1968 È Un Anno Da Ri- Cordare Per La Scuderia Mclaren: È La Stagione Della Prima Vittoria in Un Gran Premio Valido Per Il Mondiale
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Il 1968 è un anno da ri- cordare per la Scuderia McLaren: è la stagione della prima vittoria in un Gran Premio valido per il Mondiale. Il destino vuole che sia proprio il fondatore ad ottenerla, quasi a suggellare l’inizio di un nuovo capi- tolo. Ma soprattutto il ‘68 vede la McLaren re- citare per la prima volta, nella sua fin lì breve sto- ria, un ruolo di primo pi- ano, arrivando, con Hul- me, ad inserirsi nella lotta per il titolo iridato. Bruce McLaren ha ora a disposizione un mo- tore davvero competitivo, in grado di suppor- McLaren M7A tare le valide doti telaistiche delle sue mac- chine: il V8 Ford. Si tratta di un’unità proget- tata da Keith Duckworth e costruita in Inghil- terra presso la Cosworth, con i mezzi finan- ziari e le attrezzature messe a disposizione di Duckworth e Costin dal colosso automobilisti- co americano. Il nuovo motore capita a fagio- lo per le scuderie inglesi, che fino a quel mo- mento avevano dovuto arrabattarsi con quel Telaio: monoscocca composto da che c’era a disposizione. Solo la BRM, tra i profilati in alluminio L72 Reynolds e team britannici, costruisce in proprio il moto- da pannelli di magnesio rivettati. I re: prima un complicato H 16 per poi ripiega- fianchi contenevano due serbatoi di BRUCE McLAREN benzina in plastica della capacità di re su di un più semplice da gestire V12. Altre 50 litri, un altro supplementare di 40 impiegano motori diversi, come la Cooper che opta per il dodici cilindri litri dietro il sedile e un altro sopra le Maserati e la Brabham che continua con il V8 dell’australiana Repco. La gambe: in tutto 145 litri. Il radiatore Lotus, l’anno prima, era stata più fortunata: lo stretto rapporto esisten- dell’acqua della Sek era posto te tra Colin Chapman e la Cosworth aveva fatto sì che il nuovo motore all’anteriore mentre quello dell’olio era piazzato proprio sopra il cambio. fosse all’inizio dato in esclusiva proprio al vulcanico costruttore ingle- - se, che l’aveva montato per la prima volta sulla nuova 49 vincendo, con Aerodinamica: carrozzeria di fibra di Clark, il Gran Premio d’Olanda. Terminata la stagione ’67 con il trionfo vetro. Nel corso della stagione fu montato anche un alettone sopra il iridato del neozelandese Denny Hulme su Brabham-Repco, a Bruce motore. McLaren riesce, con il supporto della Gulf e della Goodyear, un colpo da - maestro: affidare il volante di una sua monoposto al neo campione del Sospensioni: la sospensione ante- riore, disegnata da Bruce McLaren. mondo, al quale l’ambiente Brabham va stretto. La McLaren aveva derivava da quella della M6A con all’epoca sede a Colnbrook, nel Berkshire in Inghilterra. Lo staff era co- biellette superiori ed inferiori e da stituito, oltre a Bruce, da Teddy Mayer, da Tyler Alexander e da Phil doppi tiranti; al posteriore triangoli Kerr, con Robin Herd in qualità di progettista. Tutto l’ambiente ruotava invertiti e doppi tiranti. Gli ammortiz- però attorno ai due piloti, lo stesso Bruce McLaren e Denny Hulme, il zatori elicoidali erano della Koni e i supporti dei braccetti dello sterzo cui affiatamento fu la base sulla quale furono costruiti i successi otte- erano bullonati come sulla M5A. I nuti dalla scuderia inglese in quell’anno e nei seguenti. freni erano della Lookherd, ventilati e con un diametro di 26.6cm, SUDAFRICA - KYALAMI all’interno di ruote di 38 cm. La stagione 1968 inizia in Sudafri- che si trova una fila più indietro. Motore: Ford-Cosworth DFV V8 in ca il giorno di Capodanno e già il La novità di questa M5A è grado di sviluppare 408 CV a 9.200 Campionato sembra avere un esi- l’originale livrea color giallo papa- giri/min. - to scontato: Jim Clark fa il miglior ya che fino al 1973 caratterizzerà Cambio: Hewland FG 301, manuale a tempo in prova, il giro più veloce le macchine uscite dall’officina di 5 rapporti con differenziale Wei- in gara e s’impone al volante della Colnbrook. Hulme chiude quinto, smann. Pneumatici: Good Year. -- Lotus-Ford 49. La superiorità ma- staccato di due giri. Cenni storici: la McLaren M7A, dise- nifestata dal binomio Clark-Lotus Poi una lunga pausa, utile per la gnata da Robin Herd e Gordon Cop- sembra ripetere quella delle an- messa a punto della nuova M7A puck, debutta in Formula 1 nel corso nate 1963 e 1965, ma il destino è sulla quale, finalmente, compaio- della stagione 1968 al Gran Premio d’Europa. L’auto è dotata di un mo- in agguato: il 7 aprile, ad Hocken- no dietro le spalle di Bruce e tore Ford Cosworth DFV (Double heim, Clark perderà la vita duran- Denny i rassicuranti tromboncini Four Valve), la stessa unità motrice te una gara di F2. L’avvenimento d’aspirazione del V8 britannico. montata sulla Lotus 49 dal 1967. Il sarà uno shock, ma l’ambiente re- Altro suono, altra musica. Ford Cosworth DFV, sviluppato dalla agirà con la filosofia di chi è abi- Denny Hulme scopre che il nuovo Cosworth Engineering per conto tuato a vedere, ogni anno, il ripe- motore gli permette riprese più della Ford, è leggero, compatto e relativamente a buon mercato. Con tersi di simili eventi infausti. efficaci grazie alla migliore distri- la M7A Bruce registra la prima vitto- La McLaren è presente a Kyalami buzione della coppia motrice. In ria del team nel GP del Belgio, que- con il solo Denny Hulme, che por- certi punti del tracciato di prova sto fa di lui il secondo pilota che ta in gara la M5A motorizzata con Denny può mantenere il rapporto vince un Gran Premio con una mac- il V12 BRM perché la nuova M7A, superiore dove prima doveva in- china di sua costruzione. Nello stes- con il Ford-Cosworth, non è anco- vece scalare una marcia, e que- so anno, Danny Hulme a bordo di un’altra M7A conquista la vittoria nel ra pronta. Una piccola curiosità: sto, sui circuiti tortuosi, non è un GP del Canada, con Bruce che taglia Hulme parte in quarta fila con il vantaggio da poco. Ma anche gli il traguardo alle sue spalle. Questo nono tempo, ma la sua qualifica è allunghi si fanno più poderosi per- risultato segna la prima doppietta migliore di quella delle due BRM ché il nuovo Ford V8 eroga oltre per il team McLaren nel Campionato ufficiali di Pedro Rodriguez (che trenta cavalli più del vecchio BRM. Mondiale di Formula 1. gli è a fianco) e di Mike Spence Ed è anche più affidabile. Il 17 marzo è il gran giorno: la Bruce McLaren parte in secon- al quarto giro per la rottura di nuova M7A debutta in una ga- da fila con il quarto tempo: sa- un semiasse. ra prestigiosa, anche se fuori rà costretto al ritiro al 78° dei E le M7A? Montecarlo non è classifica, dove però ci sono 90 giri previsti per problemi di terreno di conquista per le mo- tutti i protagonisti del mondia- lubrificazione, ma Denny con- noposto giallo-arancio: la qua- le. È il banco di prova. È la Cor- quista il podio dietro Graham lifica non è esaltante: settimo sa dei Campioni sul circuito in- Hill, che va a vincere con la Lo- tempo per Bruce e nono per glese di Brands Hatch. Bene: di tus 49 dipinta nei nuovi colori Denny. In gara Bruce abban- fronte a tanti quotati avversa- bianco, rosso e oro dello spon- dona al primo giro per inciden- ri, Bruce McLaren fa il pieno: sor (allora si diceva te, mentre Denny chiude quin- pole-position, giro più veloce e “patrocinatore”) Golf-Leaf. to a sette tornate dal vincitore, vittoria. Questo giorno lo riem- Hulme è rimasto a lungo alle dietro la Cooper-Maserati di pie di gioia e, come egli stesso spalle di Hill, ma nel finale ral- Ludovico Scarfiotti che lo pre- dirà, sarà una delle più belle lenta, probabilmente allarmato cede di tre giri. Fra l’altro, a soddisfazioni ottenute fin lì in dal problema capitato al suo Montecarlo, le McLaren parto- carriera. caposquadra e conclude a se- no con due musetti diversi: Al Daily Express Trophy, a Sil- dici secondi. Una curiosità: corto per Denny (per diminuire verstone, altra gara fuori Cam- Hill, McLaren e Hulme danno la lo sbalzo anteriore e tenere la pionato che si disputa il 25 a- stura alla moda di scrivere il vettura più lontana dal guard prile, tocca a Hulme fare la nome sul casco, presto imitati rail a parità di posizione delle pole e condurre alla vittoria la da tanti altri. ruote), normale per Bruce. M7A, e questo malgrado un La consolazione viene guar- sasso abbia colpito e fatto dando la classifica: Hulme, saltare una lente dai suoi pur staccato di quattordici occhialoni. Bruce è secondo. lunghezze dal caposquadra È un inizio al fulmicotone, Lotus, è secondo con dieci con due affermazioni su due punti. partecipazioni, che fa ben Il campionato è però ancora sperare per il prosieguo del- lungo e c’è un certo equili- la stagione. brio: Hill non è il solo pre- tendente al titolo perché lo SPAGNA - JARAMA scozzese Jackie Stewart, al Il secondo appuntamento volante della Matra-Ford MS del Mondiale è fissato per il 10, si dimostra uno con il 12 maggio in terra spagno- quale tutti dovranno fare i la, a Jarama. Denny Hulme, conti. Altri pretendenti sono detto ”Orso” per il suo ca- i due della Ferrari: Chris A- rattere schivo, ma sensibile mon (se la proverbiale sfor- e non esente da una certa tuna che lo perseguita si de- timidezza, è in prima fila.