, Roberto Scarpina­ mattina. Luigi Savina, capo della questo suo ruolo nel gotha di Cosa quelle del mio libro "La mafia to, Gioacchino Natoli, apri per la squadra mobile, si é trovato di di aver ordinato l'omicidio di Salvo nostra è accusato di aver parteci- comanda a Catania" censurato Lima, la strage di Capaci, di aver prima volta il libro Pecorelll. Rac­ fronte un -uomo di ghiaccio» Che . pato alle riunioni per decidere l'uc­ dopo una querela dell'allora contò che nell'estate dell'80. tro­ non ha mostrato stupore, non ha partecipato al sequestro del gioiel­ NUOCERÒ FARKAS ministro Salvo Andò. Un altro liere Fiorentino e all'assassinio del cisione di Giovanni Falcone e di vandosi a Palermo, aveva incontra­ battuto ciglio. Savina, mentre veni­ gionalista Mino Pecorelli? I pentiti, i tro ieri a mezzanotte, quattro squa­ nien il boss di San Giuseppe, Jato Salvo Lima. Ma anche di aver ucci­ lampo di verità Illumina gli anni to il boss Stefano Bontade che lo vano strette le manette ai polsi del vecchi amici di quest'uomo, che dre da trenta poliziotti ciascuna Bernardo Brusca, mentre lui gli te­ so, su ordine dei cugini Nino e oscuri del commercio dei voti nella aveva messo a parte del decisivo vecchio boss, gli ha detto. «Prima o sanno dove si sente tranquillo, chi hanno dato il via alla stretta finale. neva ferma la schiena con un pie­ , Ignazio Salvo, il giornalista Mino Prima Repubblica». È II commento ruolo di Cosa Nostra nell'elimina­ poi capita a tutti». La Barbera non lo protegge, quali sono le sue basi Hanno circondato le mura, le han­ de». Indagini su Buscemi La casa' Pecorelli, che -dava fastidio allo zio del giornalista Claudio Fava dopo zione del giornalista scomodo. Bu­ ha fatto una piega. In quel momen­ logistiche danno i primi elementi. no scavalcate. Sono arrivati alla vil­ È di Luigi Costa, imprenditore, an­ Giulio». Parola di Marino Mannoia la sentenza con cui la corte - scetta, sulle prime, non capi. Cre­ to, Savina sapeva già di trovarsi al Poi? Poi, i poliziotti, quelli che han­ la strisciando. Alle 4,30 un elicotte­ che lui arrestato. Indagini su Costa. ediBuscetta d'Appello di Roma ha assorto lui e dette che Bontade stesse parlando cospetto di un componente della no catturato il mafioso, lavorano. ro, che sembrava arrivare dal nulla. 11 lavoro non finisce mai. Anzi au­ Ma la traiettoria di fedeltà ai boss il direttore di «Avvenimenti» Claudio di tal Pecorella, un giovane ucciso cupola, del nuovo responsabile Sinteticamente racconta, contento, ha illuminato a giorno tutto il giar­ menta. corlconesi, nell'ultimo periodo, Fracassi dall'accusa di -'• dai corleonesi. Infatti obbiettò: « della famiglia di Passo di Rigano. Luigi Savina, giovane capo della dino. Sfondate le porte, centoventi Il ministro Maroni approfitta del stava svirgolando. È Totò Cancemi, diffamazione ai danni dell'ex Che c'entrate voi con quel delitto? Conosceva tutto di lui. Da più di un Mobile palermitana: «Sei mesi fa uomini, contemporaneamente, so- buon lavoio dei poliziotti per tirar , che dice: »Tra le persone Lo sanno tutti che furono i corleo- anno gli stava dando la caccia. che manifestarono dissenso nspct- ministro della Difesa. Due anni fa, i abbiamo individuato il territorio ' no entrati in casa. 11 tempo di apri­ su il morale tra gli investigatori e al due giornalisti erano stati - nesi ». Stefano Bontade esplose in dove La Barbera poteva nascon­ re gli occhi e di sollevare la testa: i ministero dopo gli schiaffoni delle to alla decisione di eliminare Fal­ una gran risata e spiegò: «Ma che dersi. Poi, otto giorni fa, abbiamo polsi del mafioso erano già amma­ novità sulla banda della Uno bian­ cone c'era La Barbera. Natural­ condannati a 6 mesi con la hai capito? Sto parlando di Peco­ • Una carriera «discreta» avuto la netta percezione di essere nettati». • • mente la ragione di tale dissenso è condizionale e a un risarcimento di relli, il giornalista». In Brasile, un Michelangelo La Barbera, detto ca: -Questi arresti sono di impor­ «Angelo», 5f anni, era cresciuto al­ sulle sue tracce. E quindi abbiamo L'arresto di un latitante non è la tanza eccezionale e contribuisco­ da ricercare nella paura delle con­ 50 milioni per le rivelazioni ; paio di anni dopo, fra 1*82 e l'83, dato il via alle operazioni su Piano seguenze negative che sarebbero contenute nel libro e anticipate dal Buscetta ebbe conferma della ver­ l'ombra di Cosa Nostra dando nel­ fine del lavoro. Anzi. A dormire nel no a ristabilire il giusto rapporto di l'occhio il meno possibile. Abbia­ Gelo, sul monte di Boccadifalco. letto accanto al suo, ma anche a stima e di fiducia nella polizia. Mi ricadute su Cosa nostra a causa settimanale sul rapporto tra il boss sione di Bontade da un colloquio Ville e casupole passate ai raggi X. della reazione dello Stato». Per­ NittoSantapaola e II politico • con il boss mo visto che al «maxi», che si era proteggerlo, ad eseguire i suoi or­ congratulo con il prefetto Masone, concluso nel '90, l'aveva fatta fran­ Una scrematura che procedeva dini, cera Giovanni Buscemi, 43 il questore La Barbera. Queste plessità che Angelo la Barbera non socialista che avrebbe beneficiato che cosi si espresse: «Pecorelli sta­ lentamente. Venti, dieci, cinque mostrò ad altri. Tant'e che a casa di voti di scambio.-Questa - va appurando cose politiche che ca. Eppure, già nell'8S, era suben­ anni, il suo guardaspalle. Baldo Di straedinane operazioni dimostra­ trato a Salvatore Buscemi (arresta­ ville. Il cerchio si stringeva. I miei Maggio, pentito famoso per aver no che, qualunque cosa succeda, di Girolamo Guddo, dopo la strage sentenza - ha concluso Fava - nguardavano il delitto Moro. An- uomini lavoravano di notte, al di Capaci, anche lui prese dalle dreotti era molto preoccupato per­ to) nella guida della famiglia di buio, nascondendosi nelle grotte, tradito e fatto arrestare Totò Riina, le forze di polizia sono sempre affi­ giunge dopo gli atti con cui la • Passo di Rigano. Gli ordini di custo­ dice che Buscemi «nell'86 ha stran­ dabili». L'arresto di La Barbera me­ mani di Riina la coppa di champa­ magistratura ha chiesto II rinvio a ché di quelle stesse cose era a co­ nelle buche del terreno, dietro ai 7 dia cautelare contro di lui datano golato con un laccio Giovanni rita l'uscita di Maroni gne e con un cin cin tutto mafioso giudizio di Santapaola e Andò per noscenza Carlo Alberto Dalla Chie­ cespugli. Poi la sensazione di es­ brindò alla morte di due magistrati sa. E Pecorelll e Dalla Chiesa anda­ dal febbraio 93 e. in totale, sono serci. Era rimasta una villetta. L'ai- Giordano, accusato dalla Corte I pentiti sono concordi. Miche­ violazione della legge elettorale». quattro. Un paio di delitti, la strage mafiosa di aver venduto ai carabi- langelo La Barbera ò un bit;. È uno e di tre poliziotti. vano a braccetto». Il secondo in­ contro, si svolse in America, il 6 di Capaci, in qualità di membro aprile del 93. Caselli e Lo Forte tor­ della commissione, estorsioni per nano a interrogare Buscetta. Si ri­ appalti pubblici e - come unico filo Per un'udienza sull'omicidio Scopelliti. I magistrati calabresi: «Impossibile la teletrasmissione» parla del delitto. Si parla soprattut­ conduttore - il reato di associazio­ to di «entità». ne mafiosa. Tutti rapporti che si basano sulle rivelazioni di Baldas­ sarre Di Maggio. Gaspare Mutolo e GII atti nel processo Andreotti? Giovanni Drago. Confidenze nuo­ Confluiranno dunque gli atti del- '. ve, certamente. Ma in tempi non Pericoloso tour di pentiti a Reggio Calabria sospetti, nell'84. sia Buscetta che lo spettacolare blitz dell'altra notte nell'eventuale processo a Giulio Contorno avevano speso qualche Andreotti? Si é finalmente registra­ parola su questo strano personag­ • ROMA. «Avete deciso di farci fa­ Gran tour di pentiti (da Buscetta a Mannoia) a Reggio da lo spostamento dei giudici in al­ to la spesa che non sarà inferiore ai gio che, se allora era legato alla re la parte degli orsacchiotti al tiro tra sede non se ne parla proprio, ci cinquanta milioni al giorno». Tutto to uno scarto fra le deposizioni di Calabria la settimana prossima per un'udienza sull'o­ quanti indicavano in «zio Giulio» il vecchia guardia dei Bontade, degli al bersaglio? Bene: fate pure». 11 micidio del giudice Scopelliti. Ed è polemica. I pentiti di sono problemi di sicurezza. Infatti, ok? Sembra di no, secondo indi­ referente politico di Cosa Nostra e Inzerillo e dei Di Maggio, ormai era collaboratore di giustizia (odia l'e­ solo per i giudici delle corti di ap­ screzioni, infatti, il ministero di Gra­ quelle di chi oggi svela gli scenari diventato fiduciario dei corleonesi tichetta di pentito) ò furibondo: la mafia denunciano: «Ci vogliono offrire come bersaglio». pello siciliane e prevista la scorta zia e Giustizia si opporrebbe, pro­ di un delitto eccellente? Al mo­ di Riina. Prova ne sia - osserva Savi­ decisione della Corte d'assise di La decisione presa dai giudici della città calabrese che anche in trasferta, per gli altri • prio per gli alti costi, ad usare la te­ mento gli interrogativi sono desti­ na - che prese parte allo strangola­ Reggio Calabria di obbligare penti­ quindi anche per i reggini - no. So­ letrasmissione. «Problemi al mini­ nati a restare tali. Ma che siano le­ mento di Santo Inzerillo. Identica dicono: «Non ci sono altre possibilità». Mentre il sottose­ sorte fu riservata a Calogero Di ti del calibro di , no questi ì motivi elencati dai ma­ stero? - è la replica dell'on. Li Calzi gittimi lo provano alcune circo­ gretario Li Calzi assicura: «Non esporremo i pentiti a ri­ stanze. Vediamo. Abbiamo detto Maggio che si era offerto di aiutare Manno Mannoia e Pinuzzo Mar­ gistrati calabresi nel botta e nspo- - è una cosa nuova, non ne sono a Inzerillo nelle sue spericolate ricer­ chese ad essere presenti a Reggio schi inutili;useremo la teletrasmissione a distanza». sta con il servizio centrale di prote­ conoscenza». che La Barbera ebbe l'incarico di comporre la squadra di killer che il che. 1 corpi furono inìilati in due nell'udienza per l'omicidio del giu­ zione dei collaboratori che in un La scelta di sentire i pentiti a 20 marzo 79 eliminò Pecorelli. sacchi d'immondizia e portati in dice Scopelliti, lo manda in bestia. primo momento aveva opposto un Reggio, dicono i magistrati cala­ Sappiamo che La Barbera trovò un podere dove sotto un pergolato, Ha paura e lo dice: »Noi siamo l'o­ ENRICO FIERRO netto rifiuto alla presenza a Reggio bresi, è obbligata, «la nostra non ò l'ingaggio grazie ai boss Stefano «Tatuneddu» (poi identificato co­ biettivo principale di Cosa Nostra e dì Busecca, Mannoia ed altri penti­ una presa di posizione campata in Bontade e Rosario Di Maggio, indi­ me Salvatore ùga) li abbrustoli su ganizzazioni criminali italiane la una decisione del genere? Non si una capiente graticola. ci portate tutti insieme a Reggio, 'ndrangheta è quella che mantiene era detto che bisognava evitare gli ti. Poi la convocazione coatta ha aria». Perché, spiegano, nella città scussi capi sino all'inizio degli anni ma vi rendete conto che è come reso tutto più difficile. calabrese mancano gli strumenti '80. Sappiamo anche che entrambi Michelangelo La Barbera quel quasi intatto il proprio volume di spostamenti dei collaboratori, con­ ricevettero quella nehiesta dai cu­ offrirgli la marmellata?». • fuoco e sono recentissime le noti­ centrando le deposizioni in aule I pentiti andranno a Reggio? tecnici necessari ad assicurare il giorno assistette all'intera sequen­ «No, no e no», assicura il sottose­ collegamento audiovisivo, e fino gini Nino e Ignazio Salvo, "uomini za. Piccolo particolare: era parente Il gran tour dei collaboratori do­ zie di attentati eccellenti progettati giudiziarie «sicure»? Negli ultimi d'onore", democristiani, i quali -at­ vrebbe avvenire .all'inizio della da Cosa Nostra con l'appoggio lo­ tempi, inoltre, non si era detto che gretario all'Interno Marianna Li ad oggi «nessuno ci ha assicurato i di Santo Inzerillo. Pare che Totò traverso Salvo Lima - tenevano col­ Rima, anche lui in prima fila a go­ prossima settimana, quando nella gistico delle cosche calabresi. Co­ le deposizioni e le testimonianze di Calzi. «Non ci sono problemi alla fondi necessari». Insomma, è il soli­ legamenti costanti con Andreotti teletrasmissione degli interrogatori' to gioco al rimpiattino. L'unico da­ dersi lo spettacolo, abbia sempre città dello Stretto ci sarà una nuova me se non bastasse, proprio da pentiti e boss detenuti in regime Gli investigatori conoscono il con­ apprezzato simili prove di fedeltà. udienza del processo per l'uccisio­ un'aula giudiziaria di Reggio Totò carcerario duro (come Riina) sa­ pochi giorni fa in una riunione del to certo, a meno di svolte clamoro­ tributo di La Barbera a quel delitto: Ecco perché «Angelo» fece una fol­ ne del giudice Scopelliti. Se i penti­ Riina lanciò i suoi messaggi di rebbero avvenute con il sistema comitato di sicurezza, e c'era an­ se, è che tutto è pronto per il gran­ vennero impiegati alcuni apparte­ gorante camera. Luigi Savina, 120 ti sono allarmati lo sono ancor di morte all'ex presidente dell'Anti­ del telccollegcimento a distanza? che il ministro Biondi, abbiamo de­ de e pericolosissimo tour dei penti­ nenti alia famiglia di Bontade che uomini della Polizia di Stato, tutti più poliziotti e carabinieri addetti mafia Luciano Violante e al socio­ Tutto giusto, dicono i magistrati ciso di autorizzare l'uso del siste­ ti. «Se devo andare vado - spiega risiedevano a Roma. Si fa il nome guidati dal questore Arnaldo La logo Pino Arlacchi. reggini, ma il lek-collegamento è ma audiovisivo per questo proces­ uno di loro - ma è proprio come di un certo Angelo Cosentino, della Barbera, l'hanno interrotta per alla loro sicurezza. Reggio é una famiglia di Santa Maria del Gesù, città ad altissimo rischio, tra le or- Ma come si è arrivati a prendere costosissimo, e per quanto riguar­ so Anzi, abbiamo finanche defini­ offrirgli la marmellata». sempre.