VAVA R R E E S S E E F F O O C CSETTEMBRE U U S S 2011 ANNO XII - N.6

Il LEGNANINO pittore saronnese di fine ‘600

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB () Nuova Audi A6 Avant con tecnologia Audi ultra. La vera forza sa essere leggera.

Se pensavate di desiderare la nuova Audi A6 Avant per la sua forza, la sua eleganza,

ba il suo spazio e la sua robustezza, oggi c’è un motivo in più per farlo. ®

ve Per la prima volta Audi A6 Avant è costruita con tecnologia Audi ultra, una combinazione di alluminio e acciaio che rende la vettura più leggera e garantisce minori consumi ed emissioni, una maneggevolezza mai provata prima e una sensazione di controllo della strada che solo un’Audi all’ennesima potenza può darvi. www.audi.it

Venite a scoprirla negli Showroom Audi.

Consumo di carburante circuito combinato (l/100 km) da 5,0 a 8,2;

emissioni CO2 (g/km) da 132 a 190 Audi Credit finanzia la vostra Audi. finanzia la vostra Audi Credit

Audi Zentrum Varese Concessionaria per Varese e Provincia Viale Belforte 151 - Varese - Tel. 0332/274001 - www.audizentrumvarese.it Editoriale

L’emergenza debito pubblico e turbolenze che si sono manifestate durante gli ultimi mesi nei mercati finanziari L internazionali sembrano aver avuto, a differenza del passato, una causa : la fuga da quei paesi il cui debito pubblico ha raggiunto dimensioni tali da far dubitare sia della possibilità degli stessi di far fronte a nuovi prestiti, sia di quella di riuscire ad attivare meccanismi di crescita economica per ricominciare a disporre delle risorse utili ad onorare i debiti. In altri termini, per la prima volta, almeno nella storia economica recente, e in forma globale, è diventato vincolante lo stretto legame esistente tra debito degli Stati e andamento economico di questi ultimi. Viene da domandarsi se sia ancora valida la ricetta di John Maynard Keynes, che in contrasto con la teoria economica neoclassica aveva sostenuto la necessità dell'intervento pubblico nell'economia qualora un’insufficiente domanda aggregata non riuscisse a garantire un Vittorio Gandini adeguato sviluppo. Un’idea che ha ispirato la politica economica dal secondo Dopoguerra riuscendo indubbiamente a favorire il rilancio dei sistemi economici grazie, ad esempio, alle politiche di investimento pubblico. Un errore? Probabilmente l’errore non sta nell’idea, ma nell’applicazione che ne è stata fatta. E’ stata cioè la distorsione di quell’intervento, dilatatosi sia nella sua funzione originaria (andando cioè ad invadere impropriamente la sfera dell’economia privata), sia nella sua dimensione (divenuta abnorme sul fronte della spesa) ciò che ha causato i guai che ci troviamo oggi di fronte. Le esagerazioni sono sempre sbagliate e producono conseguenze dannose, al di là delle buone intenzioni. Il rientro dal debito pubblico è dunque, oggi, la priorità per il nostro e per tanti altri paesi. Grave errore sarebbe però quello di trovare sempre nuovi equilibri di bilancio solo alzando a dismisura l’asticella delle entrate per pareggiare le uscite, lasciando queste ultime sostanzialmente invariate. Ed è altrettanto evidente che, nel momento in cui occorre tirare i remi in barca, i sacrifici devono essere equi e condivisi. Occorre avere responsabilità, coraggio, visione del futuro. Occorre distogliere lo sguardo da preoccupazioni elettoralistiche di breve periodo. Necessita in primis - come la recente manovra di finanza pubblica si è del resto proposta di fare - recuperare l’evasione fiscale. Ciò che è però assolutamente importante è tenere ora la barra dritta in direzione della riduzione progressiva dei costi dello Stato e della riduzione non simbolica dei costi della politica. Ciò che è stato fatto in queste ultime settimane è solo l’inizio. Ora devono seguire decisioni per una decisiva riduzione delle uscite mediante interventi strutturali, compresi quelli relativi agli assetti istituzionali. Inoltre, interventi che favoriscano la crescita economica. L’eliminazione delle spese improduttive non può infatti limitarsi a ripianare i buchi di bilancio. Essa deve essere tesa anche a salvaguardare una soglia accettabile di spese per investimenti, sia per evitare la marginalizzazione del paese quanto a dotazione infrastrutturale, sia per sostenere l’economia. Altrimenti, tirare i remi in barca equivarrebbe ad una rinuncia a vogare verso acque più sicure lasciandosi ingoiare dai vortici della tempesta.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 1

SOM

VA R E S E FO C US Periodico di economia, politica, società, costume, arte e natura in provincia di Varese.

Presidente Giovanni Brugnoli

Direttore editoriale Vittorio Gandini

Direttore responsabile Mauro Luoni

Direzione, redazione, amministrazione Piazza Monte Grappa, 5 - 21100 Varese Tel. 0332 251000 - Fax 0332 285565 [email protected] Reg. n. 618 del 16/11/1991 - Trib. Varese 6 Richiedi il tuo abbonamento gratuito online collegandoti al sito www.varesefocus.it Focus 6 Longobardi e palafitte: Impaginazione Olga Moia - (Va) Tel. 0332 742552 patrimonio mondiale

Fotolito e stampa Litografica S.r.l. Via L. Da Vinci, 9 - 20012 Cuggiono (Mi) Tel. 0331 889601

Gestione editoriale Servizi & Promozioni Industriali Srl Via Vittorio Veneto, 8/E 21013 (Va) - Tel. 0331 774345 In copertina, ritratto di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino. Olio su tela, 1710 Pubblicità Servizi & Promozioni Industriali Srl Interventi e contributi di: Luigi Bignami, Giornalista; Andrea Della Bella, Giornalista; Maria Grazia Gasparini, Giornalista; Marco [email protected] Giovanelli, Giornalista; Federica Lucchini, Giornalista; Luisa Negri, Giornalista; Eugenio Peralta, Giornalista; Riccardo Prando, Tel. 0331 774345 - Fax 0331 771701 Giornalista; Stefania Radman, Giornalista; Paola Provenzano, Giornalista; Sergio Redaelli, Giornalista; Verena Vanetti.

In redazione: Laura Bardelli, Davide Cionfrini, Silvia Giovannini, Mauro Luoni. Questo numero di “Varesefocus” è stato chiuso il giorno 16 settembre 2011. Il prossimo numero di “Varesefocus” sarà Fotografi: Archivi aziendali vari, Archivio Gruppo Speleologico Prealpino, Archivio Musei Civici di Varese, Archivio Reuters, in edicola con “Il Sole 24 Ore” di lunedì 7 novembre 2011. Franco Garbin, Mauro Luoni. “Varesefocus” ospita articoli e opinioni che possono anche non coincidere con le posizioni ufficiali dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Valore di abbonamento annuo Segreteria di redazione: Viviana Maccecchini, Maria Postiglione. Euro 20,00 (nell’ambito dei servizi istituzionali dell’editore) Si ringrazia Parlamondo Srl di Gallarate per le traduzioni in inglese. MARIO Economia Vita associativa 15 Le biotecnologie al servizio 46 Private Equity a misura di PMI 74 della qualità alimentare 49 L’innovazione passa per l’Europa Inchiesta 18 La gente del Varesotto: “Siamo 50 Chimica e Gomma-Plastica le il pennone della nave Italia” imprese rialzano la testa Territorio 53 Varese sotterranea Gita a... 18 74 Com’è verde la mia valle 56 Macchine, invenzioni (ed errori) di Leonardo Provincia da scoprire 60 Una Fondazione per gli ospedali 78 I quattro punti cardinali varesini 61 La storia sulle lapidi di Palazzo Storia 82 I cimeli garibaldini di Villa Estense Mirabello? Spostiamoli al High Tech 63 Una Vergine che fa Primavera “museo” di Belforte 23 Social network pro business 66 Legnanino, grande saronnese Arte Costume 87 Fabbri e Fancello: la scultura e 26 Mediazione civile Giustizia il mestiere di vivere “alternativa” 69 90 Quando l’Amore vince 33 Le rivoluzioni di Whirlpool 93 Mostre e appuntamenti Università 37 Università Cattaneo Sport Due lauree in una, la 96 Scocca la freccia scommessa della LIUC Scienza Motori 40 Carlo Cattaneo e l’Ipposidra 69 Alla ricerca del bosone di 99 Due ruote varesine Higgs, particella di Dio Formazione 101 Il comfort sportivo dell’Audi A6 42 Una formazione attiva, al volo e Foto dal mondo Avant blended 72 Pescatori Venezuelani ispezionano i granchi blu In libreria pescati sul Lago Maracaibo 102 Sulle ali del vento REUTERS/Isaac Urrutia

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 5 FOCUS

Focus Longobardi e palafitte: patrimonio mondiale

A fine giugno, la notizia tanto attesa: i riconoscimenti Unesco premiano il territorio varesino, in particolare Castelseprio - Torba e l'Isolino Virginia. Cresce il nostro palmares di beni Patrimonio dell'Umanità e, così, crescono le opportunità di marketing turistico. E la responsabilità per tutti di valorizzare queste ricchezze.

determinati criteri, come ben sanno Pavesi e Monzesi, UN OSCAR PER L’UMANITA’ delusi dall'ultima assegnazione. La notizia si diffonde rapida a fine giugno e la Andiamo con ordine, seguendo il sito internet soddisfazione è collettiva: i recenti riconoscimenti dell'Unesco, che introduce ad un viaggio virtuale nel dell'Unesco a siti varesini segnano una tappa importante mondo dei beni dell'umanità ricco per il patrimonio del territorio. Motivo d'orgoglio e, di sorprese. Sapevate ad esempio insieme, stimolo a valorizzare quanto di bello ci è dato che la tutela si estende anche ai Il patrocinio è la per sorte con un occhio di riguardo alla promozione in beni immateriali e che di recente è forma più chiave turistica. stata inserita nella prestigiosa lista prestigiosa di Ma cos'è l'Unesco? E, soprattutto, cosa sono questi tanto anche la Dieta Mediterranea? O sostegno ad un attesi riconoscimenti che portano all'inserimento nella che dagli anni ’70 esiste un evento o ad una Lista del Patrimonio dell'Umanità? Una forma di Oscar programma Man and the manifestazione. dei beni storico artistici, con Biosphere per migliorare il tanto di nomination e rapporto tra uomo e ambiente che Un patrimonio che commissione-giuria? In parte, ha portato al riconoscimento di 533 aree internazionali, include beni la similitudine calza (con di cui 8 in Italia e tra queste anche la “nostra” Valle del immateriali (la rispetto parlando). Di sicuro, Ticino? Dieta Mediterranea) non piovono dal cielo: in Com'è noto, il sistema delle Nazioni Unite, intorno al e biosfere (la Valle primis, vanno richiesti e, per nucleo dell'ONU, si articola in una decina di istituzioni del Ticino). meritarli, occorre rispondere a intergovernative, ognuna dedicata ad un settore.

6 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Focus FOCUS

L’Isolino Virginia Resti del Castrum a Castelseprio

L'UNESCO, costituita Patrocinio dell’UNESCO, o della Commissione Nazionale, formalmente a Parigi nel 1946, L'Italia: il Paese con viene concesso nei confronti di iniziative che abbiano un è una di queste. La sua attività maggior numero di alto valore sul piano scientifico, educativo o culturale, si articola in 5 aree: nomi in una lista che secondo i principi elencati nelle Linee Guida”. Per Educazione, Scienze naturali, conta anche le richiederlo, dunque esiste un iter preciso, seguito da una Scienze umane e sociali, Piramidi d’Egitto. valutazione approfondita. Cultura, Comunicazione ed L'inserimento nella lista dei Patrimoni dell'Umanità è dunque informazione. Tra le missioni un impareggiabile “marchio di garanzia” - e dell'istituzione c'è tutelare il patrimonio, culturale e indubbiamente un valore anche in termini di pura visibilità -: naturale, dell'umanità e sulla base della Convenzione l'Unesco si impegna a sostenere e preservare il “suo” internazionale del 1972 vengono “riconosciuti” i siti patrimonio, supportando i singoli Stati in quest'attività. meritevoli di questa forma di protezione: attualmente il nostro è il Paese con il maggior numero di nomi nella PERLE VARESINE lista, che include meraviglie come le Piramidi d’Egitto. La nostra provincia, forte della Nella nostra Per quanto riguarda il patrocinio, invece, è “la forma più propria ricchezza storico artistica, provincia, oltre alle prestigiosa di sostegno che l'Organizzazione o la vanta più di un nome nella lista: il nuove entrate, il Commissione Nazionale per l'UNESCO possano Sacro Monte di Varese (tra i nove apportare a un evento o ad una manifestazione. Sacri Monti del Piemonte e della Sacro Monte di Manifesta la volontà politica assolutamente discrezionale Lombardia) e il Monte San Varese e il Monte di appoggiare moralmente un'attività o un progetto. Il Giorgio (“patrimonio condiviso” San Giorgio.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 7 Focus

con la Svizzera). Ai Longobardi, a torto il 500 a.C. Una novità che rinforza la Ma la notizia estiva che ha acceso gli detti barbari, il merito presenza di Varese nella lista mondiale e entusiasmi è quella relativa ai due nuovi siti di aver dato origine ad che rappresenta per le autorità un motivo entrati nel prestigioso elenco: due preziosità di comprensibile orgoglio, ma anche uno FOCUS una cultura nazionale. storiche - veri e propri percorsi culturali e non stimolo a guardare avanti. La Provincia ha “categorie” come erroneamente molti annunciato a breve una cartellonistica ad intendono, forse rifacendosi alla similitudine col premio hoc per evidenziare i beni Unesco e un relativo sito Oscar - all'interno delle quali spiccano perle nostrane. Internet con il contributo della Fondazione Comunitaria del Il primo è “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568- Varesotto e collegato a quello del Sistema Museale 774 d.C.)”, che raccoglie le più importanti testimonianze Simarch. longobarde esistenti in Italia: sette centri che si snodano lungo tutta la penisola. Oltre due secoli di storia, arte, LA VIA DEI LONGOBARDI cultura. Per chi non ne fosse al corrente, una premessa è Il secondo è quello dei villaggi palafitticoli preistorici d'obbligo: la via dei Longobardi, non è “lombarda”. Passa dell'arco alpino, che si estende sui territori di sei paesi da Castelseprio, Torba e anche da Brescia, ma tocca il (Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e Friuli, Perugia, il Gargano e Benevento. In pratica, quella comprende 19 aree archeologiche, databili fra il 5.000 e via di Ducati, costruiti dopo lo stanziamento in Italia

Le tappe dell’Italia Langobardorum 1 2 1- il tempietto longobardo a Cividale del Friuli (UD), uno degli edifici più 1 originali ed anche tra i più noti della tarda età longobarda, con i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto ed il Museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti i preziosi corredi delle necropoli longobarde cividalesi; 2 - il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia, oggi sede del ‘Museo della città’, uno straordinario palinsesto architettonico che ingloba il monastero femminile edificato dal duca Desiderio prima di diventare re, con l’adiacente complesso archeologico monumentale dove si conservano i maggiori edifici pubblici di età romana del nord Italia; 3 - il castrum di Castelseprio-Torba (VA), che conserva significativi esempi di architettura militare, con la rinomata chiesa di S. Maria foris portas, ubicata fuori dalle mura nell’area occupata dal borgo altomedievale, sulle cui pareti si conserva uno dei più alti testi pittorici di tutto l’Alto Medioevo; 4 - il tempietto del Clitunno a Campello (PG), il famoso, piccolo edificio 4 che, per la sua forma classica e i numerosi spolia utilizzati per la sua 3 realizzazione, fin dal Rinascimento è stato oggetto dell’attenzione dei più grandi architetti che ne hanno immortalato l’immagine nei secoli; 5 - la basilica di S. Salvatore a Spoleto (PG), un edificio eccezionale per il linguaggio romano classico con cui fu concepito, che ancora conserva all’esterno e all’interno significativi frammenti di decorazione architettonica antichi ed elementi decorativi abilmente scolpiti dai lapicidi medievali; 6 6 - la chiesa di Santa Sofia a Benevento - una delle strutture longobarde 5 più complesse e meglio conservate dell’epoca, che sulle pareti mostra ancora importanti brani dei cicli pittorici altomedievali, testimonianza più alta della cosiddetta “pittura beneventana” - con l’attiguo chiostro che oggi ospita il Museo del Sannio; 7 - il santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), che dal VII secolo divenne il più importante luogo del culto micaelico, influenzando profondamente la diffusione della devozione per San Michele in tutto l’Occidente e divenendo un modello per i centinaia di santuari costruiti nel resto d’Europa, compreso il più famoso Mont Saint Michel in Bretagna. 7 www.italialangobardorum.it

8 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Focus

Il Castro del Seprio con (seguito ad un lungo lavoro condiviso che, come ha sottolineato l'assessore la chiesa di S. Maria periodo di migrazione alla Cultura e Turismo della Provincia, Francesca Foris Portas e il attraverso i paesi del nord Brianza, “ha reso sempre più fruibile l'area ai visitatori, Europa), che costituirono con interventi che non si sono limitati a Santa Maria Monastero di Torba. FOCUS una sorta di spina dorsale Foris Portas ma a tutta l'area archeologica.” Progetti, per quella che sarebbe interventi e iniziative che negli anni hanno dato nuova stata poi la nostra Nazione. L'attenzione vita alla chiesa con i suoi meravigliosi affreschi e a tutto dell'organizzazione internazionale nasce dal rilievo per la il contesto del castrum militare. In particolare, il formazione italiana e universale del contributo dei monastero di Torba a Gornate , ai piedi del parco Longobardi, ingenerosamente ricordati come barbari: a archeologico di Castelseprio, complesso monumentale loro si deve di fatto il merito di aver integrato, testimone di una vicenda più che con i propri valori d'origine, la tradizione millenaria, già patrimonio del Fai. Non romana, la spiritualità cristiana e gli influssi 111 villaggi preistorici tutti soddisfatti, però. A Pavia e Monza - bizantini dando vita ad un'unica e unitaria in 6 paesi, selezionati città ritenute longobarde per eccellenza cultura. Castelseprio, dunque, scelto come tra 1.000 - si respira aria grama per l'esclusione gioiello alto-medioevale. Qui l'Unesco avrebbe testimonianze: tra dall'elenco: la polemica passa anche da riconosciuto anche impegno e risultati di un questi, l'isolino Virginia. Facebook. La scelta, però, dipenderebbe

La Cripta del Peccato Originale a Matera

A pochi km da Matera, lungo la Appia antica in una delle gravine (canyon) che caratterizzano il territorio della Murgia, si incontra uno dei luoghi più suggestivi del Sud Italia che meriterebbe di entrare tra i siti dell'Italia Longobardorum. Una cavità rocciosa a strapiombo sulla rupe di calcarenite, ospita un ciclo affrescato risalente al IX sec. d.C., periodo in cui quelle località erano sotto il dominio Longobardo, prima della conquista da parte degli Arabi avvenuta nella seconda metà dell'800. A ribattezzarla "Cripta del Peccato Originale" nel lontano maggio del 1963, fu un gruppo di giovani appassionati escursionisti che volevano ridare valore al patrimonio culturale e cultuale della Basilicata; entrando in quella grotta nel primo pomeriggio del primo maggio, ridiedero vita ad un luogo cultuale di estrema importanza per Matera, riutilizzato fino ad allora come ricovero per un gregge di pecore. I pastori la conoscevano come "La grotta dei cento Santi", ma a noi sono arrivati solo una parte di quei meravigliosi affreschi, probabilmente di manifattura benedettina beneventana. D'intesa con l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e un valido gruppo di professionisti locali, la Fondazione Zétema di Matera è riuscita a ridare la giusta fruizione alla Cripta, mettendo a punto un protocollo scientifico di recupero divenuto oggi un collaudato codice di pratica per le attività di tutela e di riuso delle testimonianze rupestri, che la Fondazione sta prontamente applicando ad altri importanti luoghi in Basilicata. Questo sogno è stato possibile in particolar modo grazie alla passione e alla tenacia dello scopritore della grotta, oggi presidente di Zétema, l'avv. Raffaello de Ruggieri, al prof. Michele D'Elia, già direttore dell'I.C.R., a all'avv. Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo, che ha creduto nell'iniziativa sin dal primo momento, finanziando il progetto di recupero. Oggi la grotta, tra le più antiche delle oltre 150 chiese rupestri presenti in Basilicata, è visitabile quotidianamente grazie allo sforzo di una giovane impresa culturale, la Cooperativa Artezeta, che affianca la Fondazione nella realizzazione del Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre della Basilicata. La fruizione avviene con un sistema di prenotazioni (cell 3205350910, www.artezeta.it) che garantisce il controllo del numero di visitatori a favore della conservazione della grotta e si auto sostiene nei costi di gestione. A breve la Fondazione Zétema pubblicherà il testo scientifico che racconta l'avventura della Cripta, dal ritrovamento alla procedura applicata durante il restauro (2001-2005), e sarebbe opportuno che venisse proposta quale luogo simbolo della presenza longobarda in Basilicata, che già vanta la presenza dei Sassi di Matera, patrimonio Unesco dal 1993.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 9 Focus

Il più antico insediamento da criteri che valutano palafitticolo dell'Arco la presenza di siti Alpino: un museo che fisici, non la memoria storica e la

FOCUS racchiude un museo! conservazione originale dei monumenti. Quindi, custodire la Corona Ferrea non basterebbe come plus e lo splendido Duomo brianzolo, modificato negli anni, non si potrebbe definire longobardo al 100%.

PATRIMONIO IN PALAFITTA Tutt'altra epoca è quella che accomuna i beni archeologici dell'arco alpino: in questo caso, un elenco transfrontaliero. Centoundici villaggi preistorici distribuiti in sei paesi, selezionati tra circa mille testimonianze. E, tra queste, il nostro Isolino Virginia nel lago di Varese: una sorta di triangolo di poco più di 9.000 mq a pochi metri dalla riva di , donato nel 1962 dal Marchese Gianfelice Ponti al Comune di Varese. L'isola, abitata dall’uomo preistorico dal primo Neolitico (ultimi secoli del VI millennio a.C.) alla fine dell’età del Bronzo (900 a. C. circa) è il più antico insediamento palafitticolo dell'Arco Alpino. Il riconoscimento UNESCO “è una grande soddisfazione - ha commentato il sindaco di Varese Attilio Fontana - negli ultimi anni, nonostante le S. Maria Foris Portas difficoltà economiche, l'amministrazione comunale ha sostenuto scavi che hanno permesso Nelle foto, Natività e Crocefisso nuove scoperte, come le pavimentazioni traslati da Castelseprio del 4.800 a.C. e la varie stratificazioni”. alla parrocchiale di “Ora - ha aggiunto - lavoriamo con la Provincia per una maggiore valorizzazione dello splendido museo a cielo aperto”. La chicca dell'isolotto, in effetti, è proprio quella di racchiudere un museo archeologico (dipendente da quello civico di Villa Mirabello a Varese) e di essere, contemporaneamente, essa stessa un museo archeologico (e area ambientale vincolata). Per un obiettivo di valorizzazione turistica, l'opportunità è evidente: qui si conciliano perfettamente natura e arte in una scenografia di una suggestione unica. Non ultimo, qui si possono ammirare piante rare (Taxodium Distichum, il cipresso calvo delle paludi e ontani neri) e incontrare animali selvatici come anatre, germani, gallinelle, ecc. Silvia Giovannini

www.unesco.it www.simarch.org

10 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Focus

THE LONGOBARDS AND PILE DWELLINGS:WORLD HERITAGE Our province, which has its own historic and artistic wealth, boasts

more than one name one Unesco's world heritage list: the Sacro Monte FOCUS “Sacred Mountain” of Varese (one of nine “Sacred Mountains” in Piedmont and ) and Monte San Giorgio (“shared heritage” with Switzerland). However, the exciting news this summer is that two new sites have been added to this prestigious list: two places of historic importance which represent little gems in our area. The first if which is “The Longobards in . Places of Power (568-774 A.D.)” which testifies to the most important Longobard achievements in Italy: seven centres which wind their way through the entire peninsula. More than two centuries of history, art and culture. The second is that of prehistoric pile dwellings around the Alps. They are scattered throughout six countries (Switzerland, Austria, France, Germany, Italy and Slovenia) and include 10 archaeological sites which date back to Monastero di Torba between 5000 and 500 B.C.

A Varese il Museo Civico Archeologico

Buona parte dei reperti della civiltà palafitticola del lago di Varese è conservata al Museo Civico Archeologico di Varese, all’interno di Villa Mirabello, oltre che nell’antica villa ubicata sull’Isolino Virginia. Il Museo ha una tradizione strettamente legata al proprio territorio e alla ricerca archeologica. Villa Mirabello conserva infatti i materiali preistorici del Varesotto che vanno dal Neolitico all’età del Bronzo. Va menzionato, oltre il ricordato Isolino Virginia sul lago di Varese, l’abitato del Pizzo di Bodio a , scoperto nel 1982 e oggetto di campagne di scavo dal 1985. Per quel che riguarda la Protostoria, è ben rappresentata la cultura di alla quale appartiene l’eccezionale corredo della tomba principesca del Guerriero di con resti del carro e finimenti per due cavalli. Ricostruzione di palafitta Sono poi numerosi i reperti delle necropoli e degli abitati di età romana. Alcuni esempi sono la celebre testina muliebre in Scavi all’Isolino Virginia terracotta da , il peso in bronzo a forma di astragalo da Biandronno e la raffinata Coppa Cagnola, ottenuta con un delicato lavoro di intaglio a ruota e trapano (da qui il nome diatreta). Villa Mirabello possiede anche un lapidario d’età romana che raccoglie iscrizioni di grande interesse storico, economico e sociale. Infine va ricordata la Mummia dei Musei di Varese, primo esempio di musealizzazione, in forma didattica, dei risultati scientifici scaturiti dall’analisi autoptica del reperto e dal concorso di scienze come la fisica e l’antropologia, delle quali spesso l’archeologia si avvale.

Per informazioni: Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello - Piazza della Motta, 4 - Varese Tel. 0332 255485 e fax: 0332 281460 E-mail: [email protected]

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 11 Focus

Punti di ristoro

All’Isolino Virginia l’omonimo ristorante offre piatti a base

FOCUS di pesce di lago e carne, come ad esempio: pesce in carpione, ravioli di luccio perca, risotto al persico, lavarello, filetto di persico, tagliolini al ragù di germano, casoncei alle noci, tagliata di manzo. Il ristorante assicura il trasporto con imbarcazioni proprie tra il pontile a Biandronno e l’isola (tel. 0332 766268). A Torba ci si può rifocillare o al ristorante dell’ex monastero, ora di proprietà del FAI, o alla vecchia trattoria del borgo. Il primo organizza anche cene a tema con visita Trattoria a Torba Monastero di Torba guidata al complesso architettonico e concerti con liuto e ghironda per rievocare atmosfere remote (tel. 0331 830301). La seconda, in via Cesare Battisti 2, dal curioso arredamento tra il rustico e il liberty, offre una cucina casalinga a base di gnocchi all’ortica con gorgonzola, crespelle alle verdure dell’orto e formaggio, spaghetti con pomodorini, salsiccia, ricotta salata e peperoni, pollo arrosto, coniglio alle olive, tagliata fiorentina e un vasto Ristorante Isolino Virginia assortimento di crostate (tel. 0331 820180).

ECODRY     

&'"    (  "'   # $ %     )*)     +     '    "*   *')  +    ))'    ) ' '   "   , -' 

      

             !"     BL Il Leasing della Banca di Legnano

BL La crescita programmata della vostra azienda Offriamo formule di leasing particolarmente vantaggiose e su misura con un notevole contenimento dei costi.

www.bancadilegnano.it ?V]^RcVUV]]RcVeV ]¹Z^a`ceR_eVVddVcVec`gReZ  =R]fTV]RRTTV_UZR^`_`Z

A`ceR]ZHVSm64`^^VcTVm:_eVc_VeGZUV`mHVS>Rc\VeZ_X Ac`U`eeZZ_eVcReeZgZm5ZXZeR]ZkkRkZ`_V:_eVcReeZgRAc`U`eeZ 6UZe`cZR]ZV4ReR]`XYZmAc`UfkZ`_ZGZUV`m4`_df]V_kR

IDINI CONSULTING GROUP Via Santa Maria, 90 Cologno Monzese (MI) LEADER DELLA COMUNICAZIONE INTEGRATA www.idini.tv - [email protected] Economia

Le biotecnologie al servizio ECONOMIA della qualità alimentare

Le biotecnologie moderne iniziano nel 1953 Le biotecnologie moderne iniziano nel 1953 quando quando viene scoperta la struttura del Dna. Negli viene scoperta la struttura del Dna. Negli ultimi 60 anni, grazie alla sempre più accurata comprensione di ultimi 60 anni, grazie alla sempre più accurata questa molecola si è potuto con maggior precisione comprensione di questa molecola si è potuto con leggere il linguaggio della vita. Si pensi che il progetto sempre maggior precisione leggere il linguaggio genoma umano, completato nel 2004, è costato 3 miliardi di dollari, mentre oggi il sequenziamento di un della vita. genoma può costare anche poche migliaia di euro. Questa crescente capacità di comprendere il linguaggio del DNA sta portando ad una rivoluzione che cambierà otta alla contraffazione, controllo della qualità, radicalmente la medicina, ma anche il settore agro- Lsicurezza alimentare, ma anche tutela del Provolone alimentare. Val Padana e - nel futuro - una mela made in Italy che richiederà meno pesticidi per crescere senza “macchie”: C’è però confusione e anche un po’ di preoccupazione sono questi solo alcuni esempi di dove “vanno a colpire” quando si parla di biotecnologie… le biotecnologie applicate al settore agro-alimentare. Gli La gente di solito pensa subito agli OGM, ma in realtà studi, avviati con la scoperta della struttura del Dna, essi rappresentano solo una piccolissima parte delle hanno aperto sempre nuove frontiere riguardo la qualità potenzialità delle biotecnologie. Ad esempio, il nostro di ciò che portiamo in tavola, ma anche la sicurezza alimentare e la sfida dell’Expo 2015, ossia quella di nutrire un pianeta sempre più in difficoltà. Ad affrontare l’argomento ci pensa Davide Ederle del parco tecnologico di Lodi, un polo di eccellenza in fatto di Biotecnologie.

Che cosa si intende oggi per biotecnologie? Possiamo fare qualche esempio?

La gente di solito pensa subito agli OGM, ma in realtà essi rappresentano solo una piccolissima parte delle potenzialità delle biotecnologie.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 15 Economia

centro ricerche ha partecipato al Queste nuove conoscenze assistito la scorsa primavera in Germania. sequenziamento del genoma permettono di tutelare le bovino, pubblicato nel 2009 con produzioni locali e tipiche Quali sono le prossime sfide in fatto di tanto di copertina dalla rivista biotecnologie ? ECONOMIA perché si è in grado di Science. Grazie a quei dati siamo identificare con precisione Sul fronte della ricerca stiamo completando le stati in grado di identificare 35 l’origine genetica di un analisi dei genomi e cominciamo ad entrare mila piccole differenze genetiche nella “post-genomica”, un mondo ancora che ci permettono di distinguere prodotto. tutto da scoprire che ci permetterà di collegare le conoscenze genetiche (che sono statiche) con tutto quanto invece avviene in tempo reale negli organismi. Per capirci, il DNA del bruco e quello della farfalla sono uguali, cioè che li rende così diversi è il modo in cui viene letto. La post-genomica si occupa di capire questi meccanismi.

Quali saranno i cambiamenti sul fronte pratico? Sul fronte pratico nei prossimi 5-10 anni cambieranno molte cose, ad esempio avremo una mela italiana che richiederà meno chimica per controllare malattie come la ticchiolatura (oggi la varietà che va per la maggiore è la Golden delicious che però è stata sviluppata negli USA ormai un secolo fa), varietà di riso nostrane resistenti al brusone, una malattia che può devastare interi raccolti, sistemi di tracciabilità e antifrode che ci permettano di salvaguardare sul serio il Made in Italy, strumenti per garantire in tempi rapidi la sicurezza tra loro i singoli animali e le circa 800 razze presenti alimentare. Questo solo per quanto riguarda casa nel mondo. Questo sta fornendoci dati sui geni collegati nostra. Per quanto riguarda il pianeta, l’Expo2015 ci alla produzione, alla qualità, alla longevità, alla sfida a lavorare per nutrire il pianeta. Questo sarà resistenza alle patologie e alla fertilità. molto più complesso da fare, ma la ricerca sta già dando e può dare un importante contributo. Non va In quale maniera dunque le biotecnologie sono utili infatti dimenticato che, specie in Africa, le rese per per la qualità e la sicurezza alimentare? ettaro sono molto lontane da quelle nostrane e questo, Le informazioni che ricaviamo dai genomi ci oltre a creare insicurezza alimentare, genera anche permettono, ad esempio, di disegnare incroci mirati per devastazione ambientale. ottenere animali non solo più produttivi, ma anche con caratteristiche di resistenza alle malattie e di qualità Esiste oppure no un problema di tipo normativo? superiori. Queste nuove conoscenze ci permettono Il tema normativo è centrale. Le applicazioni che ho inoltre di tutelare le produzioni locali e tipiche perché citato, in termini di qualità e sicurezza alimentare, sono siamo in grado di identificare con precisione l’origine già disponibili oggi, ma finché la normativa non genetica di un prodotto. Questo peraltro vale non solo riconoscerà loro un valore legale non ci potranno per la carne, ma anche per il latte e i prodotti derivati essere molto d’aiuto. Faccio un esempio. L’estate scorsa (abbiamo ad esempio un progetto anticontraffazione ci sono arrivate delle mozzarelle rosse da analizzare attivo con il Provolone Val Padana) oltre che per i per verificare l’assenza di patogeni. Con la nostra prodotti di origine vegetale (si piattaforma genomica in 24 ore abbiamo verificato che pensi solo alle frodi legate al Si può inoltre non esistevano rischi collegati al loro consumo. riso basmati). Possiamo inoltre verificare, sempre Purtroppo però, non avendo questa analisi valore verificare, sempre per via per via genetica ed legale, abbiamo dovuto ripeterla con i metodi classici genetica ed in poche ore, la che invece richiedono diversi giorni. Ovviamente il presenza di eventuali patogeni in poche ore, la risultato è stato il medesimo, nessun pericolo, ma se un negli alimenti scongiurando o presenza di eventuali pericolo ci fosse stato? gestendo più efficacemente crisi patogeni negli Paola Provenzano come quella cui abbiamo alimenti.

16 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Soluzioni innovative per le vostre risorse umane

Sede Centrale Via Adele Martignoni, 25 - 20124 Milano Tel.: 02 479647 11 - Fax: 02 479647 99 Sedi operative Corso Filippo Turati, 53 - 10134 Torino - Tel. 011 0541232 Via della Ferriera, 4 - 40133 Bologna - Tel. 051 7401911 Via Vincenzo Lamaro, 43 - 00173 Roma - Tel. 06 94671311 www.right.com/it INCHIESTA

Inchiesta La gente del Varesotto: “Siamo il pennone della nave Italia”

L’alto grado di soddisfazione per la qualità della vita. La paura del futuro. La consapevolezza dell’importanza dell’industria, nella quale però pochi vorrebbero veder lavorare i propri figli. Aspirazioni e sentimenti di un territorio che l’Unione Industriali ha sondato tramite l’istituto Ipsos.

osa pensi del territorio in cui vivi? Il 69% degli intervistati si dice umori della “gente” del territorio. Cosa CSe ponete la domanda ai residenti soddisfatto della qualità della pensano i varesini e i varesotti delle loro della provincia di Varese otterrete vita nel proprio comune. città e della loro provincia? Che idea riflessioni come queste: “La nostra è hanno dell’industria che li circonda? Cosa una zona che produce e si si aspettano dal proprio futuro? Cosa caratterizza per il senso del lavoro”. “Nonostante la crisi pensano delle prospettive di crescita del sistema non mancano né case, né soldi, per ora”. “Chi stava manifatturiero? peggio di noi varesini adesso sta malissimo, noi almeno A rispondere sono stati studenti, neolaureati, casalinghe, abbiamo un passato florido”. Che sarebbe un po’ come professionisti, insegnanti, operai, impiegati e sacerdoti. Sia dire: “La crisi si è sentita meno rispetto ad altri territori: attraverso interviste telefoniche a campione. Sia attraverso agli occhi di altre realtà siamo ricchi”. C’è, però, chi focus group mirati. Puntate antenne e microfoni il sostiene che: “Non ci si rende conto che la ricchezza può messaggio riavuto indietro è che la gente del Varesotto sta finire, bisognerebbe aver paura”. Altro punto di vista è bene, ma prevede di stare peggio in futuro e, soprattutto, quello di chi pensa che “il Varesotto non andrebbe avanti stava molto meglio qualche anno fa. senza industria… andrebbero tutti a lavorare a Milano, Vedere in questa sintesi il bicchiere mezzo pieno o mezzo Varese sarebbe una città dormitorio”. L’obiezione di vuoto dipende dalle inclinazioni ottimistiche o meno di risposta: “Non ci sono solo gli industriali!” Anche perché ciascuno. Stando ai numeri nudi e crudi, però, mentre in “tante industrie hanno delocalizzato e diminuisce la generale il 58% degli intervistati non è contento di come quantità di manodopera”. vadano le cose in Italia, allo stesso tempo il 69% si dice Non sono ipotesi di pensieri, più o meno probabili. Queste soddisfatto della qualità parole sono state dette, ascoltate e registrate. Per poi della vita nel proprio essere studiate e analizzate. L’orecchio è quello dell’istituto territorio, contro il 20% di Solo il 19% del campione ha di ricerche di mercato Ipsos che per conto dell’Unione insoddisfazione. I varesini dichiarato di stare meglio degli Industriali della Provincia di Varese ha sondato gli hanno, dunque, una oggi che in passato.

18 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Inchiesta

certezza: difficilmente vivrebbero meglio in Il 90% ritiene che la altri settori”, “Ci sarebbe meno benessere”, “Il altre parti d’Italia. L’erba del vicino, per chi sta provincia varesina commercio funziona solo se funziona in provincia di Varese, non è più verde. Anzi. non possa fare a l’industria”. Sentimenti diffusi, che si “La bellezza geografica” per i più, meno dell’industria. concentrano soprattutto intorno a Gallarate e INCHIESTA “l’efficienza dei servizi” per molti, talvolta . Un po’ diversa la visione dei “l’orgoglio per i successi sportivi”, ma soprattutto l’essere luinesi: “Qui l’industria non si può espandere più di tanto, parte di una sistema economico efficiente alimentano un la geografia non lo consente”. Eppure quelle stesse persone forte senso di appartenenza al territorio: “Siamo gente che che vedono nelle imprese manifatturiere un elemento si dà da fare”, “C’è una provincialità sana, in cui c’è fondamentale per la crescita del territorio, non ancora la voglia di stare insieme perché le dimensioni non manderebbero mai un proprio figlio a lavorarci. Luoghi sono eccessive, ma vivibili”. dalla bassa crescita professionale, poca mobilità, un più Fin qui la fotografia del presente. Perché se lo sguardo dal alto rischio di perdere il posto. È questa la visione della contingente passa ad un’analisi dell’andamento negli ultimi gente sul lavoro nell’industria. A meno che la prospettiva anni della qualità della vita i numeri cambiano. Solo il non sia quella di esserne a capo. Quale lavoro 19% dei residenti in provincia dice di stare meglio oggi di consiglierebbe oggi a un giovane? Di fare l’imprenditore è ieri. A dominare, con una quota del 49%, è chi pensa ad stata la risposta nel 49% dei casi, il bancario (19%), un trend negativo. Da una parte, dunque, la percezione l’impiegato amministrativo (18%), l’impiegato pubblico positiva del presente: “Siamo una provincia che produce e (18%). Posto fisso o titolare d’impresa, dunque. E le che si caratterizza per il senso del lavoro”, “C’è l’Insubria aspirazioni dei giovani tra i 18 e i 34 anni non sono molto a Varese e la Liuc a , non è da tutti avere due diverse. “Entrerei nell’industria solo come dirigente, università in provincia, con Milano così vicina che fa l’industria è triste, ci lavorerei solo per soldi”. D’altronde i concorrenza”. Dall’altra, però, la paura di una consigli dei genitori indicano la strada: “Mio padre mi dice trasformazione in peggio: “Si sta bene solo di studiare e di non finire a fare economicamente”, “Le industrie stanno riducendo il l’operaio come lui”. Ma non tutto il L’insegnamento dei personale da decenni”, “C’erano industrie, ristoranti, lavoro nell’industria è visto genitori: “Mio padre hanno chiuso tutti per mancanza di infrastrutture”. E poi la negativamente. Il 40% dei ragazzi mi dice di studiare e sensazione di vivere tra gente che “pensa solo a se stessa, varesini ne riconosce le maggiori di non finire a fare senza calore umano”, “gente troppo dedita al lavoro, occasioni di crescita professionale poco cordiale”, “poca vita mondana”. Queste alcune delle per i non laureati, se il confronto l’operaio come lui”. frasi pronunciate durante le interviste svolte all’interno dei viene fatto con il mondo focus group. occupazionale del commercio (31%) o dei servizi (20%). Ma è soprattutto sulla percezione delle imprese Ma quanto le persone conoscono dell’industria varesina di manifatturiere che l’Unione Industriali si è voluta oggi? Poco, in realtà. I nomi più famosi presenti sul concentrare. Cosa pensa la gente di noi, si sono chiesti gli territorio sono, sì, patrimonio comune, ma altrettanto non si imprenditori. Risposta: il 90% del campione ritiene che la può dire del tessuto manifatturiero in generale, se è vero provincia di Varese oggi non possa fare a meno che molti credono ancora nell’esistenza in provincia di un dell’industria. E se la domanda è rivolta al futuro, la quota distretto calzaturiero legato al mitico Calzaturificio di di chi ritiene indispensabile il mondo della fabbrica anche Varese. Tutti sono a conoscenza dell’importanza del tessile- tra vent’anni è, pur in calo, sempre alta: 75%. La visione abbigliamento, del metalmeccanico, dell’aerospazio. Ma dell’industria tra i varesini è più che altro positiva: “Non pochi hanno la stessa percezione capillare della presenza c’è tanto in inquinamento, essendo industrie leggere i dell’industria farmaceutica, della plastica, del comparto danni al territorio sono moderati”. Nemmeno l’impatto trainante della macchine utensili. L’industria varesina è vista ambientale, spesso visto nell’immaginario collettivo come importante, fondamentale, ma solo pochi sanno cos’è nazionale come uno degli svantaggi di essere una realtà realmente. La fotografia è ferma al passato. All’epoca dei industriale, offusca l’immagine del sistema manifatturiero cumenda, in stile Giovanni Borghi. Il presente è fatto più di tra i varesini. Anzi, “la questione ambientale - spiegano gli sensazioni che di conoscenza nei fatti del tessuto esperti di Ipsos nell’analizzare l’indagine - emerge più economico. Sensazioni che, però, fanno dire al varesino: come svantaggio teorico che come problema effettivo” e “La mia zona è l’ultima che andrebbe a picco, se l’Italia è viene percepita più che altro in relazione all’intenso traffico la nave, la provincia di Varese è sul pennone”. Il problema, veicolare. però, è ora capire come Varese possa riconfermarsi anche La realtà è che una provincia di Varese senza industria fa nei prossimi anni una delle realtà trainanti dell’economia paura: “Senza industria manifatturiera la ricchezza nazionale. sarebbe zero, impossibile riconvertire la forza lavoro in Davide Cionfrini

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 19 Inchiesta

Giovanni Brugnoli: “Un indice di popolarità da non dissipare”

Nella ricerca Ipsos condotta per conto della nostra Unione Industriali c’è un dato su tutti

INCHIESTA che colpisce chi nelle imprese manifatturiere ci vive ogni giorno: la percezione sostanzialmente positiva che ne ha la gente del territorio. Spesso i colleghi imprenditori di altre province devono fare i conti con un’opinione pubblica ostile. Un’avversione all’industria basata soprattutto sulla questione ambientale, sull’impatto dei siti industriali. Qui nemmeno questo elemento è ritenuto un problema per i nostri concittadini. Il pensiero diffuso è che la provincia di Varese non possa oggi e non potrà in futuro fare a meno dell’impresa manifatturiera: “Il territorio varesino non andrebbe avanti senza industria”, è stato detto. Altri hanno aggiunto: “Porta occupazione, crescita economica, possibilità di carriera”, “Crea un ciclo di lavoro continuo nel tempo”. Opinioni che ci devono spingere ad andare avanti nel progettare un futuro del territorio ancora basato sulla fabbrica e le sue attività produttive. Anche perché ben accetta dalla stessa popolazione, l’industria deve continuare a rappresentare una priorità per qualsiasi politica di sviluppo provinciale. Dal manifatturiero, d’altronde, dipendono gran parte delle ambizioni dei nostri giovani. Su questo fronte, però, abbiamo di che rimboccarci le maniche. Se la percezione dell’industria è positiva, non altrettanto possiamo dire dell’opinione che la nostra gente ne ha in termini di opportunità occupazionali per i propri figli. Solo il 18% dei varesini consiglierebbe ad un giovane Opinioni che ci devono spingere di diventare un operaio specializzato. Al di là delle attitudini. “Mio padre mi dice di ad andare avanti nel progettare studiare e di non finire a fare l’operaio come lui”. È il solito problema della un futuro del territorio ancora valorizzazione dell’istruzione tecnica per la quale l’Unione Industriali si batte ormai da anni. In realtà, però, anche su questo fronte qualcosa tra i ragazzi sembra smuoversi. basato sulla fabbrica e le sue Dalla stessa analisi Ipsos emerge come i ragazzi del Varesotto tra i 18 e i 34 anni attività produttive. Anche perché vedano nel lavoro in fabbrica una maggior possibilità di crescita professionale per i ben accetta dalla stessa non laureati. Ed emerge chiaramente come, proprio per chi arriva al diploma di popolazione, l’industria deve laurea, sia un’ambizione diventare dirigente di azienda o imprenditore. Il sistema continuare a rappresentare una manifatturiero deve essere sostenuto proprio per poter alimentare e non deludere priorità per qualsiasi politica di queste giuste aspirazioni personali. Le imprese possono e devono continuare a sviluppo provinciale. rappresentare luoghi di progressione sociale. Oggi possiamo riuscirci con maggior lucidità proprio perché gli stereotipi e, in parte le ideologie del passato, sembrano far sempre meno breccia. L’imprenditore locale è visto dagli stessi ragazzi come coraggioso, audace. Cattura un certo fascino tra gli studenti: “E’ una persona dinamica, carismatica, brillante e motivata, sempre pronta a risolvere problemi”. Ciò dimostra, al contrario di quanto si possa pensare, che la cultura d’impresa in provincia di Varese ha radici anche tra le giovani generazioni, in grado quindi di poter crescere. Anche perché alimentata dai miti storici della storia industriale locale. E qui sta, se non un problema, quanto meno un aspetto su cui lavorare dal punto di vista comunicativo. La visione dell’industria è positiva, ma ancora stereotipata, legata troppo alla storia industriale locale, più che al suo presente. Ciò è dovuto ad un sistema manifatturiero fatto in gran parte da imprese non brandizzate. Un tessuto di realtà produttive legate alla subfornitura, alle lavorazioni per altri settori dell’industria e dunque poco visibile, ma tecnologicamente avanzato. Soprattutto ricco di storie incredibili di successo, anche se poco conosciute. Dalla ricerca Ipsos emerge chiaramente che di questa realtà i varesini conoscono poco o nulla. Eppure ne sentono chiara e forte la presenza e l’importanza: “Senza industria manifatturiera la ricchezza sarebbe a zero”. Non se ne può fare a meno dicono in coro i varesini. La provincia di Varese è industriale o non è. L’industria è una leva sociale che deve essere costantemente alimentata: “La ricchezza può finire, bisognerebbe aver paura”. Non dare nulla per scontato è già un modo per non rimanere immobili. Il secondo passo deve essere quello di lavorare su questo stretto rapporto che lega Il sistema manifatturiero deve l’impresa manifatturiera al mondo che la circonda, alle persone del territorio. essere sostenuto proprio per Quell’indice di popolarità tra la gente (messo in evidenza da Ipsos) e che ne ha poter alimentare e non deludere costituito i successi passati e presenti e sul quale costruire quelli futuri. Magari queste giuste aspirazioni lavorando di più sulla conoscenza reciproca. Dall’ignara, ma positiva percezione, al consapevole, e per questo, ancor più convinto sostegno. Perché i varesini non personali. Le imprese possono e vedano nell'industria un generico patrimonio del territorio, ma, soprattutto per devono continuare a quanto riguarda i giovani, una reale ricchezza per il proprio futuro. rappresentare luoghi di progressione sociale. Giovanni Brugnoli - Presidente Unione degli Industriali della Provincia di Varese

20 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011

Vittorio Rizzi Titolare di VIR HR Human Resources

VIR HR Human Resources, opera nella consu- lenza per la Valorizzazione del Capitale Umano, in particolare nella Ricerca e Selezione del Perso- nale, nella Consulenza Organizzativa e nella Formazione. Nel campo della Ricerca e Selezione tratto distin- tivo di VIR HR Human Resources è la capacità di fornire un servizio qualitativamente elevato, in tempi brevi ed a costi competitivi, garantendo alla propria clientela un'elevata personalizzazione dell'attività di ricerca, un'accurata assistenza in tutte le fasi della selezione - dalla definizione dei fabbisogni, alla presentazione di una valida short list, alla scelta del candidato - ed un attento moni- toraggio dell'inserimento del neo assunto. Il patrimonio di esperienza e professionalità dei consulenti di VIR HR Human Resources assicura l'accesso ad una vasta gamma di contatti e la capacità di compiere valutazioni attendibili sui candidati; l'utilizzo della totalità delle fonti e dei canali di reclutamento disponibili - dagli strumen- ti tecnologicamente più avanzati alla vasta rete personale di relazioni - consente di ottenere rapidità, efficacia e certezza di risultato in ogni progetto di ricerca. VIR ORGANIZZAZIONE, società dedicata alla Consulenza Organizzativa, mette a disposizione dei propri Clienti qualificate competenze di analisi e progettazione di strutture e processi aziendali oltre a consolidate capacità realizzative in grado di affrontare con successo studi strategici e progetti operativi. Nel settore della formazione la divisi one dedicata VIR FORMAZIONE, si propone l’obiettivo di supportare - con l’utilizzo sia di metodologie classiche sia delle tecnologie più innovative - i processi di sviluppo e cambiamento delle imprese, in maniera pragmatica, concreta ed orientata alla soddisfazione dei bisogni reali degli individui e delle organizzazioni, contribuendo così alla massi- ma valorizzazione del patrimonio professionale, esperienziale ed umano presente in azienda. Il nostro team è composto da 10 consulenti specializzati nelle diverse aree, che operano presso le due Sedi di e di Milano.

VIR HR HUMAN RESOURCES – VIR ORGANIZZAZIONE www.virhr.it - www.virorganizzazione.it - [email protected] Via Parini, 1 - 21047 SARONNO (VA) - Tel. 02-9622694 - Fax 02-96198588 Via Sebastiano del Piombo, 5 - 20149 MILANO - Tel. 02-48199379 - Fax 02-48105059 High Tech altre azioni ad alcuni Nissan, Fiat, Moleskine grandi marchi: è sufficente fanno “social media vedere, ad esempio, le monitoring” cioè pagine ufficiali Social network monitorano cosa si dice di TECH HIGH internazionali su Facebook loro in rete e se trovano di Coca Cola e Nutella. commenti negativi o dubbi pro business Per questo sempre più il danno chiarimenti. suggerimento di chi si occupa di comunicazione I social network, da luogo di incontro per è: “spazio a Facebook, Twitter e al nuovo nato Google+: sviluppare relazioni tra persone, diventano anche solo con l’utilizzo continuo e appassionato di questi un catalizzatore per sviluppare il business delle strumenti le aziende saranno capaci di attrarre più clienti e quindi più fatturato - spiega sul suo blog Enrico Porro, imprese. Ma attenzione a non improvvisare. consulente di comunicazione tra i più attivi in rete (http://www.enricoporro.it/) e specializzato in progetti di rima hanno cambiato il modo di relazionarsi tra web marketing -. In particolare, le aziende che hanno deciso Pragazzi, poi hanno fatto riscoprire i vecchi amici agli di investire adulti, poi hanno cominciato a diventare un metodo alternativo per ricevere le notizie. Ora, quello che viene definito web 2.0 e i siti di “social networking”, quelli che cioè creano su internet una rete sociale, sono diventati una realtà così concreta da non poter essere ignorati anche a livello professionale. Facebook, Twitter, You Tube, Vimeo, Linkedin, Fiendfeed, Netlog, Myspace, il nuovissimo Google+: questi sono solo alcuni dei social network noti ed utilizzati in Italia. I primi tre, in particolare, hanno creato una vera e propria rivoluzione informativa: a giugno 2011 Facebook in Italia ha toccato il traguardo dei 20 milioni di account (erano 18 milioni a gennaio, 15 nel Una recente ricerca spiega come due internauti 2010 - fonte: osservatorio Facebook, Vincosblog), su Twitter europei su tre verifichino su internet la bontà del ormai ci sono i customer care delle proprio acquisto prima di procedere. principali aziende di telefonia, You Tube è ormai diventato il canale televisivo delle giovani sul commercio elettronico, dovranno fare in modo di attivare generazioni. questa tipologia di vendita anche sulle reti sociali, con la L’uso che i navigatori fanno di questi siti è non solo ludico: convinzione che, oggi, il mercato ha piantato le tende (e le “Una recente ricerca spiega come due internauti europei bancarelle) anche lì, sui Social Network”. su tre verifichino su internet la bontà del proprio acquisto Non è tutto così semplice, però: si tratta di mezzi delicati, prima di procedere - spiega Luca Mascaro, esperto di che se usati male possono fare seri danni all’azienda. Il utilizzo aziendale del web e socio di Sketchin, azienda di peggiore errore in assoluto è: “Mentire - spiega senza consulenza aziendale con sede ticinese, specializzata mezzi termini Mascaro -. Perchè in internet è facilissimo nell’usabilità e nello sfruttamento di internet come mezzo di farsi scoprire: e se gli utenti si rendono conto comunicazione -. Con mezzi sempre più sofisticati: prima dell’esagerazione o dello sbaglio, non si può fare niente si limitava a cercare recensioni del prodotto, ora per bloccare il linciaggio mediatico”. In compenso, per chi domanda direttamente in rete. Un pericolo, ma anche una crede intensamente nel proprio prodotto: “L'opportunità più grande opportunità per intercettare umori e “dominarli”, grande è quella di comunicare oltre la comunicazione tant’è vero che ci sono aziende come Nissan, Fiat, tradizionale - conclude Mascaro - con questi mezzi è Moleskine, che fanno “social media monitoring” cioè possibile infatti far conoscere veramente il valore dei monitorano cosa si dice di loro in rete e se trovano prodotti, discutendo ‘one to one’, a tu per tu con l'utente commenti negativi o dubbi che li riguardano danno finale”. chiarimenti”. Il successo di questi siti ha imposto queste e Il rischio insito nei social network sembra perciò pari alle

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 23 High Tech

loro opportunità: da connettore internazionale di Non è tutto così e, in fondo, non collaborazioni mirate. semplice, però: si tutti i social “Linkedin, per le persone che tratta di mezzi network sono lavorano per le aziende è HIGH TECH HIGH delicati, che se usati nati al di fuori di importante perché crea una male possono fare una logica rete, ed è perfettamente in seri danni all’azienda. produttiva. Uno linea con il cambiamento di dei più modello nei rapporti conosciuti, professionali tra individui - spiega Giacomo Buonanno, Linkedin, è nato preside del corso di ingegneria gestionale all’Università Liuc infatti ad uso -. Il rapporto di lavoro tra dipendente e azienda, nel nuovo specificamente mercato, tende a essere svolto nello sviluppare una propria professionale: competenza: i dipendenti diventano una sorta di da anni fa da “consulenti fissi” per l'organizzazione per cui lavorano. In collettore quest'ottica per ognuno è importante creare una rete di aggiornato di competenze e relazioni per portare avanti il proprio curriculum compito: e Linkedin aiuta a farlo” provenienti da Stefania Radman tutto il mondo e

Processi da governare. L’opinione di Luca Conti Aziende e social network non sono mondi incompatibili, ma hanno bisogno di essere governati. Come? L’opinione di Luca Conti, autore di “Fare business con facebook” e “Comunicare con twitter”, nonchè curatore della collana di Hoepli “Web & Marketing 2.0”, ha un blog del Sole 24 ore e scrive dell’argomento su Nova 24. Quali sono i rischi, e quali sono le opportunità per le aziende nell'utilizzo dei social network? Il rischio è di entrare in una dinamica fuori controllo: se non sei una azienda aperta alle critiche e hai prodotti con difficoltà, o se lo stai facendo solo per moda, essere sui social network senza consapevolezza può risultare un boomerang. Prima di entrarci ci vuole una strategia, e si deve agire consapevoli dei pro e dei contro. L’opportunità più grande, invece, è poter avere per la prima volta un contatto con i propri clienti diretto e spontaneo: è molto utile per migliorarsi, fidelizzare e avere una idea precisa di quale percezione abbia il mercato della propria azienda. A questo si aggiunge il fatto che i social network sono a basso costo, se confrontati con altre forme di comunicazione o promozione. Anche se non sono gratis. A basso costo ma alto impegno, si può dire? Sì. Costano in termini di tempo, lavoro e apprendimento, oltre che di coinvolgimento. Non si possono aprire e richiudere senza danni, insomma. La partecipazione deve essere continua nel tempo, se si vogliono ottenere risultati positivi. Sennò è il solito boomerang... Come per tutti i mezzi usati senza consapevolezza e pianificazione. Ci sono social network più o meno adatti a una azienda? Per dire: bene Linkedin e male Facebook, niente Google Plus ma sì You Tube? Linkedin è ottimo per il recruitment. Facebook per coinvolgere i propri clienti con una pagina ufficiale, google plus è troppo acerbo ancora, Youtube è ottimo se si è capaci di comunicare con i video. Ogni network può aggiungere qualcosa, dipende dagli obiettivi e dal proprio business. Lavorare con i social network è un affare solo per multinazionali o è accessibile anche alle piccole o medie aziende? Le aziende più grandi spesso arrivano per prime perché sono meglio strutturate, ma i piccoli possono usare i social network come leva, per competere allo stesso livello dei grandi. Di esempi in merito ce ne sono tanti. Come si deve comportare l'azienda con i dipendenti e i social network? Paga di più impedire o lasciare? E’ arrivato il momento di regolamentare Facebook? Il punto è interessante: bloccare tutto comincia a non valere più la pena: sarebbe come non dare telefono o email ai dipendenti perché “distraggono”. Impedirne la consultazione è un gesto anacronistico: meglio pensare a una policy, che limita senza bloccare, suggerisce come usarli senza proibire, incentiva ma limita i potenziali problemi di immagine che il dipendente può dare quando parla sui suoi profili personali Dei consigli, per questa policy, si possono già dare? Certo che si può. Suggerisco: aprire i social network in alcune ore del giorno, come nella pausa pranzo e a inizio e fine giornata, invitando i dipendenti a partecipare alla vita dei social network dell'azienda. Con alcune accortezze, tipo: non rivelare dati riservati e comportarsi in linea con l’immagine aziendale in ogni contesto pubblico: compreso il social network. Ma offrendo, insieme a questi limiti, la possibilità di twittare, bloggare eccetera. Anche sul sito dell’ azienda, magari, specie se il ruolo del dipendente è pubblico: come manager, persone del settore comunicazione, Ceo, Top management in generale. Più sono attivi meglio è. (S.R.)

24 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011

COSTUME Costume Mediazione civile Giustizia “alternativa”

La mediazione è l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.

input arriva nel 2008 dall’Unione Europea con la quelli iscritti dal 21 marzo 2011, giorno dell’entrata in L’Direttiva sulla mediazione che ha l’obiettivo di vigore della condizione di procedibilità. Di questi 1.336 regolare le controversie transfrontaliere tra gli stati membri solo 304 si sono conclusi positivamente. Il dato però è per facilitare le attività dei cittadini e delle imprese. La fortemente influenzato dalle mancate comparizioni della Direttiva inoltre incoraggia gli Stati membri a spingersi controparte al procedimento di mediazione. Il tasso di oltre, se lo desiderano, nella convinzione che la risoluzione successo, infatti, sale al 71% in caso di partecipazione di alternativa delle controversie o ADR (Alternative Dispute tutte e due le parti. Resolution) sia il metodo migliore per risolvere molti dei In Italia, secondo il rapporto della Banca Mondiale problemi legati all’accesso alla Giustizia per i cittadini e sull’efficienza della giustizia civile, nel quale noi figuriamo per le imprese di tutta l’Europa. al 157° posto su 183 Paesi, basterebbe un tasso di Il legislatore italiano, tra i primi in Europa, ha scelto di successo della mediazione del 4% per ottenere risparmi di applicare la Direttiva europea anche in ambito nazionale tempo e del 28% per avere risparmi anche sui costi con l’obiettivo primario di ridurre il numero di cause in rispetto all’ipotesi di ricorrere direttamente al tribunale. ingresso nel sistema Giustizia e alleggerire il carico di Sembrerebbe quindi necessario incentivare la diffusione lavoro dei Tribunali che sta paralizzando la giustizia civile, della mediazione per offrire ai cittadini e alle imprese offrendo ai cittadini uno strumento efficace con enormi vantaggi in termini di tempi e costi. Ma c’è di più. Al vantaggi in termini di tempi e di costi. giorno d’oggi la vita è conflittuale, c’è un abbassamento L’arretrato in materia civile ammonta a 5,6 milioni di della soglia di tolleranza e un aumento delle liti. In cause pendenti. Il Ministero della Giustizia ha calcolato tribunale l’oggetto del conflitto perde importanza a che con la mediazione si potrebbe ridurre l’arretrato di vantaggio della rivalità esasperata. La mediazione invece circa la metà in 5 anni con una previsione di 280.000 aiuterebbe a sviluppare una nuova cultura delle relazioni procedimenti di mediazione civile e commerciale stimati interpersonali diminuendo così la conflittualità, a formare nei primi 12 mesi dall’entrata in vigore delle norme che la un nuovo modo di pensare basato sul rispetto delle rendono obbligatoria per determinate materie. persone, a trovare soluzioni creative insegnando a trattare Al 30 aprile 2011 sono stati 1.336 i procedimenti civili con gli “altri”. Inoltre la mediazione permette alle parti di definiti con mediazione su quasi 6.000 tra quelli iniziali e mantenere, una volta risolta la lite, le loro relazioni di

26 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Costume

natura commerciale o personale, di ristabilire relazioni obbligatorietà verrà introdotta a partire dal 20 marzo compromesse e porre le basi per nuovi tipi di rapporto. 2012 e riguardano il Condominio e i Danni derivanti Il vantaggio di non compromettere le relazioni preesistenti dalla circolazione di veicoli e natanti. La mediazione è per la Confindustria un elemento fondamentale nei facoltativa o delegata dal giudice è invece utilizzabile COSTUME rapporti tra le imprese, che, per loro natura, sono dal 20 marzo 2010 per qualunque controversia civile e destinati a durare nel tempo. Confindustria è infatti commerciale. favorevole a promuovere la mediazione e considera il principio di obbligatorietà essenziale per favorirne la ITER diffusione, soprattutto nella fase iniziale, e deflazionare il Chiunque può accedere alla mediazione per la carico dei tribunali la cui lentezza sta penalizzando la conciliazione di una controversia civile e commerciale competitività del paese. Così si legge nel documento vertente su diritti disponibili. La domanda di mediazione “Scenari economici” del Centro Studi Confindustria del deve essere presentata presso uno degli organismi giugno 2011, che prosegue dando indicazioni per accreditati dal Ministero della Giustizia (l’elenco è ottenere il successo della mediazione che “a lungo disponibile sul sito www.giustizia.it) e deve indicare andare, è comunque legato alla professionalità e l’organismo prescelto, le parti, l’oggetto della pretesa e all’affidabilità che sapranno garantire gli organismi di le relative ragioni. In caso di più domande, la formazione dei mediatori e i mediatori stessi. È dunque mediazione si svolgerà davanti all’organismo presso cui necessario che il Ministero della Giustizia verifichi è stata presentata la prima domanda. adeguatamente la competenza di questi soggetti. Questo Dal momento del deposito della domanda di però non basta. Affinché la mediazione obbligatoria si mediazione, l’organismo ha 15 giorni di tempo per imponga è anche necessario che si realizzi un vero e scegliere un mediatore e fissare il primo incontro tra le proprio cambiamento di mentalità rispetto al tradizionale parti. La domanda e la data del primo incontro devono approccio conflittuale al processo da parte di tutti i essere comunicate all’altra parte con ogni mezzo idoneo soggetti coinvolti e in particolare della classe forense. Un ad assicurarne la ricezione. Se il convenuto non si cambiamento verso un nuovo modello più moderno e presenta il mediatore redige il verbale di fallimento del liberale del sistema giustizia.” I Paesi anglosassoni, ormai da decenni, adottano metodi Spese di mediazione ADR per la risoluzione delle controversie con tassi di successo molto elevati: dall’80 al 90% di soluzioni positive L’importo delle spese dovute agli organismi pubblici è indicato nella tabella A allegata al decreto ministeriale n. 180 del 2010 in tempi brevissimi (massimo 2 mesi). Anche il rispetto degli accordi è molto elevato poiché conviene ad VALORE LITE SPESA PER CIASCUNA PARTE entrambe le parti. In questi Paesi il ricorso al tribunale è Fino a € 1.000: € 65; sempre l’ultima spiaggia. I problemi vengono di solito da €1.001 a € 5.000: € 130; prevenuti con consulenze legali e clausole contrattuali che da € 5.001 a € 10.000: € 240; prevedono ex-ante le conseguenze di eventuali da € 10.001 a € 25.000: € 360; inadempienze contrattuali, rendendo in tal modo quasi da € 25.001 a € 50.000: € 600; sempre superfluo il ricorso alla giustizia. da € 50.001 a € 250.000: € 1.000; € € € OBBLIGATORIETA’ E MATERIE da 250.001 a 500.000: 2.000; da € 500.001 a € 2.500.000: € 3.800; Dal 20 marzo 2011, per determinate materie, è da € 2.500.001 a € 5.000.000: € 5.200; obbligatorio ricorrere alla mediazione prima di poter oltre € 5.000.000: € 9.200. iniziare un processo. La mediazione obbligatoria riguarda: Diritti reali, Divisione, Successioni ereditarie, Patti di famiglia, Locazione, Comodato, Affitto di Gli organismi di mediazione in provincia aziende, Risarcimento dei danni derivanti da • Prontiaconciliare s.r.l. - Registrazione n. 136 responsabilità medica, Risarcimento dei danni derivanti • Me.Co. mediazione-conciliazione Srl - Registrazione n. 153 da stampa o altro mezzo di pubblicità, Contratti • Organismo di conciliazione forense di Varese - Registrazione n. 174 assicurativi, Contratti bancari e Contratti finanziari. • Società in accomandita semplice B & B Professione Mediatore - L’obbligatorietà per queste materie è “condizione di Registrazione n. 358 procedibilità” cioè non è possibile andare direttamente • Organismo Forense di Conciliazione - Registrazione n. 387 in giudizio se prima non si è tentata la via della • Servizio di Conciliazione della Camera di Commercio di Varese - composizione amichevole della controversia. Ci sono Registrazione n. 399 altre 2 materie previste dal legislatore la cui

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 27 Costume

tentativo. La mediazione si ritiene conclusa e, in caso di possono essere utilizzate in giudizio e il mediatore non condizione di procedibilità per la materia del contendere, può essere tenuto a deporre sul loro contenuto. si potrà proseguire con il giudizio ordinario. Dalla mancata partecipazione senza giustificazione al COSTI COSTUME procedimento di mediazione, il giudice può trarre elementi L’indennità da corrispondere agli organismi di mediazione di prova nel successivo giudizio. In caso di avviata comprende le spese di avvio del procedimento e le spese mediazione, il mediatore può organizzare uno o più di mediazione. Le spese dovute da ciascuna parte agli incontri con lo scopo di assistere le parti nella ricerca di un organismi pubblici sono stabilite dal decreto del Ministero accordo. Il mediatore rimane comunque privo del potere di della Giustizia sulla base di scaglioni definiti dal valore rendere giudizi o decisioni vincolanti per le parti. Il della lite: da 65 a 9.200 euro per le liti con valore oltre i procedimento di mediazione deve concludersi in 4 mesi. 5 milioni di euro. Gli importi minimi per ciascun scaglione Se è raggiunto un accordo amichevole il mediatore redige di riferimento sono derogabili. il processo verbale, al quale è allegato il testo Gli organismi privati possono stabilire importi diversi che dell’accordo, che deve essere sottoscritto dalle parti. Il sono comunque soggetti ad approvazione da parte del verbale di accordo può essere omologato dal giudice su Ministero della Giustizia. richiesta di una parte e diventare titolo esecutivo. Nel caso Gli importi adottati dagli organismi sono soggetti a di mancato accordo il mediatore può formulare una riduzione/aumento a seconda delle caratteristiche e proposta di risoluzione della lite (obbligatoria nel caso sia dell’andamento del procedimento di mediazione. Il richiesta congiuntamente dalle parti). Le parti sono libere legislatore, inoltre, ha determinato in 40 euro l’importo di accettare o rifiutare la proposta ma in caso di rifiuto, in dovuto da ciascuna parte per le spese di avvio un successivo giudizio, la parte che ha rifiutato la proposta La mediazione è gratuita per i soggetti che nel processo dovrà pagare le spese processuali anche in caso di beneficiano del gratuito patrocinio. vittoria, quando il contenuto della sentenza del giudice corrisponde a quello della proposta. AGEVOLAZIONI FISCALI Alle parti che corrispondono l’indennità agli organismi di RISERVATEZZA mediazione è riconosciuto un credito di imposta fino a Le dichiarazioni rese e le informazioni date dalle parti concorrenza di 500 euro in caso di successo della durante il procedimento di mediazione sono riservate. mediazione, 250 euro nel caso di insuccesso. L’obbligo di riservatezza vale anche per le dichiarazioni Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro e le informazioni date in seduta privata da una parte nei sino alla concorrenza del valore di 50.000 euro. confronti dell’altra. Tutte le informazioni riservate non Laura Bardelli

La giustizia più veloce accelera l’economia “I tempi lunghi e incerti della giustizia civile italiana penalizzano la competitività del Paese, riducono la fede nel rispetto dei contratti, scoraggiano gli investimenti, anche dall’estero, e la stessa crescita dimensionale delle imprese. La rimozione di questo ostacolo può dare un forte impulso allo sviluppo.” Così termina la presentazione dello studio del Centro Studi Confindustria, Scenari Economici, di giugno 2011. Il direttore Luca Paolazzi parla della riforma della giustizia e snocciola dati: 533 giorni necessari nel 2008 per la definizione di un processo civile di primo grado mettendo l’Italia in testa per la durata dei processi; 1.210 giorni per risolvere una controversia commerciale con un costo pari al 30% del suo valore contro 331 giorni e 17% in Francia; 2.842.668 domande di procedimenti civili di primo grado giunte nel 2008 (meno di 300.000 le domande nel Regno Unito); esplosione del numero degli avvocati iscritti agli albi. Nel documento si stima una crescita del PIL italiano dello 0,3% più alta se la durata dei processi fosse analoga a quella della Francia. In sostanza se la giustizia è lenta, ha sostenuto Paolazzi sul Il Sole 24 Ore, “viene meno la certezza del rispetto degli obblighi contrattuali e i tribunali cessano di essere i luoghi dove si fanno valere le proprie ragioni e diventano il fortino in cui si rifugia chi ha torto e vuole far desistere la controparte, fiaccandola con oneri gravosi e sproporzionati rispetto all’oggetto del contendere”. E ancora, parlando dell’elevato ricorso ai tribunali in Italia rispetto agli altri Paesi, correlato all’esplosione del numero di avvocati: “la loro parcella dipende proprio dalla complessità della causa e quindi dalla sua durata, e non da quanto veloci sono a portarla a termine e con quale risultato per il cliente”. Nel documento viene quindi individuata una serie di azioni necessarie per migliorare il sistema giustizia in Italia, ”per una giustizia civile degna di un paese civile”. (L.B.)

28 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Costume

Il parere degli operatori del diritto COSTUME Abbiamo domandato ai presidenti dei due Tribunali di Varese e di Busto Arsizio, nonché ai presidenti dei rispettivi Ordini degli avvocati, una valutazione sulla novità legislativa della mediazione civile.

Emilio Curtò, presidente commerciale, magari collaudato. Alla lunga, se sarà Tribunale Varese: colta come una opportunità, la mediazione potrebbe “L’esperienza non incidere in senso positivo sulla nostra mentalità di ostinati incoraggia previsioni causidici. ottimistiche”. Ritiene che l’introduzione della Sergio Martelli, presidente mediazione contribuirà a snellire Ordine Avvocati del foro di l’attività dei tribunali? Varese: “Varese L’esperienza del passato non all’avanguardia nel sembra incoraggiare previsioni entusiastiche sugli effetti costituire organismo di deflattivi sperati dal legislatore; il tentativo obbligatorio mediazione”. di conciliazione, lontano parente della mediazione, L’ex Ministro Alfano ha accolto la previsto un tempo per il processo lavoristico e tuttora per richiesta di introdurre l'assistenza particolari controversie, ha dato risultati tecnica necessaria degli avvocati complessivamente modesti. Ciò non toglie, però, che la nei procedimenti di mediazione. Cosa ne pensa? nuova mediazione, se correttamente interpretata e L'ex Ministro della Giustizia ha riconosciuto la necessità soprattutto se condivisa dagli operatori giudiziari che ne dell'assistenza tecnica dell'avvocato nella mediazione sapranno cogliere la convenienza, potrebbe avere perchè la tutela dei diritti e degli interessi legittimi, migliore fortuna. costituzionalmente garantita, è un cardine della stessa Da quando è entrato in vigore l’istituto della democrazia che non può essere trascurato. Anzi è un mediazione avete già potuto misurare una diminuzione valore che va salvaguardato ad ogni costo. In tale delle nuove cause civili? ambito la funzione sociale dell'avvocato, svolta per il fine Il calo c’è stato, ma potrebbe essere solo apparente di giustizia, non può essere esclusa dalla delicatissima perché dipendente dal momentaneo stop imposto per fase della mediazione. Bisognerebbe spiegare ai cittadini certi tipi di controversie, ad esempio in materia locatizia a quali rischi vanno incontro, se non adeguatamente e di diritti reali, per le quali la mediazione è una consigliati, quando dispongono dei loro beni. condizione per potere proporre una causa davanti al Gli avvocati chiedono l'eliminazione dell'obbligatorietà giudice. Un primo bilancio potrà essere fatto tra qualche che è stata introdotta per favorire la diffusione della tempo, magari a fine anno, quando saranno noti i mediazione. In quale altro modo ritiene possibile numeri delle mediazioni conclusesi con un accordo. incentivare il nuovo istituto? L’accesa litigiosità sembra essere una caratteristica L'obbligatorietà della mediazione come fase intrinseca degli italiani. Pensa che la mediazione pregiudiziale per una serie numerosa di materie è un riuscirà a cambiare questo atteggiamento? evidente segno di sfiducia nella libera capacità, di Il cittadino italiano, tra quelli dell’Unione Europea, è il avvocati e giudici, di raggiungere un accordo più litigioso, favorito dalle troppe leggi e dalle norme stragiudiziale, oppure nel corso di un processo in cui si è non sempre chiare, dall’eccessivo numero di avvocati e, avuto modo di approfondire le posizioni delle parti, in paradossalmente, dalla stessa lentezza della giustizia, origine apparentemente inconciliabili. Il sistema della che incoraggia gli abusi del processo e consente ai mediazione così com'é attualmente, non garantisce un debitori riottosi di “finanziarsi” a basso costo a scapito elevato numero di soluzioni prima del processo. La del creditore, intraprendendo cause inutili o resistendo in finalità smaccatamente deflattiva della mediazione rende giudizio senza valide ragioni. La mediazione converrà a l'istituto poco credibile. Occorrerebbe invece incentivarlo chi non ha voglia di perdere tempo o a chi ha interesse culturalmente, prima che con l'imposizione e le sanzioni, a non interrompere, per fatto giudiziario, un rapporto accentuandone la terzietà e la professionalità, che allo

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 29 Costume

stato sono ancora da verificare sul campo e che le attuali efficace. norme non garantiscono. Occorrerà che gli Ordini non Vi sono dei settori nei quali vi aspettate un maggiore solo costituiscano gli Organismi di Conciliazione (ed a ricorso al nuovo istituto? Varese siamo stati all'avanguardia), ma che, soprattutto, Se rimarrà l’obbligatorietà c’è tutta la serie di contenziosi COSTUME formino gli iscritti perchè operino fattivamente nelle riguardanti la responsabilità professionale, gli incidenti mediazioni, preparando la categoria a questa nuova stradali, le liti condominiali. Per quanto riguarda il sfida sociale ed economica. Va anche detto che la ricorso facoltativo alla mediazione civile ci aspettiamo mediazione non è l'unico sistema per risolvere le che le parti scelgano questa strada nelle liti dal valore controversie; esistono altre possibilità, come la economico più basso, quelle in cui le cifre non negoziazione assistita, che si stanno diffondendo e per le giustificano la strada degli alti costi processuali. quali verrà presto chiesta una adeguata Quanto potrà incidere la mediazione civile nel regolamentazione normativa. contenere i tempi della Giustizia? Cosa si dovrebbe fare Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon mediatore ancora? civile? Se funzionerà la mediazione potrà fare molto per la Non esiste la ricetta per creare il buon mediatore civile. velocità della Giustizia Civile. Come dicevo prima, però, All'inizio dell'esperienza dell'Organismo di Conciliazione ciò dipenderà molto dalla prova sul campo. Di certo, costituito presso l'Ordine degli Avvocati di Varese posso comunque, per ottenere tempi sempre più rapidi la dire che le caratteristiche vincenti, visto l'alto numero di riforma della Giustizia deve puntare su due strade domande di mediazione finora pervenute, sono la fondamentalmente: da un lato bisogna garantire ai professionalità (che non è solo efficienza o rapidità), la tribunali un potenziamento degli organici, sia per quanto forte motivazione sociale dei colleghi mediatori, la riguarda i magistrati, sia per ciò che concerne il rinuncia alla ricerca del guadagno individuale, il personale amministrativo; dall’altro c’è bisogno di una coordinamento con gli altri analoghi organismi presso gli razionalizzazione della geografia della Giustizia Ordini degli Avvocati (165 in Italia), per garantire un attraverso l’eliminazione delle sezioni distaccate, al di sistema il più possibile omogeneo e improntato alle sotto di un certo numero di magistrati. Quelle con meno finalità culturali che si intendono perseguire. Del resto a di dieci, con magari sette o otto, sono incompatibili con Varese un coordinamento tra la Camera di Commercio un normale funzionamento, danno vita a uno spreco di ed alcuni Ordini professionali si occupava di mediazione risorse e vanno, inoltre, a scapito della professionalità e prima che il legislatore la imponesse. della specializzazione degli stessi magistrati.

Antonino Mazzeo, Andrea Buffoni, presidente Ordine presidente Tribunale Busto Avvocati del foro di Busto Arsizio: “Nella Arsizio: “Se funziona lo legge, un eccesso di scopriremo tra un anno” delega” Il Tribunale di Busto Arsizio è al Gli avvocati hanno manifestato centro dell’area più densamente delle critiche sul provvedimento popolata del Varesotto quanto a che riguarda la mediazione. persone e imprese. Ritiene che la Quali? mediazione civile potrà alleggerire Le critiche avanzate non sono il carico giudiziario? pregiudiziali all’Istituto della Dare un giudizio su quanto lo strumento della mediazione - che tra l’altro nasce mediazione civile possa alleggerire il lavoro dei nostri da Direttiva europea disattesa per uffici è ancora prematuro. Certo, ci auguriamo che molti anni - ma derivano da una l’impatto sia consistente, ma per comprendere l’entità e riforma per così dire all’italiana. E cioè con la prevalente fare un primo bilancio bisognerà aspettare almeno un motivazione della “rottamazione della giustizia civile”, anno. Le prime cause arriveranno tra qualche mese e poi ritenendo con essa di eliminarne il mostruoso e incivile bisogna attendere il pronunciamento della Corte ritardo. Il che non è, stante la sua obbligatorietà (l’Italia Costituzionale sull’obbligatorietà del ricorso alla è l’unico Paese dove la mediazione civile è obbligatoria), mediazione civile per alcune fattispecie, che l’Ordine che di fatto crea ulteriore grado di giudizio. degli Avvocati vorrebbe invece facoltativo. Sono tutte L’ex Ministro della Giustizia Alfano sembra aver dato variabili che devono essere prese in considerazione per delle risposte alle vostre riserve. Le condividete? avere un quadro completo e reale delle conseguenze. All’ex Ministro Alfano, nell’Assise del Congresso Solo l’esperienza ci può dire quanto lo strumento sia Nazionale Forense di Genova, l’Avvocatura aveva

30 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Costume

proposto modifiche, disposta a collaborare: in primis sede presso il Tribunale varando un “Regolamento l’abolizione della “obbligatorietà” in quanto non attuativo”, approvato dal Ministro, che tiene conto di contemplata dalla delega al Governo (da qui i ricorsi quanto sopra esplicitato, che ha iniziato a funzionare ed per “eccesso di delega”) e la previsione della difesa i cui risultati saranno da verificare nel tempo. COSTUME tecnica a tutela dei cittadini e delle parti più deboli anche mediante il (non previsto nella normativa) “gratuito patrocinio”. L’ex Ministro Alfano, nonostante alcune aperture verbali, non ha però sin qui dato concretamente seguito, forse perché impegnato su altri temi. Nella tradizione di altri Paesi la mediazione funziona da tempo con buoni risultati. Sarà così anche in Italia? Non conosco le statistiche degli altri Paesi, constato però che in Italia, guarda caso, sono nati come funghi Organismi di conciliazione i più disparati da parte di enti, associazioni e quant’altro sia nella fase della cosiddetta formazione dei mediatori, accreditati dal Ministero con grande generosità. Per quanto riguarda il Consiglio dell’Ordine di Busto Arsizio, in aderenza a quanto deliberato dal Consiglio nazionale Forense, abbiamo ritenuto di istituire un Organismo di Conciliazione con

Bilancio di responsabilità sociale: esperienza pilota al Tribunale di Varese Migliorare l’efficienza degli uffici giudiziari? “Il Tribunale di Varese – dichiara il suo Presidente Emilio Curtò – ha in atto da alcuni anni un progetto che coinvolge tutti gli uffici per il progressivo smaltimento degli arretrati.” Ma non ci si ferma qui. Il Tribunale di Varese ha presentato quest’anno il Bilancio di Responsabilità Sociale(BRS) preventivo 2011. Solitamente, sia da parte delle imprese, sia da parte delle amministrazioni pubbliche, si è soliti presentare il BRS consuntivo. Un’iniziativa pregevole, intendiamoci, ma un bilancio preventivo richiede più coraggio perchè ci si prende degli impegni con il territorio. E se, a fine anno, come si conta di fare, verrà presentato il consuntivo, si tratterà del primo caso in Italia in tutta l’amministrazione della Giustizia. Grande aspettativa, dunque, nei confronti di questo Tribunale, anche perchè le best practices ricavabili dall’esperienza varesina potrebbero essere riutilizzate per molti altri fori in quanto quello di Varese ha una dimensione in linea con quella media del paese. Si tratta di una attività non isolata, appartenente ad un progetto di riorganizzazione dei processi lavorativi degli uffici giudiziari denominato “Innovagiustizia”. Nato con il patrocinio della Regione Lombardia e con l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo, allo scopo di realizzare un processo di change management all’interno di sette sedi giudiziarie lombarde: Milano, Brescia, Monza, Varese, Cremona, Lecco, Crema. L’introduzione del modello del BRS nel Tribunale di Varese si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: - miglioramento organizzativo, mediante recupero dell’efficienza e utilizzo ottimale delle risorse a disposizione; - miglioramento di processo, cioè snellimento delle procedure, semplificazione burocratica e diminuzione dell’utilizzo di documenti cartacei; - miglioramento dell’informatizzazione, cioè diffusione della trasmissione telematica dei dati tra Tribunale ed utenti; - miglioramento della infrastruttura logistica, per aumentare la fruibilità dell’accesso alle strutture del Tribunale. (M.L.)

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 31 ENERGICAMENTE BUSINESS

COME ACCENDERE LA TUA AZIENDA DIPENDE ANCHE DA TE.

NUMERO VERDE 800-771100 WWW.CARIPARMA.IT

APERTI AL TUO MONDO.

MESSAGGIO PROMOZIONALE. TASSI E CONDIZIONI ECONOMICHE APPLICATE AL PRESENTE SERVIZIO SONO RIPORTATI NEI FOGLI INFORMATIVI DISPONIBILI IN FILIALE. Costume

Le rivoluzioni COSTUME di Whirlpool Il racconto di un tour giornalistico alle radici della multinazionale a cento anni dalla sua nascita. Veduta di Chicago

uando Lou Upton perse il suo impiego nel 1910, Pierre Ley e Marco Giovannelli Q come compenso gli venne offerto di portarsi via dall’ufficio quello che voleva. Scelse di non prendere nulla di “fisico”. Non gli interessavano mobili, attrezzature o suppellettili dell’azienda fallita, ma si portò via un brevetto, un “sogno” al quale intendeva dare vita. Era quello di una lavatrice a manovella, che lui pensava di poter dotare di un motore elettrico; rappresentava solo un’idea, un valore intangibile, ma in qualche anno lo proiettò al primo posto tra i giganti planetari dell’industria degli elettrodomestici. La forza della Whirlpool nasce dal valore dell’innovazione, delle idee e delle persone che le interpretano. Ad oggi questi valori rimangono immutati. Come immutati sono rimasti i settemila chilometri di distanza tra e Benton Harbor dove Whirlpool ha i propri quartier generali di tutta Europa, Stati Uniti e dell’intera Corporation. Le due cittadine si specchiano entrambi sull’acqua. Gli statunitensi sorriderebbero di fronte a questa affermazione perché il lago Michigan ha una superficie attraverso quattro stati: Illinois, Indiana, Michigan e di 58.000 km quadrati. Quello di Varese, con i suoi Ohio; quattro città: Chicago, Benton Harbor, Greenville 14,5, a confronto appare poco più che una bacinella. e Clyde; tre notti in altrettante diverse strutture. Eppure, ognuno di loro ha il proprio fascino. Stendhal, A comporre il team di giornalisti c’erano una cinese, arrivato in cima a una collina, guardando dall’alto lo quattro indiane, tre francesi, un italiano, cinque spettacolo fino al Monte Rosa ne restò incantato, e brasiliani, un guatemalteco, due argentini. Con loro poi scrisse di aver visto uno dei panorami più belli del tre americane dello staff e Pierre Ley dell’ufficio stampa mondo. Chi entra tutte le mattine a lavorare a Comerio della direzione europea di Whirlpool. vede quello scenario dalla parte Una vera Babele di lingue ed esperienze. opposta, ma la meraviglia è la Quando Lou Upton perse il Una vera immersione alla scoperta delle stessa. suo impiego nel 1910, come origini e delle ragioni che fanno di Con queste emozioni abbiamo Whirlpool una delle aziende più superato l’oceano per andare a compenso gli venne offerto di importanti al mondo in fatto di raccontare la Whirlpool vista da portarsi via dall’ufficio quello innovazione. dentro. La Corporation ha invitato che voleva. Scelse di non Lo abbiamo raccontato tutto in un blog su alcuni giornalisti di tutto il mondo prendere nulla di “fisico”. Si Varesenews, aggiornato quasi sempre in a visitare i luoghi della propria portò via un brevetto. tempo reale. storia iniziata cento anni fa. Come spesso capita, la storia della nascita L’international media tour è stato di una azienda ha qualcosa di epico. Lou un vero viaggio lungo 554 miglia (882 chilometri) Upton, suo fratello Fred e lo zio Emory iniziarono a

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 33 Costume

imponente fabbrica Ancora oggi la lavatrice grande più di è uno dei prodotti che cinquanta campi da rende orgogliosi i calcio in fila. COSTUME 17.500 lavoratori della Quattro giorni prima Whirlpool negli Stati eravamo partiti dal cuore di Chicago con Uniti, e in particolare una serata informale al gli oltre 3.000 di Clyde “World of Whirlpool”. dove si produce un Lou Upton aveva esemplare ogni quattro iniziato da poco la sua secondi. In queste e nelle pagine seguenti, immagini nuova attività quando del tour tra gli stabilimenti Whirlpool negli Usa vennero posate le prime pietre dell’attuale Reid Murdoch Center. Il “padre” della futura corporation non poteva pensare che da lì a 99 anni, il 9 novembre del 2010, la torretta e una parte di quel palazzo storico sarebbero diventate la vetrina dei suoi futuri prodotti. La struttura un tempo era un deposito di prodotti alimentari, da lì è possibile ammirare una delle zone più suggestive della città. La costruzione è proprio sul fiume che attraversa il centro, e in ogni direzione sono i grattacieli a far da protagonisti. Nel tour i protagonisti invece sono le persone che lavorano in Whirlpool a vario titolo. “In cento anni abbiamo avuto solo sei presidenti, questo è un chiaro segno che crediamo in valori condivisi. Un secolo di crescita, e noi continuiamo a innovare e a cambiare per restare i primi”. Jeff Noel, responsabile delle comunicazioni interne ed esterne, ha aperto così il suo incontro con i giornalisti al “World of Whirlpool” a Chicago. Un sistema di valori e di marchi consolidati, una distribuzione curata in ogni aspetto e una cura del Lou Upton, suo fratello Fred e lo zio Emory rapporto tra costi e ricavi sono le ricette del successo. Un’azienda che ha saputo valorizzare l’esperienza di iniziarono a produrre i primi pezzi di quelle grandi imprenditori come Lou Upton e FL Maytag negli che sarebbero diventate le lavatrici elettriche Stati Uniti, Miguel Etchenique in America Latina e l’11 novembre del 1911 a Benton Harbor nel Giovanni Borghi e Gottob Bauknecht in Europa. Michigan. Una tappa fondamentale del tour è stata poi Benton Harbor, il mitico quartier generale, dove si sono tenuti produrre i primi pezzi di quelle che sarebbero diventate diversi incontri al massimo livello a partire da Jeff le lavatrici elettriche l’11 novembre del 1911 a Benton Fettig. Harbor nel Michigan. Un prodotto che, da lì a qualche Con lui erano previsti quarantacinque minuti e il anno, avrebbe rivoluzionato la vita delle donne presidente li ha rispettati accogliendo i giornalisti. Il liberandone tanto tempo, come racconta con maestria numero uno della Corporation si è detto sicuro che il anche Mario Calabresi nel suo ultimo libro “Cosa tiene punto fondamentale per la crescita di Whirlpool sia accese le stelle”. l’innovazione. Occhi azzurri profondi, solo per un La lavatrice è uno dei prodotti che rende orgogliosi i attimo ha accennato un sorriso. Non si è perso niente 17.500 lavoratori della Whirlpool negli Stati Uniti, e in di quanto successo nella “executive dining room”. Ha particolare gli oltre 3.000 di Clyde dove si produce un osservato e ascoltato con attenzione. Per lui la esemplare ogni quattro secondi. L’international media presenza di tanti giornalisti da ogni luogo del mondo è tour si è concluso proprio all’interno di quella un fatto importante.

34 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Costume

Al termine dell’incontro il presidente ha preso in mano considerata una cosa inaudita. Invece fu l’idea migliore il libro di Nancy Tennant Snyder “Unleashing e vincente. Allora nei negozi c’era un muro di bianco innovation”, letteralmente “scatenando l’innovazione” e con gli elettrodomestici tutti uguali. Andava cambiato e lo ha regalato a Samidha, una giovane giornalista RUBRICHE indiana. “Best wishes”, con gli “auguri migliori” sono le parole che ha scelto per la sua dedica. Una scena spontanea dalle chiare tinte simboliche. Uno dei manager più potenti del pianeta, di una delle multinazionali più importanti, ha passato l’emblema del successo, grazie al coraggio del cambiamento, a una giovane donna di un paese emergente, che per Whirlpool acquista sempre maggiore importanza. Jeff Fettig è ai vertici della corporation dal 2004. Prendere il posto di David Withwam, presidente per diciassette anni, e passato alla storia come l’uomo che aveva avviato una vera rivoluzione nell’azienda, non era facile. In più ci si mise una pesante crisi economica con i prezzi delle materie prime che crescevano a due cifre. Fettig però dimostrò una forte visione del futuro incentivando l’internazionalizzazione di Whirlpool, scelta che si rivelò vincente. Quando il presidente ha sentito parlare di Varese si è illuminato perché ha vissuto per un periodo a , proprio a due passi dal campo da golf, una delle sue passioni. “L’innovazione riguarda tutti i nostri lavoratori che siano operai alla produzione, come quelli di Cassinetta, impiegati o manager di Comerio. Valorizziamo le idee e le proposte di tutti sia In cento anni solo sei che arrivino da presidenti, un chiaro momenti formali che segno che l’azienda informali”. Per Jeff crede in valori Fettig di fronte alla condivisi. Un secolo di “stella polare” della crescita, e Whirlpool sua azione fa poca continua a innovare e a differenza la classe sociale o lo status dei cambiare per restare la lavoratori. Tutti prima. possono essere importanti. Un’idea su cui, la sera prima si era soffermata a lungo Nancy Tennant, vicepresidente e vera anima delle strategie in materia di innovazione. “Nel 1999 il presidente David R.Withwam mi chiamò nel suo ufficio chiedendomi una nuova strategia di crescita fondata sull’innovazione. Aveva le idee molto chiare perché sosteneva che questa sarebbe dovuta arrivare da tutti e in ogni tipo di lavoro”. Lei oggi va in giro per il mondo a raccontare la storia del più radicale cambiamento di un’azienda. “Allora si pensava che l’innovazione fosse affare di pochi e l’intuizione del nostro presidente veniva

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 35 Costume

“Fantascienza” industriale. Progetti dove la cucina diventa il centro della vita della casa, ma senza pensare agli spazi tradizionali.

RUBRICHE Fornelli con a fianco la connessione a Internet e oggetti parlanti. Spazi dove la socialità, quella reale e quella virtuale, è considerata l’anima della casa.

e forse è ancora più difficile da sviluppare”. Una visione che mette al centro i processi aziendali senza necessariamente pensare alla scoperta di prodotti che rivoluzionino il mercato. “Un’innovazione che non sia fatta solo di oggetti come l’iPod, ma anche di piccoli cambiamenti incrementali che non in fretta”. cambiano radicalmente la vita, ma migliorano il Da allora di strada ne è stata fatta, e Whirlpool è una risultato finale”. delle azienda che punta di più sull’innovazione. A questo riguardo un grande fascino viene dalla visita “Questa per noi, - continua Nancy Tennant - deve negli uffici e laboratori dove si lavora al design. avere tre requisiti. Deve essere unica e significativa. “L’automobile - spiega Richard Gresens, responsabile Deve creare un vantaggio reale e competitivo e da del Global Consumer Design - ha fatto scuola e il ultimo deve essere talmente nuova che il consumatore prodotto non è più solo un fattore funzionale, ma un sia disposto a pagare qualcosa in più per avere quel elemento sempre più emozionale. Whirlpool sta così prodotto. La percezione di cosa sia l’innovazione è centrando l’attenzione verso questo cambiamento. C’è cambiata negli ultimi anni. Noi siamo orgogliosi di attenzione alle culture e agli stili e lavoriamo sul design avere rivoluzionato le regole del gioco, poi la crisi ci sensoriale, per dare risposte alla intuitiva usabilità”. ha un po’ distratti, ma riprenderemo a lavorare ancor L’ultima parte della visita è dedicata alla “fantascienza” di più in quella direzione. Ci siamo resi conto che industriale. Progetti dove la cucina diventa il centro avevamo un linguaggio comune tra noi, ma con della vita della casa, ma senza pensare agli spazi interpretazioni diverse. Decidemmo così di introdurre tradizionali. Fornelli con a fianco la connessione a nuovi concetti condividendoli tra noi e applicandoli in Internet e oggetti parlanti. Spazi dove la socialità, tutte le regioni. Un altro punto importante, visti i nuovi quella reale e quella virtuale, è considerata l’anima mercati, è che l’innovazione non deve essere cara. Può della casa. essere pensata e agita anche per le masse con Marco Giovannelli materiali low tecnology introducendo prodotti entry level che permettano a una fetta di popolazione, che www.whirlpool.com non avrebbe potuto mai acquistarne, di averli. Questa innovazione richiede la stessa inventiva e competenza, THE WHIRLPOOL REVOLUTIONS Il viaggio in un instant book When Lou Upton lost his job in 1910, to compensate, his employers said that he could take anything he wanted from the Un blog che racconta “I cento office. He decided not to take any “material” goods away and anni della Whirlpool” diventa opted for a patent instead. On November 11th 1911 in Benton un “diario di viaggio”. Da qui Harbor, Michigan Lou Upton, his brother Fred and his uncle Emory l’idea di un instant book che began to produce the first parts for what would later become tiene insieme tradizione (la electric washing machines. To this day, the washing machine is still carta) e innovazione (internet). one of the products which Whirlpool's 17,500 employees in the Un chiaro segno di un’epoca United States are proud of. This is particularly true for the over che cammina spedita verso i 3,000 Clyde employees who manufacture one every four seconds. cambiamenti. This article is the fruit of journalistic research into the multinational's beginnings some one hundred years ago.

36 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Università Cattaneo

Due lauree UNIVERSITA’ in una, la scommessa della LIUC Grazie al programma per il doppio titolo, attivo dal 2008 presso l’Università castellanzese, è possibile conseguire contemporaneamente la laurea in Italia e in un paese straniero.

a mobilità degli studenti all’estero è una delle carenze Il doppio titolo di laurea consente agli studenti di trascorrere un anno accademico in un ateneo L storiche delle università italiane, un po’ per l’approccio culturale che ha a lungo contraddistinto il nostro sistema estero, con l’obiettivo di conseguire, oltre al titolo scolastico, e in gran parte anche a causa delle italiano, anche quello del paese prescelto. complicazioni burocratiche e delle difficoltà di interazione a cui sono andati incontro per molto tempo gli studenti che decidevano di tentare l’avventura in altri paesi. Negli ultimi l’Université Catholique de Lille-Ieseg in Francia, anni, per fortuna, le cose sono cambiate, grazie alle l’Universitatea Babes-Bolyai di Cluj-Napoca in Romania e iniziative di alcuni atenei italiani che hanno agito in la Florida International University degli Stati Uniti. Per direzione della semplificazione e della collaborazione con prendere parte al programma, attivo al momento nelle le omologhe strutture estere, spianando la strada a scambi facoltà di Economia e di Ingegneria, è sufficiente aderire internazionali assai proficui dal punto di vista culturale e all’apposito bando pubblicato ogni anno nel mese di professionale. Tra le università più attive in questo campo marzo; la partecipazione è aperta agli studenti del terzo c’è senza dubbio la LIUC di Castellanza: l’ateneo intitolato anno di laurea triennale e a quelli del primo anno di laurea a Carlo Cattaneo si distingue infatti per una serie di magistrale. Tra settembre e ottobre viene pubblicato il progetti dedicati alle relazioni con l’estero, dai programmi bando integrativo, che mette a disposizione i posti rimasti Erasmus alle Summer e Winter Schools, dagli stage liberi; nel frattempo, l’Ufficio Relazioni Internazionali all’estero ai progetti “freemover”. Nel 2008 l’offerta della organizza una serie di incontri per informare gli studenti LIUC si è poi arricchita con il programma per il doppio interessati sulle università partner. Chi aspira a un anno di titolo di laurea, che consente agli studenti di trascorrere un studi all’estero deve inoltre sottoporsi a un test linguistico, intero anno accademico in un ateneo estero, con l’obiettivo per valutare la conoscenza della lingua prescelta (sono a di conseguire, oltre al titolo italiano, anche quello del paese disposizione anche corsi integrativi di lingua inglese) e, una prescelto. Una possibilità che naturalmente esisteva anche volta chiuso il bando, a un colloquio motivazionale che lo in passato, ma era condizionata da mille ostacoli: le indirizzerà verso la destinazione più adeguata. Il piano di divergenze tra i piani di studi, la scarsa comunicazione tra studi viene naturalmente definito prima della partenza e, se gli uffici universitari, le complesse pratiche burocratiche da completato, consente allo studente di conseguire il titolo completare. Oggi le cose sono decisamente più facili, estero, in genere contemporaneamente al diploma di laurea grazie alla partnership tra la LIUC e una serie di istituti italiano. universitari stranieri: la University of Kent e la Robert Il notevole successo dell’iniziativa nei suoi primi tre anni di Gordon University di Aberdeen in Gran Bretagna, la vita si può misurare dal numero di adesioni: gli studenti Universidad de Belgrano in Argentina, La Trobe University stranieri coinvolti nel progetto di doppio titolo di laurea in Australia, il Management Center di Innsbruck in Austria, magistrale sono stati ad oggi 25 e si preparano ad arrivare

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 37 Università Cattaneo

altri 10. Gli studenti LIUC coinvolti sono I doppi titoli funzionano se c'è un ritorno in Italia non ho avuto nessun stati invece 30 e si preparano a partire ottimo lavoro di squadra non solo problema a recuperare i pochi esami altri 16. La destinazione preferita è al tra tutti gli uffici - i servizi Relazioni che mi mancavano. Credo sia stata momento il Regno Unito, a seguire la internazionali, Segreteria studenti, una tappa fondamentale anche dal UNIVERSITA’ Francia, l’Argentina, l’Australia e la Diritto allo studio e Placement - ma punto di vista professionale: dopo la Romania, ma i primi studenti sono in anche tra i docenti che elaborano i laurea ho ricevuto molte richieste da partenza per i nuovi accordi in Austria e piani studi e seguono gli studenti aziende interessate proprio al mio negli Stati Uniti. durante il percorso. percorso internazionale, e durante i Tra chi ha completato il progetto di colloqui ho sempre riscontrato molto doppio titolo c’è anche Alessia Pisani, interesse su questo tema”. laureatasi in Economia Aziendale nel 2010 a Castellanza “Avere il doppio titolo sul curriculum è davvero un plus e, nello stesso periodo, anche presso l’Université Catholique importante” conferma Mattia De Bernardi, laureatosi a di Lille: “È stata davvero un’esperienza importante - dicembre del 2010 in Ingegneria Gestionale alla LIUC e commenta la laureata dell’Università Carlo Cattaneo - ci alla University of Kent, che aggiunge: “È stato un anno tenevo a studiare all’estero e il risultato è stato ancora decisamente positivo, certo ho compiuto un percorso migliore di quanto mi aspettassi. Devo dire che sia gli uffici leggermente diverso dai colleghi di Castellanza, ma in della LIUC, sia quelli dell’università francese sono stati compenso mi sono specializzato su altri temi, e ho sempre a disposizione per superare qualsiasi tipo di imparato l’inglese come non sarei mai riuscito a fare in ostacolo: del resto, era il primo anno in cui il progetto altro modo. In più ho acquisito importanti competenze veniva attivato, perciò da parte di tutti c’è sempre stato un tecniche grazie a una serie di attività pratiche che in Italia grande desiderio di migliorarsi e di limare le eventuali spesso vengono trascurate, e che invece si stanno difficoltà”. Attenzione però al luogo comune che descrive i rivelando molto utili anche nel mio lavoro”. corsi di laurea all’estero come più facili di quelli in Italia: “I doppi titoli sono progetti impegnativi, non solo per gli “Non è assolutamente così - dice Alessia Pisani - anzi, mi studenti ma anche per le università partner” - commenta sono trovata di fronte a un programma ferreo e a Fiona Hunter, responsabile del servizio Relazioni scadenze molto precise. Ciò nonostante, il piano di studio internazionali dell’Università - “Richiedono molta era stato pianificato molto accuratamente e dunque al attenzione e collaborazione e possono funzionare solo se

La LIUC scala le classifiche nazionali sulla qualità L’Università Carlo Cattaneo – LIUC avanza nelle graduatorie degli atenei italiani. Non importa quale sia la rivista o l’istituzione che l’abbia stilata. Sia le classifiche di Campus, sia di Repubblica, sia di Almalaurea fanno registrare balzi in avanti importanti rispetto ai già lusinghieri piazzamenti degli anni scorsi. Il mensile Campus ha assegnato alla LIUC un punteggio di 99,94 che le è valso il terzo posto sul totale delle Università considerate (prima vengono solo l’Università Bocconi di Milano e la LUISS di Roma). Un balzo in avanti di non poco conto rispetto al quinto posto di un anno fa. Risultato trainato soprattutto dalla voce “Strutture” nella quale, secondo la rivista, la LIUC non ha quasi rivali in Italia: primo posto al pari dell’Università di Bolzano, dell’Università per Stranieri di Siena e dello IULM di Milano. Nella Grande Guida dell’Università del quotidiano Repubblica, invece, la LIUC ottiene il secondo posto tra le università non statali per quanto riguarda la Facoltà di Economia, che l’anno scorso si era piazzata terza. Stesso miglioramento, dal secondo al terzo posto, per la Facoltà di Giurisprudenza. A superare la LIUC sono rispettivamente solo l’Università LUISS (per Economia) e l’Università di Siena (per gli studi in legge). Nessun piazzamento per la Facoltà d’Ingegneria Gestionale, che non è stata presa in considerazione per mancanza di competitor. Come dire: non c’è gara perché non ci sono concorrenti tra gli atenei privati. Positiva anche la fotografia che emerge dai dati di Almalaurea, il consorzio che raggruppa 64 università italiane, sia pubbliche, sia private. Uno per tutti lo scatto fatto sulla Facoltà di Economia che sforna laureati con un’età media di 25,2 anni, contro la media nazionale di 26,3 e con una percentuale di occupazione a tre anni dalla laurea del 94,6%, il secondo miglior dato registrato nel Paese. Tempi rapidi anche per gli studi in Ingegneria Gestionale: alla LIUC la laurea magistrale arriva dopo 2,3 anni contro la media nazionale di 2,7. Con l’occupazione garantita dopo una ricerca di appena 3,3 mesi.

38 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Università Cattaneo

c'è la volontà da parte di tutti i coinvolti di farli funzionare impegno viene ripagato in termini di soddisfazione e e se c'è un ottimo lavoro di squadra non solo tra tutti gli crescita professionale per tutte le persone coinvolte. Con uffici - i servizi Relazioni internazionali, Segreteria studenti, questo bagaglio di esperienze stiamo contattando altre Diritto allo studio e Placement - ma anche tra i docenti che università partner per elaborare nuovi doppi titoli e per UNIVERSITA’ elaborano i piani studi e seguono gli studenti durante il permettere a un maggior numero di studenti di partecipare percorso. Bisogna lavorare sempre con uno spirito di a questi progetti.” apertura e flessibilità per imparare nuovi approcci e Eugenio Peralta innovare i propri metodi di lavoro. E' così che il grosso

Il Master MAPI al via nel segno dell’innovazione Ha preso il via alla LIUC, nel segno dell’innovazione, la nuova edizione del master in Management della Piccola e Media Impresa - MAPI, da quest’anno rinnovato e rilanciato grazie alla stretta collaborazione del Comitato Piccola Industria di Confindustria. La lezione inaugurale si era svolta prima delle vacanze estive: un’occasione per conoscersi tra studenti e docenti e per “dare il là” alla nuova configurazione del master incentrato, come detto, sull’innovazione nelle piccole e medie imprese. “Questo evento - ha spiegato il Rettore della LIUC, Andrea Taroni - intende mettere a fuoco il tema dell'innovazione, di particolare interesse per le PMI del territorio e di tutto il paese. Gli imprenditori devono avere il coraggio di innovare per reagire alla crisi. Puntare sui giovani e sulla formazione è senza dubbio uno strumento efficace per perseguire l’obiettivo in maniera coerente e ponderata. In questo senso, il MAPI si presenta come una proposta vincente, anche in virtù dello stretto rapporto con Piccola Industria di Confindustria e con una formula, quella delle lezioni concentrate in una settimana intensiva al mese, che tiene conto delle esigenze lavorative dei partecipanti”. “Non c’è solo l’innovazione legata alla ricerca tecnologica e l’innovazione di prodotto - ha osservato Alberto Testa, presidente del Comitato Piccolo Industria dell’Unione Industriali varesina - Non c’è solo l’immagine della grande industria che insegue continui nuovi spunti di crescita e competitività. In Italia c’è tutta un’innovazione che non solo sfugge alla percezione dell’opinione pubblica, ma anche a quella ben più attenta delle statistiche e dei numeri. È l’innovazione che ogni giorno viene portata avanti nei capannoni e negli stabilimenti delle piccole e medie imprese. Dove anche i piccoli accorgimenti che velocizzano un passaggio del processo produttivo, dove un’informale riunione tra collaboratori su un preciso aspetto del lavoro, possono portare ad un miglioramento. Un qualcosa di nuovo e, dunque, di innovativo, a vantaggio della competitività di un’azienda”.

Valter Lazzari sarà il nuovo Rettore dal 1° novembre Cambio della guardia ai vertici dell’Università Carlo Cattaneo - LIUC. Il consiglio di amministrazione dell’Università ha designato il nuovo Rettore per il biennio 2011- 2013 nella persona del professor Valter Lazzari, attuale Preside della Facoltà di Economia. Il professor Lazzari succederà al professor Andrea Taroni, che ricopre la carica di Rettore dal 2007. L’avvicendamento avrà luogo il prossimo 1° novembre. Valter Lazzari è nato a Piacenza nel1963. Si è laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano nel 1987 ed ha conseguito nel 1990 il M.A. e nel 1993 il Ph.D. in Economia presso la University of Washington negli Stati Uniti. Dal 2000 è professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza, ove ricopre dal 2006 anche la carica di Preside della Facoltà di Economia. Dal 1996 è anche docente di Banking and Finance presso la SDA Bocconi di Milano, ove ricopre dal 2004 la carica di Direttore del Master in Business Administration (MBA). In precedenza è stato ricercatore (1994-1998) e professore associato presso l’Università Bocconi di Milano (1998-2000), ove ha promosso e coordinato il Ph.D. in Economics and Business (1996-2002) e il Master in Quantitative Finance and Insurance (1999-2000). E’ stato anche visiting professor di Finanza Aziendale presso l’Università della Svizzera Italiana a Lugano (1998), docente presso la University of Washington di Seattle, WA, USA (1989-1992) e consulente economico per Assonime in materia di governance e mercati finanziari. E’ autore di numerosi saggi, articoli, libri in materia di economia, finanza e credito. Ha esperienza di amministratore indipendente e di membro di comitati di investimento in società quotate e intermediari finanziari.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 39 Università Cattaneo progetto di Carlo Cattaneo relativo all’Ipposidra, un progetto che testimonia il poliedrico ingegno del UNIVERSITA’ Carlo Cattaneo grande pensatore lombardo che è stato, al tempo stesso, e l’Ipposidra uomo d’azione e al quale, proprio per la sua attitudine a coniugare lo studio con il Donato alla LIUC il disegno originale del progetto fare, di dedicarsi cioè ad un della “ferrovia delle barche”. sapere pratico, i fondatori dell’Università di Castellanza, ossia gli Università di Castellanza ha avuto in donazione un imprenditori industriali della provincia di Varese, decisero L’documento prezioso. Si tratta del disegno originale del vent’anni or sono di intitolare l’Ateneo.

40 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Università Cattaneo

Con il termine Ipposidra, che prende il nome dai termini Sesto Calende a Tornavento, con il favore della corrente, greci utilizzati per cavallo e acqua, si intende una si impiegavano 90 minuti e da Tornavento a Milano 8-9 ferrovia particolare, inaugurata nel 1858 e adibita al ore. In senso inverso, andando controcorrente, si trasporto delle barche utilizzando cavalli. Essa formavano convogli di barche che venivano trainate da UNIVERSITA’ congiungeva via terra le due località di Tornavento cavalli lungo le sponde. Prima della costruzione della (frazione di ) e di Sesto Calende, strada alzaia, da Milano a Tornavento occorrevano 15 entrambe sulla riva lombarda del Ticino, nel tratto in cui giorni. In seguito, ne occorsero solo 3, ma il tratto da il fiume non era navigabile. Le barche provenienti da Tornavento a Sesto Calende continuava a presentare Milano attraverso il Naviglio Grande venivano caricate grandi problemi per la forte pendenza e le numerose a Tornavento su carri trainati da cavalli che rapide. Così Carlo Cattaneo, che era anche studioso di percorrevano una via ferrata a binari realizzata nella trasporti, progettò un sistema che prevedeva un percorso brughiera. Giunte a Sesto Calende, venivano a terra, su strada ferrata a nuovamente calate in acqua. trazione animale. I trasporti fluviali lungo il Ticino e i canali derivati, si sa, L'opera venne realizzata con il sono sempre stati un vanto del ducato di Milano. Da concorso di notabili della zona. Nel 1844 venne costituita la Società che arrivò a contare 84 soci. Il preventivo di investimento fu di quasi 1.700.000 lire austriache, pari a oltre 7 miliardi attuali. Il primo esperimento di traino fu eseguito il 9 febbraio 1858. Dopo soli 7 anni di attività, nel 1865, quest’opera, per ingegno unica in Europa, fu sostituita dalle linee ferroviarie Arona-Novara e Milano-Sesto Calende, che vennero utilizzate anche per il traffico merci e che sottrassero quindi molto carico alla navigazione fluviale. Sia a Tornavento, sia a Sesto Calende, esistono tuttora le tracce degli scivoli lungo i quali le imbarcazioni venivano trainate in superficie e calate in acqua. Nella brughiera, tra le due località, esistono poi tracce dei ponti costruiti in mattoni, sui quali erano stati posti i binari della strada ferrata laddove era necessario superare gli avallamenti del terreno, soprattutto in presenza dei vari corsi d’acqua che attraversano la boscaglia. Il disegno originale del progetto di ipposidra è stato donato all’Università Carlo Cattaneo dalla Signora Antonella Candiani. Mauro Luoni

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 41 Formazione

FORMAZIONE Una formazione attiva, al volo e blended

Terza tappa del viaggio di Varesefocus nel mondo della formazione interna alle imprese, attraverso tutti i settori e, si può ben dire, le idee Lo sviluppo di questo percorso nell’ottica del miglioramento continuo, inserito nel ciclo di Deming dei creative. Iniziative per valorizzare le risorse: sistemi di gestione (PLAN, DO, CHECK, ACT), ha portato interne ed esterne, giovani o meno. Con lo al passo successivo: l’integrazione delle competenze di sguardo proiettato al futuro. leadership con attività di “Coaching”. Nel 2008 è stato promosso, infatti, un nuovo progetto chiamato B4S (Behave For Safety) con l'obiettivo di ATTIVAMENTE HUNTSMAN supportare le attività aziendali, sviluppando nuovi Nel mercato internazionale della chimica, il marchio strumenti per accrescere le competenze di gestione EHS. Huntsman è da sempre considerato un'eccellenza. Come? Con una sorta di videogioco interattivo - C.A.R.E: L'azienda, operando in un settore delicato, accanto Computer Assisted Risk Assessment - in cui il all'attività produttiva ha da sempre sviluppato una protagonista è proiettato virtualmente nel proprio ambito sensibilità e progetti per proteggere l'ambiente e la di lavoro (gli ambienti sono ricostruiti fedelmente) dove salute e garantire la sicurezza. Iniziative che puntano deve eseguire le sue normali attività di routine. Un soprattutto (ma non solo, naturalmente) sulla formazione. addestratore in tutto e per tutto che insegna, in primis, Obiettivo: creare competenze a tutti i livelli e, in ad attivare strumenti di prevenzione come l’uso dei particolare, a quelli manageriali. A questo scopo, nello dispositivi di sicurezza, la pulizia dei luoghi di lavoro, stabilimento varesino di Ternate è stato sviluppato un accanto alle regole più generali. E, come in un vero percorso ad hoc finalizzato videogame, ad ogni comportamento all’ampliamento delle competenze insicuro, vengono attribuite delle gestionali e di leadership in campo EHSQ Una sorta di videogioco: penalità. Lo strumento ha riscosso un (Environmental Health Safety and Quality; ad ogni comportamento grande successo non solo in termini di cioè, relative ad ambiente, salute, insicuro, vengono attribuite coinvolgimento ma anche di risultati sicurezza e qualità) attraverso metodologie delle penalità. tangibili e viene, quindi, usato con buoni innovative e con la collaborazione di frutti per l’addestramento dei neoassunti. insegnanti di alto livello. E' nato così il Accanto a questi obiettivi prioritari, programma battezzato, in maniera ben augurale, l’azienda sviluppa annualmente percorsi di formazione Attivamente. per sviluppare le competenze del personale a tutti i livelli Attiva - profeticamente! - è anche la risposta dei organizzativi con l’obiettivo di valorizzare al massimo le destinatari: i corsi non sono obbligatori, ma l'alta risorse umane. adesione ha portato l'azienda a valutarla come parametro positivo, inserendolo nel premio di www.huntsman.com partecipazione. I corsi, infatti, rappresentano uno strumento di sviluppo e crescita personale, un valore SEA, UNA FORMAZIONE... AL VOLO riconosciuto dai dipendenti. Quella dell'aeroporto è una realtà ricca e complessa:

42 aVARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Formazione

Un invito ad assumere un vero e proprio percorso comportamenti green. biennale, con ore dedicate Anche in ufficio. alla logistica e alla gestione aeroportuale, insegnanti FORMAZIONE dall'aeroporto e tutor scolastici, attività in aula e direttamente sul campo. Sempre per quanto riguarda le scuole, l'attenzione della Sea si concretizza, però, su più fronti, sempre in collaborazione con le istituzioni scolastiche territoriali: si va dalle visite guidate in aeroporto (solo per fornire un dato: nell'anno scolastico 2010/2011 hanno aderito 21 istituti, 77 classi per oltre 2.000 ragazzi), alle attività di orientamento, ai tirocini brevi per gli studenti delle classi terze e quarte di istituti scolastici con indirizzo informatico. Iniziativa sui generis e particolarmente innovativa è, poi, quella recente rivolta ai ragazzi dei comuni della “cintura” di Malpensa, per finanziare i corsi di recupero per gli studenti in difficoltà. impresa e luogo fisico, snodo infrastrutturale ma anche Sul fronte interno, invece, le attività formative e di meta vera e propria. Ben lo sa chi la “amministra”: per attenzione alle risorse umane sono numerose. Per citare quanto riguarda gli aeroporti di Malpensa e Linate, la un recente progetto, la campagna Energy S(e)aving è Sea, società presieduta dal varesino Giuseppe Bonomi. Le nata proprio con l'obiettivo di sensibilizzare i dipendenti attività formative realizzate in e dall'aeroporto sono, di (ma anche i cittadini, con una serie di iniziative che conseguenza, molteplici e studiate su misura. Difficile escono dall'aeroporto) ad assumere comportamenti green sintetizzarle, ma, a pochi giorni dall'inizio dell'anno di risparmio energetico e rispetto ambientale con scolastico, cogliamo l'occasione per parlare suggerimenti e buone pratiche per la vita d'ufficio. dell'attenzione specifica dell'azienda alle scuole, come Simpatica l'idea della maglietta-gadget che invita caso esemplare di valorizzazione del territorio e delle simbolicamente a rinunciare alla cravatta in cambio di un giovani leve, attraverso iniziative formative. In particolare, innalzamento della temperatura del condizionatore. un accordo con la Direzione Scolastica di Regione Lombardia ha l'obiettivo di favorire lo scambio tra www.seamilano.eu territorio e realtà aeroportuale per uno sviluppo comune, non solo economico, ma anche sociale, culturale, attraverso la formazione di professionisti qualificati che rappresentino domani un bacino occupazionale. In pratica, l’avvio della riforma degli istituti tecnici, con specializzazione in trasporti e logistica, ha dato l'input ad un’iniziativa (che ha coinvolto anche Orio al Serio) in collaborazione con tre Istituti lombardi a vocazione aeronautica (l'Itis Ponti di Gallarate, l'Istituto Clerk di Milano e l'Aeronautico Locatelli di Bergamo): è stato attivato

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 43 Formazione

Momenti di insegnamento tenuti dai “sommi capi”. Tra questi, Bracken Darrell. FORMAZIONE

dipendenti la propria attività. Anche la seconda parte, quella propriamente di e-learning, vanta una docenza eccellente e sui generis: il programma si chiama Harvard Manage Mentor e prevede contenuti attinti appunto direttamente dall'Università di Harvard, sinonimo riconosciuto di alta qualità. Duecentodieci le persone coinvolte quest'anno nell'attività formativa, distribuite in vari insediamenti europei. Obiettivi mirati: migliorare gli skills manageriali, ampliare la capacità di leadership, migliorare i risultati dell'engagement, IN WHIRLPOOL LA FORMAZIONE SI FA supportare il modello di leadership. Nell'ambito del BLENDED programma, gli “studenti” possono scegliere tra oltre Virtuale e reale. Là dove il mondo della casa e della trenta corsi ma il focus è concentrato su cinque: tradizione incontra il massimo dell'evoluzione e dell'alta Coaching, Leading & Motivating, Managing Upwards, tecnologia - cioè nel regno degli elettrodomestici di Strategy Execution, Change Management. Facile qualità “griffati” Whirlpool - le iniziative formative sono indovinare in che lingua siano tenuti! perfettamente in linea: blended. Ovvero miste, La prima sessione ha visto in aula sessanta dipendenti di rappresentate, cioè, dall'incontro di una forma di Comerio e Cassinetta ed è stata condotta, dal presidente apprendimento più classica (in soldoni: ore di lezione in Whirlpool EMEA ed Executive Vice President Whirlpool aula) e di una modernissima attività di e-learning. Corporation Bracken Darrell in persona. Ottimo anche il Quest'ultima con evidenti potenzialità in termini di riscontro dei partecipanti, che hanno apprezzato gli apprendimento “a distanza”. interventi, sia come fonte di ispirazione al cambiamento In più - innovazione nell'innovazione - il plus e miglioramento, sia in termini di applicabilità pratica dell'iniziativa Whirlpool è che i momenti di insegnamento dei contenuti trattati. vero e proprio sono tenuti dai “sommi capi” dell'azienda, Silvia Giovannini che smessi i panni della dirigenza, vestono quelli da docenti, raccontando (e raccontandosi) agli “studenti”- www.whirlpool.it

L’Orientagiovani a Varese punta sul settore metalmeccanico Come ogni anno, con le prime settimane di scuola, torna Orientagiovani, l’iniziativa del Sistema Confindustria per promuovere tra gli studenti le opportunità offerte dall’industria manifatturiera. La Giornata Nazionale si terrà quest’anno l’11 ottobre a Milano, con un evento promosso da Confindustria, Assolombarda e Federchimica all’Hangar Bicocca per valorizzare il contributo che il settore offre non solo in termini di qualità della vita per la collettività, ma anche di occasioni di carriera e studio per i più giovani. Sul territorio varesino l’Orientagiovani vedrà come protagonista il settore metalmeccanico. A ridosso dell’evento nazionale di Milano, infatti, sarà presentato il progetto “Generazione di Industria”, promosso dai Gruppi merceologici delle imprese “Meccaniche” e “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. L’obiettivo è quello di dare il via a un programma di attività pluriennali in grado di coinvolgere da una parte le imprese del settore, dall’altra gli Itis e gli Ipsia di , Varese, , Saronno, Castellanza, Gallarate e Sesto Calende. Verranno dunque impostate collaborazioni stabili tra mondo dell’industria e quello della scuola basate sulla formazione degli studenti in stage aziendali, il coinvolgimento di rappresentanti aziendali in lezioni d’aula negli istituti e iniziative di formazione e aggiornamento del corpo docente all’interno delle stesse imprese. (D.C.)

44 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 LIUC

Università Carlo Cattaneo ECONOMIA INGEGNERIA GIURISPRUDENZA

L’Università che ti prepara per le imprese e per le professioni.

UNIVERSITÀ APERTA giovedi 20 ottobre 2011 TI ASPETTIAMO!

www.liuc.it/test [email protected] tel. 0331.572.300

GS12011B Vita associativa

VITA ASSOCIATIVA VITA Private Equity a misura di PMI Varese Investimenti entra nel capitale di Artexe di , impresa protagonista

dell’innovazione nell’Information and L’obiettivo principale di Varese Investimenti è quello di Communication Technology per il settore servizi. sostenere lo sviluppo di Artexe soprattutto sotto il Quarto investimento per la holding di profilo dell’organizzazione commerciale e del supporto e assistenza alla clientela. partecipazione costituita dall’Unione degli Come per le altre operazioni portate avanti dalla Industriali della Provincia di Varese e da Intesa holding di partecipazione, anche in questo caso Sanpaolo. l’intervento è suddiviso tra aumento di capitale e prestito obbligazionario, per un totale di 550.000 euro. La quota di capitale di Artexe in mano a Varese arese Investimenti ha perfezionato la sua quarta Investimenti è del 20%, e potrà crescere a seguito della V operazione. La holding di conversione delle obbligazioni. Un partecipazione costituita dall’Unione rappresentante di Varese Investimenti è entrato degli Industriali della Provincia di L’intervento è suddiviso nel consiglio di amministrazione della società. Varese e da Intesa Sanpaolo è tra aumento di capitale e In occasione dell’aumento di capitale legato entrata nel capitale di Artexe, prestito obbligazionario, all’operazione, Artexe si è trasformata da un’azienda di Caronno Pertusella che per un totale di 550.000 società a responsabilità limitata a società per sviluppa soluzioni tecnologiche euro. azioni. innovative per l’accoglienza e la Artexe è in fase di sviluppo. Significativi i gestione delle attese. risultati ottenuti anche attraverso Attiva da molto tempo nel settore degli “elimina code” l’aggiudicazione delle forniture per i nuovi ospedali di tradizionali e pioniera nel campo del digital signage in Desio-Vimercate e Legnano, per l’intero network degli Italia (noto anche come segnaletica o cartellonistica Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e per il digitale), Artexe ha sviluppato negli ultimi anni una nuovo ospedale Sant’Anna di . Quest’ultima piattaforma software tecnologicamente molto avanzata realizzazione, tra l’altro, ha ricevuto di recente dal che, oltre ad indirizzare efficacemente gli utenti, Politecnico di Milano il premio per l’innovazione ICT in consente in tempo reale di ottimizzare le priorità e sanità per la sezione “Soluzioni per un miglior servizio utilizzare al meglio le risorse umane disponibili. al cittadino”. Il fatturato Artexe nel 2010 è stato di circa 1,4 milioni euro. La società impiega dodici persone oltre ai tre soci amministratori. “Con l’investimento in Artexe - ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Varese Investimenti, Giovanni Frigieri, durante la conferenza stampa di presentazione dell’operazione - la nostra Società ha costituito un piccolo ma significativo portafoglio di partecipazioni in aziende di settori assai diversi tra loro, ma caratterizzate da un forte orientamento all’innovazione e allo sviluppo. Queste sono le caratteristiche che abbiamo da sempre sostenuto, dato che rappresentano la condizione essenziale per la crescita del sistema delle PMI e della nostra economia”. Ruggero di Maulo, Presidente di Artexe, ha

46 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Vita associativa

Gli interventi sono indirizzati al sostegno della crescita aziendale. Ad oggi, quattro investimenti: Gemelli (dispositivi antirumore per elicotteristica), Ellamp (allestimento di mezzi ASSOCIATIVA VITA di trasporto), Arioli (macchine per il finissaggio tessile) e Artexe (gestione delle attese).

era solo un’intuizione lungimirante, oggi è diventata una realtà parte integrante di quelle iniziative che il sistema imprenditoriale locale rappresentato dalla nostra Unione Industriali ha saputo costruire a commentato: “In uno scenario estremamente difficile, salvaguardia della propria capacità di fare impresa. Artexe ha saputo investire sui giovani e sull’innovazione Ciò era già avvenuto sul fronte dell’istruzione con la delle proprie soluzioni e servizi. In pochi anni ci siamo nascita, vent’anni fa, dell’Università LIUC, sul fronte posizionati tra i leader in Italia per i sistemi di dell’energia con la creazione del Consorzio Energi.Va accoglienza e gestione delle attese di nuova prima e della società di trading Espansione Srl poi, sul generazione, e abbiamo obiettivi di crescita ambiziosi, fronte dei mercati esteri con il Consorzio Export-Import cui l’intervento di Varese Investimenti può contribuire in Provex. Con Varese Investimenti siamo riusciti a creare, modo determinante. Oltre al contributo puramente insieme a Intesa Sanpaolo, una nuova finanza al finanziario servizio delle Pmi”. abbiamo Varese Investimenti Spa nasce su iniziativa dell’Unione L’obiettivo principale di Varese apprezzato lo degli Industriali della Provincia di Varese (che detiene il Investimenti è quello di spirito 60% del capitale) e di Intesa Sanpaolo Spa (40%) per sostenere lo sviluppo di Artexe propositivo e lo interventi in capitale di rischio delle piccole e medie soprattutto sotto il profilo stimolo critico imprese della provincia. Gli interventi sono indirizzati dell’organizzazione che al sostegno della crescita organica e/o per commerciale e del supporto e caratterizzano acquisizioni; ad oggi sono stati effettuati 4 investimenti: assistenza alla clientela. un vero partner”. Gemelli (dispositivi antirumore per elicotteristica), “Varese Ellamp (componenti per l’allestimento di mezzi di Investimenti - ha dichiarato il Presidente dell’Unione trasporto), Arioli (macchine per il finissaggio tessile) e, degli Industriali della Provincia di Varese, Giovanni appunto, Artexe. Brugnoli - dimostra con questa quarta operazione di Davide Cionfrini essersi ormai affermata come uno strumento a sostegno della crescita di un intero territorio. Quella che anni fa www.univa.va.it

Completati i vertici dell’Unione Industriali

Durante la scorsa Assemblea Generale dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese (v. Varesefocus n. 5/2011) sono stati eletti, per il quadriennio 2011-2014, il nuovo presidente Giovanni Brugnoli e i due vicepresidenti Tiziano Barea e Riccardo Comerio. Successivamente, la giunta dell’Unione Industriale ha provveduto a completare la “squadra” della presidenza mediante l’elezione dei due consiglieri previsti dallo statuto associativo. Si tratta di Davide Cova e di Marco Monzeglio, ai quali il presidente Brugnoli, avvalendosi di una facoltà prevista dallo statuto, ha attribuito la qualifica di vicepresidenti. Completano il consiglio direttivo il presidente del Comitato Piccola Industria, Alberto Testa, e quello del Gruppo Giovani Imprenditori, Roberto Caironi. (D.C.)

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 47 BROKER DI ASSICURAZIONI

ANNI DI ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

[email protected] - WWW.ERAMOASSOCIATI.IT VIA ALBUZZI 2/B, VARESE - TEL 0332.283123 (4 LINEE R.A.) - FAX 0332.830868 Vita associativa

L’innovazione ASSOCIATIVA VITA passa

per l’Europa Antonio Tajani Il Vice Presidente della Commissione Europea, Bruxelles stanzierà nei prossimi anni 80 miliardi Antonio Tajani: “Dobbiamo concentrarci di più per progetti di Ricerca & Sviluppo. La sfida per le sulla ricerca applicata all’industria”. imprese lombarde è di coglierne le opportunità attraverso le reti d’impresa e i cluster produttivi. verranno offerte più dal contesto continentale che da quello domestico”, ha spiegato agli imprenditori il Presidente di Confindustria Lombardia, facendo icerca & Innovazione sono termini usati spesso riferimento ai fondi europei per l’innovazione che “R insieme, uniti da quell’’And’ che li vorrebbe parti di verranno messi a disposizione nei prossimi anni. A una stessa realtà”. Fin qui l’auspicata teoria. Perché, poi, profilarne il quantitativo è stato lo stesso Vice Presidente nei fatti “troppo sovente, nel nostro Paese, Ricerca e della Commissione Europea, Antonio Tajani: “Parliamo di Innovazione sono binari paralleli che non si toccano mai”. 80 miliardi per i prossimi anni fino al 2020”. Con un Da una parte la ricerca senza innovazione, quella che obiettivo su tutti: “Puntare anzitutto sulla ricerca applicata, rimane chiusa nei laboratori, senza applicazione pratica quella che incide sull’economia reale: dobbiamo spendere nell’industria. Dall’altra l’innovazione senza ricerca, quella tempo e risorse in maniera più efficiente, con indicatori di portata avanti nelle piccole e medie imprese italiane e efficacia e di risultato tarati soprattutto sulla capacità di basata sulla “capacità di ingegnarsi” di imprenditori e promuove Ricerca & Sviluppo, innovazione e collaboratori. Compartimenti stagni che competitività”. Tajani come Brugnoli, devono diventare uno la logica dunque. L’accento sia per quanto conseguenza dell’altro. Vasi Il Presidente dell’Unione riguarda l’esponente di Bruxelles, sia per comunicanti di una stessa realtà. La Industriali, Giovanni Brugnoli: quanto riguarda il Presidente dell’Unione sfida è stata lanciata dal Presidente “Ricerca e innovazione devono Industriali varesina è posto su tutto dell’Unione degli Industriali della diventare parti integranti di quell’”And” in grado di “trasferire i Provincia di Varese, Giovanni una stessa realtà, senza saperi tecnologici in progetti concreti Brugnoli, a dal Joint Research compartimenti stagni”. nelle imprese volti a migliorare la Centre della Commissione Europea. produttività”. In poche parole: L’occasione è stata il convegno “Innovazione passaggio per “Industrializzazione del sapere”. Su questo la strada l’Europa” organizzato da Confindustria Lombardia. Dal indicata durante il convegno svoltosi al centro ricerche di palco lo stesso Presidente degli industriali lombardi, Ispra è quello della valorizzazione dei Cluster. A indicarla Alberto Barcella, ha denunciato il ritardo del sistema è stato, non solo Tajani in qualità di Commissario europeo italiano sugli indicatori d’innovazione: “La spesa italiana in all’industria, ma lo stesso Brugnoli: “La formula della rete ricerca & sviluppo - è stato il primo rammarico - è ferma tra imprese deve esser utilizzata anche sul fronte della ad un valore pari solo all’1,2% del Pil”. Troppo poco. E la ricerca applicata all’innovazione. Siamo chiamati a Lombardia, pur ritagliandosi da sola, con i suoi 4 miliardi, creare quei network in grado di mettere a sistema una una quota del 21% della spesa nazionale su questo fronte, tendenza al nuovo che è comunque insita nelle nostre “rimane comunque lontana dalla vetta delle classifiche imprese”. Anche da qui passa la sfida di cogliere al continentali”. In termini di tasso di occupazione nel settore meglio le opportunità offerte dalle risorse che nei prossimi Hi-tech, ad esempio, non va oltre il 47esimo posto sulle anni verranno messe a disposizione da Bruxelles. 244 regioni europee, è stata la denuncia di Barcella. Davide Cionfrini C’è un gap da recuperare. Anche per la locomotiva industriale del Paese. “Con regole e opportunità che www.univa.va.it

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 49 Vita associativa

VITA ASSOCIATIVA VITA Chimica e Gomma-Plastica le imprese rialzano la testa

a una parte il comparto dei prodotti chimici che ha consolidato e migliorato attraverso un aumento della D subito nel 2009 una forte contrazione del fatturato redditività nei prossimi anni, “unica via per continuare (-7,7%), ma che è subito tornato a crescere già nel a restare sul mercato”. Per le attività produttive della 2010. Dall’altro quello della gomma-plastica che, dopo gomma-plastica del Varesotto, invece, “nei prossimi la crisi, tornerà nel 2011 ai livelli di produzione due anni dovrebbe manifestarsi un nuovo recupero, ma raggiunti nel 2008. È questa la fotografia scattata sulle nel complesso la redditività del comparto rimane imprese varesine dei due settori da una ricerca modesta”. realizzata dall’unità Business Intelligence di Centrobanca, “Questa ricerca - ha commentato il Presidente la Corporate e Investment Bank del Gruppo UBI. dell’Unione Industriali, Giovanni Brugnoli - può Il rapporto, realizzato sondando un campione di 81 rappresentare un ulteriore stimolo a proseguire, così come è già stato fatto per altri settori, sulla strada delle aggregazioni e delle reti anche per ciò che concerne la realtà della chimica- farmaceutica e della gomma-plastica. A unire tutte queste imprese è il sapere tecnologico. È su questo fattore, che dobbiamo lavorare per arrivare a una via condivisa di sviluppo”. Il senso della ricerca è dato, invece, dalle parole del Vice Presidente della Banca Popolare di Bergamo, Antonio Bulgheroni: “Siamo una Banca e un gruppo storicamente presente in questo territorio da un imprese del territorio, è stato presentato durante un lato affiancando famiglie, risparmiatori e investitori, convegno organizzato nella sede varesina della Banca dall’altro stando accanto alle imprese offrendo prodotti Popolare di Bergamo, in collaborazione con l’Unione e servizi, ma anche stimoli culturali e temi di dibattito. Industriali. Risultato: il fatturato stimato per il 2011 è di A Bergamo e a Varese vi sono le radici della nostra 2,5 miliardi di euro. Sia per quanto riguarda l’industria Banca, sono il cuore del territorio dove operiamo da chimica, sia per quella della gomma e della plastica, le oltre 140 anni e siamo consapevoli di condividere imprese stanno rialzando la testa dopo il difficile 2009, appieno le vicende che ne caratterizzano il tessuto ma le prospettive per il futuro hanno contorni diversi. Per sociale, economico e civile”. le aziende chimiche varesine si parla di “una condizione Davide Cionfrini di produzione di valore”. Un dato che deve essere

50 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 L’ispirazione nasce Nuova Audi A7 Sportback.

da un foglio bianco. www.audi.it Per creare qualcosa di completamente nuovo. ba ® ve ra Audi. ra t finanzia la vos t Audi Credi

Consumo di carburante circuito combinato (l/100 km) da 5,1 a 8,2; emissioni CO2 (g/km) da 135 a 190.

Audi Zentrum Varese Concessionaria per Varese e Provincia Viale Belforte 151 - Varese - Tel. 0332/274001 - www.audizentrumvarese.it drink responsibly

ANDY WARHOL

First solo gallery exhibition. Pop Art is born. Andy Warhol ©/®/TM The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. Arts, Visual the for Foundation Warhol Andy The ©/®/TM Warhol Andy NEVER STOP REACHING FOR THE STARS

www.domperignon.com

UK-UNIVA 210X265 WAR2002.indd 1 11/03/11 10:40 Territorio Ci fecero entrare in quella galleria e poi la milizia bloccò le porte dall’esterno, non ci aprirono più se non dopo alcune ore, alla fine Varese dei bombardamenti. TERRITORIO sotterranea I rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale. Quello sotto la collina di Villa Mirabello, bonificato a cura del Gruppo Speleologico Prealpino con il proposito di esplorare la Storia.

orse non tutti sanno che anche la città di Varese, F come altre, è percorsa nel sottosuolo da una serie di ambienti la cui vista è normalmente impedita ma di cui conoscono l’esistenza e conservano il ricordo almeno le persone più anziane. E’ il caso, ad esempio, dei rifugi anti-aerei costruiti per proteggere la popolazione dai bombardamenti in occasione della Seconda Guerra Mondiale. Uno di questi cunicoli è stato recentemente bonificato dal Gruppo Speleologico Prealpino, con un duro e pesantissimo lavoro per rimuovere materiali ed attrezzature depositate all’interno delle gallerie, la pulizia delle pavimentazioni e delle scale verso l’uscita di sicurezza e l’abbattimento di opere murarie interne per rendere il percorso più agevole. Si tratta, in particolare, del rifugio sotterraneo presente sotto la collina di Villa Mirabello, il primo realizzato in Varese e costruito in tutta fretta tra l’ottobre 1943 e i primi mesi del ‘44, a cui poi ne seguirono altri. Si tratta di un tunnel in cemento armato della lunghezza di oltre 140 metri, alto poco più di due e largo tre, con due lunghe file di panche sui lati della galleria che potevano ospitare sino a 600 persone, le quali affluivano attraverso due ingressi principali dotati di pesanti porte in cemento, oltre quindicina di metri una scala a chiocciola, sino a ad un’uscita di sicurezza raggiungibile risalendo per una sbucare nella zona superiore dei Giardini Estensi.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 53 Territorio

Là sotto la cittadinanza si precipitava Poi all’alba finalmente udimmo il cercavano di calmare quelli ogni qualvolta suonava l’allarme, e le rumore dei chiavistelli che avevano colpiti da crisi di nervi, con il testimonianze dell’epoca parlano di bloccato quelle pesanti porte e una mormorio delle donne che momenti di calca e di folla impaurita. I pregavano con in mano il TERRITORIO volta riaperte ritornammo a casa. racconti di chi ha vissuto quelle ore Così mi preparai per andare a scuola, rosario. Poi all’alba tremenede sono densi di emozione. dopo una notte insonne e di paura. finalmente udimmo il rumore Parlano dello svegliarsi di soprassalto dei chiavistelli che avevano nel cuore della notte al suono delle bloccato quelle pesanti porte sirene, la fuga precipitosa nei rifugi dove si rimaneva e una volta riaperte ritornammo a casa. Così mi rinchiusi in attesa della fine del pericolo, con il pianto di preparai per andare a scuola, dopo una notte insonne e bimbi terrorizzati e i lamenti di vecchi, donne e persone di paura; ricordo ancora bene quei drammatici spaventate. momenti, anche se ero solo una ragazzina!”. Questa è “Ci fecero entrare in quella galleria e poi la milizia la testimonianza di un’anziana donna che, durante la bloccò le porte dall’esterno, non ci aprirono più se non visita ai rifugi, ha rivissuto quei tragici momenti dopo alcune ore, alla fine dei bombardamenti, durante i raccontandoli ancora con intensa emozione agli quali sentivamo terribili boati che facevano tremare tutta speleologi che l’accompagnavano. Varese venne infatti la galleria mentre la luce andava e veniva; qualcuno bombardata varie volte, soprattutto verso la fine del andò in crisi, urlava e piangeva perché voleva scappar 1944, quando le famose “fortezze volanti” americane fuori dal bunker ma nessuno gli apriva, mentre altri colpirono gli stabilimenti dell’Aermacchi, seminando morte e distruzione su gran parte della città. Mauro Luoni

Le immagini dei rifugi antiaerei di Varese sono pubblicate nel sito Internet: www.speleoprealpino.it

A Saronno una mostra e un convegno su storia e attualità dell’industria Le Sale delle Nevere presso Casa Morandi a Saronno (viale Santuario), ospiteranno dal 15 al 30 ottobre 2011 una mostra dal titolo “Le industrie a Saronno tra ‘800 e ‘900: un binario tra fabbriche e ciminiere”. La mostra è il risultato di un anno di ricerca, attraverso in particolare le pratiche edilizie dell’archivio storico comunale, sulla storia delle industrie saronnesi e sul ruolo avuto dalle stesse nel contesto socio-economico dell’area. Ricerca effettuata da alcune classi di studenti dell’Istituto Arcivescovile Castelli e dell’ITC Zappa, con il coinvolgimento di alcune imprese storiche locali. Nella mostra saranno esposte immagini, documenti e manufatti di industrie che hanno reso Saronno una città fiorente tanto da dar lavoro, negli ultimi due secoli a diverse migliaia di operai ed impiegati. Per l’occasione l’Associazione Culturale Tramway emetterà un annullo postale e riprodurrà cinque cartoline con foto dell’epoca. Sarà disponibile il catalogo della mostra. Ingresso libero, con apertura tutti i giorni escluso il lunedì. In occasione della mostra si svolgerà il lunedì 17 ottobre, alle ore 17.30, presso la sede dell’Unione Industriali (via Gaudenzio Ferrari, 13), un convegno nel quale verrà ripercorso il tema della storia industriale per arrivare a trattare quello dell’attualità economica del Saronnese. (M.L.)

54 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 www.intesasanpaolo.com

Sosteniamo chi crede nell’ambiente.

FINANZIAMENTI ECOCREDITO Soluzioni di finanziamento economiche e flessibili, dedicate in modo specifico agli investimenti in energia pulita e in risorse sostenibili, effettuati da famiglie, professionisti, imprese ed enti che scelgono la tutela dell’ambiente.

Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali consultare i Fogli informativi a disposizione in Filiale e sul sito internet della Banca. La concessione del finanziamento è soggetta alla valutazione della Banca. Territorio

TERRITORIO Macchine, invenzioni (ed errori) di Leonardo Roberto Vasconi, disegnatore meccanico di , costruisce per hobby le “macchine leonardesche” e ne rivela i difetti.

nche Leonardo commetteva degli errori. 35 modelli in scala IN CAMION A MOSCA A Nel corso di una festa tenutasi nella sala seguendo alla lettera le Delle macchine progettate dal grande verde del Castello Sforzesco di Milano ai (rare) indicazioni del toscano, Vasconi conosce tutti i segreti e a tempi di Ludovico Il Moro e riferita dal volte ne scopre addirittura i difetti: “Già sovrintendente Antonio Monti in un libro del Maestro: come l’uomo allora esisteva lo spionaggio industriale tra 1931, il genio di Vinci creò sul palcoscenico di Vitruvio, l’ala i vari committenti e Leonardo si una volta raffigurante il Paradiso con astri, battente, l’inclinometro. preoccupava di non far capire come il divinità e angeli e al culmine fece issare un prototipo effettivamente funzionasse. A bambino vero, nudo e verniciato d’oro. Voleva stupire gli volte ci scherzava sopra, forniva dati sbagliati in un foglio invitati ma il risultato fu che il bimbo, gravemente per correggerli in un altro. E non sempre le sue invenzioni ustionato, morì di lì a poco fra atroci spasimi. avevano la riprova scientifica. Secondo lui era sufficiente Infortuni professionali a parte, Leonardo fu l’eclettico che il paracadute avesse ‘un padiglione di panno lino inventore, scienziato, architetto, pittore, intasato (inamidato) di dodici braccia per dodici’ (circa scultore e urbanista che tutto il mondo sette metri), sorretto da un telaio di legno, per potersi c’invidia e gli apparati scenografici gettare da qualunque altezza. Di certo fu la prima sono le uniche “macchine” che egli intuizione del moderno paracadute”. costruì effettivamente: “In tutti gli altri I modellini di Vasconi si possono ammirare nel sito casi si limitò a mettere su carta i propri www.macchinedileonardo.net, compaiono su You Tube e progetti”, spiega Roberto Vasconi, 60 sono stati richiesti per numerose mostre, dalla Triennale di anni, artigiano e disegnatore Milano nel 2002 al Castello Visconteo di Somma meccanico di Varano Borghi che Lombardo, dal museo della fortezza di San Pietroburgo riproduce per hobby le macchine alla fiera di Mosca nel 2009, una lunga trasferta che leonardesche e le espone in Italia e richiese un delicato trasporto su camion. Già segnate in all’estero. In vent’anni, Vasconi ha carnet sono possibili nuove mostre a Kiev (Vasconi vanta costruito trentacinque modelli in scala affezionati estimatori nei Paesi ex Urss grazie a locali seguendo alla lettera le (rare) operatori culturali) e nel Sudamerica. indicazioni del Maestro: come l’uomo di Vitruvio, che studia le proporzioni del corpo umano e WINDSOR E BILL GATES che compare sulla moneta da un euro della Zecca di Stato Delle “macchine” leonardesche restano oggi le migliaia di o come l’ala battente, visionaria intuizione della tecnica disegni contenuti nei vari Codici che - via via dispersi, del volo; e come l’inclinometro, un pendolo all’interno di smembrati, poi riuniti e di nuovo scomparsi in mani private una campana di vetro che misura l’assetto orizzontale. - sono oggi conservati in varie parti del mondo: nella

56 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Paracadute Territorio

I modellini si possono Biblioteca Ambrosiana di Milano ammirare nel sito e all’Istituto di Francia di Parigi, www.macchinedileonar nella collezione Windsor in do.net, compaiono su Inghilterra, nella Biblioteca TERRITORIO You Tube e sono stati Nazionale di Madrid e nel richiesti per numerose Codice Hammer di Bill Gates. E’ mostre nel mondo. appena un quarto dell’intero “corpus” vinciano, che in larga parte è andato disperso. Quando morì in Francia nel 1519, il genio toscano affidò i preziosi manoscritti al fedele Francesco Melzi che li conservò con devozione, mentre il figlio Orazio non ne ebbe altrettanta cura. Dopo una prima dispersione, una parte del materiale fu ricomposta dal collezionista d’arte Pompeo Leoni che, lavorando di forbici e colla, organizzò i 400 fogli del Codice Atlantico con disegni tecnici e scientifici riuniti senza un preciso ordine logico o cronologico. Il testo è oggi conservato all’Ambrosiana. “Negli ultimi anni la riproduzione di macchine leonardesche si è un po’ inflazionata e la qualità dei modelli dipende dalla fedeltà storica con cui si lavora - dice Vasconi - al bando le moderne viti Scavatrice autofilettanti, è meglio usare le “spine” di legno e gli incastri a coda di rondine come nei primi del ‘500. E’ troppo facile utilizzare il vinavil, meglio la colla di pece o la resina di pino scaldata al fuoco; e, ancora, niente soluzioni pasticciate ma corde di canapa, ingranaggi dentati a lanterna per la trasmissione del moto, ecc”.

LA GRU DI BRUNELLESCHI Il campionario dei disegni di Leonardo è praticamente sterminato: strumenti per la tessitura e ingegnose soluzioni a problemi idraulici, macchine militari (balestre giganti, carri falcianti, ponti girevoli) e congegni per gli orologi, pulegge, riflettori, anatomie umane e gru “rubate” agli studi di Brunelleschi per il duomo di Firenze. A volte sono appunti tratti da altri autori, rapidi schizzi presi in officina o idee abbozzate per migliorare macchine esistenti: “Per me - osserva Vasconi - l’intuizione più utile per l’uso che poi la scienza ne ha fatto sono i cuscinetti a sfera che Leonardo studiò per risolvere il problema dell’attrito. Altre opere meccaniche di pubblica utilità sono il tornio, le escavatrici che anticipano le odierne ruspe, il torchio per spremere l’olio e l’igroscopio per studiare l’umidità, Carro coperto una piccola bilancia con un batuffolo di bambagia su un piatto per assalto che s’imbeve e diventa più pesante all’arrivo del brutto tempo”. Sergio Redaelli

I modelli in mostra a Taino

I modelli delle macchine leonardesche di Roberto Vasconi sono in mostra a Taino dal 25 settembre al 16 ottobre 2011, presso il Centro dell’Olmo in piazza Paietta. La mostra è visitabile mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 16 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 o su prenotazione: [email protected] - tel. 0331 957402. Ingresso libero.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 57

Territorio Cerchiamo “donatori di cuore” per aiutare Varese

TERRITORIO Una Un comitato civico che mi onoro di presiedere e nel quale siedono personaggi significativi della storia della città e dell’ospedale si è dato un anno di tempo per Fondazione per tenere a battesimo una Fondazione a sostegno dello sviluppo degli ospedali di Varese, quindi dell’azienda nella sua complessità. gli ospedali Aver potuto parlare di questo progetto nella cerimonia di intitolazione a Giovanni Valcavi di un reparto strategico del Circolo, il Punto prelievi, è stata circostanza felice varesini perché il personaggio rappresenta il paradigma di quello che vogliamo fare. I motivi sono presto detti: Valcavi ha Si chiama Circolo della Bontà e ha come obiettivo amato Varese e le sue istituzioni, si è speso e ha dato molto a questo ospedale di cui fu presidente e se fosse quello di rilanciare la cultura della donazioni e dei ancora vivo sarebbe dei nostri in questa missione. Vi si lasciti a favore della sanità pubblica. butterebbe a testa bassa com’era nelle sue abitudini. Lo conoscevo bene, averlo seguito da cronista nella sue battaglie mi ha aiutato a capire un’epoca. n guru della pubblicità, Gavino Sanna, e l’ex sindaco Vogliamo chiamare “Circolo della Bontà” questa di Milano Gabriele Albertini, ma in veste di attore, U Fondazione perché ce lo ha suggerito Gavino Sanna, un autore e imitatore, in campo per Il Circolo della Bontà, la grande della comunicazione, decidendo di aiutarci in Fondazione che si propone di aiutare e sostenere i cinque assoluta gratuità e perché in questo brand c’è l’elogio ospedali dell’azienda di Varese: Circolo, Del Ponte, Luino, buonista di un sentimento svalutato, la bontà, in un e Cuasso. Entrambi sono stati protagonisti a Villa mondo che spesso premia la cattiveria, il cinismo. San Martino di di un evento benefico davanti a Bontà è sinonimo di solidarietà, di partecipazione, di una platea di imprenditori, banchieri, professionisti. sussidiarietà. Ma chiamarla bontà senza giri di parole ci Obiettivo: rilanciare la cultura della donazioni e dei lasciti sembra immediato, comprensibile a tutti. a favore della sanità pubblica. Presente, con il comitato C’erano una volta le grandi famiglie che hanno costruito i organizzatore presieduto dal giornalista Gianni Spartà, il nostri ospedali a Varese, a Luino, a Cittiglio. Se leggete direttore generale degli ospedali varesini Walter sui frontespizi degli antichi padiglioni del Circolo Bergamaschi. Sanna ha firmato la campagna pubblicitaria scorgerete nomi amati, Cattaneo, Dansi, Macchi Zonda, che promuove un’iniziativa alla quale guardano con Bassani. Sono cambiati i tempi, ma c’è ancora, ne siamo interesse i vertici della sanità lombarda. convinti una città alla quale da una posizione terza dobbiamo trasmettere questo messaggio: la sanità è un bene pubblico, la manteniamo con le tasse, ma se la vogliamo migliore, più attrezzata soprattutto sul piano delle risorse umane e della loro formazione, occorre che il privato torni a occuparsi di lei, ad aiutarla. Pensiamo a un patrimonio disponibile da far fruttare, (abbiamo avuto il lascito di un appartamento da una benefattrice e il Cral del Circolo ci ha donato 25mila euro), pensiamo all’impiego di questi frutti per i problemi che la sanità pubblica fatica ad affrontare. Ma pensiamo anche a persone che, entrando nella fondazione come consiglieri, ci aiutino a riportare la città nei suoi ospedali, a ricostruire un ponte tra le une e gli altri. Siamo in cammino, per dirla con Sanna: cerchiamo donatori di cuore per aiutare Varese. E siccome si tratta di salute, per aiutare noi stessi. Protagonisti e ospiti della serata di lancio del “Circolo della Bontà” Gianni Spartà

60 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 TERRITORIO

Territorio La storia sulle lapidi di Palazzo Estense

“Il lapidario di Palazzo Estense a Varese - Storie di uomini e di eroi”, edito dal Comune per il 150° dell’Unità d’Italia, ha un grande potenziale educativo.

recento copie a disposizione del sindaco Attilio Fontana come Emilio T come cadeau di rappresentanza, non è in vendita nelle Morosini ed librerie ed è consultabile solo in biblioteca: è “Il lapidario Enrico Dandolo di Palazzo Estense a Varese - Storie di uomini e di eroi”, caduti a Roma nel edito dal Comune di Varese per il 150° dell’Unità d’Italia, 1849 e il un volume che racconta le vite di personaggi che partigiano rappresentano l’orgoglio civico della città e che, proprio Giuseppe per questo, sono ricordati nel porticato del palazzo “Claudio” comunale. Un volume dal quale le scolaresche elementari, Macchi, medie e liceali potrebbero trarre spunto per compiervi comandante della istruttive visite guidate. 121° Brigata Le lapidi ricordano i patrioti varesini di tutte le guerre Garibaldi, sindaci che hanno tenuto Le lapidi ricordano i patrioti varesini di tutte le alto l’ideale nazionale come Carlo Carcano e Federico Della Chiesa, notabili dell’Italia liberale e liberty, artisti, guerre, i sindaci che hanno tenuto alto l’ideale religiosi e anche personaggi non varesini che hanno dato nazionale, notabili dell’Italia liberale e liberty, la vita per un nobile scopo: “Modelli che non tramontano artisti, religiosi e anche personaggi non varesini mai - scrive nella prefazione il sindaco Fontana - e che ieri che hanno dato la vita per un nobile scopo. come oggi rappresentano un ideale a cui anelare”.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 61 Territorio

IL PREZZO DELLA LIBERTA’ Se il Famedio di Milano rende onore Il libro è curato da Serena Contini, già Emilio ai grandi meneghini, il porticato di Morosini valente studiosa di Piero Chiara e Palazzo Estense potrebbe diventare Innocente Salvini, con schede di

TERRITORIO il Famedio varesino? Francesca Boldrini, Daniele Cassinelli, Elisabetta Ghiringhelli, Piero Mondini e della stessa Contini, che ha indagato DA RADETZKY ALLA MAFIA tutte le fonti possibili: “Tra la metà Non tutti i personaggi celebrati sono dell’Ottocento e i primi decenni del varesini, ma qualcosa li lega Novecento il senso civico di indissolubilmente alla città. Il trentino appartenenza a un luogo e alla sua Cesare Battisti, deputato al Parlamento di storia era fortissimo - spiega la Vienna e patriota, tenne una conferenza al curatrice - e ricordare pubblicamente i teatro Politeama di Varese nel 1915, su migliori concittadini era una pratica invito di Giulio Moroni, presidente della ricorrente. A ogni lapide o busto società Dante Alighieri, pochi mesi prima presente nel portico, abbiamo di morire impiccato per mano austriaca. E dedicato una scheda con la fu la giunta guidata da Raimondo Fassa a trascrizione fedele dell’iscrizione, la ricordare nel 1993 Giovanni Falcone e biografia dei personaggi e le vicende Paolo Borsellino vittime della mafia, inerenti la commissione, la sull’onda dell’indignazione per il duplice realizzazione e l’inaugurazione del assassinio. monumento”. Sfilano nella “galleria dei benemeriti” i Il libro, spiegano Giuseppe Armocida patrioti della Repubblica Cisalpina, il e Robertino Ghiringhelli nella leggiunese Giuseppe Ossola fucilato a prefazione, “è uno strumento nuovo di vent’anni dagli austriaci nel 1849, i conoscenza della storia di Varese e garibaldini Domenico Adamoli, Alessandro uno studio ben aderente al principio Cattaneo, Felice Orrigoni, i fratelli Comolli di fedeltà documentaria”. La e Cortellezzi, i caduti del gruppo partigiano consultazione di alcune carte ha del monte San Martino nella seconda richiesto contatti in archivi lontani: guerra mondiale. Nell’elenco figurano non solo eroi, ma anche cittadini distintisi per meriti civili: come l’imprenditore e Non tutti i personaggi scienziato veneziano Vincenzo Dandolo celebrati sono varesini, ma Vincenzo che migliorò l’agricoltura varesina ai primi qualcosa li lega Dandolo dell’800, come l’ingegnere Enea Torelli che indissolubilmente alla città. progettò la ferrovia Varese-Robarello- Campo dei Fiori e che è ricordato da una lapide del 1925, come il possidente Cesare Veratti che “Della medaglia d’oro Antonio Gorini, caduto sul Montello cedette al Comune il palazzo di Francesco III d’Este che nel 1918, a Varese c’era poco - spiega la Contini - ma oggi è sede municipale e l’imprenditore Giacomo Limido nell’archivio storico di Pavia, dove aveva studiato che trasformò Villa Morosini nel Grand Hotel Excelsior nel medicina, sono conservati i fascicoli personali degli 1874, poi meta di principi, regnanti e uomini di cultura. studenti morti in guerra tra cui il suo, assolutamente inedito. Ad Agrigento sono stati rintracciati i fogli IL FAMEDIO VARESINO matricolari di Calogero Marrone, il capo dell’ufficio Se il Famedio di Milano rende onore ad Alessandro anagrafe di Varese che morì nel campo di sterminio Manzoni, Carlo Cattaneo, Agostino Bertani e ad altri nazista di Dachau nel 1945 per aver aiutato a espatriare grandi meneghini, il porticato di Palazzo Estense potrebbe ebrei e perseguitati politici. A Lugano sono state fatte diventare il Famedio varesino? “In passato era sentito ricerche sul patriota risorgimentale Emilio Morosini e nella proprio in questo modo - risponde Serena Contini - di parrocchia di San Vittore a Varese abbiamo recuperato certo sensibilizza la cittadinanza a ricordare i suoi figli interessanti fonti sul prevosto Benedetto Crespi, un migliori e può contribuire a formare i cittadini di domani”. personaggio quasi dimenticato. In generale, l’archivio Sergio Redaelli storico comunale è stato prezioso”.

62 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Natività. A fianco, la Territorio chiesetta di Molina a Barasso

Una Vergine TERRITORIO che fa Primavera Nella chiesa di Molina a Barasso, durante il restauro degli affreschi, spunta una Natività rinascimentale nella quale la Vergine presenta tratti simili a quelli della Primavera di Botticelli.

rano offuscati dalla E patina del tempo, dall’umidità che impregnava la piccola chiesa di sant’Ambrogio a Molina di Barasso, dallo strato di calce che in parte li ricopriva. Eppure, si intuiva la loro bellezza nascosta e la ricchezza di temi devozionali cari ai fedeli. Ora, dopo l’intervento di restauro sotto l’egida della Soprintendenza di Milano, è di grande interesse ammirare gli affreschi sulla parete esposta a sud - ovest dell’edificio, arricchiti di una Natività, che fino allo scorso giugno era celata da uno strato di pietre. Grazie all’impegno finanziario del Comune e della Provincia, i visitatori hanno davanti agli occhi una storia di fede dei nostri antenati, ben conservata per le future generazioni, patrimonio artistico di Gli affreschi restaurati considerevole valore. Era una chiesa frequentata quella di Molina, di cui già si parla in un documento risalente al 15 aprile 1181 (cfr. n.3/2009 di Varesefocus). Ammirare questo ciclo pittorico significa rivivere l’intenso momento di preghiera dei fedeli che qui venivano supplici, il loro dialogo muto con i santi, motivo di ausilio e di conforto nei I visitatori hanno davanti momenti difficili. agli occhi una storia di I lavori sono iniziati fede dei nostri antenati, nell’aprile scorso un patrimonio artistico di ad opera della considerevole valore. restauratrice di

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 63 Territorio

L’affresco più “eloquente” del ciclo di san Bernardino da Siena J.H.S. (Jesus rappresenta il santo che proteggeva dalla Hominum Salvator), la cui devozione si morte improvvisa nell’iconografia era diffusa nelle nostre zone, in particolare dopo il suo arrivo a Varese, attorno al

TERRITORIO tradizionale: gigantesco, sorregge Gesù mentre con il bastone attraversa le acque. 1418/20. Altri affreschi - una martire che sorregge la palma e un santo pellegrino - non Beni Culturali Maria Pia Navire permettono finora la loro identificazione. In un secondo di Oltrona al Lago, frazione di tempo, sotto l’affresco che rappresenta la santa Casa di Gavirate, coadiuvata da Silvia Loreto, sono apparsi, gli angeli, di un rosso vivo. Fugazza. “Dapprima - spiegano Poi la sorpresa: grazie all’attenzione delle due restauratrici, le due operatrici - è stata rimossa che hanno notato come l’intonaco degli affreschi di san la parte cementizia attorno agli Michele e di san Cristoforo proseguisse all’interno del muro, affreschi, messi nel frattempo in levate le pietre che formavano un tutt’uno con la parete, è S. Ambrogio sicurezza con bende di sostegno. emersa una Natività, realizzata per il fonte battesimale ora Da subito abbiamo notato come scomparso. La mano felice dell’autore ha saputo in passato sia stato tolto rappresentare il viso della Vergine con la grazia della maldestramente lo scialbo (lo strato di calce che nascondeva Primavera del Botticelli, i capelli raccolti in un nastro bianco, gli affreschi) intaccando la pellicola pittorica. L’operazione un abito riccamente adornato, i pizzi raffinati lungo la successiva ha riguardato la riadesione generale scollatura e i polsini. Con due colpi di pennello ha saputo dell’intonachino, la parte su cui vengono stesi i colori, costituiti definire gli occhi socchiusi, che rivolgono una tenerezza da minerali, per resistere all’azione caustica della calce, da infinita verso Gesù steso ai suoi piedi. A lato san Giuseppe carbonati, ossidi e terre”. dalle fattezza ben definite. La prima parte dell’operazione di restauro ha fatto emergere Resta da appurare un elemento importante: una data - 1534 - nella parte perché un dipinto così superiore dell’affresco raffigurante San Cristoforo, accanto ad gradevole sia stato Poi la sorpresa: una una scritta Dit la BeA di Civello, una iscrizione di difficile occultato. A questo Natività realizzata per il decriptazione, ma che comunque, come suggerisce Anna proposito la Navire fonte battesimale ora Maria Ferrari, docente di Storia dell’Arte, presso il Liceo formula un ipotesi scomparso. I capelli raccolti “Cairoli” di Varese, fa riferimento ad un cognome comune giudicata interessante in un nastro bianco, un nella nostre terre, probabilmente quello del committente. Come dalla Soprintendenza: abito riccamente adornato, ricorda la studiosa, coloro che promuovevano la realizzazione “Può darsi che i pizzi raffinati lungo la degli affreschi, si sentivano legati al santo da una particolare l’abbigliamento della scollatura e i polsini. devozione, oppure portavano il suo stesso nome. Vergine (sprovvista di L’affresco più “eloquente” del ciclo rappresenta il santo che velo, con i lunghi proteggeva dalla morte improvvisa nell’iconografia capelli ricci, sciolti sulle spalle e sul petto, riccamente tradizionale: gigantesco, sorregge Gesù mentre con il bastone abbigliata …) e la nudità del Bambino siano stati giudicati, attraversa le acque in cui compaiono anguille, scorpioni ed durante una visita pastorale, poco consoni con l’iconografia altre specie ittiche indefinite. Un particolare: le restauratrici tradizionale dei personaggi della Natività. Da qui l’ordine hanno individuato sul Bambino dei graffi, segni intesi a di occultare il dipinto. D’altronde il rigore della Riforma rovinare la figura. Non si ha modo di individuare il perché di Cattolica nell’epoca borromaica difficilmente avrebbe tale gesto; questa parete interamente affrescata si mostra ricca, accettato una simile rappresentazione. Ringraziamo che sia nel suo intenso spessore, di motivi religiosi, ma solo solo stata murata e non cancellata (forse che la monaca l’approfondimento degli studiosi ci rivelerà altri motivi di di Monza non era stata murata viva? Ed era una interesse. persona …)”. Cura particolare da parte delle restauratrici è stata dedicata a “A breve inizierà ufficialmente la campagna ‘Adotta un un san Michele Arcangelo, delle stesse dimensioni del affresco’ - spiega il sindaco di Barasso Antonio Braida - precedente affresco, attraversato da una profonda crepa, I finanziamenti, assieme a quelli della Provincia, ci legata ad un assestamento della parete, che poggia serviranno per proseguire i lavori strutturali direttamente sul terreno. “La qualità di notevole spessore di (eliminazione della parti cementizie tra le pietre) ed questo dipinto - spiega la Navire - la si può leggere nella impiantistici dell’edificio”. ricchezza di particolari sulla corazza del santo”. Federica Lucchini In bella evidenza è comparso un Signum Christi, il trigramma

64 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Oltre 9.000 posti auto, videosorvegliati e con assistenza 24h su 24. Parcheggiare in aeroporto a Milano Malpensa è più comodo e sicuro del box di casa tua.

www.milanomalpensa1.eu www.milanomalpensa2.eu TERRITORIO Territorio Legnanino, grande saronnese

Stefano Maria Legnani nel 350esimo anniversario secondo il gusto dell’Accademia bolognese. Sono anni in dalla nascita. La “riscoperta” di un grande saronnese cui il lavoro non gli manca se poi, come nel caso di Stefano Maria, è seguito da una buona fama, tant’è che che ha lasciato opere d’arte importanti nella propria gli commissionano la facciata di una cappella del sacro città, in particolare in alcune cappelle laterali del Monte di Varese, con la scena dell’”Ecce Homo”. Anche il Santuario. padre continua a dipingere e, quasi certamente, agli inizi della carriera artistica del figlio, lo introdusse tra i committenti dell’epoca e, presumibilmente, lo zio paterno ono passati 350 anni dalla nascita di Stefano Maria di Stefano Maria, vicario rettore di Santa Maria del Monte SLegnani, meglio conosciuto come Il Legnanino, ma un sopra Varese, gli fece avere proprio la commessa per grande artista non si dimentica mai. Le sue quegli affreschi dove anche il padre stava opere sono lì, davanti a chi le guarda e sono dipingendo un’Annunciazione nella vive, nonostante i secoli trascorsi.Testimonianze Il Santuario di Saronno cappella delle Romite del Sacro Monte ce ne sono molte perché il Legnanino è stato un ospita alcune sue opere varesino. Lo scrittore storico saronnese gran lavoratore, un artista eclettico data la sua nelle cappelle laterali Vittorio Pini, ha raccolto anni fa, in due versatilità nell’affrescare e dipingere storie di Sant’ Anna e di San piccoli ma esaustivi libri, tutta la storia della religiose o, profane, secondo i committenti, Giovanni. famiglia Legnani con dovizia di dati e da riuscendo sempre a trasmettere un racconto questi libri si evince la grande laboriosità di “dettagliato e completo”. questa famiglia di artisti e soprattutto del Come spesso accade, quando un personaggio famoso è alla giovane Stefano che è chiamato anche a Milano nella ribalta, c’è il gusto di attribuirne la discendenza, vantando Chiesa di S. Angelo, per la quale gli viene commissionata natali spesso dubbi. Nel caso del Legnanino, è pur vero che nel 1687 l’incoronazione della Vergine. Le esperienze è nato a Milano ma come afferma il docente ed esperto di bolognesi e romane sono state sicuramente fondamentali storia dell’arte, prof. Sergio Beato: ”La famiglia Legnani è per la sua arte, avendo visto e ammirato i capolavori dei saronnesissima! Il nonno Tommaso ha dipinto opere in San suoi predecessori nell’Italia centrale. Dipinge anche per il Francesco, il padre Ambrogio aveva dipinto S. Anna e duomo di Monza e poi in San Gaudenzio a Novara, ma Maria bambina, oggi nel Museo del Santuario e Stefano non dimentica il suo territorio d’origine nel quale lascia Maria ha lasciato opere bellissime visibili in Santuario nelle espressivi esempi della sua arte. A per i marchesi cappelle laterali di S. Anna e di S. Giovanni”. E’ scontata quindi l’appartenenza a Saronno della stirpe dei Legnani, anche se la sua famiglia spostò diverse volte la residenza: la prima quando nacque appunto il grande pittore barocco il 6 aprile del 1661. Dopo due anni il padre torna con la famiglia a Saronno dove Stefano muove i primi passi nella cerchia del Santuario e, dopo soli quattro anni, fa ritorno a Milano. Con un back ground simile, il ragazzo non poteva che avere dimestichezza con colori e pennelli e a 21 anni il padre lo autorizza ad “andare a bottega” presso il pittore Carlo Cignani a Bologna dove affina la sua arte per passare poi nella bottega di Carlo Maratti, questa volta a Roma. “A Bologna e poi a Roma, si perfeziona nella pittura sempre improntata su canoni classicistici - spiega il prof. Beato -

66 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Territorio TERRITORIO

Opere del Legnanino Crivelli affresca la cappella migliori erano gli ecclesiastici, i quali potevano pagare a Milano nella chiesa di famiglia oltre alle storie di lautamente i pittori più validi o erano i ricchi nobili che di Sant’Angelo, in San Cosma e Damiano. La sua passavano così, in un certo modo, alla storia. Gaudenzio a Novara, fama sta diffondendosi ed è Una vicenda, conclusasi a lieto fine, la racconta il prof. al Sacro Monte di del 1692 l’esecuzione del Beato. “La famiglia Calderara Brambilla di Milano chiamò suo autoritratto ad olio che, il Legnanino per far eseguire le pitture ad olio di quattro Varese, a Uboldo nella come citato nel libro edito grandi teleri (grandi tele orizzontali dipinte) con le storie di cappella della famiglia dal Circolo Numismatico di Bacco e Arianna. Durante l’ultimo conflitto mondiale, il Crivelli. Saronno, “fu mandato in palazzo fu bombardato galleria da Cosimo III de’ pesantemente e dei quattro In questi mesi a Torino Medici il 5 marzo 1693”, teleri se ne persero le è allestita la mostra dove è tuttora esposto. tracce… ritrovate all’asta di dedicata a Stefano Lo troviamo a Torino per affrescare la cappella della Pia dipinti dal XV al XIII secolo Congregazione dei banchieri ma trova anche il tempo per battuta da Finarte nel Maria Legnani, autore sposarsi con la saronnese Caterina San Pietro, proprio 1987.Con una mossa di quasi tutte le nella Chiesa del Santuario. E’ diventato un artista celebre e strategica, che li ha salvati decorazioni a fresco lo chiamano ancora a Torino, questa volta non più per dal ‘taglio e smembramento’, di Palazzo Carignano. pitture di tipo religioso, ma per affrescare dodici stanze e l’Amministrazione comunale una galleria a palazzo Carignano, con soggetti mitologici, di Saronno se li aggiudicò e i commissionatigli da Emanuele Filiberto il “Muto” (in questi quattro grandi teli dipinti arrivarono a Saronno”. Dopo un mesi è allestita la mostra dedicata a Stefano Maria lungo e sapiente restauro, sono ora esposti nella biblioteca Legnani, autore di quasi tutte le decorazioni a fresco di civica. Il racconto del prof. Beato lascia ancora una Palazzo Carignano). curiosità: “Un vezzo del Legnanino - racconta - erano le Qui chiama in aiuto anche il fratello Tommaso, anch’egli acconciature delle donne, che raffigurava sovente con pittore di buona scuola. Si reca a Genova dove dipinge il turbanti di foggia moresca e i putti con i riccioli e boccoli. Presbiterio dell’Oratorio di S. Filippo Neri. La Pinacoteca Quasi una firma…”. L’artista morì a Milano a 52 anni e fu di Savona possiede due sue opere, sempre di carattere seppellito nella Chiesa di S. Angelo, vicino alle sue pitture. religioso. Del resto, in quell’epoca barocca, i committenti Maria Grazia Gasparini

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 67 UNI EN ISO 9001:2000 Certificato N. 9122. ASIL

CASA SVIZZERA PER IL SOGGIORNO DI ANZIANI DAL 1971971

VIA P. LAZZARI 25 - 21046 (VA) TEL. 0332 426101 - FAX 0332 861072 [email protected] - WWW.LARESIDENZA.IT

Una bella e moderna costruzione immersa in un parco di 12.000 mq a 40 Km da Milano. Così si presenta ai suoi visitatori la residenza di Malnate, casa svizzera per anziani autosufficienti. Qui, in una splendida zona incorniciata dalle Alpi, al riparo da rumori e inquinamento, si godono le condizioni ideali per una serena vita in comune, nel rispetto della privacy, delle esigenze e delle abitudini di ciascuno. Anche per brevi soggiorni post-ospedalieri

Servizio medico❁ Servizio infermieristico La sollecita e attenta assistenza agli ospiti della Residenza è affidata a Cucina e camere personale specializzato con un servizio infermieristico notturno all’interno della casa ed è garantita la reperibilità di un medico 24 ore su 24 per Una cucina ❁ qualsiasi necessità. sana e genuina Al ristorante della Residenza si dedica molta cura alla preparazione dei pasti che sono per Stile di vita tutti gli ospiti un gradito appuntamento con Uno stile di vita libero il piacere di stare in compagnia. per vivere tranquilli e senza preoccupazioni Soluzioni abitative consone La giornata alla residenza è organizzata in modo tale da favorire gli incontri alle proprie abitudini tra le persone, pur garantendo rispetto delle abitudini e ritmi di ciascuno. Camera singola o doppia con servizi indi- pendenti e telefono o piccoli appartamenti Un bene prezioso a tutte le età: l’amicizia con camera a due letti, soggiorno e bagno Per incoraggiare e favorire la vita in comune dei suoi ospiti, la Residenza mette a per chi vuole ricreare qui le stesse comodità loro disposizione sale e luoghi di ricreazione per gli hobby, la lettura, la musica. di casa propria. Scienza

AllaAlla ricercaricerca deldel bosonebosone didi Higgs,Higgs, SCIENZA particellaparticella didi DioDio

Ripreso al Cern di Ginevra il lavoro alla ricerca del bosone di Higgs, la particella elementare madre della materia, definita come la “particelle di Dio” dal Nobel Leon Lederman, per la sua importanza nel comprendere i fenomeni più profondi della fisica.

el 2008 se ne era parlato tanto, in occasione ha commentato Michel Spiro, presidente del Council del Ndell’inaugurazione, perché poteva essere la CERN - ora la macchina è in grado in sole 12 ore di macchina che avrebbe inghiottito la Terra in produrre la stessa quantità di dati che un buco nero oppure lo strumento che sono stati realizzati in tutto il 2010”. avrebbe potuto svelare la “particella di La macchina si propone Questo è il punto della situazione della Dio”. Al momento il nostro pianeta è vivo e di scoprire particelle che macchina più grande al mondo mai vegeto e quindi le ipotesi catastrofiche non potrebbero spiegare costruita. si sono avverate, mentre ci si avvicina l’esistenza della Ma per chi non è esperto di fisica sempre di più alla possibile scoperta del “materia oscura“ e della atomica, per capire quanto sopra, è “bosone di Higgs”, come è chiamata dai ”energia oscura” necessario fare un passo indietro per fisici la particella di Dio. Anzi siamo sempre presenti nell’Universo. ricordare perché venne costruito l’LHC e più vicini al momento clou dell’avventura di come funziona. La macchina si propone di LHC, il Large Hadron Collider. Lo ha scoprire particelle che potrebbero comunicato poche settimane fa il CERN in occasione spiegare l’esistenza della “materia oscura“ e della della riunione del Council dell’organizzazione. Questa ”energia oscura” presenti nell’Universo. Si tratta di forme previsione è arrivata dopo aver raggiunto un “femtobarn di materia e di energia di cui conosciamo l’esistenza inverso”, una misura che sta ad indicare 70 miliardi di perché influiscono sul comportamento della materia con miliardi di collisioni di particelle, a cui si è arrivati a cui ci rapportiamo abitualmente, ma non conosciamo di metà giugno. Tale risultato è sufficiente per esplorare con cosa sono fatte e quali particelle le governano. Facendo LHC la nuova fisica e per confermare o smentire scontrare particolari particelle a velocità prossime a definitivamente l'esistenza della particella di Higgs. “Un quelle dalla luce, queste si frantumano e da tale scontro anno fa ho pensato che arrivare a un ‘femtobarn potrebbero emergere proprio quelle che spiegherebbero inverso’ nel 2011 sarebbe stato un obiettivo ambizioso - quelle misteriose che stiamo cercando. Ma un obiettivo

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 69 Scienza

primario dell’LHC è anche quello di Il bosone di Higgs è una comparire dal nulla per disperdersi in cercare il bosone di Higgs, la particella particella elementare, cioè ogni direzione. E’ a quel punto che che secondo la teoria attuale permette a indivisibile, che dovrebbe intervengono gli scienziati. Essi cercano tutte le particelle di avere una massa. di individuare gli eventi che, stando alla

SCIENZA essere la responsabile L’LHC è un anello posto a circa 100 metri della massa di tutte le teoria, dovrebbero portare alla sottoterra lungo 27 km e composto da altre particelle. formazione dei bosoni di Higgs, la 1.232 magneti superconduttori che particella che fu definita come la producono un campo magnetico di decine “particelle di Dio” dal Nobel Leon di migliaia di volte superiore a quello terrestre e che sono Lederman, per la sua importanza nel comprendere i posti all’interno di altrettanti cilindri raffreddati a fenomeni più profondi della fisica. Il bosone di Higgs -271,25°C, una temperatura inferiore a quella che si infatti, se esiste, è una particelle elementare, cioè trova nel vuoto dell’Universo (qui temperatura è di indivisibile che dovrebbe essere la responsabile della -270° C), condizione indispensabile per far funzionare i “massa” di tutte le particelle. Ad oggi la particella non è magneti. Questi ultimi, paragonabili a gigantesche mai stata né osservata né percepita da alcun calamite hanno il compito di mantenere in traiettoria i esperimento, ma vi sarebbero delle prove a favore della fasci di particelle che vanno a scontrarsi senza che sua ipotetica esistenza. Il suo nome lo si deve a Peter queste vadano a sbattere contro le pareti dei cilindri. Higgs che nel 1964 la ipotizzò, mentre il termine All’interno dei magneti verranno fatti correre due fasci “bosone” identifica una particolare classe di particelle paralleli di protoni, che sono, insieme ai neutroni, le subatomiche. Ma esiste un solo bosone di Higgs o ve ne particelle che compongono il nucleo degli atomi. Ogni sono più d’uno? Le ipotesi sono molteplici e al momento fascio è composto da centinaia di migliaia di miliardi di tutto è demandato all’LHC. I fisici indagheranno nei tali corpuscoli suddivisi in 2.808 pacchetti che viaggiano milioni e milioni di eventi ritenuti interessanti tra il come treni alla distanza di 7,5 metri uno dall’altro. In tali miliardo di eventi che avverranno ogni secondo nella condizioni i protoni si scontreranno alla velocità prossima grande macchina. a quella della luce, in 4 punti ben precisi dell’LHC dove E la paura del “buco nero” che avrebbe inghiottito la vi sono sofisticatissimi rilevatori di ciò che succede. Terra? Tutto nacque dal fatto che alcuni ricercatori Per uno di questi rilevatori, cuori dell’LHC, c’è molta sostenevano che dalla macchina si sarebbero potuti tecnologia italiana. Sono stati i fisici italiani dell’INFN formare dei “buchi neri”, incontrollabili con conseguenze (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ad averlo proposto catastrofiche. Gli scienziati dell’LHC avevano sempre quando tutto il mondo pensava che sarebbe stato sostenuto invece, che ciò è impossibile perché anche se impossibile costruire un rivelatore così sofisticato. l’energia in gioco avrebbe permesso la creazione di un All’impresa hanno partecipato oltre 100 fisici ed buco nero (cosa alquanto improbabile), la materia ingegneri. attorno ad esso sarebbe stata così poca che il buco nero Anche se gli scontri tra i fasci di protone farebbero sarebbe morto nel momento stesso in cui nasceva. E di pensare che l’energia messa in gioco è gigantesca, la buchi neri, al momento, non se ne è vista proprio realtà è un po’ diversa. Ogni scontro infatti, racchiude l’ombra. l’energia non superiore a quella che potrebbe sviluppare Luigi Bignami una mosca che, volando, va a sbattere contro un muro. Ma poiché un protone è miliardi di miliardi di volte più piccolo di una mosca l’energia così concentrata diventa THE QUEST FOR THE , THE GOD qualcosa di mostruoso. Nell’istante dello scontro, che i PARTICLE fisici chiamano “evento”, avviene qualcosa previsto dalla Work has resumed at CERN in to find the Higgs Boson. Teoria della Relatività di Einstein, ma che sembra This massive elementary particle which Nobel Prize winner Leon totalmente al di fuori dei canoni della vita quotidiana: Lederman also defines as “the God particle” is thought to hold the l’energia dello scontro infatti, si trasforma in materia, key to understanding the most fundamental questions in . If cioè in tante particelle che apparentemente sembrano certain particles are forced to collide at a speed which is almost that of light, they smash together and the resulting particles might just be the mysterious ones they are looking for. The Large Large Hadron Collider è un anello posto a circa Hadron Collider lies in a tunnel some 100 metres beneath the 100 metri sottoterra lungo 27 km e composto da ground. It is 27 km long and has 1,232 superconducting magnets 1.232 magneti superconduttori che producono which create a magnetic field tens of thousands of times higher un campo magnetico di decine di migliaia di than that of the earth. volte superiore a quello terrestre.

70 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011

FOTO DAL MONDO DAL FOTO

Pescatori Venezuelani ispezionano i granchi blu pescati sul Lago Maracaibo REUTERS/Isaac Urrutia

72 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 FOTO DAL MONDO DAL FOTO

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 73 Gita a …

RUBRICHE Com’è verde la mia valle

Un’ora o poco più, tanto basta per fare un tuffo nel passato a metà strada fra Varese e Gallarate, dove l'agricoltura è ancora viva.

i può passeggiare in tranquillità fra boschi e prati pur piacevole scoperta per il Il sagrato è un balcone S se in una zona fortemente urbanizzata? Il triangolo di turista in bicicletta, amante verdissimo sulla piana territorio provinciale compreso dentro la forcella formata degli spazi aperti, del verde, che corre incontro al dalle autostrade E 62 e A delle strade poco trafficate. Campo dei Fiori. 8 e delimitato dalla Al contrario di altri itinerari Si parte da verso provinciale che collega proposti in queste pagine, Brunello, dove si trova la Varese con Sesto Calende non ci si aspetti grandi incontri sotto il profilo artistico, a chiesa di S. Maria dimostra che non solo è parte il Monumento Nazionale che segna la partenza. Annunciata, monumento possibile, ma che Piuttosto, la possibilità di un itinerario semplice, davvero nazionale. rappresenta una piccola, adatto a tutta la famiglia.

74 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 RUBRICHE

Dall’alto: le partenze ad Azzate; prati e vestigia del Romanico a Quinzano

Prati e boschi tra Brunello e Caidate

AL COSPETTO DEL GIUDIZIO UNIVERSALE Lasciata ad Azzate la strada provinciale girando (per chi proviene dal capoluogo) a sinistra, in pochi istanti siamo a Brunello, dove comincia la nostra pedalata. Il punto di partenza è la bellissima chiesa Si prosegue per Caidate, di Santa Maria Annunciata, le borgo di origini medievali cui fondamenta risalgono al dominato dal castello 1545 ed è arricchita con un visconteo. Poi si scende ampio ventaglio di affreschi - verso Albusciago.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 75 Gita a... RUBRICHE

Sullo sfondo il Castello di Caidate

UN CONTESTO DI PRATI E CAMPI Si torna indietro di poche centinaia di metri e si imbocca la strada per Caidate, borgo di origini medievali dominato dal castello visconteo, più volte rimaneggiato e di proprietà privata. Raggiunta la parrocchiale, si imbocca via Trento e in un attimo ci troviamo ad Albusciago dove, incrociata la chiesa del paese, si prende per via San Giovanni Bosco e, allo stop, si gira a destra infilando una discesa che termina con l’indicazione stradale per Quinzano San Pietro, quindi (oltrepassata la rotonda) per via Concordia e via Colombo. Ci troviamo in un contesto ancora agricolo, con case sparse affogate Castello e torre campanaria a nei campi ed un senso di pace assoluta. Sembra impossibile che ci Un contesto ancora agricolo, con troviamo a pochi chilometri in linea case sparse affogate nei campi in particolare il d'aria da una delle zone più urbanizzate ed ed un senso di pace assoluta. Poi Giudizio industrializzate di tutto il nord-ovest italiano, con Varese Universale e Gallarate a pochi minuti d'auto. Un tuffo nel passato via verso Quinzano san Pietro. sull'arco del per molti inatteso. presbiterio - Qui la pedalata è facile perché domina la discesa; sotto lo splendido soffitto a cassettoni. Il sagrato è un imboccata via Kennedy ci troviamo nel piccolo borgo balcone verdissimo sulla piana che corre incontro al rurale di Quinzano San Pietro, dove a dominare sono la Campo dei Fiori. In genere, possiamo visitarla solo la chiesetta omonima e il silenzio. La strada è poco domenica mattina, ma d'estate il portale è aperto più trafficata e favorisce qua e là le soste. A centro paese si spesso e, in ogni caso, il custode abita a due passi. E' si volta a sinistra per via San Pietro per giungere in un giustamente considerata fra le testimonianze più preziose paio di chilometri alle porte di Besnate, dove la di storia, arte e fede in tutto il territorio compreso fra la parrocchiale dedicata a San Martino di Tours ospita le porzione meridionale di Varese ed il Ticino. reliquie di sant’Eugenio Martire e si fa notare per il

76 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Gita a... RUBRICHE

Qui e a fianco, Santa Maria Annunciata a Brunello

campanile romanico e A Besnate ci si dirige WHAT A GREEN VALLEY I LIVE IN copertura cinquecentesca; verso Centenate, It doesn't take much more than an hour to take a step back in vicino al cimitero si prende la Crugnola, Vinago, time between Varese and Gallarate where agriculture still direzione delle frazioni Menzago, thrives. The trip starts at Azzate in the direction of Brunello where you can Crugnola e Vinago, dove si e di nuovo Caidate find the church of Santa Maria Annunciata which is considered to be a svolta a destra per Vinago national monument. The churchyard is a lush green balcony which centro. Alla chiesa, una per fare ritorno al punto di partenza. overlooks the plain towards Campo dei Fiori. Then head towards Caidate, salitella di due chilometri ci a medieval village which is dominated by a Visconti castle. After that, go porta dapprima Menzago e down towards Albusciago. It's an exceptionally tranquil agricultural area poi a Sumirago; per via De with little houses scattered throughout the fields. Then head towards Gasperi giungiamo in breve a Caidate, dove Quinzano san Pietro. At Besnate head towards Centenate, Crugnola, riprendiamo la strada per Brunello. Vinago, Menzago, Sumirago and again Caidate where the trip began. Riccardo Prando

L’occasione per un bel pic-nic

La zona proposta nell’itinerario non presenta locali meritevoli di particolari segnalazioni sotto l’aspetto culinario. Abbondano un po’ ovunque le pizzerie, mentre per una scelta davvero d’altri tempi, in linea con l’atmosfera della passeggiata, ci si può indirizzare al Circolo di Caidate, in via Garibaldi (0331.909105), aperto tutti i giorni, dove un piatto semplice o un’infilata di affettati misti è sempre bene accetta e a prezzi modici. Per il resto, l’amenità del luogo può anche consigliare il classico pic-nic. (R.P.)

LUNGHEZZA: 20 chilometri TEMPO: 1 ora e 15 minuti FONDO: quasi completamente asfaltato DIFFICOLTA’: nessuna, a parte un tratto di circa due chilometri con pendenza massima dell’8 per cento

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 77 Provincia da scoprire RUBRICHE I quattro punti cardinali

Con Varesefocus, passeggiando nel verde del parco pubblico di Taino, alla scoperta del monumento di Giò Pomodoro dedicato ai quattro punti cardinali.

LA STORIA DEL PARCO: IDEE, PROGETTI, “un luogo per la contemplazione e la riflessione”, e di REALIZZAZIONE costruire “una grande piattaforma per la socializzazione, La storia del parco pubblico di Taino incomincia nel il ballo e le feste e una scalinata tra il Parco e il Cimitero, 1980, quando al Comune venne donata da parte di un tra Taino e la frazione di Cheglio”. generoso cittadino un’ampia area verde nel centro del Egli progettò un “parco pubblico inteso come area paese. urbana di compensazione” dove chi abitava e visitava Da questo grande spazio si godeva e si ammira anche Taino poteva riflettere, sostare e incontrare altre persone, oggi un panorama spettacolare, che affaccia sul Lago a stretto contatto con la natura ed il paesaggio Maggiore e che guarda verso la catena del Monte Rosa circostanti. e la Rocca d’Angera. La ricerca progettuale di Pomodoro durò una decina Tullio Berrini, allora Sindaco di Taino, in d’anni, dal 1981 al 1991; ogni intervento quell’occasione chiamò Giò Pomodoro: fu pensato, calcolato geometricamente e l’artista rimase affascinato da questo “Il progetto non è mai realizzato nel rispetto dell’ambiente, della “balcone naturale” e propose di realizzare l’opera”. (Giò Pomodoro). natura e dell’uomo, al fine di “formare

78 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 RUBRICHE

“Giò ci ha condotto per dieci anni in questa avventura straordinaria. Nella doppia spirale del suo invisibile caduceo di moderno Ermes ci ha intrigati in un percorso che ci è apparso facile e naturale; quasi riproponesse quel percorso che un giorno ha condotto i nostri antichi in questi luoghi per fermarvisi, incantati dalla bellezza di quel paesaggio e di quella natura ai quali il nostro parco vuole rendere omaggio.” (Tullio Berrini, ex Sindaco di Taino).

quest’ultimo direttamente attraverso il parco, simbolo di unione “tra il paese dei vivi e quello dei morti”. Il progetto comprese anche la realizzazione di una monumentale scultura, il “Luogo dei quattro punti cardinali”: vennero eseguiti i terrazzamenti destinati ad accogliere l’opera e tutto il parco fu sistemato creando muri di contenimento e camminamenti in pietra; questo lavoro presentò aspetti tecnici elaborati per lo spostamento e la collocazione di massi dai pesi enormi. Dedicato ai caduti per la pace, come testimonia la stele di granito rosso all’entrata, il parco pubblico di Taino fu inaugurato nel 1991alla presenza del Sindaco Tullio Berrini, della moglie Franca e dell’Assessore ai lavori pubblici Gilberto Silocchi che qui vengono ricordati per l’impegno profuso in quest’impresa e per il loro amore una organica e articolata realtà unitaria, dove ogni verso Taino e l’arte. nuova parte fosse in rapporto armonico con il tutto già esistente”. Per l’arista, infatti, fu importantissimo IL LUOGO DEI QUATTRO PUNTI CARDINALI conservare l’armonia del luogo, rispettando i punti di Il monumento il “Luogo dei quattro punti cardinali” è direzione di quei tracciati che collegavano le varie parti un’opera complessa, ricca di riferimenti simbolici, del parco. Pomodoro, inoltre, nella realizzazione del regolata dai calcoli dell’astronomo Corrado Lamberti. progetto, utilizzò la pietra che si trovava nelle vicinanze È stata realizzata con granito bianco e grigio di di Taino (proveniente dalle vicine cave di Gravellona, i Montorfano, granito rosa di Baveno, acqua e ferro. graniti di Montorfano e di Baveno), e rivalutò l’antica Pomodoro volle che le pietre utilizzate per i massi e i tecnica degli scalpellini. pilastri della scultura fossero quelle semilavorate o Dopo aver ideato il parco e l’area destinata a feste e grezze di cava, lavorate successivamente solo in modo spettacoli, decise di creare una scalinata. Essa doveva parziale. collegare il centro abitato di Taino con il cimitero “Due valori si evidenzieranno: il grezzo e il tagliato,” sottostante, rendendo così possibile raggiungere disse l’artista “insieme e uniti da rapporti numerici molto

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 79 Provincia da scoprire

precisi. Niente archeologia, solo il lavoro dei tagliapietre stelle più luminose “L’intera costruzione è nudamente espresso e quello dei rapporti numerici dei (Deneb e Capella) si concepita per intervento volumi, assieme a valenze simboliche ed araldiche, con trovano a mezzanotte di un astronomo per il sole come maggior attore, con la luce e l’ombra sullo zenit di Taino. incorporare il valore del RUBRICHE sempre mobili varianti”. Questo pilastro si tempo, dato il movimento Il “Luogo dei quattro punti cardinali” esalta specchia nell’acqua di apparente degli astri, e l’orientamento astronomico, celebrando il solstizio una vasca a forma di del sole, nella volta d’estate: allude al luogo sacro ad Apollo Delfico dove si luna, simbolo della celeste”. (Giò Pomodoro). incontrano i quattro punti cardinali. ciclicità, della fertilità e Deve essere visto personalmente più che raccontato, sia dell’universo femminile. per la sua bellezza che per il contesto in cui è ospitato. Su questa base ci sono Sulla base quadrata sono incisi i quattro punti cardinali; altri elementi simbolici: a Est la grande porta, simbolo di al centro si eleva lo gnomone, alto pilastro dedicato ad Chronos, il tempo che passa e consuma ogni cosa, con Apollo, simbolo del sole e dell’universo maschile, il quale una parete in cui è incastrata una pietra con la scritta presenta, al suo interno, un foro in grado di catturare il OPUS (l’opera intelligente dell’uomo che costruisce la sole ogni 21 giugno, civiltà). Dalla parte opposta, ad Ovest, si trova la grande oscurando il pilastro TAU, fatta da due blocchi verticali ed uno orizzontale, “Un luogo di qualità civile, spezzato ai suoi piedi simbolo della fatica umana. che la gente possa abitare che segna il Nord. A Sud, invece, il cubo-sfera è l’immagine del sole ed il e fare suo col sentimento, L’ombra dello motto AD SIDERA invita l’uomo a rivolgere la mente e il unendo scultura e natura” gnomone indica inoltre cuore alle stelle. scrisse il critico d’arte altri riferimenti Verena Vanetti Dario Micacchi sulla astronomici: il solstizio scultura realizzata da d’inverno, gli equinozi www.comuneditaino.it Pomodoro a Taino. e le date in cui le due THE FOUR CARDINAL POINTS In the public park of Taino you can discover the monument which Giò Pomodoro dedicated to the four cardinal points. The entire sculpture was conceived with the help of an astronomer and incorporates the value of time, given the apparent movement of the stars, and of the sun in the sky. It's a civilised place which combines sculpture with nature and it's there for people to experience and make their own.

L’ARTISTA

Giò Pomodoro (Orciano di Pesaro 1930 - Milano 2002) è stato uno scultore tra i più importanti del panorama internazionale del XX secolo. Dopo una iniziale collaborazione con il fratello Arnaldo ed artisti come Fontana, elabora una personale ricerca scultorea di “rappresentazione razionale dei segni”. Nascono così i grandi cicli dedicati alla materia, al vuoto e alla geometria. I materiali che l’artista predilige sono la pietra e il bronzo, protagonisti dei suoi lavori più famosi, grandi opere monumentali, dalla forte valenza sociale, perché pensate e realizzate con la finalità di essere utilizzate dalla collettività. Oltre al “luogo” di Taino, ricordiamo il “Piano d’uso collettivo dedicato ad Antonio Gramsci” ad Ales in Sardegna ed il complesso monumentale “Sole/Luna/Albero” per la città Monza. (V.V.)

80 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Provincia da scoprire RUBRICHE

TAINO

Taino è un paese di circa 3.000 abitanti e sorge su una collina della provincia varesina tra Sesto Calende ed Angera. Si è sviluppato nel secolo scorso grazie alla presenza di alcune fabbriche ed all’iniziativa di piccoli imprenditori. È un piccolo centro da visitare per bellezze naturali e testimonianze artistiche, dove si può vivere ancora una vita tranquilla e serena, lontano dalle grandi città, godendo di luoghi e panorami incantevoli. Oltre al moderno monumento di Pomodoro nel parco pubblico, a Taino si possono visitare il palazzo Serbelloni con la chiesa di Santa Maria Nascente e la ghiacciaia; la chiesa parrocchiale di S. Stefano Protomartire; l’oratorio di S. Giovanni Battista e la cappelletta dei Santi Cosma e Damiano, a Cheglio. Nel 2009 è nato il Museo di Storia Locale in cui sono stati raccolti ed esposti oggetti, foto e documenti sulla storia di Taino a cura di Laura Tirelli, che ha organizzato anche diverse mostre sulla realtà tainese. Si può arrivare a Taino percorrendo l’autostrada A8/A26 Milano-Sesto Calende-Gravellona Toce. Uscire a Sesto Calende- (a 9 km) e poi prendere la strada statale 629 per Angera; infine seguire le indicazioni per Taino. Con autobus: linea Varese-Taino. In treno: Ferrovia Milano-Domodossola: stazione di Sesto Calende. Ferrovia Novara-Laveno: stazione di Taino-Angera. (V.V.)

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 81 Storia I cimeli garibaldini di Villa

RUBRICHE Mirabello?

Spostiamoli al “museo” Visita alla bella e semplice mostra “Varese verso l’Unità d’Italia” realizzata a costo zero. Il curatore Franco Prevosti: di Belforte “Finora abbiamo avuto 500 visitatori, numerose scolaresche e tante richieste di ripristinare il museo del Risorgimento. Uno scorcio della mostra e il suo curatore, Dove? Vicino al luogo della battaglia” Franco Prevosti

emplice, a costo zero, allestita con tanta buona S volontà. Così è nata la bella mostra “Varese verso l’Unità d’Italia” in corso a Varese all’Ottagono di Villa Mirabello fino al 30 ottobre 2011 con una parte degli oltre mille reperti garibaldini usciti dai depositi dello smobilitato museo del Risorgimento. ”La mostra è frutto dell’iniziativa privata, i fondali tricolori sono stati donati dall’azienda Il Telaio di Luvinate e cuciti da volontari, anche mia moglie e un’amica hanno dato una mano con ago e filo - sorride il curatore Franco Prevosti, membro dell'associazione garibaldina 26 Maggio 1859 - Per le didascalie sono stato aiutato da Serena Contini che Villa Mirabello ringrazio pubblicamente. La mostra è il completamento di quella organizzata nella sala grande dell’oratorio di Biumo per il 150° della battaglia del 26 maggio 1859. Non c’era sistema d’allarme nè misure di sicurezza, così esponemmo fotocopie e ingrandimenti dei documenti originali e ora li abbiamo riutilizzati. E’ una mostra al risparmio, assolutamente Esposte le bandiere che dignitosa e con un sventolarono il 26 maggio bellissimo 1859 dalle case di Varese, le significato. Dimostra camicie rosse indossate dai che i varesini ebbero coraggio, Cacciatori delle Alpi, i fucili, Castello di Belforte le sciabole e le baionette. ideali e forza

82 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Storia

L’intento della mostra è mettere in risalto i cittadini di Varese che furono protagonisti delle vicende locali, episodi forse poco eclatanti RUBRICHE ma sempre importanti e significativi. d’animo per sostenere Garibaldi nella prima battaglia della seconda guerra indipendenza nazionale”. Sotto la volta dell’Ottagono, sono esposte le bandiere che sventolarono in quei giorni dalle case di Varese, le camicie rosse indossate dai Cacciatori delle Alpi, i Immagini dei fucili, le sciabole e le baionette: la società combattimenti a Varese di Mutuo Soccorso dei Militari in Congedo, che ne è la proprietaria, li concesse in comodato d'uso al Comune; poi ci sono i “pezzi forti”, le lettere autografe del Generale, le carte del Risorgimento varesino, le stampe mai viste che provengono dall’archivio storico di Palazzo Estense.

LO SCIALLE DI ZIA ZAZA’ E’ d’obbligo l’accenno ai “grandi della storia” Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Cavour e papa Pio IX, che tante speranze suscitò nei patrioti varesini, nei fratelli Dandolo e in Emilio Morosini. Il pontefice è ricordato da un orologio di bronzo dorato nell’atto di concedere le leggi liberali nel 1850, prontamente ritirate poco dopo. C’è anche la bandiera del combattimento di Luino del 15 agosto 1848 che fu catturata dagli austriaci e riconquistata a più riprese. “L’intento della mostra - spiega Prevosti - è mettere in risalto proprio i cittadini di Varese che furono protagonisti delle vicende locali, episodi forse meno dedicato il liceo classico eclatanti ma sempre importanti e Una dettagliata toponomastica cittadino; ma abbiamo ricordato significativi. Chiediamo al visitatore un risorgimentale ricorda le vie e le anche i vari Bolchini, Della attimo in più per riflettere sui manifesti, piazze intitolate ai patrioti varesini Chiesa e Larghi che si le lettere e i proclami che comparvero che ogni giorno inconsapevolmente arruolarono nei Cacciatori delle allora sui muri delle castellanze ma si percorrono: personaggi Alpi”. anche per leggere il commovente semisconosciuti o dimenticati. Varese fu la prima città italiana racconto della storia d’amore legata a nominare Giuseppe Garibaldi allo ‘scialle di zia Zazà’. Chi viene alla cittadino onorario e la prima a mostra potrà conoscerla nel dettaglio. Abbiamo rivolto un sventolare il tricolore. Sono impressionanti le fotografie doveroso richiamo alla famiglia Cairoli che perse a ravvicinate del campanile della basilica di S. Vittore, Varese il primo di quattro eroici fratelli, Ernesto, cui è ridotto a una forma di gruviera dalle ventisei cannonate

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 83 Storia

Impressionanti le fotografie ravvicinate del campanile della basilica di S. Vittore, ridotto a una forma di

RUBRICHE gruviera dalle ventisei cannonate ricevute nei giorni della rivolta.

quadro è reduce dal prestito per la mostra allestita alle Scuderie del Quirinale a Roma. Ora è a Torino per l’esposizione dell'Unità d'Italia e in autunno sarà forse Maggio 1859 esposto anche a Varese.

ricevute nei giorni della rivolta: “La guerra non rispetta IL CASTELLO A STRAPIOMBO nulla, tantomeno i luoghi di culto e i sentimenti religiosi La mostra di Villa Mirabello dovrebbe essere la premessa dei fedeli - osserva il curatore - Alcune brecce nel per la riapertura stabile del museo del Risorgimento: campanile contengono ancora le pesanti palle di piombo. “Molti visitatori ce lo chiedono, insistono perchè sia Da quando l’abbiamo inaugurata, il 17 marzo, la mostra ripristinata la sezione risorgimentale dei Musei Civici ha avuto più di mezzo migliaio di visitatori e numerose come esisteva un tempo - ammette Prevosti - Il progetto scolaresche che ci hanno riempito di gioia. La storia, c’è e una delle ipotesi riguarda Villa Baragiola che però infatti, come i musei, per essere utile deve rivolgersi ai ha bisogno di restauri. Meglio il castello di Belforte, che giovani e fornire spunti per riproporre nuove ricerche”. ha il vantaggio di trovarsi vicinissimo al luogo della battaglia. Il quadro di Pagliano starebbe divinamente nel LA CHIESA “POLVERIERA” monumentale corridoio all’ingresso. Il castello appartenne Fra i pezzi più curiosi ed emozionanti c’è il plastico delle alla famiglia Biumi che nel ‘600 voleva farne la sua fortificazioni di Laveno nel 1859 con la chiesa di S. Maria principale dimora. Il tetto è stato messo in sicurezza solo in Cà Deserta imbottita d’esplosivi dagli austriaci e a metà grazie al contributo di 450 mila euro fornito utilizzata come polveriera. Una dettagliata toponomastica dall’Iper, manca la parte tre-quattrocentesca, la più risorgimentale ricorda le vie e le piazze intitolate ai patrioti vecchia, mentre quella secentesca contiene il bellissimo varesini che ogni giorno inconsapevolmente percorriamo: affresco della Madonna con S. Sebastiano e S. Rocco in personaggi semisconosciuti o dimenticati come i soldati attesa di restauro. Sappiamo che una delle priorità del Giuseppe Valder e Carlo Bossi che partirono con i Mille a sindaco Attilio Fontana è ricavare il teatro nella caserma Quarto e che non fecero più ritorno a casa, come il Garibaldi, ma salvare e utilizzare convenientemente il podestà Carlo Carcano che accolse Garibaldi come un castello di Belforte è altrettanto importante, anche per salvatore e il sacerdote Giuseppe Della Valle testimone e ragioni di pubblica sicurezza: mi riferisco alla parte a “cronista” dell’insurrezione nel 1859. strapiombo sulle auto che percorrono viale Belforte. Il Manca il pezzo forse più pregiato della collezione, il problema dei costi è superabile, basta avere la volontà grande quadro del pittore-soldato Eleuterio Pagliano, di politica e un valido progetto per trovare le sovvenzioni. proprietà dei Musei Civici di Varese, che riproduce il Non credo sia difficile”. passaggio del Ticino a Sesto Calende dei Cacciatori delle La mostra è promossa dal Comune in accordo con Alpi il 23 maggio 1859. E’ un’enorme tela di due metri e l’associazione Varese per l’Italia - 26 maggio 1859 e la trenta per sei di lunghezza in cui Pagliano, già sulle Società di Mutuo Soccorso fra Militari in Congedo. barricate di Milano nel marzo 1848, ritrae uno per uno, Hanno collaborato Toro Assicurazioni, Foto Soldano con scrupolo “fotografico”, i protagonisti dello sbarco, i Varese, Al Telaio Comotessile Luvinate, Riganti volti e le figure di settantatre garibaldini, immortalati Tappezziere , Comune di , nell'attimo in cui i barconi e le chiatte attraccano nel Fondazione Molina, Comune di , Canesi porticciolo. Una legenda numerata sul retro svela le Libreria Antiquaria Varese, Famiglia Bosina. Resterà identità dei patrioti: ecco i fratelli Enrico, Benedetto ed aperta fino al 30 ottobre 2011 con questi orari: 10- Ernesto Cairoli, Nino Bixio, i generali Medici, Sacchi e 12.30 e 14-18. Chiuso il lunedì. Ingresso libero. Per Cosenz, i pittori Sebastiano De Albertis, Girolamo Induno informazioni: 0332/255485 www.comune.varese.it, e lo stesso Pagliano, il medico Agostino Bertani, il www.varesecultura.it. bergamasco Francesco Nullo e naturalmente lui, Sergio Redaelli Garibaldi, avvolto nel poncho, in mezzo ai volontari. Il

84 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Varesefocus. Ovunque con te

Diffuso in 17.000 copie cartacee, disponibile in versione sfogliabile sul sito varesefocus.it e, con un App dedicata, su iPad e iPhone, Varesefocus rappresenta un apprezzato strumento di informazione che, pur mantenendo intatta l’attenzione alla tradizione, volge lo sguardo alle nuove tecnologie. A disposizione degli inserzionisti accanto agli spazi tradizionali sulle copie cartacee, filmati, link e pubblicità dinamica nelle versioni elettroniche. Ovunque tu sei, Varesefocus è con te.

Per informazioni: SPI Srl - [email protected] - tel. 0331 774345 - fax 0331 771701

Apple ed il logo Apple sono marchi di Apple Inc., registrati negli Stati Uniti ed in altre Nazioni. iPad è un marchio di Apple Inc.. App Store è un service mark di Apple Inc. .com studiogirasole www.

Klkk`g\ilef% @%M8g\iklkk`% Gifdfjjfe\c(000[XccËLe`fe\[\^c`@e[ljki`Xc`[\ccXGifm`eZ`X[`MXi\j\#@8;@%M8ßC8I@JGFJK8G@êJ@:LI8<:FEM

@%M8:fejfiq`fg\icËiXggX,$)((''MXi\j\$K\c%'**)),(''' Arte

Fabbri e Fancello: la scultura e RUBRICHE il mestiere di vivere Al Museo Bodini di due artisti del Novecento nel dramma della guerra.

a mostra dedicata dal Civico Museo Floriano Bodini L di Gemonio a “Salvatore Fancello e Agenore Fabbri anime del Novecento” rappresenta la continuazione di un percorso che da anni ricalca e ripropone in chiave critica il cammino della produzione artistica di esponenti di primo piano della scultura e della grafica del secolo scorso. Nelle sale del museo dedicato all’arte del maestro Bodini (1933-2005) approdato da Gemonio a Darmstadt, e poi ritornato in Patria - con il piacere di chi rientra dopo essersi allontanato per meglio capirsi - sono sfilate nel tempo le prove scultoree di Lucio Fontana (era il 2006) e di Antonio Recalcati (2009), dopo i marmi di Adolfo Wildt (2007) e le terrecotte di Marino Marini, nel 2008. A questi si sono aggiunti altri non secondari nomi. Tocca ora all’arte breve ma folgorante di Fancello (Dorgali, 8 maggio 1916 - Bregu Rapit 12 marzo 1941) troncata dalla guerra a soli venticinque anni, e a quella solida e duratura di Agenore Fabbri, temprata a sua volta dalla sofferenza dei gravi e paralleli momenti storici, raccontare tempi e prodotti artistici Rotture 1958 - legno cm 57x57x4 segnati dai conflitti bellici del ventesimo secolo. Nato a Barba di Pistoia nel 1911, Fabbri morì nel 1998 a Savona. Proprio nel centenario della sua ermetici del caffè A Gemonio si è puntato per nascita, il curatore Astrologo Abadal, con la delle Giubbe Rosse Fabbri su di una decina di collaborazione di Montrasioarte, ha scelto di proporre di Firenze, negli significative opere, nelle sale del museo di Gemonio alcuni tra i frutti più anni Cinquanta tra cui la celebre serie dei interessanti del suo percorso artistico. Ponendo accanto Fabbri s’era poi rilievi in legno. a Fabbri anche significative opere di Salvatore trasferito a Milano. Fancello. I due si conobbero proprio in grazia della A Gemonio si è loro comune passione e scelta di vita. Fu insomma la puntato per Fabbri su di una decina di significative sorte, sorretta dalle personali avventure umane e opere, tra cui la celebre serie dei rilievi in legno, legni professionali, a decidere di farli incontrare in quel di dipinti e lacerati (1958-1962), simbologia sofferta di Albissola, dove Fabbri fu per lunghi anni fondamentale un’umanità dilaniata dall’incapacità di darsi risposte, o punto di riferimento della bottega di Tullio Mazzotti, meglio, la sola riposta possibile, quella dell’amore, unica conquistandosi la stima e l’amicizia di Arturo Martini e moneta di scambio spendibile contro l’odio. “Personaggio di Lucio Fontana. lunare”, noto bronzo del 1958, è altra opera centrale Artista del popolo, scultore anti-retorica, così lo si dell’omaggio dedicato a Fabbri. Si tratta di un soggetto dipinge, amico in gioventù di Ottone Rosai e dei poeti molto caro all’artista per i suoi numerosi riferimenti

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 87 Arte

La critica ha puntualmente sottolineato dell’opera di Fabbri la valenza narrativa drammatica, connotata da evidenti caratteri espressionisti, raffigurata nelle serie delle sue Donne e Madri, negli Animali feriti, nelle RUBRICHE Risse, negli Insetti atomizzati, testimonianza quest’ultima del mondo in attesa di morte sotto l’incubo delle deflagrazioni atomiche. E davvero Fabbri è voce forte di chi soffre in sé la doppia ferita di un mondo prima offeso e tormentato dalla colpa della guerra e dell’atomica, poi reso dubbioso dalla crisi dell’occidente che stenta a risollevarsi dalle ceneri del lutto. Del nuorese Salvatore Fancello, penultimo di dodici figli, falciato precocemente dalla guerra in Albania, Del nuorese Salvatore sono esposte ottime Fancello sono esposte sculture in terracotta ottime sculture in terracotta policroma, policroma, espressione di espressione di quell’arte animalier a lui quell’arte animalier a molto cara. lui molto cara, e di cui fu, com’è noto, Delimitazione 1959 - sensibile cultore. “Coccodrillo con il suo piccolo”, opera legno cm 61x50x3 del 1938, è un alto esempio di abilità artistica e affabulatoria, in cui Fancello rivela in pieno la felicità Salvatore Fancello - di quel suo precoce dono di saper far dialogare con la Cinghiale col suo piccolo matericità dell’impasto i toni cromatici. Il che pone l’inevitabile, ma inutile domanda, sugli esiti futuri di un’arte giovanile già così felice nelle sue premesse, racchiusa in soli due lustri. E fu arte davvero felice, come sottolinea il curatore, perché non si trattava di una risposta estetica ad una moda carezzata dai vezzi scultorei tra le due guerre, bensì di un’autentica, sentita rappresentazione della mitografia originaria della patria di Fancello, la terra sarda dai colori caldi dove la sua vita, breve ma fertile, s’era un giorno affacciata. Luisa Negri

SALVATORE FANCELLO E AGENORE FABBRI anime del Novecento 3 luglio-2 ottobre 2011 Civico Museo Floriano Bodini - Via Marsala, 11 Gemonio (Varese)

Orari: Sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-18.30 letterari (da Shakespeare, a Cervantes, a Pirandello), [email protected] ma soprattutto per la personale visione di un’umanità rassegna parallela: Superfici in tensione figlia del caos, perennemente in bilico tra turbative In mostra opere di: Roberto Crippa, Anselmo Francesconi, cosmologiche e voglia di razionalità. Quella che, sul Giuseppe Locati, Quinto Ghermandi, Alberto Ghinzani, Giò finire del percorso terreno, Fabbri riuscirà a Pomodoro, Amilcare Rambelli intravedere di nuovo nel suo prossimo.

88 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 0j?”ݝÁËˆË7ˈ

L’ENERGIA È LA CAPACITÀ DI UN CORPO O DI UN SISTEMA DI COMPIERE LAVORO”

Il nostro lavoro? Dare forza alla vostra impresa.

%30!.3)/.%32, 6IA6ITTORIO6ENETO% 'ALLARATE6! T F INFO ESPANSIONE ENERGIAIT

www.espansione-energia.it Arte Castello di Masnago, seconda tappa di una mostra itinerante curata da Federica Gasparrini e Maurizio Marini e organizzata da Sphaerica. Al centro dell’opera s’avanza il dio della guerra, baldanzoso nella lucente RUBRICHE Quando armatura, tra fumi di polveri da sparo, sullo sfondo della mole di Castel Sant’Angelo, simbolo del potere papale. A trattenere l’impeto del dio è il tentativo timido, ma l’Amore vince efficace, del figlio di Venere, l’Amorino che punta i piedi rosati sul cannone di guerra, che non verrà usato. L’allestimento dell’evento si avvale di otto cartelli didattici Il Guercino ritrovato è a Varese. in italiano e inglese e di un video realizzato da Luca Verdone, fratello del più celebre regista Carlo, che documenta sulle curiosità relative al trasporto e alla ue temi: la guerra e l’amore. E un’immagine: quella conservazione di un ‘opera d’arte e sulle vicende D di un Amorino che trattiene Marte, il dio della avventurose del dipinto, rimasto nello studio dell’artista guerra. Il messaggio è svelato. Racchiuso nel virgiliano fino alla morte, e poi disperso. Da poco ritrovato ed ‘omnia vincit amor’, l’amore vince su tutto, si traduce esposto a Castel Sant’Angelo, come racconta Rosella nell’opera ritrovata “Marte furibondo trattenuto da Vodret, soprintendente del polo museale della città di Amorino”, un imponente olio di Giovanni Francesco Roma, rappresenta il prezioso punto d’attrazione e una Barbieri, detto il Guercino (1591-1666). straordinaria occasione per riflettere sulla figura di uno Il soprannome fu dato all’artista per lo strabismo che dei più importanti artisti della storia della pittura italiana l’afflisse fin dalla nascita, ma in realtà lo stesso aveva del Seicento. Per Giuseppe Ussani d’Escobar, presidente avuto in dono il non raro pregio di vedere e intrepretare di Sphaerica, è un ‘retablo de las maravillas’. luci e colori come pochi altri contemporanei seppero “Nell’affermarlo - dice - mi ispiro allo stupore del fare. Barocco, all’imprevedibilità di quel magico periodo del Chi volesse incontrarsi con la citata opera del Guercino, Bernini e del Borromini, a quella magica atmosfera che se non l’avesse ancora fatto, ha tempo fino a gennaio, al vive di provocazioni e suggestioni, dove la provocazione diventa più concreta ed altrettanto forte di quello che Guercino, Marte con un Amorino, Cincinnati (Ohio), si presenta davanti ai nostri Cincinnati Art Museum occhi ed investe i nostri sensi”. Varese rappresenta, come abbiamo notato, la seconda tappa della mostra, così che ai visitatori del maniero varesino sarà consentito valutare in diretta, grazie alla collaborazione tra un collezionista privato e il Comune di Varese, un dipinto, siglato e documentato, la cui sorte

La tela “Marte con Amorino” conservata a Cincinnati fu voluta dal committente al posto di quella originale, ora ritrovata, probabilmente per l’orientamento orizzontale.

90 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Arte

L’opera in mostra a Varese in cui il dio è trattenuto

dall’amorino rimase RUBRICHE per anni nello studio dell’artista e poi andò persa. L’esistenza dell’opera era stata più volte confermata dagli studiosi.

allievo della bottega di Benedetto Gennari, è tipico rappresentante dell’arte del Seicento, l’età Barocca. Con Guido Reni, Lanfranco e Domenichino fu tra gli esponenti di spicco della “cosiddetta” scuola bolognese. Dove, dismesse le voglie di imitazione della Maniera di Michelangelo e Raffaello, si puntò a una sintesi tra il chiaroscuro della Natura caravaggesca e la pittura come Idea della scuola dei Carracci. Pupillo di papa Gregorio XV, l’artista è noto anche per L’opera in mostra a Varese: l’affresco del Casino Marte furibondo ritenuto da un Amorino Boncompagni Ludovisi, olio su tela, cm 170 x 136 detto l’Aurora, dall’opera siglato in basso a sinistra “F.B.” che eseguì in concorrenza ideale con il collega aveva posto molte domande. La sua esistenza era stata Guido Reni, impegnato sullo stesso tema a Palazzo più volte confermata dagli studiosi e se ne trovava Rospigliosi. Il catalogo della mostra (De Luca edizioni d’arte) testimonianza anche in un’incisione dell’artista Giacomo è curato da Federica Gasperrini e Maurizio Marini. Giovannini, parzialmente conforme al dipinto in oggetto. Luisa Negri Commissionata al Guercino da Mario Mattei, barone di Paganica, la tela non era stata da questi ritirata ed era rimasta nello studio dell’artista, forse sostituita da una IL GUERCINO RITROVATO seconda, analoga opera, voluta dal comittente in Quando Amore ferma la guerra orizzontale - anziché verticale, “Marte con un Amorino”, 19 luglio 2011 - 8 gennaio 2012 oggi all’Art Museum di Cincinnati (Ohio). Civico Museo d’arte Moderna e Contemporanea Fu poi ritrovata nello studio dagli eredi, dopo la morte Varese, Castello di Masnago, del pittore, e mostrata dai nipoti al futuro biografo Carlo Via Cola di Rienzo, 42 Cesare Malvasia, che battezzò il quadro con la Orario estivo: 10.00-12.30/14.30-18.30 denominazione ancora attuale. Orario invernale: 9.30-12.30/ 14.00-17.30 Nato a Cento di Ferrara e morto a Bologna, il Guercino,

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 91 BUSINESS ALL’ESTERO? lll#hijY^d\^gVhdaZ#Xdb

NON LASCIARE TUTTO IL PESO ALLA TUA AZIENDA Dal 1975 al fianco delle imprese che pensano che i confini non siano il traguardo ma l’inizio della propria attività

CHIAMA IL NUMERO 0331 774377 OPPURE VISITA IL SITO WWW.PROVEX.IT Arte

MOSTRE E APPUNTAMENTI

5 per Masolino When the impossibile happens RUBRICHE Sono cinque gli artisti coinvolti in un progetto che trae ispirazione proprio dal Ryoji Ikeda, Nico Vascellari e Prurient, Michele Bazzana, Francesca borgo quattrocentesco, dagli affreschi di Masolino da Panicale ai monumenti De Isabella e Sara Leghissa, King Tongue e Yoshua Okón, più noti commissionati, nel Quattrocento, dal celebre Cardinale Branda Knowbotiq, Sergio Limonta, Giovanni Morbin, Societas Raffaello Castiglioni. I soggetti raffigurati riproducono gli scorci più suggestivi dell’antico Sanzio, Ze Coeupel. borgo però con evidenti differenze di codici espressivi, dal linguaggio rinascimentale di Masolino a quello espressionista, metafisico, surrealista di Dall’8 ottobre al 13 novembre 2011 Bruno Bordoli, Giovanni Cerri, Marina Falco, Fuelpump (Fabio Valenti) e Inaugurazione sabato 8 ottobre, ore 18.30 Giorgio Sovana, protagonisti di questa esposizione. Sino al 16 ottobre 2011 Jesus Museo Civico Branda Castiglioni - Performance e progetto espositivo di Nico Vascellari che, sotto al diretto riferimento al Salvatore, celano per poi Piazza G. Garibaldi 1 - tel. 0331 858301 rivelarlo il richiamo alle affascinanti figure dell'attore Klaus Kinski e del musicista GG Allin, entrambi collegabili, in maniera diversa e controversa, alla figura di Gesù Cristo. Orari: da martedì a sabato 9.00-12.00 e 15.00-18.00, domenica 10.30- Progetto espositivo dall’8 ottobre al 13 novembre 2011 12.30 e 15.00-18.00, domenica 9 e 16 ottobre 15.00-18.00 Performance sabato 8 ottobre, ore 21.30 Ingresso: euro 3,00 intero; euro 2,00 ridotto MAGA - Museo Arte Gallarate - Via De Magri 1 tel. 0331 706011 - www.museomaga.it Lasciare il segno 2011 “Diario d’artista” [email protected]

Mostra itinerante negli spazi di Luino, Milano e San Bernardino. Obiettivo è quello di Orari: da martedì a domenica 9.30-19.30. Ingresso gratuito indagare il mondo del libro d’artista, quale risultato di una interazione tra linguaggi espressivi e comunicativi e darà la possibilità ai visitatori di visionare un interessante spaccato di quella che è oggi la produzione contemporanea dei libri- diari d'artista. SENBAU. Protagonisti del silenzio Sino al 15 ottobre 2011 Carlo Senesi e Giacomo Bauccio, due artisti dalle personalità distinte, anni fa si sono incontrati, riconosciuti ed uniti in un duo artistico dando vita a SENBAU. Masseria del parco di Villa Filippi - Luino Le loro opere, misteriose, profonde, suggestive, intriganti, donano a coloro che Via San Pietro 43 - tel. 3388454952 le avvicinano, forti emozioni che penetrano la coscienza suscitando emozioni che l’arte contemporanea, in questi ultimi anni, ha talvolta negato. Orari: visitabile su appuntamento. Ingresso libero Sino al 29 settembre 2011 Galleria Cascina dell’Arte - Busto Arsizio Premio Riccardo Prina. Fotografia e parola Via Vespri Siciliani 5/7 - per informazioni 333 4314289 In mostra le opere dei 15 finalisti. Vincitore è Laura Locatelli con l’opera fotografica Orari: da giovedì a domenica 16.00-19.00. Ingresso libero “Tracce di paesaggi”. Menzione speciale a Simone Santilli con “431 characters”.

Sino al 16 ottobre 2011 Collezione ‘900 e contemporanei Galleria Ghiggini - Varese - Via Albuzzi 17, Sabato 24 settembre 2011 è stata inaugurata una nuova sezione del tel. 0332 284025 - www.ghiggini.it - [email protected] Museo Gianetti dedicata alla collezione di ceramiche del ‘900 e del contemporaneo, con l’intento di creare una continuità tra la ceramica Orari: da martedì a sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.00. Ingresso libero antica e la ceramica contemporanea. Gli artisti presenti: Apruzzese E., Alberti R., Amrita, Ardini F., Atelier di ceramica “la linea”, Ballerani P.G., Bosini G., Calzavacca C., Clerici A., Francesco De Rocchi, Mario Botta. Angeli De Rosa M., Dusi F., Giovannini R., Guerri A., Masciarelli G., Meza M., La mostra comprende circa quaranta tra dipinti e disegni, che raccolgono tutti i principali Minotti M., Oliva E., Orini N., Pasqui W., Polloniato P., Quattrini A., lavori del maestro saronnese e del grande architetto svizzero su questo tema, su cui Roma F., Robustelli G., Rosenberg M., Rotta C., Russo S., Scuola entrambi hanno profondamente riflettuto. Cova, Spector G., Tapia M., Vanotti A., Venturi S., Weiss P., Zava D. Museo G. Gianetti - Saronno Dal 30 ottobre al 13 novembre 2011 Inaugurazione sabato 29 ottobre, ore 17 Via Carcano 9, - tel. 02 9602383 - www.museogianetti.it - [email protected] Villa Gianetti - Saronno - Via Roma 20 - tel. 02 96710246 Orari: martedì, giovedì e sabato 15.00-18.00. Orari: tutti i giorni 10.00-12.30 e 15.30-18.30. Ingresso libero Ingresso nuova sezione gratuito

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 93 Arte

MOSTRE E APPUNTAMENTI

RUBRICHE Diabolik & Eva Kant Giovani Talenti. Fotografia Italiana Contemporanea

La mostra presenta 30 opere della Micromart Collection realizzate dai principali autori della serie: L’iniziativa nasce con la finalità di valorizzare e promuovere giovani talenti, alcuni Sergio Zaniboni, Franco Paludetti, Enzo Facciolo, Elio Silvestri e Giuseppe Palumbo. dei quali provenienti da scuole di fotografia, altri dalle letture dei portfolio, affidando a una serie di curatori la scelta degli autori da proporre e sostenere. Sino al 13 ottobre 2011 Dal 23 ottobre al 6 novembre 2011 Banca intermondiale Suisse - Lugano (CH) Inaugurazione - domenica 23 ottobre ore 18.00 Contrada Sassello 10 Orari: da lunedì a venerdì 10.00-17.30 Una finestra vista casa di Leda Mattavelli. Progetto proposto da Erminio Annunzi - docente Istituto Italiano di Fotografia Galleria American Design & Art - Lugano (CH) Femminile Plurale Via Marconi 4 - tel. +41 (0)919225142 di Mirta Kokalj - Wanda Perrone Capano - Desiree Sacchiero - Francesca Todde - Michela Bernasconi - Silvana Celentano - Noemi Belotti - Leda Mattavelli - Elisabetta Righi. Progetto proposto da Roberto Mutti - critico, www.americandesignandart.com consulente artistico e docente di fotografia [email protected] Bagnanti Orari: da giovedì a sabato 11.00-19.00 o su di Matteo Sauli. Progetto proposto da Claudio Argentiero - Archivio Fotografico Italiano appuntamento NONLUOGHI di Susanna Pozzoli. Progetto proposto da Gigliola Foschi - Critico e storico della fotografia - docente all’istituto Italiano di Fotografia In bicicletta nel mondo. A scuola nel mondo In montagna: paesaggi nascosti Fotografie di Carlo Meazza scattate in Africa, America Latina, Europa e Asia. di Claudio Camisasca. Progetto proposto da Claudio Argentiero - Archivio Fotografico Italiano Sino al 22 ottobre 2011 Villa Pomini - Castellanza - Via Don Testori 14 - tel. 0331 526263 Canvetto Luganese - Fondazione Diamante - www.archiviofotografico.org Lugano (CH) Via R. Simen 14b - tel. +41 (0)919101890 Orari: venerdì e sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 15.00- 19.00. Ingresso libero www.f-diamante.ch - canvetto@ f-diamante.ch

Orari: da martedì a sabato 8.30-24.00 Franco Rognoni. Favole e sogni

La mostra comprende trenta opere, oli, disegni, incisioni e tecniche miste, LA DOMENICA IN FAMIGLIA CON IL alcune delle quali inedite e di particolare valore espressivo. Le opere provengono da importanti collezioni private e da strutture museali. Ricco calendario di iniziative pensate per lo svago e il relax di tutta la famiglia: genitori e bambini potranno, infatti, cimentarsi Sino al 31 ottobre 2011 insieme in divertenti laboratori e partecipare a coinvolgenti percorsi-gioco alla scoperta dei Beni varesini del FAI. Sangalleria - - Vicolo Malcotti - per informazioni 339 5297073 Monastero di Torba, Gornate Olona orario: dalle 10.30 alle 17.00; domenica 9 ottobre “Esploratori nel passato” Orari: giovedì e sabato 14.00-18.00, domenica 9.00-12.00 Prenotazione obbligatoria al numero 0331 820301

Villa Della Porta Bozzolo,Casalzuigno orario: dalle 15.00; domenica 23 ottobre “ Flora tra dolcetti e scherzetti” Settima Giornata del Contemporaneo Prenotazione obbligatoria al numero 0332 624136 Sabato 8 ottobre 2011 Villa e Collezione Panza orario: dalle 15.00; Grande evento dedicato all’arte contemporanea e al suo domenica 16 ottobre “Atmosfere e colori d’autunno” pubblico organizzato da AMACI - Associazione dei Musei domenica 6 novembre “Caccia ai colori d’Arte Contemporanea Italiani. Porte aperte gratuitamente in domenica 13 novembre “Coloriamo le emozioni” ogni angolo del Paese, per presentare artisti e nuove idee domenica 27 novembre “Aspettando il Natale” attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un Prenotazione obbligatoria al numero 0332 283960 programma multiforme che regalerà al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo Ingresso: 5,00 euro (adulti e ragazzi) dell’arte contemporanea. Maggiori informazioni www.fondoambiente.it L’elenco degli aderenti all’iniziativa è consultabile su www.amaci.org A cura di Laura Bardelli

94 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Arte RUBRICHE

FRANCO RADICE La mostra presenta per la prima volta un percorso antologico alla scoperta della figura e dell'opera di Franco Radice (Roma 1938 - Varese 1992), pittore di paesaggio, natura e scene di genere legate al mondo contadino della provincia, ma con un occhio attento anche alle problematiche sociali affrontate, negli stessi anni, dai maestri italiani impegnati nelle denunzie dei drammi del secondo dopoguerra..

Sino al 30 ottobre 2011 Museo Civico Parisi-Valle - Via Leopoldo Giampaolo 1, tel. 0332 561202 - www.museoparisivalle.it - [email protected]

Orari: da giovedì a domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00. Ingresso gratuito

Le zucche 1990 olio su tela

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 95 Sport

RUBRICHE Scocca la freccia

La Compagnia Arcieri Città di Varese, realtà sportiva di nicchia che ha recentemente organizzato, in Città, la Coppa Italia delle Regioni.

96 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Sport

acata, schiva e ferma nel sostenere la Fondata nel 1976, la futuro. Qual è il segreto? Psua posizione. Vulcanico, estroverso e Compagnia Arcieri Città Sinapi: Non è certo stato un percorso in discesa, difficile da tenere a freno. All’apparenza di Varese ha sede a ma siamo sempre riusciti a superare le difficoltà. agli antipodi, se non fossero marito e Calcinate degli Orrigoni. Non ultima, ma credo tra le più importanti per RUBRICHE moglie con una ferrea e comune passione la nostra crescita, è stata quella di avere un per il tiro con l’arco. Mariangela Casartelli campo gara. Il tiro con l’arco infatti necessita di e Walter Sinapi sono l’anima, la testa e il cuore della grandi spazi e trovarne uno non è cosa da poco. Ci siamo Compagnia Arcieri Città di Varese: insieme l’hanno fondata riusciti. La nostra “casa” è a Calcinate degli Orrigoni: nel 1976, insieme l’hanno fatta crescere e oggi, sempre abbiamo un campo di 7 mila metri quadrati, attrezzato per il insieme, la guidano ricoprendo gli incarichi di presidente, tiro Fita e di Campagna. Una location ideale, alle pendici del Mariangela Casartelli e di segretario e commissario tecnico Campo dei Fiori. Direi il massimo per questo sport che si Walter Sinapi. pratica a contatto con la natura. Casartelli: Il propulsore di questa avventura è l’entusiasmo dei Chi ha fatto del tiro con l’arco una passione di famiglia? soci e degli atleti. In tutti questi anni abbiamo lavorato molto Casartelli: E’ stato mio marito a trasmettermi l’entusiasmo e alla costruzione del gruppo e dedicato grande attenzione alla l’amore per questo sport che prima nemmeno conoscevo. crescita tecnica. Attualmente abbiamo una trentina di arcieri e Sinapi: E’ una passione che non ho mai abbandonato. tra questi non mancano certo le promesse. Luca Maran, Nemmeno quando stavamo organizzando le nozze. O Giorgio Cazzaniga e Paolo Damiani sono nel giro della meglio, io andavo a tirare con l’arco e mia moglie pensava squadra nazionale e per una al matrimonio. realtà piccola come la nostra è un risultato di cui andare fieri. Una location ideale, Come e quando nasce il progetto della Compagnia Arcieri alle pendici del Varese? Fucina di campioni e società Campo dei Fiori. Il Casartelli: Siamo alla fine degli anni Settanta e per modello per l’organizzazione di massimo per questo praticare questo sport dovevamo sempre andare ad grandi eventi. Vi definiti piccoli sport che si pratica Appiano, o Gallarate. Io e Walter riusciamo a far per modestia o paura di a contatto con la pubblicare un articolo su La Prealpina in cui spiegavamo crescere? natura. l’idea di voler dare vita a una società di tiro con l’arco. Casartelli: Il nostro sport, se si Abbiamo fatto la prima riunione escludono le Olimpiadi, non avrà Un campo per nella sede del Coni e ci siamo mai le platea del calcio o del basket. Però la nostra trovati in cinque, ovvero il dimensione non può più essere un alibi. L’aver organizzato a addestramento e numero necessario per far distanza di pochi anni dalla prima volta un’altra edizione gare di 7mila mq partire l’avventura. della Coppa Italia delle Regioni ci porta a voler consolidare la attrezzato per tiro Sinapi: L’Ar.Va. nasce nel 1976 nostra attività che coniuga i risultati sul campo in termini di Fita e di campagna. e un anno dopo è già affiliata medaglie, alla capacità di gestire appuntamenti di livello per alla Federazione. Il primo lo meno nazionale. presidente è stato Enzo Busignani. Sinapi: Noi ci saremo sempre, ma a crescere non deve essere solo la nostra realtà, ma tutto il movimento. Se guardo al Come venite accolti dal panorama sportivo dell’epoca? recente passato, infatti, credo che il tiro con l’arco, a livello Casartelli: La Compagnia ha subito rappresentato una provinciale, abbia perso qualche grande occasione. Mi novità, ma noi avevamo un illustre precedente, ma a quanto riferisco al fatto che non siamo pare tutti se l’erano dimenticato. riusciti a sfruttare al meglio la Sinapi: Ben prima che nascesse la nostra Compagnia, negli Attualmente la grande opportunità che Michele anni Cinquanta, a Varese si sono disputati gli Europei. Ed Compagnia ha Frangilli ci ha dato con i suoi era anche la prima volta che l’Italia organizzava la una trentina di successi olimpici. Frangilli competizione continentale. Il campo di gara fu allestito arcieri e tra questi potenzialmente è la persona giusta: all’ippodromo. L’evento è come se fosse entrato nel Dna dei non mancano campione in campo e disponibile varesini, i quali, pur non ricordandosene, hanno sempre certo le promesse. fuori. Non gareggia con la nostra dedicato al tiro con l’arco un’affettuosa attenzione. società, ma non ho alcun problema a sostenere che possa diventare il Far vivere una società sportiva non è cosa semplice, testimonial di questo sport. soprattutto se si tratta di sport catalogati come minori. Andrea Della Bella Oggi l’Ar.Va. ha un passato, un presente e soprattutto un

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 97 Sport RUBRICHE

Uno sport di nicchia. Se si escludono le Olimpiadi, non avrà mai le platea del calcio o del basket.

La Coppa Italia delle Regioni

Avevano promesso spettacolo e spettacolo è stato. La Coppa Italia delle Regioni organizzata per la seconda volta dalla Compagnia Arcieri Città di Varese lascia a tutti coloro che l’hanno vissuta un bagaglio di emozioni intense e che difficilmente finiranno nel dimenticatoio. Tanto più che a trionfare è stata la Lombardia. Organizzazione logistica perfetta, scenari di gara unici nel panorama nazionale, oltre 500 arcieri in rappresentanza di 21 regioni e un pubblico di appassionati e curiosi incantati sia dalla competizione Fita, disputatasi a Calcinate del Pesce, che dal Tiro di Campagna, specialità meno conosciuta, ma più spettacolare, che si è disputata nel bosco della ditta Mazzucchelli di Castiglione Olona, campo base della Compagnia arcieri locali. Ed è proprio in questo suggestivo angolo di Varesotto, che il pubblico ha potuto ammirare l’abilità degli arcieri, messa a dura prova dall’impegnativo percorso costellato di ben 48 bersagli. Gli organizzatori però hanno voluto fare centro a tutti i livelli: agonistico e formativo. Accanto alla due giorni di gara, gestita su due sedi differenti (dettaglio non trascurabile per chi deve mettere a punto accoglienza e spostamenti), si è tenuto anche un seminario tecnico sul Compound visto dai professionisti. Un momento di approfondimento dedicato ai tecnici e che ha confermato la volontà della Compagnia Arcieri Città di Varese di dare un contributo sostanziale alla crescita di questo sport, che il grande pubblico si ricorda, purtroppo, solo nel momento in cui si accende il braciere olimpico. (A.D.B.)

Tre volte campionessa del mondo: Baggiolini sbanca Sacramento

“Ho un conto in sospeso con un’olandese”, aveva dichiarato, con la testa alla gara degli 800 metri, prima di partire per i Mondiali Master di atletica leggera di Sacramento, in California. A conti fatti, però, la rivincita di Emanuela Baggiolini è andata ben oltre: tre le medaglie d’oro. Un bottino, quello portato a casa dall’atleta varesina che corre con i colori del Cus Cagliari (e che di professione fa la funzionaria all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese), iniziato con la conquista del gradino più alto del podio nei 400 metri ostacoli. La sua specialità per eccellenza. Poi la vittoria negli 800. Quella annunciata e voluta, con un secondo di vantaggio su Ingrid Grutters. “L’olandese” di cui sopra, tanto per intenderci. Poi il terzo titolo conquistato nei 400 piani. Ma la tripletta oro non esaurisce il medagliere della Baggiolini ai mondiali over 35. Per completarlo bisogna aggiungere due argenti in altrettante staffette. Bilancio finale per l’atleta allenata da Paolo Bertaccini, allievo di Antonio Cecconi: nove gare in nove giorni e cinque salite sul podio. Nemmeno il tempo di gioire e subito il ritorno sul campo d’allenamento di Calcinate degli Orrigoni. Per altre rivincite, già annunciate. Solo due settimane prima dei Mondiali Master a Sacramento c’era stato il quarto posto ai Campionati Italiani Assoluti di Torino: “Nel bronzo ci avevo sperato”. Finirà come con l’olandese? (D.C.)

98 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 Motori a prima, specie nell'apri-chiudi e in accelerazione. Nonostante la sua impostazione estrema, si apprezza la posizione di guida più comoda e spaziosa. La sella lunga permette anche ai piloti di statura superiore alla media di Due ruote RUBRICHE “entrare” comodi, con le braccia che si allungano al manubrio su un piano più alto e confortevole. La varesine sensazione è quella di guidare una moto cresciuta di un paio di taglie, quindi più ospitale. La 1090 RR è disponibile in tre colorazioni: rosso pastello/argento La stagione sta finendo, ma per i motociclisti incalliti metallizzato; nero pastello/grigio graffite; bianco che stanno pensando di cambiare ora il bolide, perla/nero pastello. Costo: 18.700 euro. ecco due nuove moto varesine molto diverse, ma Derivata dalla SMR 630, la Husqvarna TE 630 beneficia di molte parti in comune ai quattro tempi Husqvarna da accomunate da temperamento sportivo: MV Agusta enduro “racing”, ed è insieme alla WRE 125 l’unico Brutale 1090 RR e Husqvarna TE 630. modello della Casa 78 volte campione del mondo nel fuoristrada , nel segmento delle moto Dual Purpose, ovvero a versione top della nuova gamma Brutale si chiama le moto che ti portano dappertutto. Con la TE 630 L1090 RR, una moto dall'allestimento estremo e Husqvarna ha voluto ampliare il proprio raggio d’azione e componentistica racing, per regalare il massimo delle raggiungere anche gli appassionati di enduro che soddisfazioni a chi cerca in una moto, oltre a fascino ed utilizzano la moto tutti i giorni e esigono un mezzo più eleganza, le super prestazioni. I 38 titoli mondiali piloti e confortevole ma con lo stesso fascino delle moto “racing”. 37 campionati marche conquistati nella storia di MV La TE630 abbina un carattere forte ed un look accattivante, Agusta si rispecchiano in questo progetto, nato senza a una parte ciclistica adeguata per un utilizzo quotidiano compromessi e soprattutto sulla nuova linea direzionale del in fuoristrada, coadiuvati da un propulsore particolarmente “Made in MV”, ossia di un progetto nato e sviluppato in brillante e facilmente fruibile anche ai medi e bassi regimi. casa per la sua quasi totalità. La novità principale del nuovo TE 630 è nel motore ora Con 1.078 cc per 144 cv di potenza: il nuovo 4 in linea da 600 cc grazie a un aumento dell’alesaggio da 98 mm MV si pone in vetta alla classifica delle prestazioni per a 100 mm. L’Husqvarna TE 630 è il sogno di chi vuole motocicli naked. Deriva dal propulsore base, quello della una moto con grinta ma anche di classe; è il miglior 990 R. Quindi, nessuna variazione del layout del motore e esempio di come una bellezza racing fuoristradistica una riconfigurazione del motore che ha l’obiettivo di possa essere plasmata al servizio del grande pubblico. rendere più morbido l'uso del gas, con una risposta che Costo: 7.520 euro. vuole essere più progressiva, corposa e armonica rispetto (M.L.)

Husquarna TE 630 MW Agusta Brutale 1090 RR

Anno XII - n.5/2011 - VARESEFOCUS 99 rendendo piùagevoleedeconomicol’accessoal credito. Varese operaafiancodellepiccoleemedie imprese dei Fididell’UnionedegliIndustrialidellaprovincia di Da quasimezzosecoloilConsorziodigaranziacollettiva :FE=@;@CfdYXi[`Xk`jfjk`\e\% Gif^\kk`[`Zi\jZ`kX6 Tel. 0332 251000 -Fax 0332285565 [email protected] Lombardia èilpartneridealedellatuaimpresa. erogati attraverso Varese e Con oltre 120 milionidieurofinanziamentigarantiti 1300 imprese 13 istituticonvenzionati Piazza Monte Grappa, 5 - 21100 Varese Piazza Monte Grappa, 5-21100 Varese consorziateinprovinciadi , CONFIDI

www.studiogirasole.com Motori

Il comfort sportivo dell’Audi RUBRICHE A6 Avant Arriva in autunno anche sul mercato italiano la nuova versione del modello della casa automobilistica tedesca giunto alla settima generazione.

quadra che vince non si cambia. SSulla scia del motto sportivo sbarca anche sul mercato italiano la nuova Audi A6 Avant. Settima generazione di un’auto che si presenta con novità importanti, ma tutte improntate ad un obiettivo: “Riedizione di un modello vincente”. Che dal 1994 ad oggi ha venduto 86.000 vetture. Con quest’auto Audi si Carrozzeria più leggera, una conferma pioniera nella rapporti o del multitronic a variazione continua o struttura che concilia dinamismo costruzione leggera: il del tiptronic a otto rapporti. sportivo a un comfort eccellente, un Per un amante della Avant un dettaglio design slanciato e lineare, funzioni peso cala del 18%. importante è la capienza del bagagliaio: in di connettività difficilmente questo caso si parla di 565 litri, che diventano ritrovabili in altri modelli concorrenti del segmento: 1.680 se si reclinano gli schienali dei sedili posteriori. Per queste le principali caratteristiche dell’Audi A6 Avant. quanto riguarda l’abitacolo la nuova A6 Avant si Con la sua realizzazione la casa automobilistica dei contraddistingue per un design slanciato e lineare, e con quattro anelli conferma il proprio ruolo di pioniera nella una qualità delle finiture che, come si dice in questi casi, costruzione leggera. Grazie ad una carrozzeria costituita “è senza compromessi”, grazie anche ad un per il 20% da componenti di alluminio il peso equipaggiamento ricco e un’ergonomia esemplare. complessivo, rispetto al modello precedente, scende di 70 Punta di pregio, il sistema chilogrammi. Ciò vuol dire che, in termini assoluti, nella integrato che racchiude tutte versione 2.0 TDI, il peso sarà di soli 1.640 chilogrammi. le funzioni di connettività: Scendono anche i Cala il peso e calano anche i consumi. “L’efficienza l’Audi Connect. Funzionalità consumi: nella innovativa - dichiarano dalla casa tedesca - è al servizio speciali sono garantite dalla versione 2.0 TDI sono della potenza”. Tradotto in numeri, nella motorizzazione collaborazione con Google, di 5 litri di carburante 2.0 TDI il consumo medio di carburante ogni 100 mentre il sistema hotpost ogni 100 chilometri. chilometri sarà di 5 litri. La spiegazione sta nel fatto che permette ai passeggeri di “tutti i propulsori sfruttano tecnologie del sistema navigare su Internet e di d’efficienza modulare Audi, che hanno contribuito a accedere liberamente alla posta elettronica. I servizi on ridurre i consumi anche del 18%”. line di Audi, infine, permettono al guidatore di essere Sei le motorizzazioni proposte. Tutte a iniezione diretta: informato in tempo reale sulle condizioni di viabilità. due a benzina e quattro TDI. Per una potenza erogata E’ possibile trovare la nuova Audi A6 Avant all’Audi compresa tra i 177 cavalli (130kW) e i 313 (230kW). A Zentrum Varese, la concessionaria Audi per Varese e seconda del motore l’A6 Avant è dotata o di un cambio provincia. manuale a 6 marce, o dello sportivo S tronic a sette (D.C.)

Anno XII - n.5/2011 - VARESEFOCUS 101 In libreria che nella vita fanno tutt’altro: una lettura intrigante per tutti, ma soprattutto per chi ama la letteratura di viaggi e per chi sa gustare le storie vere di persone vere alle RUBRICHE Sulle ali prese con le difficoltà vere e, spesso, con la comicità delle stesse. L’autore, che vive e del vento lavora a Induno Olona (ai varesini dal cognome non sfuggirà la parentela noir), è un puro amante delle due ruote e non “La psicologia non dà risposte, solo avvertimenti” - scrive di mestiere, ma se la cava bene per Alexander Lowen. stile e capacità narrativa e per l’aver saputo inserire in Per (ri)partire con il piede giusto: con una mela al giorno o maniera organica i contributi degli amici vespisti. i consigli della life trainer o - perché no? - un buon libro! UNA MELA AL GIORNO: MA QUALE? Brave massaie e, voi, che pensate di sapere tutto sul bio e LICENZA DI “CHISSENEFREGA!” le etichette, aprite questo libro - realizzato al 100% con Il titolo non vi inganni: non è un manuale carta riciclata e prodotto attraverso un processo a basso per insegnarvi a diventare cattivelli, ma impatto - e scoprite, se c’è, qual è la strada alimentare piuttosto consapevoli. “La guida pratica - giusta. Sani principi di buona ci sono anche gli esercizi!, ndr - per onesti alimentazione e nutrizione, che egoisti” vi condurrà nel condominio del fanno i conti con una realtà benessere: entrarci è questione di scelte, nascosta, ad esempio, di additivi e salire i piani è un po' faticoso (e il libro di spaventosi termini in -ante o non lo nasconde) ma arrivati all'attico, sigle volutamente criptiche. Salute scoprirete che ne vale la pena. Non e benessere passano aspettatevi la felicità, un necessariamente picco occasionale, ma lo dall'alimentazione: se ne “stare bene” con voi siete consapevoli, è la stessi e, quindi, con gli lettura per voi. Vi lascerà un Elena Orlandi altri. Il libro è stato un amaro retrogusto. LICENZA DI immediato successo. “CHISSENEFREGA!” Questione di CALIFORNIA 11 De Agostini, 2011 coincidenze, secondo Il secondo lavoro dell'autore comasco è un l'autrice, life trainer romanzo piacevole, a due letture. Una storia Lorenzo Franchini saronnese. Di appassionante di amore, amicizia, avventura, HASTA LA FIN DEL coincidenze, guarda natura, con un “cammeo” sul mondo dei cavalli, MUNDO ...IN VESPA! caso, si parla. Ma che colpirà gli appassionati. Sotteso il tema del Acar Ed., 2009 anche di cambiamento, cambiamento: protagonista e “comparse” sono alla responsabilità, famiglia, ricerca di una risposta. La domanda c’è, ma Augusto Innocenti, Carlo e, ovviamente di amore. quale? Un viaggio verso una meta, che è Pruneti quella poi di tutti. Un finale relativamente UNA MELA AL GIORNO: HASTA LA FIN DEL aperto: a ciascuno il gusto di rispondere. Per i MA QUALE? MUNDO protagonisti e per se’. Espress, 2011 ...IN VESPA! “Da Buenos Aires a A PICCOLI COLPI DI REMO Piermarco Cairoli Ushuaia cavalcando la Permettete il paragone irriverente: questo CALIFORNIA 11 Ruta 40”. Il libro non è libro, tra i vincitori del Premio Selezione Pietro Macchione, 2011 fresco di stampa, ma Bancarella 2011, vi farà l'effetto nostalgia continua a vivere sul delle repliche dei film estivi anni ‘60 nel mese Alberto Cavanna web, da dove, in un di settembre. Di mare si tratta: trenta racconti A PICCOLI COLPI DI REMO certo senso, è nato. La ambientati nel blu, tra navi e costa, nati dalla ArteNavale, 2011 cronaca di un’avventura, a dir poco creatività ed esperienza dell’autore, ligure e uomo di impegnativa, di appassionati della Vespa mare, che cura la rubrica “Storie di Mare” su Arte

102 VARESEFOCUS - Anno XII - n.6/2011 In libreria

Navale. Piccole perle che vi faranno Salgari, lo scrittore che con i sognare. Una menzione merita la suoi personaggi e le sue Francesco Manarini, copertina-oblò: ad onor del vero un po’ avventure, ha infiammato i Massimo Rodighiero scomoda, ma indubbiamente di grande lettori di tante generazioni e QUANDO IL SUO RUBRICHE effetto. ispirato una saga che, anche SGUARDO uscita dai libri, è diventata Eclissi Editrice, 2011 QUANDO IL SUO SGUARDO “mito” per molte generazioni. Il consiglio di Sara della Libreria del Corso Il pregevole autore torinese è decisamente sui generis. Un romanzo a racconta “l’ultimo viaggio del quattro mani, che sembra noir ma tende capitano Salgari”: non una Livio Ghiringhelli al thriller con sorpresa. Ambientato in una mera biografia, ma un vero e DON ENRICO BAGGIOLI apparentemente tranquilla Varese proprio appassionante romanzo. Gli ingredienti, in realtà, (1873-1921) (Rodighiero è varesino, Manarini c’erano tutti, da una vita piena e sofferta, segnata da un Pietro Macchione Ed., 2011 milanese), durante i Mondiali di ciclismo tragico destino, arricchita da elementi leggendari. 2008, ruota intorno alla vita di un protagonista, Fabrizio, anche lui SUN TZU E L'ARTE DELLA SEDUZIONE apparentemente tranquillo. Ma qualcosa “Strategie orientali per conquistare gli altri”. Seduzione Ernesto Ferrero di segreto e spaventoso si nasconde. Tra come metodo per imporsi: la relazione tra individui sta DISEGNARE IL VENTO quotidiano e alla base di un trattato, che diventa anche manuale per i Einaudi, 2011 soprannaturale, tra leader contemporanei. Persuasione e dissuasione escono reale e immaginato, dall'ambito amoroso per diventare consigli nella vita in un percorso di politica o nel management. “Non avventuriamoci ad bene e male che è incontrare chi vogliamo sedurre senza un'adeguata anche un po’ preparazione.” Se siete sostenitori della spontaneità, metafora. astenetevi.

DON ENRICO FLYING DREAMS BAGGIOLI (1873-1921) M-346 “Il movimento cattolico a Varese e Un omaggio al mitico ad Azzate.” L’ultimo addestratore Alenia- lavoro del professore Aermacchi, con le sue varesino è performance, versatilità l’ennesimo e affidabilità. Nell'anno personale, delle celebrazioni del Pierre Fayard SUN TZU E L'ARTE appassionato e 150esimo, perfetto simbolo DELLA SEDUZIONE documentato dell'eccellenza dell'impresa di Ponte alle Grazie, 2011 contributo alla casa nostra, capace di ricostruzione delle portarne in alto, letteralmente, vicende del il nome. Un volume movimento cattolico prestigioso, voluto da nel Varesotto, Finmeccanica, con una rappresentato da grafica preziosa ed un M-346 FLYING DREAMS una ricca galleria di elegante cofanetto per un Pendragon 2011 ritratti storici di percorso prevalentemente parroci del territorio. per immagini (e con testi Uno scorcio della città e della provincia a bilingue), grazie al contributo Marco Sotgiu cavallo tra fine Ottocento e primi del ‘900. di talentuosi fotografi: M-346 Con prefazione di Robertino Ghiringhelli. Katsuhiko Tokunaga, Vincent Berg, Bruno Damascelli e Utet, 2011 Simone Raso. Curato da Marco Sotgiu, del quale DISEGNARE IL VENTO ricordiamo anche la recente “Biografia di un aereo” Nel centenario della morte, un omaggio a dedicata sempre al M-346.

Anno XII - n.6/2011 - VARESEFOCUS 103 In libreria

COLPISCIMI TRA FELICITA’ E FANTASIA Una copertina che colpisce (per citare il MUSICA DA...SALA titolo), con il nome della RUBRICHE collana in trasparenza: Al rientro dalle vacanze iconoclasta. Incuriosisce estive, torna la voglia di così come il racconto, gustare bei film. scritto con stile asciutto e Proposte per chi ama il anticonvenzionale. Un grande cinema e la Olivia Corio consiglio per chi non grande musica. COLPISCIMI ama solo le fiabe a lieto Quintetto è l’ultimo cd di Alet, 2011 fine ma si appassiona Nicola Piovani, famoso per aver collaborato con alle storie reali: qui nomi del calibro di Fellini, Monicelli, i Taviani, troverete come una sorta di scatti fotografici, Tornatore, Benigni. Qui si ripercorrono musiche quasi racconti a se’, che si inseguono come come quelle per La vita è bella, con cui vinse nel una sorta di galleria, rapidi, a comporre un 1999 il premio Oscar. Colonne sonore per tutti i romanzo. Dialoghi serrati e poche indulgenze gusti, però: chi preferisce i film d’azione saprà descrittive. Protagonisti complessi in un mondo apprezzare l’energia delle musiche che hanno complesso. Complesso. accompagnato le pellicole uscite quest’estate nelle sale: da Alexandre Desplat per l’ultimo Harry Silvia Giovannini Potter ad Alan Silvestri per Captain America. (in collaborazione con la LIBRERIA del Corso di Varese) SOLUZIONI GESTIONALI PER L’IMPRESA PAGHE www.elmecsipi.it Realizzata per fornire agli studi di consulenza del lavoro e alle aziende, gli strumenti per l’amministrazione del personale.

ERP

Soluzione gestionale per la media e grande impresa, realizzata sulla più recente tecnologia Microsoft .NET, copre in modo innovativo tutte le aree aziendali: amministrazione, commerciale, produzione, pianificazione, logistica, controllo di gestione, tesoreria, CRM, cruscotto interattivo per generazione statistiche. ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE

Soluzione per gestire l’archiviazione sia di documenti cartacei che di files in formato digitale. Principali funzionalità: consultazione da WEB, OCR integrato (full test), archiviazione sostitutiva dei documenti con gestione firma digitale e marca temporale, gestione workflow e revisioni, possibilità di archiviare direttamente dagli applicativi Office ed Outlook.

Nel 1996 Elmec Sipi Srl entra a far parte del Gruppo Elmec mettendo a disposizione la propria capacità di progettare e realizzare sistemi informativi gestionali che coprono le diverse aree aziendali quali: amministrazione e finanza, commerciale e logistica, produzione e controllo di gestione.

Esperienza e professionalità abbinate a soluzioni gestionali consolidate offrono ampie garanzie di successo:

„ Help Desk a 2 livelli „ Tracciabilità delle chiamate pendenti „ Ventennale esperienza consolidata nel settore paghe e gestionale „ accesso diretto al servizio di assistenza on-line con operatore dedicato „ soluzioni a progetto necessarie a quelle realtà complesse che cercano una soluzione su misura

Elmec Sipi S.r.l. - Società del Gruppo Elmec - via Pret, 1 - 21020 Brunello (Varese) - www.elmecsipi.it - 0332 802223