Archivio Marco Calderini

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Archivio Marco Calderini Archivio Marco Calderini 1848-1947 Inv. n. 341 Denominazione: Archivio Marco Calderini Consistenza del fondo: 11 mazzi e 3 grandi formati pari a ml. 2,13 Estremi cronologici: 1848-1948 Soggetto produttore: Archivio Marco Calderini Soggetto conservatore: Archivio di Stato di Torino Inventario a cura di: Archilogica S.n.c. di Giorgio Canaparo, Luca Carpegna, Pier Federico Lombard e Stefano Rolla Ultimazione lavori: Dicembre 2016 Lavoro svolto nell’ambito del progetto: La manutenzione della memoria territoriale - IX Stralcio Coordinamento scientifico: Maria Gattullo, archivista di Stato Archivio di Stato di Torino - Sezione Corte Piazza Castello 209 Tel. 011/540382 fax 011/546176 www.archiviodistatotorino.it - [email protected] Sommario Parte I - Introduzione Nota biografica ............................................................................................................. pag. III L’archivio .................................................................................................................... » III Il riordino ..................................................................................................................... » VI Guida alla consultazione dell’inventario ..................................................................... » VII Parte II - Inventario Struttura e sommario dell’archivio ............................................................................... » 2 Epistolario generale ............................................................................................... » 3 Monografia su Antonio Fontanesi: raccolta di documentazione ........................... » 41 Monografia su Antonio Fontanesi: corrispondenza di M. Calderini con diversi per l’opera ............................................................................................................. » 44 Attività artistica ed editoriale ................................................................................ » 54 Mostre, cataloghi, rassegna stampa ....................................................................... » 63 Documentazione personale ................................................................................... » 66 Onorificenze .......................................................................................................... » 67 I Parte I Introduzione storico-archivistica II Nota biografica 1 Il pittore Marco Calderini nacque il 22 luglio 1850 a Torino da Michelangelo, corriere delle Regie Poste, e da Virginia Pernaud, di nazionalità francese. Formatosi con studi classici, s’iscrisse poi alla Facoltà di Lettere presso la Regia Università di Torino. Intraprese molto presto gli studi artistici, che lo portarono a frequentare l’Accademia Albertina dal 1867 al 1873. Tra i suoi maestri Enrico Gamba per il disegno, Andrea Gastaldi per la pittura e An- tonio Fontanesi, le cui lezioni permisero a Calderini di ottenere il primo di una lunga serie di premi che saranno una costante nella sua carriera artistica: la medaglia d’oro a conclusione del corso di paesaggio del 1872, della quale Fontanesi era titolare. Calderini partecipò come pittore a numerosissime esposizioni di interesse nazionale e internazio- nale: fu presente alla mostra annuale della Società promotrice di Belle Arti di Torino quasi ininter- rottamente dal 1870 al 1898 (e più volte tra il 1909 e il 1936), all’Accademia Albertina tra il 1876 e il 1912, alla Permanente di Milano (nel 1911), alla Biennale di Venezia tra il 1895 e il 1903, per citare le più importanti e, fuori dai confini nazionali, a Nizza (nel 1883), Barcellona (nel 1888 e nel 1907) e Londra (nel 1888). Affiancò all’attività artistica quella di scrittore e critico d’arte: infatti fu collaboratore di diversi giornali italiani ed esteri, pubblicando articoli per l’Illustrazione italiana, la Rassegna nazionale, la Gazzetta piemontese, la Gazzetta letteraria di Torino, la Gazette des Beaux Arts francese e l’inglese Science et Art . Sul fronte letterario si occupò principalmente di monografie dedicate a vari artisti a lui contempo- ranei, come Francesco Mosso (1884), Antonio Fontanesi (1901), Gian Battista Quadrone (1902), Alberto Pasini (1916), Vincenzo Vela (1920) e Carlo Marocchetti (1928). Collaborò inoltre con il professor Piumati alla pubblicazione di tre volumi su Leonardo da Vinci, finanziata da un mecenate loro amico, il principe russo Sabachnikoff. Calderini fu molto attivo anche nelle istituzioni legate al mondo dell’arte: membro del Comitato di accettazione e allestimento per l’esposizione torinese del 1884, presidente della Commissione de- gli artisti piemontesi per il concorso dell’Esposizione di Parigi (1889), presidente della sezione di pittura del circolo degli artisti di Torino (1889), membro della commissione permanente di Belle Arti presso il ministero della Pubblica Istruzione (1881); ed ancora socio delle Accademie di S. Luca di Roma, di Belle Arti di Milano, Bologna e, ovviamente, di Torino. Si spense nella sua città natale, dove aveva sempre vissuto e lavorato, il 26 febbraio 1941. Una mostra retrospettiva gli fu allestita nel 1947 a Torino. L’archivio L’Archivio Marco Calderini, pervenne all’ASTO nel 2002 per donazione degli eredi; è conservato presso la Sezione Corte dell’Istituto. Si contraddistingue per la particolarità della sua documenta- zione, costituita da tipologie documentarie che mettono in luce e valorizzano la personalità di Marco Calderini, pittore, scrittore e critico d’arte, protagonista dalla seconda metà dell’800 fino agli anni ‘30 del ‘900. 1 Per le notizie biografiche si veda anche Calderini Marco, voce a cura di M.P. D’Orazio in Dizionario Biografico de- gli Italiani , vol. 16, Roma 1973, pp. 612-613. III L’archivio si presenta in più aggregati di documentazione, nei quali sono state individuate delle partizioni ben definite che qui di seguito si evidenziano brevemente, per poi essere descritte più approfonditamente nel paragrafo successivo: una prima riguarda l’epistolario generale, una secon- da riguarda l’opera monografica del Calderini sul pittore Antonio Fontanesi, una terza tratta di un epistolario tra Calderini e altri pittori, ma sempre in merito all’opera monografica sul Fontanesi, una quarta riguarda l’attività di saggista e scrittore, una quinta tratta di opuscoli, articoli e alcune pagine di cataloghi di mostre su Marco Calderini, una sesta tratta la documentazione personale e una settima riguarda le onorificenze. Non è presente un inventario descrittivo, ma solo una schedatura con descrizione sommaria dei contenuti di alcuni nuclei di documentazione. Epistolario generale È la serie di maggior interesse che documenta i rapporti del Calderini con pittori e altre personalità artistiche del suo tempo, ma anche vicende private e familiari. Gli argomenti sono vari e spaziano dall’arte al privato. Proprio quest’ultimo caso è di particolare interesse poiché sottolinea i rapporti che il Calderini aveva con la maggior parte dei corrispondenti. Sovente nelle loro lettere essi non si limitavano alle sole comunicazioni di aspetto lavorativo, ma facevano menzione anche di problemi personali o preoccupazioni che li affliggevano, chiedendo consiglio a Calderini, e così col tempo i rapporti epistolari si trasformavano in rapporti di profonda amicizia e rispetto offrendo un’immagine completamente autentica dell’uomo Calderini come di chi ha «goduto di una notorie- tà e di una fama notevoli, sia per la sua arte che per la sua figura di uomo integro e di cittadino»2. Ma non basta, perché il rapporto che si veniva a creare, coinvolgeva poi anche i parenti più stretti dei pittori, e soprattutto in determinate occasioni, come poteva essere un lutto, una successione, una valutazione o vendita di opere d’arte tramite organizzazione di mostre oppure anche per sem- plice amicizia, gli veniva chiesto di intervenire. Cosi il rapporto epistolare, in alcuni casi, conti- nuava con la famiglia dello scomparso pittore (esempio è il pittore Demetrio Cosola, di cui Calde- rini si occupò di liquidare i suoi dipinti dopo la sua scomparsa prematura). Curava anche la preparazione e l’allestimento di esposizioni d’arte. È significativa la frase sul Calderini, comparsa in un articolo su di lui: «La sua superba personalità, la sua integrità, il suo coraggio nella lotta per la giustizia e contro ogni sopruso si riconoscono fin da allora. Fin dal 1880 ogni critica artistica sulla sua opera sottolinea questa sua onestà e fino alle cronologie del 1941, anno della sua morte, con un altro aspetto della sua personalità: la sua vasta cultura in ogni campo, alla quale facevano appello anche scrittori di grande valore; in quel tempo pochi erano gli artisti letterati»3. Monografia su Antonio Fontanesi: raccolta di documentazione È una serie costituita da una raccolta di documentazione riguardante l’opera monografica Antonio Fontanesi, pittore paesista scritta da Marco Calderini. È presente uno scambio di lettere con altri 2 Estratto da “Cronache dell’Arte Italiana dell’800 Italiano”, n. 18, Milano, Mondadori, 1989. La frase completa dice: «Su lui, Marco Calderini, hanno scritto fin dal 1871 critici d’arte di giornali e riviste italiane e straniere. I giudizi sono in genere di ammirazione incondizionata e ci fanno pensare che per un’arco di tempo tra la fine dell’800 e le prime decadi del ‘900, egli abbia goduto di una notorietà e di una fama notevoli, sia per la sua arte che per la sua figura di uomo integro e di cittadino». L’articolo è conservato nell’archivio M. Calderini, mazzo 11 fascicolo 290, sottoforma di foglio dattiloscritto. 3 Ibidem: anche
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