Sondaggi Ed Elezioni.Pdf

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Sondaggi Ed Elezioni.Pdf a cura di Ilvo Diamanti Luigi Ceccarini Sondaggi ed elezioni Le regole del gioco e della comunicazione XI Convegno Internazionale SISE Pordenone, 13-14 marzo 2013 © SISE, Società Italiana di Studi Elettorali www.studielettorali.it Prima edizione ottobre 2013 Pubblicato da SISE – Firenze (Italy) ISBN 978-88-907-8181-0 Indice Introduzione, di Ilvo Diamanti x Note dei partecipanti alla tavola rotonda, di Antonio di Bella, Ilvo Diamanti, Nando Pagnoncelli, Eric Jozsef e Reimar Zeh xiii Parte prima I SONDAGGI PRE-ELETTORALI 1. La capacità predittiva dei sondaggi pre-elettorali pubblicati in occasione delle elezioni politiche italiane del 2013, di Giancarlo Gasperoni 2 2. Pre-election poll accuracy: meta-analysis as multilevel approach, di Rosario D'Agata e Venera Tomaselli 23 3. I sondaggi verso le elezioni politiche del 2013, di Maurizio Pessato 39 Parte seconda COMUNICAZIONE ED ELEZIONI 4. Problematica costituzionale della diffusione dei sondaggi elettorali, di Leonardo Bianchi 51 5. Diffusione di sondaggi e campagna elettorale: definizioni più certe, contesti più indefiniti, di Marina Caporale 64 v 6. Menzogna politica, fra immaginazione e insegne pubblicitarie: una riflessione filosofico-politica, di Orsola Goisis 89 7. Alla prova dei fatti? Elezioni 2013, crisi economica e informazione politica in Italia, di Marco Calabrò 99 Parte terza LA CAMPAGNA ELETTORALE 8. Usi e condizioni delle strategie elettorali: il caso del “negative campaigning”, di Luca Cordani 123 9. Una campagna «emblematica»: il rapporto tra simboli di lista, media e propaganda, di Gabriele Maestri 139 10. Modelli di campagna elettorale e consulenza politica. Un focus sui parlamentari siciliani, di Rossana Sampugnaro e Francesca Montemagno 153 Parte quarta SOCIAL MEDIA ED ELEZIONI 11. Follow the leader: dinamiche relazionali e modelli di attività su Twitter dei follower dei principali leader politici italiani durante la campagna elettorale del 2013, di Cristian Vaccari e Augusto Valeriani 189 12. Twitter e trending topic: solo pointless babble o un third place di discussione politica?, di Rita Marchetti, Diego Ceccobelli e Davide Gazzé 216 vi 13. Stili di presenza dei leader politici su Twitter, di Sara Bentivegna 243 Parte quinta I PARTITI E LE COALIZIONI 14. Il meccanismo delle multicandidature alle elezioni 2013: autoreferenzialità o semplificazione?, di Luigi di Gregorio e Michele de Vitis 265 15. Le liste non partitiche e lo smisurato ampliamento dell'offerta nelle elezioni comunali, di Roberto de Luca 294 16. Da Giorgio Almirante a Mario Monti. La vicenda politico- elettorale del partito di Gianfranco Fini, di Lucia Montesanti 324 17. Primarie e Parlamentarie: il “mito fondante” di un partito senza fondamenta, di Terenzio Fava 351 Parte sesta IL VOTO E GLI ELETTORI 18. Il voto degli italiani all'estero. Uno studio sulla comunità italiana di Sidney, di Marco Morini 381 19. Tra Destra e Sinistra. Un'analisi sull'auto-collocazione politica degli elettori a 5 Stelle, di Stefano Camatarri 407 20. La provenienza degli elettori del Movimento 5 stelle: indagini campionarie e Modello di Goodman a confronto, di Rinaldo Vignati 419 vii 21. L'evoluzione del voto differenziato tra Camera e Senato, 1987-2008, di Andrea Pedrazzani e Luca Pinto 440 viii ix INTRODUZIONE Ilvo Diamanti Presidente della SISE, Società Italiana di Studi Elettorali Presentiamo, in questo eBook, i testi elaborati e proposti in occasione dell'XI Convegno Internazionale della SISE, Società Italiana di Studi Elettorali, il 13-14 marzo 2013 a Pordenone. L’argomento del convegno, in questa occasione, ha affrontato una questione divenuta sempre più importante, nelle occasioni elettorali. Mi riferisco alla relazione fra opinione pubblica e comportamento di voto. Più specificamente, al ruolo che hanno assunto i sondaggi d’opinione e le strategie di marketing, soprattutto nella comunicazione pubblica mediatica. Si tratta di temi che in Italia hanno acquisito grande evidenza, soprattutto negli ultimi vent’anni, dopo la “discesa in campo” di Silvio Berlusconi. Il quale ha imposto una versione della politica come marketing, costringendo tutti gli altri attori politici a inseguirlo e a seguirlo sul medesimo terreno. Con esiti perlopiù deludenti. Tuttavia, questo modello di rapporto con la politica e con il voto non l’ha inventato Berlusconi, il quale semmai l’ha innovato, servendosi delle proprie risorse e delle proprie competenze. E approfittando del vuoto creatosi nel sistema politico italiano dopo la fine della Prima Repubblica. L’uso dei sondaggi d’opinione e delle tecniche di comunicazione e di marketing nelle campagne elettorali, però, ha una storia lunga e tradizioni consolidate. Negli Usa e in Europa, dove, da decenni, costituisce un approccio sperimentato. Anche perché le campagne elettorali, ormai, non finiscono mai. Sono “permanenti”. Finalizzate a costruire il consenso intorno alle politiche e ai governi, oppure a contrastarlo. Quel che è sempre più evidente, però, è il loro cambiamento nella “percezione” degli elettori e dei cittadini. Ma anche nella “presentazione” sui media. Nella “democrazia del pubblico”, infatti, i sondaggi hanno sostituito le tradizioni tecniche di rilevazione e di comunicazione della domanda sociale, fondate sulla partecipazione e sull’organizzazione di partito. Sono divenuti, sempre più, strumenti di “orientamento” del consenso. Comunque, di definizione dei “valori” di riferimento, su cui fondare l’identità sociale del sistema. In altri termini: rilevando “l’agenda” delle priorità dei cittadini, in effetti, si contribuisce a imporla. Tuttavia, in tempi di “democrazia del pubblico”, i sondaggi e i x pollster sono divenuti anche – e sempre più – parte della “messa in scena della politica”. Elementi essenziali dell’infotainment e del politainment. Per cui i contenuti e i dati delle inchieste diventano utili in quanto parte dello spettacolo. E i pollster, a loro volta, attori. Anche e tanto più in quanto garanti del rigore scientifico del sondaggio presentato. Così, i sondaggi sono divenuti frequenti, anzi, “fissi” nei notiziari e nei programmi di informazione, ma anche nei talk. E i pollster interagiscono, a loro volta, con gli altri “attori” del campo mediatico: presentatori e conduttori, ospiti di diversi ambienti e diversi mondi. Per questo i sondaggi e i pollster vanno studiati al di là delle informazioni e dei dati che forniscono, delle risposte che danno. Perché il valore del loro “prodotto” è simbolico, entra nel mercato e nello scambio comunicativo. In misura e in modo crescente. Al tempo stesso, vanno analizzati i sistemi di regole, vincoli e controlli adottati nei diversi contesti nazionali, nei diversi livelli della competizione elettorale, per fare fronte ai mutamenti che hanno trasformato i diversi aspetti e attori della competizione elettorale. Non solo la logica del rapporto fra elezioni, partiti e voto. Anche i media, le tecnologie, le professioni. È in questa direzione e lungo questi indirizzi che si è sviluppato il Seminario di studi. In due giorni dedicati, dapprima, al confronto – nel corso della tavola rotonda di apertura dei lavori - fra esperti di diversi Paesi – gli USA, la Germania e la Francia, oltre all’Italia - e di diverse aree disciplinari. I media, la comunicazione, il diritto, le scienze politiche e sociali, la rete e i social media, le indagini demoscopiche. Gli stessi ambiti che hanno caratterizzato, in seguito, l’approfondimento in sei panel tematici. Nel complesso, hanno partecipato al Seminario Internazionale circa trenta relatori, studiosi e specialisti, in larga misura nostri soci. O che lo sono divenuti, proprio in questa occasione. Va sottolineato come il Convegno, per quanto i suoi interessi si rivolgessero oltre l’attualità, abbia offerto un’opportunità importante per riflettere e discutere su una stagione elettorale dove le elezioni politiche di febbraio hanno costituito una svolta importante per il sistema politico e le istituzioni. Ma anche per la Germania, dove in settembre si vota per rinnovare il Bundenstag, il Parlamento federale. Il Seminario ha, dunque, offerto molteplici spunti di dibattito, riflessione, approfondimento, sotto il profilo scientifico, tecnico e specialistico. Ma ha anche fornito un’occasione di incontro per studiosi che, normalmente, si incontrano sui libri e sulle riviste di settore. Ha costituito, dunque, un luogo di formazione e di rafforzamento per una xi comunità scientifica, che non è solamente “scientifica”. È anche una “comunità”. Fatta di persone e di relazioni. Come sempre, queste iniziative sono possibili e riescono perché c’è chi le prepara, le sostiene, le promuove. E chi lavora. Prima, durante e anche dopo. Questa iniziativa ha potuto avvalersi della collaborazione del Gruppo Studi Storici e Sociali Historia di Pordenone e del liMes Club Pordenone- Udine-Venezia, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Ringrazio, inoltre, i colleghi e amici del Comitato Scientifico della SISE per l’opera svolta, non solo in questa occasione. Un riconoscimento particolare a Gabriele Bracci, segretario della Società. E grazie, infine, a tutti coloro che hanno partecipato, presentato relazioni, proposto e pubblicato documenti e materiali. Contribuendo a formare e a riprodurre la tradizione degli studi elettorali in Italia. E a rafforzare il ruolo della SISE, fra gli specialisti ma anche fra gli attori politici e istituzionali. Urbino-Pordenone, 9 settembre 2013 xii NOTE DEI PARTECIPANTI ALLA TAVOLA ROTONDA Antonio Di Bella (Giornalista, Rai) C'è un grande, clamoroso sconfitto nelle
Recommended publications
  • 2016 Afsol Book.Pdf
    African-Centred Solutions Building Peace and Security in Africa Editors Sunday Okello and Mesfin Gebremichael Copyright © 2016 Institute for Peace and Security Studies, Addis Ababa University Printed in Ethiopia First published: 2016 All rights reserved. No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or by any means, electoronic or mechanical including photocopy, recording or inclusion in any information storage and retrieval system, without the prior written permission of the Institute for Peace and Security Studies. The views expressed in this book are those of the authors. They do not necessarily reflect the views of the Institute. ISBN: 978-99944-943-3-0 Table of Contents Chapter One Introduction by Sunday Angoma Okello ................................................... 1 Chapter Two Interrogating the Concept and Ideal of African-Centred Solution to African Peace and Security Challenges By Amadu Sesay ..................... 21 Chapter Three Enriching the African-Centred Solutions Concept: Reflections on AU-led Peace Support Operations in Sudan and Somalia By Dawit Yohannes ....................................................................................................... 47 Chapter Four South Sudan: Exploring African–Centred Hybrid Sustainable Peacebuilding and Security By Evelyn Mayanja ................................... 75 Chapter Five Statehood, Small Arms and Security Governance in Southwest Ethiopia: The Need for an African-Centred Perspective By Mercy Fekadu Mulugeta ....................................................................................... 103 Chapter Six Understanding Peaceful Coexistence from an Urban Refugee Perspective in Africa: The Case of Uganda By Brenda Aleesi ............ 135 Chapter Seven Civil Society in Conflict Transformation: Key Evidence from Kenya’s Post-election Violence By Caleb Wafula ................................................. 161 Chapter Eight Boko Haram Insurgency and Sustainable Peace in Nigeria and the Lake Chad Region: AU-MNJTF’s Intervention By Naeke Sixtus Mougombe .
    [Show full text]
  • Governo Berlusconi Iv Ministri E Sottosegretari Di
    GOVERNO BERLUSCONI IV MINISTRI E SOTTOSEGRETARI DI STATO MINISTRI CON PORTAFOGLIO Franco Frattini, ministero degli Affari Esteri Roberto Maroni, ministero dell’Interno Angelino Alfano, ministero della Giustizia Giulio Tremonti, ministero dell’Economia e Finanze Claudio Scajola, ministero dello Sviluppo Economico Mariastella Gelmini, ministero dell’Istruzione Università e Ricerca Maurizio Sacconi, ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali Ignazio La Russa, ministero della Difesa; Luca Zaia, ministero delle Politiche Agricole, e Forestali Stefania Prestigiacomo, ministero dell’Ambiente, Tutela Territorio e Mare Altero Matteoli, ministero delle Infrastrutture e Trasporti Sandro Bondi, ministero dei Beni e Attività Culturali MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le Regioni Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del Programma Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità Andrea Ronchi, ministro per le Politiche Comunitarie Elio Vito, ministro per i Rapporti con il Parlamento Umberto Bossi, ministro per le Riforme per il Federalismo Giorgia Meloni, ministro per le Politiche per i Giovani Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione Normativa SOTTOSEGRETARI DI STATO Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con le funzioni di segretario del Consiglio medesimo PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Maurizio Balocchi, Semplificazione normativa Paolo Bonaiuti, Editoria Michela Vittoria
    [Show full text]
  • Italy's Atlanticism Between Foreign and Internal
    UNISCI Discussion Papers, Nº 25 (January / Enero 2011) ISSN 1696-2206 ITALY’S ATLANTICISM BETWEEN FOREIGN AND INTERNAL POLITICS Massimo de Leonardis 1 Catholic University of the Sacred Heart Abstract: In spite of being a defeated country in the Second World War, Italy was a founding member of the Atlantic Alliance, because the USA highly valued her strategic importance and wished to assure her political stability. After 1955, Italy tried to advocate the Alliance’s role in the Near East and in Mediterranean Africa. The Suez crisis offered Italy the opportunity to forge closer ties with Washington at the same time appearing progressive and friendly to the Arabs in the Mediterranean, where she tried to be a protagonist vis a vis the so called neo- Atlanticism. This link with Washington was also instrumental to neutralize General De Gaulle’s ambitions of an Anglo-French-American directorate. The main issues of Italy’s Atlantic policy in the first years of “centre-left” coalitions, between 1962 and 1968, were the removal of the Jupiter missiles from Italy as a result of the Cuban missile crisis, French policy towards NATO and the EEC, Multilateral [nuclear] Force [MLF] and the revision of the Alliance’ strategy from “massive retaliation” to “flexible response”. On all these issues the Italian government was consonant with the United States. After the period of the late Sixties and Seventies when political instability, terrorism and high inflation undermined the Italian role in international relations, the decision in 1979 to accept the Euromissiles was a landmark in the history of Italian participation to NATO.
    [Show full text]
  • M Franchi Thesis for Library
    The London School of Economics and Political Science Mediated tensions: Italian newspapers and the legal recognition of de facto unions Marina Franchi A thesis submitted to the Gender Institute of the London School of Economics for the degree of Doctor of Philosophy, London, May 2015 1 Declaration I certify that the thesis I have presented for examination for the MPhil/PhD degree of the London School of Economics and Political Science is solely my own work. The copyright of this thesis rests with the author. Quotation from it is permitted, provided that full acknowledgement is made. This thesis may not be reproduced without my prior written consent. I warrant that this authorisation does not, to the best of my belief, infringe the rights of any third party. I declare that my thesis consists of 88924 words. Statement of use of third party for editorial help (if applicable) I can confirm that my thesis was copy edited for conventions of language, spelling and grammar by Hilary Wright 2 Abstract The recognition of rights to couples outside the institution of marriage has been, and still is, a contentious issue in Italian Politics. Normative notions of family and kinship perpetuate the exclusion of those who do not conform to the heterosexual norm. At the same time the increased visibility of kinship arrangements that evade the heterosexual script and their claims for legal recognition, expose the fragility and the constructedness of heteronorms. During the Prodi II Government (2006-2008) the possibility of a law recognising legal status to de facto unions stirred a major controversy in which the conservative political forces and the Catholic hierarchies opposed any form of recognition, with particular acrimony shown toward same sex couples.
    [Show full text]
  • Berlusconi Wins in Italy: Do Not Put New Wine Into Old Bottles
    Click here for Full Issue of EIR Volume 35, Number 17, April 25, 2008 FIGURE 2 Berlusconi Wins in Italy Types of Dominant Natural Vegetation in Africa Do Not Put New Wine Into Old Bottles S A H A R A by Claudio Celani Italy has a new Parliament and a new Prime Minister, Silvio S U D A N Berlusconi. The coalition led by the media magnate and for- N mer premier (200-06) won the April 13-4 general elections EQUATOR by a 9% margin over his rival, Walter Veltroni, leader of the Democratic Party. Only four or five factions will be represented in the new Parliament, a revolutionary change, compared with the 29 Forest factions represented in the old one. Remarkably, the “Left- Scrub forest Rainbow” coalition could not get over the 4% barrier for the Grass Chamber of Deputies (8% for the Senate) and will not be rep- resented in the Parliament. The good news is that the Green Desert brush Party will not be there; the bad news is that several members of the leftist party PRC, who had supported LaRouche’s pro- posal for a New Bretton Woods, such as Sen. Lidia Menapace and Hon. Gennaro Migliore, are also out. Another major de- Source: George F. Deasy, et al., The World’s Nations, New York: J.B. Lippincott, 1958. velopment is that the regional-populist Northern League dou- bled its votes, becoming the third-largest force. Constitutional procedures require that the list of ministers • Northern coastal regions. The Mediterranean littoral is be presented to President Giorgio Napolitano, for his approv- already famous for its output of citrus, dates, olives, winter al.
    [Show full text]
  • EU-27 Watch No 8
    EU-27 WATCH No. 8 ISSN 1610-6458 Issued in March 2009 Edited by the Institute for European Politics (IEP), Berlin in collaboration with the Austrian Institute of International Affairs, Vienna Institute for International Relations, Zagreb Bulgarian European Community Studies Association, Institute for World Economics of the Hungarian Sofia Academy of Sciences, Budapest Center for European Studies / Middle East Technical Institute for Strategic and International Studies, University, Ankara Lisbon Centre européen de Sciences Po, Paris Institute of International and European Affairs, Centre d’étude de la vie politique, Université libre de Dublin Bruxelles Institute of International Relations, Prague Centre d’Etudes et de Recherches Européennes Institute of International Relations and Political Robert Schuman, Luxembourg Science, Vilnius University Centre of International Relations, Ljubljana Istituto Affari Internazionali, Rome Cyprus Institute for Mediterranean, European and Latvian Institute of International Affairs, International Studies, Nicosia Riga Danish Institute for International Studies, Mediterranean Academy of Diplomatic Studies, Copenhagen University of Malta Elcano Royal Institute and UNED University, Madrid Netherlands Institute of International Relations European Institute of Romania, Bucharest ‘Clingendael’, The Hague Federal Trust for Education and Research, London Slovak Foreign Policy Association, Bratislava Finnish Institute of International Affairs, Helsinki Stockholm International Peace Research Institute Foundation
    [Show full text]
  • Externalization of Migration Control: the Case of the Italian-Libyan Agreements Between 2000 and 2011
    Externalization of migration control: The case of the Italian-Libyan agreements between 2000 and 2011 RELATORE Prof. Mattia GUIDI CANDIDATO Leo GEYER (Matr. 635552) CORRELATORE Prof. Federico NIGLIA ANNO ACCADEMICO: 2017-2018 Acknowledgements First of all I want to thank my parents for their encouragement and invaluable support and assistance in my studies. I would also like to thank, for their help, their advice and their support, my brother Jules Geyer, my grandmother Madeleine Geyer, my cousin Maxime Di Natali, and my dear friends Louis Bachellier, Clement Parisot, Alex Azevedo, Emanuele Spina, Guillaume Willaumez, Roxane Misk, Giulio Moré, Gabriele Nictora, Francesco Costantino, Henrique Neves, Tanguy Maire du Poset, Patrick Geneit, Ambra Vaccarezza, Maria Grazia Cantarella, Marc Riewe and Virginie Matterne. Besides, I express a special gratitude to my friend Audrey Dubuc, for taking the time to print and submit this thesis for me in Brussels. I am also grateful for the help provided by my two supervisors: prof. Giacomo Orsini from ULB, his precious feedbacks, comments, and advice were very important in the redaction of this thesis, and prof. Mattia Guidi from LUISS Guido Carli who kindly accepted to supervise this thesis. Last but not least, I want to mention the importance of Kendrick Lamar’s oeuvre in my life. His music has been, during the past years, a great inspiration to me and I would not be the same person without his lyrics and melodies. I Abstract This thesis analyses the Italian externalization of migration and border management policies in Libya, to see whether and how the Europeanization and concurrent securitization of migration policies played a role to legitimize these contested policies.
    [Show full text]
  • Treacherous Words
    Treacherous Words How Climate Change Conspiracy Sceptics use Conceptual Metaphors to Extinguish our Future Ida-Maria Chvostek Student Vt 2019 Examensarbete för kandidatexamen, 15 hp Engelska Abstract This study examined the metaphors used in contemporary American conservative discourse between October 2018 and March 2019, focusing on material published by conservative think tanks (CTTs) and tweets made by Republican senators in relation to climate change. For the CTTs, a domain-specific corpus (36,388 words) was compiled and a smaller corpus (3967 words) was assembled based on 135 tweets. These datasets showed that conspiracy scepticism was the most common type of scepticism used to discredit climate change data, scientists and environmental policies. In addition, the datasets indicate that conservative agents frequently used metaphors of WAR, RELIGION, HEALTH, BUILDING, JOURNEY, WATER and PRODUCT to convey negative frames. These domains linked to the conceptual key LIFE IS A STRUGGLE FOR SURVIVAL and were presented in a moral context. In response to these findings it is suggested that the scientific community incorporate emotional language, metaphors and moral values when communicating environmental issues. Keywords: United States of America, conservative think tanks, critical metaphor analysis, IPCC, framing Table of contents 1 Introduction ............................................................................................................... 3 1.1 Background ....................................................................................................................
    [Show full text]
  • MEDIOCRI I POTENTI DELL’ITALIA IMMOBILE Baldini Castoldi Dalai Editore
    Lunedì 1 www.unita.it 2€ +"M" Dicembre 2008 Anno 85 n. 332 Io senza l’Hiv non saprei più vivere. Ne ho fatto una missione. Se arrivasse il vaccino stapperei lo champagne. Ma non smetterei di occuparmene. Sara E., da 15 anni sieropositiva, l’intervista a pagina 26 Il suicidio di Nugnes polemiche Conflitto d’interessi e accuse LA PARABOLA Messa affollata Voci sul coinvolgimento in nuove DEL PREMIER inchieste. Il legale: si sentiva PADRONE perseguitato. p ALLE PAGINE 8-9 Più Iva a Sky, vantaggi per Mediaset Berlusconi approfitta della crisi per colpire un concorrente Dalla giustizia alla tv ecco tutte le anomalie p ALLE PAGINE 6-7 India-Pakistan pace a rischio dopo il massacro di Mumbai Il terrorista arrestato: «L’obiettivo della strage era Israele». p ALLE PAGINE 18-19 ANTONELLO CAPORALE MEDIOCRI I POTENTI DELL’ITALIA IMMOBILE Baldini Castoldi Dalai editore www.bcdeditore.it EMME. L’inserto satirico de «l’Unità». p IN ALLEGATO La foto d’autore. Oggi gli atleti di Andy Clark. pALLE PAGINE 24-25 2 www.unita.it LUNEDÌ 1 DICEMBRE 2008 Diario CONCITA DE GREGORIO Oggi nel giornale Direttore [email protected] PAG. 14-15 ITALIA http://concita.blog.unita.it D’Alema: io segretario? No In Europa il Pd stia col Pse canzone. A volte davvero viene da chiede- Filo rosso re: ti prego, dimmi una bugia. La verità su quel che è successo a Napoli, su cosa abbia davvero indotto Giorgio Nugnes, assessore La fiducia pd, ad uccidersi non dev’essere tutta nelle carte dell’inchiesta sulla rivolta contro i rifiuti di Pianura.
    [Show full text]
  • Rivista N° 1/2011 Data Pubblicazione: 18/01/2011
    RIVISTA N° 1/2011 DATA PUBBLICAZIONE: 18/01/2011 Matteo Frau ricercatore di diritto pubblico comparato LA FORMAZIONE DEI NUOVI GRUPPI PARLAMENTARI DI FUTURO E LIBERTÀ PER L’ITALIA E LE RIPERCUSSIONI NELLA MAGGIORANZA Gli insanabili contrasti che avevano visto contrapporsi, sin dall’inizio della XVI Legislatura, i due principali protagonisti della nascita del Popolo della Libertà, ossia l’on. Silvio Berlusconi e l’on. Gianfranco Fini, contrasti che erano stati in qualche modo amplificati dagli incarichi istituzionali da costoro rispettivamente ricoperti, finirono per produrre una spaccatura profonda all’interno della coalizione di centrodestra. Attorno alla figura del Presidente della Camera Fini si raccoglievano infatti numerosi parlamentari del Popolo della Libertà, per lo più provenienti da una corrente interna del disciolto partito di Alleanza nazionale, i quali, in conflitto con il resto della coalizione e con il suo leader, l’on. Berlusconi, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto del 2010 davano vita, presso ciascuno dei due rami del Parlamento, a un gruppo denominato Futuro e Libertà per l’Italia, che nasceva per scissione dal gruppo afferente al partito di maggioranza relativa e anticipava la creazione di un nuovo partito politico, il cui processo costitutivo è ad oggi ancora in corso. Alla Camera dei deputati l’entità della scissione privava la coalizione di centrodestra della maggioranza parlamentare, con la conseguenza che le vicende relative alla composizione del nuovo gruppo erano caratterizzate da maggiore fermento; al Senato, dove invece la consistenza numerica dei parlamentari fuoriusciti dal PdL era in proporzione meno significativa e comunque non essenziale ai fini del raggiungimento della maggioranza, la composizione originaria di Futuro e Libertà per l’Italia non subiva (perlomeno sino ad ora) modifiche di sorta.
    [Show full text]
  • Challenges of Democracy in the European Union and Its Neighbors
    Challenges of Democracy in the European Union and its Neighbors Aylin Ünver Noi and Sasha Toperich Editors Center for Transatlantic Relations Paul H. Nitze School of Advanced International Studies Johns Hopkins University Aylin Ünver Noi and Sasha Toperich, eds. Challenges of Democracy in the European Union and its Neighbors Washington, DC: Center for Transatlantic Relations, 2016. © Center for Transatlantic Relations, 2016 Center for Transatlantic Relations The Paul H. Nitze School of Advanced International Studies The Johns Hopkins University 1717 Massachusetts Ave., NW, Suite 525 Washington, DC 20036 Tel: (202) 663-5880 Fax: (202) 663-5879 Email: [email protected] http://transatlantic.sais-jhu.edu ISBN 13: 978-0-9907720-6 Cover image: Shutterstock.com Contents Preface . .v Acknowledgements . .vii List of Abbreviations . .ix Tables and Figures . .xi Introduction . .xiii Aylin Ünver Noi and Sasha Toperich Part I Challenges Of Democracy In The European Union Chapter 1 . .3 The Conceptual Challenge to Transnational Democracy in the European Union Mario Telò Chapter 2 . .25 Racism in Europe: A Challenge for Democracy Leila Hadj-Abdou Part II Challenges Of Democracy In The Aspirant Countries Chapter 3 . .45 Challenges of Democracy in Turkey: Europeanization, Modernization and Securitization Revisited Aylin Ünver Noi Chapter 4 . .75 Challenges of Democracy in Serbia Daniel Serwer Chapter 5 . .93 Challenges of Democracy in Bosnia and Herzegovina Sasha Toperich and Mak Kamenica iv CHALLENGES OF DEMOCRACY IN THE EUROPEAN UNION AND ITS NEIGHBORS Part III Challenges of Democracy in the Neighborhood of the European Union Chapter 6 . .109 Rethinking the European Union’s Neighborhood Policy Michael Leigh Chapter 7 . .123 Challenges of Democracy in the Caucasus Alex Sokolowski Chapter 8 .
    [Show full text]
  • MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta Sociálních Studií Katedra Politologie
    MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta sociálních studií Katedra politologie DISERTAČNÍ PRÁCE Brno 2009 Tomáš Foltýn MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta sociálních studií Katedra politologie Tomáš Foltýn Utváření stranického systému v podmínkách transformace politického systému. Italský stranický systém v letech 1994 - 2008. Disertační práce Školitel: prof. PhDr. Maxmilián Strmiska, Ph.D. Brno 2009 2 Prohlašuji tímto, že jsem předkládanou práci vypracoval samostatně toliko na základě pramenů uvedených v seznamu literatury. Tomáš Foltýn 3 Je mou milou povinností poděkovat na tomto místě svému školiteli, prof. Strmiskovi, nejen za řadu inspirativních a cenných poznámek, kterých mi k popisované materii během studia poskytl, ale v prvé řadě za jedinečný a neokázalý způsob, kterým se dělí o své hluboké znalosti (nejen ve vztahu ke zkoumanému tématu), díky čemuž je člověk nucen předkládat danou práci s nejvyšší možnou pokorou. Současně bych rád poděkoval svému nejbližšímu okolí, bez jehož tolerantního, chápavého, vstřícného a často i nápomocného přístupu by nebylo možné následující text vůbec dokončit. 4 Rekapitulace namísto úvodu ........................................................................................................ 7 2. Konceptualizace pojmu „druhá republika“ I. – perspektiva druhé poloviny devadesátých let .................................................................................................................................................... 12 2.1 Tranzice sui generis ........................................................................................................
    [Show full text]